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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/19/13 in tutte le aree

  1. Aprirei con questo post ufficialmente il Concorso " La moneta più bella 2013 ", seguirà poi Fabione che vi spiegherà il Regolamento che sarà più strutturato rispetto a quello dell'anno scorso. Ci sembrava giusto riconfermare e continuare quanto iniziato e fatto l'anno scorso ....cerchiamo di ripeterci e di riprovarci. Il forum Lamoneta può essere ancora una volta il teatro di un Concorso per i collezionisti, ci saranno dei vincitori, ma credo che come sempre sarà l'occasione buona e propizia per far vincere la Numismatica, per far vivere le nostre emozioni, il nostro amore e la nostra passione per le monete ; condividere con tutti, tanti, una propria moneta acquistata nell'annata, vederla, descriverla, raccontarla, capire la sua storia.....tutto questo può essere "La moneta più bella". Che poi con bella si intenderà tanto e tutto quello che vorrete, non solo bella, di impatto, dalla buona conservazione o rarità, " bella " può essere molte cose, dipenderà dalla vostra personale prospettiva di vedere la numismatica, una moneta può anche far ricordare, richiamare la storia, essere segno di identità, può raccontare......emozionare. Lascerei ora la parola a Fabio che ha ideato il Concorso a livello Regolamentare, a cui va già da ora il nostro ringraziamento per quello che ha fatto e farà, il vero motore di questo Concorso, come d'altronde anche l'anno scorso, ma grazie anche a tutto lo Staff di Lamoneta che ha creduto e crede in questa iniziativa, grazie agli amici dei Pro - Team che hanno lavorato per l'ideazione, a Cliff ideatore del Concorso e a tutti quelli che parteciperanno. Quello che conta sarà poi esserci, condividere, fare gruppo, il poter dice io c'ero...., noi e le monete....., buon Concorso a tutti e auguri già da ora, Mario
    4 punti
  2. Sinceramente a me sembra una cosa del tutto normale....se e' vero che non vi e' nemmeno una moneta d'argento del regno che, seppur comune, venga venduta a peso d'argento...., non capisco perche' per l'oro deve essere diverso!!!!! Posso essere d'accordo per quelle molto usurate, ma per quelle in alta conservazione mi sembra normalissimo Quando qualcuno mi proporra ad es. un 10 lire 1927 (coniato in 44.800.000 di esemplari) o una liretta del 1907 (8.471.000 esemplari) a prezzo d'argento al top della conservazione, allora si che riterro giustissimo il discorso di pagare a peso d'oro i marenghi comuni. D'altronde stiamo pur sempre parlando di monete non certo coniate l'altro giorno e che quindi a mio avviso vanno oltre al semplice peso del modulo......questo perlomeno per come la penso io!!!!!!!!11
    3 punti
  3. Autorità emittente: Prussia Valore nominale : 3 Marchi Peso : 16,67 Diametro: 33mm Metallo: Ar 900 Descrizione del dritto : San Giorgio a cavallo che combatte con drago sulla coperta della sella del cavallo lo stemma della città di Mansfeld, nella legenda: GOTT IST RAT UND TAT SEGEN DES MANSFELDER BERGBAUES (Dio assisti guida,e benedici i minatori del Mansfeld Descrizione del rovescio: Aquila dell' impero tedesco Descrizione del taglio: GOT MIT UNS (Dio é con noi) Catalogazione: Jaeger 115 Note storiche e numismatiche: Moneta commemorativa in occasione del centenario, del appartenenza del Mansfelf al regno della Prussia La moneta da me presentata per la categoria argento contemporanea e una moneta tedesca a cui sono stato dietro per parecchio tempo, sempre troppo cara per comprarla, coniata in appena 30000 esemplari.Quello che affascina di questa moneta è il santo a cavallo che combatte il drago , che in questo caso rappresenta l'usurpatore, e finalmente quest'anno ho deciso (con la benedizione di mia moglie ) di comprarla. Anche il rovescio presenta un aquila stilizzata in modo diverso dalle altre monete dell'impero Tedesco cosa permessa solo nelle commemorative. Per comprarla mi sono sorbito 340 km ma sono volati al pensiero che il mio "sogno" stava diventando realtà.
    2 punti
  4. ohh che bello iniziamo allora con la sezione medaglie Autorità emittente : Luigi XIV Valore nominale : // Peso : 94 gr Diametro : 68 mm Metallo : metallo argentato Descrizione del dritto : profilo a destra di Luigi XIV Descrizione del rovescio : Giove stante nell'atto di scagliare fulmini , sullo sfondo la città di Genova bombardata dalla flotta francese Descrizione del taglio : liscio Catalogazione ( facoltativa ); Note storiche e numismatiche ( facoltative ). medaglia emessa dal re sole per commemorare il bombardamento di Genova del 1684 http://it.wikipedia.org/wiki/Bombardamento_navale_di_Genova_(1684) provenienza : asta Baldwin's
    2 punti
  5. Regolamento per il concorso "La più bella 2013" 1. Possono partecipare al concorso gli utenti che hanno almeno 50 messaggi; 2. Sono istituite le seguenti categorie: monete antiche (Fino al 700d.c.) monete medievali (dal 700 al 1500d.c.); monete moderne (dal 1500 al 1800d.c.); monete contemporanee (dal 1800 a Oggi); medaglie; exonumia; banconote. 2a. Le categorie sopra stanti sono provvisorie, esse saranno diminuite nel caso in cui la presenza dei tondelli non sia di almeno 10 elementi, i tondelli già postati verranno incorporati in altre categorie. 2b.Nel caso in cui invece venissero postati tondelli a sufficienza ( almeno 10 ) di un altra tipologia non presente, verrà creata una nuova categoria per quel determinato tipo di tondello. 3. Gli utenti di cui al punto 1) potranno far concorrere una sola moneta per ogni tipo di metallo in ogni categoria, essa dovrà essere di proprietà inserendo immagini (di cui godano dei relativi diritti d'autore) del D/ e del R/ della stessa.Ogni moneta concorrerà per tipo di metallo ad una diversa votazione. 4. Le monete di cui al punto 2, parteciperanno, contestualmente, alle seguenti categorie: il più bel tondello in oro il più bel tondello in argento Il più bel tondello in rame il più bel tondello in altri materiali .5. Il concorso resterà aperto fino al 15 gennaio 2014 mentre le votazioni inizieranno il 16 gennaio e si ultimeranno il 30 dello stesso mese. 6.Potranno partecipare alle votazioni delle monete al punto 2 e 4 tutti gli utenti iscritti al forum. La moneta che riceverà il maggior numero di voti validi sarà considerata vincitrice della categoria di cui fa parte. 7. Ogni moneta che vuole partecipare al concorso dovrà essere correlata da queste informazioni: Autorità emittente; Valore nominale; Peso; Diametro; Metallo; Descrizione del dritto; Descrizione del rovescio; Descrizione del taglio; Catalogazione ( facoltativa ); Note storiche e numismatiche ( facoltative ). 8. Si può postare una sola moneta per ogni post aperto, per eventuali altre monete aprire dei nuovi post. Avvertenze: è consigliata, ma non necessaria per la partecipazione, l'indicazione della provenienza della moneta fotografata. Buon divertimento.
    2 punti
  6. Oggi toccati 28,150 euro al grammo...nell'ultimo mese persi 2 euro netti e negli ultimi 2 mesi 4 euro. ...era da aprile 2010 che non era a questa cifra. L'argento è a 450 euro al Kg circa...anche lui negli ultimi 3 mesi ha un calo di 70 euro. marco
    2 punti
  7. Come avevo premesso prima, Giuseppe Lulliri aveva compreso l'esistenza delle monete di Godas e le aveva descritte nel libro scritto nel 1996 insieme a Maria Bonaria Urban, Le monete della Sardegna vandalica - Storia e numismatica. Aggiungo qui di seguito quanto indicato nel testo di quel libro e le 17 monete di Godas illustrate nello stesso. Si potrebbe obiettare che Lulliri non fu il primo a pubblicare una moneta di Godas in quanto egli fu preceduto da C. Amante Simoni che ne pubblicò una fotografia su "Il contributo numismatico" in L'archeologia romana e altomedioevale nell'Oristanese (Atti del Convegno di Cuglieri, 22-23 giugno 1984, Taranto). Tuttavia Amante Simoni l'attribuiva, erratamente, a Pertarito e quindi il merito del suo corretto riconoscimento spetta unicamente al Lulliri. Nel 1996 la legenda di questo raro nummo veniva erroneamente letta VBER CVD (governatore Godas), e quindi non ne veniva compresa immediatamente l'enorme importanza, ciò che invece venne sottolineata dall'articolo su Cronaca Numismatica del 2008. L'errata lettura iniziale della legenda, successivamente corretta, è dimostrazione di quanto sia utile prima di pubblicare uno scritto, dialogare con persone in grado di dare il loro contributo. Infatti ciò che trasse in inganno il Lulliri fu il fatto che la legenda stessa va letta a partire da ore 13, anziché 18, oltre al fatto che nel lato sinistro essa appare capovolta. Un medioevalista probabilmente avrebbe indicato immediatamente la chiave corretta di lettura, in quanto corrisponde a una modalità medioevale, anziché antica. Antvwala
    2 punti
  8. “MONETE” UNIFACI CON LEGENDA GRAFFITA Probabili "emissioni" di necessità precedenti il governatorato di Goda (529/530 d. C.). I graffiti unifaci, con impronte incise a bulino, recano una legenda svolta in monogrammi, o lettere, riconducibili in qualche modo alla Sardegna e al suo praeses,di probabile origine maura (figg.15,16,17). Poiché sia i monogrammi che le lettere che si ottengono una volta slegate non trovano alcun riscontro con nomi di re vandali o sovrani di altri regni coevi, questi sembrano far parte di una produzione locale di necessità realizzata in una zona periferica dell’isola in cui scarseggiava il circolante. Da quanto mi risulta, la zona dei ritrovamenti dovrebbe essere il Sulcis Iglesiente. Territorio in cui sono situati i più importanti giacimenti metalliferi dell’isola, tra cui argento, piombo e rame; la medesima zona (chiamata ancora oggi Maurreddia, ossia, Mauretania, e Maurreddus gli abitanti) in cui subito dopo la conquista dell’isola Genserico stanziò una colonia di mori Mauri, costituita da 3000 individui con al seguito le loro donne, probabilmente con lo scopo principale di presidiare i siti minieri. I graffiti di cui trattasi provengono dalla Sardegna e sono stati recuperati con altre monete di rame, di conio vandalo, con impronte di legenda riconducibili alle serie ufficiali battute nella zecca cartaginese, dai tipi protovandalici ai coni di Gelimero e Goda. La produzione di queste “monete” si può collocare in un momento di particolare necessità quale può essere stato lo scoppio di una rivolta popolare nell’isola, un’insurrezione del popolo sardo che si potrebbe collocare nel periodo turbolento intercorso tra la deposizione di Ilderico in Africa, e l’inizio del governatorato di Goda in Sardegna (529-530 d.C.). Nel tondello in fig. 18, oltre alla probabile marca di valore, segnata con la cifra X (10 nummi ?), sono ancora evidenti i rimasugli di una precedente coniatura, dai pochi tratti leggibili sembrerebbe che la moneta riciclata fosse in origine un mezzo centennionale del tardo impero romano. Se come è presumibile la lettera X fosse la marca di valore, ossia, X = 10 (nummi ?), tale cifra, considerando che il peso medio dei nominali vandali di rame tariffati 12 nummi si aggira intorno ai cinque grammi, se applicata a un tondello di un grammo e mezzo circa di peso sarebbe del tutto sproporzionata. Pertanto, è possibile che il valore graffito fosse solo di tipo simbolico, marcato quindi su tondelli riciclati per l’occasione e non destinati alla circolazione. L’origine dell’evidente difformità tra valore intrinseco e quello marcato, andrebbe ricercata anche nell’isolamento atavico del territorio in cui sono stati prodotti e utilizzati i graffiti, il basso Sulcis, situato nella Sardegna sud occidentale. La cronica mancanza di circolante minuto, unito al nobile intento di assicurare l’obolo a Caronte, sono state verosimilmente le cause che hanno fatto entrare in azione gli improvvisati incisori “fai da te” che hanno realizzato i graffiti. L’area circoscritta dei rinvenimenti non lascia alcun dubbio al riguardo, mi risulta infatti che tutti gli esemplari catalogati siano stati recuperati nelle immediate vicinanze di un’area sacra frequentata all’epoca del dominio vandalico della Sardegna (456 (?) - 533 d. C.). In un simile contesto il valore attribuito ai tondelli poteva essere del tutto casuale, attribuito quindi senza regola alcuna e, verosimilmente, assecondando le richieste dei committenti in base all’onorario che questi di volta in volta riconoscevano al traghettatore Caronte. Nel rovescio della “moneta” in fig. 17, sotto, oltre a rimasugli di un’antica argentatura, è parzialmente leggibile la sagoma di una protome di cavallo; da cui, la possibilità che la moneta riciclata fosse in origine un bronzetto punico di zecca sarda, del tipo Kore – protome equina, battuto nell’isola con cronologia 300 - 264 a C.. Argentando il tondello, pesante appena un grammo e mezzo, in qualche modo si cercava di giustificare (almeno apparentemente) il valore sproporzionato (10 nummi ?) che gli era stato attribuito. PS nel prossimo intervento posterò, così com’è nel catalogo,la descrizione delle impronte epigrafiche incise nei graffiti. Ovviamente si tratta di una mia personale interpretazione, senza pretesa alcuna, nessuno ha verità nel cassetto, ancora meno ne ho io, da discutere quindi con chi ne avesse voglia, con la massima disponibilità da parte mia di cambiare opinione se ve n’è saranno di più convincenti. Giuseppe Lulliri
    2 punti
  9. Ormai che ci sono vi propongo anche questo................ Provenienza dei 2 Euro Commemorativi ritrovati in 5 anni di Osservatorio Rarità: Come sapete non tutti sono stati ritrovati in Italia ma comunque la stragrande maggioranza, un'idea di quella che è la circolazione ce la si può fare......................
    2 punti
  10. A mio gusto personale vado controcorrente gradisco più il rame patinato, forse perché sono un collezionista un pò datato. Devo però dire che alcuni decenni fa, il rame rosso per il Regno d'Italia, era veramente una rarità, non ricordo a memoria di averne visto tanto quanto adesso. Chissà cosa sarà successo.
    2 punti
  11. Ma veniamo alle monete di Victorinus. Si tratta di antoniniani e di solito la presenza è motivata come “segno di zecca”. Ma inserito in un più vasto discorso sulla simbolo della stella… siamo certi che sia veramente tale? Un breve tratto biografico su Victorinus: Marcus Plavonius Victorinus, conosciuto più semplicemente come Vittorino, nacque in Gallia Lugdunensis da famiglia patrizia e fece una brillante carriera militare sotto Postumo che lo elesse tribunus praetorianorum nel 266/267 e Console in quello seguente o ancora in quello successivo. Secondo l’Historia Augusta fu associato al trono dallo stesso Postumo e dopo la morte di Mario Aurelio Mario venne proclamato dalle truppe di Augusta Treverorum (Treveri) Imperatore dell’Impero delle Gallie. Suo contraltare a Roma era Claudio II Gotico, anch’egli valente militare. E al suo pari, il regno non fu molto lungo: fu ucciso verso la fine del 270 o all’inizio del 271 da un suo ufficiale, tale Attitiatus. Dopo la sua uccisione ci sono due versioni: quella più diffusa parla di un intervento di sua madre, Vittoria (che … fantasia!) o Vitruvia che pagò un donativum alle truppe e dopo aver proceduto alla sua deificazione elesse il governatore Tetricus come successore. La seconda, dalla Historia Augusta, afferma che il giorno seguente alla sua morte fu insediato sul trono dalla famiglia imperiale il figlio Vittorino iunior che sarebbe stato ucciso dalle stesse truppe. Vediamo dove compare la stella a rovescio: RIC V-2 106, COMES AVG RIC V-2 112, RIC V-2 113, RIC V-2 114, INVICTVS RIC RIC V-2 116 (associate a V e talvolta dot), RIC V-2 117 (associate a V), RIC V-“ 118 (associate a V) PAX AVG Cunetio Hoard 2543 e 2547 (sovrastante ramo di palma su tipologia PAX AVG) più altre sporadiche e catalogate quantomeno “R”. Se in un caso ci potrebbe stare abbastanza l’indicazione a Sol (INVICTVS) mentre più tirata mi pare quella come apportatore di vittoria (COMES AVG), nel PAX AVG potrebbe stare ad indicare una sorta di “la Pace dell’Augusto raggiunta con l’aiuto e la benevolenza di Sol”.
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  12. Questo dimostra che : 1° La mamma dei fessi è sempre incinta... 2° basta che una moneta ( ma non solo le monete) sia pubblicata su qualunque piattaforma mediatica e ci saranno sempre dei pecoroni che la presumeranno autentica solo in virtù di questo. I coglioni che compravano il rimedio universale dei vari ciarlatani ambulanti di Farwestiana memoria, nonostante l'evoluzione dell'informazione, non si sono estinti...anzi...e non per nulla maghi e ciarlatani vari ancora impazzano sulle TV , ai mercatini, nei convegni e oltre. 3° Che avere la presunzione di entrare nel mondo della numismatica, per di più classica, senza una adeguata gavetta o un tutore, è un'ottimo viatico per farsi fare certe operazioni dolorose sotto la cintura...ricordiamoci sempre che per farsi.....bisogna tirarsi giù le mutande...quindi ognuno ha fatto la sua parte... Gli acquirenti di questa e tante altre " sòle" che abbiamo visto passare, non mi fanno nessuna pena..di solito sono solo dei presuntuosi convinti di essersi svegliati presto solo loro e che le occasioni non aspettassero che la loro fulgida intelligenza per farsi cogliere....peccato che ci sia sempre qualcuno che si è svegliato un quarto d'ora prima ed è lì che li aspetta con la patta abbassata e che le occasioni troppo belle per essere vere, di solito , non lo sono...ma bisogna essere un po' più umili per capirlo...chi è pieno di supponenza è ,e sarà ,sempre una vittima predestinata...ma hai voglia a dirglielo...!
    2 punti
  13. Ricambio gli auguri :) e raccolgo l'invito postando una banconota (non poteva essere altrimenti :D) con Santa Claus, le sue renne e la sua slitta. Non si tratta dei soliti foglietti satirici o propagandistici che sempre si vedono in giro, ma di una banconota vera, da 5 dollari, del 1857, che è stata emessa e ha circolato. AUGURI! petronius oo)
    2 punti
  14. Salve, cari colleghi, vi segnalo questo bellissimo progetto messo a punto dall'Università di Stanford: http://orbis.stanford.edu/#mapping Si utilizza esattamente come Google Maps e permette di calcolare - settando varie opzioni - i giorni di viaggio fra una città e l'altra dell'impero.
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  15. Ciao, è tempo di Natale… e la discussione sul Die Natalis l’ho già postata l’altr’anno… Natale… albero di Natale… Babbo Natale… no, non ci sta… stella di Natale… ecco, potrei prendere spunto dalla stella. Non propriamente di Natale, cadente o ... pianta decorativa natalizia ma come simbologia sui rovesci monetali. Lo spunto mi è stato fornito da una discussione che ho postato recentemente nella Sezione Identificazioni e dove avevo sollevato alcune considerazioni personali in merito alle stelle che compaiono sui rovesci delle monete di Vittorino. Un caro amico del Forum mi aveva consigliato che il tema poteva esser trattato in una discussione a sé stante. E così, sfruttando l’assist, eccoci qua! Mi rendo conto che si tratta di una discussione un po’ di “nicchia” ma spero che inserita in un discorso più vasto incuriosisca e serva a stimolare vari contributi. Quello che mi ha colpito, come dicevo nel prologo, è la presenza di stelle sui rovesci di Vittorino. E’ noto che solitamente le stelle non sono verosimilmente tali bensì spesso identificano l’astro solare. Ma non sempre: stella come rappresentazione ideale del divino luogo dove convivono gli imperatori divinizzati e gli Dei. Nell’esempio proposto si tratta di una moneta di Caligola riferita al DIVO AVGVSTO. La stella è doppia, a destra e sinistra dell'Augusto divinizzato
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  16. Tra le mie preferite, un tondello molto ambito e schivo, per i cultori della zecca di Milano un grande esempio di raffinatezza incisoria, e massima espressività simbolica. Francesco d’Angoulème re di Francia, 1515-1521. Grosso da soldi 6, AR 4,01 g. FRANCISC D G FRANCOR REX La salamandra, sormontata da corona, tra le fiamme. Rv. MEDIOLANI – DVX 7 C Stemma cornato, inquartato di Francia al 1º e 4º e di Milano al 2º e 3º. CNI 19. Crippa 4. Le leggendarie qualità della salamandra descritte da Plinio e trasmesse alla conoscenza del medioevo dagli arabi, comprendevano anche la sua capacità di sopravvivere nel fuoco. L'impresa della salamandra potrebbe forse alludere al fatto che Francesco non temesse il fuoco in battaglia.
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  17. Ciao a tutti,ho pensato di proporre agli utenti del sito di postare foto delle vostre monete in cui l'anno di conio è lo stesso della vostra nascita :) Ad esempio,io che sono nato nel 1991,posso postare monete coniate nel 1991 :) Non è necessario mettere dati completi della moneta,semplicemente specifichiamo l'anno (mi pare ovvio :crazy: ) la nazione e basta direi... Ovviamente le foto devono essere personali,di monete della vostra collezione... Ringrazio in anticipo tutti quelli che parteciperanno :)
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  18. Benedetto XIII (1724-1730) grosso per la zecca di Roma - Muntoni18
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  19. Dattari 5347 PS: dopo l'ottavo ci sono la prosecuzione degli anni di Galieno
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  20. Ed ecco Ferdinando I d'Aragona .......... ed un particolare della montagna di diamanti
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  21. @@Fufluns Benvenuto nella sezione medievale :) Spesso l'immagine principale inserita nei cataloghi non corrisponde alla descrizione per le difficoltà che talvolta si riscontrano nel trovare esemplari corrispondenti. Evidentemente il curatore del catalogo ha ritenuto la legenda VEIA come quella principale per i motivi indicati nella nota e per la maggior frequenza del tipo presente nel CNI. Il tuo esemplare corrisponde, da quanto si può intuire dall'immagine postata, alla n.2 p. 274 censita nel CNI Vol. XIV. Con visione diretta controlla comunque le interpunzioni che potrebbero rivelare sorprese. Interessante, moneta, complimenti. Sposto la discussione nella sezione di riferimento dove potrà avere maggiore visibilità. Cordiali saluti
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  22. Ciao Daniele, sicuramente.. alla prima occasione sarà mia premura a farla vedere al Sig. Ingrao .
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  23. Un po' di pazienza! che diamine!..... se attendi forse ci sarà qualcuno che ti risponderà, altrimenti ora hai tutti gli elementi per poter effettuare una ricerca sul Web
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  24. Ovviamente se serve una mano sono qua , io mi sono screato le mie statistiche su tutto ciò che mi è capitato dal 2003 ad oggi :good:
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  25. Per il peso ci siamo il diametro mi sembra un po' abbondante dovrebbe essere 35,5. Forse non l'ha misurata bene? Comunque rimango della stessa opinione, per me moneta buona, anche se andrei su un livello un pò più alto di conservazione.
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  26. Il problema secondo me non ci sarebbe...Le banconote dovrebbero avere elementi obbligatori,come la mappa dell'UE,la bandiera dell'UE,la firma di draghi,riportare la dicitura EURO,seguire i colori imposti dalla BCE (rosso per le 10,verde per le 100...) però con la grafica a discrezione delle bance centrali nazionali...diverse sia nel retro che nel fronte...semplicemente io con una 10 euro italiana "Dante" tanto per fare un ipotesi,posso pagare in qualsiasi paese che usa l'euro...così come un irlandese con la sua 5 euro "irlandese" può pagare in grecia...In Regno Unito le banconote personalizzate di Scozia e Irlanda del Nord vengono accettate in inghilterra,perchè è sempre sterlina britannica,solo personalizzata dalle banche locali...Anche Macao e Hong Kong usano diversi tipi di banconote...Io sinceramente non vedo nessun impedimento...Perchè gli euro possono essere personalizzati (seppur solo in un lato) da tutte le nazioni,e le banconote no?Italiano,tedesco,estone o lussemburghese che tu sia,a te importa che sia una banconota euro...Visto che le monete euro italiane possono essere spese in tutta l'area euro,non vedo perchè non si possa fare lo stesso con un ipotetica serie futura di banconote...Per quanto riguarda la confusione delle diverse grafiche...Le monete hanno un lato personalizzato,ma mi sembra che la gente non sia confusa...
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  27. Di certo non circolavano nei territori centrali dell'impero, ma circolavano tranquillamente nelle zone di margine e di confine, nel cosiddetto limes ed erano utilizzati per gli scambi nelle zone rurali dove la "penetrazione" dell'impero (usi, costumi, tradizioni, istruzione, lingua e anche moneta) era comunque limitata sebbene "presente sulla carta". E' una moneta per me molto bella e ricca di storia che rappresenta periodo storico e situazioni particolari. complimenti!
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  28. Non so perchè ma mi carica il post con caratteri diversi da quelli che ho selezionato....?
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  29. Questa cosa è aberrante ancor più dell'intero sequestro. Non sei tenuto ad avere alcuna licenza per vendere dette monete qualora la vendita si configuri quale occasionale e non continuativa. Precisando e facendo i cavillosi, al comune di residenza non dovevi chiedere comunque alcuna autorizzazione, al limite avresti dovuto presentare una SCIA per la vendita online di beni usati (corredata da licenza della Questura e il tutto previa o contestuale apertura di partita IVA e iscrizione alla CCIAA di competenza territoriale). Tuttavia quanto ti ho riportato circa la completezza/correttezza documentale per la vendita è riferibile esclusivamente a chi opera in forma imprenditoriale (ai sensi dell'art. 2082 del C.C. per approfondire ti rimando qui http://www.altalex.com/index.php?idnot=43976 ma sicuramente i tuoi legali ti avranno già illustrato ed evidenziato l'assurdità di quanto ti è stato rilevato), nel tuo caso di specie (se non ricordo male la tua vicenda che seguii attentamente all'epoca) semplicemente stavi alienando parte della tua collezione allo stesso identico modo di come avresti potuto vendere in forma privata una sedia di casa o un vecchio lampadario o uno stereo o una macchina fotografica o la tua bici ecc ecc ecc.
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  30. Ottimo excursus stellare! soprattutto la parte relativa a Vittorino... ti aspettavo al varco! A mio modestissimo avviso trovo riduttivo liquidare sia la lettera V che la stella a meri segni di zecca (di controllo e/o di valore). E' vero che sono riconducibili tutti alle emissioni di una sola zecca (Colonia stando al RIC) e che potrebbero essere delle marche tipiche delle sue officine, ma perché allora non le ritroviamo anche nelle successive emissioni di Tetrico che mantenne il medesimo impianto di coniazione? Esistono esemplari di Tetrico che riprendono sia la stella che lettere nel campo, ma si tratta di imitativi, magari anche di ottima fattura ma pur sempre coniazioni non ufficiali. Esistono dei rari ibridi, ma si tratta anche qui di semplici "mule" e non di emissioni regolari di "massa". Quali sono i principali segni che appaiono nel campo delle monete di Vittorino? Sicuramente i più comuni sono la stella e la lettera V (lettera o numero?). Meno frequente, ma presente anche la lettera P. Rara (repertoriata dal RIC ma personalmente mai vista, la lettera X o numero 10... probabile che si tratti di un rovescio imitativo che riprendeva la "V" o di una "V" mal fatta). Partendo dalla P sarebbe facile pensare che fosse il segno identificativo della prima officina della zecca. Bene, ma la S perché non c'è? Di quante officine disponeva la zecca di Colonia? Facciamo un passo indietro: quante erano le zecche ufficiali dell'impero Gallico e com'erano strutturate durante il regno di Vittorino? Ci viene in soccorso questo schemino, semplice e chiaro, che tiene conto degli studi principali compiuti a riguardo: Quindi con Vittorino dovrebbero essere state operative due officine per ciascuna zecca. Le monete in questione (che il RIC ascrive alla zecca di Colonia) sarebbero da attribuire alla Mint 1 e quindi alla zecca di Trier (Treviri) e non Colonia. Tuttavia questo nulla apporta di utile per dirimere la questione del senso delle lettere e dei simboli. Ritorniamo alla questione delle officine. Se la lettera P può essere ricondotta alla prima officina, la seconda per quali ragioni doveva essere identificata con la stella o con la lettera V o con entrambe? Se la logica P=Prima la stessa logica avrebbe dovuto restituire il parametro S=Seconda. Così non è. Quindi? Quindi, a mio avviso, con buona probabilità nemmeno la lettera P è identificativa dell'officina. Più generalmente, le lettere, possono essere identificative del nome della Zecca? Prendendo per buona Treviri (ma anche Colonia) le iniziali non tornano in quanto non restituiscono il nome delle città (AUGUSTA TREVERORUM e ARA AGRIPPINENSIUM). Quindi con buona probabilità non si tratta di simboli identificativi dell'attività di Zecca (quantomeno non la stella e la V). Di certo un significato lo dovevano avere, ma quale? La suggestione V=Victorinus non è una semplice suggestione. Sempre facendo qualche altro passo indietro, la P che troviamo nel campo di alcune monete di Postumo, con buona probabilità non indicavano una P(rima officina), ma si trattava semplicemente dell'iniziale dell'imperatore (a maggior ragione che di officine ne aveva tre per zecca e mancano al solito le successive "S" e "T"). Quindi l'accoppiata (rafforzativa) "V+*" non la vedo così blasfema nel suo significato di "Vittorino Sol" (medesima personificazione la troviamo anche in Postumo che ci piazza la P nel suo ORIENS AVG). Viste le varie possibilità mi sembra sicuramente la più logica e probabile. Complimenti @@Illyricum65 per aver fatto questa bellissima discussione opportunamente corredata di dati, foto e classificazioni. Un'ultima osservazione la spendo sul Tetrico/Invictus... a mio modestissimo parere, sebbene classificato nel RIC si tratta con buona probabilità di un'emissione semi-ibrida probabilmente realizzata usando coni di rovescio di Vittorino. Infine rimane ancora da chiarire il senso della lettera P. Qualora stesse per P(rima officina) le altre monete che ne sono sprovviste sono riconducibili tutte alla seconda? E perché la P la troviamo solo in corrispondenza di una sola zecca? Mancando la logica "S" per la seconda e mancando una situazione speculare per la seconda zecca sembrerebbe perdere consistenza anche l'ipotesi del segno di officina-zecca anche per la P. Quindi? Quindi non lo so... per il momento non ho idee particolari da seguire e non so se a tal proposito sono stati condotti studi più o meno seri e sistematici. PS ho allegato uno schemino (non mio! ma trovato in rete) che riepiloga sinteticamente e puntualmente le principali emissioni di Vittorino riconducendole alle relative zecche. Per un colpo d'occhio è utile. Victorinus.pdf
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  31. Non vorrei dire una cavolata,ma perché non seguire l'esempio della sterlina inglese?cioè tutte le nazioni che usano l'euro stampano la propria versione dell'euro e ogni versione è utilizzabile alla pari in ogni stato che utilizza l'euro...noi ci faremmo le banconote a nostro gusto,però sempre euro...Secondo me sarebbe meglio,Europa si,ma la storia italiana se permettete è diversa da quella slovacca o belga
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  32. La moneta è quella... Come hai già detto non si può determinare l'anno e non provare a pulirla in nessun modo.... peggioreresti solo ulteriormente la situazione ti scomparirebbero tutte le lettere che vedi della legenda e andrebbe via completamente la patina verde... Dammi retta tienila così..
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  33. aspettando una foto migliore ( o una scansione ) giusto per capire di che cosa si tratta; questa imperfezione/bruciatura o come supposto una macchia, non da nessun valore aggiunto alla moneta ( che già di per se è la più comune del suo taglio ) anzi viene valutata in maniera negativa abbassando la valutazione dello stato di conservazione
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  34. Ciao @@lindap la discussione del 10 Cent. me la devo esser persa....mamma mia quanto è bello :o !!!!
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  35. Gli esemplari repertoriati finora (considernando entrambi i tipi Arlsan I e Arslan II) sono a mia conoscenza 39 (pur con qualche fantasma). Nel novero di questi non va considerato l'esemplare da me postato, che é inedito, e che trova come unico riscontro per quel che riguarda la forma della legenda in un esemplare delle raccolte Marsigliesi. Con imitazione pesante della dracma massaliota mi riferisco ai tipi I e II dell'Arslan. Quindi gli "8" sono compresi nei "39" di cui sopra. Né l'uno né l'altro. La moneta da me postata non appartiene a collezioni pubbliche francesi, ma ad una collezione privata (alla mia, per essere chiari). La moneta che risulterebbe ritrovata a Bergamo accennata sopra é la n.782 della Bibliothèque Nationale, di tipo Pautasso SASSA o Arslan II, ed é questa: Nelle dracme segedu il leone non c'é. Al rovescio é rappresentata qualla che in letteratura numismatica é definita una "civetta" (in realtà stanti le caratteristiche sarebbe più appropriata da un punto di vista zoologico la definizione di "gufo"). Per dirimere il punto é forse più facile affidarsi alle immagini. Il prototipo: la dracma pesante massaliota. Imitazioni pesanti: la dracma anarekartos, Arslan tipo III (1 esemplare conosciuto). Imitazioni pesanti: Pautasso MASSA alfa/Arslan tipo I Imitazioni pesanti: Pautasso SASSA/Arslan tipo II Imitazioni pesanti: la dracma della "civetta", Arslan tipo IV (6 esemplari conosciuti). Imitazioni pesanti: lo statere del cervo (2 esemplari conosciuti). Tra le dracme della civetta segedu e i tipi Arslan I e II, al di là di un'evidente identità stilistica del dritto, sono presenti unioni di conio.
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  36. Ma la sportività il fair play e gli applausi tra tifoserie spero possano ripetersi più spesso . Onore agli avellinesi , già protagonisti di episodi di sportività con i tifosi del Frosinone , squadra che ovviamente seguo . Forza Juve .
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  37. Un tetradramma di Filippo di stile finissimo e dai rilievi marcati in modo eccezionale. KINGS of MACEDON. Philip II. 359-336 BC. Tetradrachm (Silver, 14.47 g), Amphipolis, 355-349/8. Laureate head of Zeus to right. Rev. ΦΙΛΙΠΠΟΥ Philip II, wearing kausia and chlamys, raising his right hand in salute and riding horse walking to left; below horse’s foreleg, bow; below horse, club to left. Le Rider 19a (this coin). SNG ANS Berry 114. SNG Lockett 1411 (this coin). Rare. Beautifully toned and of very fine style. Struck in exceptionally high relief. An insignificant die break on the obverse, otherwise, good extremely fine. Si tratta di uno dei primi tetradrammi di Filippo II coniati ad Anfipoli dal rovescio che rappresenta sicuramente l'arrivo del re nella sua ascesa sul trono di Macedonia. Ciò è supportato dal fatto che l'incisore ha disegnato sul rovescio un cavaliere particolarmente ben fatto, chiaramente una rappresentazione del re in persona nelle vesti tradizionali macedoni come i cavalieri che compaiono sugli ottodrammi di Alessandro I e dei Bisalti. apollonia
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  38. Ed ecco due "Victorinus" incriminate... VICTORINUS. 260-269 AD. AR Antoninianus (2.88 gm). Mint city I=Treveri (Trier). Struck 269/270 AD. IMP C VICTORINVS P F AVG, radiate, draped, and cuirassed bust right / INV-I-CTVS, Sol standing left, holding whip; star in left field. RIC V 114; AGK 9b; Cohen 49. Good VF. Victorinus. Romano-Gallic Emperor, AD 269-271. Antoninianus (18mm, 2.81 g, 7h). Treveri (Trier) mint. 3rd emission, 2nd phase, early-mid AD 270. Radiate bust right, drapery on far shoulder / Pax standing facing, head left, holding olive branch and transverse scepter; V-(star) across field. RIC V 118; Mairat 253-6 var. (bust type); AGK 14b var. (same). EF. Che ne dite? E' un'ipotesi abbastanza credibile? Beh, diciamola tutta... cercavo una scusa per augurare a tutti gli amici del Forum i miei migliori AUGURI DI BUON NATALE ma mi auguro nel contempo di aver stimolato la vostra curiosità... e i vostri contributi e opinioni in merito al tema. Ciao Illyricum :)
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  39. Qui trovi un catalogo delle tessere mercantili http://www.thesaurusaste.eu/catalogo_pdf/cat_idra_pdf/tessere_mercantili.pdf Il pezzo che ho postato, in conservazione qBB, ha una quotazione di 50 €. apollonia
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  40. @@alfgio la moneta norvegese ha il codice krause KM#462... :) Per i dati non preoccuparti,se vuoi modifica i tuoi messaggi,se non conosci qualche dato prendi pure spunto da en.numista.com :) Ecco la mia seconda moneta... Tunisia (Protettorato Francese) 10 Centimes 1942 KM# 267 Peso: 2,5 g / Diametro: 21,0 mm Metallo: Zinco Tiratura: 10.000.000 Soggetto: Valore,data,iscrizione "TUNISIE PROTECTORAT FRANÇAIS" Bordo: Liscio MONETE GIÀ POSTATE: DANIMARCA 25 Øre 1966 KM# 855 DANIMARCA 1 Krone 1992 KM#873.1 NORVEGIA 1 Krone 2004 KM#462 TUNISIA (Protettorato Francese) 10 Centimes 1942 KM# 267
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  41. Sono anni che questa moneta si vede circolare su Ebay, evidentemente nessuno vuole tenerla in collezione. Comunque devo farmi consigliare il parrucchiere, visti i diradamenti che ho potrebbe darmi una mano. :rofl:
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  42. Oltre a questa tipologia di denaro da soldi 20, di cui possiamo poi parlarne meglio, esiste anche un rarissimo definito R/5 dal Crippa sempre denaro da soldi 20 che nel CNI e nel Gnecchi viene denominato come lira. Sono segnalati 10 esemplari sul Crippa, di cui uno nella Collezione Reale, moneta che risulta coniata dal Registro della Zecca di Milano nel 1588, probabilmente fu una coniazione molto limitata. La raffigurazione del rovescio è fantastica, si avvicina e assomiglia alle medaglie , rappresenta l'impresa del cane sotto il pino, che figurava già nel monumento sepolcrale di Bernabò Visconti. Raffigurazione preferita da Francesco I Sforza, ha in leggenda al rovescio NEMO IMPVNE LACESCET che riprende il motto " QVIETVM NEMO IMPVNE LACESSETE che significherebbe " Nessuno provocherà impunemente chi sta quieto ". E' evidente il richiamo a non molestare il can che dorme che è però pronto, nel caso, a offendere. Moneta che meriterebbe di essere inserita anche nella discussione sulle simbologie e messaggi. Il pezzo che segue è quello della Collezione reale sul CNI.
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  43. numa numa, è chiaro che nessuna voce di scusa si è levata verso il sottoscritto, soprattutto dagli archeologi e dal nucleo TPC di Cosenza, solo il giudice ha commentato sottovoce: "può tornare a "delinquere" con la sua passione"..
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  44. Beh, spero di non aver rotto le... uova nel paniere a nessuno rovinando inconsapevolmente una sorpresa. In attesa di sviluppi, visto che per una serie di ragioni io non compro più monete da anni :cray: (anche se in parte mi rifaccio coi libri ) e che quindi non potrei partecipare a una eventuale nuova edizione, vi faccio vedere "fuori concorso" quella che per me è... la più bella del 2013. Si chiama Paola, è arrivata il 16 agosto (4 mesi ieri, quindi) a far compagnia al fratello Gabriele e a rendere me un papà ancora più felice.
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  45. I migliori auguri di buon Natale e di un sereno 2014 a Picchio e a tutti i lamonetiani.
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  46. IMHO, fesseria Sulla baia ci sono tantissimi venditori onesti e con accortezza l'affare (vero) si fa. Certo è un mercato da monetine, chi ha la palanche compra da NAC, Kuenker, ecc ecc Come in tutte le cose, bisogna essere sgamati e saper scegliere cosa comprare, dove e come L'unico acquisto che non farei mai è quello di monete antiche, per gli ovvi motivi legali ebay è una piattaforma incredibile su cui si può comprare di tutto, e spesso a prezzi che nel nostro italico suolo non ci vengono proposti neanche col binocolo Personalmente mi fido molto meno di alcuni commercianti nazionali, che incidentalmente vendono anche su ebay.it, che non di un ragazzo americano sconosciuto che si ritrova gli spicci della bisnonna da vendere su ebay.com
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  47. Ho appena finito di leggere il libriccino di camilleri "La moneta di Akragas" imperniato sulla figura di un medico collezionsita di monete greche ai primi del 900. Il libro lo consiglio a tutti, è gradevolissimo. La figura del collezionista è resa in maniera magistrale, tutti potremmo immedesimarci, con tutti i suoi difetti, con tutti i pensieri e i rimorsi dei collezionisti. Tra l'altro nel finale ci fa una figura da grandissimo, un vero eroe. ;) Quello che desidero chiedere a chi si occupa di questa monetazione è qualche delucidazione sull'aureo protagonista del libro , denominato la piccola akragas appunto, un aureo di 1,7 gr. Non vorrei far la figura del criticone, ma con tutto quel ben di dio che ha prodotto la zecca di agrigento (i decadrammi con le aquile, le emissioni dei maestri incisori, i tetradrammi con il granchio, i didrammi ecc ecc) proprio una monetina da neanche 2 grammi doveva scegliere Camilleri come protagonista del libro???
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