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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/21/13 in tutte le aree
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Non so se questa è la sezione giusta, ma segnalavo a tutti gli amanti del fai da te (che sul sito non sono pochi) questo link: http://video.repubblica.it/tecno-e-scienze/come-trasformare-uno-smartphone-in-microscopio/143682/142216 Pare molto semplice (per chi ha una certa manualità), e nel video mostrano anche quanto si può ingrandire una moneta, e con la possibilità poi di scattare una foto.2 punti
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Non rispondo di danni a persone o cose derivanti dalla visione della mia foto: ero pure spettinato, come se non bastasse! :D La quarta e quinta foto, per dovere di completezza, è la Chiesa di Santa Maria della Spina, chiamata così perché ospitava, come reliquia, una spina della corona che Cristo indossava durante la crocifissione ( Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la coorte. Spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano: "Salve, re dei Giudei!" (Mt 27,27-29)).2 punti
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Continuo: Foto 1- Littore e la Signora di Expo77 con la loro bellissima bambina, ancora tanti complimenti ai genitori. Foto 2- Qui siamo nella Sala delle Conferenze all'inizio della stessa. Come ho già detto Monbalda è una magnifica oratrice, spero davvero di poterla riascoltare presto. Foro 3-4 Ed ora vi trasporto nel Paese di Fantàsia...non sembra un Castello Incantato? Mi piace moltissimo questa foto, la luce del lampione ha prodotto questo effetto...magico. Foto 5- ed ecco la realtà...di certo bella come la Fantasia. Per ora ho finito, aspetterò l'autorizzazione di Mombalda per mostrarvi le altre. Intanto se qualcuno vuole tutto il "pacchetto" in alta risoluzione non ha che da chiedermele, le spedirò via mail. Ciao a tutti e invio ancora un ringraziamento speciale alla nostra cara Monbalda ringraziandola per la bellissima e rilassante giornata trascorsa, ci voleva proprio. Grazie, Giò :air_kiss: :give_rose: :give_rose: :)2 punti
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pare che in qualche comune già fanno pagare come i professionisti e Monti a suo tempo voleva metterci le mani per ovviamente spillare più soldi. Molti con questa attivitò arrischiscono le loro collezioni, integrano i già magri salari e pensioni poi dobbiamo mettere in moto l'economia ; si quella germanica !2 punti
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This is the EID MAR from my own coin collection. It is a little worn and it has some counterstamps. I wonder how it became so worn, if not in circulation. Of course many answers are possible.2 punti
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per adesso concludo con una piccola delusione ...avrei voluto visitare anche Warhol (che ha invece visto mio figlio da cui aspetto un dettagliato resoconto, mi ha solodetto che era bellissima ...meglio della recente mostra allestita a Milano) ....e allora non ho potuto fare a meno di ...immaginarmelo .... ...e chiedo scusa ai "puristi" .... Saluti e grazie mille a tutti2 punti
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Procediamo con ordine ed a piccole dosi, partendo col citare le due teorie riguardanti l'etimologia del nome Ianus. La prima, poggiando sull'idea di Publio Nigidio Figulo citata da Macrobio (Saturnalia, I, 9, 8), è stata sviluppata da A.B. Cook (in "Zeus" - 1925) e successivamente da L.A. MacKay (in "Janus" - 1956). Questa teoria identifica *divianus quale base, che si sviluppò poi nei vari *dianus, *Ianus, *Iana e *Diana. Tali termini poggerebbero sulla radice indoeuropea *dey, ovvero "brillare" (sviluppo *dey - *d(i)yeu - *dia), in accordo con una eventuale connotazione solare di Giano. Ma fu già nel 1918 che Walter Friedrich Otto avanzò una tesi del tutto innovativa, in linea con le più ragionate interpretazioni funzionali del dio che iniziavano a prendere piede e che tendevano a ridimensionare la solarità di Giano. Anche in questo caso il punto di partenza furono le fonti antiche (Macrobio - Saturnalia, I, 9, 11 e Cicerone - De Natura Deorum, II, 2, 67). Poco dopo anche studiosi del calibro dell'Altheim e del Dumézil appoggiarono questa seconda teoria, che vuole Ianus derivato dalla base *ei, ovvero "andare". Citando testualmente il D'Anna (Il Dio Giano, p. 24-25): "dalla radice *ey, "andare", è derivato un *ya/yau- che sta alla base di Ianus, del termine sanscrito -yâna, "cammino", e probabilmente dell'irlandese ath- derivato da *yâ-tu-s, "guado". Ianus, formatosi sul tema *yâ-, derivato dalla radice *ey, "andare", rimanda così ad un'idea di "movimento", di "passaggio", coerentemente con tutti i significati coperti dal verbo "andare". Le conseguenza sono importanti. Non solo cade la tesi di un *Dianus/*Ianus derivato da "brillare", "luminosità", etc., ma diventa poco sostenibile la tesi solare o lunare che, eventualmente, dovrebbe trovare appoggio in qualche funzione del dio, non in tutto il dossier e certo non nel radicale da cui si è formato il nome del dio."2 punti
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Posto una moneta di Amedeo VI curiosa ... dovrebbe essere un denaro viennese del I tipo al diritto una A gotica sormontata da una crocetta, in legenda MED COMES al rovescio lo scudetto sabaudo con in legenda SABAVDIE la cosa particolare sono i segni di zecca che fanno da interpunzonature alle legende si tratterebbe di una coppia di tre punti a piramide che non mi risulta come segno in Amedeo VI, ma è presente in monete del padre Aimone... qualcuno ha visto altre monete di questo conte con quel segno che mi sfuggono? oppure qualche anima pia può avere informazioni da chi sta preparando la famosa pubblicazione su zecche e segni sabaudi??1 punto
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Buon giorno a tutti. Pur consapevole che a dare questo genere di notizie (per giunta "a gratis"), si corre il rischio di scontentare qualcuno e di passare per una "Cassandra", mi prendo ugualmente la libertà di comunicare a chi fosse interessato un recentissimo precedente giudiziario che arriva da un Tribunale importante come è quello di Torino. La sentenza che sto per postare e che assolve l'imputato "perchè il fatto non sussiste", mi è gradita per almeno tre motivi: 1. perchè libera finalmente da un "incubo" una carissina persona che ho conosciuto personalmente e che a tutto poteva essere sottoposta fuorchè a questo procedimento penale; 2. perchè l'impianto argomentativo della sentenza che assolve l'imputato è di quelli che potrebbero fare "scuola"; 3. perchè, ancora una volta, così come era già accaduto con la sentenza di assoluzione emessa dal Tribunale di Oristano, postata a suo tempo sul Forum, a chiedere l'assoluzione dell'imputato è stato innanzitutto il P.M. (e anche su questo aspetto, chi di dovere dovrebbe lungamente meditare....). Per il motivo di cui al punto 3., anche se la sentenza è stata depositata soltanto il 27.9.2013, la stessa è "virtualmente" irrevocabile, in quanto è molto improbabile che venga impugnata dalla Procura. Avevo il file in pdf pronto ma è troppo "pesante" e non me lo allega: Procedo quindi a postare, singolarmente, le sei pagine della sentenza, utilizzando un host esterno. Aggiungo soltanto, prima di augurarVi una buona lettura, che siamo al cospetto di un'importantissima sentenza, che sarà utile a tutti quei collezionisti che si sono trovati alle prese con processi penali originati da qualche acquisto di monete avvenuto su Ebay e che si sono visti sequestrare indiscriminatamente tutta la propria collezione. Fondamentale è il passaggio sulla mancanza di documenti di provenienza, la cui assenza non è stata ritenuta ostativa nè per la pronuncia di assoluzione nè, sopratutto, per la restituzione delle monete al collezionista. Chi avesse invece motivi per sentirsi infastidito dalla lettura di sentenze e/o di altra documentazione ufficiale, preferendo discussioni e tematiche meno impegnate, è invitato cordialmente ad asternersi e a dedicarsi ad altre discussioni più leggere che, sul Forun, mi pare non manchino..... Saluti. Michele PDF sentenza: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/docs/201310/Sentenza_Trib__Torino_27_9_2013.pdf1 punto
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Sono diversi i termini che derivano dai documenti dell'epoca; spesso questi derivavano proprio dai termini utilizzati dal volgo per distinguere una moneta, e non è detto che abbiano un riscontro nella lingua ufficiale del tempo. e anche il nome di alcune monete più note, spesso deriva da termini coniati dal popolo che, per definire una moneta, utilizzava un nomignolo.1 punto
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Segnalo le seguenti aste conclusesi con un'aggiudicazione: Asta N° 190909034884 Asta N° 300968380022 Secondo me può essere venduta a più di 6 Euro, vista la conservazione che, pur non arrivando a SPL, è buona per questa tipologia.1 punto
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Purtroppo devo darvi una brutta notizia, sono stata in Vaticano stamani per ritirare i 2 €. Dato che nella busta contenente l'ordine avevo trovato anche la pubblicità dei 5-10-20-50 €, ma sull'ordine risultavano solo i 2 €, ho chiesto come mai non avessi avuto l'assegnazione dei 5 €, che ogni tanto compro. Mi è stato detto che probabilmente l'anno scorso non ne ho comprati e quindi non ne avevo diritto. Sinceramente non ricordo se li ho presi o no però da come si è comportato l'impiegato vuol dire che ora basta solo 1 anno senza acquisti per vedersi togliere questa possibilità. Gli ho fatto presente che ho preso il 5 € Sede Vacante e quello di Papa Francesco il mese scorso ma il mio discorso è scivolato come l'acqua corrente. Pazienza, spero che gli restino tutti li per i cento anni a venire :nea: . Giò :lol: :lol:1 punto
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Non partecipo ma volevo comunque darti il mio in bocca al lupo per la tua prima razzia. :clapping: ciao1 punto
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Ciao palpi Sì, la basilica di San Pietro in Ciel d’Oro è stata eretta nell’8° sec. e, come gran parte delle chiese pavesi, fu ricostruita in epoca (e stile) romanico quattro secoli dopo. Secondo la tradizione fu fondata dal re longobardo Liutprando per ospitare le spoglie di sant’Agostino, comprate in Sardegna da pirati saraceni che le avevano trafugate da Ippona. La basilica si trova nella parte nord del centro storico di Pavia, all’interno di una zona chiamata ‘Cittadella’ molto vicina al Castello Visconteo. Il suo nome è dovuto al fatto che le volte erano affrescate di blu e ricoperte di stelle in foglia d’oro. apollonia1 punto
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mah, se non strusci come un ossesso non dovrebbero esserci conseguenze.. io tampono più per eccesso di prudenza. ad ogni modo, basta che osservi la moneta sotto la giusta luce: una lucidatura maldestra si nota1 punto
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Collezionismo "etico e consapevole" (io ultimamente ho sentito i due aggettivi giustamente associati) per contrastare il collezionismo "furbetto" o anche il più elegante collezionismo "pragmatico" perchè oltre c'è il collezionismo "illegale" che tutti negano ovviamente di esercitare. Visto però che tutti cercano più prosaicamente di “spendere meno possibile” allora il collezionista tende al punto più vicino di confine con l’opposto detestato e, visto che questa linea di confine non è chiarissima …è facile sconfinare anche inconsapevolmente. Io vorrei un collezionismo "facile" e fermamente nella certezza di legalità, ma cercando di limitare i costi, altrimenti se per essere discepoli di quei "tipi" di collezionismo devo spendere il doppio ci sarà sempre chi, spendendo la metà, dirà che io esercito un collezionismo "ricco e scemo" .. magari rischiando un po' e fidando del fatto che i controlli sono in percentuale estremamente rari. Per me è facile, fino a raggiunta chiarezza, non comprò più ...ma non posso pretendere che tutti facciano come me altrimenti i commercianti, le case d'Asta e i gestori di banchetti al mercatino mi perseguiteranno per aver precluso a loro la necessaria sussistenza. Come se ne esce? Si possono fissare dei paletti chiari? Io non saprei da che parte iniziare ma se i moltissimi più bravi di me sanno darmi qualche risposta che io possa capire non mancherò di ringraziarli.1 punto
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Grazie MEDUSA per la tua testimonianza... colleziono altre cose oltre alle monete, e anche io come te ho provato gli stessi sentimenti, ma ho sempre avuto la "pigrizia" di tenermi tutto e a posteriori non posso che esserne soddisfatto. Non tanto per l'aspetto economico, quanto per l'aspetto affettivo e di ricordi... una cosa che oggi non ci interessa più, forse perchè ormai la conosciamo come le nostre tasche, può tornare ad essere bella e da riscoprire fra 5-10 anni o forse più... In bocca al lupo per la tua ricostruzione delle Lire :)1 punto
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No la domenica chiude alle 12, in ogni caso ti consiglio se ti è possibile il sabato mattina, già dopo le 12 in diversi iniziano ad andarsene. Ormai i convegni si concentrano al sabato mattina, dopo soprattutto la domenica c'è il deserto.1 punto
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A mio avviso è una bella moneta dal punto di vista artistico...con quel leone...come conservazione darei un BB+ è superiore alla media in cui si trovano generalmente, come valore concordo con Saturno...in alti stati di conservazione il prezzo cresce sensibilmente...1 punto
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Concordo: è un decanummo di Maurizio Tiberio, zecca di Siracusa. Per un confronto: http://www.acsearch.info/record.html?id=6443361 punto
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Non era possibile acquistare la sterlina " 2013 I " fuori dall'India, ma ora la Royal Mint offre la possibilità di acquistarla online dal proprio sito. Inserisco il link della Royal Mint principalmente per mostrare le immagini della moneta e della confezione, e la breve descrizione della moneta, secondo me, il costo è esorbitante. http://www.royalmint.com/shop/The_2013_Sovereign_Struck_In_India1 punto
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E' un decanummion. Quella in mezzo è una grande I. A volte è sormontata da una croce. Potrebbe essere a nome di Maurizio Tiberio e se così fosse il riferimento è Sear 601. Arka1 punto
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Lo schema non l'hai trovato perchè non c'è, e stando alla precisione del Muntoni nel trattare stemmi, armette e segni di zecca con le apposite tabelle, pare quasi una "incompiuta". Così ho tentato qualche anno fa di venirne a capo, creandomi uno schema fai da te, ed ho scoperto che una chiave di lettura per l'impugnatura delle chiavi, è che ne viene data la descrizione (trilobata, a cuore etc...) la prima volta che queste vengono citate. Pare facile, basta scorrere i 4 volumi e la legenda è fatta... e invece mi sono accorto che il "tipo A" di un determinato pontefice non è il "tipo A" di un altro... così (per il momento) mi sono arreso... Ciao, RCAMIL.1 punto
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buongiorno è una moneta Punica indicata come zecca di Cartagine dal Calciati. per altri dubitativa. è comunque una moneta che circolava nella zona Punica della Sicilia Moneta molto comune. solitamente spessa. moneta di bronzo D/Testa virile di Trittolemo?. R/ cavallo al galoppo. peso dai 7,23 ai 3,8 grammi. prima metà del IV sec. a.C. Calciati, C.N.S. vol III pag. 375 ciao Pietro1 punto
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La frattura di conio presente nella monetadi UmbertoI e' veramente insolita e bella. In quanto a trovarne un altra non credo sia facile Poeta!! buona fortuna!! Lamberto1 punto
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Ho letto il bel articolo sulle monete di Pavia, riguardanti (come scritto sullo stesso) un anello mancante per poter datare questo esemplare facendolo risalire al periodo di reggenza tra l'Imperatore Enrico II ed Enrico III, come sempre la numismatica riesce a stupire i propi appassionati e quando meno lo aspetti ecco che appare il tassello mancante per risolvere un enigma che magari durava da decenni. Complimenti all'autore.1 punto
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Ma certo, il primo coniava i grossi; l'altro i piccoli. :rofl: :rofl: saluti luciano1 punto
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1977 SOCIETA' ALPINISTI MONZESI - XVII MONZA-RESEGONE Descrizione della gara al post 74 Bronzo, mm. 551 punto
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MB tirato......... Ahah scherzo..io col telefono non vedo nemmeno il minimo segnetto, fdc rosso, davvero bello... di questa moneta preferisco il classico e intramontabile rovescio, al dritto il volto del re non è tra i miei preferiti, troppo giovane:)1 punto
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Buonasera! Mi sentivo, per ringraziare per le informazioni, in dovere di postare le foto del suddetto pezzo, anche se fatte con l' ipad e non meritevoli per la moneta... Saluti dall austria1 punto
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Mi sa che devo cominciare a venire con te ai mercatini... :D Oggi sono stato a quello di Ascoli piceno ma non ho trovato nulla... :( -donty-1 punto
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Fortuna! Era la commemorativa dei 100 anni della presa di Roma o una commemorativa più recente emessa in folder?1 punto
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Questa è una delle migliori dramme di Filippo II Le Rider 116 passate nelle aste (Freeman & Sear, Mail Bid Sale 14, closed June 21st, 2007). Macedonian Kingdom, Philip II (359–336 BC). AR Drachm (3.47 g). Amphipolis, ca. 355–ca. 349/8 BC. Head of young Heracles right in lion skin headdress / ΦΙΛΙΠΠΟΥ, Philip II, diademed & in kausia, on horseback left, raising right hand, H under horse. Le Rider 116. SNG ANS 473. Very rare. Slightly porous surfaces. Good very fine. apollonia1 punto
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Buona Domenica Purtroppo Monica questa occasione splendida mi è escivolata tra le dita...non sempre si riesce a cogliere ciò che ci sabbe stato molto gradito, ma confido negli Amici del Cordusio che mi sapranno relazionare.... spiace anche aver dovuto rinunciare all'incontro con tanti Amici :pardon: Prua a Genova, ora, come dice @@numa numa, ....cazzo la randa ed il genoa (appunto) e bordesando, bordesando sarò un "veneziano" in bocca a Zena, l'acerrima nemica, per carpirne i suoi segreti. :blum: Arrivederci luciano1 punto
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Lo classificherei un RRC 106/5a con bastone a sinistra anche se di peso più ridotto rispetto al periodo 208 a.C. vedi anche Sydenham 210a1 punto
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Ma dai ! Pensavo di chiamare la soprintendenza dicendo d'aver trovato un reperto, probabilmente uno Statere, in escursione in una Montagna di M***a !! :P @@dux-sab :D1 punto
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dai che prima o poi esce fuori.... pero' non preoccuparti se la situazione ti puzza un pochino! :blum: :crazy:1 punto
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La moneta è molto bella Gianfranco, anche se consunta! Importantissima dal punto di vista della ricostruzione storica del Tempio di Giove. Forse non lo ricordi ma a tal proposito c'è un articolo che ho scritto ma non edito sulle probabili ipotesi riguardanti questo bellissimo Tempio, anzi, IL TEMPIO. :) http://www.lamoneta.it/tutorials/article/79-il-tempio-di-giove-ottimo-massimo-nuove-tesi-architettoniche-basate-su-confronto-numismatico/ Mirko1 punto
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Atteso che in questa sezione, a parte un pugno di "addetti ai lavori" di stampo giuridico, il resto degli scriventi ha solo una infarinatura , spesso venuta male, delle leggi e dei loro meccanismi, ma che la sezione presenta, per la sua natura, delle potenzialità dannose notevoli, quanto a induzione in errore...e preso atto della sua pressoché totale ininfluenza sulle decisioni normative di coloro che legiferano al proposito,mi associo alla proposta di Bizerba di chiuderla e aprire, al suo posto, una "bacheca" virtuale in cui affiggere le varie sentenze e notizie del genere qui trattato finora, e a cui ,chi è interessato, potrà dare risposta e commento via MP o su una chat apposita ad invito , magari, per escludere trollaggini e amenità del genere.1 punto
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Al momento non ho nessun rammarico e mi auguro di continuare su questa lunghezza d'onda.1 punto
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Secondo me invece è piuttosto azzardata in quanto va tenuto conto che a Roma, in epoca repubblicana, Apollo non era una divinità dalle connotazioni solari ed anche un eventuale e precoce processo sincretico utile a far confluire nel dio attributi e funzionalità solari è da escludere, per un semplice motivo: nella Roma repubblicana non vi erano festività e culti dedicate al Sole. Vanno poi tenute presenti le motivazioni che portarono i romani ad adottare Apollo ed a celebrare i relativi ludi (vedi seconda Guerra Punica), a livello funzionale questa divinità era precisamente vista come guaritrice e vincitrice. Il culto di Sol Indiges, comunque attestato, è con molta probabilità di età imperiale in quanto mancano riscontri in tutte le fonti calendariali più antiche (è menzionato solo nei calendari alifano, vallese ed amiternino). In età repubblicana vi era si un'ara dedicata al Sole ed alla Luna, che sorgeva accanto al tempio di Quirino, ma questa è stata rapportata dagli studiosi non ad un culto dedicato ma alla divinizzazione di Romolo. Sorgendo accanto al tempio di Quirino (Romolo divinizzato) l'insieme dei due luoghi sacri era simbolo di cosmicizzazione del tempo.1 punto
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Salve. Con questo primo post vorrei inaugurarne una modesta serie tesi ad esplicare nel modo più semplice, chiaro e diretto possibile le nozioni di grammatica etrusca che sono conosciute. Prima di iniziare ci tengo a ringraziare vivamente tutti coloro che hanno reso possibile la creazione di questa iniziativa, in particolar modo i Curatori della sezione "Monete Imperiali Romane", tra cui Minerva, che si sono impegnati per lo scopo. Un grazie anche al Curatore di questa sezione che gentilmente ha potuto ospitare il presente progetto. Le nozioni saranno divise in "incontri", ognuno dei quali si occuperà di un aspetto ben preciso della disciplina. Primo Incontro. Come primo argomento sarà necessario effettuare una piccola introduzione riguardante la storia degli studi della lingua etrusca che si sono susseguiti nel corso della storia. Durante il XV secolo, in pieno Umanesimo, si possono inquadrare i primi tentativi di lettura delle iscrizioni etrusche che venivano rinvenute. Ci fu, quindi, una vera e propria riscoperta di questo popolo preromano e, in particolar modo, della sua lingua, fino ad allora per lo più sconosciuta e considerata d'importanza marginale. Il primo che si occupò della scienza etruscologica fu il monaco Annio da Viterbo che raccolse i suoi studi su iscrizioni etrusche conservate nella sua città in un libro edito a Roma nel 1498. Annio lesse correttamente alcune lettere, effettuando una traduzione corretta solo parzialmente, anche a causa della sua fantasiosa interpretazione che diede al mondo degli Etruschi, derivante da una propria lettura dei testi classici. La decifrazione delle lettere fu del tutto graduale e limitata alle corrispondenze più evidenti con l'alfabeto latino e greco. Il primo abbozzo di un manuale di epigrafia etrusca fu tentato da Filippo Buonarroti, inserito nella sezione de Etruscorum alphabeto a commento dell'opera De Etruria regali di Thomas Dempster stampato nel 1726. In questo inserto, il Buonarroti trattò l'argomento separando i problemi inerenti all'interpretazione dei segni dell'alfabeto, dell'interpunzione, dei numerali e del verso della scrittura. La prima pietra era stata posta: gli studi del Buonarroti trovarono un compimento e confluirono nella famosa opera di Luigi Lanzi, Saggio di lingua etrusca e di altre antiche d'Italia per servire alla storia de' popoli, delle lingue e delle belle arti, datata 1789. Con questo fondamentale scritto si giunse al culmine dell'erudizione settecentesca sull'argomento e alla completa decifrazione di tutti i segni dell'alfabeto etrusco. Ma le ricerche non si sono concluse: continuate nel corso dell'ottocento, sono ancora in corso e, grazie al recentissimo ritrovamento da me segnalato in questa sezione (vedi ), gli etruscologi, gli epigrafisti e i linguisti che si occupano di questo ambito hanno ancora modo di analizzare nuovi termini fino ad ora a noi sconosciuti e, di seguito, stabilirne la natura ed il significato.1 punto
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sarebbe stato da preoccuparsi se fosse il tema della Slovenia, mi sarei aspettato una riga in mezzo alla moneta e basta ;)1 punto
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più che mettere in evidenza singoli threads che possono risultare utili, io opterei per la creazione di una FAQ ( Frequently asked questions ) dove all'interno vengono linkate le discussioni che vanno per la maggiore un pò come INDICE DI SEZIONE - TOPIC IMPORTANTI creato da Mirko8710 certo poi starà al nuovo utente visionarlo prima di aprire nuove discussioni, ma come ben sappiamo è più facile fare una richiesta che cercare se l'argomento è stato trattato o meno1 punto
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Ciao Luciano! Come vedi non ho saputo resistere a partecipare a questa discussione e sono tornato, dopo lunga assenza, a postare nuovamente ne La Moneta. Cerchero' di continuare di tanto in tanto....Ho tanti amici qua e sento la loro mancanza. UmbertoI, sui centesimi prora non conosco altri errori oltre quelli che ho indicato sopra. Su altre tipologie centesimali e non centesimali errori ce ne sono eccome,,..! Terreno affascinante quello degli errori. e controverso. Gli errori di conio sono per me come il sale ed il pepe della collezione. Senza di essi la collezione non ha molto sapore.. Ma e' solo una mia opinione ...per altri, gli errori di conio sono invece aberrazioni, mostruosita' da non considerare degne del collezionismo e da scartare.. Come ben sai...de gustibus non disputandum est ........ Ma come si puo' rimanere indifferenti davanti ad un errore come questo! Un incuso magnifico e totale! Ciao a presto!, Lamberto1 punto
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