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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/14/14 in tutte le aree

  1. Buongiorno a tutti! Prima di tutto vi ringrazio per l’apprezzamento espresso, non vi nascondo che mi ha fatto certamente piacere… Tuttavia la finalità della mia piccola iniziativa è quella di spingere anche altri frequentatori di questo bel forum a fare altrettanto. Come qualcuno ha giustamente osservato vi sono altri collezionisti che hanno monete spettacolari nelle proprie pregiatissime raccolte; sarebbe appunto molto istruttivo, anche e soprattutto per i più giovani, poter vedere come viene strutturata e curata una collezione (cosa che non coincide necessariamente con il seguire pedissequamente un/il catalogo). E’ indubbio che collezionare monete è spesso economicamente impegnativo (senza ovviamente considerare tutte le altre risorse che bisogna profondere in questa attività); tuttavia è incontestabile che uno dei tanti vantaggi di questo incomparabile hobby consista proprio nel poter raccogliere a vari livelli secondo il gusto individuale nonché le singole disponibilità economiche…In questo la numismatica è molto democratica! In cosa invece – secondo me- questa bella disciplina non è affatto democratica è nel livello di formazione culturale di cui ogni collezionista deve necessariamente essere dotato; è appunto necessario che il collezionista sia quantomeno un discreto conoscitore della storia, dell’arte, dell’economia e di tutto ciò che ruota attorno alla MONETA! “Tornando a bomba” ribadisco la finalità didattica della pubblicazione della mia raccolta che chiaramente non voglio che sia assunta a termine di paragone (sono ben altre le collezioni che meritano questo onore) ma sia solo di stimolo agli altri collezionisti e che dimostri, anche ai più giovani, che anche persone dalle normalissime capacità economiche e, soprattutto, intellettive possono raggiungere buoni traguardi ovviamente senza risparmiarsi quanto ad impegno ed amore per questa stupenda disciplina. La mission del forum è proprio questa…trasmettere la conoscenza e l’amore per il bello… Grazie ancora a tutti e…sotto a chi tocca!!! Stefano
    8 punti
  2. Senza voler offendere nessuno, posso chiedere cortesemente che venga usato il punto interrogativo qualora ce ne fosse bisogno ? Non pretendo le virgole ma almeno il punto interrogativo in quanto spesso cambia completamente il senso della frase, rischiando di dare notizie fuorvianti. Grazie Ciccio 86
    7 punti
  3. Sarebbe bello vedere le foto anche del dritto... Ad ogni modo ho elaborato alcune immagini che potrebbero tornare utile alla discussione e che allego sotto. Tendenzialmente la presenza di bolle, unitamente al modellato evanescente, porterebbe a pensare ad un falso. Tuttavia in alcuni casi le bolle possono formarsi per altre ragioni, tra queste vi poterbbe essere in effetti l'alta temperatura che, talvolta, viene impiegata per pulire rapidamente le monete in mistura. Il processo è esattamente lo stesso impiegato in antico per l'imbianchitura e consiste nel portare ad alta temperatura il pezzo per poi raffreddarlo in una soluzione acida. L'alta temperatura ossida il rame facendolo emergere mentre la soluzione acida funziona da decapante lasciando in vista solo l'argento. Con questa modalità, eventuale umidità e rame sottopelle tende ad emergere; è in questa fase che si formano le vescicole. Però, tutte quelle viste fino ad oggi, presentavano forme e dimensioni diverse, con in genere una curvatura maggiore rispetto a quelle riscontrabili da queste foto e, quelle che esplodono, sono più grandi. Ho esasperato le caratteristiche delle foto per far emergere la struttura del metallo In questo modo emerge la porosità del metallo che ricorda molto da vicino il fenomeno della corrosione selettiva che mira ad attaccare principalmente il metallo meno nobile (rame) preservando l'argento. In questo modo si vengono a formare dei piccoli canion che conservano l'orientamento del flusso del metallo coniato. Purtroppo lo stesso fenomeno si può osservare anche nelle fusioni sebbene, viste con ingrandimenti maggiori, è possibile distinguere gli uni dagli altri. In questa stessa foto si osserva che la frattura in basso a destra forma uno spigolo (verso il nucleo del tondello) piuttosto accentuato che farebbe pensare maggiormente a una coniazione. In questa foto notiamo ancora la conformazione dei canion che sembrano evidenziare il movimento del metallo che da va dalla zona superiore del cervo verso il basso con movimento ondulatorio. infine, in questa foto evidenziamo meglio la forma del cratere che non sembra essere perfettamente sferico ma piuttosto poligonale. ipotesi: 1) le bolle potrebbero essere ricondotte effettivamente a una fusione, a rafforzare l'ipotesi vi è la forte porosità e l'elevata evanescenza dei dettagli, tuttavia i dettagli della frattura evidenziata mal si sposa con la teoria di una cattiva fusione che avrebbe dovuto necessariamente ripercuotersi anche su di essa. 2) le bolle sono la causa di un maldestro restauro moderno eseguito con il medoto del riscaldamento e successivo decapaggio. l'aspetto del poro esploso però non combina con la forma generalmente osservata in questi casi. 3) ci troviamo di fronte ad una normalissimo e naturalissimo fenomeno corrosivo che si è sviluppato in almeno due modi differenti. Si evidenzia la presenza di corrosione selettiva nel 90 % del metallo e di corrosione vescicolare nei punti già evidenziati. Le vescicole si possono generare laddove, sotto lo strato di argento, si verificano delle condizioni corrosive ai danni di porzioni di rame concentrate. La diversa ossigenazione dello starto superficiale (argento) e del substrato (rame), unitamente al diverso potenziale dato dalla natura dei due metalli, provoca una corrosione ciclica che porta al deposito di prodotti di corrosione tra la superficie ed il substrato facendo crescere la vescicola fino a farla esplodere.
    4 punti
  4. Amici, sono lieto di postarvi a quel che conosco io, chiedo anche agli altri conferma, il più bel testone di Francesco dei Medici apparso su collezione e aste pubbliche di sempre. descrizione: Firenze Francesco I de’Medici, 1574-1587. Testone 1583, AR 9,17 g. Busto drappeggiato e corazzato a d. Rv. S. Giovanni Battista seduto di fronte, benedicente, regge con la mano s. una lunga croce astile; sotto, nel giro, 1583. rara che conservazione gli dareste? vi piace? io ero indeciso a prendere il mezzo giulio del Cellini, moneta r3 di notevole importanza storica, ma era un bb+ e vedendo questa me ne sono innamorato subito per la centratura e per i suoi dettagli anche se meno rara e anche se non ha la patina di monetiere, che di solito cerco, non avendo neanche un testone di Francesco in collezione mi son costretto a fare un sacrificio x non lasciarmela scappare via. saluti fofo
    2 punti
  5. Ciao caro Luciano, come solitamente succede mi sei prezioso e devo ringraziarti per questo. Grazie alla tua segnalazione Ho aggiunto alla voce del massaro Fantin Dandolo il motivo della tua giusta datazione. Anche se abbastanza sommariamente riassuntivo per non dilungarmi in una giusta ma lunga cronistoria del massaro in questione e' importante seguire i fatti accaduti attraverso i documenti dell'epoca. hai perfettamente ragione riguardo le oselle dell'anno VII, che venivano omaggiate al Maggior Consiglio in occasione della festa di S.Barbara avvenuta il 4 dicembre purtroppo ho dei problemi logistici per il sito e onestamente vado a rilento a causa della vastita' del tema e per completarlo in maniera corretta come ti avevo allora accennato verbalmente necessito di molto tempo. Spero che tu possa segnalarmi alcune mie manchevolezze in futuro, ti saro' grato. Ciao Luciano, Un saluto cordiale a tutti voi del Forum.
    2 punti
  6. GORIZIA, Alberto IV conte (1338-1374) AR Denaro g 1 Av:/ + ALBERTVS COMES GORICIE Stemma Rv:/ DE ** LV ** ON ** ZE** Croce, e nei quarti stelle e crescenti lunari. RARISSIMA Paolucci 17 - Rizzolli L47 (attribuita ad Alberto II) - CNA K15
    2 punti
  7. Ciao a tutti, spero di fare cosa gradita. Ecco il divisionale con i 5€ d'argento uscito l'8 luglio. Ciao
    2 punti
  8. Non vorrei sembrare essere polemico , per carita' , pero' mi sembra che siamo un po' tutti presi dalla sindrome dei falsi che vediamo quasi dovunque , la moneta esposta per il mio personale parere e' antica autentica , al piu' possiamo obiettare se sia un falso antico con problemi di fusione . Anche perché non vedo che interesse si possa avere a falsificare oggi una moneta , forse antoniniano di Filippo o Gallieno , cosi' comune e brutta .
    2 punti
  9. Ciao a tutti. Ho da tanto tempo questi 500 lire di San Marino la cui particolarità e' un sbaglio di conio come si vede in foto.qualcuno mi può fare una valutazione e dirmi se ha un valore. Grazie mille
    1 punto
  10. Articolo di A.Patrignani tratto da Italia Numismatica n.11-12 1950. Interessante il passo dove viene riferita la coniazione, a fine speculativi, di monete degli anni precedenti al 1931 da parte della Regia Zecca.
    1 punto
  11. Ciao a tutti, Vi presento uno dei miei ultimi acquisti. Cosa ne pensate? Quanto avreste speso per una monetina cosi? :) Purtroppo non e che sia un gran fotografo :( Grazie a chi interverra. -donty-
    1 punto
  12. Appoggio in pieno il consiglio di Corbiniano, ma bisogna dire che dipende molto dal livello di approfondimento che ti interessa. Con Karényi si va ben al di là del semplice dizionario mitologico ed avrai a disposizione un ottimo punto di partenza per studi ancor più approfonditi ed aggiornati. Altra opera da consigliare è "La religione greca di epoca arcaica e classica" di Walter Burket ed in questo caso la lettura è ancor più impegnativa. Per studi abbastanza approfonditi i libri "che contano" offrono solitamente scarso appeal, apparendo come tomi da più di 600 pagine generalmente in edizione economica, ma essendo la religione greca un territorio immenso, partire con una lettura di questo tipo è fondamentale.
    1 punto
  13. K. Kerényi, Gli Dei e gli Eroi della Grecia (2 volumi), Milano, Garzanti 1978 (2ª edizione) --- Efficacissimo. Senza immagini, ma non ne ha bisogno. Il testo ce le fa "scorrere" in continuazione davanti agli occhi, pagina dopo pagina, grazie alla forma narrativa. Trascrivo dalla 4ª di copertina: "É la voce di un colto abitante delle isole greche che in questo libro racconta le antiche tradizioni e i miti foschi e ridenti della sua terra. Lieve finzione, che ha permesso a un grande filologo e storico delle religioni di rinarrarci, con semplicità e schiettezza, 'le storie sugli Dei della mitologia greca sull'origine e le sorti dell'umanità'... un libro di mitologia... per chi... vuole conoscere tutte le storie... e le loro varianti". L'autore, ungherese (1897-1973) "qui ha inteso limitarsi a narrare miti, evitando di offrirci qualsiasi interpretazione". :good:
    1 punto
  14. Speriamo che i restanti 19 pezzi vadano in buone mani così da poter giungere ai collezionisti che non hanno avuto ancora fortuna nel trovarla :good:
    1 punto
  15. Si con un mitra in mano;(
    1 punto
  16. 1 punto
  17. Sicuramente! Ci mancherebbe! E' sempre una soddisfazione tornare a casa dopo aver preso un nuovo pezzo!!
    1 punto
  18. sicuramente è stata lavata perchè una freschezza cosi' su una moneta di oltre 400 anni è quasi impossibile trovarla, sembra sia stata coniata ieri...complimenti @@fofo perchè è una moneta eccezionale...anche io ne sto seguendo una ma in conservazione molto inferiore.....ma bisogna accontentarsi quando c'è il limite del portafogli ;) ancora complimenti
    1 punto
  19. @@fleonardi, molto bella, complimenti, potrei sapere il costo cortesemente. grazie.
    1 punto
  20. Un buongiorno.............. o un per favore e che dire di un grazie ;)
    1 punto
  21. Monetazione molto interessante quella di Gorizia... Per chi volesse approfondirla, oltre al testo di H.Rizzolli, purtroppo in tedesco, segnalo l'articolo di L.Passera sulla RIN del 2004. Sulla storia dei Conti di Gorizia esistono varie pubblicazioni, fra cui quella dell'Editrice Goriziana: W.Baum, I Conti di Gorizia. Il rovescio della moneta postata va ruotato di un quarto verso sinistra. Arka
    1 punto
  22. 1 punto
  23. @@Giov60, la moneta dovrebbe essere questo antoniniano di Filippo l'Arabo. Se può interessare, Vi posto le percentuali di composizione dell'antoniniano, pag. 235 http://books.google.it/books?id=NJMcQ3az2KUC&pg=PA235&lpg=PA235&dq=composizione+antoniniano+filippo+l%27arabo&source=bl&ots=MaHxRBdoEc&sig=xmniGPKV Saluti
    1 punto
  24. Aggiungo un'ulteriore immagine in cui si evidenzia la direzione di flusso del metallo. NB: la direzionalità del flusso è generalmente associato alla coniazione ma per dovere di cronaca è bene ricordare che anche nelle fusioni a temperature troppo elevate o prolungate per lunghi lassi temporali, provoca un accrescimento anomalo dei grani che si sviluppa dal punto più caldo (nucleo) verso le zone in cui il calore tende a disperdersi per dissipazione. La struttura assume quindi una forma allungata e raggiata che però tende ad avere grani più grandi nei punti che si raffreddano dopo e grani più piccoli dove si raffreddano prima.
    1 punto
  25. Vediamo se riusciamo a creare da queste immagini di questa moneta e di questa monetazione che secondo me sono fantastiche in una opportunità di conoscenza in primis per il sottoscritto e per tutti, credo che la monetazione di Gorizia dei Conti non sia conosciuta ai più, conosco abbastanza Aquileia, Trieste, Gorizia no. Allora la moneta pur con la mancanza di tondello ti permette di vedere bene sia l'iconografia, che le leggende, sembra rara e anche di un certo valore non solo storico, ma anche commerciale. Vedo la scodellatura che vedevo anche in Aquileia e Trieste, vedo uno scudo di Gorizia e Aquileia, vedo simbologie presenti precedentemente in Trieste e dall'alto valore simbolico, i crescenti, le stelle, come la inquadrate per stile rispetto a queste due altre monetazioni e anche a livello storico come la inserite ? Mi sembra che i Conti di Gorizia fossero in guerra con Aquileia e Venezia, ho letto bene :blum: ? Trasformiamo se riusciamo, grazie a chi postato questa splendida moneta, il tutto in un momento di divulgazione, che è poi lo scopo primario del forum, far conoscere e raccontare.....ovviamente da chi la conosce questa monetazione :blum:, grazie a chi vorrà farsi avanti cercando di illuminarci un po' di più.....
    1 punto
  26. Allora regalata, hai buon fiuto. Sent from my GT-I9505 using Lamoneta.it Forum mobile app
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  27. 1 punto
  28. Ah si è vero, me lo ero dimenticato. Un vero affare! :girl_devil:
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  29. La vittoria calcistica del popolo germanico è senz'altro dovuta alle magie dei druidi i quali hanno fatto schierare nelle fila della squadra teutone una merda sacra ed in più grazie al tanfo della camicetta dell'allenatore mai cambiata da che ha avuto l'incarico di allenare la selezione tedesca ed a quello del completino rouge ,mai cambiato dal suo primo mandato,della Merkel Ribadisco che si è visto un gioco del calcio schifoso forse dovuto al fatto che i giocatori in campo passavano metà del tempo di gioco a rimirarsi sui mega screen degli stadi in cui giocavano e l'altra metà del tempo a dare qualche calcio alla sfera per far si che potessero essere immortalati sui mega screen --Salutoni -odjob
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  30. Le bolle da fusione nei falsi si formano perché le cavità sono presenti nel gesso refrattario e la temperatura del gesso e' costante, il metallo essendo inglobato a queste temperature non esplode mai,al contrario di un riscaldamento superficiale che subisce variazioni di temperature e causa l' effetto vulcano. Saluti Babelone
    1 punto
  31. Si tratta di una moneta di Kelse (attualmente Velilla del Ebro, Zaragoza). Castulo (KASTILO) in iberico é scritto in maniera totalmente diversa (i caratteri iberici sono spesso sillabici e non alfabetici, e non hanno molto a che vedere con cio' a cui assomigliano...). La forma di alcuni caratteri della legenda non la pongono tra le primissime emissioni (della prima metà del II sec. a.C.), ma piuttosto dalla metà del II sec. in poi. Purtroppo la conservazione non aiuta ad una classificazione puntuale, cosi' come l'assenza del peso. Stante il modulo puo' accostarsi tanto all'unità locale (che era di circa 11 grammi) coniata fino al 133 a.C. e poi durante la transizione II-I sec. a.C., quanto agli "assi" coniati tra il 133 a.C. e la fine del secolo (circa 16 grammi). La moneta di Eliodoro (che non é di Castulo bensi' di Kelse pure lei...) é un'emissione ritenuta pompeiana, caratterizzata dalla legenda in caratteri latini al dritto, e datata al 45-44. Successivamente Kelse diverrà Colonia Lepida e fino al 27 a.C. conierà emissioni, molto diverse, con i nomi dei magistrati romani. Personalmente sono propenso a considerare iberiche le emissioni che presentino esclusivamente caratteristiche iberiche. Quali il pezzo di @@gpittini ed il seguente, apparentemente oversize visto che pesa quasi 19 grammi, ma che ci assomoglia, e che sono portato a datare all'ultimo quarto del II sec.
    1 punto
  32. Si tratta di un'emissione della zecca di Eritre, nella Ionia. La scritta su quattro righe si riferisce al nome del magistrato e del suo genitore. Es.: IONIA, Erythrai. Circa 260-230 BC. Æ (16mm, 2.46 g, 12h). Gnotos, son of Hekatonymos, magistrate. Head of Herakles right, wearing lion skin / EPY/ ΓNΩTOΣ/ EKATΩN/YMOY in four lines. Kinns 213; SNG Copenhagen 641. VF, brown patina. apollonia
    1 punto
  33. @@maxxi, Concordo sulla tua opinione, ma te pensa che ancora continua a lavorare e portare la storia nei nostri occhi.
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  34. Quarto titolo alla germania, il titolo rimane in europa.
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  35. @@TARAS Hoi Nicoooooo........ non è che ci prendi gusto .??
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  36. @@marco91 Io questa l'ho presa in un lotticino perche il prezzo era ottimo. Prima prendevo monete spesso in bassa conservazione, ora invece preferisco spendere un po di piu ma prendere monetine in alta conservazione ad eccezzione di quelle molto rare come littori ed elmetti... :) -donty-
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  37. Sono fuori dai miei confini (e anche dagli attuali confini italiani) ma penso si tratti di un bissolo di Bellinzona descritto dal CNI fra le emissioni a nome di due cantoni (Schwitz e Uri o Schiwtz e Unterwalden). Nel dritto io leggo distintamente URA.UNDER e nel verso quello che resta della scritta MONETA allego estratto dal CNI per confronto e il link a un recente passaggio in asta http://www.deamoneta.com/auctions/view/57/1197 ciao Mario
    1 punto
  38. Ciao Patrizia, la medaglia napoleonica è quella indicata da Bavastro. E' una decorazione portativa comune, la si può trovare in vendita per 20/30 euro, ti allego una foto dalla quale puoi vedere anche i colori del nastro a cui è appesa. Ti chiedo se ti è possibile inviare una foto migliore di quella che dovrebbe commemorare la corazzata Roma, ho provato ad ingrandirla ma è a definizione troppo bassa e quindi risulta sfocata. Sulla terza, l'identificazione compare sulla medaglia stessa : attiene ad un istituto scolastico genovese e fuori di Genova non credo abbia un gran mercato. Come ha detto Giovanna, se ne hai ancora è meglio aprire per ogni medaglia una singola discussione. Un saluto cordiale. @@patrizia62
    1 punto
  39. Stasera spero vinca la Germania così che il trofeo possa rimanere in mano europea per altri 4 anni.
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  40. Oggi i mondiali di calcio in Brasile si concludono Personalmente spero vinca l'Argentina per un fatto di simpatia verso il popolo argentino,perchè non ha vinto i Mondiali come la Germania, e perchè mi stanno simpatici Maradona ed il Papa. Paragonare Messi a Maradona è un peccato da scomunica.Messì è un prodotto pubblicitario,ha vinto i palloni d'oro ma in un momento in cui il calcio è malato(prova ne sia il gioco latitante durante i mondiali). Ma ciò di cui mi interessa parlare è dell'enorme quantitativo di denaro chè è stato buttato nella costruzione degli stadi in Brasile.Ho visto su Focus TV il sangue sputato dagli operai che hanno costruito gli stadi di Rio,diciamo che il Maracanà l'hanno ricostruito,e dagli operai che hanno costruito quello di Manaus. Quando sarà tutto finito molte località dove sono state costrute queste"cattedrali nel deserto"o nella foresta amazzonica che dir si voglia,non avranno più cosa farsene.Mi si dirà che i mondiali sono serviti per costruire anche delle infrastrutture che miglioreranno le condizioni di vita dei brasiliani(ad esempio,per portare corrente a Manaus sono state costruite due strutture alte ciascuna come la torre Eiffel,nel punto meno largo del Rio delle Amazzoni),ma il rapporto denaro speso utilmente con quello speso inutilmente è nettamente a favore verso il secondo. --Salutoni -odjob
    1 punto
  41. Confermo essere ancora in vendita..bisogna chiedere se è completa di astuccio..sembrerebbe di si. simone.
    1 punto
  42. Ciao, la divisionale 1988 è tra le più care..però fino a 5-10 giorni fa su eb un negoziante la offriva a 103 euro(spedizioni incluse)..per me un ottimo prezzo. simone.
    1 punto
  43. E' questo il bello.....e vale per tutti. ;) luciano
    1 punto
  44. i tedeschi in finale saranno come dei buldozer.
    1 punto
  45. Qualcosa fuori dal normale...
    1 punto
  46. Per quanto riguarda più in generale i bottoni delle divise dell'esercito borbonico le variabili da considerare sono molte di più, dal corpo d'arma in considerazione al tipo particolare di uniforme (grande uniforme, piccolo uniforme, uniforme di gala, mezza gala, uniforme da lavoro, etc.) A prescindere dai corpi, normalmente l'uniforme consisteva in un abito di panno con code di lunghezza variabile (a seconda del grado) chiuso da 9 bottoni di metallo bianco (stagno) o giallo (ottone), argentati o dorati per gli ufficiali, a seconda del reggimento e della specialità. La completavano i pantaloni, i copricapi e le sciarpe. Spesso i bottoni recavano il simbolo del corpo armato di cui completavano l'uniforme. I Granatieri della Guardia Reale, ad esempio, avevano divise con bottoni in ottone su cui era impresso il numero 1 o 2 a seconda del reggimento di appartenenza. Nella fanteria di linea, i bottoni (gialli o bianchi) servivano a distinguere, in combinazione al colore delle mostre, il reggimento di appartenenza tra i nove esistenti. I reggimenti siciliani avevano ad esempio sempre i bottoni bianchi. I bottoni dei Cacciatori erano pure in ottone con l'impronta di una cornetta e numero del battaglione. Per quanto riguarda la Cavalleria, il bottone dorato distingueva il primo reggimento Re da quello Regina che portava bottoni argentati. I bottoni degli Artefici Pompieri recavano "una tromba a fuoco", come recita il decreto istitutivo del corpo del 1833. Un regolamento del dicembre 1830 disciplinava in particolare i distintivi di grado per i soli ufficiali. Il tipo di bottone era normalmente associato al tipo di spallina, come segue: "I colonnelli, tenenti colonnelli, e maggiori, togliendo gli attuali distintivi da' paramani de' di loro uniformi e soprabiti faranno uso parimente di due spalline, tanto sul piccolo che sul grande uniforme (ma non mai sul soprabito); e saranno di oro per quelli che hanno il bottone di oro, e viceversa, ad eccezione però de' soli corpi della fanteria della guardia reale, i quali quantunque abbiano il bottone di oro, pure dovranno far uso delle spalline d'argento". Sulla parte piana delle spalline, infatti, era ricamato uno scudetto con un numero variabile di gigli sovrastati da corona, che serviva a distinguere il grado: tre gigli per i colonnelli, due per i tenenti colonnelli, un solo giglio per i maggiori, in oro o in argento a seconda del corpo, come illustrato dall'apposita tavola che accompagnava il regolamento: Ignoro se i bottoni seguissero lo stesso schema o presentassero piuttosto un simbolo allusivo del corpo di appartenenza. Del resto, il decreto sembra sorvolare sui bottoni, forse disciplinati da appositi regolamenti interni ai diversi corpi. A scapito dei bottoni di fattura "straniera", le divise napoletane erano invidiate da tutta Europa, al punto che il tessuto tinto per i pantaloni "color di robbia" (una tonalità di rosso) a bande bleau prodotto a Napoli per il reggimento Lancieri fu esportato in Francia per i calzoni della fanteria di linea francese.
    1 punto
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