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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/12/13 in tutte le aree
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ANNO 1957 Il ministro delle finanze, Giuseppe Medici, aveva commissionato alla zecca una moneta che sarebbe dovuta essere il simbolo della ripresa economica italiana sia concretamente che visivamente: Concretamente in quanto ci si poteva permettere la coniazione di monete per la circolazione in metallo pregiato (Argento in questo caso) e visivamente poiché questa moneta accomunava uno dei periodi di massima prosperità economica e culturale in Italia (Rinascimento) a quel periodo di “rinascita” economica del dopoguerra. Nasce così una delle più belle monete mai coniate nel panorama numismatico italiano e non la 500 LIRE ‘CARAVELLE'. Coniata dal 1958 al 1967 per la circolazione in tiratura molto elevata (fu poi riservata ai collezionisti nelle confezioni della zecca fino all’avvento dell’euro). Questa moneta, come detto, è l’unica moneta non commemorativa coniata in argento, a differenza per esempio alle successive 500 lire del 1961 (Centenario dell’Unità d’Italia) e 500 lire del 1965 (7° Centenario della nascita di Dante Alighieri).4 punti
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Grazie odjob. Cerco di rispettare le monete di un glorioso Regno che vive nei cuori di chi ancora lo ama.4 punti
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Questo articolo di C. Perassi, che forse alcuni già conoscono, risponde alla ricorrente domanda sul potere d'acquisto nell'antica Roma. http://monetaoro.unicatt.it/allegati/i-prezzi-a-pompei.pdf2 punti
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Il sistema più usato era il seguente (peraltro già noto fin dai tempi dei romani) Si scaldavano fortemente i tondelli di lega rame-argento all'aria fino a quando dal rame superficiale si formava un ossido nero sovrapposto all'ossido rosso; l'argento non subiva deformazioni; gli ossidi di rame venivano completamente rimossi mediante un bagno in soluzioni acide vegetali come l'aceto o il limone; oppure sostanze ammoniacali ottenute dall'urina; il procedimento faceva si che ora il tondello presentasse dei piccoli nuclei d'argento, tipo piccole asperità, sulle superfici; I tondelli venivano quindi martellati per consentire che i nuclei di argento, schiacciandosi, si distribuissero il più possibile uniformemente sulle superfici del tondello stesso; Se il risultato non era ottimale, a questo punto, andava rifatta l'intera procedura. Il colpo di conio sul tondello riscaldato, infine, cancellava ogni residua imperfezione, spianando a "specchio" la superficie e conferendo alla moneta la tipica lucentezza dell'argento. saluti luciano2 punti
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Buona sera al forum...ma queste monete se per disgrazia uno se le mette in tasca che succede? crolla il mondo? Benedetta gente la moneta è fatta per circolare ed anche gli studi e le ricerche sui materiali sono improntati a questa esigenza...per favore torniamo sulla terra...l'universo è grande e bello; ma questo nostro piccolo pianetino è magnifico...anche senza le bustine di plastica più o meno dura; perdonatemi l'infervoro e buona serata a tutti da nonno cesare2 punti
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Non Monaco (München) in Germania, ma Kleinmünchen, in Austria, cittadina sul Danubio, 90 km. a ovest di Vienna. I gettoni, in zinco, sono da 50 e 20 heller. Il terzo, sempreché si tratti di un gettone della stessa serie, e dalla foto non è facile stabilirlo con certezza, dovrebbe essere quello da 10 heller, che ha un diametro di 19 mm., compatibile con i 18 mm. rilevati, viste le condizioni. Oltre a questi, il campo di Kleinmünchen ha emesso gettoni metallici da 1 e 2 heller, e cartamoneta, sia in heller (da 1 a 50) che in kronen (da 1 a 20 corone). Sposto in Exonumia, questa sezione è dedicata alle zecche straniere dal 1500 al 1800 ;) petronius :)2 punti
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1) non necessariamente ci dev'essere la fattura, può essere un venditore privato 2) la dichiarazione di lecita provenienza non è dovuta in quanto lo prevede la normativa italiana per chi vende in italia e non per chi vende all'estero o dall'estero 2) se tu stai alla larga dalle monete antiche perché non conosci bene la questione, forse è anche altrettanto bene che non dai informazioni allarmanti o su cose di/con cui non hai confidenza e/o non ti sei mai rapportato fatte queste premesse, che dire? 1) prima di comperare è sempre meglio essere informati 2) di sicuro per queste monete non è dovuto il certificato che prevede la norma italiana (vedi punto 2) né necessariamente devono essere corredate da fattura (vedi punto 1) 3) conserva tutta la documentazione attestante la transazione, il profilo del venditore, la busta/pacco che ti arriverà, l'inserzione di vendita e le eventuali mail scambiate prima e/o dopo con il venditore 4) non ho idea, sinceramente, se esistono norme/restrizioni che regolano l'importazione di beni usati/antichi da paesi extra UE (nello specifico dagli Stati Uniti) 5) non ho idea, infine, su quanto ha a che fare con dazi, dogana e affini2 punti
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Ciao approfitto della mia modesta esperienza con la fotografia e di un suggerimento dato ad un utente in un altro post per pubblicare una piccola guida sulla fotografia delle monete. Si tratta di un metodo che spero sia utile agli utenti alle prime armi, non certo agli esperti del forum oo) Non so se esiste già un post del genere o una sezione adatta per questo post, nel caso invito i curatori a spostarlo nella sezione più opportuna. La moneta va posizionata verticalmente poggiata magari al dorso di un libro, o comunque qualcosa di scuro, sul piano (scrivania o altro ci deve essere un cartoncino nero per evitare riflessi,) la fotocamera va poggiata di fronte a circa 15 cm e va attivata la funzione macro, in genere rappresentata dal simbolo di un fiore, il flash va disabiltato e la moneta deve essere illuminata possibilmente con luce naturale se si dispone di un locale luminoso, altrimenti con una luce obliqua per evitare riflessi. La fotocamera al momento dello scatto deve essere assolutamente ferma perchè in queste condizioni il tempo di scatto aumenta considerevolmente e si rischia di ottenere una foto mossa. Le suddette indicazioni già bastano per ottenere un buon risultato, se poi la fotocamera lo permette si può usare qualche regolazione più avanzata: Ad esempio va regolato il bilanciamento del bianco per avere il colore naturale della moneta indipendentemente dal tipo di luce usata, l'autofocus deve essere impostato sul centro del campo ovvero la moneta, l'esposizione dev'essere misurata sempre nella stessa zona ed eventualmente regolata manualmente, poi.... poi basta se no Oliviero Toscani si prende d'invidia.... oo)1 punto
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Ciao amici, questo fine settimana ho avuto il piacere di tornare in un posto magico, dove ero stato accompagnato dai miei genitori diversi anni fa. Sono stato con la mia ragazza al parco "Italia in Miniatura", situato a Rimini. Per chi non lo conoscesse tale parco riproduce in scala i principali monumenti italiani, che possono essere ammirati passeggiando da nord a sud in pochi minuti. Inutile dire che la mia risvegliata passione numismatica mi ha fatto sostare di fronte a qualcosa di già visto! :blum:1 punto
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Buonasera, il mio commento era per far notare che facendo un paragone col passato (e non si può certo affermare il contrario) appaiono sempre di più questi termini nei cataloghi d'asta, tutto qui. E' una tendenza di mercato attuale che ha fatto si che aumentassero di colpo FS, fondo lucido, rame rosso ecc...E questo mi pare strano (è un mio pensiero). Da quanto esistono gli oblò? Dubito che la moneta postata da @@Liutprand sia così da più cento anni, che non sia stata trattata (sempre parere personale). Io non mi riferivo a monete recenti so benissimo che il fondo specchio è una tipologia, con la fretta mi son spiegato male, il mio riferimento era a monete meno recenti come possono essere quelle del Regno, tutto qui.... Buonanotte a tutti...1 punto
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Alessandria ha coniato monete fino al III anno di regno di Claudio e anche per Quintillo anche se le monete del fratello di Claudio sono assai rare , brutte e direi di conio molto “frettoloso”. Antiochia non ha coniato monete di consacrazione e che mi risulti neppure di Quintillo, peraltro le ultime monete coniate per Claudio sono le cosiddette Conservatores Avgvsti con al rovescio due divinità contrapposte ad esempio Apollo e Diana che associano ad esempio la divinità del Sole e della Luna, Serapide ed Iside associati alla legenda CONSER AVG, Ercole e Minerva , Esculapio e Salvs associati con un tipo della SPES PVBLICA,e Vulcano e Minerva associati alla VIRT AVG ecc.ecc… .. Il messaggio che risulterebbe evidente ed immediato che queste singolari e uniche (il tema non stato ripreso da nessuna altra zecca) monete vogliono dare è che queste divinità proteggono e proteggeranno il futuro dell’Imperatore e dell’Impero, ma da che cosa? Forse da una possibile secessione del regno di Palmira che di fatto era già “autonomo” con possibile annessione di territori limitrofi ? Non ha caso sono state coniate proprio ad Antiochia con una prevalenza di circolazione orientale? Il Gotico si è sempre preoccupato poco del regno di Palmira, perché gli garantiva comunque un cuscinetto al confine orientale, ma forse la pressione stava diventando insostenibile. Non sono poche le ipotesi che propendono che la ribellione e secessione di Zenobia e di suo figlio Vaballato, con contestuale usurpazione del titolo di Augusto, avvenne già sotto il regno di Claudio, in quanto questi era fortemente impegnato sul fronte gotico. Tale tesi sarebbe appunto confermata dall’assenza di conio per Antiochia di monete di Consacrazione di Claudio II e dalla cessazione di attività della zecca per un certo periodo già all’epoca del Gotico. L’annessione dell’Egitto probabilmente avvenuta poco dopo l’ascesa al trono di Quintillo nel 270 e questo potrebbe essere confermato dal basso numero di monete di Quintillo per Alessandria , considerato invece il numero direi non scarso coniato dalle altre zecche imperiali. La mia ipotesi – ma che é una mera ipotesi personale non supportata da nulla - per le coniazioni dell’Annona, di fatto prodotte solo dalle due maggiori zecche occidentali (Roma ed in misura minore da Siscia) che rappresenti un messaggio di “rassicurazione” da parte dell’Imperatore in tempi non sospetti o meglio sarebbe dire già sospetti , verso il popolo che già doveva sostenere le continue incursioni gotiche e che vedeva anche in pericolo i rifornimenti dall’Egitto considerata la situazione che si andava delineando in oriente con il regno di Palmira. In questo modo l’Imperatore voleva forse farsi garante della continuità dei rifornimenti dall’Egitto verso l’impero Centrale per il sostentamento sia della popolazione che dell’esercito?1 punto
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stare adesso già a discutere se saranno 10 o 20 euro in piu sono cose che già solo a sentirle mi fa passare la voglia di andare qui non parliamo di monetuzze da rotolini presi al facciale da dare via a 2,50... parliamo di una divisionale che presumibilmente se sarà distribuita a 150 , poi dopo pochi giorni sarà già a 300... Quindi : patti chiari amicizia lunga , se si andrà vedremo quante se ne recuperanno , e quante se ne potranno mettere a disposizione del forum (chi lo dice che tutte quelle che recupereremo le daremo al forum?) , e soprattutto a chi e con che criteri. io personalmente preferirei darla (se interessa) seguendo un semplice criterio: prima a chi nel tempo ha dimostrato di essersi sbattutto per il forum . La decisione su come operare (per chi verrà con me , se andro'! ) è , secondo me, comunque solo da parte di chi andrà !1 punto
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Sicuramente borbonico .. visto il giglio e il corno sicuramente per un corpo di fanteria leggera, a mio avviso Tiragliatori della Guardia Reale .. la placca da cinturone aveva la stessa rappresentazione solo che i gigli al centro erano tre e non uno, purtroppo non ho raffigurazioni ravvicinate dei bottoni, ma è plausibile che possano essere come questo ..1 punto
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hai fatto bene Luca ma non è per te in generale è successo che alcuni che frequentano il circolo poi li hai visti a verona da soli o in auto in 2 e l'altro con il treno questo mi fa ridere :rofl:1 punto
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Buona serata mi sto leggendo il procedimento di imbiancatura da "Numismatica e Tecnologia" di Angelo Finetti; poi a beneficio di coloro che non l'hanno, inserisco i passi principali che lo spiegano. Patientia.... :blum: luciano1 punto
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io al massimo 5 persone posso portare e fin qui siamo d' accordo,........ povero Fabio ;)1 punto
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quella del 72 l' ho acquistata dall' amico Paolo, qualche anno fà: le altre devo controllare se ho foto1 punto
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Cerco di rispettare le monete di un glorioso Regno che vive nei cuori di chi ancora lo ama. Bravo, mi fà veramente piacere, ti meriti un "Mi piace"1 punto
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appena entrato in collezione un luigino del 1662 legenda al D/ FERDINAND . II . MA . D . E . .V. leganda al R/ SOLI DEO VIRT . HON . ETG .1662. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIIML/1 se ho interpretato bene la legenda del dritto pare la variante n° 31 del nostro catalogo ma senza la V rovescia mentre quella del rovescio la n° 30 sempre del nostro catalogo provenienza cronos 7 dichiarata qSPL1 punto
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A mio avviso le foto non rendono giustizia alla moneta... La prima volta che torno al lido degli estensi la passo a vedere... :D1 punto
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Sarebbe bello vedere, se li rivendiamo, a quanto ce li pagano i nostri centesimi ribattutti, chiaramente mi metto dentro anch' io, dal momento che una ventina ce li ho in collezione ;) ;)1 punto
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Questo è un intervento che meriterebbe almeno un centinaio di MI PIACE perchè ho finalmente capito che sei un ragazzo che colleziona guardando oltre il solo punto di vista numismatico. Se le cose stanno davvero così dovresti però iniziare ad interessarti di medaglie perchè sono quelle che più di tutte commemorano ogni singolo avvenimento del nostro Sud. Tornando alla moneta ci terrei a precisare che il dritto è la parte con lo stemma, il tuo esemplare presenta quest'ultimo abbastanza nitido e per questo siamo oltre il BB. Anche la colorazione non è male. Continua così! :good:1 punto
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Probabilmente gli ossidi d'argento sulla superficie della moneta a contatto con la busta hanno ossidato la plastica stessa, o impurità già presenti, macchiandola. E' una cosa solo superficiale, non mi preoccuperei se fossi in te.1 punto
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Queste monete è meglio che stiano nella tua collezione dal momento che le sai apprezzare e darle il dovuto rispetto. Per la conservazione bb lo è non ti aspettare molto per il valore commerciale1 punto
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ciao Collezionatutto, io invece non ti dirò che quella moneta E' FALSA, no assolutamente non mi permetterei mai di dirti che la tua moneta E' FALSA, ma se anche fosse FALSA, come facilmente è non te lo direi perchè lo hanno detto già in troppi e sembrerei un pappagallo per cui mi limito a metterti un link dove puoi fare i confronti del caso http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ERU/3 saluti1 punto
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Io e 417sonia verremo da Milano insieme col dott. Girola della SNI che quindi vi chiederei di aggiungere all'elenco del pranzo, grazie e a domenica, Mario1 punto
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Va bene, aprirò una nuova discussione come possibile per non creare problemi dentro questa. Ti manderò un messaggio.1 punto
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Non credo che la bustina abbia creato danni alla moneta. Probabilmente la rigidità della plastica e la troppa precisione dell'alloggiamento hanno forzato sulla plastica deformando la busta. Sono sicuro che la moneta è com' era prima di inserirla. Per tua tranquillità , inseriscila in una bustina di quelle classiche che si usano normalmente o lasciala libera sul vassoio.1 punto
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Quando le immagini e le insegne avevano valore ed infiammavano gli animi: Tratto dall'articolo di Luciano Binaschi"Venezia san Marco e il LEONE" Da ben 377 anni Perasto in Montenegro custodiva il gonfalone di Venezia,la bandiera con il vessillo marciano,che veniva innalzato sulla galea del capitano generale ogni volta che Venezia era in battaglia navale.L'ultimo vessillo marciano fu ammainato da Perasto Prima di riporre il gonfalone sotto l'altare maggiore del Duomo di Perasto il capitano Viscovich pronunciò un'orazione"..........Sapranno da noi i nostri figli e la Storia del giorno farà sapere a tutta Europa che Perasto ha degnamente sostenuto fino all'ultimo l'onore del veneto gonfalone......Per trecentosettantasette anni le nostre sostanze ,le nostre vite sono state sempre dedicate a te,san Marco;e felicissimi ci siamo reputati di essere tu con noi e noi con te..... Ora che altro non resta da fare per te ,il nostro cuore ti sia tomba onoratissima............" bello,utile ed interessante l'articolo di Binaschi, diviso in due parti, e pubblicato da questa rivista1 punto
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si tratta di una dichalkon in bronzo coniata nella zecca di Argos, nell'Argolide (regione del Peloponneso) fra il 270 ed il 260 a. C. Al diritto è effigiata la dea Hera con corona. Al rovescio Athena Pallas con lancia e scudo. Riferimento BMC 106-108 (catalogo delle monete greche conservate al Brish Museum).1 punto
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effettivamente quel prigioniero sembra ET e se in esergo non ci fosse veramente una S la zecca potrebbe essere MARS?? Misteri degli incisori tardoromani...........1 punto
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Si legge CONSTAN_TIVSPFAVG, quindi è proprio Costanzo II. Questa tipologia si trova imoltre per Costante, Costanzo Gallo e Giuliano II, gli ultimi due a testa nuda ;)1 punto
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beh non si puo' criticare e poi dire fianiamola qua! certo, finiamola con gli atti teppistici in trasferta e non, con i cori razzisti, con la violenza in generale, in italia e quando andiamo all'estero! esistono le sanzioni per questo! finiamola pero' anche con l' atteggiamento, tutto napoletano di sentirsi vittime.......1 punto
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Buonasera, scusate se vado un pochino OT ma, secondo me, ora che c'è la moda del fondo specchio, fondo lucido, lustro di conio, rame rosso ecc...sono nate nuove tecniche per pulire/lucidare o dare un'aspetto di "moneta appena sfornata"....è diventata un'arte. Ma è possibile che solo a me le monete FS (anche le più recenti) si patinino anche leggermente e monete 100/70 anni non presentano un minimo di patina? Intanto il FS non e' una moda ma una tipologia di monete osservando come vanno le vendite degli esemplari di tale tipo coniati attualmente dalla zecca di Roma direi proprio che non godono di buona salute in Italia. Le tirature da anni stanno calando , vedi le nostre monete commemorative e divisionali in FS Se le tue monete in FS si patinano sono probabilmente state conservate o confezionate male , normalmente quelle italiane recenti sono chiuse in oblo' , a volte questi ultimi sono difettosi oppure lo stesso collezionista li ha aperti o esposti alla luce dando inizio ad un processo di ossidazione. Per quanto riguarda il Regno non e' ,secondo me ,cosi' anomalo come alcuni vorrebbero far credere , di trovare monete in argento con ancora lustro di zecca e patina minima ,dipende da come sono state conservate e dove. Altra osservazione, la presenza del fondo lucido su una moneta non escude che possa anche presentare una patina , non sono elementi che si escludono a vicenda Naturalmente oggi come in passato esistono procedure per ricreare : patina , lustro e come scrivi tu l' illusione di moneta appena sfornata. Tuttavia un buon perito come anche un collezionista di lungo corso e' probabilmente in grado di riconoscere gli esemplari che hanno subito tali procedure Stesso discorso per il rame rosso , esistono monete del Regno con tale caratteristica originale e altre che dopo un bagnetto lo sono diventate ; anche qui solo l' esperienza aiuta a distinguerle Per mia diretta esperienza posso dirti di avere in collezione da piu' di 40 anni monete in rame che hanno ancora color rosso solo leggermente piu' scuro.1 punto
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@@ItaloP ciao........ Se hai notato , anche in questo caso, Corzanopietro ha prontamente risposto...... mi permetto fare presente , come curatore della sezione (nel caso non lo sapessi) che sulla destra di ogni post figura un rettangolino scuro con la scritta " mi piace" , se sei soddisfatto della risposta di chi ti ha dedicato il suo tempo per evadere la tua richiesta , puoi "cliccarci" sopra. E' gratuito e nello stesso tempo fai notare che hai gradito l'aiuto.1 punto
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si è quella, avevo creato un doppione con dati un po diversi ed ho preferito precisare meglio. ciao.1 punto
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Ci provo anch'io: 1) Penso sia buona per caratteri, definizione e per il bordo penso sia un conio stanco come succede per questi centesimini (data la "D" d'italia non è una 1902 xò) AUTENTICO 2) Manca l'iniziale dell'incisore, manca di definizione di dettagli la testa del re ( tipo il baffo è più sottile del normale) , il materiale della moneta non mi convince, insieme ai caratteri della leggenda FALSO 3) Differenti, palpebra occhio, bordo del collo che sembra sopraelevato, la parte infieriore di ogni "I" "L" e "T" è concava quando dovrebbe essere rettilinea, a livello della nuca (attaccatura dei capelli sul collo) manca la concavità dell'originale FALSO (probabilmente di un 1902 data la D) insieme al bordo 4) Controcorrente direi che è vera ......conio molto stanco e conservazione bassa ( in questo caso da vedere perso e rovescio) AUTENTICA1 punto
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è certamente Deultum....... Filippo è rappresentato con il busto a sinistra, ....non puo' essere ECCOLO..... prova a confrontare questa... :crazy: Moushmov 3643 Maximinus I AE19 of Deultum, Thrace. IMP MAXIMINVS AVG, laureate, draped & cuirassed bust right / C F P D, lion walking right. Jurukova 201. Text1 punto
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e per fortuna che il post di apertura ha richiesto di non disquisire sulla presunta data di distribuzione...1 punto
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Il numismatico La de' ritenne questo tipo di Quarto,di conio ben eseguito ma di bassa lega, un falso d'epoca e tale fu' considerato da tutti quelli che lo seguirono.Ma, a seguito di recenti studi sulla monetazione sabauda da parte di Giovanni Li genie, va considerato autentico(in Monete Antiche n. 50,marzo/aprile. 2010, p.42). Blaise1 punto
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Arrivato, mi associo ai complimenti per i lavori di vecchi amici del forum, noto anche con piacere una nota dove si vede che stiamo facendo " scuola " con la divulgazione della numismatica tra i giovani e questo ci fa veramente piacere, l'effetto è positivamente contagioso, poi alla fine quello che contano sono i fatti e qualcuno sicuramente si vede, col caro amico Biagio poi a Verona parleremo anche di questo...e altro ovviamente, grazia quindi al Circolo di Beinasco per quello che sta facendo per i giovani, Mario1 punto
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Salve, mi permetto di dire anch'io la mia sul tema "rude" Catalogare un aes rude fuori dal contesto di rinvennimento è al quanto difficile e ogni pezzo a mio avviso è da catalogarsi come pseudo-moneta o meglio come viene in gergo definito con il suo nome "bronzo non lavorato". ... e il "bronzo non lavorato lo trovi in lungo e in largo e di tutte le epoche. Spesso si tratta di scarti di fonderia. L'importanza del aes dure è il contesto archeologico, se associato ad altri manufatti - tesoretti di fonditori, in contesti di corredi funebri, in contesti monetali con altri tipi, con frammenti di aes segnatum, contesti votivi, etc. Isolato, rimane un "pezzo di bronzo" di incerto valore storico e, a mio avviso, nullo sotto l'aspetto commerciale. Sotto l'aspetto numismatico c'è sicuramente un grande interesse per questa affascinante forma pre-monetale.1 punto
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C'è chi trova di resto un Cristoforo Colombo del 2006 e chi trova queste fetecchie in cassa............. :rofl: Anche in questo caso opera della mia barista, d'altronde non l'ho assunta per le sue qualità numismatiche ma per quelle.....naturali.............he he he "1 euro Italia 2008" Con questa si sono impegnati poco............. leggermente fuori asse, bordo con leggerissima zigrinatura discontinua, spessore non uniforme stile fetta di salame............ :rofl: Cartina errata...........ridicolo.............1 punto
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Bolaffi ha un approccio alla numismatica che è, per i collezionisti che frequentano il forum, di difficile comprensione. Fanno i loro interessi; è un'organizzazione molto costosa, devono far rendere al massimo il loro tempo impiegato nella promozione del prodotto con il ritorno che questi può dare. Il fatto che trattino monete è puramente accidentale, hanno lo stesso identico metodo con tutte le categorie merceologiche che trattano. Inutile scandalizzarsi, e tanto meno essere dei "puri" o delle "vergini" del commercio. A differenza di tanti utilizzatori del sistema e-bay loro lo fanno alla luce del sole (non ci prendiamo in giro, ci sono lonete da 10 euro offerte a più di 100 - tonnellate e tonnellate di falsi - monete di dubbissima provenienza), rilasciano un certificato di garanzia e nessuno è obbligato all'acquisto. Io non compro volentieri da loro, per una serie di ragioni, ma ciò non significa che non abbiano, tal volta, monete di grande rarità, conservazione o particolari che farebbero grande invidia a qualsiasi altra casa d'aste. Lavorano benissimo nelle pieghe del sistema, il sistema che gli permette con promozione televisiva, e su carta stampata di raggiungere una quantità infinita di "fuori settore" e potenziali investitori. Vendono una moneta a tre volte tanto quanto l'hanno pagata; senza dire una sciocchezza credo sarebbe il sogno di qualsiasi commerciante, quanto all'etica se la moneta è genuina e non alterata il prezzo lo determina l'acquirente. Hanno un negozio in via Manzoni, a Milano; se "depresso" ci passo davanti e mi metto subito di buon umore, se le monete tipo "ruzzica" valessero effettivamente quel che chiedono sarebbe un mondo di milionari.... invece devono pagare l'affitto e gli affitti costano, devono pagare gli stipendi e quelli ancor di più. Non ci sono organizzazioni paragonabili in Italia. Tutti i numismatici che conosco sono individuali oppure a conduzione quasi familiare, quindi possono vendere un pò meno caro..1 punto
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Idea splendida! se poi si crea una cosa analoga per la pulizia, il riconoscimento dei falsi, la conservazione il tutto da mettere in una sezione protetta potrebbe diventare la bibbia dei numismatici? non che il sito non abbia già trattato tutti questi argomenti, ma ci sono talmente tante risposte e teorie che si rischia di perdersi. poche pagine per argomento, stilate dai maestri del settore ( e mi sembra che quì non manchino ) potrebbero creare un databade veramente invidiabile! Che ne dite? Lele1 punto
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Buona idea Mirko, preparo qualcosa di analogo per le "romane".1 punto
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