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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/28/14 in tutte le aree

  1. Quando entrai sul forum quasi cinque anni fa pensai che fosse giusto, oltre all'aspetto puramente tecnico e comunicativo, primario e fondamentale per un forum di numismatica e storia, proporre spazi e riflessioni sull'uomo numismatico, sul come si vive la numismatica, un aspetto che c'è e che non possiamo relegare in un angolo. Dietro a tanti nick c'era e c'è una umanità immensa e variegata, certamente ognuno ha le sue caratteristiche e le sue corde, ma uno spazio sulla riflessione di cosa pensa, cosa vorrebbe, come nasce il numismatico in tutte le sue prospettive, credo fosse giusto cercare di tirarlo fuori. E' stato uno dei miei obiettivi in questi anni e l'essere riusciti in questo caso a tirar fuori un mondo emozionale così ricco e sentito da un gruppo di ragazzi è una bella soddisfazione e fa ben sperare, credo che questi ragazzi ormai possano trasmettere ora loro riflessioni, emozioni e pensieri a tutti, quando e se vorranno, ora dipende da loro, che lo sappiano fare è stato dimostrato ed è qui da leggere sul Portale del forum per tutti.....
    6 punti
  2. In una collezione privata, ho notato questa che sembra una moneta inedita di Ladislao per Napoli. La moneta in questione, presenta un campo tripartito simile allo stemma presente sulla tomba di Ladislao di Durazzo http://www.culturaitalia.it/opencms/viewItem.jsp?language=it&case=&id=oai%3Ascalarchives.com%3ALR00065 Di seguito la moneta in questione (denaro inedito?), del peso di grammi 0.40 e diametro di 14 mm circa. Che ne pensate?
    2 punti
  3. Ciao a tutti, era da un po' che non postavo monete, purtroppo ho dovuto risparmiare per prendere 3 esemplari importanti, tra cui questo 20 Lire, che vi voglio mostrare oggi. Vorrei avere dei vostri pareri sulla conservazione, per vedere se è in linea con la perizia e con la mia valutazione. Stavo anche pensando di toglierla dalla busta perché ha un inizio di verde al dritto... Le foto le ho fatte col telefonino perché al momento non ero provvisto di fotocamera, spero si possa dare una valutazione comunque. Un difetto visibile è un graffio di contatto al dritto sulla guancia del Re. Ottimo lustro e rilievi. A voi
    2 punti
  4. http://www.socnumit.org/doc/VDI/VDI1973RIN_SerImpero.pdf
    2 punti
  5. La particolarità non sta tanto nel titolo AVG ma in MAX; è l'unico tra gli eredi a essersi fregiato del titolo di Maximus. Anche la lettere SR sono interessanti, una peculiarità della della zecca di Alessandria. Sono state interpretate come SALVS REIPVBLICAE.
    2 punti
  6. Padre perdona loro perchè non sanno quel che scrivono.
    2 punti
  7. Avete capito com'è il cervello in Italia? Mica scrivano quei poveretti che guadagnano due euro e che un colpo di fortuna gli aveva fatto trovare una piccola pausa felice di vita gliele hanno tolte senza ringraziamenti e denunciandoli pure. Cosi andranno a finire in qualche scantinato per anni e anni e magari non vedranno mai un museo e finiranno "perse" un pò qui e un pò la,invece di far contenti due poveretti e qualche collezionista!!! Poi vanno male le cose? Se si pensa alla rovescio anche il resto va al rovescio.Ugnuno ha quel che si merita e semina.
    2 punti
  8. Me lo stanno consigliando tutti di toglierla dalla perizia :D Grazie! Anche io ne avevo vista una a 2000 euro, scendeva fino a 1900... Troppo alto come prezzo. Questa me l'ha fatta 1000 euro, periziata Erpini, che conosco personalmente, presa nel suo negozio. Mi ha fatto uno bello sconto. Grazie :) Comunque la perizia dice qFDC-FDC, quindi vedo che tutti voi ci siete arrivati! Se non avesse avuto quel piccolo segno sulla guancia, sarebbe stata quasi perfetta!
    2 punti
  9. @@acraf Caro acraf, grazie di aver postato una foto originale del Museo di Berlino , cosi il confronto e sicuramente più dettagliato. Continui a scrivere ...."Il conio del diritto è lo stesso e non si presentano particolari elementi di difformità che possono far pensare alla creazione di un conio copiato dall'esemplare di Berlino,"... se è lo stesso conio , perché ci sono dettagli che non corrispondono ? Sul post che scrivo allego almeno una decina di dettagli che non corrispondono al Berlino (Indipendentemente se e buono o no) Faremo una analisi più dettagliata più avanti.
    2 punti
  10. Non metto in dubbio che un determinato falsario possa avere creato alcune "generazioni" di falsi, allo scopo di apportare progressive migliorie e spesso su imbeccata dei vari personaggi che distribuiscono le monete e registrano anche le varie impressioni. Qundi è possibile che si vedano suoi prodotti iniziali, di qualità più scadente. Specialmente in Sicilia esistono gruppi di falsari che lavorano artigianalmente a livello quasi industriale, con varie ramificazioni che finiscono soprattutto all'estero (specialmente Germania, anche per maggiore facilità di transito e di sicurezza). Raramente il falsario vende direttamente una moneta di propria creazione e si appoggia, talvolta su commissione, ad altri personaggi che si occupano direttamente della distribuzione e della consegna ai vari commercianti. Senza poi considerare che ormai molte collezioni, anche straniere, sono ampiamente contaminate e quindi sono anche i collezionisti a rimettere sul mercato, talvolta in maniera inconsapevole, esemplari falsi. E i commercianti ormai non si preoccupano più di controllare attentamente le monete consegnate per la vendita, delegando ai collezionisti il compito di verificarle. Se le monete vengono denunciate come false oppure restituite, i commercianti spesso alzano le spalle, limitandosi a non incassare la relativa commissione, e proseguono….. Una volta erano spesso proprio i commercianti a comprare direttamente intere collezioni o monete e quindi erano direttamente preoccupati della loro qualità. Adesso tendono a ridurre al minimo il proprio stock e sono sempre più semplici mediatori, guadagnando soprattutto sui servizi. Ecco perché hanno bisogno di lavorare con grandi quantità di monete, e tale compito è enormemente agevolato grazie a internet….. Eppure ci sono ancora commercianti che sono veramente innamorati del loro mestiere e cercano di capire. Possono talvolta sbagliare, ma almeno si espongono in prima persona, ma sono sempre di meno…..
    2 punti
  11. Ciao. La sottosezione in cui hai pubblicato la discussione è quella sbagliata e comunque esistono già decine di discussioni su questo argomento. Te ne elenco qualcuna e per il futuro ti invito a utilizzare il motore di ricerca interno del forum per trovare quello che ti interessa. http://www.lamoneta.it/topic/82116-raccoglitori-per-2-euro-commemorativi http://www.lamoneta.it/topic/120259-come-conservare-al-meglio-le-nostre-euro-monete http://www.lamoneta.it/topic/53808-conservare-euro http://www.lamoneta.it/topic/4023-metodo-di-collezionamento
    2 punti
  12. L'ultimo membro della mia collezione "speciale" è anche, paradossalmente, il più antico. Papà ha portato questo distintivo militare AFSOUTH casa dalla base NATO a Bagnoli una notte nel 1968 e ha dato a me. Naturalmente, non essendo soldi, ha mai avuto una probabilità di essere nella mia collezione di monete, ma era una cosa bella e aveva un collegamento vicino alla nostra storia di famiglia, così mi è stato attento a non perderlo. E poi, quando ho creato la mia collezione "speciale", questa bellezza rossa e oro fu uno dei soci fondatori. La cosa divertente è, qualche volta nella Pop, tardo anni '80—che aveva montato un display delle medaglie militari che aveva figurato nella sua carriera—menzionato che era stato in grado di includere un blu e argento AIRSOUTH (forze aeree alleate Europa sud) distintivo nel suo display, per qualche motivo non era riuscito a riportare un distintivo AFSOUTH (forze alleate sud Europa) rosso e oro. Chi è mai stato un collezionista di, beh, niente, conosce la guerra interna che seguirono :D , ma diamine, lui era mio padre. Così Pop tornati questo distintivo AFSOUTH e fu sorpreso e felice di vederlo. Il tempo non è mai fermato a lungo, tuttavia. AFSOUTH è ora una creatura del passato, come è (o sarà presto?) l'installazione della NATO a Bagnoli. Peggiore di tutti, mio padre non possiede questa bellezza rossa e oro e non ha, non per molti anni. Se può passare abbastanza tempo, però, la maggior parte delle volte dolore perde i bordi più nitidi. E recentemente io e mia madre stavamo guardando attraverso una scatola di gioielli che Pop aveva lasciato dietro quegli anni fa. Orologi, anelli—tutti i generi di piccoli ninnoli personali erano lì. Quello che un sacco di storie grandi e piccole, ci sono stati. E vicino al fondo della scatola era questo piccolo distintivo rosso e oro che Pop e io avevamo passato avanti e indietro nei decenni. Così è mio nuovamente. Vorrei che non fosse. Ma qui è prologo, per l'elemento successivo nella mia collezione di "speciale". :) v. --------------------------------------------------------------- The newest member of my “special” collection is also, paradoxically, one of the very oldest. Dad brought this AFSOUTH military badge home from the NATO base in Bagnoli one night in 1968 and gave it to me. Not being money, of course, it never had a chance of being in my coin collection, but it was a beautiful thing and it had a close connection to our family history, so I was careful not to lose it. And later on, when I created my “special” collection, this gold and red beauty was one of its founding members. Funny thing is, sometime in the late-‘80s Pop—who had assembled a display of the military medals that had figured in his career—mentioned that he had been able to include a blue and silver AIRSOUTH (Allied Air Forces Southern Europe) badge in his display, for some reason he had failed to bring back a red and gold AFSOUTH (Allied Forces Southern Europe) badge. Anybody who has ever been a collector of, well, anything, knows the internal war that followed :D , but heck, he was my Dad. So Pop got back this AFSOUTH badge and was surprised and happy to see it. Time is never stopped for long, however. AFSOUTH is now a creature of the past, as is (or soon will be?) the NATO installation at Bagnoli. Worst of all, my father no longer owns this red and gold beauty, and hasn’t, not for many years. If enough time can pass, though, most times grief loses its sharper edges. And recently my mother and I were looking through a jewelry box Pop had left behind those years ago. Watches, rings—all kinds of small personal trinkets were there. What a lot of stories big and small there were. And near the bottom of the box was this little red and gold badge that Pop and I had passed back and forth over the decades. So it’s mine again. I wish it wasn’t. But here it’s prologue, for the next item in my “special” collection. :) v.
    2 punti
  13. Salve a tutti , avverto chi di competenza che da oltre un mese : gli avvisi di citazione funzionano saltuariamente , mentre gli avvisi "mi piace" arrivano ma non vengono conteggiati , come se la discussione votata non ricevesse alcun voto . Ringrazio chi dello staff vorrà aiutarmi .
    1 punto
  14. Segnalo che presso l'Istituto Italiano di Numismatica è uscito un bel libro scritto da Filippo Coarelli, famoso archeologo e docente di Storia romana e di Antichità greche e romane all'Università di Perugia (classe 1936). http://www.istitutoitalianonumismatica.it/novita.asp E' un semplice volume di 201 pagine, dove lo studioso riprende e riconsidera alla luce della sua grande esperienza il problema delle origini della moneta d'argento romana. Non è un numismatico in senso stretto, ma piuttosto uno storico e si è reso conto che : ".... il difetto di fondo di molte di queste ricerche specialistiche è proprio una scarsa o distorta conoscenza del contesto storico di cui la moneta partecipa. Ciò emerge con evidenza, ad esempio, dall'uso improprio del concetto di "ellenizzazione", che è ovviamente cruciale in questo campo. Inoltre, la concezione eccessivamente "primitivista" della società romana medio-repubblicana determina la difficoltà di accettare il ruolo centrale esercitato dallo stato romano nel fenomeno monetario, fin dalle sue prime manifestazioni in età medio-repubblicana. Nel caso dei didrammi romano-campani, ad esempio, tale atteggiamento è alla base dell'interminabile, e fin dei conti marginale, discussione sulle zecche di emissione, collocate via via in quasi ogni città della Campania e della Magna Grecia: senza per lo più tenere conto del fatto, questo sì determinante, che le leggende ROMANO e ROMA non possono che attestare il ruolo decisivo della città nell'attività di coniazione - realizzata per sua iniziativa e nel suo interesse - e quindi nella scelta delle relative zecche, situate in centri in qualche modo ad essa collegati. Roma esercita cioè il ruolo di committente, e quindi un'egemonia di fatto e di diritto, che rende del tutto marginali e ininfluenti le funzioni, puramente esecutive, dei centri dove si trovano le zecche. Questa grave sottovalutazione del ruolo dominante esercitato da Roma in Italia fin dagli ultimi decenni del IV secolo, evidente per gli storici, è all'origine delle distorsioni nella valutazione del fenomeno monetario coevo...." Poi dopo continua a proposito della cronologia "media" del denario, che si è attestata intorno al 214-211 a.C.: "... E' però curioso che, in tanto unanimismo, quasi nessuno sembra volersi far carico di un problema che appare un inevitabile corollario della nuova vulgata: il totale accantonamento, cioè, di tutte le testimonianze letterarie sull'argomento, che sembrano spesso incompatibili con la teoria dominante. Si è arrivati ad affermare, a proposito del noto testo di Plinio sulla moneta che "we should actually be much better off this wretched text did not exist, despite the further attempt to rescue its credit" [citando il famoso passo di Crawford a pagina 31, nota 9]. Per quanto tale testo, principale fonte antica sulla storia della monetazione romana, possa rivelarsi indibbiamente confuso e contradditorio, affermazioni del genere vanno bandite dalla prassi degli studi: ci dovremmo chiedere semmai se c'è in esso qualcosa che non abbiamo capito. Tra laltro, si tende a dimenticare che la datazione alta della prima monetazione d'argento romana non è esclusiva di Plinio, ma si ritrova in una mezza dozzina di altri autori, che affermano tutti, concordemente, che essa apparve subito dopo la guerra contro Pirro e contro Taranto......"[le parole in neretto le ho evidenziate io]. A scanso di equivoci, il prof. Coarelli non è un semplice tradizionalista, ma riprende la materia con una ottica molto più ampia, sorretta dalla sua grande esperienza di archeologo e di storico. Ovviamente si può contestare alcuni dettagli, ma si dovrebbe rispettare e prendere in attenta considerazione la sua visione, espressa con una piacevole prosa molto comprensibile. Il volume si svolge nei seguenti capitoli: I. Plinio e l'origine della moneta romana II. I didrammi romano-campani III. Il quadrigato IV. L'"Oro del giuramento" V. L'Officina monetae e i triumviri monetales VI Le riduzioni dell'asse, il vittoriato e il denario Conclusion Appendice: Officina monetae: la zecca di Roma tra repubblica e impero Bibliografia Costo del volume: € 50 Consiglio vivamente il suo acquisto per chi si interessa della monetazione romana repubblicana.
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  15. E l'ultima per questo giro... :yahoo: Taglio: 2 Euro CC Nazione: Finlandia Anno: 2007 Tiratura: 1.970.000 Condizioni:BB Città: Trieste
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  16. @@Arciduca Basta farci l'abitudine, risulta più semplice per chi aggiorna il file............................. :lol:
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  17. allora mettiamola così: i sigilli rovinano la moneta ;) Le monete sono fatte per respirare (e patinarsi), non devono rimanere chiuse dentro. Un elmetto patinato è moooooolto più affascinante...
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  18. @@adamaney .... allora? Le foto nuove dell'Edwige? Ce le fai vedere o no?
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  19. La moneta non e' eccezionale, la conservazione si ;)
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  20. Si tratta, o dovrebbe trattarsi, di un double tournois a la croisette del 1° tipo attribuibile a Francois Ier. Il condizionale è dovuto alla parziale confusione che vedo nelle legende sia del dritto che del verso. Nella pagina che metto in link trovi un'ampia carrellata di esemplari emessi da differenti ateliers di produzione .... http://www.mcsearch.info/search.html?search=similar%3A308768#6 @@erademo la soluzione finale è atelier di Marsiglia http://www.inumis.com/monnaies/capetiennes/valois-orleans-1498-1589/françois-ier/françois-ier-double-tournois-a-la-croisette-marseille-a605690.html ciao Mario
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  21. Mi sembra un normale RIC VIII 5, non riesco a vedere particolarità... emissione uno stendardo, SR ai lati, busto laureato con drappeggio e corazza, legende e spezzature mi sembrano come quelle riportate dal RIC: CONSTANTI-NVSMAXAVG, GLOR-IAEXERC-ITVS, in esergo SMALA. Mi arrendo.
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  22. A mero titolo informativo, del sesterzio di Vitellio postato, se ne è parlato in questa discusione pochi giorni fa. http://www.lamoneta.it/topic/123627-info-passaggi-aste/
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  23. Un momento, un momento. Non ho mai sostenuto apertamente che il pezzo NAC sia per forza autentico, ma piuttosto che lo sia il pezzo di Berlino (nonostante i pareri contrati di Rizzo, ecc.).. Se sono abbastanza tiepido a dichiarare apertamente come falso il pezzo NAC, non potendolo vedere dal vivo, è che non riuscivo a capire come siano riusciti a fare una copia abbastanza fedele al diritto di Berlino, a parte la variazione del rovescio. Ringrazio Gionny per avere meglio evidenziato i particolari, che in effetti mostrano meglio alcune discrepanze, venendo meno alla mia passata asserzione di una maggiore aderenza al conio di Berlino. Purtroppo mi sono occupato di troppe cose e la superficialità è la peggiore nemica per una accurata analisi. Anche per questo serve la collaborazione di persone interessate all'argomento, cercando di supplire alle mie deficienze. Alcune discrepanze non possono in effetti essere spiegate con la semplice variazione della pressione di conio e quindi del maggiore o minore riempimento metallico del conio e dell'inclinazione di battitura. Sicuramente l'impressione generale offerta dalla foto di NAC non è molto gradevole e se ho aperto questa discussione era proprio per poter acquisire elementi più oggettivi, provando anche a fare l'avvocato del diavolo (troppo facile liquidare subito come falso e via…). Grazie alla collaborazione siamo riusciti insieme a trovare una buona foto del pezzo di Berlino per i necessari confronti. Resta solo il fatto della possibile presenza di cristallizzazione e ancora rimpiango la mia impossibilità ad esaminare fisicamente dal vivo una moneta così importante per la storia numismatica di Siracusa. In ogni caso un pezzo molto enigmatico e per certi versi pericoloso. Se verrà definitivamente condannato come falso…. o no?
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  24. attualmente sto leggendo: 33 false verità sull'Europa dell'economista Lorenzo Bini Smaghi (dunque non certamente l'ultimo degli imbecilli) Libro molto interessante che smonta alcuni dei numerosi dogmi populisti che si sono creati negli anni intorno all'euro. Libro che consiglio caldamente a tutti quanti per conoscere le istituzioni europee e le sue funzioni, così come quelle dell'euro. Edizione il mulino 2014 Prezzo: 14 euro
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  25. Allora è Repubblica che da "incautamente" notizie ultrastagionate ... :D
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  26. Altro che favole, i tesori di monete d'oro esistono davvero. Una coppia californiana di mezza età, portando a spasso il cane, ha trovato 1427 monete antiche per un valore di 11 milioni di dollari (oltre 8 milioni di euro). Il tesoro era rinchiuso in otto barattoli sepolti sotto un albero nella loro proprietà. Si tratta del più importante ritrovamento di monete mai accaduto nella storia degli Stati Uniti. Alcuni esemplari sono stati battuti all'incanto e una moneta del 1874 è stata venduta per 15mila dollari. Le altre, datate dal 1847 al 1894, sono considerate molto rare perché le banconote erano illegali in California fino agli anni '70 dell'ottocento. L'asta si è tenuta alla Zecca di San Francisco, dove secondo gli esperti quello stesso tesoro è stato coniato, e la coppia ha deciso di destinare una parte del ricavato per trasformare l'antica zecca in un museo . Nelle foto alcune delle monete ritovate ed alcune immagini della zecca di San Francisco. (da Repubblica.it)
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  27. Vediamo se Reficul trova qualcosa, io più di così non posso aiutarti, mi dispiace. Ciao
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  28. Sfogliando il catalogo della prossima NAC ho visto questa moneta con la raffigurazione del volto di Eracle in stile veramente molto raffinato. Anche quella del suo 'dirimpettaio', il dio fluviale Gelas I, non è da meno. Greek Coins Gela Litra circa 339-310, AR 0.80 g. Head of young Heracles r., wearing lion’s skin headdress; behind, astragalos. Rev. ΓEΛΩIΩN Bearded and horned head of river god Gelas l., wearing crown of reeds. Hunter 19. Jenkins 541. Rare and in exceptional condition for the issue. Two lovely portraits of fine style, toned and extremely fine Ex Gorny & Mosch sale 151, 2006, 80. Il tutto su un tondello di meno d'un grammo d'argento. Anche l'astragalo dietro ad Eracle, un simbolo di cui s'è parlato all'interno di questa discussione, rende il tutto più suggestivo. Per non parlare della delicata patina. apollonia
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  29. Ma non era uno scherzo allora!! credevo fosse una battuta umoristica per far arrabbiare la Linda :D
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  30. Per le monete tedesche coniate per la circolazione ci sono album simili a quelli dedicati ai vari tagli delle monete statunitensi. Li ho visti dal vivo e l'impressione non è stata positiva. Potete vederne un esempio al link seguente: Asta N° 181419349785
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  31. Medaglia della Riocarneval-Lastraviareggioinmaschera 1990 Metallo bianco: 41,5 g, 50x40 mm La marcia Riocarneval, come dice il nome, era una manifestazione organizzata durante il carnevale. A tutti i partecipanti veniva data una maschera numerata al posto del pettorale e premi speciali se partecipavano completamente mascherati. Ai gruppi invece della solita coppa o targa veniva consegnato un trofeo in cartapesta raffigurante una maschera della Commedia dell'Arte ogni anno diversa. Questi mascheroni erano realizzati dal Mago del carnevale Nilo Lenci. Un'altra novità era che questa marcia poteva essere fatta con qualsiasi mezzo meccanico, purché a trazione muscolare. apollonia
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  32. Le foto non consentono una valutazione accurata della conservazione e, di conseguenza, del valore commerciale
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  33. Aggiunto alla lista un tremisse di Aistolfo conservato al Museo Archeologico di Cagliari. Proviene, insieme ad uno stellato di Desiderio per Treviso, dal ritrovamento di Uras (P.B. SERRA - Uras: materiali dell'equipaggiamento dei guerrieri e dell'ornamento femminile dal nuraghe Domu beccia in "Ai confini dell'Impero. Storia, Arte e Archeologia della Sardegna Bizantina", a cura di P. CORRIAS, S. COSENTINO, Cagliari 2002)
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  34. Taglio: 2 euro Nazione: San Marino Anno: 2011 Tiratura: 631.831 Condizioni: SPL Città: Argenta (FE)
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  35. OOOOOHHHHHHH finalmente l'ho trovata anch'io!!!! Taglio: 50 cent Nazione: Vaticano Anno: 2013 Tiratura: ? Condizioni: SPL Città: Tresigallo (FE)
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  36. E' vero, sono emissioni ricche di storia e davvero interessanti, un po' come tutte le imitative ma con la differenza che alcuni esemplari raggiungono esiti compositivi di grande equilibrio. Ho dato un'occhiata al Pottier, Le monnayage de la Sirie sous l'occupation perse, ma questa moneta ovviamente non c'è perchè, come suggerisce il titolo, esula dal periodo trattato; ricordavo male. Ho sfogliato alcune volte il testo a più ampio raggio di Clive Foss sulle imitazioni del periodo omayyade ma non lo possiedo, quindi per il momento non posso dare riferimenti precisi. In generale, per motivi cronologici la maggior parte riprende modelli di Costante II, compreso questo caso attribuibile alla zecca di Emesa. Appena avrò nuovamente occasione di consultare il libro ricordato da numa numa provvederò ad integrare. Intanto, per un confronto: http://www.acsearch.info/record.html?id=645780
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  37. Le imitative arabe sono emissioni particolarmente interessanti. Innanzitutto testimoniano la "forza" della moneta dominante all'epoca : il follis bizantino , in pratica il dollaro dell'epoca, che viene a imporsi nella nascente area di influenza islamica , e che viene imitato nei tipi dalle popolazioni arabe che pero' al diritto sostituiscono il busto dell'imperatore con la figura di un califfo che sguaina la spada e la rovescio , non sopportando la croce, ne chiudono le braccia facendola somigliare in pratica ad una specie di palloncino in cima ad un'asta. Dopo meno di un secolo Abd El Malik (685-706) attuerà la piu' grande riforma della monetazione araba, adottando nel 696/7 una nuova moneta, il dinar, di peso leggermente inferiore rispetto al solido bizantino (4.25gr. contro 4.55), ma soprattutto bandendo per sempre dalla monetazione islamica qualsiasi immagine e sostituendo le rappresentazioni con legende in caratteri cufici, che esplicitano il messaggio islamico di professione di fede : la shahada. Per maggiori ragguagli consiglio : Clive Foss, Arab-byzantine coins Dumbarton Oaks collection, Harvard University Press, 2008
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  38. 1. ossido artificiale(un esperto vi puo dare conferma uno su tutti gionnysicily) 2. il tondello non appartiene a questo periodo 3.la prima gamba anteriore esterna della quadriga secondo una prospettiva naturale e troppo lunga,il quadrato incuso!!!non e detto perche sono state trovate monete di acantus in sicilia devono essere l'esempio per la sypakusa! potrebbe essere il contrario
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  39. Taglio: 2c Nazione: Cipro Anno: 2008 Tiratura: 60.000.000 Condizioni: BB Città: Palermo Note: x2 Taglio: 5c Nazione: Cipro Anno: 2008 Tiratura: 60.000.000 Condizioni: BB Città: Palermo
    1 punto
  40. La descrizione riporta la parola "bearbeitet," che il traduttore mi dà come "curato" . Mah!
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  41. Medaglia di fantasia. È un' oncia di argento puro e vale il suo peso.
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  42. Per non dimenticare la conferenza sui "grossi" genovesi dello scorso anno...mi sono lasciato sedurre da questo esemplare, che, dai nuovi studi di Monica Baldassarri e Daniele Ricci pubblicati nei quaderni NAC n. 42 del 2013, risultano essere stati battuti tra il 1252 e il 1260/70 (punto fra la I e la A di IANVA). Quello che mi ha colpito di questo esemplare, confermato anche dall'ultimo denaro postato in questo forum nella discussione sui denari genovesi, sono gli apici che sembrano aggiunti e staccati dal "corpo" principale. Non credo sia molto importante ma per me è una "scoperta" perchè pensavo che i punzoni, per queste monete di piccole dimensioni, fossero al minimo indispensabile invece se aggiungiamo alle lettere anche i relativi apici ...beh diventano un numero rilevante e la sistemazione del conio diventa piuttosto complessa ... Inserisco la moneta in parola e un raffronto tra alcune lettere del denaro dell'altra discussione (in alto) e di questo "grosso" il cui peso è 1,25 gr. (in basso). Saluti.
    1 punto
  43. Peró dovrebbe anche essere nel loro interesse garantire trasparenza ed affidabilità delle aste, se la voce si diffondesse in molti non vorrebero più comprare e il loro business calerebbe. Non dimentichiamo che insieme ad ebay viaggia paypal, che tra conti, prepagate, carte di credito e convenzioni con banche è una bella fetta dei guadagni.
    1 punto
  44. Infatti i 3 euro valgono come indicazione di massima per il possessore della moneta. Un eventuale venditore, che ne ha una in simile conservazione, non la cede a 3 perchè deve guadagnarci; ma il reale valore intrinseco della moneta resta quello.
    1 punto
  45. Parlavamo di ambiti esterni al forum e l'editoria specializzata del settore è indubbiamente un pilastro importante sia per la divulgazione che per la conoscenza. Quello che posto, su gentile concessione della casa editrice, è l'editoriale di apertura della rivista " Monete antiche " della Libreria Classica Editrice Diana del numero corrente di maggio - giugno 2014, si parla di giovani, di divulgazione, di " Nascita di una passione ", del forum Lamoneta.it, devo dire che sicuramente fa molto piacere il fatto che anche il mondo dell'editoria abbia apprezzato e condiviso tutto quanto fatto insieme qui sul forum. Personalmente devo ringraziare il dott. Antonio Morello per l'importante segno ricevuto, che arrivato in tutta spontaneità, è ancora più apprezzato, a voi la lettura ....per un " finale " ulteriore di questo Concorso dei giovani del forum, Mario
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  46. beh, ci sarebbero da dire un po' di cose. Se all'estero prestano a tassi più bassi che in italia, la colpa non è certo dell'Euro...
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  47. non concordo, una cosa è distruggere -vietato- una cosa è non esserne proprietario -cosa che nego-; d'altronde non credo vi sia dubbio che sia vietato distruggere un bene culturale di cui si sia proprietari
    1 punto
  48. non succederà mai però io non so voi...ma se io facessi una scoperta del genere col piffero che la renderei pubblica e col piffero che le darei allo stato...tanto che vuoi....di soldi ce ne pigliano già pochi!!! comunque gran :moon: ...voglio anche io un cane così....ahahahah :blum:
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  49. Dopo aver appreso che il buon @@acraf è sulla via della Redenzione e sta uscendo pian piano dalla "bolla" affabulatoria del Profeta Crawford, non resta che comprare, obbligatoriamente, il libro. Anzi è doveroso anche suggerirlo. All'amico @g.aulisio, affinchè si rinvigorisca il suo antico ardore tradizionalista! E ad @@ahala, che sono certo non esiterà ad annoverare quest'ultimo volume del Professor Emerito(dovrebbe essere in pensione) Coarelli, fra i no serious scholars! Saluti.
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