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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/07/14 in tutte le aree

  1. La piastra in oggetto non ha a parer mio alcuna traccia di saldature divelte nei campi. Si tratta di ossidazioni che spesso si riscontrano in altri analoghi esemplari. Se possibile avere una foto scattata alla luce naturale ti sapremo essere certamente più precisi. Aggiungo inoltre che le stesse micro mancanze di metallo che vediamo a ridosso della differente colorazione le troviamo altrove.
    5 punti
  2. Ciao Gianvito, scusa se ti rispondo con ritardo: sono tante le cause che portano a patine irregolari o ossidazioni. Difficile stabilire da una foto le motivazioni delle macchie al rovescio. Tra le cause più diffuse possono esserci agenti atmosferici sia esterni che all'interno dell'ambiente in cui è stata tesaurizzata, non dimenticare che il metallo di un tondello di una moneta o medaglia è composto da una lega metallica ed il metallo non nobile in essa contenuta ossida a secondo delle condizioni conservative. Ecco perché spesso troviamo porosità superficiali e macchie di diverse tonalità. Personalmente ho avuto esperienze negative con alcune monete e medaglie in rame e argento e sulla presenza di macchie formatesi improvvisamente in casa, alla fine capii che si trattava di una piccola percentuale di sostanze acide nell'aria. .... cambiai location dei plateau e posi fine al problema. Non dimentichiamo che spesso le monete possono subire cambiamenti di patina a seconda delle eventuali puliture subite negli anni.
    3 punti
  3. Come anticipato non ci sono argomenti sufficienti a giustificare quel tipo di rovina. Le contingenze citate creano danni diversi e decisamente più lievi. Non si può comunque affermare con certezza che le macchie in questione siano dovute all'amalgama di saldatura...fino a prova contraria la situazione statisticamente più ricorrente é anche in questo caso la più probabile. Aggiungo all'ottimo intervento di francesco77 che é lo zolfo a ossidare l'argento, trasportato e depositato proprio sotto forma di acido dall'umidità dell'aria, in prossimità quindi di inquinamento da combustione(impianti siderurgici, petrolchimici, centrali termiche...). La forma delle macchie può dipendere anche dal contatto con altri metalli che si ossidano selettivamente.
    2 punti
  4. Ciao Giò, davvero una bella medaglia ! Penso possa interessare a tutti coloro che raccolgono medaglie e cimeli della croce Rossa, un organismo internazionale che ha dato vita ad una produzione vasta e interessante. Mi vengono in mente - fra le tante - le spillette che durante il regime fascista venivano distribuite per le strade dalle dame della CRI, che avevano un ciondoli pendente dalla forma esotica che cambiava ogni anno (una capanna africana, uno scudo da guerra etiopico, un casco coloniale, ecc.) su cui erano incise due Croci Rosse diverse : i fondi raccolti venivano suddivisi tra la CRI e le analoghe associazioni che operavano nei territori coloniali. @@Giovanna
    2 punti
  5. Le foto postate dall'ottimo Legio,mi suggeriscono alcuni spunti.Per primo,vorrei ricordare lo scempio compiuto nel taglio del magnifico Ponte Elio,nel 1892,dopo che vennero rinvenuti altri archi laterali,magnificamente conservati in perfetta opera muraria.Venne anche rinvenuto il basolato originario...Si dimostrò il ponte in tutta la sua lunghezza e armonia,capace di far fronte alle piene del fiume,non ostacolandolo gravemente.Dal medioevo,invece,furono quasi obliterati gli archi laterali,cosicchè il ponte divenne una diga! La foto del battistero vaticano mi riporta alla mente la storia della bellissima conca di porfido.Questa fu ridotta allo stato attuale dal Fontana,che ne tagliò un lato corto e vi aggiunse una cornice,sempre in porfido.Per sei secoli,questo stupendo manufatto fu il coperchio dell'imperatore germanico Ottone II,morto a Roma prima del 1000 e sepolto nel "Paradiso",il magnifico quadriportico della antica Basilica di S.Pietro...Ma,forse,in quel superbo sepolcro di porfido,fu sepolto lo stesso Adriano!Il porfido era pietra riservata per re e imperatori...Il mausoleo di Adriano fu cava di marmi privilegiata per i bisogni della vicinissima Basilica Vaticana... E vogliamo parlare dei cavalli della Basilica di S.Marco?Provenienti da Costantinopoli,forse vi furono portati dall'imperatore Costante nel 655,il quale,dopo una visita a Roma,decise di fregarsi una quantità immane di statue e ornamenti di bronzo,che ancora ornavano l'Urbe(tra cui ilbronzo dorato della cupola del Pantheon).Questi cavalli non sembrano opera greca..ma romana e recano lettere latine sul bronzo.E da dove potevano provenire se non da Roma.Erano parte della famosa quadriga dell ' Hadrianeum?
    2 punti
  6. @@gianvi Anch'io non vedo nessuna spillatura e tanto meno saldature. Quelle piccole mancanze di metallo sui bordi sono state causate da alcune scorie di metallo rimaste nel conio che, oltretutto, si riscontrano anche su altri esemplari. Nel complesso, a mio avviso, è un buon BB. Le macchie, invece, potrebbero essere state causate da un liquido corrosivo utilizzato nel tentativo di pulirla, però ...
    2 punti
  7. Per quanto riguarda la questione del muro di cinta,posso sicuramente affermare che fu demolito per ricavarne materiali.Era un alto muro in blocchi di marmo sormontato da una cornice con ghirlande e bucrani.Fu raffigurato in alcuni disegni fino alla fine del Quattrocento.Gli elementi marmorei furono,probabilmente riutilizzati(lo si vede da disegni e stampe)in un grande torrione circolare costruito da Alessandro VI intorno al 1500,posto proprio all'inizio di ponte Elio.Ad Alessandro VI,infatti,risalgono grandissimi lavori di rafforzamento del Castello.Purtroppo,però,con questi lavori,si chiusero alcune arcate del Ponte,determinando un pericolosissimo tappo al deflusso del flusso del Tevere.Dopo alcune piene disastrose,Urbano VIII decise di rimuovere il torrione di Alessandro VI(pregevolissimo) e diede al Castello l'aspetto che mantenne fino al 1890 circa,quando fu praticamente smantellato dall'ing.Canevari del Genio Civile che,per costruire i muraglioni,distrusse vandalicamente mezzo Ponte Elio(il più bel ponte romano del mondo) e moltissimi bastioni del Castello.
    2 punti
  8. L' emidracma siracusana oggetto della presente discussione è un piccolo frazionale di grande fascino, impreziosito dalla presenza al R/ tra i delfini della lettera "E". Normalmente con la presenza di questa lettera si attribuisce l'incisione del conio al maestro Euaineto, ma non sarebbe da escludere anche Eumenes, noti per la realizzazione di decadrammi, auerei e tetradracme. Normalmente questa emissione è considerata dal mercato particolarmente rara, anche se presente in Sylloge e Collezioni. Al D/ : Testa di Ninfa (Aretusa) rivolta a sinistra, attorno 2 delfini, sotto il collo :GreeK_Sigma: :Greek_Upsilon: :Greek_Rho: :Greek_Alpha: :Greek_Kappa: :Greek_Omicron: :GreeK_Sigma: :Greek_Iota: :Greek_Omega: :Greek_Nu: Al R/: Triga rivolta a destra, sopra Nike; in esergo 2 delfini (tra i delfini lettera "E") Un appunto interessante; Normalmente nelle descrizioni dei pezzi, viene indicata la presenza di una quadriga, ma valutando con attenzione le immagini si può notare che i cavalli sono in realtà 3, con 6 zampe (come correttamente riporta la descrizione del pezzo in collezione Jameson). Credo che a trarre in inganno i compilatori dei cataloghi, che indicano quadriga, sia un leggero sdoppiamento della testa del secondo cavallo. Di seguito i pezzi presenti nelle principali collezioni: 1) 2) 3) 4) Da qualche tempo sul mercato sono comparsi alcuni esemplari, che meriterebbero di essere valutati. Fortunatamente, tempo fa un caro amico, acquistò un esemplare dello stesso tipo all'asta Titano 44, lotto 27. Arrivata la moneta e valutata con attenzione mi inviò le seguenti immagini, non perfette ma sicuramente importanti. 5) Balzano immediatamente all'occhio le differenze stilistiche nei rilievi rispetto agli esemplari di cui sopra, lettere poco definite, particolari evanescenti e solite crepe sul bordo....(direi ci siano pochi dubbi....) 6) questo esemplare in vendita nella prossima asta Hirsch, presenta incredibilmente le stesse caratteristiche di stile... 7) 8) Gli esemplari 7 e 8, meriterebbero forse un approfondimento. 9) 10) 11) 12) 13) Premesso sempre che la valutazione viene fatta da immagini, che ne pensate?? ciao skuby
    1 punto
  9. Ciao a tutti, vorrei condividere questa splendida coppia di medaglie dell'incoronazione di Ferdinando I del 1838 (lira e mezza lira), acquistate di fresco da un amico. Una domanda per voi: questi due gettoni hanno effettivamente circolato come contante? Grazie in anticipo e un saluto.
    1 punto
  10. Io stavo aggiornando alcune monete tedesche lo scorso fine settimana. Tra le monete che sostituito erano sei pezzi 1-DM. Come al solito—naturalmente—io avevo sentimenti contrastanti circa il processo (5 dei 6 erano monete io avevo tirato dalla circolazione, abbastanza anni fa che è difficile essere unsentimental su di loro). Mentre guardando i nuovi candidati e confrontandole con le monete già nell'insieme, ho capito (ancora una volta!) perché la mio raccolta gusti sono così data-partigiano (piuttosto che di tipo orientato): per me, la data sembra immediatamente fare una moneta molto diverso da altri datato monete, anche dello stesso tipo di progettazione. A volte le differenze sono immediata e tremenda... un 1917 Walking Liberty half-dollar accanto a un Walking Liberty half-dollar datato 1941, o 1946, per esempio, o un 1936 pezzo di 5-reichsmark Hindenburg accanto a uno dello stesso disegno datato 1939. Data diversa = diverso momento storico = moneta differente. Altre volte esso è meno evidente, ma ancora c'è. A volte una narrazione completa (e occasionalmente abbastanza lunga-formulato!) emana da una moneta; altra volta è una breve frase o la miniatura più brevi, come lo scorso fine settimana, quando queste monete partirono la mia collezione. Quindi, nell'ordine della loro partenza... 1961 Sale il muro di Berlino. Est versus ovest in forte rilievo, con questo 1961 1-DM circolanti proprio presso la linea di frattura. 1963 Kennedy e il suo discorso alla parete "Ich bin ein Berliner". Tedeschi come eroi. Ciò che una guarigione pensato che doveva essere per gli utenti di questo 1963 1-DM. Il trattato di Roma del 1957 e la formazione della CEE. Il ritorno della Saar per la Bundesrepublik. Il DM non è nemmeno una decade vecchia, ma questo 1957 1-DM è chiaramente circolanti in un paese nel suo cammino indietro. 1959 il DM ora è l'unica valuta in Germania ovest—Saarland di franken partono circolazione quest'anno. La Bundesrepublik festeggia il suo decimo anniversario. Ed è un anche dieci anni dalla fine del ponte aereo di Berlino. Questo 1959 1-DM hanno cominciato a circolare in un anno di pietre miliari... il nuovo decennio era proprio dietro l'angolo 1968 il miracolo economico tedesco è un fatto compiuto, ma ci sono gli studenti nelle strade europee, tra cui strade tedeschi. Due anni fa gli americani erano cacciati dalla Francia della porta accanto, e gli americani all'interno della Germania ovest sono sempre più impopolari come la guerra in Vietnam si sposa TV. Ma poi c'è Praga e carri armati sovietici vengono a trovare alla porta accanto. Questo 1968 1-DM era di nuovo nelle tasche di un popolo spinto e tirato, uniti e divisi. 1979 la Bundesrepublik è trent'anni. Si stabilirono. Prospero. Ma il muro di Berlino è ancora al suo posto, e c'è ancora un "bordo tedesco interno" di andare avanti con Volkswagen, Mercedes e BMW. Così che era mezz'ora lo scorso fine settimana, e ora questi sei marchi tedeschi saranno presto andare casa in Europa per la redenzione e—suppongo—distruzione. Perché è il 2014 e il Deustchemark è storia. :) v. ------------------------------------------------------- I was upgrading some German coins last weekend. Among the coins I replaced were six 1-DM pieces. As usual—of course—I had mixed feelings about the process (5 of the 6 were coins I had pulled from circulation myself, enough years ago that it’s difficult to be unsentimental about them). While looking at the new candidates, and comparing them to the coins already in the collection, I realized (yet again!) why my own collecting tastes are so date-partisan (rather than type oriented): for me, the date seems instantly to make a coin quite different from other-dated coins, even of the same design type. Sometimes the differences are tremendous and immediate…a 1917 Walking Liberty half-dollar next to a Walking Liberty half-dollar dated 1941, or 1946, for instance, or a 1936 Hindenburg 5-reichsmark piece next to one of the same design dated 1939. Different date = different historical moment = different coin. Other times it’s less obvious, but still it’s there. Sometimes a complete (and occasionally quite long-worded!) narrative emanates from a coin; other time it’s a short phrase or the briefest thumbnail, like last weekend, when these coins departed my collection. So, in order of their departure…. 1961 The Berlin Wall goes up. East versus West in sharp relief, with this 1961 1-DM circulating right at the line of fracture. 1963 Kennedy and his speech at the Wall “Ich bin ein Berliner.” Germans as heroes. What a healing thought that must have been for the users of this 1963 1-DM. 1957 The Treaty of Rome and the formation of the EEC. The return of the Saar to the Bundesrepublik. The DM isn’t even a decade old, but this 1957 1-DM is clearly circulating in a country on its way back. 1959 The DM is now the sole currency in West Germany—the Saarland’s franken depart circulation this year. The Bundesrepublik is celebrating its 10-year anniversary. And it’s an even ten years since the end of the Berlin Airlift. This 1959 1-DM began circulating in a year of milestones…the new decade was just around the corner 1968 The German economic miracle is an accomplished fact, but there are students in European streets, including West German streets. It is two years since the Americans were kicked out of next-door France, and the Americans within West Germany are increasingly unpopular as the war in Vietnam marries TV. But then there is Prague and the Soviet tanks come to visit next door. This 1968 1-DM was new in the pockets of a people pushed and pulled, united and divided. 1979 The Bundesrepublik is thirty. Settled. Prosperous. But the Berlin Wall is still in place, and there Is still an “Inner German Border” to go along with Volkswagen, Mercedes , and BMW. So that was half an hour last weekend, and now these six German marks will soon be going home to Europe for redemption and—I suppose—destruction. Because it’s 2014 and the Deutschemark is history. :) v.
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  11. Raccontare storie e cercare di creare qualche spunto di riflessione....questa in realtà poteva starci anche nella discussione " Progetto : una moneta per utente " ma è anche giusto dividere un po' i contributi. Allora intanto l'ambito storico, stiamo parlando del periodo in cui a Milano c'erano Filippi IV e Maria Anna d'Austria e cioè tra il 1649 e il 1665. Nel 1649 accade un avvenimento che sarà importante per Milano, celebrandosi le nozze tra i due a Madrid, Maria Anna proveniente da Vienna e diretta a Madrid fa visita a e sosta a Milano esattamente il 17 giugno 1649. Milano non attraversava un gran momento, anzi la situazione era a dir poco difficile, situazione economica gravosa, deficit altissimo, tra l'altro flagellata dal maltempo eppure Milano volle per l'occasione risultare degna e pronta per l'evento. Furono stanziati per i festeggiamenti ben tredicimila scudi, le porte e gli archi della città furono preparati a festa, la popolazione si preparò anche i con fuochi d'artificio, fu insomma festa grande.... Ma nel 1649 Milano ritengo per l'occasione volle far di più, emise una coniazione con i ritratti dei due Re futuri sposi Filippo IV e Maria Anna, coniazione che il MIR Milano, chiama moneta o medaglia, il Crippa parla di emissione speciale, Rodolfo Martini nel Catalogo delle Civiche Raccolte Numismatiche di Milano passa a definirlo mezzo filippo. In effetti il peso era corrispondente a quello del mezzo filippo, riporta la data del 1649 in esergo al rovescio, le immagini dei busti reali sono bellissime, ricche, precise, da avvenimento speciale. Al diritto sotto il busto viene riportato CARACENA GVBERNAN, in quanto l'emissione fu voluta dal Governatore spagnolo all'epoca in Milano, il Marchese Caracena, dal cui nome deriva il dire emissione CARACENA. Molte riflessioni si potrebbero dire e spero in un vostro ampliamento, mi limito a chiedermi la giusta dicitura della coniazione, credo in una emissione speciale anche per quello che riportò lo storico Cremosano sul tutto : " quali denari furono poi distribuiti a curati delle parrocchie acciò essi a poveri della cura fossero con carità ripartiti " Quindi sembrerebbe una emissione limitata per l'avvenimento con un intento poi di beneficienza, il fatto poi che il peso corrispondesse a quello del mezzo filippo poi permetteva comunque un uso delle stesse con quel valore. Gli amici appassionati della monetazione corrispondente napoletana potranno fare anche loro delle osservazioni sul ritratto di Filippo IV che risulta qui con lunga capigliatura, baffi e pizzo. Il colletto non è più pieghettato, ma liscio e semplice, una raffigurazione simile a Napoli compare dal 1642 e diventa definitiva nel 1648 ( Pannuti, - Riccio ), a Milano compare qui nel 1649, il ducatone coi capelli corti verrà coniato invece fino al 1655, anno in cui anche a Milano con un denaro da 80 soldi il sovrano risulterà con fluente chioma. Quindi tanta carne al fuoco per chi vorrà.....il tipo di emissione, il fine della stessa, la bellezza della stessa, la varietà nel ritratto e il confronto con altre emissioni anche di altre zecche...., da un certo punto di vista mi ricorda un po' l'emissione speciale fatta per il giuramento a Milano di Maria Teresa d'Asburgo, emissione che poi divenne moneta corrente per la popolazione. D/ PHILIPP IIII HISP RE ET ME DVC, busto a destra coronato di Filippo IIII, in esergo CARACENA GVBERNAN R/ MARIAE ANNAE PHILIP IIII HISP ETC REG VX 1649, busto a sinistra di Maria Anna Da Asta NAC 32, 23-1 - 2006, lotto55 Rif. : Crippa 35/A, CNI 125, MIR 378, Verri 547 Per pura cronaca e informazione un esemplare è nella prossima asta Nomisma 50, esattamente un Crippa 35/B, moneta ritenuta dal Crippa e MIR un R/4 con una offerta alla base di 25.000 Euro.
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  12. Buongiorno e buona domenica a tutti Questo grosso senatoriale romano rappresenta al D/ un leone passante a sinistra che guarda l'osservatore, simbolo della potenza romana ed al rovescio un'allegoria della città di Roma seduta in trono. Questa costituisce una rara rappresentazione medioevale di una città con una figura umana tanto da indurre in errore il compilatore della lista Camaiani (Vedi - L.Travaini , "Monete, mercanti e matematica" pag.193) nella prima metà del XV Sec. che la definiva: "imperadore con una spiga in mano". Conoscete altre personalizzazioni medioevali di città su delle monete (ma anche altro, che so io, affreschi, sculture ....) Saluti
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  13. Buongiorno a tutti! Sono nuovo del Forum e vi scrivo per avere informazioni in merito alle medaglie e francobolli in mio possesso (anno 1975). Vorrei capire il valore, ed avere qualche informazione in più, dato che in rete non ho trovato nulla, delle tre medaglie papali e dei cinque francobolli. Grazie in anticipo per l'aiuto.
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  14. Il Quaderno verrà distribuito durante la manifestazione,al momento non conosco ancora le modalità di distribuzione. Non so se verrà dato gratuitamente a tutti i partecipanti al convegno fino a esaurimento o in omaggio a chi acquisterà la cartolina con l'annullo filatelico realizzato per l'occasione. Credo fossero queste le opzioni sul tavolo, ma la prossima volta che sarò al circolo Massese chiederò agli organizzatori e riferirò. So che le copie non sono moltissime e che qualcuna è già stata distribuita a collaboratori e sostenitori. Per chi potesse sarebbe senz'altro meglio essere presente! Allego indice de "I Quaderni..."
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  15. Secondo me dovresti impostare la collezione prima facendo un elenco delle monete che vorresti inserire nella tua collezione. Fatta la lista della spesa, dovrai iniziare a stilare una sorta di prezziario che intendi spendere per ogni moneta (guarda che ci sono oscillazioni e anche colpi di...fortuna ogni tanto...ogni tanto...) aiutandoti anche con il prezziario delle varie aste (però stai attento anche lì, perché non è oro colato tutto ciò che scrivono) e soprattutto con un buon manualetto. Ti consiglierei di iniziare con le monete più comuni e con una conservazione almeno media, perché se un giorno ti sarai stancato del regno e ti vorrai gettare in qualche nuova avventura (antiche, medievali, bizantine...) potrai ottimizzare i tuoi acquisti senza aver speso un capitale. Comunque studia...prima c'è l'Università...poi il piacere... PS: fidanzata ricca non equivale a fidanzata generosa, anzi spesso significa fidanzata esosa.........e capricciosa.......
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  16. Quoto Gianfranco, di antoniniani di Otacilia, Filippo I e II in queste condizioni di conservazione se ne trovano e personalmente non trovo grossi dubbi sull'autenticità della moneta. Ciao Illyricum :)
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  17. @@gpittini, Ciao Gianfranco
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  18. Da un punto di vista fotografico è consigliabile usare colori neutri, anche per evitare riflessi colorati nella foto. Da un punto di vista estetico lo trovo troppo d'impatto: Il nero stravince in assoluto (oltre ad avere i benefici sopra menzionati), esaltando l'oro a mio parere in maniera decisamente più elegante e sobria del rosso. Poi de gustibus, fate vobis
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  19. Il muraglione marmoreo del mausoleo nel Quattrocento,prima dei lavori di Alessandro VI Sent from my GT-I9100 using Lamoneta.it Forum mobile app
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  20. Cerchiamo di aiutarci a vicenda: il peso del nostro dolore sarà più leggero. Traduzione della scritta sulla medaglia tratta dalle prime due righe dalla famosa favola di Jean-Pierre Claris de Florian 'Il cieco e lo zoppo' http://poesie.webnet.fr/lesgrandsclassiques/poemes/jean_pierre_claris_de_florian/l_aveugle_et_le_paralytique.html apollonia
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  21. Taglio: 2 euro Nazione: Irlanda Anno: 2012 Tiratura: 1.051.750 Condizioni: BB Città: Vimercate Taglio: 2 euro Nazione: Irlanda Anno: 2004 Tiratura: 1.592.990 Condizioni: B+ Città: Milano
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  22. Non vedo un valore nominale, quindi è quasi sicuramente un gettone o simile.
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  23. nel 1925 e 26 il Belgio fu travolto da una vera sequela di inondazioni che misero in ginocchio la Vallonia devastando città quali Liegi e Namur.
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  24. Perdonami non avevo letto "almeno" :) ... Comunque potrebbero essere falsi in platino Inviato da un device_name utilizzando your_app_name App
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  25. Rat Haus :D In fact, the real Berlin's Rathaus (the 'Rote Rathaus') is amazing!. All made in red bricks
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  26. Grazie per la tua continua disponibilità
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  27. Per me la conservazione che ha attribuito @@nando12 a questa moneta è quella corretta.
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  28. Beautiful notes as always. Just a little more... He was in fornt of Schöneberg's Rathaus A really ugly bulding, in fact :D
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  29. Probabilmente incollato data la disposizione delle zone chiare, mi vengono in mente quelle scatoline portapillole con moneta sul coperchio...o altri usi simili. É un' ipotesi ma io noto una diversa usura tra dritto e rovescio, il che potrebbe far pensare a una qualche copertura/protezione
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  30. Mah.. Rimango basito su come Tevere abbia potuto dare fdc eccez su quella di Gallo... Troppi segnetti sul viso... A prescindere dalle perizie la moneta di Gallo é inferiore di qualità. Di conseguenza lo é anche il prezzo
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  31. @@centurioneamico @@incuso potresti gentilmente ripulire questa discussione? Grazie mille e scusa per il disturbo. Francesco
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  32. Grazie Donty, anche senza luce ormai ho imparato a farle anche in cantina :D
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  33. Polizia municipale in divisa di gala? Mi sembra proprio lo stemma di Bobbio. Il proprietario della feluca, guarda caso, è proprio di Bobbio, anche se l'ha recuperata, mi sembra nel veronese da una famiglia di provenienza bobbiese!
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  34. Hai aggiunto un altro splendido esemplare alla tua collezione, @@gallo83 :hi: bravo
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  35. Ciao, è un distintivo coniato in bronzo per ispettrice od istruttrice(una stella). Esiste con vari gradi...due stelle, tre, stelle più barra.Al retro è presente la scritta E . Bertoni il fabbricante. In origine si presenta smaltato rosso con finiture oro. È presente on line al "museo nazionale lombardi" e in numerose aste Vonremberg (lotto 622 asta 70).@@Corbiniano può essere che la "m" non stia per Mussolini ma per "fasci femminili"?? simone
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  36. Possibile che la bambola sia esposta a Palazzo Massimo nel Museo Nazionale Romano? No. Modifico correggendo: La mummia di Grottarossa è una mummia romana di una bambina di otto anni, risalente alla metà del II secolo d.C. È conservata in una sala del piano interrato del Museo nazionale romano di Palazzo Massimo, in una teca a temperatura e umidità controllate, illuminata con luce attenuata e depurata delle radiazioni dannose, per garantirne la conservazione. La mummia è conosciuta con il nome di "mummia di Grottarossa" perché fu ritrovata, il 5 febbraio 1964, appunto a Grottarossa (a nord di Roma), all'undicesimo chilometro della via Cassia, all'interno di un sarcofago assieme al suo corredo funerario, anch'esso esposto nel museo, corredo tra cui è presente anche una bambola.
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  37. Si vede veramente poco ma dovrebbe essere una baiocchella di Castiglione delle Stiviere per Rodolfo Gonzaga. la rappresentazione del verso dovrebbe essere la Vergine Maria con il Bambino in braccio, sovrastanti la santa casa di Loreto, vedi link http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-RODG/10 ciao Mario
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  38. E' vero che la triga veniva usata molto più raramente delle più note biga e quadriga, ma pare che il suo uso sia assodato (a parte il noto episodio di Achille nell'Iliade) anche se più in epoca romana che greca. Dionigi di Alicarnasso accenna a corse di trigae al tempo di Augusto. Seppure più raramente, esistono raffigurazioni più antiche di trigae, come in una urna cineraria etrusca da Chiusi: Probabilmente era discrezione dell'incisore di raffigurare nel modo più appropriato il carro. In un modulo ristretto come quello dell'emidracma era più facile raffigurare (di profilo) tre piuttosto che quattro cavalli. Solo grandi incisori più innovativi, come Kimon, riuscivano a rappresentare una quadriga completa anche in simili tondelli. Passando all'ottima rassegna proposta da Skubydu, balza evidente come gli esemplari 5 - 6 - 7 presentino una errata perlinatura, che appare essere all'altezza del delfino davanti il profilo della ninfa, anzichè oltre il delfino…. Basta confrontare con gli esemplari 1 e 2 (rispettivamente ANS 305 e Jameson 805) per rendersi conto. Inoltre colpisce come il pezzo 6 (nella prossima asta Hirsch) inoltre rechi la lettere F all'esergo del rovescio, fra due delfini. Invece dovrebbe essere una E, che è leggibile nel pezzo ANS. Nel pezzo Jameson (n. 2) sembra di intravvedere una F, ma in realtà, come giustamente riportato nel testo del catalogo Jameson, è una E. E' possibile che il falsario sia indotto all'errore credendo di leggere una F al posto di una E. Bisognerebbe avvisare Hirsch che il suo lotto è falso…. I pezzi 7 e 8, ambedue ri Roma Numismatics, appaiono più subdoli e meriterebbero un esame dal vivo. Sembrano più prodotti di fusione che di coniazione.
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  39. Guardando bene la foto del R/ però azzarderei a dire che la variante è originale. Se riesci a fare una foto nitida del ramo e del 3 sarebbe più facile avere qualche certezza.
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  40. Proprio come avevo sperato. Anche se straconosciuto @@Legio II Italica hai fatto in modo che il monumento funebre di Adriano fosse meglio conoscibile sotto l'aspetto più interessante, cioè quello di epoca romana. Bravo veramente e complimenti anche per la scelta del materiale fotografico, sempre ricco e appropriato.
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  41. Ciao @@gallo83, il tuo intervento ci dovrebbe riportare un pò tutti sulla terra, vedo a volte un pò troppa sicurezza sulla materia in oggetto.... Anche i più bravi collezionisti del forum con decenni di esperienza ne sanno per me sempre di meno del perito di turno iscritto al NIP Questo è il mio parere perchè quando leggo pareri che sembrano uscire dalla bibbia mi fanno sorridere e basta..... Guarda io colleziono da oltre un decennio ma a volte mi sbaglio, prendo granchi come tutti solo che non ho la presunzione di saperne più di altri ma al paro degli altri ci si confronta, questo per me è l'unico scopo del forum...... Poi mi piacerebbe che molti periti professionisti che partecipano al forum non si nascondessero sotto ad un nick, per me è svilente nei loro confronti.... Spero che qualcuno di loro ci legga e prenda in considerazione ciò che ho detto. Quando vedo un intervento ad esempio del Sig. Alberto Varesi ho sempre tanto piacere a leggerlo e così dovrebbe essere per gli altri..... Scusa la lungaggine del mio intervento...prendi tutto con molta filosofia e leggerezza...... Ciao Marco Daniele
    1 punto
  42. Prelievo effettuato :D Vi faccio sapere quando arriva e com'è qualitativamente.
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  43. Per festeggiare l' anno della discussione, posto questa Parpagliola del 1608 emessa sotto Filippo III. La moneta proviene da asta CNG e apparteneva alla collezione SHA ex Archer Milton Huntington. La parpagliola è un falso molto ben prodotto in rame, dove si vedono benissimo le differenze con una parpagliola vera.
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  44. La monetazione "celtica dell'est", la cui denominazione, seppur di nobili -e germanici- natali, é del tutto impropria dato che solo una parte dei popoli balcanici autori delle differenti monetazioni che vengono raccolte sotto questa etichetta erano di stirpe celtica, altri (geti, daci, traci, ...) non lo erano, rappresenta, tra quelle che di solito frequento, una delle monetazioni più complicate da affrontare, per una serie di motivi. Innanzitutto si tratta alla base di monetazioni (il plurale é d'obbligo) imitative, spesso prodotte da popoli di cultura diversa, in luoghi diversi ma contigui, sulla base degli stessi prototipi ellenistici. Con tutto cio' che ne consegue in termini di ripetitività, di immobilismo, di ibridazione, ecc. Si aggiunga la scarsità di informazioni tramandate dalle fonti storiche circa i popoli che ne furono gli artefici e la loro esatta collocazione nei tempi in cui, presumiamo, le varie emissioni venivano prodotte. Cio' aggravato dal non facile accostamento (in alcuni casi dalla palese contraddizione) tra tali tradizioni storiche ed i dati archeologici, soprattutto per cio' che concerne l'effettiva presenza di culture lateniane (riconducibili a popolazioni celtiche) in ampie aree del bacino del Danubio. Per quanto alcuni dei più grandi numismatici del passato si siano cimentati con la materia, le opere piu' importanti risultano essere scritte in lingue "ostiche" per un lettore italiano: se va bene in tedesco, senno' in ungherese, serbo, rumeno, bulgaro o albanese. E c'é da dire -opinione personalissima- che se i lavori in tedesco (con l'eccezione del Forrer) hanno il piu' delle volte le caratteristiche di sintesi compilatorie, in cui cio' che é prioritario sembra essere la suddivisione in "tipi" (Pink, Goebl, ma potrei proseguire coi "viventi"...), sono i lavori monumentali di studiosi quali Costantin Preda e Petar Popovic che sono in grado di suggerire le chiavi di lettura in grado di aiutare nella comprensione di un fenomeno estremamente complesso. Infine, last but not least, c'é il problema del materiale: relativamente poco conosciuto in occidente, in qualche modo "contraffatto" per sua natura intrinseca (come detto sopra si tratta per lo più di emissioni imitative), il materiale presente sul mercato (e non solo) é pesantemente inquinato da falsi moderni. Questo fenomeno é in qualche modo naturale: é estremamente più facile falsificare una moneta che scimmiotta una moneta ellenistica, con tratti spesso infantili (si dia un'occhiata alle tavole del Lukanc sulle imitazioni di Thasos per farsene un'idea), piuttosto che monete ellenistiche o romane. A questo proposito c'é da aggiungere che il fenomeno delle falsificazioni di monete "celtiche" dei balcani, contariamente a quanto si sarebbe portati a pensare trattandosi di monetazioni "barbare" (per usare la definizione del Dessewffy) ed in qualche modo neglette fino a tempi abbastanza recenti, in realtà ha una sua tradizione che sembra risalire quanto meno agli inizi del '900, se non prima: Guenter Dembski, nel suo catalogo delle monete celtiche del Museo di Vienna, pubblica in quanto falsi moderni alcuni pezzi entrati nelle collezioni del museo nel lontano 1931... Ma veniamo al dunque. Tra le monetazioni imitative di origine balcanica quelle che si rifanno ai tipi delle tetradracme di Filippo II di Macedonia sono tra le più interessanti: si tratta certamente del gruppo più longevo (arriva almeno fino alla prima metà del I sec. a.C.), del piu' esteso territorialmente (copre in modo massiccio tutta l'Europa centro-orientale, ma in realtà é presente sino in Britannia), del più ricco dal punto di vista etnico/culturale per quanto riguarda i popoli emittenti (Scordisci, Boii, Reti, Daci, Traci, Geti, ecc.), fatto questo che sta alla base della molteplicità dei canoni iconografici attraverso i quali il prototipo viene reinterpretato con esiti in qualche caso, a mio avviso, sublimi (ma qui é questione di gusti...). A rappresentare gli esiti decisamente meno sublimi da un punto di vista artistico, ma non per questo meno interessanti dal punto di vista numismatico, vi é un gruppo, tra i più tardivi, il cui centro (o centri, secondo alcune ipotesi) di emissione é da localizzarsi in Oltenia, tra il Danubio ed i Carpazi meridionali (in sostanza immediatamente a sud della Transilvania) nel territorio dell'attuale Romania. Pink, piuttosto dotato nell'affibbiare nomi pittoreschi ai vari gruppi tipologici, nel 1939 battezzò il gruppo in questione Mit Sattelkopfpferd, individuando nel suo ambito un tipo di "buono stile" e 4 tipi "degenerati". Constantin Preda nella sua monumentale monografia consacrata alla monetazione geto-dacica ("Monedele Geto-Dacilor, Bucarest 1973") suddivide il gruppo in tre tipi principali, denominati (in maniera più spartana) sulla base delle principali località di rinvenimento: Adâncata-Mânăstirea, Vârteju-Bucareşti e Inoteşti-Răcoasa. In entrambi i casi viene da chiedersi se non sarebbe stato più semplice individuare i tipi con numeri o lettere... Di seguito due Sattelkopfpferd/Adâncata-Mânăstirea (la seconda é suberata) | ed un Sattelkopfpferd/Vârteju-Bucareşti, appartenente ad un sottotipo leggero In effetti vanno spese due parole sul dato ponderale. A prescindere dal titolo, piuttosto variabile, pressoché tutti i Sattelkopfpferd si situano per lo più attorno ai 6-9 grammi, e vengono consideratI tetradracme, trattandosi di monete imitative delle tetradracme di Filippo II. Per un insieme, ben individuato, di monete del tipo Vârteju-Bucareşti di peso ridotto attorno ai 4 grammi (a cui appartiene la moneta illustrata sopra) é stata fatta l'ipotesi che possa trattarsi di didracme. Tale ipotesi viene per lo più scartata per il fatto che qualora si avesse la presenza di multipli e sottomultipli ci si troverebbe di fronte non più ad una "semplice" monetazione imitativa ma ad un vero e proprio sistema monetario, il che sembra incompatibile con la realtà economica delle popolazioni artefici delle monete di cui stiamo parlando. Già, le popolazioni: per quanto queste monete vengano normalmente inserite in quel miscuglio a cui viene affibbiata l'etichetta di comodo di "celtiche dell'est" o "celtiche danubiane", le popolazioni che le hanno emesse coi celti avevano poco a che vedere, se non alcune relazioni di vicinato. Si tratta in effetti dei Geto-Daci (termine a sua volta un po' generico), i cui pronipoti troviamo raffigurati sulla colonna traiana. Ma i cloni? E' vero, ai cloni non ci siamo ancora arrivati. Andava prima delineato un po' il contesto. Ci arriveremo.
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  45. Tutto in effetti condivisibile e vediamo se altri vorranno commentare e aggiungere altro.... la scelta della Regina al rovescio e con che raffigurazione !!, il fatto che siano poche quelle conosciute e in buona conservazione, il fasto e la ricchezza della coniazione ci portano più sul celebrativo, ostentativo, emissione ricordo più per pochi che per tutti. Nel contempo è anche giusto ricordare quanto dice lo storico M. Cremosano riportato anche sul Crippa nel suo " Memorie storiche milanesi dell'anno 1642 al 1691 " che parla di beneficienza per le parrocchie e quindi in tal caso probabilmente ci dovrebbe essere stato un certo uso da parte degli utilizzatori e forse una usura maggiore delle stesse arrivate a noi. C'è anche da dire che comunque ci sono due varianti conosciute una con GVBERNAN, una con GVBERN, una variante col DVCIS invece del DVC, nel CNI e nel GNECCHI viene riportata anche una ulteriore variante con due globetti all'esergo, il Crippa però ritiene di non averne visto uno così e lascia aperto per questa variante a ragionevoli dubbi. Quindi anche queste piccole varianti potrebbero far pensare a un quantitativo di coniazioni, anche se effettivamente non conosciamo i numeri, forse neanche poi così limitato, d'altronde lo stanziamento finanziario per l'avvenimento fu ragguardevole comunque a quanto viene riportato.
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  46. Vediamo se riesco a stimolare in voi qualche ulteriore riflessione :blum:......, l'emissione è indubbiamente rara, almeno da quanto si vede nelle aste, nel contempo però le Civiche Raccolte di Milano ne hanno ben 4 esemplari , 3 con GVBERNAN, 1 con GVBERN e anche in buona conservazione. Questo potrebbe farci pensare sempre più a una emissione limitata anche numericamente, emessa solo in quel contesto specifico, che magari venne anche usata come moneta corrente, ma magari visto il pezzo pregevole e il ricordo dello stesso magari anche conservata e questo spiegherebbe anche la buona conservazione dei pezzi. Quindi anche voi sareste per una emissione speciale ? L'altra particolarità è la comparsa sulla moneta del nome con tanto di carica del Governatore Caracena, anomalia credo anche questa, il Caracena si battè per questa coniazione, la volle e forse volle anche il suo nome come merito dell'iniziativa. Le analogie e i confronti con i busti del Filippo IIII di quest'epoca napoletani possono essere un ulteriore spunto come anticipato già nel mio primo post, certamente il pezzo ha una dovizia e precisione di particolari, non comune nella monetazione milanese dell'epoca, basta guardare le corone, gli stessi tratti di Filippo IIII, baffi, pizzo, il colletto, e ancor di più lo si nota nel busto di Maria Anna, sempre coronata, una veste riccamente ornata, collana, gioielli, la testa coronata ornata da lunghe piume. In un certo qual senso si opera per una emissione di prestigio, volutamente da esibire e sorprendere, fattura e iconografia precise, il tutto rientrerebbe nell'aver fatto un pezzo speciale per una occasione speciale....
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  47. Ciao, e benvenuto nel forum. Le medaglie che hai postato NON sono emissioni ufficiali, ma presumo coniazioni di ditte private, a maggior ragione lo sono i "francobolli". L'aspetto artistico delle medaglie non è eccelso, non ci fosse inciso il nome del papa, non sarebbe semplice l'identificazione, sopratutto per Giovanni XXIII..... Il valore economico, essendo le medaglie d'argento ( si notano i punzoni) dovrebbe essere quello del metallo o poco più. saluti TIBERIVS
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  48. Riusciate a inviarmi il link della discussione dove avete già trattato questo gettone??:) Ho provato a cercare ma non ho trovato nulla.. :(
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  49. Qualcuno sa interpretare correttamente la legenda " Miliarium Saeculum" ?
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