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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/07/14 in tutte le aree
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visto che il sole se ne sta andando (come al solito...), mi son fatto venire l'ispirazione... oo)5 punti
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Il XVII secolo fu per i genovesi un secolo difficile: due guerre di difesa contro l’aggressione sabauda, la peste del 1656-57, l’insolvenza spagnola del 1625 che distrusse un patrimonio di molti milioni di scudi (si calcola 16 milioni di scudi d’oro), la carestia del 1678 e infine il bombardamento da parte dei francesi del 1684. Torniamo al 1678, anno di carestia difficile anche per i ricchi. Poco, pochissimo lavoro. La zecca deve eseguire un ordine di monete d’argento in tempi brevissimi. Si mette in moto quindi tutto il necessario. Verso la fine del lavoro l’addetto alla macchina si ritrova una moneta incastrata che si spezza, corre subito dal responsabile, Gio. Luca Maiolus: Addetto - "Meistro, a se ròmpia a monæa, cose fèmmu? Saieiva da mandala a rifònde." ....("Maestro, si è spezzata la moneta, cosa facciamo? Sarebbe da inviarla alla fusione.") GLM - "Cooose? Ma t’ei abelinou? Pe cosci poco! Ma ti sæ che rifònde le monæ sun dinæ, dinæ e dinæ? T’ei de màneghe larghe, pezo di venexien! Anchêu bezêugna andà de spescia! Belin! Assardila, e che segge ben attaccà. Tòrna in to laôu, scansafadighe, oh belin, ma miæ'n pö chi cosa me tocca de sentì!" ...(Cosa dici? Sei proprio svampito! Per così poco! Ma lo sai che rifondere le monete sono spese, spese e spese! Sei uno scialacquatore peggio dei veneziani (ndr scusatelo). Oggi occorre andare di fretta! Perbacco! Saldala, e che i due pezzi siano ben fissati! Ritorna al tuo lavoro, scansafatiche, perdinci! Ma vedete voi cosa mi tocca ascoltare!) Il povero Addetto cerca quindi di sopperire al danno, crea un "incastro di testa" lungo il diametro spezzato, salda, spiana e leviga. Alla fine il 4 lire è pronto per la consegna come lo vedete nella fotografia che allego. Io non credo ci siano al mondo monete con questa caratteristica, le altre zecche avrebbero scartato la moneta per rifonderla fra i rottami e riutilizzare l’argento, inoltre, è una moneta parlante e mi ha raccontato quanto vi ho riferito: dell’anno difficile, del caratteraccio dei genovesi e del “qui non si spreca mai nulla” e infine il dialogo che vi ho riportato. Secondo voi è andato proprio così? Sapete io ho accostato la moneta all’orecchio ma un po’ il dialetto genovese, un po’ le interferenze di mia moglie dall’altra stanza ….non sono sicuro di aver capito proprio bene….4 punti
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il 6 agosto 1945 è stata sganciata la prima bomba atomica. non bisogna mai dimenticare questo triste giorno3 punti
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Buongiorno a tutti, posto questa moneta acquisita in tempi recenti ... diciamo che non fa parte del mio programma "standard" di collezione, ma tant'è ... mi piaceva troppo....3 punti
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Visto che la numismatica è arte, perchè non esprimersi con i termini giusti? Per me quei segni al rovescio sono dei "ripensamenti" da parte dell'incisore. Mi spiego meglio: escludo casuali ribattiture di conio o ripunzonature per via di alcuni ragionamenti di natura tecnica, se tali fossero ci troveremmo di fronte, nel primo caso, ad una zona ribattuta molto più ampia, nel secondo caso invece, un errore di punzonatura è in genere quasi adiacente o parallelo alle zone che si intendevano realmente punzonare in un determinato punto (una sorta di leggero rimbalzo causato dalla battitura del martello). Quei segni accanto alle ginocchia del santo risultano essere parti dello stesso ginocchio e della gamba, in alcuni esemplari più o meno marcati sono il frutto di un posizionamento errato della figura. L'incisore era a quei tempi un artista, e come tale non disponeva di macchinari tecnologicamente avanzati per la centratura perfetta delle immagini, tutto era affidato alla sua abilità artistica, capitava per tanto che qualche volta si sbagliava nel posizionamento di certe figure e dopo aver punzonato alcuni elementi del san Michele, resosi conto dell'errore, abbia corretto il tiro ricollocando meglio la figura definitiva. Nell'arte della pittura i pittori che compivano dei ripensamenti coprivano il tutto con tempere o pitture ad olio rendendoli invisibili (ma non alla lampada di wood) ma in numismatica i ripensamenti sono ben visibili ad occhio nudo. Ora sono due i ragionamenti da fare: se ciò che ho scritto è vero allora possiamo dedurre che tali ripensamenti riguardanti le gambe del santo ci fanno capire alcune cose sul metodo di punzonatura e cioè che i primi elementi che in genere si punzonavano sui conii di queste monete erano quelli centrali e che poi, man mano si procedeva a comporre le immagini intorno. Ovviamente, come già scritto in altre sedi, i punzoni delle immagini erano sempre grezzi, essi improntavano i volumi, tutti gli altri particolari quali ad esempio: capelli, decorazioni, espressività dei volti, e rifiniture varie venivano incisi in un secondo momento, ecco perchè tra la parte centrale delle ginocchia e questi segni vediamo delle rigature centrali leggermente diverse tra loro, per il resto coincide tutto. Non dimentichiamo che l'incisore una volta commesso il piccolo errore non poteva certo limarli o impasticciarli ma poteva benissimo camuffarli con qualche segnetto decorativo, rifare o rimodellare un conio richiedeva a quei tempi un costo non indifferente. Non è possibile attribuire a questi esemplari una plusvalenza in vil danaro perchè non si tratta di una variante che può far fare pazzie ai collezionisti ma da un punto di vista numismatico e scientifico li reputo molto interessanti. Grazie a Jacopo! :hi: :good:2 punti
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Ma come faccio a taggare i nomi? Comunque Francesco, visto che ti sono piaciuti, posto questi altri due coronati. Un ringraziamento agli incisori dell'epoca per queste opere d'arte.2 punti
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Sud Africa introdotta una nuova monetazione nel 1923, con valori compresi tra il farthing bronzo e oro sovrano. Il farthing stesso, tuttavia, è stato coniato sporadicamente e in piccole quantità fino al 1942. (Di gran lunga il più alto precedente conio di farthings sudafricano era stato 154.233 nel 1931.) Ma ancora una volta, a partire dal 1942, quando sono stati coniati alcuni 3.756.124 e fino il debutto della nuova monetazione rand dopo il 1960, produzione di farthing Sud Africa mai sceso sotto 1.000.000 pezzi all'anno. Questo inizio un po' zoppicante è venuto alla mia attenzione quando questo 1937 1-farthing è venuto a modo mio: Sua ottima condizione è venuto come nessuna sorpresa reale; 1937 è stato il primo anno di conio ritratto di George VI e il suo anno di incoronazione, quindi era molto facile immaginare qualcuno salvandolo come ricordo. Ma confesso che il piccolo conio della moneta mi ha sorpreso: 38.254. La storia dietro i due passeri su farthing del Sudafrica è quasi troppo bella per essere vero. Come ho letto, un gruppo di donne confinate in un campo di prigionia britannico durante la guerra boera si sono riuniti e ha deciso che se il Sud Africa ha avuto mai una moneta denominate 1-farthing, essi sarebbe di lobby per avere due passeri che rappresenta la speranza e fede riposte poco rame. Che cosa li ha ispirati, è detto (in questo, il mio preferito traduzione), è stato il versetto della Bibbia Matthew 10.29—“Sono non due passeri venduti per un farthing e non uno di loro cadrà a terra senza tuo padre saperlo?” Non solo le donne riuscivano, ma con il tempo che questo farthing 1937 fu coniato, i due piccoli passeri avevano diventare un appuntamento reale della monetazione sudafricano. :) v. -------------------------------------------------- South Africa introduced a new coinage in 1923, with values ranging from the bronze farthing to the gold sovereign. The farthing itself, however, was coined sporadically and in smaller quantities until 1942. (By far the highest previous mintage of South African farthings had been 154,233 in 1931.) But again, beginning in 1942 when some 3,756,124 were coined, and continuing until the debut of the new rand coinage after 1960, production of South Africa’s farthing never dropped below 1,000,000 pieces per year. This somewhat halting start came to my attention When this 1937 1-farthing came my way: Its excellent condition came as no real surprise; 1937 was the first year of George VI portrait coinage, and his coronation year, so it was very easy to imagine someone saving it as a memento. But I confess the coin’s small mintage did surprise me: 38,254. The story behind the two sparrows on South Africa’s farthing is almost too beautiful to be true. As I have read it, a group of women confined in a British prison camp during the Boer war got together and decided that if South Africa ever had a coin denominated 1-farthing, they would lobby to have two sparrows representing Hope and Faith placed upon the little copper. What inspired them, it is said (in this, my favorite translation), was the Bible verse Matthew 10:29—“Are not two sparrows sold for a farthing and one of them shall not fall to the ground without your Father knowing it?” Not only were the women successful, but by the time this 1937 farthing was coined, the two little sparrows had become a real fixture of South African coinage. :) v.2 punti
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La pubblicano tutti i giornali, giusto pubblicarla anche noi, per chi non l'avesse vista o non sapesse bene cosa cercare Don e Maxine Simpson, 90 anni lui e 87 lei, di Bakersfield, in California sono stati sposati per 62 anni e sono morti a poche ore di distanza l'una dall'altro. Una storia d'amore che la nipote ha voluto raccontare mostrando le immagini dei nonni, che hanno trascorso le ultime ore tenendosi per mano e sorridendo. Don e Maxine si incontrarono in un bowling e non si sono più lasciati. Insieme hanno cresciuto due ragazzi, hanno viaggiato per il mondo e sono diventati cittadini modello nella comunità di Bakersfield. Due settimane fa, Don è stato trasportato in ospedale per la frattura del femore, ma le sue condizioni sono peggiorate subito. I familiari lo hanno riportato a casa per stare con la moglie che da diversi anni lottava contro il cancro. "Sapevo nel mio cuore che questo era quello che doveva accadere. Nonna e nonno dovevano stare insieme e sarebbero anche morti insieme", ha raccontato la nipote Sloan. Le foto hanno fatto il giro del web. Maxine è morta subito e il marito l'ha seguita 4 ore dopo. "Semplicemente incredibile, la loro era una storia d'amore vera", ha detto la nipote. Grazie Mario per aver parlato anche qui di questa bella storia d'amore -_-2 punti
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Buongiorno a tutti! Mi è capitato di schedare alcune monete classificate dal Corpus come Grano, che non riesco però a trovare in tutta la bibliografia più recente (Pannuti/Riccio, Mec 14; MIR Napoli ). A quale zecca è attribuita oggi questa moneta? Ringrazio vivamente chi vorrà aiutarmi. Di seguito la scheda della moneta. Ferdinando il Cattolico (1503-1516), Napoli (?), Grano, Ae 1,09 g, 18-19,5 mm, o.c. 225° D/ M FERDI ∙ D ∙ G ∙ R ∙ ARAG ∙ ET ∙ V ∙ SIC In cerchio perlinato, fascio di sette frecce legate da un nastro.Campo monetale delimitato da filetto perlinato. R/ M TANTO ∙ MONTA In cerchio perlinato, un giogo. Campo monetale delimitato da filetto perlinato. MEC 14, -. CNI 19, 21. Rarità: - Se vi va, potremmo discutere di tutte quelle monete ascritte in passato alla zecca di Napoli e a qualche altra zecca dell'Italia Meridionale e oggi espunte, magari motivandone le ragioni. Buona estate a tutti.1 punto
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Spero possa esservi utile nei vostri studi su questa zecca: le tavole dello studio di M. Cagiati Campobasso e la sua zecca ;)1 punto
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Bello il tuo… qualche puntina di verde c'é anche su questa nel centesimo… tienila sott'occhio ;) Da inasta non ricordo la conservazione dichiarata (sicuramente superiore al mio e anche al tuo) e realizzo sui 130 + diritti Comunque mi é arrivato oggi… trovato nella posta al mio rientro a casa… devo dire che l'ossidazione é meno peggio di quel che pensavo… domani la tratto e poi vi aggiorno ;)1 punto
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Innanzi tutto,il nastrino non è l'originale (infatti l'originale dovrebbe essere di colore rosso e bianco). Venendo a la medaglia essa commemora la conciliazione del 21 agosto 1925 tra la Svizzera e la Norvegia1 punto
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Anche io propendo per una ribattitura. Sul rovescio si vedono bene le tracce.1 punto
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La moneta e' giustamente siracusana , in argento e molto rara per la figura di Minerva con civetta di faccia , peccato la frattura con la mancanza .1 punto
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Taglio: 2 euro Nazione: Germania Zecca: G Anno: 2014 Tiratura: ? Condizioni: qSPL Città: San Giorgio Canavese (TO) Note: News?1 punto
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Discussione doppia, continuiamo nell'altra, dove ci sono anche le foto ;) http://www.lamoneta.it/topic/126622-valutazione-monete-francesi-del-40/ petronius :)1 punto
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Il ritratto è barbarizzante, ma l'incisore del rovescio sapeva il fatto suo, anche se era analfabeta. Un'altra osservazione riguarda l'esergo del rovescio. Ha un'altra caratteristica tipica del gusto barbarico: è simmetrico. Arka1 punto
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dico la mia..secondo me i giovani vengono attratti poco da questo mondo e dalla storia in generale proprio perché loro di "storia" ne hanno poca..la famosa scintilla scocca perché rievoca vecchi ricordi, associazioni a situazioni passate magari piacevoli. Io ne ho conosciuti pochi ragazzi, anche della mia età (ora ho quasi 40 anni), attratti da tutto questo..ma spesso erano ragazzi che avevano già nel loro DNA quella voglia di conoscenza del passato o tutto ciò che col passato è legato. Altri magari venivano indottrinati dai loro genitori (solo uno in realtà), il resto pensavano che queste cose fossero impopolari, "non fai colpo sulle ragazze con queste fesserie" dicevano, preferendo i videogames, le figurine dei calciatori ecc. A me la storia in generale piace molto, conservo ancora i libri dalle scuole medie in poi..e anche i sussidiari delle elementari. Ho collezionato per tantissimi anni francobolli, da poco le monete in realtà. La cosa che mi stuzzica maggiormente è scoprire tutto il mondo e la storia che c'è dietro una moneta..cosa ci potevano comprare con quella moneta..la storia del personaggio o del simbolo coniato sopra..il periodo storico ecc. Spero un giorno di poter trasmettere questa passione ai miei figli (per ora sono troppo piccoli)..poi però se accadrà che si sentiranno più attratti dai videogames o dalle figurine amen..me ne farò una ragione . Mario p.s. ottime queste discussioni..specie per neofiti come me! grazie1 punto
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Dopo un breve salto nel '600 ritorniamo in epoca borbonica, precisamente ai tempi di re Carlo di Borbone, un'epoca in cui le date di piccole dimensioni punzonate in fretta o su altri numeri potevano far cadere in errore molti dei nostri predecessori. Nel Pannuti Riccio sono riportate ai numeri 59 e 67 un tornese ed un 3 cavalli del 1753. Si tratta di monete con l'ultima cifra della data molto impasticciata e che dopo un'attenta lettura risultava come 7 ribattuto su 6, se sovrapponete i due numeri vi troverete di fronte ad uno pseudo 3. Stessa sorte per il tornese del 1755 (PR 60) ed apparso in un listino Nascia del novembre 1976 al n. 715. Ricordo che lo stesso Michele Pannuti mi confidò queste tre errata corrige molti ma molti anni fa, se non ricordo male nel 1995. A volte queste precisazioni sono importanti, questo perchè mi è capitato in passato di confrontarmi con collezionisti con mancoliste in tasca riportanti alcune delle suddette monete.1 punto
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Forse posso consigliarti un libro, prima di partire: La monetazione della Daunia, di La Notte. Il libro è già passato per il forum nel 2011 nella sezione Bibliografica. Così visitando quei luoghi STUPENDI potrai fare degli approfondimenti e dei confronti tra luoghi e monete antiche. Buone vacanze.1 punto
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... @@francesco77, potremo mai leggerlo questo studio? ... mi incusriosisce davvero.... :D1 punto
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Ciao @@Jacopo92 , per taggare/citare un nickname devi inserire la chiocciolina prima. Ti consiglio di apporre su ogni immagine una scritta per il copyright, le immagini delle tue monete potrebbero essere molto appetibili. Tempo fa mi ritrovai su Ebay le immagini delle mie monete e medaglie. Occhio! :good:1 punto
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Inverno o estate che sia, questa canzone da sempre una grande emozione quando l'ascolti...grande Renato!1 punto
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Ciao Jacopo, ti consiglio la lettura di questa discussione in rilievo, potrebbe esserci qualche argomento storico di tuo interesse. Ciao http://www.lamoneta.it/topic/74616-dritto-e-rovescio-nelle-monete-napoletane/1 punto
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si.. Lo stile non e' dei piu' curati, ma la cosa che ho trovato piu' interessante e' proprio la disposizione delle lettere della legenda... Il falsario e' "andato in confusione" nella preparazione del conio, incidendo la scritta senza contare dell'effetto specchio che ha portato ad avere poi un risultato con una legenda contraria... Pensate il suo disappunto poi nel vedere il risultato ottenuto...1 punto
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Beh, certo, ma guarda che su monete simili c'è molto da dire e da studiare anche su argomenti che vanno oltre la numismatica, come ad esempio il tipo (rarissimo) con il volto nel sole a destra (rif. Gigante 5), in certi casi le iconografie delle monete e delle medaglie vanno indagate e approfondite tenendo presente anche materie che vanno al di là della numismatica, come ad esempio l'astronomia. Il sole che ha alla sua destra la fenice non è certo una casualità il frutto della distrazione da parte dell'artista incisore. Tempo fa scrissi uno studio (ancora non pubblicato) proprio su questa monetazione e sull'iconografia presente al rovescio, vi assicuro che quello che c'è da scoprire è incredibile. :good:1 punto
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Ma la gente potrà fare quello che vuole, o no? Mi stupiscono più quelli che si stupiscono (scusate il gioco di parole) di quelli che vendono magari per bisogno di realizzare o perchè quel pezzo in mano non è di loro gradimento. Tenete presente che con queste vendite veloci i soldi si hanno subito mentre se si rimette in asta bisogna aspettare mesi fra una cosa e l'altra. Comunque alla base di tutto c'è la libertà del singolo di fare quello che vuole con i propri soldi................................. Maurizio1 punto
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Tutto il promontorio del Gargano è un affascinante caleidoscopio di colori profumi e sapori. Niente monete ma uno spettacolo della natura.1 punto
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sto lavorandoci su...ma sicuramente non sarà pronto il prove e progetti dello stato pontificio prima di tre anni1 punto
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Federico II (1231-1250) - Augustale Carlo I d'Angiò (1266-1278) - Reale per le zecche di Barletta, Brindisi e Messina A seguire, tutti i gigliati da Carlo II d'Angiò (1285-1309), e i suoi denari regali. E poi, i ducati, i carlini,...., ma siamo già nel 1300 ben inoltrato.1 punto
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Ho rotto il salvadanaio di mia figlia di 4 anni...ma si può essere più bestie di così??? :mega_shok:1 punto
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@@ihuru3 Ma levala dalla plastica, vuoi mettere la soddisfazione di fare testa o croce col 100 lire del baffone per decidere il campo della partita di calcetto? :crazy:1 punto
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Beh ora direi che va gia molto meglio :) ... Ora è tardi e sono abbastanza " fuso " .... Per me potrebbe essere tipo la terza variante di questa moneta ... Anche se con qualche variazione al R/ http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GECOL9/1 Tu cosa ne dici ? Inviato da un device_name utilizzando your_app_name App1 punto
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Iniziando dall'alto a sx: Regno Lombardo-Veneto 1858 (catalogo Sassone n° 26) Regno di Napoli 1858 (cat Sassone n° 3 o 4 esistono due tipi) Regno di Sardegna 1861 (cat. Sassone n° 19) Regno d'Italia 1863 (cat. Sassone n° 12 o 13 esistono due tipi) Seconda fila da sx: Stato Pontificio 1852 (cat. Sassone n° 2-2A-2B dipende dalla sfumatura del verde) Stato Pontificio 1852 (cat. Sassone n° 6) Regno d'Italia 1862 (cat, Sassone n° 2) Province Napoletane 1861 (cat. Sassone n° 20) Per il valore come detto da @@sebeto2013 concorrono vari fattori, come, centratura, dentellatura, margini, abrasioni ecc. quindi si può stabilire solo dopo un attento esame visivo. Come vedi dalle date di emissione si tratta di pezzi degli Antichi Stati Italiani e di primi anni del Regno d'Italia, quindi, indipendentemente dal valore economico, sono pezzi di storia del nostro Paese. Cordiali saaluti1 punto
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Le Repubbliche Marinare: come iconografia sono bellissime, stupendo il disegno e i colori, sono le banconote più rappresentative secondo me. Per queste due che hai postato sono banconote circolate e le pieghe sono abbastanza evidenti pultroppo. Ti consiglio di metterle belle in piano sotto ad una pila di libri (meglio se dentro ad uno degli ultimi) e tenerle così per un pò di tempo; miglioreranno tantissimo con un metodo molto naturale. Per il valore commerciale ti potrebbe essere utile farti un giro sui più famosi siti di vendita e ti fai subito un'idea: ma in linea di massima in questo stato vanno dagli 80 ai 100 euro, forse qualcosa in più per la 5000 lire. Sono banconote che hanno fatto la loro storia, non hanno strappi o scritte, ma hanno circolato molto e quelle pieghe le deprezzano molto: ecco perchè ti consiglio di fare in questo modo, una pressatura naturale, certo non andranno via ma le attenueranno di molto. Buoni i colori che sono abbastanza vivi. Ti consiglio anche però, di conservarle come hanno fatto i tuoi nonni, 200 euro non cambiano la vita e questo è un ottimo ricordo dei bellissimi anni '50, gli anni della ricostruzione e del boom economico..... Spero ti sia stato utile.1 punto
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L'Orsa Maggiore era costellazione raffigurata anche nello stemma della provincia di Fiume o, per usare la dizione ufficiale, del Carnaro: (da: http://www.araldicacivica.it/stemmi/province/province-scomparse/provincia-del-carnaro/) Credo che la presenza dell'Orsa sia da collegare alla persona di Gabriele d'Annunzio, e/o alla sua celebre impresa di Fiume.1 punto
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La foto fa il giro del mondo, tutti i giornali giustamente la pubblicano, la pubblicano perché ormai notizie come queste stupiscono, fatichiamo a capire che ci possano essere ancora esempi così..... La foto in questo caso dice tutto...., non si dovrebbe dire nulla in più....ma spieghiamolo per chi non l'ha vista....., due persone molto anziane, su due letti dell'ospedale quasi uniti, marito e moglie, 62 lunghi anni di matrimonio, una lunga vita insieme, una morte che li colpisce straordinariamente nello stesso momento, a sole quattro ore di distanza, e poi quelle due mani....quelle due mani unite nel momento finale che non vogliono staccarsi....mai.... La vita. la morte, il dopo...., l'unione durante la vita e la speranza di rimanere uniti anche dopo, il non volersi staccare comunque, un addio in comune che diventa simbolo positivo, di speranza, di un amore eterno.....oggi più che mai tutto questo colpisce, fa quasi stupore, cerchiamo di cogliere anche da questi gesti positivi, gli esempi, i valori che tutto sommato c'erano e ci sono ancora....basta saperli poi vedere e poi ricordarli.....speriamo....1 punto
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Egregio Moruzzi Umberto, lungi dall'essere questa mia replica una qualsiasi forma di excusatio nei suoi confronti, dato che non vedo in quello che ho scritto niente di offensivo o lesivo della sua professionalità, ci tengo a precisare che il mio post in forma discorsiva e breve" che poi, quella formuletta " a mio parere" sarebbe anche ora di cambiarla...sei un professionista? ti fai pagare? la gente basa i suoi acquisti o i tuoi rifiuti su quello che sentenzi? e allora non puoi scrivere " a mio parere" e scaricarti di qualsiasi responsabilità futura...non credo che su una perizia di un'immobile ci sia scritto " a mio parere, sta in piedi" , sottintendendo " ma mi potrei anche sbagliare, sicché occhio!"....prende spunto, ma non ragione d'essere nella sua perizia, proprio dall'uso comune di quella dicitura che, alla luce dei progressi nelle tecnologie analitiche disponibili a costi accessibili e progressi purtroppo ottenuti dalla "controparte" , non è più ormai sufficiente né esaustiva, come invece lo sarebbe una perizia, anche non " asseverata" ma che rispetti i canoni di ogni verifica oggettiva , tecnica o scientifica, ovvero la replicabilità dei risultati, la reversibilità dei processi deduttivi e l'indipendenza dall'operatore. Purtroppo, invece, il " a mio parere" rende il risultato fin troppo legato all'individualità dell'operatore e alla sua esperienza e preparazione, e quel mio appunto "..tu dici che "secondo te" è buona? ..ok, io dico che " secondo me e secondo il mio amico" è falsa...e adesso?Così non va...bisogna cominciare a essere più precisi, a scrivere le motivazioni ( sempre che le si abbiano e le si sappiano dimostrare) che portano ad una conclusione o all'altra...non basta la fama di un numismatico, magari acquisita parecchi anni fa o magari immeritata, visto il livello tecnico delle falsificazioni , mediamente altissimo, e il livello della preparazione media degli antagonisti, mediamente bassissima.....”" che usa la prima persona in senso generico, serve proprio ad evidenziare i limiti di questo sistema adottato pressoché in maniera generale, in quanto, alla fine, ci si può ritrovare ad un muro contro muro di valutazioni personali, eventuali faziosità o spinte individuali, che si riflettono nella effettiva forza e utilità della perizia stessa. Senza contare che, oggettivamente e in totale buona fede, ci si può davvero esprimere in un senso o nell'altro in totale convincimento, per una mancanza di informazioni aggiornate sullo stato dell'arte dei procedimenti imitativi... Mentre, invece, usando per arrivare allo stesso risultato, quanti più processi deduttivi oggettivi e quanti più dati numerici o effettivi possibili, le situazioni di muro contro muro, di errori derivati da obsolescenza delle informazioni personali e scontri di " professionalità" verrebbero drasticamente ridotti...non ci si dimentichi che , a volte, dietro perizie contrastanti se espresse senza il tramite di evidenze tecniche valide, si possono celare anche motivazioni di prestigio personale o economiche, da cui non è affatto semplice uscire. Quindi, l'invito " generale" e non particolare ( come è ben precisato nel punto "Quindi, a parte precisare che questa campana non suona per Moruzzi in particolare, ma che ho solo approfittato della sua perizia con la frasetta di scarico della responsabilità usuale e condiviso da tutti,") è proprio a cambiare modo di compilazione delle varie perizie, anche nelle non asseverate, in modo da restringere il campo di confutabilità del risultato a tutto favore del collezionista e, di conseguenza, degli operatori professionali "seri".... Quanto alla sua irritazione a suo dire derivante dall'offensività dei miei post nei suoi confronti, credo che tutta questa acrimonia la veda solo lei che , evidentemente, non ha un giudizio molto sereno e imparziale nei miei confronti, altrimenti avrebbe anche valutato, nel novero dei miei post, anche il numero 33 in cui invito i partecipanti alla calma e a non prenderla come una sfida nei suoi confronti e in cui scrivo che, casomai, avrebbe detto la sua per ragioni di professionalità verso il cliente, non certo per aderire alla sfida latente di "chi ce l'ha più lungo" ( usando un modo di dire molto crudo ma di estrema efficacia) lanciata nella discussione o per togliere curiosità a chicchessia ...l'uso dei termini non è casuale....... Io ho ben detto che il cliente avrebbe dovuto rivolgersi a lei se la perizia, pagata( poco o tanto non cambia i termini) fosse stata errata...e non mi pare ci sia nulla di strano o errato in questo...e ho usato questi termini "io la riporterei a Moruzzi..in fondo la perizia te l'ha fatta pagare, no?quindi, una volta dimostrato che come classificazione non ci ha capito nulla, almeno l'obbligo morale di rifarti la perizia gratuitamente, seguendo le indicazioni corrette che ti sono state date, mi pare il minimo... " dunque, una volta dimostrato....è stato qui dimostrato?...pare di no...almeno non univocamente come , riallacciandosi al discorso delle perizie, si vorrebbe che fosse....la forma stessa in cui le perizie ( tutte, precisiamolo onde evitare che lo riprenda come un attacco personale) sono espresse, che lascia ampio spazio alla discrezionalità permette questa ipotesi e anche il suo contrario.........come vede, è esplicativo di quanto detto: a suo parere è la Craw. 57. a parere di McCabe è la Craw 84, per altri è altro ancora...se avesse fatto la sua perizia anche McCabe, usando la stessa formulazione e anche qualcun altro, si sarebbe arrivati alla situazione in cui tutti avreste avuto , contemporaneamente, ragione e torto...e, francamente, il tutto ha un tasso di incertezza che , nel ventunesimo secolo, penso sia ora di oltrepassare....la ritiene offensiva o lesiva della sua dignità professionale questa conclusione? Veda lei...io ci vedo solo l'evidenziazione di una realtà di fatto...le perizie così formulate hanno troppi limiti. Io invece credo che usare una metodologia più estensiva nella formulazione dei giudizi sia un atto dovuto verso chi affida i suoi soldi e la sua fiducia ai professionisti proprio per evidenziare il grado di professionalità raggiunto...... e, in tutto quello che ho espresso sopra, lei ci trova null'altro che gli estremi per una chiamata a rispondere davanti alla legge....?1 punto
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@fabry61 Ciao Fabry, wow che soldo davvero sorprendente!! :mega_shok: per favore puoi postare il link originale, vorrei vedere come veniva descritto il lotto per curiosità..anche a me pare una fusione...1 punto
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Si tratta di una moneta dell'impero ottomano da 20 para, coniata sotto Abdul Aziz nel suo 4° anno di regno (è il 3 rovesciato che si vede nella prima foto) dalla sua ascesa al trono nel 1277 ( che è la cifra riportata nella seconda foto ١٢٧٧ ) (1861 del nostro calendario) Catalogata al KM 701, 4.000.000 di esemplari coniati, valore basso, data la scarsa conservazione , forse 1-2 euro. saluti1 punto
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Che tanto Maria Bonaria Urban quanto Giuseppe Lulliri abbiano come punto di partenza il lavoro di Clorinda Amante Simoni, è reso evidente dalla citazione bibliografica riportata da Urban, e dal fatto che Lulliri, opportunamente, ricorre a una citazione estratta dal lavoro di Amante Simoni quale l'incipit per avviare la trattazione delle montete battute in nome di Godas. I nummi di Godas sono di almeno tre tipologie, come dimostrerà molti anni più tardi lo stesso Lulliri, e tute con il medesimo rovescio: una croce potenziata in ghirlanda. Delle tre tipologie, una è anepigrafe (a), una ha per legenda CVDA REX (b) e una, infine, ha per legenda CVD AREX ©. Fu impiegata sempre la lettera A tracciata al modo bizantino anziché al modo vandalo, particolare molto importante e che si presta ad alcune ipotesi. Non è improbabile che in un prossimo futuro possano apparire anche altre tipologie. Nel disegno che segue, ricavato da fotografie, si illustrano le tre tipologie. Ma nel 1996 ne era stata identificata solamente una: la tipologia c.1 punto
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Ciao Giancarlone, forse il foto-collegamento e' andato perduto quando la mia discussione fu consolidata in questa dei gettoni di Caffe', Birrerie, Ristoranti ed Alberghi . Scusa il ritardo con cui fisso il problema, ma ultimamente non avevo seguito lo sviluppo di questa discussione e non mi ero accorto che le foto postate nel mio intervento erano scomparse. . Riposto ora qui sotto l'intero post. Se vuoi, per semplicita' potresti ora togliere quello che non ha le foto.....:) Ecco dinuovo il post con foto: Ciao Giancarlone , contrariamente a quanto dissi all'inizio di questa discussione ( 30 Giugno scorso) frugando nei cassetti finalmente ne ho trovati due! Il primo chiaramente viene da un bar di Savona. Il secondo gettone, molto bello non saprei propio da dove viene. Addirittura non so se sia di un gettone di un caffe o d'altro... Spero che qualcuno possa riconoscerlo ed aiuti a risolvere questo piccolo mistero. Ecco i gettoni, entrambi in Ottone e di 25mm di Diametro :) Saluti, Lamberto1 punto
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