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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/29/14 in tutte le aree
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Bene abbiamo i campioni di categoria: oro prima del 1800: 303 @Civitas Neapolis voti 17 Antiche argento 413 @@apollonia voti 39 Antiche misto 661 @cliff voti 12 Medioevale argento 174 @picchio voti 13 Medioevale mistura In questa categoria abbiamo un pari merito a 16 voti 64 @savoiardo 500 @g.aulisio Moderno argento 65 @@lucadesign85 voti 20 Moderno rame 57 @piergi00 voti 18 Moderno mistura 484 @Parpajola voti 19 Contemporanea oro 52 @Giankyv voti 26 Contemporaneo argento 394 @ihuru3 12 Contemporaneo rame 420 @lucadesign85 voti 18 Contemporaneo Mistura 125 @renato voti 18 Medaglie 635 @francesco77 voti 16 Exonumia 12 @piergi00 voti 20 Banconote 47 @nikita_ voti 21 Complimenti a tutti i vincitori, e soprattutto complimenti a tutti voi che avete reso possibile questo concorso. Il tempo di preparare il nuovo sondaggio con relativo catalogo, poi si parte per l'ultima tornata di voti che come già detto durerà soltanto fino a domenica alle 19.00.5 punti
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L'idea di unificazione europea è cosa antica: se ne parla sporadicamente in certe opere letterarie fin dal XIII secolo, e dal XVIII aumentano le discussioni in tema, a volte corredate da descrizioni di ipotetiche strutture politiche come governi e parlamenti comuni. Ma è nel XIX secolo che l'europeismo di principio diventa qualcosa di più concreto: anche a causa del crescente malcontento per le frequenti tensioni e guerre dell'epoca molti intellettuali e politici cominciano a proporre progetti per la formazione degli "Stati Uniti d'Europa". Per quanto riguarda le valute, a causa della necessità di avere un minimo d'ordine nel crescente interscambio commerciale europeo si vive la parentesi dell'Unione Monetaria Latina. Dopo la prima Guerra Mondiale alcuni capiscono che nonostante gli orrori di questa guerra nulla sarebbe cambiato, contrariamente all'opinione diffusa all'epoca che si fosse trattato della "guerra destinata a porre fine alla guerra": negli anni '20 viene fondato il primo movimento europeista generico organizzato, l'Unione Paneuropea di Richard Koudenove-Kalergi. E' a questo periodo che risale la produzione delle prime medaglie con sembianze di moneta, prodotte da privati o associazioni proprio per promuovere l'idea di unità europea, come queste: Poco prima della seconda guerra mondiale il dibattito sull'opportunità di formare una federazione europea aumenta e l'idea è sempre più popolare in Francia e Gran Bretagna. Durante la seconda Guerra Mondiale, nel giugno del 1940, Jean Monnet (all'epoca capo del comitato di coordinamento degli alleati) propone a Churcill e al governo francese un trattato d'unione federale tra Francia e Gran Bretagna: il piano viene accettato ma non è più attuabile a causa della resa francese ai nazisti, avvenuta subito dopo. Il nucleo dell'Europa che abbiamo oggi nasce direttamente dalle macerie della seconda Guerra Mondiale: il primissimo tentativo di creare istituzioni europee comuni è un progetto di unione doganale italo-francese avviato nel 1948, destinata secondo le previsioni all'estensione graduale ad altri paesi. Questo piano procede con lentezza e viene definitivamente superato quando il 9 Maggio 1950 al Quai d'Orsai, sede del Ministero degli Esteri francese, viene letta la Dichiarazione Schuman, scritta da Monnet anche se porta il nome del ministro degli esteri francese Robert Schuman. La dichiarazione segna l'inizio del processo d'integrazione europea: partire dalla messa in comune del carbone e l'acciaio (all'epoca economicamente e strategicamente importanti come il petrolio e il gas oggi) di Francia, Germania e altri paesi che vorranno aderire per formare gradualmente un'unione economica europea che faccia da solida base per una futura unione federale. Nel settembre del 1950 avviene la fondazione della UEP (Unione Europea dei Pagamenti) con la creazione contemporanea della prima unità europea di conto, l'UCE (Unità di Conto Europea): inizialmente proposta col nome di "Epunit", è una valuta scritturale con una parità aurea di 0,888671 grammi, uguale a quella del dollaro USA. A questo periodo risalgono gli "Europinos" coniati nel 1952 per promuovere l'idea dell'economista francese Jacques Rueff, consigliere economico di De Gaulle, secondo cui il passo seguente e indispensabile per unire l'Europa era creare una valuta comune. La Comunità Europea, istituita coi trattati di Roma del 25 marzo 1957, viene attivata il 1 gennaio 1958 e il primo ministro del Lussemburgo Pierre Werner nel novembre del 1960 propone l'istituzione di un'altra valuta di conto europea chiamata "Euror". Nel 1961 il comitato per gli Stati Uniti d'Europa (detto anche Comitato Monnet, perchè formato nell'ottobre 1955 su proposta di Jean Monnet) propone di realizzare un'Unione Europea delle Riserve Monetarie come primo passo verso una moneta europea vera. Le discussioni proseguono negli anni '60, e in questo periodo si colloca l'inizio della coniazione di medaglie rappresentanti una valuta unica denominata profeticamente in Euro da parte del MFE (Movimento Federalista Europeo), la sezione italiana della UEF (Unione Europea dei federalisti). Galleria: http://collezionieuro.altervista.org/gallery/PreEuro%20e%20Probe/Preeuro%20MFE/#5 Periodo storico importante per il processo d'unione monetaria è la fine degli anni '60: nel dicembre del 1969 i capi di stato e di governo della Comunità europea discutono di alcuni piani per l'istituzione di un'unione monetaria entro il 1977 o 1978 circa, e prospettano l'istituzione di un Fondo di riserva europeo. I colloqui si concretizzano nell'ottobre del 1970, quando viene presentato il Rapporto Werner ( http://ec.europa.eu/economy_finance/emu_history/documentation/chapter5/19701008en72realisationbystage.pdf ) sulla realizzazione per fasi dell'unione monetaria. Il programma prevedeva l'istituzione di una valuta unica il 31 dicembre 1980. Nel 1972 il MFE sostiene il processo lanciando una "Campagna per la moneta unica europea" e l'Unione paneuropea produce le medaglie che altrettanto profeticamente del nome di quelle del MFE riportano l'attuale simbolo dell'Euro. Galleria: http://taxfreegold.co.uk/paneuropa.html Ad aprile dello stesso anno nasce il "Serpente", accordo per la regolazione dei cambi fra Belgio, Francia, Germania, Italia e Paesi Bassi. Il processo subisce una battuta d'arresto nel 1973 a causa della crisi energetica, con la turbolenza a livello planetario causata anche alle valute. In piena crisi, nel 1975, l'UCE diventa una specie di precursore dell'ECU perchè viene strutturato come paniere composto da quantità fisse delle valute degli allora 9 stati della Comunità europea. Le acque riprendono a smuoversi solo nel 1977 quando Roy Jenkins, all'epoca Presidente della Commissione europea, propone di riprendere il progetto di unificazione monetaria. Al Consiglio europeo di Copenhagen del 1978 , Giscard d'Estaing e Schmidt propongono la creazione dello SME (Sistema Monetario Europeo), che entra in funzione nel marzo del 1979, a cui partecipano Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Paesi Bassi e Italia. Il valore e la composizione sono inizialmente uguali a quelli dell'UCE e dal gennaio 1981 l'ECU sostituirà l'UCE come unità di conto nei bilanci comunitari. Da lì a pochi anni inizia la vasta produzione di medaglie rappresentanti l'ECU, di cui c'è una bella galleria in questo link: http://collezionieuro.altervista.org/gallery/PreEuro%20e%20Probe/Preeuro%20ECU/ Nel dicembre del 1986 viene istituito il Comitato per l'unione monetaria dell'Europa (detto anche Comitato Giscard d'Estaing-Schmidt) che nel marzo 1988 presenta la proposta con cui riparte definitivamente il processo per l'unione monetaria. A giugno il Consiglio europeo di Hannover, presieduto da Jacques Delors delinea le famose tre fasi che porteranno all'istituzione dell'Euro il 1 gennaio del 1999. (cronologia completa dell'unione monetaria qui, aggiornata al post #13 http://www.lamoneta.it/topic/65910-cronologia-dellunione-monetaria-europea/ )4 punti
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Ringraziando Monbalda per le approfondite spiegazioni, che sembrano assai convincenti, torno sull'argomento non per discutere l'autenticità o meno del pezzo 'Avignone', perché a questo punto penso che la parola possano averla soltanto quanti hanno avuto l'opportunità di avere in mano il pezzo, insomma di poterlo annusare per bene; torno per affrontare un argomento più generale cui si è accennato nella discussione (Arka), ma che è stato lasciato cadere (troppo presto, a mio avviso), cioè la tecnica con cui veniva realizzata la perlinatura. E' opinione comune, credo, che quando non si vedono chiaramente pallini o parti di pallino (mezzelune, crescenti etc.), le perlinature siano realizzate con punzoni diversi, con esattamente la forma di ciò che si vede sulla moneta. Ecco secondo le mie osservazioni e quanto mi è stato insegnato (devo aver condiviso con Arka lo stesso docente, anche se in tempi diversi, evidentemente) così invece non è. O meglio è così quando le differenze sono assolutamente evidenti e si ripetono per tutto il giro della perlinatura (ad esempio anelletti, pallini cerchiati, losanghe con i lati retti etc.), ma in gran parte dei casi si tratta dello stesso punzone che ottiene forme diverse a seconda dell'angolo di impatto ed anche, evidentemente, delle deformazioni che ogni colpo, sia sovrapposto che accostato, provoca allo stampo lasciato dal colpo precedente. Lo si vede molto bene in alcune monete più grandi e realizzate con grande attenzione (ad esempio i testoni milanesi), in cui la perlinatura comprende pallini, fusi (non losanghe), crescenti di varia ampiezza e, addirittura righe a spirale che sembrano avvolgere un rilievo (il cosiddetto contorno a 'cordoncino': vi ricordate il filo elettrico delle vecchie abat jour?). Possibile che abbiano usato punzoni diversi? Io sinceramente non ci credo, penso che abbiano usato un solo punzone (a forma di pallino, probabilmente, ma non è detto) visto che mancano totalmente soluzioni di continuità nel giro di questi contorni (tranne una, ovviamente, cioè l'ultima). In molti esemplari ben conservati con il contorno a 'cordoncino' si vede anche il segno del compasso che ha tracciato il cerchio della perlinatura, segno che però, essendo più in rilievo dei pallini stessi, sembra esser stato fatto dopo la stessa perlinatura, oppure essar stato impresso così profondamente da rimanere visibile anche dopo la battitura dei pallini (lo si cede perfettamente nei grossi genovesi perfettamente conservati, ad esempio). Quindi si trattava di un' operazione piuttosto complessa, che volutamente cercava di nascondere la tecnica con cui veniva realizzata. Perché? La risposta è abbastanza ovvia, ma qui non ci interessa, quello che ci interessa è che forse alcuni secoli dopo non avevano la più pallida idea di come fare una perlinatura del genere, ed allora si accontentavano di punzonare dei semplici pallini, tenendoli a dovuta distanza per evitare che ogni nuovo colpo alterasse la forma data dal colpo precedente. Non trascurate minuzie del genere, pensate alle potenzailità cronologiche di questi aspetti tecnici. Cari saluti, Andreas4 punti
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Sul sito della SNI è ora attiva una nuova pagina dalla quale è possibile scaricare altre riviste, che nel tempo sono confluite nella RIN o che ne sono state antesignane. Al momento oltre al "Bullettino di Numismatica e Sfragistica per la Storia d'Italia", già da tempo disponibile in rete, è disponibile la "Gazzetta Numismatica" di Solone Ambrosoli che invece rappresenta una novità in formato PDF. LINK E' in lavorazione il "Bollettino di Numismatica e di Arte della Medaglia" del Circolo Numismatico Milanese.4 punti
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Ciao Sergio, purtroppo ho brutte notizie. Ma meglio una brutta verità che una pietosa bugia, a volte è proprio a seguito di una caduta che ci si rialza e si procede più forti di prima. Ecco il mio commento sulla tua medaglia per l'assedio di Gaeta. Il discorso è quanto mai complesso, dovremmo intavolare argomenti che partono dallo stile del carattere “Bodoni” e finire a lunghi e noiosi discorsi sulla fusione e la pressofusione. Dunque: in genere è la prima impressione che vale, e su questo posso dirti che il tuo esemplare m'insospettiva un po' già dall'inizio, poi però, visto che sono una persona che cerca di andare fino in fondo (onde evitare di commettere errori fatti in gioventù) sono andato a spulciare il mio archivio ed ho fatto i dovuti confronti con un esemplare dello stesso dritto passato tra le mie mani qualche anno fà. Si tratta di un esemplare in argento dorato in conservazione eccezionale venduto alla NAC nel giugno 2008, l'appiccagnolo a forma di palla è coevo ma non regolamentare (dico coevo perchè tempo fà vidi una foto dell'epoca di un soldato che portava sulla divisa una medaglia simile con lo stesso appiccagnolo). Scusami se mi permetto ma preferirei evitare di fare lunghi giri di parole e spiegare nei dettagli alcuni particolari tecnici, questo perchè siamo in un forum pubblico e so per certo che siamo sotto l'attenzione di alcuni falsari (falsari che a dire il vero ci sottovalutano un pochino), se adesso dovessi riportarti e commentare alcuni ingrandimenti e confronti vari, sono certo che capirai tutto e ti convincerai al 100% di ciò che ti scrivo, ma ….... come lo comprendi tu, lo comprenderanno anche i falsari, e questi ultimi capiranno dove hanno sbagliato, producendo poi in futuro falsi di qualità migliore (e questo va evitato assolutamente). Devi sapere che le medaglie borboniche venivano falsificate già nel XIX e XX secolo, ma tali falsi erano grossolani perchè prodotti per fusione e spesso in metalli di lega non utilizzata nella zecca (se vai su Ebay ne troverai di tutti i gusti: ferro, peltro e quant'altro). Oggigiorno i falsari si servono di macchinari all'avanguardia, specie se la medaglia da riprodurre è di grande rarità, servendosi della tecnica della pressofusione o addirittura improntando i calchi di medaglie originali su conii di cromo cobalto e successivamente battere le medaglie con quegli conii (quindi un falso non fuso ma coniato, roba da fare impallidire!), nonostante ciò, sappi che il sottoscritto è in grado (ma non infallibile) di individuarli lo stesso per mezzo dei “miei soliti” confronti fotografici. Qualcuno di noi potrebbe sospettare della tua medaglia nel vedere la superficie leggermente porosa o con una doratura non proprio liscia e specchiante, eppure ti dico che al di là delle piccole imperfezioni, la tua medaglia nasconde delle insidie tra i caratteri …....... quei caratteri che confrontati con un esemplare originale (vedi foto mia) sono di dimensioni e spessore inferiore. Tali dimensioni sono sinonimo di clonazione, perchè quando si clona una medaglia i volumi si rimpiccioliscono. Potrei commentare ogni minimo dettaglio che non va ............ ma in questo modo faremo raddrizzare il tiro ai falsari che mi leggono. Ovviamente con questo non voglio generalizzare il discorso anche sulle monete, attenzione: in molte monete del XVIII e XIX secolo ci troviamo di fronte ad esemplari con caratteri più sottili e questo perchè durante le operazioni di coniazione si accumulano micro particelle di metallo nei caratteri incuse dei conii provocando sui tondelli il rimpicciolimento degli stessi. In questo caso però ci dovremmo trovare di fronte ad una medaglia della zecca di Roma coniata per ordine di Francesco II di Borbone durante il suo esilio (1861-1870), quindi in un'officina monetaria attrezzata e tecnologicamente avanzata, di questa medaglia esistono anche alcune varianti di conio perchè battuta per un certo numero di anni, essa venne battuta in tre metalli differenti dal 1861 al 1870 (argento, metallo bianco e bronzo, tirature parzialmente documentate negli studi del compianto studioso Neri Scerni). Si tratta ad ogni modo di tipologie di medaglie rarissime, esistono anche versioni dorate ma in ogni caso i canoni stilistici delle effigi e dei caratteri e dei numerali seguivano un ordine ben preciso. Concludo il mio discorso invitandoti ad osservare bene le immagini della tua e della mia, con l'occhio segui il bordo ed altri particolari. Di più non posso dirti per ora. Sappi che il falsario per quanto bravo possa essere non potrà mai copiare con assoluta perfezione una moneta o medaglia moderna. Per il resto dovresti fare delle tue considerazioni personali e cercare di ricordare la provenienza o dove l'hai eventualmente acquistata e quanto l'hai pagata, sappi che un esemplare originale in metallo bianco ha un valore commerciale di circa 4 mila euro mentre in argento 10 mila ed oltre, nel tuo caso varrebbe un 50-60 % in meno se consideriamo l'appiccagnolo divelto, purtroppo nell'asta NAC 47 del 2008 non realizzarono certe cifre per via dell'appiccagnolo non regolamentare (sebbene coevo e quindi molto interessante), quelli regolamentari puoi ammirarli nelle foto riprodotte alle pagine 328 e 329 dell'opera di D'Auria del 2006. Se vuoi avere poi conferma su ciò che ti ho scritto possiamo anche incontrarci di persona per un caffè oppure puoi prendere appuntamento con la numismatica de Falco di Napoli e mostrarla dal vivo al titolare. Ammetto che sono un essere umano e che posso anche sbagliare, sono disposto a fare un passo indietro in caso di errore ma credimi, le immagini parlano chiaro, è una riproduzione dei nostri giorni molto insidiosa che per la sua probabile provenienza territoriale ….... “odora di zolfo …...”. Ti invito ad essere presente spesso in questa sezione visto che collezioni anche monete …... Un caro abbraccio!2 punti
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Ed ora vi scrivo il menù completo: Pranzo all'Hostaria Apicius- via Roma 33(Centro Storico)- tel: 0775441899- cell: 3341986836 Antipasto: Mozzarella di bufala di Amaseno e prosciutto dei monti Ernici Bis di primi: Fini fini alla ciociara Gnocchi carciofi e pancetta Secondo: Burger di salsiccia con broccoletti di Alatri Dolci: Dolci secchi e piccole fantasie dello Chef. Bevande: ¼ di acqua e vino nostra selezione Il tutto per € 20,00 a persona Che ne dite? :D2 punti
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Le hai le monete della Lituania ? Certo è l’ultimo paese approdato all’euro No, non l’Euro, quelle prima; cercavo un folder con le ultime monete emesse dal paese, prima appunto che entrasse nella moneta comune. E che te ne fai ? Ormai è acqua passata, non vanno più di moda; solo te potevi richiederle…sei sempre il solito; ma quando smetterai di seguire più la storia che la numismatica? Guarda che belle monetone d’Argento mi sono arrivate dall’Australia… no eh! Dai guarda allora nelle ciotoline, forse lì trovi qualcosa che fa al caso tuo, l’altro giorno ho visto che c’erano anche monetine dell’Estonia. Grazie Ed il pensiero mi portò all’autunno del 1904, a Gödöllö dove Francesco Giuseppe consumava la colazione assieme alla cara amica Katharina Schratt … vedi, le diceva, “l’impero non è una creazione artificiale; ma un corpo organico, un luogo di rifugio, un asilo per tutte le nazionalità divise, disperse nell’Europa Centrale che se dovessero contare sulle sole proprie risorse condurrebbero una misera esistenza, diventando trastulli per i loro più potenti vicini” L’11 Novembre del 1918, quattordici anni dopo, a Schönbrunn, l’Imperatore Carlo firmava il messaggio ai suoi popoli, rinunziando a qualsiasi partecipazione agli affari di Stato e dalle ceneri dell’Impero Austro-ungarico nacquero: il Regno d’Italia ( era in realtà già nato prima ) la nuova Repubblica della Cecoslovacchia; la Polonia, risorta; Il regno di Romania e quello dei: Serbi, Croati e Sloveni ( Chiamato ufficialmente Jugoslavia solo nel 1929); il regno di Ungheria, ridotto ad un terzo della sua estensione ed una repubblica d’Austria ormai quasi completamente “Tedescalizzata” Dunque l’Europa c’era già, il sogno pindarico del nazionalismo l’aveva frantumata per poi ricomporla un’ottantina d’anni dopo, forse anch’essa in chiave “Tedesca” La tipologica dell’Impero a partire dalla riforma monetaria del 1892, sia Austriaca che Ungherese fanno già parte del mio piccolo museo numismatico, anche buona parte delle monete emesse dai sette paesi, nati dalla disgregazione dell’impero mi raccontano storie di tempi passati…L’Italia è una collezione importante che coinvolge: Regno e Repubblica; le monete della Jugoslavia mi raccontano di Pietro ed Alessandro 1°; di Pietro 2°; del travaglio dell’occupazione nazista…sino ai fatti terribili dell’ultimo quarto del secolo scorso. Anche le monete dei paesi di frontiera, quelli dell’ Est: Cecoslovacchia; Romania; Ungheria; Polonia hanno una storia densa di avvenimenti e me li ricordano tutte le volte che prendo in mano il vassoio vellutato e le guardo, e me le rigiro tra le mani, e cerco di scoprire il come ed il perché dei caratteri, dei simboli che portano incise. Poi l’Euro; grande euforia, una ubriacatura spaventosa; con lo stesso rovescio…monete a go,go per non dire delle commemorative: i due euro, belli, usciti un po’ in sordina tra le argentee ed auree monete (sic!) meglio sarebbe dire medaglie; ma ben presto recuperati alla speculazione con un bel guscio di plastic, colorate e con sfondo multicolore, invitante; ma con prezzi esagerati ed a volte esosi: vedi i soliti: Vaticano; San Marino; Montecarlo ecc…ma per tornare alle medaglie, pardon monete in metallo pregiato, la fantasia ha corso a perdifiato: 2,5€ ; 3€; 5€ e 10 € e pezzature ancora superiori e frammentate. Tutto questo per dire a FranDes, cui mando il saluto di benvenuto, che una manciatina di monete del nonno possono portare lontano basta pensare a quante collezioni si possono fare, solo con la monetazione contemporanea. I paesi che hanno accettato di riconoscersi nell’Euro, sono 18, escluso: San Marino; Vaticano e compagnia speculativa cantando; se consideri la sola tipologica delle monete emesse per la circolazione, sono 144 aggiungici quelle coniate, le ultime s’intende, prima dell’ingresso nell’Euro se non si arriva a 300 pezzi ci si va vicino, se poi vuoi inserire i due Euro commemorativi è già bella Col lezioncina non ti pare?…e direi che con il contemporaneo ce n’è abbastanza per un più che neofita, se poi qualche monetina in tuo possesso ti stuzzica per riscoprire il secolo appena concluso, hai da sbizzarrirti come ti pare; ho accennato all’Italia: Regno e Repubblica; ma c’è anche l’Europa ed il mondo: due guerre sono state etichettate “Mondiali” e non solo, le argentee monete che mi proponeva l’amico commerciante sono le prime emesse dal quinto continente e francamente non sono niente male…area inglese…e che dire delle colonie: India in primis; ma in India c’era anche il Portogallo e la Germania… Attivati FranDes, senza troppi problemi, la prima fase è la raccolta, poi viene tutto da sé con lo studio perché vedrai che ti verrà una voglia insanabile di conoscere, di sapere ed anche questo è un fattore positivo della numismatica. Chiudo scusandomi per la lungagnata, venuta di getto ed irrefrenabile, con il migliore saluto di nonno Cesare a te ed al Forum2 punti
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Grazie, grazie. Che bello leggere come scrivevano a quell'epoca, mi sono andato a cercare gli articoli su Genova e li trovati scritti con estrema eleganza e stile ...anche se possiamo davvero dire che le notizie sono un po' "datate". Grazie anche alla SNI per aver condiviso questo "tesoro". Mi viene in mente una sciocchezza ...stiamo ritornando all'originale significato del famoso detto latino: "verba volant, scripta manent" : la parola vola (si divulga ed è alla portata di tutti) e ciò è Bene, mentre lo scritto resta chiuso in un cassetto e nessuno, o pochissimi fortunati, vi possono accedere e questo è Male (anche perché la maggioranza era illetterata), che è il contrario del senso che gli diamo oggi! ...ma, con internet, possiamo ben dire che anche la "scripta volant" ...in rete, ed è accessibile a tutti quanto la "verba"! Grandi!2 punti
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Buona sera. Prego tutti gli utenti di non continuare anche qui con i post di disapprovazione, anch'io sono indignato ma mi dico due cose: Chi sono io per giudicare? Chi è senza peccato scagli la prima pietra. A scapito di equivoci spiego come stanno le cose. 1) Abbiamo avuto da parte di utenti ignoti un tentativo di falsare i voti del concorso, tramite falsi account. 2) Reficul ha scoperto chi è stato, chiudendo i falsi account ed eliminando i voti che questi troll avevano inviato. 3) Ha creato una nuova sezione, dove i nuovi utenti possono solo leggere, per votare ci vuole un minimo di post di cui il numero mi è sconosciuto, @@Reficul potrà essere più preciso. 4) Malgrado tutto continueremo con la votazione, che ripeto adesso è regolare, finendo questa fase domani sera alle 19.00, dopo una breve chiusura per preparare la nuova classifica si ripartirà per scegliere "la piu bella" 5) Saranno assegnati dei testi al primo, al secondo, ed al terzo, classificato, più un premio al più giovane partecipante io dal canto mio offro, una copia del Gigante 2013, e una copia dello Jäger 21 edizione, che invierò a mie spese a chi ne farà richiesta tra i primi tre classificati. Non voglio ergermi qui come paladino dell'onestà, e penso che nessuno è senza onta e senza macchia per poterlo fare, penso che ogni uno di noi abbia una coscienza e a quella che si deve dare conto, e ragione. Io proseguo, malgrado le "ferite", proseguo fino alla fine, non ho mai abbandonato un impegno preso, e non inizierò adesso.2 punti
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@@nicolamassa ciao... .. se ci sei,.. batti un colpo ! .... come vedi sono molti gli utenti che cercano di darti una mano nell'identificazione, dei tuoi vari interventi .... al contrario non noto invece cenni di riscontro da parte tua.... non dico di mettere ogni tanto un "mi piace" perchè sarebbe "troppo (!?) ma almeno .. un piccolo ringraziamento ( o almeno di aver ricevuto l'informazione ) verso chi ti dedica un po del loro tempo... quello si. ciao e non avermene... :pleasantry:2 punti
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Salve. Tempo permettendo desidererei creare una serie di video che trattano il togliere lo sfondo ad una moneta, e darne uno neutro. Iniziamo con il più semplice, moneta perfettamente fotografata, e con i bordi regolari. Guarda il video1 punto
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Se qualcuno di voi è appassionato di astronomia...guardi queste foto eccezionali scattate da Hubble! http://www.repubblica.it/scienze/2014/01/25/foto/hubble_50_foto_mozzafiato_dai_confini_dell_universo-76936381/1/?ref=HRERO-1#11 punto
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Ci ha lasciati un gigante della musica. Un pensiero affettuoso al grande Claudio Abbado, che conoscevo personalmente. Un pezzo, un altro, della mia Milano che non c'è piu'. Da oggi siamo un po' più poveri, se n'è andato in cielo a deliziare gli angeli con la sua arte impareggiabile.1 punto
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Ti credo, se eri in mala fede certamente non avresti messo a nostra disposizione immagini così nitide, ma il falso potrebbe capitare a tutti, in genere le medaglie più falsificate degli ultimi decenni sono queste dell'assedio di Gaeta del 1861, quelle dell'assedio di Gaeta del 1806, quelle per la campagna di Sicilia del 1849 ed alcune di Carlo di Borbone (lasciando stare i riconii francesi dei napoleonidi). Poi per il resto ci sono altri falsi ma questi riguardano principalmente vecchie riproduzioni fatte mediante fusione. Il consiglio disinteressato che ti do è quello di tenerla senza problemi qualora tu l'abbia pagata sull'ordine di qualche centinaio di euro, è importante anche averle per studio e per futuri confronti. Se invece l'hai pagata molto di più allora ti consiglio di mostrarla alla ditta de Falco di Napoli e dopo che ti sarai accertato al 101% potrai restituirla in maniera molto tranquilla. p.s. Il sottoscritto è uno che in passato ha preso belle bidonate ........ però sono ancora qui.1 punto
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Ciao, per me non va oltre lo SPL, al R/ vi sono alcuni segni tra la parola centesimi e la data, ed altre cosette..... al D/ baffi, basette nuca e capelli in genere, non si possono dire FDC... paragonate questo dritto con il dritto della stessa moneta dello stesso anno in catalogo, la sesta dall'alto, quest'ultima è FDC, i capelli e baffo si vedono. saluti TIBERIVS1 punto
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sei certo??? ma la tua domanda non era : "Chi mi sà dire qualcosa riguardo questo bottone?" Comunque secondo me ha ragione genny, trattasi dello stemma reale del Regno Unito...1 punto
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Presente il sabato, visita e pranzo compreso, e la domenica.1 punto
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Eccomi !! Credo di partecipare senz'altro, difficilmente per la visita all'acropoli, quasi sicuramente per pranzo e conferenza, spero di poter confermare entro domenica prossima Ciao1 punto
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Grazie per rendermi partecipe del gruppo, non credo di poter esserci, ma cercherò se possibile di raggiungervi, non posso quindi dare conferma per le visite guidate o la prenotazione del pranzo, spero di poter raggiungere la cittadina per i giorni seguenti entro il 28 ( giorno limite ) Saluti e ancora grazie Alessandro1 punto
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spl/fdc o qfdc...ottima moneta decisamente;per esser fdc pieno le manca un po di freschezza e di lustro a mio avviso. complimenti...i palanconi in alta conservazione fan sempre la loro bella figura ;) marco1 punto
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Sono di Alatri e ovviamente sarò presente ma per il pranzo la vedo difficile, in quanto causa possibili allergie alimentari ( ancora non sicure purtroppo ), devo mantenere un rigido regime alimentare, almeno per un mesetto :(1 punto
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Ciao @@Giovanna, Ti confermo che ci vedremo il 22 febbraio, vengo la mattina e rimango anche per il pranzo Ciao Eliodoro1 punto
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dico che io stasera devo mangiare solo verdura......quando t'acchiappo.........1 punto
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Infatti dato la criticità della situazione ho pensato che fosse il caso di chiamare degli esperti :D1 punto
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Anche questo denaro è molto bello, come tutti i denari tardi che, anche se sono tutti mal coniati, presentano sempre belle curiosità. Peccato non si veda bene l'interno della C che, quando la E si "chiude" dovrebbe diventare sagomata all'interno ...(la C incinta) ...chissà forse dal vivo la puoi vedere...1 punto
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Sei veramente molto gentile e ti ringrazio, non si vede bene l'uncino a destra ma la punta che sporge in alto a sinistra mi sembra ben chiara come hanno i denari con la n gotica. Secondo me è un segnale significativo che il becco 1 si trasforma quasi a diventare una una I .1 punto
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Magari però se la cavava con i geroglifici...Chi può dirlo? Bellissimo tetra di Menfi. Singolare il numero incredibile di errori... La Alfa confusa con Lambda, la N invertita, il delta capovolto, e un sigma alla fine di Alexandrou che non c'entra niente, o meglio, dato che non entrava su Basileos , lo ha messo sopra, un po' come fanno i ragazzini alle elementari... :P Quindi riepilogando direi: stile moneta: 9 conoscenza greco: 3,5 :D1 punto
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Le considerazioni dei post precedenti, peraltro tutte molto interessanti, mi stimolano un interrogativo spontaneo. La coniazione delle monete medioevali avveniva in quantità notevoli, soprattuttoi quando si tratta di grandi zecche quali Genova, Venezia, Milano etc. Mi domando a questo punto se comprendiamo davvero bene la sequenza delle fasi di coniazione che si succedeva dalla produzione dei tondelli alla rifinitura/rifilatura della moneta per essere pronta alla messa in circolazione. Dico questo per due motivi, il primo perche' a volte mi sembra di percepire un certo grado di complessità nelle procedure/fasi che si suppone avessero luogo per la battitura , cosa che poi sarebbe difficile (forse) da riconciliare con elevati volumi di produzione giornaliera. Il secondo motivo eè che ricordo di aver visto un video realizzato da alcuni archeologhi medioevali francesi che avevano tentato di riprodurre esattamente quanto avveniva nella produzione di denari e grossi di epoca medioevale (quindi con tanto di fusione del metallo produzione di tondelli battitura, coni, punzoni etc.) e seppur avevamo prodotto delle monete in qualche modo simili agli originali (anche se molto piu' rozze - non hanno nulla a che vedere con i veri e propri "falsi" moderni che replicano in modo molto piu' "realistico" gli originali con tecniche pero' assai diverse) per loro stessa ammissione affermavano che erano ancora ben lontani dal comprendere esattamente le fasi di coniazione effettivamente utilizzate dalle varie zecche. Da quando le zecche hanno introdotto le macchine il problema di sapere "cosa" esattamente facessero è semplificato. Ne' poi si pensi che il problema di sapere come si coniava interessi solo la monetazione medioevale. Ricordo una discussione molto approfondita, con il bravo Antvwala, che facemmo sulla coniazione dei trachy scifati , in pratica della monetazione scodellata bizantina. Vi fu un dotto articolo della Morrisson che affrontava il problema , ma lasciava molte questioni aperte , mentre forse la via da seguire era stata individuata in una particolare tecnica a doppia battitura che poi fu oggetto di un articolo pubblicato su Monete Antiche,avvalorata dal ritrovamento di un frammento di conio che sembrava giustificare l'ipotesi fatta. Ma anche in questo caso non sappiamo proprio precisamente come avveniva la coniazione di questi affascinanti pezzi e pochi, in realtà, hanno affrontato il problema nei dettagli. Oggi di coni il mercato improvvisamente abbonda! peccato che sono tutti quelli delle zecche di falsari contemporanei che paiono sformare piu' monete oggi di qquanto facessero i nostri predecessori ... Segnalo a questo proposito l'interessante articolo del cap. G. Marseglia " La falsificazione di monete antiche. Il sequestro in Sicilia di una zecca clandestina" pubblicato da poco in Annali 58 (2012) che illustra, interamente a colori molti coni , che per giunta hanno prodotto diverse monete passate in diverse discussioni (e condannate) sul Forum !1 punto
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grazie a tutti :) i vari pareri che sono comparsi, pur diversificati, mi sembrano cmq andare in una direzione "positiva", che mi tranquillizza, togliendomi la pulce nell'orecchio che in ogni caso mi era stata messa ;) . e mi riconferma che (non solo per questo caso specifico, ma in generale) faccio bene a riporre fiducia nel negozio zurighese.1 punto
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DE GREGE EPICURI Sembra un bronzo provinciale di Gordiano 3° (..MANTGOR..), coniato probabilmente in una città dell'Asia Minore; il santuario del tempio ospita il busto di una dea. Non saprei dire di più.1 punto
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Come consuetudine nei libri editi da D'Andrea Edizioni , il prezziario e' riportato in un opuscolo a parte1 punto
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mi sa che allora non essendo in lista me ne resto come si suol dire "sotto le pezze" :good:1 punto
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Altro assedio poco noto: ASSEDIO DI FIRENZE 1529 - 1530 Mezzo scudo ossidionale 1530 I semestre, AR 16,86 g. SENATVS POPVLVS Q FLORENTINVS Stemma di Firenze sormontato da giglio. Rv. IESVS REX NOSTER ET DEVS NOSTER Croce con corona di spine accantonata nel I e II quarto da due globetti; nel terzo da N e nel quarto dallo stemma Guicciardini (Nicolò Guicciardini). CNI 657. Bernocchi 4044 var. le truppe spagnole, dopo il mancato intervento a difesa del Papa durante il sacco di Roma, dovettero "restituire" un favore al Papa Clemente VII e rimettere al potere i Medici nella città Gigliata. Per tale ragione si presentarono davanti alle mura di Firenze il 14 ottobre 1529 armati di tutto punto e pronto all'assedio e trovarono pare per i loro denti. Firenze resistette ed insieme a lei le sue fortezze del circondario opponendo strenua resistenza tanto da suggerire di cercare piuttosto una resa che un vero e proprio assalto. Trovarono un valido alleato nel "tradidore",malatesta IV Baglioni, comandante delle truppe cittadine (Capitano generale) che aveva più interesse a rientrare in possesso di Perugia che difendere Firenze. Le sue azioni arrivarono al tradimento totale durante lo scontro di Gavinana. L'unico serio e potente di tutto l'assedio. Le truppe Fiorentine, comandate dal Fiorentino Francesco Ferrucci ebbero la peggio e furono sconfitte. Il comandante portato al cospetto degli spagnoli e di Fabrizo Maramaldo, venne trafitto da quest'ultimo con la spada violando ogni possibile regola cavalleresca ed umanitaria. Si narra che in quell'occasione il Ferrucci pronunciasse la famosa frase: "vile, tu uccidi un uomo morto", consegnandola alla storia. D'altro canto vi sono diverse versioni dei fatti, quella che ne rese "fortuna" alla memoria è del Varchi e recita: «Il Maramaldo non ammazzò il Ferruccio per conto del tamburino impiccato e non fu vero ne manco quello che diceva il Maramaldo poi per sua scusa cioè per non aver voluto lasciar vivo il Capitano de' nemici, essendo morto il Principe; ma fu, oltra la crudeltà naturale sua, perché il Ferruccio, mentre era in Volterra, avvilendolo il Maramaldo come mercante, ch'aveva maggior grado in sulla guerra di lui e che combatterebbe seco a uomo per uomo seguendo in ciò l'abuso de' capitani moderni. E nel vero Ferruccio fu alquanto superbo, ma giustissimo e modestissimo nelle altre cose, e non si può scusare Fabrizio, il quale era piuttosto capo d'assassini che di soldati, che non usasse una vilissima crudeltà». Ai fini del nostro discorso è utile sottolineare che Varchi fu il primo e l'unico storico contemporaneo ad attribuire al Ferrucci la fatidica frase «Tu uccidi un uomo morto». Il valore del comandante Ferrucci sul campo di battaglia e davanti alla morte, la strenua e decisa resistenza verso l'invasore straniero, gli meritarono gloria ed onore così elevati da essere perfino ricordato nell'inno risorgimentale che poi divenne anche l'inno nazionale Italiano. Mentre Maramaldo, vide associare il proprio cognome a sinonimo di tradimento e vile e bieca viltà. Al termine dell'assedio presentatosi con un colpo di mano de traditore Malatesta, su Firenze ripresero possesso i Medici. Alle difese prese parte anche il Buonarroti ma se la diede a gambe prima dell'inizio delle ostilità e per rientrare in città durante l'assedio a rischio della vita. Tale azione, intesa dal Papa come "ostile" per le ovvie ragioni, gli procurò non pochi problemi. Dovette rimanere nascosto a Firenze per quasi un anno prima di essere perdonato.1 punto
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Rilancio questa discussione di Eros che vedo aver successo anche in altri ambiti..... ritornando alle monete ossidionali di Pavia del 1524, l'occasione arriva da una visita alla Biblioteca della Società Numismatica Italiana che possiede una Collezione, i pezzi, quattro esattamente, sono stati ritenuti dalla stessa come dei falsi del 1800, anche se è giusto ricordare che di questi pezzi sono state fatte anche delle prove. Incomincio col pezzo che riporta come leggenda 1524 ( I S Z 4 ) CES PP OB. Si ringrazia la SNI per il permesso della concessione delle immagini : Provenienza : Collezione Società Numismatica Italiana1 punto
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La tua risposta mi fa davvero piacere. Sono appassionato di molte cose, di monete lo ero da piccolo,. Ho fatto delle ricerche per capire più a fondo le varie differenze ed effettivamente non mi tornavano molti particolari come ad esempio la criniera del cavallo. Ho voluto chiedere a qualcuno di esperto. Con un po di pazienza rispolvererò tutte le monete che collezionavo, non di sicuro alla ricerca del santo graal, magari solo per saperne di più.1 punto
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non è casa mia, ma resto dell'opinione che è solo troppo lucidata...per il resto non mi pare sospetta...ma attendo sempre una ben supportata analisi tecnica e stilistica ben supportata da parte di lipari....poi magari mi fa cambiare idea...vedremo1 punto
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Ciao a tutti, scusate la mia ignoranza, mi sono iscritto poco fa essendo appassionato di monete e banconote, volevo capire bene come riconoscere una banconota rara... io ho una banconota da 5€ vecchia con seriale p e corto EOO4I4, è rara? voi avete scritto ad esempio 5€ J004 e 5€ R/P, cioè, j004 è il cod. corto come R e invece P sta per il seriale? scusate per il disturbo e grazie per le eventuali risposte.1 punto
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Questa è la medaglia ricordo ufficiale che veniva consegnata a coloro che si recavano in udienza privata con Papa Paolo VI durante l'Anno Santo del 1975. Ed il retro con le Basiliche è identico a quello della rara medaglia di benemerenza dello stesso Anno Santo.È una medaglia abbastanza comune ed, effettivamente, ne esistono vari conii, anche non firmati, che ritengo realizzati a scopo commerciale per coloro che non avevano la possibilità di accedere alle udienze private. Tralaltro io conservo questa medaglia tra le mie personali, con la sua originale bustina di carta, in quanto la ricevetti quando nel settembre 1975 mi recai in udienza con gli scout, fummo ricevuti in una grande sala in Vaticano (avevo 11 anni, e non saprei dire quale, ma, dai miei vaghi ricordi, forse non era la Clementina ma una più grande, forse la Regia o la Ducale), ricordo che entrò il Papa, che fece un breve discorso, che alcuni capi furono ammessi al baciamano e fecero le fotografie, poi il Papa andò via e mentre uscivamo, ordinatamente in fila, ci venne consegnata questa medaglia nella sua bustina di carta velina con lo stemma papale e la scritta "Anno Santo 1975". Il materiale è bronzo argentato. Lord Acton1 punto
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In questo thread è concentrata tutta la bellezza del collezionare circolato senza particolari ambizioni... ;-)1 punto
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Un bel ragazzo....alto...simpatico...preparato.... MA COSA SI STA ARRIVANDO A CHIEDERE????????? MA SI STA USCENDO FUORI DI TESTA? si stanno processando delle persone...in base a delle foto fatte su delle monete? si sta mettendo in piazza e discutendo, da delle foto , e fatte anche male........la capacita' e la moralita' di stimati professionisti.....ma si sta impazzendo?1 punto
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OFF - TOPIC non vale in quanto acquistata nel 1994. Regno di Napoli Carlo d’Asburgo arciduca d’Austria, 1707-1734. I periodo: (1707-1711) Carlino 1707 Napoli Argento grammi 2,188 diametro 20,01 D/ CAR•III• REX• - HISP • ET • NEAP • testa laureata e busto paludato a destra, sotto •[iM]• Rv: FIDE • ET - ARMIS• stemma coronato, in basso 17 - 07 Moneta Rarissima. Spink & Tai Zurigo Asta 52 n. 1232 26/10/94 Pannuti Riccio 2 MIR 316 Nota: Unica moneta battuta come Carlo III poi Vi d'Asburgo I cataloghi la classificano per Molto Rara, incluso il MIR, a mio giudizio assai meno frequentemente appare di monete date per R3. Il conio è lo stesso dell'esemplare di Sanni con l'eccedenza di metallo nel campo al rovescio.1 punto
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