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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/24/14 in tutte le aree
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Scusate il ritardo ma mi unisco al coro dei complimenti per l'iniziativa. Bella la visita alla città. Cospargendomi il capo di cenere ammetto che, pur abitando a pochi chilometri da Alatri non l'avevo mai visitata in maniera così approfondita. Il Cristo nel labirinto credo si commenti da se. Ottima la scelta del ristorante che è venuto incontro anche alle mie esigenze. La conferenza era gremita di persone e i conferenzieri hanno dimostrato la loro professionalità nel campo numismatico. Spero poi che gli amici si siano trovati bene al "ristorante" dove abbiamo cenato. Domenica mattina c'è stato l'intoppo con il concorso che, allungandosi i tempi, non ha permesso di far vedere a tutti le monete vincenti ma si è trattato di un problema che sicuramente non ha gettato ombre sull'intera iniziativa. Anzi va detto che, nell'attesa della premiazione, grazie all'amico Brozzi, abbiamo avuto la possibilità di parlare con uno studioso di storia locale che ci ha fornito, attraverso la visione di un video, di ulteriori notizie sulla nascita e storia della città. Inutile poi sottolineare il fatto di incontrarsi tra utenti del forum per scambiare due chiacchiere assieme. Insomma alla fine è stato un successo e ringrazio Francesco per quello che ha fatto, sperando che sia la "prima" di una lunga serie. Ho solo un paio di foto... ma sono stato minacciato fisicamente da Giovanna se le posto... sto valutando se cedere o meno al ricatto :P.4 punti
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Buonasera a tutti, inizio a postare qualche foto cercando di raccontarvi questo bellissimo week-end trascorso ad Alatri. Spero di non annoiarvi Sabato mattina siamo arrivati ad Alatri, Brenda, Adolfos ed io, verso le 9,30 e molti di noi erano già in Piazza Santa Maria Maggiore ad aspettarci. Abbiamo atteso l'arrivo di tutta la compagnia e poi insieme a Miriam, che saluto e spero ci legga, siamo partiti alla scoperta di Alatri. Ecco alcune foto prese mentre aspettavamo: Foto 1- da sinistra: Fabrizio19 - IlConte1984 - Miriam - Michele Bricca, collaboratore di Francesco Ciavardini - Rosato - Adolfos - Fedafa - Brenda - Ciccio1986 - Flipper - Ramossen - Enrico - Iome58 - Albertodrc - Giovanni Attardi - Eliodoro - Giovanni Gaudenzi - dell'ultimo signore non sono riuscita a sapere il nome, chiedo aiuto a Francesco...al solito :D Foto 2- Amici in chiacchiere...davanti alla seconda chiesa presente sulla Piazza, la Chiesa dei Padri Scolopi. Foto 3- Veduta laterale della Basilica di Santa Maria Maggiore con Francesco e Ramossen Foto 4- La Meridiana Foto 5- Ed eccoci all'interno della Basilica, guardate che scala a chiocciola particolare4 punti
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Grazie Sdwinchester...non ti allontanare che più tardi od al massimo domani ci sei anche tu in primo piano con la tua bellissima ragazza... Un grazie intanto anche a tutti gli altri che seguono la discussione e continuo... Ed eccoci, finalmente, sotto l'Acropoli...il paesaggio si fa ancora più interessante ed un'alone di mistero aleggia su ed intorno a noi... :ph34r: Le grandi Mura megalitiche si stagliano imponenti ed affascinanti ponendo al visitatore mille interrogativi...poche volte mi sono sentita così presa da un luogo, dovete visitarlo...ne resterete affascinati :)2 punti
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La piazza si chiama Santa Maria Maggiore e la "seconda" chiesa è la Chiesa degli Scolopi 😊2 punti
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rigore dato o non dato....juve ladra etc etc etc ...i soliti vecchi ritornelli che ormai non ci fanno ne caldo ne freddo...siete diventati monotoni....ma di cosa vogliamo parlare?? 66 punti totali...13 vittorie consecutive in casa...9 punti sulla seconda che deve si recuperare una partita ma non è scontato che vinca, miglior attacco del campionato, uno dei migliori centrocampi d'europa....rosicate rosicate...intanto siete tutti dietro ;) ;) ;) :rolleyes: :P :pardon: :dirol: FORZA JUVE!!!!AVANTI LA PROSSIMA....2 punti
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Taglio: 50c Nazione: Italia Anno: 2007 Tiratura: 4.955.490 Condizioni: BB Città: Palermo2 punti
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Non hai proprio nulla di cui scusarti, abbiamo passato due spettacolari giornate visitando luoghi bellissimi ed inusuali, parlato con grandi esperti di Numismatica e Storia, mangiato benissimo e dormito altrettanto bene...cosa si può volere di più? L'evento ha avuto un ottimo successo, la Sala delle Conferenze era gremita e tutto il Campionato si è svolto bene e senza intoppi, quelli che tu chiami "errori" sono solo punti da perfezionare e l'esperienza fatta quest'anno ti aiuterà a migliorarlo l'anno prossimo. Quindi un plauso al tuo enorme lavoro da tutti noi, stai tranquillo che l'anno prossimo torneremo portando con noi quanti più amici potremo. :D Stasera la mia macchina mi ha abbandonato, le batterie sono scariche completamente e non ho potuto nemmeno scaricare le foto sul pc, lo farò domani e cercherò di fare un resoconto di queste due magnifiche giornate il più completo possibile. Ho anche fatto riprese della Premiazione, spero di riuscire a caricare i video su un server per poi postarli in discussione, comunque di foto ne hanno fatte molte anche gli altri amici e specialmente Albertodrc che mi ha anche fiancheggiata durante le Conferenze visto che ero impegnata a prendere appunti, quindi saremo in tandem nel postare le foto, lo ringrazio moltissimo per l'aiuto che mi ha dato. Ringrazio inoltre tutti gli amici e in modo particolare Francesco per queste due particolari giornate, sono tornata carichissima e pronta a combattere le mie "battaglie" :lol: :lol: Auguro una buona serata a tutti, ci vediamo domani. Giò2 punti
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Prendo spunto da alcune foto che ho postato nella discussione sui leoni dei lamonetiani e che riguardano la città di Cattaro, per parlare della monetazione veneziana coniata in questa città all'epoca del dogato di Francesco Foscari e successivamente, fino alla caduta della repubblica ed al successivo trattato di Campoformido. Cattaro già disponeva del diritto di conio quando, prima della sua integrazione nel dominio veneziano, era suddita del regno di Serbia (Rascia) e dopo la caduta di questa, nel 1389, tale diritto veniva mantenuto dalla città che riusciva a conquistarsi un governo autonomo, pur dovendosi barcamenare tra le mire ungheresi, albanesi, slave e turche. Finalmente, nel 1420, sotto il dogato di Tomaso Mocenigo, Venezia, dopo ben sette reiterate ed altrettante rifiutate richieste di dedizione rivoltegli dai cattarini, accettava l'atto di spontanea sottomissione, con la salvaguardia di tutti i suoi statuti e da subito, la Serenissima, per proteggere quel nuovo territorio, così strategico, ma anche vulnerabile agli attacchi nemici, soprattutto se provenienti da terra, iniziava a costruire la cinta di mura nella quale la città è tuttora racchiusa, con gran profusione di denari. Ancora oggi, a Venezia, per indicare un'amante troppo pretenziosa, si usa dire: “te me costi come i muri de Cattaro”. Oltre alla conferma dei propri statuti, e a deroga della gelosa prerogativa che Venezia aveva mantenuto sempre nei confronti di tutte le città suddite, confermava a Cattaro anche il privilegio di coniare moneta propria con le insegne della Serenissima. Non era, questa, una piccola concessione, anzi, fu una tra le pochissime fatte, se consideriamo che, solo poco tempo dopo, la medesima richiesta veniva negata alla città di Dulcigno. Erano indubbiamente monete che servivano esclusivamente all'uso nel territorio di Cattaro ed a quello limitrofo ed il cui valore corrispondeva ai 2/3 circa delle corrispondenti monete coniate a Venezia Queste monete cominciarono ad essere coniate dal 1433, sotto il dogato di Francesco Foscari e possono essere suddivise in due diverse tipologie: la prima che riguarda le monete che non riportano alcuna sigla del Conte Rettore e Provveditore che amministrava generalmente per 24 mesi la comunità per conto del governo veneziano; la seconda che le riporta, in un primo momento da sole ed in un secondo momento accompagnate dal proprio scudo aradico. Prossimamente posterò anche i tipi, ma se c'è qualche collezionista di queste monete …. ebbene, se lo desidera, può anticiparci qualche immagine e, da appassionato di queste coniazioni, può ben integrare il mio scritto con qualche considerazione. Continua... Saluti luciano1 punto
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Nascita del Circolo Numismatico Partenopeo Egregi amici numismatici, finalmente ci siamo riusciti! Nel corso degli anni abbiamo più volte manifestato la volontà di fondare un circolo numismatico a Napoli, un punto di riferimento per appassionati, collezionisti e studiosi in una città che per circa un secolo è stata la sede di uno dei circoli numismatici più importanti d'Italia. Oggi ci presentiamo ai vostri occhi in sei ideatori, umili studiosi e collezionisti e fondatori di una onlus costituita con regolare atto costitutivo (p.iva 07677371218 del 20-01-2014) e statuto senza alcuno scopo di lucro, un'associazione nata dalla voglia disinteressata di calamitare al nostro fianco giovani e vecchi amici al fine di condividere con noi l'amore per la numismatica e per il “bello”. Abbiamo cercato di curare nei dettagli la partenza della nostra creazione, stabilendo una sede nel cuore della città partenopea adiacente alla piazza del Plebiscito (uno dei luoghi più esclusivi), e precisamente al n. 6 di piazza Trieste e Trento http://www.turismoanapoli.it/scorci-a-napoli/piazza-trieste-e-trento-41.html , nella sede sarà presente a breve anche una piccola biblioteca per offrire una consultazione gratuita ai soci e visitatori. Verso aprile sarà disponibile un giornalino a colori di poche pagine da distribuire gratuitamente a tutti voi con un semplice scopo comunicativo e ad ottobre verrà pubblicato il nostro primo bollettino annuale contenente diversi studi e ricerche su monete e medaglie. Tramite e-mail comunicheremo con tutti coloro che vorranno delucidazioni sul nostro progetto e metteremo a disposizione i nostri recapiti telefonici personali per qualsiasi evenienza. Le adesioni sono aperte a tutti coloro che vorranno partecipare ai lavori della nostra iniziativa. La quota sociale annuale è stata stabilita in una somma minima che a breve comunicheremo a tutti. Tutti i soci hanno diritto a ricevere a titolo gratuito un “bollettino degli studi annuale” e ad avere assistenza e informazioni varie con le case d'asta eventualmente convenzionate con il nostro circolo e i vari cataloghi d'asta. Altro scopo fondamentale dell'associazione è quello di organizzare convegni ed eventi numismatici a Napoli e in altre località del Sud, non mancano le idee su come organizzare tali incontri, nella città di Napoli e della Campania disponiamo di ottime strutture fieristiche ed alberghiere in grado di accogliere espositori e visitatori ed offrire loro sicurezza, comodità e parcheggi. Contiamo sull'aiuto, l'appoggio e la benedizione di tutti voi, speriamo di essere all'altezza del ruolo e di essere in grado di presentarci ai vostri occhi come un circolo sano e pulito, lontano dalla speculazione e dalle cose negative che ci circondano ogni giorno. Come scritto inizialmente, l'associazione non ha alcuno scopo di lucro, in sei di noi ci impegniamo con la massima correttezza nella gestione delle risorse ponendo sotto gli occhi di tutti voi le entrate e le uscite finanziarie. Restiamo fiduciosi nell'avere ogni fine anno un bilancio positivo tra entrate e e uscite affinchè si possano distribuire gli utili sotto forma di premi a tutti coloro che vorranno scrivere articoli per il nostro bollettino. Nel corso dell'anno vi terremo infatti aggiornati sulle modalità di partecipazione. Stiamo costruendo un sito internet ma nello stesso tempo apriremo nel forum www.lamoneta.it e (nella sezione delle monete e medaglie del Sud) una discussione contenente le varie comunicazioni inerenti il nostro circolo. Siamo già presenti su Facebook come “CIRCOLO NUMISMATICO PARTENOPEO”. Ci congediamo dalla vostra attenzione invitando tutti a sostenerci in tutti i modi possibili, perchè è solo così che potremmo dire che il Circolo Numismatico Partenopeo è una risorsa di TUTTI e non solo di coloro che l'hanno ideata. Siamo a vostra completa disposizione e ci auguriamo di essere in tanti perchè solo così potremmo dimostrare all'intera comunità numismatica che al Sud c'è ancora tanta iniziativa e tanta voglia di fare. Per info: 366-9854533 Antonio Rennella 388-0582174 Giovanni Lavitola e-mail circolopartenopeo(chiocciola)libero.it Circolo Numismatico Partenopeo Presidente: Antonio Cava Vice presidente: Francesco Di Rauso Segretario: Antonio Rennella Tesoriere: Raffaele Trocciola Socio fondatore: Giovanni Massa Socio fondatore: Giovanni Lavitola1 punto
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Magari può interessare qualcuno: http://www.cultural-diagnostic.it/news/istanbul-dagli-scavi-della-metropolitana-una-nave-bizantina-intatta/#.UwnlC58b39Q.facebook1 punto
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@@UmbertoI....allo stato attuale sono tutte notizie che trovi sparse nei vari lavori/bollettini e nei vari documenti del periodo Borbonico......è un intreccio di personaggi che toccano sia le monete che le medaglie....... Il Gigante ne notizia qualcuno, ma si ferma all'apposizione delle sigle sulle monete e cioè al Diodati e quindi al 1805 ma come ben sai gli incisori a Napoli hanno continuato a coniare fino al 1860 e OLTRE A breve (e quindi avrai notizie) uscirà un volume al quale stiamo lavorando io e @@francesco77 che cronologicamente raccoglie tutti questi personaggi che hanno lavorato i coni a Napoli compreso i Direttori Generali e i Direttori del Gabinetto d'Incisione. Un saluto Pietro.1 punto
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Gaetà, come il tuo è il primo che vedo, altrimenti l'avresti saputo prima, credo che le ultime tre tipologie che ti ho postato si aggirano sull' R2 e forse quella di artemide anche R3.... Nota: se ci hai fatto caso nel CNI quelle come la tua sono quasi tutte tosate....la tua è molto bella quindi........ :hi:1 punto
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Vabbè dai allora cerchiamo qualcun altro perchè anche io sto incasinato in questi giorni :D1 punto
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Vincenzo Lazzari, nel suo libro “Le monete dei possedimenti veneziani di oltremare e di terraferma”, riguardo alla monetazione di Cattaro, evidenzia lo scadere continuo, nei secoli XV e XVI, delle impronte, delle dimensioni e dell'intrinseco; le motivazioni dallo stesso addotte vengono imputate a imperizia delle maestranze, poca esperienza di coloro che creavano i conii, uso di caratteri spesso tendenti ancora al gotico, con figure rozze e prive dello standard che il governo veneziano richiedeva. Venezia fu letteralmente inondata da lamentele, ma nonostante le sue continue esortazioni, il modo di operare della zecca di Cattaro non migliorò. Anche la determinazione del 1627, con la quale il governo rese obbligatorio che le paste da tramutare in monete cattarine, dovessero essere saggiate nella zecca di Venezia, si rivelò inutile. Gli zecchieri cattarini continuavano per inesperienza a battere leghe diverse dai campioni di metallo saggiati e così, anno dopo anno, scemarono anche le raccomandazioni e le poche che si reiteravano, persero di efficacia. Dalla incertezza delle leghe e del peso, soffrì soprattutto il commercio locale che con quelle monete veniva alimentato, tanto che, i commercianti, cominciarono a rivolgersi alla zecca di Venezia direttamente, inviandogli il metallo perchè venisse monetato con giusto peso e titolo. Questo portò ad una costante riduzione di lavoro nella zecca di Cattaro, tanto che a metà del seicento, dice il Lazzari, la zecca chiuse di fatto. Due aspetti vanno precisati: la prima è che, sebbene il privilegio di coniare moneta venne abrogato dal trattato di Campoformido, l'effettiva coniazione delle monete terminò molto tempo prima, tant'è che l'ultimo Conte Rettore e Provveditore in Cattaro che inserì le sue iniziali su una moneta cattarina, precisamente un follaro, risulta essere Zorzi Morosini, che svolse la sua dignità nel periodo dal 1639 al 1640. L'altro aspetto che mi lascia personalmente dubbioso è che Venezia, se lo avesse voluto veramente, avrebbe avuto ben altre “armi” per combattere l'insipienza o l'inesperienza della zecca di Cattaro. A Venezia non mancava certo l'autorità per inviare personale di zecca preparato, perché dirigesse ed istruisse alla bisogna le maestranze di quella zecca; perché non lo fece, limitandosi unicamente a delle sterili iniziative che non portarono a nulla? Potrebbe essere che, in fondo, a Venezia poco importasse dei guasti che la monetazione di Cattaro procurava all'economia locale? Potrebbe essere che la monetazione così “disordinata” di Cattaro potesse tornare utile a Venezia, se non altro per creare problemi di natura monetaria alla vicina ed antagonista Repubblica di Ragusa? Sono solo miei pensieri ai quali, per il momento, non posso dare risposte. Continua... saluti luciano1 punto
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E soprattutto, la moneta è effettivamente un falso d'epoca? sì, è un falso d' epoca sapete perché è stato fatto e da chi? venivano ritirate dalla circolazione e venivano segnate1 punto
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Ed eccoci al ristorante, posto queste e poi sospendo fino a domani, speriamo che Alberto abbia avuto tempo di scaricare le sue foto stasera. Foto 1 - Adolfos - Ramossen - Flipper - Enrico - Iome58 Foto 2 - Albertodrc - Brenda - Eliodoro - Iome58 Foto 3 - in fondo Fedafa e Rosato Foto 4- Fedafa mentre ci fotografiamo a vicenda(questa la voglio vedere...) e Rosato, Fabrizio19 era in giro a fumare. Con queste ho finito per stasera, grazie a tutti, ci leggiamo domani. Ciao, Giò :)1 punto
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Buona serata Assolutamente si, Giò. Il leone, l'angelo, il bue e l'aquila... i quattro Evangelisti. Direi che nella discussione dei leoni marciani ci debba andare di diritto. Piuttosto, non nascondo il fatto che vedendo @@Ramossen nella foto precedente, ho avuto un'attimo di esitazione ... è lui o sono io .... ma siamo stati separati in culla? :rofl: :rofl: No ho proprietà di bilocazione e ad Alatri non c'ero ... come potevo essere li, in meditazione? Un caro saluto luciano1 punto
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Bogherpiat, questa moneta non è da postare nonostante la tiratura sotto i 5.000.000 di pezzi. in prima pagina c'è il file con tutte le monete "postabili"1 punto
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Eccoci in cima, questa è la Porta Maggiore, ne potete vedere l'enorme masso monolitico che segna e sorregge la cima della Porta, la scalinata è bellissima e abbastanza regolare, tanto da permettermi di arrivare in cima (con una spintarella da parte di qualche amico che ringrazio ancora... :rofl: ) L'ho ripresa anche dall'alto per farvela vedere meglio in tutta la sua interezza. Le ultime due foto le ho prese dall'alto, potete vedere l'interno di uno scavo1 punto
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Mi unisco anche io hai complimenti,e' stata veramente una bella esperienza la numismatica ha veramente bisogno di eventi come questo,ed essendo anche io giovane come francesco ho apprezzato tutto lo sforzo per organizzare questo evento!!!!BRAVO!!Abbiamo avuto anche il piacere di conoscere persone importanti nel panorama della numismatica.Grazie veramente a presto!!un caro saluto anche a Giovanna che rimane la numero uno!! :)1 punto
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Continuiamo con la visita...dirigendoci verso l'Acropoli siamo passati davanti alla Chiesa di San Francesco di cui ho ripreso il meraviglioso rosone. L'altra foto un po' "strana" che ha per protagonisti Eliodoro pensieroso ed il bellissimo portone della Chiesa non l'ho scattata io...ma è stata presa autonomamente dalla mia macchina :D :D ...San Francesco fa anche di questi miracoli...visto che la trovo molto bella ve la faccio vedere, in realtà l'ho girata di circa 130°, evidentemente è partito lo scatto mentre il mio braccio scendeva verso il basso. Ora vedrete il nostro percorso per raggiungere l'Acropoli, tutto in salita, anche ripida... :wacko: ma bellissimo. Abbiamo attraversato la cittadina vedendo vicoli piccolissimi e caratteristici, ho anche trovato un vicolo omonimo del mio attuale :lol: , insomma ero a casa mia...1 punto
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Grazie Brozzi, ho trovato anche il nome dell'amico di Francesco sul depliant...fatemi da guida visto che tu e Ciccio mi state seguendo in discussione... :lol: :lol:1 punto
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Taglio: 2 euro Nazione: Monaco Anno: 2013 Tiratura: 1.229.131 Condizione: qFDC Città: Bergamo1 punto
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Ragassi... mi prestate un po' del vostro lato B?! Perchè io controllo sempre ma non becco mai niente! :fool:1 punto
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Oddio la foto non e' delle migliori(non credo sia quello il reale colore della moneta).Per me e' un falso senza ombra di dubbio.Non so cosa ne pensi te @@MEDUSA51 pero' secondo me e' falsa.La solita moneta "pastosa" tipica delle zecche clandestine.Colori,se cosi si possono chiamare,molto piu' pesanti e meno nitidi.1 punto
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Ciao Rebirt, le foto vanno benissimo allo scopo, nitide e perfettamente leggibili. Un bel gettone davvero, già apparso nel sito : se non sbaglio aveva valore all'interno della Fiera di Milano. Magari lo accettavano anche come buono-sconto le profumerie che vendevano i prodotti della Gi.Vi.Emme, allora molto noti e reclamizzati. Per la Miss, una bella soddisfazione avere il proprio volto - se non su una moneta - in un suo mezzo sostitutivo !1 punto
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Taglio: 1 euro Nazione: San Marino Anno:2013 Tiratura: 456.205 Condizioni: Spl Città: Bergamo1 punto
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Il secondo è del 8 giugno 1832: 8 giugno 1832.bmp Già postato da @@piergi00 ( post n° 81 ) Buona giornata Massimo1 punto
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Contribuisco alla discussione mostrando un meno frequente mezzo soldo per Gorizia, coniato nella zecca di Hall nel 1794.1 punto
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Taglio: 5c Nazione: Italia Anno: 2003 Tiratura: 1.844.000 Condizioni: BB Città: Palermo Note: x41 punto
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Segnalo il libro del prof. Eugenio Barcellona, edito dalla Società editrice il Mulino, dal titolo Ius Monetarium - Diritto e moneta alle origini della modernità Per informazioni: http://www.mulino.it/edizioni/volumi/scheda_volume.php?vista=scheda&ISBNART=241921 punto
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@......bhè caro Gaetano il 30e non direi proprio,avrai logicamente controllato anche tu, il 30e non ha le sigle sotto.....quindi non è !! A parte questo tutta la tipologia che parte dal PR 30 ha una foto del tutto diversa riconducibile a quella che ti ho postato. L'unica nota positiva che noto è che chi ha redatto il cartellino ha letto le sigle GF dietro la testa del sovrano, quindi in linea con gli autori del CNI. Per fartela breve Gaetà....il tuo non è riportato nel PR, al contrario e secondo me ci hai visto bene...... il tuo arriva un pò prima di quello dell'artemide, ma comunque sia con il ritratto non più tanto giovanile. Questi tipi che ti ho appena descritto, con GF GI e con il tosone a sx sono rari, infatti non si vedono, li trovi nel CNI solo ai nr. 612 e 613 e sono stati coniati prima del 6 giugno 1609 ;) Riguardo alla sigla credo che non ci siano dubbi sull'attribuzione a Giovanni Fasulo (GF in monogramma). Gaetano...giusto per concludere hai avuto una bella botta di :moon: ma te lo meriti.1 punto
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@@enzo77 ciao prima di tutto devi mettere le immagini delle monete ........Una per discussione e nelle sezioni di competenza secondo un "per favore" non guasterebbe1 punto
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grazie a tutti voi per avermi accettato nel gruppo , , un ringraziamento speciale a Giovanna per la sua amicizia e a Davide e Laura per l'ospitalità , siete persone speciali.1 punto
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@@intermundia posso aiutarti per la prima domanda, dato che l'anno scorso mi è successa la stessa cosa (e a naso anche a questo giro la strada è quella). non avendo ricevuto il modulo ho chiamato l'ufn e mi hanno detto di inviare un fax con la richiesta di assegnazione per tutto quello che era già presente nel modulo d'ordine. avendo scelto come metodo di pagamento la carta di credito mi è bastato aggiungere gli estremi richiesti di solito (oltre i dati della carta, telefono, e-mail, data e firma). uno due giorni dopo l'invio del fax sono stato contattato telefonicamente dall'ufn che voleva una conferma, subito dopo è stato inserito l'ordine.1 punto
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Scusate ma allora avete considerato di "rivitalizzare" il gloriosissimo CNN visto che e' ancora in vita e che una sua continuazione sarebbe stata altamente auspicabile ? Dare vita anuove associazioni e' sempre meritorio ma salvare l'attivita' di quelle storiche, soprattutto con un simile passato alle spalle, lo e' altrettanto se non di piu'..1 punto
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@@Kikko72, posso utilizzare la foto per il catalogo USA? il '59 mi manca :D http://usa-coins.collectorsonline.org/moneta/US-12SD/7 petronius :)1 punto
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Volevo segnalare a tutti che a Gaeta (LT) c'è una mostra a tema su Pio IX e l'Immacolata Concezione (oggettistica e numismatica). Ecco la locandina, me l'ha segnalata un amico di quelle parti, purtroppo l'ho saputo solo ieri. Peccato! @@motoreavapore @@vox79 @@fabio22 @@renzo1940 @@Rex Neap1 punto
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Una passione non si misura con la quantita', ma con l'amore che uno mette per portarla avanti!!!1 punto
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se aggiungiamo acido cloridrico al carbonato di rame , che è una delle componenti della patina verde,e al solfato di rame, cosa succede?...1 punto
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Possiamo dare una statura di artefac serio...ha una moneta....? chi come oniuno sa ha vocazione ha circolare....senza aprire polemica conviene essere concisi sull'argomento e di appreciaare ciò che risolte dell'archeologia e della numismatica..perché ciò che è (acessible ha i loro MT..20 cm..)sorte di contesti seri analizzabili...una moneta è oggi in Corsica e dorme domani in un suolo.....Greco....questa stessa moneta scoperta fra 2 secoli va a dirci quale è l'è stata colpita in tale laboratorio...ma non quale è venuta della Corsica...! oggi queste monete .......danno di o che vengono...del piacere ai milioni di numismatici appasionati...hanno solamente cura della sua bellezza....sapiendo che la legge Italiana prohibicce luso di MT ......siamo per il mIo raggionamento ..sotto le legge Francese ..! ....Italia ti amo tanto .....cool e mi sentu vergognosu di no podere svilopa d'aventi il mio Italiano mi lo difende....un abbracciu a tutti1 punto
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Carissimi eccoci qua: Fisco: Mef, Stop A Ritenuta 20% Su Bonifici Dall'estero di: Asca Pubblicato il 19 febbraio 2014| Ora 19:42 (ASCA) - Roma, 19 feb 2014 - Stop alla ritenuta del 20% sui bonifici provenienti dall'estero. Lo ha stabilito un provvedimento dell'Agenzia delle Entrate su richiesta del Ministro A scoppio ritardato e dopo aver creato panico, qualcuno si rende conto delle grosse sciocchezze che vengono commesse in nome e per conto del Popolo Italiano, e tenta di metterci una pezza, come sempre ! Cordialmente, Enrico P.S. Popolo Italiano o sudditi caproni ?1 punto
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Medaglia del cinquantesimo della Vittoria - Monza 1918 - 1968 Sul rovescio, sotto la frase del maresciallo Diaz, sul bordo, le iniziali dell'autore A. C. (Ambrogio Consonni) e la firma del 'produttore' S. Johnson. Bronzo: 15,04 g, 33 mm. apollonia1 punto
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Ciao da quel che so Adriano non ha mai avuto il IIII consolato, si è fermato a 3, probabilmente la descrizione di quel sesterzio postato da @@eliodoro è un errore di copiatura o peggio da chi ha catalogato la moneta, in quanto il RIC al N° 761 porta la classica iscrizione HADRIANUS AVG COS III PP e non COS IIII con FORTVNAE REDUCI al retro. Silvio1 punto
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Ciao Piero, grazie mille per l'interesse. In effetti l'argomento ha origine dagli inizi dell'800, un imput c'è stato dato da Tommaso Siciliano nella sua opera sulle medaglie napoletane dei napoleonidi, quando per mezzo di una sua teoria (la quale condivido in pieno) spiegó che sulle medaglie dell'epoca non venivano apposte le firme degli incisori per via delle diverse mansioni che uno o più artisti aveva nella costruzione di un conio. Lo STESSO DISCORSO VALE PER LE MONETE dell'epoca, però, mentre per le medaglie vediamo che dal 1824 iniziano ad apparire più firme su di esse, per le monete non era così, il discorso è un po' complesso ma provo a spiegarvelo, errori permettendo. La soluzione potrebbe essere nell'utilizzo del pantografo in alcune zecche europee, (di questo macchinario magari ci occuperemo in altre sedi), dove i vari nominali dell'800 si presentavano nel 99% dei casi senza differenze di conio, praticamente l'opposto di ciò che accadeva a Napoli, ma cosa cambia ad esempio tra le monete sabaude - papali - francesi e quelle napoletane? Tanto per fare un esempio, so che non è facile da spiegare ora in quattro righe, nelle monete sabaude le effigi dei sovrani da Vittorio Emanuele I in poi (siglati dall'artista incisore Lavy, Ferraris, eccetera) avevano gli elementi della capigliatura di differente spessore rispetto a quelle delle monete napoletane, mentre in queste ultime veniva utilizzato un punzone madre abbozzato e poi rifinito sul conio dall'incisore CHE NON SEMPRE ERA LA STESSA PERSONA, in quelle sabaude (ma anche papali, francesi, inglesi, eccetera) si procedeva in maniera diversa. Questo è uno dei motivi che fa la differenza tra una moneta napoletana borbonica ed una coniata in altre zecche europee, ecco perchè nelle napoletane troviamo l'effigie (dalla capigliatira finissima) ma le leggende e l'effigie stessa posizionate sempre in maniera differente rispetto ad un conio precedente. Alcuni nominali di altre zecche, nonostante venissero battuti in un arco di tempo con l'utilizzo di centinaia di conii, troviamo sempre la stessa e identica impronta. Un esempio lampante è, tanto per dirne una: il 5 franchi francesi tipo "Domard" che dal 1831 al 1848 si presenta sempre con lo stesso identico e preciso dritto, eppure in Francia vi erano tirature enormi, possibile che era sempre lo stesso conio? No http://numismatica-francese.simone-numismatica-e-storia.lamoneta.it/moneta/FR-11/10 Ritornando alla firma sulle monete dell'800, in Europa i modelli che venivano riportati sui conii seguivano una procedura diversa rispetto alle monete napoletane e per tale motivo potevano essere firmati dagli incisori, ciò perché quelli erano e quelli rimanevano, i punzoni madre delle effigi delle monete napoletane erano opere di un artista iniziale, e a Napoli dopo il 1804 tale artista non poteva siglare un conio se sullo stesso vi erano più persone a mettervi le mani. Tra alcune rare eccezioni troviamo i 10 tornesi del 1847 siglati da Andrea Cariello e i massimi moduli di Francesco II siglati da Luigi Arnaud. Ma qual'è alla fine il risultato tra una moneta napoletana ed una di altre zecche? Mentre nella prima ci troviamo di fronte ad un'opera originale, dove ogni conio era diverso dall'altro, nelle altre era tutto uguale .......... Avendo accennato nella discussione monete di altre zecche spero di far cosa utile attirando l'attenzione di curatori di altre sezioni affinchè possano leggere quel che ho scritto (se ho dimenticato qualche nome chiedo scusa). Se ho sbagliato qualche passaggio vi prego di farmelo notare, sono qui anche per imparare. Grazie @@Liutprand @@picchio @@Giuseppe @@Rex Neap @@piergi00 @@rongom @@eracle62 @@dabbene @@centurioneamico @@lucadesign85 ah ........ dimenticavo ......... a comprovare quanto appena scritto aggiungo che le monete di Vittorio Emanuele II re d'Italia coniate a Napoli dal 1862 al 1867 portano la firma del Ferraris, eppure a Napoli i conii di queste monete vennero materialmente incisi da artisti napoletani come ad esempio Andrea Cariello. I documenti dell'epoca sono chiari.........................." @@incuso @@picchio @@Reficul @@centurioneamico @@Michelangelo2 @@providentiaoptimiprincipis @@eracle62 @@Rex Neap A seguito di alcuni argomenti intavolati sulla produzione dei conii napoletani in epoca borbonica, spero di rendermi utile spostando e postando alcune domande con relative risposte in questa discussione. (cfr. da post 17 http://www.lamoneta.it/topic/116646-10-tornesi-ferdinandoii/page-2#entry1325582 ) Come potrete notare, a seguito dalla domanda di @@12tariì riguardo la mancanza di sigle sulle monete napoletane dell'800 ho tentato (nel limite delle mie conoscenze) di rispondere alla meglio. Poi @@Giuseppe mi chiede alcune delucidazioni sul perchè vi possono essere differenze di certi minimi particolari tra monete dello stesso tipo e millesimo (come ad esempio il padiglione auricolare dell'orecchio di Ferdinando II in alcuni 10 tornesi evidenziato al post 4 e poi commentate da @@AlxR e @@Matteo69 http://www.lamoneta.it/topic/116646-10-tornesi-ferdinandoii/ ). Di seguito un'immagine chiarificatrice a titolo di ESEMPIO: Immagine del punzone madre del tarì e 2 tornesi di Francesco II di Borbone (immagine indicata con freccia) accanto ad altri conii rifiniti di altri nominali dello stesso sovrano. L'immagine in rilievo del re che veniva impressa nei conii è abbozzata (spero riusciate a vederla), poi gli incisori procedevano alla rifinitura, ed altri incisori finivano il lavoro incudento i caratteri delle leggende e i vari numerali. La procedura dell'epoca per la creazione di un conio è la stessa per tutti gli altri nominali, stesso discorso per le medaglie. La procedura era uguale ed interessava tutte le monete, a partire dai mezzi tornesi, e fino ai 30 ducati d'oro, in molte piastre di Ferdinando II troverete anche differenze nel taglio del collo, in qualche capello sulla fronte, il padiglione auricolare e i peli della barba, tutti elementi questi impossibili da punzonare con un punzone già rifinito, alla base di queste impossibilità vi erano anche le alte temperature con il quale si effettuavano certe operazioni. Se avete altre domande scrivete pure. Grazie per l'attenzione. p.s. Molte delle cose che leggete in questa discussione non le troverete nemmeno nel De Sopo, quindi vi raccomando, occhio!1 punto
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