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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/14/13 in tutte le aree

  1. Io invece, sebbene giovane, non rinuncerei mai ad un buon catalogo cartaceo (ovvio, il prezzo deve essere accettabile!). Come dice giustamente Arka, i dati spesso vengono persi sul web, ma non solo.... un computer che si fulmina, un file non più leggibile, cartelle dimenticate.... insomma, un libro mi dà una certa soddisfazione che l'informatica riesce sì a compensare, ma non a sostituire. Siamo d'accordo, il web ci permette di avere immagini ad una risoluzione maggiore e di "facilitare" la fruizione delle aste (basti pensare che un catalogo potrebbe non arrivare per colpa delle poste).... però... però... mi piace considerare la carta come un "rifugio culturale"....
    3 punti
  2. All'inizio, quando la rinuncia al cartaceo venne proposta, inasta concesse non solo le spese gratuite ma anche l'accesso gratuito al sistema di ricerca su anche le loro aste concluse. Per me questo è quello che ha fatto la differenza ;).
    2 punti
  3. Bene. Comincio a cercare un libro per i (numerosi, spero) baldi giovani che vorranno partecipare... :D Arka
    2 punti
  4. Per evitare che finisca come tutte le altre discussioni del genere invito tutti, senza che me ne vogliate, a non rispondere e ad ingrandire una discussione col rischio che finisca come le altre, anche se l'utente è diverso. Se @@dr.nadir metterà la foto e ci darà indicazioni allora certo che saremo ben felici di poterlo aiutare :good:
    2 punti
  5. E bravo alexthedoctor!!!! Complimenti, ti sei messo a caccia?!?!?
    2 punti
  6. Ragazzi, state molto attenti ad andare a certi incontri, vai con i soldi o con un assegno e casualmente ti capita un contrattempo ... Una rapina, ad esempio. Con destrezza o a mano armata, la fatalità è sempre in agguato, una volta annusata l'esca ... Ricordate comunque in caso di trattative onerose che la legge sul limite per i pagamenti in contante ha alcuni aspetti positivi .... da saper apprezzare.
    2 punti
  7. E' su operazioni come queste che dovrebbero venire concentrati i maggiori sforzi sia di cooperazione con latri Stati (sforzi diplomatici e negoziali) che quelli di polizia e confisca dei beni con recupero di reperti a volte favolosi (andatevi a fare un giro al museo nazionale romano per vedere i marmi colorati di Ascoli Satriano), invece di diperdere troppe preziose risorse in risibili sequestri di ciarpame numismatico che potrebbe essere bloccato molto piu' facilmente a monte. Diplomazia e negoziati, nonchè protocolli e convenzioni non sono materia per le forze di polizia che, per disposizione normativa devono osservare e far osservare le leggi. Anche andare allo stadio per l'ordine pubblico è un compito di cui faremmo volentieri a meno, a vantaggio della collettività. Ma lo facciamo, con il consueto spirito di sacrificio. Fino a quando le norme saranno quelle toccherà occuparsi non solo dei grandi traffici ma anche del "piccolo cabotaggio", che poi in qualche maniera è collegato a ben altro. E' un po' come la contraffazione: si cerca di arrivare al produttore e ai grossi depositi, ma non per questo dobbiamo girarci dall'altra parte nel caso della vendita al minuto. Analisi dei fenomeni vuo, dire studiarli dal tassello più piccolo. Con pazienza e meticolosità. E tempo. E professionalità. Il resto appartiene alla fantascienza cinematografica (tipo conflitto a fuoco e 5 minuti dopo i nostri eroi sono già impegnati in altra operazione :rofl: . In caso reale, ad esempio conflitto a fuoco senza feriti, significa comunque un paio di giorni buoni a scrivere, scrivere). Quindi, ognuno faccia il suo mestiere :blum:
    2 punti
  8. Si Acraf è stato proprio l'aspetto del brutto oro, pastoso e il tono generale spento del pezzo, oltre al risibile realizzo (un orignale di questa epoca e di tale rarità ben difficilmente avrebbe realizzato una tale miseria) a mettermi in allarme. Naturalmente i sospetti restano sospetti e andrebbero confermati da una visione diretta e altri esami piu' accurati. Resta comunque il fatto che il profluvio di monete false tout court o sospette in una certa parte di aste pdierne sconcerta e disprienta per l'ampiezza del fenomeno. Quello che sconcerta comunque di piu' è che il filtro da sempre assicurato dai bravi commercianti sta venendo progressivamente meno. Da un lato i falsi sono decisamente di piu' e piu' insidiosi rispetto a 10-20 anni fa grazie agli straordinari progressi della tecnologia. Dall'altro sia il volume di materiale sul mercato , sia una minore preparazione di numerosi venditori, in particolari tedeschi ha fatto si che l'azione efficace di questo filtro sia oggi grandemente indebolita. Probabilmente questa gente non ha mai messo a confronto o raramente visto esemplari di bronzi della qualità di ex Virzi, o Freeman o Laffaille il cui confronto con il ciarpame che abbiamo visto sopra renderebbe immediatamente superflua ogni ulteriore analisi (che comunque non viene fatta da questi sedicenti esperti). Per fortuna l'esistenza di questo prezioso materiale di provenienza da vecchie collezioni resta a baluardo di una serie che ha pochi eguali in quanto a fascino e finezza di esecuzione. E per coloro che l'hanno studiata e potuta apprezzare gli sguardi spenti, i fondi troppo lisci le patine accattivanti ma incomplete, i profili tecnicamente raffinati ma senz'anima dei falsi pur ben realizzati che oggi vediamo mostrano l'abisso che separa la vera arte originale e il fascino dato dal tempo da queste altre realizzazioni che pur nella loro sofisticazione restano irrimediabilmente delle patacche con buona pace dei loro creatori che si piccano di essere bravi e ingannare il mercato (e in parte ci riescono ma il tempo è galantuomo e come oggi sorridiamo di fronte a falsi realizzati 30-40 anni fa, cosi domani i falsi di oggi verranno riconosciuti domani a colpo sicuro). Quello che resta pero' sul tappeto ora è un grave danno arrecato da questi pataccari e avallato da commercianti ignoranti o peggio che non potrà non recare un grave pregiudizio al collezionismo e in ultima analisi al mercato stesso di queste monete. I realizzi odierni ne sono già un primo campanello d'allarme.
    2 punti
  9. Ma dai! Innanzitutto, e mi riferisco a Puccini, che commemorazione è il "90esimo anniversario della morte" ?!? Posso capire se fosse stato il centesimo, ma il novantesimo... sembra quasi che abbiano buttato lì il primo nome capitato, poteva essere Puccini come poteva essere qualcun altro, bastava scegliere qualcuno purché si facesse la moneta. Anche perché cosa c'entra Puccini con San Marino (stessa domanda che ci facevamo a inizio anno con Kennedy)? Ha fatto la storia di San Marino? Come? Non ci vedo nessuna logica, o forse c'è ed è semplicemente economica, non lo so.
    2 punti
  10. La monetazione del popolo rimane sempre la più affascinante, umile per natura, e portatrice di storie e sensazioni uniche, cosa che i nominali più alti non potranno mai eguagliare, pur essendo di maggior richiamo per il mercato. E come se il tondello venisse plasmato dal tempo e da coloro che lo possedevano, creando ogni volta uno stile espressivo diverso, l'artista in questo caso non è più l'incisore ma il popolo, che con le sue leggende continua a farci sognare e appassionarci, regalandoci momenti unici di confronto. P.S. Ho potuto visionare ditettamente stamane il tondello, avvalorerei l'ipotesi del 1701. Eros
    2 punti
  11. Le ho trovate le immagini per crosslet4 & plane4 :) Per conservazione e valore non ti so aiutare, per queste cose sono una frana.. la mia purtroppo è in condizioni VR (very rottam) e quindi evito di postarla.... Bella moneta, direi plane4. Nell'immagine la prima in alto è plane e la seconda in basso crosslet
    2 punti
  12. Illinois Centennial - 1918 La moneta commemorativa per il 1918 è un mezzo dollaro d'argento, dedicato al centenario dell'ammissione dello Stato dell'Illinois nell'Unione, ed è anche la prima moneta su un evento del genere...altre ne seguiranno. A realizzarla, George Morgan, nel frattempo diventato Chief-engraver della Zecca, per il dritto, e il giovane John R. Sinnock per il rovescio. Sinnock è ricordato soprattutto per aver poi disegnato il mezzo dollaro Franklin e il Roosevelt dime. Al dritto, Morgan disegna un bel busto di Lincoln, ripreso da una statua di Andrew O'Connor eretta a Springfiled, Illinois, nell'agosto di quell'anno. E' il Lincoln giovane avvocato, agli inizi della sua carriera politica, ed è ancora senza barba Il rovescio di Sinnock è una versione dello State Seal dell'Illinois Un rovescio che, voluto o meno, ricorda da vicino l'aquila araldica di alcuni patterns degli anni 1870 di Barber e Morgan. Una composizione, quella di Sinnock, che è stata definita convenzionale, ma in realtà è l'intera moneta che emana una certa aura da arte americana di dopo la Guerra Civile...e in fondo questo è forse il modo più appropriato per onorare Abraham Lincoln su una moneta :) petronius oo)
    2 punti
  13. La monetazione sicuramente attribuita alla zecca di Volterra si articola in tre serie di aes grave (dal dupondio all'oncia le prime due, dal dupondio al semis la rimanente) caratterizzate tutte dalla presenza al dritto di una testa giovanile gianiforme -forse Culsans, divinità collegata alle porte- con uno strano copricapo (che ricorda un po', in maniera stilizzata, quello indossato dall'augure dell'omonima serie attribuita dubitativamente alla Val di Chiana) e dalla legenda retrograda velaθri (il nome etrusco di Volterra) al rovescio. La prima serie é priva di segni distintivi di emissione, e presenta al rovescio i soli segni del valore, circondati dalla legenda. Il peso medio dell'asse (calcolato sui 234 esemplari dei vari nominali recensiti dal Catalli nel 1975) é di circa 144 grammi, per quanto si riscontri una discreta variabilità tra i pesi dell'asse ricostruito sulla base dei diversi nominali, basti pensare che se il peso medio degli assi si aggira attorno ai 136 gr., il peso dell'asse ricavato sulla base dei quadranti risulterebbe essere di ca 129 gr., e quello basato sul peso reale delle once conosciute arriverebe addirittura a 156 gr. Un quadrante della prima serie (su ACSearch di questa serie sono presenti solo un paio di quadranti ed un sestante): La seconda serie (che sembrerebbe estremamente più comune stando alla quantità di esemplari presenti sul mercato) é caratterizzata dalla presenza di una clava al rovescio. Il peso medio dell'asse ricostruito sui 360 esemplari (tutti i nominali) conosciuti dal Catalli é di 157 grammi (in realtà il peso medio degli assi é di 136 gr., come quello degli assi della prima serie, ma anche qui si sentono gli effetti di alcuni nominali minori, soprattutto l'oncia sulla base del quale il peso dell'asse ricavato arriva a 192 gr.. E qui magari sarebbe il caso di aprire una parentesi metodologica sul calcolo dei pesi medi dell'aes grave, tenuto conto dell'estrema variabilità ponderale e dell'effetto leva che le piccole variazioni di peso dei nominali minori si trovano ad avere nel computo totale: per rimanere agli esempi appena esposti le once del primo tipo, da cui si ricaverebbe un asse di 156 gr. hanno un peso medio di 13 gr. (con una variabilità tra i 19,50 ed gli 8,67 gr), quelle del secondo tipo (che danno un asse di ben 192 gr.) hanno un peso medio più elevato di solo tre grammi , con un intervallo comparabile (21,40 - 9,23 gr.). Ma passiamo oltre dato che il discorso sarebbe piuttosto lungo e tenderebbe a mettere in discussione il valore stesso delle medie come elemento di riferimento ponderale... Un dupondio della seconda serie: La terza serie infine, che come detto sopra si compone di tre soli nominali (dupondio, asse e semisse), si caratterizza per la presenza di un delfino al rovescio. Il peso dell'asse ricavato (41 esemplari, tutti i nominali) é di 132 gr., che corrisponde a quello medio degli assi. Un semis della terza serie: L'Haeberlin riteneva che le tre serie fossero basate su un asse teorico di ca 152 gr., comune anche ad alcune serie della ruota, ipotizzando quindi l'utilizzo di un metro locale, etrusco, per le emissioni. Crawford (1985) sembra situarle nel periodo della prima guerra punica. Thomsen, Hackens e Marchetti (pur con sfumature diverse) le mettono invece in relazione con la riduzione semilibrale dell'aes grave romano, datandole agli inizi della II guerra punica (Thomsen agli anni immediatamente precedenti). Alcuni ritrovamenti in tomba sembrerebbero dare una datazione di prima metà del III sec., se non addirittura di primo quarto. Infine Rutter, nella sua sintesi, spara un salomonico "III sec. a.C.". La questione é piuttosto aperta. Nella relazione con la serie semilibrale romana, nella datazione, nell'eventuale combinazione delle due. Personalmente ritengo anche che il lavoro pondometrico andrebbe aggiornato, soprattutto alla luce della quantità di materiale (per lo più assi e dupondi) della seconda serie non censito né dall'Haeberlin né dal Catalli che é apparso sul mercato negli ultimi anni. E magari andando un po' oltre il calcolo delle medie aritmetiche. In ogni caso, questo é un multicolore sestante della prima serie (Culsans sembra quasi Arlecchino), di passaggio ieri mattina per Place de la Bourse:
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  14. I complimenti vanno all'artista-incisore, che ha avuto l'idea di mostrare il "suo" stemma in maniera molto discreta (oserei dire: in maniera friulanamente discreta), e la mano di realizzarlo in modo sapiente e conseguente. :lol: L'araldista è solo il medium che rende palese ciò che non lo è.
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  15. Ciao argentumpalpam i graffi,secondo me sono dovuti ad una cattiva modalità di estrazione della moneta dal conio,comunque sembrano graffi di conio e non dovuti all'usura che pure è evidente
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  16. Che dire complimenti, @@SERRA1977, io questa fortuna non l ho avuta, e' vero che ho iniziato da poco ma un colpo di c... poteva capitarmi anche a me!!
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  17. E' notorio che sono un fotografo scarso!! Vale per le monete e pure per le panoramiche!!! :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: Toccherà far pratica!! Ottima giornata! Belle monete! Bella affluenza! Io, a costo di diventar noioso, invito, quanti possono, a venire al circolo, c'è la possibilità di vedere le monete e toccarle....cosa sicuramente più emozionante che osservare solo delle foto! Sono sempre disponibile a "dare un passaggio" se qualcun vuol arrivare in treno a parma e accompagnarlo al Circolo!!! Complimenti a Matteo Barbieri, che come sempre si da tanto da fare! Ottimo pranzo!!! Come sempre!! Suggerisco di fare una convenzione pure col "noto ristorante" magari un gemellaggio col Circolo...uno sconticino non guasta mai!! Renato
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  18. Dipende da che monete sono e dal loro valore... Io faccio spesso la raccomandata1 per scambi non molto grandi. Per quelli un po' più importanti come valore delle monete e più pesanti ti consiglio di fare un pacco celere 1 assicurato. Basta anche una busta abbastanza grande. Mi raccomando per l'imballaggio, non far sentire il tintinnio delle monete e fai in modo da non far sentire degli oggetti rotondi al tatto ;) -donty-
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  19. 1 punto
  20. L’astragalo (che nella lingua omerica significa “vertebra”) è l’osso situato alla giuntura della gamba e del piede nell’uomo, e negli arti posteriori dei quadrupedi. L’astragalo degli animali, proveniente per lo più da montoni e capre in Asia Minore, in Grecia e in Italia, da suini in Palestina, è stato utilizzato come oggetto da gioco da tempi molto remoti. Gli astragali di capre o montoni erano usati dagli antichi come dadi per il gioco. Erano numerati su quattro delle facce e la combinazione che se ne traeva gettandoli a terra indicava vincitore quello che avesse ottenuto la somma maggiore. L’astragalo compare anche come simbolo su alcune monete, e sui tetradrammi di Alessandro Magno in particolare lo troviamo in alcuni coniati a Babilonia e in una zecca dell’Asia Minore occidentale. Questa è una moneta con l’astragalo su entrambe le facce battuta alla recente Gorny & Mosch RÖMER RÖMISCHE REPUBLIK SCHWERGELD AUS MITTELITALIEN, ca. 280 - 260 v. Chr. Anonym, 269 - 240 v. Chr. AE Uncia (21,87g). Mzst. Rom. Vs.: Astragal. Rs.: Dasselbe. Cr. 27/10; Syd. 75; Haeberlin 29; Thurlow-Vecchi 28. R! Grüne Patina, vz apollonia
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  21. gran bella mattinata, grazie a tutti gli amici che sono venuti.....peccato non poter essere presente al pranzo :-) alla prossima! http://imageshack.us/photo/my-images/826/2l6y.jpg/
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  22. un paio di foto ...il fotografo e' l'amico Renato..alcune panoramiche sono venute troppo sfuocate :-( con Roberto e Matteo [/img] Uploaded with ImageShack.us
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  23. quella tipica frase "proveniente dal sottosulo nazionale" deve essere CERTA per far scaturire un sequestro! Mi spiego, se SONO SICURO al 100% che la moneta venduta su ebay proviene dal sottosulo nazionale e lo posso dimostrare allora sequestro la moneta e "SOLO QUELLA MONETA", e non altre che il collezionista ha in casa per le quali lo stesso non deve dimostrare nulla perchè POSSESSO VALE TITOLO. Chi mi accusa deve dimostrare che ho scavato le monete possedute e se non può farlo in fase di indagine non potrebbe neanche provvedere al sequestro odimostrarlo durante un processo! Il collezionista va garantito e non attaccato, forse qua non è chiaro che questo modo di fare opera come deterrente per gli acquisti di monete on line!! Solo i venditori di monete on line dovrebbero essere perseguiti se non in regola, i compratori devono solo ricevere, eventualmente, la richiesta di mettere a disposizione dell FF OO la moneta oggetto di acquisto, e senza sequestro! Un ordine di esibizione e consegna in Caserma per esempio può bastare e, in caso di rifiuto dell'acquirente, sequestro! Ma perchè si piomba in casa dell'acquirente della moneta da 3,50 euro? perchè così si genera paura ed il mercato crolla! ma, a mio parere, il modo di fare non è corretto! Chi compra alla luce del sole per me ha sempre ragione, è il venditore che deve essere in regola con la possibilità di vendere monete!
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  24. Guarda qui http://www.cgb.fr/academies-et-societes-savantes-academie-du-gard,fjt_0111,a.html e qui http://www.nemausensis.com/Nimes/AcademieNimes/OrigineAcademieNimesMenard.html
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  25. ciao piergi bellissime monete quelle che posti e non fosse che i miei interessi numismatici siano già ampiamente compromessi economicamente sarei molto tentato a collezionare queste monete sabaude. Forse un po' di passione per il collezionismo numismatico e per lo studio delle monete mi deriva proprio dal fatto che nel 1990 acquistai a Milano da un negoziante ,forse in Via Turati o lì vicino(mi piacerebbe sapere anche chi fosse), il mio primo catalogo/prezziario l'Alfa che ancora custodisco con gelosia e sfogliando il catalogo vidi questi signori ritratti sulle monete con i boccoli,con la gorgiera e dall'altro lato dei bellissimi stemmi ,monete economicamente inarrivabili ,per me,ma vidi anche i Cagliaresi che in conservazioni discrete quotavano prezzi accessibili ed alla portata delle mie tasche,ma il caso volle che nella mia regione non vi fossero commercianti ed internet era lontano dal venire ad essere utilizzato,poi ,10 anni dopo ,nella mia città si organizzò ,dopo vari tentativi mal riusciti,un mercatino mensile di antiquariato e fra gli espositori c'era un venditore di monete che aveva un banco zeppo di raccoglitori e fui calamitato su quel banco ed ipnotizzato nel vedere tutte quelle monete esposte:Siccome a Milano,dal negoziante di cui sopra,acquistai anche monete del Regno e precisamente di Vittorio Emanuele III,cercai di acquistare dal venditore che del mercatino monete di V.E.III ,inizialmente quelle belle(non mi riferisco alla conservazione ma proprio alla bellezza della moneta),poi essendo presenti in quei raccoglitori anche altre belle monete di Zecche italiane acquistavo quelle che erano alla portata del mio portafogli evia via ho iniziato ad indirizzare i miei interessi di studio e collezionistici verso le monete di Vittorio Emanuele III e verso quelle del Regno di Napoli e delle Due Sicilie,in massima parte(sono stato quindi "deviato"dal venditore del mercatino,altrimenti,pur essendo lontano dal Piemonte avrei anch'io collezionato monete sabaude)............ ma ora veniamo a noi ,segnalo questa asta in cui vi sono diversi Ducatoni e qualche mezzo Ducatone savoiardi http://www.sixbid.com/browse.html?auction=1000&category=20643 --Salutoni -odjob
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  26. Beh, ottimo, veniamo tutti a Reggio Calabria. Ciao
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  27. Argomento interessante, credo che la soluzione migliore sia quella di lasciare la scelta al collezionista: sono certo che tutti i giovanni opterebbero per la soluzione informatica; qualcuno più attempato, con scarsa padronanza del pc o chi ama ancora la carta e l'odore d'inchiostro sceglierebbe il catalogo cartaceo.
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  28. Forse questo bisognerebbe proprio vederlo in mano.....volevo tornare, e qui Parpajola è cointeressato, ai due esemplari visti col REX M invece del REX H consueto. Ne ho trovato un terzo esemplare nel libro delle Civiche Raccolte Numismatiche di Milano, lavoro di catalogazione fatto da Rodolfo Martini. Il tipo precisamente 148 per i quattrini di Carlo II è un esemplare con REX M ; sul libro viene specificato che potrebbe trattarsi o di un errore dell'incisore o di una falsificazione coeva. Ora dalle immagini parlare e riconoscere una falsificazione risulta difficile, più probabile forse l'errore, ma a questo punto visto che l'M non è una lettera credo a caso mi domando se si possa parlare di errore involontario o volontario, il dubbio vista la situazione nel periodo tardo spagnolo di insofferenza o di rivalsa nei confronti degli spagnoli potrebbe dare un dubbio ragionevole in merito.
    1 punto
  29. La tua banconota è autentica. Qui trovi segnalati tutti i numeri di serie conosciuti per le riproduzioni, quello del tuo biglietto non è riportato. http://www.crutchwilliams.com/BogusCSA_RoTx.html Il sito è in continuo aggiornamento, l'ultimo risale al 12 settembre scorso, ritengo ci sia da fidarsi. Per questi biglietti, più che di falsi si dovrebbe parlare di souvenir, stampati già a partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, e soprattutto negli anni '60, in occasione del centenario della Guerra Civile. Che poi qualcuno provi a spacciarli per buoni, facendosi pagare di conseguenza, è purtroppo vero, ma non è per questo che furono creati. Tra l'altro, in America queste riproduzioni sono collezionate per quello che sono, e alcune sono rare e ricercate. Venendo alla tua banconota, si tratta della più comune tra le Confederate, facente parte dell'ultima serie di emissione, la settima, del 17 febbraio 1864. Il personaggio nell'ovale è R.M.T. Hunter, membro del governo Confederato, mentre la vignetta al centro si pensa rappresenti l'artiglieria di Braxton Bragg, alla battaglia di Buena Vista del 1847, durante la guerra tra Stati Uniti e Messico. Se è lei, sarebbe ripresa da un particolare di un dipinto contemporaneo di Carl Nebel. Bragg divenne poi un generale Confederato. Valore in questa conservazione 25-30 euro. petronius
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  30. anche per me è una Fortuna Redux (tipo questa di Gallieno)... Il Dritto / anche se poco leggibile, ' puo' senz'altro contribuire a risolvere il dubbio...
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  31. Si. In effetti il Governatorato si tropva poco sopra,dopo l'edificio della Vecchia Stazione Ferroviaria (dove ora si trova il Magazzino Vendite). Come da te detto, prima era lì che aveva la sede l'UFN.
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  32. Da pochi giorni è disponibile on line l'articolo a colori in pdf sugli ultimi aggiornamenti riguardanti due medaglie napoletane di Giuseppe e Gioacchino Napoleone. http://www.ilportaledelsud.org/decennio_francese.htm Ci sono importanti novità sulla medaglia del 1808 per l'arrivo a Napoli della regina Giulia Maria consorte di Giuseppe Bonaparte (protagonista di questa discussione) e sulla medaglia del 1809 di Murat per i reali collegi. In effetti per quest'ultima ci troviamo di fronte a due differenti conii napoletani, impostati in maniera totalmente differente, nello studio è presente anche il riconio francese post 1840 e su come distinguerlo dai due originali. Interessante anche l'esemplare in argento inedito pubblicato per la prima volta nei testi di Turricchia e Brambilla.
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  33. Tante volte in questa sezione il buon Odjob ha richiamato tutti all'ordine. Per esempio quando ci siamo dilungati - io in primis - a divagare sui ritardi postali, lui è intervenuto per invitarci a restare in topic. Questa volta lo faccio io: vogliamo tornare a parlare degli articoli di questo mese e magari a commentarli dal punto di vista numismatico? Graaaaaaazie... :blum: ! P.S.: l'argomento che state discutendo è interessante e c'è molto da dire. Ma andrebbe fatto in Agorà
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  34. Confermo ,non farti confondere dall'aquila bicipite che è un simbolo comune dell'area ortodossa e di quei paesi che ebbero contatto con Bisanzio (infatti sto facendo una collezione mista tra banconote,medaglie,gettoni,francobolli,documenti vari dove compare questo antico simbolo ) ognuno dei quali aspirava ad essere il continuatore. La Russia ed esattamente Mosca fu considerata la Terza Roma e la sua politica fino alla rivoluzione fu la riconquista di Costantinopoli (vedi la guerra di Crimea e i continui attacchi militari con l'impero Ottomano ). Ritornando alla tua banconota , tra il periodo post zarista e Bolscevico adotto come immagine per le sue banconote un'aquila bicipite simile a quella che trovi negli attuali rubli, Una curiosità su alcune di queste appare come sfondo una svastica ,non spaventarti prima che fosse adottata dal nazismo era in voga come simbolo tra la fine del XIX SECOLO ED IL XX come simbolo del sole,quindi positivo,di rinascita e libertà , poi sappiamo come certi simboli positivi come anche il fascio littorio siano diventati sinonimo di tirannia e soprusi.
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  35. Intorno allo SPL e credo una 80-ina di Euri
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  36. Credo che si tratti di 1/4 di follis fatto coniare da Costantino in memoria di Massimiano. Sear 3652 Divus Maximianus AE3. Minted under Constantine I. DIVO MAXIMIANO SEN FORT IMP, veiled head right / REQVIES OPTIMOR MERIT, Maximianus seated left on curule chair.
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  37. Questo è 1/10 di tetradramma con la testa di cavallo al rovescio molto raro (solo sette esemplari riportati da Le Rider) KINGS of MACEDON. Philip II. 359-336 BC. AR Tenth Stater (1.26 gm, 8h). Pella mint. Struck under Antipater, Polyperchon, or Kassander, circa 323/2-315 BC. Diademed head of Apollo right / Horse head right; thunderbolt below. Le Rider 482 (D255/R397); SNG ANS 437; Weber 2066; de Luynes 1602 (all from same dies). Good VF. Extremely rare, Le Rider records only seven specimens. apollonia
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  38. La ditta di Torino che produce coni e medaglie é la InternationalMint che collaborò con noi in occasione della mostra "il volto del potere" (Vinovo 2007).
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  39. Potrebbe anche essere qualcosa del genere (Friedrich V) http://www.mcsearch.info/record.html?id=494497
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  40. sono anch'io concorde sul qSPL, bella moneta, non comune!
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  41. Ah pero' !! Caspitolina, bella monetona, mi sembra di percepire che i bordi abbiano ricevuto qualche piccola, trascurabile ingiuria ma nel complesso mi sembra un esemplare che in mano dovrebbe rivelare tutto il fascino dei suoi bei rilievi quasi intonsi, meglio il rovescio del dritto ma tutto sommato il qSPL se lo merita e ci stà sicuramente tutto. Saluti R
    1 punto
  42. per l euro mi passano troppo velocemente in mano :rofl:
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  43. Contribuisco a riempire questa pagina con un ritrovamento enigmatico e con una moneta trovata per adesso solo da 2 persone. Taglio: 2€ Nazione: San Marino Anno: 2010 Tiratura: 186.600 Condizioni: Spl+ Città: Roma Note: In teoria solo in divisionale Taglio: 2€ cc Nazione: Francia Anno: 2013 B Tiratura: 1.020.000 Condizioni: qfdc Città: Roma Note: La terza trovata fino ad oggi nel forum.
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  44. Non mi pareva che di andasse avanti per"piccoli indizi" o per ipotesi, negazionistiche o positivistiche, campate per aria. Nessuna fobia del falso, anzi, solo la legittima volontà di chiarire uno dei tanti punti oscuri della numismatica, a cui queste discussioni non possono che fare del bene.
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  45. Mi ero davvero riproposta di non intervenire più in questa ed in discussioni analoghe di questa sezione, anche perché spesso si ha le sensazione di scrivere senza essere davvero letti e girare un poco a vuoto. E visto che, ahimè, l'età avanza per tutti ed il tempo scorre tra le dita, viene voglia di investirlo in qualche attività più produttiva. O perlomeno nello studiare monete che hanno necessità di essere ancora catalogate ed essere rese fruibili pienamente al pubblico... Poi ho riletto gli ultimi post e qualche precisazione, ed paio di ultime risposte, compresa quella al simpatico aemilianus253, ho pensato di doverla scrivere. Dunque, ecco qua. Vi chiedo in anticipo di perdonare la mia a volte ruvida franchezza, ma da donna e per giunta di origini maremmane, sono abituata ad essere diretta e concreta (ed aborro invece i bizantinismi). Invero, quando io ho parlato di idee poco chiare e contrastanti mi riferivo proprio a quelle espresse in questa discussione ed in quelle analoghe apparse su questo forum, che mi pare in massima parte frequentato da collezionisti e da alcuni commercianti. Ed anche alle vostre divisioni interne, così come alle varie simpatie o antipatie personali, che scorrendo i vari threads dopo un poco diventano evidenti (anche quelle espresse più sottilmente): sono cose umane e comprensibili, ma spesso non aiutano a raggiungere dei risultati concreti. Poi ci sono e ci saranno anche idee diverse tra studiosi e funzionari del MiBAC, ma è certo che se prima non vi chiarite bene le idee voi sia sulla legislazione attuale (che pochi ahimè vedo continuano a conoscere o a capire), sia su quello che potreste volere che cambi in modo realistico e fattibile da domani, e non utopico, un confronto con le altre anime della numismatica diventa davvero difficile. @@aemilianus253: immagino che se tu ponessi la tua domanda ad un qualsiasi funzionario del ministero, ti potrebbe dire che in base alla normativa vigente, ed a quello che si legge anche nei recenti Bollettini del Ministero, in fondo una definizione di "moneta archeologica" c'è: è quella più antica almeno di 50 anni che viene da ritrovamenti nel sottosuolo o fondali italiani in data posteriore al 1909, atteso il fatto che una volta rinvenuta ne va stabilito effettivamente il valore culturale, sia intrinsecamente (pregio, rarità etc..) che in relazione al contesto di produzione etc.. e di ritrovamento, qualora noto. Ergo secondo la normativa vigente tutte quelle monete che possono avere elementi riconducibili a tale provenienza ed hanno valore di culturalità sono in principio di proprietà dello stato, e non potrebbero essere commercializzate e/o possedute senza il suo permesso. Di fatto c'è una maggiore attenzione alle monete antiche e alto-medievali, per le quali è più facile e ricorrente che la provenienza sia appunto archeologica, ma a livello di principio la normativa si potrebbe estendere fino alla monetazione del Regno. Quindi se si vuole una normativa "chiara" ci sarebbe già, e bisognerebbe astenersi dalla vendita e dall'acquisto di tutti quei materiali numismatici in odore di provenienza da scavo o da ritrovamento in mare relativamente recente e con probabile valore culturale. Poichè penso che abbiamo in circolazione degli ottimi commercianti, che hanno conoscenze approfondite in materia, ed anche molti collezionisti ugualmente esperti (basta guardare molte discussioni del forum su patine, fusioni, metodi di pulizia delle monete da varie incrostazioni! etc...), i problemi, di fatto, dovrebbero essere assai ridotti. Invece così non è, e a me francamente pare evidente il perchè. Allora vi prego di essere tutti, ma dico tutti un poco sinceri (anche con voi stessi), quando trattiamo problemi seri come questo, altrimenti non se ne esce. Magari è problematico affermare pubblicamente certe cose ed questo del forum di certo non è il luogo adatto: ed è invece per tali motivi che sarebbero più utili incontri diretti e tavoli appositi da aprire con il Ministero. Ma almeno non facciamo melina, perchè questo davvero risulta indisponente ed intellettualmente offensivo. @@numa numa, capisco il tuo entusiasmo per sistemi di altri paesi, che io pure condivido. Epperò dobbiamo capire che nel nostro paese a) c'è una diversa tradizione giurisprudenziale (la storia del diritto romano ed anche gli esiti tardo-medievali e rinascimentali per arrivare giù giù sino ad oggi, da buoni appassionati di storia li conosciamo tutti, no?); b) soprattutto che la legge del 1909, rinforzata nel 1939 ed risussunta nelle disposizioni successive fino al Testo Unico e revisioni, regola tutta la ricerca archeologica e la tutela dei beni culturali in Italia. Anche io come ricercatore, pure con alle spalle istituzioni universitarie o importanti enti, secondo la legge non posso muovere neppure un granello di terreno senza autorizzazione dello Stato, al quale comunque devo consegnare la documentazione archeologica, oltre che i reperti. A seconda poi della natura dell'autorizzazione (scavo in accordo o in regime di concessione ministeriale), non sono neppure proprietaria delle foto di scavo che faccio durante le mie ricerche, etc...e per ciò per usarle per pubblicazioni sia in rete che su cartaceo devo chiederne il permesso. Quindi: quello delle monete è solo un problema all'interno di un ambito molto più ampio e complesso, regolato da norme sulle quali di principio si reggono le nostre Soprintendenze. Magari ci saranno momenti storici in cui esso potrà essere rivisto, chissà...ma assai probabilmente non a breve. Allora dipende da voi: volete lasciare le cose come stanno per lavorare ad una utopica e probabilmente assai lunga nei tempi revisione della legge che riguarda la ricerca archeologica e le proprietà dello stato italiano anche dei reperti numismatici, o volete impegnarvi nel trovare intanto delle soluzioni pratiche che diano qualche certezza maggiore a chi vende e compra/colleziona monete? Siete voi che dovete decidere quale strada preferite e lavorare per quella, oltre che a lamentarvi dello stato attuale. Altrimenti è comprensibile la mancanza di entusiasmo di @@bizerba62 nel portare avanti il Documento programmatico, anche perché se non avesse un ampio sostegno da parte vostra, non avrebbe davvero senso. Io dal mio canto di studiosa posso darvi il mio supporto per quello che posso ritenere opportuno (da qui la mia collaborazione su richiesta al Documento programmatico, come in passato avevo dato disponibilità ad un progetto al quale voleva iniziare a lavorare @@piakos, o al lavoro di raccordo che sta cercando di portare avanti attraverso altri canali la Professoressa Caccamo Caltabiano), atteso il fatto che dal mio punto di vista sia che decidiate in un senso che per l'altro, o ancora che tutto rimanga come adesso, in fondo cambia davvero abbastanza poco... Un caro saluto a tutt* MB
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  46. sposto nella sezione di competenza...
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  47. Quoto in pieno quanto ha scritto bizerba nel post 32. E' un problema che non poco tempo fa sollevai, proprio qui sul forum: la competenza, in campo numismatico, di quanti vanno poi a vestire i panni dei periti di parte, dei CTU e/o all'interno delle stesse Sovrintendenze. Il problema non è la legge, di per sè migliorabile ma comunque non malaccio, quanto chi consiglia i PM, i Giudici. Se queste persone scrivono che la tua moneta è di grande pregio, di inestimabile valore e che senza alcun dubbio proviene da uno scavo clandestino effettuato sul suolo italico (pure veggenti) quale pensate possa essere l'epilogo della vicenda ? Però la cosa non piacque a tutti..... ;)
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  48. Penso che quando vengono a farti una perquisizione, puoi avere tutte le fatture del mondo, ma intanto ti portano via tutto.. E le speranze di riavere quello che avevi sono poche.. In una scena di un film, (mi pare Wargames) .dicevano: " l'unico sistema per vincere è non giocare.. ".. Nel nostro caso, mi sembra che l'unico sistema per non avere guai sia "non collezionare"... Siamo considerati meno di zero... Anzi, siamo trattati come dei delinquenti comuni.. Purtroppo.
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  49. l'ho notato anch'io, ma pensavo fosse un "effetto ottico". Anche perchè sfigura troppo rispetto al resto.
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