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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/07/14 in tutte le aree
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Ciao. Considerate le riflessione che sono state proposte da alcuni (in primis da numa numa) circa il modus operandi seguito dalle Istituzioni dello Stato nei procedimenti relativi a vicende attinenti i sequestri di monete, posto un breve lavoro sull'argomento che inviai a suo tempo alla redazione del Giornale della Numismatica, pensando che potesse trovare spazio nella rivista. Non essendo mai stato pubblicato e visto il lungo tempo trascorso, lo posto qui, sperando che possa essere di qualche utilità. Saluti. Michele Brevi_osservazion_sul_fenomeno_giudiziario_ecc..pdf5 punti
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Capisco benissimo come la vicenda può avere colpito il buon @@ciosky68, proviamo a mettersi nei suoi panni... chi non sentirebbe quanto meno vacillare per qualche istante la terra sotto ai propri piedi ricevendo una notizia di tale genere? E' comunque presto e prematuro levare scudi e fare crociate contro l'ordinamento giudiziario italiano e iniziare con le solite tiritere sui sequestri, sulla povera Italia, sul malcostume che la governa eccetera eccetera eccetera. Nel momento in cui porterà la/le monete all'autorità che gliele ha richieste, unitamente alla documentazione relativa l'acquisto, credo si saprà qualcosa di più e, a fronte di una situazione più chiara, ci saranno tutti i dettagli utili a chiarire la vicenda in modo poi da seguirne i futuri sviluppi. Al momento queste sono le cose da rilevare: 1) Non è stato effettuato alcun sequestro 2) Non sono state fatte perquisizioni 3) E' stato contattato un collezionista che ha operato uno o più acquisti presso un venditore professionale regolarmente iscritto e che, a fronte di ogni acquisto, ha rilasciato documentazione fiscale attestante la transazione (aspetto forse anche trascurabile perché a monte si trattava comunque di un venditore professionista, ma di certo punto a favore in questo caso del collezionista) 4) La normativa italiana per questa tipologia di acquisti (monete antiche di provenienza estera) non impone né un certificato di lecita provenienza, né un certificato di originalità, né il possesso di documentazione fiscale relativa l'acquisto 5) E' stato chiesto al collezionista in questione di esibire di fronte all'autorità preposta solo ed esclusivamente i beni acquistati presso un solo e preciso venditore Fermandoci a una fredda analisi di questi 5 punti, nonostante per qualche secondo (forse anche diversi minuti se non ore :( ) sia tremata la terra sotto ai piedi, credo ci sia da stare ragionevolmente tranquilli in quanto: 1) Non può configurarsi in alcun modo il reato di ricettazione 2) Non può configurarsi altresì nemmeno l'ipotesi di incauto acquisto Cosa può essere accaduto? Che un dato tesoretto e/o insieme di monete provenienti da suolo italiano (e credo questo fatto vada comunque circostanziato sulla base di alcuni elementi ben precisi: il conferente originario delle monete in qualche modo è stato individuato e con lui è stata acclarata l'illecita provenienza) è stato ceduto a un venditore regolare - o direttamente o tramite una serie di passaggi più o meno vari e più o meno chiari - e che, ovviamente, questo venditore ha ceduto lecitamente a un dato numero di collezionisti. La cessione è stata lecita, tecnicamente, ma la res ceduta apparentemente non lo era. A fronte di questo quadro credo che le cose peggiori che possano toccare al nostro amico collezionista siano: 1) La seccatura del dover perdere tempo nel portare quanto richiesto 2) Il dover attendere, con un po' di (ahimé più che comprensibile) ansia che l'autorità si pronunci sul destino di quanto consegnato 3) Il poter perdere quanto acquistato (sempre nei limiti di quanto di provenienza da quel dato venditore) Abbiamo sempre parlato di come vada perseguito un certo tipo di collezionismo etico, di come l'Italia debba imparare a tutelare il suo patrimonio e le forze dell'ordine smettere di tartassare poveri e ignari collezionisti che nulla fanno di male... orbene, in questo caso (apparentemente) è quanto è avvenuto! 1) Le forze dell'ordine hanno esercitato la loro azione di tutela in quanto hanno individuato un tesoretto che ha preso una via illecita di esportazione e messa nel mercato anziché prendere la strada della musealizzazione e dello studio 2) Il collezionista che, ignaro, seguendo la sua etica (in questo caso inappuntabile!) è incappato in parte di questo tesoretto disperso non è stato vessato, ma invitato a consegnare (ovvio, in un preciso lasso di tempo ma concordando comunque liberamente sia la modalità, che l'orario) solo ed esclusivamente l'oggetto dell'indagine senza altro colpo ferire (o infierire!): niente perquisizioni, niente sequestri di massa, niente visite mattutine all'alba ecc ecc ecc Stiamo a vedere la vicenda come si sviluppa (io personalmente mi auguro che resti instradata in questi binari, sono convinto che in Italia il sistema pubblico pur con molte pecche abbia una sua funzionalità) e poi potremmo fare tutti i commenti del caso. In bocca al lupo @@ciosky68! Se puoi/vuoi, tienici aggiornati, con i tempi e le modalità che ritieni più opportuni e funzionali alla tua vicenda.3 punti
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buongiorno, metto le foto del mio ultimo arrivo. vorrei da voi un parere, o un paragone con altri testoni vostri. spero in commenti positivi del mio acquisto, ancora non riesco a fare le foto perfettamente perpendicolari alla moneta, secondo me sarebbe ancora più bella. moneta: testone 1676 Cosimo III moneta molto rara saluti fofo2 punti
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L' Imperatore Gallieno dal 260 , in seguito alla cattura del padre Valeriano da parte di Sapore Re dei Persiani , al 268 , rimase unico Imperatore dei Romani ; nel corso di questi otto anni Gallieno mise mano a riforme importanti quali i provvedimenti di tolleranza verso i Cristiani il cui padre aveva invece inasprito con le persecuzioni e quella molto importante e precorritrice dei comandi militari ; in pratica con la riforma militare interruppe la procedura sempre esistita a Roma tra funzione politica e funzione militare , affidando il comando delle Legioni non piu' ai Senatori , ma all' ordine equestre dei Cavalieri , il comando di Legione cessava quindi di essere una tappa politica , diventava cosi' una carriera interna ai militari . Per quanto riguarda invece la tattica militare , la riforma dell' esercito riguardo' la dislocazione e funzione delle Legioni , oltre agli stanziamenti fissi di queste lungo i confini fu istituita e rafforzata una forza mobile di cavalleria schierata in posizione arretrata rispetto al confine ma veloce e pronta ad intervenire in caso di sfondamenti delle frontiere ; insomma per la prima volta la cavalleria fu privilegiata e potenziata con armamenti pesanti del tipo orientale , rispetto alle Legioni che fino ad allora erano state la forza primaria ed incontrastata dell' Impero . Probabilmente Gallieno fu costretto dagli eventi dell' epoca ad operare una procedura cosi' rivoluzionaria circa l' assetto e il comando militare tolto ai Senatori da cui proveniva e di cui si alieno' le simpatie , questa rivoluzione fece si che molti uomini dell' esercito particolarmente predisposti al comando , arrivarono da ora in poi al vertice dell' Impero senza dover attendere la conferma del Senato , questo fatto fu probabilmente una salvezza per lo Stato , ma porto' inevitabilmente ad un allontanamento dell' esercito da Roma perché non piu' controllato e diretto . Gallieno forse in seguito alla riforma militare da lui apportata emise una serie di monete legionarie , forse unica nella storia romana come tipologia variabile , gia' in antico Marco Antonio aveva emesso serie monetali con le Legioni , ma erano monotone come tipologia nel dritto e nel rovescio , riportando solo il diverso numero dei reparti militari , con Gallieno conosciamo altri particolari delle Legioni rappresentate , tra cui gli appellativi ed anche i rispettivi simboli di Legioni , purtroppo non tutte le monete legionarie sono sopravvissute al tempo , molti nomi di Legioni mancano all' appello ; probabilmente tutte le Legioni esistenti al suo tempo ebbero l' onore della rappresentativita' monetale , ma potrebbe anche darsi che Gallieno emise queste monete legionarie solo per le Legioni che rimasero fedeli al suo governo , per questo tutte le legende sembrano riportare le stesse diciture di Pia , Fidelis o Felix . La zecca che emise questa serie monetale fu quella di Mediolanum , tutte sono di classificazione rara . Sotto in ordine numerico le monete legionarie conosciute con le rispettive probabili legende ed alcune fotografie di queste particolari monete , in fondo la Tomba di Gallieno al IX miglio della Via Appia . LEG. I. ADI. V. P. V. F. al rovescio il Capricorno ( Legione I Adiutrix Victrix Pia Victrix Fidelis o Felix ) LEG. I. ADI. VI. P. VI. F. al rovescio il Capricorno ( come sopra ) LEG. I. ITAL. VI. P. VI. F. al rovescio un Orso ( Legione I Italica , il resto come sopra ) LEG. I. MIN. VI. P. VI. F. al rovescio Minerva con Vittoria , appoggiata allo scudo ( Legione I Minervia , il resto come sopra ) LEG. II. ADI. VI. P. VI. F. al rovescio Pegaso ( Legione II Adiutrix , il resto come sopra ) LEG. II CL. ADI. VI. P. VI. F. al rovescio Capricorno ( Legione II Claudia Adiutrix ( forse raggruppate ) il resto come sopra ) LEG. II. ITAL. VI. P. VI. F. al rovescio Capricorno ( Legione II Italica , il resto come sopra ) LEG. III. ITAL. VI. P. VI. F. al rovescio Cicogna ( Legione III Italica , il resto come sopra ) LEG. II PART. V. P. V. F. al rovescio Centauro ( Legione II Partica , il resto come sopra ) LEG. IIII FL. VI. P. VI. F. al rovescio Leone ( Legione IIII Flavia , il resto come sopra ) LEG. V. MAC. VI. P. VI. F. al rovescio Vittoria ( Legione V Macedonica , il resto come sopra ) LEG. VII CL. VI. P. VI. F. al rovescio Toro ( Legione VII Claudia , il resto come sopra ) LEG. X. GEM. VI. P. VI. F. al rovescio Toro ( Legione X Gemina , il resto come sopra ) LEG. XI. CL. VI. P. VI. F. al rovescio Nettuno ( Legione XI Claudia , il resto come sopra ) LEG. IIXX VI. P. VI. F. al rovescio Capricorno ( Legione IIXX , il resto come sopra ) LEG. XXX. ULP. VII. P. VII. F. al rovescio Nettuno ( Legione XXX Ulpia ) LEG. XIII. GEM. VI. P. VI. F. al rovescio Vittoria ( Legione XIII Gemina , il resto come sopra ) COHH. PRAET. VI. P. VI. F. al rovescio Leone ( Coorte Pretoria , il resto come sopra )2 punti
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(dottoressa Maria Francesca Tiepolo) Buon lavoro e saluti cordiali (finisce così la lettera dell'Archivio di Stato di Venezia). Conservo moltissime altre lettere inviatemi gentilmente dalla dottoressa Scarfì e riporterò , a conclusione della lunga vicenda le due ultime, molto importanti , nonchè un articolo del Gazzettino pubblicato il 24 Settembre 1984 col titolo: "Alla ricerca della colonna sommersa" che si riferisce alle ricerche da me compiute. un anticipo assolutamente conclusivo: I gondolieri degli "stazi" prospicienti la Piazzetta si sarebbero sicuramente inferociti se fosse stato aperto un cantiere per la ricerca della colonna sommersa in prossimità del Molo , "loro esclusivo territorio", dove ricavano ogni giorno grossi guadagni! Già in quegli anni nessuno era disposto a finanziare l'impresa. La burocrazia avanzò poi molti pretesti. Quella colonna potrebbe sicuramente emergere e installarsi tra le due, Marco e Todaro, secondo gli intendimenti degli antichi veneziani del XII secolo , se della "eccezionale faccenda"fosse interessato il...capitalismo straniero (americano in particolare). Noi siamo bravi solo a sciorinare elogi e ammirazioni ...tenendo il portafoglio ben chiuso. A che serve sgobbare in laguna, si va dicendo per Venezia, quando il turismo internazionale è fin troppo sviluppato? E allora a Voi, cari lettori il giudizio definitivo! Adalberto Pizzato, anni 84, pensionato della Spezia2 punti
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Fa piacere che gli elaborati continuino ad arrivare...., ormai la partecipazione incomincia a diventare veramente rappresentativa e la voglia di questi ragazzi di voler dare una propria testimonianza li rende sempre più testimonial della numismatica. A volte vedo discussioni qui sul forum dove ci accapigliamo per un SPL - o per uno SPL +, con la loro dignità per carità, ma qui siamo al futuro della numismatica, al valore che rappresenta e rappresenterà tutto questo anche fuori del forum, tutto ruota e ruoterà intorno a questo, al ricambio e alla staffetta generazionale, a una numismatica italiana che presenta sul forum nuove voci e che possono dire molto, ecco perché al momento " questi magnifici 11 " vanno sostenuti e ringraziati con un giusto riconoscimento, Mario2 punti
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Mi sembra che a questa ricostruzione manchi qualche tassello..... 1. Helios non ha saputo dimostrare la lecita provenienza o non ha risposto ad una domanda in tal senso, seppur formulata per vie ufficiali ? (Non dimentichiamo che la ditta è in liquidazione) 2. Se helios non ha dimostrato la lecita provenienza, partendo dal presupposto della illecita fonte, il procedimento penale non sarebbe dovuto essere contro ignoti ma anche contro helios (ricettazione).2 punti
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Guardate che credo che tutti stiamo dicendo la stessa cosa. Va bene celebrare e guai a dimenticare, ma alcuni di noi stanno solamente sostenendo che ci sono modi e metodi per celebrare e ricordare che sono meno discutibili di altri, come ad esempio dedicare una moneta alla fine di una guerra (momento di festa) anzichè all'inizio (sicuramente meno entusiasmante...).2 punti
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Non ha senso coprire il passato, le due guerre mondiali e i loro orrori dovranno sempre rimanere nitide e vive nelle menti dei cittadini italiani e di tutto il mondo. io ritengo che non ci sia nessun problema , poi bisogna sempre affrontare le cose con correttezza e tatto, peraltro lo sbarco in Normandia è stato il colpo finale contro i nazisti, non ci vedo nessuna celebrazione dello sterminio.2 punti
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Ho saputo in passato dell'asta bolaffi in linea molto generale avendo parlato con un interlocutore autorevole in tal senso. Pur comprendendo bene il fastidio almeno il sistema ha funzionato per bene in quanto si é trattato di accertamenti mirati che non hanno coinvolto intere collezioni o avviato procedimenti penali come nel mio spiacevole caso. Per quanto accaduto a Ciosky non farei drammi, perché si tratta di un semplice controllo e nulla di piú. Come sarebbe stato Ciosky se una mattina si fosse ritrovato a casa i Carabinieri con un'informazione di garanzia per ricettazione e mandato di perqusizione e sequestro delle monete interessate e ulteriori elementi utili ai fini dell'indagine che avrebbero comportato il sequestro di tutta la collezione? Sarebbe iniziato un triste calvario che dopo anni con apprensione costante si sarebbe concluso con archiviazione e restituzione, ma il problema é che quando si entra in una stanza poi si possono aprire altre porticine che aumentano i grattacapi. Quindi, cerchiamo di vedere il lato positivo della questione perché forse senza accorgercene qualcosina sta cambiando rispetto al passato e le istituzioni a ragion veduta agiscono con maggiore prudenza. Pertanto i collezionisti onesti devono essere tutelati ma chi in effetti infrange la legge deve essere perseguito perché coinvolge indirettamente anche chi si comporta onestamente coltivando i propri interessi numismatici totalmente estranei a casi di ricettazione, furto, scavi clandestini, contrabbando etc. etc...ciosky mi dispiace, ti sono vicino e da me hai la massima solidarietá. Concludo che purtroppo in questi anni ho ravvisato da parte di tanti una certa diffidenza nei confronti delle istituzioni. Credo che per principio l'aspetto va rivisto in quanto nelle istituzioni noi dobbiamo cercare la nostra protezione attraverso quelle leggi che noi tutti abbiamo voluto attraverso quelle centinaia di persone che ci rappresentano in Parlamento....quindi se cerchiamo il dialogo e agiamo in modo trasparente dobbiamo pretendere di non avere problemi perché anche noi siamo l'Italia. Antonio2 punti
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Io uso quasi esclusivamente auctionsniper per evitare gli autorilanci o comunque ridurne gli effetti e per evitare le ore piccole per le aste oltreoceano: https://auctionsniper.com/register.aspx I primi 3 utilizzi sono gratis (e se per caso volete provare, se dite che vi manda "incuso" come referral mi fate un piacere visto che mi fornisce altri tre tiri gratuiti :D)2 punti
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Mah.....da come interpreto i fatti, alla base di tutto ci sarebbe un tesoretto, quasi certamente di origine italica, giunto nelle meni dei commercianti tedeschi che lo hanno venduto, in più riprese, su ebay. Molto probabilmente gli inquirenti hanno beccato i tombaroli o sono comunque riusciti ad ottenere dalle autorità tedesche di sapere chi aveva venduto il gruppo alla helios e quindi, accertata l'origine italiana e l'illecita provenienza, sono partiti i sequestri. In tutto questo non ci vedo nulla di strano, di scandaloso o di particolarmente avverso al collezionismo o ad ebay: sono normali operazioni di polizia.....2 punti
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Leliano è un imperatore/usurpatore assai raro e che, nel panorama dei sovrani gallici, ha avuto lo spazio di una meteora. Cito da wikipedia. Numismaticamente, Elmer nel suo Die Münzprägung der gallischen Kaiser in Köln, Trier und Mailand così ci presenta questa figura e la sua monetazione: E le monete coniate, aurei a parte, presentano come rovesci i tipi PAX AVG (di estrema rarità, censito nel RIC e non da Elmer) e il rarissimo, ma "visibile" VICTORIA AVG. Questa la catalogazione del RIC: Questa la catalogazione di Elmer: E queste le immagini note: RIC 6: RIC 8 - Elmer 621: RIC 9 - Elmer 622: RIC 9 - Elmer 625: A fronte di una così esigua monetazione, viene logico pensare che siano pressoché assenti le imitative di questo imperatore... ma così non è, oggi ho beccato in rete questo bellissimo esemplare che volevo proporvi: Weight: 2.53 g Diameter: 19.78 mm Obverse description: Radiate and draped bust right Obverse inscription: []M[]C[]ANVS P F AVG Reverse description: Victory running right holding wreath and palm Reverse inscription: [VICT]O-RI-A AVG Die axis measurement: 9 o'clock Reverse mintmark: -//- Status: Contemporary copy (Barbarous radiate) qui la scheda completa dell'esemplare: http://finds.org.uk/database/artefacts/record/id/417669 Spero che questa mia, piacevole per me, scoperta, vi possa avere in qualche modo allietato! Buona lettura e buoni approfondimenti... come sempre, se qualcuno vuole integrare con dati e/o immagini circa questo imperatore... è il benvenuto!1 punto
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Questa è proprio forte! Mi sa che in zecca avevano bevuto!1 punto
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Grazie ad Acraf per gli utilissimi addizionali riferimenti e grazie ad Aemilianus se potrà scansionare il testo sul ripostiglio di La Bruna (località presso Spoleto ove venne ritrovato un importante gruzzolo di aes grave ed aes signatum - dovrei averlo anch'io da qualche parte ma mi sa che fai prima tu)1 punto
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Credo che il cambio di attribuzione sia da ascriversi non tanto a correttezza, quanto all'aver scoperto che questa moneta, attribuita a Mantova, aveva fatto nel passaggio NAC del 2005 un realizzo di oltre 7 volte superiore alla stima di BP... non per niente nella nuova descrizione viene ampiamente sottolineato il precedente passaggio NAC, e il fatto che si tratta del terzo esemplare conosciuto. Se in questa discussione fosse emerso che si trattava di una moneta ben meno interessante di quanto risultava dalla prima catalogazione, ho il forte rispetto che non ci sarebbe stato tutto questo zelo e velocità nel modificare l'attribuzione...1 punto
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e' Mantova ecco la descrizione tratta da MCsearch Carlo Gonzaga Nevers (1627-1637). Scudo non datato. AR, gr. 26,268 - ø 41,93 mm. [ 2,35 mm, asse dei coni 270°. D/ Anepigrafe, città turrita con ponte levatoio e fossato: sul portale in alto pisside in ovale, al centro aquila ad ali spiegate, il tutto in circolo lineare fra corona di lauro formata da due rami annodati in basso, orlo a ghiera fine. –R/ cartiglio a volute e fregio in basso, sostenuto da putto alato, su due righe DATVM – CLITVS in circolo lineare fra uguale corona di lauro, orlo a ghiera fine. T/ liscio. Mancante in tutte le opere. Unico in collezione privata, un secondo esemplare, in inferiore stato di conservazione, è presente presso il Münzkabinett del Kunsthistorisches Museum di Vienna. q. SPL Prov.: Asta Ars et Nummus n. 1 del 29 e 30 Novembre 1962, n. 154Non è possibile scindere questa moneta Unica dal contesto storico ed artistico che l’ha vista nascere. Carlo I Gonzaga Nerves VIII Duca aveva una personalità forte e cristallina, pura nell’animo. Era assai stimato e godeva di grande reputazione come Capitano d’Armi. Signore in Francia di immense proprietà: otto ducati, due marchesati, altrettante contee, cinque baronie, feudatario di altre importanti terre con sovranità per metà indivisa con il re di Francia. Il suo patrimonio in Francia era considerato tra i più ricchi del Regno. Fortuna gli era giunta per eredità e per matrimoni d’interesse nel corso del secolo. Carlo ereditò dalla nonna Anna d’Alençon, dalla madre Enrichetta di Clèves e dalla moglie Caterina di Lorena, madre dei suoi sei figli. Suo padre nacque a Mantova e nel 1550 fu prossimo a divenire Duca di Mantova, il Consiglio di Reggenza vedeva in Lodovico una mente già aperta al bene ed all’eroismo, ma in quanto terzogenito di poca speranza alla successione. Si vuole che il fratello maggiore Guglielmo, avviato alla carriera ecclesiastica, non rinunciasse ed il legittimismo prevalse. Ludovico si trasferì in Francia per curarsi di ingenti patrimoni, fu di buon governo nelle sue terre, ottimo capitano d’eserciti ed attento diplomatico al servizio di quattro re. Il questa cultura ed amore per la giustizia e per le grandi gesta crebbe Carlo I. Il Duca aveva lineamenti gentili, portava pizzo e baffi a punta come alla moda del tempo, dall’apparenza aitante e dalla persona asciutta non tradiva i 47 anni d’età quando partì alla volta del Ducato di Mantova nel 1628. Arriva in linea di successione in quanto unico parente prossimo ai tre fratelli succedutosi duchi di Mantova e del Monferrrato e morti senza legittimi eredi. Nella cronistoria una volta in Mantova va tenuta in grande considerazione un avvenimento che ci aiuta nell’interpretazione di questo scudo. Sul finire del marzo 1628 l’inviato straordinario del Duca presso la Corte Imperiale comunicava che era stata inviata a Praga, da parte di un funzionario dislocato a Guastalla una moneta di Carlo I e che l’Imperatore in persona non l’aveva gradita, considerando un "atto di troppo aperto possesso", come ci testimonia il Guazza ne "La Guerra per la successione di Mantova e del Monferrato", l’auto proclamazione di "DUX MANTUAE ET MONTIS FERRATI" L’avvertimento imperiale era ben chiaro, Carlo I intelligente ed attento ne fece buon tesoro, d’altronde non avrebbe potuto comportarsi diversamente. Questo scudo, se vogliamo anonimo nella leggenda e nei possedimenti è la chiave di volta nella sua politica. Che si tratti di una moneta di Carlo e Mantovana non vi è alcun dubbio. La tipologia è probante, lo scudo al diritto evidenzia Mantova fortificata o la cittadella di Giulio Romano, circondata dalle acque dei suoi laghi, inespugnabile . Il ponte levatoio abbassato in atto di sottomissione all’Imperatore e di pace. Al tempo stesso la costruzione ispira un senso di forza e di padronanza sugli avvenimenti. L’aquila nel cielo ad ali dispiegate si presta a due interpretazioni: l’aquila dei Gonzaga che torna padrona sulla città, oppure come più probabile dato il momento storico e l’assoluta necessità di rinfrancarsi presso l’Imperatore, l’aquila rappresenta l’Imperatore stesso, che pone Mantova sottostante alla soggezione dell’Imperatore e protetta dall’Impero. Il Rovescio racchiude un significato esplicito anche se in forma anonima. DATUM COELIUM, il Principe che Iddio nei suoi giusti e divini pensieri ha designato per reggere le sorti del Mantovano e del Monferrrato. Mandato da Dio, dalla terra di Francia come un dono per le sorti del Ducato. Siamo convinti che l’emissione dello scudo abbia avuto breve durata, proprio per le ragioni che questi voleva significare. Carlo potrebbe anche avervi ripensato sulla battitura di questa moneta. Sebbene nell’animo del Duca volesse rappresentare la fede nella Chiesa e nell’Impero si sarebbe potuto mal interpretarla; togliere dalle monete nome e titolo è atto di superbia e sostituirli con l’ardita affermazione che potrebbe non riscontrare la benevolenza e gradimento del Papa oltre che dei suoi nemici. Lo stesso valore dello scudo che risulta non adeguato alla monete circolanti negli Stati limitrofi. La fascia di lauro che attornia il campo in ambo i lati , è molto simile a quello dello "Scudo del Fiore" dove al centro svetta un eliotropio; simile anche alla fascia di lauro del Ducatone di Vincenzo II (CNI 22, 23) databile al 1627.1 punto
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Dovresti cercare di rimuovere il piú possibile i depositi azzurri in modo da far penetrare il più possibile il benzotriazolo. Dovresti prima rimuovere eventuali strati di cera. Poi puoi lasciare in benzotriazolo anche per alcune ore in modo da dare il tempo alla soluzione alcolici di andare piú in profondità.1 punto
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Capisco, ci vuole un poco di pazienza, ma è sufficiente anche solo tenere la moneta in mano mentre si fotografa, e inclinarla verso una sorgente di luce diffusa (ad esempio, può stare con le spalle alla finestra, e schermare il vetro della finestra con una semplice tenda se c'è molto sole). L'unica cosa a cui deve far attenzione è non bruciare i dettagli con la luce, e tenere a fuoco il più possibile i dettagli (impostando la modalità macro avrà una maggior qualità della resa fotografica). Si concentri con l'inquadratura esclusivamente sulla moneta, evitando di inquadrare cose circostanti, così può sfruttare il massimo della risoluzione del campo visivo. Poi, se ha il pallino della fotografia, vedrà che si diverte anche e le verrà voglia di migliorare :) Un cordiale saluto, e complimenti per il gradevole tondello. A quasi finito il giro ormai, le mancano poche annate o sbaglio? ;)1 punto
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Insieme al '51 testa barbuta, '52, '58 e '59 è tra le date meno comuni, e diventa discretamente rara in alta conservazione, specie con difetti di conio molto limitati o quasi assenti. Quella sui capelli e sui gigli potrebbe anche essere una schiacciatura da conio, visto che i rilievi circostanti sono molto buoni (vedi orecchio, o quarto di spagna e dei duchi di parma). Per me potrebbe anche essere un buon BB/qSpl, se riuscisse a fare foto in cui si vede la reale freschezza e lucentezza del metallo sarebbe la giusta chiave di lettura. Ottima l'analisi del buon @@gallo831 punto
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...sarebbe veramenrte bella l'eccezionale emersione e recupero della colonna di granito sommersa da 900 anni a pochi passi dal Molo tra la fanghiglia lagunare! Ma.....sentite cosa mi scrive la Soprintendente dottoressa Scarfi' il 7 luglio del 1993: Gentile signor Pizzato, grazie anche per la sua ultima lettera ricca come al solito di notizie e anche di disegni ( N.d.r :. su come è avvenuto l'accidentale rotolamento in acqua della colonna all'atto dello scarico dalla caracca). La tengo informata di come procede tutta la questione: 1) la Fondazione Lerici ha risposto proponendo di procedere al rilevamento della colonna sommersa con metodi magnetici ed acustici 2)l'ho scritto al Sindaco dott. Rigo chiedendogli se il Comune è disponibile ad assumersi il carico di questa ricerca. Non ho avuto alcuna risposta. 3)ho ottenuto che una borsa di studio fosse assegnata al dott. Zago, un giovane studioso propostomi dalla dottoressa Tiepolo, Direttrice dell'Archivio di Stato dei Frari, per una completa ricerca d'archivio sulle colonne e sui lavori eseguiti al Molo. Se lei è d'accordo, passerò al dottor Zago tutte le preziose indicazioni dovute alla sua costante e validissima opera di ricerca che non rimarrà certo ignorata se, come mi auguro, giungerà a qualche risultato. con molti auguri di buon lavoro e molti cordiali saluti, Bianca Maria Scarfì e dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali - Archivio di Stato di Venezia:, 30 Agosto 1985. Al signor Adalberto Pizzato, via...n....la Spezia. Oggetto: Esistenza e possibilità di recupero della "terza colonna" della Piazzetta. Con riferimento al foglio....la ringrazio delle espressioni gentili e ammiro il suo entusiasmo per le ricerche e le eventuali possibilità di recupero della "terza colonna". Che essa esista, sommersa nei fanghi della laguna, sembra cosa certa confortata da molte testimonianze; ubicarla e tentarne il recupero costituisce un bel problema anche per la scienza e le tecniche moderne. Credo sia attratto da questo mistero anche uno degli Istituti dell'Università di Genova, facoltà scientifiche, prof. Fierro. Purtroppo questo Archivio non è in grado di dire molto al riguardo, anzi non è in grado di dire nulla, come hanno confermato le recenti e diligenti ricerche del dottor Roberto Zago (San Polo,3105)promosse dal soroptimist Club Veneziano ed estese anche al materiale della Marciana. Quanto alle Cronache, esse si trovano piuttosto alla Marciana, o in altre sedi, (N.d.r: alla Biblioteca Nazionale di Vienna o a quella di Parigi date le rapine fatte alla Marciana?)che non in Archivio. Il dottor Zago ne ha viste molte e ha parimenti consultato tutti i documenti fino al 1199 raccolti nel Codice Diplomatico Veneziano, qui dattiloscritto, oltre a molte fonti posteriori. IL DIRIGENTE SUPERIORE DIRETTORE i1 punto
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Credo che ci siano pochi dubbi che si tratti di un imitativa di Laeliano. Questo è il mio esemplare del tipo raffigurato. Inviato dal mio iPhone utilizzando Lamoneta.it Forum1 punto
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È davvero favolosa,considera che non era una banconota già esistente per la normale circolazione,ma realizzata appositamente per la commemorazione,quindi che dire,davvero complimenti alla Canadian Bank Note Company che l'ha stampata,e ovviamente complimenti a chi l'ha disegnata!Poi c'è anche un pò di orgoglio italiano in questa banconota,con il nostro italiano Cristoforo Colombo e con le tre caravelle :)1 punto
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La moneta non è quasi certamente Filippo II, in quanto nei grani di questi l'impronta dell'aquila è molto differente. Sono un pò indeciso tra Filippo III e IV. Non noto le sigle dello zecchiere. Che sia la variante di Filippo III senza sigle?1 punto
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Anno 24 significa il 24° anno dall'inizio del regno di quel regnante: nella fattispecie il 24esimo a partire dall'anno islamico ah1293 che corrisponde al 1876. In pratica è una moneta del 1898.1 punto
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propendo anch'io per Filippo IV... http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-F4C/31 punto
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e perche' no filippo III o filippo IV cosa piu' probabile?1 punto
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le foto sono piccole, ma se in mano la moneta ha lustro concordo con il tuo SPL+1 punto
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Ad occhio mi sembra che la scritta sia la stessa, solo incisa in maniera un po' diversa. Differenze di conio sono molto frequenti in questo tipo di monete. Comunque servirebbe un esperto di scrittura cufica per confermare. In ogni caso, non mi risulta affatto che i normanni non fossero padroni della lingua araba e che utilizzassero solo lo "pseudo-cufico": al contrario, molti zecchieri del periodo normanno, soprattutto in Sicilia, erano arabi e conoscevano solo l'arabo, tanto che a volte sono le scritte in caratteri latini a presentare grossolani errori. Certo non era sempre questo il caso e talvolta erano incisori "latini" (digiuni di arabo) che preparavano i conii, realizzando legende arabe molto approssimative, che definiamo pseudo-cufiche. Insomma c'erano entrambi i casi, del resto la Sicilia di quegli anni era un vero e proprio melting pot di culture, lingue e religioni, e le monete ne sono una splendida testimonianza. Un saluto! Paolo1 punto
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Ciao, la mia principale fonte di approvvigionamento monete sono le aste online; le aste dal vivo solo quando riesco. Devo dirti che io faccio una valutazione preventiva della moneta, stabilisco prima quanto puntare al massimo, e poi, all' ultimo momento (se la cifra da me stabilita non è già stata superata...), punto quanto devo. Questo mi serve anche ad evitare il meccanismo psicologico di calcolare solo l' ammontare del rilancio, non so se mi spiego: "in fondo cosa sono venti, cinquanta, cento euro in più, non la perderò per così poco"...Devo aggiungere una cosa: ho fatto un piano trentennale in cui ho una ventina di monete prioritarie, altre di fascia B, altre di fascia C...Poi muori il giorno dopo che hai finito la collezione, e gli eredi la rivendono su Ebay :rofl: Ho imparato a lavorare per priorità, con passo lento, un paio di monete importanti l' anno , e mi piace anche così. Di necessità virtù :D A volte mi sfugge quella che proprio proprio mi piace tanto, ma poi te ne ritrovi una forse migliore. OK, non posso competere con lo sceicco o il mafioso russo, e non voglio competere con i rilanci truffaldini...Quindi fisso budget iniziale, e se va, va...Adesso è all' asta un solido di Maggioriano, è nella mia top 20, ci proverei, non avessi già preso un sesterzio di Marco Aurelio e uno di Adriano abbastanza buoni...Passo, c' est la vie...1 punto
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r una interessante osservazione. E' stato da più resoconti storici riportato che le ali del Leone della Piazzetta, quando giunse a Venezia all'inizio del XII secolo proveniente dal Vicino Oriente, "svettavano" verso l'alto dipartendosi in basso dalle scapole; e che furono poi "raschiate" dal corpo del leone (come ben appare esaminando da vicino il dorso della statua) per "cristianizzarle" con due nuove ali che si dipartissero più in alto dal collo. Quelle ali originarie erano dunque di stile siriano. Nella moneta del Gritti , nel '500 ,il "bagattino" dove il Leone appare "in moleca", non cioè ritto sulle zampe, riporta bene incise le ali che si dipartono proprio dalle scapole secondo lo stile siriano appunto. Ciò fa verosimilmente ritenere che nel tempo antico a Venezia fosse ben nota la tradizione di questo Leone con le ali che si dipartivano in basso dalle scapole. Positura questa che non aveva nulla a che fare con le ali successivamente "cristianizzate" dipartentesi in alto, sul collo.1 punto
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ieri De Laurentis ha litigato con un tifoso napoletano che gli ha detto che vincere solo con la Juve non lo soddisfava, anche col Parma bisognava vincere! E de Laurentis si è imbufalito! Beh.. che dire.... un tifoso dopo la partita con la Juve, intervistato all'uscita dallo stadio ha detto che poteva eruttare anche il vesuvio, bastava, infatti, che avevano battuto la Juventus! E poi volete anche dire che Marotta non ha ragione nel parlare in un certo modo? beh ... vi avrei preferiti alla Roma al secondo posto ma non è cosa, anzi, dovete stare attenti alla fiorentina!1 punto
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Ciao Eliodoro, il quaderno di studi non è del 1891 ma degli anni 80. C'è stata una ristampa nel 2002. Ti allego un link che ho trovato sul web per farti capire qual'è il libro di cui si parla. http://www.deamoneta.com/lacbooks/view/161631 punto
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Da che mondo e mondo l'uomo ha sempre progettato e provato ogni sua opera dell'ingegno, dalla punta in selce della prima lancia alla ruota al motore a scoppio. Pensare che un artista o artigiano realizzasse una impronta e poi via alla conazione a martello o a pressa meccanica è semplicemente assurdo. E' giocoforza che prima si realizzasse una "prova" su un pezzo di metallo, e prima ancora che si ideasse una sorta di progetto "pensando" a come e cosa si doveva rappresentare su una moneta. Lo stesso Corpus indica monete molto molto antiche con il termine prova. Certo, la parola PROVA sulle monete nasce in tempi moderni, chissà a che scopo, ma dire che nel passato si realizzasse cotto e mangiato un tipo di moneta appare molto molto improbabile. I grandi artisti hanno sempre realizzato bozzetti prima di dare il via all'opera definitiva, quindi. Poi ognuno è libera di pensarla come vuole. La mia non sarà un'opera scientifica, non ambisco a tale riconoscimento. Però siccome anche io la penso come voglio, proseguo per la mia strada. Lascio agli scienziati il compito di stabilire le modalità esatte di realizzazione di una prova e/o un progetto. Il libro non vi piace, è scritto male, non è scientifico? Benissimo. Non compratelo e non leggetelo. Passate pure oltre. Io difendo le mie idee e i miei dilettantistici studi.1 punto
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Mi dispiace, ma parlando da un'ottica particolare come "prove e progetti" si rischia di mischiare il sacro (monete antiche e medievali, coniate a mano e in diversissimi contesti storici e geografici) col profano (monete moderne, coniate a macchina) e se può fornire interessanti spunti aneddotici non mi sembra un'operazione molto scientifica. Il Gnecchi si riferiva al periodo romano imperiale e se pure possiamo trovarci di fronte ad emissioni, come ad esempio il famosissimo medaglione d'oro di Teodorico, che fu vanto della sua grande collezione, che possono entrare nel novero di sorta di prova di conio, non dobbiamo dimenticare che esistono differenze concettuali tra questo medaglione e una tipica prova di conio o progetto moderni. L'unica cosa in comune può essere l'aspirazione dell'artista a vedere riconosciuta la propria bravura col permesso dell'autorità emittente. Quando si studia una determinata monetazione, sarebbe meglio affrontarla nel suo complesso, dalle emissioni normali e comuni a quelle particolari e per questo in genere molto rare. Sarebbe meglio limitare il termine di "prova" e di "progetto" alla sola monetazione decimale.1 punto
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La moneta e' andata ad un utente spagnolo, un cornuto che spesso me lo trovo tra i piedi...1 punto
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Come diceva la mia maestra, purtroppo con i se e con i ma la storia non si fa......................... :D Le cose sono andate come sappiamo, questo non vale per tutti ovviamente, c'è sicuramente qualcuno, forse tra i più giovani che leggono questa discussione che non hanno mai sentito parlare di campagna di Grecia, campagna di Russia o magari di Impero, credo che pubblicare questi documenti possa far venire lo stimolo per approfondire il discorso su argomenti che comunque penso ? a scuola vengano trattati poco o superficialmente quando invece andrebbero insegnati e studiati con attenzione, sempre però senza pregiudizi, con il solo scopo di conoscere la nostra storia.1 punto
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Ciao @@eliodoro, leggo con grandissimo piacere che ti sei armato di tanta buona volontà e se non ho capito male hai anteposto "prima lo studio" e poi le monete......cosa buona è giusta. Il periodo da cui parti non è semplicistico da studiare ma ultimamente vengono fuori dei buoni lavori e per chi ne vuole comprendere a fondo e nei dettagli i particolari, io personalmente ne consiglio la lettura. Fino a qualche anno addietro si potevano carpire notizie in vari lavori "dispersi" cioè da accomunare poi per avere una visione più completa del periodo, ma come ti ho riferito, oggi si sta tentando di accorparli. Credo che tu abbia già acquisito, l'ultimo lavoro di Giuliani e Fabrizi; Bene.....questo lo ritengo un ottimo volume per mettere sù delle ottimi basi per poter poi proseguire lo studio di questa monetazione......;però mi sento di darti anche un'altro consiglio...una sola pubblicazione non basta mani, devi sempre leggerne altre e poi altre, se vi sono aggiungere articoli e quant'altro....questo per avere una visione a 360 gradi del periodo che ti interessa, poi trarrai le giuste valutazioni e soprattutto sarai anche in grado di sottoporci delle domande o eliminare qualche dubbio che mano mano nel corso degli studi ti si presenta.1 punto
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Mi sarebbe piaciuto molto leggere altri messaggi di questo tipo, per i giovani sarebbe stato uno stimolo in più, in particolar modo da utenti che da sempre condivido insieme a noi certi valori, ma evidentemente saranno stati molto oberati... Eros1 punto
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Amico triestino: in Italia le cose sono sempre gravi.... ma mai serie!1 punto
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La moneta merita... UmbertoI sai cosa fare a chi ti ha fatto questo bellissimo regalo!!!1 punto
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Piccolo eccesso di metallo, è un difetto del tondello, non del conio a mio avviso. Nulla di degno di nota.1 punto
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Grazie Marco, continuerò Marco a fornire aggiornamenti, purtroppo al momento non sono in Italia e quando rientrerò è mia intenzione visionare e prendere gli atti alla Procura. E' mia intenzione pubblicare la perizia, fotografare le monete al momento della riconsegna così come i reperti si fotografano al momento dei sequestri. E' una questione di trasparenza e sento di doverlo a tutti voi che seguite la questione ormai da due anni. In un Paese democratico non bisogna subire o peggio ancora temere le istituzioni ma supportarle e perché no capirle anche perché le leggi che vengono dicusse in Parlamento e Senato sono l'espressione di coloro che noi abbiamo scelto attraverso il voto (anche se non è proprio esattamente cosi', ma la riforma e' in itinere quindi ottimismo). Grazie Antonio1 punto
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Ho dato precedenza al commento delle ultime aste, ma ritorno volentieri, ora che l'incanto è concluso da tempo, sulle considerazioni di Fabio sulla medaglia di grande modulo di De Jaeger per l'elezione di Papa PIO XII, proposta da Nomisma per € 400 e invenduta. Spesso ci lamentiamo (e io sono nel coro) per il fatto che le basi di asta di Nomisma sono eccessive, ma per questa medaglia pensavo che l'asta avrebbe avuto un esito diverso. La medaglia (parlo delle fusioni a cura dell'artista e non delle coniazioni della Monnaie de Paris) nelle tre tipologie con il busto del papa a sx in modello tradizionale, il papa orante e il papa con busto frontale benedicente è a mio giudizio una delle perle della serie medaglistica di Pio XII. Si associano la cura dei particolari, la tecnica di esecuzione (fusione), la doratura a mercurio spesso presente, la rarità con tirature limitate numerate progressivamente a cura dell'autore. Vi è anche varietà di diametri e un abbinamento con due tipologie di rovescio. Noi medaglisti papali sappiamo bene che il mercato delle medaglie, anche se si sta quantitativamente sviluppando, tanto che sono ormai proposti nei cataloghi migliaia di lotti per la medaglistica, che ha avuto grandi artisti in tutta l'Europa dal Rinascimento alla modernità, è un mercato di nicchia con conseguenti possibili oscillazioni di prezzi anche significative. Il mercato ha sempre ragione, ma credo che la medaglia del De Jaeger per Pio XII non sia stata adeguatamente studiata e valutata. Quanto alle aste su ebay, penso che sia interessante seguire le quotazioni per pezzi abbastanza comuni che appaiono ripetutamente e che esse non siano invece utili per le quotazioni delle buone e rare monete e medaglie, che solo molto occasionalmente sono proposte nel sito e trascurate da molti collezionisti. Un collezionista non espertissimo, che spende somme non indifferenti, non acquista volentieri senza garanzie professionali.1 punto
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Provate a vendere una moneta del Regno al suo prezzo, anche se in ottima conservazione (che non sia rarissima o in FDC assoluto), e vedrete se riuscirete nell'impresa. Mercato completamente bloccato in particolar modo per questa categoria ma anche le altrenon vanno meglio. Si vendono solo regalandole e, magari pagando pure le spese di spedizione1 punto
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