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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/24/14 in tutte le aree

  1. Ciao questo è stato emesso a partire dal 1995 quando il prezzo è salito a 1,5$ Qui la serie completa
    4 punti
  2. Buona Domenica Una moneta, soprattutto per noi italiani, è stata la moneta per antonomasia: la LIRA. Ebbene la lira, retaggio della libbra, venne adottata come moneta di conto da tanti stati; era però una moneta "fantasma", cioè una moneta che non esisteva se non sulla carta, serviva giusto come unità di conto. Venezia per prima, sotto il dogato di Nicolò Tron (1471 -1473) finalmente la coniò (Lira Tron). Da ora in poi la lira non sarebbe più stata, per tanti stati e tante monetazioni, una moneta "fantasma". Peso medio = gr.6,52 Argento titolo = 0,948 Altra particolarità è che la moneta riporta il ritratto del doge, unico caso conclamato nella monetazione veneziana, unitamente al bagattino coniato sotto lo stesso doge. (Sappiamo però che qualche altra moneta, sebbene non ufficialmente, riporta il ritratto del doge sotto la quale fu coniata). Alla morte del doge Tron la lira cambia aspetto; non é tollerabile che un doge abbia la propria effige su una moneta.... "non è cosa degna di una repubblica", disse il senato veneziano; "i monarchi ed i signori si fanno ritrarre su una moneta, non il doge di Venezia, che rappresenta il potere dello stato e non il suo personale". Quindi, ecco che la lira cambia aspetto; siamo sotto il dogato di Pietro Mocenigo (1474 - 1476) ed a lui il ritratto non lo mettono sulla moneta! Peso medio = gr.6,52 Argento titolo = 0,948 La Lira mantenne naturalmente la parità fissata di 20 soldi, come lo era la Lira virtuale di conto e tale resterà fino al dogato di Andrea Gritti (1523 - 1538), ma dal suo successore, Pietro Lando (1539 - 1545), per via della svalutazione, di soldi ce ne volevano 24 per fare una lira. saluti luciano
    4 punti
  3. Fig.1 di Angelo Sfoglia COME SCOPRIRE I 5 CENTESIMI 1913 SENZA PUNTO ARTEFATTI Da alcuni anni sto studiando la moneta da 5 centesimi “Prora” del 1913 cosiddetta senza punto tra la D’ e ITALIA, forse un errore dell’incisore L. Giorgi. Come noto, questa variante è molto rara mentre la versione col punto è comunissima. In commercio spesso si trovano esemplari che sono stati alterati togliendo questo punto. Sicuramente per il Dritto è stato usato un solo conio che non presentava il punto. Molto probabilmente anche per il Rovescio è stato usato un solo conio che è possibile individuare tramite alcuni piccoli particolari. Nella figura 1 riporto il rovescio di un 5 centesimi col punto mentre nella figura 2 riporto un 5 centesimi senza punto. Nelle due figure ho evidenziato alcuni particolari che le distinguono: la foglia nel cerchio nella seconda variante punta leggermente verso destra. In più, nella versione senza punto tutti gli esemplari di alta conservazione esaminati presentano delle piccole mancanze di metallo sul bordo in corrispondenza del numero 3 della data (una fossetta) e, più in basso, all’altezza dell’orizzonte sopra la linea del mare (due fossette). Fig.2 L’assenza di questi particolari permette perciò di individuare gli esemplari alterati togliendo il fatidico punto. Nel caso si debba esaminare una moneta molto circolata dove non si notano più i difetti sul bordo, dovuto ad un consumo eccessivo di metallo, è assolutamente utile osservare la punta della foglia sopradescritta alla figura 1. Se la punta è sparita completamente, presentando una foglia rotonda si tratta di una moneta del tipo comune con punto. Infatti, anche se molto usurata al bordo per un’eccessiva circolazione – quindi stiamo esaminando una moneta in conservazione MB o quasi – per uno spessore di metallo differente in quel punto dovuto allo spessore del conio, la moneta del 1913 senza punto conserva sempre la punta della foglia leggermente girata a destra ed è quindi autentica. Altri due esemplari del 5 centesimi 1913 senza punto. Anteprima da Panorama Numismatico nr.281 – Febbraio 2013 di prossima
    4 punti
  4. Spesso di discute sulle svariate cause , tutte valide , che provocarono la caduta dell’ Impero Romano , ora prescindendo dal fatto che qualsiasi Impero non puo’ durare in eterno perche’ costituito da uomini , che come tali mutano nel tempo cambiando insieme anche gli usi , costumi ed i principi , dei quali cambiamenti una prova evidente la viviamo anche oggi , dove gli uomini attuali sono ben diversi , per i motivi suddetti , dagli uomini del secolo scorso ; quindi figuriamoci , riferendoci all’ epoca romana , quanto diversi possano essere stati gli uomini che vissero nel corso della repubblica romana con quelli che vissero durante l’ impero inoltrato ; l’ evoluzione , gli usi , i costumi , purtroppo , non tengono conto dei principi morali e materiali di un tempo , ma mutano insieme agli uomini . Dal mio punto di vista una delle principali cause , se non la prima , che provocarono la caduta di Roma , furono ……..i Romani , cioe’ gli uomini che facevano parte del grande Impero , con particolare riferimento all’ ambiente militare . Da quando Ciao Mario riformo’ l’esercito introducendo i proletari nelle sue fila , inizio’ a venire meno la figura del contadino soldato che combatteva per la Res Publica , per la famiglia e per se stesso ; da ora in poi il soldato cominciava a combattere , anche se in parte per i precedenti motivi , principalmente pero’ per il bottino di conquista promesso dal Dux o Imperator , a seguito della vittoria contro i nemici , quindi la figura ideologica da seguire del legionario deviava dalla Res Publica , verso il Dux o Imperator , vero leitmotiv della situazione e vero Mecenate dei soldati . Di pari passo anche la disciplina e la fedelta’militare , al tempo della Repubblica ancora inflessibile , inizio’ con l’ Impero a declinare ; ne sono esempi svariate situazioni a cominciare da Augusto in poi . Anche la diminuzione di adesione di reclute di nazionalita’ italica nelle file delle Legioni fu una delle cause di declino della forza combattiva , gli Italici preferirono , quando poterono , entrare nelle fila dei Pretoriani , dove avevano vita , paga e servizi ben superiori e facili rispetto a quelli dei legionari , mentre chi non poteva entrare nelle fila dei Pretoriani , spesso per evitare la Legione , pagava l' esenzione in oro o si faceva sostituire da un servo . Ci sono nella storia romana infinite prove e testimonianze di storici , di rivolte , sommosse e come noto , di uccisioni di Imperatori ad opera di legionari riottosi alla severa disciplina o alle decisioni dei superiori . Uno dei casi piu’ clamorosi fu l’ uccisione di Alessandro Severo , primo Imperatore romano ucciso a seguito di una rivolta militare nel corso della guerra in Germania o forse , secondo un passo controverso della Storia Augusta , in Britannia . Alessandro Severo fu l’ ultimo Imperatore che ben governo’ lo Stato per un un lungo periodo durato 13 anni ; fu anche favorevole ad innalzare a Roma un Tempio a Cristo , ma ne fu distolto dai Sacerdoti pagani , altrimenti tutti sarebbero diventati Cristiani , per curiosita’ questo il famoso passo della Storia Augusta che ne fa testo : Tomo XLIII : “……..Avrebbe anche voluto costruire un Tempio in onore a Cristo e accoglierlo tra gli Dei , come si dice avesse avuto intenzione di fare Adriano quando aveva fatto erigere in tutte le citta’ quei Templi senza immagini che ancora oggi , proprio perche’ non sono stati dedicati a nessuna divinita’, sono detti di Adriano . Ma il progetto di Alessandro non pote’ tradursi in realta’ per l’ opposizione dei Sacerdoti i quali consultando le cose sacre , avevano saputo che se l’ Imperatore avesse attuato i suoi propositi , in breve tutti sarebbero diventati Cristiani e gli altri Templi sarebbero caduti nell’ oblio e nell’ abbandono” Tornando all’ uccisione di Alessandro da parte di soldati in zona di guerra , questi come usanza , avevano giurato in precedenza fedelta’ all’ Imperatore , quindi fu un fatto senza precedenti nella Storia di Roma ; credo inizi da qui il declino inarrestabile dell’ Impero Romano . Perche’ fu ucciso Alessandro ? Alessandro come detto voleva riportare tra le truppe l’ antica disciplina , ormai decaduta a livelli inaccettabili , ma come tutte le cose ormai da tempo acquisite , risulta difficile tornare indietro e compiere grossi sacrifici ; anche qui abbiamo la testimonianza della Storia Augusta dove ci narra della severita’ di Alessandro verso i soldati con questo fatto precedente a quello della morte : un soldato in zona di guerra , aveva ingiurato e maltrattato una povera vecchia , quando lo seppe Alessandro , licenzio’ dall’ esercito il soldato e lo assegno’ come servo alla vecchia affinche’ la sostenesse e mantenesse fino alla morte ; questo fatto provoco’ la protesta e l’ indignazione degli altri soldati che misero mano alle spade pronti ad ucciderlo , talmente alta era ormai la rilassatezza della disciplina militare , ma Alessandro in questa occasione riusci’ ad intimorirli con la sua autorita’ e dialettica dicendo , tra altre sensate cose , che riservassero la loro rabbia contro i Germani , anziche’ contro il loro Imperatore ; questo fatto purtroppo fu l’ anticipo di quello che porto’ all’ uccisione di Alessandro in zona di guerra . Volendo Alessandro quindi ripristinare l’ antica disciplina militare , trovo’ invece l’ ambiente militare non piu’ accondiscendente a questo fatto e venne ucciso . Secondo la Storia Augusta non e’ sicuro che fu ucciso per ordine o per mano di Massimino , ma e’ sicuro che fu ucciso da soldati romani riottosi alla sua severita’ e in zona di guerra ; il suo corpo fu portato a Roma e sepolto in un grandioso sepolcro , come gia’ visto . Secondo Erodiano fu ucciso dai soldati perche’ “effeminato” , ma dalla lunga storia del suo impero questa notizia risulta falsa , anzi fu un Imperatore combattivo avendo in precedenza sconfitto i Persiani , cosa non facile per i Romani ; suo desiderio era che avrebbe voluto morire in combattimento e ne sarebbe stato felice di questo , come gia' un astrologo gli aveva predetto , solo che mori’ in zona di guerra , ma non per spada nemica . L’uccisione di Alessandro fu solo la prima di una lunghissima serie di Imperatori uccisi dall’ esercito , questa continua alternanza di imperatori che segui' e dal breve regno , tranne pochi che governarono piu’ a lungo , non consenti’ di studiare e prendere di conseguenza misure adeguate a livello militare a lungo termine per contenere le continue invasioni iniziate fin dagli inizi del III secolo e mai piu’ terminate fino al tracollo della parte occidentale dell’Impero . In conclusione credo che una , se non la prima , delle principali cause del declino fu l’ ambiente militare , nel senso ampio del termine , cioe' non solo facendo riferimento alla decaduta disciplina , la cui decadenza ne fu solo un aspetto del problema piu' generale , ma comunque non piu’ all’ altezza , appunto per diversi motivi , di contrastare i flussi continui di invasioni che alla fine si rilevarono inarrestabili .
    3 punti
  5. Eccola la mia!! non vale nulla, inoltre a confronto con le vostre viene da ridere.. ma è stata la prima è per me ha un valore altissimo ^_^
    3 punti
  6. Caro Dizzeta hai proprio ragione. Rileggendomi mi sonp venuti i capelli dritti. Cercherò di spiegarmi meglio. Quello che volevo dire, in poche parole, è che per quanto riguarda Cremona la sua moneta NASCE agganciata direttamente e da subito al denaro imperiale, del quale risulta essere la quarta parte. Sul motivo di questa scelta, anomala per il tempo, posso solo formulare delle ipotesi. A mio parere quella che mi sembra essere la più plausibile è che ciò sia dovuto alla politica monetaria di Federico I. Mi auguro di essere stato un po' più chiaro. Vi prego, in caso contrario, di farmelo notare. Non rileggo il testo perchè sono al lavoro e scrivo col telefonino, quindi mi scuso pwr eventuali errori. Un caro saluto, Teofrasto
    3 punti
  7. La moneta del nostro amico trova riscontro nel: Monete Preromane del nord Italia Celtiche della Gallia e dell'est Europeo Collezione Andrea Pautasso. vedi allegate scansioni La moneta del nostro amico ha la scritta sopra la schiena del leone formata da : una M --una Sigma-- un'altra Sigma-- una Lambda; scritta identica che si trova nelle monete descritte dal n. 178 al n. 183; a pag. 5 tav. IX. e tav III la n. 180 mi pare la più somigliante Ve ne sono altre dai n. ai n. 18. di pag. 3 alla tavola 1. vedi allegati: Pietro fine del messaggio (ho avuto dei problemi nelle trasmissioni causa temporali e luce) ciao pietro
    2 punti
  8. Per rimanere in tema segnalo il libro di Flavio Russo intitolato Sebeto - Storia del controverso fiume di Napoli, con in copertina un'altra allegoria del fantomatico Sebeto...
    2 punti
  9. Salve, sono stato all'isola dei musei di Berlino ed ho fotografato delle bellissime monete antiche. Sono davvero tante, in alta risoluzione e quindi ho deciso di fare un archivio zip che potete facilmente decomprimere Ogni immagine contiene più monete. Le foto sono ad alta definizione, quindi è possibile ingrandire la foto per vedere i dettagli delle singole monete. In alcuni casi, pochissimi, le immagini sono venute un pò mosse o sovraesposte, pertanto la qualità non è buona, ma si è deciso di inserirle lo stesso per completezza. Sono le monete presenti in tutti i musei dell'isola dei musei che le espongono, le prime 6 sono del museo egizio Neues, dalla settima (DSCN6126.JPG) al sarcofago di monete d'argento (DSCN6233.JPG) è l'enorme collezione del Bode Museum, dall'immagine successiva (DSCN6255.JPG) alla fine ci sono le monete dell'Altes museum. La collezione è completa, cioè dovrebbero esserci tutti i pezzi espostiil 15 agosto 2014, per questo motivo non ho voluto cancellare quelle poche immagini venute mosse o sovraesposte, perchè così ci sono tutte Il file sarà disponibile solo per un periodo limitato. Si raccomanda di caricarlo in piattaforme di condivisione, dove è possibile caricare file di grandi dimensioni e poi rilasciare link per scaricarli. Il file è grande 766,38 MB Per scaricarlo: http://monetebanconote.altervista.org/monete.zip vi chiedo solo di caricarlo anche in altre piattaforme di condivisione, perchè altervista ha una banda limitata e quindi dopo una ventina di download potrebbe esaurire la banda mensile di traffico e bloccare temporanemente il download TUTTE LE FOTO, ed il file stesso, SONO DI PUBBLICO DOMINIO, usatele come meglio vi pare, in qualsiasi modo ed in qualsiasi modifica nota: l'utente INCUSO ha messo una copia qui casomai ci fossero problemi a scaricare il file: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/tmp/monete.zip
    2 punti
  10. Ciao Poeta, stiamo giudicando una moneta in bassa conservazione, sembra circolata e anche molto.... fin quì ci siamo.... Per me la moneta ha si un bel bordo regolare e piatto come quelle buone ma non ha almeno da queste foto alcun segno degli incisori...per cui.... Poi come già detto è la moneta più falsificata del Re e quasi sempre in bassa conservazione.... Poi se non sbaglio non abbiamo chiesto informazioni del peso e ciò aiuterebbero..... Aggiungo per chi non collezionasse questo preciso periodo storico ciò che ha scritto in un articolo Emilio Tevere.... "In questi ultimi tempi spesso mi sono stati sottoposti, per verificarne l'autenticità, molti pezzi da 10 centesimi del 1919 che sono piuttosto rari, soprattutto se in ottima conservazione. Di questi, nove su dieci sono falsi e la loro provenienza è quasi sempre da bancarelle di mercatini: normalmente vengono pagati meno del loro valore se fossero originali. Alcuni esemplari provenivano anche dalla vicina Svizzera e dalla Germania, in questo caso erano in possesso anche di seri operatori ma con una giustificata scarsa familiarità con le monete italiane. Consiglio quindi di non fidarsi degli "affari" e dei commercianti improvvisati." Nove su dieci falsi.....una moneta nata come R2 svilita per me per colpa dei falsari.....che storia
    2 punti
  11. amici,mi sono promesso di completare entro la fine dell'anno,la triade imperiale piu' veloce della storia a susseguirsi,da giugno 68 d.c a dicembre 69 d.c,3 imperatori in 18mesi,senza nulla togliere a vespasiano,con la guerra civile finita,almeno 10 anni li ha fatti.ho iniziato con vitellio,AR gr.3,08 diametro 18,moruzzi numismatica. n.b. visto la mia classe nel fotografare,quando ormai avevo gia' scaricato le foto dalla macchina al pc,mi sono accorto che al dritto vitellio ormai si guardava i piedi e ho corretto il tiro :)
    2 punti
  12. Ciao Io ho tante preferite, tutte diciamo. Una di quelle che preferisco di piu e' questa sotto. Comune ma in conservazione incredibile. L'ho comprata al primo veronafil da un'amico, questo la rende molto speciale.
    2 punti
  13. Buona Domenica Continua il mio “reportage” dall'Alta Val Brembana. Questa volta, sempre prendendo spunto dal Quaderno Brembano nr. 9 2010-2011, edito dal Centro Storico Culturale Valle Brembana, vi porto a conoscenza di alcuni aspetti commerciali e monetari vigenti nella Serenissima alla fine del 1600, che riguardano i “bastagi” (facchini) bergamaschi, che operavano nella Dogana di Mare a Venezia. Pagina 62 del volume che allego in link http://www.valbrembanaweb.it/centroculturale/QUADERNI-BREMBANI-9.pdf Come quasi sempre accade in questi casi, l'estensore del pezzo ha privilegiato gli aspetti storici e quindi, per noi appassionati di monetazione veneziana e che sappiamo quale confusione si può generare quando si parla di valute veneziane, restano tanti dubbi in proposito alla tipologia di monete richiamate nell'articolo. Gli importi citati dovranno intendersi in moneta di conto o in moneta reale in corso in quel periodo? :pardon: Siamo a Venezia al tempo del dogato di Francesco Morosini (1688-1694) e ciò che mi ha colpito maggiormente è il valore che veniva attribuito al posto nella Compagnia o Confraternita dei Bastagi. La Signora Faustina cede il posto ad Antonio Piccoli degli Astorri per 4.030 lire venete, oltre a ciò, richiede 48 ducati all'anno vita natural durante, da frazionarsi in 4 ducati al mese! Inoltre, alla morte della “cedente” Signora Faustina, l'Antonio Piccoli degli Astorri "acquirente" avrebbe dovuto far celebrare due messe di suffragio settimanali in perpetuo. :shok: Ebbene, in questo periodo correva il ducato di nuovo tipo (ducatello) e questo aveva un valore di Lire 6 e Soldi 4, pari a 124 soldi (diventeranno Lire 7 e Soldi 2 nel 1704). Se tralasciamo per praticità i 4 Soldi, vuol dire che Lire 4.030 corrispondono a quasi 672 ducatelli … Kg. 15,72 di monete; non c'è che dire.... posizione molto ambita e ben valutata; certamente era difficile far parte della Corporazione, ma una volta “dentro”, non se la passavano male a retribuzione. Saluti luciano
    1 punto
  14. buongiorno, vorrei id. questa moneta dal diametro di 14/15 mm e dal peso di 2gr. circa. non riesco ad inquadrare il rovescio. grazie
    1 punto
  15. Il mito di Europa Racconta il mito che Zeus vide un giorno Europa mentre raccoglieva fiori in un prato vicino al litorale fenicio e se ne innamorò. Per farla sua si trasformò in un toro domestico, bianco e profumato di zafferano, che si avvicinò alla fanciulla invitandola a montargli in groppa stendendosi ai suoi piedi. Presa dal suo fascino, Europa salì sul dorso del toro-dio che la portò con sé attraverso il Mediterraneo per approdare a Creta. Ma, giunto sulla terraferma, Zeus rivelò la sua vera identità e tentò di usarle violenza. All’inatteso rifiuto della bella Europa, Zeus si trasformò in aquila riuscendo a sopraffarla in un boschetto di salici o, secondo altri, sotto un platano sempre verde. Europa divenne la prima regina di Cipro e dalla sua unione con Zeus nacquero Minosse (che fece costruire il labirinto raffigurato sul rovescio della moneta), Radamanto, Sarpedonte e forse Carno, tutti adottati in seguito da suo marito Asterione re di Creta. Dei fratelli il più famoso è Cadmo che fondò in Grecia la città di Tebe e al ritorno del suo lungo viaggio portò con sé le lettere dell’alfabeto che, sempre secondo la leggenda, furono adottate dai fenici. I figli di Europa, che erano semidei, dopo morti divennero giudici nel mondo dell’oltretomba. Zeus fece a Europa tre doni: Talo, l’uomo di bronzo che sorvegliava le coste cretesi, Laelaps, un cane molto addestrato, e un giavellotto che non sbagliava mai il bersaglio. Inoltre ricreò successivamente la forma del toro bianco nelle stelle che compongono la Costellazione del Toro. Dopo la morte di Asterione consorte di Europa, Minosse divenne re di Creta e in onore suo e di sua madre i Greci diedero il nome ‘Europa’ al continente che si trova a nord di Creta. C’è quindi uno stretto legame tra le raffigurazioni sulle due facce di questo bronzo: da un lato Zeus nelle sembianze di un toro, dall’altro il labirinto, l’alloggio del Minotauro nato da Pasifae e dal toro donato da Poseidone a Minosse. E c’è da tener presente che Zeus e Poseidone erano fratelli. Senza dimenticare infine l’attualità del diritto di questo bronzo perché il mito di Europa è raffigurato sulla moneta da due Euro della Grecia. Non so se gli amici della sezione Euro sono d’accordo, ma a mio parere il due Euro della Grecia occupa con il nostro di Dante il primo posto della graduatoria di queste emissioni per valore storico e stilistico. apollonia
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  16. Qui al post # 42 ce n'è uno col foro a forma di stella, ma non so se è della Metropolitana. http://www.lamoneta.it/topic/51185-un-bel-gettone/page-3 apollonia
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  17. Salve, in questa tematica c'è sempre da imparare e da scoprire. in riferimento all'oggetto non sapevo che oltre al bronzo esisteva anche la versione in Ag. 800 Diametro 32 mm peso 20,44 gr Bordo Rigato. Qualcuno ne era a conoscenza? Grazie. p.s. ringrazio il tipografo MP. ;-)
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  18. Prima di proseguire con altri stateri e altri argenti con diverse forme del labirinto, volevo presentare questo bronzo battuto all’asta Künker 124 del 16 marzo 2007 che unisce all’interesse storico quello mitologico. Il labirinto è raffigurato nella forma quadrata classica con l’ingresso in alto, sotto una stella a h 12. GRIECHISCHE MÜNZEN (GREEK COINS) - CRETA KNOSSOS. Æs, um 220 v. Chr.; 4.52 g. Europa mit wehendem Schleier auf Stier l., unten zwei Delphine//Labyrinth. Svoronos 122. RR Braune Patina, fast vorzüglich. Exemplar der Auktion Sternberg 12, Zürich 1982, Nr. 177. Labyrinth bedeutet ursprünglich etwa Haus der Doppeläxte - diese waren ein weit verbreitetes Symbol der minoischen Kultur, und die kretischen Paläste waren üppig damit ausgeschmückt. Den frühen Griechen muß der Palast von Knossos in seiner Größe aber unheimlich erschienen sein, so daß der Begriff Labyrinth seine heutige Bedeutung (Irrgarten) annahm. Interesse storico perché è stato coniato in occasione dell’alleanza di Cnosso con Gortina, città meridionale di Creta che nel sec. IV fu nemica di Cnosso ma nel III le si alleò nella guerra contro Lýttos che venne distrutta nel 220 a. C. Interesse mitologico perché raffigura sul diritto Europa seduta sul toro, a ricordo della vicenda della bella figlia di Oceano e Teti (secondo Esiodo) madre di tutti i corsi d’acqua e sorella di Asia, con il padre degli dei. Della vicenda riferirò a seguire. apollonia
    1 punto
  19. Quelle stime sono giuste, purché le monete siano effettivamente SPL... Spesso si vedono dei BB (o poco più) dati per SPL. C'è anche da dire che in monete del genere entrano in gioco tanti fattori difficilmente codificabili da un preziario: piacevolezza dello stile, qualità di battitura (se ci sono salti di conio, sdoppiature, debolezze ecc.), larghezza del tondello e completezza delle legende, leggibilità della data, visibilità del filetto perlinato, presenza di eventuali fratture... Anche la qualità della pasta metallica conta: porosità e altri difetti del genere non sono graditi. Una moneta può essere SPL pieno ma inficiata da debolezze, da un conio di stile rozzo e da un tondello stretto (non perché tosato, ma stretto fin dall'origine) e quindi valere meno di un BB con tondello largo, bello stile, ottima battitura e via dicendo. è il discorso di tutte le monete battute a mano: codificare il prezzo è difficilissimo perché non conta solo la conservazione in senso stretto. Personalmente avrei dato il NC al 1666: spesso l'indice di rarità è condizionato dal numero di esemplari visti dal classificatore, e io di '94 ne ho visti a decine negli ultimi anni, di '66 solo di tanto in tanto.
    1 punto
  20. Taglio : 3x 1 euro Nazione : Portogallo Anno: 2014 Tiratura : ? Condizioni : qFDC Città : Lisbona Note: News
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  21. "Forse è stato erroneamente consigliato sull'autenticità, da qualcuno che conosce bene le dinamiche del forum, ancor prima di aprire la discussione." Non so dire, ovviamente, se l'Utente sia stato consigliato a postare quella moneta in questa sezione del Forum (il che sarebbe abbastanza squallido..) o se sia "farina del suo sacco". Questo, se vorrà, potrà dirlo solo Lui. Ad ogni modo, considerato che la moneta è periziata (autentica) da un Professionista numismatico e che, mi pare, il giudizio di non originalità sia tutt'altro che scontato, ragioni di fair play avrebbero suggerito di non postare in questa sezione quella moneta, con tanto di riferimenti al Perito che l'ha sigillata e che sono stati rimossi (parzialmente) solo in seguito, sebbene ancora si capisca chiaramente chi sia il Professionista che l'ha sigillata. M
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  22. buonasera@@grosso la moneta da te postata è della città di Erice di Sicilia; è identica a quella che ti allego in scansione qui sotto dal mio archivio. quest'altra che ti allego, è ricavata dalle monografie del Dott. Campana; noto studioso. come noterai anche questa e identica alla tua. ciao Pietro
    1 punto
  23. Caro @@dizzeta ehm, non credo che ti riferissi solo a Teofrasto, vero? Lo so e me ne rendo conto, ma è molto difficile dire in poche parole (forse sempre troppe per un post) cose su cui si sono lette (e qualche volta scritte) innumerevoli pagine. E quasi sempre si finisce col rimanere oscuri. Posso solo scusarmi dicendo che io ci provo ad evitarlo, in tutta sincerità, anche se in genere non ci riesco. Caro @@teofrasto, intanto scusami per non averti quasi neppure salutato dopo tanto tempo, ma quando leggo qualcosa che mi interessa parto in tromba, dimenticandomi perfino dell'educazione. Venendo al punto, non ho nessuna ragione di mettere in dubbio quanto dici, anzi mi sembra ovvio, da quanto hai scritto, che la prima moneta cremonese valesse un quarto dell'imperiale. Non è questo l'aspetto su cui eccepivo, quello su cui eccepivo è che questa moneta potesse essere considerata un sottomultiplo 'fisso' dell'imperiale. Si trattava pur sempre di due valute diverse, e lo stesso imperatore, se come dici fu probabilmente lui ad imporlo, avrebbe potuto cambiarlo di punto in bianco, portandolo a 1:6 e così fregando, ad esempio, tutti quanti avevano cambiato imperiali in cremonesi. Questo è quanto volevo dire. Il motivo per cui ho sollevato la questione è che non si tratta di una differenza di poco conto. La produzione da parte di una zecca di nominali diversi in rapporto fisso fra di loro e quindi realmente interscambiabili nei pagamenti, senza che uno dei due si svalutasse immediatamente rispetto all'altro, è un problema tutt'altro che semplice, e richiede conoscenze monetarie piuttosto avanzate, tanto che due economisti, uno dei quali premio Nobel, ci hanno scritto sopra un'intero libro: Sargent & Velde, The big probem of small change, Princeton 2003. Pensando che la domanda iniziale volesse alludere al l'elevato livello di conoscenze necessarie per far circolare tali sottomultipli, e quindi al merito di chi lo ha fatto per primo, ho pensato di puntualizzare che a mio avviso il cremonese, così come il piacentino ma anche il veronese etc. non potevano considerarsi sottomultipli fissi, tutto lì. Ma si tratta comunque di una questione marginale, rispetto ad altri aspetti che mi pare si stiano discutendo, Andreas
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  24. Sesino di Modena per Rinaldo I d'Este, moneta comune. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MORI/1 ciao Mario
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  25. Sembrerebbe un follis di Basilio I ( 867-886) con il figlio Costantino, databile tra l'868 e l'879; Doc 8 e Sear 1721.
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  26. I think this was minted in Neapolis and is a new variety. The Delta obverse variety is Sambon 657 but that has different reverse devices. See 295 here: http://manfacedbulls.wordpress.com/neapolis-part-ii/ I will add the deamoneta coin as 295b.
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  27. Io dico l'Aquila Sabauda Disegno di grande fascino per me.
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  28. Ciao Leo : Questa banda musicale venne fondata nel 1861 e si esibisce con i costumi ampezzani in uso verso la metà del '700. La spilletta è tecnicamente piuttosto...spartana, realizzata in alluminio o in una lega leggera, e le scritte impresse rendono in questo caso abbastanza semplice la sua identificazione. Un piccolo cimelio locale, ma non credo possa interessare un mercato più vasto. Saluti.
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  29. Su questo statere della NAC 39 del maggio 2007 con il Minotauro a destra il labirinto è a forma di svastica in senso antiorario come negli ultimi due del post precedente, ma al centro si trova un motivo floreale simile a quello dell’esemplare del Museo di Berlino invece dei globetti. Stater circa 420, AR 11.92 g. KNOSI[ON] Minotaur running r., head facing with r. hand lowered and l. raised holding unidentified object. Rev. Labyrinth in the shape of counter-clockwise swastika with floral pattern in the centre; sunk squares in the four corners. Svoronos -; see Addenda, Arc. Eph. 1899, pl. 11, 14. Wroth, NC 1896 pl. 7, 6 var. = Le Rider p. 99, 5 and 25, 1 var. (this obverse die, but the labyrinth clockwise). Very rare and in unusually good condition for this interesting issue. Toned and good very fine Ex Leu sale 76, 1999, 135. From the collection C. Gillet. The earliest coinage of Crete was struck much later than its appearance would suggest. This stater, for example, looks very much like a product from the Archaic period, yet archaeological and hoard data shows it was struck well into the Classical period – at least half a century later than its style and fabric would suggest. The relative isolation of Crete assured that in many other ways, such as forms of speech, it also developed more slowly than most other Greek lands. Crete had yet another interesting consideration for its coinage, namely that it relied upon imported coins for its silver; thus, this coin was probably overstruck on a stater of Aegina, the coinage that most frequently reached the island before about 330 B.C. This coin is one of the earliest from Cnossus, a city on the northern coast of the island. Not surprisingly, its designs derive from the city’s most famous mythological episode, the Minotaur in the labyrinth. The Minotaur had the body of a man and the head of a bull – a predictable composition for a creature born of an intimate encounter between a bull and Pasiphae, the wife of the Cretan king Minos. (Oddly enough, Suetonius tells us Pasiphae was claimed as an ancestress by the emperor Galba). The Minotaur was kept by Minos in a specially constructed labyrinth at Cnossus and was fed with condemned criminals, maidens and young boys sent from Athens as tribute to the Cretan king. It has been noted that the Phoenician Baal Moloch shared the form of the Minotaur and likewise fed on human sacrifice victims. apollonia
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  30. Qui si intravede la perlinatura al diritto....
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  31. Non è romana,è celtica!
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  32. Puoi inserire tutte quelle che hai trovato in circolazione entro massimo un mese dal loro ritrovamento. Ovviamente devono soddisfare i requisiti, ma se sei in italia basta non postare le cc italiane escluso braille e carabinieri :good:
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  33. Ora l'immagine del secondo esemplare..
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  34. A titolo puramente indicativo ti riporto le stime del nuovo Mir Milano di Toffanin, che comunque sono abbastanza attendibili, anche perché recente : Filippo 1666 ( Carlo II con reggente la madre ) - C - 300 - 3.000 con il primo MB e il secondo Spl Filippo 1676 - C - 300 - 1.000 Filippo 1694 - NC - 350 - 1.500 Inviato da un device_name utilizzando your_app_name App
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  35. Consentimi di dire la mia. Sicuramente, il rovescio, con Histiaia, è molto più bello confrontandolo con quello di Lanz: ha un corpicino ben fatto, più delicato e con un panneggio "effetto bagnato" simile alle figure femminili scolpite da Fidia (?) (Hestia, Dione, afrodite) sul frontone est del Partenone. Il dritto, invece, no. E' molto più bello e raffinato quello di Lanz. Il volto del triobolo della collezione Berkeley è invecchiato, sproporzionato e con la testa schiacciata, pur essendo il metallo, più fresco. Sinceramente, a me non piace e se dovessi scegliere tra i due, assocerei in questo modo ... se fosse possibile ... ... il Dritto di Lanz con il Rovescio Berkeley. :D
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  36. aggiungo solo che si tratta della moneta da 20 cent impero.. o meglio di due metà :D
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  37. Bella moneta. Complimenti! RIC 73, CLM 91. Anche se il rovescio è debole, il Dritto è molto carino, cosa che effettivamente importa quando si è a caccia del nome. :) Buona fortuna per Otone e Galba :) Complimenti ancora.
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  38. Quando il cane ti morde, se velocemente non ne accarezzi uno, rimani con la paura per sempre.Il 10 ape 1919 mi ha morso.... Sent from my GT-I9505 using Lamoneta.it Forum mobile app
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  39. Quanto allarmismo... ogni volta!!! il mio giudizio stavolta non ve lo dò... chi ha detto falsa motivasse il perchè, come chi ha detto autentica ragionate solo sulla moneta e non sul perchè fare un falso
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  40. Buonasera Andreas, mi fa veramente molto piacere leggerti dopo diverso tempo che non ci sentiamo. Concordo con te per gran parte di ciò che hai scritto e non avrei nulla da eccepire sennonché nel tuo ragionamento c’è - credo - un ‘però’. Mi spiego: a mio parere il tuo ragionamento è corretto solamente per quelle realtà che emettono moneta già prima del 1162. Nel caso in cui, cioè, il denaro imperiale del Barbarossa ‘si innesti’ in un circuito monetario già esistente, nel quale vi è una moneta locale più o meno forte, emessa dal Comune egemone di quel territorio. In tal caso, se l’imperiale riesce ad imporsi come nuova moneta di riferimento (ovvero diventa, come si sul dire, caput monete) fa sì che - generalmente ma non sempre, come penso dimostri bene il caso di Piacenza - la ‘vecchia’ moneta cittadina, che prima di allora poteva aver circolato in quel medesimo territorio con un differente valore perché 'agganciata' ad un'altra valuta, venga ad essere rapportata ad esso, a volte tramite piccoli aggiustamenti del tenore di fino o del peso. Non è però questo il caso di Cremona, che inizia solo ora (1163) a coniare una sua moneta, dopo che già da almeno un secolo si avvaleva del denaro milanese (quello vecchio, buono, al quale si aggancerà il denaro imperiale federiciano) il quale, si badi, non smetterà mai di utilizzare neppure in seguito. E' dunque il denaro imperiale a fare da caput monete ed è ad esso che quella di Cremona viene immediatamente a rapportarsi. La concessione del diritto di zecca è del 1155 ma il primo documento che citi la moneta cremonese è proprio quello già da me indicato, del 1° agosto 1163. Ad esso ne seguiranno altri dello stesso tenore (non sono molti ma non sto qui ad enumerarli poiché si possono facilmente trovare in Astegiano e/o in Falconi; di alcuni ne dà lo stralcio Fenti) nei quali la cifra indicata è data in cremonesi o nel corrispettivo di imperiali. In tutti il rapporto cremonese / imperiale è di 4:1. In altri documenti, quando viene riportata la moneta di Cremona, è sempre il cremonese ad essere citato. Solamente a partire dal 1170, guarda caso dopo che anche Milano avrà ripreso le emissioni di denari terzoli, comincia a comparire nei documenti il termine infociatum per indicare una moneta di Cremona dal valore del denarius novovus mediolanenses, ovvero il terzolo, a sua volta valutato mezzo denaro imperiale. Tuttavia il cremonese non cessa di essere citato e se ne trova ancora traccia documentaria, sebbene più sporadicamente. Che la sua emissione sia continuata lo conferma poi l’evoluzione formale che si può rilevare sugli esemplari superstiti. Essa cessò probabilmente solo nella seconda metà del Duecento. Ad ogni modo, a partire da circa il 1170, con la ripresa delle emissioni di terzoli, anche Milano aveva cominciato a de emettere una moneta dal valore di 1/4 di denaro imperiale: l’obolo. In questo caso potremmo però discutere se esso fosse effettivamente agganciato all’imperiale (a mio avviso non più coniato fino al 1185) oppure al terzolo. Nel primo caso saremmo infatti effettivamente in presenza di una moneta dal valore ‘reale’ di 1/4 di un’altra moneta (l’imperiale), mentre nel secondo caso dovremmo parlare, come personalmente credo che sia, di un nominale che vale la metà di un altro (il terzolo). Poco importa se alla fine il risultato è lo stesso: la differenza, come tu osservi giustamente, la fa la moneta di riferimento. Nel caso di Cremona della metà del XII secolo questa moneta di riferimento era il denaro imperiale equiparato al vecchio denaro milanese . Da quanto detto credo che si possa quindi affermare che di entrambi il cremonese valeva ‘realmente’ un quarto. Il perché di questo 'strano' e, per quel tempo, inconsueto rapporto non lo conosco. Non credo però di essere lontano dal vero se affermo che così dovette volere l'imperatore. D'altra parte non aveva egli bandito dal territorio del Regnum la moneta terzola di Milano (attenzione, NON la milanese tout cour, ma solamente la terzola) e contemporaneamente non aveva ordinato che nessun'altra zecca battesse moneta dal valore analogo a quello del denaro imperiale coniato a Noceto? Cosa restava a Cremona se non emettere una moneta dal valore di un quarto di imperiale? Un caro saluto, Teofrasto
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  41. Nono cambiamonete, lo mettono o nel bar (se li puoi acquistare i biglietti) o in corrispondenza delle biglietterie automatiche :)
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  42. Ovviamente si tratta di coniazioni ufficiali. Nel caso dei trachy post comneno-angelidi, la tecnica è esattamente la stessa per Nicea e Tessalonica, e lo è anche per le emisisoni bulgare di Turnovo. I trachy latini sono coniati senza basculamento, e si nota, e direi che anche quelli dei Paleologhi non sono basculati. Comunque, basculamento o meno, il fatto che la faccia dove resta un'impronta incusa sia sempre quella convessa dimostra che il conio d'incudine è quello concavo.
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  43. E' da qualche tempo che ho in mente di scrivere qualcosa di più su questo tema, ma con quattro collezioni/ripostigli da studiare, per un totale ormai di 2500 monete, non mi resta più neppure il tempo di pisciare..... Ma prima o poi voglio farlo! Solo che mi piacerebbe trovare anche un esempio ufficiale. Il Manuele postato è di Turnovo. Ci vogliono dei disegnini, sezioni del conio con inserita la sezione della moneta, in modo da far vedere le posizioni necessarie e quelle possibili: insomma, il Kamasutra della coniazione del trachy.... Se il conio d'incudine fosse convesso, sarebbe inevitabile con una prima operazione produrre il tondello scifato e con la seconda (doppia in quanto basculata) l'impronta. Vorrei proprio sapere Bendall a collocare su un conio convesso un tondello piano facendo sì che se ne stia buono in equilibrio! Dunque un conio convesso implica un tondello già conico: ma se per dimenticanza resta sul conio la moneta precedente, lo spessore che crea impedirebbe di posizionare il tondello successivo e quindi non si produrrebbe una moneta con una faccia incusa. I due esempi postati implicano tre cose: 1) il conio d'incudine è concavo 2) il flan è piano e non scifato, come avevo supposto inizialmente 3) la battitura del trachy avviene con un'unica operazione fatta con due botte (senza spaventare nessun gatto :blum: ) su un conio di martello basculante. La forma migliore è con un conio di martello con il corpo di battitura pentagonale o trapezoidale, ma senza fare dei disegni diventa difficile spiegarlo. Un conio di martello siffatto permette una doppia coniatura velocissima, ma a scapito di un certo slittamento della parte destra dell'impronta su quella sinistra, che è esattamente ciò che avviene nel trachy di mistura (ma non nella moneta d'oro, dimostrazione che la tecnica di produzione era diversa).... Alla fine l'ho fatto il disegnino.....
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  44. Partecipo con una moneta attinente alla monetazione della sezione moderne straniere, che in effetti anni fa avevo già presentato in quella sede ma che forse, dato che là era molto piaciuta, potrà interessare anche un pubblico più vasto. Poche monete possono rendere l’idea della tragedia della guerra come sa fare questa. Si tratta del tallero noto come “Pfaffenfeindtaler” o “Gottesfreundtaler”, terribile testimone degli inizi della guerra dei trent’anni. A coniarla fu il duca Cristiano di Braunschweig e Luneburg, che pur essendo protestante amministrava il vescovado di Halberstadt. Assieme a Ernst Mansfeld e al margravio Georg Friedrich Baden-Durlach, fu colui che, nella fase palatina della guerra dei trent’anni e tra atrocità di ogni genere, tenne viva la fiamma di una resistenza protestante contro la “normalizzazione” imperiale guidata dalle truppe di Spinola e Tilly, che già aveva sradicato con estrema violenza ogni traccia di riforma dalla Stiria e dalla Boemia. “Quel pazzo di Halberstadt”, come era definito dai contemporanei, morì nel 1626, a soli 27 anni. A Soest, nel 1622, Cristian ricavò l’argento per questa “Spottmünze”, fondendo il tesoro del duomo di Paderborn e in particolare lo scrigno di epoca medievale che custodiva le reliquie di San Liborio. La moneta mostra al diritto la scritta che l’ha resa tragicamente famosa: “GOTTES FREVNDT DER PFAFFEN FEINDT”, ovvero “È amico di Dio chi è nemico dei preti”; sul giro quindi si trovano i titoli di Christian, duca di Braunschweig e di Luneburg. Al rovescio su vede un braccio corazzato armato di una spada che esce da una nuvola: si tratta del braccio armato di Dio, pronto a colpire i nemici della Riforma e, sul giro, oltre alla data 1622, si legge la scritta in francese “TOVT AVEC DIEV”, ovvero, “Tutto con Dio”. Di questa moneta esistono varianti che mostrano, infilzati sulla punta della spada, un cappello gesuitico o una corona.
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  45. Taglio: 50 centesimi Nazione: vaticano Anno: 2011 Tiratura: 2.174.197 Condizioni: BB Regione: Puglia
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  46. Taglio: 20 centesimi Nazione: italia Anno: 2013 Tiratura: 15.000.000 Condizioni: BB Regione: Puglia
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  47. Io direi BB, come valore si parla di una decina di Euro. Comunque per avere informazioni su questa moneta non è la sezione più adatta: San Marino non è uno stato preunitario.
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  48. La moneta non è poi così male, se non fosse lavata direi che sarebbe decisamente già più che gradevole come conservazione. Ogni tanto si vede questa moneta in conservazione inusuale, certamente bisogna essere disposti ad aprire il portafogli, specie se si punta al FdC o giù di li... A volte solo la patina fa una differenza davvero notevole. Questa è la mia, in conservazione pressochè analoga a quella postata, ma con un bel vestito colorato :) Non fa dimenticare il FdC se si cerca, però fa la sua bella figura ugualmente
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  49. Scusate ... ho letto con molto interesse la discussione . però : se la moneta è piccola , il perito " deve " mettere i rivetti più vicini , o metterne uno in più proprio per evitare che la stessa possa essere sostituita.
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  50. Per la precisione è per la metropolitana di NYC, è stato emesso nel 1953 quando dopo vari aumenti non era più possibile gestire i tornelli con solo nikel e dime, e con la tariffa a 15c decisero di fare questo gettone che non avrebbe risentito dei futuri aumenti del prezzo della metropolitana.
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