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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/26/14 in tutte le aree
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Ciao a tutti. Con piacere condivido con voi un mio recente acquisto: 50 centesimi rigato 1925. La quadriga leoni mi affascinano moltissimo per la storia che hanno avuto. Queste sono le monete che piacciono a me. Cosa ne dite? Ciao, Vince3 punti
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Un grande lavoro da parte di tutti, qualcosa spero tanto possa rimanere ai posteri. Chi mi ha conosciuto, sa quanto sia analitico e scrupoloso, ma questa raccolta mi piace molto, penso sia e sarà utile a tutto il forum. La sezione copre il periodo più creativo e speciale della Numismatica, dal Rinascimento al Neoclassicismo, dove l'uomo si è potuto esprimere ai massimi livelli, donando con il suo ingegno, un contributo speciale. L'unico rammarico è che certe discussioni non siano state colte, per il resto è una sezione che ha delle potenzialità enormi, e questo lo ha dimostrato attraverso la sinergia che si è venuta a creare nei vari ambiti della scienza. Eros3 punti
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@@sara9420 ma.. un buongiorno.... un per favore.... un grazie.... sono parole dimenticate?????3 punti
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Dopo gli inserimenti di ieri è stato superato il record annuale di monete postate in osservatorio, con quelle di Alessandro1970 siamo arrivati a quota 4877, in tutto il 2013 erano state 48163 punti
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C'è stato il tentativo, da parte dell'incisore, di rappresentare il regnante con il volto a 3/4. Non dobbiamo dimenticare che a Napoli, in questo periodo, operano pittori fiamminghi e tra questi c'è anche Antonello da Messina, il quale più di altri, dipinge i volti a tre quarti. Sicuramente gli incisori dei coronati non potevano non cogliere questa novità e, infatti, nei Coronati, si evidenzia questa particolarità. ;)3 punti
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All’ ombra della possente bianca costruzione dell’ Altare della Patria , in Piazza Venezia , sul lato sinistro per chi guarda dal davanti l’ Altare , si nota quasi defilato e solitario , nell’ aiuola dedicata , ignorato e snobbato da quasi tutti i passanti che hanno occhi solo per il grande Monumento a Vittorio Emanuele II e per gli altri importanti e grandiosi monumenti romani dell’ epoca imperiale che sorgono ai lati di Via dei Fori Imperiali , si nota , dicevo , un piccolo rudere risalente ai primi anni del I secolo a.C. ; e’ questo un monumento funebre , dedicato a Caio Poblicio Bibulo . In epoca repubblicana questo monumento funebre di Bibulo , insieme all’ altro Sepolcro dei Claudii , che era sul lato opposto ma oggi non piu’ esistente , si trovavano entrambi in prossimita’ della Porta Ratumena oppure della Porta Fontinalis , non e’ chiara la posizione esatta delle due porte che potrebbe essere la stessa ma con due nomi diversi , posta alle falde dell’ Arx del Campidoglio , cioe' la parte ad oriente del colle , che immetteva poi nella Via Flaminia . Il sepolcro di Bibulo , l’ unico dei due attigui superstite , si presenta ai giorni nostri alquanto scarno , forse per questo motivo non e’ molto attraente verso chi non ne conosce la storia non accorgendosi della dedica alla base quasi completa , posta sul basamento ormai semi interrato ; la facciata in foto e’ lunga quasi 7 metri e alta circa 5 . Interessante notare che il sepolcro di Bibulo e quello di rimpetto dei Claudii , ai lati della Porta Ratumena o Fontinalis , erano appena fuori del Pomerium , perimetro entro il quale diverse cose erano vietate fare , tra cui seppellire i morti , al solo Traiano la cui Tomba/Colonna a poche decine di metri ad oriente da quella di Bibulo , fu concesso farlo , per i suoi altissimi meriti verso la Res Publica . Il sepolcro in materiali dell’ epoca era fatto in travertino e tufo e doveva probabilmente essere costituito da una grande cella di forma rettangolare , di cui ne rimane solo un lato ; il basamento che attualmente e’ visibile , e’ la parte alta , in quanto il resto e’ sepolto sotto diversi metri nel terreno . Quella che sul davanti sembra una porta , doveva essere forse quella di ingresso al sepolcro preceduta da una scalinata oppure una finestra con statua , mentre come architetture e’ rimasto visibile ben poco : ghirlande , bucrani e rosette ; fortunatamente l’ iscrizione quasi completa , invisibile , nel senso che si nota poco , ci ricorda a chi apparteneva questo sepolcro , ma del personaggio qui sepolto , non sappiamo altro oltre a quello della scritta , che cosi’ recita : C Poplicio Bibulo ead pl honoris….. virtutisque caussa Senatus….. consulto populique iussu locus…… monumento quo ipse postereique…… eius inferrentur publice datus est A Caio Poblicio Bibulo edile della plebe in riconoscimento della sua virtu’ (o valore) ? (e dei suoi meriti) ? per decisione del Senato e del popolo è stato concesso a spese pubbliche un terreno per il sepolcro affiche’ egli e i suoi discendenti vi siano sepolti . Si tratta quindi di un sepolcro pubblico concesso a spese del Senato e del Popolo , sicuramente per particolari meriti compiuti in vita da Poblicio verso la Repubblica , un personaggio sicuramente famoso alla sua epoca , del quale sfortunatamente non si sono tramandate le imprese o meriti , civili o militari ; possiamo solo ipotizzare che il nostro personaggio fosse un Magistrato monetario oppure figlio o parente di questo , perche’ dei Poblicii batterono monete tra il 92 e il 79 a.C. , date che ben si allineano con quella di realizzazione del monumento . Probabilmente il nostro personaggio visse ed opero’ civilmente o militarmente , o entrambi , in un periodo storico molto complesso per Roma , compreso tra l’ epoca di Marco Livio Druso , Licino Crasso , quando si discuteva circa la possibilita’ o meno di concedere la cittadinanza romana agli Italici e la tragica rivalita’ tra Mario e Silla con la Dittatura di quest’ ultimo , anni tremendi per la Repubblica , carichi di conseguenze per il futuro . Evidentemente C Poblicio Bibulo era scarso pero’ di un patrimonio personale che gli permettesse alla sua morte un degno funerale e un sepolcro a proprie spese , insomma un novello Menenio Agrippa , Console nel 503 a.C. Non era prassi rara , anzi relativamente comune , in Roma antica e specialmente in epoca repubblicana , provvedere alle spese funerarie e del sepolcro , a cura del Senato e del Popolo , nei confronti di quei cittadini particolarmente benemerenti verso la Res Publica , ma di scarso patrimonio privato ; altri esempi , oltre a quello gia' citato di Menenio Agrippa , furono quelli a favore di Valerio Poblicola , di Postumio Tuberto , di Caio Fabricio , forse di Appio Claudio Cieco e probabilmente di altri personaggi storici non noti , orgogliosi di aver servito la Res Publica , pur non arricchendo , al punto di avere perfino scarse risorse economiche tali da non permettergli alla loro morte un funerale e sepolcro degno del loro impegno civico , militare o di entrambi ; uomini eccezionali , se visti con gli occhi moderni , ma dai comportamenti normali se riferiti a quella eroica e famosa epoca repubblicana ; qualita’ morali e civiche che andarono man mano declinando di pari passo , con il declino della Repubblica romana . Aggiunta recente : di Caio Poblicio , soltanto una cosa risulta un po' "strana" e poco confacente con la sua dedica posta nel sepolcro , cioe' il Cognomen : Bibulo , che dovrebbe significare "bevitore , bevone" . Evidentemente gli antichi soprassedevano ai vizi e difetti delle persone , riconoscendo indispensabili ed utili allo Stato le sole qualita' morali e civiche .2 punti
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Taglio: 50c Nazione: Germania Zecca: Stoccarda (F) Anno: 2007 Tiratura: 90.000 Condizioni: BB .... Bellissima !!!!!!!! Città: Palermo2 punti
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ATTENZIONE ... per essere sicuri di non avere problemi dovreste aggiungere al primo post questa frase: QUESTO GIOCO PUO' CREARE DIPENDENZA ... GIOCATE CON MODERAZIONE :rofl:2 punti
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Direi FDC... bella moneta. O meglio, bella conservazione perché la moneta è veramente brutta :P2 punti
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Le somiglianze tra una moneta originale e una copia mi sembrano scontate, altrimenti che copia sarebbe se non pacchiana. Non ci sono bollicine, quelle macchioline bianche sotto lo scudo sono dei minuscoli colpettini, nella zona "G" non ci sono striature, se guardi meglio quella parte della moneta non è reale, appare sfuocata a causa dei riflessi e opacità della plastica, la differenza tra questa è quella dichierata "patacca" sono due grossolani differenze: 1) nella patacca il bordo non è uniforme in alcuni punti è quasi allo stesso livello dei campi, nelle originali il bordo ha un rilievo ben superiore e se la moneta è stata bel conservata conserva anche un leggero doppio bordo ancora più alto, dovuto alla altissima pressione che il tondello subisce in fase di coniazione, nelle patacche coniate (escludiamo le pacchiane fuse o pressofuse) è pressochè impossibile avere da parte dei falsari presse che possono eguagliare quelle di una zecca. 2)2 punti
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Ciao "Solo con un confronto ed un dialogo continuo si potra' sperare di far conoscere meglio gli aspetti positivi del Collezionismo che storicamente hanno dato contributi "fondamentali" allo sviluppo degli studi numismatici (Torremuzza, Zanetti, tra gli altri...) in un 'osmosi tra Pubblico e Privato che ha dato origine in passato a rapporti virtuosi per la valorizzazione dei nostri beni numismatici." E' singolare che non sia voglia cogliere il vero problema che rimane sul tappeto e che, al di là dei buoni propositi, dei Convegni e delle strette di mano di circostanza, rimane finora irrisolto. Non sono i rapporti culturali fra il Privato ed il Pubblico ad essere oggetto di incomprensione. Si può certamente affermare che tali rapporti di interscambio culturale erano pressochè inesistenti e che ora si stanno finalmente e positivamente coltivando grazie all'iniziativa del Privato ed alla disponibilità del Pubblico. Ma è su un altro terreno che permangono, tra Privato e Pubblico, le vere incomprensioni, e le quattro pagine scritte dal Cap. Provenza dimostrano come si sia ben lontani dal trovare anche solo una condivisione sull'applicazione dell'attuale normativa. Poi si può far finta di niente, si possono evidenziare per "fair play" solo le parti del Notiziario che celebrano la "pax" o che inneggiano agli aspetti culturali della collaborazione, ma non rilevare come sul piano dell'interpretazione delle norme il Privato ed il Pubblico siano attualmente divisi da un'insormontabile distanza, mi pare voler fornire una valutazione scarsamente obbiettiva della reale situazione. Vorrei inoltre rilevare come quanto riportato dal Cap. Provenza nel Notiziario non può essere considerato solo come il "punto di vista" del predetto Ufficiale, quasi che Egli intervenga sulla materia a titolo personale, ma è evidentemente il portato del Reparto a cui l'Ufficiale appartiene nonchè, riterrei, rispecchi anche la posizione del Mibac, considerato che il Nucleo T.P.C. dei CC. è funzionalmente dipendente dal predetto Ministero (ne è, in sostanza e se mi si passa il termine..."il braccio armato"). Sarebbe infatti alquanto singolare che la pubblicazione del Mibac (il "Notiziario", appunto), contenesse sulla materia la posizione ufficiale dei Carabinieri che il Mibac medesimo non condivide; in questo caso, bene farebbe il Ministero a precisare che quanto espresso dai CC. in punto di possesso e commercio di monete, di definizione di "moneta archeologica" e ancora di definizione di moneta "bene culturale", non trova esatta corrispondenza nella posizione ministeriale. In mancanza di una simile "smentita", immagino che qualunque lettore sia autorizzato a ritenere che le posizioni espresse dai CC. collimino, necessariamente, con quelle del Ministero promotore della pubblicazione che le ospita. Altrimenti, se come Qualcuno sembra suggerire, dovessimo leggere "fra le righe" di qualche altro intervento riportato nel Notiziario che la parte ministeriale in realtà non è perfettamente "allineata e coperta" sulle posizioni espresse dai CC., ma mostrerebbe una diversa sensibilità sul tema trattato dall'Arma.....beh....sarebbe assai opportuno che questa diversa valutazione emergesse con chiarezza e non sia rimessa all'intuito di qualche Lettore dotato di un'intelligenza superiore alla media. Saluti. M.2 punti
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In tale quadro, l’attività del Comando Carabinieri T.P.C. ha registrato, nei primi dieci mesi di quest’anno, 3233 controlli ad esercizi, mercati e iere antiquariali, tra i quali gli antiquari del settore numismatico, con un incremento del 6,38% rispetto al medesimo periodo dell’an no precedente ed il recupero di 11.582 monete di natura archeologica. L'articolo di interesse si conclude come evidenziato nella parte sopra. Tale enunciazione é tipica dei comunicati istituzionali che devono sintetizzare i risultati conseguiti al fine di motivare le proprie funzioni e quindi la propria esistenza. Questo aspetto conta tanto. Un Comando cc territoriale concluderebbe il proprio comunicato con una sintesi di quante rapine sventate, quanti ladri arrestati e quanti delinquenti denunciati per garantire la sicurezza dei cittadini. Allo stesso modo il comando TPC parla di controlli, denunce e sequestri legati alla tutela del bene culturale. In ogni caso non credo che sia un attacco esplicito ai collezionisti ma si prefigge l'obiettivo di tutelare quei beni che sono stati illecitamenti sottratti e quindi scoperti e non denunciati alle Soprintendenze. La sentenza della cassazione in evidenza sappiamo bene che é stata superata da altre sentenze successive che hanno assolto e favorito la restituzione delle monete di collezionisti coinvolti in procedimenti penali. Ricordo che i procedimenti penali non si risolvono tutti allo stesso modo in quanto le Procure competenti sono diverse, i Giudici sono diversi e soprattutto i nostri casi non sono tutti uguali. L'articolo a mio avviso non si esprime a norma di legge ma fa riferimento ad alcuni principi rendendoli praticamente obbligatori ma che di fatto non lo sono e mi riferisco ai seguenti principi: 1. onere della prova da parte dell'imputato e non credo che in un ordinario procedimento penale valga questo punto 2. le monete devono essere catalogate (ma chi lo dice) 3. chiedere autorizzazione alla Soprintendenza per il possesso (non é un obbligo di legge e a mio avviso si confonde con il concetto che é necessario informare o meglio denunciare alla soprintendenza il ritrovamento fortutito della moneta rinvenuta. 4. avere un pedigree della moneta che dimostri la provenienza della moneta alla data precedente al 1909...questo aspetto mi sembra complesso e difficile da realizzare in quanto stiamo parlando di circa 100 anni fa e non possiamo di certo svegliarci nel 2014. Non abbandoniamo le nostre passioni in quanto si vive una volta sola Non credo che le Forze dell'Ordine siano interessate a perseguire i collezionisti in quanto la legge per adesso non vieta il collezionismo di monete antiche. Per evitare problemi cerchiamo di tracciare sempre quello che compriamo o scambiamo con fatture, scontrini e dichiarazioni anche in carta semplice dell'avvenuto passaggio, pertanto compriamo da persone note che quindi siano facilmente rintracciabili in caso di controlli dell'Autoritá giudiziaria. Infine classifichiamo e studiamo le nostre monete lasciando una traccia che puó essere anche su questo bellissimo forum alla visione di tutti.2 punti
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Come per i soldi da 12 bagattini (discussione calda) sarebbe interessante iniziarne una con i mezzi soldi da 6 bagattini. Comincio con uno di Francesco Contarini, la cui particolarità è di avere le N del Defens Noster al contrario. Ciao Fabry611 punto
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Un bel gettone presumibilmente fine '800 inizi '900. Ho cercato informazioni su questa birreria ma in rete non ho trovato nulla qualcuno ne sa qualcosa? Grazie sempre a chi parteciperà alla ricerca.1 punto
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Una foto di una moneta da 1 real, proveniente da una delle ultime aste AUREO & Calicò1 punto
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Concordo con quanti hanno detto che effetivamente il prezzo pagato per queste due monete è un pò caro (almeno 30-40 € in più) Nulla da dire per le monete che nell'insieme sono gradevoli e collezionabili, complessivamente BB/BB+ Il neocollezionista @@Barone90 non deve prendersela se a volte i giudizi degli altri non vanno nella propria e personale direzione. A tutti è capitato di aver speso più di quanto effettivamente valesse il proprio acquisto, e tutt'ora dopo oltre 3 anni che colleziono mi capita ancora (anche se più difficilmente). A conforto di quanto scritto, posso dirti che io ho pagato per una 10 Lire 1936 periziata SPL/FDC 41,00 € e per una 10 lire 1927 BB+ 13,00 € Non credo che ci sia superbia nei commenti postati. Con il tempo ci darai ragione..... Buona collezione1 punto
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Le differenze qualitative dipendono dal fatto che l'autore del ritratto è quello delle leggende (e degli altri simboli) di norma non erano la stessa persona.1 punto
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L'ho editato, ma tanto dubito che il buon alteras che non si collega da 2 anni, avrebbe letto e risposto in MP per un eventuale acquisto. Nel dubbio ho editato ..1 punto
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Buonasera a tutti, volevo soltanto dire che non sono molto d'accordo con coloro che hanno detto che queste monete sono state pagate care in quanto, pur essendo un neofita, sono stato abbastanza accorto nel cercare le monete che avessero il miglior "rapporto qualità-prezzo" e pertanto vorrei invitare soprattutto @min_ver ed @Il*Numismatico a riportarmi delle offerte di monete analoghe alle mie ad un prezzo molto più vantaggioso di quello da me pagato ( 43 euro la biga, 40 quella del '36 + 5 euro di spedizione); per prezzo vantaggioso non intendo la 5 euro in meno, sia chiaro! Sono dell'opinione che le parole vadano sempre accompagnate da prove tangibili soprattutto nei confronti di chi, come me, è ancora alle prime armi; la verità farà anche male ma, per ora, ho visto solamente parole infondate ed un pizzico di superbia. Saluti, Barone901 punto
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@@nando12 ma figurati non c'è alcun problema , tieni presente però da questo momento in poi , che queste imperfezioni sono usuali sugli scudi :)1 punto
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In punta di astrazione , dunque , non sarebbe del tutto improponibile la possibilità che il recente Boerhinger 1 var. abbia meno di 2200 anni ? Magari ispirato da calchi di una moneta sulla cui genuinità , per altro , qualche voce contraria è pure circolata ?1 punto
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Il grappolo d'uva mi ricorda le emissioni di Maroneia: http://www.wildwinds...maroneia/t.html Può esserci qualche collegamento? E’ possibile perchè Maronea era famosa fin dai tempi più antichi per la sua produzione vinicola. Il suo vino era apprezzato dovunque in quanto profumava come il nettare e poteva essere allungato con quantità non indifferenti di acqua. Gli antichi scrittori mettono in relazione il nome di Maronea con quello di Marone, figlio di Euante, sacerdote di Apollo, che fornì a Ulisse il vino per inebbriare Polifemo. I cittadini veneravano Dioniso al quale era dedicato un santuario e che raffiguravano sulle monete come nel bronzo della foto in alto. Un’altra raffigurazione classica della città è la parte anteriore di un cavallo sul diritto delle dramme emesse nel periodo 398-386 a. C. o 377-365 a. C. e un tralcio di vite con un grappolo d’uva sul rovescio. Sui tetradrammi del periodo 386-347 a. C. compare invece il cavallo per intero e un tralcio di vite più complesso con quattro grappoli. Notare che questi argenti sono coniati nello standard traco-macedone di 14,5 g per il tetradramma, come quelli di Filippo II. THRACE, Maroneia. Circa 280-third quarter 2nd century BC. Æ (17mm, 4.05 g, 12h). Wreathed head of Dionysos right / Grape bunch and vine; monogram to lower left. Schönert-Geiss 953 var. (V2/R– [unlisted rev. die]); SNG Copenhagen –. VF, black patina. Rare. Anche Temno era famosa per i vini e alla sua zecca appartengono gli ultimi tetradrammi postumi di Alessandro coniati in Asia Minore, con la brocca del vino a un manico sotto un tralcio di vite come simbolo. Anche sui bronzi di Temno possiamo trovare raffigurato Dioniso sul diritto e un grappolo d’uva sulla vite con delle foglie sul rovescio. Aeolis, Temnus, AE 10mm, 1.41g, 4th-3rd c. BC. Obv: Bearded, laureate head of Dionysos left / TA to left and right of bunch of grapes on vine with leaves. SNG Cop 246, Plant 1850, BMC 1; Winterthur 2851. apollonia1 punto
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Buona Giornata Posto altre pubbliche in mio possesso La prima ( dopo l'euro) pesa 7,46 g - la seconda 7,49 - la terza 7,32 - la quarta 7,01 - la quinta 6.56 la prima della seconda fila (a partire da sotto l'euro) 7,34 ed è scodellata - la seconda 4,57 - la terza 5,58 - la quarta 6,86 ed è spezzata - la quinta 7,61 Qualcuno sa se tali monete scodellate sono dovute alla coniazione stessa o sono state scodellate in seguito per caso o per un motivo preciso?1 punto
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Ciao @@numa numa Eccolo! E' questo il testo al quale ti riferivi? Le monografie di Rasile le leggo da molti anni, Mario è stato un grandissimo esperto della materia.1 punto
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Ed ancora ci sarebbe anche la storica comunicazione data a @@romanus nel 2011, di cui qui si era dato notizia: Quindi, se da oggi hanno cambiato idea e per ogni moneta con piu' di 50 anni si deve denunciarne il possesso alla Soprintendenza locale sarebbe importante avere una conferma in tal senso dal MIBAC. Prevedo lunghe code....1 punto
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L' Agrippina e' pesantemente bulinata e stuccata da stravolgere il ritratto,la patina non c'e' le hanno dato sopra un prodotto per fare sembrare del calcare. Saluti Babelone1 punto
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Qualche notizia storica sulla spezieria Allo Struzzo d'oro Giorgio Melichio, lo speziale dello Struzzo d’Oro in Venezia. “La Theriaca di Andromaco è una composizione così ben regolata in tutte le sue parti, e così sicura negli effetti, che sorpassa ogni altra medicina; e può dirsi, ringraziato Iddio, rimedio concesso per la preservazione dell'uomo, perché utile a' mali moltissimi che affliggano il corpo umano, e tanto in oggi è nota per tutto il Mondo, che non abbisogna di maggior spiegazione”. (Virtù, Facoltà, ed Uso della Theriaca di Andromaco Il Vecchio che si compone con tutta fedeltà, e particolar diligenza da Pietro Cappelletto Di Pasquale Speciale all'antica specieria Dello Struzzo D'oro sopra il ponte de' Baretteri In Venezia). Alla fine del 600 la città di Venezia poteva contare su un numero assai copioso di spezierie, all’incirca un centinaio. Di queste, distribuite per la città in modo da non disturbarsi l’una con l’altra nella condotta degli affari, solo alcune, le cosiddette “triacanti” godevano di uno statuto speciale concesso dall’amministrazione, che permetteva loro di produrre la rinomata “theriaca”: Alle Tre Torri, Allo Struzzo d’Oro e Alla Testa d'oro erano i nomi delle più famose. La spezieria Allo Struzzo d’Oro, situata storicamente nei pressi del ponte dei Beretteri – uno dei più attraversati per la sua posizione centrale nel percorso che porta verso Piazza San Marco – assunse un ruolo particolare grazie alla figura dello speziale Giorgio Melichio che ne fu proprietario, verso la fine del XVI secolo. Uomo di vaste conoscenze specialistiche, autore, fra l’altro, del più apprezzato antidotario della fine del XVI secolo, Giorgio Melichio divenne assai famoso anche al di fuori d’Italia per il suo operato: la sua “degnissima Triaca”, fonte di sicuro arricchimento per la città, veniva esportata in quasi tutti i paesi, compreso la lontana Cina. L’Imperatore in persona, essendo venuto a conoscenza della qualità del suo preparato, ne richiese per se stesso, seguendo la tendenza di molti sovrani e personaggi delle corti europee che facevano di tutto per garantirsi una riserva della potente panacea, tanto che Giuseppe Du Chesne “il Quercetano” (1546-1609), medico di Enrico IV di Francia, formulò una sua “Teriaca benedetta” e addirittura una “Teriaca Celeste” destinata espressamente all’uso personale di re e grandi personaggi. La farmacia allo Struzzo d’Oro in Venezia, in virtù della competenza del suo proprietario non fu solo una normale spetiaria come tante altre, ma rappresentò un luogo di incontro, di studio e apprendistato per i giovani che si avvicinavano alla professione dello speziale, operando in collaborazione con il Collegio dei Signori Medici della città di Venezia al fine di rendere sempre più scientifica la preparazione dei futuri speziali, compito che più tardi venne assunto dalle università. Giungevano, infatti, spesso alla sua bottega speziali provenienti da altre città e ospedali importanti, come Camaldoli e Milano, allo scopo di perfezionarsi nelle conoscenze “erboristiche” con colui che veniva riconosciuto come il più competente in assoluto. apollonia1 punto
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Ciao @@numa numa , ottimo intervento! In effetti sono un appassionato di storia dell'arte ma non un esperto, su questo penso possa risponderti appena possibile qualche altro utente, ho appena riletto con attenzione il precedente intervento di @@Sanni e mi pare di aver capito che c'è stato un tentativo di incisione di busto a 3/4 e non un'effettiva incisione, sarebbe bello discutere sulla ritrattistica rinascimentale napoletana in questa sede, il confronto è importante anche per molti che ci leggono. In effetti sul Pannuti Riccio c'è qualche mancanza o piccolo refuso (il tempo passa e gli aggiornamenti vanno avanti) ma ti assicuro che è ancora oggi la colonna portante sulla quale poggiano le varie ricerche e classificazioni. Mi hai incuriosito sul Rasile, ce l'ho in bibliografia ed oggi pomeriggio gli darò un'occhiata. :good:1 punto
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Taglio: 20c Nazione: Finlandia Anno: 2007 Tiratura: 917.000 Condizioni: BB Città: Palermo Taglio: 50c Nazione: Finlandia Anno: 2005 Tiratura: 4.719.500 Condizioni: BB Città: Palermo Taglio: 1€ Nazione: Finlandia Anno: 2003 Tiratura: 543.500 Condizioni: BB Città: Palermo Taglio: 1€ Nazione: Finlandia Anno: 2006 Tiratura: 1.629.400 Condizioni: BB Città: Palermo1 punto
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Il secondo ha anche questa particolarità......e se non sbaglio, vado a ricordi di particolari, questo passò anche in una Varesi di cui però non ricordo nè il numero nè la data ...ma è proprio lui.1 punto
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:cray: :cray: :cray: :cray: :cray: :cray: :cray: Il fornitore non era in servizio e non lo sarà prima di qualche giorno... Nel frattempo 5 sacchi di monete da 2 euro partiranno senza il mio preventivo controllo... :cray: :cray: :cray: :cray: :cray: :cray: :cray: :cray:1 punto
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Ciao , molto difficile decifrare la moneta per la sua estrema usura , azzardo , ma con molta riserva , una origine della Magna Grecia in base ad alcuni particolari che mi sembra di vedere o di immaginare .1 punto
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Sembrerebbe un picciolo di Innocenzo VIII per la zecca di Ancona. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-IVIIIA/41 punto
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Comunico che la la prossima settimana saremo in grado di comunicare a tutti la lista definitiva dei commercianti partecipanti all'evento. I 36 tavoli presenti nella sala sono stati quasi tutti prenotati dagli espositori. Ora procederemo con la stampa e diffusione dei volantini e delle varie locandine. Invito tutti i numismatici che mi leggono a rendere l'appuntamento partenopeo un grande successo e desidero a tal proposito esprimere una mia opinione personale: Napoli dovrebbe occupare un posto di rilievo in vari campi e non solo in numismatica, questa nostra amata città (con tutti i pregi e difetti che ha) non deve essere considerata a sud di nessuno ma al centro del Mediterraneo, solo così potremo davvero comprendere la sua importanza. Un grazie anticipato a tutti coloro che ci sosterranno e soprattutto a tutti coloro che pur non potendo partecipare direttamente sapranno sostenerci a distanza.1 punto
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@@criss22, moneta molto usurata, a mio dire qMB, valore economico quasi nessuno. valore storico tanto tanto.1 punto
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@@criss22, a mio parere qMB, moneta molto usurata. valore economico poco e niente. valore storico tanto tanto.1 punto
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a mio dire qMB, brutto colpo al D/. valore economico molto irrisorio. valore storico tanto tanto.1 punto
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Mi pare proprio difficile credere che una qualsiasi moneta in argento rimanga immutata nell' arco di un cosi' lungo tempo. Stesso discorso per le monete in rame rosso , altra "stranezza" recente.....1 punto
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Su questo intrigante gettone, e su monsieur Raisse, ho trovato una rivista belga del 1860 che ne parla (pp. 337÷343): http://www.numisbel.be/1860_22.pdf :good: É un testo non breve e in francese, da cui intanto estrapolo il blasone dell'arma: d'oro, a tre scaglioni di nero.1 punto
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Ebay non è solo un immenso bazar virtuale, è anche un giochino. Bisogna prenderlo un po per quello che è, senza farsi prendere la mano ma nemmeno l'arrabbiatura. Io le poche monetine che ho acquistato su questo mercato sono state da venditori di una certa reputazione e serietà e mai, dico mai, mi sono capitate cose del genere. Ma dovessi mai fare acquisti da privati, certamente farei l'offerta a 2 secondi dalla fine dell'asta! Se c'è da giocare, giochiamo tutti, sennò non è sportivo ;)1 punto
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Uso questa discussione per non aprirne altre, parliamo comunque della moneta da Tarì. Oggi avrei bisogno cortesemente di una vostra opinione sulla lettura e traduzione di questo documento che vi posto di seguito.............secondo voi è probabile che ci siano state coniazione di Tarì del 1622 di "Prova" ? Io tra le righe leggo questo.....o forse mi sbaglio ? Grazie1 punto
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La “tabella” affissa in zecca fu semplicemente integrata all’epoca di Filippo IV, ma fu emanata per la prima volta nel 1543, integrata nel 1546 e ancora nel 1561. Il suo vero nome è Instrucciones para la cecca dela moneda ann 1543 1546 1561 e si trova in AGS, Visitas de Italia, leg. 16, exp. 17. E' stata trascritta per la prima volta in originale in Simonluca Perfetto, Aspetti politico-monetari all’epoca di Carlo V en el Reyno de Napoles, Roma, Aracne, 2011, per gli anni 1543 e 1546, mentre è in stampa in altro libro la trascrizione dell’anno 1561. Buon giorno, ho "comprato" e letto, sprattutto, tutto d'un fiato il suo libro, Sig. S.P. interessantissimo anche se e anche giustamente per l'argomento toccato, vasto e complesso che abbraccia l'intera attività del periodo, è solo un segmento dell'enome lavoro da svolgere per ricostruire l'intera sequenza di questi Personaggi che hanno svolto la loro attività all'interno della Zecca Partenopea; in questo caso e per il periodo analizzato, credo che il cerchio attualmente si sia chiuso. Le rivolgo pubblicamnete, per quanto può servire fatto da me, un davvero "Ben Fatto" e complimenti ancora per lo spirito di ricerca che mette nei suoi lavori. Alla prossima.1 punto
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