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  1. francesco77

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/29/13 in tutte le aree

  1. Complimenti, trovi sempre dei bei pezzi nelle ciotole, al contrario di me che ho una sfiga nerissima. In Francia questa moneta è nota come "deux Francs France Libre" o "deux Francs Philadelphie", fu coniata appunto per la Francia Libera dalla zecca di Philadelphia in 50 milioni di pezzi. Cette pièce fut frappée aux Etats-Unis. Elle a circulé dans le sud de la France et en Algérie. Son émission officieuse fut régularisée par un arrêté du ministre des Finances le 25 juin 1945. La storia di questa moneta è piuttosto curiosa, pare infatti che furono coniate dagli USA dopo gli sbarchi in Algeria del 1942/3 quando il comando alleato si rese conto di non avere contanti "validi" da dare ai propri militari per i piccoli acquisti, gli algerini e i pied noir accettavano solo i franchi e le monete oro/argento, il dollaro cartaceo neanche a parlarne, quindi si decise di fare questa coniazione straordinaria di 50 milioni di pezzi che sarebbe servita appunto per questo tipo di acquisti, hanno circolato quasi esclusivamente in Algeria e Francia meridionale proprio per questa ragione. Furono legalizzate su mandato di De Gaulle nel 1945 a guerra finita per permettere alla popolazione locale che li aveva accettati fiduciariamente di non rimetterci nulla nonostante fosse stata una monetazione piuttosto anomala, Questo non avvenne invece per le banconote AMGOT, che gli alleati volevano rifilargli a tutti i costi dopo averle già rifilate a noi, ma De Gaulle le bollò subito come una truffa ai danni dei francesi, ottime per punire stati aggressori come Italia e Germania ma non la Francia libera, ne fece una questione di "sovranità nazionale violata" e diede mandato di considerarle come "contraffazioni", anche questa volta ebbe la meglio sugli alleati che alla fine ci rinunciarono.
    3 punti
  2. Se le noie si limitano a qualche utente di passaggio "qMB" in educazione possiamo ritenerci fortunati. Mi pare che pochi forum, per quella che è la mia esperienza, siano godibili quanto questo, e di ciò bisogna certo render merito anche ai vari curatori, moderatori e amministratori, che hanno saputo mantenere un clima piacevole e rilassato pur con precisi paletti di comportamento. Secondo me Lamoneta è un modello esemplare di come un "buon forum" dovrebbe essere. Con ciò non dobbiamo certo sederci sugli allori, perché potrebbero trasformarsi in ortiche...
    3 punti
  3. Chiedo se c'è qualcuno che puo fornirmi ulteriori delucidazioni su quest' emissione: L'esemplare ad un confronto di conii sembrerebbe autentico, infatti almeno quello di dritto è un conio ufficiale di Neapolis ( vedi SNG UK 501a105 per confronto ) In ogni caso quest'esemplare confermerebbe la data di emissione verso il 280 ma sposterebbe la produzione alla zecca di Neapolis. Grazie
    2 punti
  4. ...un piccolo capolavoro! Renato
    2 punti
  5. Credo che sia un obolo (mijt) di Guglielmo I di Namur detto il Ricco http://www.mcsearch.info/record.html?id=261884
    2 punti
  6. Grazie davvero, Ho rischiato di rimanere accecato da certe illuminescenze :blum: Però dopo 7 anni, 7 mesi e 2 giorni ho deciso di anticipare il mio ritorno, quando ad est sorgeva l'ora per via di certe congiunzioni astrali che non potevo rimandare.. scherzi a parte, sono davvero felice di essermi ricordato la password dopo 7 anni :lol: Ma sopratutto di riconoscere i nickname di amici, le belle serate trascorse in chat, difficile dimenticare queste cose, ad ogni modo rieccomi tra le vostre schiere, cercherò di allietare come un tempo i post, un abbraccio a tutti
    2 punti
  7. Innanzitutto ciao a tutti, cercherò di essere sintetico....allora per quanto riguarda il probabile se non certo "richiamo" della moneta di Frisax all'iconografia del grosso veneziano ho trovato conferma anche in questa interessante pubblicazione di Arslan (pag. 392, nota 5) http://www.ermannoarslan.eu/Contributi/2012-EAA-AmbrogioIViscontiIlSignificato.pdf in cui fa riferimento a questa moneta (credo in quanto la descrizione coincide ma è diversa la codifica di identificazione) http://www.hdrauch.com/auction/coins/index.php?action=catalog&suba=details&catid=361&p_prodid=2507&PHPSESSID=ca che il collegamento tra i due evangelari sia stato per così dire strumentalizzato a fini politici ed economici facendo leva sulla tradizione religiosa ...San Marco che consegna parte del suo Vangelo a San Ermagora (patrono di Aquileia), come appunto rappresentato nel denaro su postato, che a sua volta lo "consegna nelle mani del Patriarca" in questo caso Gregorio di Montelongo...è riportato dagli studiosi di scuola tedesca dell' evangelario di Aquileia i dott. Ludwig, Schimdt che ha loro volta si riferiscono al lavoro di Hellmann (pag.16, nota 3..anche se nel testo che consiglio e che allego questo legame viene evidenziato con il successivo patriarca Raimondo della Torre...boh!) http://www.mgh-bibliothek.de/dokumente/a/a048872.pdf Ora vengo alla rappresentazione dei cinque bottoni o perle o preziosi o borchie sulla copertina dell'evangelario....questi, ho potuto constatare provengono dall'iconografia monetale bizantina, presa successivamente in prestito dai veneziani (che sono stati i primi) e successivamente anche dalla zecca di Aquileia e da altre. Questa rappresentazione, nel numero e nella collocazione dei bottoni (li chiamo così per sintesi), a mio avviso, non può essere casuale ma è dettata da un preciso significato (intendo dire che quando vengono rappresentate su una moneta, analoga per tipologia e periodo storico, in un numero diverso di 5 e per questioni legate ad una maggiore facilità di realizzazione o per errore...)...adesso una immagine molto esplicativa (siamo nella chiesa di S. Maria Antiqua a Roma importantissima per le sue rappresentazioni iconografiche bizantine delle pitture e non solo...invito ad osservare gli evangelari tenuti dai Santi e da Cristo) http://mat1968.files.wordpress.com/2013/04/001-roma-s-maria-antiqua-storie-di-giuseppe-e-cristo.jpg Ora vengo a @Tornese71...perchè cinque bottoni? La tua ipotesi è molto suggestiva anche se non credo sia la soluzione all'enigma :) ...credo semplicemente che coerentemente all'iconografia cristiana si volessero rappresentare simbolicamente i quattro Evangelisti con al centro l'oggetto della loro storia cioè Cristo...per darti un'idea ecco l'evangelario del'incoronazione di Carlo Magno ad Aquisgrana (anche se rimaneggiato nel 1500 mantiene la base iconografica..nota come i registri laterali di chiusura richiamino perfettamente quelli raffigurati nell'affresco..) http://books.google.it/books?id=7CAUZQwb17cC&pg=PA55&lpg=PA55&dq=evangeliario+incoronazione+di+carlo+magno&source=bl&ots=_h9fJ9ly81&sig=kN7XZGBWj-RdZ4w-V4e6ieXeJSQ&hl=it&sa=X&ei=OMpvUqfUHeja4QSAm4GoAQ&ved=0CEkQ6AEwCA#v=onepage&q=evangeliario%20incoronazione%20di%20carlo%20magno&f=false Complimenti ancora a Frisax che storia la sua moneta..... :D
    2 punti
  8. Del Pittman Act se ne parla pure nel post 64 in questa discussione :) http://www.lamoneta.it/topic/111683-luomo-dei-dollari/page-5
    2 punti
  9. Ecco il link per entrare a far parte del gruppo http://www.lamoneta.it/index.php?app=groups&module=view&gid=36 Da questo momento diamo il via al gruppo in via del tutto virtuale ed on line, prossimamente ci organizzeremo per qualche escursione ai mercatini della Campania o a qualche visita guidata ai musei. Una volta raggiunto un cospicuo numero di membri potremmo pensare ad una sede in "Terra di Lavoro". L'invito è rivolto a tutti!!!!!!! Aderite amici miei!!!! Grazie mille
    2 punti
  10. Dal mio punto di vista non è solo una questione di norme, ma anche di atteggiamenti da seguire che sarebbe bene ricordare, di tanto in tanto. Il forum è diventato una sorta di muro del pianto dove, ad ogni notizia di sequestro o denuncia, si assiste alla solita scena: chi piange, chi si indigna, chi chiede la testa delle Forze dell'Ordine, chi impreca e così via. Ci si dimentica (sarà poi così ????) che spesso (non sempre, sia chiaro) quello che ci capita è anche conseguenza di ciò che facciamo. Quindi, se i lotti di monete "uncleaned" sono da evitare come la peste bubbonica, altrettanto dovremmo fare con quei pezzi in odore di ripostiglio e con ogni altra proposta "sospetta" E dovremmo anche ricordarci di passare attraverso la Soprintendenza, quando si vende o si affida il proprio materiale all'estero, tralasciando le facili scorciatoie o gli "spassionati" consigli di chi vi dice "non c'è nessuna pratica da fare, non ci sono più le dogane". E' capitato, credetemi.
    2 punti
  11. @@DanPao Confermo, oggi ho ricevuto la mia moneta :) Volevo ringraziarti perché grazie a questa razzia ho potuto prendere la mia prima commemorativa del Vaticano, anzi è in assoluto la prima commemorativa di un micro-stato che acquisto, a molti di voi sembrerà strano ma non avevo mai speso così tanto per una moneta. E se ho deciso di fare il "grande passo" è stato grazie ai prezzi contenuti di questa razzia rispetto a quelli dei commercianti, e poi perché la Sede Vacante è la Sede Vacante, ha un suo fascino particolare. Ancora grazie da parte mia :good: :clapping: P.S.: tra l'altro ieri era anche il mio compleanno :D
    2 punti
  12. "In questo Forum dove tanti collezionisti hanno dei problemi nel rapportarsi con la legge credo che ognuno esponga le sue esperienze personali se ritiene che possano aiutare qualcuno, almeno cosi ho fatto io, se poi i miei post creano solo disagio e confusione me ne dolgo amaramente e d'ora in poi vedrò di astenermi dal fare qualsiasi altro intervento in proposito." Non sono certamente i Tuoi post a creare confusione ma le risposte che vengono date ai Collezionisti da questa o da quella Soprintendenza. Sono d'accodo con Te che sarebbe opportuno instaurare dei rapporti diretti e personali con gli Uffici, ma non trovo giustificato che chi, per vari motivi, ricorre alla posta o al telefono, anzichè ad una visita personale, possa per ciò stesso compromettere la propria situazione o essere discriminato. Per quanto, Ti posso assicurare, non sia neppure sempre facile ottenere udienza o quanto meno ottenerla in tempi ragionevoli. Basti pensare che la prima risposta pervenuta ad Arturo è giunta dopo oltre 3 anni dalla sua prima lettera. Sul fatto poi che ci siano Uffici più o meno fiscali o più o meno di buon senso, è sicuramente vero, ma è anche abbastanza inquietante, visto che parliamo di Uffici pubblici che dovrebbero agire in base ad imparzialità e buona amministrazione. Mi pare evidente che in una situazione del genere ci troviamo davanti a cittadini che a fronte di identici problemi vengono trattati in modo diverso e che ricevono persino richieste e informzioni non solo diverse ma addirittura, in qualche caso, persino contrastanti. Tutto questo, a me personalmente da abbastanza fastidio, considerando che, come dicevi giustamente anche Tu, sono tantissimi i collezionisti che hanno nelle loro raccolte monete acquistate tanti anni fa o ereditate, prive di documentazione e dunque senza provenienza. E che non sanno come comportarsi per colpa di una sistema che non Ti sa dare delle istruzioni che siano uniformi in tutto il Paese e dove, per uno stesso identico fatto, Ti può capitare, senza nessuna ragione apparente, di essere denunciato o di ricevere una pacca sulla spalla. Saluti. M.
    2 punti
  13. @@dcinelli: la sua domanda mi pare pertinente ed interessante e quindi, senza voler alimentare le polemiche (con magdi, se poi volesse, ne riparliamo di persona, sorbendoci insieme una bella tazza di camomilla ;)), aggiungo un paio di osservazioni a quanto già indicatole da @@adolfos. Quel pezzo non solo ha ancora tracce di terra ben evidente sui fondi, ma presenta anche i rilievi "smerigliati" (secondo me anche graffiati con un pulizia non accurata) e, a giudicare dalla foto, privi della patina tipica che si forma stando a contatto con l'aria, ovvero nei monetieri, sulle monete in buona lega ed anche di mistura fino ad un certo tenore di argento, come questa tipologia di denari di Lucca dovrebbe ancora avere. La tracce di ossidazione del rame (quella verdastre), ancora abbastanza intense sono un altro campanello di allarme, sopratutto se tenuto conto di tutto il resto. Vedo che lo stesso rivenditore ha in condizioni non dissimili alcune monete dell'Italia meridionale, zona dalla quale non mi stupirei che provenisse anche il nostro denaro di Lucca, anche se il tutto rivenduto da esercizio sito in Albania, come già detto da @@avgvstvs. Magari posso sbagliarmi rispetto alle valutazioni appena espresse, ma le assicuro che nelle ormai numerose "antiche collezioni" che ho visto io, dove pure parecchi denari di questa tipologia e cronologia sono presenti (ricordo in generale che bisogna sapere bene di cosa di parla, quando si affermano certe cose ...e saperle riferire correttamente), non hanno proprio questo tipo di aspetto. @@avgvstvs, per quanto riguarda il secondo pezzo sappiamo che in quella tipologia è ricorrente l'inizio della legenda ad ore 9. L'assenza di una lettera in legenda, come acutamente osservato da @@lollone (ma non si vede bene se la croce o in realtà una delle due lettere finali della scritta IHPERATOR: voi che ne dite?), insieme ad un certo rigonfiamento delle lettere stesse, potrebbe spiegare questo ulteriore "abbassamento". I denari postati da @@miroita, che ringrazio per le foto ben visibili, devo ancora guardarli bene, e rimando per ciò eventuali commenti da parte mia ai prossimi giorni. In attesa di vostre eventuali nuove in merito, un saluto cordiale a tutt* MB
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  14. Mano e' uscita gia da qualche anno vedasi la prima di quella serie :blum:
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  15. Salve a tutti, nasce a Caserta, il Circolo Numismatico " Terra di Lavoro", che riguarderà chiaramente, tutta la provincia con i suoi 104 comuni Il Circolo di Terra di Lavoro, senza finalità di lucro, si pone come obiettivo, in una provincia ricca di storia ma priva di associazioni analoghe, la diffusione e la divulgazione della numismatica, attraverso la creazione di una sede, l' organizzazione di incontri periodici tra gli iscritti ed, eventualmente, la organizzazione di convegni. Potranno aderirvi i collezionisti di monete che vanno dall'Antica Grecia all'euro, purchè realmente appassionati alla numismatica. Non saranno accettati coloro che intenderanno parteciparvi con l'unica finalità di vendita di monete. Gli interessati, per adesso, troveranno il Circolo nell'area organizzativa di questo forum. Ci lamentiamo che nella provincia di Caserta non succede mai niente, perchè non provarci? Saluti Eliodoro
    1 punto
  16. @@gianvi........ :good: ottimo affare...per me hai messo a segno un bel colpicino......bene; l'attenzione e la ricerca verso queste monete "Premia" e "Appaga"
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  17. D'accordo con te sul fatto che ognuno può spensere i soldi come vuole....è vero anche però che per fare una certa esperienza in campo numismatico bisogna studiare molto, vedere molte monete e che questo comporta un tempo piuttosto lungo, anche di molti anni.... e mentre uno fa le sue esperienze non è proprio bello che incappi in situazioni poco chiare o spiacevoli....situazioni che non fanno altro che scoraggiare un collezionista inesperto...non tutti possono avere esperienza di molti anni e conoscenze tali per non farsi "fregare"...mettiamoci poi che oltre alle aste ci sono operatori che sono molto più "commercianti" (e in questo caso è tra virgolette perchè è usato in senso non favorevole) che numismatici studiosi e appassionati. Un esempio? Sabato scorso ero al Bophilex a Bologna e di fronte alla richiesta del prezzo per un quattrino di Borso d'Este mi sono sentito chiedere 600,00 euro (sinceramente mi è scappato da ridere e forse il "commerciante" se ne è avuto a male). Mi sono poi accorto che stesso "commerciante" quel quattrino lo vende su internet e il prezzo è € 420,00. A mio giudizio il valore non dovrebbe superare i 250,00 - 300,00. Ora io non sono certo particolarmente esperto in campo numismatico ma almeno sulle monete della mia città credo di essere in grado di dare un valore ma è chiaro che, trattandosi di una zecca non conosciuta da molti, se ci si fida dei prezzi di certi "commercianti", la fregatura per gli inesperti è dietro l'angolo.
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  18. Bella moneta, complimenti è una moneta rappresentativa per Milano, al diritto lo scudo di Francia coronato, al rovescio il velo annodato e sormontato da corona ducale da cui escono rami di palma e di olivo. E' rappresentata in questa moneta l'impresa della corona ducale col velo annodato che venne assunto da Gian Galeazzo Visconti come emblema del loro prestigio ormai acquisito. Moneta ritenuta comune, ma in buono stato non facilissima e poi sempre un grosso è, Mario
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  19. Grosso regale da tre soldi per Ludovco XII d'Orleans; la terza dall'alto della pagina in link http://www.bancaintesaarteecultura.com/permanenti_elenco_new.asp?q_order=&q_tipo=6&q_stringa=&q_ricerca=&q_stc=33&q_curpage=12 ciao Mario
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  20. Ovviamente da parte mia era sottintesa una cosa del genere, credevo che erano disponibili ulteriori due pezzi oltre alle ordinazioni che già c'erano state. Alessio, spero che tu non ti "distrugga" per trovarle, non fa assolutamente niente, anzi...sei da lodare già per tutto il resto.
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  21. é sempre interessante sapere quale storia si nasconda dietro questi piccoli pezzi di metallo!!!!!!! Penso sia proprio questo il fascino di una collezione di monete mondiali!!! :) :) :)
    1 punto
  22. Caro Pietro piacere di risentirti! :) Si è vero, la medaglia in bronzo dorato di Ferdinando I è un capolavoro, credo di una conservazione mai apparsa, almeno da quello che ho potuto riscontrare io. Per quanto riguarda il discorso "patinatura" non ho fatto altro che lasciare le monete all' aperto sul velluto (quindi non chiuse all' interno del monetiere) e ciò, sorprendendo me in primis, ne ha accellerato il processo di patiantura ; abito vicino al mare e probabilmente anche questo aspetto ha giocato la sua parte. Devo anche dire ad onor del vero che la tecnica fotografica che ho usato esaspera la patina rendendo la colorazione delle monete d' argento non esattamente corrispondente a come sono nella realtà ; vengono fuori un po' troppo sature, ma nel complesso sono comunque soddisfatto se le paragono alle immagini che riuscivo a elaborare prima. Un caro saluto a te e anche all' amico Giangi :)
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  23. La butto li ..... Ha lo stesso peso del grosso ...
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  24. Mi dispiace per te, non è colpa mia se mi hanno offerto un altra moneta, ma come ho appena letto quando hai chiamato ti è stata data la felice notizia... Dai che tra pochi giorni ti arriva! ;)
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  25. Il didramma neapolitano corrisponde al Sambon 460 e a Cantilena n. 66-67. Quest'ultima data la serie, comprendente il conio in questione, al periodo 326/317 - 270 a.C. Tutte le emissioni di didrammi neapolitani pesanti circa 7,30 g sono 169 censite dalla Cantilena. Quindi se il nostro esemplare occupa il posto n. 66-67 dovremmo essere grosso modo intorno alla fine del IV secolo a.C., e quindi compatibile con il conio romano-campano. Non posso fare a meno di accennare all'ipotesi preferita da Coarelli, che riprende una intuizione di Mario Torelli. L'immagine del dio Marte è identificata col dio dell'ara Martis e collegata con la cerimonia del lustrum, che chiude la censura, che potrebbe essere la famosa censura di Appio Claudio del 312 a.C. Questa possibilità viene confermata e precisata dalla raffigurazione del rovescio, una testa di cavallo bardato, che dovrebbe alludere al censimento della cavalleria. Il simbolo spiga sarebbe collegato a un territorio celebre per le sue messi, che a quel tempo non poteva che essere la Campania. L'insieme dei simboli esprime quindi un concetto sintetizzabile nella formula "censimento dei cavalieri campani". Diventa difficile non identificare tale avvenimento nella concessione della cittadinanaza romana optimo iure agli equites Campani, che da questo momento in poi saranno naturalmente censiti a Roma. Per la verità Livio aveva fissato tale avvenimanto al 340 a.C., provocando una interminabile discussione tra gli storici, che terminò con un magistrale lavoro di Michel Humm, il quale nel 2005 dimostrò che la datazione di Livio era errata, mentre è sicurto che nel 338 o 334 a.C. fu data la cittadinanza sine suffragio ai Capuani e nel 312 a.C. concessione della cittadinanza ai cavalieri campani, assieme alla prima recognitio equitum, ossia al censimento dei cavalieri romani (Diodoro 20, 36, 5). In ogni caso la datazione proposta dal Crawford, cioè 280-270 a.C., in effetti sembra un pò bassina..... Consiglio la lettura del lavoro di Coarelli, "Argentum Signatum", alle pagine 34-39, che trattano proprio della prima emissione di didrammi romano-campani.
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  26. Secondo me qspl ;) -donty-
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  27. They are probably earlier than most coins we call RRC 56. I'm almost certain now that the first and heaviest denarius coins and the related heavy bronzes (both with symbol, and some anonymous RRC 56 types that weigh 50 to 70 grams), were being struck at the same time as the lighter coins from RRC 41, 42, 43, perhaps in 213 - 212 BC. The typical RRC 56 as, which weighs 40-45 grams, probably came from 212-211 BC. I agree this is likely caduceus or victory. The deck structure on these coins is the same as on your coin. They are often very heavy.
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  28. BB+/qSpl P.S. Somiglia a una che ho messo in vendita io sulla baya ... se è la mia naturalmente la quotazione sale ....
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  29. Molto interessante e stranamente m'era sfuggita l'esistenza di un ibrido anche di un didramma tra Neapolis e Roma, sebbene esista una fondata ipotesi che l'emissione del didramma romano-campano Crawford 13/1 debbe essere stata battuta a Neapolis stessa. Naturalmente, per poter parlare di un vero ibrido, bisogna dimostrare che sono stati usati due conii ufficiali, uno al diritto per Neapolis e uno al rovescio per Roma. Per il diritto posto l'immagine già scovata da cid1jazz: Da una ricerca ho scovato il seguente esemplare romano-campano da Hess-Divo (già UBS), che reca il rovescio dello stesso conio: Sono pochissimi i conii romano-campani nei quali la redine gira tutta intorno al collo del cavallo. Credo sia un ibrido molto importante anche per la determinazione della cronologia, abbastanza discussa, del didramma Cr. 13/1, come anche, per riflesso, dei didrammi neapolitani. O si alza la cronologia della serie neapolitana (datata per lo più al 300-275 a.C.) oppure si abbassa quella con protome di cavallo e ROMANO, che da Coarelli, nel suo recente volume "Argentum Signatum", è datato al 326-312 a.C. (tra la data 326 a.C. del foedus fra Neapolis e Roma e 312 a.C., che è la data dell'iscrizione degli equites Campani nelle liste dei cittadini romani optimo iure, probabilmente sotto la censurta di Appio Claudio). Il peso dei didrammi neapolitani e quello dei didrammi con protome equina e ROMANO è simile, sui 7,30 grammi. Quindi non dovrebbe esistere un'ampia cesura temporale fra le due serie. Sono graditi commenti.
    1 punto
  30. con il mio "azioni da fare/non fare" mi riferivo proprio a questo... nonostante il caos normativo, o meglio, nonostante il caos circa l' applicazione delle norme, molti dei problemi legali di cui si legge qui sul forum potrebbero essere evitati seguendo delle semplici accortezze, alcune delle quali sono state elencate da lei...
    1 punto
  31. Ciao Niko, sei un grande, un esempio per il forum e per giovani stessi da seguire e non è una sviolinata, è quello che penso veramente, noi ovviamente penso che ci vedremo al Cordusio....sede ideale tra l'altro per i premi... Mario
    1 punto
  32. che i lotti uncleaned fossero da evitare non è una scoperta clamorosa... avrei però una domanda, sperando che non sia una fesseria: mi sembra che, nonostante la situazione di caos generale, siano relativamente chiare quali sono le azioni da fare/non fare per muoversi con relativa sicurezza e tranquillità in questi ambiti... che senso ha continuare a discuterne, per lo meno fino a quando non cambieranno le norme dall' alto?
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  33. 1 punto
  34. io credo che invece siano molto utili queste informazioni postate da romanus. ma "utili" non nel senso della fruibilità per il collezionista che vuol stare "al riparo" dagli imprevisti seguendo la norma, quanto piuttosto "utili" a chi (se ancora ne ha la forza e la voglia) sta predisponendo il famoso documento programmatico in quanto si tratta di materiale, appunto, "utile" a evidenziare lo stato di enorme confusione e incertezza che vige nell'ambiente e con ambiente intendo: istituzioni-privato collezionista-giurisprudenza. è ormai definitivamente chiaro e palese che ci si muove nell'incertezza e che la disinformazione (o almeno "leggerezza") di chi dovrebbe essere informato viene esibita con allarmante disinvoltura. son contento che gli aspetti che mi erano balzati all'occhio (profano) siano balzati all'occhio (e anche al naso) di chi è più addentro del sottoscritto nelle questioni giuridiche. quanto a romanus e coloro i quali sono in possesso di altre informazioni, circolari, pareri e consigli provenienti da organi ufficiali, anche se diramati in via informale, rivolgo l'invito di continuare a postarli in modo da commentarle e fare un quadro sempre più esatto dell'inesattezza che sembra "s-regolare" il settore.
    1 punto
  35. C'è tanto da dire sull'ultima asta Nomisma 48, forse l'unica asta di medaglie napoletane di particolare rilievo che si sia svolta in questo 2013 (a parte le due aste Ranieri e Nomisma di aprile nelle quali era presente un piccolo gruppo), alcune medaglie non sono mai apparse sul mercato prima d'ora, e per rarità, e per conservazione. Spero che anche voi possiate fare qualche commento a tal proposito. Iniziamo con i due capolavori in bronzo di massimo modulo dell'incisore Morghen raffiguranti Ferdinando IV di Borbone, lotti 671 e 672. La prima riguarda il premio ai professori di belle arti nel Regno di Napoli nel 1790, D'Auria 48, http://nomisma.bidinside.com/it/lot/37085/napoli-ferdinando-iv-1759-1799-medaglia-1790-/ Stato di conservazione FDC, esemplare davvero di gran pregio, partito da 3500 euro ed aggiudicato a 4500, che compresi i diritti d'asta arriva a 5175,00 euro, una cifra meritatissima per un capolavoro di questo livello. Non male per una medaglia in bronzo! L'esemplare proviene dall'asta NAC 68 del dicembre 2012 e ciò dimostra quanto le medaglie napoletane e di buona qualità e rarità abbiano un buon livello di rendimento economico.
    1 punto
  36. Buona giornata devo fare ammenda, grazie a @@chievolan e @@dcinelli, di una imprecisione scritta nel mio testo poco sopra e che, rileggendolo, non so proprio come ci sia finita (!); le borchie (o gemme o qualsivoglia ornamento presenti sul vangelo) non sono poste a croce; la disposizione solitamente è uguale a quella che raffigura il numero 5 sui dadi. Vero anche che questa raffigurazione possa essere adottata per rendere più visibile ed elegante il libro nel contesto iconografico. Assolutamente condivisibile, poi, l'uso dell'iconografia di san Marco (riconoscibile appunto per il fatto che tiene nella mano il suo Vangelo) sia nella monetazione aquileiese, sia in quella veneziana. D'altra parte san Marco era già conosciuto da secoli per il suo apostolato tra le genti venetiche. Saluti luciano
    1 punto
  37. Un'altra combinazione, con lo stesso conio del diritto, apparentemente appena meno consunto (mentre il conio del rovescio, diverso dal precedente, è molto fresco):
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  38. Eccezionale! Ma chi te le consiglia queste monete quasi rosso fuoco? Hai naso per le monete belle! Bravo! Comunque la 1841 è rara .......... e rarissima in questa conservazione.
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  39. Ne so qualcosa io....! (^_^)
    1 punto
  40. Salve si vede poco però andando per esclusione e tenedo conto che nel campo destro figura una R sopra il simbolo SYM4- una GLORIA ROMANORVM di GRATIANVS l'esergo dovrebbe essere Delta SISCE L'unico dubbio è il simbolo del campo sinistro che appare poco chiaro, dovrebbe essere F o S over Dot. Sembra di scorgere una dot sottostante nel tal caso sarebbe.: Gratian DN GRATIANVS PF AVG PDC GLORIA RO-MANORVM Delta SISCE S over dot R over [sYM4] Siscia RIC IX Siscia 14c, type xxxvii c AE3 367-375
    1 punto
  41. non ho il RIC sottomano , ma mi sembra che ci sia anche una lettera a sinistra mentre a destra leggo come questa che ti mostro fermo restando che non riesco a decodificare le ultime due lettere dell'esergo .... :whome:
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  42. quella centrale è senz'altro una moneta, le altre non ne distinguo nulla di rilevante
    1 punto
  43. Anche a me interessano gli starter kit. Ho tutti quelli dei "nuovi stati" come Malta, Cipro, Slovenia, Slovacchia ed Estonia. Ora aspetto la Lettonia. :)
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  44. "Anche se è vecchia di due anni penso che possa tornare utile, specialmente ai nuovi utenti che intendono avvicinarsi alle monete antiche particolarmente alle romane." "Indicazioni molto utili Romanus grazie Sarebbe interessante conoscere il parere in merito a quanto riportato dall Soprintendenza di Torino da parte degli opinionisti piu' intransigenti che sono intervenuti nelle recenti discussioni." Scusate , ma a me queste indicazioni appaiono tutt'altro che molto utili....e anzi, dal mio punto di vista rischiano di essere persino pericolose.....e mi spiego. Siamo di fronte, da quello che ci dice l'amico romanus, ad una risposta informale, resa nell'ambito di un franco scambio di email fra un collezionista e un Funzionario della Soprintendenza. La mia prima domanda è: siete sicuri che la risposta fornita via mail dal Funzionario verrebbe riportata anche ufficialmente, come posizione ufficiale della Soprintendenza? Personalmente ne dubito ma, non volendo essere il solito, inguaribile, disfattista, lascio a Voi di considerare la fattibilità della cosa. La seconda domanda, che poi non è una domanda ma una considerazione, è la seguente: ma come si fa a consigliare il collezionista di vendere tranquillamente anche all'estero le proprie monete, anche antiche, saltando gli Uffici preposti, allorché le monete da vendere si ritengano con propria valutazione “comuni”, se poi è risaputo che il fior fiore di commercianti, quando vendono all'estero l'ennesima monetina di V.E.III, richiedono sempre il certificato di esportazione o l'attestato di libera circolazione? Sono forse costoro dei masochisti? O forse non si sono informati e nessuno ha detto loro, pur di fronte all'ennesima richiesta di attestati per l'espatrio di monete già esportate altre volte e comunissime, che stanno perdendo il loro tempo e che non c'è alcuna necessità di richiedere alcunchè...? Terza considerazione: da quando in qua è il collezionista che decide se le proprie monete sono di prive di importanza? Ci hanno sempre insegnato il contrario....o no? Intendiamoci, la risposta data a romanus io la trovo sorprendente se confrontata con quella che è l'ordinaria posizione delle Soprintendenze sull'argomento....e se non esistessero quelle consolidate posizioni, la troverei assolutamente in linea con la legge. Ma se la raffrontiamo con quello che c'è scritto, ad esempio, nel famoso Dossier del MIBAC, questa risposta sembra data da Rick2 e non da un Funzionario. Visto che Voi ritenete il concetto espresso nella mail molto utile, Vi chiedo: Vi metteresTe, domani mattina, a vendere su eBay una moneta romana, a suo tempo regolarmente acquistata, solo perché Voi l'avete giudicata comunissima? Con l'ulteriore rischio, che ad aggiudicarsela possa essere un Ebayer residente all'estero e che dunque dobbiate anche inviare la moneta fuori dal Paese? Siete ancora convinti dell'utilità pratica (ma anche giuridica) di quella risposta? Comunque, lasciatemelo dire.....non si capisce più niente....e non è pensabile che i privati possano avere le idee chiare se i primi a non averle sono coloro che dovrebbero interpretare le leggi in materia e che si trovano, evidentemente, in disaccordo persino fra loro. Saluti. M.
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  45. io e l'amico @@renato abbiamo pensato di organizzare una cena alla Greppia. magari il venerdi sera o il sabato sera. a qualcuno interessa? per chi non conoscesse questo ristorante, vi posso assicurare che si mangia da dio :D
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  46. (e chissà quando per il 2 Euro Boccaccio :nea: )
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  47. Siamo arrivati a 30.000 tra utenti fedeli, meteore, lettori, approfittatori, assidui, polemici, sapientoni. Persone stupende e non. E' un grandissimo traguardo per questo Forum , il numero di utenti è il giusto Premio, un pò come se il Forum fosse un'entità vivente, a sè..
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  48. grazie per aver spostato la discussione che ho iniziato ieri nella sezione legislazione impedendomi cosi di fatto di prendervi parte credo che non sia stato molto corretto nei miei confronti non solo ma dalla discussione in oggetto sono venute fuori delle posizioni che a mio avviso sono veramente aberranti vorrei rispondere ma purtroppo ho l impressione che le mie opinioni argomentate diano fastidio a piu` di qualcuno io vorrei pero` dirvi che non la smetto , perche` smetterla vorrebbe dire darvela vinta e fare passare queste linee oscurantiste che tanto stanno danneggiando il patrimonio storico archeologico e il mondo del collezionismo vorrei pero` dire che un collezionista che compra monete da 3 euro in una ciotola non e` un criminale ne contribuisce allo spogliamento sistematico del patrimonio archeologico e` una persona che pratica un hobby totalmente legittimo e tramite questo suo hobby contribuisce alla valorizzazione dei siti archeologici (io per esempio ho visitato la villa romana di desenzano 4 volte da quando colleziono romane) e puo` contribuire allo studio numismatico aiutando i professionisti del settore come sta succedendo in altri settori come l astronomia e questo lo dico allegando l ultima notizia di un sito archeologico danneggiato dall incuria umana e dall incapacita` delle istituzioni http://www.meteoweb.eu/2013/10/maltempo-idrovore-al-lavoro-nel-parco-archeologico-di-metaponto/232052/ e ne allego un altro rovinato 7 mesi fa` http://www.strill.it/index.php?option=com_content&view=article&id=177154:parco-archeologico-di-sibari-cs-niente-di-fatto-per-la-bonifica-e-la-direttrice-luppino-denuncia-con-linverno-rischiamo-di-fare-il-bis&catid=1:ultime&Itemid=291 questo per l incapacita` di quelle stesse istituzioni che poi spendono milioni di euro per andare ad indagare il commercio di monete da 2 euro da pulire su ebay . infine da italiano all estero vi pongo una domanda ma voi veramente pensate che queste posizioni siano condivise all estero ? e che abbiano possibilita` di essere adottate a livello globale ? perche` se cosi non fosse sareste responsabili della spoliazione del patrimonio numismatico che logicamente si trasferirebbe all estero come peraltro succede con le monete di origine turca o siriana che vengono trasportate in germania o regno unito per essere vendute. o come e` gia successo per un paio di collezioni importanti italiane come quella dell imprenditore del riso. ringrazio anche chi ha supportato la mia reintegrazione nella sezione e ha esortato gli amministratori a darmi il diritto di replica e vi pregherei di fare un copia incolla di questo post nella discussione in questione grazie rick2 il talebano !
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  49. e` un dieciocheno spagnolo zecca di valencia anno 1643
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  50. Da anni acquisto monete da note case d'asta le quali (se italiane) certificano oltre l'autencità anche "la legale provenienza" della moneta aggiudicata. Mi sorge un dubbio : La legge italiana considera come proprieta dello stato tutte le antichita (incluse le monete) trovate nel sottosuolo. Ora visto che le case d'asta non hanno casualmente visto veleggiare nell'aria le monete (denarii , ecc) queste sono state scavate. E allora come la mettiamo con la legale provenienza. Vi è qualche ente (es beni culturali) che rilascia autorizzazioni alla detenzione e commercio di detto materiale? e in questo caso in base a quale deroga alla legge? vi ringrazio per i chiarimenti che potreste darmi. Nel contempo per tutelarmi di tutte le monete acquistate ho tenuto le fatture ricevute dalla casa d'asta ilvs affezionato mcsearch
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