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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/01/14 in tutte le aree
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__________________________ AVATAR ! :D Volendo cambiare avatar ho pensato di evitare un doppione (ne ho visti un bel pò in giro). Con le banconote vado tranquillo perché ne sono state utilizzate + o - una diecina. Le monete fanno naturalmente da padrona, alcune non si capisce cosa siano... quasi quasi bisognerebbe metterle nella sezione "Identificazioni"! :lol: (nel riquadro ne mancano un mare, chi c'e' c'e' ...e spero che sia consentito) 02/feb. > aggiunto un altro riquadro, tutti iscritti al sito diversi dal precedente quadretto :)5 punti
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Ciao Mario! E hai fatto bene .... molte volte capita al collezionista (almeno così lo è per me e per altri Amici con i quali mi sono confrontato sull'argomento) che la conservazione deve passare in second'ordine rispetto alla particolarità, alla rarità, alla valenza storica di una data moneta. Siamo appassionati di monete, dopo tutto. Le collezioniamo per tutto ciò che queste possono rappresentare storicamente, economicamente, socialmente e non in funzione del loro stato di conservazione. Certamente se sono ben tenute è meglio, ma purtroppo, per alcune monete, è già un successo riuscire a trovarle. saluti luciano4 punti
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Ma torniamo dopo questa analisi iconografica e la catalogazione al sogno....di questo parlavo, la moneta è di quelle che non passano inosservate per tanti motivi come abbiamo visto, ha un solo problema è rara e costa molto. Quando apparve il primo catalogo CRONOS, siamo nel 2008, fu presentato questo testone di Ludovico XII con forti mancanze , sia per ossidazione che per traccia al bulino al diritto. Ma l'esemplare c'era, era lì, con quel busto col profilo severo, il giglio sul petto e poi quel berretto.....dove comunque si vedevano i gigli e allora provai.....era quello che potevo fare, oggi certamente per una moneta così BB devi aggiungere uno 0 e altro ancora e poi sperare..... E quindi, pur con tutte le limitazioni del caso, la moneta arrivò col suo berretto e i suoi gigli.... Alla fine queste sono storie vere del collezionismo, di piccoli sogni, di piccole conquiste.....ed è giusto ogni tanto raccontarle....4 punti
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Le monete fanno sognare, emozionare....quante volte è stato detto, quante volte si dirà ancora....almeno lo spero.... Una delle monete che ritengo più affascinanti di Milano è il testone di Ludovico XII d' Orleans ( 1500 - 1512 ) ; Ludovico, Re di Francia diventa Duca di Milano nel 1500, quando catturato dal Trivulzio Ludovico il Moro, può entrare in Milano col suo esercito. Entriamo per Milano nel periodo della dominazione francese e degli ultimi Sforza, la monetazione segue la tipologia sforzesca per esempio con i testoni, anche se Ludovico d'Orleans qualche cambiamento nell'iconografia monetale lo farà. La moneta è di quelle che ti colpiscono subito, lo sguardo arriva subito al ritratto del Duca, Ludovico si fa ritrarre dall'incisore con una lunga capigliatura, il profilo volitivo, deciso, il naso pronunciato e poi....e poi c'è quel berretto che per me è dei sogni....se voleva colpire Ludovico fa centro subito, l'effetto è forte, il ritratto realistico, entriamo già nella grande ritrattistica che sarà una prerogativa rinascimentale, ma quello che colpisce di più è sicuramente il look, lo chiamerei proprio così del Duca. Il berretto invade il campo del diritto , sovrasta anche il busto, ma rivedendolo il berretto va oltre il look, diventa nel contempo biglietto da visita, logo, ricordo e monito dell'identità. Sul berretto ma anche sul petto, troviamo i gigli, precisi, evidenti, la provenienza francese è lì, messa con stile su un berretto, ma c'è...., col berretto si fa passare anche questo, la provenienza francese e i suoi simboli. Su questa moneta si può dire molto, anche il rovescio è fantastico col Sant'Ambrogio a cavallo al galoppo e sempre in basso lo scudo di Francia, per il momento mi fermo qui e mi riprometto di ritornarci con voi, dopo magari un commento vostro, il testone che posto è di eccellenza in tutti i sensi è di Lanz 145, 05 - 01 - 2009, lotto 220, per aprire ci voleva un pezzo così, per continuare vedremo, cercherò di raccontare anche qualcosa che mi lega a una moneta così...., ma certamente una moneta come questa può far sognare chiunque volesse approcciare la numismatica, la serie dei testoni milanesi è fantastica per collezione e studio, siamo nella serie delle grandi monete, dei grandi ritratti di grandi personaggi....a voi, giusto per iniziare.....3 punti
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Per ultimo...ma non per bellezza...il bordo di questa monetina. un bordo davvero bello,particolare..quasi ricamato;a mio avviso molto più bello di quelli poi adottati dal 1816 in poi per i nominali in rame. marco2 punti
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Non è il mio campo e forse sbaglio, ma dovrebbe essere un bronzo di Dora a nome di Adriano. Al dritto Adriano laureato, AΥTTO TΡA AΔΡIANω KAI C, al verso il busto laureato di Doro, ΔωΡIEΡACUΛAYTNAYAR.2 punti
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e se magari qualche organizzazione legata alla massoneria o alle congregazioni di illuminati avesse l'obbiettivo di diffondere confusione sulla presenza dei colpi al bordo con l'uso di diversi metodi di identificazione che potrebbero portare alla confusione e al fraintendimento comportando una poi dimenticanza del colpo per ricavare un vantaggio economico dalla vendita delle suddette monete? in aggiunta potrebbero avere interessi nella diffusione di orologi digitali a 24 ore piuttosto che a 12, comportando un inserimento di idee subliminali nelle nostre menti... prendete cioò che ho detto al piu come una fiaba, ma ricordate che in ogni fiaba c'è sempre una morale, un abbraccio, Adam PS: OT sorry, si scherza ovviamente :D2 punti
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Ma intendiamo lo stesso MB? Quello che Gigante definisce come "La moneta è molto usurata e alcune parti non sono leggibili"? Boh, mi sono riguardato il 2 lire ma io non ce la ritrovo proprio per nulla questa descrizione. Io credo che se continuiamo così tra 10 anni una moneta passerà da FDC a qMB solo alitandoci sopra...2 punti
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Complimenti Mario l'iconografia di questo regnate mi ha sempre colpito, siamo in pieno Rinascimento e la sua influenza e visibilmente nota, comunque anche il rovescio non scherza per dinamicità. A questo punto visto che parliamo del famoso berretto non possiamo non citare un altro esemplare degno di nota: ASTI - LUDOVICO II D'ORLEANS - (1465-1498) - TESTONE -2 punti
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Bene, sono contento che vi sia piaciuto. Comunque nell'articolo ho dimenticato di citare una curiosità: nel 1921, durante una delle conferenze per cercare di concordare un assetto politico stabile per l'Europa del dopoguerra, ci fu una proposta da parte dell'economista e banchiere americano Frank A. Vanderlip per l'istituzione di una "Gold Reserve Bank of the United States of Europe". Questo istituto, organizzato sul modello della Federal Reserve USA, avrebbe dovuto emettere dei biglietti circolanti in ogni stato membro dell'accordo, coperti da una riserva aurea.2 punti
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:offtopic: @@Luca1984 Provincia di Belluno. Dove lavoro la corrente ed i cellulari dovrebbero tornare attivi la settimana prossima quindi per qualche giorno probabilmente ci sarò solo la sera2 punti
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Contribuisco anch'io con un leone di piccole dimensioni ma che compare in una moneta con una raffigurazione di grande fascino. Francesco Loredan doge CXVI (1752-1762) Osella Anno I°, 1752 - Ar 9,84 D/ S ✿ M ✿ V ✿ FRANC ✿ LAVRED ✿ D ✿ ✹ G.A.C ✹ San Marco stante a sinistra, pone il piede a sinistra sullo zoccolo di una statua della Madonna, sulla quale appoggia il Suo Vangelo; alle sue spalle, un servizio da scrittoio. A destra il Doge in preghiera con corno dogale deposto. In primo piano il leone accovacciato, all'esergo, G A C (Giacomo Antonio Contarini). R/ Scritta nel campo entro cartella ornata, su 6 righe: FRANCIS. LAVREDANI PRINCIPIS MVNVS AN.I. 1752 Paolucci 235 Listino Varesi 2014, Lotto 752 punti
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Lo spirito della mia risposta vuole cogliere, la confusione commerciale rispetto a derminati nominali dell'area Napoletana e Palermitana, del XVIII e XIX sec. Esistono diverse incongruenze. questo è uno di quei nominali che non reggerebbe il confronto con tanti altri sottovalutati, e a parità di conservazione impossibili quasi da reperire. Ma questo mio pensiero fatto di lustri di passione e ricerca, non ha sortito alcun effetto, più volte esplicanto e rimasto nel dimenticatoio, per dare spazio solo e unicamente allo scopo commerciale. Rimane il fatto che se qualquno ritienga congruo il prezzo d'acquisto, è giusto che possa godere di tale convinzione. Il mio intervento vuole solo sensibilizzare i luoghi comuni, e fare un pò di controinformazione che non guasta mai... Altrimenti diciamo pure e solamente che bello e complimenti, ma questo ci annoierebbe e non ci darebbe l'opportunità di confrontarci e crescere... Eros2 punti
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Seconda edizione di questo simpatico convegno...facilmente raggiungibile e ottima la location in Hotel SARONNO (VA) CONVEGNO COMMERCIALE DI FILATELIA, NUMISMATICA, STORIA POSTALE, CARTOLINE E MEDAGLIE 1 FEBBRAIO 2014 PRESSO STARHOTELS VIA VARESE N.23 ingresso e parcheggio gratuiti. Vi aspettero' numerosi!1 punto
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Buongiorno a tutti, nell'ambito delle mie letture numismatiche, ho ritrovato questa fonte del 1500 attestante un ritrovamento ed un tentativo di catalogazione di monete romane imperiale e repubblicane, nonchè delle zecche della magna grecia. L'articolo che contiene tale fonte è a firma di Mario Nassa, uno dei maggiori storici casertani, ed è pubblicato sull'annuario 2012 dell'Associazione storica del Medio Volturno, La fonte è una lettera, datata 6/2/1559, scritta dal Vescovo di Alife, Antonio Augustin all'amico Fulvio Orsini. Come ben dice l'autore Mario Nassa, a metà 500 si era all'inizio degli studi numismatici e, quindi, vi erano ancora delle ingenuità in materia di identificazione di monete, ma bisogna ringraziare tali studiosi, Spero che la lettura da me proposta possa interessare i forumisti, sia per quanto riguarda i riferimenti numismatici,sia per quanto riguarda l'uso della lingua italiana del 500. Ho iniziato questa discussione nella sezione monete romane imperiali, lasciando ai Curatori la facoltà di spostarla nella sezione che ritengono competente. Saluti Eliodoro fonti sui ritrovamenti monetari nel 500.pdf1 punto
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Siamo giunti all'ultima fase di questo lungo concorso, Non sarà facile scegliere, ogni uno di noi utilizzerà il proprio metodo di scelta, ci sarà chi si affiderà alla storia che racconta la moneta, chi alla sua conservazione, magari ci sarà chi darà più peso alla rarità, chi ancora al metallo, e perché no, ci sarà chi sceglierà per il sol fatto che la moneta appartiene ad un amico, alla fine, comunque, una cosa e sicura, anche scegliendo ad occhi chiusi, si può esser certi che la scelta ricadrà su una moneta di prima classe, quindi la scelta sarà comunque azzeccata. Buon voto Monete in gara Post n°: 303 Utente: Civitas Neapolis Autorità emittente: Ferdinando IV Re del Regno di Napoli Valore nominale: 6 Ducati Millesimo: 1783, Zecca di Napoli Post n°: 413 Utente: apollonia Autorità emittente: Filippo II, re di Macedonia (359-336 a. C.) Valore nominale: Tetradramma Millesimo: Non presente Post n°: 661 Utente: cliff Autorità emittente: Galba Valore nominale: Sesterzio Millesimo: Non presente Post n°: 174 Utente: picchio Autorità emittente: Enrico VII di Lussemburgo – Imperatore e Re d’Italia (1300 – 1310) Monetazione con il titolo di Imperatore (1312-1313) Valore nominale: Grosso Tornese Millesimo: Non presente Post n°: 64 Utente: savoiardo Autorità emittente: Casa Savoia, Amedeo VI (1343 - 1383) Valore nominale: Obolo Millesimo: Non presente Post n°: 500 Utente: g.aulisio Autorità emittente: Impero Latino (Costantinopoli 1204-1261) Valore nominale: Aspron trachy nomisma Millesimo: Non presente Post n°: 65 Utente: lucadesign85 Autorità emittente: Repubblica di Venezia - Doge Paolo Renier (1779-1789) Valore nominale: Ducatone da 124 Soldi con S. Giustina Millesimo: Non presente Post n°: 57 Utente: piergi00 Autorità emittente: Vittorio Amedeo III (1773-1796) Valore nominale: 2 Denari Millesimo: 1691 Post n°: 484 Utente: Parpajola Autorità emittente: Zecca Anonima Falsificazione Massimiliano Sforza VIII Duca di Milano ( 1512 - 1515 ) Valore nominale: Grosso Millesimo: Non presente Post n°: 52 Utente: Giankyv Autorità emittente: Regno d'Italia Valore nominale: 100 Lire Millesimo: 1925 Post n°: 394 Utente: ihuru3 Autorità emittente: Regno d’Italia – Vittorio Emanuele III Valore nominale: 20 Lire Millesimo: 1936 Post n°: 420 Utente: lucadesign85 Autorità emittente: Regno d'Italia - Napoleone I Imperatore e Re (1805-1814) Valore nominale: 1 Centesimo Millesimo: 1810 Post n°: 125 Utente: renato Autorità emittente: Vittorio Emanuele III - Regno d'Italia Valore nominale: 20 centesimi (progetto - anno 1907) Millesimo: 1907 Post n°: 635 Utente: francesco77 Autorità emittente: Ferdinando II re del Regno delle Due Sicilie Valore nominale: Medaglia per l'assunzione al trono del Regno delle Due Sicilie di Ferdinando II di Borbone Millesimo: 1830 Post n°: 12 Utente: piergi00 Autorità emittente: Carlo Emanuele III di Savoia Valore nominale: Gettone/Tessera Millesimo: 1757 Post n°: 47 Utente: nikita_ Autorità emittente: Regno di Sardegna Valore nominale: £ire 200 Millesimo: 17991 punto
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Vi segnalo quanto segue: On January 16, 2014, U.S. Customs and Border Protection announced new import restrictions on all Celtic, Greek, Roman Provincial,Bulgarian and Byzantine Imperial and Ottoman coins made in Bulgaria as recently as 1750. The restrictions also encompass unidentified “Greek coins from nearby regions that are found in Bulgaria.” This is another major expansion of import restrictions, and one that for the first time reaches coins made as recently as the 18th c. Specifically, the designated list, taken from the Federal Register (a publication that announces new federal regulations) is as follows. 7. Coins – In copper, bronze, silver and gold. Many of the listed coins with inscriptions in Greek can be found in B. Head, Historia Numorum: A Manual of Greek Numismatics (London, 1911)and C.M. Kraay, Archaic and Classical Greek Coins (London, 1976). Many of the Roman provincial mints in modern Bulgaria are covered in I. Varbanov, Greek Imperial Coins I: Dacia, Moesia Superior, MoesiaInferior (Bourgas, 2005), id., Greek Imperial Coins II: Thrace (from Abderato Pautalia) (Bourgas, 2005), id., Greek Imperial Coins III:Thrace (from Perinthus to Trajanopolis), Chersonesos Thraciae, Insula Thraciae, Macedonia (Bourgas 2007). A non-exclusive list of pre-Roman and Roman mints include Mesembria (modern Nesembar), Dionysopolis (Balchik), Marcianopolis (Devnya), Nicopolis ad Istrum (near Veliko Tarnovo), Odessus (Varna), Anchialus (Pomorie), Apollonia Pontica (Sozopol), Cabyle (Kabile), Deultum (Debelt), Nicopolis ad Nestum (Garmen), Pautalia (Kyustendil), Philippopolis (Plovdiv), Serdica (Sofia), and Augusta Traiana (Stara Zagora). Later coins may be found in A. Radushev and G. Zhekov, Catalogue of Bulgarian Medieval Coins IX-XV c. (Sofia 1999) and J.Youroukova and V. Penchev, Bulgarian Medieval Coins and Seals (Sofia 1990). a. Pre-monetary media of exchange including “arrow money,” bells, and bracelets. Approximate date: 13th century B.C. through 6th century B. b. Thracian and Hellenistic coins struck in gold, silver, and bronze by city-states and kingdoms that operated in the territory of the modern Bulgarian state. This designation includes official coinages of Greek-using city-states and kingdoms, Sycthian and Celtic coinage, and local imitations of official issues. Also included are Greek coins from nearby regions that are found in Bulgaria. Approximate date: 6th century BC through the 1st century B. c. Roman provincial coins – Locally produced coins usually struck in bronze or copper at mints in the territory of the modern state of Bulgaria. May also be silver, silver plate, or gold. Approximate date: 1st century BC through the 4th century AD. d. Coinage of the First and Second Bulgarian Empires and Byzantine Empire – Struck in gold, silver, and bronze by Bulgarian andByzantine emperors at mints within the modern state of Bulgaria. Approximate date: 4th century A.D. through AD 1396. e. Ottoman coins – Struck at mints within the modern state of Bulgaria. Approximate date: A.D. 1396 through A.D. 1750.1 punto
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Si si, era il precedente...grazieee Sarebbe bello farci un quadro da tenere a portata di vista, così ci sembrerebbe di essere sempre tutti insieme. Perchè non cerchi di prepararne uno in alta definizione Nikita, così che si possa stampare bene...1 punto
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Buona serata Con quello che te li fanno pagare..... E vedrai quelli delle medie! Per non parlare di quelli di storia! Ogni anno nuova edizione e la precedente non va più bene e sfogliando il nuovo libro ti accorgi che hanno cambiato le foto, ma il testo è lo stesso, compreso le balle sull'unita' d'Italia. Solo che così facendo non puoi comperare quelli usati. Saluti Luciano1 punto
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@@alessandro1970 Ti faccio i complimenti anch'io, valgono anche per quelle che hai postato in "orrori di conio".................... :D1 punto
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@@spillo77 Qui ne puoi vedere altri................... eurorare.blog.mongenie.com/index/tag/coeur+decentr%E9 mi sa che non va il collegamento del link, problema mio, stasera vedo di inserirlo correttamente.1 punto
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credo fosse questa... http://www.lamoneta.it/topic/94591-strappigraffi-di-conio/?hl=%2Bstrappi+%2Bconio sono i cosidetti "strappi di conio" L'ipotesi di riportare il peso negli standard giusti non mi convince ;)1 punto
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@@spillo77 Per chi apprezza i difetti di conio è una bellissima moneta, il tondello interno è completamente deformato, davvero una botta di fortuna trovarne una, stupenda.1 punto
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" Italiani dove siete ?" Il tema proposto e' attuale , complesso e degnissimo di essere discusso , ma parte da molto lontano , non si puo' e non si deve ridurlo al momento attuale , ai giorni recenti e al solo problema dei cellulari di ultima generazione , abiti firmati , apparizioni fugaci in TV , ecc. , che tanto successo hanno questi "beni" materiali e desiderio di apparire nei giovani ed anche meno giovani . Fatta questa breve premessa l' abbandono o l' indifferenza dalla cultura , cioe' del patrimonio artistico ed archeologico da parte degli Italiani , e' atavico , senza peccare di eresia , perche' e' un fatto storico , si potrebbe affermare che i primi cittadini a rinnegare il patrimonio avuto in eredita' dagli antichi furono i Cristiani del IV e V secolo , quando ormai depositari della ufficialita' della religione di Stato , si sentirono autorizzati a depredare e in parte a distruggere gli antichi monumenti pagani con i loro arredi e immagini delle deita' in metalli preziosi e non , o in marmo ; seguirono secoli di oscurita' nel campo culturale , artistico , scientifico , fino al Rinascimento , epoca d' Oro per la nostra Italia , i cui risultati prodotti da quegli Ingegni ammiriamo oggi nelle nostre citta' e nei Musei sparsi copiosi nel territorio , che fanno dell' Italia la maggiore depositaria mondiale di questi Beni . Il grosso problema e' che non sappiamo "sfruttare" a vantaggio nazionale questa ricchezza , questo "petrolio" , che le generazioni passate ci hanno lasciato in eredita' , un po' per incapacita' di chi dovrebbe essere proposto a sviluppare con misure adatte e ad incrementare l' interesse pubblico , nazionale ed internazionale , verso queste ricchezze ; un po' , ma forse e' una conseguenza , perché nella popolazione , troppo oppressa dai problemi attuali , manca quella capacita' e voglia di reagire alla quotidianita' , frastornata anche dai Media che ormai sono i veri padroni e forse i "condizionatori" delle Masse . Per terminare , non voglio essere troppo lungo ma ci sarebbe da scrivere , eccome , voglio portare un esempio banale di come non si "sfrutta" e non si resuscita un monumento antico , a Roma come molti sanno esiste il Circo Massimo , ora indegnamente utilizzato come passeggio , come raduni , come montaggi di maxi schermi , oppure per manisfestazioni piu' o meno culturali , questo antico circo , ben piu' antico ed importante del Colosseo , era adibito a corse di carri con dimensioni veramente colossali , era infatti lungo 621 metri e largo 118 metri , poteva ospitare 250.000 persone , contro un massimo di 80.000 persone del Colosseo ; in questo circo oggi sepolto sotto parecchi metri di depositi alluvionali e detriti , tali da formare una valle , esistevano bellezze e preziosita' di ogni genere , metalli preziosi e non , con marmi rari lavorati in tutte le forme , strutture gigantesche , ebbene di tutte queste ricchezze , di cui probabilmente ancora una grande quantita' , sono ancora li sotto sepolte e dimenticate , solo un obelisco fu recuperato nel 1587 e trasportato poi in Piazza San Giovanni in Laterano , questo obelisco portato a Roma da Costanzo II nel 357 e posto originariamente al centro della Spina del Circo in sostituzione di quello di Augusto alto 25,90 metri e ritrovato anch'esso nello stesso anno drizzato poi in Piazza del Popolo , aveva ed ha un altezza di 32,18 metri , il piu' alto al mondo . Termino qui forse sono andato un po' fuori tema .1 punto
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Davvero gradevole per una bella e rara tipologia. Le monete della reggenza sono sempre molto affascinanti... quanto mi piacerebbe fotografartela! :)1 punto
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Ho ritrovato nel mio computer alcuni miei vecchi appunti, che cercavano di dare un minimo di sistemata al mare magnum delle emilitre di Akragas, distinguendo prima due grandi gruppi: "con aquila a testa bassa" e con "aquila a testa alta". Mi fa piacere condividere questi miei scarni appunti, nella speranza che qualcuno voglia poi approfondire..... Purtroppo non avevo poi raccolto le relative immagini (troppo impegnativo!). Serie “aquila a testa bassa” 1 Emilitron AE g. 31.26-12.11; Æ 31-26 mm Obv. Aquila a destra a testa bassa e ad ali aperte con lepre negli artigli, con o senza foglia davanti; intorno AKRA o AKRAGANTINON variamente disposto. Rev. Granchio con o senza foglia o pécten tra le chele o serpe in una chela; sotto, gambero a destra o a sin., oppure Ippocampo a destra con pecten o a sin. o con con capo retrospicente, oppure polpo e conchiglia; intorno, sei globetti variamente disposti. a Ob. Aquila con lepre - Rv. Gambero a sinistra Calc. 10 a.1 Ob. “ - Rv. Con foglia tra le chele Calc. 11 a.2 Ob. “ - Rv. Granchio con pécten tra le chele Calc. -. Conio di Rv. inedito b Ob. “ - Rv. Gambero a destra Calc. 15 b.1 Ob. “ - Rv. Con foglia tra le chele Calc. 14 c Ob. “ - Rv. Ippocampo a destra Calc. 19 c.1 Ob. “ - Rv. Con capo retrospicente Calc. 21 c.2 Ob. “ - Rv. Con pécten davanti Calc. -. (cfr. Rv. del 17A-18OS) d Ob. “ - Rv. Ippocampo a sinistra Calc. 22 e Ob. “ - Rv. Polpo e conchiglia Calc. -. ; BMC 88; CNG June 1991, n°332. f Ob. Aquila con lepre e foglia davanti - Rv. Ippocampo a destra Calc. 17A f.1 Ob. “ - Rv. Granchio con serpe nella chela sin. Calc. -. (stesso conio di dritto del n°17A). Conio Rv. inedito. f.2 Ob. “ - Rv. Ippocampo a d. con pécten Calc. 18OS g Ob. “ - Rv. Polpo e conchiglia Calc. 17; McClean , pl. 66, 4 Circa la variante con foglia davanti l’aquila (d – d3) è da rilevare che da una attenta osservazione di esmeplari in alta conservazione e provenienti dallo stesso conio di dritto, appare evidente che la preda tra gli artigli dell’aquila è sempre una lepre, e non una tartaruga come erroneamente percepito dal Calciati, e nemmeno un porcellino d’India come ipotizzato da altri autori Questa intera prima emissione di emilitron presenta sia una grande varietà di stili e di conii, così come una notevole escursione ponderale, elementi questi che fanno presumere una coniazione protratta a lungo nel tempo ed anche una o più successive leggere riduzioni del piede teorico ponderale di riferimento. 2 Emilitron AE g. 25,32-11.18; Æ 29-25 mm Obv. Aquila a sinistra a testa bassa e ad ali aperte con lepre negli artigli; intorno AKRA variamente disposto. Rev. Granchio con o senza foglia ; sotto, gambero a destra o a sin., con o senza conchiglia e mollusco; intorno, sei globetti variamente disposti. a Ob. Aquila con lepre - Rv. Gambero a destra Calc. 24, SNG ANS 1028. a.1 Ob. “ -Rv. Granchio con foglia tra le chele Calc. 23 a.2 Ob. “ -Rv. Gambero a sinistra Calc. 26 a.3 Ob. “ -Rv. Gambero con conchiglia (o “Spirografus Spallanzanii”) e mollusco anelliforme Calc. 26A b Ob. “ -Rv. Ippocampo a sinistra Calc. 10; BMC 94. b.1 Ob. “ -Rv. Ippocampo a destra Calc. - Dalla media ponderale e dal diametro medio del tondello, questa seconda emissione con aquila a sinistra , appare essere leggermente successiva alla precedente, anche se non mancano incroci di conii con quest’ultima. 3 Emilitron AE g. 22.02-18.15; Æ 32-30 mm Obv. Aquila ad ali aperte in volo orizzontale a destra, con serpe negli artigli; nel campo a sin., AKRA. Rev. Granchio ; sotto, gambero a sinistra.; intorno, sei globetti variamente disposti. Calc. 29; Bank Leu 6/1976 n°62; Gabrici 15; Hunter 49, XI, 18. (Obv. dies = 1; Rev. dies = 2) 8 esemplari noti. Questa emissione con serpe tra gli artigli dell’aquila è la più rara tra tutte le emilitre bronzee di Akragas, Sono noti un prototipo di emissione di Olimpia ed una gemma conservata al British Museum con lo stesso soggetto, quest’ultima segnalata da Ulla Westermark. In conclusione questa intera prima serie di emilitre bronzee di Akragas con aquila a testa bassa , in genere presenta un tondello piuttosto largo e leggermente piatto ed in ciò si distingue dalla successiva serie con aquila a testa alta, che ha caratteristiche morfologiche diverse. Serie “aquila a testa alta” 4 Emilitron AE g. 23.85-17.68; Æ 29-28 mm Obv. Aquila stante a destra a testa alta con lepre negli artigli, con mosca davanti; intorno, AKRAGANTINON retrogrado. Rev. Granchio; sotto, gambero a destra, oppure Tritone a destra con bùccina, oppure polpo e conchiglia, oppure Ippocampo a sinistra; intorno, sei globetti variamente disposti. a Ob. Aquila con mosca - Rv. Gambero a destra Calc. 31; Arslan 55 b Ob. “ -Rv. Tritone a destra con bùccina Calc. 32; SNG Coop 71; SNG Munchen 117- 118; BMC 89. Rizzo, tav. III, 13. c Ob. “ -Rv. Polpo e conchiglia Calc. 33; SNG ANS 1030. d Ob. “ -Rv. Kètos a sinisrra Calc. 34 E’ da notare che in questa seconda serie di emilitre compare per la prima volta quale soggetto sotto il granchio, il Tritone con bùccina, che, dopo il tipo dell’aquila con serpe tra gi artigli, è il soggetto più raro raffigurato nelle emilitre akragantine. Che il soggetto sia un Tritone e non il mostro Scylla, come in un primo moneto ipotizzato in analogia con i coevi tetradrammi, lo si deduce dalla conchiglia a spirale che la deità tiene in mano ed entro cui soffia per placare le agitate acque marine. 5 Emilitron AE g. 23,45-20,46; Æ 29-28 mm Obv. Aquila stante a sinistra a testa alta con lepre negli artigli, con senza mosca davanti; intorno, AKRAGANTINON retrogrado.o destrorso Rev. Granchio; sotto, Tritone a destra con bùccina o gambero a sinistra; intorno, sei globetti variamente disposti. a Ob. Aquila con mosca davanti - Rv. Tritone a destra con bùccina; Calc. 49; Giesecke, pl. 11, 2.; Virzì tav. 19;n°583; McClean 2056,tav.66,2; BMC 90; SNG Lloyd 838. b Ob. Aquila senza mosca davanti - Rv. Gambero a sinistra; Calc. 44. Arslan 61. Questa variante con aquila a sinistra appare essere la più rara all’interno delle serie con aquila a testa alta e lepre negli artigli. 6 Emilitron AE g.26.70-17.10; Æ 29-27mm Obv. Aquila stante a destra a testa alta con grosso pesce negli artigli.; intorno, AKRAGANTINON retrogrado.o destrorso Rev. Granchio; sotto, gambero a destra o a sin. o con foglia tra le chele oppure Tritone a destra con bùccina, oppure polpo e conchiglia, oppure Ippocampo a destra, oppure protome di granchio e chela orizzontale; intorno, sei globetti variamente disposti. a Ob. Aquila con pesce - Rv. Gambero a destra Calc. 36 a.1 Ob. “ -Rv. Gambero a sinistra Calc. 38 a.2 Ob. “ -Rv. Granchio con foglia tra le chele Calc. 37 b Ob. “ -Rv. Tritone a destra con bùccina Calc. 39; SNG Munchen 119. c Ob. “ -Rv. Polpo e conchiglia Calc. -. (cfr n°40, assenza di serpe non distinta dal Calciati) c.1 Ob. “ -Rv. Granchio con serpe nella chela sinistra Calc. - Conio di Rv. inedito c.2 Ob. “ -Rv. Granchio con serpe nella chela destra Calc. 40 d Ob. “ -Rv. Ippocampo a destra Calc. 41 e Ob. “ -Rv. Sotto il granchio con serpe nella chela sin., protome di granchio e chela di granchio orizzontale. Calc. 42; SNG Munchen 114. 7 Emilitron AE g. 23.40-18.45; Æ 30-27 mm Obv. Aquila stante a sinistra a testa alta con grosso pesce negli artigli.; intorno, AKRAGANTINON retrogrado.o destrorso Rev. Granchio; sotto, gambero a destra o a sin. o con granchio foglia tra le chele oppure Tritone a destra con bùccina, oppure polpo e conchiglia, oppure Ippocampo a destra, oppure protome di granchio e chela orizzontale; intorno, sei globetti variamente disposti. a Ob. Aquila con pesce - Rv. Gambero a destra Calc. 45 a.1 Ob. “ -Rv. Gambero a sinistra Calc. 46 b Ob. “ -Rv. Tritone a destra con bùccina Calc. 48 c Ob. “ -Rv. Polpo e conchiglia Calc. 47 c.1 Ob. “ -Rv. Granchio con serpe nella chela destra. Calc -. (n°43 var.) Conio Rv inedito. c.2 Ob. “ -Rv. Granchio con serpe nella chela sinistra. Calc 43. Virzì, pl. 8, 5791 punto
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Queste monete vanno acquistate da professionisti seri, con perizia fotografica. Quando vedi una moneta del genere ad un prezzo di molto inferiore, questo puzza di bruciato. Nessuno regala niente, ricordatevi, chiaramente parlo delle monete originali. :good:1 punto
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una riproduzione e non penso nemmeno che sia oro e se è presente, è in peso molto approssimativo. Un particolare da guardare molto bene sono l' interno della corona, in quelle false, il tutto è molto approssimativo come dal resto le foglie e le ghiande1 punto
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Questo è indiscutibilmente vero; però valuta anche il fatto che un PDF unico sarebbe meno gestibile e fruibile. I cataloghi del sito sono effettivamente "rigidi" come impaginazione (ad esempio non permettono di inserire delle pagine come chiedi) però permettono di essere riempiti a piú mani direttamente online. Comunque manca in effetti un catalogo di banconote e sono assolutamente favorevole all'iniziativa!1 punto
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Buona giornata ....un leoncino "zerbinato", messo li... come una cosa posata.... quasi fosse il cagnolino di casa :blum: A volte in primo piano, a volte che fa capolino da dietro le quinte o da qualche oggetto o persona, a volte che sorregge.... insomma, il leone è irrinunciabile. Luca, è un'osella veramente di fascino; il leoncino, in questo caso, è a guardia del corno, anch'esso in primo piano, simbolo della Repubblica; da questa immagine si potrebbe pensare che è il Loredan, prostrato davanti alla Madonna, come uomo comune e non come impersonificazione della Repubblica. saluti luciano1 punto
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Determinare l'esistenza o meno di alcuni nummi o di alcune varianti, non è un lavoro semplice. Bisogna fare indagini molto approfondite, sia bibliografiche che museali. E' necessaria una ricostruzione cronologica dei vari studiosi, per stanare dove vi può essere stato l'errore bibliografico originario. Ricordo, per esperienza personale, che per dimostrare la NON esistenza della dracma di Teate Apula, impiegai mesi. Ma alla fine il lavoro fu appagante, perchè diede un'enorme luce su questioni cronologiche di questa zecca e pose fine ad un errore ripetuto per secoli. Se qualcuno vuole cimentarsi con questi nummi è il benvenuto. Saluti.1 punto
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Interessante, ma bisognerebbe ritrovare gli esemplari in originale. Talvolta i vecchi autori credevano di leggere determinate lettere, prendendo anche delle cantonate, specialmente se di modesta conservazione. Non è possibile fidarsi solo di vecchi disegni.... Tuttavia è sempre possibile trovare esemplari con toro androprosopo se forse sono imitazioni e quindi con legenda deformata. Comunque, un esempio della difficoltà di leggere lettere in simili bronzi è riportato in questa discussione: http://www.lamoneta.it/topic/110695-neapolis/1 punto
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La mia idea è di creare un catalogo .pdf ,ma non per uso personale,bensì per darlo gratuitamente agli utenti del sito... Magari può essere messo nella sezione dei cataloghi,credo che un catalogo .pdf sia più "user-friendly" di un catalogo da realizzare come pagine web,anche perchè lavorando con il programma di grafica Gimp posso inserire dettagli e comunque dargli un impostazione che tramite una pagina internet non riuscirei a dargli... Si potrebbe inserirlo come file .pdf da scaricare,magari mettendo dei limiti,come ad esempio un numero X di messaggi che gli utenti devono avere per poterlo scaricare,così sarebbe a disposizione dei veri utenti del sito... Oppure creare delle sottopagine nella sezione del catalogo italiano qui sul sito,in cui di volta in volta inserire le immagini delle pagine che sono state realizzate,così da "sfogliare" le pagine del catalogo direttamente dal sito :)1 punto
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Non c'è peggior persona di chi non sa fare il proprio mestiere, perché chiede di essere pagato per qualcosa di cui non è capace. Io voglio solo vedere la diretta streaming, e spero che non lo ritirino, perché saranno grosse risate vederlo salire! :D credo che, sempre se non lo ritirano, qualcuno offrirà sicuramente!1 punto
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sono proprio le caratteristiche della moneta che non convincono, lo stile , la patina, la forma cosi tonda quasi perfetta la fisionomia della faccia l aquila sembra di stile 800, secondo me é falsa1 punto
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Taglio: 2o cents Nazione: Lettonia Anno: 2014 Tiratura: ?? Condizioni: qFDC Città: Palermo Note: la mia prima 2014 ...1 punto
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@@francesco77 non c era bisogno di citarmi ...era solo un particolare su cui ponevo l'accento..per me come ho già detto precedentemente il tondello è bello anche a livello stilistico, il ritratto mi piace mi rapisce..sarà la semplicità sarà il fatto che è così raro da trovare, a me piace un sacco mi piace perchè è l'emblema della non dozzinalità della moneta stessa, io me la sogno ora come ora una moneta così e credo di averlo già ampiamente messo in luce, poi non so se qualcuno ha qualche interrogativo si intavola una discussione...io ho chiesto la cifra per primo per associare alla moneta un numero..che poi così male non fa credo...anche per stabilire tra quanti anni potrò permettermela...non per giudicare se comprata cara o comprata bene, io rifaccio i miei complimenti...perchè la avessi io in collezione ne sarei fiero...passo e chiudo ;D1 punto
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DE GREGE EPICURI Mah, le poche che ho visto sulle Silloge (mi pare SNG Copenaghen, volume con Crimea, Tracia ecc.), o forse anche su cataloghi d'asta, erano abbastanza diverse, non avevano dettagli così definiti (guarda i capelli al D., sembrano fatti col compasso) ed avevano tutte una notevole patina o comunque molti "segni del tempo". Questa non ha assolutamente patina (salvo qualcosa di nerastro chiaramente posticcio) e non ha alcun segno di usura. Inoltre in alcuni punti sembra emergere del rame vivo.1 punto
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L'amministrazione della legge romana , nel civile e nel penale , nel corso del IV secolo e successivo , fino al riordino e alla semplificazione delle stesse , fatto eseguire da Giustiniano nel 535 , progressivamente nel corso di quattro cinque anni poi racchiuso nel Corpus Iuris Civilis , che e' ancora alla base del diritto europeo e forse mondiale , e' sorprendentemente simile a fatti che purtroppo avvengono ancora ai nostri giorni , di cui ne siamo testimoni , che dimostrano come gli uomini o alcuni uomini , siano poco o nulla cambiati quando raggiungono importanti gradi nell' Amministrazione della cosa pubblica . A tale riguardo credo interessante fare riferimento ad un illustre e ben conosciuto personaggio storico della Roma del IV secolo , questi era Quinto Aurelio Simmaco , Sommo Oratore , Senatore , Principe del Senato , Prefetto dell' Urbe , di fede pagana ; l' opera scritta che ci e' pervenuta dall' abisso dei secoli si riduce all' epistololario , cioe' 49 "relationes" che il nostro personaggio nel periodo della sua Prefettura urbana scambiava con l' Amministrazione imperiale a Milano , con l' Imperatore stesso Graziano e con quello della parte orientale dell' Impero , Teodosio . Queste 49 "relaziones" contengono importanti informazioni di come funzionava l' amministrazione della legge civile e penale nella Roma del IV secolo ; non si puo' naturalmente qui riportarle , quindi mi limito ad alcuni passaggi estratti da un recente libro apparso su Simmaco , ma che ben rendono l' idea della situazione dell' epoca : " ......perché , chiarisce , e' sulle mie spalle che cadra' il peso di tutti gli affari , se verranno a mancare gli altri , perché vostra Maesta' oberata da tante occupazioni , non avra' potuto selezionarli ( qui Simmaco si riferisce alle persone oneste ) , per fortuna il nostro tempo dispone di persone piu' degne , ricca e' la vena di persone oneste " . Continua l' autore del libro " .......questo e' un punto di vista che egli ( Simmaco ) manifesta piu' e piu' volte anche nella sua corrispondenza privata , basato sulla considerazione che , data la corruzione che regnava nella burocrazia , chi ambiva a farne parte , il piu' delle volte era motivato dall' ansia di arricchirsi ........ma tornando al contenuto di questo rapporto c'e' da osservare che esso contiene una grave accusa contro l' Amministrazione centrale la quale condizionata dal Clientelismo che predominava non solo nella burocrazia , ma in tutta la societa' , basava la sua politica di assunzione e di avanzamento del personale non gia' su criteri di merito , ma sul peso di amicizie e sul giuoco dei favoritismi ......ma di questo Simmaco avrebbe dovuto meravigliarsi meno di chiunque altro visto che un po' meno di un quarto delle sue lettere e' costituito da commendatizie , alcune delle quali sono in favore di impiegati assenteisti che desiderano evitare le sanzioni previste per la loro mancanza o che desiderano essere trasferiti in posti dove hanno degli interessi o genericamente desiderano godere della benevolenza dei loro superiori........questo dilagante clientelismo che era stato sempre presente nel mondo romano , fu esasperato sia dalla trasformazione operata da Diocleziano , da Principato in Dominato , cioe' in una monarchia assoluta , sia dalla fissione della Societa' provocata dal trionfo del Cristianesimo , la quale faceva sentire i suoi effetti in tutti i campi " Come si puo' capire anche da tutti i tratti di scrittura di Simmaco , nel IV secolo siamo di fronte ad un modo di rivolgersi all' Imperatore come non piu' " ad un primo tra pari " , ma dall' avvento al principato di Diocleziano , ad un Dominus , che corrisponde ad un Dio in Terra o piu' volgarmente ad un Padre Padrone , da qui la nascita di una Amministrazione e di una Burocrazia complessa e macchinosa che produsse inevitabilmente costi enormi per le casse dello Stato e il proliferare di corruzione e clientelismo , fatti di cui ancora oggi ne portiamo un triste retaggio .1 punto
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Speriamo abbia successo, l'ultima edizione fu un disastro, soprattutto perché mancavano i commercianti, c'erano 4 gatti (che a Vicenza, si sa, sono sempre un po' in apprensione.... :blum: )1 punto
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Ripesco questa interessantissima discussione perchè, come molti di voi avranno già fatto, in questi giorni mi sono posto la seguente domanda che vi giro con molta curiosità: Come mai tali graffi "di conio" sono presenti solo sulle monete d'oro e d'argento e non sulle monete di rame? Mi rendo conto che per molti la domanda potrà sembrare banale, ma per un novizio come me, pochi aspetti della numismatica sono banali... Saluti1 punto
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