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  1. fabione191

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/29/14 in tutte le aree

  1. Bene abbiamo i campioni di categoria: oro prima del 1800: 303 @Civitas Neapolis voti 17 Antiche argento 413 @@apollonia voti 39 Antiche misto 661 @cliff voti 12 Medioevale argento 174 @picchio voti 13 Medioevale mistura In questa categoria abbiamo un pari merito a 16 voti 64 @savoiardo 500 @g.aulisio Moderno argento 65 @@lucadesign85 voti 20 Moderno rame 57 @piergi00 voti 18 Moderno mistura 484 @Parpajola voti 19 Contemporanea oro 52 @Giankyv voti 26 Contemporaneo argento 394 @ihuru3 12 Contemporaneo rame 420 @lucadesign85 voti 18 Contemporaneo Mistura 125 @renato voti 18 Medaglie 635 @francesco77 voti 16 Exonumia 12 @piergi00 voti 20 Banconote 47 @nikita_ voti 21 Complimenti a tutti i vincitori, e soprattutto complimenti a tutti voi che avete reso possibile questo concorso. Il tempo di preparare il nuovo sondaggio con relativo catalogo, poi si parte per l'ultima tornata di voti che come già detto durerà soltanto fino a domenica alle 19.00.
    5 punti
  2. L'idea di unificazione europea è cosa antica: se ne parla sporadicamente in certe opere letterarie fin dal XIII secolo, e dal XVIII aumentano le discussioni in tema, a volte corredate da descrizioni di ipotetiche strutture politiche come governi e parlamenti comuni. Ma è nel XIX secolo che l'europeismo di principio diventa qualcosa di più concreto: anche a causa del crescente malcontento per le frequenti tensioni e guerre dell'epoca molti intellettuali e politici cominciano a proporre progetti per la formazione degli "Stati Uniti d'Europa". Per quanto riguarda le valute, a causa della necessità di avere un minimo d'ordine nel crescente interscambio commerciale europeo si vive la parentesi dell'Unione Monetaria Latina. Dopo la prima Guerra Mondiale alcuni capiscono che nonostante gli orrori di questa guerra nulla sarebbe cambiato, contrariamente all'opinione diffusa all'epoca che si fosse trattato della "guerra destinata a porre fine alla guerra": negli anni '20 viene fondato il primo movimento europeista generico organizzato, l'Unione Paneuropea di Richard Koudenove-Kalergi. E' a questo periodo che risale la produzione delle prime medaglie con sembianze di moneta, prodotte da privati o associazioni proprio per promuovere l'idea di unità europea, come queste: Poco prima della seconda guerra mondiale il dibattito sull'opportunità di formare una federazione europea aumenta e l'idea è sempre più popolare in Francia e Gran Bretagna. Durante la seconda Guerra Mondiale, nel giugno del 1940, Jean Monnet (all'epoca capo del comitato di coordinamento degli alleati) propone a Churcill e al governo francese un trattato d'unione federale tra Francia e Gran Bretagna: il piano viene accettato ma non è più attuabile a causa della resa francese ai nazisti, avvenuta subito dopo. Il nucleo dell'Europa che abbiamo oggi nasce direttamente dalle macerie della seconda Guerra Mondiale: il primissimo tentativo di creare istituzioni europee comuni è un progetto di unione doganale italo-francese avviato nel 1948, destinata secondo le previsioni all'estensione graduale ad altri paesi. Questo piano procede con lentezza e viene definitivamente superato quando il 9 Maggio 1950 al Quai d'Orsai, sede del Ministero degli Esteri francese, viene letta la Dichiarazione Schuman, scritta da Monnet anche se porta il nome del ministro degli esteri francese Robert Schuman. La dichiarazione segna l'inizio del processo d'integrazione europea: partire dalla messa in comune del carbone e l'acciaio (all'epoca economicamente e strategicamente importanti come il petrolio e il gas oggi) di Francia, Germania e altri paesi che vorranno aderire per formare gradualmente un'unione economica europea che faccia da solida base per una futura unione federale. Nel settembre del 1950 avviene la fondazione della UEP (Unione Europea dei Pagamenti) con la creazione contemporanea della prima unità europea di conto, l'UCE (Unità di Conto Europea): inizialmente proposta col nome di "Epunit", è una valuta scritturale con una parità aurea di 0,888671 grammi, uguale a quella del dollaro USA. A questo periodo risalgono gli "Europinos" coniati nel 1952 per promuovere l'idea dell'economista francese Jacques Rueff, consigliere economico di De Gaulle, secondo cui il passo seguente e indispensabile per unire l'Europa era creare una valuta comune. La Comunità Europea, istituita coi trattati di Roma del 25 marzo 1957, viene attivata il 1 gennaio 1958 e il primo ministro del Lussemburgo Pierre Werner nel novembre del 1960 propone l'istituzione di un'altra valuta di conto europea chiamata "Euror". Nel 1961 il comitato per gli Stati Uniti d'Europa (detto anche Comitato Monnet, perchè formato nell'ottobre 1955 su proposta di Jean Monnet) propone di realizzare un'Unione Europea delle Riserve Monetarie come primo passo verso una moneta europea vera. Le discussioni proseguono negli anni '60, e in questo periodo si colloca l'inizio della coniazione di medaglie rappresentanti una valuta unica denominata profeticamente in Euro da parte del MFE (Movimento Federalista Europeo), la sezione italiana della UEF (Unione Europea dei federalisti). Galleria: http://collezionieuro.altervista.org/gallery/PreEuro%20e%20Probe/Preeuro%20MFE/#5 Periodo storico importante per il processo d'unione monetaria è la fine degli anni '60: nel dicembre del 1969 i capi di stato e di governo della Comunità europea discutono di alcuni piani per l'istituzione di un'unione monetaria entro il 1977 o 1978 circa, e prospettano l'istituzione di un Fondo di riserva europeo. I colloqui si concretizzano nell'ottobre del 1970, quando viene presentato il Rapporto Werner ( http://ec.europa.eu/economy_finance/emu_history/documentation/chapter5/19701008en72realisationbystage.pdf ) sulla realizzazione per fasi dell'unione monetaria. Il programma prevedeva l'istituzione di una valuta unica il 31 dicembre 1980. Nel 1972 il MFE sostiene il processo lanciando una "Campagna per la moneta unica europea" e l'Unione paneuropea produce le medaglie che altrettanto profeticamente del nome di quelle del MFE riportano l'attuale simbolo dell'Euro. Galleria: http://taxfreegold.co.uk/paneuropa.html Ad aprile dello stesso anno nasce il "Serpente", accordo per la regolazione dei cambi fra Belgio, Francia, Germania, Italia e Paesi Bassi. Il processo subisce una battuta d'arresto nel 1973 a causa della crisi energetica, con la turbolenza a livello planetario causata anche alle valute. In piena crisi, nel 1975, l'UCE diventa una specie di precursore dell'ECU perchè viene strutturato come paniere composto da quantità fisse delle valute degli allora 9 stati della Comunità europea. Le acque riprendono a smuoversi solo nel 1977 quando Roy Jenkins, all'epoca Presidente della Commissione europea, propone di riprendere il progetto di unificazione monetaria. Al Consiglio europeo di Copenhagen del 1978 , Giscard d'Estaing e Schmidt propongono la creazione dello SME (Sistema Monetario Europeo), che entra in funzione nel marzo del 1979, a cui partecipano Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Paesi Bassi e Italia. Il valore e la composizione sono inizialmente uguali a quelli dell'UCE e dal gennaio 1981 l'ECU sostituirà l'UCE come unità di conto nei bilanci comunitari. Da lì a pochi anni inizia la vasta produzione di medaglie rappresentanti l'ECU, di cui c'è una bella galleria in questo link: http://collezionieuro.altervista.org/gallery/PreEuro%20e%20Probe/Preeuro%20ECU/ Nel dicembre del 1986 viene istituito il Comitato per l'unione monetaria dell'Europa (detto anche Comitato Giscard d'Estaing-Schmidt) che nel marzo 1988 presenta la proposta con cui riparte definitivamente il processo per l'unione monetaria. A giugno il Consiglio europeo di Hannover, presieduto da Jacques Delors delinea le famose tre fasi che porteranno all'istituzione dell'Euro il 1 gennaio del 1999. (cronologia completa dell'unione monetaria qui, aggiornata al post #13 http://www.lamoneta.it/topic/65910-cronologia-dellunione-monetaria-europea/ )
    4 punti
  3. Ringraziando Monbalda per le approfondite spiegazioni, che sembrano assai convincenti, torno sull'argomento non per discutere l'autenticità o meno del pezzo 'Avignone', perché a questo punto penso che la parola possano averla soltanto quanti hanno avuto l'opportunità di avere in mano il pezzo, insomma di poterlo annusare per bene; torno per affrontare un argomento più generale cui si è accennato nella discussione (Arka), ma che è stato lasciato cadere (troppo presto, a mio avviso), cioè la tecnica con cui veniva realizzata la perlinatura. E' opinione comune, credo, che quando non si vedono chiaramente pallini o parti di pallino (mezzelune, crescenti etc.), le perlinature siano realizzate con punzoni diversi, con esattamente la forma di ciò che si vede sulla moneta. Ecco secondo le mie osservazioni e quanto mi è stato insegnato (devo aver condiviso con Arka lo stesso docente, anche se in tempi diversi, evidentemente) così invece non è. O meglio è così quando le differenze sono assolutamente evidenti e si ripetono per tutto il giro della perlinatura (ad esempio anelletti, pallini cerchiati, losanghe con i lati retti etc.), ma in gran parte dei casi si tratta dello stesso punzone che ottiene forme diverse a seconda dell'angolo di impatto ed anche, evidentemente, delle deformazioni che ogni colpo, sia sovrapposto che accostato, provoca allo stampo lasciato dal colpo precedente. Lo si vede molto bene in alcune monete più grandi e realizzate con grande attenzione (ad esempio i testoni milanesi), in cui la perlinatura comprende pallini, fusi (non losanghe), crescenti di varia ampiezza e, addirittura righe a spirale che sembrano avvolgere un rilievo (il cosiddetto contorno a 'cordoncino': vi ricordate il filo elettrico delle vecchie abat jour?). Possibile che abbiano usato punzoni diversi? Io sinceramente non ci credo, penso che abbiano usato un solo punzone (a forma di pallino, probabilmente, ma non è detto) visto che mancano totalmente soluzioni di continuità nel giro di questi contorni (tranne una, ovviamente, cioè l'ultima). In molti esemplari ben conservati con il contorno a 'cordoncino' si vede anche il segno del compasso che ha tracciato il cerchio della perlinatura, segno che però, essendo più in rilievo dei pallini stessi, sembra esser stato fatto dopo la stessa perlinatura, oppure essar stato impresso così profondamente da rimanere visibile anche dopo la battitura dei pallini (lo si cede perfettamente nei grossi genovesi perfettamente conservati, ad esempio). Quindi si trattava di un' operazione piuttosto complessa, che volutamente cercava di nascondere la tecnica con cui veniva realizzata. Perché? La risposta è abbastanza ovvia, ma qui non ci interessa, quello che ci interessa è che forse alcuni secoli dopo non avevano la più pallida idea di come fare una perlinatura del genere, ed allora si accontentavano di punzonare dei semplici pallini, tenendoli a dovuta distanza per evitare che ogni nuovo colpo alterasse la forma data dal colpo precedente. Non trascurate minuzie del genere, pensate alle potenzailità cronologiche di questi aspetti tecnici. Cari saluti, Andreas
    4 punti
  4. Sul sito della SNI è ora attiva una nuova pagina dalla quale è possibile scaricare altre riviste, che nel tempo sono confluite nella RIN o che ne sono state antesignane. Al momento oltre al "Bullettino di Numismatica e Sfragistica per la Storia d'Italia", già da tempo disponibile in rete, è disponibile la "Gazzetta Numismatica" di Solone Ambrosoli che invece rappresenta una novità in formato PDF. LINK E' in lavorazione il "Bollettino di Numismatica e di Arte della Medaglia" del Circolo Numismatico Milanese.
    4 punti
  5. Ciao Sergio, purtroppo ho brutte notizie. Ma meglio una brutta verità che una pietosa bugia, a volte è proprio a seguito di una caduta che ci si rialza e si procede più forti di prima. Ecco il mio commento sulla tua medaglia per l'assedio di Gaeta. Il discorso è quanto mai complesso, dovremmo intavolare argomenti che partono dallo stile del carattere “Bodoni” e finire a lunghi e noiosi discorsi sulla fusione e la pressofusione. Dunque: in genere è la prima impressione che vale, e su questo posso dirti che il tuo esemplare m'insospettiva un po' già dall'inizio, poi però, visto che sono una persona che cerca di andare fino in fondo (onde evitare di commettere errori fatti in gioventù) sono andato a spulciare il mio archivio ed ho fatto i dovuti confronti con un esemplare dello stesso dritto passato tra le mie mani qualche anno fà. Si tratta di un esemplare in argento dorato in conservazione eccezionale venduto alla NAC nel giugno 2008, l'appiccagnolo a forma di palla è coevo ma non regolamentare (dico coevo perchè tempo fà vidi una foto dell'epoca di un soldato che portava sulla divisa una medaglia simile con lo stesso appiccagnolo). Scusami se mi permetto ma preferirei evitare di fare lunghi giri di parole e spiegare nei dettagli alcuni particolari tecnici, questo perchè siamo in un forum pubblico e so per certo che siamo sotto l'attenzione di alcuni falsari (falsari che a dire il vero ci sottovalutano un pochino), se adesso dovessi riportarti e commentare alcuni ingrandimenti e confronti vari, sono certo che capirai tutto e ti convincerai al 100% di ciò che ti scrivo, ma ….... come lo comprendi tu, lo comprenderanno anche i falsari, e questi ultimi capiranno dove hanno sbagliato, producendo poi in futuro falsi di qualità migliore (e questo va evitato assolutamente). Devi sapere che le medaglie borboniche venivano falsificate già nel XIX e XX secolo, ma tali falsi erano grossolani perchè prodotti per fusione e spesso in metalli di lega non utilizzata nella zecca (se vai su Ebay ne troverai di tutti i gusti: ferro, peltro e quant'altro). Oggigiorno i falsari si servono di macchinari all'avanguardia, specie se la medaglia da riprodurre è di grande rarità, servendosi della tecnica della pressofusione o addirittura improntando i calchi di medaglie originali su conii di cromo cobalto e successivamente battere le medaglie con quegli conii (quindi un falso non fuso ma coniato, roba da fare impallidire!), nonostante ciò, sappi che il sottoscritto è in grado (ma non infallibile) di individuarli lo stesso per mezzo dei “miei soliti” confronti fotografici. Qualcuno di noi potrebbe sospettare della tua medaglia nel vedere la superficie leggermente porosa o con una doratura non proprio liscia e specchiante, eppure ti dico che al di là delle piccole imperfezioni, la tua medaglia nasconde delle insidie tra i caratteri …....... quei caratteri che confrontati con un esemplare originale (vedi foto mia) sono di dimensioni e spessore inferiore. Tali dimensioni sono sinonimo di clonazione, perchè quando si clona una medaglia i volumi si rimpiccioliscono. Potrei commentare ogni minimo dettaglio che non va ............ ma in questo modo faremo raddrizzare il tiro ai falsari che mi leggono. Ovviamente con questo non voglio generalizzare il discorso anche sulle monete, attenzione: in molte monete del XVIII e XIX secolo ci troviamo di fronte ad esemplari con caratteri più sottili e questo perchè durante le operazioni di coniazione si accumulano micro particelle di metallo nei caratteri incuse dei conii provocando sui tondelli il rimpicciolimento degli stessi. In questo caso però ci dovremmo trovare di fronte ad una medaglia della zecca di Roma coniata per ordine di Francesco II di Borbone durante il suo esilio (1861-1870), quindi in un'officina monetaria attrezzata e tecnologicamente avanzata, di questa medaglia esistono anche alcune varianti di conio perchè battuta per un certo numero di anni, essa venne battuta in tre metalli differenti dal 1861 al 1870 (argento, metallo bianco e bronzo, tirature parzialmente documentate negli studi del compianto studioso Neri Scerni). Si tratta ad ogni modo di tipologie di medaglie rarissime, esistono anche versioni dorate ma in ogni caso i canoni stilistici delle effigi e dei caratteri e dei numerali seguivano un ordine ben preciso. Concludo il mio discorso invitandoti ad osservare bene le immagini della tua e della mia, con l'occhio segui il bordo ed altri particolari. Di più non posso dirti per ora. Sappi che il falsario per quanto bravo possa essere non potrà mai copiare con assoluta perfezione una moneta o medaglia moderna. Per il resto dovresti fare delle tue considerazioni personali e cercare di ricordare la provenienza o dove l'hai eventualmente acquistata e quanto l'hai pagata, sappi che un esemplare originale in metallo bianco ha un valore commerciale di circa 4 mila euro mentre in argento 10 mila ed oltre, nel tuo caso varrebbe un 50-60 % in meno se consideriamo l'appiccagnolo divelto, purtroppo nell'asta NAC 47 del 2008 non realizzarono certe cifre per via dell'appiccagnolo non regolamentare (sebbene coevo e quindi molto interessante), quelli regolamentari puoi ammirarli nelle foto riprodotte alle pagine 328 e 329 dell'opera di D'Auria del 2006. Se vuoi avere poi conferma su ciò che ti ho scritto possiamo anche incontrarci di persona per un caffè oppure puoi prendere appuntamento con la numismatica de Falco di Napoli e mostrarla dal vivo al titolare. Ammetto che sono un essere umano e che posso anche sbagliare, sono disposto a fare un passo indietro in caso di errore ma credimi, le immagini parlano chiaro, è una riproduzione dei nostri giorni molto insidiosa che per la sua probabile provenienza territoriale ….... “odora di zolfo …...”. Ti invito ad essere presente spesso in questa sezione visto che collezioni anche monete …... Un caro abbraccio!
    2 punti
  6. Ed ora vi scrivo il menù completo: Pranzo all'Hostaria Apicius- via Roma 33(Centro Storico)- tel: 0775441899- cell: 3341986836 Antipasto: Mozzarella di bufala di Amaseno e prosciutto dei monti Ernici Bis di primi: Fini fini alla ciociara Gnocchi carciofi e pancetta Secondo: Burger di salsiccia con broccoletti di Alatri Dolci: Dolci secchi e piccole fantasie dello Chef. Bevande: ¼ di acqua e vino nostra selezione Il tutto per € 20,00 a persona Che ne dite? :D
    2 punti
  7. Le hai le monete della Lituania ? Certo è l’ultimo paese approdato all’euro No, non l’Euro, quelle prima; cercavo un folder con le ultime monete emesse dal paese, prima appunto che entrasse nella moneta comune. E che te ne fai ? Ormai è acqua passata, non vanno più di moda; solo te potevi richiederle…sei sempre il solito; ma quando smetterai di seguire più la storia che la numismatica? Guarda che belle monetone d’Argento mi sono arrivate dall’Australia… no eh! Dai guarda allora nelle ciotoline, forse lì trovi qualcosa che fa al caso tuo, l’altro giorno ho visto che c’erano anche monetine dell’Estonia. Grazie Ed il pensiero mi portò all’autunno del 1904, a Gödöllö dove Francesco Giuseppe consumava la colazione assieme alla cara amica Katharina Schratt … vedi, le diceva, “l’impero non è una creazione artificiale; ma un corpo organico, un luogo di rifugio, un asilo per tutte le nazionalità divise, disperse nell’Europa Centrale che se dovessero contare sulle sole proprie risorse condurrebbero una misera esistenza, diventando trastulli per i loro più potenti vicini” L’11 Novembre del 1918, quattordici anni dopo, a Schönbrunn, l’Imperatore Carlo firmava il messaggio ai suoi popoli, rinunziando a qualsiasi partecipazione agli affari di Stato e dalle ceneri dell’Impero Austro-ungarico nacquero: il Regno d’Italia ( era in realtà già nato prima ) la nuova Repubblica della Cecoslovacchia; la Polonia, risorta; Il regno di Romania e quello dei: Serbi, Croati e Sloveni ( Chiamato ufficialmente Jugoslavia solo nel 1929); il regno di Ungheria, ridotto ad un terzo della sua estensione ed una repubblica d’Austria ormai quasi completamente “Tedescalizzata” Dunque l’Europa c’era già, il sogno pindarico del nazionalismo l’aveva frantumata per poi ricomporla un’ottantina d’anni dopo, forse anch’essa in chiave “Tedesca” La tipologica dell’Impero a partire dalla riforma monetaria del 1892, sia Austriaca che Ungherese fanno già parte del mio piccolo museo numismatico, anche buona parte delle monete emesse dai sette paesi, nati dalla disgregazione dell’impero mi raccontano storie di tempi passati…L’Italia è una collezione importante che coinvolge: Regno e Repubblica; le monete della Jugoslavia mi raccontano di Pietro ed Alessandro 1°; di Pietro 2°; del travaglio dell’occupazione nazista…sino ai fatti terribili dell’ultimo quarto del secolo scorso. Anche le monete dei paesi di frontiera, quelli dell’ Est: Cecoslovacchia; Romania; Ungheria; Polonia hanno una storia densa di avvenimenti e me li ricordano tutte le volte che prendo in mano il vassoio vellutato e le guardo, e me le rigiro tra le mani, e cerco di scoprire il come ed il perché dei caratteri, dei simboli che portano incise. Poi l’Euro; grande euforia, una ubriacatura spaventosa; con lo stesso rovescio…monete a go,go per non dire delle commemorative: i due euro, belli, usciti un po’ in sordina tra le argentee ed auree monete (sic!) meglio sarebbe dire medaglie; ma ben presto recuperati alla speculazione con un bel guscio di plastic, colorate e con sfondo multicolore, invitante; ma con prezzi esagerati ed a volte esosi: vedi i soliti: Vaticano; San Marino; Montecarlo ecc…ma per tornare alle medaglie, pardon monete in metallo pregiato, la fantasia ha corso a perdifiato: 2,5€ ; 3€; 5€ e 10 € e pezzature ancora superiori e frammentate. Tutto questo per dire a FranDes, cui mando il saluto di benvenuto, che una manciatina di monete del nonno possono portare lontano basta pensare a quante collezioni si possono fare, solo con la monetazione contemporanea. I paesi che hanno accettato di riconoscersi nell’Euro, sono 18, escluso: San Marino; Vaticano e compagnia speculativa cantando; se consideri la sola tipologica delle monete emesse per la circolazione, sono 144 aggiungici quelle coniate, le ultime s’intende, prima dell’ingresso nell’Euro se non si arriva a 300 pezzi ci si va vicino, se poi vuoi inserire i due Euro commemorativi è già bella Col lezioncina non ti pare?…e direi che con il contemporaneo ce n’è abbastanza per un più che neofita, se poi qualche monetina in tuo possesso ti stuzzica per riscoprire il secolo appena concluso, hai da sbizzarrirti come ti pare; ho accennato all’Italia: Regno e Repubblica; ma c’è anche l’Europa ed il mondo: due guerre sono state etichettate “Mondiali” e non solo, le argentee monete che mi proponeva l’amico commerciante sono le prime emesse dal quinto continente e francamente non sono niente male…area inglese…e che dire delle colonie: India in primis; ma in India c’era anche il Portogallo e la Germania… Attivati FranDes, senza troppi problemi, la prima fase è la raccolta, poi viene tutto da sé con lo studio perché vedrai che ti verrà una voglia insanabile di conoscere, di sapere ed anche questo è un fattore positivo della numismatica. Chiudo scusandomi per la lungagnata, venuta di getto ed irrefrenabile, con il migliore saluto di nonno Cesare a te ed al Forum
    2 punti
  8. potrebbero essere il calco di due sigilli?
    2 punti
  9. Grazie, grazie. Che bello leggere come scrivevano a quell'epoca, mi sono andato a cercare gli articoli su Genova e li trovati scritti con estrema eleganza e stile ...anche se possiamo davvero dire che le notizie sono un po' "datate". Grazie anche alla SNI per aver condiviso questo "tesoro". Mi viene in mente una sciocchezza ...stiamo ritornando all'originale significato del famoso detto latino: "verba volant, scripta manent" : la parola vola (si divulga ed è alla portata di tutti) e ciò è Bene, mentre lo scritto resta chiuso in un cassetto e nessuno, o pochissimi fortunati, vi possono accedere e questo è Male (anche perché la maggioranza era illetterata), che è il contrario del senso che gli diamo oggi! ...ma, con internet, possiamo ben dire che anche la "scripta volant" ...in rete, ed è accessibile a tutti quanto la "verba"! Grandi!
    2 punti
  10. Buona sera. Prego tutti gli utenti di non continuare anche qui con i post di disapprovazione, anch'io sono indignato ma mi dico due cose: Chi sono io per giudicare? Chi è senza peccato scagli la prima pietra. A scapito di equivoci spiego come stanno le cose. 1) Abbiamo avuto da parte di utenti ignoti un tentativo di falsare i voti del concorso, tramite falsi account. 2) Reficul ha scoperto chi è stato, chiudendo i falsi account ed eliminando i voti che questi troll avevano inviato. 3) Ha creato una nuova sezione, dove i nuovi utenti possono solo leggere, per votare ci vuole un minimo di post di cui il numero mi è sconosciuto, @@Reficul potrà essere più preciso. 4) Malgrado tutto continueremo con la votazione, che ripeto adesso è regolare, finendo questa fase domani sera alle 19.00, dopo una breve chiusura per preparare la nuova classifica si ripartirà per scegliere "la piu bella" 5) Saranno assegnati dei testi al primo, al secondo, ed al terzo, classificato, più un premio al più giovane partecipante io dal canto mio offro, una copia del Gigante 2013, e una copia dello Jäger 21 edizione, che invierò a mie spese a chi ne farà richiesta tra i primi tre classificati. Non voglio ergermi qui come paladino dell'onestà, e penso che nessuno è senza onta e senza macchia per poterlo fare, penso che ogni uno di noi abbia una coscienza e a quella che si deve dare conto, e ragione. Io proseguo, malgrado le "ferite", proseguo fino alla fine, non ho mai abbandonato un impegno preso, e non inizierò adesso.
    2 punti
  11. @@nicolamassa ciao... .. se ci sei,.. batti un colpo ! .... come vedi sono molti gli utenti che cercano di darti una mano nell'identificazione, dei tuoi vari interventi .... al contrario non noto invece cenni di riscontro da parte tua.... non dico di mettere ogni tanto un "mi piace" perchè sarebbe "troppo (!?) ma almeno .. un piccolo ringraziamento ( o almeno di aver ricevuto l'informazione ) verso chi ti dedica un po del loro tempo... quello si. ciao e non avermene... :pleasantry:
    2 punti
  12. A grande richiesta ....Ecco a voi ....la moneta del "mistero" IL GROSSO MULTIPLO ...moneta del "mistero" perchè fino ad oggi nessuno ci ha capito niente. Facciamo un breve riepilogo tratto dall'articolo di Giovanni Pesce riportato negli "Scritti di argomento numismatico dal 1941 al 1991". Che fosse una moneta strana lo avevano capito tutti, lo stesso Pesce mette le mani avanti infatti avvisa: "Dirò subito che per diametro e peso l'inquadramento di una moneta del genere rappresenta serie difficoltà perché alla fine del secolo XII nessuna zecca italiana comprende grossi di taglio simile". E' una moneta del diametro di 25 mm e del peso dai 5,35 ai 5,58 gr, nel CNI se ne conosceva un solo esemplare ma già quando scriveva il Pesce (1978) se ne conoscevano 4 con delle piccole differenze di conio che confermano 4 diverse matrici (varia il numero di perline del cerchio interno, in un solo esemplare l'interpunzione è formata da bisanti e in 3 è formata da due anellini disposti verticalmente), tutti in ottimo stato di conservazione. Si può quindi avanzare l'ipotesi, dice il Pesce, che si tratti di una prova o di un progetto, oppure si possa ritenerla addirittura alla stregua del piedfort del grosso IANVA, insomma una sorta di facsimile, approntato in moduli più grandi e più pesanti allo scopo di poter meglio essere studiati o per essere presentati alla commissione che doveva decidere in merito. Ma alla fine anche il Pesce si arrende per il fatto che essendo i quattro esemplari simili ma non identici avrebbero potuto essere anche monete effettive prodotte per la circolazione, magari battuti in pochi esemplari per "usi" particolari di rappresentanza, e, in accordo con il Franchini e il Desimoni, conclude che questa moneta possa essere il frutto dell'alleanza dei Genovesi con Enrico VI per la conquista del Regno di Napoli, battuta verso il 1194, e corrisponderebbe ad un grossone da due soldi a somiglianza dei tornesi circolanti a quell'epoca. ....ed ora a voi ....la parola ....
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  13. Siamo giunti all'ultima fase di questo lungo concorso, Non sarà facile scegliere, ogni uno di noi utilizzerà il proprio metodo di scelta, ci sarà chi si affiderà alla storia che racconta la moneta, chi alla sua conservazione, magari ci sarà chi darà più peso alla rarità, chi ancora al metallo, e perché no, ci sarà chi sceglierà per il sol fatto che la moneta appartiene ad un amico, alla fine, comunque, una cosa e sicura, anche scegliendo ad occhi chiusi, si può esser certi che la scelta ricadrà su una moneta di prima classe, quindi la scelta sarà comunque azzeccata. Buon voto Monete in gara Post n°: 303 Utente: Civitas Neapolis Autorità emittente: Ferdinando IV Re del Regno di Napoli Valore nominale: 6 Ducati Millesimo: 1783, Zecca di Napoli Post n°: 413 Utente: apollonia Autorità emittente: Filippo II, re di Macedonia (359-336 a. C.) Valore nominale: Tetradramma Millesimo: Non presente Post n°: 661 Utente: cliff Autorità emittente: Galba Valore nominale: Sesterzio Millesimo: Non presente Post n°: 174 Utente: picchio Autorità emittente: Enrico VII di Lussemburgo – Imperatore e Re d’Italia (1300 – 1310) Monetazione con il titolo di Imperatore (1312-1313) Valore nominale: Grosso Tornese Millesimo: Non presente Post n°: 64 Utente: savoiardo Autorità emittente: Casa Savoia, Amedeo VI (1343 - 1383) Valore nominale: Obolo Millesimo: Non presente Post n°: 500 Utente: g.aulisio Autorità emittente: Impero Latino (Costantinopoli 1204-1261) Valore nominale: Aspron trachy nomisma Millesimo: Non presente Post n°: 65 Utente: lucadesign85 Autorità emittente: Repubblica di Venezia - Doge Paolo Renier (1779-1789) Valore nominale: Ducatone da 124 Soldi con S. Giustina Millesimo: Non presente Post n°: 57 Utente: piergi00 Autorità emittente: Vittorio Amedeo III (1773-1796) Valore nominale: 2 Denari Millesimo: 1691 Post n°: 484 Utente: Parpajola Autorità emittente: Zecca Anonima Falsificazione Massimiliano Sforza VIII Duca di Milano ( 1512 - 1515 ) Valore nominale: Grosso Millesimo: Non presente Post n°: 52 Utente: Giankyv Autorità emittente: Regno d'Italia Valore nominale: 100 Lire Millesimo: 1925 Post n°: 394 Utente: ihuru3 Autorità emittente: Regno d’Italia – Vittorio Emanuele III Valore nominale: 20 Lire Millesimo: 1936 Post n°: 420 Utente: lucadesign85 Autorità emittente: Regno d'Italia - Napoleone I Imperatore e Re (1805-1814) Valore nominale: 1 Centesimo Millesimo: 1810 Post n°: 125 Utente: renato Autorità emittente: Vittorio Emanuele III - Regno d'Italia Valore nominale: 20 centesimi (progetto - anno 1907) Millesimo: 1907 Post n°: 635 Utente: francesco77 Autorità emittente: Ferdinando II re del Regno delle Due Sicilie Valore nominale: Medaglia per l'assunzione al trono del Regno delle Due Sicilie di Ferdinando II di Borbone Millesimo: 1830 Post n°: 12 Utente: piergi00 Autorità emittente: Carlo Emanuele III di Savoia Valore nominale: Gettone/Tessera Millesimo: 1757 Post n°: 47 Utente: nikita_ Autorità emittente: Regno di Sardegna Valore nominale: £ire 200 Millesimo: 1799
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  14. DE GREGE EPICURI Per la gioia di Illyricum, dovrebbe essere una imitativa di Claudio, anche se la prudenza in questi casi è sempre d'obbligo. Fra l'altro sembrerebbe di oricalco, o comunque non di rame puro; pesa 4,5 g. e misura 20-21,5 mm. Al D il ritratto ricorda un Claudio piuttosto barbarico e feroce; di tipico ha il collo lungo, grosso e muscoloso. Si legge male, ma azzarderei:...AUD TI (T)C.. Al R una figura femminile; regge nella destra forse una bilancia, che arriva fino a terra; potrebbe essere un altro oggetto. Non mi pare che Claudio abbia coniato delle AEQUITAS o delle MONETA, ma non ricordo bene e non ho cercato. Forse c'è SC piazzato tutto sulla dx. Anche il R, come il D., è decisamente grossolano. Posto che sia Claudio, è un po' fuori dalle normali imitative, che mi pare siano mediamente migliori e riprendano l'asse "Minerva armata, verso destra". Anche il peso e la misura sono atipici. Potrebbe trattarsi anche d'altro, e attendo con curiosità i vostri pareri. Comperata a Nizza al mercatino.
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  15. Salve. Tempo permettendo desidererei creare una serie di video che trattano il togliere lo sfondo ad una moneta, e darne uno neutro. Iniziamo con il più semplice, moneta perfettamente fotografata, e con i bordi regolari. Guarda il video
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  16. Se qualcuno di voi è appassionato di astronomia...guardi queste foto eccezionali scattate da Hubble! http://www.repubblica.it/scienze/2014/01/25/foto/hubble_50_foto_mozzafiato_dai_confini_dell_universo-76936381/1/?ref=HRERO-1#1
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  17. Ci ha lasciati un gigante della musica. Un pensiero affettuoso al grande Claudio Abbado, che conoscevo personalmente. Un pezzo, un altro, della mia Milano che non c'è piu'. Da oggi siamo un po' più poveri, se n'è andato in cielo a deliziare gli angeli con la sua arte impareggiabile.
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  18. per la gioia dei vostri occhi foto del 2 euro Rio , foto su visione con lente 4x con luce diretta
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  19. Bene, hai tempo, quando sarai pronto ci darai la tua conferma, a presto. P.S.-ragazzi questo è il mio 10.000 post...sono Regina del Forum , ops...solo Principessa... :lol: credo. P.P.S - è il 10.001...ne ho saltato 1 :D
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  20. Eccomi !! Credo di partecipare senz'altro, difficilmente per la visita all'acropoli, quasi sicuramente per pranzo e conferenza, spero di poter confermare entro domenica prossima Ciao
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  21. Sono di Alatri e ovviamente sarò presente ma per il pranzo la vedo difficile, in quanto causa possibili allergie alimentari ( ancora non sicure purtroppo ), devo mantenere un rigido regime alimentare, almeno per un mesetto :(
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  22. Ciao @@Giovanna, Ti confermo che ci vedremo il 22 febbraio, vengo la mattina e rimango anche per il pranzo Ciao Eliodoro
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  23. ciao à tutti. Bello. et particolare. Queste croce Sono.stupende. ! .
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  24. dico che io stasera devo mangiare solo verdura......quando t'acchiappo.........
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  25. Infatti dato la criticità della situazione ho pensato che fosse il caso di chiamare degli esperti :D
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  26. @@maxxi mi si perdoni la battuta , ma qui la sezione è " miracolo " non restauro :D . A parte gli scherzi , si può fare poco , anzi direi nulla , tienila come ricordo . Saluto
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  27. Ti confermo che il venditore è lui ;)
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  28. :) saluti a tutti.....a la domanda del post 1671 di dizzeta.....ecco la foto....... .....il massimo che posso fare....
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  29. Comunque ho finito, almeno direi che più o meno ci siamo, dovessero saltare fuori novità o immagini migliori si può sempre modificare, ditemi che ne pensate...................... http://www.lamoneta.it/biblioteca-numismatica/pubblicazione/304-gli-euro-mfe-1963-1972/ inserito anche sul nuovo portale............. http://numismatica.lamoneta.it/
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  30. Ciao Taglio: 2€ CC Nazione: Francia Anno: 2013 Tiratura: 1.000.000 Condizioni: BB Città: Genova
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  31. Capita ogni tanto di trovare una moneta di sovrani macedoni o di Siria con qualcosa di ‘retrograde’ (una lettera, un monogramma, un simbolo), ma si tratta di emissioni piuttosto rare. Non ho dubbi che questa piacerebbe ad Andrea, nonostante la scarsa familiarità del pur abile incisore con il greco. KINGS OF MACEDON. Alexander 'the Great', 336-323 B.C. Tetradrachm, ca. 332-323 B.C. Memphis. Herakles head r. clad in lion's skin. Rv. Zeus enthroned l. holding eagle and scepter, rose in left field, IΔ below throne; AΛEΞΛNΔpoyW BΛΣ IΛEoΣ (the "N" in Alexander retrograde). 16.92 grams. Cf.Price 3970-1. This coin displays meticulous types of fine style and blundered legends indicating that, while artistically skilled, the engraver was not very familiar with Greek. Extremely Fine. apollonia
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  32. grazie a tutti :) i vari pareri che sono comparsi, pur diversificati, mi sembrano cmq andare in una direzione "positiva", che mi tranquillizza, togliendomi la pulce nell'orecchio che in ogni caso mi era stata messa ;) . e mi riconferma che (non solo per questo caso specifico, ma in generale) faccio bene a riporre fiducia nel negozio zurighese.
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  33. alternative gratuite sono, appunto, il citato GIMP e PAINT.NET entrambi validi e con le medesime funzioni e strumenti.
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  34. Moneta interessante.....è un vero peccato lasciarla abbandonata in solaio! Berytos BMC 235 Gordian III AE26 of Berytus, Phoenicia, 241-244 AD, IMP CAES M ANT GORDIANVS AVG COS II P P, laureate, draped and cuirassed bust right / Tetrastyle temple with staircase and triangular pediment, surmounted by Poseidon raising the nymph Berytos, Victories as acroteria. Within the temple the bust of Astarte facing, flanked by cornucopiae and two legionary eagles. Galley right in exergue. Rouvier 599; BMC 235. Text
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  35. Si, i due puntini sullo stemma sono indicativi della zecca di Vienna. saluti
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  36. Come consuetudine nei libri editi da D'Andrea Edizioni , il prezziario e' riportato in un opuscolo a parte
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  37. Certo mario le creatività dato dall'essenziale e da ciò che poteva esser reperito, ma anche il messaggio diretto fatto da simboli, monogrammi, lettere, ma più di tutto da materiali, i famosi materiali dove gli artisti contemporanei delle prime avanguardie attinsero per esprimere e dialogare con le nuove generazioni, la materia che parla e manda messaggi. Affascinanti i pezzi di Pavia ne valeva la pena attenderli, e pensando a tutti questi assedi chissa quanti tondelli non sono pervenuti ancora a noi, mi piace pensare a nuovi ritrovamenti, di assedi dove non sono ancora note alcune monetazioni...
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  38. Ripeto il mio post dato che è stato cancellato, per me la moneta è in alta conservazione, dai bordi, dalla corona e dallo scudo, ma anche dal proprietario che di norma posta degli esagoni da urlo! Per me è difficile valutare da una foto gli esagoni in alta conservazione, dato che parliamo di monete ribattute su di altre monete, quindi con tutte quelle sfaccettature che possono avere, ma questa moneta mi sembra veramente bella!
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  39. Rilancio questa discussione di Eros che vedo aver successo anche in altri ambiti..... ritornando alle monete ossidionali di Pavia del 1524, l'occasione arriva da una visita alla Biblioteca della Società Numismatica Italiana che possiede una Collezione, i pezzi, quattro esattamente, sono stati ritenuti dalla stessa come dei falsi del 1800, anche se è giusto ricordare che di questi pezzi sono state fatte anche delle prove. Incomincio col pezzo che riporta come leggenda 1524 ( I S Z 4 ) CES PP OB. Si ringrazia la SNI per il permesso della concessione delle immagini : Provenienza : Collezione Società Numismatica Italiana
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  40. Riprendo questa discussione anni dopo per postare il mio modesto contributo alla storia dei "gobbetti". Avevo letto anche io l'articolo di CN in questione, era sul primo numero di quella rivista che comprai, quando avevo solo 12 anni, appassionandomi al mondo della numismatica. Di recente ho acquistato il mio primo gobbetto. Si tratta di un 5 centesimi Spiga del 1921. Penso che la lavorazione sia d'epoca, perché le zone intaccate (soprattutto al rovescio) si sono patinate uniformemente. Mi scuso per le foto, decisamente brutte, ma per ora è il massimo che posso fare. Best regards.
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  41. rieccomi! mamma mia.. mi assento qualche giorno e riaprendo trovo un mezzo putiferio :D ero rimasto alla questione dei dati su questa moneta di bronzo siracusana, storici, ponderali, ecc., che mi interessava direttamente approfondire (soprattutto come si "chiamasse" la moneta, se fosse possibile saperlo). ringrazio ancora tutti coloro che hanno tentato, anche attraverso ipotesi, di rispondere al mio quesito, mi sembra chiaro che, potendosi trattare con una certa approssimazione di una litra o cmq una moneta di quell'ordine di grandezza, non è però possibile stabilirlo con certezza.. quindi mi tengo per buona la classificazione generica come "bronzo". venendo alla questione autenticità, che si è scatenata mentre non leggevo il forum, e alle correlate critiche rivolte alle foto da me postate, posso dire che sì, certamente ha ragione chi ne sottolinea la scarsa qualità. il fatto è che semplicemente venerdì avevo fretta, ma prima di chiudere il forum e lasciare da parte le monete, volevo assolutamente togliermi il dubbio di sapere i dati su questa moneta, i dati che ho domandato nella discussione, mi serviva saperne di più a livello storico per motivi miei; di conseguenza mi sono accontentato di postare due immagini non proprio eccelse, a differenza di quello che tento sempre di fare di solito. non è facile con una normale macchinetta digitale, non professionale, ottenere buone foto, si possono ottenere ma magari dopo diversi, anche numerosi tentativi (dopo che ne scatti dieci, una buona esce..), e inoltre dipende dalla moneta, alcune escono bene al primo tentativo, altre, come la presente, fanno davvero penare. non so a cosa sia dovuto, non sono un fotografo, ma empiricamente so che è così. dicevo quindi che mi sono accontentato di postare due foto in cui cmq si capisse chiaramente di che moneta si tratta, ma magari non proprio eccelse. il motivo per cui mi sono concesso questa "trascuratezza" per cui ovviamente chiedo venia, è semplicemente che l'autenticità o meno del pezzo non era proprio tra le questioni contemplate! se avessi avuto dubbi di quel genere e il mio interesse nella discussione si fosse centrato su quello, avrei affrontato la cosa in tutt'altro modo. un dubbio sull'autenticità di questo pezzo non mi ha mai nemmeno sfiorato: forse pecco di ingenuità, ma do per scontato che sia autentico, poiché proviene da uno dei miei negozi di fiducia, erwin dietrich a.g., in wertmuehle platz a zurigo, storico negozio di numismatica zurighese, che ovviamente garantisce per autentico tutto ciò che vende. dicendo questo non voglio screditare chi avanza dei dubbi: mi è capitato di leggere discussioni passate, soprattutto in questa sezione, in cui venivano sbugiardati esemplari falsi comparsi in fior fiore di aste, quindi un margine di dubbio è sempre lecito e sacrosanto; tuttavia mi è piaciuto poco il tono di chi ha pensato di stroncare questa moneta quasi senza pietà, come se fosse una patacca qualsiasi trovata su ebay (luogo che non sono solito frequentare). la numismatica antica ci insegna oltretutto un aspetto fondamentale, quale la successione dei conii: uno può aver presente un aspetto "tipico" di una qualche moneta, ma poi la variante è sempre dietro l'angolo. fatta questa dovuta premessa, relativa all'assoluta affidabilità del luogo da cui proviene (sarebbe davvero grave, molto grave, oltre che spiacevole per me, se apparisse chiaro che erwin dietrich a.g. mi abbia propinato una volgare patacca..), ribadisco anche che sono del tutto aperto ai legittimi pareri di chi potesse avere dubbi, se questi pareri sono sereni e ben argomentati. a me a occhio non trasmette fraudolenza, è semplicemente ben conservata (bontà sua), e forse sì, potrebbe aver subito in passato qualche lucidatura secondo certi metodi che qualcuno ricordava. in ogni caso riposto alcune immagini di migliore qualità (più di questo però non posso fare: ne ho dovute scattare una quarantina di numero, per ottenere queste tre):
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  42. Ciao a tutti, scusate la mia ignoranza, mi sono iscritto poco fa essendo appassionato di monete e banconote, volevo capire bene come riconoscere una banconota rara... io ho una banconota da 5€ vecchia con seriale p e corto EOO4I4, è rara? voi avete scritto ad esempio 5€ J004 e 5€ R/P, cioè, j004 è il cod. corto come R e invece P sta per il seriale? scusate per il disturbo e grazie per le eventuali risposte.
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  43. Questa è la medaglia ricordo ufficiale che veniva consegnata a coloro che si recavano in udienza privata con Papa Paolo VI durante l'Anno Santo del 1975. Ed il retro con le Basiliche è identico a quello della rara medaglia di benemerenza dello stesso Anno Santo.È una medaglia abbastanza comune ed, effettivamente, ne esistono vari conii, anche non firmati, che ritengo realizzati a scopo commerciale per coloro che non avevano la possibilità di accedere alle udienze private. Tralaltro io conservo questa medaglia tra le mie personali, con la sua originale bustina di carta, in quanto la ricevetti quando nel settembre 1975 mi recai in udienza con gli scout, fummo ricevuti in una grande sala in Vaticano (avevo 11 anni, e non saprei dire quale, ma, dai miei vaghi ricordi, forse non era la Clementina ma una più grande, forse la Regia o la Ducale), ricordo che entrò il Papa, che fece un breve discorso, che alcuni capi furono ammessi al baciamano e fecero le fotografie, poi il Papa andò via e mentre uscivamo, ordinatamente in fila, ci venne consegnata questa medaglia nella sua bustina di carta velina con lo stemma papale e la scritta "Anno Santo 1975". Il materiale è bronzo argentato. Lord Acton
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  44. Piergi, ma cosa vuoi andare a fondo...Cosa fai li denunci alla postale per "turbativa di concorso privato"? O per essersi iscritti con ID multipli? E' proibito dallo statuto, mica dalla legge...ma pensi che tre cretini di tal fatta a cui viene in mente una cosa del genere per un concorso " senza premi e vincitori", abbiano un minimo di moralità su cui far leva per mortificarli? Ma figuriamoci..sono ancora lì che si danno le pacche sulle spalle complimentandosi per la loro astuzia e dolendosi della sfortuna di essere stati pizzicati....o davvero pensi che siano lì a vergognarsi di quello che han fatto? Son gli stessi che si picchiano nei campetti di calcio quando giocano i figli o che fanno le "combine" nei concorsi del villaggio turistico...e che insegnano ai figli l'arte della "scorciatoia" e poi si incazzano se i loro figli le scorciatoie le usano anche con loro.Gente senza alcuno spessore morale e cerebrale, completamente vacua e inutile a qualsiasi scopo che non sia l'affermazione della loro " presunta" personale astuzia...son quelli che " tanto poi pagano gli altri" senza ancora aver capito che gli altri sono anche loro...ma cosa vuoi ricavarci....passiamo oltre...buttateli fuori e basta, tanto non servono a nulla...... neanche a loro stessi...
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  45. Stupenda...come sempre esagoni Eccezionali. QFDC Gabri??? Matteo
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  46. @@lipari per convincerti di quanto esposto circa il nominale mi permetto di aggiungere: Il Calciati nel II vol. del C.N.S. da pag. 301, sono riportatele dal n. 154 al n. 174, comprese le riconiate, le monete note di bronzo di ICETA, 288-279 a.C., (testa di zeus/aquila) nelle diverse varianti (simboli, lettere, monogrammi, posizioni testa e aquila) La moneta è ben descritta da:@@Nakona Il peso varia da 12,450 gr. a 3,346 gr. Il Calciati non indica i nominali delle monete esposte; comprese le monete indicate con un generico "modulo a pesi minori". Nulla indica (nominali) per Agatocle che l'ha preceduto, ne da indicazioni, per Pirro che l'ha seguito. (era un momentaccio) I motivi sono quelli esposti molto dettagliatamente e sapientemente da @@acraf. e poi da @@numa numa Pietro
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  47. Speriamo abbia successo, l'ultima edizione fu un disastro, soprattutto perché mancavano i commercianti, c'erano 4 gatti (che a Vicenza, si sa, sono sempre un po' in apprensione.... :blum: )
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  48. La colonna di bronzo detta delfica o serpentina ornava la spina dell'ippodromo di Costantinopoli e faceva parte dell'apparato decorativo e simbolico di questo monumento. La colonna era in verità la grande base di un tripode che si trovava a Delfi prelevata da Costantino nel 324 d. C.
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  49. le prossime monete di Papa Francesco mi piacciono davvero tanto...il top sarebbe stato avere soggetti diversi per ogni moneta o comunque tra i tagli da 1-2-5 cent 10-20-50 cent 1-2 euro ma già non avere il solito volto su tutte le monete è un passo avanti... aldilà delle speculazioni che sono già iniziate io credo che la prossima divisionale sarà una serie molto ricercata e dubito che si potrà trovare fuori UFN a poco più dell'emissione...Papa Francesco è un pontefice che fin dal primo minuto ha dimostrato di essere un gran Papa e ben voluto da tutti quindi nessuno vorrà perdersi le sue prime monete, anche in Sud America saranno sicuramente più richieste rispetto alle precedenti emissioni...se poi aggiungiamo la novità dei volti diversi sui tagli il gioco è fatto...spero solo che a questo giro l'UFN non faccia casino come per la sede vacante per le assegnazioni e soprattutto che sia più veloce...
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  50. Da un pò di tempo speravo di riuscire a mettere in collezine una osella con la rosa, anno V, VI o VIIII poco importa, mi piacciono tutte e tre, il massaro poi ancor di meno. Sulle oselle solitamente sono riproposti, al rovescio soggetti bellici - scene di battaglia, trattati di pace o la giustizia, oppure soggetti sacri, a parte l'immancabile leone cittadino. Rappresentazioni "rilassanti" sono poche, c'è una splendida fascia dello zodiaco dell'unica osella di Nicolò Sagredo, rara e costosa e poco altro. Fortunatamente Alvise II Mocenigo ha pensato, 210 anni fa a Picchio collezionista dandomi ben tre opportunità. Ho lavorato ai fianchi un amico, in primo luogo e commerciante in seconda battuta sin quando dalla sua collezione privata (incredibile, anche i commercianti collezionano) non ha ceduto ed ha scambiato l'osella con altre monete. Ha opposto resistenza sin quando, garbatamente, gli ho fatto notare che: "non esiste che mi fai vedere una osella e non me la vendi, non puoi fare concorrenza ai clienti, dimenticati che siamo amici, anche perchè se non me la cedi non so quanto a lungo lo resteremo !" Probabilmente ci ho rimesso, forse no, fa poca differenza ... sono contento. Alvise II Mocenigo 1700-1709 Osella anno V (1704). Argento igr. 9,755 - ø 37,01 mm. Diritto: *S*M*V*ALOYS*MOCENICO*D* San Marco in trono porge il vessillo al Doge genuflesso che lo accoglie con la sinistra, portando la destra al cuore. esergo: *G*T*S* (massaro Giovanni Tomaso Soranzo) Rovescio: MAGIS REDOLET LVNA SERENA (Essa è più profumata alla luce del chiaro di luna). Una rosa fiorita e la luna si guardano a vicenda tra le stelle del firmamento. esergo, *ANN•V* Riferimenti: CNI 115. Paolucci II cfr. 187. Gamberini 1222. Werdnig 185a. La rosa, che campeggia nello stemma familiare dei Mocenigo, rappresenta l'indipendenza, in questo caso Venezia, mentre la luna il sultanato. La storia di Venezia è da secoli scandita dai rapporti con la Sublime Porta. In questo caso rappresenta un atto di cortesia; una rivolta di palazzo detronizza il sultano Mustafà a discapito del fratello germano Ahmed. In nuovo sultano si premura di mandare segnali distensivi a Venezia, certo non poteva imbarcarsi in una guerra senza aver prima messo a tacere ogni forma di resistenza interna. A Venezia giunge Mustafà Aga capo dei giannizzeri con donativi per la città. Venezia ricambia con la visita di Carlo Ruzzini (Doge dal 1732 al 1735) a Costantinopoli. La legenda tradotta: "Essa è più profumata alla luce del chiaro di luna" può essere riassunta in un atto distensivo di reciproco rispetto, la Rosa e la Luna hanno solo da guadagnare nel non farsi la guerra.
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