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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/15/13 in tutte le aree
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Buona serata Il "Grande fratello" sta lavorando...... ma dove sta sbirciando? Il dito indica il CGN. Ed è proprio nell'ambito di questo Gruppo che "Quelli del Cordusio" sceglieranno.... come? Lo diremo più avanti; al tempo! Ebbene si, abbiamo scelto il CGN e sapete perché? Perchè, innegabilmente, è costituito da giovani che vogliono crescere numismaticamente e si sono strutturati, all'interno di Lamoneta.it, proprio per questo. Perché non sono ragazzi ai quali interessava sapere il valore di una moneta facendo dell'iscrizione al forum una "toccata e fuga". Perché grazie alla lungimiranza dei suoi Soci fondatori, sono stati il primo Gruppo nato in seno al forum; che si è strutturato e si è autogestito in modo encomiabile ed è stato l'antesignano di tutti i Gruppi che, molto più tardi (il nostro compreso) si sono costituti. Si sono impegnati nella redazione di articoli numismatici che trovano posto in una pubblicazione periodica tutta loro, che potrà rappresentare il loro Circolo anche in futuro. Tanti di loro scrivono da tempo articoli che abbiamo letto, più o meno tutti, sulle riviste di numismatica. Dite che possano bastare questi motivi? A noi di "Quelli del Cordusio" bastano e avanzano! Saluti Luciano5 punti
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Intervengo in ritardo e con carenza di "mi piace" ... Altrimenti avrei finito in questa discussione la mia quota giornaliera. Voglio, innanzi tutto, ringraziare gli amici del Cordusio, perchè sono una delle poche realtá rimaste che si attivano non con le parole, ma con i fatti, per la diffusione effettiva della numismatica, e lo fanno considerando i giovani come, appunto, "linfa giovane" di una passione tanto antica quanto bella che andrebbe a finire senza un concreto apporto: i libri costano, le monete pure e i giovani raramente hanno la possibilitá, da soli, di investire risorse tanto importanti in una passione simile. Inutile dire che tutti gli sforzi che facciamo per progredire negli studi vengono fatti in visione di un proseguimento: si progredisce negli studi perché domani, qualcuno, possa mettere un ulteriore mattoncino sopra il nostro; investire sui giovani significa affermare la certezza che, un domani, ci sará ancora qualcuno disposto a mettere il suo mattone e proseguire l'opera, e che quindi tutti gli sforzi che, fino ad oggi, sono stati fatti, non sono vaghi e che vale la pena impiegare forze ed energie, perché la numismatica, al contrario di quello che alcuni vogliono farci credere, é ancora viva e vegeta, ed ha solo bisogno di iniziative di questo genere per rifiorire! Quindi un grande grazie a Quelli del Cordusio, insieme alla mia adesione e, come hanno giá detto il Presidente Raffaele ed il Consigliere Riccardo, al totale supporto del Circolo Giovani Numismatici che, proprio su questa idea di numismatica si fonda. Magdi4 punti
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Scusatemi se torno ancora sull'argomento, ma la recente pubblicazione del n.9 del Bollettino di Numismatica Online mi spinge a farlo. Il volume, secondo dedicato alla zecca di Bologna, è curato da Stefano Di Virgilio, già autore del n. 4 della stessa collana (sempre Bologna, periodo precedente). Quando ho aperto questa discussione per ricordare Mario Traina, ho ricevuto dopo pochi minuti un "mi piace" proprio da @@Stefano Di Virgilio. Questa cosa mi ha fatto estremamente piacere e la considero una sorta di "segno", per le ragioni che vi dirò appresso. I lettori attenti di «Cronaca Numismatica» ricorderanno che Di Virgilio è stato uno dei "pupilli" di Traina, forse proprio il primo, uno di quei "giovani promettenti" ai quali Mario guardava con affetto e aspettative ben riposte. Sul n. 14 della rivista (novembre 1990), sotto il titolo "largo ai giovani" apparve una lunga lettera del giovane ventiduenne Bolognese al quale Traina, tra le altre cose, rispondeva: "Caro Stefano, posso darti del tu, vero?, dato che potresti benissimo essere mio figlio [...] Perché non mi dai un colpo di telefono? Sarei proprio curioso di conoscere questa razza di numismatico giovane e con la testa a posto. Intanto un consiglio: collabora alla rivista. Da tempo vorrei aprire uno «spazio per i giovani». Cosa ne dici? ..." Traina cercava il contatto coi giovani, desiderava dare loro delle occasioni non tanto per mettersi in mostra, quanto per non sentirsi "staccati" dalle generazioni dei numismatici affermati. Sul numero successivo apparve quello che credo possa essere considerato il primo lavoro di Di Virgilio, un articolo sulle sigle presenti sulle monete di Carlo III e Ferdinando IV di Borbone dal titolo Il Maestro di zecca si firmava così... Poi col tempo Di Virgilio è diventato "un nome", non c'è bisogno che io qui ripercorra la sua "carriera", fino ad arrivare appunto a firmare - per ora - i due volumi del Bollettino di Numismatica già usciti sulla zecca di Bologna. Certamente non è merito di Traina. E' evidente che l'artefice dei risultati raggiunti è lo stesso Di Virgilio. Ma a me piace pensare che quella porta aperta, quella capacità di ascolto, quella possibilità di dialogo tra generazioni che gli fu consentita grazie alla lungimiranza di Mario possano aver avuto almeno il merito di "mantenere viva" la passione numismatica che poi lui ha saputo coltivare con copiosi frutti. E non è l'unico caso. Roberto Ganganelli, Luca Gianazza, Gianluigi Esposito (@@expo77), Andrej Štekar, Danilo Maucieri... Sono i primi nomi che mi vengono in mente (non me ne vogliano altri) di ex giovani o giovanissimi che trovarono in Traina e nelle sue risposte puntuali (non solo quelle pubblicate) alle loro "prime lettere" un incoraggiamento e un sostegno e non una porta chiusa. Sono nomi - li conoscete - di persone che hanno saputo poi ritagliarsi un ruolo e anche aggiungere le loro firme - attraverso le loro pubblicazioni - nel grande libro della bibliografia numismatica italiana. Anche loro, certamente, devono principalmente a se stessi i risultati raggiunti e quelli che ancora otterranno in futuro. Ma - il dubbio è lecito - sarebbe andata così se le loro prime richieste e curiosità in campo numismatico non avessero ricevuto attenzione? Ecco perché vi ho raccontato questa storia. Perché - come dice sempre @@dabbene - bisogna guardare con fiducia e speranza ai giovani e dare loro delle opportunità. Proprio in questi giorni si sta avviando una nuova fase dell'operazione ex-libris del Cordusio, una iniziativa meritoria che - come ebbi già modo di scrivere l'anno scorso - sarebbe stata guardata con favore e compiacimento da Mario Traina. E chissà che lui, ovunque sia ora, non lo stia appunto facendo...3 punti
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Guardate se va inserita questa? Taglio: 50 Cent Nazione: San Marino Anno: 2006 Tiratura: 193.880 Condizioni: Spl Città: Gallarate Altra botta di :moon: ed anche oggi posso esultare per un ritrovamento cosi. :yahoo: :yahoo:2 punti
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Il testo di Alfoldi è purtroppo introvabile, sia online che cartaceo, ed essendo stato pubblicato fra il 1976 ed il 1990 sarà protetto da copyright ancora per un po'. Gnecchi è purtroppo un testo superato ma è comunque istruttivo. Il libro di Peter F. Mittag (Alte Köpfe in Neuen Händen, Bonn, 1999) è un utile compendio ma online purtroppo non c'è nulla. Se ti capita, oltre a Gnecchi anche la Description des médaillons contorniates di Sabatier (1860) è disponibile online. Altro testo classico ma sempre piacevole da scorrere :) Sfortunatamente i testi di Alfoldi sono fuori catalogo, perché sarebbe davvero utile diffonderli, in quanto sono i migliori lavori sull'argomento.2 punti
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pero scusa, nessuno ti punta una pistola alla tempia costringendoti a comprare...2 punti
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Non penso proprio che il ban sia avvenuto per i motivi da te appena esposti. Queste sono cose che chi frequenta la sezione Euro sa! Sono cose che chi è più navigato dice ai NUOVI, quindi, niente prosciutti davanti agli occhi e null'altro. Se Andreap voleva comprare per investire ha sbagliato e ora se ne pente...se chi come me, o come il 90% di chi scrive nella sezione Euro compra per soddisfazione, per collezione, questo post è del tutto inutile, in quanto non ci dice niente di nuovo...meno che mai se speculato da te per ribadire i tuoi concetti.2 punti
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Bene, anzi benissimo! Evviva agli ideatori di questa iniziativa. In un momento"difficile" per i giovani dimostriamo loro che meritano fiducia, senza riserve. E' da loro che mi aspetto un nuovo "Rinascimento". Pronto a collaborare come potrò, con il massimo entusiasmo.2 punti
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@@Giorgione2005 GRAZIE per averci permesso di identificarla !..... :nea:2 punti
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:lol: :lol: :lol: Per farti una passeggiata in centro. In effetti si potrebbe organizzare per visitare un mercatino tutti insieme e poi un bel pranzetto magari. Vediamo se riesco più in la, ora sono sommersa dagli scatoloni . Può darsi che mi debba trasferire a Roma per un po', nel caso, visto che sarò in loco, penserò ad un incontro con visita ai mercatini. Ciao, Giò2 punti
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Vi segnalo che nel sito della Società Numismatica Italiana sono disponibili in pdf le RIN dal 1888 al 1951 alla pagina http://www.socnumit.org/page_22.html2 punti
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Che Cortona emettesse moneta é molto probabile. Quali siano le serie monetarie da attribuire a Cortona é difficile dirlo: qualcuna delle varie serie riconosciute come etrusche e non attribuite (in passato furono ipoteticamente attribuite a Cortona le serie dell'augure e la ruota/ruota, ipotesi poi lasciate cadere) o qualcuna degli svariati tipi che costituiscono le cosiddette "incerte dell'Italia centrale). Di conseguenza parlare concretamente di standard monetari in uso a Cortona risulta allo stato attuale di fatto impossibile. Il problema é che la seconda serie (Catalli 63) é costituita dall'asse stella a 4 raggi/stella a 4 raggi, assegnata a Tarquinia sulla base del ritrovamento dell'unico esemplare conosciuto, e del triente (o quadrante) aratro/aratro, conosciuto anch'esso in un unico esemplare di provenienza sconosciuta, già erroneamente attribuito a Firmum dal Garrucci, poi caduto nel limbo degli "incerti dell'Italia centrale", quindi ripescato dalla Cesano ed attribuito a Tarquinia su base stilistica. Oggettivamente un po' pochino, troppo, sia per cio' che riguarda l'attribuzione ma ancora di più per poterci costruire sopra ipotesi ponderali. Per la terza serie (Catalli 64), non va meglio, tutt'altro: anche qui un unico esemplare di una moneta che potrebbe essere un asse, trovata a Cortona...2 punti
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In soma eh piu dificile di fare questa ....incongruita .. che di cognare una moneta classica ...sono di u u tuo aviso cumpà.. il rilievi sono impressionenti ..pareno fatti per calculo...!1 punto
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Al rovescio una bella figura di donna con a sinistra la provincia di Varese ed a destra il ramo di Lecco del Lario Vi ringrazio se vorrete firnirmi i vostri pareri e le vostre impressioni Un caro saluto M.1 punto
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Meraviglioso e incredibile! E' già da qualche esemplare che mi frulla una domanda: ma com'è possibile che il rilievo dell'impronta che dovrebbe stare sotto si vede chiaramente sopra alla nuova impronta? Forse (dico forse perchè non ho idea di come facessero) potrebbe essere questo il procedimento: quartaro genovese che viene ricoperto da uno strato di pasta fusa troppo fluida, poi viene battuta la nuova impronta quando la pasta aggiunta è ancora troppo calda e allora, raffreddandosi, si ritira e fa riemergere la parte più alta dell'impronta sottostante ... altrimenti non mi spiego come oggi si possa vedere così bene il grifo in questa moneta sopra alla nuova croce battuta. Allora ho fatto il disegnino del grifo e le parti di legenda che emergono dalla croce còrsa mentre al dritto ho evidenziato solo quello che resta del quartaro sotto al castello bonifacino...tra l'altro il quartaro era uno di quelli con l'interpunzione a tre punti a triangolo. Insomma queste monete sono uno spettacolo .....1 punto
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Che dire? Sono anche io molto, molto felice che tu e i due baldi giovani riusciate a venire :clapping: , proprio gli stessi motivi che tu dici :)... Dovrebbe venire inoltre anche qualche collezionista locale che non frequenta il forum e qualche altro studente universitario, ai quali ho segnalato l'iniziativa, così da allargare la "famiglia" e spero il clima di amicizia e scambio culturale. Un caro saluto e ...a prestissimo! MB1 punto
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E' un peso monetale francese per il testone. Si dovrebbe leggere D VII X (peso in denari e grani. Saluti Gzav1 punto
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ciao mario abbi pazienza per la mia ignoranza ma allora ludovicus non vuol dire Ludovico ? Il nome in latino Ludovicus corrisponde a Louis in francese; non si deve dimenticare che il legame della famiglia Savoia con i territori d'oltrampe e con la lingua francese fu molto forte e duraturo. Il baricentro dei loro domini, della loro influenza politica e della loro presenza fu prevelentamente "francese" fino ad oltre il 1300. E' sufficiente verificare i luoghi di nascita e d'inumazione dei vari regnanti per rendersi conto che bisogna arrivare al 1580 per avere dei regnanti nati in territori "ora" italiani. http://multicollec.net/1-mo-h/1h57 L'espansione dei Savoia verso i territori "italiani" (canavese, cuneese) ebbe luogo fra il XIV° ed il XV° secolo e proseguì nei secoli con sapienti politiche dinastiche e rivendicazioni di diritti (prolungato confronto con i Gonzaga per il Monferrato). Ma ciò non ne annullò la "francesità"..anzi. Lo stesso Vittorio Emanuele II fu Re d'Italia....ma di lingua francese..neee. Tornando al nostro Louis d'Achaia, se nel linguaggio diplomatico il nome doveva sicuramente essere Ludovicus, nel parlato quotidiano penso non potesse essere che Louis, o qualche declinazione dialettale, ma sempre di estrazione francese. Un saluto Mario1 punto
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Colgo l'occasione per postare questo altro 10 tornesi dello stesso millesimo dell'amico lamonetario che presenta la sudetta variante! http://www.ebay.it/itm/10-TORNESI-1798-FERDINANDO-IV-DI-BORBONE-/331041946245?pt=Monete_Antiche&hash=item4d13a33a851 punto
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Taglio: 2 Euro cc Nazione: Belgio Anno: 2006 Atomium Tiratura: 5.000.000 Condizioni: BB+ Città: Trieste Note:1 punto
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Picciolo di Fermo nel periodo dell'autonomia (XIII° - XIV° sec.). Tipologia con le lettere AI coronate nel campo. vedi link http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FRMMAU/4 A mio parere dovrebbe essere la n°8, CNI 17, da verificare con la moneta in mano ciao Mario1 punto
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Caro @@rick2 , molte delle cose che affermi e scrivi sono pienamente condivisibili in sostanza. E' la forma che va spesso a farsi benedire. Il problema è che hai l'abilità diplomatica di un uomo di Neanderthal, e dopo un pò finisci, per quanto tu possa avere ragione, dalla parte del torto :blum:. Esiste una linea sottile che permette di affermare, anche con forza, qualcosa, senza offendere nessuno, ma tu riesci quasi sempre ad oltrepassarla di slancio. La tua opinione, espressa in maniera più diplomatica e rispettosa dei pareri altrui, così da non scatenare il solito putiferio, sarebbe molto preziosa per il forum.1 punto
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onestamente, mi mancano le basi per dirlo... ma appunto, da persona senza basi, mi chiedevo come si potesse dire con certezza che un falso è antico e non moderno mal fatto...o moderno ben fatto per imitare un falso antico :D ci sono elementi CERTI o ci si basa anche su ciò che vorremmo che fosse?1 punto
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26mm non mi sembra tanto piu' piccola, anzi... Si, bisogna un po' raccontarsela diciamo. E crederci poi.1 punto
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Questa pesa 0.6 grami un denarino .bello che ne dite ... :pardon: ...rarissima in Corsica suprana..1 punto
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Venduto stamattina a 1400 eur. E' un bel Nerone con bellissima patina nocciola a cui le foto non rendono giustizia. E' appartenuto a un caro amico e credo fosse un ex-Negrini.1 punto
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denario con al dritto testa laureata di giove verso destra al rovescio giove che tiene a destra una spiga e a sinistra lo scettro su quadriga che guida alla vittoria questa la mia interpretazione spero sia giusto lascio agli esperti1 punto
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Anche questa moneta secondo me e' bella bella, in foto , questa come l'altra rende poco, la luce e' sparata e fa' vedre dei segnetti che forse in mano non si vedono giudicandola piu' alta. Il dettaglio che mi e' saltato subito all'occhio e' il bordo fra 10 e 11 del V/. E' una schiacciatura? per essere un colpo sarebbe molto esteso. I rilievi sono ottimi, graffi e segni non ne vedo di importanti, io dopo una verifica in mano, forse, mi esprimerei con ''SPL / SPL+ modesta schiacciatura al bordo''1 punto
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Ciao a tutti. Per grigioviola: "giusto per completezza di statistiche... che tu sappia/voi sappiate (a me, per ora, non è pervenuta alcuna notizia in tal senso) esistono procedimenti scaturiti a seguito di acquisti online su ebay o simili effettuati presso venditori professionisti esteri?" Che io sappia no. Così come non mi risultano procedimenti avviati contro sellers professionali italiani (cioè dotati di partita IVA) operanti su eBay.o verso loro acquirenti. Per numa numa: "Ho solo oggettivamente evidenziato le difficoltà e i ritardi che si erano riscontrati - appunto - nel cercare di mettere d'accordo tutte le parti. Mi sembra che , nel suo piccolo, anche questa discussione ricalchi il medesimo problema, ovvero quello della mancanza di allineamento tra coloro che per lo meno dovrebbero dividere un'idea comune." L'eterogeneità delle posizioni di chi sottoscriverà il Documento non può, realisticamente, far pensare ad un facile "allineamento". Bisogna lavorare di lima, seghetto e, talvolta, anche di cesello.per trovare un testo che metta d'accordo tutti. Non va inoltre dimenticato che se anche le firme impegnano la persona e non la categoria professionale o l'Ente a cui il firmatario appartiene, non c'è dubbio che stiamo parlando di firme "pesanti", che potranno avere un'influenza che va al di là del singolo firmatario. Questo, ovviamente, i firmatari lo sanno benissimo e ciò giustifica gli "aggiustamenti" che qualcuno ha richiesto prima di sottoscriverlo e di rendere tutto pubblico. "So cosa vuol dire mettere d'accordo tante parti diverse e complimenti se ci si riuscirà. Ma la mi a domanda a questo punto è : qual'è l'utilità di questo documento ai fini di far evolvere una situazione che come siamo venuti descrivendo è e rimane quella che é e per la quale soprattutto noto già al nostro interno parecchie resistenze ad ogni minimo tentativo di mutamento o evoluzione della normativa ?" Partiamo da una considerazione banale. Di fronte ad una situazione di grave disagio, come quella che viene segnalata da tempo prevalentemene da collezionisti e commercianti, ma anche da qualche studioso, le azioni possono essere le seguenti: 1. non provare a cambiare assolutamente nulla e limitarsi a "farsi furbi". E' questo il tipico atteggiamento italiota, incomprensibili a chiunque non abbia passaporto italiano, ma che noi sappiamo bene essere il più delle volte l'opzione che dalle nostre parti va preferita. Non ha costi, non richiede che nessuno si esponga pubblicamente e permette ai più scaltri di barcamenarsi fra le ambiguità del sistema. E' vero che in questo modo ci sarà sempre l'ingenuo e la persona in buona fede che la prendono in quel posto ma questo, si dirà. è un sacificio necessario insito nell'opzione prescelta. 2. Una seconda posizione è quella di provare a cambiare le normative. Non è semplice, specialmente per gruppetti, come quello dei numismatici, che elettoralmente contano poco o nulla; e poi ci vogliono dei referenti politici in grado di farsi promotori dei cambiamenti normativi. Nel nostro caso possiamo dire che questa strada è stata già tentata, ma con gli esiti che sappiamo (art. 2-decies). Tu, numa, ravvisi resistenze al nostro interno per i cambiamenti normativi; ma sei consapevole che tali cambiamenti, quando sono stati proposti ed anzi, quando sono stati finalizzati in norme correttive, hanno suscitato una valanga di dissensi peggio di quella del Vajont, che li ha travolti e abrogati dopo meno di un anno? O Tu hai notizie che noi non disponiamo e che Ti inducono a ritenere che un intervento normativo nel senso che noi auspichiamo sia oggi praticabile (se così fosse sei vivamente pregato di parlarne più approfonditamente) oppure insistere in questa direzione equivale ad alimentare un dibattito che a me pare non avere alcuno sbocco. 3. La "terza via", che è quella che si vuole perseguire, vuole capire, innanzitutto: a) se può esserci la possibilità di riunire intorno ad un tavolo più soggetti del settore che sono espressione di esigente molto diverse; b ) se, valutate le incongruenze dell'attuale sistema (processi penali contro collezionisti con percentuali di archiviazioni ed assoluzioni imbarazzanti; incertezze sul possesso e commercio di beni numismatici: "fuga" all'estero, sottobanco, di monete antiche per evitare burocrazie schizofreniche e sorprese inaspettate dei nostri Uffici; ecc.) si possano elaborare congiuntamente delle "linee guida" o dei correttivi, non necessariamente normativi, che facciano chiarezza e diano risposte precise all'Utenza. Tutto ciò è possibile? E' utile? Ha un senso? Ha qualchee chances di successo? Nessuno lo sa. Ovviamente. Ma si vorrebbe almeno tentare. In alternativa, abbiamo sempre l'opzione nr. 1... Aggiungo, che parlare e riparlare di queste cose e sensibilizzare l'Uteneza mi pare stia dando comunque buoni risultati. I procedimenti penali originati da eBay mi sembrano in netta diminuzione; i collezionist hanno maturato la consapevolezza che non devono acquistare moneta antiche online da privati venditori .... Ma la situazione rimane però ancora caotica e incerta. Tuttavia non è l'unica cosa ad essere incerta e caotica in Italia.... Saluti. M.1 punto
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Per la data della medaglia solo possibile formulare alcune ipotesi: - Maurizio Soccorsi ha eseguito monete e medaglie per la Zecca Italiana a partire dal 1982 - E' stata incisa da Guglielmo Savini. Incisione - la nuova sede dell'Officina Carte e Valori di Via Tuscolana, a Roma, rappresentata al Verso è stata ultimata nel 1968 - Progetto di Pierluigi Nervi Si può pensare ad una ricorrenza 20°-25° Anniversario 1988 o il 1993.1 punto
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Una volta si ipotizzava che potesse derivare da una pronuncia speciale del plurale dirāhim della voce araba dirhem, cioè denaro. Oggi si ritiene, credo pacificamente, che invece derivi da altra parola araba - tarīy - che vuol dire fresco. Quindi tarì = fresco di conio, nuovo Io però vorrei conoscere, come da titolo della discussione, da dove derivano (e quali sono) i nomi "alternativi" delle monete meridionali. Patacca, cianfrone.... altri?1 punto
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Un esemplare ottimo, migliore di SPL, parziale lustro d'origine, valore commerciale non indifferente1 punto
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Medaglia devozionale tonda, con bordo rialzato, e appiccagnolo ad anello perpendicolare(saldato), ottone/rame,seconda metà del XIX sec.- D/ La Madonna(ausiliatrice?) stante con Gesù Bambino in braccio a sx, ambedue coronati. - R/ S.Antonio da Padova in contemplazione di Gesù Bambino a sx.- Ciao Borgho1 punto
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Comunque questo "numismatico" che dichiara graffi di contatto con altre monete quando anche un novellino sa che le monete Napoletane sono pieni di questi graffi di Conio per me è da lasciar perdere inoltre 70 euro è un prezzo massimo per questa tipologia in questa conservazione ora in tutte le aste si trovano vicino allo SPL per quella cifra o poco più. Certo essendo un regalo di famiglia è sempre ben accetto,mio fratello mi regalo una serie proof di euro spagnoli comprati durante una sua vacanza in Spagna in un negozio di numismatica ad una cifra molto più alta di quanto avrei potuto spendere io normalmente. Ma " a caval donato non si guarda in bocca" nel bene e nel male, che poi in questo caso tanto male non è. Classico prezzo da negoziante il brutto è più quello che ha dichiarato per i graffi che il prezzo.1 punto
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Ciao Michele....diamoci pure del "Tu" siamo coetanei ;) ed è preferibile..se per te non è un problema. Adesso vediamo come da una semplice monetina si apre un concreto discorso "Numismatico". Ti ho posto il quesito perchè non capita spesso, anzi :nea: che nelle discussioni e negli interventi, una volta osservata la Moneta si passi anche a porsi la domanda più semplice e banale che ci sia......ma chi l'ha incisa ? chi era il Maestro di Zecca e quale quello di Prova che l'hanno fatta uscire dai locali della Zecca e che senza la loro autorizzazione non saremmo nemmeno qui a parlarne. Bene....quella volta che capita, e tu l'hai fatto, significa che è un Numismatico attento e che oltre al particolare, bello o brutta che sia, valore commerciale in più o in meno di qualche euro si sia anche interessato a capire ed a conoscere i nominativi di coloro che l'hanno creata. Nel tuo caso quindi, anche se del vero, c'è ne sono pochissimi, sono intervenuto per stimolarti nella ricerca del nominativo mancante, perchè come hai appurato dei Perger in Zecca ve ne furono due e devo dire che molto mi hai soprpreso ed hai fatto anche un "piccolo" centro....e qui devo dire che si vede che qualcosa :crazy: ti sei andato a riguardare....!! Allora assodato che la risposta Domenico è quella corretta, ti sei anche chiesto cosa ci fa una sigla BP su di un Due Quattrini del 1791 ? anche perchè il Perger Bernardo morì nel 1786......Questa è una domanda alla quale anche io, nel corso dei miei studi su questi personaggi, mi sono posto ed ho cercato di dargli una risposta.......che in questo caso può essere solo una (da parte mia) ........lascio però, su questo quesito da te giustamente rilevato :hi: gli approfondimenti del caso, ove per i più curiosi e desiderosi, ve ne fossero. Caro Michele è stato un piacere risponderti...alla prossima.1 punto
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custodisci le monete gelosamente, donate volentieri da un amico. Queste cose non hanno prezzo1 punto
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Caro armentumpapam, i 70 euro ci sono tutti, ovviamente non è un affarone e la moneta benchè sia in BB non è comune. Sei fortunato ad avere genitori che ti mettono sulla strada numismatica facendoti dei doni così intelligenti. E' un buon inizio! :good:1 punto
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La caratteristica fondamentale di questo gettone, è la doratura. La differenza in conservazione e valore è determinata al 90% dall'integrità o meno della doratura. I rilievi hanno una relativa importanza...difficilmente ne troverai con rilievi andati. L'esemplare che hai preso, sono convinto che in mano faccia già un effetto migliore, ma la doratura è andata su gran parte dei rilievi. L'hai pagata bene. Quindi complimenti comunque!! :blum: Renato1 punto
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buonasera, gent. Rex Neap di lei ho letto molti interventi sul forum intelligenti. la domanda formulata mi stimola vediamo se con razionalità riesco a risponerla . faccio affiamento alla mia memoria da 53 enne la cosa più facile sarebbe documentarmi e poi risponderla ma è come rispondere ad un quiz televisivo con le risposte lette su un foglio di carta. ci provo mi tuffo nel 1784 l'incisore Bernaro Perger fece abbassare il titolo dell'argento sulle piastre, la piastra del 1785 ha le sigle bp ogni volta che acquisto piastre del 1786 - 1788 faccio sempre la solita domana sulle sigle presenti dp o bp la pro fausto sono sicuro che ha come sigle dp e siamo nel 1791 bel rompicapo ecco la mia risposta Domenico Perger (ma non sono sicuro di aver riposto correttamente il dubbio mi viene perchè su un tornese dei reali presidi del 1791 sono presenti le sigle bp) atteno una risposta in serata non farmi fare un nottataccia con stima michele1 punto
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Confermo che il set si tratta di monete turche: 25 Kurush KM#870 50 Kurush KM#871 100 Kurush KM#872 250 Kurush KM#873 500 Kurush KM#874 Tutte coniate tra il 1942 e il 1980 tranne il 25 coniato anche nel 1998. Coniate in oro 0.917, sono complessivamente 1,9132 Once d'oro fino, il taglio da 500 supera, anche se di poco, un'oncia. Secondo il Krause, a parte qualche eccezione, valgono il peso dell'oro se XF, Un 10-15% in più se FDC e un ulteriore 5% in più se BU.1 punto
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L’astragalo (che nella lingua omerica significa “vertebra”) è l’osso situato alla giuntura della gamba e del piede nell’uomo, e negli arti posteriori dei quadrupedi. L’astragalo degli animali, proveniente per lo più da montoni e capre in Asia Minore, in Grecia e in Italia, da suini in Palestina, è stato utilizzato come oggetto da gioco da tempi molto remoti. Gli astragali di capre o montoni erano usati dagli antichi come dadi per il gioco. Erano numerati su quattro delle facce e la combinazione che se ne traeva gettandoli a terra indicava vincitore quello che avesse ottenuto la somma maggiore. L’astragalo compare anche come simbolo su alcune monete, e sui tetradrammi di Alessandro Magno in particolare lo troviamo in alcuni coniati a Babilonia e in una zecca dell’Asia Minore occidentale. Questa è una moneta con l’astragalo su entrambe le facce battuta alla recente Gorny & Mosch RÖMER RÖMISCHE REPUBLIK SCHWERGELD AUS MITTELITALIEN, ca. 280 - 260 v. Chr. Anonym, 269 - 240 v. Chr. AE Uncia (21,87g). Mzst. Rom. Vs.: Astragal. Rs.: Dasselbe. Cr. 27/10; Syd. 75; Haeberlin 29; Thurlow-Vecchi 28. R! Grüne Patina, vz apollonia1 punto
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Ciao a tutti, per quelli che vivono lontano...... per quelli che erano in viaggio di nozze...... per quelli che avevano un corso...... per quelli che non avevano voglia....... per quelli che dovevano far studiare i figli....... per quelli che non amano le conferenze........ posto il link dei primi 5 minuti della conferenza di Centurioneamico sui falsi. E' solo un test per vedere se il video, l'audio ect...sono di vostro gradimento e possono permettere di seguire la conferenza: http://youtu.be/S-iZOq3qykI Il resto del video proveremo a renderlo pubblico attraverso il forum (via youtube) o con altre vie di comunicazione (@@giancarlone @@centurioneamico @@gpittini). La prima ora e' stata registrata attraverso due telecamere differenti, la seconda solo con una. Dobbiamo ancora valutare come e' venuta la registrazione con la seconda telecamera. Spero che questa iniziativa si potra' ripetere per altre conferenze/eventi. Metto in conoscenza solo alcuni amici, suscate se non includo tutti........ :) @@cliff @@Rapax @@Giov60 @@caiuspliniussecundus @@Mirko8710 @@picchio @@acraf @@babelone @@skubydu @@Paleologo @@aemilianus253 @@Umberto Moruzzi @@caio ottaviano1 punto
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In memoria di un Piccolo Grande Uomo...cantante, autore di bellissime canzoni, attore e showman: Renato Rascel. Giò www.youtube.com/watch?v=CFBHRK-hoQ8&list=PLZ2QjLLmMI9pq_iPJb7akD7BXqXI33xgc1 punto
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parti con il piede sbagliato. il prezzo viene determinato dalla domanda e dall oferta , non dal fatto che sono opere , d arte ci sono tante monete commemorative opere d arte che sono calate di prezzo con gli anni in piu` le zecche di queste monete ne possono battere finche ne vogliono e di queste commemorative se ne producono sempre di nuove. in piu` tu sei in balia di zecche e commercianti che sono di solito quelli che ci fanno i soldi , non i collezionisti ciao1 punto
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