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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/20/14 in tutte le aree

  1. Buonasera a tutti, sabato 4 Ottobre 2014 alle ore 17,00, verrà presentato a Nepi, nella Sala Nobile del Palazzo Comunale, il Quaderno del Museo Civico nepesino: "ARCHEOLOGIA E STORIA A NEPI" A cura del dott. Francocci Stefano ed edito dalla Casa Editrice "Dadive Galeb Editore". Il quaderno comprende l'estratto delle Conferenze che si sono tenute nel 2013/2014 a Nepi, organizzate dal dott. Francocci, nella Sala Nobile del Palazzo Comunale, delle quali ora vi fornisco l'Indice: Indice Presentazione, Pietro Soldatelli 7 Nota introduttiva, Stefano Francocci 9 Abitare nel Medioevo: l’esempio delle case con portico in area laziale, Elisabetta De Minicis 11 La Rocca dei Borgia: studio storico di una stratigrafia complessa, Gloria Galanti 22 Le ceramiche medievali e rinascimentali di Farnese, Luciano Frazzoni 51 Bernardo Accolti “l'Unico” a Nepi, Stefano Francocci 69 I Farnese, il Giglio e le monete, Marco Gugliemi 83 Il palazzo Celsi a Nepi, Sara Nelli 94 Spunti per una storia araldica dei Farnese, Maurizio Carlo Alberto Gorra 112 La Madonna di Costantinopoli nella chiesa di San Giovanni Battista a Nepi, Giorgio Felini 126 Domenico Torti, pittore “accademico” da riscoprire, Ferdinando Buranelli 137 Tavole a colori 161 Come potete vedere il Quaderno contiene anche le Conferenze di due nostri amici: Maurizio Carlo Alberto Gorra e Marco Guglielmi. La pubblicazione ha un costo di 15,00 €, se siete interessati contattatemi. Buona serata a tutti. Giò P.S.-Aprirò tra poco una discussione in Segnalazioni Mostre, per chi volesse intervenire alla presentazione, siete tutti invitati. Giò indice_19_settembre (1).pdf
    3 punti
  2. Ho finito finalmente dopo una settimana impiegando 2 orette al giorno il mio monetiere, fatto di misura apposta per stare in banca. .. il bello che ho fatto tutto compresi i vassoi, che fatica trovare il velluto blu nella mia zona... comunque i vassoi sono su misura per tipologia 2 per gli scudi possono contenere 10 scudi ognuno, uno per le 2 lire per 12 pezzi, uno per l'una lira da 21 pezzi e il fondo rivestito in velluto che può contenere altre monete. .. mi piacerebbe avere anche degli ori da riporvi -_--_-
    3 punti
  3. Emi stavolta bonariamente ti correggo :) I rovesci degli scudi di VE2 hanno 4 caratteristiche specifiche da valutare quando se ne analizza la conservazione: 1. I nodi Savoia sopra il valore; 2. I nodi Savoia attorno allo Stemma; 3. Le gemme alla base e sopra la base della corona; 4. Le foglie In questo esemplare tre elementi su quattro sono all'80% del rilievo originario. Da cui il R non può essere valutato BB+ ma appunto qSPL :)
    3 punti
  4. Un amico collezionista mi ha fatto una giustissima osservazione, che sembra sia sfuggita a tutti. Se guardiamo bene il pezzo illustrato al post # 23 notiamo che la legenda dell'etnico è ALAESA (in lettere greche). Il che è semplicemente un assurdo epigrafico…. Infatti il vero nome della città, in greco, era ALAISA, con la vocale I al posto della E. Solo in piena epoca romana, grosso modo nel I secolo a.C., il nome passa al latino HALAESA. Quindi solo allora cambia la terza vocale. Dal momento che i greci pronunciavano la prima A in maniera semiaspirata, i Romani hanno reso graficamente in latino tale particolare suono anteponendo la semispirante H. La moneta in esame, con testa di Kore /Toro e delfino, chiaramente imita i bronzi con simile rappresentazione che devono risalire al periodo agatocleano e quindi alla fine del IV secolo a.C. (massimo inizio III secolo a.C.). Ancora al tempo della seconda guerra punica, e quindi alla fine del III secolo a.C., l'etnico della città era sempre ALAISA. Se è saltato fuori un etnico scritto con ALAESA (in greco) significa semplicemente che il falsario (o, meno probabilmente, il restauratore-bulinatore), che normalmente non ha adeguato background scientifico e culturale, si è sbagliato! Ovviamente, da questo punto di vista, la certezza puo essere fornita solo da un esperto epigrafista di iscrizioni in lingua greca. So che il famoso Castelli, principe di Torremuzza, si era occupato di epigrafi ad Alaisa e da un lavoro pubblicato di Crisà su questo studioso riporto un brano: C'è sempre la I e non la E…. e non credo che il problema cambi passando a una ipotetica diversa Alaesa, in provincia di Catania. In ogni caso la moneta esiste e nei pochi pezzi autentici la modesta conservazione rende impossibile la lettura delle lettere originali. Questo è uno degli ennesimi esempi su come un falsario o un bulinatore possa arrecare gravissimi danni a una corretta interpretazione di una rara emissione.
    3 punti
  5. Negli ultimi mesi di ricerche, cioè da quando mi sono iscritto a questo benedetto forum, la passione ha subito un'intensificazione preoccupante, dovuta come sempre all'aumento delle conoscenze, e ho così cominciato a mettere comunque da parte anche le monete di una certa rarità che non sono obiettivo della mia collezione e i doppi. Ora che si sono fatte un piccolo mucchietto di un centinaio di monete in esubero ho cominciato a chiedermi perché alla fine le tenga, e mi sono ovviamente risposto: "beh, ma per gli scambi, no?". Ho quindi cercato la sezione scambi e ho cominciato a spulciare i vari post, pochi quelli dedicati alle circolate in realtà. Individuati quelli che facevano per me ho mandato qualche messaggio, e oggi che ho una mezz'ora libera ho steso i relativi elenchi di "ce l'ho - mi manca". all'atto di inviare le richieste mi sono fermato davanti a due difficoltà. La prima, non so come ci si regoli a scambiare monete di diverso taglio, stato di conservazione, tiratura ed effettiva rarità, quindi non so cosa chiedere in cambio delle monete altrui. Ogni indicazione è benvenuta. La seconda, decisamente più impegnativa: voglio davvero scambiare monete per completare la mia collezione? Pochi giorni fa avevo scritto in un post di un ritrovamento così: "Un piccolo tuffo al cuore, ogni volta che mi capita in mano una moneta di cui non riconosco nemmeno la figura e devo capire persino di che nazione è...", ed ogni volta che do un'occhiata alla mia collezione e ne rimiro i buchi vuoti pregusto il momento in cui sfogliando un rotolino o spulciando il resto nel palmo della mano ne salterà fuori una. Per questo motivo non considero di acquistare monete nei negozi di numismatica; al più le reperisco personalmente (cioè fisicamente, di persona) alla fonte quando vengono emesse (vedasi le filiali della Banca d'Italia quando escono i commemorativi), oppure me le faccio acchiappare da amici e conoscenti nei paesi d'origine, ma insomma tutto deve riportare ad un mio rapporto personale e/o alla casualità del ritrovamento. Gli scambi sono la linea grigia che delimita i due campi: alla fine le liste degli altri appassionati sono elenchi fissi che tolgono il gusto del ritrovamento casuale, e in questo non sono molto diverse dal listino prezzi di un numismatico; non si paga con il vile denaro ma con il frutto di propri ritrovamenti e questo è invece un fatto positivo, ma alla fine sempre uno scambio commerciale è; la propria collezione si completa in un attimo in maniera meccanica, a blocchi interi, senza fissare su di sé il segno del legame con la memoria dei singoli ritrovamenti che fanno per me il vero piacere della faccenda: "questa l'ho trovata al bar dell'università mentre aspettavo di dare l'esame di diritto privato; quest'altra invece pensa un po' me l'ha data di resto un ferramenta che si scusava di riempirmi le monete di spicci perché aveva finito i cinque euro, e questa qui viene dalla vacanza a Creta dove avevo conosciuto Apollonia... ah, Apollonia... e invece questo viene da un rotolino che avevo avuto dalla collega di mia sorella che lavora in banca, pazzesco che chiedendole di recuperarmi i rotolini le avevo detto che cercavo proprio quella da mesi, e al primo colpo eccola lì!" Eccetera. Ora, la questione è: meglio godersi tutto il lato romantico/rock della collezione di circolaNti (che è cosa diversa che collezionare circolaTi) e rischiare di rimanere più o meno per sempre senza le monete più rare, oppure sapere di poter giungere in tempi realistici a rimirare la perfezione della propria collezione completa? E se decido di non scambiare monete e di continuare a dannarmi l'anima fra richieste di piccoli cambi ai commercianti e caccia serrata ai rotolini bancari con relativo onere del cambio degli scarti, che cavolo me ne faccio delle tante monete comunque rare che però non mi interessano oppure sono doppie (e triple, e quadruple, e...), ma a cui ormai proprio perché le ho ritrovate io sono in qualche maniera affezionato, quindi di mettermi a spenderle non se ne parla nemmeno? Eh... vedi quanto è pericoloso mollare il colpo il sabato pomeriggio e rilassarsi davanti al pc con una buona tazza di tè verde a portata di mano... :blum: :help: :lazy:
    2 punti
  6. Ed ecco l'esemplare recentemente entrato in collezione. Presenta un piccolo colpo al bordo, ma fortunatamente ha dei rilievi interessanti. A voi le valutazioni.
    2 punti
  7. Bella medaglia che al R/ rappresenta gli stemmi dei papi da Pio XI (a ore 7) fino a Francesco (ore 6) procedendo in senso orario.
    2 punti
  8. Buongiorno a tutti! Vorrei innanzitutto ringraziare Mario (dabbene) per il suo bel messaggio! Mi ha fatto piacere leggerlo! Che dire, personalmente ho una buona esperienza di forum, in particolare di carattere naturalistico... sono biologo di professione e per passione mi occupo anche di paleontologia e botanica, per cui la tassonomia e la classificazione con tutta la precisione, il rigore e l'attenzione ai minimi dettagli che ne consegue sono il mio pane quotidiano, e da quello che ho capito mi torneranno sicuramente utili e indispensabili anche in questo campo della numismatica, dove lo stile delle lettere, la forma del contorno del campo, ecc. consentono di classificare un denaro ad un periodo (tipo) o ad un altro. Mi sono finalmente letto tutta la lunga ed interessante discussione sulla Zecca di Asti, scaricando e stampando gli allegati, ma avendo un bimbo di appena 25 giorni in giro per casa (!!!) il tempo per fare qualunque altra cosa si riduce, seppur piacevolmente, a pochissimo (giusto quando dorme... forse nemmeno, come ora!) Ad ogni modo, trovo affasciante lo studio della monete coniate nella mia città, così come nelle zecche limitrofe della provincia di Asti. Mi scuso dunque per la fretta e approssimazione con cui ho voluto riassumere la storia della Zecca di Frinco, ma l'intenzione era principalmente quella di presentarne le monete che avevo trovato sul catalogo d'asta. Del resto avevo cercato negli Indici di Sezione del forum un link alla zecca di Frinco, che però non è presente, per cui non immaginavo che Sergio (sesino) avesse già pubblicato magistralmente l'intera storia di questa zecca, cosa che mi era venuto in mente di fare, ma alla quale ho dovuto rinunciare per ovvie questioni di tempo! Ma meglio così, dato che c'era già sarebbe stato un doppione! Complimenti dunque a Sergio per la pazienza di aver trascritto tutto quanto! Avrei ora alcune domande per gli esperti, e qui spero Mario e altri mi possano aiutare: Nella discussione sulla Zecca di Asti ho letto in alcuni interventi qualcosa del tipo: buona percentuale / quantità di argento. 1) Come fate a valutarla? C'è qualche metodo rapido per dosare l'argento presente nella moneta? 2) Per quanto riguarda il diametro delle monete, quando non è perfettamente circolare, magari ne manca una parte su un lato, come lo calcolate? Stima approssimativa di quanto doveva essere, o il maggiore/minore diametro misurabile per quella moneta nello stato in cui si trova? 3) Altra domanda invece per la stima del valore di una moneta.. ovviamente è legata alla rarità e stato di conservazione della moneta stessa, ma ci sono manuali aggiornati? Il M.I.R. e il Biaggi (che mi sono stampato) se non erro sono ancora il Lire e degli anni '90... c'è qualche catalogo più aggiornato? Giusto per capire se una base d'asta a cui magari parteciperò è adeguata al vaore di quella moneta o meno! 4) Vorrei poi sapere qualcosa del volume 12 del MEC Medieval European Coinage - Italia settentrionale, ho letto sul sito della Cambridge University Press che sarà disponibile a partire da febbraio - marzo 2015... ne sapete qualcosa di più? Oltre ai tre tipi del Matzke (primitivo - fattura genovese - nuovo denaro a croce piccola) sono previste delle sotto classificazioni all'interno dei tre tipi, un po' come nella pubblicazione Astensis? 5) Sempre in riferimento ai tipi del Matzke, che mi risulta piuttosto chiara e facilmente riconducibile dalle caratteristiche generali della moneta, quali sono invece i criteri che portano a definire un nuovo gruppo o una nuova varietà? 6) Ed infine un'ultima domanda, alla luce di una risposta di Mario relativa all'esistenza di vari denari astigiani non ancora descritti (inediti?) e non inseriti nella pubblicazione Astensis? E' in programma o c'è la possibilità in futuro di vedere nascere un aggiornamento di tale pubblicazione? 7) Le innumerevoli varianti presenti nei denari si riscontrano anche in altre monete (oboli, grossi, doppi grossi)? Il CNI riporta sicuramente meno varianti per gli oboli, grossi ecc., ma ci sono analogie di stile-tempo nei vari tagli monetari? Mi spiego meglio: i primi oboli coniati sono grezzi e con lettere come quelle dei primi denari? mentre oboli coniati nella seconda metà del 200 hanno analogie con denari di tale periodo? 8) Concludo con una domanda sulla pulitura - lucidatura delle monete? con quelle medioevali si fa? o si rovinano? Ve lo chiedo perchè il primo denaro che ho preso su Ebay (quello della discussione Asti, qui: http://www.lamoneta.it/topic/127530-asti/), appena ricevuto pesava 0,495 g., poi l'ho pulito con una garza e alcol etilico, è venuto via uno strato di sporco, scuro e opaco. Risultato: ora è lucido e splendente di colore argenteo, ma pesa solo più 0,485 g. Per pesare uso bilancina di precisione del laboratorio dove lavoro! ;) :D Spero di non essermi dilungato troppo... magari alcune domande vi sembreranno banali, ed eventualmente non consideratele. Dato che molte riguardano i denari di Asti, se non sono nella discussione giusta chiedo cortesemente che venga spostato questo messaggio magari in Zecca di Asti. Grazie e buona giornata a tutti! Luca
    2 punti
  9. Non ci sarà nessuna moneta "rara" nel 2014. Forse come ogni anno solo qualcuna speculata
    2 punti
  10. Penso che sia tutta colpa mia...la voce che le ricerco assiduamente si deve essere sparsa per il mondo...dando un valore aggiunto a queste monetine... :D :D Ciao
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  11. Hahaha, scusate! Colpa del t9... Volevo scrivere Genericamente! !! :-))
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  12. ...e infine: commemorativo finlandese!!! Dopo aver preso i rotolini di oggi mi sono andato a prendere un caffé e pagando ho chiesto di cambiare una decina di monete da un euro che erano avanzate da un rotolino in due euro. Il barista mi dice che ha solo un pezzo, me lo fa vedere e io cambio, meglio che niente. Mi avvio alla porta quando sento una signora che mi chiama: "aspetti!" Insomma, aveva sentito della richiesta e mi fa vedere quattro monete da due euro nel palmo della mano. Facciamo lo scambio e noto subito che due su quattro hanno il promettente luccichio delle monete nuove con la cartina estesa. Mentre esco comincio a spizzarle una ad una, lasciando le due sbrilluccicose per ultime e... Taglio: 2 euro commemorativo Nazione: Finlandia Anno: 2007 Tiratura: 1.970.400 Condizioni: BB+ Città: Gallarate (VA) Note:
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  13. Non parlo di autenticità delle monete postate. Non trovo convincenti i soggetti, parlo di estetica pura. Le monete di Vittorio Emanuele III sono rivoluzionarie proprio perché sono dei piccoli capolavori, per soggetto e incisione. Questa "Biga" sembra grossolana e approssimata. Negli anni precedenti sono stati prodotti dei modelli che sono a dir poco fantastici.
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  14. @@Ianva, da una ricerca da me effettuata, ne sul catalogo 2012 ne su quello del 2013 non viene riportata ne la tiratura e neanche la rarità della moneta, per quanto riguarda la quotazione a livello economico il catalogo krause della 40th edizione riporta 35 dollari.
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  15. Ciao a tutti. Vi scrivo perché ho bisogno di un aiutino. L'anno prossimo mio fratello compie diciotto anni e il regalo è già stato deciso; io però non sarò soddisfatto se non riceverà almeno una moneta. Il problema è questo: volevo prendergliene una d'effetto (e con d'effetto non intendo costosa, semplicemente bella da vedere e da avere); la mia scelta quindi era caduta su un dollaro morgan con lustro di conio trovato all'asta. Quì il problema.. Se lo è aggiudicato lui, per fortuna non gli ho alzato troppo il prezzo!! Ora la mia domanda è: su quale moneta posso ripiegare cercando di spendere una cifra sotto i 50€? Inoltre per personalizzare il regalo gli ho fatto una scatola in legno con interno in tessuto della quale posterò le foto appena la finisco, calcolata per ospitare una capsula quadrata 50x50 quindi la moneta deve starci sia in spessore che in diametro.. Ringrazio tutti coloro che vorranno aiutarmi nella scelta e sperando che mio fratello non legga la discussione vi auguro un buon weekend!
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  16. Al convegno di Riccione ho preso questi due "esagoni" Cosa ne pensate? Quali le principali differenze qualitative tra le due monete?
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  17. Salve a tutti, ho appena aperto una pagina su facebook, in cui postare foto e immagini a tema numismatico: le monete da sogno saranno le protagoniste! se vi interessa e volete rifarvi gli occhi, passate e lasciate un like! se volete, inviatemi i vostri pezzi da sogno e verranno certamente condivisi! Ovviamente, ripeto, sono bene accette tutte le foto con tema Numismatico! https://www.facebook.com/numismaticdreams Un saluto thomas
    1 punto
  18. Entrambi questi esemplari fanno parte della mia piccola collezione. Tutte e due le monete hanno, per ragioni decisamente opposte, il loro fascino. Ognuna, indipendentemente dalla sua conservazione racconta qualcosa di se. La prima ha svolto appieno la sua funzione, è passata di mano in mano, ha assolto allo scopo per il quale è stata ideata, essere spesa. La seconda è stata tesaurizzata e penso abbia visto poche mani. Non voglio prendere in considerazione il loro valore economico, in questo momento non interessa. Voglio invece soffermarmi sulla capacità che ha la prima e la seconda di raccontare e far ben leggere il lavoro fatto da Romagnoli e Motti. Già di suo la "Biga", a mio avviso non è una delle meglio monete di Vittorio Emanuele III, purtroppo se ne apprezza la bellezza, modesta a mio avviso, solo in conservazioni molto alte. Renato
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  19. Lo scorso agosto ho avuto modo di visitare Amburgo e Lubecca e, in un paio di negozi numismatici, facevano bella mostra di sé alcune monetine coniate da Amburgo nel periodo del Reich (dal 1870 al 1914). Tanto è bastato per farmi prendere dal desiderio di mettere in collezione un tondello amburghese :D anche se ho preferito cercare prezzi più onesti su internet. Durante questi anni i vari staterelli che avevano formato la Germania unita battevano moneta con una faccia comune (quella con l'aquila, la scritta Deutesche Reich, la data e il valore) e una faccia "locale". Le monete "personalizzate" erano quelle nei tagli da 2-3-5 marchi (argento), 10-20 marchi (oro). Gli spiccioli del valore da 1 marco in giù presentavano lo stesso rovescio e lo stesso diritto. La maggior parte degli staterelli aveva un sovrano (re, duca, granduca) e di conseguenza sulle monete compariva il profilo del sovrano. Alcuni emittenti, però, facevano eccezione e preferivano mostrare il loro stemma: tra queste Amburgo, città-stato che da secoli si fregia del titolo di "Città Libera e Anseatica". Con questo appellativo Amburgo batteva le proprie monete, coniate nella zecca che è attiva ancora oggi. Lo stesso succedeva per le monete coniate durante negli anni a cavallo tra XIX e XX secolo dall'altra città-stato anseatica, Brema. Vi presento questo pezzo da 3 marchi del 1909. Nella faccia "locale" presenta lo stemma di Amburgo, tuttora usato, e l'indicazione "Freie und Hansestad Hamburg", ossia "Città Libera e Anseatica di Amburgo). La faccia comune mostra l'aquila tedesca. Nel taglio è scritto, in incuso, "Gott mit Uns" Questo lo stemma di Amburgo "a colori", presente sulla facciata del Municipio La bandiera di Amburgo
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  20. @@Cacasenno, L'usura dovuta alla circolazione è molto evidente perciò la tua moneta è complessivamente qBB
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  21. Personalmente non mai visto una moneta di questo tipo, ho verificato nel volume Le Monete di Milano " dalla dominazione austriaca alla chiusura della zecca dal 1706 al 1892 " edito dal Crippa, che per questo nominale coniato sotto Francesco I d' Asburgo-Lorena ( 1815-1835 ) come già detto non esiste l' anno 1828. Gli anni di coniazione sono 1822 (CRIPPA 12/A e 12/B) e 1834 (CRIPPA 12/C), non sono presenti note che riportano la presenza di falsi con data 1828.
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  22. E se fosse il nonno? Nel 1866 il direttore della zecca di Napoli era un tale Winspeare. Io penso che nessuno mai si sarebbe sognato di conferire nei primi anni del regno sabaudo una medaglia con le firme dell'ufficiale di zecca di trent'anni prima. ..... nel pieno della carica borbonica.
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  23. Salve, grazie a tutti delle risposte, questa la moneta vera Saluti Latino ;)
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  24. A ringrazià ti, carissimo Jagd! :good: Dal punto di vista medaglistico non mi esprimo, ma da quello araldico... ...è un colpo d'occhio meraviglioso! Bisognerebbe vedere la medaglia dal vero, ma penso che quei sette stemmi (1 cm. x 1 cm. cadauno?) siano riprodotti davvero bene. E immagino soprattutto che faccia parte di una serie di sette medaglie, una per ognuno dei papi rappresentati, visto che questa riporta dati e profilo di uno di essi...
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  25. Mi dispiace , ma non è argento, è nichelio e rame. Controlla se il bordo è rigato o liscio. Nel primo caso, se perfettamente rigato, vale di più.Ciao
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  26. :) non ho risistutto a meterlo....con quelli blasoni colorati e ricci di ditagli,che mi hanno fatto soridere....pensendo a un amico....... ^_^
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  27. solo alcuni ???? :)
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  28. Si esatto non sto in Italia!! Ok entro stasera cercherò di fare una foto
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  29. queste non arrivano sicuramente al BB,
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  30. Ho aggiunto anche Cavaliere e Pratesi sia per la visita al Museo che per il pullman. Ora ho aggiornato tutto, per la visita siamo 55 persone al momento e per il pullman 28, abbiamo ancora molti posti...avanti tuttaaaa. Ciao Il record di presenze ad un Incontro Lamonetiano è stato superato...evviva Napoli e il Convegno del Circolo Partenopeo...presenza record... :lol: Mi ha detto Francesco che oltre a tutto ciò che hanno organizzato fin'ora ci sarà anche una sorpresa al tavolo del Circolo Numismatico Partenopeo. Rinnovo i miei complimenti a tutti i componenti del Circolo che stanno organizzando il Convegno, state facendo un lavoro magnifico... BRAVISSIMIIIIIIIIIIIIIIIII :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping:
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  31. @@providentiaoptimiprincipis @@Rex Neap Se può servirvi per contestualizzare la persona e la medaglia, posso dirvi che un tale Eliseo Fedele, nel 1866 (quindi ormai dopo l'Unità), era un allievo della Scuola di incisione del Reale Istituto Tecnico di Napoli. La Deputazione Provinciale di Napoli, infatti, nella seduta del 22 maggio di quell'anno, deliberò in favore dell'allievo - che era indigente ma che si era particolarmente distinto - una sovvenzione di 60 lire. Siamo dunque di fronte a un alunno che si era dimostrato particolarmente meritevole. Magari, in altre occasioni, meritevole di una... medaglia :) che, dopo l'Unità però, non poteva essere - nonostante le apparenze - Borbonica.
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  32. Ciaa @@NUMISMA_RE, dal peso e dal diametro, sembrerebbe un quadrante di Antiochia SYRIA, Seleucis & Pieria. Antioch. Trajan. 98-117 AD. Æ Half-Quadrans (11mm - 1.35 g). Laureate bust right / SC within laurel-wreath. McAlee 525-528. VF, brown patina. Rare.
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  33. La parte evidenziata a me sembra quel che resta del "braccio" della stella che arriva a toccare la lettera e che viene risucchiato (come si vede anche in altre parti della moneta) e non quindi una sbavatura con rialzo del metallo.
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  34. @@Luca1984 lui si riferiva al proprio euro estone con l'escrescenza sulla cartina, non all'euro austriaco smontato e rimontato :good:
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  35. Cavolo!!!efficienza tedesca!!!!😊😊😊
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  36. Buon sabato al Forum cambiando sovrano, lasciandoci alle spalle Carlo Alberto, e avvicinandoci all'Unità d'Italia, Vi propongo il marengo collo lungo con la più alta tiratura ufficiale dai Registri della Zecca, oltre 400.000 esemplari coniati, che si vede in tutti i convegni e che è assai comune. Forse un po' meno facile trovarla in questo stato di conservazione. I commenti, come sempre, sono graditi Un saluto M
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  37. Visto che questa discussione ha permesso di approfondire qualcosa su Alaisa Katana, colgo l'occasione per postare l'immagine, sufficientemente definita, di un nuovo e INEDITO esemplare, con testa di Kore a sinistra anziché a destra, grazie alla squisita cortesia di un vecchio collezionista straniero. Inoltre, particolare per nulla trascurabile, i bronzi simili emessi da Agatocle a Siracusa ha il toro cozzante, mentre in questo caso, ad Alaisa Katane, abbiamo il toro androprosopo stante (e questo dettaglio interessa a Taras per il suo studio su questa divinità). Purtroppo, per il modesto stato di conservazione, non è possibile leggere eventuali lettere dell'etnico, ma è possibile attribuire anche questa moneta, sconosciuta al Buceti, alla zecca di Alaisa Katane…. Peso g. 4,68 e diam. 17,5 mm
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  38. @@marco91, complimenti, mha... in pratica hai una falegnameria?
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  39. Concordo con @@elmetto2007.E' evidente la traccia di un appiccicagnolo a ore 12.
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  40. Taglio: 20 cent Nazione: Grecia Anno: 2005 Tiratura: 950.000 Condizioni: B Città: Milano
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  41. No...Mauro, questi sono dei punti fermi.......hai specificato correttamente Ferdinando II, ma non è detto che non abbia inciso anche i rovesci di Francesco I......si, non ci sono documenti, ma già dal 1825 troviamo la sua firma su una medaglia Borbonica.
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  42. @@dareios it... è vero ! riguardando bene ... anche la catena di Navarra pare non conforme... e nemmeno le legende che sembra riportino HISPANIARUM in entrambe le facce..... è da rivedere......con calma...!...............
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  43. Con Gabriele non c'è concorrenza, lui ha tutto e super, io non potrò mai eguagliarlo sugli esagoni, sono il suo pane quotidiano!
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  44. Al banchetto della Banca d'Italia non ho avuto gli euro tritati... però insieme al dépliant mi hanno dato una card plastificata lenticolare dove spiccano le nuove caratteristiche di sicurezza (identiche al nuovo 5 euro) ed un bellissimo segnalibro :)
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  45. Per rimanere sempre su Commodo, e in una fascia di prezzo simile, io preferisco l'esemplare sotto. Avrà anche un rovescio meno interessante, ma ha una bella patina verde autentica con inserti di cuprite. Mi trasmette piu' emozioni e senso di antico che non una moneta con una "non patina" e colorazioni periferiche che andrebbero verificate dal vivo.
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  46. Al convegno di Riccione di quest'anno, ho preso questo quartaro per sostituire quello che avevo prima, scambiato con una moneta napoletana. Non è bello come quello che avevo prima, ma mi pare che sia un'altro TOMAINVS. La foto non è riuscita granchè, perchè vista in mano la moneta è un'altra cosa. Pesa grammi 0.73 per un diametro di 14-15 mm. A voi i commenti per una esatta catalogazione.
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  47. Interessante discussione , credo pero' manchi un dettaglio importante : mentre un collezionista privato normalmente acquista monete di volta in volta in quantita' di uno / due / tre , pochi esemplari insieme , raramente di piu' , un commerciante numismatico in genere acquista le monete a blocchi , cioe' intere collezioni o parti di esse , cosi' facendo abbassa di molto il prezzo totale , rivendendo poi a pezzi singoli ricava il suo alto guadagno ; e il ciclo si ripete all' infinito , come giustamente detto le monete antiche non si riproducono ( falsi a parte ) quindi sporadici ritrovamenti a parte che vanno nei musei , quelle del mercato legale gira , gira sono sempre le stesse che passano di mano .
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  48. Infatti, prova a chiedere a chi ha acquistato il "Gronchi rosa" per tre o quattro milioni (lire) e cosa vale adesso. E' la storia, la cultura il vero investimento che aumenta con gli anni, se aumentano anche i soldi ben venga; ma i soldi non sono lo scopo primario del VERO collezionista. Faccio un esempio: un mio carissimo amico possiede il secondo decreto delle 1000 lire con matrice 09/12/1899 (parliamo di banconote) pezzo giudicato unico. Gli sono stati offerti tantissimi soldi, molti di più di quelli spesi per l'acquisto e la sua risposta è stata: "Se vendo la banconota mi rimane un buco vuoto, i soldi che prendo non servirebbero a ricomprarla perché non ce né un'altra, per cui me la tengo." Questo , per me, è lo spirito del VERO collezionista. Per passione non per denaro.
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  49. Thanks. I wasn't planning on buying it, but one of my other coins that served as a plate coin in his book has definitely been tooled so I was wondering about his reliability. It seems Buceti's is more of a "handbook" like Hoover's new series, which also depicts my tooled coin. The last Calciati I saw at auction was over 1500 euros I think. I've seen it go for higher, too. I'm still wondering if the E in ALAESA is a mistake on the part of the tooler or if it is evidence the coin is a forgery? Could ALAISA be the only legitimate inscription, as a good friend told me. Nick
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  50. Prima di passare ad altra tipologia, diamo uno sguardo al Draped Bust Dime dal punto di vista del collezionismo. Come tutte le monete statunitensi dei primi anni, anche questa è da considerare rara, sia nella versione Small Eagle che in quella Heraldic Eagle. Questo vale soprattutto per le conservazioni medio-alte, ma anche monete in bassa o bassissima conservazione possono comportare un impegno significativo per il collezionista. A titolo di esempio, un dime del 1797 in conservazione AG-3 (About Good-3), nella più rara variante con 13 stelle, è stato venduto, in un'asta del settembre 2011, per 2.013 dollari. Per capire meglio, questa è una moneta di quel tipo in conservazione AG-3, certificata tale da NGC...spendereste più di 2.000 dollari, oggi 1.540 euro, per una moneta in queste condizioni? In realtà, si può spendere anche di meno. La moneta in foto, presa solo a titolo di esempio (non ne ho trovate del 1797 in questa conservazione), è un più comune dime del 1796 con 15 stelle, che ha realizzato in un'asta di GoldberG, 805 dollari, poco più di 600 euro...si incomincia a ragionare e si può trovare qualcosa anche a meno, sempre in questa conservazione. All'altro estremo della scala, troviamo un dime del 1796 in conservazione MS-64, venduto nell'aprile 2012 per 40.250 dollari. Cifra comunque ben lontana da quello che dovrebbe essere il record (il condizionale è d'obbligo, potrei non essere al corrente di realizzi recenti) per un Draped Bust Dime. Un esemplare del 1804, nella rara variante con 14 stelle al rovescio, in conservazione AU-58 (niente di eccezionale, quindi) è stato aggiudicato, in asta Heritage del luglio 2008, per la bellezza di 632.500 dollari Nella stessa asta, da segnalare anche un dime del 1797 con 13 stelle, aggiudicato in conservazione MS-65 per 402.500 dollari. petronius
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