Vai al contenuto

Classifica

  1. Alberto Varesi

    Alberto Varesi

    Utente Storico


    • Punti

      11

    • Numero contenuti

      4638


  2. giancarlone

    giancarlone

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      5236


  3. profausto

    profausto

    Guru


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      22190


  4. numizmo

    numizmo

    Utente Storico


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      6355


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/09/13 in tutte le aree

  1. Resto allibito.... Se io vendo una moneta falsa per autentica rischio di tutto e di più; se a farlo è lo Stato va tutto bene. Esempio di come "operano": vi erano un paio di orologi in oro "di marca" ma a ben leggere la descrizione si notava che avevano scritto "orologio con scritta ROLEX", che vuol dire tutto e niente (ma a buon intenditor...) Le monete venivano presentate come MONETE ANTICHE, dicitura assolutamente fuorviante in quanto COPIE MODERNE di monete antiche. Come faccio a saperlo ? Perché mi sono recato di persona all'asta, sperando (e credendo, inizialmente) fossero autentiche e invece, appena me le hanno mostrate si è sentito un rumore, come due biglie che cadevano a terra rimbalzando: indovinate cos'erano ? :) anche qui, a buon intenditor, poche parole Ho subito informato il personale dell'IVG che si trattava di riproduzioni, ma credo che già lo sapessero (da quanto ho compreso, leggendo fra le righe, si trattava di un sequestro effettuato a qualche zecca clandestina); mi aspettavo che al momento dell'asta il battitore lo sottolineasse invece.... :( Il lotto era ben più consistente di quanto si potesse apprendere dalle fotografie messe sul loro sito e dalla descrizione assolutamente scarna; posso però dirvi che l'argento era di scarsa qualità, falsi pacchiani, ma alcuni pezzi in oro......ahi ahi ahi Assimilato il brutto colpo di aver perso 2 giorni lavorativi e di essermi "sparato" quasi 700 km, ho comunque provato a togliere dal mercato quei pezzi (che sicuramente vedremo in qualche asta) per poterli studiare con calma e per identificare eventuali altri esemplari provenienti dalla stessa "fonte" ma non c'è stato nulla da fare, ha fatto oltre il suo valore. A questo punto posso solo accontentarmi delle immagini salvate dal loro sito ed informare le nostre associazioni di categoria, italiane ed estere, nella speranza che questo possa evitare problemi a chiunque, commercianti o collezionisti.
    8 punti
  2. Domenica pomeriggio, tranquillo a casa; mi sono già allenato con gli amici in Liguria (per un milanese è l'Eldorado). Riempita la macchina di focaccia, trofie e pesto.... torno nella nebbia padana. Entro a casa e con mera sorpresa sento le note del concerto di capodanno di qualche anno fa. Mia figlia minore mi viene incontro: "Papà ! senti che bella questa musica ... (Johann Strauss figlio An der schönen blauen Donau (Sul bel Danubio blu) op. 314) ... ma quella dopo mette proprio allegria". temevo già il peggio, tutti i concerti di capodanno si concludono alla stessa maniera ... . "Senti, troppo bella";come da programma, la Radetzky-Marsch. "Mavi ma tu sai cosa è ?", pleonastico avevo la certezza della risposta. "No !, Perchè ?" Appunto, ma cosa insegnano a scuola ? Europa unita, non discuto, integrazione ... perfetto, una sola bandiera (già qui ho qualche difficoltà) ma la storia non si cancella, quello che è stato resta per sempre. Allora io posto il 5 lire del Governo Provvisorio di Lombardia, dell'effimero anelito di ribellione milanese e lombardo dei moti insurrezionali del 1848-1849 e non batto le mani quando sento la marcia Radetzky, non plaudo al ritorno dello straniero.
    3 punti
  3. Grazie del pensiero ma niente premi di alcun genere, grazie..... Già in tanti "mi amano", venissi anche premiato farei la fine di Giulio Cesare
    3 punti
  4. Ultima parte, buona lettura
    3 punti
  5. In occasione del suo 90o compleanno, un commemorativo 2008 5-rand colpito dal Sud Africa in onore di Nelson Mandela. Ex Presidente sudafricano Mandela—spesso chiamato "Madiba" all'interno del suo paese—era nato il 18 luglio 1918 e morto oggi, 5 dicembre 2013, all'età di 95 anni. v. ----------------------------------------------------- On the occasion of his 90th birthday, a commemorative 2008 5-rand struck by South Africa in honor of Nelson Mandela. Former South African president Mandela—often called “Madiba” within his own country—was born 18 July 1918 and died today, 5 December 2013, at age 95. v.
    2 punti
  6. ..................bisogna rifare " mente locale" alla discussione ........lasciata in sospeso......... Per questo trascrivo da " Numistoria" questo trafiletto che mi sembra chiaro che spiega specialmente ai neofiti, cosa dobbiamo cercare: "Dall’inizio dell’800 in molti luoghi dell’America Latina divenne di uso comune frazionare le monete coloniali da 8 reales per usare i pezzi come spiccioli. Quando la moneta da 8 reales veniva spezzata a metà il valore di ognuno dei suoi pezzi era di 4 reales, ovvero di ½ dollaro (50 centesimi). Invece quando la moneta veniva divisa in quattro si ottenevano dei pezzi da 2 reales ciascuno (¼ di dollaro, 25 centesimi). Ma capitava che si andasse anche oltre: quando la moneta da 8 reales veniva spezzata in otto pezzi, si ottenevano spiccioli equivalenti ad ⅛ di dollaro, ovvero a 12,5 centesimi. Questi frazionamenti avvennero in molti luogi, tra cui Messico, Paraguay, Porto Rico, Dominica, Grenada, Guadalupa, Montserrat, isola di Tortola (Isole Vergini Britanniche), isola di Curaçao (Antille Olandesi), St. Kitts e Nevis, Santa Lucia, Trinidad e Tobago; molto spesso le frazioni ottenute venivano contromarcate. Si conoscono anche monete coloniali spagnole spezzate in Africa, in particolar modo in Sierra Leone. In alcune isole dei Caraibi le monete da 8 reales venivano frazionate anche in tre, cinque o sei pezzi. Negli Stati Uniti l’ottava parte del dollaro (un real) era popolarmente indicata con il termine bit; ancora oggi per indicare il quarto di dollaro si utilizza anche l’espressione two bits. Da segnalare che anche le isole Hawaii, quando erano ancora indipendenti, emisero monete da ⅛ di dollaro.
    2 punti
  7. Varesi wrote: Grazie del pensiero ma niente premi di alcun genere, grazie..... Già in tanti "mi amano", venissi anche premiato farei la fine di Giulio Cesare Stai a guardare...! per 43 o 44 coltellate al massimo,.. cosa vuoi che sia...! :good:
    2 punti
  8. La monetazione dei Gonzaga è una straordinaria sfilata di messaggi più o meno subliminali, spesso di tema politico, ma a volte queste imprese veicolavano messaggi di tutt'altro genere, come ad esempio l'impresa del ramarro impressa sul rovescio del rarissimo mezzo testone di Federico II Gonzaga: http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-FMM/23 QVOD •HVIC •DEEST •ME •TORQVET, ossia ciò che manca a lui (il ramarro) tormenta me, con riferimento al sangue caldo, assente nel rettile ma presente, anche troppo, nel marchese (poi duca) di Mantova. Fonte Cataloghi Online
    2 punti
  9. Di cose belle i nostri amici Jagd e Corsodinazione ce ne hanno fatte vedere molte!.. la loro Terra .. sembra il sacco di Babbo Natale!... ci si aspetta sempre qualcosa di "speciale".... per questo li ringraziamo... :good:
    2 punti
  10. Buongiorno a voi, sapendo come non sia semplice, soprattutto per chi non sia un "addetto ai lavori", recuperare copia della Guida delle zecche (consentitemi di continuare a chiamare così Le zecche italiane fino all'unità) e sperando di fare cosa gradita, allego qui di seguito il testo della scheda di M. Bazzini relativa alla voce 'Lodi' in L. Travaini, Le zecche italiane fino all'unità, tomo I, pp. 732-784. Nella parte relativa alla bibliografia, ho messo per intero i testi che sul libro a stampa sono invece abbreviati. Buona lettura, Teofrasto PS se mi è sfuggito qualcosa nella biblio, avvisatemi Lodi (Lombardia) [v. Piacenza] M. Bazzini Secondo Murari [1985] il periodo di attività dell’officina monetaria di Lodi si porrebbe tra il 1239-40 ed il 1250 circa, cioè dall’epoca della concessione del diritto di zecca a tutto il restante periodo di Federico II. Murari accetta quanto segnalato da precedenti autori riguardo al presunto ius monetandi che sarebbe stato concesso dall’imperatore Federico II ai lodigiani nel 1239, durante un suo passaggio. Tuttavia, del rescritto imperiale già all’inizio del Seicento non vi era più traccia e la sua affermazione va pertanto presa con cautela, nonostante la tradizione storica locale ne ricordi insistentemente l’avvenimento [besana, Caretta 1955a, p. 2]. Va inoltre evidenziata l’incertezza anche per quanto riguarda la data ritenuta generalmente di chiusura della zecca, vale a dire il 1250. Alcuni esemplari di grossi di Lodi sono stati rinvenuti in tre ripostigli [Giovanelli 1812; Gnecchi 1897; Ciani 1897], tutti nascosti dopo il 1254-56 per la presenza in essi di esemplari riferibili al concordato monetario del 1254 [per il quale v. Lorenzelli 1987, con alcune precisazioni in Bazzini 2002]. Questo fatto, unito alla attuale grande rarità delle monete di Lodi, potrebbe essere sintomo di una sporadicità e limitatezza delle emissioni, iniziate e finite nel breve lasso di tempo intercorso tra la morte di Federico II ed il termine del concordato stesso, presumibilmente il 1256, durante quella che de facto fu la signoria del lodigiano Sozzo Vistarini [Caretta 1983, p. 113 ss.]. Besana e Caretta [1955b] ammettono una ulteriore emissione monetaria a nome di Antonio di Fissiraga, signore di Lodi negli anni tra il XIII ed il XIV secolo. L’asserzione si basa su quanto riportato dallo storico lodigiano Alessandro Ciseri, vissuto nel XVIII secolo, in una sua opera, nella quale egli afferma di aver visto personalmente monete del Fissiraga, recanti su di un lato il proprio stemma araldico. La notizia non ha finora trovato ulteriori conferme e non è improbabile una svista dello scrittore settecentesco, che potrebbe anche aver inventato la notizia a scopo adulatorio nei confronti dei discendenti del Fissiraga. Bazzini [2006, p. 381 ss.] ha ipotizzato che, se effettivamente esistenti, tali monete si debbano attribuire non ad Antonio Fissiraga I, ma ad un suo omonimo discendente, quell’Antonio Fissiraga II che per pochi mesi fu signore di Lodi all’inizio del secolo XIV. La notizia contenuta nella cosiddetta ‘lista Camaiani’, redatta nella prima metà del Quattrocento, di «uno grosso da Lodi, che à da uno lato il segno del ducato a questo llo modo di sopra, e dall’altro lato àne uno scudo con mezzo lione di sopra e di sotto con due liste, e vale s. 2 den. 6» [Travaini 2003a, p. 189] fa ipotizzare un ulteriore periodo di attività della zecca lodigiana. La descrizione corrisponde a quella del grosso di Giovanni da Vignate avente al dritto lo scudo con leone e fasce e al rovescio i santi Bassiano e Antonino [CNI IX, p. 564, nn. 1-5, tav. xxxvii, n. 7]. Il da Vignate fu signore di Lodi tra il 1403 ed il 1416 e anche di Piacenza dal 1410 alla fine del 1413 [Peviani 1986; Samarati 1958, p. 173 ss., e 1990, p. 235 ss.] e di lui si conoscono, oltre ai grossi, anche terline recanti nel campo del diritto le lettere yo e nel rovescio una croce cardata [CNI IX, pp. 564-65 nn. 6-9, denari]. Entrambe le monete sono generalmente assegnate alla zecca di Piacenza [v.], ma quanto riportato nella ‘lista Camaiani’ ne rimette in discussione l’attribuzione. La questione è esaminata da Bazzini [2006], che, come già Cremascoli [1954a e 1954b], ritiene probabile la loro coniazione a Lodi in un periodo compreso tra il marzo 1413 e la fine di dicembre dello stesso anno [contra, Crocicchio, Fusconi 2007a, che le inseriscono tra le monete di Piacenza [v.]. Nominali emessi - Sozzo Vistarini, signore, a nome di Federico imperatore (1251-57?): in argento, grossi da 4 denari imperiali; in mistura, denari imperiali e oboli (¼ di denaro imperiale) (1250?-54?). Secondo Brunetti [1966, p. 96, 635] esisterebbero dei grossi falsi, opera di Luigi Cigoi. - Giovanni da Vignate (o Vignati), signore, poi conte (1403-16): in argento, grossi da 18 denari imperiali (?); in mistura, terline (da tre denari imperiali) (marzo 1413-fine dicembre1413). Collezioni Roma, MNR, coll. Reale [CNI IV, p. 208 per quelle d’età comunale e CNI IX, pp. 564-565 per quelle di Giovanni da Vignate, attribuite a Piacenza]; Bologna, M. Civ. Arch.; Como, M. Civ. [Zecchinelli 1957]; Lodi, M. Civ. Laudense [Peviani 1986, pp. 111-112, tav. I]; Padova, M. Bottacin [Kunz 1968]; Venezia, M. Correr [Castellani 1925, pp. 118 e 293]. Alcuni esemplari comunali, da raccolte private, sono stati pubblicati da Murari [1985]. Sede Cremascoli [1954b, p. 84] ricorda come «a Lodi rimase nella toponomastica popolare il nome di ‘zecca’ ad una località vicina alla piazza del Duomo». Bibliografia: - Agnelli G. 1904, Monete di Lodi, «Archivio Storico Lodigiano», 23, pp. 43-44. - Besana A., Caretta A. 1955a, Zecca e Monete di Lodi, «IN», 6, n. 1, pp. 1-2. - Besana A., Caretta A. 1955b, Zecca e Monete di Lodi, «IN», 6, n. 7-8, p. 49. - Bazzini M. 2002, Recensione al libro di G. Fenti, La zecca di Cremona e le sue monete, dalle origini nel 1155 fino al termine dell’attività, “Panorama Numismatico” 163, pp. 52-59. - Bazzini M. 2006, Monete d’argento lombarde nella ‘lista Camaiani’ (secolo XV), «RIN», 107, pp. 375-396. - Bazzini M., Ottenio L. 2002, Il vittorino «di Parma»: quale moneta?, «RIN», 103, pp. 129-180. - Brunetti L. 1966, Opus monetale Cigoi, s.l. (ma Bologna). - Caretta A. 1983, La lotta tra le fazioni di Lodi nell’età di Federico II (1199-1251) (Quaderni di Studi Lodigiani 2), Lodi. - Castellani G. 1925, Catalogo della raccolta numismatica Papadopoli- Aldobrandini, voll. 2, Museo Civico Correr, Venezia. - Ciani G. 1897, Un ripostiglio di monete del secolo XIII a Vigo di Cavedine nel Trentino, «RIN», 10, pp. 487-496. - CNI IV, p. 208 - Cremascoli L. 1954a, Le monete della zecca di Lodi, « Archivio Storico Lodigiano», ser. II, 2, pp. 77-81. - Cremascoli L. 1954b, Le monete della zecca di Lodi, «IN», 5, n. 11-12, pp. 84-85. - Fusconi G., Crocicchio G. 2005, Le monete di Giovanni da Vignate per Piacenza, “Panorama Numismatico” 195, pp. 42-47. - Giovanelli B. 1812, Intorno all’antica zecca trentina e a due monumenti Reti, Trento. - Gnecchi E. 1897, Appunti di Numismatica Italiana. XVI, Il ripostiglio di Cavriana, «RIN», 10, pp. 23-31. - Gnecchi F. ed E. 1889, Saggio di bibliografia numismatica delle zecche italiane medievali e moderne, Milano. - Grossi M. 1985, Antonio Fissiraga signore di Lodi (1253 c.a. - 1327) (Quaderni di Studi Lodigiani 3), Lodi. - Lorenzelli P. 1987, Due segni a confronto. Una letture della Convenzione monetaria del 1254, «La Numismatica» (dicembre). - Murari O. 1985, Il denaro di Lodi del periodo comunale, «NAC», 14, pp.359-365. - Paolucci R. 1992, La zecca di Lodi, «PN», 52 (maggio), p. 7. - Peviani A. 1986, Giovanni Vignati conte di Lodi e signore di Piacenza (1360 c.a -1416) (Quaderni di Studi Lodigiani 4), Lodi. - Samarati L. 1990, Lodi nuova. L’età medievale e moderna (1158-1860), in R. De Marinis et alii, Lodi. La storia dalle origini al 1945, Bergamo, pp. 197-294. - Travaini L. 2003a, Monete, Mercanti e matematica. Le monete medievali nei trattati di aritmetica e nei libri di mercatura, Roma.
    2 punti
  11. http://www.ilportaledelsud.org/pensiere.htm Oggi è stato pubblicato on line su www.ilportaledelsud.org un interessante ricerca d'archivio messami a disposizione dall'amico Alessandro Giaccardi di Torino. Ringrazio Alessandro pubblicamente. Buona lettura a tutti. ........... A volte è più interessante leggere un documento d'epoca che narra di una moneta commemorativa che la moneta stessa fotografata. Siete d'accordo con me?
    1 punto
  12. Ciao a tutti, ieri sera stavo guardando alcune aste su sixbid e ho visto questa: http://www.sixbid.com/browse.html?auction=1007&category=20770&lot=950925 Riporto qui la foto per comodità: Nella descrizione della moneta c'è scritto questo: ITALIEN SARDINIEN Karl Felix, 1821-1831. 80 Lire 1826, Turin. Probe in Platin; 25,96 g. Mit glattem Rand. Pagani (Proben) 7 (R4, dort mit unvollständiger Jahreszahl). PLATIN. RR Qualcuno sa dirmi qualcosa in merito?
    1 punto
  13. buonasera a tutti, come in altre sezioni di questo forum, apro una discussione di carattere generale che a mio parere avrà la possibilità di dare qualche soddisfazione a tutti, e magari avere anche un seguito. (e perche no, di rifarci un po' gli occhi). come già sapete la serie cinquantenario fu coniata per commemorare i primi 50 anni della proclamazione del regno d'Italia. la serie è composta da 4 valori: 10 centesimi, 2 lire, 5 lire e 50 lire, passando dal rame, all'argento e all'oro. al dritto vi è raffigurata la testa del re, mentre al rovescio vi si trovano due figure in rappresentanza dell'Italia e della città di Roma; i due tagli piu piccoli hanno sullo sfondo la prora di una nave mercantile mentre i due più pregiati presentano la prora di una nave a vapore. Non serve sottolineare che Vittorio Emanuele III ne ha "sfornate" di chicce numismatiche che da sempre appassionano decine e decine di collezionisti, e ammetto che questa serie è una delle mie preferite. un grazie quindi a Trentacoste e Giorgi, autore ed incisore di questo capolavoro. lo scopo di questa discussione sarà quello di riunire in un unico posto, tanti begli esemplari di questa serie, se avrete piacere di mostrarceli, sia in vostro possesso che anche passati in aste, e di dare i vostri pareri su queste 4 monete in particolare. credo che una discussione del genere sarà costellata da veri e propri capolavori. un saluto, thomas magari inizio io con qualche esemplare preso da aste passate:
    1 punto
  14. Una cosa è sicura U II era un massone; se non tutti, buona parte degli Ordini di cui faceva parte ( e riferito solo a quelli ufficiali e riconosciuti) erano e sono legati alla Massoneria. Ancora oggi le Famiglie Reali Europee fanno parte di più gruppi massonici. E' un FATTO. Comunque la medaglia è vera? Lo chiedo ancora per il fatto che non la trovo da nessuna parte. Pezzo raro? Continuerò a cercare e a continuare ad aggiungere nuovi particolari a questa veramente piacevole discussione. Un saluto.
    1 punto
  15. Il R/ dovrebbe essere quello messo meglio... i pallini della corona sono innegabilmente consumati... IMHO, non andiamo oltre lo SPL a mio avviso In origine erano così
    1 punto
  16. sommessamente, vi allego foto che ho fatto ad una mostra l'anno scorso a palazzo ducale a venezia: un super multiplo di zecchini (ahimè non ricordo quanti), con relativi conii. ciao Luigi
    1 punto
  17. ho provveduto ad inviare il file a tutti quelli che ne hanno fatto richiesta :good:
    1 punto
  18. Parlando di capolavori dell'era moderna della zecca di Venezia, vorrei segnalarVi una moneta, piccola di valore, ma, a mio avviso, grande per la rappresentazione artistica: il sei soldi del cinquecento. Sul dritto c'è il solito doge genuflesso, ma questa volta davanti alla Beata Vergine con il Bambino in braccio. Che c'è di strano e artisticamente valido..? Normalmente il Bambino che sta in braccio alla Madre ha il viso rivolto verso di lei e spesso tende la mano verso la madre. Nel sei soldi no. E' seduto sulle ginocchia della Madre, ma è rivolto verso il doge, anzi tende la braccia verso il doge, come ad intendere ''prendimi in braccio''. A volte anche la Vergine si sporge verso il doge come per facilitare l'avvicinamento del Bambino. Ho sempre trovato molto suggestiva questa immagine sia dal punto di vista artistico che da quello politico. Arka
    1 punto
  19. portachiave da 6.500 Euro più i diritti, però...
    1 punto
  20. Mi hanno girato questa nota della zecca di Berlino che recita: Next year, Germany is considering issuing a 2 euro CC regarding the 25th anniversary since the fall of the Berlin wall. Vedremo se la cosa si concretizzerà o se verrà emessa solo la medaglia.
    1 punto
  21. Caro Gianluca, confermo. Sulla medaglia del 1834 in questione ľanello di sospensione è come regola collegato alla medaglia per mezzo di un pomello tornito avvitato nel taglio ad ore 12. Reperire la stessa con appiccagnolo originale è impresa difficile. Se osservi il tuo esemplare ti renderai conto dell affare che facesti al veronafil......
    1 punto
  22. Buongiorno a tutti, un collega di lavoro mi ha chiesto aiuto per questa moneta genovese, io in rete ho trovato poche informazioni ho capito che è un grosso d' argento misura circa 22 mm il peso non lo so. Vi mostro anche quella che ho trovato in rete e vi chiedo gentilmente se potete darmi piu' informazioni possibili una cosa che non ho capito, non so se è una lettera o è un simbolo sotto il castello è diverso. Grazie in anticipo
    1 punto
  23. Simbolismo e messaggi sublimali, alti....recentemente in una discussione è uscita l'osella di Murano, tra l'altro molto pregiata e rara, l'osella muranese riporta in modo evidente il suo simbolo, il gallo, il simbolo della sua comunità. In questo caso non sono le parole, le leggende a lanciare il simbolico messaggio, ma la raffigurazione presente : un gallo vittorioso, vigile che ha in bocca la serpe sinuosa e strisciante. E' il simbolismo del Bene sul Male, il Bene, rappresentato dal gallo in questa caso che è la raffigurazione della comunità muranese che sconfigge il Male, la serpe strisciante che rappresenta il nemico, il traditore. Rappresentazione più simbolica e alta di questa..... Da Asta Negrini, 10 - 11 - 2013, lotto 1386 con una osella di Murano di Alvise Contarini del 1682 ( tra l'alto indicata con rarità RRR ).
    1 punto
  24. Scendendo attraverso il Bosforo nel Mar di Marmara, che è connesso dai Dardanelli al Mar Egeo e da questo al Mar Mediterraneo, troviamo su un’altra cartina del Price le città sedi di zecche che hanno coniato monete di Alessandro Magno in questa zona geografica. apollonia
    1 punto
  25. Ulteriori considerazioni sul rovescio. Il tipo sembrerebbe un'imitazione specchiata della FELICITAS di Postumo (RIC 58). Avrebbe anche un senso buona parte della legenda leggibile (retroversa interamente come dicevo prima), nella parte sinistra infatti si leggerebbe "[FE]LICIT TE(o I?)" che potrebbe essere un "FELICIT TEMP" (per intenderci scritto così: ) che come iconografia ci starebbe, guardate questi esemplari, il primo un "classico" Gordiano III, il secondo un Claudio II (più "in periodo") non in RIC: Gordian III AR Antoninianus. D/ IMP GORDIANVS PIVS FEL AVG, radiate, draped & cuirassed bust right R/ FELICIT TEMP, Felicitas standing left with caduceus & cornucopiae. RIC 140, RSC 71. Claudius II Gothicus Antoninianus, struck AD 268-270 at Cyzicus mint. Obv: IMP C M AVR CLAVDIVS AVG, radiate heroic bust left, with Aegis over left shoulder. Rev: FELICIT TEMP / V - C (in fields), Felicitas standing left, holding long caduceus and cornucopiae. 2,59 g, 22 mm. RIC - ; Normanby -; Cunetio -; Chalfont -; Infine la stella o, più genericamente, l'astro sembrerebbe proprio essere un richiamo da Vittorino che lo proponeva in ben tre esemplari: Victorinus Antoninianus, struck 269/270 AD at mint I. D/ IMP C PIAV VICTORINVS P F AVG, radiate, draped and cuirassed bust right. R/ COMES AVG / * (in field), Victory standing left, holding wreath and palmbranch. RIC 106; Elmer -; AGK (corr.) 3a; Victorinus Antoninianus, struck 269/270 AD at mint I. D/ IMP C VICTORINVS P F AVG, radiate, draped and cuirassed bust right. R/ INVICTVS / * (in field), Sol running right, holding whip. RIC 114 (e altri) Victorinus Antoninianus, struck 269/270 AD at mint I. D/ IMP C VICTORINVS P F AVG, radiate, draped and cuirassed bust right. R/ PAX AVG / V - *(in field), Pax standing left, holding branch and sceptre. RIC 118 (e altri) Fuori da questa analisi, a margine, mi incuriosisce non poco il legame di Vittorino con l'astro (stella o sole che fosse). Concludendo credo che nello studio dell'hoard, a questa monetina non sia stato dato il dovuto risalto... del resto non era proprio un gruzzoletto esiguo da analizzare! :) PS mi sa che si potrebbe aprire una sottosezione: dal III secolo con furore... dove però discuteremmo solo in 2-3 gatti! nemmeno i 4 canonici "cani" :rofl: :rofl: :rofl:
    1 punto
  26. Ipotesi interessante, solo che resta assai complessa la sistemazione, con sequenza relativa, dell'intera monetazione bronzea di Metapontum. Lo studio più organico su questa monetazione: A. Johnston, The bronze coinage of Metapontum, Essays in honour of Kraay/Lorkholm, p. 121-136 prevede per questa moneta, classificata al suo n. 39, al periodo 275-250 a.C. (assieme a numerose altre emissioni: Johnston 38 - 65, che potrebbero essere grosso modo raggruppate in 5 principali gruppi; cfr. Historia Numorum. Italy 2001, p. 140-141) e la studiosa ha ipotizzato un sistema di 4 denominazioni (p. 134). Alla seconda metà del IV secolo a.C., quindi comprendendo anche il periodo di Alessandro il Molosso, sono attribuite invece le emissioni bronzee Johnston n. 25-37. Non conosco bene la situazione dei ripostigli e dei contesti archeologici per una datazione più puntuale e dovrei rileggere il lavoro della Johnston per valutare meglio le sue ipotesi. Sicuramente la tipologia di questo bronzo (che corrisponde anche a Historia Numorum n. 1674) sembra riallacciarsi alla figura di Alessandro il Molosso, sotto il quale furono emessi i distateri e stateri a nome del magistrato AMI. Però questa tipologia può anche richiamarsi semplicemente a Zeus, ricordato in altro affine bronzo (Johnston 38) e non dimentichiamo che le varie emissioni bronzee del periodo 275-250 a.C. appaiono accomunate da un revival di miti greci, con numerosi simboli al rovescio (oltre alla canonica spiga di Metaponto) che si allacciano alla figurazione o attributo riportato al diritto. Quindi, in questo caso, il fulmine e l'aquila di questo bronzo sono semplicemente attributi di Zeus e non di Alessandro il Molosso.
    1 punto
  27. Il Ducato, successivamente elevato al valore di 132 Grana, battuto da Carlo II nel 1684 che reca la legenda UNUS NON SUFFICIT (uno non basta) in un nastro svolazzante, ha nel campo uno scettro coronato fra i due emisferi del globo. Si allude con essa al vasto dominio della Casa di Spagna, che aveva possedimenti nel vecchio e nel nuovo mondo, sicchè un solo emisfero non era sufficiente a contenerli.
    1 punto
  28. profausto non lo fa per mestiere... però prima o poi il segreto lo deve svelare!!! :P
    1 punto
  29. Eccoli qua, han fatto tutti ottimi realizzi: http://www.ebay.de/itm/HADRIANUS-117-138-Sesterz-/331077790730 http://www.ebay.de/itm/NERO-54-68-Sesterz-/331077788801 http://www.ebay.de/itm/NERO-54-68-Sesterz-/331077786866
    1 punto
  30. Aggiornato l'indice di sezione con i preziosi contributi. Lodi
    1 punto
  31. @@tommydedo ti riallego le foto io ritagliate perchè è davvero una bella moneta che merita una visione migliore, come conservazione concordo anche io con @@dabbene che siamo sullo SPL, ma azzarderei anche qulalcosina meglio, i rilievi sono davvero ottimi ed ha anche una bella patina, complimenti ;)
    1 punto
  32. Che poi ci sarebbe da dire anche che: chi partecipa ad una asta simile tenuta da un organismo statale o assimilato tale nell'uso comune o nei fatti, presume che le monete siano intrinsecamente garantite autentiche ( in virtù del citato articolo 178) anche e proprio dalla posizione giuridica e istituzionale del venditore ( un po' come chi visita un museo presume che tutto sia sempre e comunque autentico perché lo hanno scelto dei professionisti titolati) e certo non va a pensare o presumere che invece possano essere copie non dichiarate come tali...quindi , se non ricordo male, ci sarebbe anche una similitudine con un reato definito come : chiunque approfittando della sua posizione di predominio giuridico e/o istituzionale o sociale..etc etc commette il reato di....e qui mi pare che ci potrebbe stare anche l'aggravante dell'abuso di autorità...
    1 punto
  33. Quando si dice di "Non avere fretta" non si intende qualche mese.....ma qualche anno, per fare scendere il prezzo delle prime emissioni bisogna attendere che ne escano delle sucessive. Sappiatevi perciò regolare ;)
    1 punto
  34. ecco.. http://www.ma-shops.com/mueller/item_print.php5?id=371〈=en non si legge bene la sigla sotto Joseph, ti allego anche la sigla B http://ma-shops.us/gaebler/item.php5?id=4766〈=en
    1 punto
  35. Molto bella questa discussione :) Quasi sicuramente la moneta legata maggiormente ad ricordo è questo Mezzo Scudo Stretto del 1699 .... Che io miei genitori mi hanno regalato per la mia cresima ..... P.s inoltre si tratta pure della prima genovese !! ..... Quindi doppio ricordo :)
    1 punto
  36. Favaldar ha citato il Regno delle Due Sicilie. Senza entrare nel revisionismo storico e ".. la storia la scrivono i vincitori ..." ed altri luoghi comuni. Neppure a Napoli e Messina la popolazione era gaudente, nel gennaio del 1848 i primi moti insurrezionali, al punto che Ferdinando II dovette concedere una carta costituzionale, e dato che in Sicilia l'impeto non si spense passò alle vie di fatto con il canonneggiamento di Messina (BOMBA di nome e di fatto) e con un corpo di 20.000 uomini al comando di Filangeri (nome ben noto nelle canzoni della "mala" milanese) rimise all'ordine l'Isola. In tutto ciò gli odiati piemontesi fecero poco o nulla. Regno delle Due Sicilie Ferdinando II Borbone (1830-1859) Piastra da 120 grana 1848 Napoli Argento, grammi 27,202 diametro 37,18mm D/ (s) FERDINANDVS II • - DEI GRATIA REX (leggenda staccata) testa barbuta a destra, sotto 1848 Rv: (s) SIC• ET HIER• - REGNI VTR• stemma tripartito coronato, sotto G• 120 Contorno (giglio) PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPIS incuso (B) ↓ Rarità: Comune Provenienza: Numismatica de Falco Napoli 8/1/92 Pagani 210 MIR 501/10 Pannuti Riccio 74 Davenport 174 @@favaldar Complimenti per l'occhio attento sul quattrino. Io ho insistito un pò più di Lei ma non abbastanza.
    1 punto
  37. Rari e di ottima conservazione gli esemplari di Maria Teresa visti fino ad ora, raccolgo l' invito e posto un' esemplare di 5 Soldi di Giuseppe II del 1787. Come scrive Mario stessa iconografia con l' unica differenza al dritto in basso allo scudo della presenza delle lettere L - B che sono le iniziali di Michael Leitner e Antonio Brusasorci, maestro e primo assaggiatore in carica alla Zecca di Milano. D: IOS.II.D.G.R.I.S.A.G.H.B.R.A.A.D.MED.ET M. R: 5 || SOLDI ||
    1 punto
  38. Presento un altro 1780, a questo punto si può anche avere un quadro un po' più completo di questa moneta, che comunque lo ricordo è pur sempre considerata R/2 e poi quando si parla di Maria Teresa le monete comunque acquistano appeal. Ogni moneta ha le sue degne caratteristiche e ognuno potrà anche farne una sua valutazione, se riterrà. Non sarebbe male poi a questo punto, visto che la moneta continuerà anche negli anni seguenti con Giuseppe II, vedere un suo esemplare, anche se l'iconografia monetale non cambierà.
    1 punto
  39. Mah non so cosa dire Vickydog, spero sia stata solo superficialità magari dovuta a conferimenti dell'ultimo minuto e all'urgenza di chiudere e pubblicare il catalogo. Non era un falso difficile da individuare con quel bordo secondo me, e io non gli ho detto niente perchè ormai l'asta era in corso. Per la cronaca anche il sesterzio di Elio non mi è piaciuto per niente: http://www.elsen.eu/index.aspx?tabindex=21&tabid=75&productid=338356&directoryid=+7878&ctrl=auction119details
    1 punto
  40. @@rcamil Per il 1741 anzi J74J ok effettivamente è Muntoni 237 ma per il 1740 mi hai dato un'informazione che ignoravo totalmente, grazie !!
    1 punto
  41. Come al solito una volta al mese vado dal negoziante sotto casa a controllare le monete che mi tiene da parte, e se le ha, tutte quelle che ha ricevuto. Me le rovescia sulla cassa e noto questa moneta da 2 euro, luccicante, quasi nuova, con una colomba. Ovviamente avrei sperato che fosse stato un commemorativo monegasco, quello del 2013. Mi avvicino e scopro che è un 2€ cc Finlandia 2005, in uno stato troppo nuovo per essere di 8 anni fa e circolato. Non potete capire quanto ci sono rimasto male a scoprire la verità... :P A parte gli scherzi sono stato fortunato, sono il settimo a trovarla qui. La qualità di conio dal vivo mi sembra eccellente, in origine BU, confrontandola con quella contenuta nel set emesso nel 2009 mi sembra di livello addirittura superiore, escludendo i difetti recati dalla circolazione. Taglio: 2€ cc Nazione: Finlandia Anno: 2005 Tiratura: 1.948.394 Condizioni: Fdc se non fosse per la patina e perchè ha circolato, io direi tra il qFdc e l' Spl+ , decidete voi Città: Roma Note: Piuttosto decentrata.
    1 punto
  42. Credo sia il primo oro del Regno per molti di noi...seguito a ruota dalle 100 lire, che in mano sono proprio belle a vedersi!! Bella moneta, se è il tuo primo oro sarai soddisfatto.
    1 punto
  43. Questo è un tetra in nome e nei tipi di Filippo II con un taglio per il test del metallo 'intelligente', nel senso che è stato praticato nel contorno rispettando le parti coniate della moneta. KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. AR Tetradrachm (23mm, 14.39 g, 12h). In the name and types of Philip II. Pella mint. Struck circa 336/5-329/8 BC. Laureate head of Zeus right / Nude youth, holding palm frond and reins, on horseback right; kantharos below. Le Rider 359 (D188/R286); SNG ANS 405 (same dies). VF, toned, test cut on edge. From Alexander’s first silver coinage at Pella. apollonia
    1 punto
  44. Visto che adoro le oselle ne posto qualcuna che ho ritratto a Palazzo Massimo quando effettuammo la visita nel ...non lo ricordo più...ma tanti tanti anni fa, forse nel 2007? Eccone alcune tra le più belle che io abbia mai visto, in fondo la mia preferita, ciao e grazie per la bellissima discussione. Giò
    1 punto
  45. Grazie, alla fine ci vuole solo un po' di fantasia............
    1 punto
  46. altre immagini................
    1 punto
  47. Ed ecco la foto della MEDAGLIA DI ONORE PER L'ANZIANITA' DI SERVIZIO MILITARE Leggete alla fine che fine faceva la medaglia in caso di cattiva condotta o di condanne ......... :girl_devil:
    1 punto
  48. A) I segni/graffi (ore 3) sul bordo possono essere di diversa natura: 1) fatti ad hoc per eliminare le tracce di una eventuale fusione 2) dalla tempo, dall' usura, dalla circolazione della moneta, ect...... B) Il segno circolare (nel mezzo del bordo) tra le ore 23- 2 puo' derivare da: 1) dalla fusione, rappresenta il punto di contatto tra le due valvole delle stampo. La fusione potrebbe essere moderna, percio' saremo difronte ad un falso, oppure antica per creare il tondello. Pero' in questo caso si presupporebbe l'utilizzo di uno stampo chiuso per la creazione del tondello, e non di uno stampo aperto (che secondo me e' il piu' propabile). 2) da un effetto della foto, magari dal ritaglio del contorno. C) Le Crepe: 1) Le crepe, soprattutto nel rovescio, finisco in maniera non continua, sembrano finire nel nulla per poi riprendere. Altro segno tipico della fusione 2) La foto a bassa risoluzione non permette pero' un giudizio definitivo ed assoluto D) La Legenda: 1) mi sembra di vedere delle bolle nei punti indicati dalle freccie. 2)Come sopra, la foto non permetta un giudizio assoluto Voi che ne pensate?
    1 punto
  49. Io sono soddisfatto del risultato, che ne pensi?
    1 punto
  50. Consiglio a chi ha un telefono con Android l'applicazione "Eurocoins", ben fatta...si trova sul market.
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.