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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/22/14 in tutte le aree
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Ciao Pietro, non preoccuparti, il libro verrà venduto, verrà venduto.. ritengo sia solo una trovata commerciale quella di mettere in giro queste voci, così quando uscirà verrà fatto sapere che le copie commerciali saranno in numero assai limitato ed i collezionisti si fionderanno per acquistarlo subito per evitare che questo termini.. poi magari in seguito si scoprirà che il volume è stato realizzato in una tiratura commerciale ben più ampia di quanto si volesse far credere... E' solo una trovata commerciale per vendere tutto e subito, hai presente il volume precedente, Il Medagliere? Anche quel volume fu messo in commercio come stampato in un numero di copie assai limitato e poi invece si trova ancora in commercio, ancora tante copie ferme sul groppone dei rivenditori che pur di cederlo lo stanno svendendo a cifre infime rispetto il prezzo originario.. Io però più che altro mi domando se al suo interno questo nuovo volume conterrà anche l'ultima ed innovativa scoperta fatta da Francesco Di Rauso e Pietro Magliocca, pubblicata su Panorama Numismatico n°291 di gennaio 2014, riguardante la reale identificazione delle sigle dei maestri incisori dei conii sulle monete e sulle medaglie Borboniche, ovvero viene finalmente appurata oltre all'esistenza del maestro incisore Giovanni Casimiro De Gennaro, già ben noto agli studiosi del settore, anche dell'esistenza di Gaetano De Gennaro, figlio di Giovanni Casemiro, a cui da questo studio vengono finalmente e correttamente attribuite molte delle coniazioni effettuate dalla zecca Borbonica in un certo periodo storico, precedentemente ritenutesi erroneamente a firma del padre! Questa si che sarebbe una notizia importante ed innovativa e consentitemi di dire che se tale volume fosse sprovvisto di questa scoperta, per me sarebbe già da ritenersi un volume superato!4 punti
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Partecipo all'"assedio" con questo pezzo di Casale, da 10 fiorini del 1630. Il contesto è quello della guerra per la successione di Mantova e del Monferrato, oggi diremmo uno spin-off della Guerra dei Trent'anni. Nel maggio 1630 la città è difesa dai francesi del maresciallo Toiras, che resistono all'assedio spagnolo. La città conia una serie da 20, 10, 5 e 1 fiorino. In questa si vede al diritto lo scudo coi gigli di Francia e il valore da 10 fiorini con la scritta "Horum auxilio non opprimar" ("Con il loro aiuto non sarà oppressa"), in riferimento al difensore francese e al rovescio la pianta esagonale della fortezza di Casale con al centro l'allegoria della città seduta, con un ramo di palma in mano. La scritta qui è "Tentata sed incorrupta" ("Capace di resistere alle lusinghe").4 punti
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Taglio: 2 Euro Nazione: Monaco Anno: 2012 Tiratura: 1.082.373 Condizioni: SPL Città: Agordo (BL) Note: prima monegasca che trovo circolata, la seconda in assoluto trovata in Veneto considerando anche la monetazione di Ranieri.4 punti
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Con questo intervento voglio dare un abbraccio simbolico a tutti quei lamonetiani e non,che per colpa di questo paese malandato(l'Italia) ora si trovano in condizione di difficoltà,disagio o disperazione. Da sottolineare quanto poco se ne sia parlato nei media nazionali;l'argomento è stato trattato al minimo come un fiumiciattolo che ha allagato un orto perchè son venute due gocce di troppo.La realtà,e chi è della zona lo sa,è che l'argine del Secchia si è letteralmente aperto rovesciando 20 milioni di metri cubi d'acqua nella bassa modenese...tutta l'acqua di un fiume già a livello di guardia,ma che era comunque di 2 metri sotto al limite massimo dell'argine stesso. Non è un'alluvione dovuta alle 'bombe d'acqua' o a una pioggia di due settimane...è sol dovuta all'incuria del governo della nostra provincia/regione/stato che chiede sempre e non garantisce mai niente. I fiumi van puliti e con loro vanno controllati anche gli argini.Quando i fiumi li pulivano i nostri nonni queste cose non succedevano;adesso che volete i nostri soldi per pulirli voi...b'è questi sono i risultati. I MIEI COMPLIMENTI...mi piacerebbe vedere i responsabili a spalare il fango ma come al solito saranno caxxi nostri.Meno male che siamo un popolo noi emiliani che ci rimbocchiamo le maniche e quindi ci risolleveremo anche da questo....DA SOLI. marco3 punti
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Scusatemi tutti, ma allora che senso ha tutta questa pubblicità che state facendo a questo volume, riempiendo la bocca e gli occhi ai collezionisti sul forum se poi verranno stampate solo poche copie da donare agli amici degli amici?!?! C'era bisogno allora di sbandierare pagine e pagine di anteprime, di novità, di notizie e quant'altro, come un qualunque volume commerciale da promuovere in giro per incrementarne la richiesta di acquisto, se poi questo volume verrà "donato" solo a pochi eletti in maniera privata e gatuita?! :angry: Tutto questo mi sa tanto di una colossale presa in giro bella e buona!! Pietro3 punti
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"Chi sono? Mi sono sempre piaciute la storia e la geografia; ma non quelle sui testi, bensì quelle vissute e percorse; o anche solo immaginate e sognate. Sono medico, ho insegnato per 35 anni all'Università (Chirurgia d'Urgenza, emergenze chirurgiche e ortopediche, ecc.), ora con la professione ho concluso e vivo con mio figlio Giorgio- Khaleb (che molti qui conoscono); devo anche rispondere alle sue numerose domande, e anche perciò ho scritto questo libro. Che cos'è la numismatica? Petrarca, Cristina di Svezia...ma anche molto altro, e per me tutt'altro. Che cos'è la Moneta? Quello che dicono Diderot e D'Alembert nell'Encyclopédie? Un tondello di metallo...a volte pregiato...portante impresso il segno dell'autorità emittente, ecc. Però anche i numismatici (Bruxelles, 1982) hanno cominciato a discutere a fondo delle premonete, delle monete-non monete, ecc. Quando un oggetto assume un valore piuttosto stabile per più di una generazione, e viene usato come mezzo di scambio, funziona di fatto come moneta. La passione per l'Africa. Che cosa è l'Africa, e come si divide. Sostanzialmente: una parte mediterranea e sopra-sahariana; il corno d'Africa, in contatto con il Mar Rosso, ed al suo interno l'Etiopia (questa parte ha avuto rapporti molto antichi sia con l'Arabia che con l'Egitto!); e tutto il resto. Niente scrittura in Africa, salvo ntshak dello Zaire, e le scritture del gruppo tigrino-copto, di verosimile lontana origine semitica. Il concetto di tribù: i regni che coincidono con la vallata ed il fiume; i confini "diritti" tracciati dagli occidentali sono pure assurdità. Nazioni Unite nel 1964; la biblioteca bruciata".3 punti
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Non conosco la storia di questa immagine, posso però inserire le foto di una devozionale in mio possesso con la Madonna di Romania al diritto e Santa Domenica al rovescio.2 punti
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@davide78 avendo la tua stessa inclinazione per il periodo spagnolo, aggiungo alla discussione l' ultimo acquisto del 2013. Parpagliola di Filippo III, anno 1608 tipologia rara ( R/3 ) per via dello stemma con volute arricchite Dritto Tipo A e Rovescio Tipo II, MIR 351/4 - Crippa 20/C. Questa parpagliola difficilmente reperibile, questo esemplare in ottima conservazione per il tipo D: . MEDIO LANI.D. R: PROVIDENTIA in esergo .1608.2 punti
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Ieri sera ho letto con molto interesse lo studio sulle fedi credito a firma Alberto Trivero Rivera sul quaderno di studi 2013 n.VIII http://www.lamoneta.it/topic/116686-quaderno-di-studi-viii-2013/page-1 , complimenti all'autore! Articolo sintetico ed allo stesso tempo ricco di informazioni, interessanti le immagini sui bolli dei banchi napoletani. Sono davvero contento che uno studioso come lui si sia interessato di un argomento così poco noto ai meridionali e sconosciuto a molti di noi. La fede di credito è in effetti una sorta di cartamoneta ma certamente più affidabile della cartamoneta che tutti noi conosciamo, all'inizio della mia umile carriera numismatica collezionavo cartamoneta e fedi di credito, una voce dentro mi diceva di cambiare genere di collezione, quindi vendetti man mano la cartamoneta per passare alle monete e poi alle medaglie ........ le fedi di credito non le ho mai vedute, anzi, alcune le incorniciai ed ora sono esposte nel mio ufficio. Alla base della loro emissione, a differenza di molte emissioni di cartamoneta (queste ultime emesse senza una copertura adeguata di riserve metalliche), veniva già corrisposto un deposito in moneta metallica, quindi estremamente affidabili. Le banche napoletane erano tra le più affidabili in Europa già ai tempi di Carlo V. Essa era trasferibile al portatore tramite girate. Il percorso della fede di credito terminava in banca una volta incassata in moneta sonante, il cassiere provvedeva ad annullarla apponendo due linee oblique ed impilandola centralmente con altre già incassate con un filo di spago. Nell'archivio storico del Banco di Napoli ci sono ancora oggi circa un miliardo di fedi di credito annullate, tutte comprese tra il 1569 e i primi anni successivi all'unità d'Italia, la più grande raccolta al mondo di documenti bancari! Bravo Alberto! Di nuovo complimenti! A presto2 punti
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Buonasera, siccome vengo tirato in causa, ho dei chiarimenti da fare: Per quanto riguarda la data, come negli altri convegni da me organizzati insieme al compianto Presidente Salvatore Correale, ho sempre evitato di inserirmi in concomitanza con altre manifestazione di una certa rilevanza o vicinanza.Dopo vari consulti telefonici con gli espositori, si è deciso il 22-23 marzo, unica data in quel momento, dove Castellammare di Stabia, fosse inseribile, vi era Milano, che non sta a me dire i motivi di non partecipare, e Roma che mi fu garantito fosse stato spostato. Il mio unico scopo è e sarà anche in futuro di portare avanti questo Memorial, la perdita del Presidente Correale, amico fraterno, mi fece prendere la decisione definitiva di concludere la mia esperienza organizzativa, quindi è mia premura non di polemizzare, ma di accogliervi calorosamente, come in passato. L'appunto sull'ingresso libero, son 20 anni che è stato sempre cosi e non vedo quale sarebbe il motivo di cambiare, forse si confondeva con Napoli. Buonaserata, spero di esser stato esaustivo.2 punti
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Sono riuscito a rintracciare una foto , non eccezionale, ma almeno intera. Così per fare un raffronto.2 punti
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Ecco la terza .. Mi scuso per la qualità delle foto,ma in questo periodo non dispongo di uno scanner2 punti
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è tutto molto relativo. facendo te riferimento a una moneta non antica, ma moderna (sebbene soggetta alla medesima normativa) c'è da dire che le attenzioni e i controlli in questo caso sono davvero minimi (non ho memoria di procedimenti a riguardo... di procedimenti non attinenti a monete classiche ricordo solo il caso di un soggetto che è stato indagato perché vendeva online monete medievali, mi pare milanesi, ma erano frutto di un ripostiglio trovato privatamente e disperso mediante vendita... quindi un caso ben contemplato dalla norma!). l'attenzione è rivolta prevalentemente alle classiche (almeno finora). c'è da dire che non è questione di "furbizia", ma di buon senso. la numismatica dev'essere innanzitutto un piacere, uno svago e non una fonte di preoccupazioni. e questo dev'essere il punto di partenza. deve contemplare poi il rispetto della legalità (cosa che del resto dovrebbe contraddistinguere ogni ambito della nostra vita di persone per bene). fatte queste semplici, ma non scontate premesse, il resto discende un po' da sé. c'è modo di acquistare molto e a buon prezzo attenendosi alla norma. se qualcuno desidera porre in essere scambi tra privati e/o acquistare da un privato... be', si può fare. la legge non lo vieta. ma quando lo si fa si deve anche tenere conto dell'eventuale rischio che si può correre... soprattutto se il privato non lo si conosce! cosa è bene/meglio farsi dare? quantomeno un pezzo di carta in cui il privato scrive le sue generalità e dichiara che la moneta che vende/scambia è di lecita provenienza. meglio ancora se tale dichiarazione viene resa ai sensi del DPR 445/2000. Non mi assumo alcuna responsabilità in merito, ma nel caso estremo in cui dovessi fare qualche acquisto da un privato, lo farei solamente se il privato in questione mi rilasciasse una dichiarazione similare a quella che allego: sia ben chiaro, lo dico e lo ribadisco: IL DOCUMENTO CHE ALLEGO L'HO PREDISPOSTO A MERO TITOLO DI ESEMPIO, NON VUOLE AVERE ALCUN VALORE LEGALE/FISCALE E NON MI ASSUMO ALCUNA RESPONSABILITA' CIRCA IL SUO POSSIBILE UTILIZZO DA PARTE DI TERZI2 punti
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Ciao @@eliodoro, ti ringrazio per aver votato le mie monete e ti confido che nella categoria dove tu eri presente ho apprezzato tutte le monete, ma in maniera particolare le due tue, per cui ho votato.. siamo o non siamo compaesani?! ;) Premettendo che Tony Servillo è il mio attore italiano preferito (ancora in vita) da anni, perchè lui si che è un vero attore, uno dei pochi non ancora estinti e che dovrai confidarmi dov'è che vive a Caserta, così che possa andare a farci una foto assieme, io riguardo la fondazione del Circolo Numismatico Casertano sono dell'idea che se si decidesse di mettere in stand-by il progetto, optando per strade più facili da percorrere nell'immediato, entrando a far parte di qualche altro circolo limitrofo per intenderci, alla fine si finirebbe per rendere quasi inutile la fondazione di un Circolo finalmente e veramente nostro, perchè sono sicuro che poi la voglia di ricominciare un nuovo progetto da zero finirebbe per scemare completamente esistendone già qualche altro a cui si appartenga, continuando così a lasciare la provincia di Caserta senza un briciolo di Circolo culturale (numismatico) per altri cento anni! Ma io lo voglio vivo e vegeto adesso che sono ancora quì e non smetterò di lottare per realizzarne uno a casa nostra e non altrove, perchè non ho voglia di continuare ad andare a fare per il resto della mia vita lo straniero in terre altrui! :nono: E se si crede che un circolo quì non si possa creare a causa del numero esiguo di appassionati, o che quasi sicuramente in circoli limitrofi più grandi e blasonati, con disponibilità di cassa assai più elevata per realizzare progetti, si riesca a fare cose che in un piccolo circolo casertano non sarà mai possibile, io rispondo che sono convintissimo che una volta che il Circolo Casertano prendesse vita gli appassionati numismatici salterebbero fuori come funghi dai loro rifugi per correre in un posto a loro finalmente familiare!! Tutto parte sempre da zero e così sarebbe anche per il nostro circolo, poi spetterebbe a noi numismatici casertani l'onore ed il dovere di portare in alto il circolo in ogni modo possibile!! Magari potendo poi dare la Presidenza Onoraria del Circolo a Tony Servillo, candidato (e spero) Premio Oscar!!! Io ci credo e non voglio barattare il mio sogno, che ho intenzione di realizzare, con altro che ciò non fosse e spero che con me ci siano anche altri numismatici della nostra provincia a pensarla in uguale modo :help: cercando di far qualcosa subito e non poi, com'è usanza delle nostre parti dove tutto ciò che sarebbe un bene per la nostra terra si rimanda sempre a poi.. mentre questa cade inesorabilmente a rotoli... :( La Reggia di Carditello insegna.. :cray:2 punti
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Oggi, in maniera del tutto fortuita, sono riuscito a dare una paternità a questo piccolo rompicapo. Questo grazie ad un magnifico libro donatoomi dall'autore, Régis Chareyron, a titolo Numismatique Féodale Dromoise Posto la soluzione ad utilità di tutti, e vi ringrazio per l'impegno e la... solidarietà :D Aymars IV, conte di Valentinois e Diois (1277-1329) Obolo (Mi) Zecca di Puygiron D/ il conte Aymars di fronte, con lunga capigliatura. Intorno: A: DE PICTAVIA COMS R/ Croce fogliata. Intorno: VALENTINE:ET:DIEN Riferimenti: R.N. 1843, P.37 Chareyron (cit.) P.1002 punti
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queste sono le partite perse per colpa dell'allenatore! isla e peluso a regalare le fasce e a dire giocate solo voi! nemmeno due tiri in porta, quandomai!2 punti
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....... chiedo scusa per le foto, ma le ho tratte dal catalogo !! Per gli amanti del vicereale ecco una chicca > lotto 1210 Filippo IV Tarì al busto giovanile rivolto a sx moneta a dir poco rarissima mai vista in vita mia.2 punti
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Il fascino irresistibile e il loro esser anticonformisti, mi spinse sempre a considerare queste tondelli come forme espressive prive di regole e canoni, una sorta di avangurdia numismatica, dove tutto era concesso, con semplici tratti e con i più disparati materiali al servizio della creatività... Inizierei subito con un pezzo da novanta, visto il suo contesto storico. Clemente VII (Giulio de’Medici), 1523-1534. Ducato ossidionale (1527), AR 36,03 g. CLEMENS VII – PONTIF MAX Stemma Medici sormontato da triregno con fasce e chiavi decussate; giglio in cimasa. Rv. S PA + S PE Busti nimbati dei Santissimi Pietro e Paolo affrontati; nel campo in basso, tra i busti, monogramma VL (segno di zecchiere non identificato). Sotto, nel giro, ALMA ROMA . CNI 151. Spaziani Testa 2. Muntoni 21. Berman 832. Esemplare di qualità eccezionale per questa storica moneta. Il periodo di coniazione di questi ducati è quello dell’anno terribile del sacco di Roma, che va precisamente dal 6 maggio all’8 dicembre 1527. Furono battuti a Castel Sant’Angelo, dove il pontefice si era rifugiato a seguito della presa di Roma da parte dai mercenari al soldo degli Imperiali. Il sacco della città ebbe proporzioni disastrose. Nella prima giornata di scontri 6000 romani persero la vita in difesa dell’Urbe, mentre altre 2000 persone, che avevano cercato scampo sulle imbarcazioni del Tevere, affogarono nel fiume quando queste, stracariche, si capovolsero. La popolazione della capitale da 90000 abitanti si ridusse a poco più di un terzo, 20000 furono passati per le armi, 10000 abbandonarono la città ed altri 30000 morirono in seguito alla peste causata dal sacco. Nulla si salvò dallo scempio dei Lanzichenecchi, non le donne che ebbero a subire violenze inenarrabili, non i palazzi ed i monumenti; ogni casa fu saccheggiata e le chiese profanate. Le stanze del Vaticano, con gli affreschi del Raffaello, del Botticelli e di Michelangelo furono trasformate in corpo di guardia. Innumerevoli le opere d’arte che andarono perse per sempre nella furia di quei giorni; la statua del Laocoonte venne fatta a pezzi. Solo castel Sant’Angelo, l’antico sepolcro romano fatto costruire dall’imperatore Adriano, già fortificato fin dal V secolo e da poco restaurato e rinforzato, resistette all’assedio posto dai Lanzichenecchi, che furono sempre respinti dalle artiglierie. Agli Imperiali, che avevano scavato tutto intorno al mausoleo una trincea servendosi dei prigionieri, non rimaneva altro che attendere che la penuria di cibo e la peste aprissero le porte della fortezza. Il 5 giugno il pontefice dovette cedere e le condizioni della resa furono durissime: oltre al pagamento di circa 400000 ducati, della decima di tutti i beni ecclesiastici nelle terre di Carlo V e la consegna agli Imperiali di Ostia, Civitavecchia, Modena, Piacenza, Parma e Forlì, fu deciso di tenere in ostaggio tre Cardinali e altrettanti parenti stretti del papa e la reclusione di questo ultimo in Castel Sant’Angelo sino al completo pagamento del riscatto. Benché il pagamento fosse avvenuto entro agosto, papa de’ Medici rimase prigioniero per 6 mesi durante i quali furono fusi arredi sacri in oro ed argento per far fronte alle continue richieste di denaro da parte degli occupanti. Clemente VII riuscì a fuggire dal Castello la notte dell’8 dicembre travestito da servitore. Il giorno successivo la fortezza venne riconsegnata al Legato Pontificio. Il 17 febbraio 1528 gli Imperiali decimati dalla peste mossero alla volta di Napoli. I ducati con le loro frazioni furono coniati con argento di fortuna ricavato dalla fusione degli arredi sacri, vasellame e reliquie. Le testimonianze dell’epoca ci confermano questa straordinaria battitura per il pagamento del riscatto del pontefice. Un autore, il fiorentino Domenico de’Rossi, compagno di prigionia del papa, nelle sue "Memorie Storiche" così scrive della capitolazione del pontefice: "…Il primo capo fu, che Sua santità pagasse 400.000 Ducati all’esercito Cesareo in tre paghe, cioè 100 mila presentemente, 50 mila tra venti giorni, cioè per tutto il giorno 26 dello stesso mese di giugno, e li restanti 250 mila fra due mesi prossimi etc. Furono chiamati in Castello gli Zecchieri e immediatamente datogli l’oro e l’argento, che vi era dentro rifugiato, ne furono improntati i 100 mila Scudi promessi e presentemente pagati; gli altri 50 mila li andavano mettendo insieme, di candelieri, croci, vasi ed ornamenti di Reliquie, quali fatti improntare con le teste di S. Pietro e Paolo , e con l’arme di Sua Santità, furono similmente pagati a quelle insaziabili turbe". Dallo Scilla riportiamo la notizia che al saggio questi ducati rivelavano una discreta presenza di oro, e questa è probabilmente la ragione per cui vennero ricercati e fusi dagli speculatori del tempo, determinandone così la grande rarità.1 punto
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Ci ha lasciati un gigante della musica. Un pensiero affettuoso al grande Claudio Abbado, che conoscevo personalmente. Un pezzo, un altro, della mia Milano che non c'è piu'. Da oggi siamo un po' più poveri, se n'è andato in cielo a deliziare gli angeli con la sua arte impareggiabile.1 punto
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Qualcosa abbiamo visto, qualcosa stiamo vedendo, le monete ossidionali sono certamente monete anomale, che si inseriscono in un momento di emergenza, difficoltà, e proprio il fatto di essere anomale per coniazione, e per difficoltà operative, che ci rendono queste coniazioni particolari, da approfondimento e da divulgazione per chi inizia o si sta appassionando alla numismatica. Ogni tanto mi piace ricordare, il vero motivo per cui siamo qui, cerchiamo di imparare tutti da tutti con un crescendo di conoscenze, ci si confronta, si hanno pareri e informazioni, il tutto nel più totale spirito divulgativo e volontario, con una crescita comune, ci anima solo la passione e la voglia e il tentativo di appassionare, coinvolgere, in particolare giovani. Questo è un gran tema divulgativo, quello delle ossidionali, che permette, una volta dato l'input di poter approfondire e proseguire nello studio.... Se vorrete qualche spunto c'è ancora, mi riprometto una volta in Società Numismatica Italiana di cercare i tre conii che dovrebbero avere per la monetazione ossidionale di Pavia del XVI secolo, che producevano monete false di questo tipo, vi farò sapere come è andata a finire la ricerca.... Mario1 punto
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fondamentalmente i viaggi sono poi la cosa migliore dei convegni... prendiamo quello di Verona, il viaggio trasforma l'auto in un circolo di numismatica mobile :D1 punto
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@@delvix però , entrambe dell'ultima emissione , R3 ed anche in alta qualità . Siamo , oltre sul superbo se non vicino al fds , dalle foto s'intende . Se poi presentano pieghe , le immagini non lo danno a notare , in questa conservazione comunque siamo sulle 300 euro a pezzo . Complimenti ancora1 punto
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Buona serata Ottima conclusione @@mariov60 che condivido. Unico accenno a beneficio di @@scheo circa la preventiva levigatura dei tondelli prima di riconiarli. Personalmente non ho mai letto nulla al riguardo (e magari è una mia mancanza), ma mi farebbe veramente specie che la zecca procedesse in questo modo, soprattutto sul soldo che, al tempo del doge Pietro Grimani, non aveva questo gran valore che giustificasse un procedimento comunque laborioso e lungo... E' noto invece che venisse praticata la raspatura (e nemmeno tanto di fino) dai conii delle impronte troppo rovinate e che non si potevano "acconciare"; in questo modo le impronte venivano rifatte di sana pianta e di questo procedimento, spesso, se ne vedono le tracce nei fondi delle monete che hanno conservato una buona conservazione. Sono tutti "striati" e questa particolarità è indirettamente indice di "bontà" della moneta. effetto di tale "lavorazione" su un ducato d'oro a nome del doge Francesco Foscari saluti luciano1 punto
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Ancora Mantova, Assedio Piemontese 13 - 25 luglio 1848 Zecca che viene definita ossidionale, in realtà sarebbe più giusto definirla di necessità, in quanto solo le monete da 3 kreuzer coniate nei tre giorni prima della battaglia di Custoza possono annoverarsi come ossidionali, il resto fu coniato a partire dal 24 giugno per almeno tre mesi . Sede di zecca fu scelto l'arsenale militare che venne adeguato all'uso anche con l'acquisto di due torchi. La zecca cessò in dicembre e le verghe furono consegnate alla zecca di Milano. Furono requisiti tutti gli argenti della popolazioni e furono emanate tasse straordinarie a carico della popolazione. E' evidente un conio rozzo e di fortuna che ricalca l'ufficiale, il ritratto è sproporzionato rispetto al campo e la moneta, almeno le poche giunte a noi, risultano leggermente convesse. La maggior parte dei 3 kreuzer venne ritirata e fusa ; manca il cigno virgiliano e riporta sotto la testa m g che dovrebbe stare per Gorzkowsky - Mantova , che era il Generale austriaco comandante della guarnigione di Mantova, altre ipotesi dicono Guarnigione - Mantova, ma anche Governo Militare. Riassumendo è questo un caso più definibile come zecca di emergenza e necessità, la moneta denota comunque una certa improvvisazione di conio e fattura. Da Asta Varesi 62, 30 aprile 2013, lotto 717 3 kreuzer 1848, Mantova, mistura, gr.1, 7341 punto
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Denaro per Barcellona. (Dup. 1616) D/ LVD, XIIII.D:G: busto a destra laureato e drappeggiato R/ BAR CIN CIV 1643, corce cantonata da un anellino al 1° e 4° quarto e da tre bisanti al 2° e 3°.1 punto
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Anche perchè a dirla tutta il contenzioso è nato con i 10 franchi bimetallici,anch'essi di fine '900,quindi boh,bisognerebbe sapere il motivo del contenzioso,o quantomeno la particolarità oppure la regione mondiale in cui si trova questa moneta1 punto
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Penso anch'io, come accennato da @@417sonia (di cui condivido la lettura del dritto), che si tratti di una moneta ribattuta su di un esemplare ritirato o giudicato difettoso (forse per rottura del conio?), ma ritengo si tratti comunque di un soldo da 12 bagattini proveniente da precedenti produzioni. A mio parere la ribattitura è avvenuta rispettando il senso del dritto e del verso, e questo sarebbe dimostrato da quello che resta, nel verso, della precedente impronta del santo che si nota ruotata di 90° rispetto alla nuova impronta (evidenziata dal cerchio giallo). Si notano i due diversi ordini di bordi perlinati (evidenziati in rosso e in azzurro) ma è difficile capire quali siano riferibili alla prima battitura e quali alla seconda. Io penso che la linea rossa inferiore sia da considerare come appartanente alla prima battitura. La confusione di linee è però notevole, basta notare anche la traccia di perlinatura che sembra dare un aspetto odulato alla parte superiore della D di DEFENSOR. Resta ovviamente difficile identificare a quale emissione possa appartenere il tondello originale un saluto Mario1 punto
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A quanto ho capito lo scambio e' saltato perche' sarebbero emersi dei problemi fisici per Vucinic in sede di visite mediche....quanto alla "squadra di pagliacci" forse pagliacci sono quei dirigenti che volevano fare uno scambio cosi' scriteriato!!!Almeno in questo i tifosi l' hanno fatto capire subito che lo scambio non si doveva fare...specialmente con voi!!! :blum: :blum:1 punto
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Tanto per completare l'informazione ti posto una patina deserto e la mia 3 dot che nel 2010 avevo pagata € 16,20, forse un po' troppo ,visto che non è neanche troppo bella, ma allora ci tenevo ad averla ! Il prezzo lo fanno gli offerenti se non trovi nessuno particolarmente interessato te la puoi cavare con poco 15/ 20 euro altrimenti dipende da quanto ti interessa ad averla !1 punto
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@@Scudo86 alle volte basta odorare la carta e se di mezzo c'è candeggina o solventi analoghi , si capisce subito . Prova a mettere la luce al "pelo " della carta e vedrai , se ci sono , tutte le pieghe che presenta . (edit) , mi sono permesso di scurire la cartamonete con photoshop e quello che ne ho visto è : - piega centrale abbastanza marcata - piega all'angolo sinistro - pieghette sul bordo , adiacente all'ovale ove è la filigrana - minimi strappetti in basso , sotto al ritratto di tiziano . ( non ne do conferma certa ) Con questi dettagli scendiamo al bb+ Saluto1 punto
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Vedendo questa ultima moneta e seguendo l'intervento di alcuni "ragazzi" di questo forum i dubbi sono diventate certezze nel etichettare le 2 monete in "patacche".Oltre al tondello ritratto lettere monogramma...aggiungo non mi piace la superficie perfettamente "spianata". Grazie, c'è sempre da imparare!1 punto
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Vabbè..allora continuiamo a non voler capire..tanto non c'è peggior sordo etc etc...ma lo capisci o no che siccome sul tuo casellario non ci sta scritto " collezionista integerrimo" né " tombarolo inveterato!" ( almeno fino a che tu non sia pregiudicato) NON SI POSSONO E NON SI DEVONO FARE DISTINZIONI A PRESCINDERE? Per il bene di entrambe le categorie, che verranno POI sanzionate in modo proporzionale in sede di giudizio definitivo!!! NON PRIMA....!!NON LE SI POSSONO DIFFERENZIARE PRIMA DEL GIUDIZIO, MA SOLO DOPO....DIFFERENZIARLE PRIMA SAREBBE UNA PREGIUDIZIALE ARBITRARIA ESTREMAMENTE PERICOLOSA E LESIVA DEL PARI DIRITTO DAVANTI ALLA LEGGE...MA DOVE VIVETE? SULLA LUNA?1 punto
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Segnalo QUI un altra serie dal 10 al 100 euro in oro, del 1972. Il dritto è uguale, cambia solo il valore. Mentre al rovescio si hanno personaggi celebri europei. Sul 100 euro compare Alcide De Gasperi http://www.flickriver.com/photos/lawrence_chard/sets/72157630256728546/1 punto
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monogramma di Teodato senza ombra di dubbio, il problema è che la tipologia nonj è congruente con le siliquae che conosciamo di Teodato , battute a Ravenna, che hanno un impianto di tondello titalmente diverso, senza contare che il ritratto di questo pezzo assomiglia piu' ad un'imitazione barbarica di una siliqua di Teodato che alla siliqua stessa del sovrano Goto :D Sciolto il monogramma sul diritto si scorgono molte delle lettere del nome Teodato (lettere che ricordano, pericolosamente, l'epigrafia dell'esemplare di Erarico - nessun dubbio che 'officina sia la stessa :lol: )1 punto
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C'era una pagina al centro del catalogo con alcune a colori.......... Prego1 punto
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Rimaniamo nella prima metà del 500, dove gli eventi si susseguivano con grande velocità. Assedio di Napoli 1528, Carlo V Imperatore scudo e mezzo scudo ossidionale. Questi due tondelli furono coniati durante l'assedio, e dovettero servire per pagare la guarnigione imperiale che difendeva Napoli dai Francesi. L’assedio di Napoli del 1528 ebbe come protagonisti gli Imperiali comandati da Filippo d’Orange, contro le forze francesi di Odetto di Foix, signore di Lautrec e maresciallo di Francia, che invano cercò di occupare la città. L’assedio durò oltre tre mesi, dal maggio all’agosto, ma alla fine i Francesi, morto il Lautrec di peste il 15 agosto 1528, furono costretti a sgomberare il campo. Tale evento è ricordato su due pezzi di altissima rarità, cioè lo scudo ed il mezzo scudo ossidionale Francia e Spagna si contendono da qualche decennio sia il Ducato di Milano che il Regno di Napoli. Questo conflitto fa di larga parte d’Italia un campo di battaglia, cui prendono parte anche gli stati italiani, con alleanze oscillanti, appoggiando ora uno ora l’altro dei due grandi contendenti. In questo torno di eventi gli Spagnoli infliggono a Pavia, nel 1525, una cocente sconfitta ai Francesi. Tolti di mezzo, almeno temporaneamente, i Francesi, Carlo V pensa sia giunto il momento di punire il Papa, Clemente VII, per la sua politica filo-francese, che ha portato alla formazione della Lega di Cognac. I mercenari luterani al soldo dell’imperatore cattolico – i famigerati Lanzichenecchi – non chiedono di meglio. È il Sacco di Roma (maggio 1527). L’orrore per le atrocità dei Lanzi (ma le soldatesche spagnole, per quanto cattoliche, non furono da meno) e per il sacrilegio inflitto all’Urbe scuote l’intera Europa. Carlo – re della Cattolicissima Spagna, oltre che imperatore - cui forse gli eventi sono sfuggiti di mano, è costretto, politicamente, sulla difensiva. I Francesi pensano sia una buona occasione per giustificare una nuova calata in Italia, alla ricerca di una rivincita, e per denunciare definitivamente le dure condizioni (Trattato di Madrid) che hanno dovuto accettare dopo la debacle di Pavia. Forti anche dell’appoggio economico inglese inviano in Italia un forte esercito al comando del Lautrec.1 punto
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@@profausto @@forco83 Come sempre ha ragione il prof : la moneta non è tosata ma presenta mancanza di metallo dovuta a deterioramento. E' una prima emissione conforme ai tipi databili fra il 1240 e 1250 circa. La particolarità, a mio avviso, è che l'esemplare lo possiamo ragionevolmente considerare un falso d'epoca. Interessante. Saluti1 punto
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Taglio: 2 Euro San Marino Nazione: San Marino Anno: 2012 Tiratura: 627.249 (circolanti) Condizioni: SPL Città: Vigarano Mainarda (FE)1 punto
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Ciao a tutti e buonasera. Le seguenti banconote sono rare e/o da conservare, secondo voi? Premetto che sono tutte in FDS trane la seconda che è un discreto BB: 100 euro Duisemberg cod. corto J004G1 seriale S04183965727 100 euro Duisemberg cod. corto D001E1 seriale L00501097622 100 euro Trichet cod. corto J028H2 seriale S20519543158 200 euro Duisemberg cod. corto J001H1 seriale S00192471091 500 euro Duisemberg cod. corto J001F1 seriale S00126925954 Grazie dell'attenzione :hi:1 punto
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L'ho notato anche io proprio ora rispondendo alla mail di Francesco, questo penso sia un grande ostacolo per i due Convegni, distanti tra loro poche centinaia di chilometri, sarebbe un peccato che i collezionisti delle due regioni non possano partecipare a tutti e due i Convegni. Visto che quello di Castellammare ci sarà anche domenica 23 mi sento di consigliare agli organizzatori di rendere noto questa concomitanza ai commercianti presenti al Convegno, pregateli tutti di restare anche la domenica in modo che i collezionisti possano visitare tutti e due i Convegni con comodo, questo perchè mi rendo conto che ormai sarebbe impossibile cambiare le date di uno o dell'altro. Per conto mio sarei felicissima di esservi presente, vedremo...ciao, Giò Approfitto per una precisazione, non è solo la sezione del Circolo Terra di Lavoro ad avere dei problemi, anche quella del Circolo Numismatico Romano Laziale non funziona bene, ho già segnalato i vari problemi a Reficul più volte, speriamo riesca a risolverli presto. :)1 punto
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N°1- Medaglia devozionale Lauretana,ovale, bronzo/ottone, del XVII sec.(seconda meta).- D/ La Madonna di Loreto con Gesù Bambino in braccio sopra la S.Casa. R/ Porta Santa o Scala Santa,con ai lati due santi( S.Pietro e S. Paolo?),e visibile solo quello a dx (S.Paolo oppure un pellegrino?),anepigrafe, il soggetto del R/ mi fà ipotizzare che sia stata prodotta durante un Anno Santo(1650,1675?). N°2- Medaglia devozionale ottagonale, bronzo/ottone, della seconda metà del XVII sec.(dopo il 1671), di probabile produzione romana.- D/ S. Agostino volto a dx, con mitria e pastorale,tiene nella mano sx il cuore fiammeggiante(suo attributo), scritta: [A]VG -V-STINO. O.P.[N].- R/ Gruppo di cinque santi,con sopra la colomba raggiata(Spirito Santo),i santi rappresentati potrebbero essere: S.Rosa da Lima ,S.Filippo Benizi,S. Luigi Bertràn, S.Gaetano da Thiene e S.Francesco Borgia, scritta:ELEG-IT.EOS, canonizzati da papa Clemente X, il 12 aprile 1671,la medaglia quasi certamente è stata prodotta per celebrare e ricordare la loro canonizzazione. Ciao Borgho.1 punto
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Beh in banca forse puoi prendere i rotolini ma 20 euro cosi' non so se te le cambiano o meno.Io non so in che citta' tu stia pero' nella mia che comunque non e' una metropoli e' pieno di distributori automatici con cambiamonete in ogni angolo.Mi sembra la cosa migliore da fare.Li puoi trovare un po di tutto.Tra l'altro sono appena tornato dalla discoteca e ho appena cambiato 50 euro alla cassa automatica dell autostrada.25 euro circa in pezzi da 2 e da 1 ma niente di interessante purtroppo😥1 punto
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Lo sparh è essenziale! La zecca di messina conia essenzialmente a partire dal periodo normano (Si affianca a quella di Palermo) fino al 1670 circa. A partire da questa data la zecca messinese venne chiusa e spostata a Palermo fino al 1816, quando il Regno di Sicilia cessa di esistere (una esigua coniazione di pochi rari esemplari venne comunque effettuata a Palermo due decenni dopo) oltre allo Spahr, che rimane fondamentale, sarebbe importante possedere anche il D'Andrea-Andreani, che contiene molte informazioni e qualche moneta in più rispetto allo Spahr. Risulta però meno facile da leggere e meno immediato rispetto allo spahr, che conserva ancora intatto il ruolo di maniale da Battaglia.1 punto
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Anche se i mezzi a mia disposizione non mi consentono foto ad elevata risoluzione o foto scattate alla luce di qual si voglia luce da voi preferita, mi auguro vogliate gradire ugualmente la visione di questo meraviglioso 6 Ducati 1783 appartenente alla mia collezione, un'incantevole moneta d'oro satinata con fondi a specchio, secondo il mio parere un pezzo di rara bellezza!1 punto
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Categoria: Monete Contemporanee in Oro Autorità Emittente: Ferdinando I Re del Regno delle Due Sicilie (1816-1825) Valore Nominale: 15 Ducati Peso: 18,93 Gr. Diametro: 29,5 mm. Contorno: PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPIS (in incuso) Metallo: Oro 996 Descrizione del Diritto: FERDINANDVS I . D . G . REGNI SICILIARVM ET HIER . REX . (Testa coronata a sinistra) Descrizione del Rovescio: HISPANIARVM / INFANS 1818 (Genio volto a sinistra con colonna coronata e scudo) Nell'esergo ACINI 425 // TITOLO MILLESIMI 996 // DUCATI 15 Catalogazione: Gigante 2 Millesimo: 1818. Zecca di Napoli1 punto
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