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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/13/14 in tutte le aree
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Ho dovuto pensarci a lungo, perché questo è stato un anno numismaticamente intenso... ho optato per la più particolare, nonché la mia prima in oro... Ducato coniato a Scio (Chios) ad imitazione di quello veneziano. Filippo Maria Visconti, Signore di Genova. Gamb. 398 - Lunardi 518 3.53 g. 23mm Provenienza: Eugenio Fornoni. Acquisito in occasione del Veronafil d'autunno 2013 Chiedo scusa per le foto che sono fatte col cellulare... Purtroppo non ho altri mezzi adesso :) Ciao a tutti e buon inizio di anno numismatico (per me é giá stata una grande partenza!) :) Magdi7 punti
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Categoria: MONETE CONTEMPORANEE Autorità emittente: Città del Vaticano Valore nominale: 10 Euro Peso: 3 g Diametro:13,85 mm Metallo: Oro 917/1000 Descrizione del dritto: La colomba dello Spirito Santo al centro, sopra il valore 10 EURO, sotto la scritta “VENI SANCTE SPIRITVS”; in alto sul giro “CITTA’ DEL VATICANO”; in esergo R, simbolo della zecca Descrizione del rovescio: Lo stemma del Camerlengo sormontato dal simbolo della Camera Apostolica e dalla scritta “SEDE VACANTE MMXIII” Descrizione del contorno: Zigrinato fine Note storiche e numismatiche: Questa moneta in versione fondo specchio (Proof), opera di Maria Grazia Urbani, coniata dalla IPZS (Italia) in 5.000 esemplari e con corso legale solo all’interno della Città del Vaticano, è stata emessa dal Vaticano per commemorare lo Stato di Sede Vacante nel 2013. II giorno 11 febbraio 2013 il Santo Padre Benedetto XVI annunciava la Sua decisione di rinunciare al ministero petrino dalle ore 20.00 del giorno 28 febbraio; il 13 marzo 2013 i Cardinali elettori, riuniti in Conclave, sceglievano Jorge Mario Bergoglio quale 266° successore di Pietro. Nel periodo di Sede Vacante il governo ordinario è stato assicurato dalla Camera Apostolica, presieduta dal Cardinale Camerlengo di Santa Romana Chiesa e composta dal suo vice e dai Prelati Chierici. Memoria della transizione di Santa Romana Chiesa e segno tangibile di continuità, l’esercizio della facoltà di coniare monete di Sede Vacante: una tradizione che ha radici storiche nel XIV secolo ma una consuetudine più recente a partire dalla morte di Leone X nel 1521. Questa moneta è una novità assoluta per la monetazione aurea in euro dello Stato della Città del Vaticano. apollonia3 punti
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...sabato a Modena ho ritirato questa scatolina.....mi sembrava un bell'insieme da conservare per il futuro! Renato2 punti
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Zecca di Castro, quattrino, battuto sotto il duca Pier luigi Farnese(1545-1547).C.N.I.t.17.26. - Ciao Borgho.2 punti
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Cartolina della stazione ferroviaria di Castelfranco Emilia sulla tratta Milano-Bologna vista dall'alto viaggiata il 28 Luglio 19042 punti
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Votato oltre 3000, in realtà sono poco più di 4500! Concordo con chi dice "meglio poche ma buone" ma io preferisco divertirmi ad identificare 1000 monete di nessun valore piuttosto che averne solo 2 ma di valore. Collezionare monete di tutto il mondo mi ha consentito di conoscere paesi dei quali ignoravo l'esistenza!!!2 punti
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@@Giovanna @@andreagcs @@Liutprand @@Littore @@ilcollezionista90 Grazie cari amici, sono commosso, grazie a tutti di vero cuore Roberto2 punti
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Il link è questo http://usa-coins.collectorsonline.org/ però in effetti non figura ancora nell'elenco dei cataloghi, se si va su "Il network - Cataloghi Online" quello USA non c'è. Lo segnalo a @@incuso, perché credo che solo lui possa provvedere. petronius :)2 punti
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Ciao, talvolta ricorre, nelle discussioni degli anni precedenti, il tema del riuso delle monete romane. Uno degli esempi più classici è costituito dal riutilizzo come pendente, mediante adozione di un foro passante marginale. Chiaramente il rinvenimento di una moneta forata se decontestualizzata non può automaticamente fornire indicazioni sul periodo di utilizzo secondario e per questo motivo ho pensato di segnalare la comunicazione del ritrovamento seguente. Nel 2004 è stato scavato nei pressi della Cattedrale di Verona (Via Duomo, 8) un complesso residenziale di età romana imperiale utilizzato sino al IV secolo d.C. Durante il periodo altomedioevale l’area fu usata a fini sepolcrali e furono rinvenute alcune tombe. Una di queste conteneva i resti di una bambina di 3-4 anni con un corredo funerario composto da gruppi di monili posti alla base del collo, a sinistra del bacino e tra i due femori. Si tratta di alcune collane/braccialetti costituiti perloppiù da perle di pasta vitrea e ambra. La terza concentrazione di manufatti, vicino al femore destro, è costituito da alcune monete forate. Le monete sono attribuibili a: - Probus antoniniano VIRTVS PROBIAVG (276 d.C.) - Constans GLORIA EXERCITVS - Constantius II FEL TEMP REPARATIO cavaliere che cade - decanummo ostrogoto serie felix Ravenna /aquila - mezzo follis bizantino di Giustiniano (565 d.C.) Il terminus post quem al 565 d.C. ha consentito l’attribuzione ad una popolazione di tipo longobarda che spesso presentano una sorta di “recupero del passato” manifestata nelle presenza di manufatti più antichi rinvenuti nei corredi funebri. Un confronto si può portare con la deposizione 79 della necropoli longobarda di Romans d’Isonzo che presentava nel corredo funerario cinque monete bucate del IV secolo d.C. che erano assicurate alla cintura della defunta. Quindi l’uso di monete non è esclusivo di bambini/e ma è proprio anche delle sepolture femminili di epoca longobarda; inoltre l’uso di appenderle alla cinta può essere proposto anche per la sepoltura di Verona. Per la cronaca, a Romans d’Isonzo solo due monete risultano leggibili e si tratta più precisamente di un follis di Costantino VRBS ROMA e un GLORIA ROMANORVM di Graziano. La presenza di monete romane, gote e bizantine potrebbe testimoniare la loro circolazione almeno in termini di moneta di piccolo valore; nel contempo la loro antichità conferiva loro valore e resi degni di ostentazione e quindi, di riuso come decorazione. Sembra che fosse uso comune il riuso delle monete bizantine di metalli prezioso presso l’elite e forse l’uso di quelle in bronzo cercava di imitare questo utilizzo. In mancanza di monete talvolta venivano utilizzati dischetti bronzei lisci. Tratto da: http://www.univr.it/documenti/Documento/allegati/allegati423707.pdf1 punto
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Si in quegli anni i nostri soldati erano lì in "missione"... Durante la seconda guerra mondiale la città fu occupata a più riprese dall'Italia nel 1939-40, dalla Grecia nel 1940, nuovamente dall'Italia fino al 1943 e infine dalla Germania nel 1943-44, prima di tornare sotto il controllo albanese nel 1944. Oggi Argirocastro è il centro più importante dell'Albania meridionale. . Per le sue caratteristiche uniche e i valori storici ed architettonici dal 2005 Argirocastro fa parte nei centri mondiali protetti dall'UNESCO.1 punto
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comuni la stragrande maggioranza.... NC solo quelle un po' più difficili da trovare , con tiratura sotto 1 milione almeno , altrimenti sono per forza C oppure se preferite CC comunissima e C comune. per le italiane come NC direi 5 cent 2003 poi forse qualche commemorativo tipo 2 euro braille, e poi 50 cent 2007 non facile da trovare in circolazione... euro rare ... che dire ... forse è un po' giovane l'euro come moneta per dare queste categorie con precisione ... grace Kelly ... 20 mila monete , ultra speculata, qualche migliaio di collezionisti la possiede, molte monete in qualche magazzino dei commercianti furbi... Rara.... boh diciamo di si altree monete di monaco, quella con tiruatura + bassa 1 euro 2007 ... 100.000 monete. la si trova in commercio a 10-12 euro.... Rara? boh . io direi NC Monete di San Marino , tiratura più bassa credo siano 1-2-5 cent prorpio del 2013 emessi sono nelle due divisionali con tiratura totale 45 mila (più versione proof) "R" o "NC" ... direi NC Vaticano ... primi tagli divisionali 2002 (65 mila serie) e sede vacante (60 mila serie) rare ? secondo me più "R" che "NC" perchè molto ambite dai collezionisti1 punto
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Se il 50 lire fosse falso, sarebbe da pubblicare su tutti i testi di numismatica, perché pare che questa sia l'UNICA tipologia di banconota italiana di cui, a oggi, non si conoscono falsi. petronius oo)1 punto
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La passione e l'oculatezza negli acquisti spesso viaggiano su due binari differenti, ma anche questo è il bello...1 punto
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Buonasera, colgo l'occasione di postare una moneta in questa interessante discussione, chiedendo gentilmente agli amici se è possibile avere dei riferimenti, per la precisa catalogazione. Carlo Magno re dei Franchi Pavia Peso gr. 1,593 Dia.mm 21,021 punto
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Magnentius AE3. D N MAGNENTIVS P F AVG, bare-headed, draped & cuirassed bust right, A behind bust / GLORIA ROMANORVM, emperor on horseback galloping right, spear in hand, barbarian half kneeling in front of horse; star in upper right field la zecca Arles - Trier . propendo per Arles1 punto
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Confermo l'intuizione di chi mi ha preceduto: è un follis di Romano I. Per un confronto e alcuni riferimenti bibliografici: http://www.acsearch.info/record.html?id=5793081 punto
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calma @@Fabiosv11.. ti informo che questo non è lo sportello comunale.... gli esperti rispondono quando non hanno impegni di vita quotidiana...! :pleasantry:1 punto
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Medaglia commemorativa del sessantesimo anniversario di fondazione dell’ANA (Associazione nazionale alpini), sezione di Monza e Brianza (1929-1989) Bronzo: 27,83 g, 44 mm. apollonia1 punto
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Ahahah. Dai..... scherzo. Comunque fai come ti consigliai tempo fá. Fonte di calore o luce solare. Lasciali stare qquando ti parlano di terra e acqua ... son ragazzi!1 punto
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Non saprei dirti se poi la pianta di piastre possa crescere e quanti frutti può dare. Per caso le hai acquistate dal gatto e la volpe?1 punto
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I denari con questo simbolo li classificai al n. 10 del mio studio su Ravenna. Credo sia una crocetta, uguale a quella reperita su un grosso probabilmente contemporaneo (vedi n. 9).1 punto
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Buongiorno a tutti, di recente ho effettuato degli studi su questo periodo (ultimamente il mio lavoro non mi ha dato la possibilità di continuarli), ed oltre ad essere della zona di Lodi, devo dire che molte informazioni riportate dai libri non sono corrette. Credo che per la moneta di Giovanni da Vignate che pone in questione Mangiafuoco il suo vero nome sia pegione (vedi anche le analisi di intrinseco) e parlare del valore di 2 soldi non è corretto. In questo periodo è ancora in atto la riforma di Giovanni Maria Visconti (3 bissoli = 2 denari), molto probablimente il suo valore è di 24 bissoli (cioè 18 denari)... Per informazione la trillina comparirà molto più tardi (in altre discussioni se ne è già parlato), il suo nome corretto è imperiale da due. Consiglierei di non confrontare le monete del Malatesta con quelle del Vignati perchè esiste anche la probabilità che alcune siano state coniate prima della riforma monetaria di Giovanni Maria Visconti e alcune dopo.1 punto
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La Cattedrale dell'Arcangelo Michele si trova nel Cremlino, davanti la Piazza delle Cattedrali a Mosca. Fu costruita fra il 1505 ed il 1508 sotto la supervisione dell'architetto italiano Alevisio Lamberti da Montagnano, noto in Russia come Aleviz Fryazin Noviy. sul sito su cui sorgeva una cattedrale precedente, costruita nel 1333. Nella Cattedrale si trova anche la tomba dell'imperatore Pietro II di Russia, l'unico monarca discendente da Pietro il Grande. All’interno è da notare la pregevolissima iconostasi dorata su legno scolpito alta ben 13 metri. L’edificio è particolarmente importante anche dal punto di vista politico: in passato infatti venivano celebrate tutte le vittorie delle armate zariste. Unione Sovietica - 5 Rubli 19911 punto
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Vicenza sara' un mezzo flop...ha cambiato data e cosa hanno pensato bene?? di farlo lo stesso giorno di un convegno "storico" come quello di Bergamo. io e molti altri commercianti che ho gia' sentito andremo a Bergamo...moltissimi meno costi e sicuramente grande affluenza per un convegno ben organizzato, comodissimo da raggiungere dall'autostrada e in una locations data da un super albergo. Modena...grande piazza...ce ne vorrebbero di convegni cosi' in tutte le citta'! grandissima affluenza...fin troppo nel mattino con code a tutti i banchi...sul resto delle problematiche non mi dilungo, ognuno la pensa come vuole! i commercianti vanno dove c'e' affluenza e dove si vendono le monete :-)...se non si vende...niente commercianti e niente monete!...volete pagare un biglietto per poi non trovare niente da comperare?? andate in un museo :-)1 punto
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Sono daccordo sul fatto di non vedere con certezza il segno, probabile una delle due, giusta osservazione. Si procede sempre con foto sufficientemente buone rispetto all'usura per un'ispezione certa. Insomma, siamo nella media. E' da notare la S predominante sul muso! :)1 punto
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Forse sbaglio,io non ho mai staccato francobolli dalla mia corrispondenza,apprezzo molto più un usato su busta o cartolina che un usato volante... Certo che mi rendo conto che poi organizzare la collezione possa essere un po' più difficile.1 punto
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Chiaramente in controluce si vedono i lavori fatti ma una banconote va vista nell'insieme e da come era prima ad ora ha acquistato almeno un 70% in più. Ripeto molte monete Romane di gran valore economico sono restaurate,tutte le opere d'arte hanno bisogno di cure e di ritocchini ogni tanto e le banconote non sono da meno oltretutto la carta si consuma solo con l'aria a meno che non la si mette in cavo con temperatura constante,senza umidità.....o pensate che un FDC rimanga tale e quale tenendolo per 100 anni in un catalogo qualunque?! Cosi sono le monete,impossibile che non si crei una patina,tutte quelle con più di 50 anni se non hanno patina sono state pulite Bene con cura e mestiere ma pulite.1 punto
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per me è valentiniano II Constantinople RIC 86a var Valentinian II, AE4, Constantinople, 388-392 AD. DN VALENTINIANVS PF AVG, pearl diademed, draped, cuirassed bust right, wreath from the hand of God above / SALVS REI-PVBLICAE, Victory advancing left, holding trophy on shoulder and dragging captive behind her. Chi-Rho in left field. Mintmark C(O)N(S)A. RIC IX Constantinople 86a var (unlisted obv. type with wreath above).1 punto
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Sinceramente non condivido le tue ultime parole, penso che ogni commerciante sia ben contento di lasciarti il biglietto da visita su richiesta, molti li avevano direttamente sul banco, è marketing! E non capisco nemmeno perchè eliminare Modena non capisco cosa potevate aspettarvi di diverso, di Verona c'è n'è 1!!!!1 punto
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Nel mio piccolo non ho visto problemi di sicurezza diversi da quelli riscontrati a Verona o Bologna, anzi, poi possiamo aspettare i commenti di qualche commerciante presente. La location non è sicuramente il massimo ma preferisco vedere belle monete che belle pareti....sono così tanto fuori dal coro?1 punto
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Facciamo un filmino: io sono un mercante etrusco..e me ne sto andando a Byblos a vendere un bel po' di vasi e aggeggi in ferro e bronzo ( vengo da Populonia con scalo all'Elba) a Byblos vedo la bancarella di un mercante ceh ha profumi di Cipro...che sono ottimi e, soprattutto, da me a Populonia, non si trovano... Vado dal mercante e gli chiedo ( in qualche modo, probabilmente in greco che conosco) quabto o cosa vuole per 10 ampolle di essenze profumate e lui mi risponde che gli farebbero comodo degli orecchini in oro e granati per la moglie....ma io commercio in ferro e bronzo..cavoli! sono a corto di orecchini...a questo punto ho due scelte: o trovo uno che ha gli orecchini e a cui servono i picconi...( e poi devono essere orecchini del tipo che il mercante di essenze va cercando) oppure convinco il mercante di essenze ad accettare i picconi in pegno , impegnandomi a ritornare con gli orecchini ( dopo essermi fatto spiegare per bene come li vuole) e riprendermi i miei picconi.In questo modo lui non rischia nulla e io mi porto a casa le essenze. Fattibile, e probabilmente anche stato fatto, ma scomodo. Adesso sostituiamo i picconi con un oggetto il cui valore intrinseco sia in qualche maniera "ufficiale" e ampiamente riconosciuto..che so..una spada? un lingotto di bronzo? quel che volete...ecco che tutta la trafila si semplifica...il mercante di essenze mi da le boccette, prende l'oggetto "cambiabile" e poi va lui dall'orefice a farsi dare gli orecchini, perché tanto all'orefice, che non ha alcun bisogno dei famosi picconi, ma neanche dell'oggetto cambiabile, servono però le mutande o due pecore o tre zappette e va dal fabbro a farsele fare..come? facendogli usare il lingotto di bronzo ( che potrebbe essere uno degli oggetti scambiabili usati) e facendogliele realizzare proprio con quel metallo e lasciandogliene una parte in pagamento dell'opera, oppure a sua volta cedendo l'oggetto scambiabile con le zappe. Insomma ,l'oggetto scambiabile aveva sia una valenza intrinseca per la materia con cui era fatto, ma anche una valenza fiduciaria in modo che no ne si dovesse ogni volta stabilire da capo il valore. Un buon compendio di questi oggetti scambiabili, potrebbero essere dei lingotti di metallo grezzo , rame probabilmente o bronzo già legato.o ferro magari...comunque qualcosa che poteva essere scambiato ma anche utilizzato per di se stesso con profitto...insomma con valenza intrinseca. Il passo successivo è noto...i lingotti pesano e ingombrano...e non è detto che l'orefice abbia gli orecchini pronti,, quindi lascio al mercante di essenze qualcosa con cui lui può andare dall'orefice quando vuole e chiedere all'orefice di preparargli la merce che lui desidera, così come io mercante, ho potuto andare dal profumiere di Byblos e ordinargli le essenze che desideravo, senza andare di persona ma facendogli avere u mio messaggio e, magari un "pegno" a garanzia del mio acquisto...un "pegno" che il mercante di essenze potesse a sua volta utilizzare per ordinare all'orefice gli orecchini, magari spedendoci uno schiavo col disegno e il "pegno" da lasciare...ed ecco perché i pesi monetali hanno preceduto la moneta vera e propria anche di parecchio tempo...perché lo scambio è una azione immediata, e così la cessione del lingotto per la mucca, la moneta è una promessa di pagamento...e non è obbligatorio che le azioni si verifichino in contemporanea... THE END.....1 punto
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Segnalo che è arrivato da Heritage il permesso all'utilizzo delle immagini.1 punto
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E allora aggiungiamo una moneta a cui tengo moltissimo nella categoria contemporanee. Autorità emittente: Regno di Sardegna (1849-1861) Valore nominale: 20 lire, marengo. Peso: gr. 6,45 Diametro: 21 mm Metallo: Au 900/1000 Descrizione del dritto: Testa del Re a sinistra, sotto il millesimo 1860. Lungo il bordo: VICTORIUS EMANUEL II D.G.REX SARD.CYP.ET.HIER. - Sul taglio del collo il nome dell'autore F (Ferraris) Descrizione del rovescio: Stemma con croce Sabauda sovrastato da Corona Reale e fregiato dal collare dell'Annunziata tra rami di lauro. Lungo il bordo: DVX SAB . GENVAE ET MONTISF . PRINC . PED . & - In basso segno del Direttore di Zecca P in scudetto (Giovanni Parodi), ancoretta, L . 20 Descrizione del taglio: rigato Provenienza: Francia, Asta Monnaies d'antan Note storiche e numismatiche ( facoltative ): E' l'ultima moneta coniata dalla Zecca di Genova che era in attività dal 1139 (ma molti studiosi sostengono che era funzionante, clandestinamente, anche prima e coniava "bruni e brunetti"). L'ultimo direttore della Zecca è stato Giovanni Parodi e nel suo monumento funebre ha voluto fosse rappresentato anche il "torchio" che utilizzava per la produzione monetaria.1 punto
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L'unico metodo è... non utilizzare nessun metodo ! Meditate gente, meditate ! Inviato dal mio cane1 punto
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Questo si chiama Spionaggio Telepatico, oggi quando sono passato da te ho letto nella tua mente che avevi intenzione di postarla ed allora sono corso subito a casa in cerca della mia per batterti sul tempo! :D1 punto
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Firmata Olivieri (Napoli), caro @@eracle62 , ti ricorda qualcosa? Hai visto nemmeno a farlo apposta cosa ha postato il mio vicino di casa? ahahahaha, mi ha soffiato l'idea mannaggia! :rofl:1 punto
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Grazie a tutti per l'apprezzamento al mio gettone, ecco la mia seconda, categoria Monete Moderne, questa affascinante monetina mi è stata regalata il giorno del Convegno NIP a Marzo 2013 a Roma da Christian Andreani, lo ringrazio ancora moltissimo per la sua gentilezza e generosità :give_rose: Autorità emittente - Ivan IV, detto "Il Terribile", granduca di Mosca e zar di Russia (1530-1584)- zecca di Mosca Valore nominale - Denga Peso - gr 0,34 Diametro- non posso misurarla è impacchettata :search: Metallo- argento Descrizione del dritto - Ivan IV a cavallo in posa da battaglia con in pugno la spada Descrizione del rovescio - iscrizione in cirillico Descrizione del taglio- liscio Note storiche e numismatiche: Dall'Enciclopedia Treccani on-line: Ivan IV il Terribile (russo I. Vasil´evič Groznyj) granduca di Mosca e zar diRussia. - Succedette al padre, il granduca Vasilij III (1479-1533), a tre anni. Incoronato zar nel 1547 (primo a fregiarsi di tale titolo), riorganizzò il sistema militare e l'amministrazione, rafforzando il potere centrale a scapito di quello nobiliare (boiari). La conquista delle capitali tatare Kazan´ (1552) e Astrachan´ (1556) estese il dominio russo all'intero corso del Volga. Meno successo ebbero i tentativi espansionistici nel Baltico, dove I. fu sconfitto anche a causa del tradimento di alcuni boiari (1564). In seguito a ciò - servendosi dell'opričnina, guardia dello zar elevata a nobiltà territoriale - diede vita a una sanguinosa repressione contro i boiari. VITA E ATTIVITÀ Figlio (1530-1584) del granduca Vasilij III, mortigli da bambino i genitori, visse i primi anni - formalmente, dal 1533, sul trono - in mezzo alle lotte dei boiari, divisi fra i partiti degli Šujskij e dei Belskij, ma uniti nella volontà di tenerlo soggetto ai loro voleri. Nel 1543, a 13 anni, dopo essersi creato un seguito di fedeli, cominciò a mettere a morte i boiari più potenti e riottosi, cosicché, quando (1547) cinse la corona di zar, si era già assicurato un potere senza limiti. In politica interna, I. IV cominciò subito a riordinare il sistema militare, l'amministrazione ecclesiastica e quella locale, rendendo più agile l'esercizio del potere secondo quelli che erano i suggerimenti del cosiddetto consiglio eletto, diretto dal principe Kurbskij. In politica estera, con la presa di Kazan´ (1552) e quella di Astrachan´ (1556), la Russia estese il suo dominio a tutto il corso del Volga. Si volse quindi al Mar Nero, e già stava per ottenere un decisivo successo, quando (1558) diresse i suoi sforzi verso il Baltico, dove la secolarizzazione dell'Ordine Teutonico gli offriva l'occasione per sottomettere la Livonia e aprirsi uno sbocco su quel mare. Di fronte al pericolo di essere sottomesse a I. IV, la maggior parte delle città della Livonia passarono sotto il controllo della Polonia-Lituania o della Svezia, creando due nuovi fronti di guerra. Ad alcune sconfitte militari si aggiunse (1564) il tradimento di alcuni boiari, fra cui Kurbskij, passati dalla parte dei Polacco-Lituani. I. IV decise allora di stroncare definitivamente il potere dei boiari, e, come primo atto, costituì una propria guardia del corpo (opričnina) che elevò a nobiltà terriera con la concessione di terre e città tolte ai boiari. Con essa I. IV compì in quasi 10 anni una sanguinosa repressione, che, con le sue 4000 e più vittime, diminuì fortemente il potere dei boiari, impedendo che essi mettessero radici feudali. La lunghezza della guerra di Livonia e la sconfitta subìta a opera del khān di Crimea, Devlet Girej, che giunse a incendiare Mosca (1571), lo indussero ad alleggerire il peso dell'opričnina e a riconciliarsi con i boiari, tracciando un limite fra i territorî facenti parte della zemščina (o amministrazione territoriale, cioè dei boiari), e quelli dipendenti, attraverso l'opričnina, direttamente dallo zar. Questa politica di pacificazione non sottrasse I. IV alle sconfitte da parte di Stefano Báthory, re di Polonia, e degli Svedesi che (1581) presero Narva. Solo la mediazione del papa, che inviò il gesuita Possevino, condusse la Moscovia a una tregua con la Polonia (1582). Nel 1583 I. IV concluse una pace onerosa con la Svezia, rinunciando a tutto il litorale del Golfo di Finlandia. Nel complesso il regno moscovita uscì stremato sia dalla guerra di Livonia, sia dal duro regime dell'opričnina, e solo la conquista della Siberia a opera di Ermak (1581) attenuò sul momento la penosa impressione di sconfitta.1 punto
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Saluti a tutti, posto anche io una moneta per la categoria medioevali 1)autorita emitente : zecca di lucca 2)valore nominale : grosso aquilino da due soldi 3)peso : gr.1,68 4)diametro : 20mm 5)metallo : argento 6)dritto : .MONETA.D'LUCA. 7)rovescio : D.LUCA. S.VVLT. 8)catologazione : bellesia 1 pag.100,mir 131,c.n.i. 13 pag.81,tavola V 17 9)note storiche : su questo grosso ci sono due scuole di pensiero, la prima riportata sul corpus propende per la coniazione sotto la signoria pisana (1342-1369), la seconda presa dal bellesia( grazie al documento citato dal banti) sicuramente quella piu' attendibile, invece propone la coniazione nel 1319 , sotto la signoria di castuccio castrcani,questi era in quel periodo uno degli esponenti piu' importanti del partito ghibellino in toscana, l'aquila sopra il monogramma ottoniano quindi non rappresenta pisa ( infatti i simboli di pisa sono la madonna e la croce di tolosa), ma l'aderenza al partito ghibellino filo imperiale in lotta contro il partito avverso dei guelfi, 10) collezione privata1 punto
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Categoria monete antiche: Autorità emittente: Filippo II, re di Macedonia (359-336 a. C.) Valore nominale: Tetradramma Peso: 14,41 g Diametro: 23 mm Metallo: Argento Descrizione dritto: Testa laureata di Zeus con folta barba a dx Descrizione del rovescio: Giovane cavaliere nudo a dx, che cavalca senza sella, tenendo nella sinistra le redini e nella destra un lungo ramo di palma posto tra il suo corpo e l’incollatura del cavallo, che supera in altezza la testa del cavallo; il cavallo avanza a dx su una linea del terreno, la gamba anteriore sinistra alzata, con un’andatura da parata; al di sopra del cavaliere, ΦIΛIΠ, davanti al cavallo ΠOΥ. Sotto la pancia del cavallo una grossa spiga. Catalogazione: Le Rider p. 24, 163; tav. 7, 163 d. Note storiche e numismatiche: Zecca di Pella, capitale del Regno di Macedonia (348/7 - 343/2 a. C.) Provenienza: Gorny & Mosch 215, lotto 764 apollonia1 punto
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Questo è il mio grosso da 4 denari imperiali di Bergamo, già postato anche nella discussione "La moneta più bella del 2013" (diametro mm. 20; peso g. 1,28). Chiederei cortese conferma della classificazione. E' corretto CNI IV, 134 e C.N.B. 30,1? Grazie!1 punto
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Visto che, grazie ad Acraf, si è parlato di questo importante collezionista, segnalo che a questo indirizzo è disponibile in pdf (anche ad altissima definizione) il catalogo della collezione Pozzi venduta da Naville nel 1921. Al secondo indirizzo indicato qui sotto potete trovare numerosi cataloghi di aste dei primi decenni del '900: è un'iniziativa senza dubbio meritoria dell'Università di Heidelberg, che mi pare opportuno rendere nota sul forum. http://digi.ub.uni-heidelberg.de/diglit/kundig_naville1921_04_04/0007?sid=226b5390987b8cbfec053006365c7891 http://www.arthistoricum.net/themen/portale/german-sales/auktionskataloge/1 punto
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E chi ci dice che la moneta non sia divenuta un BB a furia di essere usata come portachiavi? Io ne ho uno in argento che a furia di toccare nel prendere le chiavi si è ridotto a ben poca cosa nel tempo...1 punto
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