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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/30/13 in tutte le aree
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Categoria: Monete Moderne in Oro Autorità Emittente: Ferdinando IV Re del Regno di Napoli Valore Nominale: 6 Ducati Peso: 8,8 Gr. Diametro: 26,5 mm. Contorno: Treccia in rilievo Metallo: Oro 906,25 Descrizione del Diritto: FERDINAN.IV.D.G.SICILIARVM.ET.IE.REX (Busto a destra) in basso B.P. Descrizione del Rovescio: HISPANIAR / INFANS 1783. Stemma coronato tra C // C / C e D / 6 Catalogazione: Gigante 28a Millesimo: 1783, Zecca di Napoli7 punti
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Categoria: Monete Contemporanee in Oro Autorità Emittente: Ferdinando I Re del Regno delle Due Sicilie (1816-1825) Valore Nominale: 15 Ducati Peso: 18,93 Gr. Diametro: 29,5 mm. Contorno: PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPIS (in incuso) Metallo: Oro 996 Descrizione del Diritto: FERDINANDVS I . D . G . REGNI SICILIARVM ET HIER . REX . (Testa coronata a sinistra) Descrizione del Rovescio: HISPANIARVM / INFANS 1818 (Genio volto a sinistra con colonna coronata e scudo) Nell'esergo ACINI 425 // TITOLO MILLESIMI 996 // DUCATI 15 Catalogazione: Gigante 2 Millesimo: 1818. Zecca di Napoli6 punti
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Ritorno con la più bella del 2013 categoria rame, a volte la più bella può anche non essere la più bella esteticamente, ma la più bella può essere anche la più ricercata o la più desiderata. Nel mio caso si parla di una delle monete che cercavo praticamente da sempre e mai trovate in giro, rara più del san Gennaro della stessa serie, ma riportata comune dai cataloghi. Categoria : monete moderne in rame Autorità emittente : REPUBBLICA DEL REGNO DI NAPOLI (Nome Ufficiale) – Enrico di Lorena Anno : 1648 Valore Nominale : 1 Tornese Peso : 2,35 gr. Diametro : 21 mm. Metallo : Rame Descrizione del dritto : HEN . DE . LOR . DVX . REI . N . Scudo coronato con SPQN Descrizione del rovescio : LETIFICAT 1648 . Grappolo d'uva, a sinistra GA/C a destra simbolo coniatore O Catalogazione : MIR 284, PR 5 Note storiche: Strettamente legata alla repubblica napoletana è la figura di Tommaso Aniello d'Amalfi, detto Masaniello, il pescivendolo che iniziò la rivolta popolare che tra il 1647 e il 1648 portò alla nascita della repubblica. Nonostante la breve durata, la ribellione da lui guidata indebolì il secolare dominio spagnolo sulla città, riaprendo la strada alla contesa tra Spagna e Francia per il possesso della corona di Napoli.5 punti
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La più grande: Autorità Emittente: Ferdinando I Re del Regno delle Due Sicilie (1816-1825) Valore Nominale: 30 Ducati Peso: 37,87 Gr. Diametro: 35,3 mm. Contorno: PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPIS (in incuso) Metallo: Oro 996 Descrizione del Diritto: FERDINANDVS I . D . G . REGNI SICILIARVM ET HIER . REX . (Testa coronata a sinistra) Descrizione del Rovescio: HISPANIARVM / INFANS 1818 (Genio volto a sinistra con colonna coronata e scudo) Nell'esergo ACINI 850 // TITOLO MILLESIMI 996 // DUCATI 30 Catalogazione: Gigante 1 Millesimo: 1818. Zecca di Napoli Nota:le 3 monete provengono dalla collezione Martorana di Palermo.5 punti
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Il 2013 purtroppo mi ha tenuto per la maggior parte del tempo lontano dalla numismatica e di conseguenza dagli acquisti. Categoria : monete moderne in argento Autorità emittente : REGNO DI NAPOLI – Carlo VI d'Asburgo, come Imperatore Anno : 1730 Valore Nominale : 1 CARLINO; 10 GRANA (G X) Peso : 2,1 gr. Diametro : 21 mm. Metallo : Argento Descrizione del dritto : CAR: VI. D. G. ROM: IMP. Busto laureato dell'imperatore, dietro MP/A, sotto G. Descrizione del rovescio : . IN HOC SIGNO VINCES . Croce cantonata da raggi, sotto 1730 e G.X Catalogazione : MIR 328, PR 215 punti
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Premetto, prima di iniziare a scrivere, che il tutto è nato da una discussione accesa tra due utenti del forum, non li cito per ovvi motivi, ma sicuramente si riconosceranno e qualcuno li riconoscerà. Non ho potuto fare a meno di pensarli quando ho messo su questi appunti e non nascondo che più di un sorrisino è scappato e per questo mi scuso, ma non ho resistito :D A chi non è capitato di ragionare per assurdo per avvalorare le proprie tesi? In vita mia mi è capitato di assistere a varie discussioni in cui i più strani accostamenti venivano utilizzati per i propri ragionamenti. Applicare questo tipo di logica anche nei discorsi di stampo numismatico porta a crearsi monete e nominali mai esistiti e completamente diversi da quelli già conosciuti, così tra una moneta fantomatica e l'altra è capitato anche un carlino DEFENSOR FIDEI. La dea Moneta come suo solito si fa beffa di noi poveri studiosi di numismatica e così può far realizzare l'assurdo: durante un lavoro di ricerca, infatti, esce fuori il carlino citato. La moneta in questione, coniata sotto il regno di Filippo II d'Asburgo re di Spagna (1556-1598), è apparsa in un'asta del 2002 (Asta 3 del 17/11/2002, lotto 323, Inasta S.p.A) D: PHILIPP REX ARAGON V Testa nuda del Re volta a destra. GR/VP (Germano Ravaschieri/Vincenzo Porzio) R: DEFEN / SOR / FIDEI In ghirlanda d'alloro. La moneta si presenta praticamente identica a tutti i carlini coniati sotto il regno di Filippo II ed ha la particolarità di riportare al rovescio la disposizione del titolo di difensore della fede in maniera opposta al suo solito: DEFENSOR FIDEI, appunto. Analizzando la tipologia dei FIDEI DEFENSOR, si può facilmente evincere come l'errore di assemblaggio di un conio abbia portato alla nascita di una nuova variante e, in questo caso, di errore si può parlare: si nota, infatti, che sia i carlini coniati precedentemente (durante il periodo da principe di Spagna e quelli recanti la sigla IBR - Giovan Battista Ravaschieri) sia quelli che furono coniati successivamente (con le sigle IAF/CI - Giovanni Antonio Fasulo/Gaspare Giuno) presentano la dicitura corretta e non sarebbe stato logico, tenendo presente anche il periodo di difficoltà economiche per il Regno di Napoli, creare un conio ex novo usato solo per un'unica tipologia. Per quanto riguarda il titolo, esso nasce come Defender of faith nel 1521 e fu attribuito da papa Leone X al re d'Inghilterra Enrico VIII, fin quando quest'ultimo rimase fedele alla chiesa cattolica, e fu ereditato da Filippo II dopo esser diventato re consorte d'Inghilterra nel 1554, nonostante non ne fosse più re, conservò il titolo anche grazie al suo contributo nella battaglia navale di Lepanto contro i turchi.4 punti
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Anche se i mezzi a mia disposizione non mi consentono foto ad elevata risoluzione o foto scattate alla luce di qual si voglia luce da voi preferita, mi auguro vogliate gradire ugualmente la visione di questo meraviglioso 6 Ducati 1783 appartenente alla mia collezione, un'incantevole moneta d'oro satinata con fondi a specchio, secondo il mio parere un pezzo di rara bellezza!4 punti
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Il mio contributo alla categoria Banconote 50 Lire "Buoi" - Vittorio Emanuele III Autorità emittente: Banca d'Italia Data di emissione: 01/08/1917 Firme: Stringher / Sacchi Recto: Figura seduta di Pallade in chiaroscuro, con ramo di ulivo nella mano destra e scudo imbracciato nella sinistra. A sinistra l'ovale per la filigrana è circondato da rami di ulivo. Chiude il tutto un festone cromatico di foglie e frutta di arancio. Verso: l campo centrale è occupato da una scena agricola in chiaroscuro, rappresentata da due buoi con aratro condotti da un contadino. Una cornice esterna di colore arancio circonda l'intera composizione. Negli angoli, all'interno di quattro rosoni, compaiono la cifra "50" e un'aquila reale recante nel petto lo stemma dei Savoia. In alto, festoni di fiori e frutta. In un medaglione è rappresentato in filigrana il profilo di Dante Alighieri con la corona di alloro.3 punti
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Di sicuro una moneta da 3 cavalli del Regno di Napoli, credo di Filippo II. La bassa conservazione del D/ non permette l'esatta catalogazione. Come puoi notare potrebbe essere anche questa: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIIR/42 punti
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...a quanto mi dice un amico, accedere ai fascicoli delle indagini e quindi alle informazioni, non è poi così semplice.... ...quindi conoscere i risultati di una indagine, non è proprio alla portata di tutti.... A meno che il buon Elledì non decida di illuminarci ulteriormente, penso che molte cose dette a proposito dello scudo dell'uno, rimarrano nell'ombra e i soliti noti continueranno a farsi grassi affari!!2 punti
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Boh. Addirittura... nonostante tutta la stima se è vero mi pare un pò un' esagerazione. Saluti Simone2 punti
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LaCategoria: Monete Contemporanee in Oro piccola sopra, questa è la media: Categoria: Monete Contemporanee in Oro Autorità Emittente: Ferdinando I Re del Regno delle Due Sicilie (1816-1825) Valore Nominale: 15 Ducati Peso: 18,93 Gr. Diametro: 29,5 mm. Contorno: PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPIS (in incuso) Metallo: Oro 996 Descrizione del Diritto: FERDINANDVS I . D . G . REGNI SICILIARVM ET HIER . REX . (Testa coronata a sinistra) Descrizione del Rovescio: HISPANIARVM / INFANS 1818 (Genio volto a sinistra con colonna coronata e scudo) Nell'esergo ACINI 425 // TITOLO MILLESIMI 996 // DUCATI 15 Catalogazione: Gigante 2 Millesimo: 1818. Zecca di Napoli2 punti
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Ciao, ti rispondo per quel che so sulle monete antiche (chi le segue ti saprà dire qualcosa in più): se chi trova una moneta con metal detector o in modo fortuito deve denunciarne il ritrovamento in quanto potrebbero rivestire un interesse archeologico ecc... se tu compri monete su ebay da privati non sei "tutelato" sotto certi aspetti, potresti fare un incauto acquisto (comprare ad esempio una moneta da scavo che è illegale qui in italia). Se tu compri una moneta da un commerciante, quinti titolare di partita IVA ti verrà fornita la fattura e non so se qualche altro documento sulla lecita provenienza, ma credo (non ne sono sicura) basti solo la fattura. Comunque per avere più risposte e certe, potresti aprire una discussione in merito in questa sezione http://www.lamoneta.it/forum/48-la-piazzetta-del-numismatico/ ponendo la tua domanda :)2 punti
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- Categoria: Monete Moderne dal 1500 al 1800 - Autorita' Emittente: Battuto nella citta' di Siena, Armetta 88 Capitoli del 15 Giugno 1526 - Valore nominale: Era catalogato nel CNi come parpagliola da 10 quattrini, il Mir la reidentifica come ''Grosso con Lupa'' non e' indicato un nominale. - Peso: Gr 1,82 - Diametro: Mm 23 - Metallo: Argento - Descrizione del D/: + SENA . VETVS . CIVITAS . VIRGIN (questo mio esemplare e' una variante con il '' VIRGINI'' finale, nel Mir non e' ancora riportata questa variante per il grosso con lupa) nel campo la lupa a Sinistra con testa retrospiciente allatta gemelli. - Descrizione del V/: ( Armetta 88 ) . A . ET . ω . PRINCIPIV . ET . FINIS - Descrizione del taglio: --- - Catalogazione: M.I.R Toscana Zecche minori n°542 - Note storiche / Numismatiche: La Repubblica di Siena nasce nel 1125, anno in cui viene deposto il vescovo, allora a capo della città e del contado attorno ad essa. Viene eletto un Governo Consolare per governare lo Stato Senese nei suoi primi anni di vita: nel 1125 viene nominato Manco, primo Consul Saenensis. Convenzionalmente viene indicato il 1186 come l'anno del riconoscimento ufficiale del nuovo Stato da parte del Sacro romano Impero, anno in cui l' Imperatore Federico Barbarossa concede la possibilità di battere moneta e di eleggere liberamente i consoli. I gemelli Senio (o Seno) e Ascanio (o Aschio) erano secondo la leggenda i figli di Remo (fratello di Romolo). La leggenda vuole che i due fratelli siano scappati al di là del Tevere, per sfuggire allo zio, che dopo il fratello avrebbe voluto uccidere anche i nipoti. Inizialmente si sarebbero diretti verso il tempio del dio Giano, recandosi nella zona dell'odierno Gianicolo. Sarebbero poi fuggiti da Roma e scappati a nord verso l'etruria avrebbero fondato la città di siena portandosi dietro il simbolo della lupa capitolina che per questo motivo rientra anche nello stemma di siena I due fratelli fondarono inizialmente tre fortificazioni sui tre colli che avrebbero poi in seguito formato la città, per potersi difendere dall'assedio di Montorio e Camelio emissari mandati da Roma dallo zio Romolo. Il nome della città deriverebbe perciò da Senio, mentre il fratello avrebbe dato nome al vicino centro di Asciano. Spesso facciamo l'errore di credere che sotto la lupa di ''siena'' ci siano Senio ed Ascanio, mentre invece la leggenda parla chiaro, quando fondarono siena portarono con se' lo stemma della lupa capitolina, quella cioe' che ha salvato Romolo e Remo. si, i gemelli sotto la lupa di siena non sono che Romolo e Remo. Ecco una copia della leggenda. '' Senio e Aschio, i figli di Remo, per sottrarsi all'ira dello zio Romolo, fondatore e primo re di Roma, fuggirono dalla citta natale portandosi dietro il sacrario della lupa, sottratto dal tempio di Apollo. E fu proprio Apollo che favori la fuga di Senio e Aschio, facendo trovare loro, sulla strada verso la Toscana, due splendidi cavalli, uno bianchissimo, l'altro nero come la notte. I fuggiaschi, scampati con l'aiuto divino alla persecuzione di Romolo, giunsero presso it torrente Tressa dove si unirono ai pastori del luogo, costituendo di fatto una prima comunita, Per difendersi poi dagli attacchi delle tribu vicine costruirono sulla cima di un colle un castello - Castel Senio - che fu quindi primo e piu antico nucleo della nuova citta e che corrisponderebbe a quella parte pin elevata di Siena che si chiama Castelvecchio. Vani furono i tentativi orditi da Romolo per catturare i due fratelli e anche l'invio di due re - Montonio e Camelio - non produsse i risultati sperati. Nella guerra Montonio, assediato, fu costretto ad arrendersi, mentre Aschio venne ferito e Camelio firmb la pace accontentandosi di vivere per it momento nel castello di Senio, anche se la leggenda vuole proprio Camelio fondatore del castello di Camollia. Si festeggie la fine delle ostilita ordinando grandi sacrifici in onore di Apollo e di Diana su due are vicine: dall'altare dedicato ad Apollo si levo un fumo denso e nero, mentre dall'ara di Diana sfiocce una nuvola bianca. Ecco quindi svelato anche l'arcano della balzana.: prima i due cavalli, adesso le due nuvole di fumo; e questo un segno della volonta celeste, e Siena adotta cosi come insegna la balzana, fiero e glorioso scudo senese, la cui meta superiore e bianca e l'inferiore nera. Non viene dimenticata, ovviamente, nemmeno la lupa con i gemelli, che fu assunta a rappresentare la citta, figlia promogenita di Roma, e non e un caso che proprio per tale simbolo Siena, il cui nome era Saena Julia '' Ecco una delle tante statue che si trovano a Siena Questa l'ho fotografata per piu' motivi; Si troa dentro la contrada de ''La Lupa''; la zona si chiama ''Le lupe'' perche' ci sono due statue uguali che si guardano vegliando sulla contrada e su quella parte delle mura di Siena; ricollegandosi ancora una volta a roma, sotto la statua c'e' la scritta S.P.Q.S anche questa strettamente collegata e ripresa da Roma . Ad un recente incontro con degli studiosi a cui ho partecipato ascoltando felice, ho capito che la storia della mia citta' e' molto collegata anche con dei come Apollo e Diana (a cui sono state fatte le offerte e dal quale e' scaturito il fumo nero e bianco diventato stemma della citta'). Una delle divinita' piu' importanti potrebbe essere Stata la Dea Minerva, vergine della sapienza, a Lei era dedicato il tempio che si dice posasse le fondamenta dove ora c'e' il duomo, ed e' lei, che potrebbe aver per la prima volta ispirato la dicitura ''SENA VETUS CIVITAS VIRGINI'' quando ancora il tempio pagano poggiava su Siena. La moneta potrebbe, quindi, essere in via indiretta una forma di ringraziamento, oltre che alla vergine maria, diventata poi testimone di molte altre monete, anche di una dea pagana. Mi fermo qui' perche' parlerei per ore :)2 punti
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Autorità emittente: Vittorio Emanuele III - Regno d'Italia Valore nominale: 100 lire 1912 serie "Aratrice" Peso: gr 32.25 Diametro: 35 Metallo: oro 900/1000 Descrizione del dritto: Vittorio Emanuele III - Semibusto a sinistra in uniforme Descrizione del rovescio: L'Italia agricola con aratro Descrizione del taglio: rigato2 punti
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Credo sia opportuno proseguire sul decadramma in vendita da artcoins in questa discussione, se ne stava parlando già in altre due. Posto la scansione dell'esemplare magistralmente fotogratato sul kraay-Hirmer "Greek Coins" 1966 (che corrisponde all'esemplare al Museo di Berlino, gr.41,64). Mi scuso se l'immagine del D/ risulta tronca, ma è parecchio laterale. In piu ogni volta che prendo in mano quest' opera e la devo scansionare incrocio le dita ed in apnea procedo..(con la tremenda paura di rovinare il volume.., che a parer mio è tra piu belle opere foto/numismaticatiche mai pubblicate). ciao skuby1 punto
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Ecco il mio personalissimo calendario 2014 Chi desidera scaricarlo può farlo qui AUgurissimi di Buon Natale a tutti roth37 CALENDARIO 2014.tar.gz1 punto
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buone feste, a tutti prego un aiuto per identificare questa mo :good:neta :pleasantry: peso 0.7 grami buon capo d'anno....1 punto
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Mi è stata regalata questa medaglia che posto ,pur non essendo sicuro che sia consona alla categoria, considerando che non è stata coniata ne da uno stato ne da un regnante ,ma da un ente sia pur pubblico. Al limite potete sempre toglierla ! Categoria Medaglie Autorità emittente Accademia delle scienze ,arti e letteratura di Besançon. Peso gm. 85,00 Diametro mm. 55,00 Metallo rame Descrizione del diritto Testa femminile laureata . ACAD. DES SCIENC. ARTS BELL. LETTR. DE BESANCON Descrizione del rovescio Corona d'alloro attorno alla quale PRIX DECERNE EN SCIENCE PUBLIQUE LE 24 AOUT 1867 Al centro HISTOIRE M. J. CH. GAUTHIER in esergo ANNA D A PRES J.P. MATRE 1848 Descrizione del taglio Liscio con inciso in piccolo CUIVRE1 punto
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si è un grosso di alessandro VII ci sono diverse varianti sul muntoni,il tuo dovrebbe essere n.231 punto
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D/ Tre righe di legenda cufica con in alto una stella: Esaltato da Dio - Re Ruggero - Ridottato in cerchio lineare. Legenda cufica marginale R/ Croce a bracci uguali con IC XC Ni KA Negli spazi ad ogni estremità della croce due puntini in cerchio lineare Legenda cufica marginale Spahr 601 punto
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Buongiorno e benvenuto nel forum. le monete del Regno ancora in circolazione nel 1947, sono tutte quelle della serie Impero e della serie precedente, le quali ancora avevano valore legale (vedi DM 19 dicembre 1946 e D.Lgs CpS 18 maggio 1947, n° 470 ) Furono cambiate al valore nominale con le nuove monete repubblicane fino al 31 luglio 1947 . Chiaramente con l'inflazione che c'era ai quei tempi, moltissime monete (specialmente i pezzi d'argento e quelle da 10-20-50 centesimi) non furono portate al cambio. le prime perché, naturalmente, l'argento contenuto valeva più della moneta; le seconde, perchè il valore era irrisorio e non valeva la pena portarle alla Tesoreria provinciale. saluti e auguri1 punto
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Grazie mille per la risposta completa e la capacità molto professionale nel riconoscere la moneta. Auguri di buon anno!1 punto
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Se dovessi chiuderla io non scriverei le classiche sigle qfdc o fdc...ci scriverei ECCEZIONALE e basta :D ancora complimenti.1 punto
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Si vede dalle foto che catturano i dettagli come la moneta sia non circolata. Se passi da Roma ed hai voglia, te la fotografo... ;)1 punto
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Ieri la scossa, anche se in maniera lieve, si è avvertita anche da me. Il pensiero va alle persone vicine all'epicentro che sicuramente non passeranno una tranquilla fine d'anno. Riguardo a S. Emidio presente sulla medaglia postata da Francesco77 (interessante l'EMIDDIO) vi era una vecchia discussione a riguardo http://www.lamoneta.it/topic/91467-santi-e-terremoti/1 punto
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Questa proviene dalla mia collezioncina di devozionali napoletane, è in bronzo, riporta la firma OLIVIERI INC. coniata a Napoli verso il 1865-1885. E' di forma ellittica e misura mm 33x28,5. E' un po' usurata perchè portata a maneggiata certamente per la forte devozione popolare per sant'Emidio, protettore del popolo contro i terremoti, si tratta di un santo molto venerato in diverse località del Sud, non saprei stabilire però se coniata per ex voto in occasione di un preciso evento sismico di quel periodo o per devozione, purtroppo manca la data, peccato! http://it.wikipedia.org/wiki/Emidio_d'Ascoli http://www.santiebeati.it/dettaglio/65250 Vediamo se qualche amico esperto di devozionali o di storia locale può riuscire a capir qualcosa in più di questa medaglia, magari il l'immagine del rovescio potrebbe dare qualche indicazione. Grazie mille. @@borghobaffo @@giancarlone @@fabio221 punto
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Non brillantissimo l'esito delle aste di medaglie papali negli ultimi giorni del 2013: una coda di aste elettroniche nel periodo delle feste natalizie, inconsueta rispetto al passato. ARTEMIDE ha proposto in asta solo on line circa 40 medaglie (con diversi riconi, ma anche con qualche esemplare non comunissimo). Il venduto è stato molto limitato (circa il 20%). Da tempo rilevo che questa Case di Aste formula proposte con prezzi difensivi che non trovano buona accoglienza nel mercato. ART COINS ha riproposto "gli avanzi" di una grande collezione facente parte delle aste primaverili. Fu rilevato a suo tempo che i prezzi base erano esorbitanti e infatti molto alto fu l'invenduto. Nella nuova proposta, limitata al primo periodo (dalle medaglie di restituzione a Pio IX), i lotti che originariamente erano circa 600 sono ridotti a 290 (tra asta e dopo asta la consistenza si è assottigliata). I prezzi base sono stati ridotti del 30%, ma la proposta -scremata delle offerte originarie più interessanti - anche questa volta non ha avuto successo. Il venduto risulta intorno al 10%. All'estero si è svolta l'asta WAG on line con circa 20 medaglie papali (alcuni riconi e qualche esemplare ottocentesco in bella conservazione). Vendita quasi totalitaria, a prezzi abbastanza interessanti per il collezionista in cerca di esemplari anche durante le festività. Tanti auguri a tutti gli amici per l'anno 2014.1 punto
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Il libro l’ho acquistato. Rispetto all'edizione del 1979 è in formato più grande (quasi un A4); le foto sono migliorate (anche se in bianco e nero); e con una nuova numerazione. Per il resto segue l’impostazione del precedente lavoro: una brevissima introduzione, glossario, metrologia e datazione schematizzata, e poi l’elenco delle monete con i vari riferimenti e i pesi min-max (che sono grosso modo quelli dell’Haeberlin). Come cronologia si segue il Crawford ed il Rutter (HN Italy). Mancano quelle pagine introduttive di analisi e di commento delle varie emissioni.1 punto
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Ciao a tutti, al di là della correzione terminologica di Arka (senza ombra di dubbio corretta e probabilmente necessaria..anche se devo dire che su internet ho visto diverse volte l'uso del termine bracteato per questo tipo di monetazione...) aggiungo all'identificazione di Mariov60 il probabile testo di riferimento "Silver pfennings and small silver coins of Europe in Middlle Ages" di D. Ruckser e L. Rodrigues pag. 115.Testo che tempo fa Profausto mi aveva consigliato di consultare per l'identificazione di un pfennige. Nel testo puoi trovare succose informazioni sulla storia dell'Arcivescovato di Salisburgo. Una curiosità storica... lo stemma riportato sulla moneta non è quello della città di Salisburgo che è sempre stato questo: (infatti lo trovi in alcuni pfennige salisburghesi di epoca antecedente), bensì lo stemma impiegato è quello proprio dell'Arcivescovato di S....dove sulla sinistra vedi la Pantera rampante (comune anche alla Carinzia...) e sulla destra le armi degli Asburgo a ricordare il rapporto di sudditanza: ciao P.S.: la tua moneta mi pare di conio leggermente differente rispetto a quelle indicate nel testo...anche se a mio avviso è molto più bella delle altre..... :wub:1 punto
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se sono monete donate da qualche tuo famigliare, io non me ne disferei, hanno un alto valore affettivo. ;) io ho una apetta del 22 mal ridotta regalatami da mio nonno, ebbene è in prima fila nella mia collezione e non ho nessuna intenzione di spostarla :P1 punto
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Categoria: Monete moderne Autorità emittente: Carlo Emanuele I di Savoia, Ducato di Savoia Valore nominale: Cavallotto (I tipo) Peso: 2,71 g. Diametro: 23 mm, Metallo: Mistura Descrizione del dritto: CAR(OLVS) EM(MANVEL) D(EI) G(RATIA) DVX SABAVD(IAE). Scudo sabaudo sormontato da corona di cinque fioroni, entro cordoncino liscio Descrizione del rovescio: PRINCEPS PED(EMONTIS) 1587. Cavallo retrospiciente rivolto a destra. All'esergo tra due punti, l'indicazione della zecca (N). Descrizione del taglio: Liscio Catalogazione: Sim. 64/3 MIR 656 c Provenienza: Ex InAsta Note storiche e numismatiche: Battuto a Nizza nel 1587, venne prescritto con l'ordinanza del 15 giugno 1587 al taglio di 82 pz al marco al titolo di denari 3,1, correva per il valore di 3 grossi di Piemonte.1 punto
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Categoria: Monete Moderne il Argento Autorità emittente: Carlo III di Borbone Re del Regno di Napoli Valore Nominale: 60 Grana (o Mezza Piastra) Peso: 12,8 Gr. Diametro: 35 mm. Contorno: Liscio Metallo: Argento 908 Descrizione del diritto: CAR:D:G:REX NEAP: / HISP:INFANS.& c. Stemma coronato tra F: / B: // .A. , in basso G:60 entro cornice Descrizione del rovescio: DE SOCIO PRINCEPS. Sebeto sdraiato, nell'esergo De 1735 .G: Catalogazione: Gigante 34 Millesimo: 1735, Zecca di Napoli1 punto
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Gaetà.....ma quale condanna...lo vedi che ogni giorno che passa accumuli nuove nozioni e nuovissime novità.............dai che ti teniamo in allenamento; penso che questo investimento sulla tua persona è un bene per la Numismatica del Sud ...... noi qui prima o poi diventeremo vecchi e tu potrai proseguire il cammino .... !!1 punto
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Dramma-ape di Alessandro MACEDONIAN KINGDOM. Alexander III The Great. (336-323 BC). Silver Drachm (4.24 gm). Ephesus, Under Lysimachus, ca. 300 BC. Head of young Heracles right in lion skin headdress / [A]LEXANDROU Zeus enthroned left, holding eagle on extended right hand and resting left on lotus scepter, E—F flanking bee in left field. Price 1877, pl. cxxix (same obverse die, perhaps same reverse die). Thompson 168. Struck on a broad flan. Extremely fine. apollonia1 punto
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Visto che, grazie ad Acraf, si è parlato di questo importante collezionista, segnalo che a questo indirizzo è disponibile in pdf (anche ad altissima definizione) il catalogo della collezione Pozzi venduta da Naville nel 1921. Al secondo indirizzo indicato qui sotto potete trovare numerosi cataloghi di aste dei primi decenni del '900: è un'iniziativa senza dubbio meritoria dell'Università di Heidelberg, che mi pare opportuno rendere nota sul forum. http://digi.ub.uni-heidelberg.de/diglit/kundig_naville1921_04_04/0007?sid=226b5390987b8cbfec053006365c7891 http://www.arthistoricum.net/themen/portale/german-sales/auktionskataloge/1 punto
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Egregio Picchio mi inquino, pardon inchino, al cospetto della sua arguzia. E come scrisse un famoso suo pari, forse solo un poco più noto, forse solo un poco più dotato (di naso), tale Cyrano de Bergerac, anche lei, alla fin della licenza, toccò.....1 punto
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"Affermare di essere a conoscenza di elementi per distinguere le supposte emissioni dello scudo del 1901 ma poi non rilevarle pubblicamente alla comunita' numismatica e' un atteggiamento che non condivido e non capisco". Sono d'accordo. Ma non è certamente l'unico caso in cui l'ambiente numismatico nostrano si dimostra reticente rispetto a fenomeni controversi. M.1 punto
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Sembra che ho scritto questo nel mio notebook-moneta alcuni anni fa; questo è quello che ho: Questo argento 1974 500‑kronur commemora il 1,100 anniversario dei primi insediamenti islandesi. Il dritto raffigura i quattro spiriti protettivi—l'uccello, toro, drago e gigante—mentre il contrario illustra uno dei metodi attraverso cui la nuova terra fu delineate. Una donna potrebbe avere terra tanto come lei poteva camminare una giovenca due-anni‑old intorno durante una giornata di primavera singola, alba al tramonto. ;) v. ------------------------------------------------------- It seems I wrote this into my coin-notebook some years ago; this is what I have: This sterling silver 1974 500‑kronur commemorates the 1,100th anniversary of the first Icelandic settlements. The obverse depicts the four protective spirits—the bird, bull, dragon and giant—while the reverse illustrates one of the methods through which the new land was parceled out. A woman could have as much ground as she could walk a two‑year‑old heifer around during a single spring day, dawn to dusk. ;) v.1 punto
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Questa è la più bella moneta che ho acquistato nel 2013: un bolognino della zecca di Ascoli. La moneta venne esitata nell’asta Negrini 34 del 2011 ma per alcuni motivi non ho potuto partecipare a quell’asta. E quindi la gioia è ancora maggiore nell’aver avuto una seconda opportunità per prenderla dopo due anni di “purgatorio” . Sono quelle monete estremamente rare che già in partenza pensi di non poter mai avere in collezione o nemmeno poterle vedere/sfiorare. L’immagine in foto non riesce ad avvicinarsi alla stupenda visione che si ha nel vederla dal vivo. monete medievali (dal 700 al 1500d.c.); Autorità emittente; Zecca di Ascoli (sec. XIII - XIV) Valore nominale; Bolognino Peso; gr. 1.12 Diametro; mm. 18 Metallo; Argento Descrizione del dritto; + (rosetta) DE (rosetta) ESCVLO (rosetta). Nel campo: lettera A tra quattro rosette. Descrizione del rovescio; (rosetta) S (rosetta) EMIDIVS (rosetta). Busto frontale del Santo, mitrato e senza nimbo, con piviale chiuso da rosetta a quattro foglie. Descrizione del taglio; / Catalogazione; CNI 12 - Mazza 8 Note storiche e numismatiche / Provenienza: ex collez. C. - ex Negrini 34 (16/12/2011) lotto 7781 punto
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Sicilia Al Mu'izz 935-975 Mezzo dirhem Ag R2 D/ Globetto al centro di un cerchio lineare stretto con doppia leggenda circolare intorno separate da altro cerchio lineare R/ Globetto al centro di un cerchio lineare stretto con doppia legenda circolare intorno separate da altro cerchio lineare.1 punto
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Ecco un'altra moneta che vi presento e che sono fiero di avere in collezione Categoria: Monete Moderne Autorità Emittente: Federico Ulrico (Principe di Wolfenbuttel) Valore Nominale: Tallero Diametro: 42 mm Peso: 28,5 g Zecca: Brunswick-Luneburg Metallo: Argento Descrizione D. : La moneta al dritto porta lo stemma del casato, elaboratissimo e caricato da vari cimieri, e la legenda: FRIDERIC . VLRIC . D . G : DVX : BRUNS : ET : LVN. Descrizione R. : Al rovescio il Wilder Mann, cioè il leggendario uomo selvaggio circondato da legenda: DEO * ET * PATRIAE * ANNO * 1630.1 punto
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Autorità emittente: Francesco I di Borbone (1825-1830) Valore nominale: Piastra o 120 Grana Peso: 27,53 gr. Diametro: 37,5 mm. Contorno: Giglio / PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPIS in incuso Metallo: Argento Descrizione del dritto: FRANCISCVS I . / DEI GRATIA REX Testa nuda a dx e data in basso Descrizione del rovescio: REGNI VTR . / SIC . ET HIER . Stemma coronato tra rami di lauro e in basso G . 120 Catalogazione: Gigante 6 Millesimo 1825 , Zecca di Napoli1 punto
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Ciao Fabio, spero tutto bene intanto e un caro saluto, quesito interessante che forse è condizionato anche dagli interessi numismatici di ognuno, da appassionato di medievali scelgo sempre una moneta molto rara anche che non abbia una conservazione accettabile e spesso oltre la rarità si cerca la moneta con varianti non conosciute o poco conosciute, ma poi alla fine è tutto secondario e soggettivo, ogni ragionamento è valido, l'importante è appassionarsi e studiarle le monete, buona serata, Mario1 punto
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Io preferisco la R3 anche in mb... La moneta comune non e difficile da trovare anche in fdc mentre una moneta rara e difficile da trovare anche in bassa conservazione... Bisogna dire anche che sono un amante e cacciatore di rarita :P -donty-1 punto
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Nella descrizione dice "Disponibilissima per altre foto!" ...intenderà forse foto senza la maglietta?! Eppure quella è l'inserzione più seria di quella venditrice, in un'altra asta pone in vendita anche la sua anima... beata follia italiana.. :crazy: Un nuovo sondaggio potrebbe essere questo: Cosa non fareste per ottenere soldi facili?1 punto
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Grazie per la risposta batida, forse il prezzo di mercato si aggira intorno a quella cifra... :unsure:1 punto
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