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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/22/14 in tutte le aree
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che ne dite? in catalogo non c'e'; e' inedita oppure catalogata da qualche altra parte?4 punti
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E' attivo da oggi il sito internet del Circolo numismatico bergamasco, con sezioni dedicate a chi e dove siamo, alle nostre attività, ai convegni (possibile scaricare i moduli di partecipazione), alle schede delle nostre medaglie e altro. L'indirizzo è http://circolonumismaticobergamasco.wordpress.com.4 punti
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DE GREGE EPICURI Cari amici, molto spesso qui sul Forum (specie nel settore "Antiche") si discute di patine, conservazione o deterioramento delle monete classiche, e degli svariati interventi cui esse vengono sottoposte per preservarle, talora per migliorarle, o addirittura per alterarle (più o meno a fondo). La discussione è in qualche caso molto accesa fra "conservatori" e "miglioristi". Il CCNM ha deciso di dedicare una serata a questo tema, e lo farà martedì 9 dicembre p.v. alle ore 21 (Milano, via Terraggio 1) con Francesco Lamanna, alias Centurioneamico, che ci parlerà di: CENNI SUL RESTAURO IN NUMISMATICA. I MECCANISMI DELLA CORROSIONE, GLI INTERVENTI CONSERVATIVI E INTEGRATIVI, GLI INTERVENTI IMPROPRI. E precisamente: 1.Meccanismi di corrosione dei metalli con qualche concetto basilare sulla formazione della corrosione di argento, bronzo e mistura; alcuni consigli su come riconoscere le corrosioni attive (cancro del bronzo) , cosa fare e cosa non fare. 2.Il restauro conservativo , la stabilizzazione della patina , la finitura e la protezione della moneta. 3.La valorizzazione del manufatto, dai piccoli interventi integrativi alle ricostruzioni più pesanti, passando per gli interventi di spatinatura e/o ripatinatura. Come vedete, l'appuntamento è fra quelli da non perdere!2 punti
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Un "Lamoneta Point" si dovrebbe creare ed organizzare in ogni convegno. L'incontro degli utenti è di fondamentale importanza per la vita numismatico-sociale, bisognerebbe dare l'opportunità ad ognuno di noi di discutere anche dal vivo ogni tanto e non sempre dietro uno schermo. :good:2 punti
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Settimana di quadrighe oltre al 1917 aggiungo la gemella del 1916. A voi commenti, Gabriele2 punti
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qui http://www.lamoneta.it/topic/129640-5-tornesi-1817-con-dubbi/ antmarfra è diventato antimafia ahahahhahahahahahahahaha2 punti
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Direi decisamente che non è affatto male!! :good: Ce le avessi io.. Comunque allora penso che per ora mi concentrerò a finire la tipologica, tanto me ne mancano ancora decisamente parecchie (quelle che so di non poter avere non le considero).. Poi magari inizierò a fare per anno come fate voi e magari un oro per le occasioni.. Dopotutto ho 23 anni quindi ho parecchio tempo e non mi corre dietro nessuno.. Però i 50 del cinquantenario l'anno prossimo penso di portarli a casa, è veramente bella come moneta!! :good:2 punti
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aggiungo una nota: essendo i leoni stati ritirati per la rigatura nel 1929, ed avendo il 1925 una delle tirature più alte (circa 25 milioni di pezzi), ed essendoci all'epoca ancora pezzi FDC lisci nei depositi di zecca, questa moneta si riesce a trovare sempre un pochino meglio delle altre, tant'è che lo SPL di questa moneta appare decisamente più spesso rispetto ai millesimi precedenti; per contro, il 1919, avendo già circolato abbondantemente per un decennio, ed avendo una tiratura decisamente inferiore (3,7 milioni di pezzi), non è mai stata reperita in conservazione superiore a "SPL+". Recentemente sulla Nomisma è passato uno dei più belli esemplari mai apparsi sul mercato. resta il 1924.. questa moneta è "particolare": è il penultimo anno coniato, e data la bassa tiratura veniva tesaurizzato già da tempo, in bella conservazione dai collezionisti, senza badare al tipo di contorno . Dato che tutti i pezzi lisci furono dichiarati fuori corso legale nel 1929, questi si sono conservati in gran parte in alta conservazione (da SPL a FDC), mentre il rigato, che ha circolato fino agli anni '40, lo si trova mediamente BB; tuttavia, essendo il 1924 pezzo chiave della serie (ripeto lo era appunto perchè molti anni fa non si faceva il distinguo tra liscio e rigato), ed essendoci una più vasta disponibilità di pezzi "rigati" che lisci (dato che quest'ultimi erano stati accantonati), alcuni pezzi in alta conservazione sono stati presi dai collezionisti ecco perchè del 1924 si trovano -seppur limitatamente- i rigati SPL, mentre del 1919 pezzi in SPL si contano sulle dita di una mano...2 punti
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Ramossen, Flipper, Marco ed io arriveremo venerdi in mattinata e ripartiremo sabato nel pomeriggio, dopo il Pranzo naturalmente. Intanto iniziate a pensare, ed a scrivere se volete, se vorrete/potrete essere presenti o no al Pranzo/Incontro di sabato 22 Novembre. Più in là inizierò con la Lista e organizzerò il Pranzo, chiederò al Ristorante anche un Menù Pizza per chi vuole cambiare un po', qualcuno l'anno scorso lo aveva chiesto, non ricordo chi :) . A presto. Giò2 punti
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io una decina di anni fa ne regalai un centinaio per nominale ad un professore di storia della scuola elementare del mio paese, mi raccontò lo stupore dei ragazzini al riceverle in "omaggio" prima della lezione sulla II guerra mondiale, ed il relativo interesse per le lezioni successive Sergio2 punti
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Stamperia governativa inaugurata il 10 novembre 1865 a Torino in via Carlo Alberto 10, con impianti e tecnologie forniti dalla De La Rue di Londra, e con personale addestrato anch'esso in Gran Bretagna. Voluta da Quintino Sella per affrancare l'Italia dalla dipendenza dall'estero, in mancanza di valide stamperie private italiane, ha fornito per oltre 60 anni francobolli, marche da bollo, interi postali, buoni del Tesoro, cartelle e certificati del Debito pubblico e stampati d'ogni tipo richiesti dall'Amministrazione dello Stato. Entrata in difflcoltà dopo la Grande Guerra, tanto da rendere necessario il ricorso a stamperie private, dal 1925 è stata affiancata dallo Stabilimento Poligrafico per l'Amministrazione dello Stato, di Roma, fino alla fusione di entrambi nel nuovo Istituto Poligrafico dello Stato, nel 1928.2 punti
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eccola qua,abbondantemente utilizzata,una corona di re Giorgio III2 punti
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Guarda mi hai bruciato sul tempo, ma sono contento che sia stato tu ad iniziare, per Bologna si è partiti un mese e mezzo prima, per Torino un mese prima, per Napoli un anno prima :blum: ...e per la mitica, per il rito di Verona non iniziamo almeno un mese prima ? Il meeting- point classico della numismatica italiana, dei lamonetiani, è il momento di conoscersi, rivedersi, condividere la nostra passione, Verona per lamoneta è tanto....chi passa o il venerdì o il sabato sono veramente tanti, grandi numeri e poi c'è il pranzo, ma anche per chi non venisse sarebbe bello creare un apposito spazio per saluti e incontri in un certo orario, ora tocca a voi, certamente ci sarò e cercheremo di divertirci con le monete ma anche semplicemente stando in compagnia, facendo gruppo....2 punti
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Medaglia coniata dallo Stabilimento Johnson nel 1894. Diam. 47 mm. - peso 45,8 gr. - spessore 3 mm. - metallo: penso sia bronzo dorato. Appiccagnolo con anellino. Nel rovescio A.G. INC. Ho cercato nel web e nel nostro catalogo, ma non ho trovato una medaglia uguale. A dire la verità nel web c'è un'altra medaglia simile coniata, sempre dalla Johnson, con caratteristiche diverse. Gradirei per cortesia saperne di più circa la stessa. In special modo interpretare il nome dell'incisore. Grazie a tutti quelli che interverranno. Saluti. Dritto Rovescio Dettaglio dritto Dettagli rovescio1 punto
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Non è certamente una bella piastra d'argento, purtroppo è una semplice monetina di rame.... Dopo lo scarso seguito avuto in un altra discussione che trattava la stessa moneta, ho capito che tale tipologia non piace a molti (quasi a nessuno) e spero che con questa moneta qualcuno possa finalmente intervenire e magari rispondere ai quesiti che avevo posto. Tornando alla moneta nello specifico, posso garantirvi che in mano è uno spettacolo...... E' un R2 ma in queste condizioni credo che possa tranquillamente prendere un punto in più, magari R3 :blum: Non mi sbilancio sulla conservazione, aspetto numeroso e fiducioso i vostri messaggi. Le foto non sono pienamente a fuoco....ma credo che bastino per una corretta valutazione. Un saluto a tutti Rovescio1 punto
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Io mi accontenterei di vendere a loro le mie monete alla metà del prezzo a cui le vendono1 punto
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@@Rossano gran bel modo di esporre i tuoi bellissimi ritrovamenti! Però... Mica puoi or:-D a esimerti dal raccontarci come è poi andato l'incontro con l'agente Paola...1 punto
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http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIV/11 pure approvata... ;)1 punto
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@@gallo83.......peccato per i graffi nella parte sottostante lo stemma, ma tutto complessivo tra uno Spl e lo Spl + ....... Croce Costantiniana nello stemma davvero sottile !! Marco...sempre ottime monete è ....... :good:1 punto
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Bisognerebbe ruotarla di 90° in senso orario, l'avrei trovata sul world coins, ma sull'originalità non saprei.... ho dei dubbi, sono monete molto rare. 1885 - China - provincia Kirin - 3 ch'ien - argento 10,80 gr. (Y#170) Ce ne sono di simili, dipende dal peso (da 3,60 gr. a 35,50 gr.) : 1 - 5 - 7 ch'ien + il Tael (10 ch'ien)1 punto
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La serie dei Ponti antichi sul Tevere , di epoca romana e costruiti nel corso della storia di Roma , e’ lunga , ben individuata archeologicamente e ben conosciuta , in totale erano 13 Ponti che univano le due sponde del fiume ; in ordine cronologico l’ ultimo Ponte costruito a Roma , e restaurato in ultimo da Teodosio , fu quello eretto da Probo tra il 276 e 282 d.C. , ma per ironia della sorte , e’ anche quello meno conosciuto perche’ non piu’ esistente , neanche in tracce , gli ultimi avanzi furono definitivamente demoliti nel 1878 . Il Ponte di Probo era ubicato all’ altezza della Marmorata , in prossimita’ del Colle Aventino ; questo Ponte viene identificato con il “Pons Marmoreus Theodosii” perche’ fu da questo Imperatore in ultimo restaurato , viene spesso nominato nei Mirabilia , nella Graphia , nel Curiosum e nella Notitia ; era utilizzato anche dagli stranieri che giungevano a Roma via mare , dopo aver risalito il Tevere , partendo dallo scalo marittimo di Porto . Anche il Prefetto di Roma , Quinto Aurelio Simmaco , nel corso del suo mandato , accenna nelle Relationes e nelle Epistulae , a questo Ponte di Probo , che durante la sua prefettura nel 381 venne restaurato dagli Architetti Cyriades prima e Auxentius dopo . Nel 387 i lavori erano ancora in corso a causa di prolungamenti volontari del lavoro da parte di Auxentius per nuovi finanziamenti di fondi e quindi di soldi , tanto che Auxentius ad un certo punto fu indagato per frode e fuggi’ da Roma , forse con le tasche ben piene di soldi , non e' noto come fini' la sua storia ; la storia delle speculazioni e’ da sempre , la stessa . Anche la Storia Augusta nella Vita di Probo , Tomo IX , accenna brevemente all’ attivita’ costruttiva di Probo nel corso dei suoi cinque o sei anni di Imperio , elencando : Ponti , Templi , Portici e Basiliche . Solo nel medioevo si hanno successive ma sporadiche notizie di questo Ponte dovute principalmente a restauri e viene nominato trovarsi vicino al monastero di Sant’ Alessio , sotto la Chiesa di Santa Sabina sull’ Aventino . Compare in rovina sui disegni della Pianta di Roma di Giovan Battista Nolli del 1748 ; successivamente nel 1875 , poco prima della completa distruzione nel 1878 per i lavori dei muraglioni sul Tevere , furono eseguite delle fotografie dei piloni superstiti ancora affioranti e in questa occasione furono trovati frammenti di travertino con pochi resti di lettere incise , forse appartenenti ad una grande iscrizione imperiale di Probo o di Teodosio . In base ad altre rovine trovate sulle due sponde del Tevere , prima della sparizione completa , si calcolo’ che la lunghezza del Ponte era di oltre 100 metri , intervallati da cinque arcate con ampiezza ciascuna di 20 metri . Queste le scarse notizie storiche di questo Ponte fantasma , ma comunque credo interessanti in quanto riferite all’ ultimo Ponte sul Tevere costruito in epoca romana . Sotto in foto la piantina con l’ ubicazione del Ponte e la foto un po' malandata del 1875 quando ancora erano affioranti i piloni di fondamenta del Ponte di Probo , demoliti tre anni dopo .1 punto
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Enrico (RE.IN.SENA), quel 2 lire 1917 di Gabri lo hai tenuto in mano a Riccione dello scorso anno!!!1 punto
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Ho voluto riportare la cronaca quasi contemporanea dell'evento proprio perché in quella frase c'è, secondo me, la prova che NON sia un'osella. Al di là del fatto che venga chiamata espressamente medaglia (mentre altrove, nel libro, le oselle dogali vengono chiamate proprio oselle, quindi non c'è modo che potessero venire confuse), le modalità della consegna ai sette consiglieri, per quanto simili a quelle delle oselle vere e proprie da parte del doge, differiscono per molti aspetti. Innanzitutto si parla di una coniazione avvenuta esclusivamente quell'anno (e non ripetuta in seguito); la presenza del ritratto in primo piano della dogaressa (mai un doge avrebbe potuto né voluto porre un proprio ritratto su un'osella, figuriamoci!); infine, mentre le oselle ufficiali rappresentavano un'evoluzione storica dei primi doni dogali (gli uccelli di palude), in questo caso siamo di fronte ad un'emissione che forse aveva scopo simile a quello delle oselle (ringraziarli, o meglio ingraziarseli) ma che nessun Veneziano avrebbe potuto confondere. Credo che il quiproquo sia dovuto al fatto che sia per dimensioni sia per peso, la medaglia in questione fosse molto simile alle oselle vere e proprie. A tal proposito, allego un brano del volume del Manin sulle oselle (reperibile in rete) che credo dovrebbe poter dirimere i dubbi.1 punto
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Quale? Quelle con Mussolini e Hitler non so che fine abbiano fatto, il tallero di Maria Teresa l'ho restituito al venditore (http://www.lamoneta.it/topic/113755-tallero-di-maria-teresa/), le due monete cinesi ce le ho ancora buttate da qualche parte in paese, mentre le restanti le ho regalate al mio conquilino palestinese1 punto
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Le monete in mistura subivano spesso processi di "foderatura" o imbiancatura, processi mediante i quali si aumentava, in superficie, la percentuale di argento in modo da rendere la moneta, per così dire, più appettibile. In pratica, i rilievi della moneta in oggetto, che appaiono scuri sono in mistura, i fondi in argento di buon titolo.1 punto
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Grazie! Il rosario è preziosissimo, ha i grani in corniola. Sospettavo dal viso del Pontefice che fossimo sotto gli anni della breccia di Porta pia. Comunque la Madonna è una riproduzione dell'immacolata in piazza di Spagna1 punto
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La mia collezione è tutta incentrata sul Re numismatico, io colleziono tutti gli anni e me ne mancano 8 per completarla, le conservazioni variano dall' MB al FDC e mediamente posso dire di essere sullo SPL come conservazione media. Naturalmente mi mancano gli ori ma già così sono estremamente soddisfatto Saluti1 punto
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@@vox79 ho provveduto a rilasciarti i 2 mi piace :blum: Qualcuno, che ringrazio, ha provveduto ad aggironare la scheda :clapping: .... è così che si fa. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIV/111 punto
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dopo il successo de "il collezionista di ossa" "da un anonimo romanzo di Manlio Cavaldonati"* :rofl: ".. una strappa storia lacrime.." un collezionista e la sua geometria esagonista @@gabrimen ne "il collezionista di esagoni" prossimamente... al cinema! PS: sono sicuro che il tuo feretro sarà esagonale :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:1 punto
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Questa aveva fatto un viaggio ...in orto di Babu....ma il giardiniere no sono io .....e ne sono geloso... 😠 peso .3,50g diam 22m.......che shock..!😨1 punto
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Presente dal venerdì alla domenica. Quest'anno sono stato promosso sul campo (di patate :rofl: ): da aiuto assistente Mago ad assistente Mago con delega alla rivettatrice :crazy:1 punto
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anche questa notevole, ma il 16 è caratterizzato da una eccezionale perfezione di conio, specie ai bordi - lineari e taglienti. Seppur rara questa e "comune" l'altra, a mio avviso la difficoltà di trovarla di questa qualità è uguale... l'unica differenza tra le due è il prezzo ;)1 punto
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Si e queste sono solo un esempio della mostra che erano presenti nella mostra, non esito a definirla spettacolare. Come è stata la mostra organizzata domenica? sicuramente interessante, c'erano anche monetazione Falsa della Sardegna? Nessuno ha fatto delle foto da poter vedere?1 punto
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Tipo queste? Dai Gianluca, mostraci qualcuna tua devozionale! :good:1 punto
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Per un ricambio generazionale e per il bene di tutti ci vorrebbe pure che sui cataloghi inizino a comparire quotazioni verosimili altrimenti facciamo la fine dei francobolli....... Saluti Simone1 punto
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concordo con lele e paolino. a volte basterebbe evitare di pensare a doverle poi rivenderle e a questa passione solo come investimento....è chiaro che fa più piacere se si recupera quanto speso in futuro,ma se si comprasse quello che CI PIACE senza troppi patemi,forse saremmo tutti più rilassati e felici della nostra collezione. :) io compro quello che mi piace,ho sempre fatto così...che sia bb o che sia fdc l'importante è che mi piaccia prima di tutto. dopo subentra il fattore prezzo ma mai e dico mai mi è subentrato il fattore rivendita;a quello penso al momento della vendita(se mai ci sarà)e se ci perdo anche un po AMEN....il disavanzo lo conto come godimento della moneta posseduta. io son fatto così...che sia giusto o sbagliato. marco1 punto
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vero, merito della tollerante politica dei Medici che fin dalle "leggi livornine" di Cosimo I seppero creare dal niente una città aperta, tollerante capace di accogliere tutti senza domandare da dove venissero o in che fede credessero. E' interessante ripercorrere le tappe della fondazione della città. Il Granducato aveva bisogno di un porto, quello pisano era ormai inservibile, insabbiato dall'Arno, ed allora inizia con Cosimo I il faraonico programma edilizio urbanistico che ha creato Livorno. Ma una volta costruita la città occorrevano gli uomini che la abitassero, ed allora, alla fine del 500, le leggi livornine che assicuravano uno speciale statuto a chiunque volesse stabilirsi nella nuova città. Léggi che garantivano le più ampie libertà ai nuovi residenti; "esonerandoli dal pagamento di gabelle ed arrivando a concedere loro la cancellazione dei debiti, l'esonero dalle pene corporali e finanziarie pendenti e persino un salvacondotto per delitti commessi, tranne quelli di eresia, lesa maestà e falsa moneta" (Cipolla) Agli ebrei veniva assicurato il diritto di professare la loro religione e garanzie che li mettevano al riparo dall'inquisizione, e ricordiamoci che siamo nel secolo delle guerre di religione... Così a Livorno arrivarono e trovavano protezione, frotte di uomini che spesso avevano qualche peccatuccio sulla coscienza, e dietro a loro altrettante donne (ridacchiano gli altri toscani) a soddisfare un certo genere di appetiti... La genesi di questa città, inevitabilmente, ha plasmato i suoi abitanti, facendone gli abitanti di un luogo allegramente "atoscano" (questa non è mia ma di Mario Cardinali). Una città diversa dalle vicine, così orgogliose di quella storia di arte e cultura che sembra aver evitato Livorno, semplicemente perché... quando Livorno è stata fondata (ma sarebbe meglio dire rifondata) dai Medici nel cinquecento, tutta la grande stagione artistica del rinascimento era finita o comunque era agli sgoccioli. Così i livornesi non possono vantare i tesori d'arte di Firenze, Pisa, Siena. La "livornesità" intesa come una particolare apertura verso il mondo è la loro grande ricchezza. Chi ha conosciuto o conosce un livornese di quelli veri (di scoglio, come dicono loro) sa di cosa parlo, la loro generosità, la particolarissima capacità di dire le parolacce senza essere volgari, gli atteggiamenti estroversi, in qualche modo vengono da li.. e vengono da quell'humus culturale anche Mascagni, Fattori e Modigliani. e scusatemi se sono andato off topic..1 punto
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Non e' molto particolare , anzi direi che e' abbastanza raro trovare un commerciante che sia accanito collezionista Ho conosciuto molti grandi commercianti e ho chiesto loro se collezionavano. Alcuni mi hanno risposto che compravano molto saltuariamente qualche pezzo che gli interessava , altri che si erano dedicati ad altri generi di collezione ( Mildenberg collezionava figurine di animali antichi - tutti di una bellezza incredibile - in pietra, osso, oro argento erc). Un grande numismatico napoletano mi disse : anche volendo noi non possiamo collezionare perche' faremmo concorrenza ai mostri clienti e questo non e' bello per un professionista In realta' analizzando piu' approfonditamente coloro che scelgono la numismatica come professione, parlo di commercianti ma anche di professori universitari o di direttori di museo raramente sono anche collezionisti. I grandi collezionisti sono quasi sempre privati che fanno tutt'altro nella vita e che scelgono la numismatica come passione da qui l'ardore per la materia. Mentre per un professionista e' soprattutto una questione di servizio, di conoscenza, di mestiere, di cervello. Poi naturalmente ci sono le eccezioni come De Falco o Cahn .. Ma sono rare :)1 punto
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Buon giorno, Ho osservato con attenzione l'esemplare e per quanto possa essere ben fatto, esso è falso. Chi ha prodotto questa ingannevole copia è certamente preparato, ma non abbastanza. Ora, non volendomi soffermare sulle non corrispondenze recto-versus e relativi rimandi, sui tratti pertinenti del volto, che con una guancia sovradimensionata da orecchioni e l'arcata sopraciliare fanno apparire Caracalla figlio di Caligola(!) e una Concordia a cui manca solo il calumet della pace per essere uguale a Toro Seduto, preferisco attirare la vostra attenzione su un aspetto che ad uno studioso della monetazione antica non deve mai sfuggire, ossia le linee di fuga presenti su qualunque flan battuto. Esse irradiandosi nella direzione delle forze impresse al momento del colpo e trovando sfogo spesso nelle piccole e grandi crepe ai margini, sono l'inconfutabile prova di un nominale ottenuto con coniazione tradizionale. Le linee di fuga talvolta seguono a raggera tutti i margini del tondello (naturalmente partendo dal centro) talaltre solo una parte, ma comunque sono presenti e ben riscontrabili un po' ovunque, campi compresi. Tutto ciò premesso, osservate adesso con attenzione come le uniche "linee di fuga" siano presenti al recto solamente a h 15 e al versus a h 18, naturalmente si tratta di un 'tratteggio' inciso intenzionalmente sulle matrici con le comprensibili finalità fraudolente. Infatti i campi sono lisci e privi di una qualsiasi imperfezione...quasi fossero il prodotto di una modernissima pressa idraulica. Ah quasi dimenticavo...non fatevi trarre in inganno dalle screpolature ai margini, sono facilmente ottenibili pressando un tondello lasciato sfreddare un po', ossia avente una temperatura più alta al centro (che più morbido accoglie bene l'impronta) e una più bassa ai margini (che essendosi irrigiditi favoriscono così la formazione di crepe). Spero di essere stato d'aiuto, cordialmente G. Carzedda1 punto
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Taglio: 50 cent Nazione: San Marino Anno: 2007 Tiratura: 390.000 Condizioni: BB Città: Torino1 punto
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Pultroppo non la ho più, e me ne dispiace, non so che fine abbia fatto. Si tratta del 5 lire 1848 del Governo Provvisorio di Lombardia, quello famoso delle patatine, con lettere strane sul bordo tutt'intorno. Ha fatto parte della mia collezione da bambino (4° 5° elementare) per molto tempo considerandolo molto importante. Ci rimasi molto male quando seppi che si trattava di una vera patacca.1 punto
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Questa Vetta d'Italia era montata su un portachiavi, che ho usato per le chiavi della macchina...ha circolato molto Poi un giorno il portachiavi si è rotto, e la moneta, finalmente, è entrata nella mia collezione :D petronius oo)1 punto
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Taglio: 2 euro CC Nazione: Portogallo Anno: 2008 Tiratura:1.025.000 Condizioni: BB Città: Nizza1 punto
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Bellissimo tema, sarebbe bello approfondire la questione della genesi storica dell'euro ovvero dei vari progetti di una moneta unica europea, che sono tutt'altro che nuovi e hanno fatto capolino più di una volta nella storia del nostro continente. Peccato che io in storia sia piuttosto scarsino, se magari ci fosse qualcuno più ferrato...1 punto
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io posso aggiungere giusto il mio espediente: mio figlio di sei anni, un anno fa era fissato con pirati e tesori, ho riempito un piccolo vecchio baule di legno con monete fuori corso e varie di scarso valore. è stato un vero regalone! ci gioca sempre e affascina i suoi amici ricamando avventure. vedremo.. al momento però si è messo a collezionare tappi metallici di bottiglie C1 punto
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direi che se non ci si scambia le monete tra collezionisti, finisce lo scopo del collezionare. E' proprio questo il bello, scambiare monete e pareri con gli altri..........che poi diventeranno amici d' incontri.1 punto
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