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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/06/14 in tutte le aree
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Ora che si è formalizzata la nuova sezione di Venezia ed immagino la moneta veneta in generale possiamo finalmente dividere il forum in due. Le zecche importanti per interesse storico e collezionistico: moneta pontificia, sabauda, dei regni di Napoli e di Sicilia, e la tanto agognata nuova sezione di Venezia da una parte; la moneta locale, di poco conto, di nessun interesse storico ed artistico, di alcuna valenza commerciale, nociva al punto da non poter essere mischiata al resto delle zecche di prima categoria. Parliamo di zecche ridicole, zecche locali; hanno coniato, si, ma con diffusione limitata della propria moneta non riconosciuta come un mezzo di pagamento interstatale o nazionale. Poiché queste sono le idee del forum, mi attengo alla separazione drastica in zecche di primaria importanza ed il resto. Mi pare, ripeto, mi pare che il fiorino fosse accettato in pagamento in tutta l’Europa commerciale, al punto di trovarlo in ripostigli in ogni dove; mi pare che banchieri lombardi, genovesi e fiorentini avessero uffici di accreditamento anche a nord del Reno. Certamente mi sbaglio perché se di moneta locale si tratta ciò, non può essere possibile. E sono certamente in errore nel credere che convenzionalmente la moneta principe in argento: il “testone”, si è finalizzato e divulgato da una zecca locale e marginale … pare sia Milano, un paese poco più di sobborgo cittadino tra Torino e Venezia. Il detto: “L'oro nasce in America, muore a Siviglia e viene seppellito a Genova” è privo di ogni fondamento, quindi le banche di riferimento che stavano giusto davanti alla Lanterna devono essere un errore storico. Mi si farà notare che le zecche di prima categoria hanno storia secolare e mai si sono piegate al dominio dello straniero. A Napoli e Sicilia spagnoli e francesi ci sono stati a lungo ed assai comodi; Venezia dal 1797 ha battuto moneta solo conto terzi (ad eccezione della Repubblica del ’48). Questo potrebbe essere vero per le pontificie e sabaude, ci si dimentica il periodo napoleonico dove il tutto era annesso o conglobato; storicamente e per studio della numismatica non vedo quale sia lo svantaggio o la vergogna ad aver coniato per lo “straniero” dato che oggi giorno siamo nella medesima situazione. Sono per la strenua difesa della “zecca locale”, della zecca che non ha sezione autonoma, dove chi entra legge di tutto ed impara di tutto, ma soprattutto scrive di tutto. Zecche senza arte ne parte di: Milano, Retegno, Mantova, Bozzolo, Castiglione, Ferrara, Modena, Mirandola, Reggio, Parma, Piacenza, Genova, Monaco, Massa, Firenze, Lucca, Pisa, Siena, Pesaro, Urbino etc. etc. non vi abbandonerò ! Non mi lascerò tentare dalle zecche di prima categoria con una bella sezione tutta loro, dove tutto è ordinato, i giuli con i giuli, le piastre con le piastre, gli zecchini con gli zecchini, io starò con voi finche nummo non mi separi. Sarò avido di conoscere il percorso di una trillina e dei suoi simili in altra zecca locale; conoscere gli spostamenti di grandi incisori di zecche locali… che so... tale Pastorino, un Leone Leoni, un Gaspare Mola … come si chiama quello mezzo matto che non mi viene mai in mente … ah Cellini, ... Benvenuto Cellini, un cesellatore semi sconosciuto dicono abbia fatto delle gran belle monete in zecche locali. Oppure la meravigliosa storia di un testone di Genova che diventa “stellino” a Firenze (tra zecche locali è autorizzato il contagio). Spero solo non ci saranno altri moti sussultori, ondulatori e scissionisti, in fondo le zecche locali di Milano, Genova e Firenze hanno generato in un anno solo 100 discussioni, abbastanza da aprire un paio di sezioni, ma perderebbero di interesse se separate dal contesto che le ha generate. Bene sapete dove sarà facile trovarmi: zecca locale; una moneta, una storia. posto la prima moneta locale, senza arte ne parte. chissà ... forse @@magdi ha voglia di spenderci due secondi, o @R.E.IN.SENA o chiunque altro ... altrimenti lo farò io.11 punti
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Innanzitutto ho capito che la Giovanna è quella che conosco io. Un abbraccio. Prima di tutto un associato Nip è un commerciante e vive del commercio delle monete, purtroppo è un dato di fatto. Quindi è lì per vendere, ha affrontato delle spese per esserci e quindi si auspicherebbe che il bilancio avesse il segno più, non c'è qualcun altro che a fine mese gli dà uno stipendio. Detto questo io non mi sono mai rifiutato di fare due chiacchiere anche se gli argomenti sollevati da favaldar non sono di facile soluzione. Stilare una classifica dei periti lo trovo un po' pericoloso, secondo me il successo di un perito lo stabilisce il mercato. Gradi di conservazione: su questo terreno facciamo fatica ad avere un metro di giudizio comune, purtroppo quando c'è di mezzo l'uomo e quindi l'elemento soggettivo con tutte le varie sfaccettature non si potrà mai avere uniformità di giudizio. Anche qua, secondo me il successo lo stabilisce il mercato e quindi la clientela. Sugli aspetti relativi al contatto con la clientela, io sono a disposizione. Ma anche io, come i miei colleghi, sono, in primis, un commerciante, e quindi vivo di monete. Non vorrei essere crudo o secco in questa disamina ma è meglio non girarci tanto attorno.3 punti
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Eee che ci vuole....sapevo di averla già vista.... Si tratta di una muraiola di Ferrara per Ercole II d'Este. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FEERES/3 ciao Mario3 punti
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Ad averceli 100 euro da spendere solo per investimento :pardon: per quanto mi riguarda il discorso è inverso,finchè non faccio un affare sono bloccato per mancanza di fondi!!! Ne ho viste di monete che vorrei comprerei ad occhi chiusi ... Per ora studio e cerco di accrescere la mia capacità visiva/valutativa,in modo da diventare autonomo un giorno :good: ed è il miglior investimento per me ...3 punti
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e per finire................... :yahoo: :yahoo: :yahoo: Taglio: 1 euro Nazione: Monaco Anno: 2002 Tiratura: 472.500 Condizione: B Città: Milano3 punti
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Ciao a tutti, amici Lamonetiani, a 7 anni dalla ricerca che feci sull'origine dei formati delle monete della zona euro (http://www.lamoneta....le-euro-monete/) vorrei condividere con voi questa immagine, frutto del mio interesse per le monete che l'Euro sta via via consegnando alla storia passata. Come noterete sono in ordine alfabetico/temporale. Quelle entrate insieme sono in ordine alfabetico e poi via via sono in ordine temporale. Si può notare come la moneta più antica circolante in Europa, tra quelle entrate nella zona euro, fosse il Gulden Olandese. La seguiva, come anzianità il Franco Francese, figlio della Rivoluzione Francese. A seguito del periodo Napoleonico, intorno alla metà del XIX secolo, con alterne vicende, presero vita il Franco Lussemburghese, il Franco Monegasco, il Franco Belga, la Lira Sammarinese, la Lira Italiana, il Marco Finlandese, la Peseta Spagnola e la Dracma Greca. Tutte ufficialmente o ufficiosamente entrate nell'enorme elenco delle monete che aderirono all'Unione Monetaria Latina (ripeto ufficialmente o unilateralmente, guardate qui: http://www.unionlati...l_countries.php) Germania (Marco Tedesco) ed Italia inoltre, adottarono le loro monete anche a seguito della loro unificazione nazionale. San Marino ed il Principato di Monaco, a seguito di accordi bilaterali con Italia e Francia. La Lira Cipriota (o Sterlina Cipriota) invece fu introdotta, nella II metà dell'800 dagli inglesi (a parità con la Sterlina Britannica), e conservata dai ciprioti, anche dopo l'indipendenza raggiunta nel 1960. Tra quelle rappresentate nell'immagine, è l'unica, che forse ha circolato poco o nulla in forma di moneta, poichè circolava la banconota da 1 lira, e si producevano monete in grossi quantitativi per la circolazione, fino ai 50 centesimi di Lira. Altre monete europee, apparverò sul palcoscenico della storia, nella prima metà del '900. La Sterlina Irlandese, a seguito dell'indipendenza dalla Gran Bretagna, la Lira Vaticana a seguito dei Patti Lateranensi e lo Scellino Austriaco a seguito della I Guerra Mondiale e dello scioglimento dell'Impero Austro Ungarico. L'Escudo Portoghese nacque a seguito della rivoluzione del 1910, sostituendo il Reale. All'indipendenza dalla Gran Bretagna, risale la nascita della Lira Maltese nella II metà nel '900. Hanno avuto due periodi di vita invece la Corona Estone ed il Lats Lettone, a causa dell'indipendenza raggiunta dai due paesi tra le due guerre, persa sotto l'URSS (in cui fu adottato il Rublo) e riacquistata dopo la caduta del Muro di Berlino. A ben pensarci, anche l'URSS fu una sorta di Unione Monetaria, seppur con un sistema economico e politico diverso. Nacquero invece, ex novo, sempre a seguito della Caduta del Muro di Berlino, il Tallero Sloveno e la Corona Slovacca. Ora tutte queste monete sono passate alla storia. Se l'euro vivrà in eterno non le rivedremo più. Ma la storia ci insegna che le unioni monetarie, nascono, muoiono, si evolvono, dunque, chissà cosa accadrà nei prossimi decenni. C'è da sottolineare che manca Andorra. Essa infatti non ha mai battuto una propria moneta circolante o a valore legale, usando prima la Peseta Spagnola ed il Franco Francese e dopo l'Euro. Ha coniato dal 1982 un Dinaro senza corso legale, ma solo per i collezionisti, ma...onestamente, per quanto avrei desiderato che Andorra avesse posseduto una moneta per Euro, non credo che vada affiancato a questa immagine, ma naturalmente, chi vuole, può farlo...;-) Certo, rimane come curiosità numismatica, notare come su questo sito (http://www.unionlati...l_countries.php) compare un 10 centesimi di Andorra (http://www.unionlati...ndorre&METAL=cu) che però non capisco, se sia mai esistito, se abbia mai circolato e soprattutto, rappresentava 10 centesimi di quale unità monetaria? :pardon: Spero abbiate gradito la mia ricerca, che ho cercato di sintetizzarvi in questo articolo. Talleroe P.S. Le monete sono in scala tra loro. Non al millimetro, ma scalate ad occhio, una volta letti i loro diametri. Dunque l'errore, se esiste sarà minimo. C'è da dire, come curiosità, che la Sterlina Irlandese, Lira Cipriota e la Lira Maltese mostravano anche fisicamente di valere più dell'euro (al cambio), mentre il Lats Lettone, può trarre in inganno, ma anche quest'ultima unità monetaria ha un cambio favorevole con l'euro. P.S. 2 Va aggiunto a quanto su scritto e si nota dalle immagini (avendo stesse dimensioni, peso e materiale), che prima dell'introduzione dell'euro, vi erano già 3 "mini unioni monetarie": 1) Lira italiana + Lira Sammarinese + Lira Vaticana 2) Franco Francese + Franco Monegasco 3) Franco Belga + Franco Lussemburghese P.S. 3 Ho inserito questa ricerca sia qui che in "Altre discussioni relative alle monete in euro" perchè credo sia attinente ad entrambe le sezioni. No?2 punti
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Complimenti al vincitore, a tutti coloro che hanno postato monete, a tutti coloro che le hanno osservate, apprezzate, e votate, magari uscendo una volta tanto dai propri interessi "settoriali", ed infine complimenti agli organizzatori di un evento tanto importante ma nello stesso tempo complesso e faticoso nella gestione. Ho partecipato al concorso senza alcuna velleità "agonistica", ma nello spirito di dare, per quanto nelle mie modeste possibilità, un contributo per tappare qualche buco, e con l'obiettivo di solleticare la curiosità su monetazioni non molto frequentate ma cionondimeno interessanti. Un pezzo rarissimo (il secondo esemplare conosciuto) di conservazione eccelsa, il cui valore di mercato si attesta nell'ordine delle migliaia di euro. Un secondo, decisamente più comune, per quanto di buona conversazione e di un periodo "intrigante", che non credo di aver pagato piu' di 15 euro. Il primo é uscito alle eliminatorie, il secondo é (non ho seguito passo passo il concorso ed ero incredulo quando me ne sono reso conto) addirittura arrivato in finale! E la cosa non mi ha affatto scandalizzato, al contrario, mi ha fatto estremamente piacere. Ecco, credo che una forza del concorso sia anche questa: osservare le monete, cercare di capirle, di apprezzarle, al di là del valore commerciale delle stesse, come oggetti in sé, oggetti vettori di storia, di conoscenze. Penso che questo dovrebbe essere lo spirito di tutti coloro che si accostano alla numismatica. Ancora complimenti a TUTTI.2 punti
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Già ... Adolfos chissà che significato ha, deve essere una cosa da zecche locali perchè anche a 500 km di distanza le troviamo: forse ci può aiutare a trovarne il significato.2 punti
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Alessandro 72, è come dici tu stesso "bisogna contare solo sulle proprie sensazioni ed il personale bagaglio". Quindi, per logica conseguenza il bagaglio (come quando si parte per un viaggio) te lo devi fare tu; non possono fartelo gli altri. ;) Ciò significa : leggere , documentarsi , vedere e maneggiare tante monete, il più possibile , senza necessariamente comprare. Vedrai che col tempo e passione, ti farai una bel bagaglio pesante :rolleyes: saluti2 punti
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I libri...i libri..i libri insieme alle riviste di numismatica ed ai cataloghi d'asta(non bisogna mai sottovalutare i cataloghi d'asta:servono per conoscere le varianti,per le rarità effettive,per imparare gli stati di conservazione e per le classificazioni)2 punti
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Bravo Magdi hai individuato la domanda giusta ! Osservate bene lo stile della medaglia e confrontatela con i bellissi testoni e soldo postati sopra e non e'facile scorgere importanti differenze La medaglia (questa almeno) e. ' decisamente cosa tarda, post rinascimentale con contorni pastosi e confusi ( sembrerebbe fusa) rispetto allo stile netto e puro dei ritratti dei testoni Infine un punto , essenziale, non menzionato nelle note di dettaglio sopra. Ludovico fu il primo sovrano frAncese a introdurre il ritratto sulle monete. Fino ad allorA le monete francesi(dopo i merovingi e le rarissime eccezioni carolingie) non avevano piu' introdotto ritratti. Ludovico venne sconvolto dalla bellezza dei ritratti del Moro nella milano appena conquistata e fa apporre il suo ritratto su alcuni testoni e mezzi testomi, rarissimi, battuti a parigi e lione. Il suo successore Francesco I dara' la stura ad una serie amplissima di ritratti , con alterne fortune stilistiche, mel corso del suo lunghissimo regno e per moltissime zecche compresa, per l'italia, anche Torino , per alcuni (itsliani indubbiamente :)) il testone dallo stile piu' bello del sovrano d'Oltralpe.2 punti
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Ciao, le foto non sono buonissime e il dritto è molto corroso. Da quel che è visibile dalla prima foto, la moneta dovrebbe essere un kardez di Hetoum II ( Aitone II), Regno di Cilicia. Hello, the pictures are not very good and the obverse is very corroded. From what is visible from the first photo, the coin should be a kardez of Hetoum II, Kingdom of Cilicia. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=225677 https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=253452 punti
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Per anaerobico ho specificato appunto una giacitura in torbiere o fanghi in cui, al momento dell'interro, l'ossigeno era già sparito in toto o quasi da qualche migliaio o milione di anni...la situazione che descrive lei è quella tipica delle monete riposte in vaso ( quelle più centrali) che si trovano ad essere isolate dall'ambiente dalla capsula creata dalle monete esterne concrezionatesi e patinatesi, che fanno da sigillante all'ingresso di ulteriore ossigeno, oppure monete lasciate in tombe o vasi di consacrazione della fondazione di un edificio...li, si che l'ossigeno presente viene a poco a poco consumato anche dalle stesse reazioni di patinatura parziale ( osidazione) o da microbi e microorganismi.......poi se vuole continuare a sostenere che in ambiente anaerobico si formi una patina che non sia quella che la moneta aveva già al momento dello smarrimento...prego, faccia pure....però occhio che son lisci lisci, eh!2 punti
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Taglio: 2 euro Nazione: Germania G Anno: 2005 Tiratura: solo in divisionale Condizione: BB Città: Milano2 punti
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Taglio: 1 euro Nazione: Germania D Anno: 2008 Tiratura: solo in divisionale Condizione: BB+ Città: Milano2 punti
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Taglio: 1 euro Nazione: Olanda Anno: 2007 Tiratura: 100.000 Condizione: B- (peccato) Città: Milano2 punti
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è con soddisfazione tutta sua prossimamente un forumista potrà godersela nella sua collezione :hi: :hi: :hi:1 punto
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Ciao a tutti, amici Lamonetiani, a 7 anni dalla ricerca che feci sull'origine dei formati delle monete della zona euro (http://www.lamoneta.it/topic/20856-le-euro-monete/) vorrei condividere con voi questa immagine, frutto del mio interesse per le monete che l'Euro sta via via consegnando alla storia passata. Come noterete sono in ordine alfabetico/temporale. Quelle entrate insieme sono in ordine alfabetico e poi via via sono in ordine temporale. Si può notare come la moneta più antica circolante in Europa, tra quelle entrate nella zona euro, fosse il Gulden Olandese. La seguiva, come anzianità il Franco Francese, figlio della Rivoluzione Francese. A seguito del periodo Napoleonico, intorno alla metà del XIX secolo, con alterne vicende, presero vita il Franco Lussemburghese, il Franco Monegasco, il Franco Belga, la Lira Sammarinese, la Lira Italiana, il Marco Finlandese, la Peseta Spagnola e la Dracma Greca. Tutte ufficialmente o ufficiosamente entrate nell'enorme elenco delle monete che aderirono all'Unione Monetaria Latina (ripeto ufficialmente o unilateralmente, guardate qui: http://www.unionlatine.com/lmu_all_countries.php) Germania (Marco Tedesco) ed Italia inoltre, adottarono le loro monete anche a seguito della loro unificazione nazionale. San Marino ed il Principato di Monaco, a seguito di accordi bilaterali con Italia e Francia. La Lira Cipriota (o Sterlina Cipriota) invece fu introdotta, nella II metà dell'800 dagli inglesi (a parità con la Sterlina Britannica), e conservata dai ciprioti, anche dopo l'indipendenza raggiunta nel 1960. Tra quelle rappresentate nell'immagine, è l'unica, che forse ha circolato poco o nulla in forma di moneta, poichè circolava la banconota da 1 lira, e si producevano monete in grossi quantitativi per la circolazione, fino ai 50 centesimi di Lira. Altre monete europee, apparverò sul palcoscenico della storia, nella prima metà del '900. La Sterlina Irlandese, a seguito dell'indipendenza dalla Gran Bretagna, la Lira Vaticana a seguito dei Patti Lateranensi e lo Scellino Austriaco a seguito della I Guerra Mondiale e dello scioglimento dell'Impero Austro Ungarico. L'Escudo Portoghese nacque a seguito della rivoluzione del 1910, sostituendo il Reale. All'indipendenza dalla Gran Bretagna, risale la nascita della Lira Maltese nella II metà nel '900. Hanno avuto due periodi di vita invece la Corona Estone ed il Lats Lettone, a causa dell'indipendenza raggiunta dai due paesi tra le due guerre, persa sotto l'URSS (in cui fu adottato il Rublo) e riacquistata dopo la caduta del Muro di Berlino. A ben pensarci, anche l'URSS fu una sorta di Unione Monetaria, seppur con un sistema economico e politico diverso. Nacquero invece, ex novo, sempre a seguito della Caduta del Muro di Berlino, il Tallero Sloveno e la Corona Slovacca. Ora tutte queste monete sono passate alla storia. Se l'euro vivrà in eterno non le rivedremo più. Ma la storia ci insegna che le unioni monetarie, nascono, muoiono, si evolvono, dunque, chissà cosa accadrà nei prossimi decenni. C'è da sottolineare che manca Andorra. Essa infatti non ha mai battuto una propria moneta circolante o a valore legale, usando prima la Peseta Spagnola ed il Franco Francese e dopo l'Euro. Ha coniato dal 1982 un Dinaro senza corso legale, ma solo per i collezionisti, ma...onestamente, per quanto avrei desiderato che Andorra avesse posseduto una moneta pre Euro, non credo che vada affiancato a questa immagine, ma naturalmente, chi vuole, può farlo...;-) Certo, rimane come curiosità numismatica, notare come su questo sito (http://www.unionlatine.com/lmu_all_countries.php) compare un 10 centesimi di Andorra (http://www.unionlatine.com/lmu_one_type.php?ID=10&COUNTRY=Andorre&METAL=cu) che però non capisco, se sia mai esistito, se abbia mai circolato e soprattutto, rappresentava 10 centesimi di quale unità monetaria? :pardon: Spero abbiate gradito la mia ricerca, che ho cercato di sintetizzarvi in questo articolo. Talleroe P.S. Le monete sono in scala tra loro. Non al millimetro, ma scalate ad occhio, una volta letti i loro diametri. Dunque l'errore, se esiste sarà minimo. C'è da dire, come curiosità, che la Sterlina Irlandese, Lira Cipriota e la Lira Maltese mostravano anche fisicamente di valere più dell'euro (al cambio), mentre il Lats Lettone, può trarre in inganno, ma anche quest'ultima unità monetaria ha un cambio favorevole con l'euro.1 punto
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Capitava pure a me di ricevere monete interessanti di resto in discoteca :D Però mai esagerare con il bere... si rischia di trovare troppe rarità inesistenti! :D A parte gli scherzi, sono buoni i consigli dati dagli amici del Forum!1 punto
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Sulle riconiazioni serve molta attenzione. Personalmente non la acquistarei. Usano Tondelli logori per riconiarci sopra....probabilmente produrre questa tipologia è ancora più semplice... Detto ciò, sono sicuramente pezzi da studiare dal vivo.1 punto
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Ciao :) Io non sono un esperto. Ma se dovessi buttarmi direi che si tratta di un Soli invicto comiti di Costantino coniato a Ticinum. Propendo per questa zecca per via del simbolo nel campo sinistro al rovescio che di solito è una X mentre per alcune emissioni di Ticinum risulta un po' ruotato formando una croce equilatera. Peccato sia ridotta così :D1 punto
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A Genova la spina analogamente ai denari compare pure sui mezzi denari o medaglie o mezzaglie Inviato dal mio iPhone utilizzando Lamoneta.it Forum1 punto
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Doppia di Pio VII A.XVII zecca di Bologna, proviene da gioiello, diametro 22 mm, peso 5,17, il bordo non presenta limature, nè la moneta mi pare una riproduzione pacchiana,è coniata e ha circolato, il titolo dell'oro corrisponde. Cosa ne pensate?1 punto
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Le monete in cuoio sono state "coniate"...io direi "impresse" in varie occasioni, soprattutto nel settore delle ossidionali, posto alcuni contributi: De Luca, F., Monete di cuoio, in «Il Gazzettino Numismatico», 1973, n. 6, p. 97. Gioppi Di Türckheim, L., Un capitolo della storia delle monete. Monete di cuoio, di piombo, ferro, ecc. in «Italia numismatica», 1950, n. 6, pp. 44-45; n. 10, pp. 69-71. Dalla Corte, G., L’istoria di Verona nella quale non solo si contengono le cose pertinenti alla detta città….(Monete ossidionali in cuoio per Faenza del 1240). Verona 1594, vol. 1, pp. 416-417. Traina, M., Monete di cuoio, in «Soldi», 10. 1969, pp. 13-17.1 punto
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Via Nardones 55... tramite google maps il portone centrale grande è stata la sede1 punto
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Che cosa posso dire caro Picchio ancora, onestamente mi ritrovo nella situazione di curatore di una sezione di " monete locali "...., non posso rinnegare me stesso, questo sarebbe troppo, rinnegherei quello che ho fatto, anzi visto che siamo nel medievale abbiamo fatto. Mi sono espresso, anche fin troppo chiaramente, d'altronde chi è in questa sezione e ha seguito anche solo qualche discussione capisce l'approccio che è stato dato in questa sezione, ma che ho cercato di mantenere anche nel moderno, in questo momento stiamo parlando di un copricapo, un berretto, ma il berretto è " qualcosa che ovviamente va oltre ", spazia, parte da Milano arriva a Casale, i Savoia, la Francia, è un berretto che ci apre un universo monetario che poi ha tanti collegamenti. Ma ricordo Messerano, amici del forum mi hanno spiegato che per capire Messerano bisogna andare fuori Messerano, Messerano è oltre Messerano. Ricordo @@scacchi che saluto quando aprì proprio qui una discussione su una moneta che non capiva, non la identificava, moneta " ostica ", divenne quella che è ritengo la discussione più letta del forum, quasi 100.000 letture, 177 pagine per una moneta che non si capiva, il denaro di Lucca, qui c'è molto di noi....e gli amici sanno.... Parlando di Lucca, quasi mi emoziono, lì è rimasto il mio cuore, moneta locale anch'essa, però bravi maestri e maestre mi dissero subito, Mario non fermarti a Lucca, tu devi guardare sempre oltre quell'ambito, all'inizio capivo poco, ora devo ringraziarli, ringraziarle... Ma anche Milano nella mia sezione si è comportata bene, raccoglie le maggiori adesioni per discussioni nel 2013, ma qui mi fermo...perché è inutile parlarne, si è fatta una scelta bisogna andare avanti, deve essere rispettata, tra l'altro auguro tutto il bene possibile alla sezione di Venezia come non potrei ? Due curatori amici, bravissimi, uno è il Cordusio e dietro c'è tutto quello che c'è in questa parola, l'altro è un alfiere e un difensore del nostro collezionismo con il quale mi trovo in perfetta sintonia su tutto il resto.... Sabato prossimo vorrei essere a Vicenza, in mezzo a tutti come sempre..., diamo anche una notizia c'è la presentazione del libro sul collezionismo numismatico italiano a cura dei NIP per il loro ventennale, avendo fatto una piccola particina penso sarò presente, dove c'è il collezionismo ci sono e ci sarò sempre e potete anche immaginare cosa ho scritto....ma ora termino, torno alle mie zecche, forse locali, tenendo sempre presenti gli insegnamenti che poi ricordo ho ricevuto da altri qui sul forum e di questo ne sarò sempre a grato a tutti.... Il forum è un po' casa mia cosa volete, e onestamente tutto questo mi addolora, perché va oltre il mio pensare, vedere la numismatica, per me sono giorni veramente tristi....ma io sono fatto così non c'è nulla da fare...vi seguirò comunque nel girovagare su queste zecche minori, questo è sicuro, buona serata a Picchio col quale mi sento in sintonia e a tutti, la numismatica comunque deve unire e unirci.... Mario1 punto
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Complimenti sinceri a tutti i partecipanti ed in particolare a Fabione per l'ottima iniziativa e ovviamente a Luca per la bella vittoria. Bellissima la dedica alla mamma da parte di Fabione!1 punto
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Guardi, avevo inteso chiaramente... generalmente ai convegni numismatici si discute di monete non di pallone o politica1 punto
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Questo è il vero senso della Numismatica. Purtroppo non possiamo pensarla tutti allo stesso modo,troppo bello e come quasi sempre accade è la maggioranza a decidere e quasi sempre a torto ma è l'altra faccia della democrazia e se vogliamo un Mondo giusto è l'unica strada,l'importante è non "cedere" . Che io deceda se recedo! Diceva un noto avventuriero. Vorrei sapere in quanti sanno che in alcune zecche italiane sono state coniate monete in Cuoio,periodo medioevo più o meno? Comunque va bene cosi. :hi:1 punto
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Ciao a tutti Concordo con quanti mi hanno preceduto, Posso solo aggiungere di consultare il piu' possibile le discussioni che riguardano l'identificazione e la conservazione delle monete con relative foto. Conoscere il parere di collezionisti esperti molti dei quali sono periti affermati aiuta a formare un proprio spirito critico. Poi non aver paura di esporre il tuo parere, forse sbaglierai per inesperienza ma tutto serve. Pensa che io in una discussione ho giudicato bb un fdc, sono stato bacchettato ma di sicuro su quella moneta non sbaglio piu'. Buona collezione Rino1 punto
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@.Pino. Ciao Pino, sto inserendo le tue monete, il 10 cent Finlandia 2012è a tiratura alta, l'euro 2008 di Malta non va più inserito, non ho contato il 2 euro Spagna 2009 che era nella foto assieme ai 2 del 2006, infatti mancava la descrizione. @@spillo77 Sembrerebbe che dalle tue parti abbiano distribuito rotolini di San Marino, le 2 del 2013 sono praticamente perfette.1 punto
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1 punto
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concordo e aggiungo che è stato un buon acquisto,anche se un tantinello hai azzardato, dalla foto non si poteva essere sicuri al 100% dell'originalità, infatti sei riuscito a prenderla ad un buon prezzo. Ti è andata bene e hai trovato un venditore onesto che fa brutte foto,però fai sempre attenzione e magari chiedi prima,che non sempre dopo si fa in tempo... Ciao Marco1 punto
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@@140polini la moneta è senza dubbio buona , non oltre il BB+ . Saluto1 punto
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Taglio: 2 E CC Nazione: Lussemburgo Anno: 2004 Gran Duca Henry Tiratura: 2.447.800 Condizioni: SPL+ Citta' Novoli Note: la prima CC lussemburghese che trovo!!!! Taglio: 2 E Nazione: San Marino Anno: 2013 Tiratura:592.624 Condizioni: qFDC Citta': Novoli Taglio: 1 E Nazione: San Marino Anno: 2013 Tiratura: 456.205 Condizioni: qFDC Citta': Novoli1 punto
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Leonnato si trova inizialmente in difficoltà: ha l'elmo ammaccato e perde copiosamente sangue dalla spalla. A quel punto capendo che ha poco tempo a disposizione prima di svenire o peggio a causa della copiosa perdita di sangue, riesce a ristabilire a suo favore le sorti dell'incontro e a vincere grazie all'ascia bipenne lanciatagli da Lisimaco. Ecco i particolari più significativi, così come si leggono sul testo: "Prendila Leonnato!" e gli lanciò l'ascia bipenne. Leonnato l'afferrò al volo in un lampo e, prima che Satibarzane calasse il colpo di sciabola, gli tranciò il braccio di netto e poi, mentre l'avversario restava immobile come pietrificato dal dolore, con un altro colpo gli mozzò la testa facendola rotolare al suolo con i grandi occhi neri ancora spalancati e attoniti. Un grido di esultanza si alzò dalle file macedoni e subito gli attendenti andarono a soccorrere il campione, pallido per lo sforzo spaventoso e per la perdita copiosa di sangue. Lo portarono nella tenda di Filippo (il medico di corte) perché gli salvasse la vita. Con questo episodio Artacoata si arrese e non ci fu bisogno di ulteriori spargimenti di sangue infatti: I persiani si raccolsero attorno al corpo smembrato del loro comandante, fecero barriera per nascondere agli occhi dei nemici quello spettacolo miserando, e solo quando il corpo di Satibarzane fu ricomposto e messo su una portantina si allontanarono verso la città con lento passo funebre, lasciando dietro di sé una lunga traccia di sangue. Prima del tramonto, Artacoata si arrese.1 punto
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grazie a tutti! è solo questione di cu.... cu.... cu.... cu... curiosare :rofl: nei portamonete di parenti e amici1 punto
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Purtroppo stanno cavalcando l effetto del grande successo e l amore verso il nuovo Papa. Quindi lucrano di brutto. In pratica al demonio danaro anche il Vaticano ci si affida.1 punto
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La zona è importante però fino a un certo punto, te lo dico perché sono anch'io di Milano ma monete così non mi sono mai lontanamente capitate, anzi pensa che la più rara che mi è capitata tra le mani (50cent San Marino 2006) non l'ho trovata qui ma in un paesino di 1.000 abitanti sperduto sulle montagne. Conta sicuramente la buona sorte ma in questi casi direi anche la bravura, perché se ogni settimana si passano al setaccio centinaia e centinaia di monete, è giusto che poi la fortuna ti premi. ;)1 punto
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Scrivi a Reficul chiedendogli di assegnarteli, anche a me ne manca uno, ma in fin dei conti non sono così importanti. Ciao1 punto
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Se il fine di tutto è vendere e vendere a prezzo pieno le manifestazioni andranno sempre cosi, cioè un raduno di pochi per pochi.Le "fiere" servivano e servono per farsi conoscere e fare clinti nuovi ora con internet non è quasi più necessario e nessuno ha voglia di vendere per farsi un cliente futuro ma cercano quasi dico quasi tutti di rifilare quello che hanno nei "fondi".Inoltre i costi sono troppo alti per quello che offre il mercato. Allora o si trovano idee nuove oppure questo è e sarà.Io ci sono stato una volta e se ci torno è solo se non ho nulla da fare,cosa vado a fare? Aquistare monete che posso prendere come minimo ad un 20% se non di più in meno su internet?! Libri costano a volte di più che sul web o non ci sono,vuoi conoscere alcuni periti o venditori...... non sono li per parlare con il primo venuto oppure hanno intorno uno sciame di ......salamelecchi vari e tutti finti......C'è da cambiare mentalità sia per chi organizza e partecipa sia per chi vuole andare a queste Riunioni di Numismatici.1 punto
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Ciao, 2 x20€ fds G013H1 / H56260 G013E6 / H56264 pensate siano interessanti o le passo? Grazie,buona serata1 punto
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Taglio: 1 euro Nazione: Germania J Anno: 2007 Tiratura: solo in divisionale Condizione: BB++ Città: Milano1 punto
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Un berretto abbiamo visto può essere tanto, può essere look, biglietto da visita, logo, può essere altro col " a pan di zucchero ", qui entriamo nell'eccellenza dell'iconografia monetaria in genere e milanese in particolare. Il berretto" a pan di zucchero " è il copricapo di un giovanissimo Gian Galeazzo Maria Sforza ( 1476 - 1494 ), è un doppio ducato, moneta in oro, è una emissione sprovvista del nome dei tutori e quindi dovrebbe essere antecedente alle emissioni di Bona di Savoia. E allora questo copricapo serve per rappresentare e far capire che siamo di fronte a un adolescente, a un giovane, il berretto di questo tipo amplifica cosa le leggende non dicono e in un certo qual senso ci indica la cronologia. E' evidente il progetto molto strutturato e studiato di questa moneta, d'altronde è il periodo in cui grandi maestri influenzano la monetazione milanese. Doppio ducato - Gian Galeazzo Maria Sforza ( 1476 - 1494 ), Milano D/ ( testina di Sant'Ambrogio ) IO G3 M SF VICECOS DVX MLI SX , busto di Gian Galeazzo Maria Sforza col caratteristico berretto " a pan di zucchero " R/ + PP ANGLE Q3 COS 7C, stemma inquartato con l'aquila imperiale e la biscia sormontato da due elmi coronati con cimiero Rif. : Crippa 1, MIR 215/1, CI 4 - 13 Da Asta NAC 76, 10 - 12 - 2013, lotto 124 Pezzo tra l'altro con una conservazione eccezionale, ritenuto R/2 da Crippa1 punto
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@@Reficul Ciao Gabriele, in effetti a prima vista sembrerebbe una discussione da spostare nella sezione bottoni, però se mi presti qualche minuto di attenzione e leggi i vari post di questa discussione (soprattutto quelli iniziali) comprenderai il motivo di carattere numismatico che mi ha spinto a tenerla in questa sezione. Il collegamento e il nesso tra bottoni e numismatica sembrerebbe un argomento INEDITO, in questa sede stiamo approfondendo per la prima volta nella storia alcuni aspetti che mettono in diretta comunicazione queste due tipologie. Devi sapere che a Napoli avevano sede alcune importanti officine per la fabbricazione di bottoni attrezzate con bilancieri molto simili a quelli della regia zecca utilizzati per battere monete e medaglie. Il re delle Due Sicilie Ferdinando II di Borbone teneva sotto costante controllo i titolari di queste officine per mezzo dei suoi organi di polizia (questo per ovvi motivi, sai ........ con simili bilancieri a disposizione non era impossibile battere moneta). Intorno al 1830 vi fu a Napoli un certo Lorenzo Taglioni, titolare dell'omonima officina che venne autorizzato dal re a produrre/coniare una serie di medaglie degli uomini illustri dell'Italia meridionale, il re accordò tra gli anni 1830 e 1834 tale emissione http://www.ilportaledelsud.org/medagliere_di_rauso_1.htm , in questa discussione potrai leggere quasi tutto su queste splendide medaglie http://www.lamoneta.it/topic/63589-la-serie-di-medaglie-borboniche-degli-uomini-illustri-delle-due-sicilie/?hl=%2Bmedaglie+%2Buomini+%2Billustri . Le medaglie che oggi tutti conosciamo sono opera degli incisori della zecca di Napoli Vincenzo Catenacci, Achille Arnaud e Luigi Arnaud ma la coniazione ebbe luogo materialmente con i macchinari del Taglioni utilizzando i conii incisi nel gabinetto d'incisione adiacente alla zecca. Di seguito alcune immagini delle suddette medaglie, le firme che si leggono al dritto e al rovescio citano Catenacci e gli Arnaud come incisori, e Lorenzo Taglioni come coniatore, cioè colui che battè i tondelli. Il sottoscritto si è svenato di recente per l'acquisto di alcuni bottoni appartenuti ad abiti di membri della famiglia reale (vedi immagini), al dritto troviamo i tre gigli borbonici, considera che questi era il simbolo della Real Casa di Borbone, mentre sugli abiti di nobili troviamo in genere bottoni con le armi della loro famiglia (vedi anche immagine di bottone del Taglioni con le armi della famiglia Medici Ottajano http://www.ilportaledelsud.org/cognomi_m2.htm ), i bottoni che vedi allegati sono di pregevole fattura e sono battuti su tondello in bronzo dorato al mercurio, sul retro si legge il nome del Taglioni con accanto i gigli borbonici, grazie a questa chicca ho potuto scoprire addirittura il luogo preciso del centro storico di Napoli dove c'era l'attività del Taglioni, Napoli, via Nardones, 55 (dietro al bottone troviamo scritto "strada Nardones 55"), si tratta di una stradina adiacente alla via Monte di Dio, località alle spalle della piazza del Plebiscito. Mi sono ripromesso di andare a fotografare quei luoghi per scoprire qualcosa, non si sa mai. Ma il bello di questa discussione è che sono emersi altri nomi di fabbricanti di bottoni che coniavano medaglie a Napoli già durante il regno di Ferdinando II di Borbone (un'attività durata fino agli inizi del '900). Grazie anche alle medaglie riportate in questa discussione http://www.lamoneta.it/topic/93306-medaglie-religiose-borboniche-e-napoletane/page-1 stanno venendo fuori molte informazioni su coniazioni devozionali del periodo 1850-1910 che riportano le firme di DE GREGORIO, OLIVIERI ed altre novità che sto approfondendo in maniera incessante, addirittura medaglie di Pio IX! @@fabio22 @@renzo1940 @@Michelangelo2 Sempre per mezzo di alcune firme sui bottoni napoletani dell'800 ho potuto fare un'altra importante scoperta sulle medaglie napoletane, oltre a queste tre importanti officine attrezzate con bilancieri, è emerso anche il nome di un tale R. AMOROSO e il suo nome l'ho ritrovato casualmente su alcune medaglie religiose napoletane del XIX secolo che risultavano inizialmente illeggibili. A breve pubblicherò una scheda e relative immagini nella discussione sulle medaglie inedite qui di seguito http://www.lamoneta.it/topic/115584-medaglie-inedite-tra-immagini-e-segnalazioni/page-1 . Ritornando al discorso dei bottoni: ti chiederei quindi, in base a quanto ti ho appena scritto, di tener viva questa discussione nella presente sezione. Mi impegno a spostare nella sezione da te indicata tutti quei bottoni che per errore sono stati riportati qui e che nulla hanno a che fare con Napoli e le sue medaglie. Fammi sapere se sei d'accordo. Grazie mille per l'attenzione. Francesco1 punto
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Devi leggere in particolare pag. 465 del Brambilla che puoi scaricare, in particolare a proposito della moneta si fa riferimento " ai capitoli del 25 ottobre 1447, che in Pavia dovevano lavorare sesini ", poi si parla del Mulazzani che fa un assaggio su questa moneta e dal titolo confermerebbe un sesino di cui si parla nei capitoli. Quindi si conclude che l'esemplare sia il sesino battuto a Pavia dal 1447 al 1450 del valore di sei imperiali o mezzo soldo. Sulle trilline, che sono altre monete, sempre coi tre anelli, che sono attribuite a Milano, puoi leggere il Crippa.1 punto
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