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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/23/14 in tutte le aree
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Beh, insomma... A prescindere dalle qualità letterarie, inarrivabili, gli anni per Dumas, nel secondo capitolo delle avventure dei Tre Moschettieri, non sono dieci, ma venti...Vent'anni dopo. E anche i moschettieri, come ben sappiamo, erano quattro, e non tre Io invece sono solo, e sono qui, dieci anni dopo...era il 23 settembre 2004 quando mi sono iscritto al forum. All'inizio, lo confesso, ero scettico. Avevo scoperto il forum un paio di mesi prima, grazie a un articolo pubblicato in luglio su Cronaca Numismatica, che voglio riproporre in allegato...ricordi e nostalgia per chi lo conosce già, curiosità, spero, per chi non l'ha mai letto. Ma la mia prima visita non mi aveva convinto molto, tanto che dopo aver sbirciato tra le poche sezioni, sono uscito e non ci ho pensato più. Fino al 23 settembre Non ricordo cosa mi ha fatto tornare a visitare il forum, forse la rilettura dell'articolo di CN, di sicuro non sono tornato per chiedere informazioni su qualche moneta perché, lo scrivo oggi per la prima volta, uno dei motivi che non mi avevano fatto apprezzare il forum durante la prima visita, era che io ero convinto di saperne mooolto più di loro Non ci ho poi messo molto a capire che mi sbagliavo, e di gran lunga E ora, dopo 10 anni (non dirò che sono passati in un attimo, perché non è vero) sono ancora qui. Al forum devo mooolto (stavolta detto senza ironia) soprattutto perché in questi dieci anni ho avuto l'opportunità di conoscere (alcuni solo virtualmente, molti altri, per fortuna, di persona) amici che hanno arricchito non solo le mie conoscenze numismatiche. Spero a mia volta di aver dato qualcosa, anche se sicuramente molto meno di quanto ho ricevuto. Mi accingo dunque ad iniziare il mio secondo decennio nel forum trascorso il quale, potrò dire di essere non più "quasi" ma...proprio come Dumas GRAZIE A TUTTI! petronius6 punti
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Buongiorno a tutti! È da qualche tempo che limito i miei interventi nel forum a sporadiche risposte causa impegni di varia natura (in primis scolastici). Tuttavia quest'oggi vorrei condividere con voi la mia ultima grande, grandissima soddisfazione (e oserei dire una tra le più significative, o meglio unica nel suo genere). Ebbene, ecco che ho da raccontarvi! L'altro ieri, essendo presente il mercatino dell'antiquariato nella mia città, decisi di farvi il solito passaggio senza tuttavia avere particolari pretese (dominavano bigiotteria e paccottiglia varia). Gira e rigira ad un certo punto scorgo un banchetto che vende libri diciamo "vecchiotti", né antichi né moderni ('800-'900 in altre parole). Mi fermo a darci un'occhiata veloce, non scorgo niente di mio interesse. Faccio per andarmene quando, per Bacco, cosa scorgo sotto una pila di libri in un angolo?!?? Niente meno che un bellissimo monetiere primi '900, un mobiletto in radica e noce ben tenuto con tutti e 16 i suoi cassettini/oni ad alveare. Non nascondo che di primo acchito fui preso da un certo sconforto, immaginavo già una cifra esagerata chiaramente inavvicinabile dalle mie tasche... e invece??? Mi son sbagliato :) e di parecchio!!! Indescrivibile la mia gioia.... posso propriamente dire di aver realizzato un sogno che non mi sarei di certo aspettato di esaudire a breve... anzi, lo consideravo così irraggiungibile da rimandare ad un imprecisato futuro.... un sogno credo di molti noi appassionati.... Saluti Le dimensioni sono di 85 cm (larghezza) x 45 cm (profondità) 80 cm (altezza). Sotto al vetro nella parte superiore (in nero nella foto qui sopra) ci sono circa 15 cm di spazio con velluto scuro sul fondo....5 punti
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Ricordo ancora il mio approccio commerciale con la numismatica. Ero a un mercatino... avevo da poco scoperto la bellezza delle monete grazie a una scatolina di monete di vari stati ed epoche che mi aveva dato mio nonno... in questo mercatino vedo una ciotola con dentro uno scintillante "cappellone" di Vittorio Emanuele III... lo compero dando tutto ciò che avevo messo da parte per quel giorno (ben 5.000 lire). Al banchetto dopo vedo un catalogo di monete dell'Alfa... lo sfoglio e vedo la quotazione... incredibile! ho fatto un affare! poi, subito dopo mi sento una strana morsa allo stomaco... e se avessi preso una fregatura? con il viso rosso tiro fuori la moneta e la faccio vedere al venditore del catalogo che fa un bel sorriso e mi dice che quella è una patacca e mi accompagna al banco dove l'avevo presa e dice al venditore: "vergognati! perchè gli hai venduto questa porcheria senza dirgli che era un riconio? ridagli le sue 5.000 lire". Sono tornato a casa, con 5.000 lire in tasca e con in regalo un catalogo di monete. Ero solo un bambino, ma posso dire con certezza che quella è stata la più bella lezione di numismatica a cui abbia mai preso parte.3 punti
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Da diversi giorni sto rileggendo , a distanza di molti anni , Procopio di Cesarea e la sua Guerra Gotica , formidabile trattato storico di un periodo nero e tristissimo per l’ Italia , desolata di uomini e di risorse , alla merce’ delle scorribande e lotte tra Goti e Bizantini ; utile per rimembrare l’ interesse personale e per condividere alcuni passaggi interessanti del libro con gli amici del Forum ; di alcuni passi ne abbiamo gia’ parlato , ora che sono giunto quasi alla fine del libro , rileggendolo , mi e’ tornato alla memoria un passo della Storia in cui Procopio racconta di essere stato accompagnato dai pochi Romani del VI secolo residenti in Citta' , che a stento vivevano ancora nell’ Urbe , a visitare lungo le rive del Tevere un arsenale navale o Navalia , dove pare essere stata conservata la nave di Enea con la quale l’ eroe Troiano arrivo’ sulle rive del Lazio , circa 15 secoli prima dei fatti narrati , per compiere il suo destino . Procopio inizia il suo racconto della visita all’ arsenale e alla nave , facendo prima gli elogi ai Romani dell’ epoca , come quelli , tra tutti i popoli , piu’ amanti della propria Citta’ , e cosi’ prosegue , Libro IV , Tomo XXII : “Eppure piu’ di ogni altro popolo , a nostra notizia , i Romani sono affezionati alla loro citta’ e si dan premura di mantenere e di conservare ogni cosa patria , perche’ nulla dell’ antica bellezza di Roma vada perduto . Ed invero , per quanto lungamente subissero l’ influsso barbarico , riuscirono a salvare gli edifici pubblici e la maggior parte dei pubblici ornamenti , quanti per si gran tratto di tempo , grazie al genio dei loro autori , poterono resistere , benche’ trasandati , come pure quanti monumenti o ricordi rimanessero della loro prosapia , fra i quali la nave di Enea , fondatore della citta’ , esiste tuttavia , spettacolo oltre ogni credere interessante . Per quella fecero nel mezzo della citta’ un cantiere sulla riva del Tevere , ove collocata da quel tempo , la conservano . Come essa sia fatta io , che l’ho vista , vengo a riferire . Ha un solo ordine di remi quella nave ed e’ assai estesa . Misura in lunghezza centoventi piedi e in larghezza venticinque ( circa 36 metri per 7,5 metri ) , ed e’ alta tanto e’ possibile senza impedire la manovra dei remi . I legni che la compongono non sono ne’ incollati fra loro ne’ tenuti insieme per mezzo di ferri , ma sono tutti quanti di un solo pezzo , fatti sopra ogni credere ottimamente e quali a nostra notizia , non se ne vider mai se non in quella sola nave . Poiche’ la carena cavata da un sol tronco va da poppa a prua insensibilmente divenendo cava in modo mirabile e quindi nuovamente a poco a poco ridiviene retta e protesa . Tutte le grosse costole poi , che vengono adattate alla carena , si estendono ciascuna dall’ uno all’ altro fianco della nave , ed anche queste partendo da ambedue i bordi , si adagiano formando una curva d’assai bella forma , in conformita’ della curvatura della nave , sia che la natura stessa secondo i bisogni del loro uso abbia dato a quei legni gia’ da se quel taglio e quella curvatura , sia che , con arte manuale e con altri ordigni , di piani fossero quei regoli fatti curvi . Inoltre ognuna delle tavole partendo dalla cima alla poppa giunge all’ altra estremita’della nave , tutta di un sol pezzo e fornita di chiodi di ferro unicamente all’uopo d’essere commessa con la travatura in modo da formare la parete . Questa nave cosi’ fatta e’ mirabile a vedere piu’ di quello che possa dirvi in parole ; ed invero tutte le opere straordinarie sono sempre per natura difficili a descrivere , e tanto superiori al linguaggio quanto lo sono all’ ordinario pensiero . Di questi legni non ve n’e’ uno che sia imputridito , niuno che si vegga tarlato , ma quella nave sana in tutto ed integra come se uscisse pur ora dalle mani dell’ artefice , quale egli fosse , conservasi mirabilmente fino a questi giorni ; e tanto sia detto di questa nave di Enea“ Da questa lunga testimonianza e descrizione della nave di Enea , che in alcuni punti appare a noi un po’ confusa , come esplicitamente ammette Procopio per la difficolta’ a ben descriverla con parole , si comprende come Procopio fosse emozionato di trovarsi d’innanzi ad un reperto storico eccezionale e molto antico , che i Romani avevano conservato nel migliore dei modi in un arsenale lungo le rive del Tevere , a ricordo del mitico fondatore della stirpe della Citta’ ; risulta comunque strano ed intrigante che nessuno storico antico latino o greco , prima di Procopio , abbia mai accennato all’ esistenza di questa nave , ma un eventuale passo scritto che trattava di questo antico e storico reperto , potrebbe essersi perso nei meandri del tempo e delle distruzioni avvenute alla fine dell' Impero . Esistevano comunque a Roma antica alcuni Navalia lungo il percorso cittadino del Tevere , ed uno di questi potrebbe avere ospitato la nave di Enea , due dei piu’ grandi erano , uno presso le falde del colle Aventino dove venivano scaricati principalmente i marmi , un altro a Campo Marzio vicino il Ponte di Elio Adriano e forse ne esisteva un secondo sempre in Campo Marzio , al Porto di Ripetta , poi ve n’erano altri minori ; uno di questi grandi Navalia potrebbe avere ospitato la nave di Enea . Altra considerazione che nasce dallo scritto di Procopio e’ l’ affermazione che fa riguardo alla scrupolosa conservazione e al mantenimento , pur nelle difficolta’ dei tempi , degli antichi monumenti ed ornamenti di Roma , da parte dei Romani della sua epoca ; questa notizia contrasta e contraddice in parte la tradizione storica ufficiale che ci narra di distruzioni religiose indiscriminate degli antichi Templi pagani , di statue antiche , ritenute demoni dai Cristiani e di quant’ altro di simile , da quando la religione cristiana divenne religione ufficiale di Stato , chissa’ quale sara’ stata la verita’ piu’ reale .2 punti
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Il 50° Convegno numismatico nazionale di Bergamo avrà luogo venerdì 13 e sabato 14 febbraio 2015 presso l'Hotel Starhotels Cristallo Palace in via Betty Ambiveri, 35- Bergamo, con i seguenti orari: venerdì ore 15-18, sabato ore 9-19. Organizzazione: Circolo numismatico bergamasco, C.P. 62 Bergamo 15 - 24100 Bergamo2 punti
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Caro amici I have uploaded a new web-page, Auction Catalogues of Roman Republican Coins before 1970 based on the Library of RBW. Here it is: http://andrewmccabe.ancients.info/RRAuctions.html Below, I show some screenshots enjoy! Andrew2 punti
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Buonasera a tutti....questa no lo mai vista...peso 0.28 grami diam12mm .D.U.X. + I A N VA a presto2 punti
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Purtroppo sono tutte tre false senza speranza, mi dispiace, non sono nemmeno coniate ma sono un prodotto di fusione.2 punti
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Inviterei tutti, oltre a citare le fonti (SEMPRE, per questione di correttezza verso chi legge e verso chi le pubblica) a citare solo notizie appurate e certe, per evitare di far ulteriormente confusione in una situazione già di per sè paradossale. Grazie per la comprensione :good:2 punti
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A parte il fatto che quella mancanza a cui dai tanta importanza è tutta da valutare, mi pare che 7 persone abbiano finora dato giudizi su questa moneta, solo tu ti sei tenuto così clamorosamente basso, quindi prima di parlare di giudizi compiacenti ci penserei su un attimino. Mi ricordi il tipo della barzelletta che viaggia in autostrada e sente alla radio la notizia di un pazzo che sta viaggiando contromano, poi guardando fuori dal finestrino e vedendo tutti gli altri in senso inverso rispetto al suo pensa che di pazzi in autostrada sia pieno....2 punti
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Suvvia non scherziamo, come si fa a considerarla qMB? MB è una moneta nella quale già buona parte dei dettagli sono spariti, per essere qMB Vittorio Emanuele dovrebbe essere praticamente piatto, la scritto al rovescio essere illeggibile o quasi... la presenza di colpi e di quella piccola mancanza sull'elmetto sono cmq compatibili con una moneta che non arriva al BB. Questa a mio avviso è un MB-BB. A volte si leggono giudizi francamente senza senso, ho visto considerare vicine al BB monete di Vittorio Emanuele II nelle quali il volto del sovrano era quasi completamente sparito, poi si prendono monete di Vittorio III che solo per il fatto che sono più facili da trovare in medio-alta conservazione che in bassa vengono clamorosamente declassate!2 punti
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Allora... partecipò nella Quinta Classe (Oggetti diversi), nella sottocategoria "lavori di fiori", esponendo un vaso (in altra fonte definito canestrino) di conchiglie, ornato con fiori anch'essi di conchiglie, proposto ad eventuali acquirenti per 20 ducati. Posso aggiungere che nel 1853 era vedova e che risiedeva nel Padiglione di Betlemme al n. 18. Ah... e ti confermo che, nell'elenco dei premiati, risulta tra coloro che ebbero la medaglia di bronzo. Ho passato l'esame? :blum:2 punti
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Se mi sono permesso di rinfrescare la vecchia diatriba anteguerra sull'esistenza o meno di un autentico sesterzio di Otone era perché ero rimasto incuriosito da una ragionevole sicurezza della Cesano, che non era una sprovveduta, a considerare autentico un pezzo che successivamente è stato condannato e poi praticamente dimenticato. Persiste ancora il "dogma" che a Roma non furono MAI coniati sesterzi a nome di Otone, anche se dal punto di vista storico non c'erano poi impedimenti ad avviare quantomeno una prova di emissioni a suo nome (appunto come "novello Nerone"). Per questa ragione avevo scritto alla curatrice del Museo Nazionale Romano. Poco fa ho ricevuto la sua risposta, molto gentile. Purtroppo in estate aveva avuto un serio incidente (non so se stradale o domestico), che l'ha resa lontana per qualche tempo dalla sede e ancora ha qualche difficoltà a sedersi davanti al computer. Si è scusata e mi ha pregato di pazientare, intanto che cercherà prossimamente questo esemplare per un esame diretto (e spero nell'occasione di poterlo fotografare). Quindi rimangono le speranze per una migliore visione dell'interessante esemplare e non mancherò di comunicarvi se ci sono novità.2 punti
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Ciao Scacchi. In un Paese come il nostro, ricchissimo di reperti fittili, era un uso diffuso riutilizzare vecchie pietre sia per ornare un muro, una facciata con materiale di altre epoche i cui soggetti spesso non aveva alcuna correlazione con l'edificio in cui venivano incassate. Inoltre, era anche un modo per usare un buon materiale (spesso lastre di travertino, marmo, pietre dure insomma) che magari erano state acquisite a costo zero, o come materiale di risulta. Le quattro formelle che hai postato non credo c'entrino con l'Araldica, nessuno di loro assomiglia ad uno scudo, un blasone. Sarebbe bello poterli vedere meglio, con fotogrammi più dettagliati : ho provato ad ingrandirli ma con risultati modestissimi, come puoi vedere. Al centro della Croce compare quella che sembra o un sole stilizzato o la "rosa dei venti", non la distinguo bene e mi sembra il simbolo più curioso e interessante. Un altro presenta foglie e tralci, finemente eseguiti : potrebbero venire da un pannello scolpito in epoca neoclassica, o ancora più antica. Il terzo è un simbolo religioso, quello dell'Agnello, magari si trovava in una cappella, una chiesa. Il quarto, con un uccello sopra un albero, direi di averlo già visto ma francamente non ne conosco il significato. Direi sia allegorico, o religioso, ma non ne sono sicuro. Se ne hai l'occasione, sarebbe una bella cosa poterli rivedere fotografati da vicino, uno per uno. Saluti. P.S. riguardandolo più attentamente, non sono più sicuro che l'animale che compare incorniciato in un cerchio rappresenti l'Agnello, la foto non è chiara....2 punti
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______________________ Ceylon è stata una colonia della Corona britannica tra il 1796 ed il 1948. Anche se il monarca britannico era il capo di stato, nella colonia le sue funzioni erano esercitate dal Governatore coloniale che agiva su istruzioni da parte del governo britannico a Londra. Ceylon divenne indipendente nel 1948, la carica di governatore generale fu abolita nel 1972 e sostituita con la carica di Presidente, nello stesso anno prese il nome ufficiale di Sri Lanka e divenne una Repubblica. Una mia banconota http://nikita58it.altervista.org/banconoteC/nikita58it_ceylon.html Dal 1870 il sistema decimale (100 cent = 1 Rupia) Poco più di un grammo per questa mia minuscola moneta in argento da 10 cent. con la Regina Vittoria.1 punto
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Buongiorno a tutti, sono venuto in possesso di questo esemplare particolare. Vorrei sapere se l'errore evidenziato rappresenta un rarità in qualche modo conosciuta e catalogata o meno e se, ad ogni modo, questo esemplare può avere un qualche valore numismatico. Grazie.1 punto
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buonasera, ultimo arrivo, questa di Cosimo III dei Medici del 1718 R2 per il Pucci, moneta coniata a Firenze per i commerci e per la città di Livorno. perizia Moruzzi. è la prima moneta che ho periziata spero vi piaccia. saluti Fofo1 punto
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Ciao a tutti,vi mostro questa lira che passa poco nel forum,le foto sono pessime visto i campioni del forum,la ritengo una moneta di media conservazione molto collezionabile che ne dite ?1 punto
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@@apollonia ---------- Grazie, carissimo, della suggestiva carrellata di stemmi. Gualtieri: d'azzurro, alla croce d'argento. Semplice, efficace, "antico". E forse è antico davvero (non so da quando sia in uso, nè se e quando sia stato ufficializzato). Nel rinascimento la località fu sotto dominio estense, e gli Este avevano uno stemma d'azzurro, all'aquila d'argento. Che gli è del tutto affine, con un'unica differenza: la figura. Brescello: le tinte "base" sono le stesse, con una torre d'argento in campo azzurro. La torre era quella sul Po, distrutta nel Settecento. Sembra più recente di quello di Gualtieri (e neanche di questo ho datazioni). Valle Lomellina: finalmente la data del riconoscimento formale mi è nota (28 ottobre 1982). Ma il motivo della stella azzurra a dodici raggi, no... :mega_shok: Il numero dei raggi è insolito. Le stelle "normali", di solito, ne hanno di meno. E, per concrete questioni di realizzazione grafica, di solito sono cinque, sei, otto... Dodici è un numero importante. Il numero degli Apostoli. Il numero-base dell'antica divisione dodecagesimale del tempo. 12 x 5 = 60 minuti = 1 ora 12 x 2 = 24 ore = 1 giorno 12 mesi = 1 anno Tanti rosoni di chiese hanno dodici raggi. Ma a quale di questi motivi va ricondotta la stella di Valle Lomellina? O a quali altri? Magari dodici frazioni comporranno il comune? Non lo so. :pardon: E poi, osservo i raggi sono in numero doppio rispetto alle spighe. Sarà un caso?1 punto
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Questo perchè c'è una marea di gente che compra monete senza fare troppa attenzione...1 punto
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L'ultimo giudizio di Roberto Romano mi sembra equilibrato e corretto. Noi vecchi collezionisti di medaglie papali abbiamo sviluppato la nostra raccolta, pensando ad una operazione eminentemente culturale, nella quale la medaglia rappresenta la storia della Chiesa Cattolica dal 1500 ad oggi e al tempo stesso la evoluzione dell'arte. Nella medaglia postata da jagd mi sembra molto presente "l'ammiccamento commerciale" con l'argentatura, la doratura, gli smalti, l'araldica, anche se complessivamente è una medaglia piacevole. Ma ricordo, in primo luogo a me stesso, che la componente mercantilistica non è mai stata estranea alla medaglistica papale (e alla medaglia in genere). Nel 1600/1700, periodo di buona richiesta da parte del collezionismo, sono prodotte le cosiddette serie papali di restituzione, dedicate ai Pontefici antichi da San Pietro a Martino V, con ritratti, stemmi e simboli di fantasia, firmate da Paladino, Pozzo e dalla Scuola di Norimberga con grandi incisori come Mueller e Vestner. E, sempre nel 1600/1700, gli Hamerani, incisori ufficiali dello Stato pontificio, riconiavano e vendevano ai richiedenti nella loro officina in Via Coronari, riutilizzando coni di medaglie ufficiali che contrattualmente restavano di loro proprietà. Nel 1800, periodo di intensa richiesta di medaglie per collezione, essendo sostanzialmente indisponibili antiche medaglie papali originali, lo Stato Pontificio riacquistò i coni delle sue medaglie, li fece restaurare/rinnuovare e di poi il Cardinal Mazio pubblicò il catalogo di tutte le emissioni in vendita. A fine 1800 si sviluppano imprese private specializzate per la produzione di medaglie (in Italia è importante la Ditta Johnson), che diffondono medaglie d'arte, ma con intenti mercantili. Oggi, purtroppo, la richiesta della medaglia (e anche della medaglia papale) come oggetto di collezione e di studio non ha la diffusione e la dimensione del passato, nonostante una presenza internazionale della Chiesa e del Pontefice assolutamente importanti. Allora, ben venga la medaglia di Jagd, che rappresenta un gusto contemporaneo, che attira attenzione e discussione, e forse può dare impulso alla formazione di nuove collezioni.1 punto
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@@tommydedo , Erik si sente la tua passione da qurl che leggo vedi anche i dettagli di cui tengono conto per assegnargli il grado di conservazione. Si la patina é proprio la sua e uniforme, direì non troppo scura. Sai dirmi invece la tiratura della pezza del 1684? anche questa il di Giulio la mette r2 ho la data senza gigli, la vedesti? Bella pure quella, un briciolo meno conservata di questa, ma con la suapatina di antica collezione. Ps prossimamente metterò un altro pezzo in altissima conservazione sul forum per sapere se vi piace...ciao Rodolfo1 punto
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Meglio sarebbe informarsi PRIMA di acquistare, prendila come un rito di passaggio per entrare nel mondo della numismatica. Di seguito esemplari usciti dallo stesso stampo delle tue, spero che tu non le abbia pagate troppo...1 punto
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No,non devi buttarla.Ha anche qualche pregio artistico,non è male.Ma non si possono buttare là parole latine per fare scena...Ad esempio:ECCLESIAM SUAM,sul dritto.Cosa c'entra con Giovanni Paolo I?È una enciclica di Paolo VI...Ma cosa significa scriverlo così,senza alcun nesso logico?Sul rovescio:PONTIFICES MAXIMI EX PAX LAETITIA.Ma che vò dì?E la frase al centro?Inventata.Scimmiottando la famosa frase pronunciata dal Signore:TU ES PETRUS ET SUPER HANC PETRAM AEDIFICABO ECCLESIAM MEAM.Tienila,non è male,scusami se ti sono sembrato duro1 punto
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Scusate l'assenza ma oggi avevo un esame all'università.. Mi state dando parecchie buone idee, me le segno tutte per ora e domani ci do un'occhiata. Vi allego le foto della scatolina.. Le foto non rendono troppo bene per via della luce sbagliata comunque mi ritengo soddisfatto!! Voi che ne dite?1 punto
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A tal proposito, vorrei farti notare la frase "Alla fine di giugno il forum contava un centinaio di utenti registrati" Ne abbiamo fatta di strada, tutti insieme :) petronius :closedeyes:1 punto
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Su questo punto non saprei aiutarti: qualsiasi cifra scrivessi, sarebbe una mia personalissima "quotazione". Evito quindi di sparare una valutazione meramente soggettiva. E' comunque una moneta molto affascinante, almeno secondo me! :good:1 punto
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ad occhio, e con le dovute cautele visto che la conservazione e' quello che e' e la foto non aiuta..., direi 1785.. Ma si vede pochino...1 punto
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La moneta non e' male... Si ha quel colpo, ma a quel prezzo comunque non ne prenderesti un'altra con quel grado di usura.. Magari senza colpo ma molto piu' consunta... I problemi sono due: Primo: se non ti disturba quel colpo e la moneta ti piace comunque non ne troveresti a quel prezzo di migliori.. Secondo: se un domani volessi venderla per colpa di quel colpo troveresti forse difficolta' a trovare un compratore.. Ardua decisione.. A volte quando non si puo' spendere molto bisogna accontentarsi o lasciare il buco vuoto nel raccoglitore... Siamo in tanti che ci danniamo con quelle scelte!1 punto
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@@emanuelere Si, sei il primo a trovarla in circolazione, Complimenti...................... :clapping:1 punto
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Ciao @@kampus, se hai un codice cliente, per definizione, sei diventato loro cliente. Il fatto che tu non abbia il PIN dipende, forse, dal fatto che hai in mano solo la fattura dell'acquisto ma, nelle prossime emissioni, dovrebbero inviarti l'invito all'acquisto delle monete comprensivo di codice cliente e del pin. Nel frattempo, oltre a leggerti l'utilissima faq di Diabolik73 all'inizio (anche) della presente discussione, potresti telefonare all'UFN ai numeri che sempre il (grande) Diabolik73 ha evidenziato nella succitata faq. Facci sapere. Ciao G1 punto
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.....ed aggiungo in quanto "malato" di questa monetazione amaranto...... mi fanno impazzire i tre gigli ancora intonsi e la non consunzione del bulbo tra le due rose sul retro....ma mi rendo conto di essere malato !!!!1 punto
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Votato! :) 1 Centesimo: Slovacchia (mi piace la "tridimensionalità" del Monte, apprezzabile anche in un tondello così piccolo) 2 Centesimi: San Marino 5 Centesimi: Monaco Alberto II (rispetto la prima versione, questa la ritengo migliore... lo stemma di Monaco ben si apprezza nel tondello con dimensione maggiore) :)1 punto
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personalmente avrei preferito una perizia fotografica; così "insaccata", a stento entra nella bustina al collasso, non è il massimo dell'eleganza. Una moneta di questa qualità merita di stare comodamente sul velluto.1 punto
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"Da notare anche la bravura dell'incisore nell'incidere al rovescio i nomi dei premiati in carattere calligrafico, che precisione!" Bellissima medaglia... Ho notato che molte medaglie in bronzo del 53... Hanno il nome del premiato e la motivazione "molto debole" (Come quella mostrata da francesco). Forse dipende appunto dalla tecnica incisoria comune a tutte le medaglie del 53.1 punto
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proprio l'altro giorno pescando tra le ciotole al mercatino mi sono procurato queste monete - 1 cent Ceylon 1942 George VI - 25 cent Ceylon 1951 Gerge VI - 50 cent Ceylon 1951 George VI monetine credo abbastanza comuni ma comunque per me interessanti1 punto
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Ricevuto anch'io il modulo. Avevo già provato tempo fa senza alcuna risposta, sicuri che siano solo 8.000 la serie?1 punto
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Dunque, partiamo dalla classificazione giusta della moneta di Varesi, è un doppio grosso, tra l'altro spettacolare per il tipo di moneta e giusto CNI 49. Per le monete di Asti puoi seguire o ancora il Bobba - Vergano o Luca Gianazza in " Le zecche italiane fino all'Unità ", le monete sono il grosso, il doppio grosso, il grosso tornese e sono tre monete differenti. Il grosso tornese è una imitazione della moneta che è stata emessa per la prima volta in Francia, Asti, e non solo Asti, ne risentono l'influenza francese, d'altronde i commerci con la Francia erano stretti e importanti. Anche visivamente e iconograficamente le due monete sono diverse e facilmente riconoscibili, cambiano anche le leggende che con il grosso tornese si staccano dal tipo immobilizzato del denaro, grosso e doppio grosso.1 punto
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Nell'asta seguente è stata aggiudicata, in conservazione migliore, a 43 euro: Asta N° 2813720295661 punto
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Chiamiamola pure normale, ma per trovare quella variante si fa davvero tanta fatica. Se cerchi un 50 centesimi del 1860 Firenze in asta, convegno, mercatino, borsino e quanto altro troverai con molta probabilità il classico baffetto appuntito. Trovare l'altra variante è molto difficile già in bassa conservazione. Lo dico per esperienza, visto che la serie re eletto è la mia passione. Quello che è certo è anche che su questa questione non abbiamo certezze.. In tanti casi la numismatica è fantastica anche per questo!! ;)1 punto
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Sull'accesso all'identità non ne ho la minima idea. Per il resto permette di accedere al forum da uno smartphone (ma anche un tablet) in maniera ottimizzata per gli smartphone.1 punto
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Trovate varianti anche nei rotolini. Tutte le varianti e le varie informazioni ad oggi. http://collezionieuro.altervista.org/blog/belgio-variante-2-euro-commemorativo-croce-rossa-belga-2014/1 punto
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per me la pezza della rosa è la moneta esteticamente più bella che ci sia, quando poi è in questa conservazione e patinata... complimenti1 punto
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Leggo che sei di Ravenna come me!! Ti do un consiglio, se vuoi qualche info vai in piazza del popolo al negozio di numismatica!! Io conosco il gestore e posso dirti che è una persona seria, onesta e molto ferrata in materia. Lui ti darà tutte le info che desideri :)1 punto
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