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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/06/14 in tutte le aree
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Se fossi un collezionista amante della numismatica saresti felicissimo di aver passato un'ora cercando e guardando tante monete. Lo spirito speculativo con cui l'hai fatto invece ti ha lasciato, purtroppo per te, solo l'amaro in bocca :D4 punti
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Ultimo arrivo, pur non avendo la legenda al D completa presenta un bel ritratto. peso gr.1,363 punti
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Buondì, con soddisfazione ho acquistato questo tornese di Ferdinando I del 1817 Le foto come al solito non sono il massimo ma gradirei vostri pareri in merito alla qualità della moneta :) Non ne girano poi tanti, voi che dite?2 punti
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Taglio: 50c Nazione: Italia Anno: 2012 Tiratura: n.d. Condizioni: BB Città: Palermo Note: news e mancante ... era ora!!!2 punti
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Allego le immagini di un esemplare del sesino di Desana (peso = 1,030 g; diametro = 16 mm): unitamente alle immagini di un corrispondente sesino di Piacenza (peso = 1,050 g; diametro = 17 mm Per quanto riguarda la loro descrizione faccio esplicito rinvio a quanto già riportato da giollo2. Dabbene osserva acutamente che “quello che colpisce e fa pensare è la particolare cura della moneta contraffatta coi tizzoni ben visibili e di buona qualità nel complesso rispetto ad usuali contraffazioni”. Io aggiungerei che l’accuratezza della fattura e lo stile dell’imitazione sono persino migliori di quelli del sesino imitato. Infine, noto che giollo2 usa sia il termine “contraffatto” che il termine “imitato”. Il secondo sembra essere più appropriato perché le leggende sono così diverse tra di loro che almeno le persone colte erano in grado di distinguere facilmente il sesino di Piacenza da quello di Desana ma, considerando le differenze opportunamente evidenziate da dabbene, direi che le due monete potevano facilmente essere distinte l’una dall’altra anche da chi non sapesse leggere purché fosse in condizione di confrontare contestualmente l’una con l’altra. Solo i distratti o coloro che avevano poca familiarità col danaro potevano quindi esser tratti in inganno. A questo proposito vorrei azzardare un’ipotesi, ossia che il vero scopo del sesino di Desana non fosse quello d’ingannare colui che lo maneggiava ma solo quello di avvalersi della reputazione di cui godeva il sesino di Ottavio Farnese per abbassare la soglia di legittima diffidenza che l’uomo comune ha sempre nei confronti di ogni nuova forma di pagamento. Se non erro, nel marketing moderno si parla di “effetto di trascinamento” quando viene sfruttata la scia di un prodotto prestigioso da parte degli imitatori.2 punti
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Controllato: La medaglia celebra la grande vittoria navale ottenuta per grazia divina, contro i turchi nel 1571 - Voltolina - medaglie nn. 564 - 565 D/ AN(NO) MAGNAE NAVALIS VICT(ORIAE) DEI GRA(TIA) CON(TRA) TVRCAS - MDLXXI r/ è nei tipi della Scuola della Passione ... con coltissime varianti del campo2 punti
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E' con immenso piacere che Vi annuncio finalmente l'uscita del tanto atteso libro degli Atti del 32° Convegno di Torino tenutosi lo scorso marzo 2013. Edito da: Ass. Numismatica Taurinense a cura di: Ass. Culturale Phalantos e LaMoneta.it Formato: A4 - 120 pag. , foto a colori + tavole delle 72 monete false messe in mostra durante il convegno. Il libro è costituito da 120 pagine formato A4 con tantissime foto, ingrandimenti, tabelle e didascalie interamente a colori; raccoglie i lavori di tutti e 5 i relatori oltre alle foto di ben 72 monete + 2 coni, esposti durante il convegno. Il libro sarà acquistabile versando un contributo all'Associazione Numismatica Taurinense di 12€ cadauno (+ eventuali spese di spedizione) e il numero totale delle copie stampate sarà di 150. La copia potrà essere prenotata e ritirata direttamente al prossimo Convegno di Torino del 29-30 marzo oppure potrete decidere di riceverla per posta. Per prenotare la vostra copia vedere le modalità scritte al link specifico: http://www.lamoneta.it/topic/101045-32-convegno-di-torino-2324-marzo-mostra/?p=1367407 Alcune immagini tratte dal libro:1 punto
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Publio Licinio Valeriano , apparteneva all' aristocrazia italiana di ordine senatoriale , era sposato con Mariniana , Gallieno era suo figlio e Cesare , regno' in un periodo difficilissimo per l' impero romano , dal 253 al 260 , ma la data della sua morte non e' sicura , alcuni storici la fanno anticipare al 258 . Prima di diventare Imperatore era stato nominato governatore della Rezia , da Treboniano Gallo ; quando Gallo fu affrontato da Emiliano per l' Impero , chiese a Valeriano di aiutarlo con le sue truppe della Rezia , nella guerra contro Emiliano , ma non fece in tempo a raggiungere Gallo prima della battaglia , Gallo era stato ucciso dalle sue stesse truppe , stessa sorte accadde ad Emiliano mentre si apprestava alla battaglia contro Valeriano , quindi Valeriano si trovo' ad essere unico Imperatore . Il momento storico per l' Impero romano era tragico , Goti , Borani , Urugundi , Carpi , tutte popolazioni germaniche , sfondarono a piu' riprese le fortificazioni del Reno , incuneandosi profondamente in Europa , mentre contemporaneamente i Persiani attaccarono l' Asia , sembro' quasi un complotto internazionale contro lo Stato romano ; i Persiani sottomisero la Mesopotamia , avanzarono in Siria ed occuparono Antiochia che era la metropoli di tutto l' Oriente . Valeriano ritenne , giustamente , impossibile porre rimedio da solo ad una situazione cosi' compromessa e gravissima , quindi associo' all' Impero il figlio Gallieno affidandogli i gravi compiti in occidente , mentre lui stesso si sarebbe occupato degli altrettanto gravi problemi in oriente . Gallieno fu all' altezza del compito affidatogli dal padre e risolse , almeno temporaneamente , la situazione respingendo i Germani oltre il Reno , tanto che alcune emissioni monetali , oltre che testimonianze storiche , lo raffigurano con l' appellativo "Germanico Massimo" o "Vittoria Germanica" . Purtroppo non allo stesso modo andarono gli eventi in oriente , dove Valeriano si era recato per combattere contro Sapore I , questi era di ben altra tempra , apparteneva alla dinastia Sasanide , che aveva preso il potere in Persia , togliendolo agli Arsacidi , e lo dimostro' in questi anni di lotta contro i Romani . Valeriano giunto in Bitinia , trovo' una grave situazione dovuta alle incursioni dei Goti orientali , chiamati Ostrogoti , al contrario dei Goti respinti da Gallieno , i Visigoti , o Goti occidentali ; Valeriano fu quindi costretto a lasciare una parte del suo esercito a difendere Bisanzio e la Bitinia , con il rimanente esercito cosi' ridotto si inoltro' in territorio in mano ai Persiani ; in questa prima fase ottenne anche delle piccole vittorie che gli valsero nelle monete l' appellativo di "Restitutor Orientis" e l' altro piu' altosonante di "Vittoria Partica" , forse titoli non adeguati alla vera situazione , probabilmente fu anche una tattica di Sapore I , concedere a Valeriano , queste piccole e insignificanti Vittorie per attrarlo in tranello . In breve tempo la situazione precipito' a causa della scarsita' di truppe dell' esercito romano , falcidiato anche da una epidemia di peste , fattori che indussero Valeriano a trattare una pace con Sapore I con offerta di denaro , che questi rifiuto' , anzi invito' Valeriano , con l' inganno , ad un incontro per discutere della situazione in Oriente ed avviare trattative territoriali . Valeriano ingenuamente , come riportano le fonti storiche avverse a Valeriano , acconsenti' all' incontro non vedendo altra soluzione , né militare per i motivi descritti , né di poter "comprare" la pace ; l' incontro era un tranello , infatti Valeriano , il suo seguito e poi tutto quello che rimaneva dell' esercito romano , furono catturati . Alcune fonti persiane tramandano che Valeriano e quello che rimaneva del suo esercito , furono mandati a Bishapur e Shushstar , dove vennero impiegati nella costruzione di alcune opere di ingegneria , di un ponte e di una diga ; evidentemente i Persiani riconoscevano ai Romani la capacita' e la cultura a loro superiore nelle opere di ingegneria . La cattura di Valeriano , Imperatore romano , fu uno smacco per l' Impero , mai piu' vendicato , Valeriano , per alcune fonti , mori' prigioniero alternando lavori e prigionia , secondo altre , pur rimanendo prigioniero in Persia , mori' comunque "libero" . Gallieno , vista la situazione grave che regnava in tutto l' Impero , tra invasioni ed usurpatori che si susseguivano , non pote' intervenire per tentare di liberare il padre dalla prigionia in Persia , occorreva un esercito numeroso togliendo legioni dal fronte occidentale e finanziamenti enormi , situazioni insopportabili in quegli anni , cosi' Valeriano fu gioco forza abbandonato a se stesso . Soltanto Odenato , re di Palmira , tento' la liberazione di Valeriano , invadendo il territorio persiano fino ad assediare anche la capitale Ctesifonte , ma Valeriano forse era gia' morto o trasportato piu' all' interno della Persia . A parte gli Imperatori Traiano Decio e Valente , che pero' furono uccisi in battaglia da nemici esterni all' Impero , Valeriano rimase l' unico Imperatore a cadere vivo in mano al nemico sebbene con l' inganno , la sorte non gli fu favorevole , anche alcuni storici lo accusarono di ignavia e ingenuita' , pero' visto con l' occhio moderno , le situazioni in cui si trovo' ad agire in oriente , forse non gli consentirono di prendere decisioni diverse da quelle che il fato gli presento' . Alcune monete commemorative di Vittorie , di Gallieno e Valeriano , una raffigurazione in Persia di Sapore I , su parete rocciosa , della cattura di Valeriano .1 punto
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è probabilmente la copia in metallo vile di questo scudo di Carlo V° imperatore http://www.sixbid.com/browse.html?auction=570&category=12917&lot=5958941 punto
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denario di augusto, databile tra il 2 e il 4 dc con al retro caio e lucio nipoti di augusto , stanti di fronte reggono scudo e lancia1 punto
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behh... fa piacere vedere persone affascinate dalla storicita' delle monete! fa niente per la sovrapposizione! :-)1 punto
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Quelle macchioline color ruggine sono molto sospette, prova con una calamita, se ne viene attratta è sicuramente una patacca.1 punto
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Il brano riportato da Fedafa al post # 41 costituisce la prima notizia, riportata nel 1987, relativa al rinvenimento di questo "conio di pietra", che è stato trovato durante la campagna di scavi di settembre 1986. Una ulteriore notizia che ho reperito su internet è tratto dal volume di Aversa e Mollo del 2010 sul parco di Laos, scaricabile sul sito di Academia.edu. Non dimentichiamo che l'antico abitato di Laos è ubicato sulla sommità del colle di San Bartolo a Marcellina, l'ultimo dei rari terrazzi marini che bordano ad anfiteatro l'ampia e fertile piana di Scalea, solcata dal basso corso del fiume Lao. Su questa collina sono stati condotti varie campagne di scavi, che hanno permesso di isolare varie strutture. Il "conio di pietra" è stato trovato, come reperto sporadico, nella cosiddetta "casa dei pithoi". Ecco la pagina da Aversa e Mollo: Invece più distante fu trovata un'altra struttura, reputata essere la sede dell'officina monetaria di Laos, forse addirittura la sua zecca: Non si capisce a cosa si riferisca la figura 49 di questa pagina. In ogni caso il "conio di pietra" non è stato trovato in questa sede, dove si coniavano le monete, e sembra, da altre informazioni, riferirsi a un frazionale della serie arcaica di Laos. Per il resto aspettiamo se è reperibile una buona immagine di questo benedetto conio di pietra, che pure ha avuto una certa risonanza nell'ambiente archeologico. Resta il fatto che Emanuele Greco (classe 1945) era stato il direttore degli scavi a Laos, quindi un valente archeologo (con circa 200 pubblicazioni e libri), ma non so quanta competenza abbia in campo numismatico….1 punto
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http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/mefr_0223-5102_1987_num_99_1_8263 Pag. 525.1 punto
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RIC 845 Hadrian. AE Sestertius. 134-138 AD. 25.50 gr. HADRIANVS AVG COS III PP, laureate head right / BRITANNIA, Britannia seated slightly left, head facing and resting on right hand; spear over left arm; foot on rocks; round shield to right; SC in ex. RIC 845; BMCRE 1723; Banti 115. Text Questa è l'originale ciao1 punto
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Ok per meglio identificare la proprietà del ritrovamento sarebbe meglio inserirlo, poi se non viene fatto non penso possa comportare la nullità del ritrovamento a meno che non sia evidente che la scansione o la fotografia sia stata presa da internet...1 punto
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E' con immenso piacere che Vi annuncio finalmente l'uscita del tanto atteso libro degli Atti del 32° Convegno di Torino tenutosi lo scorso marzo 2013. Il libro è costituito da 120 pagine formato A4 con tantissime foto, ingrandimenti, tabelle e didascalie interamente a colori; raccoglie i lavori di tutti e 5 i relatori oltre alle foto di ben 72 monete + 2 coni, esposti durante il convegno. Il libro sarà acquistabile versando un contributo all'Associazione Numismatica Taurinense di 12€ cadauno (+ eventuali spese di spedizione) e il numero totale delle copie stampate sarà di 150. La copia potrà essere prenotata e ritirata direttamente al prossimo Convegno di Torino del 29-30 marzo oppure potrete decidere di riceverla per posta. Chi desiderasse prenotarla e ritirarla presso il tavolo di LaMoneta nella giornata del 29 marzo è pregato di scrivere qui la sua adesione (es. centurioneamico=1 copia) mentre chi desiderasse riceverla per posta è pregato di scrivermi un MP cosicchè io possa fornirgli i contatti dell'ass. Numismatica Taurinense. Alcune immagini tratte dal libro: Come da vostra richiesta cito tutti i nomi di coloro che avevano in precedenza chiesto una copia del libro (spero di non dimenticare nessuno): @@Paleologo, @@altegiovanni, @@karnescim, @@thetop, @@mr_palanca, @@417sonia, @@cembruno5500, @@Giov60, @@acraf1 punto
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Hai centrato l'identificazione! Riporto dalla mia scheda di classificazione che ho compilato ieri: CLAUDIO II (dopo 270 d.C.) Zecca: ibrido Zecca di Roma (sesta officina) od officina locale(?). Caratteristiche fisiche: Antoniniano; AE; 1,59 gr; 16,56 mm; or. assi 12h. D/ Busto radiato a dx; legenda parzialmente fuori tondello e usurata: “[…] CLAVDIO”. R/ La Provvidenza stante a sx con in mano bastone e scettro, ai piedi globo; legenda parzialmente usurata e fuori tondello: “PRO[…]”, nel campo a dx segno di zecca “Ϛ”. Note: La moneta si presenta come ibrido della serie DIVO CLAUDIO, da RIC 256 (vedi fig. a), e PROVIDENT AVG, RIC 94 (vedi fig. b). Nick Wells nella sua lista di esemplari ibridi di Claudio II ha ricondotto questa tipologia di ibrido alla zecca di Roma, sesta officina, datandola, secondo la teoria di Bland e Burnett, al primo anno del regno di Aureliano (270-1) e quindi coeva all’emissione della serie DIVO CLAUDIO - CONSECRATIO. Secondo diversi autori (vedi anche RIC) nonostante il periodo di confusione che regnava nella zecca di Roma, queste emissioni non sono da considerarsi del tutto casuali. È debole la tesi che le ricondurrebbe alla deificazione in vita di Claudio II, piuttosto sono da porre in relazione (come tutta la serie DIVO CLAVDIO) al ruolo che ebbe il Senato nel tentativo di ostacolare Aureliano e alla rivolta dei monetieri della zecca dell’Urbe capitanata dal rationalis Felicissimo repressa dal neoeletto imperatore dopo una sanguinosa battaglia presumibilmente proprio negli anni 270-71 (v. Vincenzo Cubelli, “Aureliano Imperatore: la rivolta dei monetieri e la cosiddetta riforma monetaria”). a) b) Ora, la situazione della Zecca di Roma in quegli anni era alquanto caotica: rivolta dei monetieri, truffe operate da costoro nei confronti delle riserve metallifere della zecca medesima, un senato che acclamava Quintillo, rimpiangeva Claudio e non vedeva di buon occhio Aureliano... ma è sufficiente questo mix di ingredienti per giustificare una produzione relativamente elevata di ibridi? O forse più che di un mix bisogna focalizzarsi solamente su qualche aspetto particolare per cercare la spiegazione più logica per queste monete? La deificazione in vita di Claudio è da escludere, altrimenti tali monete sarebbero indubbiamente più comuni e inoltre i tipi "canonici" della serie presentano rovesci altrettanto canonici (pira, altare e aquila) che rimandano comunque al passaggio a miglior vita dell'imperatore. Probabilmente è debole anche la vecchia tesi che riconduce le emissioni di consacrazione a partire dal regno di Quintillo. Quasi certamente si tratta di emissioni battute sotto Aureliano, dall'analisi del ripostiglio de "La Venera" i 573 esemplari della serie DIVO CLAVDIO hanno un peso medio di 2,70 gr che si allinea maggiormente agli standard delle prime emissioni di Aureliano - peso medio di 2,76 gr - che non alle monete battute a nome di Quilntillo il cui peso medio è pari a 2,86 gr. Le 12 officine romane batterono la serie di consacrazione ed esistono ibridi di questa serie con i rovesci delle varie monete proprie delle singole officine. L'esistenza di questi ibridi, di buona fattura nonostante le ridotte dimensioni, a mio avviso propendono per una coniazione eseguita con coni ufficiali, tuttavia: non potrebbero essere queste le emissioni (o parte delle stesse) coniate in maniera truffaldina dai monetieri dell'Urbe usando conii ufficiali in uno o più laboratori non ufficiali? In fin dei conti sottrarre conii (anche stanchi e usurati) di rovesci non più in uso doveva essere relativamente più semplice del trafugare conii di uso corrente (anziché distruggerli si occultavano)... voi che ne pensate? Ipotesi, idee...? NB Per la cronaca si tratta di monetina acquistata da venditore professionale tedesco con regolare documentazione fiscale.1 punto
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Non so se è sufficiente ma è Claudio II e Providentia (aug ?) al R/ e S speciale nel campo. La leggenda al D/ potrebbe/dovrebbe essere [DIVO] CLAUDIO, quindi incongruente con il D/ (ibrido?) cordialmente, Enrico1 punto
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Potrebbe essere "pietra temperata" Inviato dal mio iPhone utilizzando Lamoneta.it Forum1 punto
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Comunque c'è' la patina che le dona un bell'aspetto, anche se siamo al QBB anche per me...complimenti Sent from my JY-G3 using Lamoneta.it Forum mobile app1 punto
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scusa un attimo, sarò pignolo io ma città: 'Germania' credo sia un po troppo vago a fini statistici dico non so cosa ne pensate ;)1 punto
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Concordo su molto di quanto ha scritto, rivedendo poi le prove originali SG e questa non ho proprio più dubbi. Se nota i due progetti del Soldo e 3CT i fondi si staccano chiaramente dall'impronta, assumono tonalità differenti. Nel 5 lire l'immagine è piatta, non vi è alcuna variazione, neppure attorno alla legenda. L'utilizzo dei macchinari con virola di contenimento a bordo incuso è della seconda metà del 1808, l'ho scritto prima. I punzoni utilizzati sono differenti da quelli per la monetazione in argento (e questo era uno dei punti che mi sarei volentieri tenuto per me). Dovrei studiare la testa ma anche in questo caso mi pare non sia quella del 1807. A mio giudizio, tutt'altro che insindacabile, è un conio riprodotto e non è di zecca ufficiale di Milano 1807. Se poi l'hanno fatta nel 1880 o nel 1970 non lo so. Sulle tracce di ossido mi devo ricredere, non pensavo si potesse perpetrare una simile barbaria. Per inciso non mi ha importunata, mi pare che si abbia avuto un rapporto abbastanza schietto, anzi mi ha confermato la presenza su e-bay (chi non ha avuto un comportamento coerenti dubito che lo dica pubblicamente) e son contento per Lei non se la sia aggiudicata. Il fatto che l'antiquario abbia una grande collezione di prove del periodo non ne garantisce la certezza dell'originalità. Come più volte scritto non esiste collezione senza falsi per quanto importante sia (SM, British, KHM, etc. Etc.), io ne ho in raccolta, è solo questione di separare il sentimento dalla realtà. Inviato dal mio iPad utilizzando Lamoneta.it Forum1 punto
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vedo che c'è molta gente che lavora di sabato, tra l'altro neanche io sarò presente per lo stesso motivo. mi chiedo perchè molti convegni li fanno venerdì e sabato e non puntano alla domenica.. tra l'altro anche alcuni commercianti vorrebbero fare alla domenica1 punto
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Oiniadai emise diverse varianti con Zeus/Acheloo. Quella postata da Pietro presenta al rovescio un monogramma nel campo a sinistra e la legenda in alto (SNG Fitzwilliam VI 635). Una ulteriore variante con monogramma a sinistra presenta un tridente in alto al posto della legenda (SNG Fitzwilliam IV 2795, attribuita a Thyrreium). La moneta postata all'inizio di questa discussione sembra invece mostrare tracce di legenda nel campo a sinistra, e non un monogramma. In questo caso dovrebbe essere la variante con legenda a sinistra e tridente in alto, catalogata SNG Manchester 887. Per le monete Akarnane esiste un catalogo d'asta considerato una referenza, dato che venne esitata una impressionante collezione di monete coniate nell'area: BCD Collection: Münzen & Medaillen. Sammlung BCD : Akarnanien und Aetolien. Auction 23 (18 October 2007, Stuttgart). Riguardo Acheloo, il dio fluviale per eccellenza del mondo Greco, esistono diverse fonti letterarie antiche che descrivono il suo potere di trasformarsi sia in toro che in altre forme. La cosa interessante è che in nessuna fonte a noi pervenuta Acheloo è mai descritto come toro dal volto umano! Probabilmente gli artisti che lo rappresentarono come toro androprosopo furono ispirati dalle precedenti raffigurazioni di altre divinità del mondo antico medio-orientale, che dovettero sembrare ai greci ben adatte a descrivere la metamorfosi narrata dal mito. Dal mio punto di vista l'immagine che noi vediamo riprodotta su tante monete (ma anche pitture vascolari, bassorilievi, statue, gemme, ecc.) non è da considerarsi come statica, ma come una specie di fermo immagine del preciso momento in cui Acheloo si sta trasformando da uomo a toro, dunque non rappresenta propriamente un toro dal volto umano, ma un momento del passaggio da una forma all'altra. L'iconografia del cosiddetto toro androprosopo divenne inoltre il prototipo per raffigurare molte altre divinità fluviali, soprattutto in Sicilia. Per avere un'idea di quanto l'iconografia fu diffusa sulle coniazioni del mondo greco consiglio questi siti, tutt'ora in costruzione, in cui si sta cercando di raccogliere un repertorio dei tipi conosciuti: http://manfacedbulls.wordpress.com/ http://manfacedbullsar.wordpress.com/ http://manfacedbullsau.wordpress.com/ Saluti :) Nico1 punto
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Buona sera al forum; ma benedetta gente vi ricordate il vecchio adagio: chi fa da sè fa per tre? Su questo forum sono state proposti sistemi "ad Hoc" o se volete ad personam per confezionare in solitario: Bustine di carta; espositori in Vedril; cassetti portamonete ed armadi con relativamente poca spesa, almeno rispetto al mercato, e con maggiore soddisfazione...non sarà artisticamente il massimo (in effetti poi lo è) ma vuoi mettere, l'ho fatto io e la collezione diventa anche più bella. Così, su due piedi, non so darvi indicazioni precise; ma se andate un pochino indietro, nel tempo troverete queste discussioni, ricche di consigli e di notizie per soddisfare da soli le vostre esigenze e se poi c'è bisogno di un consiglio tecnico siamo sempre qui, indefessamente radicati sul forum; un saluto a tutti da nonno cesare1 punto
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non la vedo molto bene, potrebbe essere polacca solo per tipologia ti posto questa http://www.cgbfr.it/pologne-royaume-de-pologne-sigismond-iii-vasa-vingt-quatrieme-de-thaler-ou-poltorak-koronny-ou-trois-polker-1625-cracovie,EA_102_114_101_95_51_50_50_53_54_53,a.html1 punto
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@@mistippo Non penso possa essere conteggiata però, in quanto la regola dice che monete con tiratura superiore ai 4.000.000 trovati nello stesso stato di emissione della moneta non possono essere postate ( a parte qualche eccezione indicata ) . Però , essendo news non so se possa cambiare qualcosa in merito ..1 punto
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Verissimo, e posso anche aggiungere di aver visto tante aste su ebay in cui venivano acquistate le monetine di Mister Day come fossero vere. Descrizioni del tipo "sconosciuta" o "as is" o "non sono esperto di.." ecc... Dal mio punto di vista lo sbaglio è alla radice : le riproduzioni, tranne quelle a scopo illustrativo ai fini di studi seri, apprendimenti, ecc, andrebbero assolutamente vietate e perseguite pesantemente. Penso che bisognerebbe anche vietare l'immissione di annunci del tipo "non garantisco autenticità perché non sono un perito" ... ma scusa, allora non le vendere! Le vuoi vendere? Ok, vai da un perito, e se lui te le conferma come autentiche, le vendi, altrimenti no. Punto. Ma perché si permette tutto questo scempio? Su ebay, non vorrei esagerare, ma a naso almeno il 20%-25% delle monete romane è falso, e di quelle del tipo "sconosciute", le monete false sono il 60%/70% !!! E' allucinante. Ti levano anche la voglia di cercare un buon affare, è come essere obbligati a nuotare in un mare di letame in cerca di un'onda d'acqua. Ti viene privata, in un certo senso, una sorta di libertà intellettuale. Quante volte, ho segnalato a ebay le contraffazioni, le patacche, le inserzioni fraudolente, le procedure fuorvianti, ma ebay cosa fa? Quasi nulla. A un certo punto mi stufo anche no? A volte sembra di essere a Porta Portese, dove vendono tanti "argenti magnetici" . E se provi a dirgli che ti stanno fregando, e che non è argento si incavolano pure. Una volta andai appositamente con una calamita a "sputtanarli", specialmente uno che truffava quotidianamente decine di persone, vendendo patacche di ferro cromato come argento. E sapete una cosa? Gliel'ho fatta la mossa, e indovinate cosa ha risposto ? "E allora? C'è argento e argento, dipende dalla concentrazione!" ecco, per farvi capire il livello non tanto di ignoranza, quanto quello di furbizia. Una furbizia che viene gestita a piacimento di fronte ai vigili urbani che passano indifferenti e che se ne fregano alla grande, proprio perché alla base c'è un permissivismo gravissimo che si schiera contro le regole, contro le leggi. Questa è l'Italia. Perdonate lo sfogo, ma ho preso la palla al balzo.1 punto
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Il caduceo è simbolo del commercio, anche se viene pure utilizzato come insegna dell'attività farmaceutica. Quindi nel gettone Brioschi il caduceo ha il duplice significato simbolico di attività commerciale nel settore chimico-farmaceutico. In questo distintivo della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura prodotto dalla Johnson, invece, il caduceo alato è simbolo del commercio assieme alla ruota dentata, alle ciminiere fumanti, all’incudine su piedistallo e alla vanga. apollonia1 punto
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Sono molto dispiaciuto per l'annullamento della razzia. Poiche' mi sento in parte responsabile dell'accaduto vorrei porgere le mie piu' sincere scuse a @@DanPao in primis e poi anche agli utenti che hanno aderito a questa operazione. Purtroppo nell'ultimo periodo, per cause di forza maggiore, non mi sono connesso regolarmente al Forum (se non per seguire la sezione che gestisco) e mi sono accorto solo l'altra sera che l'operazione era ripartita (l'ultima volta che avevo avuto modo di leggere, avevo appreso che l'iniziativa era in fase di stand-by per motivi di lavoro di DanPao). Da parte mia ho immediatamente risposto in questo topic e ho mandato un MP a DanPao scusandomi per il ritardo e per i disagi che, anche a causa mia, ha avuto con il fornitore e inoltre, per cercare di rimediare in qualche modo, mi sono proposto per smaltire eventuali rimanenze. Ho anche lasciato il mio indirizzo mail e il numero di telefono per eventuali contatti piu' veloci ma probabilmente era ormai troppo tardi. Chiedo scusa quindi poiche' quanto successo non rientra nei miei modi di comportarmi (e chi mi conosce lo sa). Purtroppo a volte si verificano delle situazioni e dei problemi che non permettono di dedicarsi alle proprie passioni come si vorrebbe. Magari accade che nel momento in cui si aderisce ad un'iniziativa (e ci si assume quindi un impegno), si ha il tempo materiale per potervici dedicare; poi capita che, per svariati motivi, i tempi dell'iniziativa si prolungano un po' e quindi diventa piu' complicato starci dietro (sempre per cause esterne di forza maggiore). Naturalmente questa non vuole essere una giustificazione e porgo ancora una volta le mie piu' sentite scuse a @@DanPao per il mio comportamento poco corretto ma assolutamente involontario. Capiro' se @@DanPao vorra' escludermi dalle sue future operazioni. sagida1 punto
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Io ho imparato un'altra cosa. Quando si affrontano discorsi inerenti la numismatica, con amici e conoscenti, e si comincia a raccontare la storia che gira intorno alla numismatica rimangono ad ascoltarti. Ho imparato che la numismatica non è solo monete, la numismatica è legata strettamente alla storia che ci insegnavano a scuola. Parlare di Roma, oggi, senza parlare delle loro monete, del messaggio che veniva dato con le loro impronte è parlare a metà. Parlare del Regno di Vittorio Emanuele III° senza parlare delle sue monete e della sua grande passione è sminuire la sua figura, che poi abbia fatto bene o male, anche quello fà parte della storia. La moneta, come oggi, ha governato e governa il mondo: non si può parlare di storia senza parlare di numismatica. Di questo parlo con amici e conoscenti: non solo di monete, ma di storia e quando mi chiedono quanto costa o quanto vale, riamango sempre sul vago ribadendo che quello che a me interessa non è il valore ma quello che la moneta rappresenta e cioè STORIA.1 punto
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Non so se l' argomento e' stato gia' trattato , ho provato a fare una ricerca in "Cerca" ma non mi ha dato risposta di discussione aperta in precedenza . Le monete romane imperiali che portano al rovescio la legenda Consecratio , come sappiamo venivano emesse alla morte di un Imperatore , congiunto o Cesare , quando non ne era stata decretata la Damnatio Memoriae , questa serie di monete erano rappresentate piu' comunemente tramite una pira , un altare , un aquila . Per quello che riguarda la mia ricerca vorrei pero' soffermarmi soltanto nei primi due esempi di iconografia , la pira e l' altare . La rappresentazione piu' comune , cioe' la presupposta Pira , mi lascia un po' perplesso che sia tale , si dice che sia una iconografia allegorica , non reale , perché sarebbe assurdo fare una pira funebre rappresentata da statue e quadrighe , in effetti e' proprio questa ricchezza di particolari raffigurati che mi fa pensare ad altro , esattamente credo che questa "pira" non sia tale , ma che rappresenti invece il Mausoleo di Adriano , l' odierno Castel Sant'Angelo , dove vennero sepolti gli Imperatori da Adriano fino a Geta e Caracalla , non si hanno notizie storiche che vi siano stati deposti imperatori successivi a questi , pero' e' possibile . Quanto rappresentato nelle monete assomiglia molto alle ipotetiche ricostruzioni fatte del Mausoleo , anche i pochi resti antichi , tamburo centrale ed interni , inglobati nelle mura medioevali e rinascimentali , di cui i muri perimetrali esterni ricalcano gli antichi , fanno pensare che la "Pira" , non sia altro che la raffigurazione in miniatura del Mausoleo di Adriano ; in piu' abbiamo una testimonianza di prima mano , oculare , di uno storico del VI secolo , Procopio di Cesarea , che segui Belisario in Italia durante gli anni terribili per l' Italia e Roma , della guerra gotica , ebbene Procopio ci descrive in modo preciso la forma e struttura del mausoleo al suo tempo quando in pratica era ancora quasi intatto , aveva una base quadrata al cui interno si ergeva un tamburo a piu' strati ornati di statue , sopra ad ornamento della copertura del mausoleo non e' chiaro se ci fosse Adriano in quadriga o la famosa Pigna con i due pavoni , in bronzo , che oggi orna i Giardini vaticani . L' altra rappresentazione della Consecratio , cioe' l' Altare , anche qui dubito che rappresenti un semplice altare , un altare non ha porte , come quelle che si notano in questa serie di monete , in genere un altare lo immaginiamo come un monolite finemente ornato , all' interno di un tempio ; penso piuttosto che questo Altare sia in effetti l' Ustrinum , cioe' il luogo sacro dove venivano cremati i corpi degli Imperatori , questo Ustrinum sorgeva vicino , poche decine di metri , al Mausoleo di Augusto in Campo Marzio , ed era una costruzione all' interno di un recinto , all' interno del quale furono trovati nel 1777 preziosi vasi di alabastro cotognino , iscrizioni e piedistalli con i nomi dei luoghi precisi dell' Ustrinum dove erano stati cremati i corpi degli Imperatori , insomma doveva essere un luogo di una certa grandezza , forse un grosso edificio con piu'' reparti per la preparazione dei corpi . Sarei interessato a sentire i vostri pareri in merito , se l' argomento spero interessi . Sotto due esempi , tra i numerosi , di monete con la Pira e l'Altare , alcuni disegni ipotetici del Mausoleo di Adriano e la famosa Pigna con i due Pavoni , mentre dell' Ustrinum purtroppo non rimangono piu' tracce archeologiche visive solo una descrizione antica dei secoli scorsi , vasi , piedistalli ed iscrizioni conservate nei Musei .1 punto
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Pur nell'approssimazione dell'articolo (e noi siamo ipercritici di natura con i profani, io incluso), credo che il riferimento alle 10 lire 1947 vada contestualizzato nell'ambito della monetazione repubblicana dove, in effetti, rappresenta una delle massime rarità1 punto
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no.. forse hai capito male, intendevo dire che è l'ultimo avvertimento dopodichè lascio l'incarico di curatore di queste sezioni, in quanto sono stanco di avere a che fare con persone del tuo stampo saluti1 punto
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Buonasera Andrea, mi dispiace, ma le monete oggi note attribuite alla zecca di Gravedona sono false. Sperando di fare cosa gradita, riporto qui di seguito la scheda a firma di G. Girola, della SNI, pubblicata sulla 'Guida delle zecche' a cura di L.Travaini: Gravedona (Como; Lombardia) G. Girola Zecca mai esistita. Si è creduto che Gravedona, prima di cadere sotto la giurisdizione di Como, nel 1196, potesse aver avuto un privilegio di zecca, collegato alla presenza dei suoi rappresentanti tra gli alleati di Milano in un paragrafo del privilegio della pace di Costanza (1183): nel 1185 a Piacenza i consoli Pietro Calvo di Domaso e il gravedonese Gregorio di Canova rinnovarono il giuramento di Costanza alla pari degli altri aderenti alla Lega Lombarda [Zecchinelli 1951, pp. 64-66; Zecchinelli 1954, pp. 65-66 e pp. 135-136 per il regesto dei documenti]. Le monete attribuite alla presunta zecca, tuttavia, sono false: un obolo [schweitzer 1860, p. 39] dichiarato falso dal Promis [1882, pp. 38-9] e un denaro. Entrambi i pezzi sono nella collezione di Vittorio Emanuele III: l’obolo, già riconosciuto come falso, non fu pubblicato nel CNI, mentre il denaro è stato pubblicato con l’affermazione «che non è tale da lasciare l’osservatore assolutamente convinto dell’autenticità sua» [CNI IV, p. 207]. In base agli elementi conosciuti (ipotetico privilegio, dubbia autenticità delle monete, discordanza nella indicazione del nome del paese, mancanza in più di un secolo di ulteriori prove) la zecca può essere considerata mai esistita benché venga citata ancora in repertori recenti. Bibliografia: Amandry 2001, p. 257; Biaggi 1992, pp. 195-196; Bianchimani 2004, p. 33; CNI IV, p. 207; Gnecchi 1889, pp. 146-147; MIR 2000, p. 65; Promis 1882; Simonetti II, p. 23. Schweitzer F. 1860, Notizie peregrine di numismatica e di archeologia, decade quinta, Trieste, pp. 39-46, tav. II, n. 13. Zecchinelli M. 1951, Le Tre Pievi, Milano. Zecchinelli M. 1954, Ricerche su la Repubblica delle Tre Pievi (Società Storica Comense), Como. Chissà che in futuro non si trovino, ammesso che esistano, esemplari autentici... Nel caso il loro valore sarebbe sicuramente elevato. Ad ogni modo, anche un falso cigoiano credo che potrebbe interessare i collezionisti ed essere venduto per un discreto prezzo. A proposito, non capisco il suo paragone con il valore delle 5 lire del 1948. Cosa significa, dal momento che le 5 lire del 1948 sono piuttosto comuni? <_< Cordialmente, Teofrasto1 punto
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Enigma risolto, si tratta di un tipo inedito della zecca di Stratos in Akarnania. A questo link un confronto: http://manfacedbullsar.files.wordpress.com/2013/01/663694.jpg Grazie a tutti per l'interessamento. Saluti :) Nico1 punto
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Altra cosa che ci terrei a sottolineare è un sodalizio con il nostro fourm Lamoneta.it che ci dà la possibilità di stare sempre in contatto. Contiamo di organizzare in autunno il nostro primo convegno numismatico a Napoli, con il permesso di @@Reficul @@incuso e tutto lo staff desidereremo allestire a titolo gratuito uno stand all'interno della fiera dedicato al nostro forum in modo da permettere a tutti di incontrarci. Ricordo che circa tre anni fà era presente al convegno di Verona uno stand di Lamoneta, è ancora disponibile la cartellonistica e le varie ambientazioni grafiche utilizzate in quell'occasione?1 punto
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@@francesco77 .... era la notizia che attendevo da qualche mesetto .... bene, bene....la città di Napoli e tutto il Sud d'Italia ne aveva davvero bisogno. Faccio i miei più sinceri complimenti ed un imbocca la lupo a chi è stato capace di portare avanti questa iniziativa.1 punto
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! Faccio i miei complimenti..un ulteriore prova di quanto certa gente abbia da dare agli altri ;D1 punto
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Faccio i complimenti all'amico Francesco, ed agli altri soci del circolo, per questa lodevole iniziativa. Sono certo che raccoglieranno i risultati che meritano. Non posso che fare i miei più sinceri auguri, sperando di passare presto a trovarvi.1 punto
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1917 OSPEDALE MILITARE TERRITORIALE N. 10 MONTEROSA - MILANO Diam. mm. 21 - Dorata con croce rossa a smalto. Rif. Stefano Johnson LE RIVENDICAZIONI ITALIANE DEL TRENTINO E DELLA VENEZIA GIULIA NELLE MEDAGLIE n. 4251 punto
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Interessantissima discussione ! Personalmente uso il corsivo inglese per le monete in generale e la gotica per quelle .. medievali :D, uso inchiostro color sepia e rosso e una stilografica ... in vetro ... :D :D :) poi riporto i dati delle monete, compresi del prezzo di acquisto su dei diari in pelle formato anticato :D .. una mia piccola mania :)1 punto
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