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  1. francesco77

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/29/14 in tutte le aree

  1. Come promesso agli organizzatori mi sono recato ieri al convegno dove ho fatto l'iscrizione al nascente Circolo Numismatico Partenopeo. Purtroppo come si sa bene la domenica è il giorno meno indicato per i convegni ma gli impegni di lavoro mi bloccavano. In effetti la sala non era al completo ma di questo non credo si possa colpevolizzare gli organizzatori. Bisogna tenere conto anche delle necessità ed esigenze dei commercianti presenti. E' stato comunque un piacevole modo per ritrovare vecchi amici e scoprirne di nuovi. Quello che mi preme però sottolineare è il ritorno di un convegno di livello a Napoli e, non secondo, la rinascita di un Circolo Numismatico. Impossibile accontentare tutti ma credo che un plauso per tale iniziativa sia meritato e vada fatto agli organizzatori. E' stato il primo di una lunga serie e sicuramente ci sarà tempo per correggere errori ed eventalmente far fronte alle richieste di tutti. Foto??? Ne ho fatta una sola ma credo meriti di essere pubblicata:
    8 punti
  2. Per prima cosa, come socio fondatore del Circolo Numismatico Partenopeo più anziano, voglio ringraziare di cuore tutti gli amici espositori intervenuti al convegno. Ne cito solo qualcuno che conosco meglio, Christian (Hatria), Cesare (Picena), Mazzarino, Cavaliere, Pratesi, Cavicchi (Eugubium), Morello, Num. Katane, Matteo e Giancarlo (Nomisma), Gaetano, Sergio, Lucio (Num. Raponi), il grande Matteo Cavedoni, e mi scuso se ne ho dimenticato qualcuno. Poi voglio ringraziare tutti i collezionisti, i curiosi, gli amici che ci hanno onorato con la loro presenza. Siete tutti voi che avete fatto si che la manifestazione riuscisse. Un grazie particolare va al nostro Presidente, Antonio Cava che ha creduto nel convegno sin da subito. Un plauso anche al segretario, Antonio Rennella (Borbone) per la sua instancabile opera. Grazie al mitico Jhonny e a Giovanni. Cito anche Layer che ci ha aiutato ad allestire la sala. Ho lasciato per ultimo Francesco Di Rauso, e non è un caso, perchè ha svolto un lavoro eccezionale di organizzazione a 360 gradi che poche volte nella mia vita ho avuto modo di vedere, qualcosa la possiamo fare meglio vero Frank?, ma nel complesso sei stato fantastico e mi scuso se qualche volta, a causa di vedute diverse, ho polemizzato con te. Con l'augurio di rivederci tutti l'anno prossimo al Numisnapoli2 organizzato in maniera ancora migliore, ringrazio tutti gli utenti del sito che stanno scrivendo post per noi. Raffaele Trocciola
    4 punti
  3. Una foto scattata ad una monetina esposta al convegno di Napoli.
    3 punti
  4. Va bene, continuo domani visto che sono abbastanza stanca. Mi piacerebbe che la discussione non venisse chiusa per un problema che non riguarda solo il Convegno di Napoli ma tutto il mondo commerciale numismatico. Lo troviamo infatti in qualsiasi Convegno, dal più piccolo e locale al più importante, potremmo lamentarci con gli organizzatori di Veronafil ad esempio dove la domenica mattina troviamo un terzo, e forse meno, dei commercianti che ci dovrebbero essere oppure pensiamo di poterlo risolvere ora? Mi sembra che sulla disponibilità dello staff del Circolo, per cercare una soluzione che accontenti tutti, o quasi, non ci siano dubbi, quindi mi sembra inutile che continuiate ad inviarvi battutine o risposte ironiche. Cercate di essere propositivi e inviate suggerimenti alla mail del Circolo Partenopeo che vi ha indicato Francesco77, in questo modo il vostro parere avrà un peso concreto che non si fermerà alla sola controbattuta. Questo Convegno è stato un'eccezione alla regola, ne ho visti diversi di "Primi Convegni" e vi posso assicurare che alcuni, purtroppo, non hanno raccolto tanti consensi e presenze come gli organizzatori speravano. Il Convegno di Napoli verrà senz'altro migliorato negli anni, e questo anche grazie a voi se collaborerete, ed è quello che ci auspichiamo tutti. Buona serata a tutti. Giò :) :)
    3 punti
  5. Cesare Antonio Vergara Le Monete del regno di Napoli da Roggiero primo sino all'augustissimo regnante Carlo V I imperatore e III re cattolico, raccolte e spiegate Napoli 1715
    3 punti
  6. Questo è errato... È la somma di tutti e 11 i numeri del seriale ad essere uguale (per l'aitalianad esempio 7)... Quindi l'ultima cifra del seriale puó essere benissimo 0...
    3 punti
  7. Buon pomeriggio In tutto il mondo è conosciuto come “Ponte di Rialto”. E’ il magnifico ponte in pietra d’Istria ad unica arcata, posto a cavallo del Canal Grande di Venezia e che, su progetto di Antonio da Ponte (Nomen, omen), venne ultimato nel 1591. Da allora è ancora li, al suo posto, a discapito delle “cassandre” che, all'epoca, gli avevano pronosticato una vita molto breve. Le cronache ci dicono che il primo modo per attraversare il Canal Grande, in veneziano “Canalazzo”, fosse di barche, ma l'epoca della sua costruzione è incerta; più notizie si hanno riguardo il primo ponte vero e proprio, edificato in legno su palafitte e di tipo levatoio, perché a metà della campata c’era l’esigenza che le tavole dovessero sollevarsi , affinchè potessero passare le alberature delle imbarcazioni in transito sul canale. Particolare del ponte da un quadro di Vittore Carpaccio Questo primo ponte in legno venne edificato nel periodo a cavallo del dogato di Sebastiano Ziani e di Orio Malipiero (anni 1178-1179) e gli si attribuì il nome di “Ponte de la moneda” poiché si trovava in prossimità dell'area dove una volta doveva essere edificata la vecchia officina monetaria, posta a sua volta tra le chiese di San Bartolomeo e San Salvatore, probabilmente lungo il Canal della Fava. Dalla foto di Paolo Steffan potete vedere il campanile di San Bartolomeo e quanto sia vicino al Ponte di Rialto Taluni affermano che il nome attribuitogli derivi dal fatto che per percorrerlo si doveva pagare una “gabella” pari ad un quartarolo. Quartarolo a nome del doge Iacopo Tiepolo (1229-1249) Personalmente la trovo una “forzatura”; se così fosse stato - ne sono convinto – l'avrebbero chiamato “Ponte del quartarolo”. E' nota l'abitudine dei veneziani di intitolare un fondaco, una riva, una calle della città a ciò che di particolare o di più cospicuo vi stava vicino ed il “Palazzo della moneta” era certamente un sito importante e qualificante del luogo. Non dimentichiamoci che all'epoca l'officina monetaria era chiamata ancora con questo termine, “Palazzo della moneta”; quello di “Zecca” doveva venire adottato successivamente, mutuandolo tall'arabo “Sikka”. Solo in un secondo momento, probabilmente quando il palazzo della moneta stava già in prossimità di San Marco, il nome fu cambiato in Ponte di Rialto, forse considerando che ci volesse un riferimento all'altezza per rimarcare l'importanza dell'area di Rialto, che era già allora deputata al mercato, agli scambi commerciali più importanti, alle transazioni bancarie e finanziarie, alla sottoscrizione dei contratti assicurativi. Il Ponte di Rialto subì, nel tempo, vari rifacimenti dovuti a guasti e crolli e nella prima metà del XV secolo vi vennero costruite, da entrambi i lati della campata, delle botteghe; cosa che venne replicata nel ponte in pietra e che ancora caratterizza questa struttura. saluti luciano
    2 punti
  8. nasceva l'ammiraglio Horatio Nelson
    2 punti
  9. Penso che dal catalogo non vada tolto un gran ché come ipotetico plusvalore, secondo il mio modesto punto di vista dovremmo iniziare a considerare la conservazione sempre un po' al di sotto di quella che spesso intendiamo, questo è un piccolo segreto che aiuta a tenerci con i piedi saldi al terreno ed evitare di farci prendere la mano. Per me la piastra del 1836 in oggetto è un buon BB ed ha un valore commerciale di circa 70-80 euro come da Gigante 2015 ma è chiaro che se si ha la fortuna di pagarla di meno è tanto di guadagnato. Complimenti per aver incamminato la strada giusta. A presto. :good:
    2 punti
  10. Metto le foto della Piastra 1841 "testa grande" visibili al Primo Convegno di Napoli presso il Ns Spazio, scattate con due esposizioni di luce diversa.
    2 punti
  11. Queste foto le dedico a @@borghobaffo @@giancarlone e @@milites Placche in argento a sbalzo e cesellate (confraternite e congreghe varie) di fattura napoletana e siciliana tra '700 e '800, dimensioni cm 16x12 circa. Non sono un esperto su queste produzioni e per tanto, se possibile, qualche nozione storica sarebbe utile da parte degli esperti. Ne ho presa una anch'io riguardante l'Immacolata Concezione perchè è stato amore a prima vista, più tardi ve la mostro.
    2 punti
  12. E visto che parliamo di parpagliole, diciamolo almeno qui dai cosa ha fatto il buon Tiziano, un vero studioso di questa moneta, ha fatto un importante articolo con una classificazione di tutte le tipologie, varianti, imitazioni della parpagliola. E' in copertina sul numero di ottobre di Panorama Numismatico e sul sito Nomisma si può già leggere un estratto dell'articolo stesso. Lo dico qui e ora, primo perchè domani ne parleremo credo ampiamente di questa moneta milanese, che tra l'altro ha generato la discussione nella sezione monete moderne con più interventi a oggi, e poi perchè se lo anticipassi io nella sezione riviste il buon odjob sicuramente come in altri casi mi censurerebbe subito l'intervento :blum: e allora limitiamoci qui per il momento, ma credo che sia giusto parlarne sia per l'autore che per la moneta stessa, una moneta povera, corrente, del popolo, citata anche nei Promessi Sposi che conquista il suo momento di celebrità in vista dell'incontro di domani.....una ulteriore puntata di monete povere alla riscossa....
    2 punti
  13. @@Giovanna l'arditi detiene anche il record di età della storia umana.... se nel 1797 acquista castelvetere e nel 1938 muore è evidente fosse figlio di highlander :D
    2 punti
  14. Dovrebbe essere questa, ciao. https://www.google.it/search?q=roma+1939+J.O.C.&client=firefox-a&hs=eWz&rls=org.mozilla:it:official&channel=nts&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ei=-3wpVNS6CcLj7Qa6xIDYAg&ved=0CE8QsAQ&biw=1024&bih=642#facrc=_&imgdii=_&imgrc=2sZGjtpuRMUD4M%253A%3BGI1g0jarNWR6kM%3Bhttp%253A%252F%252Fimages-01.delcampe-static.net%252Fimg_thumb%252Fauction%252F000%252F276%252F949%252F821_001.jpg%3Bhttp%253A%252F%252Fwww.delcampe.net%252Fitems%253FcatLists%25255B0%25255D%253D7540%2526language%253DE%2526searchString%253D%2526page%253D4%2526useAsDefault%253D%2526layoutForm%25255Blistitemsperpage%25255D%253D250%3B66%3B100
    2 punti
  15. Ciao , Sergio, assomiglia molto piu' al secondo tipo e con la sigla C (Chambery) http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CE1/11
    2 punti
  16. Secondo me hai ragione è questo il vero motivo. Quando comincia Verona è una vera corsa ad ostacoli :D Ciao, Raf
    2 punti
  17. Penso semplicemente perchè hanno "fame" di accaparrarsi in fretta le più belle e/o rare prima che vengano comprate da altri...
    2 punti
  18. un piccolo consiglio , il prossimo convegno da fare in 2 gg, venerdi' pomeriggio e sabato intera giornata, si risparmia tempo e soldi.....i collezionisti che lamentano la scarsa presenza dei commercianti di domenica, si possono organizzare con laaargo anticipo, visto che si sa da quasi 1 anno di questo convegno, si prendono un bel giorno di ferie e vengono il sabato.
    2 punti
  19. Concordo in pieno, infatti il nostro prossimo convegno sarà ampliato sia commercialmente che scientificamente, non si esclude anche una partecipazione da parte di alcuni collezionisti per l'esposizione della propria collezione a tema con relativa premiazione. Non mancheranno contributi scientifici e la presentazione di testi numismatici.
    2 punti
  20. Come socio fondatore del C.N.P. non posso che ringraziare di vero cuore TUTTI coloro i quali hanno fatto sì che questo nostro primo evento si svolgesse nel migliore dei modi : siamo davvero fieri e soddisfatti del lavoro svolto ma garantiamo ampi margini di miglioramento per il nostro secondo convegno! Sottoscrivo tutto ciò che l' amico Raffaele ha appena scritto e mi sembra doveroso, dopo che ha ringraziato tutti, dire grazie anche a lui! Giovanni Lavitola
    2 punti
  21. @@refero1980 Intervengo ora e devo dirti che, a parte la solita discussione tra alte e basse conservazione (su questo mi sono gia' espresso piu' volte) questa moneta a 35 euro e' piu' difficile da trovare che un fdc a 400; ma questo non vuol dire che sia piu' o meno rara. Detto questo la moneta a quel prezzo e' stato veramente un ottimo acquisto. Ciao
    2 punti
  22. Appena pubblicato il nuovo numero del Bollettino del Circolo Numismatico di Beinasco (TO) https://drive.google.com/file/d/0B-RR8l00j9GVdExjYXd6ZUlnQzQ/edit?usp=sharing
    2 punti
  23. Verona resta unico nel suo genere come numero di espositori. Torino è sicuramente un buon convegno e ben organizzato. Troverai monete di tutti i tipi e la possibilità di farle periziare da diversi periti.
    2 punti
  24. Partendo dall'alto a sinistra nella teca rossa: - n.2 medaglie della serie uomini illustri dedicate a Giuseppe Gioeni. Di cui una con scatolino. D'Auria n.186 - n.3 medaglie di cui una in argento del Congresso degli scienziati italiani in napoli con scatolino originale. D'Auria n.208 - medaglia per l'inaugurazione dell'illuminazione a gas di Napoli. D'Auria n.205 - medaglia per l'ospitalità di Ferdinando II a Pio IX nel 1848. D'Auria n.222 - n.3 medaglie, in bronzo, bronzo dorato e argento, per l'inaugurazione del bacino di raddobbo in Napoli. D'Auria 238 E direi che per adesso posso anche fermarmi qua
    2 punti
  25. Continuo domani con le Conferenze, scusate gli scherzi ma il bello dei Convegni è anche questo. Ci si ritrova tra amici e si gioca un po' in attesa di una prossima occasione per rivedersi... Buonanotte a tutti, Giò Sfrutto il post per presentarvi intanto il Presidente dell'Accademia Italiana di Studi Numismatici, il dott. Giuseppe Ruotolo, che ha moderato la serie di relazioni che si sono avvicendate nel pomeriggio aggiungendo spesso altre notizie.
    2 punti
  26. :rofl: Vendetta...tremenda vendetta... Continuo con...guardate e spalancate bene gli occhi 1) ecco un bel trio di organizzatori: Numitoria a destra, Giovanni nel centro e Gionni a sinistra 2) beh che dire...due medagliette in esposizione...belleeeeeeeee è dir troppo poco...
    2 punti
  27. Ah beh, questa è una vignetta un po' ritoccata ...ma a me piace tanto e credo possa star bene in questa magnifica carrellata di vignette ...ovviamente il "cacciatore" è anche un collezionista numismatico che frequenta le aste ...
    2 punti
  28. Visti gli apprezzamenti arrivati, che ovviamente non merito …vi ringrazio e vi concedo il bis. Perché in fondo sono un “romantico” e mi piacciono le storie d’amore ….in questo caso sono in argomento perché questa storia riguarda il re di Francia Luigi XII d’Orleans (o Ludovico XII che dir si voglia). Dietro ad una finestra nel nugolo di case dei carruggi genovesi, in Piazza dell’Amor Perfetto, una bellissima e giovane donna del casato degli Spinola si strugge d’amore, il suo nome è Tommasina e siamo nel 1502. In quei giorni il re di Francia, Luigi XII, è a Genova in visita e la città lo accoglie con tutti gli onori. Durante una festa organizzata in suo onore, nella villa Cattaneo nel quartiere di Albaro, Tommasina, già sposa di Luca Battista Spinola, ha l’occasione di incontrare il re e la bella nobildonna elegge il sovrano di Francia a suo “intendio”, che nel linguaggio dell’amor cortese significa amor puro, perfetto, casto e virtuoso. Poi, il giorno successivo Luigi XII lascia la città e Tommasina rimane nel suo palazzo, nella piazza citata, a cullarsi con il suo sentimento, vero, platonico e sincero, si estranea dal mondo e si mette alla finestra per aspettare il ritorno del suo amato. Il tempo trascorre e arriviamo al 23 aprile 1503. In città arriva un cavaliere dei Doria che porta una cupa notizia: Luigi XII è caduto durante la battaglia di Cerignola. La notizia è falsa, ma Tommasina non lo sa, si dispera e piange straziata dal dolore, si strugge per il suo amore perduto, si perde nella sua sofferenza e muore nella sua stanza in quella piazza. Intanto, dalla Francia, re Luigi invia a Genova Jean D’Auton, scrittore di Corte e Cavaliere che, appresa la notizia della storia e della prematura fine di Tommasina, la riferisce al re e la tramanda ai posteri. L’originale dello scritto, si dice, venne riposto nella tomba di Tommasina. Anni dopo, narra la leggenda, che re Luigi tornò a Genova e volle vedere la casa nella quale Tommasina aveva esalato l’ultimo respiro. Si affacciò alla finestra del palazzo Spinola dove Tommasina aspettava, seduta giorno e notte, e disse: “Avrebbe potuto essere un amor perfetto!” Oggi possiamo ammirare nella Pala di Ognissanti, nella Chiesa di Santa maria di Castello, eseguita da Ludovico Brea, il bel volto di Tommasina con sua madre, fra i 215 personaggi raffigurati c'è una giovane donna che che spicca con l’abito verde, carnagione chiara, ed è l’unica che volge lo sguardo indietro e i suoi occhi incontrano l’osservatore, è proprio lei che ci guarda con infinita dolcezza, Tommasina, che s’è lasciata morire d’amore.
    2 punti
  29. Rileggendo questa discussione mi viene una riflessione subito, spesso sul forum è difficile, a volte quasi impossibile, unire su argomenti numismatici, ecco devo dire che gli animali, in questo caso i cani, i cani che hanno sofferto e che soffrono, l'amore, l'affetto che ci danno e trasmettono, invece ci hanno unito tutti e questo mi fa enormemente piacere perchè i nostri migliori amici meritano anche belle parole e bei ricordi..... Per quanto mi riguarda la vita continua, ho provato a resistere....non ce l'ho fatta, il vuoto era enorme l'esigenza fortissima, quasi fisica.....e allora mi sono rimesso a sognare.....sognare......vedere, guardare se c'erano situazioni di bisogno, di aiuto, ce n'erano tante.....era difficile scegliere.... E alla fine un annuncio pubblicato di una piccola cagnolina, femmina questa volta, che avrà il nome di Sissi come la principessina, ha prevalso su di me. Era stata abbandonata e girava sperduta nella campagna vicino a Cassino,una volontaria con già tanti cani in stallo l'ha salvata, forse senza questo provvidenziale gesto sarebbe morta, ma Sissi soffriva e soffre, quegli occhi che parlano, tristi, sperano in qualcuno e qualcosa.... Martedì per me sarà un gran giorno.....Sissi arriverà a Milano accompagnata dai volontari da Cassino e per me e lei sarà un gran giorno....la ruota continua finchè potremo.... Ovviamente questo post non finisce qui, continuera'......per il momento un saluto a tutti gli amici dei nostri cari e amati trovatelli....che tanto ci possono insegnare ve lo assicuro.... Mario
    2 punti
  30. Ciao a tutti, ho letto l'interessante articolo di Pietro Magliocca:"Le Quadruple e le Doppie d'oro di Carlo V per i tumulti napoletani del 1547" pubblicato su Panorama Numismatico di settembre e ho voluto aprire questa discussione concentrandomi sul mezzo ducato di Carlo V che presenta particolarità molto simili a quelle rese note nell'articolo. Sui cataloghi ho sempre letto che veniva descritta variante molto rara il mezzo ducato con al rovescio le due "zampette" dell'aquila che fuoriescono dallo stemma. A mio parere, le zampette sono solo gli artigli sotto le ali che poggiano ai lati dello stemma, mentre quelle che fuoriescono da esso sono fiammelle. Vi mostro una chicca della mia collezione che, oltre a presentare le solite due zampette con gli artigli attaccati allo stemma, riporta le fiamme intorno... che sono ben più di due! Ho confrontato, inoltre, il rovescio di questo mezzo ducato in mio possesso, con il rovescio di uno scudo d'oro. Sullo scudo, la distinzione tra gli artigli e fiamme è ancora più netta. Vi volevo chiedere, soprattutto, se qualcuno possiede nella propria collezione questa tipologia di mezzo ducato come quella da me postata, oppure se già la conosceva. Io ero a conoscenza della variante al dritto, con busto piccolo e stemma senza fiamme al rovescio e l'altra con busto grande al dritto e rovescio con le due fiammelle, ma non l'avevo mai vista in questa doppia variante in un unico esemplare, con busto piccolo al dritto e rovescio inedito con molte fiamme. Un'altra particolarità: Questa è l'unica tipologia di mezzo ducato a non riportare la perlinatura al rovescio. Sono curioso di sapere cosa ne pensate :good:
    1 punto
  31. uno dei convegni più emozionanti al quale abbia partecipato! monete, medaglie, amici, soprattutto il convegno dedicati ad illustri numismatici del passato, remoto e prossimo. complimenti davvero!
    1 punto
  32. Perchè già di per se ha circolato e anche parecchio, in più è stata pesantemente lucidata.... ti allego a titolo di esempio un esemplare in Fior di Conio (di annata diversa, mail discorso non cambia), tanto per farti notare la differenza....
    1 punto
  33. Tutti i tetra tranne il quinto sono stati aggiudicati. I primi tre a un hammer superiore alla stima che era 750 pounds: rispettivamente il n. 389 a 900 e i nn. 390 e 391 a 800 pounds. Il quarto (n. 392) a 700, appena al di sotto della stima che era 750 pounds anche per questo. Il n. 393 stimato 500 è rimasto invenduto, mentre il 394 che aveva la stessa stima ha realizzato 440 pounds. Il miracolo del ritrovamento di questa serie di esemplari si è ripetuto anche nel 'ritrovamento' dei collezionisti. E da tener presente che per portare l'hammer in euro bisogna moltiplicare per 1,28. apollonia
    1 punto
  34. Piccola relazione sulla giornata di studi del 26 settembre u.s. Gli interventi sono stati tutti molto interessanti ed hanno riguardato sia tematiche tecniche di diritto nazionale , comunitario ed internazionale sulla circolazione dei beni culturali, sia storiche e artistiche. Per quanto riguarda la materia che ci sta più a cuore, la numismatica, un unico accenno è stato fatto dal Dott. Ferri, quando ha richiamato l'importanza delle monete classiche come beni archeologici, in quanto , non solo permettono la datazione dei siti dove vengono rinvenute, ma sono anche indicative di ulteriori ritrovamenti. Buona giornata a tutti.
    1 punto
  35. @@emanuelere, mi sa che è ora di incrociare le nostre strade... ;-)
    1 punto
  36. Maschilistaaa, ti aspetto a Verona...attento a te.
    1 punto
  37. Nonostante non abbia partecipato all' evento organizzato dal CNP devo dire che, da osservatore esterno, é stato fatto un lavoro straordinario! Tanta partecipazione, entusiasmo ed attenzione sotto tutti i punti di vista. L' impegno profuso é stato assoluto e si é cercato di curare ogni dettaglio al meglio. Sotto il profilo della comunicazione credo che l' Organizzazione sia stata eccellente...per meglio dire unica. Si sono interfacciati costantemente con gli operatori professionali e con i collezionisti, hanno promosso l' evento al meglio e fornito assistenza in ogni momento. Complimenti sinceri a tutti Voi! Davide
    1 punto
  38. Ciao, tutta la serie dei mezzi baiocchi di Innocenzo XI si può considerare rara, e questo tuo esemplare non fa eccezione, peccato per la conservazione... Un pò come la serie dei testoni "MELIVS", anche per i mezzi baiocchi eugubini gli incisori si sono sbizzarriti nell'inserire al rovescio alcuni particolari dello stemma Odescalchi, nel tuo caso l'aquila ed il leone, creando così innumerevoli tipologie con le varie combinazioni di elementi e posizioni. Il tuo esemplare mi pare un "ibrido", con il diritto Muntoni 261 ed il rovescio Muntoni 263. Ciao, RCAMIL.
    1 punto
  39. Riporto, per completezza, le pagine del sito dell'EI contenenti le motivazioni che hanno dettato il cambiamento dello stemma. http://www.esercito.difesa.it/comunicazione/pagine/il-ministro-pinotti-alla-presentazione-del-nuovo-stemma-araldico-dell-esercito-140925.aspx http://www.esercito.difesa.it/comunicazione/Pagine/Presentazione-nuovo-stemma-araldico-dell-Esercito-italiano-140925.aspx A mio avviso, non sono molto convincenti, ma posso sbagliarmi... In particolare si vorrebbe sottolineare l'elemento umano, introducendo due elementi artificiali quali la lorica e l'elmo (che vedrei meglio, ad es. nello stemma dei Corazzieri) e sono state eliminate le sciabole, simbolo di conflittualità (ma anche attributo di sottoufficiali e ufficiali), come se i cannoni, le asce, le lance e i moschetti non lo fossero. Infine, mi pare, sia stato eliminato il cordone dell'OMI.
    1 punto
  40. la riguardavo giusto ieri.. (ogni tanto le tiro fuori secondo me si annoiano a morte...) mi piace, ormai la sento mia e l ho adottata ufficialmente in collezione. il prezzo pagato (poco, a mio avviso, ma non voglio tornar su questo argomento) e' diventato un qualcosa di vago ed indistinto totalmente irrilevante di fronte al piacere puro e semplice di rigirar sta moneta (come tante altre) tra le mani e assaporarla (metaforicamente..)
    1 punto
  41. Sul rovescio della moneta si vedono chiaramente tutte le "righe" causate dalla spazzolatura, quindi per forza è stata ripatinata. Mio personale parere
    1 punto
  42. Buona Domenica Abbiamo capito che sulla peste, le sue cause ed i metodi di contagio i nostri avi brancolavano nel buio (come avrebbero potuto scoprire cose che vennero alla luce solo secoli dopo?) e non potendo rassegnarsi a questo, dovevano necessariamente trovare un colpevole. Difficile dare la colpa "solo" alla punizione di Dio per i peccati che venivano fatti, ci voleva un colpevole veloce da trovare e da castigare; il "diverso" era un ottimo soggetto, soprattutto se già emarginato e, magari, con i soldi..... come gli ebrei. saluti luciano
    1 punto
  43. Non capisco perché la parte mentre lui fruga alla rinfusa dentro la buca (scenica o meno stava più o meno facendo il lavoro di un cinghiale che si cerca la pappa per la cena) sia fatta per benino mentre quella dove c'è lo scavo sistematico sia presentata in maniera veloce... <_< mi stava ribollendo il sangue nel vedere come bucava e raccoglieva. E' bene ricordare e tenere presente, che fare come ha fatto il signore prima dell'arrivo degli archeologi è molto pericoloso. Se nel contesto circostante il ritrovamento ci fossero state delle strutture o degli altri reperti si sarebbe irrimediabilmente persa la connessione stratigrafica. E' vero anche che gli hoard, in genere, sono isolati...ma giusto per fare un paragone, buche del genere, in Italia, le fanno i tombaroli... Bene, finita la paternale che non interessa a nessuno, bel tesoretto, sarà sicuramente studiato e preservato come si deve.
    1 punto
  44. Infatti, anche se per assurdo si fosse trattato di un rotolino di GK per loro non cambia assolutamente nulla, siamo noi a dare un valore a quelle monete, così sono le spedizioni e così devi tenerti le monete, solo per curiosità, puoi farci vedere una foto di come ti sono arrivate ?
    1 punto
  45. si, è nota l'esistenza di un conio "delicato" e di un altro più "massiccio" in relazione alla moneta, nota anche per il 5 finale della data realizzato in modo da sembrare un 9, la moneta è sopravvalutata sul mercato, altre sono le rarità di Perugia
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  46. Buongiorno a voi, Non sono un esperto della monetazione genovese come invece lo è Dizzeta (caro @@dizzeta, concedimi almeno di scriverlo, se non te lo vuoi sentir dire a voce :) ) e non conosco le modalità con le quali, in questa zecca, i conii venivano approntati o riutilizzati ma, se posso dire la mia, a me pare che il problema non sussista e il tutto sia dovuto ad uno o più salti di conio che sulla moneta hanno fatto decentrare parte della legenda di dritto leggermente verso l'alto e verso sn. Non so se Dizzeta volesse dire la stessa cosa, ma da quello che ha scritto nel primo post mi è sembrato intendesse dire piuttosto che la causa è stato lo spostamento dei punzoni su un eventuale nuovo conio (?). Oppure intendevi dire che l'esemplare in questione è stato ribattuto su un tondello già coniato, recante il millesimo 1670? Scusami, ma non sono riuscito a capire bene. Detto ciò, credo che in numismatica il problema delle "varianti" sia piuttosto complesso e che non abbia ancora avuto una "codificazione" e una "esplicitazione" soddisfacente in letteratura. Esso - il problema "varianti" - coinvolge, come potete ben capire, il problema del numero effettivo dei conii utilizzati per una specifica emissione, i quali non sempre hanno dato origine a differenze apprezzabili. Anzi spesso è vero il contrario, tanto che a costo di molta fatica l'occhio dello studioso riesce ad individuare tali differenze sulle monete. Ora, ciascun conio di una serie omogenea dà origine a una variante? E se sì, come la mettiamo con l'accoppiamento, per esempio, di un conio di diritto con due differenti conii di rovescio del tutto simili tra loro? Anche in questo caso si generano "varianti"? Perché nel qual caso si avrebbe una proliferazione e una moltiplicazione di varianti assai consistente. Negli ultimi anni ho assistito ad una ricerca spasmodica, sopratutto nell'ambito della monetazione Otto-Novecentesca, della "variante a tutti costi", ricerca per la quale anche l'utilizzo di conii rotti o in via di rottura, sui quali parte della legenda o dell'immagine risulta distorta o mancante, ha dato origine a varianti. Io personalmente le chiamerei "curiosità" e ci sta benissimo che qualcuno le collezioni come tali. Ma credo che le varianti vere siano quelle nelle quali l'immagine nei campi di una moneta è sostanzialmente differente da quella che si riscontra su un'altra moneta della stessa serie o dallo stesso millesimo. Oppure quelle in cui la legenda su di un esemplare è differente, per lettere o interpunzonatura, rispetto a quella che si riscontra su altri esemplari che con buona ragione si possono definire analoghi e/o omogenei al primo. Se i capelli di Nostra Signora incisi su di una moneta sono formati da 127 ciocche su di conio e 126 su di un altro conio, oppure se le righe nel campo di uno stemma, righe che ne dovrebbero indicare lo smalto, sono 437 anziché 484, per me non siamo di fronte ad una variante, ma ad una sorta di mostruoso "accanimento terapeutico". Buona giornata, Teofrasto
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  47. Ho partecipato nella giornata di venerdì e voglio ringraziare di cuore tutti coloro che, con passione ed entusiasmo, hanno organizzato e reso possibile questo evento, in particolare un vero plauso a @francesco77. La visita alla sezione numismatica del Museo Archeologico Nazionale, guidata con superba maestrìa dal Dott. Moruzzi e dallo stesso Di Rauso, è stata indimenticabile per bellezza delle monete viste e per le conoscenze acquisite! Inappuntabile la logistica, con il servizio del pullman per il convegno ed il pranzo! Nulla da dire anche sull'esposizione e i commercianti presenti, con bei campionari esposti in una location di tutto rispetto. Una citazione particolare a @giovanna per la simpatia e l'impegno profuso nella regia relazionale fra i membri del CRNL, alcuni dei quali conosciuti di persona nell'occasione! Peccato non poter essere rimasto anche sabato per le conferenze, sarà per la prossima volta! Grazie, grazie ed ancora grazie!
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  48. Una domanda. Chi ha in animo di pubblicare un proprio contributo per un secondo Bollettino, quale scadenza deve avere? Poi sarebbe opportuno allargare i contributi anche al settore antico, privilegiando le emissioni greche e romane in Campania e Italia meridionale.
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  49. Senza foto, il valore è compreso fra 10 centesimi e 100 euro.
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  50. 20 e piu' anni fa il mercato delle antiche era in mano ad un ristretto manipolo di grandi commercianti che decretavano cos 'era buono e cosa no. Erano in perenne contatto tra loro e stoppavano , a volte ritirando fisicamente dal mercato i falsi piu' insidiosi ( mai sentito parlare della favolosa collezikne di falsi della bank Leu?) Dal 2000 le tecniche di sofisticazione e falsificazione sono migliorate e incrementate esponenzialmente Non abbiamo statistiche precise ma il numero dei falsi in circolazione e' cresciuto a dismisura, basti notare l'incremento di materiale sospetto nelle discussioni di questo thread anche rispetto a pochi/pochissimi anni fa. Venti anni fa poi questo ciarpame di cui discutiamo non lo si vedeva proprio in giro. Se riconoscete vere queste evidenze tirate voi le vostre conclusioni..
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