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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/11/14 in tutte le aree
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Ops ....ho sbagliato categoria, quella precedente era monete contemporanee, e allora aggiungo questa che è da mettere tra le monete moderne: Autorità emittente: Repubblica di Genova Valore nominale: mezza doppia, periodo dei Dogi Biennali. Peso: gr. 3,32 gr Diametro: 20 mm (max) Metallo: Au 875/1000 Descrizione del dritto: ET * REGE * EOS * 1748 . O . M * * * La Santa Vergine Regina di Genova sulle nubi con il Bambino in grembo e lo scettro in mano. Descrizione del rovescio: + DVX * ET * GVB * REIP * GENV - Croce ornata e fogliata accantonata da quattro crocette Descrizione del taglio: liscio Provenienza: Principato di Monaco, Asta Gadoury Note storiche e numismatiche ( facoltative ): L'episodio di Balilla del 5 dicembre 1746 con la rivolta e la cacciata degli austriaci da Genova hanno vasta eco nell'arte letteraria; un aristocratico, Steva De Franchi, scrive in versi la Lezzendia dro retomo dro morta, un gesuita genovese, Girolamo Maria Doria, scrive il poemetto epico Genova Liberata; anche la Repubblica, che con il trattato di Acquisgrana del 1748 potè tirare un sospiro di sollievo dopo i momenti tragici dell'occupazione austriaca, volle essere riconoscente con i cittadini che l'avevano sostenuta e li premiò iscrivendo nel libro d'oro: Giambattista Celesia, Giuseppe Calvi, Giuseppe Aspirati, Giambattista Carrogio, Giorgio Torelli, Giuseppe Lagomarsino e Agostino Maggiore, infine tributò solenni ringraziamenti al doge Gio. Francesco II Brignole Sale.6 punti
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E allora aggiungiamo una moneta a cui tengo moltissimo nella categoria contemporanee. Autorità emittente: Regno di Sardegna (1849-1861) Valore nominale: 20 lire, marengo. Peso: gr. 6,45 Diametro: 21 mm Metallo: Au 900/1000 Descrizione del dritto: Testa del Re a sinistra, sotto il millesimo 1860. Lungo il bordo: VICTORIUS EMANUEL II D.G.REX SARD.CYP.ET.HIER. - Sul taglio del collo il nome dell'autore F (Ferraris) Descrizione del rovescio: Stemma con croce Sabauda sovrastato da Corona Reale e fregiato dal collare dell'Annunziata tra rami di lauro. Lungo il bordo: DVX SAB . GENVAE ET MONTISF . PRINC . PED . & - In basso segno del Direttore di Zecca P in scudetto (Giovanni Parodi), ancoretta, L . 20 Descrizione del taglio: rigato Provenienza: Francia, Asta Monnaies d'antan Note storiche e numismatiche ( facoltative ): E' l'ultima moneta coniata dalla Zecca di Genova che era in attività dal 1139 (ma molti studiosi sostengono che era funzionante, clandestinamente, anche prima e coniava "bruni e brunetti"). L'ultimo direttore della Zecca è stato Giovanni Parodi e nel suo monumento funebre ha voluto fosse rappresentato anche il "torchio" che utilizzava per la produzione monetaria.6 punti
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Monete Contemporanee in altri Metalli: Autorità emittente: Deutsches Reich (Impero Tedesco) Valore nominale: 20 Pfennig Peso: 6,18 g Diametro: 23 mm Metallo: Nichel Descrizione del dritto: Valore Nominale in grande al centro e Legenda lungo la circonferenza "Deutsches Reich 1887 * 20 Pfennig*. Incisore E. Weigand. Descrizione del rovescio: Aquila Imperiale Tedesca racchiusa in una Corona di foglie di Quercia, ai lati della Coda dell'Aquila vi sono il segno di Zecca, in questo caso A, Berlino. Incisore W. Kullrich. Descrizione del taglio: Liscio Catalogazione: Grosser Deutscher Münzkatalog, pagina 520, n.9 Note storiche e numismatiche: Da notare la somiglianza al dritto con il 20 Centesimi di Umberto I del Regno d'Italia. Mi scuso per le foto non ottimali, ma essendo chiusa in un oblò, non potevo far di meglio. Moneta comunque in alta conservazione. Acquistata ad inizio 2013.5 punti
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Buonasera, un contributo anche da parte mia per la categoria Monete Medioevali: Repubblica di Lucca – A nome di Ottone IV - Seconda metà del secolo XIII Grossone o Grosso da 2 soldi Peso: 2.38 g Diametro: 21 mm Argento D/ OTTO • REX • in caratteri gotici, nel campo monogramma di Ottone IV formato da due T fogliate ed ornate, con una barra orizzontale perlinata che le unisce trasformandole in H. Sopra la barra un globetto. R/ ᵴ. VVLT’. D. LVCA ✜, busto con paludamento del Volto Santo per un terzo a sinistra con corona aperta a tre fioroni. Taglio liscio. CNI 9; Bellesia 11/A, MIR-123/2. Asta Stack’s Bowers Agosto 2013 (Chicago ANA World Fair of Money) - lotto 34960. Il CNI colloca questa moneta nella prima metà del XIV secolo (Monete al nome di Ottone IV ma battute sotto Federico II), ma l’orientamento più recente la attribuisce alla seconda metà del XIII secolo, al pari delle prime emissioni di grossi da 2 soldi delle altre zecche toscane. Il Volto Santo di profilo a sinistra per un terzo, che sulle monete d’argento lucchesi fa la sua apparizione per la prima volta proprio sui grossi da 2 soldi (con una rappresentazione di grande impatto, a mio parere, che conferisce a queste monete un fascino particolare), sarà una costante nella produzione di questa zecca fino al XVII secolo.4 punti
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Salve a tutti, mi sembra che l'argento tra le antiche non lo avevo ancora postato... :) Categoria monete antiche (greche) Autorità emittente: Alessandro Magno (Alessandro III di Macedonia). Coniata tra il 323 e il 320 a.C. Valore nominale: tetradramma Peso: 17,12 grammi Diametro: 26 mm. Metallo: argento Descrizione del dritto: Profilo volto a destra di Eracle (l'Ercole romano) con sulla testa un copricapo di leone ( il leone Nemeo ucciso nella prima delle 12 fatiche di Ercole). Descrizione del rovescio: al centro Zeus, signore dell'Olimpo seduto sul trono, mentre con la sinistra tiene lo scettro. Sulla sua destra si trova appoggiata un'aquila, uccello protettore e sacro di Zeus, che seguiva sempre Alessandro nei suoi spostamenti e in battaglia. Sulla sinistra del campo trovate parte delle armi di Eracle: l'arco e la faretra con le frecce. Descrizione del taglio: bordo sia al dritto che al rovescio perlinato e irregolare. Catalogazione: Price 110 C. La catalogazione come Price 110 di tipo C viene dal fatto che nella moneta al rovescio la scritta circolare riporta "Alexandrou Basileos" ossa tradotto, " moneta di Alessandro Re" . Negli esemplare più comuni, sempre Price 110 ma non di tipo C, viene invece riportata la scritta invertita "Basileos Alexandrou" ossia "moneta del Re Alessandro". Note storiche e numismatiche: Zecca di Anfipoli (antica Tracia, attuale nord est della Grecia, nella provincia di Macedonia) Conquistata nel 357 a.C. da Filippo II di Macedonia, Re e padre di Alessandro Magno, rappresentò una delle principali zecche attive durante la vita di Alessandro. La moneta è stata acquistata nel 2013 nel negozio Vcoins di Aphrodite Gallery (che tra l'altro mi ha fatto anche un buono sconto :) ) p.s. In basso oltre le foto della moneta mi sono permesso di riportare anche un'immagine del celebre dipinto del Pollaiolo con Eracle, che, con copricapo del leone Nemeo (già ucciso durante la sua "prima fatica") si appresta a uccidere anche l'Idra di Lerna (la sua "seconda fatica").4 punti
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Dopo tre mesi di attesa il "dottore" ha finito la cura: considerando com'erano prima e come sono ora, da profano, per me è stato un bel lavoro. Lascio ai vostri occhi esperti un giudizio in merito, grazie3 punti
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Come da titolo, voglio mostrarvi questa moneta. È la prima volta che acquisto una moneta napoletana e devo dire che me ne sono innamorato :) Voi cosa ne dite? Grazie. Simone :) Inviato dal mio iPhone utilizzando Lamoneta.it Forum3 punti
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:) ...gran buongiorno a tutti.......un viaggio ne la nostra memoria che volevo convidere con voi,.....anche si le nuove tecnologie anno levato in partita il vele del mistero,quelle opere lasciate da i nostri antenati,chi dano al piu profondo di noi,qualcosa di naturalmente palpabile,che l'anima risente.....ma malorosamente impossibile a giustificare e analisare con precisione.......se non e che il loro accesso e disposizione son girate versso l'alba sempre ripetata di puoi che gira la terra..... :mellow:3 punti
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Buon pomeriggio faccio il tris con una monetina veneziana, messa così, così, ma è un vero miracolo che, così piccina, sia arrivata fino a noi. :pardon: Acquistata in occasione del convegno di Verona nel maggio scorso; non potevo lasciarmela scappare, con un leone visibile per intero e per il resto? Basta questo e avanza in una moneta che misura a malapena 8 mm di diametro. Francesco Foscari (1423-1457) Denaro di nuovo tipo con leone rampante Materiale: Mistura, diam. 8 mm., gr. 0,21 D/ + ° FRA ° FO ° DVX ° R/ Leone nimbato senza ali, rampante a sinistra, nel campo S°°M saluti luciano3 punti
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Monete Contemporanee in Rame: Autorità emittente: Deutsches Reich (Impero Tedesco) Valore nominale: 4 Reichspfennig Peso: 5 g Diametro: 24,1 mm Metallo: Rame Descrizione del dritto: Valore Nominale in grande al centro, Legenda lungo la circonferenza "Deutsches Reich 1932 . Reichspfennig ." Incisore R. Kullrich. Descrizione del rovescio: Aquila Imperiale, sotto alla sua Coda il segno di Zecca, in questo caso A, Berlino. Incisore R. Kullrich. Descrizione del taglio: Liscio Catalogazione: Grosser Deutscher Münzkatalog, pagina 538, n.52 Note storiche e numismatiche: Chiamata anche Brüning-Pfennig, perché coniata durante il mandato del Cancelliere del Reich Brüning. Mi scuso per le foto non ottimali, ma essendo chiusa in un oblò, non potevo far di meglio. Moneta comunque in alta conservazione. Acquistata ad inizio 2013.3 punti
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Aumento del personale = aumento dei costi Aumento dei costi = aumento dei prezzi Aumento dei prezzi = nuove lamentele Vale la pena ? Io dico di no. Forse sarebbe invece il caso di portare tutti più pazienza. Capisco i casi limite in cui è d'uopo contattare l'UFN, ma quante vere e proprie scocciature invece ritardano il lavoro agli addetti ? Siamo sicuri di essere proprio tutti a posto con la coscienza per non avere MAI rotto le scatole inopportunamente all'UFN per questioni che si sarebbero invece aggiustate da sole nel giro di poco tempo ?3 punti
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nooo .. di già al 10-1-14 la discussione sui "2 euro commemorativi 2015" domani se siete d'accordo mi porterei avanti un po' ed aprirei la discussione " 2 euro commemorativi 2022 - Ventennale dell Euro in circolazione " :) :)3 punti
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In questi giorni sto affrontando una lettura che avevo rimandato da un po' e che non pensavo di poter affrontare... invece, complice una traduzione dal tedesco all'inglese, ho iniziato a leggere il lavoro di Elmer sulla monetazione dell'impero gallico (tanto per cambiare :P). Orbene, una serie di letture e ricerche incrociate/collegate mi hanno portato a recuperare in rete un paio di monetine davvero interessanti (ahimé solo le immagini!) che ho deciso di condividere con voi sperando di suscitare un po' di interesse e, magari, qualche altra dritta. Elmer, trattando la questione delle zecche e della proclamazione a imperatore di Vittorino arriva ad una conclusione abbastanza fondata e difficilmente ribaltabile: le zecche galliche ufficiali erano al tempo due, una si trovava sicuramente a Colonia e l'altra con buona probabilità e approssimazione a Trier. Il fatto che la zecca di Colonia come prima emissione (verso la fine del 268) fu l'unica ad emettere aurei quasi certamente dimostra che in quel momento Vittorino doveva trovarsi nella città, tra l'altro eletta a sede palatina già da Postumo (dopo averla sottratta a Salonino). Il tenore dei rovesci di questa prima emissione (e pure della seconda) ben si sposano con il momento trattandosi di PAX AVG (la pace dopo il periodo turbolento che vide il passaggio da Postumo a Vittorino con l'interporsi appunto di Leliano e Mario), INVICTUS (che sottolineava appunto l'invincibilità del neo proclamato imperatore) e FIDES MILITVM (a mo' di plauso alla fedeltà delle truppe che hanno consentito la sua ascesa al trono). In merito a questo fatto, la presenza dell'imperatore a Colonia, depone anche la contemporanea attività dell'altra zecca, Trier, le cui prime due emissioni furono caratterizzate dal rovescio dell'AEQUITAS AVG (riconducibile a virtù dell'imperatore? a suo moto/attenzione nei confronti dei sudditi per indicare quello che sarà il suo spirito di governo per gli anni, pochi ahimé per lui!, a venire?) e soprattutto dal fatto che il ritratto al dritto era mutuato dalle precedenti emissioni di Mario, il che significa che a Trier ancora non avevano avuto modo né di vedere l'imperatore né di avere copia di un suo simulacro (probabilmente oggi Vittorino avrebbe fatto un tweet con un selfie via istagram... perdonatemi questa licenza tecnologica e modernista! ...ma non voglio vestire i panni dell'accademico :P). A ogni modo, questo è quanto uscì dalla zecca in questione: è palese la somiglianza del ritratto con i busti del predecessore Mario (vedi seconda moneta, VICTORIA, inserita per raffronto) e soprattutto balza all'occhio la differenza con le successive emissioni di Vittorino contraddistinte dal naso aquilino e dalla lunga barba. Continuando a scorrere l'Elmer, scorrendo la successione di emissioni della zecca di Colonia, in corrispondenza della terza troviamo ancora solo aurei (il bronzo veniva battuto solo a Trier per il momento) e ne troviamo, tra gli altri, uno di datato, P M TR P III COS I I P P, e uno dal tenore decisamente commemorativo (come del resto anche gli altri): D\ IMP CAES VICTORINVS P F AVG R\ ADVENTVS AVG, Victorinus riding to the right, his right hand raised in greeting Generalmente la monetazione riguardante l'adventus veniva emessa con carattere celebrativo e riguardava il "rientro/ritorno" in patria/capitale dell'imperatore dopo una campagna vittoriosa o per una visita ufficiale legata a un evento di una certa importanza/portata. La domanda è: dove se n'è andato Vittorino dopo essere stato proclamato imperatore? Non gli piaceva il palazzo imperiale di Colonia? E soprattutto, quanto tempo è stato via? Elmer prova a dare delle risposte e a fare delle ipotesi. Innanzitutto, circa la datazione dell'evento Elmer sostiene che il fatto dovrebbe essere riconducibile alla fine di dicembre dell'anno 269 (o 270 stando alla datazione proposta qui: http://www.forumfw.com/t7153p15-victorinus-a-identifier). Elmer ipotizza che Vittorino lasciò Coloniaprima del 1 gennaio 269 per comandare in prima persona una campagna militare che dovette concludersi a suo favore, al termine della quale tornò nella sua residenza imperiale. L'attività contemporanea della zecca di Trier (aurea e bronzea) vide come rovesci i temi MARS VICTOR (con l'imperatore raffigurato con lancia e scudo) e, ad esempio, FORT REDVX (riferibile al ritorno vincente dell'imperatore da una delle sue gloriose imprese). Durante il turbolento periodo di passaggio tra Postumo e Vittorino, finché Leliano mise in atto la sua ribellione, fu sotto agli occhi di tutti (per lo meno di chi era a conoscenza di quanto accadeva ai confini tra i due imperi) quanto accadde a Milano. Aureolo si ribellò all'impero centrale e chiese la protezione di Postumo, che tuttavia non venne in soccorso perché impegnato a fronteggiare Leliano. Le beghe interne dell'impero Gallico (Postumo vs Leliano vs Mario) fecero sì che Aureolo e Milano furono lasciati a sé stessi e Claudio II si riprese la città facendo passare a miglior vita Aureolo. In questo clima di incertezza che si respirava nell'impero Gallico, vedendo bene quale poteva essere la sorte in caso di tradimento, la città di Augustodunum (Autun) vide bene (o male!) di dichiararsi fedele a Claudio II e di passare sotto l'egida dell'impero centrale. Ecco quindi la possibile "meta" della "gita fuori porta" di Vittorino: la riconquista della città di Autun, che puntualmente avvenne e presumibilmente durante il 269, tant'è che Vittorino, tornando a Colonia (passando per Trier?) si guadagnò pure un bell'aureo emesso proprio a Trier (motivo per cui Elmer vi ipotizza il passaggio) con l'appellativo di RESTITVTOR GALLIARVM. Orbene, questo il contesto storico. Ma le monete? Ancora un po' di pazienza (poca poca a dire il vero!) Finora abbiamo parlato di una sola emissione ADVENTVS in oro, perché è l'unica che risulta nota e censita (e ben studiata come abbiamo visto) da Elmer. Tuttavia, qualche anno fa è apparsa sul Forum Ancient Coins questa moneta: Ben si intravede il profilo con il tipico nasone di Vittorino al dritto, mentre al rovescio si vede un cavallo con imperatore che marcia verso sinistra. Ufficiale o imitativo? Reminiscenza dell'aureo? Le uniche notizie su questa moneta sono legate alla descrizione del suo possessore (correva l'anno 2005): E già una moneta di questo tenore rappresenterebbe una bella scoperta... tuttavia, ecco la seconda moneta incriminata (attualmente in vendita, per chi fosse interessato): di questa, il venditore dice: a differenza dell'altro esemplare, qui non vi è dubbio che si tratti di una imitazione, se non bastasse lo stile del dritto, si veda pure la legenda degradata al rovescio. Orbene... e il prototipo? Un precedente adevntus di altro imperatore? L'aureo di Vittorino? Oppure un'emissione ufficiale così rara da non essere mai stata censita e aver visto la luce (se non altro mediatica) nel 2005 con il passaggio sul FAC? Lascio a voi ulteriori ipotesi, commenti, raffronti e quant'altro. Io di mio ritorno alla lettura dell'Elmer e mi scuso per qualche piccola licenza lasciata qua e là e per le imprecisioni dette di cui non mi sono accorto!2 punti
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Ottimo Convegno, piacevolissima giornata in compagnia di tanti amici del Forum e non!! Ottime monete riportate a casa!! Un grazie a Massimo Filisina per l'ospitalità al suo tavolo, al Dott. Montenegro per la disponibilità e la cortesia, agli amici di sempre: Roberto e Simone....a Luca che da Torino si è fatto tre ore di treno per esser dei nostri!! Grazie Luca per la monetina che mi hai "rifilato" Ai Lamonetiani che conoscevo e a quelli che ho conosciuto oggi: è stato un piacere incontrarvi!! Renato2 punti
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Segnalo che è arrivato da Heritage il permesso all'utilizzo delle immagini.2 punti
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E se fosse un'imitazione di questa? http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=2371752 punti
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Vista la foto della zigrinatura, ( l'appiattimento della stessa ed i segni - leggi striatura ), un' altra ipotesi più verosimile che l'usura da montatura, ( trovo difficile che una montatura righi in questo senso la zigrinatura) potrebbe essere una leggera tosatura con limate sul taglio.... saluti TIBERIVS2 punti
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Per l'autofinanziamento della Reggia di Caserta la vedo molto dura.. qualche anno fa il Governo ha affidato la vendita dei biglietti di ingresso della Reggia ad una società esterna, la stessa che gestisce anche gli scavi di Pompei, ovviamente si tratta di una società privata, tralasciando il modo con cui è stata scelta proprio tale società e che a capo di essa c'è una certa persona che faceva parte di quello stesso Governo occupando uno dei posti più importanti, tale società vende per la Reggia di Caserta i biglietti di ingresso a 11 euro, ma di tale somma 7,50 euro vengono trattenuti come guadagno da questa società che gestisce la vendita dei biglietti e solo 3,50 euro arrivano nelle casse della Reggia di Caserta.. A voi ciò sembra normale?! Per me è una cosa assurda e vergognosa, mi pare solo l'ennesimo modo di lucrare alle spalle dei cittadini e dei nostri beni culturali per i loro soliti interessi personali!! :pissed:2 punti
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Categoria : MEDAGLIE Anno : 1969 Apollo 12 fu la sesta missione con equipaggio nell'ambito del Programma Apollo della NASA e la seconda ad allunare2 punti
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Le contraffazioni e le imitazioni bulgare La Bulgaria, sottomessa nel 1018 da Basilio II, tra il 1185 ed il 1186 riuscì a liberarsi dalla dominazione bizantina: per la seconda volta nella storia rinacque il regno bulgaro indipendente e Tŭrnovo ne fu la capitale. La rinnovata indipendenza bulgara venne consolidata dall’imperatore Kalojan, salito al trono nel 1196, al quale Innocenzo III riconobbe il titolo reale. Tra il 1195 ed il 1215-20, nella capitale del regno, Tŭrnovo, prossima alle miniere di rame, e forse anche in altre località, i bulgari coniarono numerosi trachy ad imitazione di quelli bizantini. In una fase iniziale, si tratta di una vera e propria contraffazione monetaria, in quanto non vi è la volontà di battere una propria moneta, ma di contraffare quella di Bisanzio, mantenendo quanto più possibile invariato tanto il disegno, quanto la legenda. Le differenze sono il risultato di una imprecisa riproduzione dell’originale e non espressione della volontà di differenziare la moneta bulgara da quella di Costantinopoli. Poiché tali coniazioni avvennero durante il dominio dei fratelli Asen, soprattutto lo zar Giovanni III, le contraffazioni bulgare vengono attribuite a questo nome. I tipi contraffatti sono tre, e corrispondono ai tipi di maggiore diffusione e, durante il regno di Alessio III, le coniazioni bulgare e quelle bizantine sono concomitanti: Manuele I (1143-80): trachy n. 18: Manuele stante incoronato dalla Vergine; Isacco II (1185-95): trachy n. 26: Isacco stante; Alessio III (1195-1203): trachy n. 29-31: Alessio e S. Costantino stanti. Le contraffazioni bulgare generalmente (ma non sempre) appaiono più rozze, e la legenda è approssimativa. Le differenze sostanziali tra le contraffazioni bulgare e gli originali risiedono nella mancata “codificazione” nell’uso delle perle nel collare, nel pettorale e nel cinturone, nella minore dimensione (diametro e peso) e nell’uso del rame in luogo della mistura. Poiché tanto il peso quanto il diametro dei trachy originali oscilla ampiamente intorno ai valori caratteristici, spesso è difficile distinguere tra i trachy originali e quelli contraffatti. Nel caso delle contraffazioni dei trachy di Manuele I e di Isacco II, il diverso materiale utilizzato per il tondello generalmente li rende più facilmente riconoscibili. Le contraffazioni bulgare, non hanno la tipica lucentezza scura, opaca e cerosa che caratterizza i trachy di Manuele I, né tanto meno i residui di argentatura superficiale generalmente presente su quelli di Isacco II. A ciò possono aggiungersi, quando presenti e riconoscibili, le piccole ma importanti differenze nel disegno. Infine, generalmente vi è un ampio divario nella qualità della coniazione e nella regolarità della forma del tondello. La contraffazione del trachy di Manuele I corrisponde quasi senza eccezione al tipo con al verso Cristo seduto in trono con una stella ad ogni lato. Per quanto concerne la monetazione di Alessio III, essa è spesso approssimativa e, quindi, non dissimile da quella bulgara contraffatta. Occasionalmente vi possono essere alcuni dettagli atti a differenziare facilmente originale e copia: per esempio, l’uso dello scettro in luogo del labaro. Ma il più delle volte, la loro conservazione è talmente modesta da impedire una corretta e chiara lettura della moneta e non sempre le differenze sono evidenti. Non è possibile dare un’indicazione univoca per il riconoscimento delle contraffazioni bulgare. In linea di massima, ogni qual volta ci imbattiamo in un trachy con una decorazione della lorica che non corrisponde a quella canonica e a nessuna delle sue varianti, abbiamo una elevata probabilità di essere di fronte ad una contraffazione, tanto più se la fattura è grossolana ed il peso inferiore al dovuto (ma attenzione: vi sono contraffazioni anche di peso superiore a quello caratteristico dell’originale bizantino). Sul tema, esiste un unico studio approfondito, dovuto a Joppich (2007): un tema molto complesso, sul quale restano ancora numerose incognite e che, al collezionista, può facilmente riservare la sorpresa di imbattersi in esemplari non ancora catalogati. A dimostrazione delle difficoltà insite nel riconoscere e catalogare correttamente le contraffazioni bulgare, è il fatto che il più delle volte i listini d’asta riportano trachy contraffatti attribuendoli ai corrispondenti imperatori bizantini, soprattutto nel caso della monetazione di Alessio III. Nella misura in cui il prestigio di Costantinopoli e, soprattutto, il suo potere politico ed economico venivano a meno, insieme ad essi veniva anche a meno la convenienza di contraffare i trachy bizantini. Appare a questo punto una fase molto interessante, nella quale i trachy bulgari, pur mantenendo l’iconografia canonica della coniazione di Alessio III, adottano particolari che ne rendono volutamente evidente l’origine. Per questa ragione non è piú corretto parlare di contraffazioni, ma di monetazione imitativa di quella di Alessio III. Questa monetazione imitativa probabilmente fu contemporanea a quella di Alessio III, proseguendo anche successivamente alla detronizzazione dell’imperatore bizantino. Antvwala2 punti
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Non ero un grande appassionato di geografia... mi piacevano moltissimo però le grandi cartine geografiche ed astronomiche appese nelle scuole. Ricordo un episodio mentre ero alle elementari: vennero i bidelli in classe a cambiare la cartina dell'Italia appesa al muro, la nuova era splendente e sembrava ancor più grande della precedente, quella portata via era ormai spenta e logora, dissero che era del 1948 e doveva essere cambiata. Abbiamo sperato invano che nella nuova cartina ci fossero i laghi, i fiumi, i monti ecc. menzionati con dei caratteri più grandi, giusto per facilitarci una sbirciatina durante le interrogazioni :D Successivamente ci fu spiegato che il cambio era dovuto al fatto che eravamo da qualche anno passati da 19 regioni a 20, non esisteva più la regione chiamata "Abruzzi e Molise" (come riportava ancora la vecchia cartina) ma solo Abruzzo e solo Molise. ________________ Noi ci occuperemo di tutto il mondo naturalmente, un passatempo fatto con monete di nostra proprietà, quest'ultime saranno accompagnate da una descrizione non troppo lunga (per non tediare) del luogo riportato sul conio (wikipedia od altro sul web ci daranno sicuramente una mano). La parte bella e curiosa sarà allegare un'immagine reale molto simile come inquadratura a quella riportata sulla moneta, monti, piazze, isole, palazzi ecc. ecc, sarà una cosa interessante. Giusto per avere un pizzico di difficoltà in più ho scelto di farlo con le monete, con le banconote risulterebbe meno impegnativo poichè le immagini sui biglietti sono molto più grandi e nitide. Evitiamo personaggi ed animali, quelli andranno bene nella lezione di storia o scienze :D Chi vuol partecipare a tempo perso e senza nessun impegno è il benvenuto, spero che questa idea sia condivisa così ci facciamo un ripasso di geografia... :lol:1 punto
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Se è fatto a regola d'arte da un restauratore della carta il valore lo mantiene o lo accresce, devi considerarlo come un libro, magari prima non era fruibile. Il "restauro" in questa banconota non è un trattamento più o meno maldestro per migliorare la conservazione, il fine ultimo non è aumentarne il valore, ma rendere esteticamente gradevole la banconota. Altri tipi di "interventi" servono solo per rendere appetibile commercialmente l'oggetto, ma sono solo dei trattamenti e non restauri. Per le monete non so risponderti, io le lascio per come si trovano.1 punto
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Quattrino per la zecca di Gubbio mi sembra sia quello emesso sotto Benedetto XIV , con lo stemma papale di Benedetto XIV, ma a nome di Clemente XIV (così mi sembra di leggere CLEN). D/ CLEN __XIV PM R/ S PAVLVS __ AP / testa a dx. di San Paolo Munt. 563 - Serafini 6791 punto
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Grazie, sono contento che piaccia anche a qualcun altro, oltre a me. La moneta piu' bella del 2012 era un grosso da 6 denari imperiali, se non ricordo male. Il mio è un ben più modesto e comune grosso da 4. Comunque, chi si accontenta gode, dice il proverbio. ;)1 punto
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Ho conosciuto proprio poco fa @@ilconte1984, mio concittadino, e devo dire che è alimentato davvero da una grande passione e da una grande fiammella che arde. Sto spargendo anche io la voce, sul Forum e dal vivo, per quel piccolo raggio di conoscenze che ho, ma se andrà come mi auguro, sia per gli spettatori che per i partecipanti sarà una grande manifestazione, senza dimenticare la bellezza e l'importanza storica di Alatri, la città dei Ciclopi !1 punto
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Ciao Thomas non pretendere il tutto e subito; credo che quello che avevi intenzione di fare fosse qualche cosa di bello, che ti piace e che ti gratifica..... prendi il tempo che ti serve. :pleasantry: La numismatica è anche pazienza, bastano 10 minuti al giorno per "coccolarsi" e fare ciò che ti piace; la preparazione ad un esame è cosa seria ed impegnativa, va fatta, ma anche ........ gratificarsi lo è :good: Un caro saluto luciano1 punto
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Complimenti Thomas per la bella riflessione, sicuramente lo spunto è importante e può essere ampliato nel tempo, a volte è giusto mettere le carte sul tavolo e bene hai fatto a farlo, poi possono essere sempre riprese anche più avanti, intanto la discussione è comunque inserita in " archivio : una moneta, una storia " nella parte discussioni importanti per una più facile reperibilità, certo l'argomento è molto vasto non ci sono dubbi.....1 punto
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La zecca potrebbe essere Tessalonica, in esergo mi sembra di leggere SMTS (Sacra Moneta TeSsalonica)1 punto
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Ciao a tutti ho acquistato da poco un 10 lire biga 1927, lo so è il millesimo più comune ma essendomi affacciato alla monetazione napoletana mi soddisfa già abbastanza avere una gradevole coppia del 27 una rosetta e due rosette, queste sono ancora le foto del venditore..che conservazione le date...? a me è piaciuta moltissimo è ha sostituito una moneta che invece ho perso all'ultimo...è il nostro autoregalo di natale ;D tra l'altro il venditore è lo stesso dell'altro 10 lire biga 1 rosetta...casualità delle casualità ;) p.s se cliccate sull'immagine avrete una pagina con una foto di dimensioni maggiorate che non perde di qualità ;)1 punto
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Incredibile e bellissimo ....e anche le tue domande! Purtroppo, o meglio per fortuna, non possiamo rispondere a tutto e fatichiamo a capire gli usi e la vita dei nostri antenati ma questi misteri sono, secondo me, quello che rende la nostra vita più interessante. Grazie!1 punto
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Croce da cavaliere del Verdienstorden der Bayerischen Krone (Ordine al merito della Corona Bavarese)1 punto
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CIao @@dabbene, la reggia di carditello penso che rientrerà nel nuovo polo museale della città di napoli e della reggia di caserta di nuova creazione fortemente voluto dal Ministro Bray, ottimo ministro mia personale opinione. Il Ministro Bray ha voluto che la Reggia di Caserta si autofinanziasse mediante la trattenuta totale degli ingressi. L'importante è che il Mibac mandi un sovrintendente capace di tale gestione a differenza del recente passato. Saluti Eliodoro1 punto
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tutti girati per sempre versso un alba nuova.....ripetata con una misura senza sbagli di poi secoli e secoli....!!... :lol:1 punto
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ringrazio tutti per la vostre perizie che mi hanno molto sollevato. Per la conservazione, quando ho avuto modo di acquistarla ho ritenuto che, per uelle che ermo le mie risorse economiche fosse meglio avrete un pezzo Qbb piuttosto che non averlo in collezione.1 punto
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ipotesi di costruzione sotto terra per muri e tetti,e dopo terrazamento per vedere l'opera in piedi?!magia de le elevazione trasmite da li "egipziani"?!centinaie di uomini alti e forti lavorando comme diavoli?!.....chi sa?..come avrano fatto?e perche?.. :o1 punto
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Questa è carina, guardate mezz'ora fà cos'è passato fuori casa mia. Masseria Picone è un'azienda vinicola della provincia di Caserta. Pensavo di trovare il rovescio dall'altro lato del furgoncino e invece c'è lo stesso dritto. :blum: Bellina, no?1 punto
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Ciao, sulla moneta moneta come si presenta in foto non avrei dubbi sull'autenticità, avessi indicato il peso, avremmo un dato in più; sulla conservazione direi qBB il D/ e BB il R/. saluti TIBERIVS1 punto
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Adesso che risulti nella lista numismatica, richiedi la moneta unendo alla lettera un assegno oppure inoltra il tutto per posta elettronca indicando i dati della tua carta ( meglio se ricaricabile.... )... Tentar non nuoce.... ;)1 punto
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I commenti postati alla notizia son tutti un programma come al solito <_<1 punto
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categoria banconote Autorità emittente: BANCO DE CUBA Valore nominale:3 PESOS data di emissione:1995 Ernesto Che Guevara1 punto
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un marengo dell'82 che sia mb o che sia spl la valutazione è circa quella. se è fdc si paga un po di più ma non è questo il caso....è una moneta da prendere a peso. quindi dato che non è fdc ,il fatto che sia lucidata incide per nulla sul valore commerciale di questo pezzo :) marco1 punto
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Ma scusa, se ci ha chiesto un parere per un biglietto da visita numismatico (e penso fosse chiaramente sottinteso nella richiesta), mi spieghi perché questa discussione non dovrebbe riguardare la numismatica?? Non penso che sapere cosa utilizziamo per entrare nel forum sia "più numismatico".... si chiamerà "Piazzetta" per un buon motivo! Vedo che sei palesemente scontroso.... non so quali siano i tuoi rapporti con l'utente Euenigma e non me ne occupo, dico soltanto di evitare, per favore, quel "che ce ne freghi"...... ma dico, se non sei interessato mi potresti spiegare perché sei intervenuto con interventi così, come dire, infruttuosi? Vuoi che la discussione venga spostata perché ti turba l'esistenza? È questo che ti spinge a dargli del bischero? Va bene, benissimo, sei libero di esprimere il tuo pensiero, ma per favore, nel reciproco rispetto, dà fastidio fino a me il modo insolente con cui l'hai esposto....1 punto
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@@alessandro1970 Alessandro, quella moneta non è ammaccata..................... Ha il tondello interno deformato e fratturato, è semplicemente fantastica, mi fai vedere anche la faccia comune per favore ? Che............ :moon: scusate, quando vedo monete così mi emoziono........................ :D A proposito, se ti va la puoi anche inserire in "orrori di conio"............1 punto
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Allego ultimo progetto (stavolta in Ag) uniface. La frattura di conio, anche se meno marcata, è visibile anche in questo esemplare. Purtroppo al museo archeologico è rimasto solamente quello dello scudo progetto, riportato anche da Lei nell'articolo. In compenso, allego il link relativo al museo Glauco Lombardi..potremmo aver fatto centro: http://www.museolombardi.it (scrivere 5 lire in alto a dx nel campo "ricerca". Comparirà la scheda del qui presente conio. Non capisco come mai il link diretto sia disabilitato).1 punto
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Taglio: 20 cent Nazione: San Marino Anno: 2005 Tiratura: 160.000 Condizione: B+ Città: Milano1 punto
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Ragazzi, grazie per gli auguri! Ricambio con sincerita' a tutti sperando che abbiate passato un buon Natale ;-)) Fate pure le vostre richieste qui sul forum, e ricordate che se non siete eurofolli non potete partecipare, come scritto nel primo post (ma non vi disperate, e' facile avere/ottenere i requisiti per poter fare richiesta di iscrizione) Ho preparato un po di buste in questi due giorni, mi sono un po sentito Babbo Natale a dir la verita' eheheheh! Dal 7 Gennaio riprenderanno le spedizioni, in questi giorni dovrei riuscire a rispondere ad un altro po di persone @ Danpao : se hai premura cerchero' di risponderti prima possibile, pero' considera che fai parte di una spedizione congiunta, questo vuol dire che devo prima contattare gli altri; eventualmente potrei farti una spedizione singola a te cosi da accelerare i tempo, fammi sapere! DI NUOVO BUONE FESTE A TUTTI!1 punto
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@@Paleologo @@incuso @@Rex Neap @@Michelangelo2 :good: :good: Ottimo! Grazie per la risposta, però sono pienamente convinto che dietro c'è sempre qualcosa che va oltre. Riguardo il fatto che Ferdinando IV avrebbe considerato tutti i sudditi uguali c'è qualcosa che devo dirti, all'epoca è pur vero che c'era distinzione di classe sociale tra nobiltà, clero e plebe ma .......... non dimentichiamo che proprio due anni prima del 1791, ossia nel 1789, il re firmò lo statuto leuciano per la colonia di San Leucio (sulle colline di Caserta), il primo esperimento al mondo riuscito di socialismo applicato! http://digilander.libero.it/scuolaterritorio/serv02.htm http://it.wikipedia.org/wiki/San_Leucio_(Caserta) MA LE MIE TEORIE HANNO FONDAMENTO SU UNA COSA ANCOR PIù IMPORTANTE: lo statuto leuciano del 1789 fu approvato dal re ma scritto dal massone Antonio Planelli, chi siglava le monete di Ferdinando IV in quell'epoca? Chi era Antonio Planelli? Che ruolo aveva nella Regia Zecca? Vedete anche voi quel che vedo io?1 punto
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Ormai tutto è possibile, non mi meraviglio più di nulla... forse sarà perchè vivo in Italia e non nel resto del mondo.1 punto
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