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  1. francesco77

    francesco77

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/27/14 in tutte le aree

  1. Da tempo, causa le "dispute" continue su questa e altre sezioni da me seguite, ho maturato la scelta di non partecipare più attivamente al Forum, convinto che il tempo libero vada speso in maniera serena e costruttiva. Tuttavia, alla luce dei continui richiami su alcune mie pubblicazioni, richiami che purtroppo stanno contribuendo ad esasperare gli animi, penso sia un "atto dovuto" il dover fornire alcune indicazioni. La RIN 2014 è andata in stampa dopo l'uscita del volume di S. Perfetto sulla zecca di Lanciano, ma la presentazione del mio articolo su Ferdinando "il Cattolico", la sua approvazione e i refusi alla bozza di stampa sono antecedenti quindi, per una questione di tempi, l'articolo non poteva contemplare alcun richiamo al volume in questione. I contenuti della riformagione aquilana del 21 giugno 1508 (la collocazione d'archivio è nell'articolo, alla nota 17 di pag. 331, dove peraltro richiamo la classificazione di D. Fabrizi per il MIR / Napoli), documento tirato in ballo per la citazione delle monete grandi (carlini) e piccole (sottomultipli) di questo sovrano, mi portano a dire, anche oggi (dopo aver letto il volume di S. Perfetto sula zecca di Lanciano), che "quel" mezzo carlino vada attribuito ancora e con maggiore probabilità alla zecca di Napoli. Mi preme sottolineare, poi, che uno dei primi e grandi insegnamenti ricevuti negli ambienti storici (anche se io non sono né uno storico, né un ricercatore, né un accademico, ma un semplice studioso di fonti e reperti monetali) è stato quello di sentire il peso della responsabilità nel pubblicare l'edizione critica di un documento, qualunque esso sia, perché la storia è fatta dai documenti e travisarne i contenuti o non agganciarli correttamente a un determinato contesto significa (anche e soprattutto per le generazioni future, che poi andranno a leggere le pubblicazioni di un autore) travisare il corso della storia. Con questo non voglio dire né che i miei scritti sono Vangelo né che i miei scritti fanno "indirizzo giurisprudenziale" (sono il primo a fare e a consigliare il confronto diretto con le pubblicazioni affini), ma semplicemente che prima di andare in stampa m'interrogo e faccio autocritica per vedere se ho sentito davvero il senso di questa profonda responsabilità. In questo caso, anche con il senno di poi, sono sereno perché ritengo di aver sentito questa pesante responsabilità e sono ancor più sereno per non aver gridato allo "scoop numismatico", quello cioè di non aver scritto nulla di specifico sulle monete "piccole" napoletane del "Cattolico", dove il termine "monete piccole" (se non ricordo male il mezzo carlino è stato anche reputato una moneta da gettare al popolo e non per il "corso legale") avrebbe potuto far pensare anche all'esistenza del quarto di carlino, il che, in assenza di altri riscontri, non era certo il caso di "proclamare". Nella speranza di aver "speso" bene il mio tempo, ringrazio per l'attenzione. Achille Giuliani
    7 punti
  2. Stra stra stra meritato! Bravo!
    6 punti
  3. Addì, 27 aprile anno domini 2014 ....... dei raggi solari sono penetrati nella fitta nebbia che da qualche tempo stazionava in questa sezione (limitatamente al periodo storico interessato); non ho intenzione di scrivere molto perchè a questo punto della discussione, tutto ciò che viene scritto, oltre, è superfluo. Chi ha seguito dall'inizio la discussione ha sicuramente carpito il succo dell'intera problematica .... che da tempo veniva trattata in maniera confusionaria e magari dall'angoscia (per chi si esponeva) di subirne illazioni.........la tematica andava affrontata. Oggi, almeno per quanto mi riguarda, posso dichiarare, dopo aver letto gli ultimi interventi, di ritenermi soddisfatto.......tutti gli appassionati e collezionisti di questa monetazione lo dovrebbero essere. Ringrazio pubblicamente il Sig. Giuliani Achille per aver messo da parte almeno per un momento, la sua decisione di non partecipare alle attività di questa sezione ( e mi sembra anche altre) e soprattutto per quanto ha saputo scrivere e trasmettere (in maniera professionale) nel suo intervento, Mi auguro dal profondo del mio cuore che egli possa rivedere la sua posizione e ritornare a scrivere "serenamente". La Numismatica del Regno di Napoli ha bisogno di queste persone. L'auspicio che faccio .... è quello che si possa, tranquillamente e liberamente, trattare, in maniera limpida ed adeguata, qualsiasi argomentazione che nel corso del tempo viene presa sotto esame ... questa sarebbe la vera Numismatica !!
    6 punti
  4. Ciao, ho letto di recente una tesi sulla pirateria nel Mare del Nord. Sembra che questa pratica fosse diffusa tra le popolazioni di stirpe germanica che si affacciavano sul mare ben prima di quanto risulta dalle fonti storiche ed archeologiche. Proprio la lacuna di prove archeologiche è uno dei problemi piú grossi in questo campo di studi. Nulla vieta che la presenza di rotte commerciali tra Britannia e regione costiera germanica (zona renana) abbia portato ad uno sviluppo della pirateria che trova il suo acme a partire dalla seconda metá del III secolo d.C. Quindi nulla vieta una possibile lettura di questa iconografia collegata ad azioni preventive da parte dell'Impero Gallico e delle quali non si hanno prove. Certamente la classis britannica fu ampliata numericamente da Carausius ( dapprima per combattere la pirateria e quindi annettendo navi ed equipaggi proprio da coloro che dapprima aveva contrastato come nemici e quindi aveva accolto come mercenari e alleati); nulla vieta di proporre come ipotesi che in seguito alle invasioni barbariche della metá la classis germanica abbia subito delle perdite e che per contralto si sia assistito ad uno sviluppo dei fenomeni pirateschi ad opera delle popolazioni germaniche dell'area). Mi pare quantomeno un po' insolita la scelta dell'appello alla LAETITIA DELL'AVGVSTO ma non è un unicum: in un ottica bellica navale ci vedrei di piú un appello alla VIRTVS come fece Allectus. D'altra parte la Leatitia potrebbe esser vista come compiacimento nel contrasto alle spedizioni piratesche. In cuor mio comunque ritengo valida sopra tutte l'ipotesi di un viaggio di Postumus per prendere visione della situazione britannica. Se il punto di partenza fosse stata dall'area renana si sarebbe trattato di un viaggio non tanto agevole (il Mare del Nord non è tranquillissimo) nè veloce nonostante la distanza non grandissima; la Manica sarebbe stata piú breve come attraversata ma anch'essa non esente da insidie. Inoltre, non conoscendo bene le origini di Postumus prima della sua ascesa, si puó anche supporre che magari non fosse tanto avezzo alla navigazione. Non dimentichiamoci che questa, specie in mare aperto, era tutt'altro che sicura a quei tempi. Ciao Illyricum :) Sent from my GT-I8190 using Lamoneta.it Forum mobile app
    3 punti
  5. L'ipotesi della ruggine è, almeno per me, ancora ben valida. Nessuno mi ha ancora dato un motivo per abbandanarla. Come principio l'imbutitura o stampaggio non ha nulla a che vedere con la coniazione. Quindi non si può dire imbutitura per coniazione. Infine mi accorgo che NON leggete e questo è davvero molto triste. Cosa c'entrano i trachy con l'esperimento di Andreas??? Ho scritto chiaramente che al centro per circa 12-13 millimetri il tondello dopo il colpo risulta PIATTO. Volete fare scienza? Cominciate a valutare le idee altrui e SOLO DOPO aver dimostrato che non sono giuste potrete andare avanti. Altrimenti sono solo chiacchiere da bar. E visto che è così, ritornerei proprio all'inizio dove l'esemplare della CNG veniva dichiarato falso per via delle escrescenze. Vorrei proprio sapere se l'idea regge ancora visto che abbiamo dimostrato l'esistenza di escrescenze anche negli esemplari di Ilanz. Finchè non avrò risposta a questo quesito non andrò avanti e continuerò a ripetere la mia domanda. Arka
    3 punti
  6. Entra a far parte della mia piccola collezione, sostituendo il precedente esemplare, postato qualche giorno fa nella discussione a proposito delle satinature, questo nuovo esemplare di "Vetta d'Italia" 100 lire 1925 Dopo lunga e faticosa trattativa, finalmente ieri, al Convegno numismatico di Bologna l'ho ritirata!! Come va di moda dire da un pò di tempo a questa parte: un autentico gioiello numismatico, il miglior esemplare che ci sia capitato di osservare negli ultimi 10 anni!! :blum: :blum: :blum: :blum: Un po di auto celebrazione non guasta!! Un ringraziamento particolare va al buon Sebastiano che ha preferito privilegiare un modesto collezionista, permettendo così di far riposare questa bella moneta in una collezione! Renato P S Se le foto non sono all'altezza, prego il venditore di allegare le sue. Far torto con delle foto mediocri a questo esemplare è un delitto!!
    2 punti
  7. Ciao a tutti, in altre discussioni, si è tentato di affrontare il problema della produzione di quinari in età imperiale, con riferimento soprattutto ad Alletto. Girovagando tra le aste appena concluse, mi ha colpito questo quinario di Claudio il Gotico, mai da me visto prima, e che è stato aggiudicato a 25 sterline. Questa è la moneta, così classificata: Claudius II Gothicus, 268-270 Quinarius Thessalonica circa 270-271, Æ 16mm., 1.18g. DIVO CLAVDIO OPTIMO IMP Laureate and veiled head right Rev. REQVIES OPTIMORVM MERITORVM Emperor veiled, seated left, raising right hand and holding a sceptre. RIC 299 var. C. 245 var. Rare. Light green patina and good very fine. Penso che sia una moneta molto interessante ( non sapevo dell'esistenza di quinari battuti da Claudio II) aggiudicata ad un prezzo, secondo me, basso. Trovo meritevole di discussione anche il rovescio : Requies Optimorum Meritorum. Saluti Eliodoro
    2 punti
  8. Taglio: 50 cents Nazione: Olanda Anno: 2006 Tiratura: 100.000 Condizioni: BB Città: Palermo
    2 punti
  9. Pietro, se tu fossi la reincarnazione di un dinosauro sono certo che un tempo eri un Tyrannosaurus Rex, una delle caratteristiche principali di questo rettile era il braccino corto. :rofl: http://it.wikipedia.org/wiki/Tyrannosaurus_rex
    2 punti
  10. Direi che si tratta di un obolo o di un denaro (tutto dipende dai valori ponderali) di Gerusalemme per Almaric I allego estratto da Coins of the Crusaders per confronto puoi trovare notizie e altri esemplari nell'opera citata al seguente link http://www.numismatas.com/Forum/Pdf/David%20Ruckser/ ciao Mario
    2 punti
  11. Grazie davide87 Naturalmente tengo quelle che mi mancano :good: , le altre le scambio o le rimetto in circolazione... se io ed Alessandro dovessimo tenere tutta sta moneta in giro non ce ne sarebbe più... e la B.I. dovrebbe mettere in circolazione rotolini nuovi... :rofl:
    2 punti
  12. ciao il r/ della tua moneta sfalsa un po l'immagine.... dovrebbe comunque essere questa di Marco Aurelio da Cesare RIC 1281a[pius] sear5 #4807 Marcus Aurelius Caesar AE Sestertius. 148-149 AD. AVRELIVS CAESAR AVG PII F, bare head right / TR POT III COS II S-C, PIETAS below, Pietas standing left holding sceptre & extenting hand over child standing to left. Cohen 446. Text
    2 punti
  13. Ciao Achille, ti ringrazio a nome di tutti per il tuo chiarimento, sono d'accordo con te sul fatto che nessuno deve aver la presunzione di bollare per refuso o meno ciò che scrivono gli altri, è importante scrivere in base alle proprie idee e le proprie interpretazioni documentali, poi ognuno di noi valuterà in base al libero pensiero quale sia la pubblicazione più attendibile e quale meno ......... ma ancor più selettivo sarà il tempo, se in futuro vedremo che quel determinato testo verrà utilizzato nelle varie bibliografie numismatiche allora potremo dire che c'è qualcosa di veramente positivo. Mi scuso quindi pubblicamente se a dicembre c'è stato per colpa mia qualche commento di troppo tra me e @@mero mixtoque imperio ma sono fermamente e personalmente convinto che tali "classificazioni" fatte sulle monete napoletane aragonesi senza sigle non trovino alcun riscontro nella realtà. Non sono però d'accordo con te, e ti prego di correggermi se sbaglio, sul fatto che si siano esasperati gli animi tirando in ballo alcune pubblicazioni (tra cui le tue), è vero che si sta scrivendo molto in questi giorni in questa sezione, ma ci stiamo semplicemente confrontando prendendo in esame ciò che si è scritto su determinate monete, anzi, dovresti essere compiaciuto dato che siamo prevalentemente d'accordo su ciò che hai scritto in alcune tue pubblicazioni e come lo hai scritto. Se si scrive è perchè la numismatica è viva. Ognuno di noi esprime liberamente il proprio parere in maniera più o meno accesa, che poi @@Rex Neap abbia tantissima voglia di scrivere allora ben vengano le persone come lui, anche perchè lo conosco bene e ti posso assicurare che è un uomo assetato di sapere e quando ha un dubbio da sciogliere va avanti all'infinito (ce ne fossero di persone come lui!). Consentimi poi di aggiungere un mio pensiero personale sul quale invito tutti alla riflessione: alla luce dei fatti, e come sottolineato da @@Rex Neap e @ , di recente si attribuiscono le stesse monete in maniera discordante rispetto ad altri, non pensi che sia un dovere morale nei confronti di chi ci legge fare chiarezza? Perchè taluni autori attribuiscono monete (da sempre) napoletane alla zecca di L'Aquila e perchè altri le "classificano forzosamente" a Lanciano? Io ad esempio ho tirato in ballo la tua pubblicazione sull'urna di san Bernardino in questa discussione http://www.lamoneta.it/topic/122338-laquila-ai-tempi-di-carlo-v-dasburgo/ perchè ho davvero apprezzato ciò che hai pubblicato, e nel modo in cui hai impostato la cosa .......... ma tu, forse a causa di un frainteso, anzichè partecipare hai preferito chiuderti in te stesso pensando forse che si voleva far polemica, ci tengo quindi a precisare che avevo aperto questa discussione http://www.lamoneta.it/topic/122338-laquila-ai-tempi-di-carlo-v-dasburgo/ perchè sono seriamente interessato ad un confronto sulla base stilistica in quanto sono pienamente convinto che esistono sul mercato alcune tipologie di carlini di Carlo V coniati a L'Aquila (più chiaro di così!). @@fedafa @@Reficul @@incuso @@odjob @@dabbene Per concludere: lo scopo del forum è SCRIVERE, CONFRONTARSI, DISCUTERE, SCAMBIARE OPINIONI, MA ALLA BASE DI TUTTO DEVE ESSERCI IL RISPETTO RECIPROCO ed evitare certe battute (come quelle che ho tempestivamente oscurato in alcuni post precedenti). Che i commenti vadano quindi avanti e non abbiate timore di scrivere, scrivere e scrivere, se qualcuno di voi ha dei dubbi si faccia avanti. Grazie a tutti per l'attenzione. Francesco Di Rauso
    2 punti
  14. Come per altra discussione (vd. RIN 2014, articolo su Ferdinando "il Cattolico"), sebbene anche questa sia stata giustamente "ripulita" per donarle un tono più decoroso, fornisco di seguito le indicazioni utili. Nel mio articolo dal titolo "L'urna di San Bernardino nelle monete di Carlo V" (edito nel Bollettino DASP del 2010), dove descrivo e illustro il carlino (tratto da un listino Tevere) riedito da Iula nell'ultimo n° della rivista "Il Giornale della Numismatica", l'esemplare viene preso a campione per dare l'idea, al lettore, delle tipologie monetali battute nella zecca dell'Aquila (durante la brevissima occupazione militare del 1529, da parte delle truppe vicereali spagnole) con gli argenti del "taglione"; coniazioni che reputo tuttora indistinguibili da quelle di Napoli per le ragioni esposte nell'articolo, cui rimando. Alla pag. 109 indico (per un mio errore di valutazione, altri lo chiamerebbero un mancato refuso) come epoca di emissione del carlino del 2° tipo (quello cioè con il busto di Carlo V barbuto, al D/, e il titolo regale a tutto campo, nel R/) il periodo che va dal 1533 al 1541. A seguito di altre ricerche e di pubblicazioni successive a firma di altri autori (mi riferisco al volume di S. Perfetto sulla monetazione di Carlo V), ho ritenuto opportuno e doveroso ripubblicare l'articolo del Bollettino DASP, in versione emendata, come capitolo del volume "Carlini e campane nell'Aquila d'antico regime" (edizione 2013, scritto con G. Petrella, chi volesse approfondire può farlo nella sezione Bibliografia Numismatica del Forum). In questo capitolo, oltre a nuovi contenuti documentali e analisi critiche, ho provveduto a rettificare la datazione del carlino del 2° tipo, limitata appunto al solo anno 1533 (cfr. la tavola dei carlini napoletani del maestro Ram per Carlo V, a pag. 51 del volume). Grazie dell'attenzione Achille Giuliani
    2 punti
  15. A onor del vero, arka, mi pare che ben poche discussioni, sul forum, abbiano visto un cambiamento di opinioni tra i partecipanti, quindi non mi meraviglierei della cosa, fossi in te..... Io stesso resto convinto delle mie opinioni: opinioni suffragate da una certa esperienza sul campo ("qualche" tremisse l'ho avuto per le mani). Per qualcuno questo non conta ? Non è un problema mio. Però non abbandonare la discussione, perchè se è vero che tu probabilmente non convincerai nessuno, e nessuno convincerà te, è comunque vero che si impara sempre qualcosa. Questo almeno vale per me.
    2 punti
  16. Infatti ecco il tetradramma di Pennisi, che campeggia nella tavola III del suo "Siciliae Veterese Nummi" del 1940…. (e sono ormai 74 anni che aspettiamo una immagine diretta…) C'è da avere la sindrome di Stendhal davanti a tanta perfezione, in assoluto la moneta più bella di tutti i tempi…. (ed è un Tudeer 78, quello che si vede male nella sua tavola): http://www.deamoneta.com/auctions/view/189/8 Basta vedere il delfino di sinistra per rendersi conto che fu battuto col conio ancora freschissimo, all'inizio della coniazione.
    2 punti
  17. Non è che devi sentire.............devi leggere, e poi forse non ci siamo ancora capiti, o fai finta, qui sei tu che devi dimostrare l'inverso....perchè sei tu che hai scritto tante "corbellerie" per usare un tuo termine.
    2 punti
  18. Nel mio Centro Residenziale c'è una grande piscina, inutilizzata per i costi troppo alti, ormai è diventata uno stagno/laghetto e i rospi vi abbondano, però nel corso degli anni si è anche popolata di rane, pesci e sono ormai un paio di anni che vi si sono stabilite una cicogna ed un airone...tutto questo è molto bello perchè ci insegna che tutto ciò che l'uomo spreca la natura invece riutilizza... Quando tornerò a casa ti farò delle foto del "lago" e della sua popolazione. P.S.- vi abbondano anche le zanzare purtroppo... :D :cry: P.P.S.- ma nessuno ha fatto caso che ora si possono caricare direttamente le foto in Agorà????? Un grazie a @@Reficul, bellissima novità, ci voleva.
    2 punti
  19. Carissim* vedo soltanto adesso questa discussione (è un periodo nel quale mi posso dedicare poco al forum). Come detto già da @tutori vista l'epoca di produzione di quella moneta, non è possibile alcuna ribattitura su monete che utilizzassero punzoni "zigrinati" o a "zigzag". Secondo me è più banalmente la traccia del cerchio per effetto di un leggero scivolo di quella parte del conio tra prima e seconda battitura, e lo dimostra proprio l'andamento che ha anche sulla V, leggermente calante verso il basso, ovvero il centro della moneta. Ho provato ad accostarlo con un tassello in semitrasparenza con un programma di fotoritocco (che vi posto) e mi pare possa essere congruente. Un saluto MB
    2 punti
  20. Buonasera. Classificando i miei piccoli 2 denari, ho notato che la legenda di questa monetina di CE III, emessa in 1733, fosse differente da quella postata sul catalogo per Savoiardo. Effetivamente, posso leggere : CAR EM DG R SAR CYP ET IER D SAB ET MON PPE. Grazie per i vostri pareri. Alain.
    1 punto
  21. E' scomparso un grande uomo del calcio. Vujadin Boskov, oltre aver avuto l'onore di vincere uno scudetto, 2 coppa Italia e una coppa delle coppe con la Samp, viveva il calcio nel modo giusto. Con le sue celebri "massime" metteva a tacere tutti: "rigore è quando arbitro fischia" ! R.i.p.
    1 punto
  22. No. Il ciocco di legno serviva solo a non distruggere il pavimento della legnaia. Il tondello era messo su un martello che serviva da incudine. Esattamente come si vede in foto; dopo averla scattata ho dato la martellata, con un altro grosso martello.
    1 punto
  23. Buonasera @@antvwaIa, mi scusi, la butto lì: e se allora fosse battuta sul cuoio prima una faccia e poi l'altra?
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  24. Buonasera effettivamente ha svolto appieno il suo ruolo.... a mio parere potrebbe essere un sestino in mistura emissione 1471-1483 come questo http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-PG9/1
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  25. 更好的比在焦點百模糊圖像 Proverbio cinese: meglio una sola immagine a fuoco che cento sfocate.
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  26. @@acraf Caro Alberto , In merito alla tua affermazione di essere prudenti " anche se non credo esistano elementi di forte sospetto di falsità. " Non sarei tanto d'accordo. Diversi utenti sul forum hanno espresso dubbi , ma nessuno se le sentita di analizzare il tetra arcaico di Syra. Anche se disponiamo di un solo esemplare per poter confrontare la moneta (Boehringer) penso sia sufficiente per un confronto ,anche se la foto non è in alta risoluzione. Allego qualche comparazione con il tetra Nac , in asta a maggio prossimo. Come si evince dai particolari in rosso , si notano (pur essendo lo stesso conio) divergenze , i bordi non sono quelli che in questo periodo sono ben arrotondati. Il quadrato incuso sul rovescio non è conforme al tetra del Boehringer. Io penso che vada osservata , analizzando le retini dei cavalli (grossolanamente anomali ) il colore del metallo e l'invecchiamento che non ha in nessuna parte traccia di corrosioni. Praticamente sarei dalla parte di chi ha avuto dubbi.
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  27. Il risultato.
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  28. carina la foto...la "testa" del martello quale è o dove è...?
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  29. Ciao alain....sei inde il nido di queste monete...spergo vederti..in casa per l'estate
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  30. Veramente la classificazione è sbagliata... questa è un emissione di Costantino I, databile al 317-318 circa, sono anche a nome di Massimiano e Costanzo Cloro.
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  31. magari se usavi uno scalpello spianato bene e non tondo, l'esperimento poteva essere più congruo con quanto sostenuto nel pdf francese...prova a spianare la testa dello scalpello e facci quattro incisioni con una moletta. Per il conio di incudine usa un blocco di ferro( una testa di martello sdraiata va bene) possibilmente fai quattro righe anche sul punto di battuta , così da simulare una incisione e poi ripeti l'esperimento...allora può avere aderenza con quanto sostenuto nel pdf e anche secondo le mie opinioni.
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  32. Alla seconda domanda non ti so rispondere neanche io perche' non me lo spiego neppure io.Per la prima invece sono d'accordo con Matcor.Magari tolgono le monete dal folder e la vendono facendo risparmiare quei 4/5 del folder.Non che sia un gran vantaggio pero' se lo fanno avranno i loro motivi.😅
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  33. @@UmbertoI il tuo 10 tornesi è davvero molto molto bello, ed il prezzo che hai pagato per averlo è davvero irrisorio. Insomma hai fatto davvero un grosso affare....ottima moneta ad un ottimo prezzo. Complimenti :good: Spero di trovarne presto una bella come la tua che costi sotto gli 80/90 €, che dici @@odjob :rofl: :blum: Finora al momento non ho visto in giro nessun pezzo "interessante" per le mie tasche. Per un esemplare in conservazione + bassa di quello di @@UmbertoI bisogna sborsare 350,00 € (BB+/qSPL) Spero che per metà Maggio al prossimo convegno di Avellino, il "mio" commerciante abituale (l'unico + malleabile) mi porti un bel 10 tornesi 1819 e magari pure uno del 1825 :blum: (mi voglio rovinare !!!)
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  34. Non penso tu ti sia perso niente.Semplicemente,almeno per il Belgio,la serietta 2014 non puo' esistere perche' non tutte le monete con millesimo 2014 sono state coniate per la circolazione.Quindi la trovi a 24 euro(prezzo giusto perche' anche alla zecca costa piu' o meno la stessa cifra)perche' sono state tolte dalla divisionale ed e' impossibile trovarla a prezzo piu' bassi.Ovviamente parlo dell annAta 2014.Per le altre(2013 o 2012) sempre del Belgio,24 euro sono troppi.
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  35. Stiamo andando off topic dal tema di questa discussione. Il 2€ 2004 credo di averlo anche io nel salvadanaio, e forse anche il 5 centesimi. Comuqnue se vuoi una collezione davvero rara (spero che non sia solo per guadagnarci) devi puntare ben oltre. Le monete davvero rare sono quelle presenti solo in divisionale (non è mai accaduto in Italia). Quindi per esempio potresti prendere queste serie, ma ripeto, per tuo gusto personale. Personalmente ti consiglio di prendere la meno costosa di ogni stato, risparmi molto in alcuni casi. Austria 2003-12 Belgio Tutti gli anni tranne 2004 Francia dal 2002 in poi Germania da 2003 in poi Grecia 2004-7 e dal 2011 in poi Malta dal 2011 in poi Portogallo 2003 e dal 2007 in poi Slovacchia dal 2010 in poi Slovenia dal 2008 in poi Poi, per aggiungere un tocco di classe potresti prendere i ministati (Monaco, San Marino, Vaticano e in un futuro prossimo Andorra) o perfino le serie a fondo specchio, ori, argenti e quant'altro. Ovviamente solo se vuoi collezionare monete non circolate. Se vuoi collezionare il circolato, specialmente italiano, allora Terrace ti ha detto tutto. Ti auguro di avere una collezione più vasta possibile vaio4ever
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  36. Si hai fatto bene, ottimi prezzi. :)
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  37. Grossomodo i tempi di attesa sono di circa 30 giorni. Per sapere invece il codice del proprio inoltro bisogna telefonare...
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  38. C'è un film di Walt Disney intitolato ''Gli Aristogatti'' che contiene una scena in cui lo zio Reginaldo (completamente ubriaco) sente parlare sottovoce le due nipoti Adelina e Guendalina Bla Bla ed esclama: ''Cos'è tutto questo bisbigliare?'' Ecco stavo tranquillamente a leggermi notizie sui Logobardi (ovviamente avendo bevuto il mio bichiere di vino a cena) quando ho sentito qualcosa e mi son detto: ''Cos'è tutto questo bisbigliare?'' Veniva da qui... ^_^ Vorrei quindi dire che noi della sezione serenissima siamo fieramente orgogliosi che la prima lira coniata sia stata la Lira Tron che vide luce a Venezia. Con questo non disdegnamo altre lire coniate altrove anche perchè in quanto a bellezza Visconti battono Tron per 3 a 0... Arka P. S. Però se i veneziani avessero continuato a porre il ritratto dei dogi successivi non ce ne sarebbe stato per nessuno. P.S. 2 Per chi non avesse visto gli Aristogatti lo zio Reginaldo e le sue nipoti sono oche. :D
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  39. Salve a tutt* Devo dire che non ho seguito fino in fondo tutto l'ultimissimo scambio di post, ma per quello che sono riuscita a leggere, cerco di dare il mio contributo dal punto di vista toscano, avendo visto e studiato de visu i tremissi di diverse collezioni pubbliche e private (una ventina circa). Se guardo i tremissi toscani anonimi (serie LVCA in nesso, flavie ed anche il GLORIOSA PISA), e quindi gli stellati a nome di Aistulf, Desiderio e Carlo Magno, francamente la tecnica impiegata mi pare proprio quella già detta altri (mi pare numizmo e andreas, oltre qualcun altro), ovvero battitura con due conii piatti uno dei quali più ampio, in modo tale che con il colpo si crei per espansione del metallo quel fenomeno di imbutitura già introdotto e spiegato con parole e anche disegni. Infatti la maggior parte del tondello di questi tremissi è assolutamente piana come in qualsiasi altra moneta, mentre è curvata soltanto al superficie che si trova esternamente all'anello o cerchio. Nei tipi toscani si tratta di una leggera curvatura per pochi millimetri, forse un poco meno accentuata che in altre emissioni di zecche settentrionali, ma è possibile che si tratti di una tecnica così diversa...? A giudicare sempre dalle monete che ho visto il conio di incudine - il lato croce o il sovrano quando esplicitato - sembra essere il più piccolo, mentre quello di martello il più largo, con la creazione della curvatura del bordo verso il basso. Il conio del dritto inoltre sempre perfettamente centrato, ben definito dal suo cerchio rilevato e leggibile rispetto a dove comincia la curvatura del bordo, mentre solo talvolta l'estremità delle lettere del rovescio sono un poco schiacciate per effetto di espansione e curvatura, ma anche perché con l'espansione del colpo si vede che il metallo va a riempire l'anello piuttosto ampio e profondo dell'altra faccia, creando una leggera depressione che può dare l'effetto di troncatura della quale si è già parlato. Non ho mai osservato fenomeni come scivolo di conio o segni di ribattitura, né escrescenze da conio particolarmente rovinato; neppure elementi che facciano pensare alla preparazione del tondello imbutito prima della coniazione, e neppure la piegatura dopo (francamente a me pare la lectio difficilior...). Dunque anche dal mio punto di vista di osservazione si tratta della tecnica, se non erro e se ho letto bene, proposta da @@numizmo e @@Andreas: imbutitura per coniazione con singola operazione e probabilmente con un solo colpo. Inoltre è evidente, nonostante tutto, la fragilità di questi tondelli, visto che circa il 30% delle monete che ho esaminato erano fratturate. Vi sembrerò materialista, ma personalmente penso che la motivazione principale per l'impiego di questa tecnica risieda in necessità di tipo tecnico-pratico, anche se ovviamente non vi possono essere certezze in merito ad un periodo così complesso; e senz'altro anche un poco di sana archeologia sperimentale, ricordata già in precedenza, può aiutare a comprendere meglio le cose. Infine: la zecca di Lucca riproduce già dei tremissi, ma al momento non li ho sottomano e non ho mai visto che tipo di conii abbiano impiegato per la battitura. Posso vedere se riesco ad avere qualche informazione ed immagine in più, ma non a breve. Infatti devo terminare alcuni lavori entro metà maggio e fino ad allora mi sarà impossibile seguire la cosa, così come partecipare attivamente a questa discussione, alla quale vi lascio, tornandovi a leggere appena potrò. Un saluto e buona fine di serata a tutt* MB
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  40. Cara Monbalda, io conosco il 'lange Schilling' bavarese, cioè un soldo da 30 denari, anziché i consueti 12 (in pratica il corrispettivo del mancuso di conto in Italia, pari al bisante d'oro) attestato dal X almeno fino al XII secolo. Ci ho anche scritto sopra, perché proprio quel 'soldo lungo' giustifica, secondo me, le origini del sistema monetario aquileiese (ne parlo anche nel mio Contributi di Storia monetaria, nel capitolo sul Friuli). In Italia non mi pare di averci mai sbattuto contro, ma immagino voglia indicare una stessa unità di conto con due corsi diversi, uno più alto ed uno più basso (beh, questo era facile). Non mi stupirei, per concludere, che i contraenti del documento possano chiamarsi Lotte, Wille, Gotifredus o Bernhardus. Approfitto per spiegare perché in genere un documento in copia non può essere considerato attendibile riguardo alla valuta citata, anche se il contenuto risulta del tutto attendibile e confermato da mille elementi (non è il caso del documento di Falier, che è originale) . Molto spesso infatti, storici e appassionati mi hanno contestato questa rigidità, sostenendo che se il documento è buono, tutto deve essere buono. Il fatto è che quando si copiava un documento è perché questo giuridicamente aveva ancora valore, e quindi anche l'importo monetario doveva essere comprensibile alle persone interessate. Quando capitava che la valuta era sconosciuta, perché troppo antica o straniera, molto probabilmente i notai la trasformavano nella valuta del loro tempo, oppure, più spesso, nella valuta più antica di cui conoscevano il rapporto di cambio con quella in uso al momento. Ecco perché in documenti del X-XI secolo, copiati nel XIII-XIV secolo, noi troviamo spesso registrate valute di XII secolo, il che ovviamente ingolosisce molti appassionati locali riguardo all'antichità della loro zecca Notte, Andreas
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  41. Ciao @@ziopaperone89 , provo ad aiutarti io, posseggo il testo DI Arnaldo Turricchia (no Antonio) intitolato LE MEDAGLIE DI GIOVANNI ZANOBI WEBER (Roma, 2011) e posso dirti che è davvero ben fatto, l'autore è tra i massimi esperti di medaglie italiane, qui di seguito il link riconducibile al suo sito e alla sua bibliografia, i suoi testi sono altamente professionali ed hanno un rapporto qualità-prezzo molto buono http://www.medalconsulting.it/MC/ La medaglia di Francois Jacquier deve avere un diametro che va da un minimo di mm. 64 ad un massimo di 77 ........ già, ma quelle inferiori ai 70 saranno coeve? Boh. Se la tua misura 73 allora è un dato molto positivo, essa è riportata al n. E31 di suddetta opera (pag. 153), ti consiglio di postare una foto, solo così potremo esserti di aiuto, se hai difficoltà ad allegare immagini puoi anche inviarmela via e-mail (con il permesso dell'amico @@sandokan ) al seguente indirizzo, provvederò io stesso a postarla per conto tuo. A presto, Francesco Di Rauso e-mail chiamaresca(chiocciola)libero.it
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  42. @@Emina2008 Sono riproduzioni ( quindi non originali) moderne ( in senso lato) quindi non si puo' sapere la data .
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  43. La data di inizio della monetazione siracusana fu fissata dal Boehringer al 530 a.C. circa, ma ricerche più recenti, di Cahn e di Kraay, hanno stabilito di abbassare questa data di almeno un ventennio, ponendo l'inizio della coniazione dei tetradrammi di Siracusa al 510 a.C. o subito dopo…. Così A.H. Cahn (1979, p. 51): Therefore, ca. 510 B.C., the latest date for the first issues at Syracuse gives a terminus ante quem for the “Olynthus” tetradrachms which must be dated to ca. 520 B.C.; the new first type is perhaps a little earlier. With this chronology the purely archaic style of the “Olynthus” coins do agree. Così C.M. Kraay (Archaic and Classical Greek Coins. Londra 1976, p. 209): The R/ is occupied by a large quadripartite incuse square, of a kind well known in northern Greece, and particularly at Acanthus (of which coins are known from Sicilian hoards), but in the Syracusan version a small head of Arethusa, the local fountain goddess, was soon inserted in a medallion at the centre. This series of tetradrachms (...) must have lasted for at least fifteen years (c. 510-495/490), since twenty- two obverse dies for tetradrachms where consumed. E queste conclusioni sono state condivise dalla Arnold-Biucchi nella sua analisi del famoso ripostiglio di Randazzo (The Randazzo Hoard 1980 and Sicilian Chronology in the Early Fifth Century b.C., in American Numismatic Society Numismatic Studies XVIII. New York, 1990)
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  44. Quando dico che la mania per il FDC sfiora la demenza... ecco, queste sono le conseguenze. Continuerò a collezionare circolato, con 3 euro quella la compro in BB, la posso toccare e dal mio punto di vista ha pure più fascino.
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  45. stf, qui nessuno dice che gli USA sono uno stinco di santo, e penso che anche la comunità internazionale, al di là della linea diplomatica lo sappia benissimo.
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  46. Si sta comunque ragionando su una riorganizzazione di tutte le aree del forum. Dato che nel tempo le sezioni hanno subito interventi su interventi, spesso senza regole ben precise, abbiamo deciso di ragionare anche sulla problematica da te esposta.
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  47. certamente non è facilmente identificabile.... ........... potrebbe essere una contraffazione dei Radicati o Desana .... Non vedo bene se la corona sopra lo stemma esiste o se i segni che si intravvedono alle ore 10/12 sono lettere della legenda..!? assomiglia anche al quarto di soldo G.B Savoia Racconigi tipo questo http://www.mcsearch.info/record.html?id=908789
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  48. Non lo sapremo mai, si può sapere dove sono state per un periodo se hanno un pedigree ma no si tratta di una cosa comune.
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  49. QSPL/SPL non oltre, moneta anche pulita/lavata. l'hai pagata il suo prezzo.
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  50. Lista di Referenze aggiornata. Ho registrato le segnalazioni di .Pino., Gabriele, topgun2372, loz, AndreaMCMLXXVIII, giovanna, gemini, loz, Johnny 99, luca7, luca87, donax, lup086, sagida e derek83. Il file si trova al primo post di questo topic, come sempre. Il prossimo aggiornamento è previsto per sabato 3 maggio 2014. Buona giornata a tutti, sagida
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