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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/27/13 in tutte le aree
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Ciao Piero, grazie mille per l'interesse. In effetti l'argomento ha origine dagli inizi dell'800, un imput c'è stato dato da Tommaso Siciliano nella sua opera sulle medaglie napoletane dei napoleonidi, quando per mezzo di una sua teoria (la quale condivido in pieno) spiegó che sulle medaglie dell'epoca non venivano apposte le firme degli incisori per via delle diverse mansioni che uno o più artisti aveva nella costruzione di un conio. Lo STESSO DISCORSO VALE PER LE MONETE dell'epoca, però, mentre per le medaglie vediamo che dal 1824 iniziano ad apparire più firme su di esse, per le monete non era così, il discorso è un po' complesso ma provo a spiegarvelo, errori permettendo. La soluzione potrebbe essere nell'utilizzo del pantografo in alcune zecche europee, (di questo macchinario magari ci occuperemo in altre sedi), dove i vari nominali dell'800 si presentavano nel 99% dei casi senza differenze di conio, praticamente l'opposto di ciò che accadeva a Napoli, ma cosa cambia ad esempio tra le monete sabaude - papali - francesi e quelle napoletane? Tanto per fare un esempio, so che non è facile da spiegare ora in quattro righe, nelle monete sabaude le effigi dei sovrani da Vittorio Emanuele I in poi (siglati dall'artista incisore Lavy, Ferraris, eccetera) avevano gli elementi della capigliatura di differente spessore rispetto a quelle delle monete napoletane, mentre in queste ultime veniva utilizzato un punzone madre abbozzato e poi rifinito sul conio dall'incisore CHE NON SEMPRE ERA LA STESSA PERSONA, in quelle sabaude (ma anche papali, francesi, inglesi, eccetera) si procedeva in maniera diversa. Questo è uno dei motivi che fa la differenza tra una moneta napoletana borbonica ed una coniata in altre zecche europee, ecco perchè nelle napoletane troviamo l'effigie (dalla capigliatira finissima) ma le leggende e l'effigie stessa posizionate sempre in maniera differente rispetto ad un conio precedente. Alcuni nominali di altre zecche, nonostante venissero battuti in un arco di tempo con l'utilizzo di centinaia di conii, troviamo sempre la stessa e identica impronta. Un esempio lampante è, tanto per dirne una: il 5 franchi francesi tipo "Domard" che dal 1831 al 1848 si presenta sempre con lo stesso identico e preciso dritto, eppure in Francia vi erano tirature enormi, possibile che era sempre lo stesso conio? No http://numismatica-francese.simone-numismatica-e-storia.lamoneta.it/moneta/FR-11/10 Ritornando alla firma sulle monete dell'800, in Europa i modelli che venivano riportati sui conii seguivano una procedura diversa rispetto alle monete napoletane e per tale motivo potevano essere firmati dagli incisori, ciò perché quelli erano e quelli rimanevano, i punzoni madre delle effigi delle monete napoletane erano opere di un artista iniziale, e a Napoli dopo il 1804 tale artista non poteva siglare un conio se sullo stesso vi erano più persone a mettervi le mani. Tra alcune rare eccezioni troviamo i 10 tornesi del 1847 siglati da Andrea Cariello e i massimi moduli di Francesco II siglati da Luigi Arnaud. Ma qual'è alla fine il risultato tra una moneta napoletana ed una di altre zecche? Mentre nella prima ci troviamo di fronte ad un'opera originale, dove ogni conio era diverso dall'altro, nelle altre era tutto uguale .......... Avendo accennato nella discussione monete di altre zecche spero di far cosa utile attirando l'attenzione di curatori di altre sezioni affinchè possano leggere quel che ho scritto (se ho dimenticato qualche nome chiedo scusa). Se ho sbagliato qualche passaggio vi prego di farmelo notare, sono qui anche per imparare. Grazie @@Liutprand @@picchio @@Giuseppe @@Rex Neap @@piergi00 @@rongom @@eracle62 @@dabbene @@centurioneamico @@lucadesign85 ah ........ dimenticavo ......... a comprovare quanto appena scritto aggiungo che le monete di Vittorio Emanuele II re d'Italia coniate a Napoli dal 1862 al 1867 portano la firma del Ferraris, eppure a Napoli i conii di queste monete vennero materialmente incisi da artisti napoletani come ad esempio Andrea Cariello. I documenti dell'epoca sono chiari.5 punti
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Questa è la più bella moneta che ho acquistato nel 2013: un bolognino della zecca di Ascoli. La moneta venne esitata nell’asta Negrini 34 del 2011 ma per alcuni motivi non ho potuto partecipare a quell’asta. E quindi la gioia è ancora maggiore nell’aver avuto una seconda opportunità per prenderla dopo due anni di “purgatorio” . Sono quelle monete estremamente rare che già in partenza pensi di non poter mai avere in collezione o nemmeno poterle vedere/sfiorare. L’immagine in foto non riesce ad avvicinarsi alla stupenda visione che si ha nel vederla dal vivo. monete medievali (dal 700 al 1500d.c.); Autorità emittente; Zecca di Ascoli (sec. XIII - XIV) Valore nominale; Bolognino Peso; gr. 1.12 Diametro; mm. 18 Metallo; Argento Descrizione del dritto; + (rosetta) DE (rosetta) ESCVLO (rosetta). Nel campo: lettera A tra quattro rosette. Descrizione del rovescio; (rosetta) S (rosetta) EMIDIVS (rosetta). Busto frontale del Santo, mitrato e senza nimbo, con piviale chiuso da rosetta a quattro foglie. Descrizione del taglio; / Catalogazione; CNI 12 - Mazza 8 Note storiche e numismatiche / Provenienza: ex collez. C. - ex Negrini 34 (16/12/2011) lotto 7785 punti
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Non entro nel merito delle valutazioni di opportunità che inducono coloro che sono a conoscenza di tali elementi, che differenzierebbero gli originali dai riconii, a non rivelarli pubblicamente. Mi limito a constatare come, in più occasioni, sia stato scritto che questi elementi di distinguo però esistono. Affermare di essere a conoscenza di elementi per distinguere le supposte emissioni dello scudo del 1901 ma poi non rilevarle pubblicamente alla comunita' numismatica e' un atteggiamento che non condivido e non capisco. E' come lanciare il sasso e tirare indietro la mano O si dicono le cose interamente come stanno o forse era meglio non scrivere nulla Purtroppo cosi' si perde di credibilita' e non mi stupisco che molti collezionisti e studiosi a questo punto non diano credito all' amico Domenico e questo mi spiace proprio considerata la passione e l' impegno che traspare dalle sue pubblicazioni4 punti
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"la domanda che pongo...secondo voi c'è un riconio tra questi 3? se si quale e perchè'! grazie". Intanto, scusa ma......parti male. Mi proponi come moneta "proof" un nummo che sappiamo essere stato riconiato in epoche successive alla sua originaria battitura..... Le caratteristiche del riconio sono (sarebbero) conosciute da alcune persone che ebbero modo di fare dei confronti fra un esemplare certamente originale e altri postumi. So che Domenico è uno di queste persone ma so anche che non ha mai voluto rivelarne pubblicamente le caratteristiche distintive. Proporrei quindi di mettere in "stand by" lo scudo dell'1 e di esaminare altre monete meno controverse. Scusa Michele ma rispondendo cosi' eviti la domanda diretta di Gallo Mentre sarebbe ora di fare chiarezza su questa moneta se si hanno elementi certi e non solo supposizioni Leggendo la tua risposta affermi che un nummo che sappiamo essere stato riconiato in epoche successive alla sua originaria battitura..... Io non ho questa sicurezza e neppure , almeno a quanto leggo , lo stesso Domenico ! A pag.400 del suo volume "Stato e collezionismo indagine sulla numismatica" afferma solo che intorno agli anni trenta e poi negli anni sessanta il materiale creatore di questa moneta e' stato movimentato cioe' e' uscito fuori dal magazzino materiali di incisione. In seguito ipotizza che tale azione sia avvenuta per permettere la riconiazione di tale scudo per alimentare il mercato numismatico. Tuttavia nella frase successiva lo stesso Domenico scrive "Ovviamente non esistono allo stato prove certe dell'avvenuta riconiazione dello scudo del 1901." Dunque sia per la prima coniazione che per queste eventuali riconiazioni non sappiamo nulla ....... Quantita' dell' argento utilizzato , numero di monete battute , a meno di dare valore ai dati forniti dal Carboneri, prezzo di vendita , .. Ritornando alla domanda di Gallo io non ho elementi visionando solo delle foto per sostenere che fra i tre esemplari della Lago Maggiore ci siano dei riconi Tuttavia non ho neppure elementi per sostenere che gli scudi con fondi lucidi e vicini al fondo specchio siano dei riconi. Negli ultimi tempi ho visionato diversi 5 lire del 1901 e a parte alcuni falsi noti e alle patacche , non ho riscontrato alcuna differenza fra gli esemplari . Ora dei tre esperti che potrebbero fornire prove certe, uno Bazzoni e' morto , il secondo , a quanto mi risulta preferisce non intervenire ed il terzo nonostante gli indizi che sostiene aver fornito nei sui scritti preferisce lasciare "la verita' " depositata per i posteri mentre sarebbe meglio secondo me gridarla molto forte. Cosi' smentirebbe coloro che sostengono il contrario e farebbe un favore agli studiosi e ai collezionisti del Regno D'Italia4 punti
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Partecipo al concorso con questa mia banconota: 1000 Lire "Regine del Mare" (Fascio) l'Aquila, dette anche Capranesi. Autorità emittente: Banca d'Italia, Officine dell'Aquila. Data di emissione: 15-03-1943 Firme: Azzolini - Urbini Rarità: R Catalogazione: Gigante 2014 - BI 46E Fronte: Due figure femminili sedute in basso al centro, entrambe col bastone del comando, poggiano sugli stemmi di due città che esse rappresentano, Venezia e Genova. Rovescio: Medaglione raffigurante un gruppo scultoreo che un tempo ornava la facciata del Palazzo Kock, sede della Banca d'Italia a Roma, esse rappresentano le allegorie dell'Agricoltura, l'Industria e il Commercio. Filigrana: Nel medaglione a destra la testa di Cristoforo Colombo, nel medaglione sinistro testa dell'Italia Turrita. Realizzatori: G. Capranesi INV. e DIS., A. Bianchi INC. Banconota acquistata online il 22-05-20133 punti
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Accetto volentieri l'invito di Fabione ad inserire in concorso qualcosa in Euro, ecco qua.................. Se serve qualche altra indicazione più precisa per la descrizione dimmelo............. Nuovo arrivo in raccolta,(Grazie Derek83) Autorità emittente: Principato di Monaco Valore nominale: vari, totale 5,88 Euro Peso: vari (tagli ordinari Euro) Diametro: vari (tagli ordinari Euro) Metallo: vari (tagli ordinari Euro) Descrizione del diritto: Principe Alberto di Monaco, simbolo Principe Alberto di Monaco, simbolo araldico del principato e colomba ONU su 2 euro CC Descrizione del rovescio: faccia comune monete Euro Descrizione del taglio: vari (tagli ordinari Euro) Catalogazione: Serie di zecca BU 2013 tiratura 10000 pezzi Note storiche e numismatiche: //3 punti
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Buona sera. Per la categoria contemporanee rame: Autorità emittente: Ferdinando II di Borbone Valore nominale Uno tornese Peso : 3,12 Diametro: 19 mm Metallo: Rame Descrizione del dritto: FERD . II . D . G REGNI VTR . SIC . ET HIER . REX Testa nuda e imberbe a destra Descrizione del rovescio : Corona reale // TORNESE // UNO nell' esergo 1844 Descrizione del taglio: Rigato Catalogazione : Gigante 287 provenienza: Numismata Francoforte3 punti
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Categoria: MONETE MEDIEVALI Autorità emittente: Enrico VII di Lussemburgo – Imperatore e Re d’Italia (1300 – 1310) Monetazion con il titolo di Imperatore (1312-1313) Valore nominale: Grosso Tornese Peso: 4,051 gr. Diametro: 27,37 mm. Metallo: Argento titolo 964 da Gnecchi. Descrizione del dritto: ° •S•PROTASI• ° - ° : S GERVASI• in verticale hNRICIPAT San Gervasio e San Protasio stanti al centro e divisi dalla legenda verticale. Descrizione del rovescio: •S•AHBROSI’• - HEDIOLANVH• Sant’Ambrogio benedicente, in trono, con il pastorale nella sinistra. Le lettere M al rovescio utilizzano i punzoni di una H. Descrizione del contorno: Liscio Riferimenti: Toffanin MIR Milano 100, 76; CNI V 61, cfr. 5; Gnecchi 28, 1 (Tav. IV, n. 10); Biaggi 261, 1431; coll. Verri/BCI 59, 91 (grosso da due soldi imperiali), coll. (V.D.) asta Nummorum Auctiones IV Lugano 16 giugno 1979 n. 125 e 126; coll. (Strada) asta Kunst und Muenzen XXVI Lugano 13 maggio 1988 n. 1136. Note numismatiche: Emissione sul tenore del “grosso tornese” di Francia per Filippo IV ( Fontainbleu 1268 - 29 novembre 1314) detto il Bello; al peso di 4,22 per pari lega d’argento e valutato 18 denari nel 1310 e successivamente 28 denari con editto del 18 aprile 1315 (da Toffanin MIR Milano 2013, Bellesia / PN marzo 2008). In precedenza classificato come Grosso da due soldi. Provenienza : Nomisma 48, RSM ottobre 2013, n. 573. Moneta di pieno modulo, leggermente concava dagli ottimi rilievi.3 punti
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Purtroppo siamo alla fine di un interessante viaggio numismatico :cray: lo abbiamo fatto insieme visitando 346 diversi paesi e postato 727 monete, di queste tante sono ancora spese quotidianamente :) Per quanto possibile ne abbiamo inserite giusto una piccola rappresentanza per ogni nazione o località in un periodo che è andato dal 1652 al 2012. Grazie a questa discussione ho riposizionato monete fuori posto (ne ho più di 7.200) ne ho trovato alcune che avevo dato per disperse, ne ho viste altre che non pensavo nemmeno di avere e ne ho riclassificato qualcuna che in passato avevo erroneamente attribuito ad altro paese. Ringrazio tutti i partecipati per la condivisione ed anche i semplici visitatori che hanno visto/letto solamente, magari qualcuno di loro guarderà con diverso interesse le proprie monetine estere messe da parte e dimenticate. Spero che la discussione, fatta più che altro di sole immagini, abbia suscitato un interesse, fatto nascere magari una passione o che l'abbia quantomeno rinnovata. Per quel che mi riguarda ho avuto modo di riosservare con interesse tantissime mie monetine che non toccavo da anni, ma quello che mi ha più sorpreso è che le ho prese in mano con la stessa emozione di una volta..... Buona ricerca a tutti :)2 punti
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@@Eldorado Collezionavo Euro all'inizio della mia carriera, a dieci anni. Nonostante abbia cambiato campo quasi subito, tutta la vecchia guardia del forum mi conosce così, per cui non ho neppure cambiato avatar :)2 punti
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Zecca di Ascoli: 2 Baiocchi (particolarità con al D/ la lettera E retrograda) Autorità emittente; Zecca di Ascoli - Prima Repubblica Romana (1798 - 1799) Valore nominale; 2 Baiocchi Peso; gr. 15,40 Diametro; mm. 32 Metallo; Cu (Rame) Descrizione del dritto; RE(retrograda)PVBBLICA ROMANA - Fascio littorio, con due legature incrociate ciascuna tra due legature orizzontali, con scure e pileo a destra. Descrizione del rovescio; DVE / BAIOCCHI / ASCOLI entro corona di foglie trinate chiusa in basso da rosetta e in alto da globetto. Descrizione del taglio; liscio Catalogazione; Bruni 18 Note: è la moneta fotografata nel libro di Bruni Renzo "Le monete della Repubblica Romana e dei governi provvisori": la n. 18 Provenienza: ex collez. C. - ex Pedoni listino "Mercurio" 1996 lotto 147 - ex Negrini 2 (29/11/1995) lotto 966 (collez. Mantegazza) - ex Asta Internazionale del Titano 34 (24/6/1988) lotto 6352 punti
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Discostandomi forse da alcuni colleghi/amici io spero, mi auguro e spingo affinché chi ha dato vita a queste interessantissime discussioni e chi vi ha contribuito con il suo lateriale, dati, foto etc. continuino a contribuirvi. Non sempre è facile conciliare i moti del'animo o far convivere personalità, soprattutto quando coscienti della validità dei propri contributi, magari assai diverse o anche rivali in un campo specifico come quello trattato nelle discussioni in ooggetto. Tuttavia questi contributi sono fondamentali per far vivere/continuare una discussione e temo che non sia tanto questione dello spirito di abnegazione di bravi curatori o moderatori, bensi proprio della sostanza primaria che alimenta discussioni come la presente, in mancanza della quale le discussioni sono suscettibili di avvizzire molto celermente Che alla guisa di una pentola a pressione si possa dar sfogo ogni tanto a questi moti non sarà la soluzione ottimale ma forse comunque preferibile, chiudendo un po' gli occhi, al rischio di far scomparire uno o, peggio, i due antagonisti dalla scena i cui contributi e ricerche sono molto importanti per proseguire nell'analisi di questa specifica monetazione.2 punti
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Categoria : BANCONOTE Anno : 1953 Autorità emittente : Türkiye Cumhuriyet Merkez Bankası Stato : Turchia Valore nominale : 500 lire Descrizione del dritto : Ritratto di Atatürk Descrizione del rovescio : Ippodromo e Moschea Blu ad Istanbul Catalogazione : Pick 171 Provenienza foto: mio sito www.LireTurche.4000.it2 punti
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Ciao a tutti, prima di partire volevo pubblicare qui per voi la cronologia del nostro forum, i fatti più importanti insomma di questi suoi anni di vita, ancora non compiuti visto che è nato il 29 febbraio :D Spero sia gradito e colgo l'occasione per ringraziare Staff e utenti. Lamoneta.it è la mia scuola di numismatica! ATTENZIONE: Molte date possono essere scorrette perchè non trovavo le informazioni. La maggior parte è basata sugli annunci del forum "Le News". Altri invece sul messaggio meno recente in cu si parla dell'avvenimento... Graditissime le correzioni. 29 febbraio 2004- Nasce Lamoneta.it con l’iscrizione di reficul, il nostro amministratore. Il forum conteneva le sezioni: Le news, Le proposte, Agorà, Identificazioni, Zecche Italiane e Zecche Straniere per le monete medievali, moderne e contemporanee (queste ultime includevano come sottoforum anche gli Euro), Falsi, Forum privati. In seguito nascono Segnalazioni, Monete Pontificie, Medaglistica, Araldica. 21 maggio 2004- yafet_rasnal oltrepassa per primo la soglia dei 100 messaggi, diventando il primo nobile di Lamoneta.it e nello stesso tempo il primo a raggiungere un grado superiore al “cittadino”. 26 maggio 2004- Nasce il primo prototipo di chat su taliacotium.it. 27 maggio 2004- Nasce la sezione Scambi per scambiare monete tra gli utenti e il 21 giugno va a buon fine il primo scambio del forum, effettuato tra yafet_rasnal ed Elisa Euro. 13 luglio 2004- Reficul pubblica il numero ZERO della rivista elettronica di Lamoneta.it. 15 luglio 2004- Nasce la sezione Cartamoneta. Settembre 2004- Roberto Ganganelli pubblica su Cronaca Numismatica un articolo su Lamoneta.it. Per la prima volta Lamoneta.it ha un articolo tutto suo su una rivista. Dicembre 2004- Nasce il catalogo fotografico di Lamoneta.it, nel maggio 2007 assume la veste grafica attuale- avviene il primo raduno del forum, al 49°Bophilex. Giugno 2005- Nascono i MANUALI 6 luglio 2005- Nasce Lamonetapedia, prima wiki di numismatica al mondo concessa da Lamoneta.it. Agosto 2005- Un hacker, forse infastidito dalle segnalazioni di falsi, sabota Lamoneta.it, rendendone impossibile l’accesso agli utenti. L’intervento degli admin salva il forum, ma tutti i dati dal 1° Agosto vanno perduti. Ottobre 2005- Nascono gli Identificatori Istantanei di Lamoneta.it. Novembre 2005- Nasce il Punto Informativo di Lamoneta.it, presentato a Veronafil 2005. Nasce la nuova chat. 10 dicembre 2005- Nascono le REPUTAZIONI di Lamoneta.it, diventate il 5 gennaio 2006 RINGRAZIAMENTI. 11 dicembre 2005- Ha inizio il I Concorso fotografico del Forum. Giugno 2006- Nascita del Mercatino di Lamoneta.it 16 Luglio 2006- Fid propone la suddivisione di Monete Contemporanee, approvata. 2 Settembre 2006- Pgl propone la sezione “Scripofilia”. Approvata. Novembre 2006- Lamoneta pubblica il suo primo libro, "Il libro dei sigilli", e crea i primi gadget. Gennaio 2007- Lamoneta.it cresce e si trasferisce su un server più potente. 6 febbraio 2007- Nasce il catalogo Mantova, opera che oggi può fregiarsi di aver pubblicato ben 3 tipologie assolutamente inedite non ancora pubblicate da alcun testo numismatico, più alcune varianti e un numero non definito di date mai censite da alcun testo numismatico 21 aprile 2007- Fino al 3 giugno Lamoneta.it organizza la sua prima mostra di numismatica, “IL VOLTO DEL POTERE”, a Vinovo (TO). Per questa occasione Lamoneta.it conia la sua prima MONETA COMMEMORATIVA. 5 luglio 2007- Lamoneta raggiunge i 5000 utenti.1 punto
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L’ASSE MONETALE SU ALCUNE MONETE NAPOLETANE Le due facce di una moneta presentano una rispetto all'altra un angolo di rotazione. Questo angolo dipende dalla tipologia della moneta e dal suo periodo storico. Nelle prime monetazioni l'allineamento tra le due facce è spesso casuale, viceversa nella monetazione moderna l'asse di rotazione viene quasi sempre predeterminato, per motivi estetici, a 0° (asse alla tedesca) o a 180° (asse alla francese). (Fonte La MonetaPedia.it)1 punto
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Molto interessante, ma ... ben poco "poetico" ... ;) Sarà pure una mia personalissima opinione, ma il fascino delle monete passate è tutta un'altra cosa (mi riferisco a quelle dal Regno d'Italia in giù, ad esempio) ... Queste monete supermoderne sono gioielli della tecnologia. Perfette ma ... asettiche, senz'anima. Scusate la divagazione OT... :D1 punto
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Ero in sala alla vendita collezione Mantegazza, l' ing. Bruno era seduto in prima fila alla destra di Don Raffaele, la moglie e una figlia andavano avanti ed indietro a portare i cataloghi da firmare al padre. Avevo 33 anni, e non ci eravamo mai incontrati, solo scontrati su qualche lotto ed il più delle volte ne uscivo con le ossa rotte. Dove si fermava Don Raffaele con il suo odioso modo di battere, attaccava Lui. Poco prima dell'inizio della battuta mi alzai ed andai a salutarlo, ricordo che gli dissi che mi spiaceva che avesse deciso di vendere. Rimase sorpreso per la mia invadenza e non trovò le parole per rispondermi. Una magnifica vendita, con la sala piena, tanti collezionisti che oggi si nascondono. Commercianti sempre pronti al rilancio. Acquistai parecchio, pezzi straordinari per qualità o per rarità, monete che in tante aste successive ed in tanti anni non sono più ricomparse. Sono stato fortunato ad esserci. Tra le monete che mi ero segnato sul catalogo (numerato e firmato 6) c'era anche il due Baiocchi di Legionario (ne ho poi acquistato uno, non così bello, ma in collezione sta bene lo stesso ... mica si può avere tutto !). Non era fanatico del rame l'Ing. Bruno, prediligeva l'argento, l'oro mi pare lo vendette a trattativa privata. Brrr. mi vengono i brividi solo a ripensare al catalogo ed alle cifre che potrebbero ancora spuntare tante delle monete offerte.1 punto
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Visto che, grazie ad Acraf, si è parlato di questo importante collezionista, segnalo che a questo indirizzo è disponibile in pdf (anche ad altissima definizione) il catalogo della collezione Pozzi venduta da Naville nel 1921. Al secondo indirizzo indicato qui sotto potete trovare numerosi cataloghi di aste dei primi decenni del '900: è un'iniziativa senza dubbio meritoria dell'Università di Heidelberg, che mi pare opportuno rendere nota sul forum. http://digi.ub.uni-heidelberg.de/diglit/kundig_naville1921_04_04/0007?sid=226b5390987b8cbfec053006365c7891 http://www.arthistoricum.net/themen/portale/german-sales/auktionskataloge/1 punto
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Ci credo che la moneta di Picchio in mano piaccia... Piacerebbe sicuramente anche a me! Complimenti anche all'amico legionario per le sue due monete di Ascoli. Grande rarità e qualità davvero ottima! ;)1 punto
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Complimenti, ricordo bene la moneta anche se son passati 20 anni. Davvero eccellente.1 punto
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Grazie mille. Ci ho messo un bel po' a decidermi, al momento mi sembrava una vera tonteria, ora ne sono ben contento. È proprio vero che si rimpiangono solo gli acquisti mancati, e quasi mai quelli fatti. Le confesso, con velata soddisfazione, che in mano è davvero un bell'oggetto.1 punto
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Ho appena finito di leggere l'articolo su Panorama Numismatico a nome di Pietro Magliocca e Francesco Di Rauso riguardante l'istituzione della disciplina militare e la costruzione di nuove caserme nel regno. Sono rimasto davvero colpito da tutte le nuove scoperte fatte dai due autori. La caserma "rossa" di Nocera Inferiore l'avrò vista decine di volte, ma mai immaginavo la sua storia grandiosa, soprattutto per i numeri. Che dire? I miei complimenti agli autori :clapping:1 punto
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Per Maurizio: Beh, spero che prima capiti l'occasione di berci una enorme pinta di birra parlando di monete e mischie, vandali e 1^ 2^ e 3^ linea, Nummetti e mete!! A presto, Matteo1 punto
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@@fabione191 Stasera inserisco qualcosa di fresco fresco allora, mi sembra di aver letto che valgono anche le serie di zecca, me lo confermi ?.........1 punto
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Caro Giuseppe, sono felice di leggere il tuo gentilissimo commento. Beh, diciamo che quel poco che so cerco di metterlo sempre a disposizione di tutti, non è detto che io sia un "maestro d'armi", ad oggi non mi sono mai dimostrato infallibile. In questo preciso momento non riesco a scrivere molto perchè sono a lavoro ma ti do la mia parola che entro stasera o domattina scriverò due righe sull'argomento dei conii così intavoliamo un discorso che potrà (spero) interessare e coinvolgere più persone. Se mi permetto di replicare ai tuoi messaggi è per due motivi: il primo è che ho piacere ad interagire con voi tutti e con te in particolar modo, il secondo è che dobbiamo anche rendere l'argomento comprensibile a chiunque si affacci in questa sezione e legge delle varie tecniche di produzione dei conii (uno degli obbiettivi del forum è quello di aprire gli argomenti a tutti), ......... ti anticipo che a Napoli tale produzione seguiva maggiormente una tecnica artistica, sotto molti aspetti diversa dalla tecnica utilizzata in alcune zecche dove ad esempio si faceva uso del pantografo. All'argomento potremmo anche correlare (magari in futuro) alcune ricerche che sto portando avanti (per il momento ancora in fase embrionale) che fanno luce sulle motivazioni dell'omissione delle firme degli incisori sul 99% delle monete napoletane dell'800.1 punto
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"Non però rilievi satinati come quelli che sembrano esserci nel primo esemplare postato prima della NLM. " Non saprei. Bisognerebbe interpellare un esperto di coniazioni. Possiedo una lira dell'1 con i rilievi apparentemente satinati, ma non si tratta di una moneta proof . Più semplicemente, è una moneta in altissima conservazione e con i fondi lucenti, verosimilmente era fra i primi esemplari battuti con conii ancora "freschi" e puliti.... La potremmo chiamare una moneta "proof-like", ma rimane pur sempre una moneta "di serie". M.1 punto
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LEUCHTTURM cargo 6 per i vassoi , bisogna prendere quelli che vanno bene per accogliere le monete in capsula del diametro per i 25 euro (non ricordo esattamente quale è) di valigetta io ne ho anche una seconda della ABAFIL , nome e modello non ricordo1 punto
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buongiorno é una moneta di Siracusa del periodo di Dione 357-354 a.C. D/ testa barbata di Zeus Eleuterios a destra coi capelli corti; intorno ZEUS ELEUTERIOS in caratteri greci. R/ Fulmine alato verticale ; a destra chicco d'orzo. intorno SIRAKOSION in caratteri greci peso grammi da 16,8 a 15,6 Corpus Nummorum Siculorum di R.Calciari, Vol. II pag. 164 n. 71 e seg. ciao PIetro1 punto
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Vero! Ricordo mia madre spiegando a me che il motivo che ho visto 2-dollaro note con un angolo piegato o un angolo strappato fuori era che qualcuno stava cercando di contrastare la sfortuna che hanno pensato fosse intrinseca a queste note. Un altra menzione veloce, che certo deve estendersi a molti paesi e molte volte: le monete erano molto usate come talismani in navi, frequentemente essendo posizionati sotto gli alberi delle navi a vela e sotto il radar (e altri) alberi delle navi moderne. :) v. --------------------------------------------------- True! I remember my mother explaining to me that the reason I saw 2-dollar notes with a bent corner or a corner torn off was that someone was trying to counteract the bad luck they thought was intrinsic to these notes. One other quick mention, which I’m sure must extend to many countries, and many times: coins were much used as talismans in ships, frequently being placed under the masts of sailing ships, and under the radar (and other) masts of modern ships. :) v.1 punto
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La continuazione dei discorsi intrappresi è quello che vogliamo tutti. Anche e soprattutto con i protagonisti. L'unica richiesta, o meglio preghiera, è di farlo nel rispetto reciproco e delle idee altrui, anche se errate. La discussione serve proprio per capire e far capire quale potrebbe essere la verità. Non imporla, ma spiegarla. Arka1 punto
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Eccola... pre e post bagnetto... come immaginavo sotto allo sporco c'era un bel lustro :) -pre -post1 punto
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Categoria: MONETE CONTEMPORANEE Autorità emittente: Giovanni Principe Reggente del Portogallo fino al 1816, poi Re del Portogallo con il nome di Giovanni VI Valore nominale: 400 reis (reali) - Zecca di Rio de Janeiro (anno 1816) Peso: gr. 14,00 Diametro: mm. 35 Metallo: Argento Descrizione del dritto: Stemma coronato (a sinistra 400, a destra 1816) e contornato dalla scritta JOANNES.D.G.PORT.E.ALG.P.REGENS. Descrizione del rovescio: Croce contornato dalla scritta IN.HOC.SIGNO.VINCES. Descrizione del taglio: Rigato Catalogazione: ? Note storiche e numismatiche: Giovanni VI era il secondo figlio di Maria I del Portogallo, decima Principessa del Brasile. La madre di Giovanni ascese al trono portoghese nel 1777. Nel 1788 Giovanni ricevette il titolo di principe ereditario e quello di Principe del Brasile. Nel 1799 Giovanni assunse il controllo dello Stato in nome della madre che era stata giudicata inadatta a governare. Egli mantenne questa posizione sino alla morte della madre, avvenuta nel 1816. Nel 1807 il Portogallo venne invaso dalla Francia. L'intera famiglia reale portoghese si trasferì in Brasile. La corte, in esilio, si stabilì a Rio de Janeiro. Nel 1816, alla morte della madre, Giovanni venne riconosciuto come Re del Portogallo, ma continuò a risiedere in Brasile, che aveva elevato allo status di regno il 16 dicembre 1815. La conseguente reazione del Portogallo si esplicò nella pacifica rivoluzione del 24 agosto 1820, e la proclamazione di un governo costituzionale, al quale Giovanni dovette giurare fedeltà al suo ritorno in Portogallo nel 1821. Giovanni morì a Lisbona il 26 marzo 1826, e gli successe il figlio Pietro (col nome di Pietro IV). Studi recenti realizzati sugli intestini di Giovanni, che erano stati sepolti in un vaso, hanno dimostrato la presenza di tracce di avvelenamento da arsenico. (da Wikipedia)1 punto
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Santo Stefano con le siciliane e ... un'intrusa indiana ! Difficile caro Picchio che tu potessi riconsocere una frazione di tari' (o anche di dirham) nella piccola monetaina a sin in basso nella foto perché la monetina ha tutta l'aria di essere piu' esotica e probabilmente un bel fanam di Tajore : Ruler : Anonymous Maratha ruler Year : 1674 - 1799 AD Unit : Gold Fanam, 7 mm, 0.33 gm Obverse : Dagger upright Reverse : Pellety design Reference : None alcuni scambiamo la spada per un bel "lingam" (simbolo fallico di Shiva), lascio a te interpretare come meglio credi. Verifica se sul retro ci siano dei puntini/pallini, se vi sono è incontestabilmete lei (vero che puo' scambiarsi a prima vista per una produzione celtica)1 punto
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Ecco un'altra moneta che vi presento e che sono fiero di avere in collezione Categoria: Monete Moderne Autorità Emittente: Federico Ulrico (Principe di Wolfenbuttel) Valore Nominale: Tallero Diametro: 42 mm Peso: 28,5 g Zecca: Brunswick-Luneburg Metallo: Argento Descrizione D. : La moneta al dritto porta lo stemma del casato, elaboratissimo e caricato da vari cimieri, e la legenda: FRIDERIC . VLRIC . D . G : DVX : BRUNS : ET : LVN. Descrizione R. : Al rovescio il Wilder Mann, cioè il leggendario uomo selvaggio circondato da legenda: DEO * ET * PATRIAE * ANNO * 1630.1 punto
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Taglio: 10 cent Nazione: Italia Anno: 2004 Tiratura: 4.925.000 Condizioni: B Città: Milano1 punto
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Taglio: 20 cent Nazione: San Marino Anno: 2005 Tiratura: 160.000 Condizioni: B+ Città: Milano1 punto
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Taglio: 5 cent Nazione: Italia Anno: 2003 Tiratura: 1.844.000 Condizioni: B+ Città: Milano1 punto
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Salve amici, riapro questa interessante discussione per postare l'immagine del dettaglio del 5 grana in mio possesso...1 punto
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mi piace la tua idea di portare la lira. vorrei consigliarti questo sito dove potrai trovare degli spunti. https://sites.google.com/site/jakfiamma/mignon1 punto
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Se me lo permettete posto anche questa :D Auguro a tutti voi un buon Natale :) Simone1 punto
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Categoria: MEDAGLIE Per il ristabilimento della dinastia dopo la sconfitta della Repubblica Napoletana. Autorità emittente: Regno di Napoli - FERDINANDO IV Valore nominale: --- Peso: g 64,4 Diametro: mm 48,2 Metallo: Bronzo Dritto: FERDINAN. IV D: G. SICILIAR. ET HIE REX. Effigie del Re, a destra, in parrucca, lorica, manto reale ed ordini cavallereschi. In basso: G . H. K. (Conrad Heinrich Kuchler). Rovescio: Veduta di Napoli con Castel S. Elmo illuminato a destra dal sole. Sul mare vascello inglese navigante. In primo piano due gruppi di persone, a sinistra le milizie della Santa Sede, capitanate dal Cardinale Ruffo, che inseguono i repubblicani sgominati. In alto un angelo suonante la tromba e sostenente il ritratto dell'ammiraglio Nelson. All'esergo: PER MEZZO DELLA DIVINA PROVVIDENZA DELLE | DI LUI VIRTÙ DELLA FEDE & ENERGIA DEL SUO POPOLO | DEL VALORE DE' SUOI ALLEATI ED IN | PARTICOLARE GL'INGLESI CLORIOSTE | RISTABILITO SUL TRONO. | LI 10 LUGLIO 1799. Intorno al ritratto di Nelson: HOR. NELSON DUCA BRONTI. Taglio: Liscio Catalogazione: Ricciardi 59; B.H.M. 479; D’Auria 611 punto
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Come darti torto? Il fascino del vissuto ma non troppo... Si è spesso ripetuto in questa sezione che siamo collezionisti di pezzi storia e/o monete, e non di conservazioni. Basta con questi MB - BB - SPL - FDC poi.. cosa sono? ......ma chi le ha viste mai? :rofl: La nuova frontiera: CPG - UPS - UP - (circolata punto giusto) (usata per la spesa) (usata poco) NUP deve essere proprio il massimo! - Non Usata Più - (nel senso che dopo che si è messa in collezione non si è più utilizzata per comprare) _______________________ :crazy:1 punto
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Secondo me, ed è solo una mia modesta opinione, si poteva prendere tutto con più calma e fare per tutti gli stati partecipanti dei sondaggi come quelli fatti per U.S.A. e Italia.. Ci sarebbe voluto molto tempo, ma si sarebbe ottenuto un lavoro più completo. Facendo così, in che modo vengono scelte le banconote dei paesi che partecipano alla gara? Una scelta a caso tra tutte? Scelta da chi? Con quale criterio? E' vero che anche con l'altro sistema le banconote partecipanti erano relativamente poche (farle con tutte è impossibile), ma c'era già più scelta e più competitività, e la banconota che arrivava in finale per contendersela con gli altri paesi era realmente una banconota che incontrava il favore del pubblico.. Non dico che le banconote proposte siano brutte, o che il lavoro sia fatto male (ci mancherebbe, anzi grazie per il divertimento che ci offri e complimenti per l'impegno), però secondo me le banconote che sarebbero giunte in finale sarebbero state diverse, e il risultato di molti sondaggi, oltre che più veritiero, sarebbe stato di gran lunga diverso.1 punto
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Autorità emittente: Zecca di Firenze Valore nominale : Pezza della rosa Peso : Gr. 25.961 Diametro : mm 43,05 Taglio :Liscio Riferimenti :C.N.I. 102 - MIR 66/13 D/ COSMVS. III. D. G. M. DVX. ETRVRIAE. Stemma poligonale in cartella ad intagli e volute, sormontato da corona con giglio in mezzo. In esergo data 1718 R/ GRATIA OBVIA VLTIO QUAESITA (la benevolenza è spontanea la punizione è ricercata) Due piante di rose fiorite,intrecciate. In esergo + LIBVRNI + Note bibliografiche da " IL LINGUAGGIO DELLE MONETE" di Mario Traina Moneta coniata a Firenze, Livorno non ebbe mai zecca. Con questa impresa ( il motto venne ideato dal bibliotecario del granduca Francesco Rondinelli), Ferdinado II lanciò un messaggio ai suoi nemici: come la rosa,nonostante la sua grazia e bellezza (GRATIA OBVIA), ha le spine che la proteggono contro chi vuole rovinarla (VLTIO QVAESITA) cosi il granduca,pur essendo di animo buono,non avrebbe esitato a rintuzzare qualsiasi offesa( Galeotti 1930,P243) Altri con minor fondamento riferiscono il motto a Livorno. Note personali: quando la osservo da vicino,e toccandala delicatamente con mano, trasmette un energia indescrivibile.1 punto
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Ciao @gianvi e grazie per le ulteriori foto. Tra le scansioni e le foto c'è molta differenza, sembrano quasi due monete differenti. Le scansioni danno l'impressione di una moneta con una patina molto intensa, ma gradevole. Le foto invece mostrano una moneta che a stento sembra essere patinata. C'è sempre molta luce riflessa nelle foto, che toglie nitidezza e chiarezza alla visione fotografica, personalmente non riesco ad essere molto preciso con la valutazione. Stesso discorso anche per la moneta periziata. Se le foto non sono chiare, il rischio che si corre è quello di dare un'errata valutazione della moneta (cosa già ardua perché attraverso una fotografia la valutazione è sempre approssimativa). Con queste foto, ho l'impressione che la moneta chiusa nella perizia sia stata pulita. Ripeto che posso sbagliare benissimo, però la poca chiarezza della foto mi trasmette quell'impressione. Grazie per le foto Cordiali saluti1 punto
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Vi ringrazio, mi fa davvero piacere vedere che non sono l'unico a pensarla in questo modo!1 punto
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Io farei una netta distinzione fra riconio e riproduzione, in quanto il riconio può essere realizzato anche dalla zecca dello Stato, per riconiare monete a corso legale o anche ad uso commemorativo con le dovute modifiche di qualche particolare e/o materiale.. ma comunque specificandone sempre l'origine e l'ufficialità della stessa. Invece quando si verifica il caso di una monete fasulla realizzata nel tentativo di truffare, più o meno simile all'originale (e magari anche spacciata per tale da chi la sta proponendo) allora non chiamiamolo riconio ma riproduzione! Per me sono due termini ben differenti e mi guarderei bene da non far di tutta l'erba un fascio.1 punto
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