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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/16/14 in tutte le aree
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Il sito si appresta a festeggiare il suo 250° anniversario, l'amministratore @@Reficul VIII informa che nell'occasione sarà donata a tutti gli utenti una moneta con ben 300 anni sulle spalle! Una bella riproduzione biometrica in 3D del 5 lire del 1954 con il delfino animato (specie già estinta da quasi un secolo). _______________ Di questa stessa moneta, qualche anno prima, al milionesimo iscritto al sito era stato dato in dono un rarissimo esemplare originale scampato alla fusione nucleare del XXII° secolo. Questo 5 lire del 1954 si trovava in un eccezionale ES (estremamente usata), dato che in giro ci sono molti cloni la monetina era stata periziata ed ibernata dalla rinomata casa PCGS (Planet Certifications Galattic Sistem). ______________________ Altre sorprese in seno all'anniversario :) dopo le ultime scoperte in campo spaziale lamoneta.it lancia la sua nuova sezione: Monete degli altri sistemi planetari - Identificazioni - _____________ _____________ _____________ _____________ _____________ _____________ _____________ _____________ Un pò di fantanumismatica dai :) ....come immaginate la vostra collezione tra 250 anni? In assenza di un degno erede la mia sarà sotterrata nella seconda luna di Giove, "Europa", le mie monete diventeranno polvere di stelle nel prossimo Big Bang. Da "Odissea nello spazio l'anno del contatto" .....tutti questi mondi sono vostri tranne Europa, non tentate di invaderci, vivete insieme, vivete in pace...8 punti
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A grande richiesta ....Ecco a voi ....la moneta del "mistero" IL GROSSO MULTIPLO ...moneta del "mistero" perchè fino ad oggi nessuno ci ha capito niente. Facciamo un breve riepilogo tratto dall'articolo di Giovanni Pesce riportato negli "Scritti di argomento numismatico dal 1941 al 1991". Che fosse una moneta strana lo avevano capito tutti, lo stesso Pesce mette le mani avanti infatti avvisa: "Dirò subito che per diametro e peso l'inquadramento di una moneta del genere rappresenta serie difficoltà perché alla fine del secolo XII nessuna zecca italiana comprende grossi di taglio simile". E' una moneta del diametro di 25 mm e del peso dai 5,35 ai 5,58 gr, nel CNI se ne conosceva un solo esemplare ma già quando scriveva il Pesce (1978) se ne conoscevano 4 con delle piccole differenze di conio che confermano 4 diverse matrici (varia il numero di perline del cerchio interno, in un solo esemplare l'interpunzione è formata da bisanti e in 3 è formata da due anellini disposti verticalmente), tutti in ottimo stato di conservazione. Si può quindi avanzare l'ipotesi, dice il Pesce, che si tratti di una prova o di un progetto, oppure si possa ritenerla addirittura alla stregua del piedfort del grosso IANVA, insomma una sorta di facsimile, approntato in moduli più grandi e più pesanti allo scopo di poter meglio essere studiati o per essere presentati alla commissione che doveva decidere in merito. Ma alla fine anche il Pesce si arrende per il fatto che essendo i quattro esemplari simili ma non identici avrebbero potuto essere anche monete effettive prodotte per la circolazione, magari battuti in pochi esemplari per "usi" particolari di rappresentanza, e, in accordo con il Franchini e il Desimoni, conclude che questa moneta possa essere il frutto dell'alleanza dei Genovesi con Enrico VI per la conquista del Regno di Napoli, battuta verso il 1194, e corrisponderebbe ad un grossone da due soldi a somiglianza dei tornesi circolanti a quell'epoca. ....ed ora a voi ....la parola ....6 punti
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Buona sera e giunto il momento di dare i numeri per l'ultima volta. Innanzi tutto permettermi di ringraziare lo staff di della lamoneta.it nella persona di @@Reficul per l'apporto tecnico che ci ha fornito, e grazie al suo lavoro che oggi abbiamo il catalogo online che ha ricevuto sino ad oggi 762 visualizzazioni, e i miei "colleghi" @@dabbene, @@Littore per l'impagabile lavoro al catalogo, e @@tartachiara ma, particolarmente, vorrei ringraziare tutti voi che ci avete onorato della vostra presenza, presenza massiccia se si considera i 272 esemplari postati e 102 utenti che hanno postato e se calcoliamo che la discussione e stata visitata sino ad adesso 24600 volte da quando è stata aperta, questo significa un affluenza di 40 visite ogni ora. Abbiamo avuto 657 risposte un pò più di una risposta all'ora, per non contare i punti reputazione ho dato una contata veloce penso che arriviamo a 300. Ed infine lei le monete 272 monete sono esattamente 50 in più dell'anno scorso quasi il 20%, alla chiusura della discussione faro bene i conti e vi farò sapere quali monete in quale categorie concorreranno, ma fin da adesso vi dico che l'argento e il principe del forum ben 93 esemplari presenti di tutti i periodi. A tra poco con le categorie..5 punti
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Ci ho pensato a lungo se partecipare o no ma alle fine mi sono deciso in coda, come ideatore del concorso non potevo esimermi... ;) - Categoria: Antiche altri metalli - Autorita' Emittente: Galba - Valore nominale: Sesterzio - Peso: Gr 23,55 - Diametro: Mm 37 - Metallo: Oricalco - Descrizione del D/: Busto laureato e drappeggiato di Galba a destra. Legenda: IMP SER GALBA AUG TR P - Descrizione del V/: La Vittoria andante a destra con corona d'alloro e ramo di palma. - Catalogazione: RIC 251-3 Var. - Provenienza: Asta Stack's, NY 11 January 2013, lotto 6082, ex Robert O.Ebert Collection - Note storiche / Numismatiche: E' un sesterzio di ampio modulo e con rilievi elevati che riesce a trasmettere tutta la potenza e l'autorita' dell'impero romano nel primo secolo d.C. . Il ritratto di Galba ha uno stile per me molto bello e grazie alla forza e precisione della battuta il metallo riesce a trasmettere tutta l'autorevolezza e la nobilta' d'animo dello sfortunato condottiero romano.5 punti
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Carissim* vedo che siete partiti, e bene! Con buona pace di Gandolfi, Desimoni e anche Pesce penso che si possa tranquillamente oggi affermare che un grosso di questo tipo e, per Genova, con quelle interpunzioni, non si possa assolutamente datare al 1194 ed in generale al XII secolo. Questa cronologia - in realtà così alta (da "alt" vecchio, antico) - derivava dal fatto che i nostri tre studiosi davano al 1172 la coniazione dei primi grossi di Genova, cosa anche questa che ritengo oggi davvero non più sostenibile, visto che a tutt'ora non esiste uno straccio di evidenza in merito e dato anche che si conosce meglio il contesto monetario della penisola italiana in quel periodo, dove una tale moneta non sarebbe stata possibile. Facendo iniziare così precocemente, ed in modo assolutamente anomalo (e...fuori mercato!), la battitura dei primi grossi, Gandolfi datò poi il cosiddetto grosso multiplo al 1194 appigliandosi ad un testo che diceva che quando in quell'anno Enrico VI si apprestò a partire da Genova per la propria spedizione contro il Regno normanno-svevo, per finanziarla portò il suo argento a coniare in città. Gli altri lo hanno semplicemente seguito... (Felloni poi ha usato lo stesso testo per affermare che in quell'anno furono battuti invece i primi grossi). Ma in realtà in quel testo non si parla di grossi in nessuno modo: ed infatti io in base alla datazione dei ritrovamenti e alla loro localizzazione, ritengo che in quell'anno si fosse coniata una specie di denari genovesi (quelli senza interpunzione con spina nel primo quarto) di intrinseco leggermente superiore agli altri, battuta in abbondanza e anche oggi presente in grande quantità sul mercato collezionistico, e diffusa anche in Sicilia in contesti stratigrafici di fine XII-inizi XIII secolo appunto. Ora io - a differenza di Pesce, ad esempio, ho riguardato tutti i documenti di Genova sopravvissuti dal 1139 fino al 1220 e da quanto mi risulta non ci sono neppure citazioni di grossi "normali" (o di migliaresi ;)) prima del 1216, così come non ci sono ritrovamenti di grossi "normali" di Genova (il tipo cosiddetto "da sei denari") in ripostiglio prima del secondo quarto del XIII secolo, come ho scritto anche nell'ultimo articolo dedicato all'argomento. Questo dato, insieme alla tipologia ovvero il genere di imago civitatis/ castello e le interpunzioni nelle iscrizioni delle due facce, in base anche alle relazioni con i denari ed i grossi di Genova analoghi ad oggi databili, porterebbero a collocare questo pezzo, se genuino, al terzo quarto del XIII secolo, o meglio al periodo 1260-1280 circa. Tale datazione sarebbe, inoltre, eventualmente più congruente con un peso elevato come questo. Non ritengo invece che tale tipologia per Genova possa essere trecentesca, per vari motivi legati alla variazione delle iscrizioni ed anche dell'epigrafia monetale nei tipi sicuramente di XIV secolo. Vediamo intanto se siamo d'accordo nel collocare questo pezzo nel Duecento e magari all'altezza che vi propongo: poi possiamo cominciare anche a ragionare sul peso e su altri suoi aspetti, anche in raffronto ai grossi coevi ed all'analisi XRF dell'unico pezzo che ho potuto realizzare. Un caro saluto a tutt* MB4 punti
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Dimmi chi è il tuo spacciatore...deve avere roba giusta 😎😃4 punti
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Con eterno ritardo intendo complimentarmi con Ciccio 86 e Medusa 51 per il bellissimo file messo a disposizione di tutto il forum, l'intelligenza ma soprattutto la passione fà fare cose speciali, continuate a stupirci. Vi ringrazio per avermi nominato ma sapete benissimo che non era necessario farlo, in caso di bisogno io sono come sempre a disposizione. :hi: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :hi:4 punti
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Oggi finalmente... dopo un lungo periodo di magra.. un bel ritrovamento!! Taglio: 10 cent. Nazione: Monaco Anno: 2002 Tiratura: 367.200 Condizioni: bb+ Città: Cuneo Se qualcuno mi dà una mano, pubblico anche volentieri la foto..3 punti
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@@alano83 non prenderla come una critica ma se posso , come un aiuto . Cancellandoti dal forum in cui , per quanto posso aver visto ti trovavi abbastanza bene ( a prova della tua permanenza di oltre un anno , quasi due ) , fai solo il tuo male non trovi ? . Ovviamente rispetto la tua decisione intendiamoci e non è mio modo , voler criticarla , ma solo sperare che tu possa rifletterci in merito e decidere di rimanere in questa comunità . Può succedere rimaner male per alcune parole dette , ma non ne vale la pena privarsi di un piacere , o almeno spero sia per te , frequentando questo forum :) Ti saluto .3 punti
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http://youtu.be/l1zMTLDEhDI?t=1m58s guardate il video dal minuto 1:58! "la qualità della moneta è determinata da molteplici fattori: in primis si guarda chiaramente se la moneta è st... ehm... non è rigata, è rigata o meno. Poi si guarda il contorno; perché le monete sono state rigate!? perché una volta sulle monete d'oro c'era l'abitudine di andare a grattare la moneta per recuperare... per recuperare un po' della materia prima dell'oro..." Che proprietà di linguaggio! Che padronanza della materia! :D :lol: :lol: :lol: :lol: Forse questo giovane incravattato ignora che la tosatura interessava principalmente le monete in argento e in lega di argento (mistura) e non quelle d'oro... :lol: Forse quelle d'oro soffrivano di attacchi di prurito..., per questo le grattavano!3 punti
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Forse non ci crederete, ma io sono proprio uno di quei principianti che da ragazzino acquistava assiduamente i fascicoli mensili. Ero però consapevole del fatto che all'interno uscivano monete e banconote del mondo (in corso) dal valore nominale di poche decine di lire dell'epoca (quindi nemmeno il valore di una caramella) ma almeno era l'unico modo per imparare qualcosina sulle monetazioni antiche o varie visto che all'epoca non esisteva nè internet, nè Lamoneta.it. Di refusi ce ne sono parecchi al suo interno, errori anche grossolani. Stando ai mezzi di comunicazione odierni e ai tanti testi scientifici a buon prezzo, direi che questa raccolta può essere annoverata tra l'oggettistica numismatica "vintage", non ha alcun valore scientifico di rilievo, che possiamo dirti? Quanto vale? Mah, diciamo una cinquantina d'euro, io ad esempio non ti venderei mai la mia perchè ogni volta che la guardo mi vengono in mente le tante volte che andavo dall'edicolante emozionato. Il consiglio che possiamo darti è che con quei soldi richiesti puoi acquistare qualche testo davvero utile. Dipende il tipo di collezione che intendi intraprendere. Ciao3 punti
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Il 14 e 15 febbraio, date tradizionali e consolidate ormai da molti anni per la nostra manifestazione, avrà luogo il 49° Convegno numismatico nazionale organizzato dal Circolo numismatico bergamasco, in concomitanza con il 58° Convegno filatelico organizzato dal Circolo filatelico bergamasco.. La sede è l'Hotel Cristallo Palace in via Betty Ambivery 35, con i seguenti orari: venerdì ore 15-19, sabato ore 9-19. In occasione del Convegno il Circolo numismatico presenterà una pubblicazione dedicata ai suoi 50 anni di fondazione e, oltre alla consueta medaglia commemorativa del Convegno, una pregevole medaglia modellata da Ugo Riva, in argento e in bronzo, dal contorno irregolare e dal diametro di ca 72 mm, celebrativa del cinquantenario. Per gli amici del Cordusio, affezionati frequentatori del Convegno, il solito invito a venirmi a trovare per un caffè insieme, e l'offerta, se potrà esservi utile, dell'utilizzo di una piccola saletta se vorrete scambiare due chiacchiere tra di voi in tranquillità (e magari mostrarvi gli acquisti che farete!). A tutti gli altri appassionati, vecchi o nuovi visitatori del nostro Convegno, dò fin d'ora il mio più cordiale benvenuto. Gianpietro Basetti2 punti
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Ho deciso di aprire una nuova discussione per permettere di poter commentare il funzionamento della fase del voto queste le categorie Categorie Numero monete Oro prima del 1800 19 esemplari Antica argento 12 esemplari Antica mistura primo gruppo 13 esemplari Antica mistura secondo gruppo 13 esemplari Antica mistura finale Le prime 5 del primo gruppo contro le prime 5 del secondo Medioevale argento primo gruppo 11 esemplari Medioevale argento secondo gruppo 10 esemplari Medioevale argento finale Le prime 5 del primo gruppo contro le prime 5 del secondo Medioevale mistura 13 esemplari Moderne argento primo gruppo 13 esemplari Moderne argento secondo gruppo 13 esemplari Moderne argento finale Le prime 5 del primo gruppo contro le prime 5 del secondo Moderne rame 13 esemplari Moderne mistura 11 Contemporanee oro 14 Contemporanee argento primo gruppo 17 Contemporanee argento secondo gruppo 16 Contemporanee argento finale Le prime 5 del primo gruppo contro le prime 5 del secondo Contemporanee rame 19 Contemporanee altri 19 Medaglie primo gruppo 10 Medaglie primo gruppo 10 Medaglie finale Le prime 5 del primo gruppo contro le prime 5 del secondo Exonumia 15 Banconote 15 Le categorie con un unica lista la durata della fase del voto sarà di 14 giorni, e alla scadere si avrà il campione di categoria. Mentre per le categorie divise in due, la fase del voto sarà anch'esso diviso in due. In questa prima fase,che durerà 7 giorni, si scontreranno gli esemplari in gioco e le prime 5 classificate saranno raggruppati con quelli del secondo gruppo, nei casi di ex aequo verranno classificati tutti i tondelli con gli stessi punti. Questi tondelli ripartiranno con una nuova fase di voto anch'esso della durata di 7 giorni che decreterà il "campione" della categoria. Infine tutti i campioni si scontreranno in un ultimo scontro tramite una votazione della durata di 7 giorni esso decreterà la più bella moneta del 2014 secondo il forum lamonetà.itRisulta superfluo dire che più voti ci saranno maggiore sarà l'importanza del risultato, e minore sara il peso del lavoro che stimo facendo, quindi non vi fate pregare e partecipate in tutte le categorie. Tutte le categorie le preparerò stanotte per far si che domani si possa partire con le votazioni2 punti
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Ecco qua il 10 cent trovato da loz........... Un applauso ci vuole.............. :clapping:2 punti
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Per stabilire una datazione di massima certo l'epigrafia e lo stile di massima contano e qui con tanti esperti di questa monetazione siamo a cavallo, certamente non credo comunque a quella di fine XII secolo. Tra l'altro vedo anche qualche tratto ricorrente, sia di stile, perlinature esterne, interne, anche degli ambrosini, quelli non arcaici, che Bellesia colloca tra il 1256 e il 1298 ; essendo i primi arcaici e gli ultimi quelli con la m gotica, qualche analogia è in quelli centrali di questo periodo. Quello che comunque mi spinge comunque più per una moneta direi medaglia è la differenza, rispetto ad altre coniazioni di quel periodo, mi riferisco al grosso tornese di Asti, allo stesso ambrosino, la sproporzione tra diametro e il peso di questi rispetto a questo grosso multiplo è veramente eccessiva per pensare a una moneta che circolasse con le altre, così mi sembra. L'ambrosino aveva un diametro di 22 mm. con un peso di circa 2,93 a 2,40 gr. , il grosso tornese di Asti con diametro 27 mm. ha un peso da 4,18 a 4,35 mm, quindi sarebbe una anomalia secondo me in un panorama monetario dell'epoca. Nel contempo vedo due aspetti comunque da considerare, l'omogeneità nei pezzi conosciuti di diametro e pesi, e questo è comunque un dato da considerare e poi ultimo ma comunque decisivo, è che a volte parliamo di monete, forse medaglie d'epoca e in realtà parliamo di supposte monete, non conosciute realmente, qui invece comunque siamo di fronte a pezzi reali da esame e da analisi, quindi si parla comunque di un qualcosa che, comunque sia, c'era e c'è.2 punti
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A memoria, non avendo davanti i cataloghi, ricordo una moneta medievale con toro andropomorfo presente nell'aggiunta al Pannuti Riccio, non ricordo se battuta da Pandolfo Se qualcuno ha questa "aggiunta" a portata di mano potrebbe aiutare.2 punti
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Spazio alla fantasia, anche questa è Numismatica, perchè ogni volta che qualcuno fa un "Volo", simpatico tra l'altro, vi agitate tanto. A me piace star male ogni tanto Luke...ogni tanto ci vuole...ciao2 punti
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tra 250 anni...!? io mi chiederei piuttosto da chi sarà popolata l'Italia tra 250 anni...! e se esisterà ancora un Italia!2 punti
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se vi accontentate io ho solo questa che ho preso per la conservazione che, per essere un piombo del 1250 circa, trovo eccezionale.2 punti
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sto appunto (ri)leggendo 1984.. comunque, realisticamente, le nostre collezioni finiranno mangiate da qualche pronipote stupido ed ingordo che non sarà in grado di capire il valore di ciò che ha tra le mani.. tra 10, 50, 100, 250 anni che sia, ci sarà sempre quello col dischetto inceppato sul "quanto vale?"2 punti
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Le raccolte erano pressocchè uguali, uscite a distanza di 5-6 anni l'una dall'altra, con gli aggiornamenti del caso. La Fabbri, se non sbaglio, pre-muro di Berlino - quindi caduta del comunismo, URSS, e compagnia cantando -, la De Agostini dopo. Anche io le comprai entrambe e, nei miei ricordi di bimbo, nitidamente ricordo questa attesa spasmodica delle uscite. Scoprii la Fabbri d'estate, al mare - le mie vacanze, come tutti i bimbi, andavano da giugno a settembre - e me ne innamorai, tanto che, a collezione già iniziata, ordinammo all'edicolante "estivo" tutti gli arretrati. Doveva essere l'87-88 o 89 e io avevo una decina d'anni. I raccoglitori, così come le dispense, li ho tutti, ma le monete e banconote le ho tolte dalle confezioni originali per inserirle insieme alle altre.2 punti
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scusami @@alano83 ma perchè compri fidandoti di quello che ti vien detto come conservazione? se vuoi acquistare una moneta e non sei sicuro della conservazione chiedi e ti rispondiamo, non farti problemi su questo, magari i toni si scaldano un pò, ma è per non farti commettere errori visto che molti ci sono già passati ;) Le hai rimesse su ebay…ok, ma il 28 in au53 non corrisponde a un qfdc2 punti
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Quanto si impara da questi bolaffiani!! non sapevo fosse invalsa l'abitudine di grattugiare le monete d'oro... Ah...!! forse al posto del pecorino... o del tartufo! Però sarà stato molto più costoso! e occhio ai denti! i trucioli d'oro sotto i denti non devono essere piacevoli! guardate dal minuto 10:20 al 12:00 http://www.youtube.com/watch?v=x9qKNFIw7LQ2 punti
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Ciao approfitto della mia modesta esperienza con la fotografia e di un suggerimento dato ad un utente in un altro post per pubblicare una piccola guida sulla fotografia delle monete. Si tratta di un metodo che spero sia utile agli utenti alle prime armi, non certo agli esperti del forum oo) Non so se esiste già un post del genere o una sezione adatta per questo post, nel caso invito i curatori a spostarlo nella sezione più opportuna. La moneta va posizionata verticalmente poggiata magari al dorso di un libro, o comunque qualcosa di scuro, sul piano (scrivania o altro ci deve essere un cartoncino nero per evitare riflessi,) la fotocamera va poggiata di fronte a circa 15 cm e va attivata la funzione macro, in genere rappresentata dal simbolo di un fiore, il flash va disabiltato e la moneta deve essere illuminata possibilmente con luce naturale se si dispone di un locale luminoso, altrimenti con una luce obliqua per evitare riflessi. La fotocamera al momento dello scatto deve essere assolutamente ferma perchè in queste condizioni il tempo di scatto aumenta considerevolmente e si rischia di ottenere una foto mossa. Le suddette indicazioni già bastano per ottenere un buon risultato, se poi la fotocamera lo permette si può usare qualche regolazione più avanzata: Ad esempio va regolato il bilanciamento del bianco per avere il colore naturale della moneta indipendentemente dal tipo di luce usata, l'autofocus deve essere impostato sul centro del campo ovvero la moneta, l'esposizione dev'essere misurata sempre nella stessa zona ed eventualmente regolata manualmente, poi.... poi basta se no Oliviero Toscani si prende d'invidia.... oo)1 punto
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Buona serata assolutamente bellissima, complimenti. Quella che segue, purtroppo, non è mia ma di fonte mcsearch...giusto per ricollegarmi alle bolle "anonime" saluti luciano1 punto
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Ciao @@luigi78 ....... questo è quello che hai chiesto, spero possa aiutare anche @@TARAS ;)1 punto
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"Il sito si appresta a festeggiare il suo 250° anniversario, l'amministratore @Reficul VIII informa che nell'occasione sarà donata a tutti gli utenti una moneta con ben 300 anni sulle spalle! Una bella riproduzione biometrica in 3D del 5 lire del 1954 con il delfino animato (specie già estinta da quasi un secolo)." ...Giovanna è pronta per organizzare i festeggiamenti(Giovanna...non Giovanna VIII...sempre io...sono immortale :D :P ). Oltre a preparare le scatoline contenenti le 5 £ Delfino ha deciso insieme a Reficul VIII che ad ogni utente del Sito sarà regalato un bel Diploma, sul quale sarà indicato il Nick, il Nome e la generazione di appartenenza al Sito. Tutti gli utenti potranno mettersi in fila con le loro motonavi, attenti a non strabordare però, da Saturno in giù...sarà servito anche un ottimo rinfresco, vi aspettiamo tutti :lol:1 punto
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Anche per me è così, aggiungo anche che le mie monete sono tutte circolate. Un paio di anni fa ho sostituito questo album con uno molto simile prodotto da Mastephil ma solo perché ha le pagine più rigide che non si afflosciano col tempo!1 punto
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Ciao Achille, vedo che sei un tipo sveglio e con buona memoria. Anche in quel posto si patina molto velocemente.1 punto
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allora conosco molto bene la zona se riesco a liberarmi dagli impegni, cerco di fare una macchinata di piemontesi. Ci sentiamo più avanti. Ciao e grazie.1 punto
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Intervengo per non far cadere il discorso da completo ignorante :blum: ( che poi è quello che ignora come in effetti lo sono su questo argomento ma non solo.... ) anche se capisco che il quesito non mi sembra molto semplice, né banale. E' interessante l'ultima ipotesi che parla di moneta battuta comunque e a somiglianza dei tornesi ; però si parla di 1194 come data, il tornese se ben ricordo parte in Francia verso il 1226, poi si espande come imitazione e si diffonde, si diffonde per esempio ad Asti, che qualche punto in comune con Genova comunque come monetazione c'è sempre stata, ma ad Asti si sviluppa per esempio nel terzo periodo dal 1275 circa. Il grosso tornese di Asti ha caratteristiche vicine per diametro, è di 27 mm., il peso è però decisamente inferiore dai 4,18 ai 3,45 gr. A vederla così questa moneta, con questa perlinatura precisa ed elegante, le leggende curate, sembra a prima vista più una moneta di rappresentanza, effettivamente per usi particolari e quindi da effetto e con dimensioni e pesi oltre gli standard dei grossi, questo a caldo vedendo onestamente per la prima volta questa moneta.....certamente comunque ci saranno anche ipotesi che si sostengono su qualcosa di più, magari anche a livello documenti dell'epoca....1 punto
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Un pò di materiale che è rimasto nella matrice. Su 461.000.000 di pezzi è facile che le matrici si siano usurate. Se noti anche le lettere REPV sono un pò rovinate. Probabilmente queste 200lire potrebbero essere le ultime di una lunga serie di battiture. Niente di importante.1 punto
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Sbagli: mi è sembrata autentica nel primo post a causa di un giudizio troppo frettoloso (vedendo le mancanze di metallo praticamente uguali alle originali); ma dopo una visione più attenta mi son sorti molti dubbi prima che tu dicessi che le monete fossero 5.....e mi sarebbe piaciuto vederla sigillata come ti è stato chiesto...non ha senso averle postate ESCLUSIVAMENTE tutte assieme...così non si aggiunge niente di nuovo alla discussione...1 punto
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Quando segui un'asta e ci sono delle offerte clicca sul numero di offerte e ti esce la schermata del post 58, clicca su vedi e controlla la percentuale di offerte con quel venditore così ti fai subito un'idea. Se ha una percentuale di offerte del 100 % col venditore bhe direi che hai un buon indizio. Come vedi non è ingenuità ma magari qualcuno conosce il sistema ebay un pò meglio. Per quanto riguarda la mia esperienza col sito io mi sono sempre trovato benissimo e fortunatamente non ho mai avuto problemi ne con utenti italiani ne con utenti stranieri. Chiaro che se poi si pensa di acquistare monete da 10000 euro a 20 euro non ci si meravigli quando il postino recapita un carciofo :blum:1 punto
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Interessanti, ma continuo a preferire la serie odierna. Una serie per buona parte dei facciali molto riuscita, specialmente per quella da un euro che trovo perfetta. Comunque ci sono due facciali che mi fanno sempre storcere il naso, i due cent e soprattuto i cinquanta cent, che ogni volta che li vedo mi ricordano quell'obbrobrio delle mille lire d'argento. :nea:1 punto
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Io non mi riferivo ai falsari già pienamente attivi, ma a quelli che che hanno intenzione di inziare una nuova carriera lavorativa.. Comunque credo che questi potrebbero avere buoni spunti da ciò che leggono nel forum, esperti falsari non ci si nasce, si diventa, anche accumulando esperienza e "buoni consigli"! E se consideriamo che non tutti i collezionisti alle prime armi sanno riconoscere un falso, prendiamo ad esempio tutti quei ridicoli 5 Lire falsi di Gioacchino Murat che si vedono in giro e che ricevono anche buone offerte per l'acquisto, sapere come poterci creare su anche una bella patina di antico potrebbe far la differenza nell'ingannare chi è chiamato ad acquistare la moneta esclusivamente visionando solo un paio di foto online! Inoltre non credo di essere l'unico a pensare che i falsari possano leggere le nostre discussioni sul forum, proprio nella sezione FALSI, nella discussione "Monete napoletane false, piastre e mezze piastre" @@francesco77 decise di non fornire certi particolari riguardo i dettagli che gli consentono di riconoscere le moneta false, ben sapendo, con assoluta certezza, che il forum viene seguito anche da coloro che fanno i falsari numismatici per lavoro a tempo indeterminato!! Il punto che riporto dell'intervento di Francesco77 è esattamente questo: "Ho un mio metodo personale per riconoscere i falsi moderni ma questo non lo posso scrivere altrimenti chi ci legge potrà correggere il tiro e perfezionarli (ed io so che ci sta leggendo con molta rabbia ........ ) ......... Sono l'unico rimasto a pensare ancora che i falsari siano vivi, vegeti e dediti alla lettura del nostro Forum per spunti e correzioni didattiche?! <_<1 punto
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E' una medaglia per l'Anno Santo, certamente tra le più commerciali, anche se bella e opera di un grande artista come Manfrini. Non ha carattere devozionale, ma di commemorazione e ricordo. Certamente, come dice miroita, vi sono state nei secoli anche interessanti medaglie devozionali legate alla celebrazione. Poichè l'Anno Santo datato si identifica con il Pontefice quale massima espressione e testimonianza della Sua opera, la catalogazione tra le papali potrebbe essere coerente. Ma bisogna riflettere e delimitare bene: si rischia di estendere la medaglia papale a tanti eventi religiosi del periodo di pontificato? Si potrebbe pensare ad una categoria "medaglie di anni santi", strettamente collegata alle papali, come è per le medaglie di Sede vacante.1 punto
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Credevo di non poter partecipare perché sono anni che acquisto solo libri (a proposito: per l'edizione 2014 non si può inserire come categoria?), ma poi mi sono ricordato che in primavera, da un commerciante Toscano, ho acquistato una medaglia, che mi serviva per due ricerche che avevo in corso. Eccomi quindi col mio contributo (e mi scuso per le pessime foto, fatte all'ultimo momento e male): , , , Categoria: Medaglie Autorità emittente: Regno d’Italia – Vittorio Emanuele II Tipologia: Medaglia premio per la Esposizione Italiana del 1861 in Firenze. Esemplare n. 855 Peso: 96,5 grammi Diametro: 55 mm Metallo: AE Descrizione del dritto: Testa nuda del re a sx. Intorno: VITTORIO EMANUELE II RE D’ITALIA. Sotto il collo del re il nome dell’incisore: G. FERRARIS Descrizione del rovescio: Allegoria della Vittoria, stante, con la mano destra che porge un serto o ghirlanda e la sinistra poggiata su un’ara con la scritta AL MERITO; in esergo il numero progressivo stampigliato in un ovale (in questo caso n. 855). Nel giro, in senso orario: ESPOSIZIONE ITALIANA DEL 1861 IN FIRENZE. Completano il giro, in piccolo, le scritte G. PUNTONI INV. (in basso a sx in senso antiorario) e F. VAGNETTI INC. (in basso a dx, in senso orario). Taglio: liscio, spessore 5 mm Note storiche e numismatiche: Nel marzo del 1861, come noto, fu raggiunta l’Unità d’Italia, anche se ancora mancavano al processo di unificazione il Triveneto e, soprattutto, Roma. Ben conscia dell’importanza che poteva avere, anche politicamente, una mostra “nazionale” delle arti e manifatture, l’amministrazione sabauda si dette da fare per organizzarne una pochi mesi dopo l’unificazione del Paese. Non avendo ancora conquistato Roma, fu stabilito che il luogo ideale per ospitarla, sia per posizione geografica che per tradizione culturale, sarebbe stata la città di Firenze: L’idea di una mostra nazionale doveva naturalmente scaturire dalla circostanza che l’Italia componevasi a nazione; affinché imparassero gli italiani delle varie provincie e delle varie regioni a conoscere e ad apprezzare mutuamente le produzioni della natura e dell’industria nei paesi dai quali per sì lungo tempo erano stati disgiunti per errore della fortuna o per la forza degli avvenimenti. […] Era dunque naturale che prima il governo toscano il quale trovavasi a capo di una illustre regione italiana, dove la solerzia e la gentilezza hanno da secoli la loro sede, e, dopo di esso, il governo nazionale si adoperassero perché in una città centrale e residenza d’ogni cosa bella si favorisse l’effettuazione di una mostra artistica ed industriale (Fonte: Cronaca della Guerra d’Italia, 7 voll., Roma, Tipografia Tiberina [poi] Rieti, Tipografia Trinchi, 1859-1866. Vol. 5.: 1861-1862, Rieti, Tipografia Trinchi, 1863, p. 151). Fu predisposto un catalogo ufficiale, di 266 pagine, per aiutare i visitatori, integrato successivamente da un’altra edizione, più corposa e completa, realizzata al termine della rassegna. Questa fonte è preziosa per conoscere i nomi di tutti i partecipanti, dei prodotti esposti, e l’elenco dei vincitori premiati con la medaglia qui illustrata. Il volume è il seguente: Esposizione italiana agraria, industriale e artistica tenuta in Firenze nel 1861. Catalogo officiale pubblicato per ordine della Commissione reale. Seconda edizione interamente rifatta e completata con l’aggiunta di tutti i premiati sì espositori che operai e l’indice generale dei nomi, Firenze, Tipografia Barbèra, 1862. Può essere curioso sapere che furono presentate (nell’ambito della Classe VII, Lavorazione dei metalli) anche monete e medaglie (sez. IV della classe), come si vede dall’immagine allegata (scansione della pagina 173), anche ad opera delle zecche di Bologna, Firenze e Torino. Altra curiosità: tra i concorrenti c'era anche Francesco Vagnetti, incisore della medaglia-premio per l'Esposizione (anche se non concorse con essa). Se fosse stato premiato, comunque, avrebbe ricevuto... la sua medaglia. Un altro volume, sempre connesso alla Esposizione del 1861, fu pubblicato nel 1865 e conteneva le Relazioni dei giurati che attribuirono i premi. Da questa fonte si può appurare che furono premiate, sempre con la medaglia qui illustrata, le tre zecche citate in precedenza. In vista della chiusura della zecca di Firenze, i giurati raccomandarono al Governo di continuare comunque a servirsi, per commissioni future, del Direttore Benvenuti… Fonte: Esposizione Italiana tenuta in Firenze nel 1861, 3 voll., Firenze, Tipografia Barbèra, 1865-1867. Volume 2: Relazioni dei giurati: classi I a XII, Firenze, Tipografia Barbèra, 1865. Qui due scansioni dalla pagina 173: ,1 punto
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Ciao Mirko, forse ti è sfuggito qualcosa :blum: ......, ho dato, ho dato... ho postato due diciamo discrete monete almeno per me e poi una che definisco una curiosità o meglio un errore di coniazione, capisco anche che rivedersi 44 pagine ora sarebbe un pò impegnativo :blum: , ma quando arriveranno fra poco i vari cataloghi da sfogliare velocemente tutto vi sembrerà più chiaro e le immagini le avrete lì tutte unite per categoria . Ma ormai ci siamo ....manca poco e questa prima fase del Concorso dove siete stati impegnati nel scegliere e poi postare una vostra moneta che vi è piaciuta, che avesse una sua storia e che vi ha emozionato si sta concludendo.. Si conclude alla grande eguagliando per utenti partecipanti e superando decisamente quanto fatto l'anno scorso per monete postate, nonostante le limitazioni che il Concorso quest'anno aveva ; le letture, quasi 25.000 a ora, dimostrano anche una importante partecipazione che va sicuramente oltre l'utente registrato e partecipe e va oltre il forum, anche questo è indubbiamente un gran dato. Una kermesse durata ben 28 giorni e che adesso passerà alla fase due, dove tutti gli utenti saranno chiamati ad esprimere il loro parere e qui ci sarà veramente da divertirci in tutti i sensi. Le votazioni per categoria dureranno fino al 30 gennaio, con un " doppio turno " per quelle numerose che poi Fabione vi spiegherà meglio al momento opportuno e che renderanno questa fase ancor più appassionante. Ci saranno quindi delle monete vincitrici per categoria, poi dopo il 30 gennaio ci sarà tra tutte le varie vincitrici un ulteriore breve sondaggio per esprimere comunque una moneta che alla fine rappresenterà simbolicamente il Concorso e questo 2013 del collezionismo e del forum Lamoneta. Ovviamente è un gioco, un gioco che comunque ha rappresentato e rappresenterà chiaramente il volere esserci del collezionismo numismatico e il voler dire ci siamo, è stata una bella e decisa risposta non ci sono dubbi, numerica, qualitativa, competente, di un collezionismo che comunque oltre a voler divulgare e comunicare si amplia man mano e diventa sempre più partecipe anche con tanti giovani. Sono segnali indubbiamente importanti, anche un Concorso, se vuole, può avere più di un significato simbolico e una sua valenza , questo ne ha molti di significati, in termini di partecipazione, di unione e condivisione, di divulgazione, di apertura del collezionismo a tutti, di entusiasmo e di sana passione. Bene, ma ora come dicevo, arriva la parte ancor più divertente e appassionante, preparetevi a rilustrarvi gli occhi e a decidere finalmente quale sarà " La più bella del 2013 ", buon voto a tutti a questo punto !1 punto
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Categoria: Monete moderne Autorità emittente: Carlo di Borbone (1734 - 1759) Valore nominale: Piastra da 120 Grana Peso: 25g Diametro: 41mm ca. Metallo: AG - Argento Descrizione del dritto: CAR:D:G:REX . NEA: . HISP:INFANS &C. Stemma coronato con ai lati F: B: - .A. Descrizione del rovescio: DE SOCIO PRINCEPS . Sebeto sdraiato reggente con la mano destra una anfora, con la sinistra una pala (o vanga o remo). Alle sue spalle, il golfo di Napoli sovrastato dal Vesuvio. In esergo incisore e data. Descrizione del taglio: Traccie in rilievo Catalogazione: Pannuti 22 Note storiche e numismatiche: Il motto "DE SOCIO PRINCEPS" ricorda l'indipendenza ottenuta di Carlo da parte del padre, Filippo V, sulla sovranità dei regni di Napoli e Sicilia. Medaglia acquistata da un gentilissimo NIP napoletano.1 punto
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Sempre dal mio sito. Lo spiazzo di fronte la stazione di ragusa a soli 20 anni di distanza. Scendendo dal treno l'emigrante al suo ritorno trovava estasiato qualcosa di moderno... il boom economico. ora lo chiamerei scempio. (cartolina del 1949/1950 - cartolina del 1969/1970) "..♪..là dove c'era l'erba ora c'e'.... ♫"1 punto
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la calligrafia delle vecchie lettere e cartoline è una cosa straordinaria...un sistema di scrivere che purtoppo oggi si è perso...tra computer smartphone e quant'altro scrivere di pugno è diventato un'optional...anche a scuola è sempre più difficile vedere delle belle calligrafie...peccato... tornando alle cartoline a tema ferroviario voglio postarvi questa di un comune vicino al mio dove fino agli anni '60 era in uso un trenino elettrico che tutti chiamavano il trenino della montagna Pistoiese e collegava la fraz. di Pracchia a quella di Mammiano http://it.wikipedia.org/wiki/Ferrovia_Alto_Pistoiese1 punto
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nooo .. di già al 10-1-14 la discussione sui "2 euro commemorativi 2015" domani se siete d'accordo mi porterei avanti un po' ed aprirei la discussione " 2 euro commemorativi 2022 - Ventennale dell Euro in circolazione " :) :)1 punto
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Categoria: Medaglie Autorità Emittente: Francesco II Re del Regno delle Due Sicilie Valore Nominale: // Peso: 10,79 Gr. Diametro: 32 mm. Contorno: Liscio Metallo: Rame Dorato Descrizione del Diritto: Testa del Re a sx, entro FRANCESCO II RE DELLE DVE SICILIE *, ed una corona di fronde di quercia e di alloro chiusa in basso con un nastro. Descrizione del Rovescio: CAMPAGNA DI SETT. OTT. 1860, entro corona di quercia ed alloro chiusa in basso con un nastro. Nel campo tre Gigli Borbonici. Sotto, TRIFRISCO / CAIAZZO / S.MARIA / S.ANGELO / GARIGLIANO / *. Catalogazione: Ricciardi 268 Millesimo: 1860. Zecca di Roma1 punto
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