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  1. Ciccio 86

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/18/14 in tutte le aree

  1. - TAGLIO : 2€ commemorativo - STATO : Città del Vaticano - ANNO : 2014 - Zecca di Roma - Scultore : Gabriella Titotto (già scultore di diverse commemorative vaticane in metallo nobile e non e dei 5,2 e 1 cent vaticani serie 2014 con raffigurato Papa Francesco ) - Incisore : Claudia Momoni ( dal 1993 nell'IPZS e incisore delle 500 £ cc del 1996 e soprattutto 10 cent Italia , con la famosa variante CM, appunto, nome e cognome ) - TEMA : 25° anniversario della caduta del Muro di Berlino - Tiratura : 94.000 folder + 7.000 - Data di emissione : 14/10/2014 Per questa moneta commemorativa da 2 € è stato scelto un tema importantissimo , cioè il 25° anniversario della caduta del Muro di Berlino, e simbolicamente la Germania riunita e la pace e la libertà ritrovate in Europa , dopo gli anni terribili della Guerra e gli anni bui e tesi della guerra fredda. La moneta in questione è molto simbolica e significativa . Vi sono rappresentati dei mattoni ( simbolo ovviamente del muro ) , in lontananza la Porta di Brandeburgo, davanti la quale vi passava appunto il muro, poi del filo spinato, che era presente un pò ovunque nelle vicinanze del muro ( simboleggia anche la perdità della libertà ) , e rappresenta in primo piano però , anche un ramoscello di ulivo , chiaramente segno di pace e libertà. E' bene ricordare che questo tema è stato commemorato anche dalla Repubblica di San Marino, con un 5€ , dal Belgio, con un 20€ e dall'Austria con una moneta da 25€ . Ma come si arrivati a questa divisione così assurda e crudele ? Vanno fatte un pò di premesse , che hanno portato a ciò : Nel 1945, poco prima della fine della seconda guerra mondiale, nel corso della conferenza di Jalta venne decisa la divisione di Berlino in quattro settori controllati e amministrati da URSS , USA , Regno Unito e Francia. Il settore sovietico era il più esteso. Al 1949 i tre settori controllati da Stati Uniti d'America, Francia e Gran Bretagna (Berlino Ovest) eranoin effetti una parte di Germania Ovest completamente circondata dalla Germania Est, di fatto un'enclave Inizialmente ai cittadini di Berlino era permesso di circolare liberamente tra tutti i settori, ma con lo sviluppo della Guerra Fredda i movimenti vennero limitati; il confine tra Germania Est e Germania Ovest venne chiuso nel 1952 e l'attrazione dei settori occidentali di Berlino per i cittadini della Germania Est aumentò. Circa 2,5 milioni di tedeschi dell'est passarono ad ovest tra il 1949 e il 1961. Per fermare l'esodo delle persone della Germania Est iniziò la costruzione di un muro attorno ai tre settori occidentali nella notte tra il 12 e il 13 agosto 1961 a Berlino Est durante la costruzione le truppe della DDR presidiano la linea di confine. Inizialmente questo consisteva di FILO SPINATO ( presente sul disegno della moneta ) ma già il 15 agosto iniziarono ad essere utilizzati gli elementi prefabbricati di cemento e pietra destinati a formare la prima generazione di un vero e proprio muro. Come scusa ai cittadini dell'Est venne fatto credere loro , per evitare rivolte, che quello appena costruito era un muro di protezione antifascista. Le migrazioni vennero così quasi azzerate, ma per la DDR e, in generale, per tutto il blocco comunista fu un disastro ; divenne infatti un simbolo della tirannia comunista, specialmente dopo le uccisioni di chi aspirava alla libertà sotto gli occhi dei media. Ricapitolando , dunque Il muro di Berlino (Berliner Mauer ) era un sistema di fortificazioni, fatto costruire dalla Germania Est (DDR) per impedire la libera circolazione delle persone tra Germania Ovest ( Berlino Ovest) e appunto la DDR. Questi è il simbolo della cortina di ferro, linea di confine europea tra la zona d'influenza statunitense e quella sovietica durante la guerra fredda e divise in due la città di Berlino per 28 anni, dal 13 agosto del 1961 fino al 9 novembre 1989 Tra Berlino Ovest e Berlino Est come si evince, la frontiera era dunque fortificata da due muri paralleli di cemento armato, separati da una cosiddetta "striscia della morte" larga decine di metri. Durante questi anni furono uccise dalla polizia di frontiera della DDR almeno 133 persone mentre cercavano di superare il muro verso Berlino . Se si contano anche quelle catturate e assassinate successivamente si arriva attorno ai 200 . Ma la moneta commemora appunto il 25° anniversario della caduta del Muro , avvenuto in quel 1989 fondamentale, un anno bello ed importante per l'Europa e il mondo intero . Quindi proprio perché commemora un fatto così importante come la caduta, è importante , dopo la breve introduzione sul muro stesso, andare ad analizzare il 1989 ed in particolare gli ultimi giorni ed avvenimenti che hanno portato a questo traguardo inimmaginabile poco prima : Una breve cronistoria degli eventi : 01/89 : 500 manifestanti a Lipsia perché voglion lasciare la DDR , ma reputano illegali le richieste . Ci saranno 53 arresti . USA e Germania Ovest indignati fanno in modo che vengano rilasciati tutti. 05/02/89 B.Est : spari su 2 studenti fuggiaschi, uno muore . Ma saranno gli ultimi, tra moti di protesta e le idee della Perestrojka di Gorbaciov che si fanno strada . Intanto gli Stati confinanti come Ungheria o Polonia, pensano di aprire le proprie frontiere verso l'Ovest. 07/05/89 B.Est : Elezioni truccate dal partito, da sempre . I dissidenti riescono a reperire e studiare la legge elettorale e riescono a candidare il primo oppositore . Egli constata che ormai il dissenso è arrivato al 30 % , ma in tv comunicano il 98.77 % di voti favorevoli al partito al Governo. 11/06/89 Greifswald ,DDR : proteste verso segretario Honecker che loda i fatti di piazza Tienanmen di pochi giorni prima , schierandosi anche coi dittatori di Romania e Bulgaria. 19/08/89 Ungheria : per 1 giorno vengono aperte le frontiere verso l'Austria a Sopron . 800 cittadini DDR fuggono senza tornare . Viene deciso che ogni paese può uscire dal Patto di Varsavia senza essere invaso. 11/09/89 Brema : la G. Ovest fa un patto con l'Ungheria per lasciare aperte le frontiere . Scappano dalla DDR tramite Ungheria 15.000 persone. la DDR riduce i permessi verso l'Ungheria e sposta il problema verso la Cecoslovacchia . 03/10/89 B.Est : l'esodo verso Praga stavolta è continuo, altri 6.000 lasciano la DDR . Honecker chiude le frontiere verso la Cecoslovacchia . Rivolte del popolo contro la polizia . Molti feriti e 1.300 arresti sarà il bilancio . 06/10/89 B.Est : Alla festa per i 40 anni della DDR ormai anche i fedeli al partito inneggiano a Gorbaciov. Anche altrove sarà così con masse umane nei municipi e stragi sfiorate. 08/10/89 B.Est : Honecker da ordini di troncare ogni disordine anche con le armi tipo modello cinese. 09/10/89 Lipsia, DDR : 70.000 manifestanti dopo la preghiera del lunedì si riversano in strada . Si ha paura ma il partito non ha il coraggio di ordinare di sparare e quindi ordina la non violenza. 17/10/89 B.Est : il partito licenzia Honecker dopo la visita di Gorbaciov e 100.000 manifestanti contro di lui senza l'aiuto della polizia. Il successore, Krenz riapre le frontiere con la Cecoslovacchia , ma Praga non ne può più e invita la DDR ad aprire direttamente le frontiere verso la Germania Ovest. Solo in quel weekend in 23.000 fuggono . Di fatto il muro è caduto . 04/11/89 B.Est : 500.000 persone a manifestare in Alexanderplatz tra cui artisti e intellettuali. Per la prima volta va in diretta TV , e non ci saranno scontri . Ogni giorno aumentano profughi , manifestazioni e dimissioni nel partito . Il regime cede, ma il popolo vuole sempre di più. 08/11/89 B.Est : Consiglio del partito : economicamente la DDR è in agonia . Molti membri del partito, disillusi dopo queste constatazioni abbandonano . 09/11/89 : secondo giorno della seduta del Comitato centrale . Si decide il decreto su espatrio ( quello di 3 giorni prima con restrizioni e facoltà di rifiutare il visto generò proteste ) : ci vorrà un semplice visto per uscire ma salvo eccezioni non ci saranno rifiuti . Sarà operativo dal 10/11/89 . Ma il segretario nella fretta, annuncia ai giornalisti che entrerà subito in vigore. Così alle ore 20.00 circa in migliaia si ritrovano davanti ad ogni punto di frontiera con code di anche 1 km . La polizia è allibita, non sa cosa fare. Nelle ferrovie la situazione è la medesima. Alle ore 23.30 i poliziotti senza ordini dall'alto cedono e sollevano le sbarre . 28 anni dopo berlinesi dell'Est e dell'Ovest possono abbracciarsi commossi. I locali offrono birra gratis ai fratelli dell'Est, è festa in città . Questo è considerato il "GIORNO DELLA LIBERTA'" , in quanto questo giorno è considerato il giorno della caduta del Muro. 10/11/89 : Krenz fa armare e preparare i carri armati (dopo verrà smentito questo fatto) . Davanti alla Porta di Brandeburgo la situazione è tesa ma i poliziotti non intervengono . Qualcuno scavalca verso Berlino Ovest e qualche scheggia di cemento armato comincia a saltare da Ovest. 11/11/89 : La polizia della DDR sgombra pacificamente la folla davanti la Porta . Ora ci sono le polizie di Est ed Ovest a presidiare ma ormai soffia un nuovo vento , "The wind of Change" come cantarono gli Scorpions. Nelle settimane successive il muro viene preso a picconate e distrutto, qualcuno si porta via dei "souvenirs". Soltanto nella prima settimana dopo la caduta in 11.000.000 si recano a visitare Berlino Ovest rimanendo colpiti dai colori, la tecnologia e le vetrine . Vengono aperti altri passaggi, non ci sono più divieti. Il partito della DDR ( SED ) perde potere con parecchi arresti e ci sono nuove elezioni . 28/11/89 : viene scritto un decalogo, appunto 10 punti per riunificare i 2 Stati. USA, URSS , Francia e per ultima la GB ( Thatcher ) danno l'assenso . Bonn vota per un'unione monetaria che introduca una valuta comune per tutta l'UE - il nostro futuro € , ed inizia una nuova epoca. Alla mezzanotte del 02/10/90 la DDR non esiste più , la Germania è unita e Berlino sarà la Capitale.
    7 punti
  2. Ciao, questa volta vi segnalerò un nuovo deposito monetale, con la novità rispetto a quanto posto di norma ovvero che si tratta di un hoard (scusate l’uso del termine inglese ed internazionale ma… ormai lo sento “familiare”… ;) ) che proviene dai Paesi Bassi. Un’area a stretto contatto con il Barbaricum e che fu frequentemente soggetta a incursioni, sommosse e scorrerie da parte di popolazioni di origine germanica. La descrizione degli avvenimenti legati alla sua scoperta danno il merito dell’individuazione ad un agricoltore di Echt che nel 1991 rinvenne in un campo due monete auree romane. Una delle stesse fu improvvidamente smarrita in loco nella stessa occasione dallo stesso rinvenitore e quindi risultò dispersa. Dopo ben 23 anni l’agricoltore decise di ritornare con un Metal Detector nello stesso perimetro e di tentare il recupero di quella inavvertitamente smarrita. Non la rinvenne ma in compenso ne scoprì altre 5 e decise di segnalare la scoperta alla VU University di Amsterdam che diede avvio ad uno scavo di emergenza. Questo saggio di scavo ha portato al rinvenimento di un anello aureo, un lingotto d’argento, nove frammenti di un vassoio d’argento e 12 monete d’oro. Il vassoio in seguito alla ricorstruzione aveva un diametro di ben 70 cm ed un peso presunto di circa 2 kg. Nell'insieme un deposito limitato dal punto di vista quantitativo ma di notevole valore.
    5 punti
  3. Quando frequentava la quinta elementare, le maestre di mia figlia, invitavano un giorno per volta un genitore che doveva parlare del suo lavoro. Insomma una sorta di lezione fatta ai ragazzi in modo piacevole. Il dentista parlava dell'importanza dell'igiene orale, l'infermiere della cura ai malati, il dottore in agraria (Licio amico della mia infanzia) parlava degli insetti e delle piante, ecc ecc. Io proposi alle maestre una lezione di storia, raccontata attraverso le monete. Con la speranza che qualcuno dei ragazzi si appassionasse alle monete, compresa mia figlia. Portai a scuola libri e monete. Fu un successo. Oggi, ogni tanto, chiamo mia figlia dicendogli: Chiara mi prendi il libro.... lei non mi fà finire, e mi risponde velocemente: cosa vuoi? Il Pannuti? Il MIR? Lo Spahr? E io di sorridere, proprio non riesco a farne a meno :D
    4 punti
  4. Iniziare una collezione senza libri ma comprare solo monete è come andare in guerra senza armi e rifornirsi di sole munizioni. Ecco l'arma che ci vorrebbe per intraprendere il percorso numismatico. :good: @@Liutprand @@odjob ........ vi piace questa vignetta?
    4 punti
  5. Più che una discussione...una pausa tra una moneta e l'altra.
    3 punti
  6. Ed è pure fortunato, fossero state autentiche lucidandole le avrebbe rovinate perdendo qualche migliaio di euro.
    3 punti
  7. Vecchino a 31 anni ? E io cosa dovrei dire allora ? Prenditi un affettuoso e assolutamente amichevole MOVACAGHER ! :rofl:
    3 punti
  8. La croce nelle monete che ho postato non presenta quella particolarità, ma il tempio è molto simile nel disegno, e anche i cerchi sono simili. Sono monete che ho visto nel sito Ritter, classificate come monete anonime di Metz (Frankreich), del 1100.
    3 punti
  9. Molto interessante è anche il contenuto iconografico della sua lastra tombale in S. Stefano a Venezia: (foto ritagliata e ridotta [perchè di enorme formato] da: http://wwwbisanzioit.blogspot.it/2013/06/francesco-morosini.html)
    2 punti
  10. Dei miei 2 figli maschi (sono gemelli), uno solo si è interessato alle monete, e non da piccolo. Io ho iniziato a 6 anni, con le monete di mio nonno, e da allora fu vero amore. I miei figli hanno sempre visto monete sin da piccoli, ma il loro interesse durava pochi minuti (per non dire secondi), tanto che avevo perso la speranza che un giorno avessero raccolto il testimone. Alla loro prima comunione, regalai agli invitati come bomboniera, un dollaro d'argento. Pagato allora 12.000 delle vecchie lire. I padrini invece ricevettero ognuno un 6 ducati di Ferdinando IV di Borbone, pagati 300.000 lire l'uno (oggi meno di 400 euro non si trovano). Quando venne il giorno dell'iscrizione all'università, rimasi stupito alla richiesta di uno dei miei due figli, di volersi scrivere alla facoltà di Beni Culturali. Dopo 5 anni, si è laureato con 110 e lode, portando una tesi sperimentale di numismatica. Già alla laurea breve aveva portato una tesi in numismatica con la sua docente, dottoressa Cantilena dell'Università di Salerno. Due settimane dopo essersi laureato, è partito. Sono quasi 4 anni ormai, che classifica monete classiche in una casa d'aste di Londra. E' inutile dire che è diventato più bravo del papà. Devo dire però che non ha mai collezionato una moneta, tanto meno comprata una. Poi c'è Chiara che adesso ha 17 anni e frequenta il liceo classico. Anche con lei ho provato a incuriosirla con le monete e non da ora. Vi racconto un aneddoto, ma lo faccio in un altro post per non far stancare.
    2 punti
  11. Provo a dare un contributo per arricchire questa pagina, nella speranza di rispettare i canoni prefissati e il tipo di lavoro che ci si aspetta. Non poteva che essere il Vaticano, fuori dai confini tedeschi, a scegliere di commemorare questo evento storico ed indimenticabile. Infatti un ruolo fondamentale nella caduta del muro di Berlino l'ha senza dubbio avuto il Papa polacco, oggi Santo, Giovanni Paolo II, al secolo Karol Wojtyla, che sin dal principio del suo pontificato non ha mai lesinato bordate e attacchi impavidi verso i due totalitarismi del XX secolo che egli stesso aveva sperimentato in prima persona, e verso quei sistemi economici e politici che tanta sofferenza avevano causato negli anni anche alla sua Polonia. “Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura!”. Questo fu l'esordio della lotta personale e vincente di Giovanni Paolo II il 22 Ottobre 1978, appena 6 giorni dopo la sua elezione a Sommo Pontefice, in occasione della Messa per l'inizio del pontificato. E la guerra del Papa al comunismo non ha conosciuto soste nè tentennamenti, culminando nel discorso in Germania del 1996, a Berlino, di fronte alla porta di Brandeburgo : “La Porta di Brandeburgo è stata occupata da due dittature tedesche. Ai dittatori nazionalsocialisti serviva da imponente scenario per le parate e le fiaccolate ed è stata murata dai tiranni comunisti. Poiché avevano paura della libertà, gli ideologi trasformarono una porta in un muro. Proprio in questo punto di Berlino, simultaneamente punto di congiunzione d’Europa e punto di divisione innaturale tra Est e Ovest, proprio in questo punto si è manifestato a tutto il mondo il volto spietato del comunismo, al quale risultano sospetti i desideri umani di libertà e di pace. Esso teme però soprattutto la libertà dello spirito, che dittatori bruni e rossi volevano murare. Gli uomini erano divisi tra loro da muri e confini micidiali. E in questa situazione la Porta di Brandeburgo, nel novembre del 1989, è stata testimone del fatto che gli uomini si sono liberati dal giogo dell’oppressione spezzandolo”. Papa Wojtyla ha rischiato la sua stessa vita per perseguire la vittoria in questa che appare come una lotta personale ma che invece rappresenta la lotta per la libertà di centinaia di milioni di persone in tutto il Mondo, subendo persino un attentato il 13 Maggio 1981 per mano del turco Ali Agca, al quale miracolosamente sopravvisse potendo proseguire nell'impegno politico culminato trionfalmente con la caduta di ciò che maggiormente rappresentava il nemico : il muro di Berlino.
    2 punti
  12. Lo ammetto, l'acquisto di questa monetina è stato un errore dovuto alla mancata aggiudicazione di un'altra e per ritorsione, mi sono dirottato (prendendo una sonora bastonata) su questi 2 Tornesi e tutto perché, al momento dell'asta, affascinato dal primo e ultimo numero più piccolo del millesimo. Mah ... ultimamente mi sto segando il ramo su cui siedo. Speravo almeno in un peso superiore a 7 grammi, ma è di 6,3. La monetina, in mano, è molto più bella e fresca che in foto, ma ciò non giustifica lo sbaglio che ho fatto. Diciamo che sono un po' pentito, perciò chiedo comprensione e sinceri pareri con l'auspicio di trovarne alcuni che mi acquietano. :( Grazie
    2 punti
  13. Innanzitutto complimenti a ciccio per l'esordio in questo post che diventerà un "chicca si saggezza" per tutti noi eurocollezionisti. volevo soffermarmi su una curiosità poco storica : al fronte delle 200 persone che sono state uccise nel tentativo di fuggire da un lato all'altro del muro ce ne sono state ben 5000, più o meno, che mentre ce l'hanno fatta, e di fronte a questo evento buio della storia dell'europa credo sia simpatico descrivere come molti si sono ingegnati per farcela :-) Molti si lanciavano da una finestra all'altra dove il muro attraversava le strade più strette e costeggiava le abitazioni, altri saltavano. Molti scavavano tunnel nei cimiteri e nei sistemi fognari, il più importante era lungo 145 metri e profondo 12 metri, l'entrata era in una cantina del est e l'uscita in una panetteria dell'ovest. Inoltre c'è chi ha lanciato una freccia da una casa del est a una dell'ovest costruendo una pluggia. Si parla anche di due ragazzi partiti via mare, in windsulf, che raggiunsero la costa del baltico e furono salvati da pescatori olandesi! Che siano storie vere o inventate, a me il muro piace ricordarlo così come l'ho visto:
    2 punti
  14. Il denarino che posterò non l'ho trovato sul catalogo e credo che sia un pò meno comune rispetto agli altri. Il castello è più slanciato pertanto cronologicamente penso sia collocabile nel 3° gruppo 1210 - 1240. Caratteristiche: al dritto sulla sommità del castello ai lati della croce potenziata presenta a sx un punto e a dx una spinetta poi nel prosieguo della legenda l'intenrpunzione è già presente dopo la I pertanto avremo I ° A ° NV ° A invece al rovescio è presente una curiosa spinetta dopo la I. La monetina è di piacevole aspetto e sembra di buono argento. Ha un peso di 0,70 g e ha un diametro di 15 mm. Va bene, adesso godetevi l'esemplare e chiaramente siete autorizzati ad inserirlo nel catalogo on line....a voi commenti e contributo nella corretta classificazione.
    2 punti
  15. Molto interessante la presenza dello stemma. :good: La quale mi fa pensare a una produzione privata, o comunque non ufficiale. Le leggi della Serenissima erano particolarmente rigorose nei confronti dei "personalismi" da parte dei dogi. Ogni doge, per quanto onorato e rispettato, era sempre considerato un semplice "facente funzioni". Carico più di doveri che di diritti. Giovanni Corner fu eletto doge proprio nel 1625, come ribadisce la legenda "Anno primo" sopra la data al rovescio. Insomma, fra stemma e data, due personalismi :mega_shok: in un tondello solo... no, non è :nea: medaglia di Venezia, ma di Giovanni.
    2 punti
  16. Patina si, patina no è l'argomento che non avrà mai una risposta univoca (purtroppo), visto per varie combinazioni di richiesta e leggi di mercato, le monete vengono lavate quasi (e meno male che ancora qualcuno di buon senso c'è) indiscriminatamente. Per quanto mi riguarda, la moneta lavata, ha perso tantissimo non sono in appeal e bellezza, ma anche in originalità (non ha più la Sua storia ed i segni del tempo addosso). E' pur vero che la patina può anche essere veramente brutta, ma i casi veramente estremi non sono poi così tanti (ma anche in quel caso ci sono modi più ragionevoli di preservarla, ad esempio alleggerendola un poco con oculati lavaggi, che è sempre meglio del lavaggio indiscriminato e totale, dal quale non c'è via di ritorno). Infatti, cosa che molti non considerano, la patina di monetiere non sarà mai all'altezza della patina coeva, neanche tra decenni. Intendiamoci, queste ultime possono essere decisamente stupende, non lo metto in dubbio... ma una patina coeva ha uno "spessore" ed a volte diversi strati di iridescenze che, sovrapponendosi nell'arco di decenni e decenni (se non secoli e secoli) conferiscono alla moneta un vestito irripetibile, unico e spettacolare, dono dell'artista più geniale che esista: madre natura. Eliminando la patina, si commette un delitto di lesa maestà non solo verso l'artista in questione (che ha impiegato a volte anche secoli per il Suo capolavoro), ma anche verso la storia della moneta, che potrebbe dirci qualcosa sul suo passato. Da ricordare quando si vuol lavare una moneta con molta superficialità: Madre natura può essere imitata, ma rimane sempre l'Artista indiscutibilmente superiore. Il monetiere aiuta ed a volte fa magie, ma madre natura Fa autentici miracoli, e soprattutto, non concede MAI il bis ;) Un confronto vale più di cento parole.Moneta lavata vs patina coeva. E' vero che la prima potrebbe patinare in un monetiere... ma non solo si consumeranno due vite (e neanche basterebbero) per vedere delle iridescenze tali da formare simili contrasti fantasmagorici, ma non sarebbero neanche paragonabili alla fin fine...
    2 punti
  17. Taglio: 2 euro CC Nazione: Olanda Anno: 2013 Tiratura: 3.000.000 Condizioni: BB Città: Nizza
    2 punti
  18. Prendo spunto da una recentissima discussione iniziata in questa sezione sul tema: le medaglie papali e come iniziare la relativa collezione. Posto nuovamente in questo spazio una breve introduzione all'argomento già da me descritto in quella discussione. Le medaglie papali sono una delle collezioni più affascinanti che si possa pensare di accumulare sia sotto il profilo artistico figurativo che sorico e documentale. In buona sostanza costituiscono la prosecuzione della coniazione romana antica, specificamente per quanto concerne i sesterzi ed i medaglioni di bronzo. Infatti, nemmeno a farlo apposta, alla fine del mondo antico e nell'alto medioevo la classe senatoria romana pensò bene di perpetuare il proprio potere e la sicurezza propria, dei propri discendenti e dei propri beni. Come? Da senatori (ormai "depotenziati" e vessati dal nuovo ordine bizantino/barbarico) si fecero uomini di curia: vescovi, poprporati, pontefici. Così come avevano pensato e fatto gli imperatori...anche i pontefici immortalarono le proprie chiavi decussate e i propri stemmi e nomi pontificali nella moneta e sopratutto nella medaglia, arricchendo le incisioni con fatti storici, religione, santificazioni, monumenti, restauri, restituzioni, celebrazioni, campagne, traslazioni ecc. Le raffigurazioni così immortalateci spesso superano in qualità, vivacità e ricchezza quelle delle coeve monete. Malgrado quanto sopra, come in altre sfere della medaglistica, le medaglie papali non annoverano una folta schiera di appassionati. Ed anche questo è un piccolo mistero dell'animo umano, comunque è un vero peccato...ma non è detto che le cose non debbano cambiare in meglio, peraltro il costo piuttosto basso di queste medaglie, specie in bronzo, dovrebbe far riflettere positivamente anche gli stessi numismatici. Sussiste anche il problema dei riconi, cioè di medaglie riconiate successivamente rispetto alla coniazione ufficiale autorizzata all'incisore camerale. Tali riconiazioni venivano effettuate: - con coni originali ripetendo la medaglia originale, spesso per accontentare le richieste, anche dei collezionisti o raccoglitori o devoti, che non erano state soddisfatte con il limitato numero della prima coniazione; - con coni originali ma ibridi, cioè con un accoppiamento diritto e rovescio arbitrari rispetto alla coniazione ufficiale. - con coni ritoccati da successivi incisori, poichè quelli originali si fratturavano nel tempo per l'uso ripetuto, ma in virtù della sempre insistente domanda le coniazioni continuavano ad essere effettuate con i coni reincisi (in parte o ex novo). Evidenzio che l'esercizio effettuato sul campo, del commercio e del collezionismo, di tali medaglie, al fine di riconoscere e classificare i riconi è uno dei più arricchenti tecnicamente, al fine di formare un occhio professionale del collezionista e/o del commerciante. Tale pratica crea valore aggiunto: cioè una competenza ed esperienza sui tondelli incisi che può essere spesa anche per le monete o medaglie di altre serie e periodi. Sotto il profilo artistico i riconi delle monete papali non dovrebbero destare alcuna ripulsa, atteso che, molto spesso si pongono anch'esse come vere opere d'arte che hanno il pregio di consentire l'arricchimento di una raccolta o collezione anche a chi non possiede la competenza, il tempo, il portafoglio, per acquisire solamente gli originali...che , peraltro, troppo spesso sono pressocchè introvabili. Gli originali infatti sono stati coniati ed emessi in numero spesso ridotto oltre che limitato e, valutando il tempo decorso, le perdite, le rifusioni, l'accumulo nelle raccolte private e pubbliche, il loro reperimento è troppo spesso molto difficile, a volte impossibile. Peraltro, altrettanto spesso gli stessi riconi possono essere molto rari sino alla classificazione R4, tanto da essere anch'essi reperibili solamente in poche raccolte pubbliche: Roma nel medagliere Vaticano, Firenze presso il Bargello, Bologna: raccolta pubblica, Vienna, Parigi. Al riguardo esistono molteplici pubblicazioni e testi tra i quali si distinguono quelli recentemente pubblicati dal Dott. Adoilfo Modesti, studioso ed esperto della medaglistica pontificia, nonchè grande appassionato ed estimatore. La pubblicazione a cura del medesimo del CNORP: Corpus Numismatum Omnium Romanorum Pontificum, è un'opera sicuramente impegantiva ma che con sintesi e precisione llustra la medaglistica papale sia per quanto concerne gli originali che i riconi. Posto ora una medaglia in ottima conservazione e chiedo agli altri amici appassionati e/o collezionisti di individuarvi un bell'originale o un ottimo riconio, ringraziandovi sin da ora per la collaborazione che vorrete fornire a questa nuova discussione.
    1 punto
  19. Mi è stato chiesto di identificare una moneta e sono giunto alla conclusione che, come da titolo, si tratti di un quarto di Carlo II del IX tipo che sul MIR è classificato al numero 415 al diritto KAROLVS DVX SABAVD al rovescio IN TE DNE CONFIDO sigle Il Cudazzo nella sua compilazione di questa tipologia di quarti non ha indicato il quarto segnalato dal Simonetti al numero 82 con le sigle inizianti con una M e presente nella sua collezione, il Biaggi invece lo indica al numero 357 e Mario Traina sugli inserti di CN al 98/g. Questo esemplare di non facile lettura, visto la sua non bella conservazione e la sua corrosione, lascia appunto intravedere una sigla M dopo la O di CONFIDO, peccato non si veda la seconda lettera... Questa M mi porta alla zecca di Montluel, zecca attiva in Savoia nel periodo di Carlo II, dai suoi rendiconti risultano battuti dei quarti solo nel periodo 1526 - 1527 con lo zecchiere Collino, oltretutto in quantità esigua, 70 marchi, che porterebbe a circa 15000 monete. Proprio questo numero ridotto di monete coniate mi ha portato a pensare come mai queste sigle non sono così facili da rintracciare, questa è la prima che ho l'occasione di vedere e mi risulta censita solo quella segnalata dal Simonetti nella sua collezione. Ora che ho espresso le mie idee avrei il piacere di sentire cosa ne pensano gli altri amanti ed appassionati della monetazione sabauda (e non), anche per arrivare a discutere delle mie conclusioni e sapere se è il caso di inserire anche questa sigla a catalogo. ...mi piacciono queste monetine che ti portano a "fare i compiti a casa" !!!
    1 punto
  20. @@Jacopo92 ... bravo, i più noti Numismatici non avevano solo monete ma soprattutto la cultura e la conoscenza appropriata della materia. :) Tu sei giovane ed hai ancora molto tempo davanti. (studi e/o lavoro permettendo).
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  21. Ciao Gabriele, vedendo la tua passione per le ribattiture dell'esagono, mi vien da pensare se un giorno collezionerai Napoli, rischi grosso, ci son le tipologie ribattute che sono un vero e proprio mondo a parte, in quanto una stessa tipologia monetale viene ribattuta su una precedente presa tra diverse tipologie... Facci un pensierino ;) Ah... l'Esagono è bello, ma questo già lo sai :) Un caro saluto Fab
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  22. @@Rex Neap a me piace tanto, a mio modesto parere un BB/BB+ ci sta tutto.. Magari se un giorno diventerò ricco la comprerò FDC ( ammesso che la troverò ) :rofl:
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  23. Bene. Io la catalogherei come ‘Riproduzione in argento di un bronzo di Filippo II di Macedonia’. E’ successo un fatto opposto per una moneta d'argento del figlio di Filippo II, Alessandro Magno, precisamente un tetradramma di Arado del quale è stata prodotta un’imitazione in bronzo riportata in Wildwinds con questa didascalia: AE26 Tetradrachm ancient imitation of an issue from Arados from 328-320 BC. Found in Syria. Head of Alexander III as Herakles, wearing lionskin headdress / Zeus seated left, holding eagle. Right field: ALEXANDROU. Left field: long caduceus. Beneath throne: A on P. In exergue: BASILEWS. Imitating Price 3332, Muller 1370, SNGCop 802. Tornando all’argento di Filippo, sarebbe il caso a mio avviso di mettergli accanto un bronzo autentico Apollo/Cavaliere di Filippo II, possibilmente – ma non necessariamente – con lo stesso simbolo sotto la pancia del cavallo. Infine vorrei far presente come questa riproduzione abbia dato modo di mettere in evidenza ed apprezzare la buona fede e la correttezza di chi l’ha messa in vendita, su una piattaforma dove si vedono spesso riproduzioni pacchiane proposte come monete autentiche da faccendieri e trafficoni. apollonia
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  24. ahahah no dai BB+ non ce lo accetto proprio, ho visto perizie di monete dichiarate BB+ che questa la vedono col binocolo.. :P non sono un fotografo, è la moneta che è fotogenica! :D Grazie a tutti per i pareri ragazzi :)
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  25. escrescenza di metallo tra la corona savoia e la N di REGNO inoltre noto una frattura di conio circolare che va da un ramo all'altro, che "corre" lungo la perlinatura. usuale impronta del valore "20" che lascia le tacchette sul nuovo conio. moneta in alta conservazione
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  26. Su quella ( l'originalità) non ci sono dubbi :D :D TIBERIVS
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  27. La figura storica di Antonino Pio sembra quasi appartenere alla lunga schiera dei futuri Imperatori cristiani , anzi , pur appartenendo al tradizionale mondo pagano , oltre che per tanti versi , dovuti principalmente alla sua alta moralita’ e al suo bel carattere , come figura ne fu superiore rispetto a molti di loro ed a quella dei suoi contemporanei . Il suo nome completo in omaggio ai parenti paterni e materni era Tito Aurelio Fulvo Boionio Antonino e successivamente , durante il suo imperio , appellato Pio dal Senato . La tradizione storica e in particolare la Storia Augusta ci narra quasi con devozione che fu un uomo di bell’ aspetto , alto di statura , di grande ingegno , equilibrato e di aspetto nobile , con un volto che esprimeva compostezza e una intelligenza fuori dal comune , uomo molto colto , mite , magnanimo e alieno dal toccare i beni altrui ; la sua figura fisica e morale fu da tutti paragonata a quella del secondo Re di Roma , Numa Pompilio ; sotto il suo imperio non fu ucciso per suo ordine nessun cittadino comune o alto funzionario o Senatore , come non fu mai eseguita alcuna confisca , fatti assai rari per quei tempi . Anche gli antichi di qualche generazione dopo , disputavano sul motivo per cui fu appellato Pio dal Senato , diverse furono le ipotesi : forse perche’ aveva sostenuto il suocero ormai cadente per l’ eta’ durante una riunione del Senato , ma questo fu piu’ un atto di pieta’ verso una persona anziana , forse perche’ aveva salvato la vita a quelle persone che Adriano in preda alla malattia finale , aveva condannato a morte , forse perche’ contro il volere di tutti aveva decretato grandiose onorificenze alla salma di Adriano , forse perche’ quando Adriano voleva uccidersi a causa della malattia , Antonino lo aveva sorvegliato assiduamente impedendogli di togliersi la vita , forse perche’ durante il suo imperio si astenne dal compiere la piu’ minima crudelta’ verso chiunque ; fatto sta che per alcuni di questi motivi o per tutti insieme , fu consacrato Pio . Con Antonino Pio termina quello che fu definito il “secolo d’oro” dell’ Impero Romano anche se in realta’ duro’ solo 63 anni , iniziato con l’ ascesa di Traiano nell’ anno 98 e terminato con la morte di Antonino nel 161 , questo “secolo d’oro” secondo alcuni storici puo’ essere ampliato a cominciare dall’ ascesa all’ Impero di Nerva fino ai primi anni dell’ imperio di Marco Aurelio ; infatti con l’avvento di Marco Aurelio iniziarono poco dopo le tremende guerre marcomanniche i cui primi presagi si manifestarono gia’ verso la fine dell’ imperio di Antonino . Militarmente Antonino Pio ebbe a combattere poche guerre e di non grande importanza , ma non intervenne mai personalmente riconoscendo la sua non attitudine al comando militare sul campo , affidandosi invece ai suoi luogotenenti , in particolare a Lollio Urbico che sconfisse i Britanni del nord , forse i Pitti , portando il confine della provincia piu’ a nord del Vallo di Adriano , costruendo il suo Vallo lungo 60 chilometri tra gli estuari di Forth e di Clyde ; sconfisse poi i Germani , i Daci e domo’ una rivolta di Giudei , poche guerre e brevi , in relazione ai 23 anni del suo imperio . Fu sempre ossequioso verso il Senato e tenne sempre conto del parere dei Senatori e degli amici intimi , come quando era un privato cittadino , non peccando mai di presunzione , come in altri personaggi , dovuta al suo rango ; costrui’ e restauro’ molte opere pubbliche in Roma e in altre citta’ dell’ Impero ; rifiuto’ di incamerare testamenti a lui indirizzati quando il testamentario aveva figli . Durante la sua epoca avvennero parecchie calamita’ naturali : terremoti , incendi , inondazioni , pestilenze e mostruosita’ , in tutti i casi intervenne aiutando le popolazioni anche con il patrimonio personale , per questo godette di un enorme prestigio personale presso tutti i popoli dell’Impero ed anche fuori di esso . Famosa fu una sua frase enunciata quando a Marco , il futuro Imperatore , mori’ il suo Maestro e i suoi Ministri cercavano di consolarlo per la triste perdita , al che Antonino disse : “Permettetegli di essere uomo , perche’ non c’e’ filosofia o potere imperiale che possano soffocare i sentimenti”. Per tutte queste sue qualita’ morali e civili non subi’ mai false indiscrezioni a suo carico da parte di alcuno ; fu altresi molto tollerante , dolce e mite di carattere anche verso chi si comportava male con lui , infatti una volta ospite in casa di un amico , un certo Omullo , vide delle colonne di rosso porfido e chiese da dove provenissero , al che quello altezzosamente gli rispose “Quando sei in casa di altri comportati come se fossi muto e sordo” , ma Antonino non si offese per questa risposta sgarbata , anzi accetto’ con spirito quella battuta di quell’ amico . Fu anche notevole l’ impronta da lui lasciata nel campo del Diritto . Mori’ , sembra per una indigestione di formaggio alpino, a 70 anni , rimpianto da tutti come per la morte di un padre , fu subito divinizzato e tumulato nella Tomba di Adriano . Fu il primo Imperatore a portare l’ appellativo di Pio , titolo che fu dato in seguito soltanto a Gordiano III . Questa in breve la vita di Antonino e la spiegazione per cui fu chiamato in vita e nella posterita’ , Pio . Sotto alcune rappresentazioni scultoree di Antonino , il suo Vallo in Britannia , la base marmorea della sua Colonna trovata in Campo Marzio , poi distrutta , con la Consacrazione di Antonino e Faustina ora in Vaticano e un medaglione con la rappresentazione , a lui piu’ consona , della Pietas .
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  28. Bellissima piastra. Nessun graffio di zecca, bellissimi rilievi. SPL per me :good:
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  29. La discussione giusta dove postare la tua domanda non è questa, comunque tiratura 738.000 circolanti + 62.000 nelle varie divisionali. Considerata non comune. Le stesse informazioni puoi reperirle la prossima volta anche qui http://catalogo-euro.lamoneta.it/
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  30. Ma quali gettoni?? Sono le solite riproduzioni moderne senza valore, neppure d'argento.
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  31. Denomination : Sestertius Catalog RIC 500a Cohen 236 Emperor : Caracalla Weight : 23.52grams Content : Bronze Size : 34mm moern cast forgery Forgery Type: cast Denomination : Sestertius Catalog RIC 500a Cohen 236 Emperor : Caracalla Size : 30mm modern pressed copy/forgery Forgery Type: pressed Denomination : Sestertius Catalog RIC 500a Cohen 236 modern silver pressed forgery of a brass sestertius. Forgery Type: pressed http://www.forgerynetwork.com/asset.aspx?mode=6Q/zOXMHeZ0=&id=2XiRA2mKjNc= Che dire? Non ci sono strette affinità con quella proposta prima da Cliff... potrebbe essere che Caracalla utilizzò l'officina di Serdica per produrre il sesterzio Circo Massimo e le differenze sono dovute alle normali variazioni di conio... e tuttora la zecca produce i tradizionali Sesterzi "Circo Massimo" di Caracalla... :D :D :D :D Si scherza, chiaramente... che non si offendano le antiche maestranze incisorie... :D Ciao Illyricum :)
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  32. Si può trovare una soluzione, se si ha voglia di pubblicare una moneta che ci piace davvero tanto , a prescindere dalla data, uno intanto si prepara la scheda e alla prima occasione possibile la pubblica . Lascio un altro pò aperto così vediamo se si può trovare una soluzione..
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  33. Buona giornata Assolutamente si. Come ho scritto nella premessa di questa discussione, tutte le medaglie che rappresentano l'arma di un doge o la sua immagine, sono di produzione privata. Il doge stesso, la propria famiglia o i suoi discendenti, avevano un modo solo per celebrarsi; farsi dipingere o farsi fare un busto o farsi coniare delle medaglie privatamente. La Serenissima, salvo rarissime eccezioni, permetteva la rappresentazione del doge solo post mortem, come si può vedere nella sala del maggior consiglio dove, a morte avvenuta del doge, si dipingeva la sua effige a futura memoria (quella sequenza di effigi che ancora si può ammirare è solo uno dei tanti rifacimenti avvenuti a seguito degli incendi che hanno colpito il palazzo); oppure al permesso che si concedeva al doge regnante di esporre la sua arma nella "sala dello scudo". Una delle rarissime autorizzazioni che la Repubblica concesse ad un doge di essere celebrato in vita, fu la realizzazione di un busto in bronzo raffigurante il doge Morosini (detto il Peloponnesiaco), per le tante riconquiste di piazzaforti, già veneziane ma occupate da tempo dai turchi, in terra greca. saluti luciano
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  34. per essere radar bisogna tener conto di tutto il seriale lungo, lettere escluse; questa non è radar, mi dispiace
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  35. Buongiorno, vi posto questa medaglia per il 50° anniversario della facoltà di agraria dell'università di Padova, gradito regalo di un'amico, visto il mio passato di agricoltore. Diametro mm.60,00 peso gr. 137,50, materiale bronzo.
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  36. Piccolo O.T., complimenti per il monogramma personalizzato @@Poemenius
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  37. @@Lu.Giannoni Che ne dice di questo bel testone? Rovescio inedito??? Asta NAC 81 descrizione: Giovan Battista Ludovisi principe, 1665-1669. Testone, AR 8,84 g. PRINCEPS – PLVMBINI Busto drappeggiato e corazzato ad. Rv. D·IOAN·BAPTA·LVDOVISIO·D·G· Stemma Ludovisi coronato e circondato dal collare del Toson d’oro. CNI 34. Ravegnani Morosini 8. MIR 382 var. Saluti Marfir
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  38. Una moneta lavata è immersa in un liquido che toglie la patina ma senza operazioni meccaniche (sfregamenti ecc). Quindi non restano segni. Se prendi ad esempio un panno imbevuto di qualcosa e strofini allora la lucidi. Se prendi qualcosa di più aggressivo (ad esempio uno spazzolino, una spazzola) allora la spazzoli (in pratica la graffi, bastano anche dei micrograffi)
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  39. La forma della testa, schiacciata sopra, mi sembra quella dei follari di Ruggero Borsa (Cappelli 63), invece i tipi di Gugliemo duca (Cappelli 87), almeno quelli che ho visto, hanno una testa più ovale, oltre ad essere più spessi e di minor diametro (Vox79 non vuole rivelarci le misure :blum:, ma lascia intendere che il diametro sia sui 25mm). Poi vedo una traccia di ribattitura sulla faccia del santo (che tra l'altro gli dona un'espressione tipo questa :crazy: ): ho provato a cercare un altro follaro coevo che possa aver lasciato un'impronta simile, ma non ne trovo. Inoltre molti follari di Borsa ribattono folles bizantini, quindi il raggio di ricerca si allarga un po'... Secondo me potrebbe essere una variante (inedita, per quella S coricata a destra) del Cappelli 63, ribattuta forse (come dice Claudio) su un DVX ITA SALERNO (che magari a sua volta ribatteva qualcos'altro, vista l'accozzaglia di lettere al rovescio). Comunque sì, bel pezzo. Ma dove le trovate 'ste monete!?
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  40. Del 96° Doge Giovanni I Corner (già in elenco) volevo segnalare questo gettone con lo stemma di famiglia sormontato dal corno dogale sul diritto. apollonia
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  41. Mio figlio (10 anni) non ne ha mai voluto sapere di monete e di medaglie, fino a quando questa primavera, una sera dopo cena, mi sono messo a cercare il mio raccoglitore contenente la raccolta completa dei primi 12 stati dell'euro (fatta da me e non comperata) e dico a mio figlio, Tommy finalmente ho trovato una persona che mi compra queste monete, così poi ti faccio un regalino, lui bel tranquillo mi risponde, ma perchè vuoi venderle, queste piacciono a me, me le regali? Devo dire che è stata la risposta più bella che mi potesse dare. :good: Forse qualche cosa si è mosso.
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  42. perche' fare un falso con la legenda del 1813 e per di piu' diversa da quella del 1812 ? piu' plausibile partire da un originale del 1813 pagato 100 euro e farlo diventare del 1812 e quindi da 1000 euro :)
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  43. Fantastico :) Ma la hirsch ha programmato già le aste fino al 2020??
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  44. @@calicola74 Mi sembra di vedere una sigla (Magari S.J) al dritto, in basso, al centro, sotto il ramo d'ulivo.
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  45. Mi sembra personalmente un'assurdità dire che la serie di Cipro 2010 è o sarà rara...
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  46. Grazie @@417sonia , nello studio ho cercato, anche con l' utilizzo di disegni, di rendere comprensibili ed evidenti le varie differenze negli stemmi. Come scritto nell' articolo la passione per questo nominale iniziò alla fine degli anni '80, subito colpito dalle sue varie forme che erano indice di elevata circolazione, monete che venivano spese quotidianamente dalla gente. Vedevo che erano presenti catalogazioni specifiche per doppie, scudi e ducatoni mentre per questo nominale la catalogazione era a mio parere "superficiale". Mano a mano che entravo in possesso o visionavo esemplari mi rendevo conto che poi non erano così tutte uguali. Trascrivevo le differenze di ognuna delle parpagliole, poi ci fu lo studio di Dalle Vegre - Vajna che mi ha aiutato nell' approfondire le conoscenze sulla parpagliola.............. il risultato è quello che si può leggere su Panorama Numismatico.
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  47. Mozambico, Angola, Macao, nonché questa che hai postato... tutte simili ma ognuna con una sua diversa anima. Le colonie portoghesi mi hanno sempre preso, ne ho 3 di questo staterello degli anni '70 in simil-fdc (dobras) e stilisticamente sono un po' così... le scambierei volentieri con una simile in conservazione peggiore. Tanti piccoli particolari sono ben visibili, è gradevole+++ altro chè! La mia è invidia strisciante.... :D
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  48. Buon pomeriggio Finalmente l'ho ricevuto anch'io .... Per prima cosa mi sono letto, tutto d'un fiato, l'articolo di @@Parpajola (Tiziano), anche se non seguo la monetazione milanese; in ogni caso non si può eludere, è troppo importante la moneta di Milano e anche se da non collezionista (quindi superficiale) possono sfuggirmi tutte le sue particolarità, non mi è sfuggito un dettaglio suggeritomi dalla lettura del pezzo. Qui Tiziano non ha analizzato scudi, scudoni, ducati, ed altri moduli che hanno una fisicità che appaga e, date le dimensioni, aiuta, ma una monetina piccola; moneta di popolo e come tale la si trova sempre, o quasi, consunta, ammaccata, sfregiata..... Ma vi rendete conto? E' un lavoro da certosini .... è chiaro che questo lavoro non può essere che frutto di un "innamoramento" nei confronti di questo tondello; Tiziano, mi sa che anche tu sei stato stregato da una moneta "povera" e per nulla appariscente e, apparentemente, ripetitiva ..... ed io che colleziono le veneziane, ti capisco, più "ripetitive" di quelle ... (almeno all'apparenza). :blum: Uso definire chi si appassiona a monete di questo tipo, come: stregato dal fascino di un letto sfatto. Benvenuto nel club. :pleasantry: Complimenti luciano
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  49. Concordo con le perplessità di avere dettagli perfino sui piani più bassi, che risultano essere intaccati dalla corrosione. Provo a confrontare dettagli riguardanti le gambe dell'imperatore seduto al rovescio: asta Artcoins da British Museum, primo esemplare da British Museum, secondo esemplare da Firenze anche considerando che sono diversi conii, sicuramente una impressione molto strana davanti al pezzo di ArtCoins…. Le scaglie della corazza così in rilievo, le ginocchie con artrosi (eccessivo gonfiore) e lo sgabello con zampe poco logiche (sono convinto che l'imperatore sarebbe subito cascato per terra e si fosse seduto sopra….).
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