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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/01/14 in tutte le aree
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@@antvwaIa Avevo capito perfettamente lo spirito del tuo intervento. Se si smettesse di dare la caccia spasmodica alle alte conservazioni, ma si valorizzasse maggiormente il valore storico delle monete. tutto il problema restauro verrebbe ridimensionato drasticamente.4 punti
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Non c 'è bisogno di frese a CNC ....basta un buon bulino elettrico, come quelli in uso tra gli incisori di armi, e si fanno dei lavori incredibili...è solo questione di abilità manuale...i fondi vengono lisci se sai usare gli strumenti o i trucchi del mestiere. E per quanto riguarda le lettere o i particolari che riappaiono magicamente, non vi immaginate neanche quante cose ci sono sotto quelle che sembrano incrostazioni aggressive se le si sanno trattare o quanti particolari si possono recuperare da una moneta semplicemente eliminando i riempimenti causati dalla crescita della patina senza dover reincidere nulla...oltretutto le reincisioni si riconoscono bene, perché partono da una situazione di consunzione in cui si può solo togliere e non , come servirebbe , aggiungere...peggio che peggio per i restauri su metalli preziosi...lì si che ci si può sbizzarrire con i mezzi adatti ( non si usa il saldatore per aggiungere metallo fuso con cui rifare particolari perduti, è troppo invasivo...lo si fa con la saldatura laser) e la manualità necessaria....ma questi sono discorsi da specialisti... e certamente non mi spingerò più in la con le spiegazioni per ovvi motivi di opportunità....posso solo aggiungere che era tanto che non leggevo tante castronerie tutte in una volta.....4 punti
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Buonasera a tutti, ieri sono stata a Tagliacozzo, paese natale e di residenza del nostro ADM Reficul. Abbiamo approfittato della bella giornata, io e Mario, per effettuare questa gita perchè nella cittadina si stava svolgendo una festa medievale/rinascimentale e sapevo già che avrei trovato li un caro amico ed anche in cerca di un po' di fresco. Quindi sommando questo al fatto che non l'avevo mai visitata siamo partiti diretti alla bellissima e storica cittadina. Vi posso assicurare che le aspettative non sono state deluse :) , quindi visto il grande lavoro che Reficul fa sempre per noi tutti mi sembra giusto fargli onore illustrando una parte del suo, visto che lui stesso cura l'organizzazione della Festa Medievale "Ascanio". Ho preso un po' di foto qua e la ed ora inizio ad illustrarvele, come al mio solito, intanto vi copio alcuni link che vi porteranno a pagine dove potrete leggere notizie su Tagliacozzo e la sua Storia. P.S.- vi starete chiedendo..."E che c'entra la riapertura della Zecca in tutto ciò?"...seguitemi e lo saprete :P :angel: http://www.comune.tagliacozzo.aq.it/ http://www.comune.tagliacozzo.aq.it/guida-turistica/ http://it.wikipedia.org/wiki/Tagliacozzo https://www.google.it/search?q=Tagliacozzo&rls=com.microsoft:en-US&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ei=q4kEVKKiEejE0QWpxoG4Ag&ved=0CEUQsAQ&biw=1280&bih=6753 punti
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Dico la mia piuttosto velocemente. Se andaste in un museo e vedeste un mosaico (sai di quelli asportati dai siti e appesi a mo' di quadri nei musei), mancante di alcune parti ma integrato con tessere volte a ricostruirlo interamente senza nessun tipo di accorgimento per il riconoscimento futuro (se non l'evidente incapacità di riprodurre l'arte antica), cosa pensereste? Domanda retorica, così come è retorica la prossima. Sempre nel solito museo, nella sezione etrusca, trovate un bel cratere etrusco corinzio dal quale è "partita" la pittura di alcune pantere, o anatre...ma aspetta, il "restauratore" ha vi ha dipinto sopra con vernice indelebile ciò che pensava ci fosse...e quindi, ecco ricomparire il disegno per intero. Vi piacerebbe? Tutti gli oggetti archeologici vengono DA SOTTO TERRA prima o dopo, TUTTI ci sono stati e si sono patinati, consunti, concrezionati, rotti, scoloriti ecc ecc...l'intervento umano, teso alla CONSERVAZIONE post scavo, sta nel tentare di riportarlo alla situazione pre-sotterramento, pulendolo e liberandolo da ciò che ECCEDE (sedimenti, concrezioni e quant'altro). TUTTO ciò che viene creato ad hoc, è un restauro integrativo...ma fortunatamente si è ben visto di proibire il restauro mascherato...e infatti troverete vasi rossi ricostruiti delle parti mancanti con ceramica nera e mosaici ricostruiti con tessere grigie. Le monete, essendo appetibili per il commercio più di qualsiasi altro oggetto, invece, si ritrovano molto spesso nelle condizioni di essere sottoposte a restauro integrativo (sia in positivo che in negativo), perché si tappa il buco se c'è (magari nascondendolo il più possibile) oppure in negativo TOGLIENDO metallo ORIGINALE per ricreare i rilievi. Tutto ciò è, passatemi il termine, abbastanza schifoso (nel senso proprio del gusto mio). PULIRE è asportare materiale e concrezioni e mi va più che bene. Tutto ciò che intacca il metallo ORIGINALE, invece, rende per me la moneta un falso storico (perché di metallo antico)/moderno (ricostruito ora).3 punti
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Personalmente ritengo che interventi profondi di restauro vadano citati unicamente se aggiungono alla moneta qualcosa che prima non c'era: esempio il classico foro otturato o il "ringiovanimento" del ritratto (restauro ai capelli o al profilo). Per quanto riguarda il bronzo dovremmo anche convincerci del fatto che la quasi totalità di queste monete è stata oggetto di una qualche pulitura, chimica o meccanica, nel corso dei secoli e che esemplari realmente "untouched" sono rarissimi. Non passa giorno che non si trovino sul web esempi di monete "prima e dopo la cura": in alcuni casi l'esemplare ha guadagnato dall'intervento (vedi il follis di Costantino al post 74), in altri casi no (il Sesterzio di M. Aurelio al post 1). A mio avviso solo il lavoro che ha interessato il sesterzio andrebbe citato, avendo aggiunto particolari che sulla moneta originale non c'erano.3 punti
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Ciao Antv, l'orecchio è stato "esaltato" rimuovendo le concrezioni interne...ma i rilievi erano già tutti li. Stesso vale per i capelli. I fondi non sono a specchio, al contrario persiste una certa irregolarità L'occhio del cavallo era già presente L'unica differenza sostanziale è la guancia, che è stata lisciata per eliminare una profonda corrosione. Ho la moneta in mano, quindi penso di sapere cosa sto dicendo ;) PS Allego un'altra foto del "prima" dove si vede meglio l'interno dell'orecchio. Era una moneta difficilissima da fotografare...3 punti
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Visto che hai tirato in causa una delle mie monete preferite... Il testone di Bona per Milano. Quando Galeazzo Maria Sforza sposò Bona di Savoia emisero, come era usanza dell'epoca, una medaglia con leggenda QVOS DEVS CONIVNXIT HOMO NO (quello che Dio ha unito l'uomo non separi) MIR pag. 194. L'uomo però interruppe questa unione con l'omicidio del Marito nel 1476 davanti alla chiesa di Santo Stefano e Bona prese le redini del Ducato come reggente insieme al figlio di soli sette anni contro la volontà di Ludovico il Moro, pretendente al trono. Sulle monete Bona porta il velo (forse vedovile) e insieme alla Fenice, simbolo di rinascita dalle proprie ceneri, porta anche la legenda SOLA FACTA SOLVM DEVM SEQVOR (rimasta sola, seguo solo Dio). Secondo me le due monete/medaglie rappresentano in maniera fantastica lo spirito rinascimentale dell'epoca, non solo da un punto di vista artistico e stilistico, ma anche come spirito cavalleresco da un inedito punto di vista femminile. Ale Inviato dal mio iPad utilizzando Lamoneta.it Forum3 punti
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Ciao profeta, il tuo carlino è in conservazione poco superiore a MB come già scritto da chi mi ha preceduto. La leggenda parzialmente in incuso è a parere mio un errore di coniazione causato da una maldestra battitura che ha visto coinvolti due tondelli che hanno avuto contatto tra loro con un'operazione molto semplice e ben diversa dal "clashed dies" (conii collisi). Rammento infatti che il clashed dies può aver luogo quando si toccano due conii tra loro (per la mancanza del posizionamento del tondello) ma tale contatto può davvero generare un'impronta in rilievo tra i due conii che a loro volta creano sui tondelli particolari in incuso? Come fanno a toccarsi due conii e a lasciare ognuna un'impronta nell'altra se queste sono concave (in incuso)? Provate a prendere due piatti piani (o fondi) e a farli combaciare tra loro nelle parti interne pian piano, posso secondo voi toccarsi internamente? Io penso che le impronte che vediamo in incuso nelle monete e che spesso affiorano tra i rilievi non sono il frutto del clashed dies. @@incuso @@centurioneamico Sarebbe interessante approfondire con altri utenti del forum il discorso, che ne pensate?2 punti
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@@poeta ... ti ho ripescato anche la discussione che non trovavi...... ;) l'origine http://www.lamoneta.it/topic/69452-chi-mi-puo-aiutare/?hl=%2Bfilippo+%2Bgrano+%2B1648#entry733564 poi c'è ne stata un'altra ancora http://www.lamoneta.it/topic/91578-moneta-da-riconoscere/?hl=%2Bfilippo+%2Bgrano+%2B1648#entry1012123 Spero di averti fatto cosa gradita.2 punti
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@@vox79 @@poeta .... da cento la moneta è scesa a ottanta........mha....eppure in questa discussione sembrava tutto chiaro !! http://www.lamoneta.it/topic/99790-grano-di-filippo-iv/2 punti
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Ciao, si, è del 1894, equivalente al 27° anno Mutsuhito formula: 2 x 10 + 72 punti
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Io in tutte le monete che ha comprato a Riccione e che messo online oggi @@Gozzi, ho poco da dire....sono tutte ottime monete con, lustro patina e in altissima conservazione. Dopo se vogliamo parlare per parlare si potrebbe dire, di segnetti quà e segnetti là ma sono tutte tra il QFDC e FDC!!!!! Complimenti vivissimi per le monete e per la possibilità che hai avuto di comprarle in tali conservazioni!!!!!!2 punti
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Stò seguendo con molto interesse questa discussione e dopo un paio di interventi che ho fatto sulla strumentazione ottica (microscopi) utilizzata per il restauro, vorrei intervenire proprio sulla materia del restauro in generale. Interessandomi di oreficeria ed argenteria antiche, spesso mi sono stati sottoposti ad esame per valutazione sia oggetti da restaurare che restaurati. Da ciò è sorta la necessità di approfondire sia argomenti tecnici quali: fusione,incisione, sbalzo, granulazione, saldatura, sia i concetti e la teoria del restauro. A tal fine raccomando a chiunque si interessa di restauro (a tutti i livelli!) di leggere e studiare il seguente testo: Cesare Brandi- Teoria del restauro (Ed. Piccola Biblioteca Einaudi- Euro 14.00) E proprio da tale testo mi permetto di riportare qui alcuni concetti che penso possano fare chiarezza anche per le monete e le medaglie, che sono anch'esse opere d'arte. Definizione di Restauro Il restauro costituisce il momento metodologico del riconoscimento dell'opera d'arte, nella sua consistenza fisica e nella sua duplice polarità estetica e storica, in vista della sua trasmissione al futuro. I principi del Restauro Si restaura solo la materia dell'opera d'arte. Il restauro deve mirare al ristabilimento della unità potenziale dell'opera d'arte, purché ciò sia possibile senza commetter un falso artistico o un falso storico, e senza cancellare ogni traccia del passaggio dell'opera nel tempo. Patina Dal punto di vista storico , la conservazione della patina, come la novità della materia riveve attraverso il tempo ed è quindi testimonianza del tempo trascorso, non solo è ammissibile ma tassativamente richiesta. Trattamento delle lacune Qualsiasi intervento volto ad integrare per induzione o per approssimazione l'immagine nelle sue lacune, è un intervento che esorbita da quella considerazione dell'opera d'arte che siamo astretti ad osservare, in quanto che noi non siamo l'artista creatore, noi non possiamo invertire il corso del tempo e insediarci con legittimità in quel momento in cui l'artista stava creando la parte che ora manca. L'unico nostro arrangiamento è di considerare l'opera d'arte nella presenza attuale e di astringere il nostro comportamento al rispetto dell'opera che implica la sua conservazione ed il rispetto dell'integrità di quanto è giunto sino a noi , senza pregiudicarne il futuro. Queste sono alcune parti del libro che ritengo fondamentali, lasciando a Voi il piacere di leggere (studiare!) l'interezza del testo. A conforto di quanto letto, mi sono voluto confrontare con un operatore del settore, l'argentiere, restauratore e critico d'arte Claudio Franchi, che ha restaurato recentemente il Tesoro di San Gennaro ed altre opere d'arte sacra, il quale mi ha confermato che il suo modus operandi segue pedissequamente i principi espressi dal Brandi, utilizzando le tecniche operative che usavano gli argentieri nei secoli scorsi. In funzione di quanto sopra, ritengo che gli interventi che si possono attuare sulle monete dovrebbero consistere esclusivamente nella pulizia, senza bulinature o rifacimenti di parti o scritte, "senza cancellare ogni traccia del passaggio dell'opera d'arte nel tempo".2 punti
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Buongiorno Vorrei che esprimeste un parere sulla conservazione della moneta in questione. Grazie a chi risponderà. Saluti Stefano2 punti
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Il Mausoleo conosciuto come di “Santa Costanza” a Roma , appartiene invece a Costantina conosciuta pero’ anche come Costantia , da qui il doppio nome , fu figlia di Costantino e di Fausta ; venne fatto costruire negli anni tra il 340 e il 345 , da Costantina stessa a ridosso della Basilica di Santa Agnese sulla Via Nomentana , vicino la sepoltura di sant'Agnese , della quale Costantina era una fervente devota per una sua guarigione miracolosa da un brutto e maligno male . In questo Mausoleo vi furono sepolte sia Costantina , morta nel 354 , sia la sorella Elena , morta nel 360 . L'edificio fu detto "di Santa Costanza" a seguito della confusione nei secoli bui del medioevo tra il nome originario Costantina con Costantia , da cui derivo' in Latino volgare Costanza , oppure secondo un’ altra versione perche’ confusa con il nome di una Santa . Nel Rinascimento, a causa delle sue caratteristiche architettoniche e del suo buono stato di conservazione , fu oggetto di un grande interesse da parte degli architetti , anche se le scene di vendemmia presenti nei mosaici interni hanno fatto sì che per secoli l'edificio fosse stato erroneamente identificato come un Tempio di Bacco . Anche il Sarcofago in rosso porfido contenente le spoglie di Costantina ( Costanza ) essendo ornato con sculture di vite , alimento’ per secoli la falsa credenza del Tempio di Bacco , anche questo sarcofago si trova oggi ai Musei Vaticani .2 punti
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@@peppenh la moneta da te postata dovrebbe essere questa che ti scansiono. la città è Kamarina in Sicilia devi controllare peso, diametro e le immagini. specialmente al diritto la tua non si vede si vede chiaramente l'elmo di Athena per i particolari. e per un confronto con la tua, alla mano, per dire di più sull'autenticità o meno. ciao Pietro PS: per aiutarci ad aiutarti dovresti inviare sempre immagini nitide. per la seconda al momento mi astengo; servirebbe unìimmaggine chiara della biga2 punti
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. Ciao Alberto , se ho menzionato l'acido formico , non l'ho menzionato per consigliare di immergere (bronzetti) in generale nell'acido e via. Mi riferivo che per eliminare alcuni sedimenti e concrezioni , su una moneta che non ha corrosioni o cancro e per mia esperienza , basta un bagno di acqua distillata e acido formico. Con questo non stavo consigliando a chi non ha esperienze in merito di usare questo acido con tutti i suoi lati negativi. Maleodorante, corrosivo per la mani e che necessità l'uso di quanti dedicati. Per poi godere i risultati. Solo e sempre su monete SANE . Questo è campo di specialisti , che prima di usare un qualsiasi intervento , va sottoposta ad un esame minuzioso, per poi decidere quale intervento da effettuare.Inviato da un device_name utilizzando your_app_name App2 punti
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Complimenti per la chicca e apprezzabile il rovescio che presenta una leggenda leggibile nella sua interezza, ti allego il mio cavallotto aderente alla tipologia del tuo. Un caro saluto Antonio2 punti
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Sono stato al convegno tutti e tre i giorni. Purtroppo l'impressione è stata pessima: numerosi tavoli vuoti, pochissima gente, addirittura nessuno all'esterno dove solitamente si radunavano decine di persone. Per non dire poi dell'assoluta assenza di indicazioni e pubblicità del convegno. In tutta Riccione non c'era alcun manifesto o volantino, e quando si arrivava al palazzo dei congressi non si capiva neanche se il convegno ci fosse o meno. Farlo poi nell'ultimo weekend di agosto è per lo meno autolesionistico: alberghi ancora pieni con prezzi da alta stagione, controesodo biblico come qualcuno ha evidenziato, e per fortuna che quest'anno non abbiamo patito il solito caldo. Conclusione: non penso che venga ancora fatto, anche perché diversi commercianti mi hanno espresso la loro delusione e l'intenzione di non parteciparvi più. Capisco che organizzare un convegno non sia una cosa da poco, ma farlo in questo modo penso sia controproducente per tutti. Ora nel mese di settembre non ci sono convegni se non Napoli che, da un punto di vista geografico, non è certo facilmente accessibile a tutti, poi passiamo a metà ottobre a Torino. Fare quindi Riccione entro la prima metà di settembre sarebbe stato certamente meglio, come poi avveniva una volta, ma forse le strutture non sarebbero state disponibili.2 punti
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Gran parte dei rilievi dell'effigie al dritto è praticamente liscia, per me si tratta di un q.MB ma la moneta ha un gran valore storico e numismatico a seconda del contesto collezionistico in cui viene inserita. Si inizia sempre così ............ poi con il passar degli anni si sostituiscono gli esemplari in basso stato conservativo con quelli migliori, dipende poi dalla disponibilità. Siamo qui per dare assistenza gratuita e senza alcun interesse a tutti, ci piace commentare monete da un euro fino a quelle da 150 mila euro. Il valore storico e l'emozione che può dare ogni moneta (usurata o integra che sia) non è quantificabile in termini economici ma volendo seguire l'osservazione di Vox posso dirti con sincerità che si tratta di una moneta che nello stato in cui si trova vale e non vale i 39 euro spesi. Teoricamente vale intorno ai 35-40 euro ma se un domani decidessi di rivenderla avresti serie difficoltà perchè nel XXI secolo, in un'epoca dove c'è l'esasperazione della conservazione, una moneta ricca di fascino come la tua è commercialmente penalizzata. Ti invito a postare altri tuoi futuri acquisti e se ci ritieni persone di fiducia cerca di farci un fischio prima di acquistare qualche moneta, sapremo certamente darti qualche consiglio. A presto, Francesco1 punto
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La moneta è abbastanza lontana dal BB, io non andrei oltre l'MB+ visto che molti dettagli sono ormai spariti. Ti posto a titolo di esempio l'esemplare che ho comprato l'anno scorso da Inasta, che reputo di conservazione pressoché identica, venduto appunto come MB+ e da me catalogato MB: Come valore commerciale ti posso dire che la mia la pagai, diritti e spese varie compresi, 71 Euro che credo sia un corretto prezzo per l'attuale mercato.1 punto
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Sottoscrivo pienamente. A scanso di equivoci, quando prima ho scritto che il possessore di una moneta, se gli piace restaurarla è libero di farlo fare, non intendevo con questo dire che condividevo l'azione di restaurare una moneta. Ma non spetta a me decidere per nessun altro e quindi se a qualcuno piace la moneta restaurata, non ho motivo per cruiticarlo e neppure per mettere in discussione il suo gusto. Cosa ben diversa è restaurare una moneta per scopi commerciali, ovvero aumentarne la vendibilità e il prezzo. Questo tipo di restauro a mio vedere è un inganno, quando non esplicitamente dichiarato. E uno degli aspetti più frequenti del restauro e la "ripatinatura" della moneta, per darle un aspetto più omogeneo, un colore più gradito, ma soprattutto per cancellare quanto più possibile l'evidenza del restauro effettuato. La verità è che gran parte delle monete in commercio sono restaurate, e non solo pulite (poiché non considero pulizia un trattamento che intacca la patina originale della moneta) senza che tale restauro venga dichiarato.1 punto
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Dalle foto di Cavaliere sembrava molto più bella... Sembrava anche leggermente patinata, invece l'impressione che ho da queste foto è che sia stata lavata (maluccio), e siano rimasti antipatiche tracce di patina. Bella moneta, però da come me l'immaginavo dalle foto (patinata) a questa...1 punto
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Di Kamarina posto le foto di due esemplari transitati in aste:si tratta di monete molto rare che raggiungono prezzi molto elevati ( 15.000 - 18.000 euro ). Le differenze con quella postata sono notevoli sia nella concavità del rovescio ma soprattutto nei piani specie del rovescio( in quella della discussione le lettere ed i rilievi formano un tutt'uno con il flan e non si vede nessun segno di coniatura!!!!!!! ) moneta sicuramente da evitare,lo stesso vale per il dekadramma,credo che quasi sicuramente ci troviamo di fronte a delle monete fuse ma per stabilirne con certezza la tecnica servono delle foto migliori. Saluti Babelone1 punto
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Appena arrivati ci siamo diretti verso il centro del paese e nel tragitto ci siamo imbattuti in questo bellissimo palazzetto, non ho potuto far a meno di riprenderne il giardino. La facciata del palazzetto che vedete sulla destra è caratteristica dell'architettura tagliacozzana. Nella seconda foto ho ripreso la bellissima e monumentale Fontana rinascimentale dove si notano dei mascheroni in pietra. Nella terza foto vedete sulla destra un palazzo sito in una caratteristica piazzetta che abbiamo trovato subito dopo esser entrati dalla Porta principale della città, che tra poco vi mostrerò.1 punto
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Grazie @@Giovanna , la "fatica" , e' inesistente quando cio' che si fa , piace ; avevo iniziato la serie dei mausolei romani ancora reperibili dentro Roma o di cui si ha sicura conoscenza storica , quasi senza rendermi conto delle difficolta' a cui andavo incontro , un po' per reperire informazioni valide e soddisfacenti , oltre a quelle personali , un po' perché parlando di questo tipo di edifici archeologici forse uscivo un po' fuori dal mio progetto di trattare solo di monumenti , per cosi' dire , "secondari" , rispetto ai soliti noti , pero' nel corso di alcune risposte seguite a questi post , mi sono reso conto che alcuni non sapevano l' esistenza o l' uso che avevano alcuni di questi edifici , cio' mi ha stimolato a continuare l' argomento fino a completare , a giorni nel prossimo post , l' elenco di questi mausolei conosciuti come tali , nella speranza di non dimenticarne qualcuno . Nonostante invitato a farlo , non scrivero' sul Mausoleo di Adriano , troppo famoso e noto , per tanti motivi .1 punto
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fotografare il dritto di questa moneta, non so voi, si fa sempre fatica non rende mai come nella realtà. Per me ci può stare un FDC.1 punto
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Ciao. "Se andaste in un museo e vedeste un mosaico (sai di quelli asportati dai siti e appesi a mo' di quadri nei musei), mancante di alcune parti ma integrato con tessere volte a ricostruirlo interamente senza nessun tipo di accorgimento per il riconoscimento futuro (se non l'evidente incapacità di riprodurre l'arte antica), cosa pensereste? Domanda retorica, così come è retorica la prossima." "PULIRE è asportare materiale e concrezioni e mi va più che bene. Tutto ciò che intacca il metallo ORIGINALE, invece, rende per me la moneta un falso storico (perché di metallo antico)/moderno (ricostruito ora)." Vorrei fare una premessa di princpio e poi una considerazione. Partiamo dal presupposto che non si può discutere di originalità di un oggetto (archeologico?) alla stregua di un intervento di restauro che piace o che non piace, perchè altrimenti il criterio sarebbe troppo soggettivo. Detto questo, proprio l'altro giorno, a proposito di mosaici e a proprosito di quanto scritto da Mirko, notavo in un sito archeologico vicino a casa mia due giovani archeologi intenti a restaurare un mosaico. Avevano davanti a se un grande secchio contenente un enorme numero di tessere divise per colore e, con infinita ed ammirevole pazienza, le collocavano, una per una, nelle parti vuote del mosaico. Il mosaico è policromo e le tessere, a loro volta, riprendevano quanto più possibile i colori originali ma, a dire il vero, non erano esattamente dello stesso colore (ma si può intuire facilmente perchè non potessero essere identiche a quelle di 2000 anni fa!). Mentre guardavo gli archeologici lavorare, ponevo a me stesso una domanda: ma questo restauro "falsifica" il mosaico? Girandomi intorno, vedevo poi delle "Domus", restaurate con cemento e calce e persino delle colonne, che si erano frammentate, erano state "ricomposte" con l'ausilio di "graffe", in modo certamente professionale ma indubbiamente visibile anche ad un non esperto come me. La domanda che mi ponevo adesso si estendeva a considerare se tutti quegli interventi avessero "falsificato" gli originali manufatti. Alla fine, la risposta che mi sono dato (non so, ovviamente, se sia giusta...) e che quei restauri, ancorchè in qualche misura alteranti l'originale manufatto, non lo "falsificavano", in quanto l'estrema conseguenza di una risposta opposta sarebbe quella che qualunque antico manufatto non sarebbe restaurabile (salvo forse solo la sua pulizia..), perchè di norma un restauro comporta un quid novi diverso, per tecnica, per materiali e forse anche per "cultura" dei contemporanei restauratori, con l'originale manufatto. Mutatis mutandis è la stessa considerazione la farei per le monete. Saluti. M.1 punto
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Si, ti confermo di avere a disposizione gli elenchi di tutti i premiati (distinti per metallo) delle mostre di manifatture dal 1818 al 1853, tranne per quella del 1832. C'è poi da risolvere il "buco" di quella del '22, citata in alcune fonti ma - al momento - "fantasma" tra le mie carte. Ti interessa qualche nominativo in particolare? Negli anni da te citati (26, 28, 30) il bronzo ancora non c'era, e ancora non si introduceva il secondo tipo di medaglia d'oro (quella più piccola). Ti confermo - in base appunto agli elenchi dei premiati - i dati da me riportati al post 2.1 punto
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Da un bel po che non intervenivo sul forum , già stasera in questo momento ben 13 utenti seguono questa discussione . Si vede che il tema e attuale , anche se si scrivono castronerie come definisce Numizmo. @@Polemarco sul tuo post 71 scrivi " Guardate ad esempio l'orecchio bulinato dell'ultima moneta postata. Pensate se si fosse trattato dell'unica moneta ancora in circolazione. Pensate che sia una cosa buona e giusta? " alla tua domanda , hai considerato l'oggettività di ognuno di noi ? Ti posto due foto , tanto per dialogare e in quanti piace la n° 1 e in quanti piace la n° 2 . Il tutto rispettoso come sempre sulle opinioni degli altri.1 punto
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Un sesino.. Non un quattrino... Dovrebbe essere come questi.. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FILPR/01 punto
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@@Tia forse l'ho trovata.Non è un distintivo militare ma commemorativo possiamo dire di un"organizzazione reducistica".Fa parte della serie chiamata"Heroische embleme" composta da tre distintivi. E' nata per celebrare il "Tag der Wehrmacht" o giorno delle forze armate del 28-29 marzo 1942 dove parteciparono i membri del NSKOV del NSRKB del DRK del RTB(dovrebbero essere associazioni di reduci) è fabbricata in zinco con peso e dimensioni che variano a seconda del fabbricante che la produce.Questa in particolare si chiama SCHWERT VOR HANKENKREUZ UND EISERNEM KREUZ. Esiste scura e piccola come la tua e chiara più grande. Il retro dell'esemplare originale presenta la sigla W5. Dovrebbe avere alcuni passaggi d'asta alla "militaria 321", ma occore registrarsi per vederli. Ho tradotto dallo spagnolo(che non conosco) quindi alcuni termini possono non essere esatti.@@sandokan puoi controllare per favore?1 punto
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Non credo che con frese a CN o pantografi possano creare da un tondello originale una moneta , seguendo con un mauser i lineamenti . N'è verrebbe fuori un souvenir . È immessa sul mercato ,alla seconda copia (gemella) fallirebbe il progetto. Concordo con @@antvwaIa che un falso perfetto non esiste agli occhi esperti , che sanno come scoprirlo. Aggiungo..... Che oggi avviene spesso il contrario.... Monete genuine , considerate false e non parliamo di follis......queste situazioni avvengono (purtroppo) per vari fattori.... Incompetenza , molti sono convinti di conoscere , concorrenze sleali , o perché hanno subito puliture non professionali o ancora ritocchi che fanno pensare male. Chi può conoscere le monete antiche meglio di chi per molti anni ha scrostato,pulito , sempre con 40 e 80 ingrandimenti . Consiglio sempre di acquistare un microscopio e fare esperienza anche solo osservando e un'altro pianeta.1 punto
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@@antvwaIa. Ciao , magari mi spieghi meglio cosa vuoi dire con "Quella di Gionny più che pulizia di una moneta mi pare che sia una burilatura del fondo, e non solo, con successiva ripatinatura. " burilatura ?? Scrostare un bronzo , non è necessario bulinarlo, basta fermarsi fin dove si deve e tutto sotto il microscopio stereoscopio a 40 ingrandimenti , bisturi dedicati , tanta pazienza e sicurezza, sapendo quel che fai. Per colorazione non si può parlare di ripatinatura. La ripatinatura si effettua quando sei al metallo o devi nascondere qualcosa , se durante la scrostatura può succedere in diversi punti che per debolezza , va via qualche parte di patina sua , ecco perché una lieve colorazione (dedicata) per rendere uniforme l'aspetto generale . Tra l'altro le colorazioni di cui parlo , non coprono le parti di patina esistente( poiché quasi trasparenti), ma donano un effetto ottico molto meglio di osservare macchioline varie cangianti. Tutto questo sempre nel rispetto dei lineamenti originali e facilmente da asportare , se non si gradisce.1 punto
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Se usi l'applicazione, prova a vedere se a sinistra della casella di testo dove inserire la risposta c'è il tasto + cliccalo e in alto a destra dello schermo dovresti vedere tre quadratini verticali. se clicchi si aprono alcune opzioni, fra cui "allega immagine"1 punto
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Ciò non di meno, vorrei anche scagliare una piccola freccia a favore del restauro serio, considerando tale l'esempio della moneta di Alessandro. Noi vediamo il risultato ottenuto sulla moneta restaurata e in quel caso anche lo stato in cui la moneta si trovava prima del restauro. Poiché la moneta in questione era già stata gravemente compromessa da una pulizia sciagurata e il restauro in questo caso mi pare si sia limitato a una ripatinatura che ha ricoperto lo scempio precedente, direi che si è trattato di un intervento che non ha tolto nulla dell'originalità della superficie, in quanto già non era intatta, rendendo gradevole l'aspetto della moneta, prima assai poco gradevole. Se dichiarato (meglio se accompagnando la dichiarazione da una fotografia che documenti lo stato iniziale), non lo criticherei assolutamente ma direi che è quasi lodevole. Il fatto è che in questo caso conosciamo lo stato della moneta prima e dopo il restauro e possiamo valutarne l'opportunità. Ma normalmente ciò non avviene e conosciamo solamente il risultato finale e non sappiamo se e cosa sia stato perso dell'originalità della moneta.1 punto
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Ciao @@rino. Purtroppo a quell'ora anch'io ero già quasi al convegno, e non ho avuto modo di leggere il tuo post. Ora ho editato il tuo numero telefonico, per la tua privacy e nel tuo interesse...il forum non è letto solo da chi è interessato alla numismatica, e rischi che gente che non ha di meglio da fare nella vita incominci a telefonarti a tutte le ore. petronius :)1 punto
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E' meglio una bella ma infedele o una brutta ma fedele? Questo era il dilemma del mio Prof. di Greco al Liceo sulle versioni (traduzioni dal greco o latino all'italiano). L'ottimo sarebbe se bella e fedele. Lo stesso vale per le monete: meglio una moneta bella ma ritoccata o brutta ma originale? A mio parere il ritocchino ci può stare a determinate condizioni: 1-che sia minimo e non un intervento di ricostruzione totale di un rudere; 2-che non sia invasivo o ne alteri significativamente la struttura stravolgendola, a modo di una patacca falsa; 3-che l'intervento sia il più mirato e circoscritto; 4-che non aggiunga niente di esagerato; 5-che sia messo per iscritto l'intervento, in modo tale da rendere edotti i possibili acquirenti. Io personalmente ritengo che queste operazioni non servano...ma chi sono io per giudicare cosa sia giusto o meno? Inoltre, questo apre nuove frontiere al concetto di falso come accennato da @@Ianva . Il falso è qualcosa spacciato per qualcosa d'altro, ma il confine tra completamente artefatto e in parte artefatto dov'è? Con questi metodi arriveremo a considerare autentiche anche le monete autentiche che vengono fuse e poi rifatte a nuovo.1 punto
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Nella discussione segnalata da Giovanna - che saluto - al post # 27 di http://www.lamoneta.it/topic/98286-quando-i-contatori-andavano-a-moneta/page-2 è presentato un gettone come quello di angel accanto a un altro dell'Istituto Case Popolari di Napoli senza scanalatura. apollonia1 punto
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Iniziamo….non aspetto :) Aelia Zenonis. Il falso è quello in mezzo. In questo caso specifico ci sono fattori oggettivi e soggettivi che ne indicano la non originalità. Soggettivamente a prima vista vi dico: a- patina strana e innaturale b- colore e feeling generale non corretto c- somiglianza ad altre monete dubbie oggettivamente a- non parlo di peso perché sarebbe lunga b- i rilievi di tutta la moneta sono poco definiti, non per usura ma come se il conio fosse ben più che stanco… nemmeno pare davvero coniata c- le lettere della legenda al dritto non sono stilisticamente compatibili e sembrano grossolanamente impresse d- il retro è corrotto ad hoc per celare i punti che potrebbero creare dubbi, e comunque è evanescente e- il busto…piccolo e diversissimo. Spesso questi falsi hanno una testa n po’ più piccola per celare l’imprecisione, che di solito è massima nella zona naso occhio. Voto...a mio parere: 4 al dritto 7 / 8 al retro 5 alla patina generale1 punto
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Taglio : 2 euro cc Nazione : Germania D Anno: 2014 Tiratura : N.D. Condizioni : BB+ Regione : Puglia1 punto
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Taglio : 20 centesimi Nazione : Lettonia Anno: 2014 Tiratura : 35.000.000 Condizioni : BB+ Regione : Puglia1 punto
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Vi ringrazio per la stima e per "l'affetto virtuale"; non so davvero che dire ... non me lo aspettavo proprio, non ho parole. Non ho la presunzione di pensare che un forum attivo come questo possa risentire della mancanza di partecipazione di qualche utente, evidentemente avete un'impressione diversa dalla mia. Belle monete quelle postate a partire da chi ha "avuto la brillante idea" di ricordarmi che non è facile l'oblio telematico ... prima o poi qualcuno bussa alla tua porta. Davanti a tanto entusiasmo non posso che prometerVi ... di riffa o di raffa un occhio al forum ce lo butto sempre; oggi una mia partecipazione come quella passata non è più possibile sia per impegni di lavoro sia per la totale mancanza di voglia di discutere e di perder tempo in polemiche inutili, tanto più se organizzate a regola d'arte. "Ragazzi" chiudiamola qui ed evitiamo di parlare di addii e di ritorni; ho scritto che mi sarei preso una lunga vacanza dal forum, lo sto facendo ma anche in vacanza si partecipa. Beh .... grazie, ma non lo fate più che mi commuovo. N.1 punto
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Complimenti intanto per la discussione che penso possa interessare molti e quindi cerco di tenerla accesa in particolare sulla parte elbana, conoscendo bene Marciana Alta, per trascorsi giovanili estivi ormai purtroppo lontani, il suo museo che ricordo ricco di cimeli romani, anfore olearie, vinarie e chissà cosa c'è ancora da trovare in quei bellissimi mari..... Il fatto che l' Elba abbia avuto una zecca e comunque coniato rientra in quelle che io chiamo storie numismatiche che fanno sognare e che possono far scatenare ipotesi affascinanti. Mi domandavo se si sapeva qualcosa di più sui locali della zecca, sulla loro potenzialità e se la manodopera fosse locale. Interessante effettivamente capire cosa si coniasse in Marciana, se come dice Giannoni essenzialmente moneta povera, quindi una distinzione per metallo e modulo, o una forma mista con produzioni di ogni tipologia sia a Piombino che a Marciana , a parte il documento citato da Giannoni che all'Elba andava rame e potrebbe portarci verso una direzione, la domanda che pongo voi è se per esempio non vi risultano segni identificativi di zecca o di zecchiere che possano far pensare a una distinzione su questa moneta tra le due produzioni e a fare qualche ipotesi anche in tal senso. Inviato da un device_name utilizzando your_app_name App1 punto
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Siamo appena tornati in albergo, stanchi ma felicissimi per questa bellissima giornata. Per le foto di oggi penso che vi rimando agli altri amici, ne hanno fatte molte. Io mi concentrerò sulla giornata di domani, visto che molti tra voi non saranno qui con noi. Andremo al Santuario di Oropa, ho un desiderio immenso di visitarlo, sarà un'altra stupenda giornata, ricca di Storia, amicizia ed allegria. Buona serata a tutti, Giò1 punto
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