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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/30/14 in tutte le aree
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Torniamo a parlare di Storia e Archeologia facendo un salto a Tor Pignettara o Torpignettara , una zona di Roma situata tra le Vie Casilina Labicana e Prenestina , dove troviamo il Mausoleo di Elena , madre di Costantino . In passato l'odierno territorio di Torpignattara ebbe varie denominazioni, tra cui quella antica , di epoca romana , di "Ad duas lauros” . La prima notizia del luogo , Ad duas lauros, la si deve allo scrittore latino cristiano Tertulliano che ci informa che i questa località vi era la residenza o Villa imperiale , che esisteva ancora successivamente in piena epoca cristiana . Fu infatti in questa Villa imperiale dove l'Imperatore Valentiniano III , fu ucciso nel 455 , durante una congiura , pare per vendicare l' uccisione di Ezio per mano dello stesso Valentiniano III , mentre era impegnato in esercizi di tiro con l'arco nella piazza d'armi della sua residenza . La località comprendeva, oltre la residenza imperiale , anche le ville , i Castra e il Campus Martius , dove si svolgevano regolarmente gli addestramenti e le esercitazioni dei reparti militari . Il nome Tor Pignettara deriva da una denominazione popolare attribuita al Mausoleo di Elena , fatto erigere dal figlio , l'imperatore Costantino I , tra il 326 e il 330 d.C . Tale mausoleo sorge come detto , all'interno dell’ area anticamente denominata Ad duas lauros , ricca di Storia estremamente importante , che segno’ la fine dell’ Impero occidentale con l’ assassinio di Valentiniano III , ultimo rappresentante di una dinastia imperiale ufficiale , dopo di che si ebbero solo effimeri imperatori fino alla fine dell’ Impero . La zona comprende tra l'altro , i resti interrati di una basilica addossata al mausoleo e nel sottosuolo si estendono le catacombe dei Santi Marcellino e Pietro . La struttura del tamburo superiore , in parte crollata , è costituita da calcestruzzo nel quale sono incorporate delle anfore dette pignatte , che avevano l’ unico scopo di alleggerire la costruzione . La fantasia popolare ha dapprima coniato il termine "torre delle pignatte" per indicare il monumento e la zona circostante , poi con il tempo il termine si è trasformato in "Torpignattara" o "Tor Pignattara", tutt'oggi in uso . Altre note prese dalla rete : Precedentemente alla costruzione del mausoleo , l'area era utilizzata come cimitero dagli Equites singulares . Si sono infatti ritrovate numerose iscrizioni riguardanti gli Equites nella zona di ad Duas Lauros , ma non è stato possibile individuare l'esatta ubicazione del sepolcreto . I numerosi ritrovamenti effettuati durante gli scavi della basilica costantiniana , effettuati nel 1956 dagli archeologi Deichmann e Tschira , confermano che la necropoli degli Equites era probabilmente situata nelle immediate vicinanze del mausoleo di Elena , se non addirittura sotto di esso . È infatti plausibile la tesi secondo cui il sepolcreto sia stato volutamente distrutto da Costantino come vendetta nei confronti degli Equites che nella battaglia di Ponte Milvio , per la conquista dell'impero, si schierarono contro di lui in favore di Massenzio . Dopo la morte di Elena la proprietà di Ad Duas Lauros fu assegnata alla chiesa . Nel secoli successivi il mausoleo subì l'erosione dei fenomeni atmosferici cui si aggiunse l'intervento umano , con asportazione di pietre e marmi che vennero utilizzati come materiale da costruzione . Nell'VIII secolo il mausoleo divenne una fortezza difensiva . Benché trasformato e parzialmente in rovina , il monumento continuò ad ospitare la tomba di Elena fino all'XI secolo , quando il sarcofago fu trasportato nella chiesa del Laterano ed è oggi conservato nei Musei Vaticani . Magnifica lavorazione in rosso Porfido . (nota personale : vista la struttura e l'allegoria a carattere militare del Sarcofago di Elena , che poco si addice ad una donna , credo che questo sia stato prelevato ed adattato , allo scopo di accoglier le spoglie di Elena ; d'altra parte Costantino non era nuovo a prelevare da antichi monumenti , materiali per uso personale , vedi ad esempio il suo Arco a fianco del Colosseo ) Il mausoleo di Elena costituisce uno dei più importanti complessi architettonici della Roma paleocristiana del IV secolo . L'edificio a pianta circolare , è costituito da due cilindri sovrapporti , di cui il superiore di diametro inferiore , con una copertura a cupola . Il cilindro inferiore ha un diametro esterno di 27,74 metri ed uno interno di 20,18 metri . L’altezza totale era in origine di 25,42 metri , mentre oggi è di circa 18 metri . Internamente il cilindro inferiore ha una forma ottagonale . Nei vertici sono poste delle nicchie , alternativamente rettangolari e semicircolari , una delle nicchie rettangolare costituiva l’ingresso . In corrispondenza delle nicchie , nell’anello superiore , si aprivano otto finestre ad arco.6 punti
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Taglio: 1 euro X 2 Nazione: Monaco Anno: 2014 Tiratura: 1.229.131 Conservazione: qFDC Località: Montecarlo5 punti
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Aggiungo anche un'altra cosa: la mania delle conservazioni estreme ha fatto si che, senza parlare per forza di queste monete ma di tantissime altre, si sia perso il gusto per il "vissuto" del pezzo. Non dico che dobbiamo collezionare rottami ma se una moneta ha un po di usura sui capelli questo fa parte del suo vissuto e dovrei apprezzarlo e non coprirlo con qualcosa di falso. Invece capita spessissimo di vedere monete bulinate o ricostruite anche in piccola parte (ad esempio sui capelli, dove spesso si ha usura essendo la parte più esposta) per puro scopo di lucro, cosa che esula da qualunque interesse numismatico e storico.4 punti
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Sono sempre felice quando un giovane si avvicina al forum e alla numismatica. Ho delle figlie pressapoco della tua età e cerco di trasmettere loro un poco di questa passione, sperando un bel giorno di vedere crescere un germoglio da quel seme che ho gettato. Metteteci amore ragazzi, godete la bellezza di una passione senza mai cadere nella tentazione della speculazione e del tornaconto economico a tutti i costi. I ricordi e le emozioni che regalano la numismatica e le altre passioni sincere della vita sono impagabili, soprattutto a distanza di qualche anno quando riguardando la propria collezione si rivivono le esperienze e le storie che hanno condito l'aggiunta di questa o quella moneta alla collezione, con la possibilità di godere di un bagaglio culturale invidiabile che si sarà generato automaticamente in chi si sarà applicato in questo mondo con il giusto spirito.4 punti
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Taglio: 2 euro cc X 2 Nazione: Monaco Anno: 2013 Tiratura: 1.229.131 Conservazione: qFDC Località: Montecarlo di resto all MTM dopo aver preso dei francobolli4 punti
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Mah, io quando sono presente ci provo sempre, e anche oggi a pranzo eravamo in sei, quattro del forum e due "esterni". Noto però che diversi utenti, dichiarano di essere presenti al convegno, ma poi quando si tratta di fornire la disponibilità all'incontro, conviviale o meno (e quindi fissare un appuntamento preciso in un certo luogo e ora, magari fornendo il proprio numero di telefono, senza il quale, ad esempio, oggi non avremmo incontrato @@Don Corleonem, che nessuno di noi conosceva) preferiscono eclissarsi. Non mi riferisco al convegno di oggi né, naturalmente, a nessuna persona in particolare, ma è un dato di fatto che ho riscontrato praticamente in tutte le occasioni. E' chiaro che non possiamo e non vogliamo obbligare nessuno, e chi vuole mantenere la privacy è nel suo pieno diritto, ma credo ci sia ancora molto da lavorare per rompere quel muro di isolamento dietro il quale troppi collezionisti preferiscono continuare a nascondersi. Ma io ci provo, e continuerò a provarci tutte le volte che potrò. petronius :)3 punti
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Taglio: 50 cent Nazione: Malta Anno: 2013 Tiratura: ? Conservazione: SPL Località: Conegliano (TV)3 punti
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Che sia un paese allo sfascio , purtroppo , sono d'accordo , ma che mi debba mettere io ( in senso figurato ) una mano sulla coscienza , no ; ben altri delle Istituzioni in generale , dovrebbero farlo , ammesso che abbiano una coscienza . Quando un popolo rinnega o maltratta la propria storia e' destinato a scomparire .3 punti
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@@ilcollezionista90 ma per 25 euro penso che non ci si possa lamentare!! Di rilievi è alta, ha pure la bava di conio sul bordo.. i rilievi sono super... ... E' UN PECCATO che sia stata lucidata... ma sei sicuro che non sia solo stata lavata male? comunque a prescindere dalla pulizia fatta, se la metti a patinare, la moneta ne guadagnerà in bellezza..2 punti
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Ti consiglio di aumentare il tuo budget e vedrai che li trovi :) Sent from my GT-I9105P using Lamoneta.it Forum mobile app2 punti
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E' meglio una bella ma infedele o una brutta ma fedele? Questo era il dilemma del mio Prof. di Greco al Liceo sulle versioni (traduzioni dal greco o latino all'italiano). L'ottimo sarebbe se bella e fedele. Lo stesso vale per le monete: meglio una moneta bella ma ritoccata o brutta ma originale? A mio parere il ritocchino ci può stare a determinate condizioni: 1-che sia minimo e non un intervento di ricostruzione totale di un rudere; 2-che non sia invasivo o ne alteri significativamente la struttura stravolgendola, a modo di una patacca falsa; 3-che l'intervento sia il più mirato e circoscritto; 4-che non aggiunga niente di esagerato; 5-che sia messo per iscritto l'intervento, in modo tale da rendere edotti i possibili acquirenti. Io personalmente ritengo che queste operazioni non servano...ma chi sono io per giudicare cosa sia giusto o meno? Inoltre, questo apre nuove frontiere al concetto di falso come accennato da @@Ianva . Il falso è qualcosa spacciato per qualcosa d'altro, ma il confine tra completamente artefatto e in parte artefatto dov'è? Con questi metodi arriveremo a considerare autentiche anche le monete autentiche che vengono fuse e poi rifatte a nuovo.2 punti
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Forse sarà il mio occhio, ma non sembra la stessa moneta, bhoo....2 punti
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Ed eccoci giunti all'altro quesito: il Ricciardi riporta questa medaglia come premio della Scuola di Belle Arti, classificazione più o meno ripresa dal Millin, come ho già riportato, per gli Studenti in Pittura e Scultura.....ma a distanza di pochi anni il Siciliano scrive, riportando ciò che aveva trovato scritto nel Monitore, che questa medaglia è da attribuirsi per Premio nelle esposizioni delle Arti e Manifatture !!....fin qui non mi pare del tutto chiaro !!...perchè il Siciliano non fa accenno alla classificazione del Ricciardi ? ha ritenuto esclusiva tale attribuzione per il premio delle esposizioni ? .... a questo punto, si evince di sì....il D'Auria riprende pari pari l'attribuzione del Siciliano, di conseguenza la linea seguita fin oggi è quella del D'Auria/Siciliano..................ma è proprio così ? si è verificato del perchè il Ricciardi ne attribuisce la classificazione alla Scuola delle Arti ? Non credo che il Ricciardi si sia inventato l'attribuzione di questa premiazione............il Ricciardi secondo un mio parere è una fonte molto affidabile nella classificazione delle medaglie Borboniche.2 punti
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Taglio: 10 cent Nazione: Finlandia Anno: 2010 Tiratura: 738.000 Conservazione: B+ Località: Milano2 punti
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Con questo ho finito le date comuni(per modo di dire) dell'ultima tipologia... come vi sembra? la moneta ha un conio particolarmente stanco premetto :) dal vivo ha un bel colore opaco...omogeneo..il contorno della testa di Ferdinando è rosso...si dovrebbe intravedere con un po di fantasia :D un saluto alla sezione...non posso purtroppo venire al convegno di Napoli tra un mese...ma posso farmi perdonare comprando qualcosa di Napoli :P marco2 punti
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Nella discussione segnalata da Giovanna - che saluto - al post # 27 di http://www.lamoneta.it/topic/98286-quando-i-contatori-andavano-a-moneta/page-2 è presentato un gettone come quello di angel accanto a un altro dell'Istituto Case Popolari di Napoli senza scanalatura. apollonia2 punti
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Salve a voi, Gianni, Daniele e Silvio e... mille scusi a Gianni per avere dimenticato il suo prenome. Alzheimer? Spero che no! Buona giornata a tutti.Alain.2 punti
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Ho sicuramente messo tantissima carne al fuoco, ma insomma, siamo in tanti e tutti affamati! :D Ricordo che alle aggiudicazioni va aggiunto un buon 18,54% fra diritti d'asta e relativa tassa. (compresa quindi la tassa del 3 sul 18 dei diritti a San Marino se si compra come privato). Ringrazio fin da ora chi intenderà partecipare alla discussione con un proprio contributo. Doge922 punti
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Ciao a tutti, be allora semplicemente io vado in banca e gli chiedo i rotolini... ovviamente le banche piu grandi hanno spesso più rotolini di quelle piccoline di paese!! esempio Banca D'Italia in centro a Varese... L'unico problema dei cambia monete è che più di 20 euro non ti cambia e al contrario in banca ne puoi prendere molte di più.... Ciao.. ;)2 punti
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Di ritorno da Riccione, confermo quanto già scritto da amici del forum: il convegno e il contorno avevano un tono assolutamente dimesso. Sono voluto andare per rispettare una tradizione beneaugurante. Per tanti anni il convegno di Riccione è stato considerato il capodanno di numismatica e filatelia. Uscivano i nuovi cataloghi e da essi i collezionisti attendevano di conoscere andamento e orientamento dei mercati. Era un ritrovo generale di editoria, commercio, collezionismo. Vi era tanto fermento non solo nei saloni del convegno; al parco di giorno, al Luna e al Centrale dopo cena si svolgevano intense trattative e discussioni; grandi collezionisti partecipavano ai tavoli e commentavano, insegnavano. Ora è tutto cambiato. Soprattutto, si nota che ai convegni non c'è buon materiale in offerta; probabilmente non c'è neanche richiesta. Ma, un saluto e un abbraccio con vecchi amici, un buon risotto alla pescatora mangiato in compagnia, una difesa corporativa/generazionale del buon tempo antico più virtuoso e ricco di valori hanno rallegrato la mia giornata. Se finiscono i convegni commerciali, occorrerà studiare una alternativa di convegni prevalentemente culturali per conservare al collezionismo le indispensabili relazioni umane. Voglio comunque stemperare in chiusura il pessimismo. Oggi era giovedì: e non è giorno nelle consuetudini del convegno. Speriamo che domani sia un "altro" giorno.2 punti
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@@William123000 complimenti per la moneta, moneta lavata ma in alta conservazione. Anche il perito che l'ha chiusa ha tutta la mia stima, essendo per me molto scrupoloso e competente.2 punti
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Ho guardato la prossima asta G&M 224, ci sono un bel po' di bei pezzi, ma un paio mi lasciano perplesso, uno in particolare, precisamente il lotto 511, descritto come un medaglione in argento di Traiano... Tanto tempo fa mi avevano insegnato che , dato che si usavano i punzoni per le legende, lettere uguali dovevano avere la stessa forma e dimensione....in questa moneta, nella scritta in esergo, ci sono tre lettere "P" che sono tutte diverse una dall'altra , o meglio: che sembrano difformi una dall'altra nella foto, sia per le dimensioni, che per la profondità e riempimento dei cavi della lettera. Stesso discorso per le "O" della legenda....c e poi, mi avevano detto che le lettere evanidi nei campi interni rispetto a quelli esterni e incomplete nella forma,non erano un bel segnale, in quanto erano spesso rinvenibili nei falsi realizzati per fusione ( di quale genere, se presso, micro o altro non importa). Poi mi avevano insegnato che quando i particolari delle impronte appaiono e scompaiono dai piani, pur essendo pensate per essere un disegno continuo, anche questo era una caratteristica spesso riscontrabile sui falsi fusi, e, per ultimo ma non ultimo, mi avevano detto che i medaglioni, in quanto monete ostentative, erano molto curate nell'esecuzione e nel dimensionamento del tondello, oltre che nella centratura..... Insomma me ne avevano dette tante di cose che definivano una moneta dubbia e che caratterizzavano un medaglione....qui trovo tante delle prime e pochissime delle seconde....tant'è che mi domando...ma non sarà mica falsa questa moneta/medaglione?...la mia impressione è che lo sia, ma è solo una mia impressione dedotta da una fotografia...chissà se G&M potrà fornire una foto migliore che dirima ogni dubbio...... Avevo provato a postare questa discussione in "prossime aste" ma i casi sono due: o il post non era gradito, o il premoderatore è ancora in ferie...quindi, se fosse il secondo caso, gli sarei grato se volesse spostarla nella sezione "prossime aste" titolandola "Gorny & Mosch 224 Medaglione in argento"1 punto
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preceduto!!! :) io aggiungerei il CNI, che si scuserà perché non è stato citato :D1 punto
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@@3dmax Ciao max Soldino del primo tipo .+.FRA.DANDULO.DUX al dritto +.S.MARCUS.VENETI al retro. Questo è il primo soldino emesso. Tale emissione andava a completare li monetale veneziano ed a sostituire lo sterlino inglese nella monetazione per il levante. All'epoca di FRANCESCO DANDOLO (1329/1339) le monete circolanti erano: il ducato, il grosso, il denaro scodellato ed il bianco. Tieni presente che in seguito all'aumento del valore dell'argento VENEZIA si trovò ad avere monete squilibrate (cioè che il valore dell'intrinseco era superiore al valore legale, con conseguente tosatura delle monete) e pertanto per far fronte alla progressiva scomparsa del grosso (tesaurizzato) furono emessi 2 sottomultipli: il mezzanino ed il soldino. Il mezzanino aveva valore di mezzo grosso e cioè 16 piccoli (ovverosia 32 denari dai 26 originari!!!) ed il soldino con 12 piccoli. Ovviamente le 2 monete trovarono differente successo. Il soldino si sostituì ben presto allo sterlino ( come già detto) e trovò larga diffusione al punto tale da essere esportato in Inghilterra per la bontà del suo intrinseco(0,670). Per ulteriori informazioni i soliti Papadopoli, Lazzari, Paolucci, Montenegro ( mi scuso con chi non ho citato). Buona serata Fabry :pleasantry:1 punto
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@@crisma trovare denari medievali in condizoini splendide è pressochè impossibile, per il valore diciamo 20 - 30 euro.1 punto
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Sottoscrivo: lo spirito del numismatico apprezza una moneta antica nel suo stato originale che la rende "vissuta". La mania della buona conservazione prima d'ogni altra cosa, anche a costo di "ritoccare" la moneta, è estranea allo spirito numismatico.1 punto
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Io penso che dovremmo cercare e mi rivolgo a tutti ora, ma in particolare a @@Giovanna e a @@petronius arbiter di rilanciare lo spirito comunitario e di condivisione che trovava la sua massima espressione nel pranzo sociale ai Convegni. Credo che Verona rimanga e possa rimanere il riferimento classico e più importante per i lamonetiani e gli appassionati e su questo cercare di concentrarsi, alla fine far diventare almeno nelle due occasioni annuali di Verona il pranzo un momento di incontro dove il forum da virtuale diventa reale, diventa un grande circolo credo che sia importante e incomincerei a lanciare il messaggio a tutti già da ora, diciamo che lancio la volata :blum:.....è bello cercare di mantenere le belle tradizioni, rivedere vecchi e nuovi amici, condividere anche con una stretta di mano la nostra vicinanza e passione, speriamo che il messaggio lanciato passi e che l'ultimo Verona conviviale sia stato un caso.....cerchiamo di rendere compatto e unito questo mondo di appassionati che a volte tende ad andare in solitario...proviamoci ancora.... Mario1 punto
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Si 蠵na moneta aragonese del regno si Sicilia. Ma la conservazione 蠥stremamente scarsa che non permette una perfetta attribuzione. Penso sia un denaro di Federico IV. La legenda sembra partire con una F Sent from my GT-I9105P using Lamoneta.it Forum mobile app1 punto
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Ciao @@ilcollezionista90 , qualcuno in Italia ancora resiste ;)1 punto
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Belle monete :good: . Comunque, posso dirti che la particolarità del "3" nel 20 cent italiano del 2003 l'ho sempre notata anche io, quindi penso che sia stato effettivamente coniato in questo modo..1 punto
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Forse credevano che spuntando sulla moneta il suo valore ...... "saliva"... :-) Sent from my LT15i using Lamoneta.it Forum mobile app1 punto
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Recentemente sono stato in grado di riempire l'ultima vacanza (di tipo) nella mia collezione di monete irlandesi pre-decimale. Io non stavo cercando, non proprio, ma è accaduto lungo in una scatola di cianfrusaglie—per $0,17. Non è l'esempio migliore, ma il prezzo era irresistibile! Questo 1939 half-crown fu colpito in argento .750 e ha un peso nominale di 14,14 grammi. (Ho preso nota di questo fatto perché tra i miei acquisti di spazzatura-casella $0,17 quel particolare giorno fu una contraffazione Panama 1-balboa, ora pubblicato altrove in questa sezione). La half-crown era la più alta moneta di denominazione introdotta dagli irlandesi nella loro famosa serie "Barnyard" del 1928, e rimase tale fino a quando il pezzo di 10-shilling fu introdotto nel 1966. Decimalizzazione fu presto a seguire, tuttavia, e—a differenza di shilling e il florin, che continuarono a circolare come pezzi 5p e 10p—la half-crown era in pensione a partire da 1° gennaio 1970. La 1939 half-crown, insieme con le altre monete irlandesi di quella data, sono il primo dei rispettivi tipi e rappresentano un'importante partenza dalla serie originale del 1928. Il nome del paese è sicuramente il più evidente cambiamento: "SAORSTAT EIREANN", o "Stato libero d'Irlanda," è diventato "EIRE," semplicemente, "Irlanda". Il cambiamento di nome deriva dall'Irlanda dopo aver adottato una nuova costituzione nel 1937. (A volte è detto cambiamento dell'Irlanda, quella dello stato e la confusione in quel momento che circonda la successione al trono britannico—non erano coincidenti.) 1938 fu un anno senza nuova monetazione irlandese, come il passaggio ha preso tempo. L'opportunità per il cambiamento è stato alquanto fortuita agli occhi dei funzionari di zecca, perché offriva la possibilità di correggere i problemi di flusso (metallo) che aveva incontrato nella produzione della monetazione del 1928, problemi che affliggono soprattutto le monete di diametro più grande come il penny e la half-crown. Consolidando la data—che è suddiviso in due parti della serie 1928—poi spostarlo fuori i due campi, posizionandolo vicino al bordo, era una strategia per migliorare la qualità sorprendente. La variazione del numero di stringhe di arpa (da 16 a 14) è anche notevole, ma non riesco a individuare alcun motivo per esso (ad esempio una modifica nel numero di contee o alcuni di tali), quindi sono propenso a pensare ad esso come una semplice rielaborazione del disegno per ragioni estetiche o tecniche (flusso di metallo, ancora?). Conio della 1939 half-crown era 888.000, più di qualsiasi anno dal 1928. Ma alla fine della half-crown d'argento dell'Irlanda era a portata di mano. L'ultimo anno di produzione di quantità di circolazione era il 1942, e solo circa 1.000 pezzi furono coniati nel 1943. Ci sarebbe non più nuova half-crowns irlandese fino le monete di rame-nichel del 1951. Da allora, Irlanda sarebbe diventato (1949) della Repubblica d'Irlanda, ma avrebbe continuato l'elegante semplicità di questa riprogettazione del 1939. Eire. :) v. --------------------------------------------------- Recently I was able to fill the last vacancy (by type) in my collection of pre-decimal Irish coins. I wasn’t looking for it, not really, but it happened along in a junk-box—for $0.17. It isn’t the best example, but the price was irresistible! This 1939 half-crown was struck in .750 silver and has a nominal weight of 14.14 grams. (I took special note of this fact because among my $0.17 junk-box purchases that particular day was a counterfeit Panama 1-balboa, now posted elsewhere in this section.) The half-crown was the highest denomination coin introduced by the Irish in their famous “Barnyard” series of 1928, and remained so until the 10-shilling piece was introduced in 1966. Decimalization was soon to follow, however, and—unlike the shilling and the florin, which continued to circulate as 5P and 10P pieces—the half-crown was retired as of 1 January 1970. The 1939 half-crown, along with the other Irish coins of that date, are the first of their respective types, and represent an important departure from the original series of 1928. The country name is surely the most obvious change: “SAORSTAT EIREANN,” or “Irish Free State,” has become “EIRE,” simply, “Ireland.” The name change derives from Ireland having adopted a new constitution in 1937. (It is sometimes said that Ireland’s change of status, and the confusion at that time surrounding the succession to the British throne—were not coincidental.) 1938 was a year without new Irish coinage, as the changeover took some time. The opportunity for change was somewhat serendipitous in the eyes of mint officials, because it offered a chance to correct the (metal) flow problems they had encountered in producing the 1928 coinage, problems which particularly afflicted the larger diameter coins such as the penny and the half-crown. Consolidating the date—which is broken into two parts in the 1928 series—then moving it out of the two fields, positioning it near the rim, was one strategy to improve striking quality. The change in the number of harp strings (from 16 to 14) is also notable, but I cannot seem to locate any reason for it (such as a change in the number of counties or some such), so I’m inclined to think of it as a simple reworking of the design for technical (metal flow, again?) or aesthetic reasons. Mintage of the 1939 half-crown was 888,000, the most of any year since 1928. But the end of Ireland’s silver half-crown was close at hand. The final year of circulation-quantity production was 1942, and only about 1,000 pieces were coined in 1943. There would be no more new Irish half-crowns until the copper-nickel coins of 1951. By then, Ireland would become (1949) the Republic of Ireland, but the elegant simplicity of this 1939 redesign would continue. Eire. :) v.1 punto
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Dopo aver sepolto Icaro, sempre in volo il triste e desolato Dedalo atterrò in Campania, a Cuma, dove costruì un tempio al dio Apollo consegnando le ali da lui progettate per evadere dal labirinto di Creta. Passò infine in Sicilia dove trovò rifugio presso il re Cocalo. Ma Minosse, che non aveva rinunciato a riacciuffare il fuggitivo dal labirinto di Cnosso, escogitò un piano per rintracciarlo: promise una forte ricompensa a chiunque avesse trovato il modo di far passare un filo tra le volute di una conchiglia, un problema che solo la genialità di Dedalo avrebbe potuto risolvere. Infatti Dedalo riuscì nell'impresa legando un filo a una formica che, introdotta nella conchiglia i cui bordi aveva cosparso di miele, passò tra gli orifizi per trovare il miele. In tal modo Minosse venne a sapere che Dedalo era in Sicilia, ma quando giunse sull’isola e ne pretese la consegna, fu ucciso dalle figlie del re Cocalo che l’aveva ospitato. Dedalo visse ancora molti anni in Sicilia fino a quando decise di andare con Iolao, nipote di Eracle, in Sardegna dove si stabilirono entrambi. apollonia1 punto
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Se potesse interessare c'è questa discussione con relativo sondaggio che riepiloga un poco le età dei collezionisti iscritti alla sezione Euro.1 punto
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Forse è un problema legato all'immagine e non del conio...ma: il verso della foto del Verso è specchiato MARIA PREGA PER NOI La medaglia devozionale che hai postato riguarda la Madonna della Guardia, festeggiata proprio oggi il 29 agosto. E' venerata nel Santuario di Ceranesi, in provincia di Genova, dove nel 1490 di questo giorno, secondo la tradizione, apparve ad un pastore. Vi sono altri Santuari dedicati al culto della Madonna della Guardia: Passo dei Carpinelli e mi fa molto piacere ricordare il Passo della Cisa che mi vede oggi reduce.1 punto
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Le monete non sono panni sporchi da lavare. Poi semmai ci siano incrostazioni o cancretti bisogna rivolgersi a degli ESPERTI, no al fai date, perché le monete prima di subire dei trattamenti devono essere studiate per valutarne gli interventi. Inoltre le monete possono essere di vari metalli o leghe ed ognuna va trattata con una metodologia diversa. Per non parlare delle monete antiche, basta pochissimo per rovinarle (per non parlare del loro valore economico). ERGO ASTENERSI, o al limite informarsi dagli esperti prima di ogni trattamento. Non vorrei aggiungere, però è meglio una moneta vissuta che ha fascino e una storia piuttosto di una pulita ma insipida. PS: di questo argomento si sono fatte grandi discussioni sul forum e tutte giungono ad una medesima conclusione: le monete non si toccano nemmeno con un fiore1 punto
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Questa tipologia è stata emessa da Roma, Trier, Arles, Siscia e Tessalonica. L'accoppiata delle legende DIVOMAXIMIANOSENFORTIMP / REQVIESOPTIMORMERIT è solo per Roma, quindi direi: RIC VII Roma 104, esergo RP, 318 d.C.1 punto
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al dritto è un eccesso di metallo..non è u colpo. al rovescio te ne segnalo uno microscopico a ore 2 :)1 punto
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"ma se uno andasse per vie legali vincerebbe la causa? insomma io pago per avere un servizio anche solo il fatto di spedire una cartolina essa deve arrivare. punto. non mi interessa se è stata smarrita o se è stata rubata, se affido il compito a te, tu sei il responsabile di tutto ciò che succede!" I servizi postali sono regolati, come qualunque contratto, dalle "Condizioni Generali", che stabiliscono in che termini viene reso il servizio, con quali tempistiche, a quali costi, per quali formati ecc.. Ti dice anche cosa si può e cosa non si può spedire, come fare reclamo e quali sono le compensazioni che si erogano nel caso in cui il servizio pagato non venga eseguito. Qui sotto, ad esempio, ci sono le "Condizioni generali di contratto", valide per il servizio di "Raccomandata1" (che, per quanto mi consta, è un servizio forse un pò caro ma, devo riconoscere, finora impeccabile (e faccio un gesto apotropaico .. :closedeyes: ...). http://www.poste.it/resources/editoriali/postali/pdf/CGC_R1_Retail.pdf E' vero che laddove si potesse dimostrare che Poste italiane (meglio: i suoi dipendenti) hanno agito con dolo o colpa grave, i limiti contrattuali agli indennizzi non opererebbero, ma la prova da fornire in questi casi non è agevolissima e la sua dimostrazione è a carico di chi agisce in giudizio. Inoltre, nella gran parte dei casi (non so se sia anche il caso esposto in questa discussione...), la scoperta della manomissione del contenuto del plico avviene in un momento successivo alla consegna della raccomandata da parte del portalettere o allo sportello; la mancata contestazione immediata al portalettere o all'operatore postale di un'anomalia del plico e/o del suo contenuto, preclude la possibilità di svolgere successivi reclami; e ciò per l'evidente ragione che una volta passata di mano la raccomandata e firmato il registro delle consegne, Poste italiane non è più responsabile di alcunchè. Quindi , il momento "topico", che coincide anche con il "time limit" per proporre eventuali riserve circa la non conformità del plico, è quello della sua consegna (anche se essa avviene a mani di Vostra mamma o di Vostro nonno, che in Vostra assenza ed essendo familiari con Voi conviventi, hanno firmato il registro e ritirato il plico). I reclami per la mancata consegna o per la consegna di un plico manomesso e privato del suo contenuto, fermo restando, in questo secondo caso, quanto appena detto circa il momento della contestazione al portalettere, sono sottoposti innanzitutto al vaglio di ciò che era stato spedito. Quindi Vi verrà chiesto: cosa conteneva la raccomandata? Se il contenuto del plico non pervenuto o pervenuto manomesso non poteva essere spedito con quella modalità, qualunque richiesta di rimborso/indennizzo ecc. è automaticamente respinta e qui non perchè siamo in Italia o perchè un destino cinico e baro si accanisce contro di noi, ma più semplicemente perchè nelle condizioni generali di contratto per quel servizio c'era scritto che quel determinato bene, che qualcuno si è fregato, non poteva essere spedito; e c'è anche scritto che, in quei casi, il reclamo verrà rigettato. Naturalmente siamo in Italia non solo per il servizio postale ma anche per l'Utenza....e quindi l'italiota,medio, quando sa che non avrebbe potuto spedire un certo bene con quella modalità, si guarda bene dal dire che ci aveva messo dentro un oggetto non consentito, ma si orienterà a dichiarare (ovviamente sotto la sua responsabilità) che il contenuto era compatibile con quel servizio. Della serie: già mi avete "mazziato" e vi siete fregati quello che c'era dentro la raccomandata....adesso col cavolo che perdo anche l'indennizzo, dichiarandovi che dentro c'era un oggetto che non avrei potuto spedire..... Fatta questa annotazione "di costume", non ho statistiche da citare per la sparizione o la manomissione di raccomandate e/o assicurate; devo però dire che, sebbene le tempistiche di consegna talvolta siano da terzo o quarto mondo, per quel che ne so è abbastanza raro sentire qualcuno che lamenti di non aver ricevuto una raccomandata o di averla ricevuta priva del suo contenuto. Non so se anche la Vostra esperienza conforti questa valutazione. Saluti. Michele1 punto
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Visto cosi' potrebbe essere un oggetto in piombo a forma di pecten, molto malridotto. In tal caso da annoverarsi tra gli oggetti votivi.1 punto
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Taglio: 2 euro CC Nazione: San Marino Anno: 2007 Tiratura: 0 circolante Condizioni: BB Città: Nizza Note: una felicità immensa, avevo in programma di comprarla, me l'avrebbero regalata il mese prossimo nonostante ormai il prezzo sia lievitato abbastanza. Trovarla nella città in cui è nato Garibaldi una coincidenza incredibile1 punto
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Nello scorso anno ho ritrovato un mare di 50 cents Vaticano e solo due monete di San Marino. L'altro giorno tre in un colpo solo: i due da 20 cents sono arrivati assieme da un cliente, il 50 cents da un altro un'oretta dopo. Taglio: 20 cents Nazione: San Marino Anno: 2013 Tiratura: ?? Condizioni: qSPL Città: Bagnolo San Vito (MN) Taglio: 20 cents Nazione: San Marino Anno: 2013 Tiratura: ?? Condizioni: BB+ Città: Bagnolo San Vito (MN) Taglio: 50 cents Nazione: San Marino Anno: 2008 Tiratura: ?? Condizioni: B Città: Bagnolo San Vito (MN)1 punto
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Trogir/Traù E’ un’isola collegata da due ponti alla terraferma e all’isola di Ciovo/Bua; è annoverata tra i monumenti dell’Unesco dal 1997. Fu fondata da coloni siracusani attorno al 380 a.C. con il nome di Tragourion. Nel 228 a.C. appoggiò Roma durante la guerra illirica e fu esentata dal pagamento di tributi, beneficio revocato da Giulio Cesare nel 47 a.C. per l’appoggio dato a Pompeo. In seguito rientrò nella sfera d’influenza di Salona (Solin) di cui ho già parlato e perse di importanza fino al periodo medioevale. Ora è una bella cittadina medioevale di tipo veneziano costruita in pietra calcarea proveniente dalla vicina isola di Ciovo/Bua. Giungendo dalla terraferma ci si imbatte nella Porta di Terraferma o San Giovanni del XV secolo che costituiva il varco d’accesso nelle mura costruite nel XIII secolo e rastaurate dai veneziani nel 1420. Porta di Terraferma o San Giovanni. Cattedrale di San Lorenzo martire. Il lato rivolto verso l’isola di Ciovo. Veduta. La struttura militare più evidente è il Castello Camerlengo, sede del governatore e amministratore del fisco veneziano e vi risiedeva la guarnigione di stanza. Costruita su una preesistente struttura genovese del 1380, fu terminata nel 1433. Dalla torre partiva una catena che sbarrava il transito del canale tra Traù e l’isola di Bua.1 punto
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Taglio : 2 euro cc Nazione : Germania A Anno: 2007 Tiratura : 1.040.000 Condizioni : BB+ Regione : Puglia1 punto
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