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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/05/14 in tutte le aree
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@@Arciduca Sempre splendidi ritrovamenti, sono sicuro che non potranno che migliorare quando riuscirai a convincere la tua cassiera a fartela vedere............... :lol:4 punti
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Vi state confondendo, i due glantuomini (cittadini Georgiani presenti in italia senza permesso di soggiorno, senza fissa dimora e senza mezzi di sostentamento), non avevano precedenti penali, ma erano stati arrestati 3 volte (dico TRE VOLTE) nel giro di pochi mesi sempre per lo stesso reato: furto in appartamento. Al momento dell'arresto erano im possesso di: la mia moneta, diversi gioelli, attrezzi da scasso, mazzette di banconote. Sicuramente chiunque di noi che si reca da un compro oro (noto per essere un ricettatore) ci va anche con i propri attezzi da scasso, no? E ci portiamo anche mazzette di banconote dietro, giusto? (chissà perchè non le hanno depositate in banca... ah già! Dei ladri extracomunitari, senza permesso di soggiorno, pluriarrestati, non possono avere un conto in banca). Ma veramente secondo alcuni di voi una persona nota alle forze dell'ordine come ladro abituale, che viene beccato ( a seguito di appostamento, perché, in quanto ladro abituale, la polizia conosceva il suo modus operandi) davanti ad un ricettatore, carico di refurtiva ed attrezzi da scasso, può essere paragonato ad uno di noi che vende una catenina al compro oro, oppure ad un collezionista incappato in assurde vicende con la giustizia? Ma credete realmente a quello che dite o vi va di parlare tanto per far polemica? Io solo uan cosa vi auguro, che a casa vostra non entri mai e poi mai uno di questo galantuomini, a cui volete che le leggi italiane vengano applicate nella maniera più garantista possibile. Ma se dovesse succedere, per favore non venite poi a lamentarvi sul forum, e anzi, andate in prigione a portargli la vostra solidarietà. Ma dovete fare in fretta, perchè quello più di due giorni, non ci rimane dietro alle sbarre. Mi sa che stiamo uscendo dal semiato del post e fra un po' ci sbattono in Agorà o ci chiudono, il che mi dispiacerebbe.3 punti
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Ciao Daniele, simile alle tue ( che secondo me sono buone ) ne ho avute anche io, ma come riportato anche da Silvio e da Blaise i dettagli di quella che ho postato sono molto dissimili dall'originale ( almeno in particolari importanti come naso, mento , capelli e lettere legenda anche se la conservazione non aiuta e potrebbe far pensare che tutto cio' sia dovuto all'usura del tempo e/o della mano dell'uomo) , tanto da pensare , come credo proprio sia , ad un falso d'epoca; mi sto rendendo conto a distanza di tempo, nelle diverse discussioni sia private o nel forum , che di falsi nella monetazione Savoia ne sono girati davvero tanti.. Grazie anche a Blaise per la sua conferma. Un saluto a tutti.2 punti
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adesso vi posto delle foto di Annecy durante l'ultimo convegno numismatico dove Io Pier Blaise Luca Design abbiamo partecipato le prime 3 foto sono della zecca le prime 2 davanti la terza da dietro :hi:2 punti
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Non devi spiegarlo a me, io lo so cosa siamo...ma siccome invece c'è chi non lo ha ancora capito o non vuole capirlo, la tua precisazione è utilissima per ribadire che noi NON siamo dei delinquenti...casomai , visto quel che facciamo, potremmo essere, in un paese civile, dei benemeriti...purtroppo, finché l'ottica del potere e degli statalisti sarà solo volta al negazionismo e al classismo accademico, ci sarà poco da aspettarsi di buono...2 punti
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A scanso di spiacevoli equivoci, le monete provengono da un'eredità e sono state denunciate in data 21.05.1987. Purtroppo non è la prima volta che devo precisare la provenienza delle mie monete e la notifica delle stesse all'autorità competente. E' assurdo, ma necessario. Ritengo però che così facendo si alimenti ancora di più la caccia alle streghe. Noi utenti ed amici de Lamoneta siamo degli appassionati custodi delle monete e contribuiamo allo studio ed alla conoscenza. Non siamo ladri, banditi o tombaroli ma solo amanti delle affascinanti storie che vengono raccontate e tramandate dalle monete. Sono sicuro che siate d'accordo con me e vi ringrazio per l'aiuto che mi date. Amedeo2 punti
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@@blaise scusami se ti rispondo solo ora. Ringrazio il Circolo per il generoso pensiero. Sposando in pieno la filosofia di quelli del Cordusio, preferirei donare il libro a chi ne è interessato. Non è un libro di mia competenza quindi non riuscirei ad apprezzarlo come devo.2 punti
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Il fulmine è fuori campo in uno degli esemplari e molto sfumato, ma visibile, nell'altro...piuttosto a me da un po' da preoccuparmi( per oedema) l'incrostazione su una delle monete che la denuncia come proveniente, con tutta probabilità, da un tesoretto da cui, a naso, direi che provengono anche gli altri due esemplari....io sarei un po' più prudente se fossi in lui, o, quantomeno, aggiungerei, a scanso di equivoci, anche la provenienza delle monete....2 punti
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....e il secondo ribattuto dai Genovesi, al centro del diritto si vede bene DIO di MEDIOLANUM2 punti
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Buona Domenica Confesso che in un primo momento ho pensato di aprire una nuova discussione, dal momento che questo pezzo riguarda una differente moneta di conto; però ho cambiato idea perchè avrei dovuto rinunciare ai preziosi commenti che qui si sono succeduti e che trovo, in ogni caso, utili sempre, quando si parla di moneta di conto. Dopo una parentesi di circa cinquant'anni, grosso modo dal dogato di Enrico Dandolo (1192–1205) a quello di Ranieri Zeno (1253-1268) nei quali la zecca veneziana non aveva provveduto ad emettere denari (o piccoli), perchè si era avvalsa di quelli emessi dalla vicina Verona, sotto il dogato di Lorenzo Tiepolo (1268– 1275) riprende la loro emissione. A distanza di tanto tempo, i nuovi piccoli non potevano essere più gli stessi di allora; il loro intrinseco era rimasto lo stesso, ma il peso si era ridotto dagli originari gr. 0,36 a gr. 0,29. In questo periodo, infatti, il rapporto tra il grosso ed il piccolo era stato modificato, dagli originari 26 piccoli per un grosso, ai 28 piccoli per un grosso, per poi aumentare ancora nel 1282, fino a 32 piccoli per un grosso. Nella discussione riguardante la Lira complida e la Lira manca, avevo riportato la seguente equivalenza: la lira di grossi (libra grossorum) era pari a 240 grossi, cioè a Libre Ven. (libra denariorum venezianorum parvorum) 26 e 1/9. Arrivati a tal punto queste equivalenze non potevano più essere adottate; la Libra Ven. non poteva essere in grado di assolvere ad entrambe le funzioni e venne di fatto sdoppiata; era l'unico modo per poter porre un rimedio senza rivoluzionare tutta la monetazione. La prima fu chiamata (Libra parvorum) o Lira di piccoli e mantenne la sua equivalenza a 240 piccoli; l'altra fu chiamata (Libra ad grossos) o Lira a grossi e mantenne l'equivalenza di 1/26 di Lira di grossi manca. Come avverte il Lane, il rapporto stabile tra la Lira a grossi ed il grosso, cioè la moneta effettiva sulla quale essa si basava, può essere espressa con la seguente equazione: 26 Lire a grossi = 1 Lira di grossi manca = 239 grossi saluti luciano2 punti
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Vorrei segnalare a tutti gli Utenti che con il grande numero d'iscritti spesso s'infiltrano persone che cercano solamente di vendere le loro monete,con scuse più o meno puerili. Non sono pratico ma ho questa..........nel caso la volessi vendere quanto può.....quanto offrireste per questa......... ecc. ecc. ecc. Normalmente sono nuovi o hanno pochissimi post e quasi nessuno costruttivo o educativo, solo per fare numero. VI PREGO vivamente di DIFFIDARE di queste persone. La maggior parte hanno dei falsi, o addirittura vendono monete non loro, cioè una volta riscossa una certa somma con la stessa comprano su qualche sito, la moneta che vi diranno, forse, a prezzo inferiore. Quest'ultimo episodio è il meno peggio che vi possa capitare, ma non è bello che lo facciano su questo forum, questi affari li vadano a fare su Ebay. Insomma diffidate di chi si fa vedere, cretino, ingenuo o poco esperto ed intanto vi mette sotto gl'occhi ciò che vi può far "GOLA". Attenzione! Ciao2 punti
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Con Filippo II a Milano non abbiamo solo le parpagliole con la Provvidenza, abbiamo anche il tipo col covone di spighe di grano. Se un giorno dovessimo fare sul forum una discussione sulle tematiche di Expo 2015, e consiglierei prima o poi di farlo, sul cibo, sull'alimentazione anche nella monetazione, in questo caso milanese, ecco questa ci entrerebbe alla grande. La monetazione per simbologie e varietà di Filippo II sappiamo essere molto varia, questa delle spighe di grano è indubbiamente particolare e ricorda anche famosi esempi della monetazione classica. Perché Filippo II introduce questo elemento non risulterebbe da fonti scritte, io penso però, che il covone di spighe possa richiamare la prosperità o la figura dell'Abbondanza. Probabilmente la raffigurazione è legata magari a un momento particolare economico, a un evento, certo il DONVM DEI in leggenda rafforza la simbologia del dono avuto, di un buon raccolto o la speranza di averlo comunque. La parpagliola era moneta del valore di soldi 2 e denari 6, moneta anche imitata dalla zecca di Passerano, difficile da trovare intanto e in buona conservazione ancora meno. Spesso tosata e con peso calante, la moneta che segue per la tipologia ha un buon modulo, buona leggibilità delle leggende, bella seconda me, la raffigurazione del covone di spighe di grano. PARPAGLIOLA, FILIPPO II, zecca Milano, 1593 Mistura, peso 2,12 gr., diametro 21 mm. D/ PHI REX HISP MED DVX , busto a destra con goletta con colletto ondulato R/ DONVM DEI 1593 ( piccola foglia ) , covone di spighe di grano, all'esergo MED con punto finale Rif. Crippa 44/A, MIR 329/1, CNI 196 - 198 Rarità sia per il Crippa che per il MIR R/2 Credo che sia giusto continuare, essendo su un forum, a proporre e divulgare monete, se particolari come questa meglio, raccontare storie numismatiche...., vediamo se ci sono commenti sia sulla moneta che sulla linea divulgativa numismatica per il forum anche in ottica futura.1 punto
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Ciao a tutti, continuo il viaggio nel mondo degli Aragonesi, attraversando gli albori dell'et࠭oderna. Vi posto il mio nuovo piccolo acquisto: Sestino di Giovanna la Pazza; quasi BB (dal vivo 蠭eglio)? Nel fine settimana, poi, ho terminato due bellissimi libri: "Le monete degli Angioini in Italia Meridionale" firmato a quattro mani da @@fedafa e @@zecche del sud. Un bellissimo viaggio nel Medio Evo del Regno di Napoli, dove brillava questo ruolo di maestri di zecca, nato come vero e proprio appalto privato spesso nelle mani dei banchieri toscani. Mi ha, poi, particolarmente colpito, il ruolo delle famiglie nobiliari sorrentine e scalesi che, in cambio di forti prestiti per sostenere le spese di guerra, ottennero, oltre al ruolo di maestri di zecca, anche, in pegno, la corona del re stesso, colma di gemme. Scusatemi, per le imprecisioni, ma sto scrivendo senza libro davanti. Bellissimo anche quello di Pietro @@Rex Neap intitolato "Maestri di zecca ed incisori della zecca napoletana dal 1278 al 1734", un approfondito studio sui maestri di zecca, di prova ed incisori della zecca napoletana, che mi 蠳tato particolarmente utile, in quanto mi ha permesso di risalire ai maestri di zecca leggendo le iniziali di nome o cognome sulle monete. Credetemi, cosa non da poco, per me. Purtroppo, non sono riuscito ad individuare il maestro di zecca indicato con la lettera L sul cavallo giࠤa me postato ed emesso a nome di Federico III, in quanto, vi 蠴otale incertezza sulla sua individuazione. Vabb謠non vi ammorbo pi con queste scoperte da novellino Saluti Eliodoro1 punto
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Ciao, non sono del tutto d'accordo. In alcuni casi sì, la scelta fu di privilegiare la continuità e la contiguità territoriale o l'eliminazione di sacche di popolazioni ostili. Ma in altri casi, proprio come nel caso della Spagna del Nord (Cantabria) che citi, la conquista fu motivata da cause economiche: pacificare la zona ma anche soprattutto mettere le mani sui giacimenti di metalli preziosi (oro su tutti ma anche ad esempio argento e zinco) ivi presenti. http://www.lamoneta.it/topic/121314-loro-nel-periodo-romano/?hl=cantabriche#entry1379327 La Spagna era Provincia Imperiale e quindi direttamente gestita dall'imperatore stessa: non è casuale che Augusto emise i sesterzi in oricalco (bronzo/zinco) di cui lui stesso era il proprietario delle miniere! Se rifletti la fortuna di Roma fu quella di aver messo in moto un meccanismo per cui chi conquistava nuove terre si arricchiva: dal generale che le guidava anche alla truppa stessa che quindi era vieppiù motivata. La sua spinta centripleta la portò ad espandersi in ogni dove, chiaramente meglio dove c'era anche un ritorno economico oltre alla gloria (e quindi al potere) per la guida delle truppe. La difesa non accontentava nessuno: per lo Stato era un dispendio di denaro, gli stessi generali e anche le truppe non guadagnavano premi e benefici. Il sistema difensivo era un altro, in principio: creazione di stati-clienti (anche con qualche tributo, talvolta), qualche annessione quando la fedeltà vacillava (o imposizione di sovrani filo-romani). La difesa consisteva, quando oltre i confini c'era qualche segnale negativo, nella deterrenza: una campagna punitiva che metteva tutti a posto piuttosto che subire un'invasione dei territori imperiali. Nel tempo questa tattica non fu più valida, specie nello scacchiere renano e danubiano: le varie tribù iniziarono a federarsi, la prima occasione, invero sporadica, fu la disfatta di Varo presso Teutoburgo dove complice un po' una guida non capace militarmente (Varo stesso), un tradimento (Arminius) e l'unione di varie tribù germaniche portò all'annientamento di un esercito. Ma per contro, se riflettiamo, tutto ciò dimostra che alla fine la gloria non pagava, si mirava al guadagno. La Germania (se vogliamo chiamarla così) era inospitale, con foreste fitte, fiumi, paludi, condizioni atmosferiche dure, assenza di città da conquistare e popolazioni dure da piagare... tutte situazioni scomode per la tattica militare romana. Si procedette a compiere spedizioni punitive ma mai a conquistarla definitivamente. Stesso discorso per la Scozia: non fu mai seriamente invasa e l'unica volta che fu sul punto di esser conquistata Agricola fu richiamato e Roma. Perchè? Semplice, non ne valeva la pena... Sporadicamente si crearono quindi delle barriere diensive: Vallum britannico, Limes danubiano, Limes arabico, etc... Ma nel tempo come dicevo nel post precedente si passò alla difesa nei propri territori: un primo rallentamento dato dalle truppe alle frontiere con allertamento dei contingenti difensivi, la creazione di forti e presidi dove rifugiarsi,quindi la fuoriuscita di truppe di cavalleria colpivano il nemico che era penetrato nel territorio e che si disperdeva sia nelle razzie che per la ricerca di cibo (le truppe barbariche non disponevano di logistica di supporto). Quindi interveniva dalle retrovie il grosso dell'esercito che annientava la minaccia. E' chiaro che quando le incursioni non furono più limitate numericamente ma ben più cospicue o addirittura costituite da interi popoli questo sistema dimostrò la sua inefficenza specie quando l'esercito proveniente dalle retroguardie fu sconfitto (e spiega i lunghi percorsi effettuati durante le invasioni del Tardo Impero che una volta sfondato affondavano nel "ventre molle" dell'Impero). Forse sono andato un po' :offtopic: ... ma mi son lasciato prendere un po' dall'enfasi... "storica". Per il discorso Cesare è corretto, i denari di CAESAR DICT(ator) PERPETVO sono del 26 gennaio o 15 febbraio 44 a.C. Fu infranta la regola che vietava di imprimere sulla moneta effigi di dittaori. Cesare lo era già dal 49 s.C. ma in quell'occasione la concessione del titolo a vita (perpetuo) fu vista come la volontà di assumere il potere, magari come sovrano. Da qui la congiura delle Idi di marzo. Ciao Illyricum :)1 punto
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prof lungi da me discutere con te! Sai quanta considerazione ho nei tuoi confronti... Poi la moneta non si presenta in ottima conservazione quindi potremmo parlarne per altre due pagine.. Ma il fatto di un falso pacchiano mi fa dissentire... Ti porto ad esempio il 2,6 soldi del 44 di CE III presente sull'asta di inasta del prox 17 maggio (era gia' presente anche in quella precedente) quella moneta e' in ottima conservazione ma e' un evidente falso! Anche a distanza di un secolo i falsi presentano fatture piy' rozze... Poi la mia rimane una impressione personale... La mia convinzione rimane che il mezzo soldo di CE II e' una moneta che e' stata falsificata tantissimo e molte monete considerate buone ma di brutto conio alla fine non erano altro che dei falsi....1 punto
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vi ringrazio di cuore, grazie donty per le informazioni storiche ciao1 punto
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In un 100.000 zloty del 1992 ci dovrebbero essere 16,50 grammi d'argento 750. Considera che la commemorativa di Solidarnosc da 100.000 zloty è da 31 grammi d'argento .999 e si può trovare per 30/35 euro. Dopo l'inflazione del 1992/94 la Polonia attua una riforma monetaria (10.000 vecchi zloty = 1 nuovo zloty), quindi questa moneta ha il valore espresso in vecchi zloty. Comunque nel nostro paese i cambiavaluta solitamente non effettuano conversione di monete estere. forse @@donty ti può dare qualche informazione in più :)1 punto
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Le bolle son belle :blum:, le tecniche di coniazione pure....se sortiranno in futuro contributi scritti o esperienze pratiche indubbiamente tutto questo non sarà stato vano.....quindi aspettiamo con fiducia e interesse.... Non è una monetazione che seguo questa, indubbiamente però mi affascina, come credo affascini tutti i lettori che entrano a leggere questa discussione e se ne avete portate qualcuno in più a seguire questa monetazione, l'intento divulgativo è stato centrato e non è poco di certo. Poi devo dire visto che ci sono, ma lo avevo estrinsecato anche precedentemente, che il quesito come è stata coniata questa moneta è indubbiamente scientificamente importante, altrettanto, e per caratteristiche personali mi intriga ancor di più, è il capire " il progetto " che c'è dietro a una moneta di questo tipo, in poche parole non il come è stata coniata, ma il perché è stata fatta così, con questo materiale, lega, a bordo rialzato, l'andare anche oltre l'iconografia sicuramente importante. Qualcuno però precedentemente in parte ha un po' già risposto, e un po' ne avevo parlato prima, certo l'argomento è ampio. L'altra riflessione che facevo e che pongo è un po' legata al punto precedente ed è se vista la finalità di una moneta così, a chi poi servissero questi tremisse. In quel momento storico viene fatta una moneta così...., io penso subito per transazioni importanti, proprietari fondiari, penso che siamo in un periodo, però su questo vorrei sentire una vostra opinione, in cui l'economia si basa ancora sullo scambio di derrate alimentari, sul baratto, sull'eventuale uso anche di metallo monetato, forse monete così diventano poi serbatoi di ricchezze, tesaurizzazioni importanti, fonti di donazioni, in una discussione in altra sezione si era parlato anche di contesti tombali di signorotti locali, insomma darebbe comunque l'impressione di una moneta che gira per scambi importanti, dazi, pedaggi, accumulo di ricchezze rilevanti. Un'altra riflessione sempre legata, l'utilizzo a quanto leggo evidentemente per transazioni inferiori, del tremisse frazionato, ma forse ora mi sto effettivamente allargando un po' troppo per la discussione.....1 punto
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Taglio: 2 Euro Nazione: San marino Anno: 2011 Tiratura: 631.831 Condizioni: BB+ Città: Trieste Taglio: 1 Euro Nazione: San Marino Anno: 2013 Tiratura: 456.205 Condizioni: Spl Città: Trieste1 punto
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....tutto perfetto, anche l'analisi con LODOVICO V ha la O a forma di 8, infatti particolare che mi era sfuggito, grazie di averlo evidenziato gr. o,511 punto
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A me personalmente le fratture del tondello su queste monete danno addirittura un "valore" in più Con questo non voglio dire che le preferisco fratturate o che vado alla ricerca di queste fratture, ma dico semplicemente che una frattura per me rende queste monete ancora + belle e testimoniano maggiormente il processo produttivo e l'epoca in cui venivano coniate. Insomma rende ancora più antica una moneta. Un pò come per le monete romane. Forse si abbassa il valore commerciale, ma non il fascino e la storia della moneta1 punto
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Non è un ramo di palma, ma la criniera resa molto plasticamente. con una mano regge le redini, con l'altra lancia il fulmine...per la palma servirebbe un'altra mano...vabbè che è Zeus, ma anatomicamente stonerebbe.... :D1 punto
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@@VALTERI non e un saggio e nemmeno restauro. E solo una lieve depressione del metallo ,prima che sia stata coniata.1 punto
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Grazie a tutti per i commenti ;).....la moneta è in alta conservazione e ha mantenuto intatto praticamente tutto il lustro (il volto del Re è davvero notevole), unica piccola pecca è la presenza di qualche graffietto di troppo sui fondi, soprattutto al Dritto. @@lindap la porto a Verona così potrai vederla in mano ;).1 punto
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http://www.mcsearch.info/ext_image.html?id=549608 puo essere questo? di che epoca è secondo voi? X secolo?1 punto
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Condivido a pieno questi ultimi interventi. Aggiungo che non penso ci sia la cattiva fede dei venditori sopratutto quando spediscono la moneta in copertina. In questi casi dovendo ritirare il pezzo non fanno certo una bella figura. Purtroppo le considerazioni di numa sopra descritte ottimamente sono azzeccate. Tanto materiale e poco tempo. Unica pecca dei venditori e quella di non confrontarsi a sufficienza con gli esperti dei vari settori che potrebbero evitare figure poco professionali.1 punto
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Oggi a un mercatino che vendeva un po' di tutto ho trovato questo mezzo dollaro del tipo "Walking Liberty" del 1918, zecca Philadelphia, argento 900. E' in stato di conservazione FDR (fior di... rottame :rofl: ) e per questo me lo ha fatto pagare solo 3€ che però è comunque un affare dato che di argento sono già 4€! Ma ancora meglio, nella bancarella dopo, frugando in una ciotola da 50 cent l'una ho trovato il 10 shilling austriaco del 1958, in argento 640, sicuramente confuso per uno in cupronichel degli anni piu' recenti (si distinguono solo dalla data). Quindi oggi, due monete d'argento per 3,50€, tra l'altro entrambe mi mancavano come tipologia (di mezzi dollari avevo solo 2 Kennedy, di 10 schilling solo la versione in cupronichel).1 punto
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Si tratta di un tondello fratturato dell'eccessiva pressione dei conii. Purtroppo è un difetto che si riscontra in molte monete dell'epoca ed è un difetto avvenuto durante la fase di coniazione e non è un danno causato dalla circolazione. Purtroppo a differenza delle rotture di conio che rilasciano escrescenze di metallo, le fratture dei tondelli deprezzano la stima commerciale di una moneta in base alle sue dimensioni, in questo caso direi che si tratta di un danno di media grandezza, nulla di eccessivo, ho visto di peggio. Ad ogni modo sappiate che una lesione di conio non ha mai superato la lunghezza del raggio di un tondello. Questa piastra è molto bella, l'ho vista dal vivo e ti assicuro che de visu è molto più bella. A presto. Francesco1 punto
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Che bolle, Arka! :blum: Tanto ormai l'hanno capito tutti che sono buone (o meglio, 'possono essere', ma le 'bollate' viste qui a mio parere lo sono): è solo una rearguard battle...che rischia di dare qualche idea ai falsari veri :8):. A.1 punto
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Se non ricordo male è apparso di recente qui nel sito : provo a rintracciare la discussione.1 punto
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mah... allora nel frattempo che Alessandro riesca a trovare tutte le altre monete che gli mancano si potrebbe aprire una discussione a latere con il titolo "Indovina cosa fa di lavoro?" :rofl:1 punto
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Moneta greca in bronzo; a giudicare dal tondello potrebbe essere di IV a.C. Molto probabilmente si tratta di un bronzo dionigiano di Siracusa della serie Athena/ippocampo molto comune tra Sicilia e Calabria1 punto
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Medaglia devozionale e ricordo,tonda, argento/alluminio? Del 1923, prodotta dalla ditta S. Johnson di Milano.- D/ La Madonna di Montenero seduta, con Gesù Bambino in braccio a sx, ambedue coronati, scritta: MARIA S.S. - DI MONTENERO.,questo Santuario in provincia di Livorno è molto caro a Livornesi e Toscani,la Madonna di Montenero è la protettrice della Toscana,L'incoronazione ufficiale decretata dal Capitolo Vaticano avvenne nel 1690.- R/ Veduta prospettica del Santuario, scritta: Santuario di Montenero- in esergo:II° Pellegrinaggio // 1923// Regionale Toscano.La medaglia in argento è rara, quella in alluminio è comune. Ciao Borgho.1 punto
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Avevo questa da parte viaggiata nel 1981 ed è simpaticissima. Ha! i ragazzi del '77 !! _______ di cui faccio parte.... :D1 punto
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Ciao a tutti. Con piacere condivido uno dei miei ultimi acquisti: 2 lire 1910 "Quadriga lenta". E' una moneta di non faciale reperibilità in certe conservazioni, spero che vi piaccia. Questo tipo di quadriga è la mia preferita per la sua grande eleganza. Vince1 punto
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Taglio: 2 euro Nazione: Principato di Monaco Anno: 2012 Tiratura: 1.082.373 Condizione: B+ Città: Milano1 punto
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mi spiace la moneta è un falso e pure di bassa fattura lo stile è lontano anni luce dagli originali1 punto
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non per essere piantagrane...ma un aureo che pesa mezzo grammo in meno dei coevi, credo che sarebbe già stato giudicato e condannato come copia se non fosse proveniente da questa asta... per quanto mi riguarda, mezzo grammo di peso in meno, su un aureo mi danno parecchio da pensare, a prescindere da chi lo vende...sempre che i ponderali ancora valgano qualcosa......quindi mi piacerebbe che la NAC ci dicesse ( e ci mostrasse post vendita o prima, meglio ancora) se ha dati che motivino oltre ogni dubbio che il peso calante è spiegabile pur non inficiando la regola ponderale degli aurei del periodo...anche perché in mancanza di queste evidenze e/o riferimenti bibliografici( che sicuramente la NAC ha, ma che non ha inserito nella descrizione a beneficio degli ignoranti in materia come me) i dubbi vengono1 punto
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Pensavo fossero questi pulsanti: Ci sono andato da: Impostazioni >> Personalizzazione Profilo >> Sfondo del profilo Al momento ho caricato un'immagine generica di prova. Tutto ok, grazie :good: : adesso ho messo quella definitiva, c''è pure la banconota con cui ho partecipato alle finali del concorso "La più bella del 2013" sezione banconote :)1 punto
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Visto che si parla di ascensori ecco due gettoni. Il primo dell'isituto case popolari di Napoli inizi '900 - 17,1mm - 1,1g il secondo della società pel risanamento di Napoli anni '50, 21mm - 5,4g1 punto
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