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  1. alessandro1970

    alessandro1970

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/26/14 in tutte le aree

  1. Ciao a tutti. Con piacere condivido con voi un mio recente acquisto: 50 centesimi rigato 1925. La quadriga leoni mi affascinano moltissimo per la storia che hanno avuto. Queste sono le monete che piacciono a me. Cosa ne dite? Ciao, Vince
    3 punti
  2. Un grande lavoro da parte di tutti, qualcosa spero tanto possa rimanere ai posteri. Chi mi ha conosciuto, sa quanto sia analitico e scrupoloso, ma questa raccolta mi piace molto, penso sia e sarà utile a tutto il forum. La sezione copre il periodo più creativo e speciale della Numismatica, dal Rinascimento al Neoclassicismo, dove l'uomo si è potuto esprimere ai massimi livelli, donando con il suo ingegno, un contributo speciale. L'unico rammarico è che certe discussioni non siano state colte, per il resto è una sezione che ha delle potenzialità enormi, e questo lo ha dimostrato attraverso la sinergia che si è venuta a creare nei vari ambiti della scienza. Eros
    3 punti
  3. @@sara9420 ma.. un buongiorno.... un per favore.... un grazie.... sono parole dimenticate?????
    3 punti
  4. Dopo gli inserimenti di ieri è stato superato il record annuale di monete postate in osservatorio, con quelle di Alessandro1970 siamo arrivati a quota 4877, in tutto il 2013 erano state 4816
    3 punti
  5. C'è stato il tentativo, da parte dell'incisore, di rappresentare il regnante con il volto a 3/4. Non dobbiamo dimenticare che a Napoli, in questo periodo, operano pittori fiamminghi e tra questi c'è anche Antonello da Messina, il quale più di altri, dipinge i volti a tre quarti. Sicuramente gli incisori dei coronati non potevano non cogliere questa novità e, infatti, nei Coronati, si evidenzia questa particolarità. ;)
    3 punti
  6. All’ ombra della possente bianca costruzione dell’ Altare della Patria , in Piazza Venezia , sul lato sinistro per chi guarda dal davanti l’ Altare , si nota quasi defilato e solitario , nell’ aiuola dedicata , ignorato e snobbato da quasi tutti i passanti che hanno occhi solo per il grande Monumento a Vittorio Emanuele II e per gli altri importanti e grandiosi monumenti romani dell’ epoca imperiale che sorgono ai lati di Via dei Fori Imperiali , si nota , dicevo , un piccolo rudere risalente ai primi anni del I secolo a.C. ; e’ questo un monumento funebre , dedicato a Caio Poblicio Bibulo . In epoca repubblicana questo monumento funebre di Bibulo , insieme all’ altro Sepolcro dei Claudii , che era sul lato opposto ma oggi non piu’ esistente , si trovavano entrambi in prossimita’ della Porta Ratumena oppure della Porta Fontinalis , non e’ chiara la posizione esatta delle due porte che potrebbe essere la stessa ma con due nomi diversi , posta alle falde dell’ Arx del Campidoglio , cioe' la parte ad oriente del colle , che immetteva poi nella Via Flaminia . Il sepolcro di Bibulo , l’ unico dei due attigui superstite , si presenta ai giorni nostri alquanto scarno , forse per questo motivo non e’ molto attraente verso chi non ne conosce la storia non accorgendosi della dedica alla base quasi completa , posta sul basamento ormai semi interrato ; la facciata in foto e’ lunga quasi 7 metri e alta circa 5 . Interessante notare che il sepolcro di Bibulo e quello di rimpetto dei Claudii , ai lati della Porta Ratumena o Fontinalis , erano appena fuori del Pomerium , perimetro entro il quale diverse cose erano vietate fare , tra cui seppellire i morti , al solo Traiano la cui Tomba/Colonna a poche decine di metri ad oriente da quella di Bibulo , fu concesso farlo , per i suoi altissimi meriti verso la Res Publica . Il sepolcro in materiali dell’ epoca era fatto in travertino e tufo e doveva probabilmente essere costituito da una grande cella di forma rettangolare , di cui ne rimane solo un lato ; il basamento che attualmente e’ visibile , e’ la parte alta , in quanto il resto e’ sepolto sotto diversi metri nel terreno . Quella che sul davanti sembra una porta , doveva essere forse quella di ingresso al sepolcro preceduta da una scalinata oppure una finestra con statua , mentre come architetture e’ rimasto visibile ben poco : ghirlande , bucrani e rosette ; fortunatamente l’ iscrizione quasi completa , invisibile , nel senso che si nota poco , ci ricorda a chi apparteneva questo sepolcro , ma del personaggio qui sepolto , non sappiamo altro oltre a quello della scritta , che cosi’ recita : C Poplicio Bibulo ead pl honoris….. virtutisque caussa Senatus….. consulto populique iussu locus…… monumento quo ipse postereique…… eius inferrentur publice datus est A Caio Poblicio Bibulo edile della plebe in riconoscimento della sua virtu’ (o valore) ? (e dei suoi meriti) ? per decisione del Senato e del popolo è stato concesso a spese pubbliche un terreno per il sepolcro affiche’ egli e i suoi discendenti vi siano sepolti . Si tratta quindi di un sepolcro pubblico concesso a spese del Senato e del Popolo , sicuramente per particolari meriti compiuti in vita da Poblicio verso la Repubblica , un personaggio sicuramente famoso alla sua epoca , del quale sfortunatamente non si sono tramandate le imprese o meriti , civili o militari ; possiamo solo ipotizzare che il nostro personaggio fosse un Magistrato monetario oppure figlio o parente di questo , perche’ dei Poblicii batterono monete tra il 92 e il 79 a.C. , date che ben si allineano con quella di realizzazione del monumento . Probabilmente il nostro personaggio visse ed opero’ civilmente o militarmente , o entrambi , in un periodo storico molto complesso per Roma , compreso tra l’ epoca di Marco Livio Druso , Licino Crasso , quando si discuteva circa la possibilita’ o meno di concedere la cittadinanza romana agli Italici e la tragica rivalita’ tra Mario e Silla con la Dittatura di quest’ ultimo , anni tremendi per la Repubblica , carichi di conseguenze per il futuro . Evidentemente C Poblicio Bibulo era scarso pero’ di un patrimonio personale che gli permettesse alla sua morte un degno funerale e un sepolcro a proprie spese , insomma un novello Menenio Agrippa , Console nel 503 a.C. Non era prassi rara , anzi relativamente comune , in Roma antica e specialmente in epoca repubblicana , provvedere alle spese funerarie e del sepolcro , a cura del Senato e del Popolo , nei confronti di quei cittadini particolarmente benemerenti verso la Res Publica , ma di scarso patrimonio privato ; altri esempi , oltre a quello gia' citato di Menenio Agrippa , furono quelli a favore di Valerio Poblicola , di Postumio Tuberto , di Caio Fabricio , forse di Appio Claudio Cieco e probabilmente di altri personaggi storici non noti , orgogliosi di aver servito la Res Publica , pur non arricchendo , al punto di avere perfino scarse risorse economiche tali da non permettergli alla loro morte un funerale e sepolcro degno del loro impegno civico , militare o di entrambi ; uomini eccezionali , se visti con gli occhi moderni , ma dai comportamenti normali se riferiti a quella eroica e famosa epoca repubblicana ; qualita’ morali e civiche che andarono man mano declinando di pari passo , con il declino della Repubblica romana . Aggiunta recente : di Caio Poblicio , soltanto una cosa risulta un po' "strana" e poco confacente con la sua dedica posta nel sepolcro , cioe' il Cognomen : Bibulo , che dovrebbe significare "bevitore , bevone" . Evidentemente gli antichi soprassedevano ai vizi e difetti delle persone , riconoscendo indispensabili ed utili allo Stato le sole qualita' morali e civiche .
    2 punti
  7. Taglio: 50c Nazione: Germania Zecca: Stoccarda (F) Anno: 2007 Tiratura: 90.000 Condizioni: BB .... Bellissima !!!!!!!! Città: Palermo
    2 punti
  8. ATTENZIONE ... per essere sicuri di non avere problemi dovreste aggiungere al primo post questa frase: QUESTO GIOCO PUO' CREARE DIPENDENZA ... GIOCATE CON MODERAZIONE :rofl:
    2 punti
  9. Io l'ho già classificato, però gradirei i vostri pareri.
    2 punti
  10. Direi FDC... bella moneta. O meglio, bella conservazione perché la moneta è veramente brutta :P
    2 punti
  11. Le somiglianze tra una moneta originale e una copia mi sembrano scontate, altrimenti che copia sarebbe se non pacchiana. Non ci sono bollicine, quelle macchioline bianche sotto lo scudo sono dei minuscoli colpettini, nella zona "G" non ci sono striature, se guardi meglio quella parte della moneta non è reale, appare sfuocata a causa dei riflessi e opacità della plastica, la differenza tra questa è quella dichierata "patacca" sono due grossolani differenze: 1) nella patacca il bordo non è uniforme in alcuni punti è quasi allo stesso livello dei campi, nelle originali il bordo ha un rilievo ben superiore e se la moneta è stata bel conservata conserva anche un leggero doppio bordo ancora più alto, dovuto alla altissima pressione che il tondello subisce in fase di coniazione, nelle patacche coniate (escludiamo le pacchiane fuse o pressofuse) è pressochè impossibile avere da parte dei falsari presse che possono eguagliare quelle di una zecca. 2)
    2 punti
  12. Ciao "Solo con un confronto ed un dialogo continuo si potra' sperare di far conoscere meglio gli aspetti positivi del Collezionismo che storicamente hanno dato contributi "fondamentali" allo sviluppo degli studi numismatici (Torremuzza, Zanetti, tra gli altri...) in un 'osmosi tra Pubblico e Privato che ha dato origine in passato a rapporti virtuosi per la valorizzazione dei nostri beni numismatici." E' singolare che non sia voglia cogliere il vero problema che rimane sul tappeto e che, al di là dei buoni propositi, dei Convegni e delle strette di mano di circostanza, rimane finora irrisolto. Non sono i rapporti culturali fra il Privato ed il Pubblico ad essere oggetto di incomprensione. Si può certamente affermare che tali rapporti di interscambio culturale erano pressochè inesistenti e che ora si stanno finalmente e positivamente coltivando grazie all'iniziativa del Privato ed alla disponibilità del Pubblico. Ma è su un altro terreno che permangono, tra Privato e Pubblico, le vere incomprensioni, e le quattro pagine scritte dal Cap. Provenza dimostrano come si sia ben lontani dal trovare anche solo una condivisione sull'applicazione dell'attuale normativa. Poi si può far finta di niente, si possono evidenziare per "fair play" solo le parti del Notiziario che celebrano la "pax" o che inneggiano agli aspetti culturali della collaborazione, ma non rilevare come sul piano dell'interpretazione delle norme il Privato ed il Pubblico siano attualmente divisi da un'insormontabile distanza, mi pare voler fornire una valutazione scarsamente obbiettiva della reale situazione. Vorrei inoltre rilevare come quanto riportato dal Cap. Provenza nel Notiziario non può essere considerato solo come il "punto di vista" del predetto Ufficiale, quasi che Egli intervenga sulla materia a titolo personale, ma è evidentemente il portato del Reparto a cui l'Ufficiale appartiene nonchè, riterrei, rispecchi anche la posizione del Mibac, considerato che il Nucleo T.P.C. dei CC. è funzionalmente dipendente dal predetto Ministero (ne è, in sostanza e se mi si passa il termine..."il braccio armato"). Sarebbe infatti alquanto singolare che la pubblicazione del Mibac (il "Notiziario", appunto), contenesse sulla materia la posizione ufficiale dei Carabinieri che il Mibac medesimo non condivide; in questo caso, bene farebbe il Ministero a precisare che quanto espresso dai CC. in punto di possesso e commercio di monete, di definizione di "moneta archeologica" e ancora di definizione di moneta "bene culturale", non trova esatta corrispondenza nella posizione ministeriale. In mancanza di una simile "smentita", immagino che qualunque lettore sia autorizzato a ritenere che le posizioni espresse dai CC. collimino, necessariamente, con quelle del Ministero promotore della pubblicazione che le ospita. Altrimenti, se come Qualcuno sembra suggerire, dovessimo leggere "fra le righe" di qualche altro intervento riportato nel Notiziario che la parte ministeriale in realtà non è perfettamente "allineata e coperta" sulle posizioni espresse dai CC., ma mostrerebbe una diversa sensibilità sul tema trattato dall'Arma.....beh....sarebbe assai opportuno che questa diversa valutazione emergesse con chiarezza e non sia rimessa all'intuito di qualche Lettore dotato di un'intelligenza superiore alla media. Saluti. M.
    2 punti
  13. In tale quadro, l’attività del Comando Carabinieri T.P.C. ha registrato, nei primi dieci mesi di quest’anno, 3233 controlli ad esercizi, mercati e iere antiquariali, tra i quali gli antiquari del settore numismatico, con un incremento del 6,38% rispetto al medesimo periodo dell’an­ no precedente ed il recupero di 11.582 monete di natura archeologica. L'articolo di interesse si conclude come evidenziato nella parte sopra. Tale enunciazione é tipica dei comunicati istituzionali che devono sintetizzare i risultati conseguiti al fine di motivare le proprie funzioni e quindi la propria esistenza. Questo aspetto conta tanto. Un Comando cc territoriale concluderebbe il proprio comunicato con una sintesi di quante rapine sventate, quanti ladri arrestati e quanti delinquenti denunciati per garantire la sicurezza dei cittadini. Allo stesso modo il comando TPC parla di controlli, denunce e sequestri legati alla tutela del bene culturale. In ogni caso non credo che sia un attacco esplicito ai collezionisti ma si prefigge l'obiettivo di tutelare quei beni che sono stati illecitamenti sottratti e quindi scoperti e non denunciati alle Soprintendenze. La sentenza della cassazione in evidenza sappiamo bene che é stata superata da altre sentenze successive che hanno assolto e favorito la restituzione delle monete di collezionisti coinvolti in procedimenti penali. Ricordo che i procedimenti penali non si risolvono tutti allo stesso modo in quanto le Procure competenti sono diverse, i Giudici sono diversi e soprattutto i nostri casi non sono tutti uguali. L'articolo a mio avviso non si esprime a norma di legge ma fa riferimento ad alcuni principi rendendoli praticamente obbligatori ma che di fatto non lo sono e mi riferisco ai seguenti principi: 1. onere della prova da parte dell'imputato e non credo che in un ordinario procedimento penale valga questo punto 2. le monete devono essere catalogate (ma chi lo dice) 3. chiedere autorizzazione alla Soprintendenza per il possesso (non é un obbligo di legge e a mio avviso si confonde con il concetto che é necessario informare o meglio denunciare alla soprintendenza il ritrovamento fortutito della moneta rinvenuta. 4. avere un pedigree della moneta che dimostri la provenienza della moneta alla data precedente al 1909...questo aspetto mi sembra complesso e difficile da realizzare in quanto stiamo parlando di circa 100 anni fa e non possiamo di certo svegliarci nel 2014. Non abbandoniamo le nostre passioni in quanto si vive una volta sola Non credo che le Forze dell'Ordine siano interessate a perseguire i collezionisti in quanto la legge per adesso non vieta il collezionismo di monete antiche. Per evitare problemi cerchiamo di tracciare sempre quello che compriamo o scambiamo con fatture, scontrini e dichiarazioni anche in carta semplice dell'avvenuto passaggio, pertanto compriamo da persone note che quindi siano facilmente rintracciabili in caso di controlli dell'Autoritá giudiziaria. Infine classifichiamo e studiamo le nostre monete lasciando una traccia che puó essere anche su questo bellissimo forum alla visione di tutti.
    2 punti
  14. Come per i soldi da 12 bagattini (discussione calda) sarebbe interessante iniziarne una con i mezzi soldi da 6 bagattini. Comincio con uno di Francesco Contarini, la cui particolarità è di avere le N del Defens Noster al contrario. Ciao Fabry61
    1 punto
  15. Un bel gettone presumibilmente fine '800 inizi '900. Ho cercato informazioni su questa birreria ma in rete non ho trovato nulla qualcuno ne sa qualcosa? Grazie sempre a chi parteciperà alla ricerca.
    1 punto
  16. Altra medaglia di Pasquale Cicogna (da Art Coins). Lot 1450: Pasquale Cicogna (1585-1595), rifacimento della Chiesa di San Pietro in Castello.; ; Medaglia coniata 1594. AE (g 23,5; mm 42,7). TU ES PETR ET SUP HANC PETR AEDIFICABO ECCL MEAM, San Pietro e San Paolo che sorreggono doppia croce. Rv. AED SACR CASTELLANAM IAM VETVSTATE COL LABENTAMLAVRE TII PRIVLI VEN PAT HE PIE TAS RESTITVIT SVI PAT H VS AN IIII CLEMENTE VIII PM PASC CICONIA D MDXCIIII, scritta in dieci righe.Rarissima medaglia, ottimo stato di conservazione per la tipologia, R/ colpo leggero ore 5. apollonia
    1 punto
  17. 43 euro per una biga comune, con fondi rigati e dalla foto parrebbe anche leggermente pulita, contento Lei... La mia la presi in alta conservazione a poco più di 60€ spedizione inclusa (prezzo onesto per un esemplare lavato), le allego la foto del venditore e quando torno a casa se non si fida le invio anche la fattura in privato, ora sono fuori Italia. Valutando la differenza abissale di qualità, il rapporto qualità prezzo da Lei pagato è chiaramente squilibrato. Andiamo avanti per la biga... Tempo fa l'utente @@UmbertoI ne postò una gradevolissima pagata decisamente meno, lo ricordo perchè me lo disse in privato, può vederla in questa discussione al seguente link: #22 Sempre per la biga... questa è pure certificata da NIP, gradevolmente patinata, meno segnata della sua nei campi... che non è mica poco Il prezzo comprende le commissioni, quindi si può sicuramente risparmiare qualcosa, e si prende una moneta decisamente molto migliore. http://www.ebay.it/itm/REGNO-DITALIA-BIGA-10-LIRE-1927-DUE-ROSETTE-PATINATA-SPL-NUMISMATICA-SUBALPINA-/221473023022?pt=Monete_Italiane_in_Lire&hash=item3390d2242e&_uhb=1 10 lire impero gradevole esemplare in asta, http://www.ebay.it/itm/RARA-MONETA-DA-10-LIRE-DEL-1936-IN-ARGENTO-OTTIMA-CONSERVAZIONE-/261508676977?pt=Monete_Italiane_in_Lire&hash=item3ce321bd71&_uhb=1 volendo spendere proprio poco (ancora meno della sua) c'è questo compralo subito, a 30€+ sped, ma ci son sempre le commissioni ebay, quindi il risparmio è assicurato. Graffietti in una zona dei campi, ma meno della sua e con più freschezza del metallo, sembrerebbe anche meno usura, e leggermente più patinata... mica bruscolini... http://www.ebay.it/itm/MONETA-SAVOIA-Vittorio-Emanuele-III-10-Lire-1936-XIV-Impero-/400730914478?pt=Monete_Italiane_in_Lire&hash=item5d4d6c7eae&_uhb=1 Queste son le prime che mi son venute davanti, e non parliamo se va a qualche convegno... vedendole in mano capirà ancora meglio, oltre a risparmiare decisamente qualcosa Chi vuol intendere intenda Cordialmente Fabrizio
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  18. Interessantissima moneta da 1/2 o 1 Real coniata dalla Zecca del Guatemala. Le monete al tempo venivano coniate in questa forma ( era sufficiente il peso non la qualità ). La data è sbagliata perchè la Zecca in Guatemala apri nel 1733 con i macchinari usati arrivati dalla Zecca di Città del Mejico. In queste monete il foro di sospensione è abituale, difficile trovarle senza foro. La foto di destra se la ruoti e metti il foro alla base la legenda è: G pallino anno pallino G
    1 punto
  19. @@Barone90 Prima di esprimere giudizi sui prezzi(materia molto variegata) mi piace fare un giretto sulla baia per farmi un'idea. Effettivamente un 30, 40 euri potevi risparmiarli ma non sono cifre stratosferiche, poi ti garantisco che sono piccoli errori di valutazione che piu' o meno hanno commesso tutti i collezionisti. Ma le tue monete sono belle, ti piacciono e quindi chissenefrega. Un consiglio da pivello pero' te lo voglio dare: valuta sempre piu' opportunita' che puoi. Ciao
    1 punto
  20. Mi pare che in tutto questo ci sia una sostanziosa dose di soggettività, legata alla sensibilità di chi espleta la pratica di turno (funzionario della soprintendenza o carabiniere che sia). Nessuno può escludere, in tutto questo, che in sede di dichiarazione della collezione alla soprintendenza si incappi in un funzionario che la pensi come il carabiniere estensore dell'articolo, che decida per il versamento gratuito in soprintendenza di tutto il materiale dichiarato - per l'interpretazione che "tanto sono già dello Stato!"
    1 punto
  21. Davvero bella. 10 Euro ben spesi. Complimenti!
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  22. Condivido, sono consigli saggi. Anche se il colpo non è deturpante infatti, l'insieme della conservazione dei due esemplari, su cui concordo con Saturno, giustifica poco il prezzo pagato.
    1 punto
  23. @@aemilianus253 Grande sono contento!!! io l'avevo comprato qualche giorno prima e l'ho pagato il triplo :).........L'ars classica non l'ho batutti......ho preso il cohen seconda edizione e: BARANOWSKI, M., Milano. Auktion 4 vom 25.2.1931. Slg. Traverso und Slg. Martini. RATTO, M., Mailand. Auktion vom 20.4.1914. Slg. Cornaggia-Medici-Castiglioni. RATTO, R., Lugano. Auktion vom 7.2.1928. Slg. Sydenham. Aes grave SAMBON, A. & CANESSA, C. und E., Paris. Auktion vom 7.5.1903. Slg. Maddalena. SOTHEBY & CO., London. Auktion vom 23.11.1925. Römische Münzen. Aes Grave.
    1 punto
  24. In punta di astrazione , dunque , non sarebbe del tutto improponibile la possibilità che il recente Boerhinger 1 var. abbia meno di 2200 anni ? Magari ispirato da calchi di una moneta sulla cui genuinità , per altro , qualche voce contraria è pure circolata ?
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  25. Il grappolo d'uva mi ricorda le emissioni di Maroneia: http://www.wildwinds...maroneia/t.html Può esserci qualche collegamento? E’ possibile perchè Maronea era famosa fin dai tempi più antichi per la sua produzione vinicola. Il suo vino era apprezzato dovunque in quanto profumava come il nettare e poteva essere allungato con quantità non indifferenti di acqua. Gli antichi scrittori mettono in relazione il nome di Maronea con quello di Marone, figlio di Euante, sacerdote di Apollo, che fornì a Ulisse il vino per inebbriare Polifemo. I cittadini veneravano Dioniso al quale era dedicato un santuario e che raffiguravano sulle monete come nel bronzo della foto in alto. Un’altra raffigurazione classica della città è la parte anteriore di un cavallo sul diritto delle dramme emesse nel periodo 398-386 a. C. o 377-365 a. C. e un tralcio di vite con un grappolo d’uva sul rovescio. Sui tetradrammi del periodo 386-347 a. C. compare invece il cavallo per intero e un tralcio di vite più complesso con quattro grappoli. Notare che questi argenti sono coniati nello standard traco-macedone di 14,5 g per il tetradramma, come quelli di Filippo II. THRACE, Maroneia. Circa 280-third quarter 2nd century BC. Æ (17mm, 4.05 g, 12h). Wreathed head of Dionysos right / Grape bunch and vine; monogram to lower left. Schönert-Geiss 953 var. (V2/R– [unlisted rev. die]); SNG Copenhagen –. VF, black patina. Rare. Anche Temno era famosa per i vini e alla sua zecca appartengono gli ultimi tetradrammi postumi di Alessandro coniati in Asia Minore, con la brocca del vino a un manico sotto un tralcio di vite come simbolo. Anche sui bronzi di Temno possiamo trovare raffigurato Dioniso sul diritto e un grappolo d’uva sulla vite con delle foglie sul rovescio. Aeolis, Temnus, AE 10mm, 1.41g, 4th-3rd c. BC. Obv: Bearded, laureate head of Dionysos left / TA to left and right of bunch of grapes on vine with leaves. SNG Cop 246, Plant 1850, BMC 1; Winterthur 2851. apollonia
    1 punto
  26. yes lo trovo piu' preciso e dettagliato delle classificazioni, per i coronati, riportati nel PR, peccato solo che non sia diffusissimo, soprattutto presso mercanti e case d'asta e quindi poco utilizzato..
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  27. Taglio: 2 cent (x6) Nazione: Repubblica di San Marino Anno: 2004 Tiratura:1.395.000 Condizioni: 4 qFDC/ 2BB Città: Repubblica di San Marino
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  28. Mi spiace ma non è buona
    1 punto
  29. Qualche notizia storica sulla spezieria Allo Struzzo d'oro Giorgio Melichio, lo speziale dello Struzzo d’Oro in Venezia. “La Theriaca di Andromaco è una composizione così ben regolata in tutte le sue parti, e così sicura negli effetti, che sorpassa ogni altra medicina; e può dirsi, ringraziato Iddio, rimedio concesso per la preservazione dell'uomo, perché utile a' mali moltissimi che affliggano il corpo umano, e tanto in oggi è nota per tutto il Mondo, che non abbisogna di maggior spiegazione”. (Virtù, Facoltà, ed Uso della Theriaca di Andromaco Il Vecchio che si compone con tutta fedeltà, e particolar diligenza da Pietro Cappelletto Di Pasquale Speciale all'antica specieria Dello Struzzo D'oro sopra il ponte de' Baretteri In Venezia). Alla fine del 600 la città di Venezia poteva contare su un numero assai copioso di spezierie, all’incirca un centinaio. Di queste, distribuite per la città in modo da non disturbarsi l’una con l’altra nella condotta degli affari, solo alcune, le cosiddette “triacanti” godevano di uno statuto speciale concesso dall’amministrazione, che permetteva loro di produrre la rinomata “theriaca”: Alle Tre Torri, Allo Struzzo d’Oro e Alla Testa d'oro erano i nomi delle più famose. La spezieria Allo Struzzo d’Oro, situata storicamente nei pressi del ponte dei Beretteri – uno dei più attraversati per la sua posizione centrale nel percorso che porta verso Piazza San Marco – assunse un ruolo particolare grazie alla figura dello speziale Giorgio Melichio che ne fu proprietario, verso la fine del XVI secolo. Uomo di vaste conoscenze specialistiche, autore, fra l’altro, del più apprezzato antidotario della fine del XVI secolo, Giorgio Melichio divenne assai famoso anche al di fuori d’Italia per il suo operato: la sua “degnissima Triaca”, fonte di sicuro arricchimento per la città, veniva esportata in quasi tutti i paesi, compreso la lontana Cina. L’Imperatore in persona, essendo venuto a conoscenza della qualità del suo preparato, ne richiese per se stesso, seguendo la tendenza di molti sovrani e personaggi delle corti europee che facevano di tutto per garantirsi una riserva della potente panacea, tanto che Giuseppe Du Chesne “il Quercetano” (1546-1609), medico di Enrico IV di Francia, formulò una sua “Teriaca benedetta” e addirittura una “Teriaca Celeste” destinata espressamente all’uso personale di re e grandi personaggi. La farmacia allo Struzzo d’Oro in Venezia, in virtù della competenza del suo proprietario non fu solo una normale spetiaria come tante altre, ma rappresentò un luogo di incontro, di studio e apprendistato per i giovani che si avvicinavano alla professione dello speziale, operando in collaborazione con il Collegio dei Signori Medici della città di Venezia al fine di rendere sempre più scientifica la preparazione dei futuri speziali, compito che più tardi venne assunto dalle università. Giungevano, infatti, spesso alla sua bottega speziali provenienti da altre città e ospedali importanti, come Camaldoli e Milano, allo scopo di perfezionarsi nelle conoscenze “erboristiche” con colui che veniva riconosciuto come il più competente in assoluto. apollonia
    1 punto
  30. Io credo che il prototipo dell'imitazione barbarica segnalata da rorey non sia un tetradramma di una zecca di Macedonia con la cornucopia nel campo a sinistra del rovescio come simbolo, bensì un tetradramma di Temno con il classico simbolo dell'anfora a un braccio per il vino all'interno di un tralcio di vite come questo esemplare KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. AR Tetradrachm (16.61 g, 1h). Temnos mint; Echenikos and Geitas, magistrates. Civic issue, struck circa 188-170 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; in left field, EXENI/KOΣ in two lines above oinochoe within vine tendril; below throne, ΓEI/TAΣ in two lines. Price 1690. Choice EF, toned. Rare. L'incisore del tetra 'imitative' può aver scelto il particolare del grappolo d'uva per il suo disegno. apollonia
    1 punto
  31. Credo che alla posizione del cap. Provenza si potrebbero rappresentare altre interpretazioni e sentenze alimentando un dialogo che questo convegno ha avuto in animo di avviare contrastando silenzio assoluto che aveva regnato in precedenza. Solo con un confronto ed un dialogo continuo si potra' sperare di far conoscere meglio gli aspetti positivi del Collezionismo che storicamente hanno dato contributi "fondamentali" allo sviluppo degli studi numismatici (Torremuzza, Zanetti, tra gli altri...) in un 'osmosi tra Pubblico e Privato che ha dato origine in passato a rapporti virtuosi per la valorizzazione dei nostri beni numismatici In quanto alla costituzione di un "fronte" privato per la tutela degli interessi dei collezionisti, occorrerebbe che le istituzioni citate NIP, NIA e SNI si rapportassero di piu' e meglio ma credo che purtroppo divisioni e diversità' di vedute rendano evidente questa scarsa propensione a collaborare. Iniziative singole intraprese finora si sono mostrate deboli e poco incisive ( vedi famosa 'lettera' a firma di illustri numismatici finita poi in nulla) . Piuttosto che iniziative frammentarie varrebbe la pena unire seriamente le forze e parlare con voce univoca e preparata a convegni come questo, occasione unica per incontrare e dialogare con la parte Pubblica
    1 punto
  32. francobetto wrote: per Voi le monete son "patate"da rendere appetibili il piu' possibile,e per noi (molti)le monete son monete!da amare cosi come sono,un discorso che si amplifica quando,poi,parliamo di monetazione fusa... Non vi siete capiti.....rileggetevi entrambi con calma, soprattutto te Gionny, rileggi bene il post di Francobetto e capirai cosa intende lui per patate...non è questione di buccia, sbucciature e puliture...è questione di considerazione dell'oggetto in se....
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  33. Grazie per le classificazioni Dubito pero' del tentativo di resa di 3/4 del volto del sovrano che si connota come un profilo classico a dx I volto di 3/4 sono molto rari e sono stati usati in alcuni rari casi in Scozia e in Austria ma quasi mai in Italia Tornando alle classificazioni dei coronati noto che viene usato ilPR comunemente che credo sia abbastanza limitato nella descrizione dei tipi, piu' completo ed esaustivo il Rasile che viene pero' usato pochissimo soprattutto dalle case d'asta, cio' e' dovuto alla scarsa diffusione del suo testo ?
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  34. È un colpetto; non un "colpo vistoso". In generale, ma in particolare coi neofiti, cerchiamo magari di essere obiettivi. La credibilità del Forum si guadagna così. Grazie.
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  35. Direi che la 10 lire 36 non va oltre un BB (BB+ a essere generosi); soffre di un vistoso colpo a ore 5 del rovescio e a ore 12 del dritto e di evidenti segni da circolazione (graffietti sulle superfici e usura sui rilivi alti, stemma e corona della prua). La 10 lire 27 ha anche lei un colpo a ore 9 del rovescio, ma i rilievi sono alti , ha circolato di meno, però presenta graffiettti paralleli su ambedue le facce (pulizia ?). Secondo me pagate eccessivamente, si poteva risparmiare qualcosa , vista la conservazione media delle due monete. Dimenticavo : 10 lire 27 una o due rosette sul contorno? Fa differenza.
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  36. I cent di San Marino puoi metterli in osservatorio rarità :good:
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  37. Taglio: 20c Nazione: Finlandia Anno: 2007 Tiratura: 917.000 Condizioni: BB Città: Palermo Taglio: 50c Nazione: Finlandia Anno: 2005 Tiratura: 4.719.500 Condizioni: BB Città: Palermo Taglio: 1€ Nazione: Finlandia Anno: 2003 Tiratura: 543.500 Condizioni: BB Città: Palermo Taglio: 1€ Nazione: Finlandia Anno: 2006 Tiratura: 1.629.400 Condizioni: BB Città: Palermo
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  38. se leggi sulla moneta c'è scritto...
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  39. capsula! è il metodo migliore come alternativa puoi usare le bustine di acetato (quelle Abafil - sottili come un film) - meglio se riesci a sigillarle "sottovuoto" altra alternativa è la bustina di pura cellulosa (quelle di carta bianca), ma hai lo svantaggio che non vedi la moneta tutti gli altri metodi sono da scartare
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  40. Ciao , molto difficile decifrare la moneta per la sua estrema usura , azzardo , ma con molta riserva , una origine della Magna Grecia in base ad alcuni particolari che mi sembra di vedere o di immaginare .
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  41. Sembrerebbe un picciolo di Innocenzo VIII per la zecca di Ancona. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-IVIIIA/4
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  42. Vediamo un po' chi verra' dei nostri utenti del forum, forza......
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  43. ciao a tutti,identificata ieri,questo denaro da vedere......... 16mm,0.49grs di mistura....
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  44. Pio XI medaglia annuale ag 986 / 1000. Anno XVI 1937
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  45. Deriva da qui: (da: F. H. von Hye, Wappen in Tirol. Zeugen der Geschichte. Handbuch der Tiroler Heraldik, Innsbruck, Universitätsverlag Wagner 2004, figura b248) É il decreto del 9.8.1339 col quale Giovanni di Lussemburgo, re di Boemia, concede l'utilizzo della figura araldica che si riteneva appartenesse a San Venceslao, patrono del suo regno. Un'aquila cosparsa di fiammelle. La concede al principe-vescovo della città. Quindi, al rappresentante del potere, e non alla comunità. Successivamente, però, il simbolo divenne abituale per tutta Trento: e nel 1407 essa passò anche al comune. Da allora, l'aquila dell'antica concessione regia ha identificato per antonomasia il capoluogo trentino. Finchè venne ufficializzata a tutti i livelli nel XX secolo: nel 1930 per il comune, nel 1988 per la provincia, nel 1995 per la regione.
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  46. Ebay non è solo un immenso bazar virtuale, è anche un giochino. Bisogna prenderlo un po per quello che è, senza farsi prendere la mano ma nemmeno l'arrabbiatura. Io le poche monetine che ho acquistato su questo mercato sono state da venditori di una certa reputazione e serietà e mai, dico mai, mi sono capitate cose del genere. Ma dovessi mai fare acquisti da privati, certamente farei l'offerta a 2 secondi dalla fine dell'asta! Se c'è da giocare, giochiamo tutti, sennò non è sportivo ;)
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  47. Ciao peter,questo Tarì è stato coniato senza ingegno E' che sono in vacanza/lavoro non però vacanza/studio.....oggi ho dato una rigurdatina ai miei appunti ed ecco cosa ho trovato: [.....] Il Turbolo propose che invece di lavorare le monete con il metodo dell’ingegno, che apportava non solo il triplo della spesa e si ci impiegava gran quantità di tempo, per cui non si raggiungeva lo scopo prefisso, si fossero coniati nell’officina principale di Napoli monete del valore di un Tarì con il sistema delle trafile. (1) Approvata la proposta del Turbolo furono impiantate otto mcchine di Trafile in nuovi locali presi in fitto o acquistati, confinanti a quelli della Zecca principale e fu ancora aumentato il numero dei coniatori a 66 alla dipendenza degli aiuti incisori Francesco Festinese e Matteo De Rosa. Il sistema del Turbolo, di coniare Tarì alla trafila, fu servizio di grande importanza giacchè fu facile coniare 18mila ducati di tarì al giorno, tanto da poter ritirare dalla circolazione una parte dei 6 milioni circa di Zanette che erano stata causa di gravi tumulti e tanta miseria alla sottomessa popolazione Napoletana. (1) La trafila era una macchina costituita da due cilindri d’acciaio ben levicati e forbiti mossi da un rocchetto ed una ruota dentata fornita di un lungo asse a cui veniva legato un cavallo per metterli insieme; fra i due cilindri in moto si facevano passare e ripassare le così dette “zagarelle” o strisce di metallo per farle levigare nella loro ruvida superficie; le zagarelle, così levigate, ridotte alla doppiezza delle monete, dalla trafila passavano alla tagliuola o taglietto per ridurle in girinelli o tondini, che venivano poi battuti. Un saluto Od....!! ;)
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  48. Beh non sempre e con questo saluto...
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