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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/20/14 in tutte le aree
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Tra parentesi anche se uno sbagliasse non mi permetterei mai di dirgli cambiare hobby , visto che errare è umano.3 punti
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ciao @@marmo87 .... bello sicuramente , ben centrato con una bella patina e rilievi alti ... complimenti .... dato che non hai ancora avuto modo di approfondire le tue conoscenze su queste monete che ne dici di provarci ora a classificarlo con maggiore precisione :blum: ? qui trovi tutto quello che ti serve http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEIAN/1 .... saluti Matteo p.s se poi magari posti il peso e il diametro fai cosa gradita3 punti
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@@BiondoFlavio82. Non so se hai letto i miei messaggi 14e15 . Se non li hai letti ,sarebbe opportuno di leggerli prima di fare il professore. Il Gabriele chiedeva un consiglio per migliorare il suo statere di Metaponto , cercando un restauratore o un pulitore per il suo statere. Visto la foto del dritto , ho suggerito una ricetta (casalinga) che semplice e veloce, basandoli alla mia lunga esperienza. In questa ricetta suggerivo acqua distillata e lui mi chiede se può usare l'acqua depurata. Avrei suggerito che anche l'acqua di rubinetto può essere usata , ma il tutto in elettrolisi con qualche cucchiaino di limone , sotto una reazione di un foglietto di alluminio per alimenti ,per qualche ora. Pertanto non era l'acqua che potesse danneggiare dopo un'ora , ma una reazione elettrolitica dell'acido citrico contenuto nel limone e che reagisce con ferro,alluminio, zinco ed altri metalli. Ora accetto le critiche (costruttive) ma non accetto le polemiche sarcastiche, se così non è , chiedo scusa ,altrimenti ................3 punti
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Io rispetto le opinioni e le scelte di ogni collezionista in primis, escludendo il fatto di alimentare un mercato poco chiaro delle patacche, per me il punto è diverso. Mi piace mostrare la mia collezione ma sono maniacale verso me stesso. Tutto deve essere come ho deciso e come voglio. Mettere un gettone , una patacca al posto della reale vorrebbe dire soprattutto e principalmente mentire a me stesso, sapendo cosa NON c'è come 2€ commemorativo monegasco 2007 . Perchè sono io che guardo e riguardo la mia collezione in fin dei conti..2 punti
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@@eliodoro Ciao , Mi scuso se non ho potuto rispondere alla tua chiamata prima. Ho cercato di comparare il tuo nummo con uno che è sicuramente di Giovanni . Ti allego i punti in cui mi appoggio stilisticamente alla ritrattistica . Il tuo nummo e ancora sporco di croste con sedimenti e andrebbe ripulito e rifotografato. Personalmente ha i riscontri per classificarlo per " Giovanni ".2 punti
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Caro Min_ver, come darti torto? Se potessimo prevedere il futuro non ci sarebbero piu' crisi, saremmo capaci di vederle e scansarle. Il futuro possiamo solo immaginarlo vedendo quello che oggi si vede e, sopratutto, si sente sulla pelle, ma fare conti a ''casaccio'' sulle case o sulle monete, su quello che sara' il loro futuro di rivalutazione / svalutazione e quando nel tempo, altro che sfera di cristallo serve :) Ci son tanti che dicono '' sara' cosi', sara' cosa' '' e sono anche quelli che dicono ''vedi, io l'avevo detto '' ma sono spesso quelli che sparano a caso e non han motivo per farlo, se non l'opportunita', remota, di dire che ti ''avevano avvisato da buon amico''. Io lavoro nel campo immobiliare da anni, molti. Sinceramente ci chiedono stime e previsioni future, analisi di mercato del prossimo semestre e futuri andamenti dei prezzi, ma, ad essere sincero, le stime sono molto vaghe, proprio perche' possiamo prestabilire un andamento generale ma mai nulla di preciso. Spesso le stime future, sopratutto se nell'arco dei 6 mesi successivi, sono comprese in ventagli che vanno da un 10%, che, parlando di case, cambia parecchio. Il fatto e' che, come per le monete, puoi ben analizzare l'andamento generale della situazione al momento di oggi, posso dire che 20 lire littori sono scesi nel prezzo come le 2 lire aquila sabauda, come le case con 3 camere da letto intorno alle mura di Siena, sopratutto in alcune zone. Ma non chiedetemi cosa succedera' nell'arco dei prossimi 6 mesi perche' vorreste sentirvi dire una grossa bischerata. Quando facciamo le interviste, infatti, parliamo sempre del Semestre passato, conti alla mano, e, confrontandolo con i semestri precedenti '' ipotizziamo'' una curva di discesa o salita. Posso dire, infatti, che il mercato immobiliare, a siena citta' ed in alcune altre zone, sta' fermando la caduta dei prezzi, ma non so' dirvi quando si fermeranno, quando riprenderanno, come lo faranno e, se lo faranno. Per le monete, sopratutto quelle di borsa, credo sia uguale. Magari qualcuno avrebbe quadruplicato il suo capitale comprando marenghi 10 anni fa', magari invece no. Chi ha comprato casa a siena nel cambio fra lira ed euro ha guadagnato, spesso raddoppiato, ma ci son pochi che si son buttati e han comprato perche' nessuno ci credeva, io per primo. Eppure lavoro in sto campo... Perche', qualcuno se lo sarebbe aspettato? Secondo me possiamo esaminare la situazione di oggi in tanti campi e fare previsioni, ma rimangono previsioni, per fare gli investimenti servono soldi e il coraggio di buttarsi :D A me manca la prima parte :)2 punti
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Purtroppo non ho ancora avuto modo di approfondire le mie conoscenze anche sui denari di Genova. Questa la acquistai diversi mesi fa perché è una tipologia economicamente accessibile e mi piaceva la patina2 punti
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ciao ingrao ho un regalo per il Circolo vostro vediamo di riuscire ametterlo nel tuo troller giamba2 punti
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buongiorno @@CiroAversano la volta prossima che posti una moneta per il riconoscimento togli tutto quello che non serve come ho fatto io; cosi è più facile questa è la tua moneta nell'essenziale questa è l'identificazione/descrizione della tua moneta; la valutazione è relativa alla moneta che vedi. la tua moneta è di una conservazione molto inferiore ed il valore cala di conseguenza. Da Acsearc se ti serve altro chiedi Pietro2 punti
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Taglio: 2€ cc Nazione: Finlandia Anno: 2008 Tiratura: 1.447.900 Condizioni: BB Città: Palermo Note: MERAVIGLIA !!!2 punti
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Parlavamo di ambiti esterni al forum e l'editoria specializzata del settore è indubbiamente un pilastro importante sia per la divulgazione che per la conoscenza. Quello che posto, su gentile concessione della casa editrice, è l'editoriale di apertura della rivista " Monete antiche " della Libreria Classica Editrice Diana del numero corrente di maggio - giugno 2014, si parla di giovani, di divulgazione, di " Nascita di una passione ", del forum Lamoneta.it, devo dire che sicuramente fa molto piacere il fatto che anche il mondo dell'editoria abbia apprezzato e condiviso tutto quanto fatto insieme qui sul forum. Personalmente devo ringraziare il dott. Antonio Morello per l'importante segno ricevuto, che arrivato in tutta spontaneità, è ancora più apprezzato, a voi la lettura ....per un " finale " ulteriore di questo Concorso dei giovani del forum, Mario2 punti
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colgo l'occasione, già che ci siamo, visto che la lista nella prima pagina è aggiornata al 2012, sarebbe il caso di capire se ci sono aggiunte da fare... avendo letto tutta la discussione mi è parso che ci fosse stato qualche aggiunta, ma ultimamente in questo ambito, si sta latitando... per esempio di banconote a firma Draghi che si possono considerare con buona certezza rare c'è ne sono?1 punto
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...siamo in due a non conoscerla, caro amico. Credo però che quel leone coricato sia un caso di "licenza creativa" dell'artista, per nulla infrequente e (in questo caso) forse ampiamente motivata. Innanzitutto perchè lo stemma di Moncalieri coincide sostanzialmente con quello Savoia (di rosso, alla croce d'argento). E realizzare due leoni così difformi tra loro significava far capire con netta evidenza visiva che non si trattava dello stemma sabaudo, il quale aveva come tenenti due leoni "normali" e simmetrici. Poi: nutro il dubbio che lo stemma di Moncalieri sia in uso per consuetudine. Ho trovato al suo riguardo testimonianze contrastanti: a) pare che venga disciplinato da un D.P.R. del 18.3.1971; b) una fonte lo cita affermando che esso disciplina il gonfalone; c) un'altra non specifica se disciplina gonfalone, stemma, o entrambi...; d) un'attestazione di ufficialità starebbe in un decreto sabaudo del 1619; e) sulla baia è in vendita un disegno datato al 1865 che lo rappresenta "nudo&crudo", ossia senza nastri / verdure / leoni / bordura... insomma, lo rappresenta identico allo stemma "puro" dei Savoia. :nea: Insomma, un piccolo rompicapo. Aggiungi poi che la bordura "a pezzettoni" oro e azzurro non è una novità per l'araldica sabauda. Anzi, costituiva una differenziazione formale ben precisa, e usata per due varianti dello stemma Savoia: 1) il ramo Savoia-Aosta usa una bordura composta di dodici pezzi d'oro e d'azzurro; 2) il titolo di duca di Spoleto venne assegnato a personaggi di casa Savoia assieme a una bordura d'azzurro, accantonata d'oro. E poichè nel 1619 il titolo di duca di Spoleto era solo un ricordo storico (credo che sia tornato in auge con il Regno d'Italia di metà '800), ecco che alla data del decreto sopra citato quella bordura era in uso per il ramo valdostano della famiglia. Non so, nè so immaginare, se e quali connessioni fra Moncalieri e i Savoia-Aosta abbiano potuto indurre all'uso della variante dello stemma sabaudo da parte della città. Sempre ammesso che di uso della variante si tratti, e non solo di (chiamiamola così) "imitazione/emulazione"... ...e sempre ammesso che nel decreto del 1619 quella bordura ci sia veramente...1 punto
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Se leggo bene è Tito. Dovrebbe essere il RIC II 422 di Vespasiano. D: T CAES VESPASIAN IMP PON TR POT COS II V: IVDAEA CAPTA, SC in esergo1 punto
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Francamente questa moneta a me non pare arrivi al BB pieno, di sicuro il BB non lo supera. E, contando le spese, 25 Euro per un pezzo comune come questo in conservazione non eccelsa, mi sembrano proprio un'esagerazione. Io direi che, contando le spese (anch'esse piuttosto esagerate, 7,50 Euro), la moneta non valga più di 15 Euro totali. Quando si hanno incertezze sul valore delle monete suggerisco di fare una ricerca nelle aste scadute di Ebay per farsi un'idea di massima, possibilmente seguendo effettuando la ricerca su un arco di tempo di almeno qualche mese. Da una ricerca sull'ultimo periodo ad esempio salta fuori questo: http://www.ebay.it/sch/i.html?_nkw=50+valore+1867&_in_kw=1&_ex_kw=&_sacat=11116&_okw=&_oexkw=&_adv=1&LH_Complete=1&_udlo=&_udhi=&_samilow=&_samihi=&_sadis=10&_fpos=&LH_SALE_CURRENCY=0&_sop=12&_dmd=1&_ipg=50 I risultati non sono esaustivi ma già ho trovato due monete decisamente migliori di quella di questa discussione, una venduta a 19,90+spese, l'altra a 29,50+spese, e in entrambi i casi mi pare un rapporto qualità/prezzo nettamente superiore a quello preventivato per la moneta in oggetto. Oltretutto, se ho capito bene, nell'asta non è nemmeno stata inserita la foto del rovescio..... e se l'altro lato è piatto? Che senso ha acquistare una moneta senza poter vedere entrambe le facce?1 punto
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Buona serata E' fantaeconomia monetaria pensare che la tosatura dei grossoni fosse fatta proprio ad opera delle strutture periferiche dello Stato? Mi domando: .....Se ho in circolazione centinaia di migliaia di grossoni e devo ridurre il loro peso perché sono diventati moneta buona, quindi a rischio di sparizione e fusione (o nella migliore delle ipotesi di tosatura) ad opera del mercato, non è meglio che provveda io Stato a tosarli? Quale sarebbe stata l'alternativa per la Serenissima? - Rastrellare tutti i grossoni dal territorio, - Portarli in zecca a Venezia, - Fonderli, lavorare le paste mettendo in moto pesatori, saggiatori, fabbri, mendatori, massari, scrivani, ecc., - Ridistribuire le nuove monete con il nuovo intrinseco o peso, che costi avrebbe dovuto sostenere la zecca per effettuare questo cambio di moneta? Elevatissimo, in un momento nel quale di soldi non ce n'erano.... forse molto meglio qualche colpo di lima; soprattutto se lo faccio io Stato e non altri.... Caro @@Andreas, ho azzardato troppo? Mah, forse sono influenzato da quel "pragmatismo economico/politico" che tante volte ho riconosciuto nelle scelte fatte da Venezia? Grazie e saluti luciano1 punto
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Sono abbastanza in crisi...ho fatto alcune ricerche in rete sulla medaglia...ma nulla... Le notizie sono poche, sono scarse almeno quanto gli esemplari in circolazione. Mi sembra corretto definirla rarissima. Non trovo alcun riferimento che possa identificare il luogo di coniazione della meda- glia . Grazie a @@francesco77 per aver postato il link storico del Bollettino che rende vicina la storia legata alla medaglia.1 punto
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@@Andrea imperatore sarò generoso ma io fior di conio glielo do . Che fondi , veramente bella , complimenti :)1 punto
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@@lucarosina Avevi chiesto notizie sulla lega impiegata, scommetto sul bronzo ! E' un materiale che si presta meglio dell'ottone che nella medaglistica è assai meno usato. Il fregio al verso con le due fronde legate da un nastro è tipico in tantissime medaglie dell'epoca : con la variante della fronda di quercia che spesso si intreccia ad una di allora, in genere per le medaglie militari.1 punto
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Complimenti per la bella medaglia. Le medaglie assegnate agli alunni delle scuole municipali sono comuni a molte città. Dallo stile, direi che risale ai primi anni del '900. Ti segnalo due link a medaglie analoghe: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MA691/23 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MA691/51 punto
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ciao piccolina se non ci sei tu niente pranzo giamba1 punto
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Grazie @@matteo95 , possibile sia il gruppo III del catalogo del forum? Peso e diametro vi chiedo di avere pazienza: arrivano entro qualche giorno, non ho la monetina con me..1 punto
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@@donty come detto da qualcuno in questo forum ; signor regalino è morto da tempo :)1 punto
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@@nomisma50 effettivamente però hai ragione , il mio q spl è molto risicato ; l'aquila è ben delineata come i pallini della corona . Credo che nuove foto con meno luce siano opportune per poter delineare meglio la corretta conservazione . Saluto1 punto
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Salve a tutti, come potete vedere questa moneta presenta uno stato di conservazione molto diverso tra il dritto e il rovescio. Secondo voi necessita di intervento di pulizia? e in caso quale? Mi piacerebbe inoltre riconoscere meglio il volto raffigurato. Avete un disegno o una foto che possa mostrare come dovrebbe essere il volto in una moneta simile ma ben conservata? Grazie mille. Un saluto1 punto
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Sabato sarò con la mia ragazza al Convegno :) l'avevo scritto ma non mi avete messo in lista! :P Ne ho parlato anche con l'amico Mario :) infatti ci sarò anche per la fase finale del Concorso "Nascita di una Passione" :) Non riusciremo però a venire per il pranzo, in quanto faremo un giro in città :)1 punto
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Grazie per i pareri! :) Guardando alla zona di metallo esposto sulla fronte sembra abbastanza corrosa e priva di particolari, quando invece ci dovrebbero essere ciocche di capelli e parte della corona. Probabilmente con lo stucco hanno anche ricostruito un po' di particolari della capigliatura e della fascia (soprattutto) che erano andati perduti per corrosione. Probabilmente togliendo ora lo stucco ci si ritroverebbe con qualche sorpresa sotto...1 punto
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se poi ci dici qual'è la strada andiamo anche noi a dare una mano, i mezzi tornesi abbandonati sono nella coscienza di tutti, e tutti dobbiamo dare una mano, non è giusto che te ne faccia carico sempre tu ;D.1 punto
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scusatemi per le foto, ma non sono nè tecnologico e non ho neppure una fotocamera adeguata. faccio le mie foto con una semplice fotocamera da 2 megapix. se mi erudite di come Duca ha ingrandito la mia foto, sarò lieto di mettere prossimamente immagini più grandi. grazie comunque per i vostri pareri.1 punto
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@@Rex Neap,grazie Pietro,era quello che intendevo dire... @@gallo83,hai ragione,ho sbagliato io,grazie per avermi corretto...1 punto
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Probabilmente sono diventato cieco o il mio telefono migliora le foto ma per me questa moneta è vicina al fdc..com1 punto
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Benvenuto. Sono daccordo con Genny per la conservazione...logicamente quando genny scrive pochi euro non è per sminuire il valore delle monete e le monete stesse ma credo che per pochi intenda dai 5 al max 10/15 euro. Ciao1 punto
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Taglio: 5 cents Nazione: Lettonia Anno: 2014 Tiratura: 50.000.000 Condizioni: BB Città: Palermo Taglio: 10 cents Nazione: Lettonia Anno: 2014 Tiratura: 40.000.000 Condizioni: BB Città: Palermo Note: x2 Taglio: 20 cents Nazione: Lettonia Anno: 2014 Tiratura: 35.000.000 Condizioni: BB Città: Palermo Taglio: 50 cents Nazione: Lettonia Anno: 2014 Tiratura: N.D. Condizioni: BB Città: Palermo Taglio: 1€ Nazione: Lettonia Anno: 2014 Tiratura: 30.000.000 Condizioni: BB Città: Palermo Note: x31 punto
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Buona serata il "mi piace" anche al dott. Morello (non so se è presente nel forum!), ma se lo merita tutto. :clapping: luciano1 punto
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Vero, il mercato è ormai andato fuori controllo ed è venuto meno il "filtro" interposto da seri commercianti che erano in grado di discernere meglio il grano dal miglio e assistevano i collezionisti clienti a curare al meglio la propria raccolta. Adesso è tutto in deregulation e ognuno si arrangia come può. Possono ancora resistere collezionisti veramente preparati e con senso di responsabilità, ma ormai sono veramente pochi e in ogni caso si richiede anni e anni di esperienza e una forte dose di entusiasmo. Una possibile strada è appunto quella di assistere i sinceri appassionati, aiutandoli a capire cosa prendere o no.1 punto
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...e bravo Flavio! Si trattava proprio degli ingredienti del garum! :good: Garum, salsa mille usi, piccante, dal forte profumo, che i Romani aggiungevano a tutto: alle minestre, verdure, secondi piatti, dolci. Da Marziale: “Si usino pesci grassi come sardine e sgombri cui vanno aggiunti, in porzione di 1/3, interiora di pesci vari. Bisogna avere a disposizione una vasca ben impeciata, della capacità di una trentina di litri. Sul fondo della stessa vasca fare un altro strato di erbe aromatiche disseccate e dal sapore forte come aneto, coriandolo, finocchio, sedano, menta, pepe, zafferano, origano. Su questo fondo disporre le interiora e i pesci piccoli interi, mentre quelli più grossi vanno tagliati a pezzetti. Sopra si stende uno strato di sale alto due dita. Ripetere gli strati fino all’orlo del recipiente. Lasciare riposare al sale per sette giorni. Per altri giorni mescolare di sovente. Alla fine si ottiene un liquido piuttosto denso che è appunto il “garum”. Esso si conserverà a lungo”. Apicio dà per scontata la ricetta e nel suo libro non ce l'ha tramandata; accenna soltanto che è un prodotto della fermentazione delle interiora di pesce e pesce al sole, senza neanche dire che erano preventivamente salate. Scrive che dalla fermentazione di queste interiora, si separa un solido e un liquido che chiama liquamen. Nelle Geoponiche, di autore ed epoca ignoti, si legge (XX, 46, 1 sgg.): gettare in un recipiente interiora di pesce e piccoli pesci con sale e lasciare al sole, mescolando frequentemente. Filtrare grossolanamente la salamoia in una cesta, dove rimane l’allec, la parte solida. Alcuni aggiungono anche due misure di vino vecchio per ogni misura di pesce. Se si ha bisogno di usare subito il garum senza tenerlo tanto al sole, si cuoce rapidamente mettendo il pesce in acqua di mare concentrata in modo che un uovo vi galleggi, fino a quando non sia ridotto abbastanza di volume, quindi si cola. Ma il fiore del garum si ottiene con le interiora, il sangue e il siero dei tonni sopra cui si sparge sale e si fa macerare per due mesi. Plinio il Vecchio in Naturalis Historia (XXXI, 93 sgg.), enumera il garum fra le sostanze saline, come un liquor exquisitus ottenuto dalla macerazione di interiora di pesce: da qui nasce l’aneddoto che il garum sia "pesce marcio di materie in putrefazione", perché se non si metteva abbastanza sale invece che una fermentazione si otteneva una puzzolente putrefazione. Plinio disse anche che il garum migliore è il garum sociorum, fatto con gli sgombri e proveniente dalla Spagna, prodotto da una società tunisina di origine fenicia, che esportava soprattutto in Italia. Questo era costoso come un profumo. Anche in Italia, in Campania e a Leptis Magna esistevano fabbriche famose di garum. Si commerciavano anche una specie di garum senza condimenti, il gari flos, e una specie fatta di pesce a scaglie, il garum castimoniale. Il garum sociorum essendo essenzialmente una salamoia satura in cloruro di sodio in presenza di enzimi proteolitici, oltre a essere un buon digestivo, presentava qualità disinfettanti, paragonabili alla tintura di iodio e a blandi antinfiammatori. Dunque veniva usato come medicinale contro la scabbia degli ovini, le ustioni recenti, i morsi dei cani e del coccodrillo, per guarire le ulcere, la dissenteria e i malanni delle orecchie. Columella in De re rustica, (VI, 34) cita il garum come rimedio contro la pestifera labes che prende le cavalle e in pochi giorni le conduce alla morte. La terapia consisteva nel versare nel naso dell’animale almeno quattro sestari di garum pari a circa 2, o più fino ad un massimo di 3 litri. Seneca in una lettera a Lucilio, lanciando i suoi strali contro gli eccessi alimentari, infierisce contro il garum: illud sociorum garum, pretiosam malorum piscium saniem, non credis urere salsa tabe praecordia? ("E quella salsa che viene dalle province - è il garum sociorum di cui parlava anche Plinio - preziosa poltiglia di pesci guasti, non credi che bruci le viscere col suo piccante marciume?"). Petronio descrivendo la cena offerta da Trimalcione in Satyricon (36, 3) descrive con dovizia di particolari uno smisurato vassoio al centro del quale prevale una lepre ad imitazione di Pegaso, e agli angoli quattro statuine di Marsia, dai cui otricelli scorre salsa di garum e pepe su pesci posti in un canaletto appoggiati in modo tale da sembrare vivi e nuotare nel mare. Le testimonianze archeologiche legate alla circolazione di garum in tutto l'Impero sono costituite dal rinvenimento di anfore Almagro di origine lusitana e che erano deputate al trasporto di questa pregiata (!?) salsa. Fin qui la parte storica. Ah sì, in ultimo: talvolta veniva miscelata al defructum o in genere all'aceto cotto in contenitori di piombo.1 punto
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Che tanto Maria Bonaria Urban quanto Giuseppe Lulliri abbiano come punto di partenza il lavoro di Clorinda Amante Simoni, è reso evidente dalla citazione bibliografica riportata da Urban, e dal fatto che Lulliri, opportunamente, ricorre a una citazione estratta dal lavoro di Amante Simoni quale l'incipit per avviare la trattazione delle montete battute in nome di Godas. I nummi di Godas sono di almeno tre tipologie, come dimostrerà molti anni più tardi lo stesso Lulliri, e tute con il medesimo rovescio: una croce potenziata in ghirlanda. Delle tre tipologie, una è anepigrafe (a), una ha per legenda CVDA REX (b) e una, infine, ha per legenda CVD AREX ©. Fu impiegata sempre la lettera A tracciata al modo bizantino anziché al modo vandalo, particolare molto importante e che si presta ad alcune ipotesi. Non è improbabile che in un prossimo futuro possano apparire anche altre tipologie. Nel disegno che segue, ricavato da fotografie, si illustrano le tre tipologie. Ma nel 1996 ne era stata identificata solamente una: la tipologia c.1 punto
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Ecco le immagini delle due greche. Isole Ionie: http://numistoria.altervista.org/blog/?p=14111 El Greco: http://numistoria.altervista.org/blog/?p=141131 punto
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Non è un ramo di palma, ma la criniera resa molto plasticamente. con una mano regge le redini, con l'altra lancia il fulmine...per la palma servirebbe un'altra mano...vabbè che è Zeus, ma anatomicamente stonerebbe.... :D1 punto
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Il fulmine è fuori campo in uno degli esemplari e molto sfumato, ma visibile, nell'altro...piuttosto a me da un po' da preoccuparmi( per oedema) l'incrostazione su una delle monete che la denuncia come proveniente, con tutta probabilità, da un tesoretto da cui, a naso, direi che provengono anche gli altri due esemplari....io sarei un po' più prudente se fossi in lui, o, quantomeno, aggiungerei, a scanso di equivoci, anche la provenienza delle monete....1 punto
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Ho letto questa discussione con molto interesse. Girando un pò per convegni si nota sempre più spesso che l'affluenza cala, se prima un ricco convegno era animato fino a quasi alla chiusura, oggi alle tre del pomeriggio non c'è quasi più nessuno. Lo abbiamo visto anche recentemente a Bologna. I soldi in tasca ai collezionisti sono sempre meno, chi prima poteva prendere 4 belle monete l'anno, oggi fa fatica a portarne a casa due. Il crollo dei prezzi su tante monete, mi riferisco alla monetazione di Vittorio Emanuele III e in particolare alle emissioni in oro, è stato determinato da una forte immissione sul mercato di centinaia di pezzi tutti insieme. I nominali in argento, quelli più facilmente reperibili, Cappelloni e Littori, serie Aquila Sabauda da due lire sono in crollo da oltre due anni. I prezzi che trovate ai convegni oggi, sono la metà di quelli che trovavate tre anni fa. Non prenderei per buono i realizzi delle aste, per una qualche ragione, spesso sono fuorvianti e ci portano fuori strada. Non darei neanche molto peso ai cataloghi. Il polso della situazione lo si vede tra gli addetti ai lavori, i prezzi che girano tra di loro. Un discorso a parte lo si deve fare per le conservazioni molto elevate ed eccezionali. Tutti i nominali in conservazione eccezionale non hanno una logica ben definita. Il collezionista è disposto per avere i pezzi super a pagare cifre che non hanno riferimento nei cataloghi. Questo genere di collezionisti non temono e non sentono crisi.1 punto
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Chi ha sempre speso cifre notevoli, lo fà anche oggi. Siamo noi che dobbiamo assolutamente fare i conti e risparmiare per acquistare qualche monetina. Ma tanti piccolini collezionisti, io compreso, facciamo una bella fetta di mercato1 punto
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Salve, mi permetto di dire anch'io la mia sul tema "rude" Catalogare un aes rude fuori dal contesto di rinvennimento è al quanto difficile e ogni pezzo a mio avviso è da catalogarsi come pseudo-moneta o meglio come viene in gergo definito con il suo nome "bronzo non lavorato". ... e il "bronzo non lavorato lo trovi in lungo e in largo e di tutte le epoche. Spesso si tratta di scarti di fonderia. L'importanza del aes dure è il contesto archeologico, se associato ad altri manufatti - tesoretti di fonditori, in contesti di corredi funebri, in contesti monetali con altri tipi, con frammenti di aes segnatum, contesti votivi, etc. Isolato, rimane un "pezzo di bronzo" di incerto valore storico e, a mio avviso, nullo sotto l'aspetto commerciale. Sotto l'aspetto numismatico c'è sicuramente un grande interesse per questa affascinante forma pre-monetale.1 punto
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Questa discussione è per certi aspetti chiarificatrice. E rende bene l'idea di quanto possa essere dannoso, a volte, il collezionismo. Un pezzo di metallo separato dal suo contesto è semplicemente un pezzo di metallo. Il medesimo pezzo di metallo in un contesto archeologico fornisce informazioni fondamentali e risolutive. La presenza di aes rude potrebbe, infatti, indicare una sviluppata economia già in fase premonetale. Saluti.1 punto
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