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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/29/14 in tutte le aree
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Zecca di Milano. Diametro mm.50. Anno 1802, medaglia distintivo per funzionari di polizia, esiste in bronzo, bronzo dorato e bronzo argentato. Esistono anche esemplari con appiccagnolo, il nastro deve avere un colore istituzionale rosso. E' certamente della zecca di Milano e non un'emissione privata per via di alcuni particolari inconfondibilmente già presenti in altre medaglie premio napoleoniche come ad esempio quella premio per le invenzioni agricole decretate dal vicerè Eugenio Napoleone il 9 settembre 1805. Rif. Brambilla 60, Von Heyden 100.4 punti
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Buona serata Quante volte, ad ognuno di noi, è capitato di leggere un libro sulla storia di Venezia ed imbatterci nella riproduzione di documenti, talvolta in latino, ma spesso in volgare, nei quali vengono riportate trattazioni di mercanzie, oppure rogiti per l'acquisto di beni immobili e mobili, oppure ancora lasciti testamentari, ma anche stime fatte da notai o magistrati, dei beni lasciati da una persona defunta. A tanti di noi, sono sicuro, leggendo in queste riproduzioni che una tal merce costava 20 lire di grossi, oppure che una partita di pepe egiziano era pagata 200 ducati, o ancora che 100 pezze di “panni bastardi” erano costati all'imbarco in Inghilterra 1.335 ducati, ci siamo lasciati trasportare dalla fantasia, immaginando come poteva essere la visione di 1.335 ducati, messi così, tutti insieme; una bella montagnola d'oro zecchino monetato; e poi ancora la curiosità di sapere il costo della vita a quei tempi; i salari delle varie categorie di lavoratori, la paga dei soldati e degli uomini al remo che facevano tragitti per mare lunghi e pericolosi, sia per commerciare, sia per affrontare battaglie. Eh la fantasia … spesso però immaginiamo quelle monete e la loro quantità, con la logica dell'uomo moderno; se oggi noi teniamo in mano una moneta da €. 1,00, non ci passa nemmeno per l'anticamera del cervello che quella moneta possa avere valori differenti a seconda dell'uso che ne facciamo. Pensiamo solo per un attimo se per assurdo dovessimo comperare una cosa che costa €. 10,00 ed il commerciante di turno ci chiedesse 11 monete da €. 1,00... un bel pasticcio, non credete? E quante complicazioni...certamente questo è un esempio sui generis, fatto con una moneta moderna che ha un valore certo e condiviso; un valore fiduciario, contrariamente alle monete dell'epoca e delle quali sto scrivendo, monete che rappresentavano soprattutto il valore del metallo prezioso in esse contenuto. Alla luce di quanto sopra scritto, siete ancora sicuri che, leggendo su un libro che una merce è costata 1 o 10 o 100 lire di grossi, ci si riferisca esattamente a quello che ci immaginiamo? Da qualche giorno sto rileggendo una pubblicazione del 1959 di F. C. Lane che ho acquistato un paio di anni fa: “Le vecchie monete di conto veneziane ed il ritorno all'oro”; pubblicazione che, tra l'altro, non è facile da procurarsi; l'ho già letto e riletto più volte, eppure dopo un po', la memoria...... E allora, a beneficio degli Amici che desiderano approfondire le problematiche relative alle tante e differenti monete di conto in uso a Venezia, vi parlo (o meglio vi scrivo) di un paio di queste, delle quali tratta la suddetta pubblicazione e cioè della Lira manca e della Lira complida. Credo che per un appassionato di monetazione veneziana, soprattutto medioevale, sia importante anche immergersi in queste problematiche, anche se un po' ostiche. Mi auguro di essere sufficientemente chiaro; io ce l'ho messa tutta per esserlo. Alla base del sistema veneziano dogale c'era, all'origine, il denaro (o piccolo); moneta effettivamente coniata ed accompagnata, successivamente, da altre due monete coniate: il ½ denaro (o bianco) ed il ¼ di denaro (o quartarolo). Successivamente, sotto il dogato di Enrico Dandolo, si coniava una nuova moneta: il grosso. A quel punto le due monete principali, entrambe coniate, su cui si basava la monetazione veneziana, diventavano due: il denaro piccolo ed il denaro grosso (cioè il parvus ed il grossus). A queste due monete principali, venivano associati anche i loro multipli, cioè la libra denariorum venezianorum parvorum di 240 denarii parvi e la libra grossorum di 240 denarii grossi. La prima, riferita ai denari, era già in uso essendo la più vecchia ed era comunemente denominata con l'identificativo Libra Ven. Detto ciò, vediamo la genesi di queste due monete di conto. Per F. C. Lane, il motivo è da ascrivere ad una legge del 1254, nella quale si determinava il cambio ufficiale delle valute, prendendo atto, molto probabilmente, di quanto i mercanti ed i cambiavalute, già facevano da tempo nelle abituali transazioni. Abbiamo visto poc’anzi che la Libra Ven. era una unità di conto e stava a rappresentare 240 denari piccoli (denarii parvi); un debito pari ad una Libra Ven. poteva essere indistintamente pagato in grossi o in piccoli, se era pagato in grossi (tenuto conto che il grosso corrispondeva a 26 piccoli), il debitore doveva mettere sul tavolo del commerciante 9 grossi e 6 piccoli (9 x 26 = 234 + 6 = 240). Con la predetta legge, alla Libra Ven. veniva fissato un controvalore di 9 grossi e 5 piccoli, cioè 1 piccolo in meno. Il motivo, sempre stando alle argomentazioni del Lane, è che tra il pagamento di un dato importo fatto in piccoli ed il pagamento del medesimo importo fatto in grossi, i mercanti preferissero quest’ultima moneta; anzi, per incentivare i debitori ad usare i grossi, applicavano uno sconto di 1 piccolo. Lo stesso doveva essere accaduto anche per i cambiavalute che, al ricevimento di 9 grossi, offrivano 235 piccoli invece dei giusti 234 (9 x 26 = 234). Con l’uscita della legge, si veniva a creare un problema di non poco conto anche per coloro che usavano la Libra grossorum (già citata precedentemente); fino ad allora era valsa 240 grossi, oppure 26 Libre Ven. , mentre con l’uscita della legge, anche questa unità di conto seguiva di conseguenza la medesima variazione: Se si considerava la libra grossorum pari a 240 grossi, questa sarebbe equivalsa a Libre Ven. 26 e 1/9; Se si considerava la libra grossorum pari a 26 Libre Ven., questa sarebbe valsa 239 grossi. Come districarsi se non introducendo una distinzione tra i due tipi di libra grossorum; la “Libra complida” e la “Libra manca”. A ciascuna di esse veniva quindi mantenuto un proprio rapporto, diciamo, tradizionale e cioè, la “Libra complida” manteneva il valore di 240 grossi; la “Libra manca”, invece, quello di 26 Libre Ven. pari a 239 grossi. saluti luciano3 punti
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Direi di non andare oltre , grazie ! Cig ha fatto un'osservazione buttata li, anche a me non piace leggere degli errori, ma non per questo sono un professore io nè tantomento cig. Se avrete qualcosa da chiarire potete farlo tra di voi in privato, tanto anche con qualche piccolo errorino ortografico in questo Forum le risposte ai dubbi che si hanno arrivano sempre :good:3 punti
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Consigli per migliorare la conservazione? Beh, se fosse nelle mie mani, le farei un bagno prolungato di almeno cinque/sei giorni in acqua demineralizzata. La pulirei con pennello da barba e sapone neutro nell'intento di eliminare il terriccio e possibilmente qualche ossidazione. Quest’operazione la ripeterei due volte. Alla fine, dopo averla asciugata per bene, spalmerei delicatamente cera micro-cristallina renaissance; la farei asciugare e dopo, delicatamente, con un fazzoletto ovattato la pulirei dalla cera: operazione da ripetere due volte. Si verrà a creare un sottilissimo strato protettivo che la rivitalizzerà oltre che nel colore anche nei dettagli. Domanda: ma ... conviene acquistare acqua demineralizzata e un barattolo di cera per una sola moneta il cui costo, secondo me anche se con variante, non supera i 20/30€? :rolleyes:3 punti
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Ragazzi, avevo capito perfettamente il significato ma volevo far comprendere che farebbe piacere leggere messaggi in italiano, non in chissà che lingua... Ha con l' H si usa per il verbo avere !3 punti
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Mi associo a quel che ha scritto Vitellio nel messaggio #24 ( " da quello che vedo la moneta è autentica, il modulo e il bordo è tipico di questa emissione (ludi), la patina, le incrostazioni e le corrosioni sono naturali e convincenti, qualche problema di polverizzazione/cancro, pulizia non invasiva. ") Nel rovescio al centro nei piani , le corrosioni tipiche dopo l'asportazione dei sedimenti , a fianco della 4° colonna un grumo che non e stato eliminato, evidenti le striature di espansione del metallo ad ore 3 dalla leggenda al bordo ,con la sua patina genuina..... Sul dritto non intravvedo nessuna manipolazione tra i capelli e la corona di alloro Le crepe dietro il collo ..... probabile difetto della lega del tondello ,non riuscendo ad uniformare la patina . Sesterzio genuino , con i suoi sedimenti (rimasti) e patina naturale , ha subito una pulitura e nessun restauro. A prima vista ,per il suo tondello può dare qualche sensazione negativa , magari i sesterzi li lasciassero così al naturale.3 punti
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Per le doande più difficili lascio la parola agli esperti, però posso dirti che non è presente nel Pannuti Riccio perchè lì sono riportate solamente le monete coniate nella Zecca di Napoli :) Gaetano2 punti
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http://www.nobili-napoletani.it/Campofreda-Nicola.htm#7) Per gli appassionati di storia del Molise ........ e di medaglie premio. @@odjob @@Rex Neap hai visto il dritto di questa medaglia?2 punti
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E' ok, lo si vede da alcuni particolari inconfondibilmente buoni al dritto e al rovescio. Vai tranquillo, comunque invito ognuno che ci legge a postare il peso del proprio esemplare. Anche per il 10 tornesi del 1798 e per i due tornesi di Ferdinando II e Francesco II abbiamo differenze di peso tra un esemplare e l'altro abbastanza sostanziali.2 punti
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Fantastico risultato, Mario. Ti ringrazio per il tuo bellissimo intervento. Credo sia giusto celebrare. Senza presunzione alcuna da parte nostra, possiamo essere fieri di quanto è stato fatto. Se rileggessimo con attenzione tutta la discussione, con giusta cernita dei messaggi, verrebbe fuori un piccolo manuale "applicato" sulla monetazione enriciana lucchese in particolare e medievale in generale. E le precedenti tabelle di classificazione per i denari enriciani lucchesi sono state "polverizzate" :D. Un grazie a tutti coloro che hanno partecipato attivamente alla discussione e anche a chi ci ha seguito solamente leggendo. In particolare un riconoscimento va a monbalda: senza di Lei, onestamente, non avremmo mai raggiunto tale risultato. Un bravo a tutti Cari saluti2 punti
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A volte alle porte delle 100.000 letture e dopo quasi cinque anni di interventi e visioni di denari di Lucca di ogni genere e tipo, qualche parola al vento, qualche riflessione è giusto anche dirla. Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando iniziò il primo post qui scacchi su questa moneta che non si capiva bene, non la si riconosceva, da quel giorno è stato un crescendo rossiniano su questa moneta..... Possiamo dire tranquillamente un successo del forum, forse un record, ma anche inaspettato che questo possa essere capitato per una moneta così. Possiamo dirlo tranquillamente il collezionista classico sta alla larga da una moneta così, l'iconografia, la conservazione, il pedigree....è così, inutile nasconderlo. Quando iniziai a intervenire qui, ma fu così anche per altre medievali, i denari di Pavia, Asti, ne compravo uno ogni tanto, stiamo parlando di qualche anno fa, per qualche euro li compravi....,a volte è capitato più di una volta che invece dello sconto su un'altra moneta mi regalassero un denaro di Lucca. Moneta sottovalutata, non capita, non piaceva....moneta certamente non da asta o investimento, eppure in questa discussione piano, piano, uscì la dignità, l'affascinante, il misterioso che racchiudeva e racchiude.....il tempo gli ha dato ragione sia in termini scientifici, sia in termini di interesse, le letture di questa discussione lo dimostrano, ma anche sotto lo stesso aspetto commerciale. E' da tempo che non compro più un denaro di Lucca, o meglio uno l'ho preso ed è appena indietro due o tre pagine, per questa monetazione " è una bomba atomica ", il massimo che un appassionato può desiderare lo posso dire tranquillamente, ma recentemente vedendo, nonostante l'inerzia e la pigrizia della discussione, altri esemplari ho pensato di riprendermi magari un pezzo che non avesse anomalie, che fosse questa volta semplicemente bello stilisticamente. E allora ho visto i listini di qualche buon commerciante e ho visto per pezzi medi cifre sugli 80/90 Euro e quindi mi sono detto, o è diventato di moda, o i commercianti leggono lamoneta ? E allora anche un " bruttino, snobbato " denaro di Lucca può avere la sua rivincita, sia per studi, attenzione, collezionismo, anche quotazioni.....,potremmo chiamarlo se fosse un film : " La rivincita del denaro di Lucca ". Una moneta può essere tanto....questa lo ha dimostrato, i potenziali interessati c'erano e ci sono, pigramente arriveremo a 100.000 letture, personalmente ritenendo l'aspetto divulgativo il più importante mi auguro che quanto prima si possa pubblicare la seconda parte dell'articolo apparso sul Giornale della Numismatica sugli enriciani, che completerebbe l'argomento dopo quello sugli ottoniani che è già sul forum. Per una volta non monete, ma riflessioni, commenti, una discussione così, di commenti ne merita non uno ma tanti, e a volte come in tutte le cose della vita bisogna anche fermarsi un momento e riflettere su quanto è stato fatto e quanto si potrà ancora fare....ovviamente il merito è di tanti che hanno saputo cogliere quanto di intrigante c'è in questa moneta " la più uguale, ma nel contempo sempre diversa ". Mario2 punti
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Giovanni XII di certo è stato uno dei peggiori papi della Storia: soltanto Alessandro VI ne eguaglierà la bassa condotta morale. Dopo tutto questo personaggio è inserito in uno dei periodi più tetri dell'aristocrazia romana, periodo che è stato definito da alcuni come "pornocrazia". Va detto però che alcuni episodi e forzature saranno costruiti dalla cultura potestante nella politica antipapale del luteranesimo, come ad esempio la creazione della figura della "papessa Giovanna".2 punti
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"L'Italia proletaria e fascista è per la terza volta in piedi, forte, fiera e compatta come non mai! La parola d'ordine è una sola, categorica e impegnativa per tutti: VINCERE...e VINCEREMO!" E' con questa parola d'ordine, pronunciata alle 6 del pomeriggio del 10 giugno 1940 dal balcone di palazzo Venezia, che Mussolini precipita l'Italia nella tragedia della Seconda Guerra Mondiale. Una guerra dove, come mai prima, la propaganda svolse un ruolo di primo piano, grazie anche ai nuovi mezzi messi a disposizione dalla tecnologia, radio e cinema. Ma ricoprirono un ruolo di grande importanza anche mezzi più tradizionali, come giornali, manifesti e...cartoline. Infatti, nonostante i progressi negli strumenti pubblicistici, nella Seconda Guerra Mondiale il maggior veicolo di comunicazione restò la posta. Strumento di importanza tale da richiedere, soltanto per il particolare servizio di posta militare, un'organizzazione poderosa, per l'estensione dei fronti, l'impiego in scacchieri operativi distanti migliaia di chilometri, la molteplicità dei servizi offerti e i milioni di militari mobilitati che ne usufruivano. Uno strumento di comunicazione così importante, diffuso e utilizzato, non poteva quindi sfuggire ai responsabili della propaganda, che sfruttarono a piene mani il mezzo postale più usato...la CARTOLINA! Cartoline di propaganda della guerra furono edite, sia per i militari che per il cosiddetto fronte interno, da tutti i paesi belligeranti. E' mia intenzione analizzare in questa discussione, attraverso una serie di esemplari della mia collezione, le tematiche e gli slogan utilizzati dal fascismo per propagandare l'idea che compito e destino dell'Italia in quella guerra fossero uno soltanto...VINCERE, come il Duce comanda!1 punto
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Per essere in tema con la trascorsa giornata, vi propongo una moneta papale (ma che rientra nelle medioevali) davvero rara! GIOVANNI II Giovanni XII ( Ottaviano dei conti di Tuscolo – Papa (955-964) Fu eletto papa a soli diciotto anni su pressioni della mamma Marozia: in un solo pomeriggio fu fatto diacono, prete, vescovo, cardinale e quindi reso eleggibile. Appassionato cacciatore, cavaliere, giocatore di dadi, si dedicava soprattutto alla caccia di compagne di letto: si accoppiava con la moglie del suo cameriere personale Rainer, esibendola in varie città e donandole croci dorate e calici preziosi del tesoro di San Pietro. Copulava con la concubina di suo padre, Stefanella e con la sorella di lei. Dormiva altresì con le proprie sorelle, intrattenendo rapporti con Anna, vedova di suo fratello e la di lei nipote. Gli piaceva stuprare pellegrine dirette a pregare sulle tombe dei santi apostoli Pietro e Paolo. Morì per “ motivi d’onore ”. Narra lo storico Liutprando :” Mentre si giaceva con la moglie di un paesano, costui lo sorprese e, in un accesso d’ira, lo uccise buttandolo dalla finestra”. La Chiesa si rammaricava che fosse morto senza ricevere il Santo Viatico. Non fu elevato alla gloria degli altari e neppure beatificato. Le sue monete sono molto rare e fanno riferimento all'imperatore Ottone, suo protettore. Nella figura: Giovanni XII (Ottaviano dei Conti di Tuscolo), 955-964 con Ottone I, 962-963. Denaro, AR 1,46 g. + DOM IOHANS PAPA intorno a OTTO disposto a croce. Rv. + SCS PETRVS intorno a mano aperta. CNI 11. Muntoni 4. Berman 80. MEC 1, –. (Numismatica Ars Classica NAC AG, Auction 50, 15.11.2008: aggiudicata per 5.750 euro)1 punto
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Segnalo la pubblicazione a cura di Andrea Pucci, in edizione digitale, dal titolo: La zecca di Firenze - Cosimo I de' Medici signore e duca della Repubblica fiorentina (1537-1557, I semestre) Liberamente disponibile su: http://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/materiali/index.do1 punto
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ma davvero per qualcuno questa moneta è alterata/ripatinata/ripassata/ falsa? consiglio un veloce cambio di occhiali e/o di categoria collezionistica.... suggerisco le sorpresine Kinder..decisamente più semplici...1 punto
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Sì .. certo, ma è un po' datato. @@Rex Neap ... non sbagli! Quella monetina ha fatto un bel po' di strada prima di arrivare dal suo tutore pro tempore. :blum:1 punto
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Ho ingrandito una parte del dritto ,ho dato una correzione automatica al colore . aggiungo altre due foto che evidenziano l'espansione di metallo ad ore 10 sul dritto e alcune parti di patina saltata .1 punto
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E vabbè son ragazzi! Lasciali divertire. In un modo dovranno pur trascorrere le giornate, no?1 punto
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Volevo sapere se in tale articolo si menzionavano gli incisori abbinandoli ai rispettivi simboli. Nel periodo estivo di quest'anno è stato venduto dalla numismatica cbg.fr numismatique (ditta francese) il tornese nell'immagine a € 230,00 con conservazione dichiarata qBB Io acquistai per 80 € nel luglio 2011 un tornese della repubblica napoletana 1648 dalla Ditta Rinaldi indicato col n 87 nelle allegate tavole 5a e 5b ed ha come simbolo dell'incisore la mezza luna con le punte in alto. Per cui penso che il mercato è molto vario 5a_tavola_diritto_monete_nr87-106.pdf 5b_tavola_rovescio_monete_nr87-106.pdf1 punto
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Intanto vado fuori discorso per segnalare che nell'asta Varesi 64 appena conclusa questo grano e questo tornese hanno spuntato un'aggiudicazione di ben 280 euro l'uno. Che ne pensate? Avete visto che stile il grano? http://www.varesi.it/lista_asta_20120720_aperta.php @@Layer19861 punto
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intanto ti informo che per le prossime richieste devi postare una moneta per ogni discussione, allegando peso e diametro della moneta..1 punto
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è un peccato perchè il volto è ancora leggibile :) ...non è facile trovare queste monete in condizioni già di BB...1 punto
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Questa estate direi :D ogni volta che vado torno con nuovi acquisti, è fisiologico ormai! :rofl: per tornare in tema, se ti va di informarti sui Morgan, quì c'è un catalogo con decine di varianti di cui ignoravo l'esistenza http://www.vamworld.com/Top+100+Morgan+VAMs1 punto
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L’Università di Liverpool e quella di Warwick hanno dato origine a un progetto di ricerca finalizzato all’analisi metallurgica delle monete romane in argento: http://sace.liv.ac.uk/romansilver/ e nel prossimo agosto 2014 uscirà un volume dedicato alla metallurgia dei denari (e quinari) emessi tra la riforma di Nerone e quella di Trajano: http://www.cambridge.org/gb/academic/subjects/classical-studies/ancient-history/metallurgy-roman-silver-coinage-reform-nero-reform-trajan Ovviamente sono studi molto specializzati, ma che possono interessare chi ama questo specifico argomento.1 punto
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Carissimi per esitere, esistono anche in Spagna... ma da qui a dire che questi dell'annuncio ebay siano d'epoca ce ne passa un bel po' ! Soprattutto conoscendo il venditore... ;) Cordialmente, Enrico1 punto
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Con i dati presenti in questa pagina dovresti avere un'indicazione del valore di un centesimo: http://seriestoriche.istat.it/index.php?id=6&user_100ind_pi1[uid_categoria]=21&cHash=d7a418f31b7f9e3ca2484ef4b1c5b24c1 punto
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Credo si riferisca all'epoca Napoleonica e ....credo di averla già vista in qualche asta diverso tempo fa!1 punto
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Vero. Io spedisco per prioritaria solo quando l'oggetto è di scarso valore, confidando nell'onestà dell'acquirente ma sapendo che qualora qualcosa andasse storto toccherebbe a me rifondere. Finora mi è andata bene.1 punto
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@@donty , non è da str.. ma proprio contro il regolamento ebay: se l'azione è reiterata o segnalata dagli altri utenti, si rischia da un'ammonimento fino alla sospensione dell'account. Per questo esiste il prezzo di riserva: "Nota: non puoi annullare le offerte e chiudere anticipatamente le inserzioni per evitare la vendita di un oggetto che non ha raggiunto il prezzo desiderato. Questa procedura potrebbe essere considerata come una circonvenzione delle tariffe e delle commissioni. L'utilizzo di questa opzione per motivi non legittimi comporterà un'indagine da parte di eBay." http://pages.ebay.it/help/sell/end_early.html1 punto
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ma la scelta della scodellatura non può essere dettata semplicemente dalla volontà di rendere più ardue le falsificazioni? metalli diversi, o tondelli suberati, si sarebbero più facilmente rovinati durante la battitura, oppure non si sarebbero comportati "fisicamente" allo stesso modo....1 punto
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Lo so, me ne rendo conto, ma qui volevo solo fantasticare facendo finta che i problemi "tecnici" non esistano. Dovrei darti una tiratina d'orecchi perchè evidentemente non hai letto il mio post iniziale che inizia proprio dicendo: "Apro con l'importante precisazione che in questo thread non si parla delle monete d'argento per la circolazione emesse da certi stati e valide solo all'interno di quelli" Per me in Italia abbiamo fatto benissimo, perchè a mio avviso emettere monete (di qualunque materiale) circolanti solo all'interno degli stati è una bestialità di principio, ma non è questo l'argomento del thread. Qui volevo solo immaginare dal punto di vista puramente grafico come potrebbero essere eventuali Euro d'argento comuni e a comune circolazione come le monete odierne.1 punto
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Giovedì sarà tosta ma è affrontabile! Io vedrò la partita "in trasferta" perchè sarò in Inghilterra. Personalmente preferirei che la Roma domenica vincesse e la Juve trionfasse lunedì a Torino. Pensateci: il 5 maggio allo Juventus Stadium, Juventus-Atalanta, la partita del saluto di Alex ai tifosi bianconeri !! http://www.youtube.com/watch?v=RxhD-HeMfJk1 punto
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Tizi Ouzou è una città dell'Algeria, capoluogo della provincia omonima il cui nome significa "Colle delle ginestre". Il periodo del gettone di può dedurre da questa nota locale dalla quale si deduce come nella colonia francese vi fosse all'epoca una catena di Cafés Blachère. Ouzou-ville, vers 1890-1895. Il possédait son commerce et son habitation dans la rue St Eustache, en face de l'église. Tizi-Ouzou était un petit village où tout le monde se connaissait. Les lieux mythiques en furent : la Grande rue, la rue de la Paix, la salle des fêtes, le cinéma Bousquet, le cinéma Weinich, les cafés Blachère, Coste, Koller, l'école Gambetta, le collège, le jardin des sports à côté de la sous-préfecture et le stade municipal! Que de souvenirs !! Nostalgie quand tu nous tiens!! apollonia1 punto
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Non credo, dal colore sembra proprio la stessa lega dei nichelini di Umberto, io credo invece che il tondello largo fosse a monte, fosse proprio il nichelino di Umberto (cosa gia' vista per altro)1 punto
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Si, soprattutto per la proof del 2€. Ne è una riprova, che è stata esaurita dopo poche ore dall'emissione, e che nessuno la vende sotto i 30 a fronte di un prezzo di emissione di 20 se non ricordo male.1 punto
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Non sono belle come le vostro ma anche loro hanno fatto la storia.... :hi: Bella discussione....1 punto
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Ciao @@orocash, è una moneta strana, dal peso dovrebbe essere un quarto di follis di Massenzio, ma il rovescio non mi convince,. Sembra, infatti, essere un rovescio di un denario, Iunoni Reginae, tipo questo Non è che hai postato due monete differenti?1 punto
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Taglio: 50 cents Nazione: Olanda Anno: 2006 Tiratura: 100.000 Condizioni: BB Città: Palermo1 punto
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http://www.sixbid.com/browse.html?auction=1226&category=25730&lot=1125558 Lotto 107, medaglia in bronzo del 1825 coniata per il concilio provinciale palermitano, opus: fratelli Costanza, una medaglia di gran pregio ma non in alta conservazione, purtroppo i numerosi colpetti al bordo la penalizzano, ad ogni modo vale molto di più dei 450 euro di aggiudicazione (522 euro) a fronte dei 400 di partenza. Anche questo è a parer mio un ottimo acquisto.1 punto
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Grazie a tutti voi per le belle parole di apprezzamento :blush: La nomina mi è giunta davvero inaspettata, ringrazio @@Reficul e spero di poter continuare ancora a lungo a portare il mio modesto contributo al forum, dal quale, in termini di conoscenza numismatica, ho sicuramente ricevuto molto più di quanto ho dato. petronius :)1 punto
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Anche io ho fatto un paio di affari; e poi essendo stato il mio primo convegno, non sapevo proprio dove girarmi da quanta emozione avevo in me!!! :yahoo:1 punto
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"I risultati sono strepitosi e ci inducono a ben sperare nel futuro, anche se non sara' più sotto forma di campagne di scavi, che non ci possiamo più permettere, ma sarà con scavi mirati sulla base dei risultati della ricerca geofisica". Speriamo invece che non scàvino affatto almeno, restando sottoterra, poi non può crollare! Per lo meno fino ad ora intendo, visto che soldi per queste cose (di cui gli italiani potrebbero vivere senza fare altro) non ce ne sono e la Pompei (quella "vecchia", non questa qui "nuova") crolla ogni tre secondi... Ne abbiamo una e crolla, figurati se ne abbiamo due!1 punto
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Ci ho pensato molto prima di aprire questa discussione che, per la tematica trattata, rischia di essere fraintesa. A scanso di ogni equivoco, preciso dunque subito che non è sicuramente mia intenzione fare apologia e propaganda a un'ideologia lontanissima dal mio modo di pensare e che non condivido in nessuna, neanche minima, parte. L'intenzione, come già in altre discussioni simili (ma forse meno "rischiose") dedicate alla cartamoneta e più in generale alla circolazione monetaria della Seconda Guerra Mondiale, è invece quella di gettare uno sguardo, si spera il più approfondito possibile, a un periodo della nostra storia che, nonostante i connotati negativi, non va dimenticato, per evitare di ripeterne gli errori. E questo si può fare anche attraverso il collezionismo. A tale proposito voglio citare quanto scrive Roberto Ganganelli nell'editoriale del Giornale della Numismatica del dicembre scorso, sul collezionismo di cimeli del fascismo, quali possono essere anche le cartoline dell'epoca: "Il collezionismo in sé non rappresenta una forma di propaganda o di esaltazione politica; può, casomai, avere per oggetto manufatti che per loro natura erano funzionali - quando sono stati prodotti - a un'ideologia oppure a un regime. L'uso che il collezionista fa di questi oggetti è dettato solo dalla sua visione delle cose: può conservarli e studiarli per ciò che sono - testimonianze di un'epoca spesso non prive di fascino e pregio artistico - oppure appuntarseli sul petto e sfilare a testa rasata in un corteo di esaltati con improbabili uniformi addosso." E' evidente che, per questa discussione, vale la prima ipotesi, l'unico distintivo che mi sia mai appuntato sul petto è quello dell'Inter E ancora Ganganelli: "Ci troviamo di fronte ad oggetti che sono documenti storici e che come tali...vanno considerati sia, in primo luogo, dai collezionisti (che in generale sono persone intelligenti) che da quanti a vario titolo - come i reduci delle parti in causa, o i discendenti di ex-combattenti, partigiani, deportati - sentono ancora particolarmente vicino un periodo della storia d'Italia che ha segnato la nostra società in modo doloroso." Dopo aver di nuovo ribadito la mia totale condivisione di queste parole, preciso che le cartoline che mostrerò saranno, salvo diverse indicazioni, tutte autentiche e provenienti dalla mia collezione. Spero che, come sempre, avrete la pazienza di seguirmi, e di poter contare sulla vostra più che gradita collaborazione petronius1 punto
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Ecco una moneta che è tra le più rappresentative dei persiani achemenidi ed allo stesso tempo una delle più enigmatiche. Posterò gli argomenti di Koray Konuk e di Leo Mildenberg a sostegno delle due ipotesi di attribuzione, di modo che ognuno possa farsi la propria opinione e poi votare. CARIA, Periodo Achemenide. Circa 350-334 aC. Ag Tetradracma (23mm, 14.83 gr). Coniata nel 350-341 aC circa. D / Gran Re o Eroe regale in posizione inginocchiata mentre scocca una freccia R / Satrapo persiano (?) a cavallo mentre scaglia una lancia che tiene nella sua mano destra, mano sinistra sulle redini. Konuk, Influences, Group 2; SNG Copenhagen (Persian Empire) 290-291 var. (symbol on rev.); Traité II 128; Babelon, Perses 623 var. (symbols on obv.); Pixodarus 1-11.1 punto
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ARCORE (MI) ora Prov. MONZA E BRIANZA D/ CONFRATERNITA ARCORE R/ 10 ottone, mm 231 punto
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