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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/23/14 in tutte le aree
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Ritengo utile pubblicare gli stemmi di Giuseppe Napoleone e Gioacchino Murat, entrambi re di Napoli. Sebbene i volumi da cui sono stati tratti siano stati digitalizzati da Google, non è possibile visualizzarli giacché si tratta di tavole piegate su se stesse e quindi non scansionate. Per completezza, pubblico anche le leggi statuenti i due stemmi. Stemma di Giuseppe Napoleone Fonte: Collezione degli editti, determinazioni, decreti e leggi di S. M. da' 15 febbraio a' 31 dicembre 1806, Napoli Stemma di Gioacchino Murat Fonte: Bullettino delle leggi del regno di Napoli, anno 1808, da luglio fino a tutto dicembre, Napoli Legge sullo stemma Reale_L. 263-1806.pdf Legge pel nuovo stemma della Corona_L. 183-1808.pdf4 punti
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Salve a tutti, Bologna è stato il nostro primo convegno ma ahimè benchè fossimo coi denti di fuori e con la bava alla bocca, non abbiamo beccato niente... siamo arrivati a un ora dall apertura e due uccellacci tipo falchi pellegrini stringevano tra gli artigli fieri le prede, tralasciando le fantasie, a bologna si è visto tanto e beccato poco, fortunatamente il viaggio è stato più proficuo, il nostro amicone Enrico c'ha preso di nascosto da recente asta questa monetina senza dirci nulla e sabato mattina ce l'ha regalata, in mano è uno specchio, con lustro a non finire, molto bella, i rilievi belli alti, a voi la parola ;) è inutile dire che...è il nostro primo 2 tornesi :D3 punti
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Salve Lamonetiani, su richiesta di dabbene e Giovanna, ci siamo offerti di fare un acquisto cumulativo della neonata rivista/pubblicazione lamonetiana e di portare il tutto al nostro tavolo a Verona, a Novembre (numero e fila ve li faremo sapere poi, quando ce li diranno). Ovviamente, il costo della rivista sarà quello di acquisto su Amazon: 15,43€. Verremo muniti di centesimini per i resti :P :D Se ancora non conoscete la pubblicazione, queste sono le discussioni di riferimento: http://www.lamoneta.it/topic/129233-i-quaderni-di-lamoneta-nuova-iniziativa/#entry1470496 http://www.lamoneta.it/topic/128999-i-quaderni-di-lamoneta-20141/ Chi è interessato lo scriva nella discussione. Personalmente lo abbiamo già comprato ed è molto ben fatto, quindi, ve lo consigliamo caldamente! ;) Un caro saluto da Tinia Numismatica LISTA PRENOTATI 1. francesco77 2. Prtgzn 3. Magiaro 4. Blaise 5. Cembruno5500 6. giamba54 7. marco d'ambrosio 8. roth 9. blush20 10. blaze 11. ramossen 12. cipa2 punti
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Bellissima questa frase, rispecchia la mia visione di collezionismo. Forse sono uno dei pochi a cui interessa poco il FDC :)2 punti
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Come di consueto saremo a Verona dal Giovedì alla Domenica...con un tavolo ancora più lungo e pieno... :P Scherzi a parte, se ci fate sapere quante copie servono, siamo disposti ad ordinarne tale quantitativo e qualcuna in più per i ritardatari da cedere al prezzo di costo al nostro banco :) Un caro saluto.2 punti
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I due pontefici che hanno regnato negli anni '20 del XVIII secolo hanno indubbiamente prodotto meno monete del predecessore Clemente XI, e dato che non ci sono state riforme tali da "richiamare" il coniato e convertirlo in moneta nuova, credo che la grande massa di circolante immessa sul mercato proprio da Clemente XI, (tuttora disponibile per la nostra gioia), sia stata uno dei motivi principali della scarsezza delle coniazioni, così rare sul mercato attuale. Molto molto belle le monete di Numitoria, entrambe mi mancano... e non avendo modo di reggere il confronto sui giuli, rispondo con altri nominali, uno per pontefice ;) Innocenzo XIII, grosso per Roma (Muntoni 10 a): Benedetto XIII, grosso per Roma, Giubileo 1725 (Muntoni 11): Ciao, RCAMIL.2 punti
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Ottima idea quella di non creare nuovi topics per argomenti già trattati :) qui, addirittura, se ne prosegue varie volte uno iniziato quasi 10 anni fa! :D Comunque, intendi venditori ufficiali al prezzo di emissione o altri commercianti? Per la prima risposta, vale sempre il discorso del MTM, solamente che non credo abbia al momento monete disponibili... al massimo qualche pezzo di Monaco per la circolazione come la moneta da 1 Euro di quest'anno! :)2 punti
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Si ma qui hanno chiesto info sulla 2014.Quella rarissima e' l'altra;) Ahahah,scherzo e'.. Comunque dicci la verita':Quanto ti paga la bank of cyprus per sponsorizzarli?? Ahahaha;)2 punti
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La liretta è ben lontana dall'MB, molto più vicina al B. Il 2 lire 1886 è qualcosina più di MB, il 2 lire 1916 direi che arriva a stento al BB. Onestamente parlando io non le prenderei, la lira è materiale da ciotola, un paio di Euro giusto perchè è d'argento, il 2 lire 1916 è difficile trovarlo così brutto, è una tipologia che si trova senza problema sopra al BB. Così messo vale non più di 5/7 Euro. per il 2 lire di Umberto potrebbe anche essere valutato sui 7-8 Euro, peccato che pochissimo tempo fa avessi su ebay un esemplare simile, di anno diverso, e mi è rimasto invenduto a 1 Euro di base d'asta. Insomma, a 20 Euro non è che ti stia facendo un prezzo da amico, ti chiede suppergiù quello che ti chiederebbe un commerciante. Per dire, se le mettesse su ebay 20 Euro non li prenderebbe nemmeno se piange in turco. Se proprio ti piacciono offrigli 15 Euro (e già gli fai un favore), se accetta bene, altrimenti lasciale dove sono.2 punti
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Ecco una riproduzione a colori dello stemma "piccolo" di Murat, che mi sembra fedele all'originale: (da: http://napoleon-monuments.eu/Napoleon1er/Murat.htm)2 punti
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A questo post mancano le foto. Provvedo subito. Benedetto XIII. Giulio con la Porta Santa.2 punti
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io la seguo anche per avere un'idea sui prezzi di mercato delle monete. E' facile: è sufficiente dividere per 3 il prezzo che loro propongono e ci si fa un'idea sul prezzo di mercato....2 punti
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La teoria intermedia pone questo didracma al 269, in base al passo pliniano che indica che i consoli di quell'anno sono Gaio Fabio e Q. Ogulnio. Infatti proprio Q. Ogulnio assieme al fratello Cneo, nell'anno 296 in qualità di edili curuli, avevano fatto collocare Romolo e Remo sotto la lupa che si trovava presso il fico ruminale. La teoria intermedia pone questo didracma al 269, in base al passo pliniano che indica che i consoli di quell'anno sono C. Fabio e Q. Ogulnio. Infatti proprio Q. Ogulnio assieme al fratello Cneo, nell'anno 296 in qualità di edili curuli, avevano fatto collocare Romolo e Remo sotto la lupa che si trovava presso il fico ruminale. Coarelli concorda sul fatto che la lupa rievochi il simulacro collocato nel Comizio dai fratelli Ogulnii durante la loro edilità (296). L’immagine al D/ (ripresa, per la particolarità di essere imberbe e portare il diadema, dalla monetazione di Alessandro) richiamerebbe invece Ercole Invitto, così come era rappresentato nell’Ara Maxima, la cui edificazione dovrebbe essere di poco posteriore al 293. Trattandosi chiaramente della commemorazione di una vittoria, e considerato che il dio era ritenuto antenato dei Fabii, l’Ara potrebbe essere stata fondata da Q. Fabio Massimo Gurges, quando trionfò sui Sanniti (nel 291), e dedicata durante la sua censura (nel 289). La coniazione potrebbe quindi risalire al 290-289. L’autore, in proposito, evidenzia come le emissioni Cr. 15/1, 18/1, 20/1, 22/1 e l’introduzione del quadrigato siano tutte riconducibili a un gruppo politico composto dalla potente famiglia dei Fabii e da Q. Ogulnio Gallo, della gens Ogulnia di origine etrusca (forse discendente dagli Uclina di Volsinii); gruppo politico cui, quindi, andrebbe imputata l’iniziativa di aver fortemente promosso l’introduzione della moneta romana. Questa emissione potrebbe essere stata ottenuta monetando l’argento mostrato ai due trionfi di Gurges e di L. Postumio Megello sui Sanniti, entrambi del 2912 punti
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oggi giornata proficua, altro ritrovamento che non avevo mai visto prima, peccato che la moneta sia conciata maluccio finalmente una moneta italiana degna dell'osservatorio rarità Taglio: 50 centesimi Nazione: Italia Anno: 2007 Tiratura: 4.955.490 Condizione: B Città: Gallarate (VA)2 punti
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ciao @@Exergus.............infatti tu hai operato piu' che correttamene, la tipologia richiama alla monetazione Sikh come in parte ad altri stati Kashmir compreso, ma il link postato non c'entra nulla con la moneta in oggetto in quanto oltre al fatto che non è la stessa come iconografia, il paisa va da 7 a 12 grammi ho solamente smorzato gli entusiasmi affinchè chi ha postato la moneta possa avere una identificazione esatta....'2 punti
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http://numismatica-italiana.lamoneta.it/monetaedit/W-F213/11 E' una medaglia ufficiale coniata, emessa nel 1965 in occasione dei lavori di chiusura del Concilio Ecumenico Vaticano II. Venne anche distribuita ai Padri Conciliari e da qui prende il suo nome. Esiste in due versioni con e senza cambretta. Si tratta di una composizione artisticamente di raffinatezza pregevole e con aspetti iconografici molto interessante in quanto insieme di elementi simbolici, così riassumibili: - Cristo è la base della Chiesa (la Basilica di San Pietro sul monogramma di Cristo PX) - Cristo è l'inizio e la fine (monogramma di Cristo tra alfa e omega) - La chiesa tra tribolazioni e gratificazioni (il Prospetto della Basilica Vaticana tra rami d'alloro che in basso assumono l'aspetto di una semi-corona di spine)1 punto
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Il martedi alle 21:00 sul canale 78 del digitale terrestre. http://www.bolaffi.it/index.php?method=news&action=zoom&id=14193 ci sono tutte le frequenze1 punto
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Ci sono grandi chicche, il problema è che sono tutte care.... :blum: , aggiungi poi che l'offerta è ampia in questo momento di aste importani, convegni....e allora il povero collezionista che deve fare di conto deve fare delle scelte obbligate se tiene famiglia :blum: , puntare una, due prede ....e cercare di prenderle, oggi più che mai bisogna essere selettivi, anche se poi io non trascuro e consiglio di non trascurare la moneta povera che offre possibilità di studio enormi e può dare grandi soddisfazioni, certamente poi un bel pezzo ogni tanto gratifica e appaga.....1 punto
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Ok, perfetto, ti aggiungo subito i nominativi che si sono già prenotati. Ciao e grazie ancora.1 punto
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Nonostante l'assenza qualcosina l'ho presa e come promesso a Francesco ve le faccio vedere. Queste sono firmate Olivieri1 punto
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P. Maenius Antiaticus Denario BMC 630 CRAWFORD 138/1 variante con al R/ P.MAE.ANT1 punto
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Il pataccone di Mussolini era diverso, come questo precisamente: Ma da quello che vedo ci sono un sacco di varianti di questa patacca, quasi quasi sarebbe da fare un "catalogo delle varianti del pataccone" :crazy: :crazy: :crazy:1 punto
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Il prezzo richiesto è il loro effettivo valore; si tratta di esemplari molto circolati ( il 2 lire 16 è un pò messo meglio). Dipende da te, se non ti piacciono, lascia perdere, dopotutto si tratta di esemplari comuni, che si possono trovare in migliori condizioni (a patto di pagare naturalmente, un pò di più). saluti1 punto
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@@emmerre86 .... ognuno di noi ha iniziato con una "Prima" e questa è risultata sempre la più bella, almeno fino a quando non ci si fa un pò di esperienza .... Ti faccio i miei complimenti per il fatto che hai scelto anche questa Monetazione .... se ci leggi, vedrai che ti appassionerai senza sosta. @@UmbertoI ..... non puoi sparare ste "bombe" in un post dove un utente ha appena iniziato a collezionare Napoli :blum: :blum:1 punto
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molto interessanti questi argomenti, vedo che comunque i tontelli venivano scaldati prima della coniatura come dicevo io e quindi vi sono monete in argento 958 del 500/600/700 in conservazione eccezionale con caratteristiche ghiacciate o con colore di metallo cangiante. conservate in posti dove l'ossigeno è poco presente mantengono ancora quelle peculiarità. certe monete vanno viste in mano per essere giudicate bene. saluti fofo1 punto
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Anche fossero di cioccolato, l'importante è che sia cioccolato buono, in cambio di un caffè in fondo non ci rimetti :lol: petronius :)1 punto
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@@vox79 .... a colpi di martellate.....con questa cavolo di moneta hai beccato una valanga di Mi Piace...... :blum: mo stò a rosicà :crazy: Ecco la punizione che ti meriti: dimmi di chi è la sigla del coniatore ? ah....ahah...ah.... Vediamo se in Armenia è arrivata la notizia.1 punto
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Si. In effetti l'immagine del rovescio è simile a questa: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AE912/151 punto
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Basta Ratzinger 2011 ...non li sopporto +++++ penso di aver trovato i 197 della tiratura ahahahah1 punto
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Ti risolvo il problema Rossano.Si chiamano2 euro ordinari;) Poi se fossero solo fatti per i collezionisti e non immessi in circolazione allora si parla di divisionali;)1 punto
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io una decina di anni fa ne regalai un centinaio per nominale ad un professore di storia della scuola elementare del mio paese, mi raccontò lo stupore dei ragazzini al riceverle in "omaggio" prima della lezione sulla II guerra mondiale, ed il relativo interesse per le lezioni successive Sergio1 punto
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Tipo queste? Dai Gianluca, mostraci qualcuna tua devozionale! :good:1 punto
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Oggi un caro amico siciliano @@camerlengo mi ha fatto dono di una stupenda medaglia devozionale napoletana, ve la descrivo ed approfitto per ringraziarlo pubblicamente dell'omaggio stupendo e graditissimo: Opus: Luigi Insenga Napoli. Medaglia in bronzo, mm. 40, per il 16° centenario del martirio di santa Lucia (1904). Al dr./ S. LUCIA VIRGO ET MARTYR ELECTA IN PATRONAM AN CENTEN. XVI. Scultura raffigurante santa Lucia con fronda di palma nella sua mano destra ed una coppa contenente i due occhi nella sua sinistra. Sotto: MCMIV Al rov./ VETUSTISSIMUM TEMPLUM S. LUCIAE AD MARE. Tempio/chiesa di santa Lucia a Mare; sotto: INSENGA / NEAPOLI / * PIO X P.M. AN. I * Molte le città in Italia devote alla santa vergine e martire cristiana uccisa nel 304 durante le persecuzioni di Diocleziano, di grande importanza storica la chiesa di Santa Lucia a Mare a Napoli che nel 16° secolo dal martirio della santa commemorò l'evento con questa affascinante medaglia durante il primo anno di pontificato di Pio X. Al dritto la classica iconografia di santa Lucia con la fronda di palma, segno del martirio, e gli occhi in una ciotola. Oggi le reliquie contenenti gli occhi sono custodite proprio nella basilica partenopea di santa Lucia a Mare, da notare alcuni passaggi storici della basilica, un tempo denominata "chiesa" e poi, di recente, "basilica". Nella medaglia del 1904 era denominata "tempio" ed aveva un prospetto frontale diverso da quello di oggi. Purtroppo la struttura antica venne semidistrutta durante la seconda guerra mondiale e quella che vediamo oggi è una ricostruzione degli anni '50 ma la medaglia è una fondamentale testimonianza di questa basilica dalle origini antichissime, essa è a pochi metri dal Palazzo Reale di Napoli (p.zza Plebiscito). Si narra che la sua fondazione risale all'epoca romana, fondata da una nipote dell'imperatore Costantino, le notizie certe sulla struttura risalgono però al IX secolo. Qui di seguito alcune info sulla santa e sulla iconografia più ricorrente. http://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_Santa_Lucia_a_Mare http://www.santiebeati.it/dettaglio/25550 http://www.santiebeati.it/immagini/?mode=album&album=25550&dispsize=Original1 punto
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Come dice @@Il collezionista ci sono molte variabili/gusti personali da valutare. Se oltre a collezionare speri che la tua collezione possa avere un "certo" valore nel tempo, ti consiglio di lasciar perdere le monete commemorative (te lo dico per esperienza personale). Io mi orienterei invece su monete che hanno circolato, magari nei millesimi più rari e in alta conservazione: chiaramente per fare ciò bisogna anche considerare il tuo badget di spesa/investimento.1 punto
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Ero ai miei albori numismatici, in una ciotola che avevo in casa, dove mettevo monete estere ogni volta che tornavo da qualche viaggio, un bel giorno trovai questa "moneta"...iniziai la mia ricerca sul web finchè non caddi sul sito di Gaspare Greco, grande marengologo, che dopo aver visionato le foto che gli avevo inviato mi dette la scontata notizia . Questa patacchetta ha un grande merito quindi...mi ha fatto conoscere Gaspare e di conseguenza il Forum LaMoneta.it visto che proprio lui dopo qualche mese mi "spedì" qui per poter identificare 2 monete che mi avevano regalato. Ciao, Giò So capitata qua pe’ caso ‘n amico me c’ha spedita stò posto me coinvolge 'a mente er core e pure 'e dita...1 punto
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Si mi hanno richiesto il tutto documenti alla mano con foto comprese. Solo quelle di helios..non hanno nemmeno menzionato altre monete da visionare. Saluti Roberto1 punto
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E' possibile. Finora nessuno ha dato una esaustiva spiegazione alla presenza del serpente, che viene come domato dalla ninfa seduta. Colgo l'occasione per evidenziare che le litre di Selinunte sono state in parte contromarcate con una testina, apparentemente di ninfa (esclusivamente sul lato del rovescio): Resta da stabilire le ragioni di una simile contromarcatura, solo sul rovescio e in posizione periferica, e apposta non molto tempo dopo la coniazione delle litre (lo stato di conservazione è quasi sempre buono al momento della contromarcatura).1 punto
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Bene, vedo che la potenza di fuoco bibliografica di Piergi00 mi ha fatto risparmiare un po' di lavoro. Se magari riuscisse a pubblicare le tavole e le descrizioni del Corpus Nummorum Italicorum sarebbe un lavoro perfetto, dato che molte delle immagini di Biaggi & MIR vengono da lì e si darebbe giusta valorizzazione delle fonti. Per quanto riguarda i modelli ispirativi, non voglio passare per Bastian Contrario, ma forse sarei molto prudente nel puntare il dito verso la Contea di Savoia. Quando Asti iniziò a coniare la monetazione dei Savoia in territorio "italiano" (virgoletto volutamente, perché all'epoca il concetto era sfumato) era limitata alla val di Susa e stentava forse ad arrivare alle porte di Torino. Non è un caso che la monetazione sabauda di Oddone e Pietro II trovi i suoi modelli a Vienne, nonostante il Piemonte ricadesse sotto l'area monetaria del denaro pavese. I denari astesi arrivano un po' dopo, rimpiazzando il secusino grazie ad un valore inferiore: alla fine del XIII secolo era probabilmente in vigore un rapporto di 3 astesi per 2 secusini. Su questi temi si è discusso l'anno scorso a Glasgow, durante l'International Numismatic Congress. Rimango più dell'idea che a Genova e Asti si siano sviluppate due monetazioni che ammiccassero l'una all'altra, e che con la coda dell'occhio (oggi mi vengono metafore a sfondo oculistico) guardassero anche a Milano, che sarebbe andata a fare le scarpe alla monetazione astese in Piemonte già a partire dai primi decenni del XIII secolo. Negli anni Cinquanta-Sessanta del XII secolo ci sono indizi per ritenere il corso dei denari pavese, astese e genovese identico tra loro. Esiste poi un importante ritrovamento di circa 700 pezzi oggi conservato al Bottacin di Padova dove i denari astesi e genovesi sono presenti grosso modo in esatta proporzione. Tenendo conto che questo ripostiglio fu chiuso intorno agli anni Settanta-Ottanta del XII secolo, esso costituisce un imprescindibile punto di discrimine per un eventuale classificazione dei due nominali. Peccato solo non sia stato ancora studiato. La suddivisione in tre soli gruppi di emissioni proposta da certi autori non è molto verosimile, in particolare per una moneta che ha avuto tipi immobilizzati per così tanto tempo. Di sicuro il massimo esperto in materia è Michael Matzke, il quale ha annunciato nuove classificazioni delle monete di Asti nel 12o volume del Medieval European Coinage, che tutti attendiamo con impazienza. Alcuni cenni, utili più che altro a comprendere la problematica e il legame della valuta astese con quella pavese e genovese, sono stati da lui anticipati nel saggio "La monetazione in Monferrato e i primi denari monferrini" (in "La moneta in Monferrato tra Medioevo ed Età Moderna. Atti del convegno internazionale di studi. Torino 26 ottobre 2007", a cura di L. Gianazza, Torino 2009, pp. 35-57), dove tra l'altro viene radicalmente cambiata anche la cronologia delle prime monete di Monferrato e rimessa in discussione l'influenza sabauda in Piemonte. E.1 punto
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MARTINI R, CHIARAVALLE M, TORCOLI B, LE ZECCHE MINORI DEL PIEMONTE (Collezioni Civiche di Milano). Edizione a cura del Comune di Milano1 punto
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