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  1. .Pino.

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/09/14 in tutte le aree

  1. Buona giornata Sono in vacanza nella bergamasca; a Carona, alta Val Brembana (terra di San Marco) :pleasantry: qualche chilometro più a nord di Piazza Brembana, da dove si snodava la via Priula: http://it.wikipedia.org/wiki/Via_Priula e complice il tempo "ballerino", che non invoglia certo a fare passeggiate, mi sono dedicato alla lettura. In particolare, nella Pro Loco, ho trovato questa pubblicazione cartacea che, fortunatamente, è presente anche in rete: http://www.valbrembanaweb.it/centroculturale/QUADERNI-BREMBANI-6.pdf Ebbene da pag. 25 troverete un articolo che riguarda un tesoretto di ducati e 1/2 ducati veneziani rinvenuti prima del 2008; le informazioni al riguardo sono piuttosto scarne ed il testo contiene anche qualche errore... ma non importa, quello che conta è che la notizia del ritrovamento sia arrivata. Nella bibliografia riportata, mi piace ricordare il citato nostro Amico @@gpbasetti, presidente del Circolo numismatico bergamasco ed il dr. Vezio Carantani, consigliere dello stesso Circolo, che da pochi giorni ci ha lasciato. Sempre nella bibliografia si cita anche un tesoretto di oltre 200 zecchini veneziani (più correttamente ducati d'oro) di vari anni del 1300, rinvenuti nel muro di una abitazione di Giulianova e conservati nel Museo Archeologico Nazionale d'Abruzzo a Chieti. http://www.numismaticadellostato.it/web/pns/patrimonio/vetrine/abruzzo/visita;jsessionid=vhHRBE5CORPh5xs3R5B5CQ__?p_p_id=vetrineVisitaVirtuale_WAR_FSIA6_Numismatica10_INSTANCE_GZ4h&p_p_lifecycle=0&p_p_state=normal&p_p_mode=view&p_p_col_id=column-1&p_p_col_count=1&_vetrineVisitaVirtuale_WAR_FSIA6_Numismatica10_INSTANCE_GZ4h_jspPage=%2Fjsp%2Fiep%2Fvetrine%2FlistaMoneteVetrina.jsp&_vetrineVisitaVirtuale_WAR_FSIA6_Numismatica10_INSTANCE_GZ4h_cur=2&_vetrineVisitaVirtuale_WAR_FSIA6_Numismatica10_INSTANCE_GZ4h_delta=10&_vetrineVisitaVirtuale_WAR_FSIA6_Numismatica10_INSTANCE_GZ4h_keywords=&_vetrineVisitaVirtuale_WAR_FSIA6_Numismatica10_INSTANCE_GZ4h_advancedSearch=false&_vetrineVisitaVirtuale_WAR_FSIA6_Numismatica10_INSTANCE_GZ4h_andOperator=true&_vetrineVisitaVirtuale_WAR_FSIA6_Numismatica10_INSTANCE_GZ4h_orderByCol=descrizioneStato&_vetrineVisitaVirtuale_WAR_FSIA6_Numismatica10_INSTANCE_GZ4h_orderByType=desc saluti luciano
    5 punti
  2. Ho pensato di fare un salto nel trecento... Secolo terribile (ci fu la grande peste), ma anche ricco di arte (Giotto & co...) e di fermenti politici (è il secolo in cui iniziano le signorie). E per l'esattezza vorrei portarVi a Padova. Nel XIII secolo Padova divenne uno dei più importanti comuni del Nord-est. Ma all'inizio del trecento sorse nella vicina Verona la stella di Cangrande della Scala, uno dei geni politici del medioevo. Padova ne soffre e decide che un uomo forte al potere fosse la soluzione giusta per proteggersi. Fu così che nel 1318 venne eletto podestà Jacopo I da Carrara. Tuttavia la soluzione non fu efficace e nel 1228 la città fu presa dagli Scaligeri. Fu con l'aiuto di Venezia, che temeva la potenza scaligera, che i Carraresi ripresero la città dieci anni dopo e la governarono fino al 1405, anno della definitiva sconfitta per mano di Venezia. La moneta che ho scelto per illustrarVi questo breve racconto è un carrarino di Jacopo II da Carrara. Sul dritto presenta una grande croce accantonata dalle iniziali del Signore I - A e da due carri, simbolo della signoria, circondati dalle legenda CIVIT PAD. Sul rovescio il patrono della città S.Prosdocimo seduto con un pastorale e la città nella mano destra. Per chi volesse approfondire l'argomento consiglio il Rizzoli-Perini, Le monete di Padova e i recenti scritti di A.Saccocci. Merita anche una visita il sito del MIBAC, Bollettino di Numismatica online, dove potete trovare le monete di Padova della collezione di Vittorio Emanuele III. Arka
    5 punti
  3. Taglio: 1 euro Nazione: Monaco Anno: 2001 Tiratura: 971.100 Condizioni: BB Città: Nizza
    5 punti
  4. Ciao @@dabbene, nell'ottica di una condivisione di esperienze e conoscenze tra foristi che, difficilmente, scambierebbero le proprie opinioni, avendo interessi numismatici relativi a periodi totalmente diversi, Vi posto la mia moneta un obolo di Allifae. Con me, siamo alla fine del IV° sec. A.C., Roma non è ancora la Caput Mundi, mentre, nelle zone dell'Alto Matese, tra l'Alta Campania ed il Molise, si stanzia il fiero popolo Sannita. Sull'attribuzione dell'obolo alla città casertana di Allifae, però, si è giunti per gradi. Nell'800 gli studiosi ( Avellino) ritenevano che la monetazione si riferisse ad una località nei pressi del monte Ollibanos che si elevava tra Pozzuoli e Cuma. Millingen la colloca presso Cuma; Tale tesi viene accettata da Garrucci, sul presupposto che la tipologia richiamasse la monetazione di Cuma, avendo, al rovescio, la rappresentazione del mostro Scilla, che mal si adattava ad un popolo di montagna quali i Sanniti. Successivamente A. Sambon, grazie ai ritrovamenti di tali oboli insieme a quelli di Phistelia e di Neapolis nei pressi della necropoli dell'Antica Allifae, riferisce, in modo definitivo, l'obolo alla suddetta città di Allifae, spiegando che la presenza di figure " marittime" sulla moneta sono dovute ai frequenti commerci tra i Sanniti stanziati nel fertile territorio dell'Alta Campania con le città marittime greche, quali Neapolis e Cuma. Scilla, l'ostrica ed i mitili indica pertanto gli ottimi rapporti commerciali tra Greci e Sanniti nel periodo precedente all'espansione di Roma, che troverà nei Sanniti fieri avversari con le tre guerre sannitiche, e l'alleanza, invece, con Neapolis. Oltre i tipi marittimi, l'obolo presenta i caratteri della lingua osca. Per saperne di più: Pietre e Monete - Libreria Classica Diana Editrice.
    4 punti
  5. Già mostrata all'atto dell'acquisto, 5 anni fa, nella sezione Monete e medaglie pontificie, la ripropongo in una collocazione diversa per, come dice Mario, condividerla con un maggior numero di utenti. Clemente XI, medaglia ufficiale Anno IX di pontificato (1709) D:/ CLEMENS.XI.P.M.AN.VIIII Busto del Papa con tiara, volto a destra. Sotto il busto, la firma, HAMERANVS R:/ PORTAVERVNT.TABERNACVLVM.FOEDERIS Folla che trasporta un tabernacolo. In esergo MDCCIX L'iscrizione al rovescio fa riferimento a un passo delle Sacre Scritture, Libro Terzo dei Re: Et portaverunt arcam Domini, & tabernaculum foederis (E portarono l'arca del Signore, e il tabernacolo dell'alleanza). Metallo; bronzo Peso: 21,17 grammi Diametro: 40 mm. La medaglia celebra la processione per la pace del gennaio 1709. La situazione che si era venuta a creare alla fine del 1708, a causa della guerra di successione spagnola, era quanto mai pericolosa per lo stato pontificio; il Pontefice si trovava in balia dei due blocchi belligeranti con i quali si era troppo compromesso. Senza più alcun appoggio, mentre il giudizio delle armi volgeva a favore dell'Austria, Clemente XI, nel timore di un saccheggio della città, implorò l'aiuto divino, prescrivendo preghiere e pubbliche funzioni per la salvezza della Chiesa e del suo Stato. La medaglia si riferisce a questo drammatico momento. Il 2 gennaio 1709 l'immagine del Salvatore fu portata dalla Cappella Sancta Sanctorum a San Pietro in processione solenne, seguita dal Papa a piedi, da tutti i cardinali e da moltissimi sacerdoti. La medaglia rappresenta questa processione con il pontefice attorniato dalle guardie svizzere, da religiosi e da fedeli. petronius oo)
    3 punti
  6. il bello è averlo, ma ancora più bello è trovarlo... Taglio: 2 cent Nazione: San Marino Anno: 2004 Tiratura: 1.395.000 Condizioni: BB Città: Milano
    3 punti
  7. Oggi per puro caso ho scoperto che il 7 luglio è un giorno importante per Napoli, fatidico (?) per gli spagnoli. Dunque, come scritto in un mio studio sull'esoterismo http://ilportaledelsud.org/esoterismo.htm e sulla medaglia del 1707 per l'entrata dell'esercito imperiale austriaco a Napoli ho affrontato una serie di argomenti collegati al numero 7 ed in particolare al 7-7-1707, 7 luglio 1707, ma leggendo in rete la storia di Masaniello ho notato con un po' di stupore che questo coraggioso personaggio sollevò il popolo napoletano contro gli spagnoli proprio il 7 luglio del 1647. http://it.wikipedia.org/wiki/Masaniello Che coincidenza, vero? E se non fosse una coincidenza? Tornando indietro nel 1495 scopriamo che Ferdinando II d'Aragona (Ferrandino) cacciò i francesi di Carlo VIII riconquistando Napoli proprio il 7 luglio. Di seguito un passo estrapolato dall'enciclopedia Treccani: " ......... Giunto nelle acque del golfo, F. lasciò il grosso al largo ed accostò con una flottiglia. Dopo qualche esitazione, dovuta a conflitti interni, i "popolari" napoletani, guidati da Gian Carlo Tramontano, presero le armi in suo nome. F. non si lasciò sfuggire l'occasione: sbarcato il 7 luglio presso il ponte della Maddalena, obbligò i Francesi ad uscire dalla città, favorendo così il buon esito della rivolta. Al termine della giornata, i nemici furono infatti costretti a chiudersi in Castelnuovo e F., impossessatosi della città, ma non delle fortezze, poté insediarsi in Castel Capuano. Le sorti del conflitto (mentre gli eserciti della Lega si scontravano con i Francesi in Val di Taro) volsero presto a suo favore: dopo Napoli ed alcune "terre" nei dintorni, a metà luglio, erano state recuperate quasi per intero la Puglia, la Terra di Lavoro e Salerno (esclusa però la rocca)..........". Avete letto chi guidò la rivolta? Certo che gira e rigira la numismatica rientra sempre nei fatti storici importanti. Vabbè, comunque quanto appena scritto non ha nulla di scientifico se vogliamo parlare di numismatica, è giusto per farvi divertire un po'. La sorpresa ve la farò la prossima settimana! Restate in campana perchè ci sarà molto da discutere sulle monete della Repubblica Napoletana e sulla loro circolazione a Napoli e ........ in altre regioni. :good: :angel:
    2 punti
  8. Salve a tutti, ecco un denario di Adriano, una delle prime monete che ho comprato per la collezione, presa qui da un negozio locale in Germania. Dal vivo la patina scura e' molto bella, non sono esperto in foto e non sono riuscito a farla rendere come deve. C'era la gradazione ma non era identificata ed il prezzo era buono (rispetto alle altre del lotto e alla mia conoscenza del tempo!), quindi due domande agli esperti: - a me sembra una RIC 45 / RSC 1027, giusto? l'unico dubbio e' il fatto che del COS II si legge solo CO e forse un pezzetto di S - come gradazione aveva "Schön", quindi "Fine", ma nei denari che seguo regolarmente sulle aste on ebay tedesco (solo dai 4 o 5 venditori maggiori), monete messe anche molto peggio prendono tranquillamente un "Very Fine" o almeno qualcosa tra le due gradazioni, voi che ne pensate? Grazie!
    2 punti
  9. Il 19 febbraio del 1797, con la firma del trattato di Tolentino, veniva costituita la repubblica Cisalpina che andava a riunire la repubblica Cispadana e la repubblica Transpadana. La repubblica Cisalpina venne soppressa nel 1799 dagli austriaci e ricostituita dai francesi nel 1800 dopo la battaglia di Marengo per mutarsi poi in Repubblica Italiana nel 1802. Dal punto di vista delle emissioni monetarie della repubblica in questione ci sono rimaste due sole monete in argento emesse nel 1800 e nel 1801. Si tratta dello scudo da 6 lire con al dritto la scritta ALLA NAZ.FRAN. LA REP. CISAL. RICONOSCENTE, e la moneta da 30 soldi che celebra la pace di Luneville e la fondazione della strada Foro Bonaparte a Milano. Molto probabilmente le popolazioni della repubblica Cisalpina ebbero ben poche occasioni di vedere e maneggiare le monete in questione e, dopo aver piantato l'albero della libertà nelle piazze della pianura padana, temo che poterono apprezzare ben pochi cambiamenti pratici. La nuova repubblica doveva finanziare, e da subito, le proprie attività; da qui la necessità di imporre (o meglio mantenere), tasse, gabelle e dazi. E i segni di questa presenza vennero conosciuti dalle genti; mercanti, artigiani o commercianti che fossero. Nei mercati del piccolo antiquariato della pianura padana si possono ancora trovare (anche se rari) i bolli (o suggelli) che i finanzieri apponevano alle merci dopo il pagamento dei dazi. un suggello apposto nel distretto di Gualtieri (RE) un suggello aposto nel distretto di Reggio Emilia La repubblica Cisalpina ebbe vita breve (5 anni) e vita ancora più breve ebbero gli alberi della libertà, che vennero presto rimossi, ma il seme portato dalla rivoluzione francese e dalle nuove idee presto avrebbe dato nuovi germogli destinati a cambiare l'Europa per sempre. Un saluto rivoluzionario Mario p.s. spero perdonerete la scarsa qualità delle immagini e l'escursione nell'exomunia ma l'invito di Mario è stato irresistibile
    2 punti
  10. Ciao Blackrunner, assomiglia al Quarto di grosso per Giangiacomo Paleologo. (1418-1445) ma aspetta conferme.
    2 punti
  11. il bello è averlo in FDC, più bello ancora trovarlo in circolazione, ma trovare il secondo in pochi giorni non ha prezzo!!! :yahoo: Taglio: 1 euro Nazione: San Marino Anno: 2002 Tiratura: 131.800 Condizioni: BB Città: Milano Note: :yahoo:
    2 punti
  12. è una tessera alimentare veneziana della fine del '500, dei provveditori all'olio (PROVISORis olii), le grandi L I stanno per Libbra 1, dal lato del leone in basso si intravvede S M (per San Marco), simile al Voltolina 620 e 621. Ciao
    2 punti
  13. Prendendo ispirazione da una recente asta di monete siciliane, ho deciso di aprire una discussione sulla monetazione sveva in Italia. Credo che la sezione “Monete medievali di zecche italiane” sia la più inerente alla discussione, vista la ramificazione della monetazione sveva in Italia, e che coinvolgerà un’ampia fascia di appassionati. Il regnante con il quale desidero iniziare è Enrico VI, Re di Sicilia dal 1194 al 1197. Intraprenderemo un viaggio che attraverserà tutta l’Italia passando per Messina, Brindisi, Napoli, Bologna, Milano etc., e che.sarà illustrato dai vostri interventi e dalle monete postate;un viaggio che oltre a essere longitudinale sarà temporale. Impostiamo la prima data e il luogo del nostro viaggio: Nimega, 20 ottobre del 1165. Siamo in autunno a Nimega e dall’unione di Federico Barbarossa e Beatrice di Borgogna nasce Enrico VI di Hohenstaufen. Ala morte del fratello maggiore, Enrico VI viene incoronato a Aquisgrana il 15 agosto 1169 Re dei Romani. L’evento che in qualche modo caratterizzerà la monetazione siciliana a partire dal 1194, è il matrimonio tra Enrico VI e Costanza, figlia di Re Ruggero II di Sicilia Le nozze sono celebrate a Milano il 27 Gennaio del 1186. Alla morte di Federico Barbarossa, avvenuta nel 1190 a Saleph in Turchia nelle acque del fiume Goksu, Enrico VI viene incoronato Re dei tedeschi e imperatore da Papa Celestino III a S. Pietro nell’Aprile del 1191. Enrico VI rivendica per se i diritti della moglie Costanza sul regno normanno e dopo l’incoronazione, avvenuta a Roma, invade i territori continentali ed emette a Salerno nel 1191 una moneta: la frazione di follaro http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-DEN/2 . La sua campagna in Italia viene fermata da un improvvisa epidemia che decima le sue truppe a Napoli. Enrico VI lascia a Salerno, durante la ritirata, la moglie Costanza che sarà fatta prigioniera da Tancredi. Impostiamo le coordinate temporali della nostra macchina del tempo: Palermo 18 novembre 1189, Duomo di Monreale . Nel Duomo si sta svolgendo la cerimonia funebre di Guglielmo II Re di Sicilia, morto a 36 anni. A piangerne la scomparsa vi è la moglie Giovanna Plantageneto, figlia di Re Enrico II d’Inghilterra Giovanna è rammaricata di non aver dato un discendente a Guglielmo II, il quale aveva designato come successore Costanza figlia di Ruggero II. Intanto in Sicilia i nobili, appresa la notizia della morte di Guglielmo II, non vedono di buon occhio la successione di Costanza perché temono che ceda il regno ai Tedeschi. Nel gennaio del 1189 viene incoronato re dei siciliani Tancredi duca di Puglia, nonché figlio illegittimo di Ruggero II. L’incoronazione è celebrata da papa Clemente III. Tancredi difende il suo regno in Sicilia dagli attacchi di Enrico VI fino alla sua morte prematura, avvenuta nel febbraio del 1194. Alla morte di Tancredi succede suo figlio Guglielmo III a soli 4 anni, sotto la reggenza della madre Sibilla d’Acera. Il governo debole di Guglielmo III non è in grado di opporre resistenza a Enrico VI. Nel novembre del 1194 Enrico VI entra facilmente a Palermo, dove è riconosciuto Re dei siciliani, con l’aiuto dei pisani e genovesi, ottenuto con lusinghiere promesse. Il re promette a Sibilla d’Acera di concedere al figlio Guglielmo la contea di Lecce ed il Principato di Taranto. Promessa che, come vedremo, non manterrà. E, per dimostrare che non é un Re “consorte”, fa imporre il suo emblema, l’aquila, sulle monete siciliane. Da allora l’aquila diventa il simbolo delle monete dell’isola e solo per un breve periodo il giglio angioino prende il posto dell’aquila. -segue-
    1 punto
  14. Recentemente mi sono aggiudicato alla Künker quattro gettoni del gioco del Whist (precursore del Bridge) in ottone che presentano da un lato un giocatore in diversi atteggiamenti tipici del gioco stesso e dall’altro una notazione (simple, double, triple, quadruple) con dei numeri e dei tondelli simili alle fiches. Primo gettone (5,240 g, 25 mm): ICH FORDERE (io chiedo) Il giocatore chiede al compagno di giocare la carta migliore che possiede nel colore di quella giocata. apollonia
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  15. il 6 agosto 1945 è stata sganciata la prima bomba atomica. non bisogna mai dimenticare questo triste giorno
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  16. @@Legio II Italica, conosco bene Marco Aurelio e mi sono letto con attenzione tutti i suoi "Colloqui" (non in greco!). Condannava duramente i cristiani (ma, lo ripeto, non distingueva tra montanisti e non montanisti) e ha fatto suoi tutti i preconcetti che allora giravano. Ma la sua persecuzione è stata una delle meno sanguinose della storia degli albori del cristianesimo: i fatti più gravi avvennero, come d'uso, nella provincia, cioè fuori dal suo diretto e immediato controllo. Figurati che, alto alto, era persino contrario alla pena di morte, e basso basso ai giochi gladiatori (durante il suo regno venivano usate armi da esercitazione). Ma andiamo oltre. Parliamo del mestiere delle armi. I cristiani, per quanto possa sembrare difficile da capire nella mentalità moderna, non erano pregiudizialmente contrari al servizio nelle legioni. la possibilità di esercitarla la si ritrova persino nelle Epistole di Paolo, che tra l'altro spesso usa un linguaggio tipicamente "militare". Non solo, riferendosi al tempo di Marco Aurelio, Dione Cassio (pagano) e Tertulliano (cristiano, poi cristiano-montanista) riportano il celebre "miracolo della pioggia". Siamo nel 174, durante la guerra con i Quadi. Il pagano Dione Cassio attribuì il miracolo (la legione stava morendo di sete per mancanza d'acqua) a un sacerdote-mago egizio, Tertulliano alle preghiere dei cristiani inquadrati nella XII Legione Fulminata. Ora, Tertulliano è morto nel 230 d.C., quindi narra di fatti avvenuti a ridosso della propria esistenza. A parte il solito "vizio" di attribuire alla divinità un evento naturale, i suoi scritti dimostrano che esistevano, eccome, legionari cristiani. E che addirittura professavano apertamente il loro credo. Come del resto dimostra la chiesa militare di Dura Europos, risalente al 235: è accanto alla torre 17, a ridosso delle mura e conserva affreschi espliciti: oltre al tradizionale Buon pastore, anche Gesù che cammina sulle acque e la guarigione del paralitico. E comincio a rispondere a @@eliodoro. A Roma si faceva tutto a norma di legge. E il primo equivoco-leggenda-realtà risale proprio ai primissimi anni del cristianesimo: al famoso quesito di Ponzio Pilato a Tiberio sul come considerare la fede cristiana, se religio licita o superstitio illicita. Non entro nel merito di quella lettera. Comunque, Tiberio avrebbe pensato di dichiararla religio licita e avrebbe mandato un'indicazione in questo senso al Senato. Il senato, però, irritato per l'invasione di campo dell'imperatore, avrebbe fatto un senatoconsulto dichiarandola "superstitio illicita". Ciò sarebbe avvenuto nel 35-36 e non in occasione della crocifissione di Gesù, ma in quella della lapidazione di Stefano decisa dal Sommo Sacerdote Caifa. Una decisione illegittima, perché le esecuzioni capitali dovevano essere comminate dall'autorità romana. Fatto leggendario a parte (riportato però dagli apologisti), è certo che un senatoconsulto deve esserci stato attorno a quell'epoca perché a questo fanno riferimento tutte le persecuzioni successive fino al III secolo inoltrato (mi sembra, ma andrò a controllare, che il primo a fare una persecuzione per decreto imperiale sia stato Valeriano). Allora, il giudaismo era una religio licita. Questo garantiva tutta la libertà possibile di culto e riti in ogni manifestazione. I giudei, per esempio, erano esentati dal sacrificare agli dei e anche dal venerare l'imperatore. bastava, per loro, una generica assicurazione che avrebbero pregato il loro dio per il bene pubblico e per l'imperatore. Ma ai cristiani questo non era consentito, proprio perché la loro era una superstitio illicita per senatoconsulto. Eliodoro, saprai che a Roma le celebrazioni non erano "obbligatorie" per nessuno. Perché fossero considerate valide era sufficiente la presenza del sacerdote officiante e di un magistrato. Quindi,@@Legio II Italica, la mancanza di partecipazione alle celebrazioni non era "motivo giudiziario" delle persecuzioni, ma invero fu la causa delle persecuzioni, che il più delle volte nascevano dal basso: l'imperatore recepiva un sentimento di ostilità popolare. La non partecipazione, infatti, veniva letta dal popolo (molto superstizioso) come volontà dei cristiani di offendere gli dei. E quindi causa di sciagure. Il discorso sarebbe troppo lungo. Se vorrete, lo affronterò. Comunque, per dare un'idea, la prima persecuzione (quella di Nerone) non fu causata ufficialmente da motivi religiosi, ma dalla palese avversità verso i cristiani (ebrei scismatici) della comunità giudaica di Roma. Un'avversità che arrivò fino alla camera da letto di Nerone. Dare la colpa dell'incendio ai cristiani, quindi, significava colpevolizzare una minoranza sconfessata persino dalla religione-madre. Ma furono gli stessi giudei, successivamente, a dare "copertura" ai cristiani, che evitarono altre persecuzioni rifugiandosi sotto l'ombrello giudaico con l'attestazione di comportarsi "secondo i costumi giudaici", evitando così il senatoconsulto senza un'aperta apostasia. Comunque, la prima legittimazione ai cristiani come comunità avvenne sotto la dinastia dei severi. Non fu cambiato il senatoconsulto, ma fu consentito loro di costituirsi in "collegium". E proprio nella controversia tra questo collegium e un macellaio romano si inserì Alessandro Severo autorizzando la prima chiesa in Roma, a Trastevere. Siamo ben prima di Filippo! P.S.: per Illyricum: ti ringrazio, ma il contrasto è stato risolto prima ancora che iniziasse :lol: :lol:
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  17. Sicuramente non è un bel modo per liquidare e risarcire un proprio cliente. La compagnia assicurativa certamente non si è fatta una bella pubblicità e spero che il dispetto nei confronti del "povero" Andres Carrasco possa ritorcersi contro, perdendo tanti clienti quante sono le monetine consegnate. Scusate, ma le compagnie assicurative.....................................
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  18. Giusto guadare sempre oltre, mai fermarsi e come diceva un saggio numismatico sempre avere dei dubbi, non ritenere mai nulla come certo. Solo così, con la ricerca, col dubitare, col ritenere nulla per scontato e in particolare con lo scambio di idee, di opinioni, si potrà continuare nella strada di una migliore conoscenza in numismatica. Piena libertà di idee, ipotesi, teorie e qualche volta anche dire può essere anche così ......alla fine come riporto nel mio logo sotto la numismatica dovrebbe poi essere cultura in movimento..... Inviato da un device_name utilizzando your_app_name App
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  19. ...rara....Peccato non sia intera!!
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  20. L'episodio è legato al santuario mariano di Polsi, la cui fondazione (se ben ricordo) avvenne proprio a seguito del prodigioso inginocchiarsi di un toro davanti a una croce. Il miracoloso evento è ben noto all'iconografia sacra locale, come testimonia la parte inferiore di questo quadro (che credo ottocentesco) conservato nella galleria di Palazzo Amaduri a Gioiosa Jonica (RC):
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  21. Bella idea, l'ho subito messa a frutto ...e ho "risparmiato" un sacco di posto nei vassoi ...epperò non li attacco col vinavil, ho visto che stan fissi ugualmente se gli stuzzicadenti sono di misura giusta. Ora devo cercare il nastro di velluto blu ... Grazie!
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  22. Altra cosa: il fioraio esiste ancora: guarda quì http://www.eccellenzeitaliane.com/aziende/fidanzini-nello---1725196.html
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  23. Zecca di Casale. MIR 164 con R3 riportata.
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  24. Non sarà mai detto abbastanza: la via della semplicità è la migliore e la si stenta atrovare, complicati e complessi come ci ritroviamo. bravo Ianva, complimenti
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  25. Bah .... Perdonatemi ma giusta non direi ..... La guerra era oramai finita sul fronte europeo da 2 mesi ... Restava piu solamente il Giappone ed era questione di mesi che si arrivasse alla resa , dopo che anche la Russia aveva invaso la Manciuria ....... La dolorosa verità è che gli USA hanno sganciato le bombe atomiche principalmente per dare un segno al mondo intero ed in particolare al blocco sovietico della loro potenza militare . Matteo Inviato da un device_name utilizzando your_app_name App
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  26. penso anche io che tu l'abbia centrata... Ma sono fuori casa e senza testi... Qualcuno puo' controllare il MIR? Mi sembra sia anche una tipologia rara....
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  27. Come venivano tagliati? Con un primo colpo di bulino al dritto. Preparazione Che residua spesso sulla superficie degli esemplari E che è visibile anche sull'esemplare da me acquisito... Alcune monete presentano superfici levigate nei rilievi; non è noto il motivo di questo trattamento. Si è ipotizzato che si trattasse di un mezzo atto ad alleggerire moduli troppo pesanti ma in seguito si è notato che le monete con rilievi lisciati sono in realtà leggermente meno pesanti della media pertanto non è stata individuata una motivazione precisa.
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  28. Vero, in ogni campo. Fortunatamente però, c'è ancora qualcuno che guarda da un altro punto di vista. Come dici, il mosaico della monetazione italiana non può essere guardato tessera per tessera, andrebbe guardato nella sua interezza, nei legami e rotte commerciali che vedono coinvolto il nostro ambito collezionistico. Grazie Dizzeta! N.
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  29. Ecco la nuova arrivata: Pesa 5,8 gr. ed essendo inferiore alla metà della moneta intera come peso ci siamo… Il diametro della moneta allo stato iniziale era attorno ai 26 mm e pure questo calza... Delle legende è presente solo al rovescio la seconda metà di [COL] NE(M). In seguito all’acquisto mi sono documentato un po’ più approfonditamente sugli Assi de Nimes, come chiamati dai transalpini. Ma insomma “assi” o “dupondi”? Direi più correttamente Dupondi in base al peso... Pertanto nella presente discussione presenterò dati su questa monetazione, cercando di evitare di ripetere quanto già esposto nelle discussioni di cui ai link sopradescritti. Un "asse di Nimes" sarebbe il mio, in quanto metà dell'unità di riferimento che valeva un dupondio (e i dati fisici calzano bene).
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  30. bon weekend amici....una medaglia con una maglia di appicagnolo.......20x15mm....la Madonna e le lettere MP O son uguale che quelle viste su le monete di Pisa del trecento.......?!.. :) ......una significazione per quelle lettere....e anche,un identificazione per questa curiosa medaglia... :closedeyes:
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  31. Ciao Jagd, è veramente bellissima. La Madonna è detta dei 7 dolori (vedi il numero delle spade). Il Santo non ho capito chi è.
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  32. Evidente che voleva farsi vedere da te, probabilmente oltre alle 7 "spade" che Le trafiggevano il cuore ce n'era una ottava per il "disagevole" luogo in cui stava ...ma ora sono sicuro che sta meglio, trattata con ogni cura e attenzione. Saluti Daniele
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  33. Nella seconda immagine mi pare di leggere MONTISFER nella prima immagine in modo ancora più dubitativo mi sembra d'intuire IOhA(??forse S) Il che porterebbe a Giovanni I o Giovanni II Paleologo e quindi zecca di Chivasso, o Giangiacomo o Giovanni III Paleologo per la zecca di Casale..... ma visto che sul CNI e il Promis (uniche pubblicazioni che ho disponibili in pdf in questo momento) non ho trovato nulla di simile qui mi fermo e lascio il campo a chi può essere meglio documentato di me... ciao Mario
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  34. @@Antonello(65) secondo me è questo http://it.wikipedia.org/wiki/Lino_Maupas
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  35. Veramente due belle monete, con dei rilievi abbastanza leggibili................... :good:
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  36. Verona ti darà la possibilità di vedere e toccare con mano tutte le monete che vuoi. Una volta stabilito cosa vuoi comprare e il tuo budget di spesa...avrai tutto il tempo necessario per studiarti "la tua moneta" e solo dopo averne viste un po', decidere quale comprare! Fatti consigliare anche da un buon amico! :good:
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  37. Purtroppo no..ho cominciato a raccogliere monete successivamente! Ora accade anche che quando vado nei negozi in genere controllo il resto che danno agli sconosciuti...
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  38. Salve a tutti, appena aggiunta in collezione, dimensioni mm. 37,5 x 32,5. Che ne pensate? I rilievi sono molto alti e i rilievi di grandissima precisione, potrebbe essere di produzione romana o meridionale? Vi è mai capitata una simile? Grazie mille anticipatamente per l'attenzione.
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  39. Taglio: 2 euro Nazione: Irlanda Anno: 2004 Tiratura: 3.698.186 Condizioni: B Città: Milano Taglio: 2 euro Nazione: Irlanda Anno: 2011 Tiratura: 998.141 Condizioni: B Città: Milano
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  40. Verona non è solo vedere, acquistare ...Verona e' una esperienza numismatica che almeno una volta comunque è' giusto fare..... Inviato dal mio iPhone utilizzando Lamoneta.it Forum
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  41. E, soprattutto, come si fa a dire che non è rara, senza identificarla...?
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  42. Il XVII secolo fu per i genovesi un secolo difficile: due guerre di difesa contro l’aggressione sabauda, la peste del 1656-57, l’insolvenza spagnola del 1625 che distrusse un patrimonio di molti milioni di scudi (si calcola 16 milioni di scudi d’oro), la carestia del 1678 e infine il bombardamento da parte dei francesi del 1684. Torniamo al 1678, anno di carestia difficile anche per i ricchi. Poco, pochissimo lavoro. La zecca deve eseguire un ordine di monete d’argento in tempi brevissimi. Si mette in moto quindi tutto il necessario. Verso la fine del lavoro l’addetto alla macchina si ritrova una moneta incastrata che si spezza, corre subito dal responsabile, Gio. Luca Maiolus: Addetto - "Meistro, a se ròmpia a monæa, cose fèmmu? Saieiva da mandala a rifònde." ....("Maestro, si è spezzata la moneta, cosa facciamo? Sarebbe da inviarla alla fusione.") GLM - "Cooose? Ma t’ei abelinou? Pe cosci poco! Ma ti sæ che rifònde le monæ sun dinæ, dinæ e dinæ? T’ei de màneghe larghe, pezo di venexien! Anchêu bezêugna andà de spescia! Belin! Assardila, e che segge ben attaccà. Tòrna in to laôu, scansafadighe, oh belin, ma miæ'n pö chi cosa me tocca de sentì!" ...(Cosa dici? Sei proprio svampito! Per così poco! Ma lo sai che rifondere le monete sono spese, spese e spese! Sei uno scialacquatore peggio dei veneziani (ndr scusatelo). Oggi occorre andare di fretta! Perbacco! Saldala, e che i due pezzi siano ben fissati! Ritorna al tuo lavoro, scansafatiche, perdinci! Ma vedete voi cosa mi tocca ascoltare!) Il povero Addetto cerca quindi di sopperire al danno, crea un "incastro di testa" lungo il diametro spezzato, salda, spiana e leviga. Alla fine il 4 lire è pronto per la consegna come lo vedete nella fotografia che allego. Io non credo ci siano al mondo monete con questa caratteristica, le altre zecche avrebbero scartato la moneta per rifonderla fra i rottami e riutilizzare l’argento, inoltre, è una moneta parlante e mi ha raccontato quanto vi ho riferito: dell’anno difficile, del caratteraccio dei genovesi e del “qui non si spreca mai nulla” e infine il dialogo che vi ho riportato. Secondo voi è andato proprio così? Sapete io ho accostato la moneta all’orecchio ma un po’ il dialetto genovese, un po’ le interferenze di mia moglie dall’altra stanza ….non sono sicuro di aver capito proprio bene….
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  43. A volte ritornano .....e forse è giusto farle ritornare certe discussioni,che sono anche qualcosa di più, il titolo infatti parlava di progetto, eravamo nel 2011, di tempo ne è passato...., eppure il forum è sempre il forum, le motivazioni alla base dello stesso sono uguali, la divulgazione è il principio base di tutto. Divulgare e raccontare storie numismatiche di monete proprie, ma anche prese da internet, raccontare e spiegare, ovviamente vale ogni periodo storico, ogni zecca, discussione generalista ? Si, ma credo personalmente che questa debba essere la partenza almeno su un forum dove molti utenti iniziano ad approcciare la numismatica, in particolare molti giovani. Quando la iniziai pensai è poi l'uovo di Colombo, poi in realtà in discussione e personalmente, alcuni mi dissero che i fora stranieri hanno discussioni similari e continuative nel tempo e che sono sempre aperte, quando uno ha qualcosa che pensa possa essere interessante da far leggere, vedere, racconta e lo posta qui. Penso che sia venuto il momento sul forum di unire...., parcellizzare, specializzarsi può essere importante, ma non dobbiamo perdere lo spirito di aggregare ed essere utili a tutti. Indubbiamente a volte c'è la tendenza, anche mia lo devo dire, di proporre casi molto particolari, varianti, unicum, aspetti decisamente fortemente tecnici, penso si debba proporre anche storie non conosciute, ma accessibili a tutti, la crescita di una nuova generazione numismatica parte da queste cose, lo fu per tutti, compreso il sottoscritto. Ovviamente lo spirito è per tutti di abbandonare anche solo per un attimo i propri interessi specifici, le proprie sezioni, le proprie abitudini e per una volta fare una proposta anche qui, per tutti. Non se se avrà seguito....però penso che sia giusto avere su un forum spazi di questo tipo che incoraggino a iniziare, a capire quale settore seguire e poi molte di quelle storie già scritte credo che non tutti le conoscano.... Mi auguro ci possa essere collaborazione e riscontri in tal senso....a titolo di ulteriore esempio metto il link di una discussione recente fatta nella sezione moderna, quella sulla mitica scopetta, una impresa, un simbolo di Milano,un must della monetazione milanese, penso che in ogni sezione ci siano belle storie, baste poi riportarle alla fine qui....non è poi difficile.... http://www.lamoneta.it/topic/125872-quella-mitica-scopetta/
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  44. Ciao, è difficile dirti dove potresti fare l'affare migliore. Verona ti dà sicuramente la possibilità di avere un'ampia scelta, penso però che in primis sei tu a doverti fare un'idea di quello che vorresti prendere e a che prezzo, una volta individuato il pezzo che ti interessa prendilo quando ti sembra giusto. E' ovvio che potresti sempre trovarlo a meno, ma allora non si comprerebbe mai nulla se si avesse il dubbio che magari si potrebbe trovare a meno. L'importante è che tu sia convinto e poi goditi serenamente il tuo acquisto.
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  45. Bellissima la storia che ci ha proposto @@dizzeta...che aggiunge un po' di poesia a quest'estate che non vuol fare l'estate.... ma che vìola una delle regole fondamentali della falegnameria e del calcolo delle larghezze in fuzione delle battute (gli incastri). In buona sostanza e cercando di farla breve: se devi fare un incastro alla congiunzione fra due battenti di una finestra alla loro larghezza devi aggiungere una volta la larghezza dell'incastro.... e per tradurla a livello numismatico. se traccio una riga nera che indica il margine interno dell'incastro sul dritto e traccio una riga rossa che indica il margine interno dell'incastro sul verso (andrebbe tratteggiata perchè sul verso e quindi non visibile) unendo le due metà entrambi i margini colorati andrebbero a filo dei margini esterni di entrambi i lati con una perdita di larghezza pari alla larghezza della battuta.... con conseguente perdita di alcuni caratteri...cosa che nell'esemplare proposto mi pare non succeda... Volendo dire la mia fino in fondo a me sembra l'effetto di una piegatura successivamente raddrizzata e spianata; nelle piegature di monete di modulo abbastanza grosso gli strati superficiali si spezzano sempre. Quello esterno alla piegatura si spezza per stiramento; quello interno per compressione (e un po' si rialza): Gli strati profondi normalmente, se la piegatura non è completa, possono non spezzarsi anche dopo l'operazione di raddrizzamento......poi un buon orefice può aver fatto il resto. Se ho rotto l'incantesimo...chiedo scusa...ma sono sicuro che dizzeta saprà proporcene un altro. ciao Mario
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  46. mentre è elencato al n°10 del CNI mario
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  47. Non credo che questa discussione abbia altro da offrire. Negli ultimi post (pagine) si parla di tutto tranne che della moneta in questione. Le perizie vanno fatte in questo modo... Per incontrare un numismatico ci si veste in giacca e cravatta... insomma la discussione sull'oncia romana si è esaurita. Ci sono stati dei chiarimenti importanti, anche dello stesso Moruzzi che dimostra, ancora una volta, la sua serietà e professionalità. Posso garantirvi che non tutti gli operatori del settore si prestano a rispondere direttamente su un forum online... QUESTO E' UN DATO DI FATTO. Ringrazio poi tutti gli studiosi intervenuti per la preziosa collaborazione. (ulteriori chiarimenti fra le parti potranno essere chiesti in forma privata)
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  48. Peccato,la moneta senza quella cosa orribile era pure collezionabile :(
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  49. M I T I C O @money1991 !!! A quel livello non ci sono ancora arrivato. Il mio record è stato una sessantina di rotolini da 5 Cent, dove avevo trovato Vaticano 2006... Una quantità simile di monetine da 1 Cent è quasi eroico, visto che ci vuole la lente per leggere le date...
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