Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/29/14 in tutte le aree
-
Come promesso agli organizzatori mi sono recato ieri al convegno dove ho fatto l'iscrizione al nascente Circolo Numismatico Partenopeo. Purtroppo come si sa bene la domenica è il giorno meno indicato per i convegni ma gli impegni di lavoro mi bloccavano. In effetti la sala non era al completo ma di questo non credo si possa colpevolizzare gli organizzatori. Bisogna tenere conto anche delle necessità ed esigenze dei commercianti presenti. E' stato comunque un piacevole modo per ritrovare vecchi amici e scoprirne di nuovi. Quello che mi preme però sottolineare è il ritorno di un convegno di livello a Napoli e, non secondo, la rinascita di un Circolo Numismatico. Impossibile accontentare tutti ma credo che un plauso per tale iniziativa sia meritato e vada fatto agli organizzatori. E' stato il primo di una lunga serie e sicuramente ci sarà tempo per correggere errori ed eventalmente far fronte alle richieste di tutti. Foto??? Ne ho fatta una sola ma credo meriti di essere pubblicata:8 punti
-
Per prima cosa, come socio fondatore del Circolo Numismatico Partenopeo più anziano, voglio ringraziare di cuore tutti gli amici espositori intervenuti al convegno. Ne cito solo qualcuno che conosco meglio, Christian (Hatria), Cesare (Picena), Mazzarino, Cavaliere, Pratesi, Cavicchi (Eugubium), Morello, Num. Katane, Matteo e Giancarlo (Nomisma), Gaetano, Sergio, Lucio (Num. Raponi), il grande Matteo Cavedoni, e mi scuso se ne ho dimenticato qualcuno. Poi voglio ringraziare tutti i collezionisti, i curiosi, gli amici che ci hanno onorato con la loro presenza. Siete tutti voi che avete fatto si che la manifestazione riuscisse. Un grazie particolare va al nostro Presidente, Antonio Cava che ha creduto nel convegno sin da subito. Un plauso anche al segretario, Antonio Rennella (Borbone) per la sua instancabile opera. Grazie al mitico Jhonny e a Giovanni. Cito anche Layer che ci ha aiutato ad allestire la sala. Ho lasciato per ultimo Francesco Di Rauso, e non è un caso, perchè ha svolto un lavoro eccezionale di organizzazione a 360 gradi che poche volte nella mia vita ho avuto modo di vedere, qualcosa la possiamo fare meglio vero Frank?, ma nel complesso sei stato fantastico e mi scuso se qualche volta, a causa di vedute diverse, ho polemizzato con te. Con l'augurio di rivederci tutti l'anno prossimo al Numisnapoli2 organizzato in maniera ancora migliore, ringrazio tutti gli utenti del sito che stanno scrivendo post per noi. Raffaele Trocciola4 punti
-
Una foto scattata ad una monetina esposta al convegno di Napoli.3 punti
-
Va bene, continuo domani visto che sono abbastanza stanca. Mi piacerebbe che la discussione non venisse chiusa per un problema che non riguarda solo il Convegno di Napoli ma tutto il mondo commerciale numismatico. Lo troviamo infatti in qualsiasi Convegno, dal più piccolo e locale al più importante, potremmo lamentarci con gli organizzatori di Veronafil ad esempio dove la domenica mattina troviamo un terzo, e forse meno, dei commercianti che ci dovrebbero essere oppure pensiamo di poterlo risolvere ora? Mi sembra che sulla disponibilità dello staff del Circolo, per cercare una soluzione che accontenti tutti, o quasi, non ci siano dubbi, quindi mi sembra inutile che continuiate ad inviarvi battutine o risposte ironiche. Cercate di essere propositivi e inviate suggerimenti alla mail del Circolo Partenopeo che vi ha indicato Francesco77, in questo modo il vostro parere avrà un peso concreto che non si fermerà alla sola controbattuta. Questo Convegno è stato un'eccezione alla regola, ne ho visti diversi di "Primi Convegni" e vi posso assicurare che alcuni, purtroppo, non hanno raccolto tanti consensi e presenze come gli organizzatori speravano. Il Convegno di Napoli verrà senz'altro migliorato negli anni, e questo anche grazie a voi se collaborerete, ed è quello che ci auspichiamo tutti. Buona serata a tutti. Giò :) :)3 punti
-
Cesare Antonio Vergara Le Monete del regno di Napoli da Roggiero primo sino all'augustissimo regnante Carlo V I imperatore e III re cattolico, raccolte e spiegate Napoli 17153 punti
-
Questo è errato... È la somma di tutti e 11 i numeri del seriale ad essere uguale (per l'aitalianad esempio 7)... Quindi l'ultima cifra del seriale puó essere benissimo 0...3 punti
-
Buon pomeriggio In tutto il mondo è conosciuto come “Ponte di Rialto”. E’ il magnifico ponte in pietra d’Istria ad unica arcata, posto a cavallo del Canal Grande di Venezia e che, su progetto di Antonio da Ponte (Nomen, omen), venne ultimato nel 1591. Da allora è ancora li, al suo posto, a discapito delle “cassandre” che, all'epoca, gli avevano pronosticato una vita molto breve. Le cronache ci dicono che il primo modo per attraversare il Canal Grande, in veneziano “Canalazzo”, fosse di barche, ma l'epoca della sua costruzione è incerta; più notizie si hanno riguardo il primo ponte vero e proprio, edificato in legno su palafitte e di tipo levatoio, perché a metà della campata c’era l’esigenza che le tavole dovessero sollevarsi , affinchè potessero passare le alberature delle imbarcazioni in transito sul canale. Particolare del ponte da un quadro di Vittore Carpaccio Questo primo ponte in legno venne edificato nel periodo a cavallo del dogato di Sebastiano Ziani e di Orio Malipiero (anni 1178-1179) e gli si attribuì il nome di “Ponte de la moneda” poiché si trovava in prossimità dell'area dove una volta doveva essere edificata la vecchia officina monetaria, posta a sua volta tra le chiese di San Bartolomeo e San Salvatore, probabilmente lungo il Canal della Fava. Dalla foto di Paolo Steffan potete vedere il campanile di San Bartolomeo e quanto sia vicino al Ponte di Rialto Taluni affermano che il nome attribuitogli derivi dal fatto che per percorrerlo si doveva pagare una “gabella” pari ad un quartarolo. Quartarolo a nome del doge Iacopo Tiepolo (1229-1249) Personalmente la trovo una “forzatura”; se così fosse stato - ne sono convinto – l'avrebbero chiamato “Ponte del quartarolo”. E' nota l'abitudine dei veneziani di intitolare un fondaco, una riva, una calle della città a ciò che di particolare o di più cospicuo vi stava vicino ed il “Palazzo della moneta” era certamente un sito importante e qualificante del luogo. Non dimentichiamoci che all'epoca l'officina monetaria era chiamata ancora con questo termine, “Palazzo della moneta”; quello di “Zecca” doveva venire adottato successivamente, mutuandolo tall'arabo “Sikka”. Solo in un secondo momento, probabilmente quando il palazzo della moneta stava già in prossimità di San Marco, il nome fu cambiato in Ponte di Rialto, forse considerando che ci volesse un riferimento all'altezza per rimarcare l'importanza dell'area di Rialto, che era già allora deputata al mercato, agli scambi commerciali più importanti, alle transazioni bancarie e finanziarie, alla sottoscrizione dei contratti assicurativi. Il Ponte di Rialto subì, nel tempo, vari rifacimenti dovuti a guasti e crolli e nella prima metà del XV secolo vi vennero costruite, da entrambi i lati della campata, delle botteghe; cosa che venne replicata nel ponte in pietra e che ancora caratterizza questa struttura. saluti luciano2 punti
-
2 punti
-
Penso che dal catalogo non vada tolto un gran ché come ipotetico plusvalore, secondo il mio modesto punto di vista dovremmo iniziare a considerare la conservazione sempre un po' al di sotto di quella che spesso intendiamo, questo è un piccolo segreto che aiuta a tenerci con i piedi saldi al terreno ed evitare di farci prendere la mano. Per me la piastra del 1836 in oggetto è un buon BB ed ha un valore commerciale di circa 70-80 euro come da Gigante 2015 ma è chiaro che se si ha la fortuna di pagarla di meno è tanto di guadagnato. Complimenti per aver incamminato la strada giusta. A presto. :good:2 punti
-
Metto le foto della Piastra 1841 "testa grande" visibili al Primo Convegno di Napoli presso il Ns Spazio, scattate con due esposizioni di luce diversa.2 punti
-
Queste foto le dedico a @@borghobaffo @@giancarlone e @@milites Placche in argento a sbalzo e cesellate (confraternite e congreghe varie) di fattura napoletana e siciliana tra '700 e '800, dimensioni cm 16x12 circa. Non sono un esperto su queste produzioni e per tanto, se possibile, qualche nozione storica sarebbe utile da parte degli esperti. Ne ho presa una anch'io riguardante l'Immacolata Concezione perchè è stato amore a prima vista, più tardi ve la mostro.2 punti
-
E visto che parliamo di parpagliole, diciamolo almeno qui dai cosa ha fatto il buon Tiziano, un vero studioso di questa moneta, ha fatto un importante articolo con una classificazione di tutte le tipologie, varianti, imitazioni della parpagliola. E' in copertina sul numero di ottobre di Panorama Numismatico e sul sito Nomisma si può già leggere un estratto dell'articolo stesso. Lo dico qui e ora, primo perchè domani ne parleremo credo ampiamente di questa moneta milanese, che tra l'altro ha generato la discussione nella sezione monete moderne con più interventi a oggi, e poi perchè se lo anticipassi io nella sezione riviste il buon odjob sicuramente come in altri casi mi censurerebbe subito l'intervento :blum: e allora limitiamoci qui per il momento, ma credo che sia giusto parlarne sia per l'autore che per la moneta stessa, una moneta povera, corrente, del popolo, citata anche nei Promessi Sposi che conquista il suo momento di celebrità in vista dell'incontro di domani.....una ulteriore puntata di monete povere alla riscossa....2 punti
-
@@Giovanna l'arditi detiene anche il record di età della storia umana.... se nel 1797 acquista castelvetere e nel 1938 muore è evidente fosse figlio di highlander :D2 punti
-
Dovrebbe essere questa, ciao. https://www.google.it/search?q=roma+1939+J.O.C.&client=firefox-a&hs=eWz&rls=org.mozilla:it:official&channel=nts&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ei=-3wpVNS6CcLj7Qa6xIDYAg&ved=0CE8QsAQ&biw=1024&bih=642#facrc=_&imgdii=_&imgrc=2sZGjtpuRMUD4M%253A%3BGI1g0jarNWR6kM%3Bhttp%253A%252F%252Fimages-01.delcampe-static.net%252Fimg_thumb%252Fauction%252F000%252F276%252F949%252F821_001.jpg%3Bhttp%253A%252F%252Fwww.delcampe.net%252Fitems%253FcatLists%25255B0%25255D%253D7540%2526language%253DE%2526searchString%253D%2526page%253D4%2526useAsDefault%253D%2526layoutForm%25255Blistitemsperpage%25255D%253D250%3B66%3B1002 punti
-
Ciao , Sergio, assomiglia molto piu' al secondo tipo e con la sigla C (Chambery) http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CE1/112 punti
-
Secondo me hai ragione è questo il vero motivo. Quando comincia Verona è una vera corsa ad ostacoli :D Ciao, Raf2 punti
-
Penso semplicemente perchè hanno "fame" di accaparrarsi in fretta le più belle e/o rare prima che vengano comprate da altri...2 punti
-
un piccolo consiglio , il prossimo convegno da fare in 2 gg, venerdi' pomeriggio e sabato intera giornata, si risparmia tempo e soldi.....i collezionisti che lamentano la scarsa presenza dei commercianti di domenica, si possono organizzare con laaargo anticipo, visto che si sa da quasi 1 anno di questo convegno, si prendono un bel giorno di ferie e vengono il sabato.2 punti
-
Concordo in pieno, infatti il nostro prossimo convegno sarà ampliato sia commercialmente che scientificamente, non si esclude anche una partecipazione da parte di alcuni collezionisti per l'esposizione della propria collezione a tema con relativa premiazione. Non mancheranno contributi scientifici e la presentazione di testi numismatici.2 punti
-
Come socio fondatore del C.N.P. non posso che ringraziare di vero cuore TUTTI coloro i quali hanno fatto sì che questo nostro primo evento si svolgesse nel migliore dei modi : siamo davvero fieri e soddisfatti del lavoro svolto ma garantiamo ampi margini di miglioramento per il nostro secondo convegno! Sottoscrivo tutto ciò che l' amico Raffaele ha appena scritto e mi sembra doveroso, dopo che ha ringraziato tutti, dire grazie anche a lui! Giovanni Lavitola2 punti
-
@@refero1980 Intervengo ora e devo dirti che, a parte la solita discussione tra alte e basse conservazione (su questo mi sono gia' espresso piu' volte) questa moneta a 35 euro e' piu' difficile da trovare che un fdc a 400; ma questo non vuol dire che sia piu' o meno rara. Detto questo la moneta a quel prezzo e' stato veramente un ottimo acquisto. Ciao2 punti
-
Appena pubblicato il nuovo numero del Bollettino del Circolo Numismatico di Beinasco (TO) https://drive.google.com/file/d/0B-RR8l00j9GVdExjYXd6ZUlnQzQ/edit?usp=sharing2 punti
-
Verona resta unico nel suo genere come numero di espositori. Torino è sicuramente un buon convegno e ben organizzato. Troverai monete di tutti i tipi e la possibilità di farle periziare da diversi periti.2 punti
-
Partendo dall'alto a sinistra nella teca rossa: - n.2 medaglie della serie uomini illustri dedicate a Giuseppe Gioeni. Di cui una con scatolino. D'Auria n.186 - n.3 medaglie di cui una in argento del Congresso degli scienziati italiani in napoli con scatolino originale. D'Auria n.208 - medaglia per l'inaugurazione dell'illuminazione a gas di Napoli. D'Auria n.205 - medaglia per l'ospitalità di Ferdinando II a Pio IX nel 1848. D'Auria n.222 - n.3 medaglie, in bronzo, bronzo dorato e argento, per l'inaugurazione del bacino di raddobbo in Napoli. D'Auria 238 E direi che per adesso posso anche fermarmi qua2 punti
-
Continuo domani con le Conferenze, scusate gli scherzi ma il bello dei Convegni è anche questo. Ci si ritrova tra amici e si gioca un po' in attesa di una prossima occasione per rivedersi... Buonanotte a tutti, Giò Sfrutto il post per presentarvi intanto il Presidente dell'Accademia Italiana di Studi Numismatici, il dott. Giuseppe Ruotolo, che ha moderato la serie di relazioni che si sono avvicendate nel pomeriggio aggiungendo spesso altre notizie.2 punti
-
:rofl: Vendetta...tremenda vendetta... Continuo con...guardate e spalancate bene gli occhi 1) ecco un bel trio di organizzatori: Numitoria a destra, Giovanni nel centro e Gionni a sinistra 2) beh che dire...due medagliette in esposizione...belleeeeeeeee è dir troppo poco...2 punti
-
Ah beh, questa è una vignetta un po' ritoccata ...ma a me piace tanto e credo possa star bene in questa magnifica carrellata di vignette ...ovviamente il "cacciatore" è anche un collezionista numismatico che frequenta le aste ...2 punti
-
Visti gli apprezzamenti arrivati, che ovviamente non merito …vi ringrazio e vi concedo il bis. Perché in fondo sono un “romantico” e mi piacciono le storie d’amore ….in questo caso sono in argomento perché questa storia riguarda il re di Francia Luigi XII d’Orleans (o Ludovico XII che dir si voglia). Dietro ad una finestra nel nugolo di case dei carruggi genovesi, in Piazza dell’Amor Perfetto, una bellissima e giovane donna del casato degli Spinola si strugge d’amore, il suo nome è Tommasina e siamo nel 1502. In quei giorni il re di Francia, Luigi XII, è a Genova in visita e la città lo accoglie con tutti gli onori. Durante una festa organizzata in suo onore, nella villa Cattaneo nel quartiere di Albaro, Tommasina, già sposa di Luca Battista Spinola, ha l’occasione di incontrare il re e la bella nobildonna elegge il sovrano di Francia a suo “intendio”, che nel linguaggio dell’amor cortese significa amor puro, perfetto, casto e virtuoso. Poi, il giorno successivo Luigi XII lascia la città e Tommasina rimane nel suo palazzo, nella piazza citata, a cullarsi con il suo sentimento, vero, platonico e sincero, si estranea dal mondo e si mette alla finestra per aspettare il ritorno del suo amato. Il tempo trascorre e arriviamo al 23 aprile 1503. In città arriva un cavaliere dei Doria che porta una cupa notizia: Luigi XII è caduto durante la battaglia di Cerignola. La notizia è falsa, ma Tommasina non lo sa, si dispera e piange straziata dal dolore, si strugge per il suo amore perduto, si perde nella sua sofferenza e muore nella sua stanza in quella piazza. Intanto, dalla Francia, re Luigi invia a Genova Jean D’Auton, scrittore di Corte e Cavaliere che, appresa la notizia della storia e della prematura fine di Tommasina, la riferisce al re e la tramanda ai posteri. L’originale dello scritto, si dice, venne riposto nella tomba di Tommasina. Anni dopo, narra la leggenda, che re Luigi tornò a Genova e volle vedere la casa nella quale Tommasina aveva esalato l’ultimo respiro. Si affacciò alla finestra del palazzo Spinola dove Tommasina aspettava, seduta giorno e notte, e disse: “Avrebbe potuto essere un amor perfetto!” Oggi possiamo ammirare nella Pala di Ognissanti, nella Chiesa di Santa maria di Castello, eseguita da Ludovico Brea, il bel volto di Tommasina con sua madre, fra i 215 personaggi raffigurati c'è una giovane donna che che spicca con l’abito verde, carnagione chiara, ed è l’unica che volge lo sguardo indietro e i suoi occhi incontrano l’osservatore, è proprio lei che ci guarda con infinita dolcezza, Tommasina, che s’è lasciata morire d’amore.2 punti
-
Rileggendo questa discussione mi viene una riflessione subito, spesso sul forum è difficile, a volte quasi impossibile, unire su argomenti numismatici, ecco devo dire che gli animali, in questo caso i cani, i cani che hanno sofferto e che soffrono, l'amore, l'affetto che ci danno e trasmettono, invece ci hanno unito tutti e questo mi fa enormemente piacere perchè i nostri migliori amici meritano anche belle parole e bei ricordi..... Per quanto mi riguarda la vita continua, ho provato a resistere....non ce l'ho fatta, il vuoto era enorme l'esigenza fortissima, quasi fisica.....e allora mi sono rimesso a sognare.....sognare......vedere, guardare se c'erano situazioni di bisogno, di aiuto, ce n'erano tante.....era difficile scegliere.... E alla fine un annuncio pubblicato di una piccola cagnolina, femmina questa volta, che avrà il nome di Sissi come la principessina, ha prevalso su di me. Era stata abbandonata e girava sperduta nella campagna vicino a Cassino,una volontaria con già tanti cani in stallo l'ha salvata, forse senza questo provvidenziale gesto sarebbe morta, ma Sissi soffriva e soffre, quegli occhi che parlano, tristi, sperano in qualcuno e qualcosa.... Martedì per me sarà un gran giorno.....Sissi arriverà a Milano accompagnata dai volontari da Cassino e per me e lei sarà un gran giorno....la ruota continua finchè potremo.... Ovviamente questo post non finisce qui, continuera'......per il momento un saluto a tutti gli amici dei nostri cari e amati trovatelli....che tanto ci possono insegnare ve lo assicuro.... Mario2 punti
-
eheheheh, caro @@Michelangelo2 , ma le medaglie del 1871 che vedi alla fine delle vetrine sono state tenute in grande considerazione per due motivazioni molto semplici, la prima è che riguardano esclusivamente la città di Napoli e relativa veduta della città, la seconda è che non stonano in una collezione di medaglie dei Borbone per il semplice motivo che non riportano riferimenti o effigi dei re sabaudi. La motivazione che mi ha spinto poi ad inserirle nella mostra è di mero carattere artistico, essendo entrambe opera di uno dei più grandi artisti incisori della zecca di Napoli dal 1834 al 1875 penso sia stato doveroso da parte mia ricordarlo con questo piccolo gesto. Eppure la medaglia del 1871 per il congresso pedagogico a Napoli non è firmata, com'è possibile stabilirne la paternità. :rolleyes: @@Rex Neap Però abbiamo dimenticato di scattare una foto al dott. Giuseppe Catenacci, discendente degli incisori della zecca di Napoli, sarebbe stata una soddisfazione enorme per noi numismatici vedere una persona così inconsapevolmente vicina alla nostra passione.1 punto
-
Ecco le nostre gentili signore impegnate nel promuovere le attività e le iscrizioni al nostro circolo numismatico. Secondo voi è importante la presenza femminile al convegno?1 punto
-
Mi diverte questo cazzeggio...tra i meriti del circolo segnalerei anche il fatto di lanciare talenti..come layer e nikko..aiutatemi..se ci sono altri giovani che hanno scritto sul bollettino1 punto
-
L'esempio che hai fatto tu è impossibile non solo perchè c'è uno zero come numero di controllo, ma anche perchè il penultimo numero è uguale. Ammettendo che potesse esistere uno zero come cifra finale, e che quindi il seriale citato possa esistere (ma non esiste, è solo un esempio): X21536859610, il seriale successivo sarebbe stato X21536859628. Nella realtà, il seriale X2153685961 ha come codice di controllo 1 (quindi il seriale completo è X21536859611), perchè, come correttamente riportato da nikita, il totale deve dare 2. il seriale successivo è invece X21536859620, quindi X21536859638, X2153685947, X2153685956, X2153685965 e così via (se non ho sbagliato i conti). E' tutt'altro che difficile invece: quando vado al bancomat almeno una volta ogni 3 o 4 mi escono banconote nuove Fior di Stampa da 20 o da 50, e quando sono FDS sono SEMPRE numeri consecutivi. I cassetti dei bancomat, almeno nella mia banca, sono spessissime volte caricati con mazzette di banconote nuove, con mio estremo rammarico visto che sono abituato a caricare i seriali delle banconote che mi passano per le mani su Eurobilltracker, ma con banconote nuove è ovviamente impossibile sperare di poter centrare una "hit" (a meno che pure i cassieri della mia banca siano utenti di EBT :rofl: ).1 punto
-
...temo che ci sia veramente tanta confusione in merito! :) "Quando uno decide di mettere un'attività in proprio mette in conto"...che decide lui dove, come e quando lavorare. Se a fronte delle decisioni prese otterrà un utile d'esercizio, potrà continuare con quel medesimo modus operandi...se lo riterrà opportuno. Qualora invece i risultati ottenuti non saranno sufficienti per permettere il sostentamento della propria ditta...sarà giunto il tempo di chiudere. Questo é il momento esatto in cui dovrà farsi assumere come dipendente, lavorare nei giorni di sabato e domenica, festivi, notti...sempre e rigorosamente osservando l' orario di lavoro previsto contrattualmente. C'é una differenza sostanziale fra possibilità ed obbligo.1 punto
-
1 punto
-
Ma infatti, sono anch'io dello stesso avviso di Cig...non ci sono disegni a priori nè a posteriori. C'è invece stato l'acquisto di tondelli di varie nazionalità, evidentemente per ragioni economiche afferenti alle monete da coniare, lungi dal creare speculazioni sulla moneta coniata.Speculazioni che invece siamo noi ad ingenerare cedendo ai prezzi assurdi di qualche commerciante (dai 140 € in su per una moneta priva di valore intrinseco)...ma dai (come si dice da noi)...cerchiamo di darci una reffata1 punto
-
Probabilmente la cosa è molto più semplice. Nell'immagine che vi posto, tratta da "Venetia città nobilissima et singolare" del Sansovino figlio (scritta poco prima della riedificazione del ponte in muratura), viene detto che sotto Ranieri Zeno esisteva un traghetto per attraversare il canal grande. Ora, come ancor oggi accade, vi è un prezzo da pagare il gondoliere per attraversare il canale, e questo probabilmente ha dato il nome al ponte in legno. L'estate scorsa, per i Veneziani il prezzo era di 2 euro, mentre per i turisti credo 4 o 5 (alla faccia!). una ventina d'anni fa costava 200 lire. Dato che nel libro non viene fatta menzione del quartarolo, si potrebbe pensare che il prezzo fosse effettivamente la moneta di meno valore esistente allora. Il nome di ponte della moneta, quindi, pare essere dovuto al ricordo di quando il ponte ancora non esisteva, anche perché dubito ci potessero essere delle persone ai due lati per riscuotere il pagamento di centinaia di persone ogni giorno. Alla fine della pagina viene indicato il Sansovino come progettista del nuovo ponte in pietra, ma noi sappiamo poi come andarono le cose. Parteciparono molti architetti illustri, tra cui il Palladio e credo anche Michelangelo, ma poi vinse il più sconosciuto di tutti. Nella bellissima tela di Carpaccio, c'è un'altra curiosità che oggi ci pare assurda: uno dei gondolieri è un moro!1 punto
-
Ciao Jagd , secondo me è un 1735, pero' potrebbe anche essere 1725, dovresti guardare bene se riesci a leggere nella legenda VIC AM (http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VA3SA/1) o CAR EM (http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CE3/1) cosi' capendo il Regnante ci si puo' avvicinare di più alla data.1 punto
-
ricordo che venerdi 24 ottobre ci sarà una piccola asta con 270 lotti filatelici e 350 lotti numismatici che si svolgerà nel pomeriggio che a quanto so partiranno con basi d'asta acessibili con qualche rarità insomma non ci facciamo mancare niente sinergia con i filatelici la prima volta . Ovviamente cercherò di non mancare appena potrò chiederò notizie dei commercianti presenti con simpatia cordiali saluti :hi:1 punto
-
Qui invece ci sono tre monete da due euro. Bella sorpresa la maltese, delle tre annate in circolazione mi manca solo la prima, che è l'unica che cerco davvero, mentre questa 2010 è già doppia. Se qualcuno volesse scambiare... Taglio: 2 euro commemorativo Nazione: Francia Anno: 2008 Tiratura: 20.064.000 Città: Gallarate (VA) Condizione: BB- Taglio: 2 euro Nazione: Austria Anno: 2003 Tiratura: 3.100.000 Città: Gallarate (VA) Condizione: BB Taglio: 2 euro Nazione: Malta Anno: 2010 Tiratura: 1.990.000 Città: Legnano (MI) Condizione: BB-1 punto
-
Sono uno di quelli che, nonostante la relativa vicinanza geografica, non ha potuto purtroppo essere presente a causa di una serie di concomitanti impegni. Il rammarico, per non esserci stato, è grande, ma... ormai è andata. Sono lieto della sostanziale buona riuscita, in modo particolare per Francesco, che ho la fortuna di conoscere, e della cui grande generosità ho anche avuto modo di approfittare (si fa per dire) in passato. Mi fa ancora più piacere leggere della volontà, da parte degli organizzatori, di non lasciare questo convegno come un unicum, ma di star già pensando alla prossima edizione, per migliorare dove possibile. Ecco... a questo proposito mi permetto di ricordare che nel 2015, dal 21 al 25 settembre, l'Italia avrà il grande onore di ospitare (54 anni dopo quello di Roma del 1961), a Taormina, il XV Congresso Internazionale di Numismatica, le cui date sono note da anni. So bene che si tratta di manifestazioni di portata, respiro e - in larga scala - pubblico diversi. Indipendentemente però dal target di partecipanti, io penso e credo che sarebbe buona cosa (e anche un segnale di maturità) che in quei giorni il calendario numismatico italiano fosse... "vuoto", cioè che non vi fossero altre manifestazioni di qualsiasi genere, se non direttamente collegate all'evento. Tanto per fare un esempio, se il secondo Convegno napoletano si svolgesse in quei giorni, un pomeriggio come quello di sabato a cura dell'Accademia di Studi Numismatici non sarebbe proponibile. Troppe volte abbiamo letto, scritto e ripetuto che l'accavallarsi di eventi risulta sempre penalizzante tanto per ciascuno di essi che per l'immagine che il movimento numismatico italiano da di sé. La mia è una considerazione generale, che ripeterei in qualsiasi contesto. Mi sono permesso di scrivere qui solo perché stiamo celebrando la buona riuscita di un evento, destinato fortunatamente a ripetersi, e che quindi sarebbe un peccato venisse penalizzato qualora si pensasse di calendarizzarlo proprio in quella settimana. Tutto qua.1 punto
-
eh già... era proprio un cinghialotto lo scopritore! tuttavia.. nonostante i danni, guardiamo gli aspetti positivi: un hoard rinvenuto e segnalato che sarà studiato sebbene con qualche danno subito... credo comunque di modesta entità per fortuna visto che il ritrovatore si è comunque fermato. :)1 punto
-
1 punto
-
Oggi buon ritrovamento. Taglio: 1 euro Nazione: San Marino Anno: 2002 Tiratura: 311.800 Città: Asti Condizione: MB1 punto
-
il paragone non regge perche' la prima moneta in foto e' di Siracusa, le altre tre di Paterno'. ah ah ah ah1 punto
-
@@francesco77 ti rinnovo i complimenti ed i rigraziamenti a te ed a tutto lo staff del Circolo Numismatico Partenopeo. Sono 3 anni che frequento i convegni che si tengono in Campania e per motivi di lavoro non mi sono mai spinto oltre i confini regionali. Non voglio fare confronti con i convegni di Avellino e Castellammare, ma dico solo che ben vengano nuovi appuntamenti come questi per noi campani, specialmente per chi non ha la possibilità di spostarsi molto. Francesco ha capito questo, e lo ha anche ricordato nel viaggio in pulman verso il Museo Archeologico Nazionale. Ho sentito che l'anno prossimo la nuova sede sarà un'altra, molto + bella e sùggestiva delle Terme di Agnano. Non la anticipo, ve lo dirà Francesco :blum: Come primo convegno non si poteva partire meglio, ma due considerazioni voglio farle: Ho sentito da alcuni commercianti che non avevano portato con se tutte le monete in loro possesso, e che io avevo chiesto. Ho avuto come l'impressione (forse sbaglio) che alcuni non sapendo come si sviluppasse il convengo (vuoi per l'affluenza e vuoi per la sicurezza del posto) abbiamo avuto "timore" e scarsa fiducia sul buon andamento delle vendite. Forse il fatto che sia stata la prima edizione, li ha "frenati" Ecco forse xchè qualcuno ha scritto di aver trovato poca varietà di monete. Sicuramente l'anno prossimo il livello salirà di molto e questo dipenderà da come sono andate le vendite. Ho sentito nel pulman alcuni commercianti che facevano discorsi in tal senso. Infine, ed è questa la cosa che ho riscontrato in tutti i convengi finora visitati, l'illuminazione è davvero il punto debole. le sale che ospitano tali eventi, essendo molto spesso sale di ristoranti o alberghi non hanno un illuminazione sufficiente per vedere dettagliatamente una moneta. Propongo pertanto di considerare per il futuro di predisporre per ogni tavolo delle lampade alogene dirette sui banchi (un pò come si vede sulle bancarelle nelle feste di piazza) Ad Avellino ad esempio l'illuminazione è rasente allo zero. Per me è stato il convegno + bello ed importante a cui ho finora partecipato :good:1 punto
-
Eliodoro, non solo dalla Campania. Io per esempio son venuto dalla Calabria e non mi pento certo degli 800 km. percorsi tra andata e ritorno. Convegno organizzato molto bene, Francesco gentilissimo a fare gli onori di casa, materiale numismatico di buon livello. Si può migliorare e si migliorerà certamente, ma l'inizio è veramente ottimo. Onorato di essere rientrato nei primi 100 iscritti al Circolo Numismatico Partenopeo.1 punto
-
Estate 1968, scuola era fuori e vacanze estive erano arrivato con i suoi ettari ed ettari di tempo libero. Una settimana che sperimentato con una nuova "tiratura", apparentemente non molto tempo dopo che avevo imparato così numeri orientali l'estate potuto data mia moneta giapponese. Mio 1968 "modelli:" A sinistra è la denominazione di c.15mm "5", con la c.18mm "10" a destra (ho ancora il "20" ma corrosione ha sorpassato esso.) Ho usato un planchet più spessa rispetto con il "monete romane" l'anno prima, che ha consentito un disegno bifacciale. Sono di piombo ancora una volta e sarebbe stata dipinta, ma non sono mai stati. E naturalmente i bambini sono bambini, quindi non voglio essere troppo imbarazzato a recitare i dettagli di progettazione. L'Oriental "1" sotto l'alba recto è una data fatta stile dinastica e qui sta per 1968. Orientale grande "5" e "10" occupano il centro di inverte i due. Mie iniziali ci sono, e la "S", beh, collezionisti di monete americane riconoscerà marchio di zecca di San Francisco, che era un mini-ossessione entro l'hobby quando ho conosciuto monete. La zecca di San Francisco aveva chiuso nel 1955, ma aveva riaperto in metà -anni '60 a seguito della carenza di moneta. A causa della carenza di moneta, tuttavia, tutti mintmarks era stato rimosso dalle monete americane a partire dal 1965 nel tentativo di ridurre la domanda di collezionista. Mintmarks—e soprattutto di San Francisco "S"—restituito alla monetazione degli Stati Uniti nel 1968. E non per coincidenza, fece la sua comparsa prima quell'anno sul mio "monete". Ma questi modelli 1968 sarebbe la mia ultima avventura in coniatura. Io avevo esaurito il mio metallo approvvigionamento (i piombo piombini da pesca nella cassetta degli attrezzi di papà) e poi—come nel post di ottima di zenith1 sopra—la stessa cosa è successa a me come finalmente succede a tutti i bambini... smettere di essere bambini. :) v. --------------------------------------------------------- Summertime 1968, school was out and summer vacation had arrived with its acres and acres of free time. One week that summer I experimented with a new “coinage,” apparently not long after I had learned Oriental numbers so I could date my Japanese coin. My 1968 “patterns:” At left is the c.15mm “5” denomination, with the c.18mm “10” at right (I still have the “20” but corrosion has overtaken it. ) I used a much thicker planchet than with the “Roman coins” the year before, which enabled a two-sided design. They’re of lead again, and would have been painted, but never were. And of course kids are kids, so I won’t be too embarrassed at reciting the design details. The Oriental “1” beneath the obverse sunrise is a date done dynastic style, and here stands for 1968. The large Oriental “5” and “10” occupy the center of the two reverses. My initials are there, and the “S,” well, collectors of American coins will recognize San Francisco’s mintmark, which was a mini-obsession within the hobby when I first met coins. The San Francisco mint had closed in 1955, but had reopened in the mid-‘60s as a result of the coin shortage. Because of the coin shortage, however, all mintmarks had been removed from American coins beginning in 1965 in an attempt to reduce collector demand. Mintmarks—and especially San Francisco’s “S”—returned to U.S. coinage in 1968. And not coincidentally, made its first appearance that year on my own “coins.” But these 1968 patterns would be my last adventure in coining. I had exhausted my metal supply (the lead fishing sinkers in Dad’s toolbox), and then—as in zenith1’s excellent post above—the same thing happened to me as finally happens to all kids…we stop being kids. :) v.1 punto
-
Sono appena rientrato dal convegno di Napoli. Come premessa permettetemi di fare i complimenti a TUTTI gli amici del circolo partenopeo che hanno lavorato a lungo per l'organizzazione del convegno ottenendo un risultato straordinario, considerando che si tratta del primo convegno, e questo è bene non dimenticarselo quando si fanno alcune considerazioni riguardo il convegno stesso. pariamo dalla location: sala ben disposta, illuminazione sufficiente (che si potrebbe migliorare), addetti alla sicurezza molto professionali e attenti e soprattutto sempre in movimento tra i tavoli degli espositori, tavoli ben allestiti. Poi finalmente un convegno SOLO numismatico (e questo non guasta). Molto apprezzato il coffe-break del sabato con della pasticceria di alto livello e con i ragazzi del circolo che hanno portato ai tavoli degli espositori che non potevano muoversi qualche pasticcino delizioso. Affluenza di pubblico che, a me personalmente, è sembrata è sembrata alla altezze delle mie aspettative che erano sempre rapportato al fatto che fosse il primo convegno dopo circa 15 anni dall'ultimo. Insomma per me un giudizio più che positivo. Che poi l'albergo fosse un po' decadente se ne sono resi conto anche gli organizzatori e penso che il prossimo anno la location sarà diversa. Quindi ancora complimenti e tenetemi un tavolo per il prossimo anno,1 punto
-
Effettivamente si tratta di Vittorio Emanuele II (Umberto I non portava la barba). Per interpretarla, occorrerebbe valutare il contesto in cui fu pubblicata: poiché è del 1915 potrebbe essere un'allusione alla Prima Guerra Mondiale, ed, in particolare, all'esortazione del "Padre della Patria" ad affrettare l'entrata in guerra del Regno d'Italia.1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
