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  1. Ciccio 86

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/17/14 in tutte le aree

  1. La moneta non è poi così male, se non fosse lavata direi che sarebbe decisamente già più che gradevole come conservazione. Ogni tanto si vede questa moneta in conservazione inusuale, certamente bisogna essere disposti ad aprire il portafogli, specie se si punta al FdC o giù di li... A volte solo la patina fa una differenza davvero notevole. Questa è la mia, in conservazione pressochè analoga a quella postata, ma con un bel vestito colorato :) Non fa dimenticare il FdC se si cerca, però fa la sua bella figura ugualmente
    4 punti
  2. :) inovazione e creazione in perpetuale movimento che le proposte di Mario...... :good: e questa volta non posso resistere a la chiama!... :lol: ....allora una storia .....come tante........storia de le nostre origine,con frontiere in perpetuale movimenti.......era cosi,e sara sempre cosi....per fin che dura il mondo...!!.. -_- andiamo nel 807,,il nostro buono Carlomagno mando Burchard,per protergere l'isola di corsica da i mori,che la stavanno metendo a male dipoi tanti e tanti anni...... questi li venivanno sempre di spagna,fermandossi prima in sardegna,furonno battaglia e si dice che perduronno 3000 soldati......dopo questa sconfita,ripartiranno in linea dritta in corsicane li,si son presi con l'armata di burchard,ne uno dei porti del isola,e furono messi in fugita,dopo aver persso 13 batelli e numerosi soldati(detti di eginhard). un ultima narazione d'il comte bonifacce che era in carica de la protezione de la corsica.....con il suo fratello bertaire,prese nave e armata,fatta di toscani,corsicani e sardi,e se ne ando fare guerra in africa....(ibidem)...... in cui mi riguarda me.....isolano vagabondo su le mie terre...da questo che ho possuto osservare e rissentire...questi uomini anno contribuato a fare chiese su posti antici,su montagne dominando regione abitate allora da diverssi popoli.....rivennuti dal antico impero romano distrutto.....con occupazione discrette piu o meno.....da i bizantini a i longobardi.......tutto un miscio di popolo che aveva come sola luce,questa che guidava la christianita........ -_- il primo moro ripresentato.......... e la firma del gran signore......!!!.. un gran saluto a tutti!!..
    3 punti
  3. Che dire…con l’invito e con l’ampliamento in questa discussione alla medaglistica si dà l’opportunità di narrare storie, vicende ed episodi che i Sovrani hanno voluto che rimanessero nella storia, senza nulla togliere alle monete, sia chiaro, ma la medaglia e la rappresentazione di un evento….di un fatto accaduto……quella Napoletana poi, sotto i Borbone è stata il massimo dell’ espressione artistica, dal fascino ineguagliabile. Al contrario di quanto si potrebbe vedere e ammirare in seguito, in questa discussione, ….. altri amici appassionati di medaglie Borboniche potrebbero davvero rilasciare (postando immagini di medaglie dove sono intervenuti il fior fiore degli artisti napoletani) una quantità di informazioni tali da poter scrivere un libro intero, e a differenza però di quanto detto in premessa quella che desidero oggi esporvi è la storia di una medaglietta semplicissima, nemmeno di grande modulo ma con tanto di storia dietro che fino ad ora è stata poco raccontata (se non mai) ma che ha contribuito a migliorare nel sud e nell’Italia unita lo studio, con l’incremento, la diffusione e la promozione delle scienze naturali come a dire: per i regni minerale, vegetale e animale; esempio anche per le accademie Europee….e questo grazie al suo fondatore, Oronzio Costa, e a dei giovani, uomini e donne, che tanto impegno profusero per queste ricerche. Nel 1831 il Costa fu incaricato dal governo borbonico di osservare il dilagare del colera nelle province austriache; venne chiamato dall’Università di Corfù a ricoprire la carica di professore ma, mentre si accingeva a partire, gli venne offerta la Cattedra di Zoologia presso l’Università di Napoli. Iniziò così ad invitare i giovani studenti a casa sua per conversazioni serali che poi divennero sempre più frequenti e regolari; a poco a poco il Costa si trovò in grado di attuare un’idea che aveva già maturato sin dal 1817, ma che non avrebbe potuto avere luogo poi a causa del clima politico. Nel 1838 fondò l’Accademia che venne però inaugurata ufficialmente solo nel gennaio del 1841 con il nome di Accademia degli Aspiranti Naturalisti. Essa educò alla ricerca, giovani volenterosi che divennero poi, degli illustri scienziati. L’Accademia era composta da un Direttore, un Presidente, un archivista ed un bibliotecario ai quali si aggiungevano soci ordinari, onorari e corrispondenti e si raccoglievano nella chiesetta del Pontano, di cui il professore Costa era stato restauratore e ne era possessore. Tutti i giovedì vi furono le adunanze ordinarie dove si leggevano e si discutevano le memorie e le note dei soci; le adunanze pubbliche erano tre: il Capodanno, in cui i soci dopo aver assistito alla Santa Messa e cantato l’inno ambrosiano, passavano nella sala dell’Accademia ad ascoltare l’elogio di qualche “insigne” naturalista e le due domeniche prossime ai giorni Onomastico e Natalizio del Sovrano, Ferdinando II di Borbone (e qui credo di far contenti molti appassionati di medaglie borboniche, compreso @@francesco77) in cui dopo una lezione si distribuivano le medaglie ai più meritevoli …. d’oro, d’argento e di bronzo. Tale medaglia rappresenta nel dritto una Minerva stante ed armata d’ egida e con la mano destra poggiata sulla testa di un leone in riposo che le stà dietro, e porta il motto: SAPIENZA E FORTEZZA, nel rovescio leggasi ACCADEMIA DEGLI ASPIRANTI NATURALISTI e nel mezzo PER MERITO A …. con il nominativo del premiato…..in questo caso ELENA POLLINI Adesso rifaccio contento di nuovo @@francesco77, possessore della medaglia: La Signora Elena Pollini da Taranto dominava l’arte del bello ed inviava dalla sua terra natale vari panierini di fiori contesti di lucidissime conchiglie, ed una figura di stupenda ombreggiatura per farci ripetere con un poeta contemporaneo: e dimmi se non vedi in ogni parte, la Scienza indivisa ognor dell’arte. Inviava ancora un mosaico rappresentante San Francesco di Paola costituito da cinque sole specie di minute conchiglie univalve. Rimetteva ancora, saggi del bisso della Pinna Rudis detto volgarmente lana-penna nei diversi gradi di finezza a cominciare da quello naturale fino all’ultimo perfezionamento. Il tutto veniva accompagnato da una lettera nella quale la Pollini ne esprimeva l’oggetto ….quello cioè di sentir il parere dell’Accademia se ha ben saputo adoperare quelle produzioni che chiama di “Nettuno” e mostrare il grado di raffinamento cui oggi l’arte fa giungere un’altra produzione naturale. L’Accademia trova gli uni e gli altri aver raggiunto benissimo lo scopo e gli si accorda come premio una medaglia d’argento ….. ma questo avvenne nel 1846 (dietro segnalazione dell'Utente Lord Acton, la data corretta è 1847)....perchè questa di Bronzo la ricevette (forse) in un'altra adunanza.l Ovviamente lo spirito è per tutti di abbandonare anche solo per un attimo i propri interessi specifici, le proprie sezioni, le proprie abitudini e per una volta fare una proposta anche qui, per tutti. Con questo tuo invito@@dabbene, devo dire “allettante” ho riportato frammenti e notizie inedite di un articolo che avevo messo in cantiere …… ma l’ho fatto con molto piacere, quindi senza alcun rammarico. Ad maiora Logicamente la medaglia è presa in prestito da Francesco Di Rauso, attualmente possessore. Per chi volesse approfondire l'argomento, ho aperto un'apposita discussione, pochi giorni fa, nella sezione del sud. http://www.lamoneta.it/topic/126753-medaglia-premio-aspiranti-naturalisti/ Un saluto a tutti: Pietro Magliocca
    3 punti
  4. Una risposta esatta è pressochè impossibile poichè allora - come oggi - erano presenti, col passare degli anni, fenomeni inflattivi (più frequenti) e deflattivi (rari) che modificavano il potere d'acquisto della moneta. Faccio un esempio relativo alla realtà che studio e che meglio conosco: il Principato di Piombino. Nel 1449 una libbra di acerti (sgombri) costava 8 denari e una libbra di palamite ne costava 10, ma nel 1530 gli stessi pesci costavano entrambi 1 soldo (= 3 quattrini = 12 denari). Sempre nel 1449 una libbra di fagioli costava 2 soldi e 8 denari (= 32 denari) mentre nel 1695 il prezzo era salito a 3 soldi e 4 denari (= 40 denari). Nel 1635 il compenso per il Bargello che accompagnava un condannato all'esecuzione capitale era di 30 lire (1 lira = 20 soldi = 60 quattrini = 240 denari), invece per una foratura di lingua o per la gogna, lire 15. Testoni e ducati erano per le transazioni più importanti, visto che mediamente tra il XVI e il XVII sec. un ducato d'oro valeva intorno alle 7 lire e 4 soldi mentre un testone attorno alle due lire. Di fatto circolavano solo tra i nobili e i grandi mercanti. Il grosso aveva un valore di circa 25 quattrini ed era il massimo che girasse nelle borse o scarselle di operai, contadini, pescatori, muratori, ecc. So di non essere stato esauriente ma spero di aver dato almeno l'idea.
    2 punti
  5. Ciò che penso dell'arte contemporanea è riassunto dalla merda d'artista di Piero Manzoni
    2 punti
  6. Luca quale parte del mio scrivere in italiano non é chiaro ? Ad Alessandro o altri nessuno li obbliga a postare tutto . Ma invece di mettere una regola che nessuno vuole , o comunque limitare chi vuole postare tutto , lo invito con buonsenso ed educazione a inserire ciò che reputa opportuno . E con lui anche tutti gli altri . Non mi sembra difficile da capire . Non serve una stupida regoletta scritta e decisa da qualcuno a doverci limitare . Altri problemi non ne vedo onestamente e se continuano a starci , facciamo così , sceglie la maggioranza cosa vuole . E se continuano le polemiche la decisione sarà imprevedibile e drastica . Anche perché ricevo anche richieste in privato e non ci sono molti modi per gestire la cosa . Affidarsi al buonsenso e libero arbitrio altrimenti non perdo né io né lui ma tutto il forum . Grazie ragazzi .
    2 punti
  7. Non so che dire: bizerba62 ha proprio colto ciò che intendevo. Se vogliamo prendere ad esempio le società africane [subsahariana], di cui ho avuto modo in passato di studiare, si sono sviluppate essenzialmente attorno a due attività produttive: coltivatori-agricoltori e raccoglitori-cacciatori. L'ARTiginato invece [non voglio banalizzare troppo però] è rimasta sempre un'attività collaterale, che impegnava le persone indigene soprattutto nei momenti successivi alle attività principali [quelle per dire che riempiono la pancia]. Anche la specializzazione della manodopera nelle attività artigianali non ha avuto grandi sviluppi [ci sono naturalmente eccezioni]. Questo è un dato di fatto. Per ciò che riguarda i canti e tutti i rituali sacrali, bisogna stare attenti a non confondere la religione con i beni prodotti [o tecniche di danza o preghiere o canti] a scopo di culto. La religione è il sentimento verso il trascendente, l'arte è uno strumento o un simbolo che serve ad avvicinarsi al trascendente ma non è esso stesso il trascendente o il divino. I canti religiosi delle varie comunità tribali per intenderci servono non a far divertire qualcuno o sono state create a scopo ludico o per farsi contemplare, ma vengono recitati per avvicinarsi al divino. E BASTA. Poi se per noi con la pancia piena gli attribuiamo anche uno scopo culturale va bene...ma chi li realizza non è dello stesso avviso. Vorrei concludere dicendo, e questo farà di certo inviperire qualcuno ma è la VERTA' e come tale deve essere accettata, noi Italiani possiamo dirci [in modo generale] fortunati per avere molte possibilità economiche per poter apprezzare l'arte e la cultura. Senza queste mi chiedo come potremmo scrivere i nostri pensieri su questo sito? Senza possibilità si fa poco o niente. Quanti conoscono la realtà africana si offendono quando qualcuno afferma che la cultura è svincolata dai bisogni primari: quando donne, bambini, vecchi muoiono ogni giorno in quantità industriali per semplice mancanza di cibo e acqua potabile, per non parlare di mancanza di medicinali........A questi quanto gli può importare che una loro maschera o un loro canto è secondo noi fortunati un prodotto di arte o cultura? Noi siamo fortunati e neanche c'è ne accorgiamo, forse questo è il problema. Siamo talmente pieni della nostra superbia che i nostri occhi sono offuscati. Qualcuno ha detto "Il popolo ha fame, non ha pane?" e gli è stato risposto "Che mangiassero dei croissant". Si siamo allo stesso livello se apriamo una discussione del genere PS: mi scuso in anticipo del linguaggio duro utilizzato, ma se si riflettesse un minio quesiti del genere [che offendono non il sottoscritto ma le vittime innocenti] non potrebbero essere posti. E Mi SCUSO DI NUOVO SE HO OFFESO IO QUALCUNO
    2 punti
  8. Troppa grazia ora .... :blum:, un pizzico di Corsica, Carlomagno...., un bell'esplosivo mix che ci è stato proposto anche da Jagd che ringraziamo. Gli ultimi post sono stati decisamente alti, importanti....ma questa è certamente una discussione che oltre a poter durare per sempre, dallo stesso titolo " Progetto : una , moneta per utente " fa capire che è aperta a ogni utente, anche a chi ha iniziato.....basta una moneta, una storia, una descrizione, anche di monete conosciute, la numismatica è talmente un mare magnum che ci saranno sempre utenti che non conosceranno certe monete.... Ci domandavamo prima, essendo tutto sommato " un Progetto ", se questa discussione potesse UNIRE SOTTO LA STESSA BANDIERA in una discussione tutti , tante monetazioni, tanti periodi storici, sembrava di no, sembrava un sogno, cose da idealisti, forse invece no, forse ci stiamo riuscendo ......forse per una volta anche i sognatori riusciranno a centrare l'obiettivo, il sogno ? questa è la miglior risposta che un forum poteva dare e può dare e non possiamo onestamente che rallegrarci tutti.....e non è poco ve lo assicuro..... :good:
    2 punti
  9. La mia era ovviamente una provocazione caro Alessandro . Resta il fatto che io, pur volendo, potrei mettere delle regole ( non lo faccio ancora ), tu stai cercando in tutti i modi di imporre la tua idea trovandoti l'unico con quel pensiero . Io ho sempre preso ogni decisione di comune accordo con gli atri, curatori di file e non, la mia carica di Curatore di sezione non mi fa diventare uno sceriffo tutto insieme,però , ragionando, perchè dovrebbe prevalere il tuo pensiero contro quello di altri tantissimi utenti ? A me pare che stai esagerando tu adesso . A maggior ragione ti invito a postare solo ciò che vuoi , nessuno ti obbliga , se il problema non è il primo posto in classifica allora sincermanete non vedo quale sia . Non riesci a dire no se c'è un vigile urbano a importi lo stop ? Non ci voglio credere, suvvia. Nella vita si accettano anche i no . Di questo io e i 4 curatori del file ne parlammo già, ed io ero quello che inizialmente la pensava più vicina a te . Dagli altri 4 è uscito un sonoro NO . Da molti utenti qui in pubblico e qualcuno in privato ne è venuto fuori un NO . Cosa devo fare ? Chiudere 6 anni di osservatorio perchè a te passano tante monete tra le mani . Quindi direi di chiuderla qui, cortesemente . E ti invito per l'ennesima volta a postare solo quello che ritieni opportuno, tanto le statistiche saltano in ogni caso , però così non si limita la libertà di postare di nessun utente, nè oggi nè al raggiungimento di una soglia determinata. Spero di essere stato finalmente chiaro, questa sterile discussione tanto non si schioderebbe da qui . Vox Populi . E per di più togiamo spazio ai ritrovamenti. Grazie Ciccio 86
    2 punti
  10. La filosofia non è il mio forte e non posso rispondere alle tue disserzioni filosofiche e soprattutto non mi piace polemizzare,tutti gli utenti del forum lo sanno,ma alla filosofia utopica ( tendenza al falso costruendo opinione dominante) bisogna rispondere con i fatti reali ed adesso con la foto postata ti dimostro perchè è falsa dopo chiuderò la discussione su questa moneta, tuttavia rispetterò la tua opinione visto che continui ad essere convinto della sua autenticità,probabilmente avrai i tuoi motivi. Ho esaminato in ingrandimento la foto ed ho segnalato i punti critici: Al punto 1 puoi notare delle sferette riconducibili ad un processo di fusione ed al punto 2 una sbavatura di metallo anche questa riconducibile a fusione,il punto 3 lo avevo già segnalato difatti si nota chiaramente la lavorazione recente,puoi notare anche la scomparsa del perlinato e il cambio di livello rispetto a tutto il flan,questi elementi che ho evidenziato sono macroscopicamente evidenti per bocciare la moneta ecco perché ho anche detto che si tratta di un pessimo falso. Per quella di busso non voglio esprimere pareri lascio ad altri il compito anche se un idea personale me la sono fatta. Saluti Babelone
    2 punti
  11. Ciao. Non so se Ti stai riferendo a.quanto scritto da ARES III nel post n. 13 della discussione che è stata bloccata (chissà poi perché. ..mah) secondo cui - cito liberamente a memoria - ci si può occupare di cultura solo dopo che sono stati soddisfatti i bisogni primari. Credo che il concetto espresso, che sottoscrivo, non volesse alludere al fatto che anche le popolazione più povere o marginalizzate non esprimano "cultura" attraverso forme d'arte più o meno elaborate e più o meno consapevoli (su questo mi pare che non si possano avere dubbi), quanto piuttosto che occuparsi di cultura e ragionare di essa in termini organizzati sia prerogativa di quelle società che hanno, innanzitutto, soddisfatto le esigenze primarie dei soggetti che le compongono e che poi possono anche permettersi di prestare attenzione agli aspetti culturali. Fra l'altro, una conferma di questa considerazione la si coglie storicamente osservando come l'attenzione per la cultura era appannaggio di quelle classi abbienti che, dopo essersi riempite la pancia, avevano tempo e modo di contemplare l'arte e di occuparsi di cultura. Oggi, fortunatamente, l'accesso alla fruizione culturale è teoricamente consentito a tutti; si tratta di capire se fattori come la disoccupazione, la descolarizzazione e un'ampia fascia di sottosviluppo che ancora persistono nella nostra società non rappresentino altrettanti ostacoli che, di fatto, bloccano tale accesso o comunque lo rendano più problematico. In questo senso, l'importanza "politica" della valorizzazione della cultura può essere minata da questi limiti, ritrovando entusiasmo solo se a fianco della parola "cultura" si aggiunge quella "posti di lavoro". Se si assumono operai per mettere in sicurezza Pompei, il vero entusiasmo del "popolo" non è per la protezione del sito ma per quella manciata di occasionali posti di lavoro che per tale scopo si creano e che in periodo elettorale possono essere strumentalizzati ai fini del consenso. E torniamo così al punto di partenza segnalato da ARES III. Saluti. Michele
    2 punti
  12. Un obole tournois? Per confronto: http://www.cgb.fr/louis-xi-le-prudent-obole-tournois-2e-type-n-d-atelier-indetermine,bry_293173,a.html
    2 punti
  13. ... ci provo. :rolleyes: Una moneta per il popolo. Non sappiamo con certezza quanto questa moneta di appena 2,3 g fosse rara. Al momento, quella censita sul MIR, risulta R2. Un dato è certo, furono le prime di Carlo III (poi VI) d'Asburgo per il regno di Napoli (http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_VI_d'Asburgo - http://www.treccani.it/enciclopedia/carlo-vi-imperatore_(Enciclopedia-Italiana)/) e ne furono coniate in due varianti nel solo dritto, mentre uguale nel rovescio. Nel dritto: una con il volto del regnante sobrio, autorevole, con più capigliatura, braccio monco e leggenda diversamente disposta e l'altro, con volto più rilassato, con meno capelli, protome leonina sulla spalla al posto del braccio e con diversi graffi di conio sul dritto o sul rovescio. I due Carlini furono prodotti con l'intento di accompagnare il consenso del popolo verso il nuovo regnate Carlo III d'Asburgo durante la cavalcata per l'entrata e il possesso del regno di Napoli. Ne furono coniati 3050, 3000 lanciati al popolo durante la cavalcata e 50 inviati a Vienna al nuovo regnate dal viceré Georg Adam von Martinitz al quale non piacque la prima versione; infatti, nella relazione della riunione del Collaterale del 7 luglio 1707 è riportato: "[...] si ritrovano così malamente formate che il volto di S.M. che Iddio guardi, si vede sconcio e con membri molto alieni dal suo Naturale ch'è bellissimo, onde diede a me, segretario del Regno e del Collaterale D. Domenico Fiorillo, ordine che mi chiamassi il Mastro di Zecca a fin che riceve la brevità di dicta funzione." (Rif. G. Bovi) A tuttora nessun documento chiarisce quale delle due versioni monetali sia quella rifiutata e bloccata nella produzione pertanto, la rarità dei due Carlini è rimasta un'incognita ancora tutta da scoprire e sarà il tempo, se avverrà, a dirci, sulla base della quantità dei Carlini circolanti, quale dei due è quello più raro. E' il bello della numismatica. I due Carlini: Dritto - CAR . III . DG . . REX . HISP . ET . NEAP Busto del re Volto a destra con braccio monco. Sotto . IM . (Giovanni Montmein) Rovescio - . FIDE . ET . . ARMIS . Stemma coronato, sopra a sinistra AG/A, sotto 17 07 - Contorno dentellato, Taglio liscio Dritto - . CAR . III . DG . REX . HISP . ET . NEAP . Busto del re Volto a destra con protome leonina. Sotto . IM . (Giovanni Montmein) Rovescio - Simile al precedente
    2 punti
  14. ...la Guerra Civile americana? ^_^ Non se ne è mai parlato molto, se non per qualcuno che ogni tanto viene a mostrare qualche banconota confederata....9 su 10 falsa :rolleyes: Questa da 50 dollari (vera, dalla mia collezione ;)), fa parte della sesta (di sette) serie di emissione, rilasciata in base all'Atto del 23 marzo 1863, mentre la data che compare sulla banconota è il 6 aprile 1863. Oltre a questa data, comune a tutti gli esemplari, sulla destra potete vederne un'altra, impressa con un timbro rosso, febbraio 1864, ultima data di stampa per la sesta serie. Il motivo di questa seconda data, quella di effettiva stampa e messa in circolazione, sta nel fatto che queste banconote avrebbero potuto essere convertite in obbligazioni confederate al 6% se la cosa fosse stata fatta entro 12 mesi dall'emissione. La banconota riporta anche la dicitura "pagabile entro due anni dalla ratifica del trattato di pace tra gli Stati Confederati e gli Stati Uniti". In precedenza, a partire dalla terza serie del settembre 1861, questo termine era stato ridotto a sei mesi, perché i sudisti, dopo la vittoria di Bull Run, pensavano che la guerra sarebbe potuta effettivamente terminare entro pochi mesi, naturalmente con la loro vittoria. Ma nella primavera del 1863, anche se i nordisti non avevano ancora ottenuto le decisive vittorie di Vicksburg e Gettysburg, le cose per il Sud incominciavano a farsi complicate, e si era tornati all'antico, due anni per la conversione delle banconote, come era già per quelle della seconda serie. Infatti, oltre alla situazione militare, anche quella economica si stava deteriorando. L'inflazione era sempre più pesante, all'inizio del 1864 per acquistare 1 dollaro d'oro erano necessari 20 dollari confederati di carta, contro i 6 di pochi mesi prima (un'inflazione del 300% su base annua) e il governo si era visto costretto a imporre una tassa del 10% su tutte le attività produttive. Anche il blocco navale operato dai nordisti diventava sempre più efficace, ed era sempre più difficile far affluire merci di qualsiasi genere dal resto del mondo. Questo si rifletteva anche sull'arruolamento, serviva a poco arruolare uomini se non c'era di che equipaggiarli, e i contrabbandieri che forzavano il blocco, piuttosto che attrezzature militari (armi, munizioni e quant'altro) preferivano importare generi di lusso, sebbene fosse vietato, perché per loro il guadagno era molto maggiore. Quando entrarono in circolazione le ultime banconote della sesta serie, nel febbraio 1864, il Sud aveva perso il controllo del fiume Mississippi, la grande battaglia di Gettysburg, tutto il Tennesse e gran parte dello stato del Mississippi. Il giorno in cui fu autorizzata l'emissione della settima serie, 17 febbraio 1864, i Confederati scrissero però un'importante pagina di storia militare con il loro sottomarino Hunley, primo sommergibile della storia ad affondare una nave nemica. Concludo segnalando che il personaggio raffigurato al centro della banconota è Jefferson Davis, presidente della Confederazione, sulla cui figura non mi dilungo, perché uscirei dall'ambito della discussione...vi basterà digitarne il nome nei motori di ricerca per sapere tutto di lui :D petronius oo)
    2 punti
  15. Ciao, contravvenendo a quanto dichiarato nell’ultima discussione su Costantino e zecca di Londinium, ho acquistato qualcosa che da lì non proviene. Un’occasione contraddistinta da un prezzo stra-onesto e che mi è utile per un testo al quale sto lavorando da tempo. Quando tutto contento l’ho mostrata a mio figlia undicenne il suo commento spontaneo ma sincero è stato: “Papà, capisco comperare monete ma acquistarne una tagliata a metà proprio non lo comprendo!” :D E pensare che il bello di questa monetina sta proprio in questo! Per farla breve ho acquisito un Dupondio di Nimes/Nemeausus di Augusto e Agrippa e non nella versione “integro” ma in quella “dimezzata”. Il tutto per ricollegarmi al filo portante di queste due discussioni http://www.lamoneta.it/topic/117288-spiccioli-romani/?hl=%2Bmonete+%2Btagliate#entry1331725 http://www.lamoneta.it/topic/113730-un-interessante-caso-di-dimezzamento/?hl=nimes#entry1290770 con particolare riferimento alla seconda. Inoltre ho ripescato questa: http://www.lamoneta.it/topic/21530-mezzi-assi-di-nimes/
    1 punto
  16. Piccola curiosita' : 5 Centesimi Spiga 1918 Vittorio Emanuele III
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  17. Certo, Il collezionista é un'ipotesi :hi: , ora vedi la mia, magari il tentativo di Patinatura Forzata, poteva al contrario lasciare tracce irreversibili ( corrosione o altro) , motivo in piu per "etichettarla" e poter nel tempo seguirne l'evoluzione Sergio
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  18. @@sesino974 ipotizzo , ma non so se è un'ipotesi degna di considerazione che , la patina essendo artificiale potesse essere reversibile . Questa è un'opinione "buttata là" , niente di tecnico o specifico . Saluto
    1 punto
  19. ..............E poi mi chiedo, viste le innumerevoli PROVA, PROVA DI STAMPA, PROVA di STAMPA II, PROVA DEL TONDELLO ecc eccc, che si preoccupavano di incidere sul conio al fin di ben distinguere questi Tondelli ESPERIMENTO da quelli :pleasantry: normali :pleasantry: , perche NON farlo proprio su delle monete la cui PATINA sarebbe stata una PROVA tangibile(riuscita o meno) incidendo un bel PROVA DI PATINATURA? Sergio
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  20. @@Gozzi per vedere magari che fosse leggibile a persone anziane. in tempi recenti,(si fa per dire),a inizio anni 90 entrarono in circolazione le 50 e 100 lire piccole.....credo che l'esperimento non sia andato avanti proprio perchè erano indecifrabili a persone di una certa età....mi pare di ricordare così.
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  21. @@leonumi67 , ho letto grazie del consiglio :hi: non si legge mai abbastanza, però... vedo che conferma solo quanto ho detto, cioè che suberati e argentati sono due cose ben diverse. Tu lo hai letto? Estraggo dal link che hai proposto: "Il metodo più comune di produrre un fourrée era di prendere un tondello di rame, avvolgerlo con una lamina di argento, scaldarlo e batterlo con il conio." Questa è la suberatura, tipica della monetazione repubblicana, anche se è proseguita anche dopo, e mi sembra la tipologia della moneta proposta, visto che, come dice @@joker67 al post 15, una parte dell'argento si è staccata. Esempio di moneta suberata, dove è evidente la lamina d'argento che si stacca dal tondello di metallo vile: "L'antoniniano è stato talmente degradato che i tondelli sono stati prodotti con l'argento a circa il 5% ed immersi in bagno di acido per togliere il rame dalla superficie producendo una superficie spugnosa di argento quasi puro" Questa invece è l'argentatura, pratica comune nella produzione bronzea del III e IV secolo. L'argentatura, per sua natura non si stacca a sfoglie dalla moneta, e nemmeno innesca quei fenomeni di corrosione e fioritura tipici delle monete suberate, causati dalla differenza di potenziale tra i due diversi metalli a contatto e accelerati dall'umidità dell'ambiente di giacitura. Esempio di moneta argentata, si nota il leggero, effimero strato di argento: Quindi, puoi ben vedere che suberatura e argentatura sono due cose completamente diverse. Per completezza, esistono inoltre monete imbiancate, dove il colore dell'argento in realtà è dato dallo stagno. Questo è uno strappo da "Monete Romane" di Francesco Gnecchi, dove quasi centoventi anni fa ventilava l'ipotesi (più di un'ipotesi, almeno per una parte dei suberati rinvenuti) che i suberati fossero produzioni della zecca: Ciao, Exergus
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  22. Che dire , vedere una mappa del mondo , dall' America all' India , in esergo alla moneta , mi sembra come voler vedere elicotteri , aeroplani o dischi volanti e carri armati , nei geroglifici egiziani di Dendera .
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  23. Dovrebbe essere un quattrino per la zecca di Bologna. Anonime pontificie XIV-XV secolo D/ + DE BO NO NIA R/ S PETR ONIVS
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  24. Ciao, per quello che si vede, sono sulla linea di Ilcollezionista90, due buone (Milano) due riconi il 72 Roma, con il taglio si avrebbe la conferma, per il '59, sono sufficienti queste foto è un pessimo riconio. saluti TIBERIVS
    1 punto
  25. D/ GRE X_III P M R/ S PETRVS_ A ROM Gregorio XIII - zecca di Roma Quattrino - Muntoni 163
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  26. Naturalmente, per capire bene la moneta che si vuole esaminare, è sempre opportuno partire dalla conoscenza bibliografica a disposizione su questa emisslone di monete ddi Siracusa da 50 litre in elettro emesse al tempo del tiranno Agatocle. Per fortuna esiste un vecchio studio del grande Jenkins, del 1968: Jenkins G. K. – Electrum coinage at Syracuse. Essays in Greek Coinage presented to Stanley Robinson (ed. C. M. Kraay e G. K. Jenkins), p. 145-162 + 2 plates. Lo studioso inglese ha riordinato la vasta produzione delle monete in elettro di Siracusa e per i tipi Testa di Apollo/Tripode ha potuto raggrupparli in tre principali gruppi: A - B - C, in base soprattutto allo stile e contenuto di oro nella lega di elettro. Per il gruppo A esiste una sola coppia di conii, senza simboli, ed è caratterizzato da un buon titolo in oro, intorno al 70%. Per il gruppo B esistono diversi simboli e conii e il titolo in oro è assai variabile, da un minimo di 43 a un massimo di 62% (mediamente circa 50-55%) di oro. Secondo il Jenkins, col simbolo "astro" esiste un solo conio del diritto, O7, combinato con almeno 5 conii del rovescio, piuttosto simili fra loro (i più comuni sono R7 e R8). Pet il gruppo C, in genere con stile più raffinato, ci sono ancora diversi simboli e il titolo in oro della lega sembra scendere ancora, da 22 a 47% (mediamente intorno a 35%). Anche in questo gruppo si ritrova il simbolo "astro", con due coppie di conii: O29/R40 e O30/R47. Al rovescio, all'interno del tripode, è possibile riconoscere una lettera gamma. Per cominciare, mostro due autentici esemplari di quest'ultimo gruppo: O29/R40 Gorny&Mosch 141/2005, 58 g. 3,59 O30/R47 Ira & Larry 14/2002, 4286 = Lockett SNG 994 g. 3,60 (quindi con ottimo pedigree) Nel caso particolare dell'esemplare che ha introdotto la presente discussione, c'è da notare innanzi tutto che la scheda della NGC si limita a definire con la pedanteria tutta americana il grado di conservazione della moneta e riporta l'interessante dato ponderale, 3,78 grammi. E' un dato interessante in quanto già il peso dovrebbe indurre sospetti in quanto è troppo altro per una moneta da 50 litre in elettro, che ha un peso medio intorno a 3,50-3,60 g. Il catalogo del Jenkins riporta, come peso massimo noto fra i vari esemplari censiti il peso di 3,69 grammi….! La scheda di NGC non riporta alcun riferimento bibliografico per la classificazione e non stabilisce in particolare l'autenticità (non è una scheda peritale). La moneta dovrebbe avere in teoria il conio dl diritto O7 del gruppo B di Jenkins. Per comodità riprendo le relative immagini, un pò ritagliate e ruotando il rovescio, per le opportune comparazioni: Proviamo a ripassare alcuni esemplari del gruppo B e conio O7 col simbolo "astro" che dovrebbero essere passati sul mercato, avvertendo però che esistono diversi (almeno 5) conii per il rovescio, che non sono tutti illustrati dal Jenkins (e infatti i catalogatori spesso danno R7 anche con conii diversi)… e che è una emissione ampiamente falsificata da tempo e anche per questa ragione molto spesso invenduta in asta (la fotografia digitale poi spesso non riesce a dare il giusto colore naturale della relativa moneta): CNG 97/2014, 47 g. 3,60 Palombo 12/2013, 12 g. 3,58 Baldwin 47/2006, 20 g. 3,69 Stacks 31.iii.2008, 2029 g. 3,58 Heritage 3024/2013, 24577 g. 3,50 Stack's & Ponterio 168/2012, 20387 g. 3,50 Stack's & Ponterio 164/2012, 119 g. 3,54 Peus 384/2005, 134 g. 3,50 Peus 384/2005, 133 g. 3,55 Stack's & Ponterio 168/2012, 20388 g. 3,59 Stack's & Ponterio 173/2013, 5534 g. 3,58 Si notano delle discrepanze con il pezzo NGC, soprattutto per il bordo e per la presenza di dettagli che fanno pensare a una fusione, come giustamente rilevato da Babelone. Aggiungo che sono particolarmente sgradevoli i tre ultimi pezzi, con un caratteristico trattamento delle gote e degli occhi (e nel caso dei due pezzi Stacks e Ponterio, con strano tondello molto irregolare….). Sarebbe da verificare se si tratta di un diverso conio del diritto o piuttosto di un conio moderno, che non ha saputo "tradurre" con efficacia il vecchio conio O7…..
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  27. Forse l'equivoco nasce dall'interpretazione del concetto stesso di "cultura". Io credo che si faccia cultura sia che si disquisisca sulla migliore efficienza tra stile romanico o barocco, sia che si approfondisca sulle origi della amatriciana - oramai matriciana - sulla sua discendenza dalla gricia in ambiente pastorale, se si debba usare il guanciale o la pancetta, ecc. La cultura è tutto ciò che si è sedimentato in una popolazione e che la rappresenta in maniera inequivocabile. Trovo interessante lo studio delle imbalsamazioni del'antico Egitto ma anche il fatto che si siano trovati recipienti contennti tracce di birra di 4000 anni fa. Sono stato volutamente "pragmatico" per rendere meglio l'idea.
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  28. No no Ciccio non intendevo dire che non sei stato chiaro in italiano.Intendevo dire che magari spesso scrivendo(anche se in italiano correttissimo sia chiaro)ci si capisce di meno che dal vivo.Spesso nei forum succede.Ma detto questo io mi ero gia' espresso dicendo che capivo Alessandro che postarne cosi' tante sia stancante e faccia perdere tempo,anche se a noi comuni mortali fa molto piacere vedere i suo ritrovamenti.Cosi' come Trovo assolutamente giusto il tuo ragionamento.Dai ragazzi qualcuno posti un bel ritrovamento impossibile(una sede vacante 2005 per esempio??)cosi' ci concentriamo sul commentarlo;);)Un saluto a tutti
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  29. Questo è il rovescio dello stesso millesimo, un esperimento di patinatura della Regia Zecca, i rilievi di questo modulo, sono molto delicati, nulla a che vedere con quello delle "quadrighe briose". La patina rende i rilievi già bassi di loro, ancora più "morbidi". Il millesimo per la circolazione, ha una patina pesante del tempo e i rilievi sono quindi meno evidenti in foto. L'esperimento di patinatura ha un velo di patina artificiale delicata ed uniforme, i rilievi sono più "leggibili" In realtà, moneta alla mano, non vi è alcuna traccia di usura sugli zoccoli, ma solo un effetto della foto determinato dalla patina e da un conio non proprio "deciso"
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  30. @@vox79 Quando torni dall'Armenia, fammi una telefonata.Rimango dell'idea che sia un falso creato da pochi anni. Insieme a questa moneta, mi proposero anche una frazione di Enrico VI è di Costanza per Salerno (sempre false).
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  31. Ciao Babelone. Grazie per il tuo prezioso contributo. Ti assicuro che non volevo essere pretestuoso o peggio ancora provocatorio.... era solo un modo per sviscerare meglio la questione. Le tue osservazioni sono effettivamente precise e difficili da confutare... personalmente avevo notato la sbavatura (n. 2) e non avevo trovato nessuna spiegazione plausibile (e la tua è forse l'unica). Per il punto 3 invece mi ero fatto l'idea che questa moneta, secondo me, è stata montata e la sua rimozione ha provocato molti danni al bordo (potrebbe essere?). Lo smontaggio protrebbe essere avvenuto in maniera "brutale" causando le problematiche che citavi... il punto 1 non l'avevo proprio notato.
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  32. A volte non sono i 5 euro che rischi......... TIBERIVS
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  33. Secondo il mio parere siamo sul qBB ancora parecchio gradevole, soprattutto perché sembra non aver subito colpi.....sul valore di mercato è un po' difficile perché rimane comunque un millesimo abbastanza caro, io starei nella forbice 170/200 non di più. Facci sapere cosa decidi ;). Sent from my D6503 using Lamoneta.it Forum mobile app
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  34. La medaglia in argento viene più volte citata, come premio, negli "Annali" dell'Accademia. È mia personale opinione che la medaglia di bronzo incisa per Elena Pollini, nota artista naturalista tarantina dell'epoca, sia un errore, dato che alla stessa viene conferita, appunto, la medaglia in argento, nell'adunanza del 14 gennaio 1847, per incoraggiamento e ringraziamento di alcune sue opere inviate all'Accademia. Probabilmente la medaglia di bronzo venne incisa per sbaglio e rimase tra le medaglie di Leonardo Dorotea, presidente della Accademia, che poi andarono sul mercato negli anni '60. Questo spiegherebbe anche la stupenda conservazione della medaglia. Lord Acton
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  35. Ciao a tutti, dopo tutti gli interventi letti a proposito della limitazione o meno per postare monete, da secondo in classifica come ritrovamenti (ma potrei anche essere ultimo, non cambierebbe molto), dico la mia. Ritengo, come già faccio io per alcune monete, che ognuno sia libero di postare o meno le monete trovate in circolazione, che siano comunissime o meno. Mettere delle regole limitative secondo il mio parere non rientra nei canoni della statistica nata anni fa, "Osservatorio ritrovamenti" prima e "Osservatorio rarità" poi, a proposito della circolazione delle monete nella nostra cara vecchia Europa dopo qualche periodo dall'introduzione dell'euro. Come già detto anch'io nel mio piccolo alcune monete non le considero neppure vista la tiratura veramente alta che le rende ormai di sicuro minore interesse numismatico in quanto ritrovabili facilmente in circolazione da chiunque. Alessandro, so bene che postare centinaia di monete porta via tanto tempo che andrebbe invece a favore della ricerca di altre, così come per verificare tante monete come fai tu di tempo ne occorre parecchio. In queste settimane sono riuscito a controllare qualche migliaio :crazy: di monete e sicuramente di ore ne ho impiegate parecchie (maggiore tempo per quelle più piccole mentre 1 e 2 euro scorrono via più facilmente): sinceramente non so quante monete riesci a controllare settimanalmente, sicuramente molte più di me, quindi dedichi la maggior parte delle ore non lavorative :hi: a questa "ricerca frenetica" (non è un'offesa ma uno stato dei fatti visto che fai passare tantissime monete e quindi ad ogni monete dedichi o pochi secondi o centesimi di secondo - a seconda della moneta trovata - per visionarla e decidere cosa fare) per cercare di completare la tua collezione e trovare il pezzo raro mancante. Alessandro, se vuoi dedicare più tempo alla ricerca dei pezzi mancanti nella tua collezione puoi seguire la strada di pubblicare solo le monete sotto i 5.000.000, che già sono tante... Buona ricerca a tutti.
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  36. Circa la presenza degli "intrusi" nei ripostigli, non ne sono stupito. Già Amante Simoni nell'analisi dell'area cimiteriale di Cuglieri aveva osservato che nel VI secolo sembravano essere ancora in circolazione i nummi di minore dimensione di epoca costantiniana. Sulla persistenza della circolazione monetaria del bronzo, sino a ben entrato il secolo XIX nella campagna del cuneese circolavano assi romani, accettati comunemente come se fossero monete da 5 o 10 centesimi, secondo quale fosse la loro dimensione visiva. Cito la campagna cuneese perché questa circolazione è stata ben documentata da uno studioso, ma immagino che la stessa cosa succedesse in tantissime altre aree rurali. Quindi non sono stupito del fatto che in questo tesoretto sardo ci sia presenza occasionale di nummi di età molto precedente. Per ora disponiamo solo di una prima prospezione, per così chiamarla. Spero che entro una quindicina di giorni si possa realizzare una prima documentazione fotografica preliminare ma completa di tutto il materiale presente, così da poter avviare l'elencazione del contenuto del ripostiglio e determinare l'epoca della sua costituzione. In questo primo assaggio ci è parso interessante questo strano bronzetto. Non escludo affatto che, come dice Numa Numa, possa non trattarsi di una moneta: infatti è per questa ragione che ho sempre usato la parola "bronzetto" e non "nummo" o "moneta", proprio per non dare per scontato che si tratti di una moneta. Tuttavia la sua presenza in un ripsotiglio ne attesta comunque l'uso monetale. Antvwala PS) In questo momento sono ben quattro i ripostigli di nummi del V secolo che stiamo studiando: stiamo quindi cercando di mettere a punto una modalità rapida per documentare il materiale, tenendo in conto che la documentazione stessa avviene in "casa d'altri" e che quindi dobbiamo limitare le nostre "trasferte". PPS) L'analisi di monete, qualsivoglia esse siano, dentro di un contesto storico documentato in quanto a luogo e momento di circolazione, ci rende sempre più evidente l'enorme differenza che esiste tra moneta contestualizzata e decontestualizzata e quindi l'enorme danno prodotto dalla decontestualizzazione della moneta fatta da coloro che s'imbattono in tesoretti e li smembrano per affanno collezionistico e/o commerciale. PPPS) In un tesoretto non è interessante studiare cosa vi sia dentro, ma spesso è altrettanto interessante analizzare cosa invece sia assente: le assenze, infatti, sono ciò che spesso meglio consente di datare la successione delle diverse tipologie monetarie. PPPPS) L'ottica con cui si guardano le monete di un ripostiglio, o comunque monete contestualizzate, è totalmente diversa da quella del collezionista. L'interesse della moneta non nasce dalla sua rarità assoluta, concetto che riguarda esclusivamente il collezionista, ma dalla sua presenza in un determinato contesto piuttosto che in un altro. Un centennionale "comunissimo" di Costantino, se trovato nella campagna dello Sri Lanka, si converte in una moneta assai più rara e interesante di un solido di Pertinace trovato a Roma. Lo studio dei ripostigli o converte il collezionista in un numismatico, o viene abbandonato in quanto a chi numismatico non è (o non lo diventa) appare cosa molto noiosa. Per il numismatico, al contrario, perde gran parte del suo interesse qualunque moneta, anche la più rara, quando la stessa è decontestualizzata.
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  37. be', non è che si possano "trasformare i contratti di lavoro a tempo indeterminato in contratti a tempo determinato", semplicemente riducono (di molto) le nuove assunzioni a tempo indeterminato a favore di contratti a progetto (e simili) e appalti alle cooperative. Ma questa non è certo un'esclusiva dei beni culturali, sia chiaro! si sta diffondendo in tutto il nuovo mondo del lavoro. Le cooperative costituiscono una non irrealistica prospettiva per il futuro di tanti più o meno giovani: presumo ne conosciate tutti le ragioni. Per chi non le conoscesse: il politico x istituisce la cooperativa y, mettendoci alla dirigenza z (un suo parente o un suo "amico"); la cooperativa assume, ma soprattutto offre prospettive di lavoro a quanti lo cercano, e in tempo di elezioni (ma anche in tempi ordinari) costituisce un'ottima macchina per fidelizzare migliaia di votanti. Il sistema della cooperativa è molto simile a quello che sta alla base della emissione di banconote (fino a qualche decennio fa, ora il discorso sarebbe da porre in termini differenti): come uno Stato stampava molta più "cartamoneta" di quanto oro effettivamente detenesse, allo stesso modo il "politico" della cooperativa promette molti più posti delle effettive assunzioni necessarie, tanto..., alla peggio, ci si può sempre appellare alla non convertibilità (delle banconote o del voto di scambio che sia).
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  38. Anche se fosse vero... cosa serve mangiare se non puoi manco pensare? (ovviamente che non si prenda alla lettera quanto dico. Preventivo scrivendolo) Per la questione dello scudo non mi esprimo non sapendo abbastanza, ma art credo abbia ragione
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  39. Regole ad personam non ne facciamo . Buon bagno nelle monete . Io a giorni lo faccio al mare o mi sento altrettanto felice . Buona serata . E poi quel sarcasmo sulla circolazione e la statistica sinceramente non mi piace, come tu usi il tempo a scannerizzare, i curatori del file usano tempo per curare sempre il file stesso e trarne grafici e statistiche per il Forum ( l'ho fatto anche io e tempo ce ne vuole ) . Ho inserito una nuova regola : Alessandro1970 può inserire soltanto monete sotto il milione ok ? Così faccio felice te e non scontento gli altri ... Altrimenti non si può fare, mi dispiace ..
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  40. @@filippo88 con quelle fotografie ? .....credo che prima sia meglio vedere bene il cammello e poi pagare :)
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  41. @@Giov60 Ciao Giov60 ti posto un 50 litrae originale come puoi ben vedere i bordi sono molto regolari rotondeggianti e formano un tutt'uno con i piani del flan della moneta al contrario della moneta in questione che come ben detto da Odisseo sono spiattellati ed a padellone ed in certi punti non a livello con il flan. Non ho avuto molto tempo per poter esaminare la moneta in ingrandimento ma considerando la mancanza di metallo del collo,la mancanza di fratture ed i piani che risultano molto crespi opterei per una fusione a cera persa. Saluti Babelone
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  42. Parlando del Minotauro si dimentica che l’impresa di Teseo ha avuto successo grazie alla collaborazione di Arianna che si è vista poi ripagata con l’abbandono da parte del suo amato dopo che l’aveva sedotta sull’isola di Nasso. Senza contare inoltre che Teseo, tornato ad Atene, aveva sposato Fedra, la sorella più giovane di Arianna. Ma secondo la versione più comune del mito, Arianna fu ripagata dal fatto che Bacco, mentre attraversava l’isola in compagnia delle sue Menadi e dei suoi satiri, come la vide tanto triste la chiese in sposa e il diadema da lei indossato nella cerimonia nunziale fu poi collocato in paradiso dove divenne la costellazione della Corona Boreale. Un omaggio ad Arianna con questo aureo di Geta che raffigura sul rovescio le sue nozze con Bacco. GETA. As Caesar, 198-209 AD. AV Aureus (7.14 g, 7h). Struck 207 AD. P SEPTIMIVS GETA CAES, bare headed, draped, and cuirassed bust left / PONTIF, COS in exergue, Bacchus and Ariadne seated left; herm behind, panther at feet of Bacchus; in background, Silenos, satyr, double-flute player, and two maenads. RIC IV 33; Calicó 2897 = Biaggi 1260 (same dies); BMCRE p. 243, *; Cohen -; O. Voetter, Sammlung Bachofen von Echt (Vienna, 1903), 1766; Sir Arthur Evans Collection (Naville III, 16 June 1922), lot 102; Kent & Hirmer 392 (this coin). Extremely rare, one of four known. apollonia
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  43. Le due monete di RN e plotina hanno moltissime caratteristiche, anche del tondello, identiche quindi la probabilità che siano la stessa moneta è altissima. Entrambe hanno uno stile fuori dal comune che, come abbiamo visto, ha allarmato tutti noi. Sembra una moneta bulinata ma l'esemplare RN ha un metallo assai uniforme mentre invece i punti bulinati dovrebbero essere lucenti e lisci. Potrebbe essere stata sabbiata successivamente alla bulinatura ma quelle tracce di patina non dovrebbero esserci. Sembra un esemplare acidato o comunque trattato per cancellare le tracce di qualcos'altro, forse una bulinatura o forse una fusione. Personalmente propenderei per la fusione.
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  44. grande @R-R ... non potevi essere più che esaustivo! la monetazione in acciaio era sperimentale all'epoca... senza contare gli avvenimenti storici del tempo ... son cose che si sanno, trite e ritrite... alla fine la coniazione delle monete passò in secondo piano.. e con essa la cura qualitativa che contraddistinse la monetazione di VEIII
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  45. I bordi non appartengono a questa tipologia... ....!!!!!!! :nea: Inoltre il bordo ad ore 9 - 10 del diritto è stato lavorato,personalmente non l'avrei comprata e credo che molti intenditori di questa tipologia di monete sicuramente mi avrebbero seguito. @@davideandreac Saluti Babelone
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  46. Il 14 giugno 1800 si affrontarono in campo aperto nella bassa pianura padana occidentale, in vicinanza del fiume Bormida, all'altezza del paese di Marengo, gli eserciti della Prima Repubblica Francese, a capo del quale era il Primo Console Napoleone Bonaparte, da un lato e quello austriaco con il generale von Melas alla testa, dall'altro. Napoleone, varcando il passo del Gran San Bernardo, prima occupò Milano e, in seguito, tentò di prendere alle spalle gli austriaci che erano stati impegnati a Genova contro le truppe francesi di Massena che cercavano di resistere all'assedio. Si ebbe nei pressi di Montebello un primo scontro che costrinse gli austriaci a ritirarsi nella città di Alessandria (9 giugno1800). Alcuni giorni dopo, gli austriaci passarono all'offensiva cogliendo di sorpresa le truppe francesi, che non conoscemdo la posizione esatta del nemico si erano divise, a Marengo. Le sorti della battaglia sembravano volgersi a favore degli austriaci (tanto che von Melas si ritirò dal campo di battaglia e inviò a Vienna un dispaccio contenente il messaggio di vittoria), quando il 32enne generale Desaix, richiamato da Napoleone, riuscì con le sue truppe di supporto, a sorprendere gli austriaci che vennero vinti: nel corso della carica, tuttavia, Desaix perse la vita colpito al cuore da una pallottola. Grande importanza strategica ebbe questa vittoria francese, in quanto, gli austriaci furono costretti a chiedere un armistizio e lasciare il Piemonte, la Lombardia e la Liguria, attestandosi oltre il Mincio. Nacque così la repubblica Subalpina, entità dipendente dalla repubblica francese, che, per celebrare la vittoria di Marengo coniò un pezzo da 20 franchi in oro, dal peso di 6,45 gr e dal titolo di 900/1000. Il piede, con sui venne battuta questa moneta, venne poi adottato da numerosi paesi, per cui le monete d'oro dello stesso peso vengono definite anche marenghi. D/ Nel campo testa muliebre elmata (Minerva?) volta a sinistra. Intorno la legenda "L'ITALIE DÉLIVRÉE `A MARENCO •". Sotto la testa di le iniziali dell'incisore A • L •(Amedeo Lavy). R/ Nel campo, all'interno di una corona di lauro legata alla base con nastro incrociato, 20 - FRANCS su due righe, fregio e indicazione della data. Intorno LIBERTÉ, EGALITÈ e ERIDANIA separate da due rosette a sei petali. T/ foglie in rilievo Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Questi pezzi furono battuti nel 1801 e 1802 (Anno 9 e 10, secondo il sistema repubblicano). La battaglia viene ricordata anche in campo culinario: si racconta, infatti, che il "pollo alla marengo" (con gamberetti di fiume e funghi) venne servito al Primo Console dopo la vittoria. Marengo, fu anche il nome dell'amato cavallo arabo di Napoleone, che portò con sè dall'Egitto, fido compagno di numerose battaglie dell'Imperatore e che "cadde prigioniero" del nemico durante la disfatta di Waterloo. Il Primo Console supera le Alpi al Gran San Bernardo (David)
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  47. Ciao @@Soldato Louis, la tua moneta dovrebbe essere un radiato di Massimiano Erculeo: Per una più certa classificazione, dovreste fornirci qualche dato sul rovescio, ossia le lettere che riesci a leggere all'interno della ghirlanda: Saluti Eliodoro
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  48. Taglio: 2 Euro CC Nazione: Francia TDR Anno: 2007 Tiratura: 9.406.875 Condizioni: BB Città: Lussemburgo
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  49. ...e poi, sempre a Bologna, questo splendido 2 euro commemorativo di Monaco 2013...
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  50. Beh io posso dire che ho un pappagallino addomesticato, che mi riconosce, mi fa le feste la mattina, mi riconosce se mi sente parlare dal piazzale, mi da i bacini. E solo il pensiero di quando morirà mi fa star male. Immagino cosa voglia dire con un cane , a maggior ragione :-(
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