Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/26/14 in tutte le aree
-
@@Gallienus ma i rivetti da osservare sono gli altri 2, non quelli che hai indicato tu :D5 punti
-
ciao @@conrad59 La moneta è comune, in conservazione intorno al BB, con consueti graffi di conio. la moneta deve essere stata coniata quando la coppia di coni era già un pò usurata, e questo spiega alcuni dei segni che si osservano sia al dritto che al rovescio. Moneta di indubbio interesse storico, rappresenta la primissima coniazione in oro effettuata da carlo di Borbone. Questa prima coniazione venne effettuata a guerra ancora in corso. i Borbone di spagna avevano invaso la sicilia per toglierla all'imperatore carlo d'Asburgo. La preparazione dei coni per il nuovo sovrano fu talmente frettolosa che la nuova moneta ricordava molto quella dell'austriaco predecessore, tant'è che nel corso del 1735, a guerra conclusa, questa emissione venne sostituita con una più rappresentativa dl nuovo sovrano.4 punti
-
Belle le sigillature se la moneta si può agevolmente sfilare e sostituire senza lasciare traccia... di certo ne sono entusiasti i collezionisti di bustine di PVC rivettate e cartoncini autografati Io non mi stancherò mai di dirlo... comprate monete, non comprate perizie! Se proprio volete una certezza e non sapete giudicare da soli una moneta, fatevi fare un certificato fotografico... le monete non sono cotechini da tenere sottovuoto, fatele respirare :)3 punti
-
Scusate ... ho letto con molto interesse la discussione . però : se la moneta è piccola , il perito " deve " mettere i rivetti più vicini , o metterne uno in più proprio per evitare che la stessa possa essere sostituita.3 punti
-
@@rommel88 Se me la spedisci con una raccomandata "uno", te la riparo gratuitamente e te la rispedisco come si sarà "curata" mandami una i-mail alla mia . "[email protected]" P.S. Senza fretta. Ciao.2 punti
-
2 punti
-
@@gpittini, concordo con @@mazzarello silvio, in ordine al possiible riferimento a monete partiche Coins of Elymais, per esempio, Guarda che bel nasone anche questa. e questa, con un rovescio che richiama la Tua moneta; Dracma di Orodes II Saluti Eliodoro2 punti
-
@@mper ... forse le ricerche dovremmo farle partire da qui > .....che dici ? .... anche se non è proprio un 1 come quello dei capelli lisci.2 punti
-
...e fu la più grande falsificazione di massa della storia Correva l'anno 1789 e, dopo la presa della Bastiglia, tra i primi provvedimenti presi dai rivoluzionari, ci fu quello di nazionalizzare gli ingenti patrimoni del clero, il più grande proprietario terriero di Francia, che possedeva il 10% dei territori del Paese. L'Assemblea Costituente decise, nel novembre 1789, di mettere all'asta questo ingente patrimonio, per colmare il debito pubblico e sanare il deficit dell'economia francese. Per vendere così tanti beni era necessario però molto tempo, durante il quale le casse dello Stato avrebbero potuto svuotarsi; per evitare questo, il 19 dicembre si decise di creare dei biglietti il cui valore era assegnato in riferimento ai beni del clero: nacque così l'Assegnato (Assignat). Da quel momento, chiunque desiderava comprare dei beni nazionali doveva farlo attraverso gli Assignats emessi dallo Stato, permettendo a quest'ultimo di impossessarsi di moneta prima ancora dell'effettiva vendita del bene. Effettuata la vendita, gli Assegnati sarebbero ritornati nelle mani dell'emittente per essere distrutti. I primi biglietti avevano un elevato valore (1.000 livres) che non li rendeva idonei a essere messi in circolazione tra la popolazione, ma il loro scopo principale era di far rientrare la maggiore quantità possibile di moneta nelle casse dello Stato. Il valore totale della prima emissione fu di 400 milioni di livres. Le prime emissioni erano stampate su carta leggera, su un solo lato, e portavano l'effige del re e il sigillo a secco di Stato, ed erano firmati a mano. Due anni dopo, si ricorse alle firme riprodotte a stampa, e con la definitiva caduta della monarchia il ritratto del re fu sostituito da emblemi repubblicani. Fin dall'inizio gli Assignats incontrarono opposizioni di varia natura. Da quella dei membri del clero e dei nobili fuggiti all'estero, che avviarono una decisa campagna controrivoluzionaria, riuscendo a convincere molti commercianti francesi a non riconoscere all'Assegnato una funzione di mercato, alle varie correnti politiche interne, divise tra chi avrebbe voluto raddoppiare le emissioni, e chi invece paventava una disastrosa inflazione. La polemica coinvolse anche le classi più popolari che, in gran parte analfabete, non erano capaci di leggere le cifre sui biglietti, e rimanevano ancorate alla moneta metallica, che andava però scomparendo. L'inflazione cominciò quando, da una parte, i fuoriusciti iniziarono a far arrivare in Francia valanghe di biglietti falsi, dall'altra, gli stessi francesi, città, paesi, imprese private, e perfino trattorie, si diedero a stampare biglietti di propria emissione, con i quali effettuavano i pagamenti. In ogni cantina si trovavano tamponi per riprodurre la cartamoneta rivoluzionaria, e carrettate ne arrivavano dalla Svizzera e dall'Inghilterra. Nel 1793 erano in circolazione 4 miliardi di Assignats, in buona parte falsi, che ormai nessuno provava più nemmeno a riconoscere, tanto era diventato facile, per chiunque, farne di uguali a quelli veri. Né arrestare qualche falsario ogni tanto serviva a scoraggiare le contraffazioni, anzi, la cosa più clamorosa di questa storia, è che proprio nelle prigioni parigine si aveva la più intensa fabbricazione di Assegnati falsi, attraverso l'emissione in serie di biglietti di ogni genere. Una produzione così accurata che l'amministrazione finanziaria della Convenzione ritenne di essere non danneggiata, ma aiutata nel suo immenso compito di porre le fondamenta del nuovo credito rivoluzionario. In ogni camerata delle prigioni lavoravano fino a 50 falsari, alla Conciergerie, la famosa prigione che ospitò, tra gli altri, Maria Antonietta, Danton e Robespierre, si facevano anche i turni di notte mentre un ex-banchiere dirigeva il lavoro. I carcerati erano abbondantemente dotati di pennini da disegno, punteruoli da incisione, inchiostri, carta e caratteri da stampa. Questi ultimi potevano essere usati solo da pochissime persone, perché la maggioranza della popolazione era, come detto sopra, analfabeta. Le camerate non erano chiuse così che le lavorazioni avvenivano attraverso un andirivieni collettivo che si prolungava anche all'esterno del carcere: non era raro, infatti, il caso di detenuti che uscivano per smerciare i loro prodotti e poi rientravano tranquillamente in prigione. La carta era fornita da due diverse cartiere, i cui incaricati entravano alla Conciergerie per ricevere gli ordinativi, che venivano regolarmente e tempestivamente pagati con biglietti falsi. Le stesse cartiere provvedevano poi, a stampa avvenuta, al ritiro e alla distribuzione della merce Alla fine della loro breve esistenza, che si può datare al 19 febbraio 1796, giorno in cui furono pubblicamente bruciate le matrici per la stampa, si calcola che la quantità di Assignats legalmente emessi avesse superato i 40 miliardi di franchi...nessuno potrà mai sapere quanti erano, invece, quelli falsi Nella foto, dal web, un Assignat, falso, da 300 livres. E' un'emissione del primo periodo, di quelle che portavano ancora il ritratto di Luigi XVI. petronius2 punti
-
Io ci sarò tutta la settimana, dal 24 al 30 agosto. Il Convegno di Riccione mi piace perchè è rilassante e il preconvegno (ben più importante del Convegno stesso) è l'occasione per passare ore piacevoli con gli amici a parlare di monete, a guardarle, scambiarle, eccetera. Da rimarcare, ancora una volta, che gli organizzatori hanno a mio (e non solo mio, per quel che mi consta) modesto giudizio sbagliato nuovamente data. Molto meglio la prima settimana di settembre che l'ultima di agosto. Molti commercianti non partecipano perchè ancora in ferie (lo so per certo); parecchi collezionisti, complice la crisi riducono i giorni di permanenza o non vengono affatto. A Riccione a fine agosto gli alberghi costano perchè è ancora alta stagione. La prima settimana di settembre è già diverso. Il mio ragionamento può essere da qualcuno giudicato esagerato, forse, ma se si prova a ragionare con l'ottica di chi porta con sé anche la famiglia fila di certo. Comunque, speriamo anche quest'anno di divertirci o quantomeno rilassarci, visto che per me quei giorni rappresenterà l'unica vacanza estiva di quest'anno.2 punti
-
LA MONETA : GROSSO DA TRE SOLDI, FRANCESCO II SFORZA ( 1522 - 1525 ), zecca Milano Argento, diametro 24 mm., peso 2, 61 gr. D/ testina FRANCISCVS II SF VICECOMES , impresa della scopetta o spazzola con nastro con scritto MERITO ET TEMPORE R/ DVX MEDIOLANI 7 C , scudo con la biscia, elmo coronato con cimiero verso sinistra Rif. bibliografici : MIR 274, Crippa 10, CNI 31 - 33, GN. 15 Rarità R per Crippa, R2 per MIR Provenienza : Asta NAC 68, lotto144 La storia, la simbologia, le immagini, tutto in una ottica di pura divulgazione.....ovviamente altro si potrebbe dire ancora, commentare, vedere, magari anche il grosso da 5 soldi a voi....2 punti
-
New entry, Pegione o Grosso da 1 e 1/2 soldi emesso dalla Zecca di Milano sotto Bernabò Visconti Signore di Milano ( 1378 - 1385 ). Catalogato da Crippa al 3 e dal MIR 112, con il grado di rarità R D/ + D.B.NABOS VICECOMES MEDIOLANI.ET.C R/ SAMBROSI MEDIOLANV Però la moneta in oggetto è una variante non catalogata dal Crippa ne dal nuovo MIR.1 punto
-
1 punto
-
Mi sembra un ottimo consiglio. Ne faro' tesoro. Grazie, @rorey36. E grazie a tutti voi per i pareri! Alex1 punto
-
1 punto
-
non sarebbe una bestemmia chiuderla SPL (non se ne vedono molte in giro belle), ottima moneta1 punto
-
Continuo.....Palermo, Lucia Travaini : " Si conosce il documento relativo all'affitto di una casa in Palermo nella quale il re Alfonsino il Magnanimo re di Sicilia ( 1416 - 58 ) fece battere nel 1438 ( e non nella regia zecca di Messina ) ducati veneziani contraffatti, verosimilmente di buona qualità, da spendere nel corso della sua campagna per la conquista di Napoli " Interessante storia con un re coinvolto nella contraffazione di moneta veneziana. Napoli ancora con narratore G. Ruotolo : Il Ruotolo ci racconta la storia che risale al 1624 dell'arresto di cinque uomini in casa del marchese d'Apici Giovan Vincenzo Galluccio perché facevano monete false in rame . Il marchese se la cavò perché non era in casa in quel momento ma i cinque non riuscirono ad evitare la condanna a morte. In realtà uno dei cinque, essendo un chierico, tal Giovan Marano, si oppose facendo presente la sua posizione ma nonostante il ricorso la condanna venne eseguita per tutti e cinque. Si racconta anche di un lugubre corteo dei condannati che affrontarono la pena capitale con estrema dignità. Qui abbiamo non un re, ma un marchese, un chierico....e l'estrema pena per cinque..... Palermo....Napoli.......non è solo un giro tra le zecche italiane e i vari periodi storici.....non è solo un raccontare storie di falsari, pene e castighi.....come vedete stiamo facendo raccontare il tutto dai più importanti e noti numismatici italiani, uno dietro l'altro arrivano e arriveranno tutti.....questo post mi sarebbe piaciuto che a raccontarlo fosse stato un amico della sezione del Regno delle Due Sicilie.....ma tanto si può dire ancora su queste e altre zecche, speriamo che il forum si possa unire in discussioni come queste dove siamo coinvolti tutti, ma proprio tutti e senta il richiamo forte del principio base del Regolamento del forum, la divulgazione.....è per questo che siamo qui alla fine.....condividere e divulgare.....non dimentichiamolo.....1 punto
-
Salute quest'oggi è la volta del Coronato:FERDINANDO I d'Aragona(1458-1494) argento Zecca di Napoli D/Croce potenziata con ,sotto, lettera y;scritta periferica +FERDINANDVS:D:G:R:SICILI:IER:VNG R/Scena dell'incoronazione,scritta periferica +CORONATVS:q:LEGITIME:CERTAV: Riferimenti:PANNUTI E RICCIO 12d;MIR 66/6;D'A-A 17;CNI 247 foto da asta Aureo & Calicò del 24 aprile 2014 lotto n°609 --Salutoni -odjob1 punto
-
ciao, molto interessante, non immaginavo l'esistenza di coniazioni private, specie in oro, sapevo di una certa "anarchia" nella produzione di banconote ma credevo che la stessa in ambito monetario fosse riconducibile, come per le banconote, alle più svariate e piccole banche che nascevano come i funghi dalla fine del '700 in America, non ai privati. Ho sempre apprezzato gli articoli del Giornale, e prima di Cronaca, sulla monetazione americana, sarà che Zio Paperone che nuota e racconta della sua giovinezza nel Klondike lungo lo Yukon mi ha influenzato.1 punto
-
Per aiutare a capire posto la foto del D/ del mezzo testone ( fonte collezione Verri BI ). I conii del D/ sono molto simili ( i R/ differenti ) e quindi con la borchia dietro la nuca si capiva subito che moneta era, anche perchè il diametro di entrambe le monete è di 29 mm. Il peso del Testone è da g. 8 a 9,73, mentre il mezzo Testone è da g. 5,09 a 5,20 .1 punto
-
- La prima, come giustamente già indicato, è un follis di Eraclio, zecca di Nicomedia. Effettivamente il volto del sovrano fa pensare ad un'imitazione ma il rovescio appare del tutto ufficiale ed esiste una grande varietà "stilistica" per questa emissione: http://www.acsearch.info/search.html?id=2068148 - Anche la seconda è stata correttamente identificata, pentanummo di Giustino II della zecca di Antiochia: http://www.acsearch.info/search.html?id=225894 - La terza mi lascia un po' perplesso per via della ribattitura al dritto. Ad ogni modo dovrebbe essere un follis anonimo di classe J attribuito ad Alessio I: http://www.acsearch.info/search.html?id=1530836 - La quarta, come detto, è un tetarteron di Alessio I, zecca di Tessalonica: http://www.acsearch.info/search.html?id=15641861 punto
-
Le poste sono private, ma l'emissione dei francobolli è ancora a cura dello Stato, Ministero dello Sviluppo Economico.1 punto
-
Negli ultimi giorni non ho avuto modo di seguire il forum e noto solo ora la discussione. Certi argomenti qui proposti mi stanno molto a cuore, avendo interessato le mie ricerche per alcuni anni. Per quanto riguarda la prima moneta, come in parte già detto e riportato esplicitamente dal DOC, si tratterebbe di un "pattern", ossia una sorta di "prova" che per qualche motivo non ha trovato l'approvazione definitiva per essere prodotta su larga scala ed inserita nella circolazione. Sempre il DOC registra altri casi analoghi, il più delle volte in metalli più "poveri", in rapporto ad altri sovrani. In riferimento alla comprensione delle lettere che affiancano Alessandro non ho mai incontrato effettive proposte di lettura. L'unica riflessione che ho fatto, anche se credo poco convincente, è che la β possa rimandare a Basileus e la δ a Despotes, titolo del quale Alessandro era stato insignito in tenera età. Mi rendo conto che queste siano però mere congetture, anche con poco senso. Per quanto concerne il miliaresion, avete già sottolineato la grande portata ideologica sia della scelta di inserire un medaglione con il volto di Cristo, sia quella relativa al termine Autokrator. A quste considerazioni aggiungo la totale assenza, in questa come nelle altre monete, di ogni allusione al futuro Costantino VII, cosa che in particolare sul miliaresion è abbastanza insolita (intendo il riferimento al co-imperatore o al legittimo erede "tutelato"). Veniamo al tema dell'incoronazione, argomento che ha occupato a lungo i miei studi. E' vero, Alessandro è il primo sovrano bizantino a ricorrere all'immagine sulle monete ma bisogna ricordare che in ambito più strettamente artistico questa non è una novità, in quanto, in altri termini e in altri contesti, è stata utilizzata già da Basilio I e da Leone VI. Resta il fatto che usare questo tema dall'evidente significato politico su un mezzo di diffusione potente come la moneta è un aspetto molto rilevante, considerando anche quanto questa iconografia abbia continuato ad interessare le emissioni bizantine successive. Sul perchè sia stato proprio Alessandro ad optare per primo per questa soluzione ho avanzato alcune ipotesi. Nonostante Alessandro abbia fatto di tutto per disfarsi del nipote e della cognata, non possiamo parlare di un'usurpazione poiché Alessandro apparteneva alla dinastia legittima ed era stato legittimamente incoronato dal padre nell'879. Sebbene il giovane Costantino non sia menzionato sulle monete, i suoi diritti furono preservati tanto che nel 945, dopo gli ulteriori soprusi di Romano I e figli, prese effettivamente il potere. Certo, la nuova immagine dei solidi non è una semplice commemorazione della salita al trono ma deve essere studiata tenendo ben presente la biografia di Alessandro. Occorre ricordare, infatti, che durante il regno del padre, a un certo punto Alessandro si trovò a scavalcare, provvisoriamente, il fratello Leone in ordine di successione per poi tornare bruscamente all'ultimo posto. Se a questo aggiungiamo le voci che assegnavano la paternità di Leone VI non a Basilio I ma a Michele III, ecco che si può avere un'idea, seppur vaga, del clima che si respirava a corte e del risentimento covato da Alessandro. Tutto questo se di certo non ha indotto Alessandro a inventare schemi o intitolazioni nuove, credo che ciò possa aver avuto un'influenza almeno indiretta e che quanto sofferto possa aver contribuito alla scelta di diffondere apertamente simboli ed iscrizioni dal forte impatto "propagandistico". Più in generale, la grande attenzione dimostrata da Alessandro per le coniazioni è un aspetto che va valutato attentamente proprio per il fatto che il sovrano sia passato alla storia per essersi disinteressato delle sorti dell'Impero, atteggiamento che sicuramente contrasta con l'"accortezza numismatica" dimostrata. Si potrebbero aggiungere altre considerazioni ma forse questa non è la sede adatta. In ogni caso concludo il mio intervento - chiedo scusa se troppo lungo - ricordando che il Fueg ha censito circa 35 esemplari di questo solido tra collezioni pubbliche e passaggi d'asta. E ora guardiamolo in faccia Alessandro:1 punto
-
Cinta muraria con bastioni a stella. Tipica rinascimentale. Ce ne sono a centinaia, e non solo in Europa... Però da questo si può immaginare che, forse, la medaglia (coeva?) potrebbe celebrare la costruzione di tali mura. Non penso alla celebrazione di un assedio, gli edifici sembrano integri, e non distinguo segni della presenza di truppe. Gli edifici monumentali interni alle mura sono dettagliati in maniera squisita. :hi: Ma (almeno a me) non aiutano. :pardon: Vedo due cupole, per altrettante chiese? E, sulla sinistra, un edificio con due torri frontali, sul genere delle chiese a doppio campanile franco-germaniche (westwerk).1 punto
-
1 punto
-
@@Legio II Italica veramente lodevole , non fosse solo per il tempo e lo zelo che hai dedicato nel fare le foto per il presente post . E' ammirabile l'attenzione e sopratutto la passione che metti nel farci riscoprire la Roma gloriosa , con le sue sfaccettature sia positive che negative . Complimenti veramente .1 punto
-
Foto della lapide di Atistia moglie del panario Marco , foto del sepolcreto repubblicano nell' antica Via Coelimontana , un disegno dei primi anni dell '800 della Porta Maggiore con le antiche due Porte di Onorio , Labicana e Prenestina prima delle demolizioni e resti di una delle due Porte .1 punto
-
1 punto
-
Grazie a Mario, e a tutti gli altri amici intervenuti in questa brillante discussione, di cui solo oggi vengo a conoscenza. Il fatto è che da alcuni mesi frequento pochissimo il forum: troppo vivo il dolore per la perdita della mia amata collezione, che, come alcuni sanno, mi è stata rubata lo scorso febbraio. Grazie anche per aver citato la mia modesta ricerca su falsi e falsari. Ciao a tutti, magari ci vediamo a Verona o al Cordusio. Filippo1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Scusate ma non passa assolutamente tra i sigilli, basta guardare con un minimo di attenzione.1 punto
-
che invidia,belle monete.mandatene ne poghe all'inqa'del mare che simo anco vicini.viva la corsica.1 punto
-
@@Rex Neap ricordavo bene...con la sola V non sono presenti...c'è invece il coronato con Vc...ecco le foto del libro1 punto
-
...e poi, sempre a Bologna, questo splendido 2 euro commemorativo di Monaco 2013...1 punto
-
@@Rex Neap Nei giorni scorsi avevo verificato la cifra 1 di diverse tipologie fra cui anche quella della piastra "Soli reduci". In effetti l'accostamento geografico in questo caso è più che mai esplicito così come la cifra in questione non troppo dissimile da quella con l'effigie capelli lisci. Anzi, in questo "1" ci vedrei anche un abbozzo della costa campana più o meno dove resta Napoli ed il suo golfo. Il "sole che ritorna" è la confermazione del legame del regno e del popolo con la sua dinastia regnate dunque elementi generali che potrebbero in fondo giustificare la congettura che stiamo ipotizzando sulla "capelli lisci", secondo un impianto investigativo induttivo. Questo a prescindere dalla morfologia del millesimo 1. Va pure detto che numerosi altri numeri 1 punzonati per i millesimi e nominali di quel tempo risultano assecondabili alla "pista geografica" senza contare che questo particolare carattere fu usato anche in alcune monete napoletane già all'inizio del '600 oltreché in altre settecentesche austriache. Al contrario penso invece che la cifra rovesciata della piastra dai capelli lisci sia quella veramente atipica ed in grado di riportarmi con la mente ai confini geografici del regno (anche per avvalorare la tua affermazione sulla capacità del Rega di pensare a certe cose, come giustamente ricordavi ieri nel tuo post). post #38: .... Filippo Rega come primi lavori in zecca era capace di simili "anonimati" . :good:1 punto
-
no, non la rendono rara...è che ho visto questo piccolo difetto solitamente sui 10 cent soprattutto italiani, mai su un 2 euro commemorativo... Una semplice curiosità, tutto qui...1 punto
-
Ciao Dragopulsar, pensaci per un eventauale razzia, sarebbe una cosa carina mettere a disposizione agli amici del forum la tua vicinanza a SM. Ciao dalle sorgenti del Po.1 punto
-
Spettacolare il menù del 3 ottobre. Chissà quelli degli altri giorni ... a trovarli ..! Approfitto per aggiungere qualche dettaglio organizzativo sull'evento. Magari sono cose già note, ma in questa discussione dedicata solo al congresso non sfigurano. La mensa organizzata per ospitare fino a 400 persone, era servita al palazzo Cellammare a via Chiaja. Il pranzo servito alle ore 15 (nella migliore tradizione napoletana) era composto come visto nel menù indicato da Francesco, da una zuppa, cinque portate, frutta e intermezzi (entremets) caffè e sorbetto. Prezzo 60 grana. Vino da pasto compreso nel prezzo, quelli di lusso alla carta. I camerieri venivano pagati dal Comune quindi "è loro severamente vietato domandare o ricever mancia". Nello stesso palazzo Cellammare di sera gli ospiti potevano socializzare, leggere e ascoltare la musica diffusa dal giardino adiacente. La macchina organizzativa fu impeccabile. I prezzi degli alberghi erano uniformati in base alla categoria di appartenenza. Il soggiorno in una doppia di 1^ cat. era di 80 grana al giorno. La singola 60 grana. Il soggiorno in alberghi di 2^ -25%, di 3^ -50%. Gli ospiti illustri non furono lasciati mai soli: in ogni albergo risiedeva un deputato del Municipio "perché gli scienziati s'indirizzino a lui in tutte le quistioni che potessero nascere con l'albergatore" mentre fu stampato un "libriccino" per i Forestieri con ogni informazione utile ai frequentatori del congresso dal quale provengono le notizie citate in questo intervento.1 punto
-
Questa era una pratica consueta per i cambiavalute riguardante in particolar modo i falsi. Molti falsi dell'aria Italiana infatti presentano questo foro, tipico del modus operandi dei cambiavalute che dovevano cautelarsi dai tondelli che andavano per la maggiore, quindi veniva apposto in bella vista per i vari confronti del caso. Per Napoli il nominale più insidioso era la piastra da 120 Grana di Ferdinando IV, ovviamente con le due date più comuni il 1796 e il 1798, un tondello che ebbe i consensi di tutto il bacino del mediterraneo, e quello maggiormente usato nei suoi porti per il pagamento delle merci insieme al mitico 8 Reales Eros1 punto
-
Secondo me siamo sullo SPL o poco più. La foto non aiuta molto. Noto il primo uno ribattuto che su questo anno è abbastanza comune, così come il secondo 1 ribattuto. Io ne ho una dove anche l'8 risulta ribattuto. Di solito è più difficile trovare questa annata senza cifre ribattute. Comunque bel marengo, complimenti. Saluti, Sebastiano1 punto
-
Gentile Parpajola, La ringrazio per la stima, immeritata. Ha fatto un lavoro preclaro, cui credo ci sia poco o nulla da aggiungere. Le Sue fonti di ricerca sono le medesime che avrei consultato, ed aggiunto solo poco altro, che non ha dato alcun riscontro circa il "suo" inedito. La collezione Bank Leu non era completa, certamente fondamentale per Milano, ma più orientata su altro genere di monete, diciamo di maggior peso e valore. Il fatto che non fosse presente nella "discussa" asta Nummorum Auctiones del 1979 di Lugano, da certametne maggiori garanzie di grande rarità; ho controllato nelle pubblicazioni di Strada (che la moneta non fosse in collezione lo si evince dalla vendita Kunst und Muenzen XXVI) ed altri possibili studi sulla monetazione di Milano senza per altro trovare nulla. Mi permetto alcune osservazioni: il "pegione" non è stata considerata una moneta rara o meritevole di particolare attenzione nei cataloghi sino agli anni '60 spesso venduta in lotto, senza illustrarla. Non parliamo poi delle vendite antecedenti il secondo conflitto mondiale, dove non sono state illustrate monete di molto maggior valore commerciale. Quindi da questo periodo specifico trovarne un esemplare illustrato sarebbe stata una autentica fortuna. Purtroppo i listini Ratto che hanno raccolto numerosi ripostigli antecedenti gli anni 30 non sono illustrati e questo limita il campo di ricerca. Secondo punto, e questo Le fa grande merito, in molti guardano e non vedono ..... potrebbero esserci stati passaggi non segnalati perchè non notati. Terzo, le monete anche se vecchie di 700 e più anni non nascono mai sole, quindi ora si deve mettere alla ricerca della gemella; io dal canto mio farò altrettanto ! Complimenti ... what a shot !1 punto
-
Che sappia io esistono: 500 lire Dante-Italia 61- Caravelle 200 lire 1988 100 lire 1957 Blaise1 punto
-
Ragazzi, ecco un sunto: dai primi rumors sugli euro andorresi ad oggi! Non corrisponde forse questo alla realtà? €urocollezionista appena scopre che l'Andorra emetterà monete euro proprie: €urocollezionista appena pensa al fattore "speculazione": €urocollezionista appena vengono aperte le prevendite delle monete: €urocollezionista appena vede l'organizzazione del servizio numismatici.: :fool: €urocollezionista appena pensa alle monete €uro d'Andorra in luglio 2014: :aug: :bash: :m249:1 punto
-
Taglio: 50 centesimi Nazione: finlandia Anno: 2006 Tiratura: 6.774.400 Condizioni: BB regione: puglia1 punto
-
Taglio: 2€ cc Nazione: germania Anno: 2007 Tiratura: 11.850.000 Condizioni: BB regione: puglia1 punto
-
Davvero molto particolare come cassaforte. Ti posto le immagini di altre due (non così sofisticate nell'apertura immagino) presenti nell'arredo di castel Thun (TN). La prima è molto semplice: La seconda è molto più elaborata ed esteticamente più accattivante: La qualità delle immagini non è delle migliori ma la luce all'interno era molto bassa. Chissà cosa avranno contenuto... :P1 punto
-
Taglio: 2 Euro cc Nazione: Germania F Anno: 2006 Tiratura: 7.200.000 Condizioni: bb+ Regione: Puglia1 punto
-
Medaglia devozionale ovale, bronzo/ottone, della prima metà del XVII sec.- D/ L'Immacolata Concezione,coronata e aureolata da sei o sette stelle, in piedi su crescente di luna, in ellisse di raggi e fiammelle,il tutto entro ornato di cordone e nodi, scritta. MARIA -.........?- R/ Busti raffrontati di S.Ignazio di Loyiola e S. Francesco Saverio, sopra di loro lo stemma dei Gesuiti, sole raggiato con all'interno le lettere I H S con sopra la croce, sotto i tre chiodi, scritta: S.IGN.- S. FR.,esergo: ROMA. E' possibile che la medaglia sia stata fatta nel 1622 anno della canonizzazione dei due santi,medaglia non comune. Ciao Borgho.1 punto
-
Le 5 lire "Aquilotto" (in argento 835) sono coniate per la circolazione dal 1926 al 1930 e per numismatici dal 1931 al 1935 (50 pezzi l'anno, tutti R3). 5 lire 1935 (50pz, R3) Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
