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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/25/14 in tutte le aree

  1. Spero di fare cosa gradita nel postare le foto di questa piastra 1832 (Rara) periziata SPL. Trattasi dell' ultimo acquisto da celibe avvenuto qualche mese fa ;)
    2 punti
  2. ...e fu la più grande falsificazione di massa della storia Correva l'anno 1789 e, dopo la presa della Bastiglia, tra i primi provvedimenti presi dai rivoluzionari, ci fu quello di nazionalizzare gli ingenti patrimoni del clero, il più grande proprietario terriero di Francia, che possedeva il 10% dei territori del Paese. L'Assemblea Costituente decise, nel novembre 1789, di mettere all'asta questo ingente patrimonio, per colmare il debito pubblico e sanare il deficit dell'economia francese. Per vendere così tanti beni era necessario però molto tempo, durante il quale le casse dello Stato avrebbero potuto svuotarsi; per evitare questo, il 19 dicembre si decise di creare dei biglietti il cui valore era assegnato in riferimento ai beni del clero: nacque così l'Assegnato (Assignat). Da quel momento, chiunque desiderava comprare dei beni nazionali doveva farlo attraverso gli Assignats emessi dallo Stato, permettendo a quest'ultimo di impossessarsi di moneta prima ancora dell'effettiva vendita del bene. Effettuata la vendita, gli Assegnati sarebbero ritornati nelle mani dell'emittente per essere distrutti. I primi biglietti avevano un elevato valore (1.000 livres) che non li rendeva idonei a essere messi in circolazione tra la popolazione, ma il loro scopo principale era di far rientrare la maggiore quantità possibile di moneta nelle casse dello Stato. Il valore totale della prima emissione fu di 400 milioni di livres. Le prime emissioni erano stampate su carta leggera, su un solo lato, e portavano l'effige del re e il sigillo a secco di Stato, ed erano firmati a mano. Due anni dopo, si ricorse alle firme riprodotte a stampa, e con la definitiva caduta della monarchia il ritratto del re fu sostituito da emblemi repubblicani. Fin dall'inizio gli Assignats incontrarono opposizioni di varia natura. Da quella dei membri del clero e dei nobili fuggiti all'estero, che avviarono una decisa campagna controrivoluzionaria, riuscendo a convincere molti commercianti francesi a non riconoscere all'Assegnato una funzione di mercato, alle varie correnti politiche interne, divise tra chi avrebbe voluto raddoppiare le emissioni, e chi invece paventava una disastrosa inflazione. La polemica coinvolse anche le classi più popolari che, in gran parte analfabete, non erano capaci di leggere le cifre sui biglietti, e rimanevano ancorate alla moneta metallica, che andava però scomparendo. L'inflazione cominciò quando, da una parte, i fuoriusciti iniziarono a far arrivare in Francia valanghe di biglietti falsi, dall'altra, gli stessi francesi, città, paesi, imprese private, e perfino trattorie, si diedero a stampare biglietti di propria emissione, con i quali effettuavano i pagamenti. In ogni cantina si trovavano tamponi per riprodurre la cartamoneta rivoluzionaria, e carrettate ne arrivavano dalla Svizzera e dall'Inghilterra. Nel 1793 erano in circolazione 4 miliardi di Assignats, in buona parte falsi, che ormai nessuno provava più nemmeno a riconoscere, tanto era diventato facile, per chiunque, farne di uguali a quelli veri. Né arrestare qualche falsario ogni tanto serviva a scoraggiare le contraffazioni, anzi, la cosa più clamorosa di questa storia, è che proprio nelle prigioni parigine si aveva la più intensa fabbricazione di Assegnati falsi, attraverso l'emissione in serie di biglietti di ogni genere. Una produzione così accurata che l'amministrazione finanziaria della Convenzione ritenne di essere non danneggiata, ma aiutata nel suo immenso compito di porre le fondamenta del nuovo credito rivoluzionario. In ogni camerata delle prigioni lavoravano fino a 50 falsari, alla Conciergerie, la famosa prigione che ospitò, tra gli altri, Maria Antonietta, Danton e Robespierre, si facevano anche i turni di notte mentre un ex-banchiere dirigeva il lavoro. I carcerati erano abbondantemente dotati di pennini da disegno, punteruoli da incisione, inchiostri, carta e caratteri da stampa. Questi ultimi potevano essere usati solo da pochissime persone, perché la maggioranza della popolazione era, come detto sopra, analfabeta. Le camerate non erano chiuse così che le lavorazioni avvenivano attraverso un andirivieni collettivo che si prolungava anche all'esterno del carcere: non era raro, infatti, il caso di detenuti che uscivano per smerciare i loro prodotti e poi rientravano tranquillamente in prigione. La carta era fornita da due diverse cartiere, i cui incaricati entravano alla Conciergerie per ricevere gli ordinativi, che venivano regolarmente e tempestivamente pagati con biglietti falsi. Le stesse cartiere provvedevano poi, a stampa avvenuta, al ritiro e alla distribuzione della merce Alla fine della loro breve esistenza, che si può datare al 19 febbraio 1796, giorno in cui furono pubblicamente bruciate le matrici per la stampa, si calcola che la quantità di Assignats legalmente emessi avesse superato i 40 miliardi di franchi...nessuno potrà mai sapere quanti erano, invece, quelli falsi Nella foto, dal web, un Assignat, falso, da 300 livres. E' un'emissione del primo periodo, di quelle che portavano ancora il ritratto di Luigi XVI. petronius
    2 punti
  3. @@Sam, comune valore compreso tra i 3/8 euro
    2 punti
  4. Ringrazio l'amico Sebastiano per l'intervento che ha chiarito perfettamente quanto intendevo dire. Dico solo che abbiamo (e mi ci metto anche io) abituato male i collezionisti a dare perizie e consulenze al volo su qualsiasi moneta con il rischio di prendere degli abbagli. Come diceva il mio maestro Angelo Bazzoni "Il posto peggiore per sigillare monete è Verona: poca luce, molta calca, stanchezza per la lunghezza del convegno". Questo penso sia proprio un esempio lampante.
    2 punti
  5. Io, pur se in cattive condizioni li ho in collezione. Sono le prime monetine, quindi il primo amore, che ho trovato casualmente in un vecchio baule. :air_kiss: Il Grano Cavalli secondo voi è del 1790?
    1 punto
  6. Ciao! Una cosa è certa....le bollicine, quest'anno, vanno di gran moda. :pleasantry: luciano
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  7. Spettacolare il menù del 3 ottobre. Chissà quelli degli altri giorni ... a trovarli ..! Approfitto per aggiungere qualche dettaglio organizzativo sull'evento. Magari sono cose già note, ma in questa discussione dedicata solo al congresso non sfigurano. La mensa organizzata per ospitare fino a 400 persone, era servita al palazzo Cellammare a via Chiaja. Il pranzo servito alle ore 15 (nella migliore tradizione napoletana) era composto come visto nel menù indicato da Francesco, da una zuppa, cinque portate, frutta e intermezzi (entremets) caffè e sorbetto. Prezzo 60 grana. Vino da pasto compreso nel prezzo, quelli di lusso alla carta. I camerieri venivano pagati dal Comune quindi "è loro severamente vietato domandare o ricever mancia". Nello stesso palazzo Cellammare di sera gli ospiti potevano socializzare, leggere e ascoltare la musica diffusa dal giardino adiacente. La macchina organizzativa fu impeccabile. I prezzi degli alberghi erano uniformati in base alla categoria di appartenenza. Il soggiorno in una doppia di 1^ cat. era di 80 grana al giorno. La singola 60 grana. Il soggiorno in alberghi di 2^ -25%, di 3^ -50%. Gli ospiti illustri non furono lasciati mai soli: in ogni albergo risiedeva un deputato del Municipio "perché gli scienziati s'indirizzino a lui in tutte le quistioni che potessero nascere con l'albergatore" mentre fu stampato un "libriccino" per i Forestieri con ogni informazione utile ai frequentatori del congresso dal quale provengono le notizie citate in questo intervento.
    1 punto
  8. non avevo colpevolmente fatto caso al peso indicato in 3,5 g. ( corretto ma 1 po' abbondante forse ). le bollicine su una moneta non sono mai di buon auspicio ma potrebbe trattarsi di residui da conio ruggine ? le ultime emissioni della zecca veneta sono particolarmente poco curate o dettagliate.
    1 punto
  9. Si, ma vedresti dei segni! o di scorrimento, o di scaldatura. qua non si vede nulla! o almeno io non vedo nulla! dite che e' stata manomessa di qua, di la, ma ditemi dove!
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  10. Grazie @leonumi67, in effetti le prime foto fatte in zona ombrosa erano proprio grigiastre e traevano in inganno. Saluto!
    1 punto
  11. È originale , di lodovico manin. Scusa, ma le foto rivelavano ben altro della realtà!
    1 punto
  12. Il forum deve servire anche a questo, a donare ai giovani sapere e esperienza, cercando di stimolarli con racconti e nozioni, che potrebbero arricchire il loro bagaglio culturale e servigli per lo studio, nel contempo dovremmo lavorare insieme per far si che questo avvenga, altrimenti la parola futuro per la Numismatica dovrà essere solo una remota ipotesi... I giovani siamo noi, questo non dovremo mai dimenticarlo, senza di loro a chi doneremmo il nostro sapere acquisito sino a oggi, una eredità troppo importante per essere persa nella pseudo cultura avvenire... Eros
    1 punto
  13. @@marco91 BB senza infamia e senza lode :)
    1 punto
  14. @@marco91, Il 5 lire postato è del 71 e non del 72, comunque a mio parere foto quasi buona, la moneta come conservazione direi un BB+. saluti da nando12
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  15. In quel caso vedresti dei segni di "strofinamento" sulla plastica della bustina (perche' lo spazio per passare e' irrisorio e la plastica viene sforzata), invece non si vede, anzi, la plastica sembra perfetta. Su Rene', cerchiamo di evitare il "mirror climbing" ;)
    1 punto
  16. Nessuna fretta, pure io sono ora fuori della mia libreria. Nel frattempo ho notato che Elena Baldi, dell'univeristà di Bologna, ha appena redatto il catalogo intitolato "Ostrogothic coinage in the British Museum", 2014. Purtroppo non so dove reperirlo e praticamente esiste solo la notizia dell'autrice su Academia.edu. Comunque gli esemplari presenti nel medagliere del British Museum sono ora classificati sia con Baldi oltre che con il solito Metlich. Mi sono divertito a scaricare le monete di Badula in argento presenti nel British Museum. Ci sono mezze silique e quarti di silique, soprattutto a nome di Anastasio e le schede del BM li attribuiscono tutti a Ticinum (meno il quarto di siliqua con la stella, che è attribuita a Ravenna). Sarebbe utile il nuovissimo studio della Baldi per vedere come ha sistemato le varie emissioni, compresi i nummi in rame. Ecco le immagini dal BM, seguendo l'ordine del Metlich (ulteriori dati sono presenti nei nome dei files allegati): 1/4 siliqua a Ravenna, a nome di Giustiniano, g. 0,55, e mancante in Medlich (essendo stato acquistato dal museo nel 1986 da Mildenberg) 1/4 siliqua a Ticinum, a nome di Giustiniano, g. 0,39 = Metlich 67 1/2 siliqua a Ticinum, a nome di Anastasio, g. 1,28 = Metlich 70a 1/2 siliqua a Ticinum, a nome di Anastasio, g. 1,36 = Metlich 70a 1/2 siliqua a Ticinum, a nome di Anastasio, g. 1,23 = Metlich 70a 1/2 siliqua a Ticinum, a nome di Anastasio, g. 1,08 = Metlich 70b 1/4 siliqua a Ticinum, a nome di Anastasio, g. 0,58 = Metlich 71a 1/4 siliqua a Ticinum, a nome di Anastasio, g. 0,42 = Metlich 71a 1/4 siliqua a Ticinum, a nome di Anastasio, g. 0,63 = Metlich 71b 1/2 siliqua a Ticinum a nome di Anastasio, g. 1,38 = Metlich 72a 1/2 siliqua a Ticinum, a nome di Baduila, g. 1,40 = Metlich 73 Si nota già un'ampia varietà di stili…. e noto che sulle mezze silique è molto costante REX, mentre sui quarti di siliqua, a nome di Anastasio, prevale RIX. Ma è corretta l'attribuzione a Ravenna, fatta dal British Museum (e penso sulla scorta della Baldi), per il primo quarto di siliqua qui illustrato?
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  17. Ho sentito parlare anche di altre ipotesi riguardanti fori come questo che non contemplavano necessariamente l'utilizzo come monile. Generalmente per un monile si cercava di praticare un foro potrei dire un pò più "discreto" di quello dell'esemplare di cui sopra, generalmente posizionato a ore 12. Pare che i cambiavalute e gli operatori in genere usassero "inchiodare al loro banco" i vari tipi di luigini in modo da averne sott'occhio le impronte e poterli riconoscere. Non conosco personalmente la validità e le basi di questa affermazione da poterla sostenere se non per sentito dire, tanto più che spesso queste monetine oltre che per monili venivano utilizzate anche come decoro e ornamento delle vesti, immagino che negli anni e nella loro moltitudine abbiano subito i fori più disparati e da mani più o meno esperte. Anche se sarò OT appena possibile provvederò a postare un esemplare che grazie ad una sua particolarità è stato evidentemente usato come pendaglio.
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  18. non capisco dove sia l'errore.
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  19. Avete ragione entrambi, i collegamenti tra monete e medaglie ed arte sono infiniti ed enormi, spesso queste diventavano piccoli capolavori artistici, frutto dell'abilità e del genio di alcuni artisti, è giusto ogni tanto cercare di far vedere nei vari commenti che ci capitano quasi ogni giorno il lato artistico, a volte ci facciamo prendere molto dalle conservazioni, stime .....e poi non cogliamo quanto di artistico abbiamo tra le mani.....il bello è poi quello secondo me....
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  20. Non entro nel merito di questioni "personali" ma posso solo constatare due cose. La prima e' la neutralità dell'intervento di Elmetto2007, non ho trovato niente di offensivo o lesivo nel suo discorso, anzi ho sempre stimato i suoi precisi interventi nel forum, ma dall' altra parte a difesa del Sig. Filisina e' difficile che abbia periziato come MB una moneta palesemente migliore come conservazione dunque opterei per la sostituzione della moneta dalla bustina. Un buon pomeriggio ad entrambi Sent from my JY-G3 using Lamoneta.it Forum mobile app
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  21. Spero di fare cosa gradita postando questa mezza siliqua dell'asta Hess-Leu 45 (12-13 maggio 1970), n.739 del peso di g 1,18. Arka
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  22. E' una moneta piuttosto comune, io stesso ne ho una decina di esemplari di questa tipologia. E' invece raro trovarla in buone condizioni considerando il quantitativo di tempo che hanno circolato.
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  23. Per quello che riguarda Andorra per ora basterebbe l'emissione delle monete comuni senza il bisogno della CC.
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  24. Una identificazione interessante ! Ho letto più volte che gli emigranti che lavoravano in aziende e fattorie spesso isolate erano in pratica obbligati ad acquistare i generi di necessità in uno "store" gestito dalla stessa Impresa, per cui i proprietari dell'Impresa realizzvano così un ulteriore guadagno, sfruttando i propri lavoratori. @@Corsodinazione
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  25. Non mi dilungo per non andare OT, ma a me han rubato due buste in 2 mesi, dirette allo stesso cliente, nello stesso centro di smistamento della stessa città.... Prima di questi episodi mai successo nulla. Ma le monete di un certo valore si spediscono e ritirano con corriere blindato (io personalmente usi la Securpol) e le spedizioni postali si assicurano con ditta esterna, mai fare l'assicurata delle poste, perché non coprono per furti smarrimenti manomissioni ed altro.... In pratica non coprono nulla... Inviato da un device_name utilizzando your_app_name App
    1 punto
  26. Il Dottor Simone Rocco di Torrepadula (@simonesrt) avrà perso il conto degli esemplari spediti a mezzo posta tramite la sua casa d'asta.... Come dici? Io ritengo giusto che qualsiasi collezionista debba pretendere la stima e perizia del proprio esemplare, infatti ai convegni non mi nego mai (solo se mi portano un esemplare falso posso rifiutare), ma condivido pienamente quanto detto da "papà Simone" (come lo chiamo io), perché ci sono pezzi che giocoforza meriterebbero molta più attenzione... Saluti. Sebastiano Mazzarino Inviato da un device_name utilizzando your_app_name App
    1 punto
  27. eccolo! :)) (ieri sera era in lavastoviglie..)
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  28. Contribuisco alla biblioteca con parte dei miei libri numismatici (fino al 2010, il resto "dovrei" continuare ...) MIEI LIBRI.files.zip roth37
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  29. @@simonesrt hai mai provato a mandare un cavallino da periziare o già periziato per posta ? ......immagina quello che possa succedere con un'aratrice o qualcosa di più importante . Ai convegni è legittimo che un perito prenda un abbaglio , causa anche la stanchezza e caoticità del momento ,tutto sta nel "sentirsela" da parte del perito . Può o meno rifiutare la perizia , dando appuntamento nel suo studio . Saluto
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  30. Caro Massimo, hai tutta la mia comprensione e stima. So benissimo cosa succede ai convegni per le perizie: portano le monete più difficili per avere pareri (quasi sempre gratuiti) e poi chiedono di sigillarle seduta stante, quasi senza lasciare il tempo di verificare approfonditamente. L'unica possibilità è chiedere il parere a qualche collega così da confortare o meno la propria opinione. Bisognerebbe fare come i filatelici (dai quali potremmo imparare tante cose): vuoi periziare una moneta? Bene, me la lasci, ti faccio una ricevuta e me la paghi, tempo 7 giorni te la spedisco per assicurata. Questo dovrebbe essere il modus operandi, per poterla analizzare bene e cercare di limitare al massimo gli errori. Quanto poi alla moneta in questione lascio ad altri le considerazioni, dico solo che chi non lavora non sbaglia e forse un minimo di cautela nel dare certi giudizi andrebbe tenuto, ma questo è un discorso vecchio.
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  31. identificazioni mi sembrano corrette. Quanto al loro valore, è prossimo allo zero.......
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  32. Certo, perchè fossero state le caravelle in Ag a 7, ma pure a 8 a 9 a 10 euro al kg avevi la fila fuori la porta :crazy: :crazy: :crazy: le potresti vendere a questa gioielleria.. il prodotto è esaurito :blum: :blum: :blum: http://www.theshoppingchannel.com/Jewels-of-Italy/Drop-Earrings/Authentic-Italian-500-Lire-Coin-Drop-Earrings/pages/productdetails?nav=R:473912,N:104361,E:11694213
    1 punto
  33. Stiamo cercando di trovare una chiave che permetta di comprendere il senso di questa codificazione, costruendo matrici su matrici, ma per ora siamo in alto mare. Ma prima o poi riusciremo a decodificare questa notazione così particolare. Ormai abbiamo un data-base di alcune migliaia di nummi vandali (foto e dati ponderali) e il nostro studio trova in esso uno strumento imprescindibile e fondamentale.
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  34. ho letto tutte cose intelligenti...mi siete davvero piaciuti :) i miei consigli sono: - essendo una moneta "importante" NO al fai da te se non sei più che esperto; - se l'acquisto risale a non troppo tempo fa (6 mesi o giù di li) io contatterei CNG. sono venditori seri e hanno una reputazione. l'eventuale cancro del bronzo non si fa dal nulla nell'arco di una notte come i funghi porcini :) , loro lo sanno, e se era stato coperto da qualcosa (non da escludere) non è per forza detto che lo abbiano fatto loro, quindi potrebbero venirti in contro in qualche modo. - in ogni caso prima fai fare una verifica autoptica da un esperto. Su questo sito ci sono tanti e bravissimi esperti, ma lavorando su una foto, tutti possiamo "toppare"...solo chi prende in mano la moneta può farti la diagnosi "vera" se il danno non è profondo, e potrebbe benissimo essere superficiale / poco profondo, il restauro e la "messa in sicurezza" sono più che fattibili con ampia soddisfazione in bocca al lupo ps...NO al fai da te se non sei esperto!!!!!! :) ciao
    1 punto
  35. Ragazzi, ecco un sunto: dai primi rumors sugli euro andorresi ad oggi! Non corrisponde forse questo alla realtà? €urocollezionista appena scopre che l'Andorra emetterà monete euro proprie: €urocollezionista appena pensa al fattore "speculazione": €urocollezionista appena vengono aperte le prevendite delle monete: €urocollezionista appena vede l'organizzazione del servizio numismatici.: :fool: €urocollezionista appena pensa alle monete €uro d'Andorra in luglio 2014: :aug: :bash: :m249:
    1 punto
  36. Capito. Ti ringrazio della cortese precisazione, caro Francesco. Temevo di non aver individuato nella foto qualche elemento distintivo per l'identificazione della zecca. Per quanto mi riguarda, pertanto, pur rimanendo assolutamente aperto ad ogni novità derivante da nuovi studi, continuerò a considerare queste monete della zecca di Napoli.
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  37. Si tratta di un quattrino di Mantova (un tempo attribuito a casale) per Ferdinando Gonzaga periodo post cardinalizio http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-FPP/2 ciao Mario
    1 punto
  38. grazie maria ,grazie roy....... :good: ....se vedo bene al meno 186 ap.j.c :) .....ma che mistero.. :blink:
    1 punto
  39. Ciao Raffaele, l'utente mero mixtoque certifica questa moneta napoletana come zecca di Lanciano perché mancano le sigle dei maestri di zecca, tutte le monete senza sigle sono a suo dire Lanciano. Personalmente ho molto rispetto di chi scrive la sua e le opinioni degli altri vanno rispettate giuste o sbagliate che siano per tanto non risponderò in questa discussione al fine di mantenere la tranquillità ma vorrei rivolgere un appello allo staff che ha giustamente ripulito questa discussione perché è importante che al di là della libertà di parola venga rispettata il più possibile la classificazione di monete attenendosi alla letteratura ufficiale e scientifica evitando le pubblicazioni basate sulle sole teorie personali edite al solo scopo di creare la novità. Quanto appena ho scritto sembrerebbe una banalità ma è fondamentale e questo perché se così non fosse dovremmo ben presto trovarci ad accettare e rispettare per quieto vivere interventi nel forum di utenti che asseriscono che il Colosseo venne costruito prima delle piramidi.
    1 punto
  40. Sposto in Zecche straniere. Sulle cob coins @@rorey36 aveva pubblicato un interessante studio in questa discussione: http://www.lamoneta.it/topic/89941-macuquinas-monete-coloniali-spagnole/ petronius :)
    1 punto
  41. Ciao :) Le monete sono autentiche... Sono definiteCobs o macququinas quelle monete coniate nelle colonie spagnole con l'utilizzo del martello. Qui puoi trovare informazioni più dettagliate: http://es.m.wikipedia.org/wiki/Macuquina La sezione però è sbagliata essendo monete moderne e non antiche :P un moderatore provvederà a spostarla nella sezione in cui ti verranno date altre risposte.
    1 punto
  42. @@miza non quando la pulisci nel liquido (ad immersione): il liquido mangia un pò tutto, sia le placche verdi, che la patina... dopo 10 secondi la colorazione è omogenea, le placche spariscono, ma i buchi rimangono. Ho visto personalmente più di una moneta lavata con questo metodo (prima e dopo il trattamento), e ti posso garantire che se non ci fossero i buchi, non potresti dedurre che abbia avuto il cancro...!! In genere tutte le monete lavate hanno micro segnetti diffusi che vedi alla lente, ed anche questa, se ci si guarda bene, li ha a mio parere, se fosse una corrosione ci sarebbe stato anche un leggero alone di diverso colore attorno al difetto.
    1 punto
  43. Secondo me è un quattrino, ti riporto anche il riferimento al MIR. Moneta sicuramente rara, non riportata nel CNI, per quanto riguarda il segno, potrebbe essere il MIR 22 identificato come testa di lupa, (dal disegno sembra più una testa di maiale ed è disegnato rivolto a sinistra) da ciò che si vede, comunque non escluderei il cane. Moneta di sicuro interesse. Spero di essere stato esauriente, in caso contrario puoi contattarmi direttamente.
    1 punto
  44. Il 14.07 mi sono abbonato per la prima volta alla rivista Panorama Numismatico pagando l' abbonamento tramite CC postale. Avevo pensato, visto le vicinanze delle ferie, di ricevere il primo numero a Settembre, invece ieri ho trovato, con piacevole sorpresa, nella casella il numero di Luglio/Agosto. Se il buongiorno si vede dal mattino............... Grazie per la velocità.
    1 punto
  45. La versione originale non si è tramandata integralmente ma alcune parti sono giunte mediante quanto riportato da Ulpiano nel suo Digestae: Quindi la contraffazione monetale delle monete d’argento era considerata un crimine e allo stesso modo era considerato proibito il loro utilizzo. Il testo non specifica se tale considerazione era rivolta verso le monete false auree (e io ci aggiungerei anche quelle bronzee) anche perché durante il periodo repubblicano queste non erano coniate dalla zecca di Roma. Durante le campagne militari i comandanti dotati di imperium potevano emetter monete; nella legge ci sono riferimenti ai controlli sulle quantità di metallo utilizzate dai vari fabbri delegati alla coniazione. La punizione per la contraffazione monetale era la morte per gli schiavi coinvolti e l’esilio per gli uomini liberi (tratto dall’ Institutiones). Si può dedurre che la fabbricazione di falsi era considerata una frode e non uno spregio verso lo Stato ma la situazione cambiò durante il Principato e ne danno notizie alcune fonti scritte: il Libri ad edictum provinciale, il Libri de officio proconsulis di Ulpiano e il Sententiae di Paolo. Quest’ultimo è datato al III secolo d.C. e ci dà una visione del problema durante il regno degli Antonini: Quindi le leggi contro i falsari, pur se non si trattava di un atto contro lo Stato, erano comunque severe.
    1 punto
  46. @@TARAS. Ciao Nico , il tuo ultimo post ti fa onore. Non penso che sia utile cancellare l'intera discussione e non penso che ti devi assumere tutte le responsabilità. Quanto si discute un caso in questa sezione "Greche e Magna Grecia" chiunque ha diritto di dire la sua (opinione) certamente con le dovute cautele e cercando di non danneggiare interessi di società , che sia NAC o che sia .......... A volte certe discussioni prendono una svolta che ci allontana al vero tema . Concordo con te , che per rispondere su certi argomenti , serve una (sicura) preparazione che si acquisisce non solo con lo studio ,ma con molti anni di esperienza. Pertanto non trovo giusto che ti debba astenerti a discutere in questa sezione. Hai dimostrato in altre occasioni che la tua presenza ci ha portato a discutere temi importanti. Non conoscendoti , penso che sarai molto più giovane di me è la passione che esprimi e un valore aggiunto , sia per il forum , sia per persone come me che credono ai giovani. Non sarai stato n'è il primo e non sarai l'ultimo a commettere qualche leggerezza. Ma non per questo butteresti la spugna. Continua con nuove esperienze , poi...... Sbagliando si impara. Ho accettato con Arturo che discuteremo dal vivo con elementi validi su tetra arcaico di Syrakosion . Per questo decadramma concordo con lui che rispetta la mia opinione , anche se non la condivide. Penso che è una giusta risposta . Nico ti abbraccio , non buona estate , ma buona serata ( perché domani ho voglia di leggerti) ciao .Giovanni.
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  47. Buonasera questo gettone viene di il Capo Corso ,bisogno a sapere che come le Italiani ,i Corsi si sono esportati per millaie in America d'el Sud ....Costa rica...,Venezuela (1 presidente d'origine Corsa).... Argentina....... porto rico (1 presidente d'origine corsa )...duncque per revenire a gettone mi sembre che " Antonio d'Avila " e ispanico forze qualchi capo d'impresa che pagava con questi tondelli di 5 cts ( cent) ,Difatti i capi d'impresa di questa época (1880- 1910) possedavano delli negozi d'alimentazioni , ( drugstore) ...le paghe erano in partita in gettoni che solo erano vallevi in questi....( negozi patronale)...questo tondello ............un giorno e caduto di tasca per finire inde u giardino di Babbo.....in Corsica ! :pardon:
    1 punto
  48. Da Numismatica Ars Classica asta n°76 lotto n°230 aggiudicazione € 3000 Clemente XI (Gianfrancesco Albani), 1700-1721. Piastra a. XIII, AR 31,93 g. D/CLEMENS XI – P M AN XIII, Stemma sormontato da triregno e chiavi decussate; maschera in cimasa e punta. R/ FONTIS ET FORI ORNAMEN Obelisco e fontana di piazza del Pantheon su grande piattaforma con gradini, edifici e figure completano la scena. All'esergo, armetta Fattinelli accostata da due rami di palma e, a s., E.H. (Ermenegildo Hamerani, incisore). Riferimenti:CNI 174. Spaziani Testa 144. Muntoni 39 var. Berman 2375.
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  49. Ma anche la cartamoneta veniva falsificata, e questo è un argomento un po' diverso comunque inerente, troviamo degli spunti interessanti in " I falsi, tra cinema, letteratura e realtà " di Filippo Fornari, anche qui se @@Naevius volesse dirci altro non potremo che essere contenti e ben felici ( forse non vi state accorgendo ma vi sto chiamando tutti, uno per uno :blum:, per dimostrare quanti esperti della materia ci sono sul forum....) Cosa ci racconta Filippo, un piccolo stralcio : " Chi fu il più grande falsario della storia ? Bernhard Kruger, probabilmente. Potrebbe sembrare strano che questo signore indossasse una divisa nazista, delle SS per la precisione, ma il piano, che mirava a destabilizzare l'economia britannica attraverso l'emissione di un'enorme quantità di sterline false, era stato ideato dal Comandante in capo delle forze di sicurezza del terzo Reich, Heinrich Himmler. Al maggior Kruger venne affidato l'incarico di portarlo a compimento. L'operazione che è considerata la più grande contraffazione mai condotta, per l'ammontare delle banconote prodotte, pari a 133 milioni di sterline, fu realizzata in un campo di concentramento. Qui nelle baracche 18 e 19 del campo di Sachsenhausen, furono radunati 137 deportati ebrei, tutti specialisti, disegnatori, ritoccatori, chimici, tipografi, che furono messi al lavoro per riprodurre banconote da 5, 10, 20 e 50 sterline. La qualità dei falsi era tale da ingannare anche la Banca d'Inghilterra e le Banche Svizzere alle quali furono inviati i primi quantitativi stampati. " E così grazie a Filippo abbiamo parlato anche di cartamoneta falsa e che falsari tra l'altro.....
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  50. Grazie mille Rick :) sono informazioni preziosissime.. E' molto interessante questo argomento a mio modo di vedere perchè unisce storia e moneta..
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