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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/18/14 in tutte le aree
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Tutto vero. Tuttavia io personalmente trovo assai riduttivo, per non dire ipocrita, negare che ciascun collezionista confidi intimamente di non buttare via il denaro collezionando monete, almeno nel lungo termine. Che non sia (o meglio non debba essere) l'obiettivo principale di una collezione siamo tutti d'accordo. Che il ritorno sperato nel tempo di una spesa per una moneta, sovente importante e frutto di sacrifici, non conti nulla non ci credo ma neanche se viene giù Giove a raccontarmelo!8 punti
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Ciao sono tornato da non molto dal mio solito giro in Turchia, (quest'anno i Km sono stati 5088) e la cosa che continua a stupirmi è la cura che hanno per i loro siti archeologici e per la loro valorizzazione, questa valorizzazione comincia dai bambini più piccoli,per esempio a Mardin al museo archeologico era allestita una ludoteca archeologica che oltre ai vari libri c'erano due conii ad uso dei bambini con tanto di tondelli in piombo da far coniare, e i coni non erano di fantasia ma riproducevano due monete artuchidi della stessa Mardin, il tutto era completato da varie schede di monete sempre di Mardin, all'esterno era allestito un campetto molto curato per poterli far giocare agli archeologi, con pannelli raffiguranti i popoli che si erano succeduti in quei luoghi. A volte ci vuole poco per attirare l'attenzione e la curiosità di grandi e piccoli, facendo crescere questi ultimi con il rispetto e la considerazione dovuta al patrimonio culturale che ci è stato lasciato. Vi posto le foto dei coni e del giardino. Silvio6 punti
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Spero che avro' modo di conoscere molti Lamonetani, mi raccomando non mancate!! Ad oggi l'hotel che dispone di 80 stanze e tutto prenotato per il convegno e cio' e segno di un gran successo!!! Grazie mille a tutti. Il segretario CNP Antonio Rennella5 punti
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Qualcosa di molto molto simile, se non di migliore, lo si sta facendo nella mia città, Salerno, al Museo Archeologico Provinciale, sito nella metà di un ex quadriportico di un importante convento benedettino medievale (dico ex quadriportico perchè Napoleone lo divise per farci passare una strada e rese la chiesa, per alcuni decenni, un teatro). Va precisata però una cosa: il cambio di rotta nella gestione e nel numero di visite del Museo, uno dei principali della città insieme al Museo Diocesano che custodisce il più importante ciclo di avori medievali al mondo, c'è stato circa un anno fa, con la riapertura al pubblico dopo i lavori di restauro e ristrutturazione dello stabile, che unisce all'antichità del complesso (che peraltro ingloba parte del palazzo della regina Margherita di Durazzo) un interessante design anni '60 ispirato allo stile del finlandese Alvar Aalto. E sapete perchè? perchè il museo è stato finalmente tolto dalle manacce della mala gestio pubblica ed è stato dato in gestione a una associazione di giovani volenterosi e di grande esperienza e competenza nel settore che lo hanno reso un museo vivo, attivo, interattivo, aperto ai più piccoli e che si anima con tantissimi eventi, proiezioni, rassegne, concerti, gastronomia, opportunità varie..ad esempio c'è un pacchetto di offerte che fa si che i più piccoli possano festeggiare il proprio compleanno anzichè in una ludoteca, lì al museo dove sono seguiti dai responsabili e possono appunto giocare agli archeologi, ai ceramisti, agli "zecchieri" ecc ecc. Ovviamente anche le visite delle scuole sono aumentate esponenzialmente. Questi giovani ci sanno fare, hanno fatto studi indirizzati all'ambito dei beni culturali e della loro valorizzazione, hanno compiuto esperienze formative e lavorative all'estero, anche all'UNESCO, si sono aperti al mondo ed hanno capito come si tiene una struttura pubblica, un luogo di cultura, un museo..e lo si fa diventare non solo visitato da flussi ingenti di persone, ma anche redditizio!!! Vi allego qualche foto, che ho preso random dalla pagina FB ufficiale del museo, dei laboratori didattici per i più piccoli. Questo il link alla pagina: https://www.facebook.com/MuseoArcheologicoProvincialeDiSalerno4 punti
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Capisco che qualcosa non torni... vedi il margine medio di un commerciante si aggira tra il 10 ed il 15 % (parlo di monete) esso aumenta paradossalmente con monete di media o scarsa qualità che ovviamente abbondano sul mercato ed è quindi più facile acquistare in lotti/blocchi a prezzi particolarmente vantaggiosi. Il margine si riduce drasticamente per monete di alta qualità di più difficile reperibilità...a volte anche solo un 5-8%, ovviamente in questi casi gli importi sono generalmente maggiori. La forza del commerciante, che come detto si rifornisce sul medesimo mercato aperto anche al collezionista(consumatore finale), nello spuntare prezzi che gli permettano un margine di guadagno risiede nel considerevole impegno di capitali profuso nell'attività. Un commerciate che si rispetti impegna nell'acquisto di materiale tra i 200 ed i 500 mila euro (senza contare strutture tipo negozio eventuali dipendenti ecc ecc - parlo proprio di acquisto di merce pura). Pertanto acquista in continuazione ( altrimenti non campa) da tutti, privati collezionisti che si disfano della collezione/raccolte /accumuli, eredi, gente che si ritrova trova in casa materiale ma non colleziona, altri commericianti ecc. ecc. tanti commercianti vanno anche alle aste e comprano in concorrenza con i collezionisti perché interessa qualche pezzo (particolarmente raro o bello o anche per lotti) o perché vanno su commissione di altri collezionisti o commercianti... Quindi facendolo a livello professionale instaurano una rete di contatti che con tanto tempo ed impegno di soldi dopo un po' comincia a dare i suoi frutti... facendo dell'imprenditore una sorta di punto di riferimento per tutti cioè sia per chi compra che per chi vende. Tornano ai margini di guadagno che credo sia l'argomento che meno fa dormire la notte alcuni collezionisti, sappiano questi che i profitti sono nella percentuale di cui sopra decurtata ovviamente di tasse e spese (infatti si parla della grande categoria dei beni usati con relativo regime fiscale dell'iva sul margine) pertanto, concludendo, il profitto deriva essenzialmente dalla quantità di merce che il commerciante riesce a piazzare più che dal margine derivante dalla vendita del singolo pezzo. In qualità di collezionista ringrazio che sia così poiché questo meccanismo permette alla mia collezione di mantenere il suo valore o anche di incrementarlo nel tempo perché se così non fosse al momento della vendita ti sentiresti rispondere che se ti interessa di danno il 15-20% di cosa hai pagato altrimenti non c'è problema tanto domattina arriva un container dalla Cina contenente alcune migliaia di pezzi nuovi e più belli rispetto al mio che è usato e vecchio (ipotesi di mercato all'ingrosso legato ad una produzione industriale massiva di beni = a disponibilità quasi illimitata e conseguente facilità di approvvigionamento in grado di soddisfare qualunque domanda...non so se mi spiego...) ...adesso Ti torna qualcosa in più?4 punti
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FATTORE ETA' Io ho 43 anni... Non mi vergogno a chiedere alla cassa di un negozio se può dare un'occhiata alle monete ; ovviamente non lo faccio quando c'è afflusso o quando l'addetto è pieno di cose da sistemare. Il timore di come ci possano percepire gli altri potrebbe al massimo essere un problema per loro : a me è del tutto indifferente, non faccio nulla di male e di cui dovermi vergognare. Per esperienza posso affermare che quasi tutto dipende dal modo in cui si pone la richiesta e ci si presenta; spontaneità, sincerità e rispetto ( sembrano cose ovvie, ma purtroppo oggigiorno nemmeno queste lo sono) hanno sempre trovato accolte queste mie strane richieste. E' vero, talvolta non è andata, ma dipende anche, e lo dico senza cattiveria, dal livello culturale del nostro interlocutore : non tutti capiscono che esistono hobby.... RISCHIO CONTAGIO Mi è già accaduto in due casi di contagiare qualcuno nella ricerca delle monete ; come giustamente riportato qui sopra, ci resta comunque la seconda scelta, che è sempre meglio di zero ; poi, sempre in caso di contagio, restano due favori : 1) con il contagiato si possono avviare scambi ; 2) l'interesse verso il collezionismo di monete, il giro che ruota intorno ad esso e, mettendoci un pochino di venalita', le quotazioni crescono proporzionalmente al numero degli appassionati ed alle loro richieste. PARLO DI ME Da due anni sono senza lavoro e vivo cogliendo e singole occasioni di guadagno che mi si propongono; questo ha bloccato la mia disponibilità alla spesa per acquistare monete ; da qui il mio interesse è stato dirottato sugli euro: soprattutto mia moglie lo vede come una sorta di risparmio, essendo comunque denaro spendibile ( e qui vado in pericolo, perché lei possa spendere gli euro da me raccolti deve prima acquisire lo status di vedova... ). La ricerca di nuove fonti dove poter trovare qualcosa di più è per me diventato un divertimento, una sfida, un pochino come un sportivo ha cerca di migliorare i suoi tempi. Non vi dico da un paio di settimane a questa parte che pubbliche relazioni sto facendo per arrivare in un certo posto dove girano tante, tante, tante monetine...4 punti
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Un saluto a tutti gli utenti del forum, colgo l'occasione per salutare e ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato, ascoltato, e tanto ancora, sperando doi essere stato utile a qualcuno pure io. 10 anni, sembra ieri che mi sono imbattuto nel forum e mi sono iscritto. Ho conosciuto nuovi amici e ho scambiato opinioni, ho fatto molti scambi, ho partecipato a una "razzia" e ho imparato molto. Pochi sono i miei interventi, preferisco ascoltare ( o leggere in questo caso) al contrario di altri, e se scrivo cercò di essere sicuro di ciò che dico. Spero di poter riesumare questo post tra 10 anni e auguro un buon forum abtutti. GRAZIE Alberto3 punti
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Infatti, prova a chiedere a chi ha acquistato il "Gronchi rosa" per tre o quattro milioni (lire) e cosa vale adesso. E' la storia, la cultura il vero investimento che aumenta con gli anni, se aumentano anche i soldi ben venga; ma i soldi non sono lo scopo primario del VERO collezionista. Faccio un esempio: un mio carissimo amico possiede il secondo decreto delle 1000 lire con matrice 09/12/1899 (parliamo di banconote) pezzo giudicato unico. Gli sono stati offerti tantissimi soldi, molti di più di quelli spesi per l'acquisto e la sua risposta è stata: "Se vendo la banconota mi rimane un buco vuoto, i soldi che prendo non servirebbero a ricomprarla perché non ce né un'altra, per cui me la tengo." Questo , per me, è lo spirito del VERO collezionista. Per passione non per denaro.3 punti
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Situazioni in cui si raggiungono buoni risultati, se non addirittura ottimi non sono poi così infrequenti nel nostro paese... non penso che la Turchia, piuttosto che altri paesi, siano davvero "i modelli" da imitare (vale sempre il principio dell' "erba del vicino è sempre più verde" unita all'inossidabile esterofilia di noi italiani) ... qui da noi esistono certamente esempi da non imitare, ma non buttiamoci così giù, non mi pare davvero il caso... :) L'Italia è stato ed è, e spero continuerà ad essere uno dei paesi più grandi... forse il più grande (non me ne vogliano i denigratori ad oltranza :P ). Il mio è un giudizio storico di largo respiro che abbraccia molti secoli, ovviamente... Certamente in tempi più recenti, la subalternità di tipo economico/finanziario rispetto ai moderni padroni del mondo, sta oscurando, specie alle nuove generazioni che vivono (+/-) di soli gadgets tecnologici, la enorme (sottolineo l'aggettivo) eredità del passato... senza la coscienza e conoscenza della quale non vi è futuro, ma nemmeno il presente.2 punti
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Queste sono invece altre foto del "laboratorio di coniazione", sempre per bambini...da degli stampi, facevano ottenere ai bambini la reimpressione di una faccia della moneta, per poi fargli compilare una specie di scheda descrittiva e farli, comunque, in un certo qual modo, avvicinare rudimentalmente alla materia. E pensare che, 5-6 anni fa, in una delle varie visite al Museo, per mostrarlo ad un amico di fuori città, trovammo una struttura deserta, con tre impiegati....di cui uno addormentato.....Basta poco, veramente poco, come da titolo della discussione ;)2 punti
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Sarebbe un ottimo spunto di colloquio però sarebbe meglio controllare e vedere se ci sono discussioni già aperte in merito al tema dove poter postare i propri link invece di aprire nuovi topic. Ti allego di seguito il posto dove poter caricare immagini simili. :good: http://www.lamoneta.it/topic/39444-orrori-di-conio/page-1702 punti
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Ciao che a certi collezionisti sta bene prendere fregature, che preferiscono avere un tondello bello da far vedere, anche se fatto il giorno prima, spacciandolo per antico, fregandosene completamente di quel che è la numismatica vera. Silvio2 punti
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Un mio amico , scherzando, mi chiede sempre: "Sai cosa c'è di più raro di una moneta rara?...Uno che la compra!".2 punti
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Il collezionismo numismatico non si fa per investimento. Se all'atto dell'acquisto pensiamo già al futuro ricavo abbiamo sbagliato settore. Io credo - e sono convinto che in tanti condividano - quando si acquista una moneta lo si fa perché ci piace, l'abbiamo inseguita, ecc.ecc. Per gli investimenti ci sono i lingotti, e altri prodotti finanziari.2 punti
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Mi sembra un articolo da giornaletto gratuito della metropolitana più che da Sole 24 Ore...2 punti
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Lista espositori al convegno numismatico partenopeo 26, 27 e 28 settembre Numismatica Salentina di Esposito (Tricase - LE) Numismatica Eugubium (Gubbio - PG) Numismatica Picena (San Benedetto del Tronto - AP) Numismatica Katane (Catania) Trinca Sante (Albano Laziale - RM) Hatria Numismatica di Christian Andreani (Giulianova - TE) Numismatica Moruzzi (Roma) Numismatica Felsinea (Bologna) Inasta (Repubblica di San Marino) Numismatica Pietro Paolo Testa (Pulsano - TA) Sergio Aiello (Napoli) Numismatica Straziota Michele (Casamassima- BA) Numismatica Mazzarino (Villa d'Agri di Marsicovetere PZ) Numismatica Cavaliere (Seregno - MB) Numismatica Lucio Raponi (Maiolati Spontini - AN) Numismatica Giacomo Valente (Varese) Numismatica Bassani (Ravenna) Numismatica Cavedoni MCN (Firenze) Numismatica Pratesi Luca (Siena) Numismatica Montenegro (Torino) Numismatica Rennella (Aversa - CE) Re Mida di Palladino Maria Dafne (Campobasso) Roman Phil (Roma - Napoli) Loris Zanirato (Torino) Nomisma SPA (Repubblica di San Marino) Libreria Classica Editrice Diana (Cassino - FR) Adolfo Modesti e Stefano Bertuzzi (Roma) Numismatica Eugenio De Angelis (Roma) Omnia Arte (Napoli) Vincenzo D'Amico (Nocera Superiore - SA)2 punti
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Grazie per tutti i pareri espressi secondo me la moneta è parzialmente rossa segni particolari e usura non ne vedo non sembra circolata ( a rilievi )anche se dei micro micro segnetti ci sono penso che un q.fdc ci possa stare spl/fdc mi sembra pochino! Comunque grazie per i pareri quando una moneta merita bisogna condividerla :-) !!1 punto
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Mi prenoto in Pullman solo per il ritorno, mi ricordate a che ora è previsto? Arrivando in treno alle 10.20 raggiungerò il museo direttamente dalla stazione e mi aggregherò al gruppo a visita iniziata. Ciao1 punto
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@r-29 Non sono un Moderatore, non posso farlo, ma Petronius ha già provveduto saluti TIBERIVS1 punto
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Le monetine messe da parte alle casse il più delle volte sono centesimi che non vengono ritirati come resto dai clienti. Succede non di rado. Bah... cose che comunque non capisco. E non lo dico da collezionista, ma come uno che mette le mani anche in una pozzanghera per raccogliere un singolo centesimino. D'altronde sono dell'idea che chi disprezza il piccolo non è degno del grande.1 punto
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La crisi o non crisi, certe monete non si svendono. E' del 1862, catalogata Rara e anche in MB o MB+ ha il suo fascino e il suo perchè. Non guardiamo troppo i cataloghi e pensiamo di dividere sempre la cifra per due...non è sempre così che và il mercato1 punto
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@@refero1980 hai fatto bene , per una cifra così irrisoria ti stai godendo due monete che ti piacciono :)1 punto
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Ok, aggiungo subito...e annuncio ufficialmente che il record di presenze ad un Incontro Lamonetiano è stato superato...evviva Napoli e il Convegno del Circolo Partenopeo...presenza record... :lol:1 punto
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Di tanti esagoni che mi sono capitati tra le mani, mai uno con il vecchio conio così in risalto. Veramente bello il primo esemplare.1 punto
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La commemorativa lussemburghese del matrimonio di fatta con millesimo 2012 ma emessa nel 2013...Sent from my Galaxy Nexus using Lamoneta.it Forum mobile app1 punto
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No, figurati, non me la prendo ;) In fondo è la stessa cosa che penso anch'io. Non ho fatto questa scelta tanto per il risparmio, quanto per una questione organizzativa / di tempi. Ho provato a contattare qualche mio fornitore di monete ma tutti mi hanno detto di non averlo disponibile, e di rivolgermi direttamente alla casa produttrice. Sarei voluto andare al Mercatino del Cordusio, ma io sono un po' fuori Milano, ed essendo molto preso con gli studi non sarei riuscito ad andare apposta a Milano di domenica. Quindi l'acquisto sarebbe slittato di almeno un mese. Comprarlo cartaceo via internet sarebbe invece stato un po' un problema, perchè poi con la consegna sarei stato incasinato, spesso a casa mia non c'è nessuno ecc.. Alla fine la mia scelta è stata un po' forzata ed è stata una scelta diciamo "temporanea", se più avanti mi capiterà l'occasione di trovare il libro "fisico" lo prenderò sicuramente, magari l'edizione del 2016, dato che credo che questa mia nuova collezione durerà molto (avendola appena iniziata) e procederà con molta calma (non essendo l'unica che sto portando avanti). Nel frattempo comincio a studiarmi qualcosina e a vedere come impostare la collezione :good: (e magari a imparare un po l'inglese! :rofl: )1 punto
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Te la prendi se ti dico che è una scelta che non condivido? :rolleyes: Capisco, e rispetto, il risparmio, ma come anche tu in fondo riconosci, non è la stessa cosa del cartaceo...nessun e-book ti darà mai l'emozione di sfogliare un libro. Con amicizia. petronius :)1 punto
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Non ho avuto personalmente in mano la nuova edizione, ma non mi risulta che Savio ci abbia più rimesso mano dopo il 2002. Riguardo al Cantilena, a me non piace molto: è estremamente sintetico pur contemplando anche la parte greca. Personalmente preferisco di gran lunga l'omonimo manualetto di Crawford o lo splendido volume di Panvini Rosati, "La moneta greca e romana", pubblicato dall'Erma.1 punto
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Il bello e' che io non riesco ad acquistarle.Mi dice "there are no items ecc ecc".Mah.... Ce l'ho fatta.Era dal cell che non me lo faceva fare.Infatti anche le altre volte lo feci dal pc.1 punto
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Felicissima di rivederla, l'aggiungo subito, salutala. Nessun problema, l'aggiungo subito, ciao a presto. Ok, lo aggiungo solo per la visita... Ok capo... :rofl: . Allora il sig. Arnone e cugino li lascio solo per la visita, devo fare anche un'altra modifica che mi è stata richiesta via Facebook. A presto, Giò1 punto
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Interessante ciò che ci dice l'amico Arciduca :) Una cosa mi domando: spesso nelle casse di esercizi pubblici vedo una o due monete appoggiate e nettamente separate dal resto del contante :P mi sono sempre domandato come mai (spesso pezzi da 2 o 5 Centesimi) :P a volte riesco a vederne il lato nazionale (e non sembrano di certo rarità) ma il più delle volte sono girate verso il lato comune, quindi non riesco a capire... le conserveranno per qualche collezionista? :P1 punto
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per me si tratta di un cratere lunare ?? :) a parte gli scherzi pure a me sembra un denaro di lucca1 punto
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Min_ver hai ragione. Quello che ho detto sopra è più o meno quello che dici tu. Il collezionista compra ma non butta via i soldi. E' logico che intimamente spera che i soldi spesi vengano rivalutati. Questo credo sia l'aspettativa di tutti. ma non è lo scopo principale. Altrimenti non ci chiameremo collezionisti ma commercianti. Definivo VERO collezionista e presumo tu lo sia, colui che acquista e non pensa in primis al guadagno futuro. Se ci sarà un guadagno, molto probabilmente, lo avranno i nostri figli oppure noi se smetteremo di collezionare e vorremo realizzare per i più svariati motivi. Non siamo tanto sciocchi da buttare i soldi per il gusto di buttarli.1 punto
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Grazie, Burkhard. ;) Una nota circa lo scellino 1937 con la retromarcia scozzese. Quando stavo fotografando e ho notato il punto dopo la data (1937.). Secondo le autorità è lì per "equilibrio", ma ero curioso di vedere che 1937 inglese inversa scellino seduta accanto ad essa non era il punto dopo la data (1937). Hmm. L'incoerenza è... sconcertante. Ma devo dire che mi dispiace vedere questo thread spostato nella sezione "Monete estere". Pubblicando in Piazzetta speravo di posare il predicato per una discussione di tutto il Forum del modo monete o conservare—o non mantengono—loro significato nel tempo. Da una prospettiva più ristretta, tuttavia, la reale possibilità di sottrarre la Scozia dal Regno Unito—e dalla monetazione britannica—sembra abbastanza incredibile per me. (E di Elisabetta ottica, riceverei supponendo, molto traumatico. Abbastanza così, ho pensato, a distruggere la sua salute, e alla fine il Regno il cui inizio è simboleggiato da questa ’53 corona.) Immagino che vedremo, domani. v. ------------------------------------------------------------------------ Grazie, Burkhard. ;) One note about the 1937 shilling with the Scottish reverse. When I was photographing it I noticed the dot after the date (1937.). According to the authorities it’s there for “balance,” but I was curious to see the 1937 English reverse shilling sitting next to it had no dot after its date (1937). Hmm. The inconsistency is…puzzling. But I do have to say that I’m sorry to see this thread moved to the “Foreign Coins” section. By posting it in the Piazzetta I was hoping to lay the predicate for a Forum-wide discussion of the way coins either retain—or do not retain—their meaning over time. From a narrower perspective, however, the real possibility of subtracting Scotland from the UK—and from British coinage—seems quite unbelievable to me. (And from Elizabeth’s point of view, I’m comfortable supposing, very traumatic. Enough so, I’ve been thinking, to destroy her health, and end the reign whose beginning is symbolized by this ’53 crown.) Guess we’ll see, tomorrow. v.1 punto
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Ho bisogno di una bella dose di rotolini per riprendermi da questa astinenza di ritrovamenti soddisfacenti, perdonate la mia eurodipendenza...1 punto
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Grande Lorenzo proprio ieri rispondevo ad un mio amico che mi sta rifacendo il bagno il valore di una moneta è quanto uno è disposto ad offrire per acquistartela :hi:1 punto
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A proposito di separazioni forzose ma inevitabili: mi ricordo, se la memoria non mi inganna, un certo Mazzarò che diceva "Roba mia vieni con me"...1 punto
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Questo scudo non arriva assolutamente al BB, io non andrei oltre l'MB-BB o, volendo essere magnanimi, qBB. Lo scudo del '79 è tutto tranne che raro, soprattutto in questa conservazione. Una moneta di questo tipo vale sulla trentina di Euro come qualcuno ha già detto, poi, per carità, se ne possono spendere anche 5 di più se proprio si freme dalla voglia di acqusitarlo. Con 50 Euro però ci compri come minimo un mezzo grado di più.1 punto
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Ha fatto/fare il rame-nichel 50-cent, 1-, 2-, e 5-dollari circolare? Forse. Wikipedia—come osservato in precedenza—dice sì, occasionalmente. Dire catalogo Krause implica sì, da loro prezzi in un grado di EF (SPL), ed infatti ci sono pochi mintages in queste serie che possono essere interpretate come monete in circolazione—se imposta assemblato solo perché essi superano i quantitativi di zecca-sets. Posso solo dire che non ho mai visto nessuna delle Bahamas' in ottone e rame-nichel monete sopra 25-cents in gradi circolate. (Ma non sono mai stato alle isole, neanche). Forse semplicemente non rendono agli Stati in turisti tasche e borse, o forse lo fanno, come souvenir che i loro proprietari sono stati riluttanti a rinunciare. E se questa è la spiegazione, allora la realtà demografiche più severe (alcune) vi permetterà di sapere in un decennio o due. Vorrei potrei fare meglio per te, ma non so per certo. Hai altre domanda era veramente buono, uno meritevole di un lungo articolo: perché i britannici utilizzare monetazione patria in alcune delle loro colonie, ma organizzare una monetazione dedicata in altri? Accennerò solo pochi principi organizzativi (molto generale) che sospetto stipulato le determinazioni britanniche: 1) monetazione patria volle spesso essere utilizzato come un espediente temporaneo, fino a quando una via adeguata potrebbe essere tracciata; 2) monetazione patria sarebbe non essere adatto a zone dove il linguaggio ha presentato vera difficoltà; 3) monetazione patria sarebbe non essere adatto a zone che avevano un sistema stabilito proprie; 4) monetazione patria sarebbe non essere necessarie in colonie nei pressi di altre colonie britanniche con una monetazione dedicata proprie, che potrebbero essere usati preferibilmente; 5) monetazione patria sarebbe non essere utile nelle zone dove il sistema decimale è stato voluto. E ecc, ecc, come curare i differenziali di valuta (Australia, Nuova Zelanda e Figi negli anni '30, per esempio), o il desiderio di un dominio per maggiore autonomia, o come preparazione per i prossimi indipendenza di una colonia. Una domanda interessante, grazie per avermi fatto a pensarci. Divertimento! :D v. ----------------------------------------------------------------- Did/do the copper-nickel 50-cent, 1-, 2-, and 5-dollar circulate? Perhaps. Wikipedia—as you noted earlier—says yes, occasionally. Krause’s catalog say imply yes, by pricing them in an EF (SPL) grade, and indeed there are a few mintages in these series that can be construed as circulation coins—if only because they exceed the quantities of mint sets assembled. I can only say that I have never seen any of the Bahamas’ brass and copper-nickel coins above 25-cents in circulated grades. (But I have never been to the islands, either.) Maybe they just don’t make it back to the States in tourists’ pockets and purses, or maybe they do, as souvenirs that their owners have been reluctant to give up. And if that’s the explanation, then the harsher demographic realities will let (some of) us know in a decade or two. I wish I could do better for you, but I just don’t know for sure. You other question was a really good, one deserving of a long article: why did the British use homeland coinage in some of their colonies, but arrange for a dedicated coinage in others? I’ll just mention a few (very general) organizing principles that I suspect entered into the British determinations: 1) homeland coinage would often be used as a temporary expedient, until a proper path could be mapped out; 2) homeland coinage would not be well suited to areas where language presented real difficulty; 3) homeland coinage would not be well suited to areas which had an established system of their own; 4) homeland coinage would not be necessary in colonies near other British colonies with a dedicated coinage of their own, which could be used instead; 5) homeland coinage would not be useful in areas where the decimal system was desired. And etc., etc., such as curing currency differentials (Australia, NZ, and Fiji in the ‘30s, for instance), or the desire of a Dominion for more autonomy, or as preparation for a colony’s coming independence. An interesting question—thanks for making me think about it. Fun! :D v.1 punto
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