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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/12/14 in tutte le aree
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Essendo venuto a conoscenza , di un decreto , pubblicato sul bollettino analogo delle leggi , riguardo l'entrata in vigore della Lira Napoleonica , parallelamente al franco francese , circolante nei distretti annessi dell'Impero , spero che , riportando ciò , sia cosa gradita a tutti . NAPOLEONE I Per Grazia di Dio e per le Costituzioni Imperatore de' Francesi e Re d'Italia Considerando che a togliere gl'inconvenienti derivanti dalle difformità delle monete in corso nel Nostro Regno d'Italia , è necessario introdurre una moneta , uniforme nel peso , titolo e tipo . Considerando , che le relazioni fra i Nostri due Stati, esigono che dovendosi fabbricare una nuova moneta , sia questa uniforme alla moneta legale già in corso nel nostro Impero di Francia ; Abbiamo decretato e decretiamo quanto segue : TITOLO I Della unità monetaria Art 1 ) Cinque denari d'argento del peso stabilito , dalla legge del 27 ottobre 1805 ( 5 grammi ) al titolo di 9/10 di fino , costituiscono l'unità monetaria di Lira TITOLO II Della fabbricazione delle Monete 2.) Le monete d'argento saranno di un quarto di lira , di una mezza lira , di tre quarti di lira , di una lira , di due lire e di cinque lire . 3) Il loro titolo è di 9/10 di fino , e 1/10 di lega 4) Il peso del quarto di lira sarà di un denaro e un quarto ( un grammo e 25 centigrammi ) 5) Il peso della mezza lira sarà di un denaro e un quarto ( due grammi e 5 centigrammi ) 6) Il peso di tre quarti di lira sarà di tre denari e tre quarti ( tre grammi e 75 centigrammi ) 7) Il peso di una lira sarà di cinque denari ( 5 grammi) 8) Il peso di due lire sarà di dieci denari ( 10 grammi ) 9) il peso di cinque lire , ossia dello Scudo , sarà di 25 denari ossia ( 25 grammi ) 10) la tolleranza del titolo per le monete d'argento sarà di 3/1000 tanto in più quanto in meno . 11) La tolleranza del pso per il quarto di lira sarà , di dieci millesimi tanto in più , quanto in meno , per la lira e per la mezza lira , di 7/1000 tanto in più , quanto in meno ; per la lira e per le due lire, di cinque lire , ossia per lo Scudo , di 3/1000 tanto in più , quanto in meno . 12) Vi sarà una moneta d'oro di venti lire e di una di 40 lire 13) Il suo titolo è fissato a 9/10 di fino e 1/10 di lega 14) I pezzi di 20 lire saranno al taglio di cento cinquantacinque grammi per libbra ( Kilogramma) , e i pezzi di 40 lire saranno al taglio di settanta sette e mezzo per libbra 15) La tolleranza della moneta d'oro sarà di 2/1000 , tanto in più , quanto in meno . 16 ) La tolleranza del peso sarà di 2/1000 tanto in più quanto in meno 17) Vi saranno delle monete di rame puro , di un centesimo , di due centesimi , di tre centesimi , e di un soldo ( 5 centesimi ) 18) Il peso del centesimo sarà di due denari ( 2 grammi ) 19) il peso di due centesimi sarà di quattro denari ( 4 grammi ) 20) Il peso di tre centesimi sarà di sei denari ( 6 grammi ) 21) Il peso del titolo ( cinque centesimi ) sarà di dieci denari ( 10 grammi ) 22) La tolleranza del peso delle monete di rame sarà di un cinquantesimo in più TITOLO III Del tipo delle monete 23) Il tipo delle monete è regolamentato nel modo seguente : soprà l'una della superficie vi sarà la nostra Effigie colla leggenda : Napoleone Imperatore e Re , e l'anno della fabbricazione : sopra l'altra , lo Stemma del regno colla legenda : Regno d'Italia ; e l'indicazione del valor nominale della moneta 24) Il contorno delle monete d'oro e delle monete d'argento di cinque , e di due lire porterà la leggenda : DIO PROTEGGE L'ITALIA . 25) nelle monete d'oro e di Rame la Nostra Effigie guardeà a sinistra dello spettatore ; e in quelle d'argento la destra . 26) Un regolamento di pubblica amministrazione determinerà il rispettivo diametro delle monete TITOLO IV Della verificazione delle monete 27) Le monete fabbricate a termini del presente decreto non potranno essere poste in corso , se prima non ne sa verificato il titolo ed il peso . 28) La verifica si fa immediatamente , dopo l'arrivo dei campioni , alla presenza di una Commissione composta di tre membri del Nostro Consiglio di Stato , e di due membri della Regia Contabilità . I Direttori della fabbricazione potranno assistere in persona , o per procuratore alla verificazione . 29) La Commissione formerà processo verbale delle operazioni relative alla verificazione , e trasmetterà copia del processo al Ministro delle Finanze ed a quello del Tesoro pubblico colla sua decisione . 30) I campioni che avranno servito alla verificazione rimarranno per tre anni in deposito presso la Commissione medesima . Passato il triennio i campioni saranno fusi . 31) In caso di frode nella scelta de' campioni , gli autori , fautori e compici in questo delitto saranno puniti come monetarj falsi . TITOLO V Disposizioni d'ordine 32) La Zecca non esigerà da coloro che le porteranno materie d'oro o d'argento per essere convertite nelle monete portate dal presente decreto , che la spesa di fabbricazione . Questa spesa è fissata a 9 lire per ogni libbra d'oro ( kilogrammo ) e a tre lire per ogni libbra d'argento . 33) Se le materie sono di titolo inferiore , la Zecca esigerà altresì la spesa di raffinazione e di partizione . Questa spesa sarà calcolata sulla porzione delle materie medesime , che raffinata basti ad innalzarne la totalità del titolo monetario , e verrà precisata a norma della tariffa da pubblicarsi . 34) All'epoca in cui verrà emessa la nostra moneta un regolamento di pubblica amministrazione fisserà il ragguaglio fra la medesima e le monete in corso del Regno . 35) Il Ministro delle Finanze del Nostro Regno d'Italia è incaricato dell'esecuzione del presente decreto che sarà stampato , pubblicato ed inserito nel Bollettino delle Leggi . Dato dal nostro Palazzo delle Tuileries questo dì 21 marzo 1806 . NAPOLEONE . Per l'Imperatore e Re ; Il Ministro Segretario di Stato A.Aldini PS : per informazione , il Ministro citato è Giuseppe Prina . Saluto e spero sia di interesse storico per tutti .4 punti
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Volevo segnalare che ieri si e' tenuta la presentazione dei Quaderni Ticinesi fra i cui articoli spicca quello di Monica Baldassarri e Daniele Ricci sull'origine della monetazione grossa. I miei complimenti agli autori ( che speravo di vedere/incontrare ieri) per il loro ottimo contributo :)4 punti
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Visto che non interessa a nessuno su come siano andate le cose (che sia stato alano83 o un amico a comprare la moneta), e i pareri sono stati dati, procedo a chiudere la discussione al fine di evitare che degeneri.3 punti
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Facciamo un filmino: io sono un mercante etrusco..e me ne sto andando a Byblos a vendere un bel po' di vasi e aggeggi in ferro e bronzo ( vengo da Populonia con scalo all'Elba) a Byblos vedo la bancarella di un mercante ceh ha profumi di Cipro...che sono ottimi e, soprattutto, da me a Populonia, non si trovano... Vado dal mercante e gli chiedo ( in qualche modo, probabilmente in greco che conosco) quabto o cosa vuole per 10 ampolle di essenze profumate e lui mi risponde che gli farebbero comodo degli orecchini in oro e granati per la moglie....ma io commercio in ferro e bronzo..cavoli! sono a corto di orecchini...a questo punto ho due scelte: o trovo uno che ha gli orecchini e a cui servono i picconi...( e poi devono essere orecchini del tipo che il mercante di essenze va cercando) oppure convinco il mercante di essenze ad accettare i picconi in pegno , impegnandomi a ritornare con gli orecchini ( dopo essermi fatto spiegare per bene come li vuole) e riprendermi i miei picconi.In questo modo lui non rischia nulla e io mi porto a casa le essenze. Fattibile, e probabilmente anche stato fatto, ma scomodo. Adesso sostituiamo i picconi con un oggetto il cui valore intrinseco sia in qualche maniera "ufficiale" e ampiamente riconosciuto..che so..una spada? un lingotto di bronzo? quel che volete...ecco che tutta la trafila si semplifica...il mercante di essenze mi da le boccette, prende l'oggetto "cambiabile" e poi va lui dall'orefice a farsi dare gli orecchini, perché tanto all'orefice, che non ha alcun bisogno dei famosi picconi, ma neanche dell'oggetto cambiabile, servono però le mutande o due pecore o tre zappette e va dal fabbro a farsele fare..come? facendogli usare il lingotto di bronzo ( che potrebbe essere uno degli oggetti scambiabili usati) e facendogliele realizzare proprio con quel metallo e lasciandogliene una parte in pagamento dell'opera, oppure a sua volta cedendo l'oggetto scambiabile con le zappe. Insomma ,l'oggetto scambiabile aveva sia una valenza intrinseca per la materia con cui era fatto, ma anche una valenza fiduciaria in modo che no ne si dovesse ogni volta stabilire da capo il valore. Un buon compendio di questi oggetti scambiabili, potrebbero essere dei lingotti di metallo grezzo , rame probabilmente o bronzo già legato.o ferro magari...comunque qualcosa che poteva essere scambiato ma anche utilizzato per di se stesso con profitto...insomma con valenza intrinseca. Il passo successivo è noto...i lingotti pesano e ingombrano...e non è detto che l'orefice abbia gli orecchini pronti,, quindi lascio al mercante di essenze qualcosa con cui lui può andare dall'orefice quando vuole e chiedere all'orefice di preparargli la merce che lui desidera, così come io mercante, ho potuto andare dal profumiere di Byblos e ordinargli le essenze che desideravo, senza andare di persona ma facendogli avere u mio messaggio e, magari un "pegno" a garanzia del mio acquisto...un "pegno" che il mercante di essenze potesse a sua volta utilizzare per ordinare all'orefice gli orecchini, magari spedendoci uno schiavo col disegno e il "pegno" da lasciare...ed ecco perché i pesi monetali hanno preceduto la moneta vera e propria anche di parecchio tempo...perché lo scambio è una azione immediata, e così la cessione del lingotto per la mucca, la moneta è una promessa di pagamento...e non è obbligatorio che le azioni si verifichino in contemporanea... THE END.....3 punti
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Buonasera, un contributo anche da parte mia per la categoria Monete Medioevali: Repubblica di Lucca – A nome di Ottone IV - Seconda metà del secolo XIII Grossone o Grosso da 2 soldi Peso: 2.38 g Diametro: 21 mm Argento D/ OTTO • REX • in caratteri gotici, nel campo monogramma di Ottone IV formato da due T fogliate ed ornate, con una barra orizzontale perlinata che le unisce trasformandole in H. Sopra la barra un globetto. R/ ᵴ. VVLT’. D. LVCA ✜, busto con paludamento del Volto Santo per un terzo a sinistra con corona aperta a tre fioroni. Taglio liscio. CNI 9; Bellesia 11/A, MIR-123/2. Asta Stack’s Bowers Agosto 2013 (Chicago ANA World Fair of Money) - lotto 34960. Il CNI colloca questa moneta nella prima metà del XIV secolo (Monete al nome di Ottone IV ma battute sotto Federico II), ma l’orientamento più recente la attribuisce alla seconda metà del XIII secolo, al pari delle prime emissioni di grossi da 2 soldi delle altre zecche toscane. Il Volto Santo di profilo a sinistra per un terzo, che sulle monete d’argento lucchesi fa la sua apparizione per la prima volta proprio sui grossi da 2 soldi (con una rappresentazione di grande impatto, a mio parere, che conferisce a queste monete un fascino particolare), sarà una costante nella produzione di questa zecca fino al XVII secolo.3 punti
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per questo motivo vi consiglio di venire ai convegni Guarda Simone, dipende dai Convegni, comunque. le monete vanno viste a casa, da soli, senza gente intorno, con illuminazione ed una buona lente. ;)2 punti
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L'ultimo lavoro sull'argomento , molto completo e dettagliato, in grande formato e ricco di tantissime foto a colori è questo: D’Andrea A. Contreras V. THE NORMANS’S COINS OF THE KINGDOM OF SICILY Edizioni D’Andrea di A. D’Andrea e C. Andreani, 2013, Italia, pp. 290 + 8 per le valutazioni di mercato Testo bilingue italiano / inglese, libro storico numismatico interamente a colori con cenni storici, descrizione delle monete, foto, rarità e valutazioni di mercato. Si può acquistare presso Hatria Numismatica: http://www.hatrianumismatica.it/negozio-online?page=shop.product_details&flypage=flypage.tpl&product_id=4068&category_id=192 punti
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Questa è una bella medaglia con nastrino originale (un pò sbiadito), andrebbe leggermente ruotata ma non ho il programma. Se serve posto anche il retro Maurizio2 punti
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Ciao a tutti, sono davvero entusiasta per il successo della discussione, per il numero dei partecipanti e per la quantità /qualità delle monete di Venezia proposte. Contribuisco anche io con il mio ultimo acquisto: Carzia per Cipro di Marcantonio Trevisan , mistura, circa 0,50g, 15mm, R2 Al diritto croce patente accantonata da 4 rombi Al rovescio leone rampante a sinistra (si noti la qualità della testa del leone, si vedono chiaramente mandibola e orecchio). Saluti Michele2 punti
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Grazie a tutti per la bellissima giornata :) e per l'indimenticabile pranzo dal grande Gianni! @@gallo83 appena riesci, carica la foto che immortala il mitttico cuoco! :D2 punti
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La questione delle origini della moneta e del suo significato originario mi affascina moltissimo. Dalle mie letture, in primis Catalli, mi sono fatto un'idea sulla questione, non so quanto tale idea sia ben messa a fuoco, la condivido qui in modo da poterne discutere con persone che sicuramente ne sanno più di me. Quando si parla di origini della moneta, credo che un errore piuttosto diffuso sia quello di usare le nostre percezioni moderne in materia di "soldi" per leggere la realtà economica e sociale del mondo arcaico. Oggi viviamo in un sistema di mercato, governato da domanda e offerta, in cui la moneta è utilizzata come una misura generale di tutti i Servizi, ma soprattutto di tutti i Beni (cibo, vestiti, mucche, ecc.). Molto probabilmente la moneta originariamente non ebbe tale funzione di misura dei beni. Catalli riporta che le antiche testimonianze letterarie e storiografiche ci dicono che, fino alla metà del V secolo (quando la moneta era stata già inventata da più di un secolo e si era largamente diffusa), l'economia non era ancora gestita in termini monetari, ma era basata sul baratto e lo scambio di merci. Il fatto che all'inizio la moneta non servisse per acquistare Beni o in generale per transazioni commerciali minute sembra anche confermato dall'evidenza che le prime emissioni furono soprattutto stateri, con una scarsa produzione di frazionali, i quali furono certamente coniati precocemente, ma non in quantità sufficiente per rendere possibile la funzione divisionale necessaria agli scambi monetari, che è essenziale nella concezione moderna di economia monetaria. Come già accennato da alcuni di voi nei post precedenti, all'inizio la moneta servì probabilmente per finanziare il pagamento di imposte, in altre parole fu una misura per i Servizi... aggiungerei, Servizi legati in qualche modo a valori e significati di natura religiosa. Ricordiamoci che i più antichi ripostigli conosciuti sono stati trovati in contesti templari, o in prossimità di aree sacre, primo fra tutti il famoso Artemision di Efeso. Alcuni hanno teorizzato che le più antiche monete trovate in quel ripostiglio (quelle a legenda "Phaneos" e "Phaneos emi sema", di cui allego le foto dal sito del British Museum, potrei sbagliarmi, ma si tratterebbe delle prime monete coniate nella storia) non siano nemmeno state emesse da una autorità statale, ma si tratti di emissioni private di una ricca famiglia di mercanti, che impressero il loro simbolo su pezzi di metallo prezioso da donare al tempio, come segno della loro elevata posizione sociale.... se questa ipotesi fosse mai confermata avremmo la certezza che la moneta nacque per propositi che nulla avevano a che vedere con questioni di economia e commercio. Anche le denominazioni ci parlano di funzioni rituali.. Dracma, ossia la quantità di (6) spiedi che poteva essere stretta in un pugno... Obolo, ossia il nome originario della quantità minima di carne a cui aveva diritto ogni cittadino dopo un sacrificio. L'etimologia stessa delle denominazioni monetali richiama in mente funzioni cultuali e rituali. Riassumendo l'idea che mi sono fatto: l'economia monetaria del mondo antico, almeno fino al V secolo, non ebbe una direzione "orizzontale", ossia le monete non furono usate dalle persone come strumenti mondani per scambiarsi Beni o merci. Il flusso degli scambi monetari inizialmente fu solo "verticale" (non so se si usano questi termini in Economia, mi scuso se sto scrivendo corbellerie), cioè dallo stato/tempio ai cittadini e viceversa... monete come misure di una sorta di "valore divino", utilizzate dalla autorità emittente per pagare i servizi che i cittadini svolgevano per la comunità (servizio militare, sicurezza delle strade, la costruzione di templi, mura, navi, acquedotti ecc), e poi da questi restituite alla "Amministrazione" delle città per mezzo delle offerte al Tempio. Questo spiegherebbe la forte connotazione religiosa dei tipi monetari antichi, e in qualche modo anche fenomeni difficilmente comprensibili come la prima monetazione incusa della Magna Grecia. Perché tanta cura nella produzione di monete perfettamente centrate e allineate? Forse perché non erano semplicemente destinate a comprare mucche, ma erano piuttosto oggetti da donare agli dei? Buona serata a tutti :) Nico2 punti
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Adoro rovistare in mezzo alle pagine dei vecchi libri semi-distrutti! :D Questo il ritrovamento di oggi in un libro da 1 euro del 1902 - Malattia delle piante - quasi impossibile da consultare e praticamente da buttare, l'ho preso solo per quello che ho intravisto dentro. Sono evidenti il danno dell'umidita, tarli, rosicchiature ecc. , valore prossimo allo zero, potevo essere anche più fortunato, ma averli scoperti anche in questo pessimo stato mi ha fatto schizzare alle stelle!1 punto
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Da una costola della discussione che ha dato il via a questa nuova sezione, nasce questa discussione, con lo spostamento di alcuni messaggi da quella a questa. Si parlerà di treni, di stazioni e più in generale di tutto ciò che riguarda le ferrovie (il che mi permetterà di postare un paio di nuove immagini :D) ma anche le tramvie, ovvero tutti i vari tipi di trasporto su rotaia. Incomincio io, con le poche foto di stazioni che possiedo. Prima di tutto, naturalmente, Fabriano, in una cartolina viaggiata e datata 11 settembre 1926. petronius :)1 punto
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Salute pensavo che il Mezzo Scudo di Filippo III coniato dalla Zecca di Messina con data 1612 non esistesse fin quando non l'ho visto pubblicato alla vendita n°76 della casa d'aste Numismatica Ars Classica dello scorso dicembre. Poi ho visto la vendita "Utriusque Siciliae" ,della casa d'aste Varesi,ed al lotto n°308 è presente un bel Mezzo Scudo 1612 messinese La moneta posta in asta dalla NAC ha le sigle del Maestro di Zecca DF A (Don Francesco Abate)mentre la moneta venduta all'asta Varesi ,appartenuta precedentemente alla collezione Spahr e classificata al n°17 ,ha le sigle I P(Giovanni Del Pozzo) La moneta che posto oggi appartiene a collezione privata ed è quella venduta dalla NAC lo scorso dicembre Ringrazio il possessore di questa moneta che mi ha dato la possibilità di toccare con mano questo fantastico nummo con rarità R2 e di verificare che effettivamente esiste il Mezzo Scudo 1612 di Filippo III Ho scattato delle superbe foto che valorizzano la bellezza della moneta che presenta una patina antica che l'abbelisce e la rende ancor più apprezzabile agli occhi di un appassionato di numismatica. Approfittando della cortesia del nuovo custode della moneta oltre a scattare le foto del Dritto e del Rovescio mi sono soffermato a scattare foto dei particolari è doverosa la classificazione: Mezzo Scudo:FILIPPO III(1598-1621)Zecca di Messina ,anno 1612,Argento gr.15,63 D/+PHILIPPVS III DEI GRATIA;busto corazzato volto a sinistra,con gorgiera R/+SICILIAE ET HIERVSA REX e data;nel camnpo croce con braccia che terminano con fiamme e ciascun braccio è sormontato da corona;nei quarti inferiori vi sono le sigle del Maestro di zecca(in questo caso DF A:Don Francesco Abate) Riferimenti:SPAHR 18;MIR 344/5 La moneta ha un grado di rarità R2 poichè monete con sigla DF A sono più rare di quelle con stessa data e stesso valore ma con sigle I P --Salutoni -odjob1 punto
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Categoria: MONETE CONTEMPORANEE Autorità emittente: Città del Vaticano Valore nominale: 10 Euro Peso: 3 g Diametro:13,85 mm Metallo: Oro 917/1000 Descrizione del dritto: La colomba dello Spirito Santo al centro, sopra il valore 10 EURO, sotto la scritta “VENI SANCTE SPIRITVS”; in alto sul giro “CITTA’ DEL VATICANO”; in esergo R, simbolo della zecca Descrizione del rovescio: Lo stemma del Camerlengo sormontato dal simbolo della Camera Apostolica e dalla scritta “SEDE VACANTE MMXIII” Descrizione del contorno: Zigrinato fine Note storiche e numismatiche: Questa moneta in versione fondo specchio (Proof), opera di Maria Grazia Urbani, coniata dalla IPZS (Italia) in 5.000 esemplari e con corso legale solo all’interno della Città del Vaticano, è stata emessa dal Vaticano per commemorare lo Stato di Sede Vacante nel 2013. II giorno 11 febbraio 2013 il Santo Padre Benedetto XVI annunciava la Sua decisione di rinunciare al ministero petrino dalle ore 20.00 del giorno 28 febbraio; il 13 marzo 2013 i Cardinali elettori, riuniti in Conclave, sceglievano Jorge Mario Bergoglio quale 266° successore di Pietro. Nel periodo di Sede Vacante il governo ordinario è stato assicurato dalla Camera Apostolica, presieduta dal Cardinale Camerlengo di Santa Romana Chiesa e composta dal suo vice e dai Prelati Chierici. Memoria della transizione di Santa Romana Chiesa e segno tangibile di continuità, l’esercizio della facoltà di coniare monete di Sede Vacante: una tradizione che ha radici storiche nel XIV secolo ma una consuetudine più recente a partire dalla morte di Leone X nel 1521. Questa moneta è una novità assoluta per la monetazione aurea in euro dello Stato della Città del Vaticano. apollonia1 punto
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Vicenza sara' un mezzo flop...ha cambiato data e cosa hanno pensato bene?? di farlo lo stesso giorno di un convegno "storico" come quello di Bergamo. io e molti altri commercianti che ho gia' sentito andremo a Bergamo...moltissimi meno costi e sicuramente grande affluenza per un convegno ben organizzato, comodissimo da raggiungere dall'autostrada e in una locations data da un super albergo. Modena...grande piazza...ce ne vorrebbero di convegni cosi' in tutte le citta'! grandissima affluenza...fin troppo nel mattino con code a tutti i banchi...sul resto delle problematiche non mi dilungo, ognuno la pensa come vuole! i commercianti vanno dove c'e' affluenza e dove si vendono le monete :-)...se non si vende...niente commercianti e niente monete!...volete pagare un biglietto per poi non trovare niente da comperare?? andate in un museo :-)1 punto
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Taglio: 2€ Nazione: San Marino Anno: 2011 Tiratura: 631.000 Condizioni: SPL Città: Trieste1 punto
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Ti rispondo io ;) Medusa non me ne volere :good: Nella quasi totalità dei casi non esistono monete con isole in più, se ci sono sono esuberi. In questo caso quelle isole devono essere presenti, sia perchè non sono isole e sia perchè sono parte del disegno ufficiale. Sono i territori Spagnoli in Africa: Ceuta e Melilla. Sono presenti su tutte le monete euro, anche sui centesimi dorati, sia nella vecchia che nella nuova faccia comune. Ho fatto fatica a comprendere all'inizio perchè non capivo cosa fosse quel territorio, poi ho capito che la foto era girata di 90° :P1 punto
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Fermo, tutte le monete devono essere rispettate, amate, coccolate e collezionate. Non per forza devono avere un valore economico, ci sono le monete con un valore storico, quelle affettive, etc. Le tabelle di conservazione servono appunto per dare una conservazione e una valutazione.1 punto
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Riguardo il diobolo di Phistelia, il riferimendo da te citato è un mero errore del venditore. Di Phistelia, ad oggi, sono stati trovati solo oboli e didracma in ogni caso sono d'argento. Penso che sia questo il diobolo di cui stai parlando ma non è di phistelia ma di Heraclea ed, in ogni caso, d'argento.1 punto
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Si, il tondello usato per battere la prova è un tondello riciclato :rofl: ...anche se poco, decisamente poco, si notano le tracce della rigatura sul contorno, i fondi sono puliti, forse le ombre che si notano sul tondello sono dei minimi residui dell'impronta precedente.1 punto
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Ciao, ieri a Modena ho comprato un altro esemplare del 1863 T. Il diametro è di 18.9 mm :) Questo invece è quello che ho acquistato a Verona. Aspetto il vostro giudizio ;) Simone Inviato dal mio iPhone utilizzando Lamoneta.it Forum1 punto
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@@eliodoro, sul lavoro servile a Roma ti consiglio: E.Domenico Augenti "Il lavoro schiavile a Roma" Ed Quasar Lo trovi su Amazon (cartaceo) a pochi euro. Ti riserverà molte sorprese. C'erano schiavi e schiavi (e persino gli schiavi degli schiavi). C'era addirittura una gerarchia schiavile e una scuola pubblica per schiavi domestici. Nessuno stupore, quindi, che si investissero centinaia di aurei per schiavi particolarmente colti. Per quanto riguarda la circolazione di monete repubblicane, anche in questo caso nessuno stupore: il valore era quello di mercato. Le monete con alto tasso d'argento erano molto appetite e spesso tesaurizzate. Quelle a basso tasso circolavano di più: per esempio, le monete legionarie di Marco Antonio (a basso tasso d'argento) erano ancora in circolo ai tempi di Antonino Pio.1 punto
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Ciao @@tartachiara...qui troverai uno studio dettagliato su questo nominale del nostro amico Fabrizio > @@Layer1986 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/concorso1/4.pdf Buona lettura.1 punto
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Se un grosso da 4 denari di Bergamo è accontentarsi... :rolleyes: :rolleyes:1 punto
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Moneta vista ieri a Modena, di una bellezza unica!! Lustro e dettagli intonsi! Complimenti!! Renato1 punto
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Concordo @@Titta99.. mi ha sempre affascinato questo.. Io posseggo una medievale in collezione.. ogni tanto la prendo, chiudo gli occhi ed inizio a viaggiare.. sento il martello che batte sul torsello e la pila che con un colpo secco incide la moneta..poi penso al sacchetto con cui sarà uscita dalla zecca..ai mercanti..a quante mani l'avranno toccata.. è un mistero.. Domanda tecnica.. maneggiandola per un po' (mi è caduta anche due volte) dite che si rovina? è un po' piegata e non vorrei piegarla di più..ma amo toccare i rilievi :(1 punto
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quote name="tartachiara" post="1334786" timestamp="1389520730"]@@francesco77 posso trovare da qualche parte lo studio da citato su questa tipologia? :) http://www.ilportaledelsud.org/monete_carlo_II.htm Buona lettura.1 punto
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Credo che tu l'abbia gia' confrontato con questo esemplare: http://www.mcsearch.info/record.html?id=4524181 punto
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Nel mio piccolo non ho visto problemi di sicurezza diversi da quelli riscontrati a Verona o Bologna, anzi, poi possiamo aspettare i commenti di qualche commerciante presente. La location non è sicuramente il massimo ma preferisco vedere belle monete che belle pareti....sono così tanto fuori dal coro?1 punto
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Il restauro fa parte della Numismatica come in tutte le "cose" d'epoca. Quasi tutte le monete Romane in rame o bronzo sono state restaurate o quantomeno pulite. Chiaramente va fatto da chi lo sa fare e non è cosi semplice che puo farlo chiunque, come và riportato nella storia dell'oggetto e un po di valore lo porde nei confronti di un simile non restaurato ma ne acquista di parecchio contro uno malconcio. Il restauro sulle persone invece è un'altro discorso,se lo si fà perche uno ha perso una gamba o un braccio o perche ustionato ben venga o anche se riesci a migliorarsi un pochino su alcuni difetti naturali ma se lo si fa per sembrare più giovane di 20 o 30 anni è comico e assurdo allora meglio una clonazione :blum:1 punto
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con il peso di 0.17 questo frazionale "decisamente" non è un hemitetartemorion. Confronta in KLEIN, (Nomismata 3) citato sopra , un hemitertartemorion per Cizico, descritto al n. 267 con il peso di 0.09 gr.- medesimo tipo protome di cinghiale/leone ed un tetartemorion, di tipo diverso, descritto al n. 269 per il quale si riporta un peso di 0.21 gr.1 punto
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Il problema dei furti è all'ordine del giorno in tutti i convegni; in un convegno pi come quello di Modena sarebbe un miracolo se non avvenisse. Lo spazio fa ordine e di spazio a Modena non c'è. Confusione, e questo porta anche brutta gente che frequenta i convegni al solo fine di far giornata. Sotto i miei occhi ho visto una mezza zuffa per un 80 lire di Carlo Felice tra chi diceva gli fosse stato rubato e chi non sentiva storia che la moneta l'aveva comprata e pagata e che era sua. Non ho idea di come sia finita, ma non credo a tarallucci e vin santo. Mi permetto di osservare che se si ha interesse nel motivare un collezionista e portarlo ad un convegno, questi dovrebbe per lo meno sentirsi tranquillo; sensazione che a Modena mi è mancata. Non credo faccia bene al commercio di monete mischiare tutto in un unico calderone, francobolli, cartoline, orologi, tessere, figurine. Vedere una moneta che costa magari qualche centinaia di euro richiede un attimo di calma e di luce giusta, non avere vicino chi ti spinge per la giacca per vedere le monete, altrimenti ti passa la voglia. Sulla sede, stendo un velo pietoso, sicuramente la migliore sede per una partita di Hockey su pista, forse meno per portarci quanlche centinatio di persone a vedere monete. Saluto Lindap, mi scuso per la poca cordialità; non è il mio forte. Ho conosciuto l'indomito pescatore Luca di Torino ed il più assiduo frequentatore di chat numismatica Gallo. Mi auguro si astata una bella giornata per tutti i partecipanti; alla fine ho preso due monete - una dal listino di Felsinea, che non conoscevo, ed un aseconda da Hatria che posto in futuro essendo molto gradevole di patina, moneta comuna ma bel modulo. Da Hatria ho poi acquistato un poco di letteratura numismatica su svevi e monete di Sicilia.1 punto
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Ottimo Convegno, piacevolissima giornata in compagnia di tanti amici del Forum e non!! Ottime monete riportate a casa!! Un grazie a Massimo Filisina per l'ospitalità al suo tavolo, al Dott. Montenegro per la disponibilità e la cortesia, agli amici di sempre: Roberto e Simone....a Luca che da Torino si è fatto tre ore di treno per esser dei nostri!! Grazie Luca per la monetina che mi hai "rifilato" Ai Lamonetiani che conoscevo e a quelli che ho conosciuto oggi: è stato un piacere incontrarvi!! Renato1 punto
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Mah, sempre amico di qua amico di la, il 5 lire 1848 di Bolaffi, questo marengo... cosa costa dire la verita? non so io... Alano83 e' [editato] su ebay, il marengo e' stato comprato da [editato]. su, ma chi credete di prendere in giro?1 punto
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bonita pieza apollonia, el problema de este tipo de piezas es saber en que sistema ponderal fue acuñada. Sear dice que se emplea una norma local basada en un obolo de 0'85 gramos, que tal vez quisiera ser fiduciario del obolo persa de 0'93 gramos Mitchener propone que se emplea una norma basada en un shekel o siclo de 15 gramos aproximadamente, Mainer en su trabajo plantea la hipotesis de que Kizikos acuñara su monedaje en plata con una norma local empleada en la ciudad de Abdera con un obolo de 0'61 gramos. Yo dispongo en mi coleccion una pieza similar a la de usted pero con un peso de 0'25 gramos, la tengo catalogada como tetartemorion o 1/64 de estatera. dentro de la norma local propuesta por Sear el tetartemorion tiene un peso de 0'21 gramos y dentro de la norma propuesta por Mitchener el 1/64 de estatera tiene un peso de 0'23 gramos dentro del sistema de Mitchener el 1/96 de estatera tiene un peso de 0'15 y dentro del sistema de Sear el hemitetartemorion tiene un peso de 010 gramos.1 punto
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DE GREGE EPICURI Io direi che Sandan col leone ci sta sicuramente, ma al D mi sembra si legga abbastanza chiaramente MAXIMEINOC; gli anni di differenza sono pochi, è probabile che sia stato ripreso lo stesso rovescio. E non è detto che queste provinciali, se poco comuni, si trovino tutte nei cataloghi, e tanto meno in rete. @@pier67: nelle provinciali la corona radiata non può essere interpretata esattamente come nelle imperiali (=il doppio); ne avevamo discusso molto tempo fa con Tacrolimus, e l'interpretazione è ancora un po' incerta. Nelle zecche dell'Asia già con Filippo 1°, e poi soprattutto con Valeriano e Gallieno, compaiono numerose monete con corona radiata; ce ne sono anche per Gordiano 3°.1 punto
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Molte volte penso a come siano arrivate fino a noi, per esempio, le monete romane. A come abbiano fatto a passare nelle nostre mani attraverso quelle di persone vissute in un arco di 2000 anni. Molte volte vorrei che nella moneta ci fosse una minuscola telecamerina :) per riprendere la storia che passa......1 punto
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nella Sylloge (SNG) Turkey 1 edita da Koray Konuk dedicata alla Muharrem Kayhan collection (Istambul-Bordeaux 2002) viene riportata una frazione con peso 0.12gr. descritta come Milesian standard - hemitetartemorion (n. 999 plate 38) Suggerisco per una bibliografia e un punto sugli studi dei frazionali piu' aggiornato anche l'ottimo Dieter KLEIN, Sammlung von Griechischen Kleinsilbermuenzen und bronzen NOMISMATA 3 1999 Infine in : From Kroisos to Karia, Early Anatolian Coins form the Muharrem Kayhan Collection, pubblicato anch'esso da Koray Konuk viene descritta per la IONIA (n. 20) una frazione di elettro riportata come 1/192 di statere (del sistema Lidia-Mileto) del peso di gr. 0.08 I riferimenti della Rosen, che pur aveva frazioni corrispondenti a queste denominazioni, sono superati e aggiornati da studi piu' recenti come quelli di Koray Konuk citati che hanno segnato un progresso nella conoscenza di questi frazionali.1 punto
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Sul gigante c'è nell'introduzione :) Comunque ti posto la differenza tra queste bighe. Ad ogni modo quando avrai più esperienza ci farai l'occhio ;-)1 punto
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Allora... :D Vorrei cominciare da qui, dallo starterkit Lettonia arrivatomi ieri per posta, ma acquistato nel 2013 e inviatomi nel 2013 dal lamonetiano @@cr1c3t0, che, super gentile, si è recato personalmente in Lettonia (come se fosse dietro l'angolo) per compiere la mega razzia dello starterkt Lettone Euro 2014. Con questa razzia ha rifornito il gruppo "Eurofolle" di ben 32 starterkit e di 14 seriette dei nuovi euro Lettonia 2014. Il tutto, aggiungo, guadagnandoci ben Euro 0 (zero) per ciascuno, se non la gratitudine di ognuno di noi.... Mi sembrava giusto che, anche se queste monete non potranno partecipare perché facenti parte tutte insieme di uno starterkit, fossero comunque menzionate come categoria fuori concorso de "La più bella del 2013". Riporto ora le caratteristiche: Autorità emittente: zecca di Lettoina Valore nominale: starterkit con monete da 2 Euro -1 Euro -50 Cent -20 Cent - 10 Cent - 5 Cent - 2 Cent - 1 Cent Millesimo: 2014 Alcune particolarità della storia di queste monete: "I disegni della faccia nazionale delle future monete euro lettoni sono stati fatti da Laimonis Šēnbergs per i tagli da 1, 2, 5, 10, 20 e 50 centesimi e Guntars Sietiņš per i tagli da 1 e 2 euro; essi sono stati resi pubblici nel luglio 2006 sul sito della Banca Centrale della Lettonia[9]. Essi prevedevano il Monumento alla Libertà di Riga sulla moneta da 2 euro, il volto di una fanciulla lettone (già comparsa sulle monete da 5 Lati del 1929, prima della Seconda guerra mondiale) sulla moneta da 1 euro, lo stemma della Lettonia completo sulle monete da 10, 20 e 50 centesimi, e lo stemma in formato semplice sulle monete da 1, 2 e 5 centesimi. La faccia nazionale della moneta da 2 euro proposta inizialmente, il Monumento alla Libertà di Riga, è stata successivamente scartata per l'impossibilità di proporzionare adeguatamente l'immagine mantenendone la riconoscibilità.[10] La moneta da 2 euro riporterà quindi lo stesso volto di fanciulla lettone previsto per la moneta da 1 euro."1 punto
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Sicuramente il collezionista inglese J. Swithenbank aveva un certo gusto e sceglieva i pezzi sicuramente molto belli nel loro settore e la sua collezione presenta un "tasso di falsificazione" relativamente basso rispetto a non poche collezioni simili che sono apparse sul mercato (specialmente in Germania). Ciononostante esistono esemplari, in buona parte già evidenziati nelle altre discussioni (come Aitna), che suscitano molte perplessità. Fatta questa premessa, si nota chiaramente come questa collezione sia stata formata soprattutto intorno agli anni '90, quando era già ampiamente diffuso il sistema di bulinatura e di ripatinatura. Non dimenticherò mai la visione che ebbi anni fa dell'intera collezione in bronzo del cav. Moretti, con i bronzi non solo generalmente di ottima qualità, ma anche con patine originali e spesso anche con tracce di originali incrostazioni (e diversi pezzi provenivano dall'ancora più vecchia raccolta del Virzì). Adesso impera la deprecabile moda di bulinare e di ripatinare o addirittura di "verniciare" le monete. Ad esempio mi fa rabbrivvidire il bronzo di Morgantina (vedi sopra, al post # 5), con patina verde che sembra una vernice e i due latio della moneta sembrano come distaccarsi dal bordo, rimasto grezzo.... (molto meglio il successivo lotto n. 137). Ma tanti collezionisti vedono solo la "freschezza" dei rilievi e il colore della patina, senza curarsi del resto della moneta, come il trascurato bordo.... Riguardo il Thyrrenoi, senza dubbio l'esemplare n. 199 si presenta molto più naturale del n. 246 (che non appartiene a quella collezione inglese), anche se a bene vedere, anche esso ha subito qualche restauro e si nota una certa lisciatura, che però non è disturbante. E si nota bene la ribattitura, tipica di questa emissione, sopra la siracusana Atena/Stella tra due delfini. Le grosse differenze del rovescio sono legate al tipo di ribattitura: nel pezzo n. 199 la ribattitura non è stata tale da evidenziare la figura "overstrike" del guerriero. Gli altri esemplari qui citati sembrano collezionabili.....1 punto
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Buongiorno, Ti faccio i miei complimenti per la splendida moneta ed a Christian Andreani per essere un appassionato e un numismatico nel senso più completo del termine. Il piacere di donare e non solo di vendere evidenzia le doti del suo carattere.1 punto
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Io mi ricordo che nel 2003 o nel 2004 all'età di 13 anni fermandomi con mio zio in un autogrill di ritorno dalla montagna, trovai nel contenitore delle offerte all'autogrill 1 centesimo del portogallo 2002 che allora mi mancava, perciò chiesi all'omino della cassa di cambiarmelo... :D ...spregiudicato fin da piccolo! :D :D :lollarge:1 punto
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