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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/21/14 in tutte le aree
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Buongiorno a tutti! Ecco un testone di Gian Maria galeazzo Sforza da 20 soldi che ho acquisito :pleasantry: .....9,60 grami 29 mm...ne sonno abbastanza fieru...5 punti
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La storia della pastiera napoletana: A Napule regnava Ferdinando ca passava e' jurnate zompettiando; mentr' invece a' mugliera, 'Onna Teresa, steva sempe arraggiata c’ ‘a faccia appesa o' musso luongo, nun redeva maje, comm'avesse passate tanta guaje. Nù bellu juorno Amelia, a' cammeriera le dicette: "Maestà, chest'è ‘a Pastiera. Piace ‘e ffemmene, all'uommene e ‘e ccriature: uova, ricotta, grano, e acqua de’ sciure, 'mpastata insieme ‘o zucchero e ‘a farina ‘a può purtà nnanz o'Rre: e pur' a Rigina". Maria Teresa facett a' faccia brutta: mastecanno, diceva: "E ‘oParaviso!" e le scappava pure o' pizz'a riso. Allora o' Rre dicette: "E che marina! Pe fa ridere a te, ce vò a Pastiera? Moglie mia, viena ccà, damme n'abbraccio! Chistu dolce te piace eh? E mò c' ‘o saccio ordino al cuoco che a partir d'adesso, stà pastiera la faccia un pò più spesso. Nun solo a Pasca, che altrimenti è un danno; pe te fà ridere ha dda passà n'at' anno!"4 punti
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Se non avete mai lucidato un palancone col sidol non siete dei veri numismatici!4 punti
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Salve a tutti, voglio aprire questa discussione per parlare con voi di un ramo collezionistico che magari non tutti conoscono ma che è molto interessante anche dal punto di vista storico e che unisce in un'unico argomento la filatelia e la numismatica,stiamo parlando delle monete di emergenza o di necessità. la moneta di emergenza è nata per sopperire alla mancanza di moneta spicciola durante alcuni periodi storici sia in Italia che all'estero, i primi esemplari in Italia sono apparsi dopo la prima guerra mondiale e promotore dell'iniziativa fu la ditta Solari di Milano che creò e brevetto dei dischetti metallici di circa 32 mm di diametro al cui interno era incapsulato un francobollo che dava il valore al gettone in base al taglio proposto (5-10-15-40-50 cent), sull'altra faccia del gettone era invece stampata una pubblicità quindi la finalità di queste "monete" oltre che di emergenza era anche pubblicitaria....segue... N.B. la maggior parte degli esemplari proposti fanno parte della mia collezione privata2 punti
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Beh aggiungerei anche i 50 cent di Carlo felice buttati in terra l'anno scorso, subito dopo aver detto a @@lindap (alla quale era già successo, non me ne voglia se lo dico) che non mi era mai capitato.2 punti
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Complimenti per l'intuito avgvstvs ! In effetti la tua ipotesi di impronta del conio del rovescio penso sia esatta. Ho provato ad affiancare all'immmagine del diritto due particolari del rovescio che hanno lasciato "impronte", dopo avere capovolto orizzontalmente l'immagine del rovescio stesso. Teniamo quindi conto che i pieni del rovescio diventano i vuoti (lasciati dal conio) sul diritto. Mi pare che ci sia perfetta corrispondenza per i raggi così come per le lettere di "AVXILIVM": A sorpresa si tratterebbe quindi di un tipo con TIARA NON RADIANTE... :o Ciao, RCAMIL.2 punti
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ascoltate dal minuto 2:16 http://www.youtube.com/watch?v=lMc91RVlfu0&feature=youtu.be&t=2m16s Lo sapevate che il mercato numismatico è stato "creato" da Bolaffi!? prima le monete non avevano un vero e proprio "mercato", ma solo un commercio "frazionato"... e solo la Bolaffi, con i suoi cataloghi, con i suoi punti vendita, ha gettato le basi del collezionismo numismatico! Le case d'asta ottocentesche e novecentesche che hanno venduto collezioni immani non erano che negozietti di provincia... Anche qui... ne dice di forti! minuto 40:40 (il sesterzio avrebbe una "doratura" di fondo; lega di "rame e bronzo"! credo che abbiano fatto un casting per trovare un tipo del genere!!)2 punti
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Ho il piacere di annunciare l’uscita di un volume dedicato alla storia dei tesori monetari rinvenuti nella zona di Brescello (RE) e in particolare del famoso tesoro di circa 80.000 aurei tardo repubblicani, trovato nel 1713 e disperso nell’anno seguente, con un grande numero di esemplari poi rifusi… E’ stato anche identificato il luogo esatto del ritrovamento e sono riportate le varie vicissitudini attraverso le testimonianze dell’epoca. Il libro è edito dalla Libreria Classica Editrice Diana: http://www.classicadiana.it/libreria/content/santelli-g-campana-i-tesori-di-brescello-0 Giovanni Santelli - Alberto Campana I TESORI DI BRESCELLO Ed. 2014, f.to 17x24cm, pp. 64, numerose ill.ni a colori. Associazione Culturale Italia Numismatica. Collana Nummus et Historia XXVII. Libro-indagine sui tesori di aurei tardo repubblicani romani rinvenuti a Brescello nel XVII secolo. € 15,00 Per il giorno venerdì 9 maggio, alle ore 21, gli autori saranno presenti nella Sala Prampolini (Centro Culturale San Benedetto), a Brescello, con l’introduzione del prof. Rodolfo Martini, curatore del medagliere di Milano. Sarà mia cura postare la locandina della presentazione, quando sarà pronta. In quell’occasione saranno disponibili copie del libro.1 punto
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In attesa che il buon Sebastiano Mazzarino pubblichi uno studio sulla differenza, tra la tecnica di satinatura dei Fascioni e delle Vette, pubblico queste due monete e vi chiedo cosa ne pensate della satinatura, della loro integrità, di quanto possa una satinatura più o meno "segnata" influire sulla bellezza della moneta in se, non tanto della conservazione complessiva, la quale è ovvio, perda in proporzione, quando ci si trovi di fronte ad una satinatura compromessa, quanto della bellezza totale dei soggetti rappresentati. So che non sono due monete "facili" ma invito chi le ha in collezione a pubblicare le foto, per un confronto ed uno studio dello stato delle satinature e la conseguente conservazione attribuita. Renato1 punto
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"Piu' che a interviste che parlano di cifre approssimative consiglio di rifarsi ad una documentazione precisa degli studiosi che si sono interessati alla storia della collezione." Scusami, ma quali sarebbero le "cifre approssimative" a cui fai riferimento? Forse faresTi bene a rileggerTi quello che scrisse il Dott. Catalli proprio qui sul forum nell'intervento n. 163 pubblicato il 30 ottobre 2010 in questa discussione: http://www.lamoneta.it/topic/66959-la-collezione-di-vittorio-emanuele-iii-e-gli-studi-di-storia-monetaria/page-11 e di cui riporto di seguito un significativo stralcio: "Vorrei però ricordare che la collezione Reale è nella disponibilità dello Stato Italiano dal 1946, che nel 1954, Pietro Oddo, mentre la Collezione era a Palazzo Barberini nei locali dell’Istituto Italiano di Numismatica (quale Ente migliore per la valorizzazione di una siffatta collezione!!!! Ma non fu fatto nulla !!!), ha effettuato l’unico riscontro totale della collezione redigendo due copie di un catalogo ‘fotografico’ (ovvero disegnò i cassetti con indicata la posizione di ogni singola moneta negli spazi di ogni cassetto). I fascicoli di questo riscontro sono numerati da 2 a 28, esattamente come gli armadi originali del Re che contengono le monete. Una di queste due copie ha seguito la collezione Reale e si trova nel Medagliere di Palazzo Massimo. Mi sembra un documento di estremo interesse ed allora perché non pubblicarlo in pdf come i volumi del Corpus???? Di fatto il riscontro dell’Oddo costituisce un aggiornamento automatico ad ognuno dei volumi pubblicati a partire dal 1910!!!!! L’Oddo aveva contato 116.641 monete dalle zecche minori del Piemonte alle monete dei Possedimenti d’Oltremare cui dovete aggiungere altre 8316 monete di casa Savoia che il Re portò con sé in esilio e che l’ultimo Re Umberto II, alla sua morte, fece consegnare nel 1983 al Museo Nazionale Romano perché fossero riunite con il resto della Collezione" Quindi, sulla base di dati precisi e non certo "approssimativi" (come con molta superficialità li ha definiti Tu) che ci fornisce non un quisque de populo, ma uno dei più noti studiosi italiani di numismatica nonché esperto funzionario del Ministero dei BB.CC., che non conosce la Collezione per "sentito dire" ma per essersene occupato in prima persona, la consistenza della ex Coll. Reale assomma a 124.956 esemplari (io avevo scritto circa 130 mila pezzi....mi scuso per l'imprecisione...). "Mi risulta inoltre che la collezione sia inventariata......" Non so quali siano le Tue fonti da cui trai questa informazione ....a me invece risulta inventariata nella misura indicata dal Dott. Catalli nell'articolo di stampa che ho proposto nell'altro intervento. FaresTi bene a dichiarare quale sia la fonte che afferma che la Coll. ex Reale sia inventariata, perché consentiresTi a chi legge di verificare la Tua affermazione e di capire quello che Ti "risulta". Altrimenti, scrivere che "Ti risulta" una certa circostanza senza aggiungere altro non mi pare che dimostri proprio nulla. Quanto all'ipotesi che formulavo e cioè che possano essere state sottratte e/o sostituite, oltre a quelle già accertate, anche altre monete fra le circa 100,000 che alla fine del 2011 non risultavano ancora inventariate, a me non sembra una "grave illazione" ma semmai una conseguenza altamente probabile dovuta proprio al mancato inventario di gran parte del materiale. "Tra l'altro come sapete il Medagliere sta portando avanti un'intensa attività di catalogazione e pubblicazione di importanti serie della collezione: Bologna, Firenze, Padova , Milano La miglior tutela in assoluto per una collezione, maxime per quelle pubbliche, è la sua pubblicazione. Dopo 70 anni dal lascito di Vittorio Emanuele , e decenni dove si è solo parlato ma mai "fatto" nulla in concreto verso questo obiettivo, non riconoscere quanto si sta facendo (perlatro auspicato in decine di discussioni su questo stesso forum - andate a vedere le discussione del 2010) credo sia ingeneroso." Non ho capito cosa c'entri questa sottolineatura con il fatto che per quasi 70 anni si sia fatto poco o nulla per pubblicare ed inventariare la ex Coll. Reale. Vuoi che Ti dica che finalmente qualcosa si sta facendo? Va bene, Te lo dico. (Ma mi pare di averTelo già detto in molte altre occasioni....). Ma dove starebbe "l'ingenerosità" nel rilevare che dal 1946 al 2013 la collezione sia stata abbondantemente trascurata e che da essa ne sono stati sottratti e/o sostituiti alcuni pezzi importanti fra quelli (un'esigua frazione) esaminati dai periti? A ricordarlo si commette forse il reato di lesa "maestà"? O il solo parlarne Ti provoca un particolare fastidio, per motivi che, francamente, mi sfuggono? Aldilà della nostra polemica "numerica", vogliamo almeno renderci conto che queste cifre "ballerine" sulla reale consistenza della ex Coll. reale dimostrano come possano essere o non essere contabilizzate svariati migliaia di pezzi? Qual è, in realtà. in numero esatto dei pezzi che formano la Collezione....Mi viene da pensare che forse non lo sa nessuno! Saluti. Michele1 punto
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Altro esemplare più simile al tuo. PHOENICIA. Arados (2nd century BC). Ae. Obv: Laureate head of Zeus right. Rev: Prow left. apollonia1 punto
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Grazie Numa ovviamente, e grazie Parpajola, credo che mi state sopravvalutando però, un concorso così ha dietro tante componenti, certamente l'idea è fondamentale, la condivisione con tanti, l'organizzazione, il lavoro, il consenso di molti, è una iniziativa che parte sul forum il 21 marzo col pirotecnico annuncio di fabione191 col suo incredibile video, ma in realtà parte molto tempo prima quando alcuni di noi hanno condiviso, pensato, organizzato e poi proposto tutto questo. E qui devo, non credo si offendano, ricordare gli amici del forum, 417sonia, eracle62, rongom senza i quali tutto questo non si sarebbe realizzato, vi capiterà di leggere di più il sottoscritto e Luciano, ma molti altri hanno fatto veramente molto e in alcuni casi anche di più. Dobbiamo ringraziare già da ora lo staff che è rimasto entusiasta dell'idea e l'ha appoggiata, in particolare reficul e incuso, dobbiamo ringraziare fabione191 senza di lui non saremmo qui a parlarne, dobbiamo ringraziare il CGN tutto, in particolare per la comunicazione magdi, dobbiamo ringraziare tutti i ragazzi che hanno partecipato, chi ha seguito e spronato, chi ha votato e partecipato, chi ha apprezzato e gradito. Tutto questo per far capire che una iniziativa così, ve lo posso dire, semplice non è, e se non ci fossero stati tanti a collaborare e lavorare, magari anche in silenzio, non si sarebbe concretizzata. Io credo che ne valesse la pena, ormai siamo all'atto finale, non meno appassionante, ci saranno i primi cinque in classifica, ma poi arriveranno i premi, che saranno libri numismatici per rimanere in tema, un giusto riconoscimento per chi ha partecipato e condiviso tutto ciò, anche la buona lettura fa parte di tutto questo creato per divulgare la numismatica tra i giovani e tutti quanti quelli che amano e credono in questa comune passione, ma su questo ed altro domani sera Luciano incomincerà ad illustrarvi qualcosa.1 punto
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Giusto per cambiare un' attimo l' orientamento, i complimenti vanno alla persona che più di tutti crede e tenacemente invia stimoli per far si che i giovani numismatici colgano questa fantastica opportunità che è il concorso. Grazie Mario, @@dabbene.1 punto
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E' un decanummo di Maurizio Tiberio, zecca di Antiochia: http://www.acsearch.info/record.html?id=6675671 punto
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devo fare i complimenti a tutti i ragazzi di questo concorso. E' stato davvero bello leggere tante storie, ognuna personale, di approccio con la numismatica. Quello che mi ha colpito è un minimo comun denominatore che si ritrova in tante storie: ovvero una persona, piu' spesso un nonno o un papa' che hanno trasmesso il seme dell'interesse per questa passione. Trovo bellissima questa trasmissione da una generazione all'altra e anche oggi, figli di internet, il fatto che questa trasmissione diretta sia ancora cosi importante è stato magnifico constatarlo L'altra cosa è il responso entusiastico al concorso sia in termini di quantità, 17 scritti non sono davvero pochi, sia in termini di qualità. E' davvero bello poter conoscere i pensieri di tanti ragazzi che si sono avvicinati alla numismatica. Nella vita le passioni sono uno dei motori piu' potenti, ci tengono accesi, ci stimolano, ci fanno pervenire a traguardi che magari pensavamo di non poter raggiungere, o piu' semplicemente ci tengono compagnia. Un grazie a super-Mario che, instancabile ideatore, ci ha regalato un'altra iniziativa cui appassionarci e che ci permette di conoscere la passione di tanti altri amici.1 punto
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Una diecina di pezzi di 500 lire Caravelle e Centenario dell'Unità d'Italia estratti periodicamente dal salvadanaio di terracotta grezza dei genitori (tanto tempo fa..). Trattamento utilizzato: strofinare con il pollice direttamente sulle monete il bicarbonato a secco e poi sciacquare. Risultato: pollice nero :good: ..... :lol: ...e monete lucenti come specchi. Dopo circa 6 mesi ripetevo l'operazione, anche perché nel frattempo venivano introdotte altre monete (da torturare) e perché quelle lucidate in precedenza si opacizzavano (forse questo dovuto alla polvere e piccole schegge di terracotta rossa all'interno del salvadanaio). ma ero proprio piccolo...1 punto
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Il libretto da cui ho preso queste righe dice che: "Cristoforo Foppa volse la sua attenzione anche alle medaglie e con Benvenuto Cellini dedicò molta attenzione, in modo particolare, ai problemi connessi con una meccanizzazione dei processi di coniazione, fino ad allora manuali, annunciando la fine di una tecnica che era rimasta sostanzialmente invariata dai tempi della grecia antica. La sua opera più famosa e importante nel disegno monetale fu portata a termine nel tardo XV secolo per la corte degli Sforza di Milano, la cui monetazione raggiunse una perfezione senza confronti per quell'epoca. Sebbene i coni milanesi siano privi di firma, è possibile provare che monete di così rara delicatezza nella concezione e così rifinite e perfette nell'esecuzione, debbano essere attribuite alla sua paternità"1 punto
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Come cambio' la tecnica di coniazione Dizzeta rispetto alle precedenti emissioni , o se vogliamo alle coniazioni id denari e grossi medioevali ? in antichità la coniazione di nominali argentei e bronzi di notevole spessore implicava l'utilizzo di maggiori quantità di metallo, un tetra pesava 16/17 gr. - mentre un denaro medioevale poco piu' o poco meno di un grammo a seconda delle emissioni. Pero' l'approntamento del conio, il processo dell'incisione era abbastanza simile, è questo che volevi dire ? Ma cosa cambia con l'introduzione del quarto, o testone, a parte il modulo maggiore e il peso e naturalmente la maggiore finezza esecutiva data anche dall'importanza della moneta ?1 punto
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Hello Kitty si e Peppa no? ...tzè.. tzè... si stanno attrezzando... :crazy:1 punto
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Veramente ottima scelta, moneta affascinante che inizia un'epoca nuova, in pratica il Rinascimento sulle monete, cambiando la tecnica di coniazione fino ad allora rimasta praticamente inalterata dai tempi dell'antica Grecia . Questa moneta è opera di Cristoforo Foppa di Milano, soprannominato Caradosso, figlio di un famoso orafo e orafo lui stesso, il "testone" è stato coniato a partire dal 1474.1 punto
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Per la serie "attraversare indenne il medioevo e finire scorticato nel XXI secolo" :pleasantry:1 punto
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Siamo quasi in chiusura, domani alle 20 si chiude il Concorso ufficialmente, vedo incertezza ancora sulle posizioni iniziali e speriamo ancora in qualche voto finale. La possibilità di lasciare " il vostro segno " e poter dire anche io ho contribuito a questa " meravigliosa avventura " per i giovani e con i giovani c'è ancora, a voi se vorrete e riterrete...., domani sera vedremo chi saranno stati i primi cinque.....,comunque sia dovremo ritenere che tutto questo è stata una magnifica festa della numismatica, della numismatica di oggi e del futuro e di feste la numismatica in genere ne ha sempre bisogno.....1 punto
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raschietto, bisturi, gomma cerata, sidol ,aceto , limone.....provare va bene, cercando di non esagerare.... ma il chiodo noooooooo R.1 punto
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Credo che Apollonia, così come l'autore dell'articolo, intenda che non sempre i tondelli delle monete di Egina hanno forma regolare come invece accade più di consueto su monetazioni successive. Aldilà dei difetti della coniazione, come decentrature o quant'altro, non è raro infatti trovare tondelli di forme piuttosto "distorte"...Evidentemente le priorità dell'epoca erano altre :) Tu ti sei fatto qualche idea sulla moneta/tessera in questione? So che non ti sembra giusto pronunciarti su argomenti magari di non tuo primissimo interesse, ma tanto qui siamo nel campo delle ipotesi...1 punto
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La "Medaglia al merito della Sanità pubblica" è stata emessa con il Decreto Luogotenenziale n. 1048 il 7.7.1918. Consta di tre gradi : Medaglia d'oro al merito, medaglia d'argento al merito, medaglia di bronzo al merito. Quella sorta di clava che campeggia al verso è il "bastone di Esculapio" Venne rinnovata dopo il 9 maggio 1936, quando il Re assunse il titolo di Imperatore d'Etiopia, per cui la scritta attorno al volto del Re venne mutata in "Vittorio Emanuele III Re d'Italia e Imp. d'Etiopia" La decorazione veniva conferita a seconda del grado di merito sia alle persone che agli Enti e ai Corpi che avevano prestato segnalati servigi nelle opere riguardanti l'igiene e la sanità pubbliche. Auguri anche a te ! @@scheggia631 punto
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Piu' che a interviste che parlano di cifre approssimative consiglio di rifarsi ad una documentazione precisa degli studiosi che si sono interessati alla storia della collezione. Oltre al libro di Lucia Travaini "Storia di una Passione", le vicende, molto avventurose (fini' addirittura a Monaco di Baviera e da li fu fatta tornare grazie all'intervento di Mussolini) della collezione sono state descritte in molti articoli, interventi e conferenze. Nel 1971 Vico D'Incerti, studioso molto serioe scrupoloso ha riportato , in un articolo apparso nella RIN, le seguenti consistenze desunte dalla documentazione personale del re: n. 106.788 monete (dei quali fanno parte pesi monetali e oggetti monetiformi ma non assimilabili a monete : n. 7979). Questo totale comprende le 8.316 monete di casa Savoia restituite nel 1983 (con protocollo diplomatico e verbale dei carabinieri), dopo la morte di Umberto II per volere del sovrano stesso che ne aveva auspicato il ricongiungimento alla collezione paterna. Mi risulta inoltre che la collezione sia inventariata e che il registro Oddo, con la mappatura dei cassetti costituisca un documento fondamentale per la segnatura, sia pure superficiale , dell'intera collezione. Una campagna fotografica, progressiva per zecca è attualmente portata avanti attraverso il Poligrafico dello Stato, con budget di spesa per ciascun lotto di monete fotografato approvato dal ministero del Tesoro (Ragioneria generale dello Stato). § " Non conosco i particolari della "verifica" parziale che venne effettuata a suo tempo (primi anni 2000); tuttavia mi sembra abbastanza evidente che se quasi 100 mila monete non risultavano neppure inventariate (ancora alla data dell'intervista) mi pare altamente probabile che anche altri pezzi importanti, oltre a quelli segnalati sia dal Col. Luppino che dal Dott. Catalli, possano "aver preso il volo" o essere stati sostituiti." Trovo queste illazioni abbastanza gravi. Che vi sia stata una manomissione riguardante alcuni pezzi, relativi alle monete del Regno è stato oggetto di inchiesta. Ma da li' supporre che altri pezzi importanti siano "spariti" senza fare o indicare riscontri precisi non credo sia corretto, nè nei confronti di chi è preposto alla conservazione della raccolta né nei confronti di quanti leggono queste righe e possono rimanere disorientati Tra l'altro come sapete il Medagliere sta portando avanti un'intensa attività di catalogazione e pubblicazione di importanti serie della collezione: Bologna, Firenze, Padova , Milano La miglior tutela in assoluto per una collezione, maxime per quelle pubbliche, è la sua pubblicazione. Dopo 70 anni dal lascito di Vittorio Emanuele , e decenni dove si è solo parlato ma mai "fatto" nulla in concreto verso questo obiettivo, non riconoscere quanto si sta facendo (perlatro auspicato in decine di discussioni su questo stesso forum - andate a vedere le discussione del 2010) credo sia ingeneroso. Naturalmente ci sarà sempre qualcuno scontento (soprattutto se qualcun altro finalmente "fa" e non "parla" e basta..) o qualcun altro che rema .. non si puo' accontentare tutti, ma vedo , per fortuna, che in molti sono contenti per le iniziative portate avanti con la catalogazione della collezione e il sup progetto di valorizzazione.1 punto
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mooooooolti anni fa, sidol e olio di gomito su monete di rame del regno .... splendenti come non mai .... ma il top è stata una moneta austriaca moderna in argento (niente di che a dire il vero), che ho letteralmente perforato con un chiodo per fare un ciondolo per mia sorella ....1 punto
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Ammetto di essere abbastanza criptico. :D Pensavo, di questo scudo esistono 3 tipi: 1. Tiara non radiante; 2. Tiara radiante per caso (dei 4 esemplari con caratteri grandi che ho visto, tutti hanno questa caratteristica); 3. Tiara radiante. Il dubbio che ho avuto e': e se l'idea della tiara radiante fosse venuta all'incisore per caso, dopo aver visto l'effetto del die clash su quelli del tipo 2? Per questo chiedevo se esistono altre monete che non siano scudi 1780 che hanno una tiara radiante.1 punto
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@@joker67 anche per me siamo vicini allo spl, la foto pero' è un po' troppo "luminosa" e ceri particolari si vedono male.. è comunque una bella moneta un saluto1 punto
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personalmente guardo qualche frammento di quei video come alternativa a Pozzetto, Villaggio, Boldi...1 punto
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DE GREGE EPICURI Mi è capitata questa medaglia emessa in onore di Guido Donegani dalla Montecatini, credo nel 1945, al momento delle dimissioni. Devo dire però che le date sul D non sono chiarissime: MCMX , mi pare, a sin., che è l'anno del suo ingresso nella ditta familiare, che allora aveva un diverso nome; mentre a dx il XXXV (35) dovrebbero essere gli anni di permanenza, preceduti da un piccolo segno (del tipo:=). La scritta recita: A GUIDO DONEGANI.DIRIGENTI.TECNICI. IMPIEGATI. Evidentemente, gli operai non hanno partecipato. Al R la simbologia è complessa e interessante. Ci sono 3 figure, che sembrerebbero le personificazioni di Mercurio, Cerere (con spighe) e Nettuno, su una pedana o zattera (ma perchè proprio loro?) Sullo sfondo, una prua di nave a sin., a destra un torrione o un mulino, non saprei (attività chimica?)Il rovescio del mio esemplare è un po' annerito. La scritta latina è: MENS AGITAT MOLEM, si potrebbe tradurre, credo: "lo spirito smuove i corpi grevi" o "la mente smuove le masse inerti", intese come corpi solidi. Autore della medaglia è Aurelio Mistruzzi, e devo dire che il tutto è molto ben fatto. (diam. 27 mm). La biografia è complessa. Nato a Livorno da famiglia di industriali nel 1877, laureato in ingegneria industriale a Torino nel 1901, entrò presto nella ditta familiare che contribuì ad ampliare e trasformare, e dal 1910 vi assunse un ruolo centrale. Parlamentare, aderì poi al PNF e ricoprì anche ruoli importanti nell'organizzazione fascista. Presidente della Banca Commerciale Italiana nel 1921, poi Senatore del Regno. Si distinse nella ricerca ed avanzamento della produzione chimica nazionale, e nella produzione industriale sempre più controllata dallo stato. Dopo la Guerra di Etiopia e le sanzioni, organizzò la produzione di lignite, per evitare l'embargo sul carbone. Alla fine della guerra mondiale fu ovviamente coinvolto nelle epurazioni antifasciste, e ripetutamente arrestato e processato; ma venne sempre prosciolto. Però nel 1945, dopo uno dei processi, si dimise dalla Montecatini. Morì a Bordighera nel 1947. Trovate di più in Wikipedia e su Enciclopedia Treccani.1 punto
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@ Tranquillo, anch'io ho una bella serie di centesimi in rame lucidati a sidol a metà anni '90... Tra l'altro la patina che si forma dopo la lucidatura al sidol è inguardabile, sembra vaiolo :rofl:1 punto
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Da quel che posso vedere in foto non credo si possa trattare di corrosione attiva, sembrerebbero piccoli depositi di malachite quindi non mi preoccuperei.1 punto
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Infatti i caratteri gotici si prestano facilmente agli equivoci interpretativi. Osservali qui: (da: http://www.atlantidemagazine.it/public/WindowsLiveWriter/AcquapendenteallaPinacotecainauguratalas_FA93/san%20bernardino%20da%20siena_2.jpg) É un dipinto di Sano di Pietro, oggi nella Pinacoteca di Acquapendente (VT), realizzato non molto dopo la scomparsa del Santo. Un po' per la "natura storta" dei caratteri gotici, un po' per la resa artistica, è facile confondere la I (o la Y) iniziale con una P. Poi, da un po' di tempo, l'errore di trascrizione si è effettivamente perpetuato fino ad oggi nello stemma civico de L'Aquila: (da: http://www.abruzzopixel.it/curvasud/) Errore al quale fantasiose interpretazioni posteriori hanno cercato di dare giustificazione, trasformandolo in un acronimo (come il Publica hic salus che riferisci). Ma nulla a che vedere con l'IHS originario. :good: Ricordiamo che San Bernardino è sepolto proprio a L'Aquila, nella basilica che porta il suo nome.1 punto
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Le lettere in caratteri gotici compongono l'IHS (con l'H sostenente una croce) che è il "cuore" del celebre trigramma (o monogramma) bernardiniano. Era la raffigurazione grafica del Nome di Gesù ideata da San Bernardino da Siena, il noto predicatore francescano del XV secolo che la utilizzava per sottolineare visivamente i contenuti delle proprie appassionate e famose predicazioni che lo resero celebre e amato. L'IHS, di conseguenza, divenne diffusissimo anch'esso, e finì col venir considerato una specie di "sacro portafortuna". Per questo lo si trova realizzato un po' ovunque, anche sulle architravi di case private. Il trigramma bernardiniano è il principale attributo iconografico di San Bernardino, e lo rende facilmente riconoscibile in ogni genere di opere d'arte. Eccone un esempio (vedi al centro della composizione): (Padova, Museo Antoniano; i santi Antonio e Bernardino inframmezzati dal monogramma bernardiniano [Andrea Mantegna,1452]) San Bernardino morì nel 1444. Quest'anello sembra molto antico: non saprei dirti a quando può risalire, ma certo a non prima della metà del XV secolo.1 punto
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Niue Islands 7 monete da 5 Dollari del 2013 in argento e smalti Dipinti del 1888 - 125° Anniversario dei "Girasoli" di Vincent Van Gogh.1 punto
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La mancanza della fusione necessaria a fare di cittadini e soldati "un esercito solo" indusse il Comando Supremo, ai primi del 1943, a scrivere al Duce: "Se al quadro complessivo della situazione militare si aggiunge quello non meno grave della situazione all'interno del Paese, sorgono forti dubbi sulla capacità di resistenza della Nazione. In modo particolare, le popolazioni soggette ai bombardamenti aerei, sopportano con malcelata rassegnazione i pericoli e i disagi...La conclusione è dolorosamente grave. La capacità di resistenza nostra è assai debole oggi e lo sarà ancor di più domani." Ma proprio dal Comando Supremo, a un certo punto, partono iniziative destinate ad ampliare ancora di più le fratture tra gli stessi soldati. In particolare, alcune circolari che minacciano pesanti sanzioni a chi non compia fino in fondo il proprio dovere, scatenano la rabbia degli ufficiali intermedi, che pensano si vogliano addebitare le sconfitte a presunte incapacità dei comandanti minori. Addebiti pretestuosi, poiché i comandanti delle unità avevano segnalato in svariate e ripetute occasioni l'oggettiva impossibilità di combattere, di contrastare il nemico, per l'inadeguatezza degli equipaggiamenti, degli armamenti, dei mezzi disponibili. Una rabbia che, dopo lo sbarco Alleato in Sicilia, si trasformerà in fatalistica rassegnazione. Appare inutile l'invocazione di questa madre a non tradire suo figlio, quando ormai i nostri soldati erano stati traditi dagli stessi vertici politici e militari, che li avevano mandati allo sbaraglio contro un nemico della cui superiorità nessuno sembrò rendersi conto, fino a quando non fu troppo tardi petronius1 punto
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Altro esemplare messo in collezione ...in questo il millesimo e' leggibile1 punto
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Per me invece è il contrario. Qui si tratta della prima 2 euro proof nel cofanetto , la moneta commemora l'arma dei carabinieri che già loro sono più di 115 mila e penso se almeno uno su 10 la prende una buona fetta va la', i carabinieri sono molto amati e secondo il mio parere le monete proof in euro sono e saranno sempre più collezionate visto il fatto delle basse tirature e della perfezione del conio ,non per niente sono coniate giusto a posta per i collezionisti. 5 mila sono poche e infatti i prezzi stanno lievitando, speriamo non si pensino di coniarne ancora altrimenti perderebbe il suo fascino. Anche io all'inizio non vedevo di buon occhio le proof e prendevo solo fdc ma quando si cominciano ad avere in casa qualche proof effettivamente si pensa che quelle siano veramente le monete che un collezionista deve avere. Discorso diverso per quanto riguarda le divisionali dove o si hanno entrambe o meglio avere la fdc. La moneta singola, con il suo cofanetto e una bassa tiratura e rifiniture proof sono proprio il meglio per il collezionismo moderno in euro almeno a parer mio. Scusate il lungo discorso saluti Terrace1 punto
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Fino ad ora non posso dire nulla alle patrie poste . Nel caso dovessi avere problemi mi rivolgerò alla natura : Fanno andata e ritorno, ...vero ?? :D1 punto
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Peraltro ce n'è una in vendita alla prossima asta Nomisma... prezzo impegnativo http://nomisma.bidinside.com/it/lot/42962/repubblica-sociale-italiana-1943-1945-10-/1 punto
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WOW!! Ci sarà veramente da divertirsi...:D Complimenti per questa nuova iniziativa :good: Gaetano1 punto
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Oggi voglio segnalare una cosa che rende particolarmente felici noi collezionisti di medaglie napoletane. Un mio caro e giovane amico ha aperto un negozio di numismatica in Lombardia, e guardate cosa ha messo in vetrina? La presa di Capri del 1808 e il testo Il Medagliere. Medaglia simbolo della numismatica napoletana. Non si esclude che prossimamente i clienti di questo negozio possano trovare anche qualche bella medaglia. Per una questione di correttezza ho dovuto tagliare il nome del nogozio per una questione di correttezza nei confronti di altri amici negozianti e periti. @@Michelangelo2 @@picchio @@gionni980 @@giangi_75it @@providentiaoptimiprincipis @@incuso1 punto
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Azzzz ...... sono andato a guardare cosa e a che prezzi mettono in vendita ........ veri affari direi !!! Ma questi sono folli !!! Spero solo che nessuno cada nella loro rete ....... me lo auguro di cuore.... Ma l'associazione dei periti non dice nulla ? Azzzz .... scusate ora ho capito !!! Sul loro sito c'è il link della Juventus con 3 stelle !!!1 punto
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Molte volte sono gli stessi periti che mettono in vendita la moneta... ovvio che in questo caso il costo della perizia diventa zero. Chi l'ha comprata poi magari la rimette a sua volta in vendita... ed ecco spiegato come sia possibile vedere una moneta sigillata, venduta da un venditore non perito, a un prezzo inferiore a quello teorico della sola perizia. Questo ovviamente in aggiunta alla casistica già correttamente ed esaurientemente spiegata da sesino974.1 punto
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