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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/25/14 in tutte le aree

  1. Interessandomi di monetazione del Regno di Sicilia, frequentando il Forum, sono stato attratto dai vari interventi di @@francesco77 e @@Rex Neap, ma soprattutto dalle immagini relative alle piastre napoletane, ed in questi giorni mi sono reso conto di essere stato contagiato dalla .....PIASTRITE BORBONICA!! Ed ecco il risultato!! Ho iniziato con queste, che ve ne pare? Credo che una volta infettati non si guarisce più, o .........sbaglio?
    5 punti
  2. Ringrazio #Gigetto 13 per la considerazione, ma ha fatto tutto Grierson ...ubi maior..... Io mi sono limitato ad attribuire gli stessi criteri a monete più tarde rispetto a quelle illustrate nel MEC1 (come tra l'altro aveva già suggerito Murari) e poi a documentare con i ritrovamenti veneti quanto l'ipotesi di Grierson fosse corretta. Piuttosto su quella moneta di Berengario io ho effettivamente detto una cosa nuova, cioè che si tratta di Berengario II (950-961) e non di Berengario I, come è a mio avviso è dimostrato da un importante ripostiglio da Feltre. Se vi interessa trovate la mia ipotesi sintetizzata in una nota dell articolo sul denaro veneziano di Ottone da Cividale, disponibile in rete. Notte, Andrea
    3 punti
  3. Beh non voletemene, ma una sezione di monete medievali zecche italiane che col tempo ha subito il distacco della zecca di Venezia e delle zecche meridionali, senza dimenticare la Savoia... a mio modesto parere potrebbe aver influito un poco a raffreddare gli entusiasmi. Poi magari mi sbaglio.
    3 punti
  4. Le somme sono relative. Se tutti i collezionisti fossero come me il 5 lire del 1901 costerebbe 10mila euro anziché 100mila, per semplici motivi di disponibilità economica. Di una moneta esistono 4 esemplari? Il prezzo lo fanno il portafogli di quei collezionisti. Per me 10mila euro sono lo stipendio di un anno, per qualcun altro di un mese, per qualcun altro di un giorno. Tutto è relativo insomma :)
    2 punti
  5. Preso dallo sconforto di non riuscire a fare foto decenti ho provato a dedicare alla moneta un video :p 10 Lire 1936.: Grazie per i pareri ;)....poi vi dirò come la valuto io avendola in mano. Enrico se riuscirò a venire la porterò sicuramente :).
    2 punti
  6. @@Gallienus sono buonissime.... purtroppo malpulite (foto poco chiare, potrebbero essere addirittura lucidate). Prendile se il prezzo è molto molto allettante (50 euro cadauna al massimo)
    2 punti
  7. @@friggillo Caro frigillo (penso che sia più corretto una sola g), con questi richiami ,mi sa che hai qualche ROSPO che non puoi digerire. Poiché e facile dietro un PC esternare qualcosa su qualcuno , io non so che farci . Sicuramente avrai dei problemi di INFERIORITA' e pensi di volermi portare ad uno scontro per qualcosa che non so.Il tuo comportamento (penso) che non ti faccia onore , se fai riferimenti a discussioni di qualche anno fa. Probabilmente ti avrò toccato , senza accorgermi , se e cosi posso sempre scusarmi (se ho sbagliato) . Magari dietro al PC potresti essere uno di quelli che mi hanno danneggiato la mia campagna ? O magari potresti essere uno di quelli che hanno tentato (con minacce) di farmi smettere di commentare nel FORUM , perché sto danneggiando qualcuno? . So aspettare........ e so che il tempo e galantumo , sappi che ad ogni azione , c'è sempre una reazione. Da quel che ho percepito tu sai BENE chi sono e dove sto , cosa diversa e che io non so chi sei e dove stai e non lo trovo ONESTO. Quanto vuoi sono a tua completa disposizione , cosi se hai qualcosa di personale su di me , me lo dici in faccia coraggiosamente SE SEI NEL GIUSTO. Pertanto chiedo scusa ai moderatori per i miei toni e prego che sul Forum si prendano provvedimenti . Se il frigillo ha volontà di comunicare privatamente ed esternare le sue motivazioni per questo comportamento su di me , questa e la mia I-mail [email protected]
    2 punti
  8. 2 punti
  9. Depression Scrip Prima di concludere il discorso sull'insediamento di Roosevelt e sulle prime misure prese per combattere la Depressione (tranquilli, non intendo raccontarvi tutto il New Deal :D) soffermiamoci un attimo su un interessante fenomeno, niente affatto nuovo, ma forse meno conosciuto di quelli, analoghi, verificatisi in altre epoche o altri paesi. Mi riferisco al proliferare di una monetazione d'emergenza, emessa dai soggetti più svariati, per fare fronte alla penuria di circolante, perché la crisi, oltre ad avere, come abbiamo visto, portato a una riduzione della produzione della Zecca, aveva anche provocato, come sempre in periodi simili, la sparizione delle monete, soprattutto gli spiccioli, sia d'argento che di altri metalli (gli alti valori in oro spariranno a breve per decreto). Niente di nuovo si diceva, ne abbiamo già visto un esempio con gli hard times tokens (post #27 pag. 2), e anche in altri periodi gli americani avevano fatto ricorso a una monetazione d'emergenza, ma a quella che inizia a circolare nel 1931, raggiungendo il suo massimo nei due anni successivi (ma continuando poi a essere utilizzata, anche se in misura molto minore, fino al 1939) danno una vitalità e una varietà che si erano viste di rado prima, e non si vedranno più dopo. Il paragone più vicino, anche nel tempo, è con i notgeld austro-tedeschi del decennio precedente, per il numero degli emittenti e la varietà dei materiali usati: carta, legno, pelli di animali (perfino di pesci), metalli poveri, vulcanite e, meraviglioso esempio di storia che ripete se stessa, conchiglie. I collezionisti chiameranno queste emissioni Depression Scrip, Ralph A. Mitchell e Neil Shafer nel loro Standard catalog of Depression Scrip of the United States, conteranno circa 1.100 soggetti emittenti, molti con diverse tipologie...un numero, comunque, quasi sicuramente in difetto. Nessuno dei 48 Stati (tanti erano all'epoca) è esente dal fenomeno, che contagia anche i Territori dell'Alaska e delle Hawaii...vediamo alcuni esempi. A Tenino, nello stato di Washington, estremo nordovest, il materiale usato è il legno...non per niente siamo in un territorio ricco di foreste Un po' più a sud, i business men della cittadina di Heppner, nell'Oregon, trovano un uso alternativo delle pelli di pecora Ancora più a sud, Crescent City e Pismo Beach, bagnate dal mare della California, rinnovano l'antichissimo uso delle conchiglie...opportunamente manoscritte Venendo infine al materiale più usato, la carta, alcuni scrip sono semplici foglietti che indicano l'emittente e il valore, ma molti, come accadeva già per i notgeld austro-tedeschi, illustrano con belle e colorate vignette le attrattive del luogo, quasi un manifesto turistico, come questo biglietto da 1 dollaro della Contea di Mecosta, Michigan, luogo ideale per la pesca, il golf e il pattinaggio su ghiaccio petronius
    2 punti
  10. Ciao mirco,ciao à tutti, non possible rispondere Côme si déve,perché dal Telefonino,quando non sono gli occi troppo piccoli,son i ditti troppi grossi. E vero che certe volte ci troviamo ben soli noi quelli che postiamo per fare védere e fare piaccere a i nostri uguali. Portante molti anonimi vengono godarssi del lavoro fotografico e testuale. Vale piu un saluto e complimenti graditi Che passaggio fantomatique. E quello che da corragio a sempre andare in avanti. I miei amici li tengo sempre tutti cari,e quando posto e sempre con la stessa emozione Di essere sicuro Di fare quello piaccere che intretene quella fiara de la nostra passione. Ma son sicuro che quel amore Di storia su le monete non si spegnera cosi... Chi ne sara sempre una a admirare, analisare, e comentare.. Su que.. Un gran salute a tutti e figlie e figli Di questa grande famiglia...
    2 punti
  11. A beneficio dei tantissimi appassionati (!) di emissioni imitative dei notissimi tirolini, vi propongo questa moneta, coniata in Svizzera, nella città di Lucerna, a partire dal 1501 e risalente ai primi anni del XVI secolo. In legende gotiche essa ripropone il tema dell'aquila e della doppia croce, con lo stemma della città. Si tratta di un'emissione molto rara, con le scritte MONETA LVCERN e LEODIGARIVS, nome del santo protettore della città.
    1 punto
  12. @@claudioc47 come ti capisco!!! io c'ho la tornesite...vedi un pò te....il vaccino non esiste ancora. e aggiungerei anche..."e chi lo cerca!!" :D
    1 punto
  13. Il discorso si perde nella "Mente Umana" come può una persona (meglio dire milioni o centinaia di migliaia) buttare dei soldi in una slot machine?! Sapendo che non esiste bravura del singolo ma semplice casualità e fortuna? Mi sembra che è stato detto "Il Mondo è bello perche vario" siamo proprio sicuri che sia cosi bello in questa diversità e varietà? O forse saremmo stati tutti più felice se la pensavamo tutti allo stesso identico modo? Forse non ci sarà mai una risposta definitiva,chissà?! :crazy:
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  14. Le monete da Creta sono datate 1900, quindi sono nel volume 1801-1900. Solo hanno una vecchia edizione (2006) di quel volume, ma sarà felice di darvi qualsiasi informazione che è possibile da esso. :) v. -------------------------------------------------- The coins from Crete are dated 1900, so they’re in the 1801-1900 volume. I only have an old (2006) edition of that volume, but will be happy to give you any information you might want from it. :) v.
    1 punto
  15. Se invece fossero come me ne costerebbe solo 500 e resterebbe pure invenduta.. :rofl:
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  16. ciao, @@corallino in effetti la tua moneta non è catalogata sul Muntoni, il R è il 131, però il D/ non corrisponde ma è quello del 117. Non è una cosa rarissima trovare monete che non sono state catalogate/ritrovate/scoperte ecc.... dal Muntoni ( ed anche qui si potrà notare che oltre il CNI anche il Muntoni a distanza di più 40 anni dalla sua prima edizione denota qualche carenza, che d'altra parte già l'autore stesso nella sua introduzione paventava). Comunque per consolarti ;) ;) anch'io ho una moneta che non trovo sul Muntoni, un fiorino di camera per Clemente VII il D/ come il 13 variante I ed il R/ come il 13 ( che è anche un doppio f.)... saluti TIBERIVS
    1 punto
  17. Effettivamente spettacolare, sembra veramente una scultura.....ma anche le altre si difendono mi sembra....per fortuna che non ho dimestichezza col franco svizzero.... Inviato da un device_name utilizzando your_app_name App
    1 punto
  18. L'e' propri l - var RIC 349 var (3) Aurelian, Cyzicus, AE Antoninianus. IMP C AVRELIANVS AVG, Radiate and cuirassed bust facing right / RESTITVTOR ORBIS, Woman standing right, presenting wreath to Aurelian facing left with spear, suppliant captive between them. Mintmark: star gamma. RIC V-1 Cyzicus 349 variation (obverse legend). Text
    1 punto
  19. Questa, per completezza d'informazione: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-LUDII/13
    1 punto
  20. concordo,quasi sicuramente sono state lucidate ed è un vero peccato perchè i rilievi erano molto buoni. @@Gallienus per la conservazione prudentemente direi sullo SPL,la '33 forse anche meglio,ma con quelle foto non è facile valutare bene...
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  21. Quelle che ogni anno la Lidl vende in periodo natalizio
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  22. Ti basta leggere in prima pagina le regole della razzia.
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  23. Per ricevere questa email in cui ti forniscono il numero della raccomandata devi comunicare il tuo indirizzo email in modo tale che loro lo registrano e così in futuro UFN ti invia le informazioni
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  24. Altre 2 foto fatte ieri.....prometto che appena troverò un attimo proverò a farne di nuove.
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  25. Cari amici, per quello che mi riguarda sono un po' depresso. Forse per colpa della "spending review" del bilancio familiare a cui sono costretto a forza, forse una depressione post-revisionismo, forse per tutto insieme ...eppure, come Vladimir e Estragon, imperterrito continuo ad aspettare Godot ...ma sono incostante, proprio come loro ... -Allora ce ne andiamo? -No, non si può! -Perché? -Aspettiamo Godot. -Ah, già. ... E' vero ...
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  26. eheheheheh, non mi dire che tra un po' mi farai concorrenza anche sulle devozionali ........... il tuo cervellino sta già elaborando il piano B? :rofl: :blum:
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  27. E' la collezione che ti piacerebbe fare? Hai 3.000 euro da destinare solo a questo? Pensi che li avrai in futuro? Quali clausole ci sarebbero se fossi costretto a non proseguire negli acquisti e non trovassi un acquirente? Personalmente, sono refrattario agli obblighi nel mio tempo libero. Ho già il lavoro che è una rogna, ci manca di stressarmi per una passione
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  28. Scusate la mia ignoranza, cosa significa: per F.SV.6200? Tornando ai grossi di Cortemilia direi che i tre tipi presentati sul CNI si possono facilmente riconoscere al D/, nel primo giro, grazie alla presenza rispettivamente di tre, uno o due pallini sovrapposti, prima della crocetta. La moneta qui presentata direi quindi che appartiene al CNI tipo n. 1 (tav. XVIII, n. 20) che sarebbe poi la stessa moneta degli articoli di Gavazzi 1902 e Novati 1903. Questa stando a quanto riportato nel CNI faceva parte della RT, Collezione Reale di Torino, per cui probabilmente si trova ancora oggi da qualche parte a Torino. A proposito delle diciture usate dal CNI, SM sta per collezione privata di Sua Maestà, e va bene, sapreste invece indicarmi BM e C. Pap. a cosa si riferiscono? Mario, a proposito della E chiusa e lunata, posso dirti che ho notato una maggiore variabilità e quindi forse anche significatività cronologica nella X e nella A. Quelle del grosso tornese di Cortemilia si avvicinano in modo impressionante, stilisticamente parlando, ad un determinato tipo di grosso tornese astigiano. Non hai primissimi, bensì al tipo intermedio, quelli con la N invertita, che dovrebbero però venir prima di quelli con caratteri gotici... ma avremo ancora modo di parlarne... c'è ancora parecchio lavoro da fare e materiale da vedere, rivedere e sistemare!! :D ;)
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  29. ciao Lorenzo, sono entrambe buone,purtroppo seppur considerate di 1a classe presentano spesso dei difetti sulla perlinatura, quindi leggere schiacciature ed imprecisioni dei pallini non sono sinonimo di falso...Hai chiesto il peso?
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  30. Per tutti gli utenti e per l'amico @R.E.IN.SENA allego questa lira del 1915 A voi eventuali commenti in merito e grazie, Gabriele
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  31. Che poi rivedendoli i due ultimi grossi di Cortemilia sono poi lo stesso, quello postato da fra casellame e quello di nummus et ars, il che avvalora di più l'ipotesi della grande rarità di queste monete. Inviato da un device_name utilizzando your_app_name App
    1 punto
  32. A me è già arrivata la moneta nei giorni scorsi, ma non ho mai ricevuto nessuna email, avete fatto qualche richiesta particolare per avere il numero della tracciatura ?
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  33. A confronto con un falso conosciuto:
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  34. Per me BB+. La perizia non la farei. La moneta è autentica e rinchiuderla in una bustina solo per far vedere che è periziata, non lo trovo logico. Lasciala patinare libera, tra qualche anno assumerà un aspetto migliore molto di più che non vederla dentro una bustina. Comunque sei libero di fare ciò che vuoi, ma visto che hai chiesto un parere, ognuno ti ha dato il suo.
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  35. Un'informazione in particolare agli amici romani, al Romafil in corso al Palazzo dei Congressi allo Stand dell'AASFN avevano solo la Divisionale con Argento 2014 e la Proof 2014. Per quanto riguarda le monete sfuse cambiavano senza problemi anche interi rotolini dei seguenti tagli: 50 cent 2014 1 euro 2014 2 euro 2013 Magari può essere un'occasione per prendere qualche moneta buona per scambi o collezione. Ovviamente i rotolini sono tagliati al centro, la carta è rotta in un punto, per evitare che se chi se li prende li rivenda intero.
    1 punto
  36. Ringrazio tutti per le delucidazione e consigli che forse avrei dovuto chiedere prima :P è da poco meno di un anno che sono in questo mondo e nonostante le continue e continue spiegazioni dell'amico veridio e le continue e continue mie parole (ho capito) mi son lasciato prendere dalla fretta di avere in collezione un pezzo raro,che mai avevo visto dal vivo prima.
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  37. L'asta era la 73 di Nummus ed Ars del 4 maggio 2010, il lotto 476, il realizzo non lo ricordo ma era molto, molto alto, è un grosso tornese di Ottone III del Carretto ( 1284 -1313 ) col PEX , una piccolissima frattura di conio a ore 1, ma di ottima conservazione per la moneta, non venivano però forniti il peso e il diametro. Scusate per le foto prese al volo dal catalogo....
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  38. Bella discussione! Esco solo per un attimo dal mio esilio volontario per dare, spero, un piccolo spunto alla discussione. Un grosso tornese di Cortemilia di bella qualità è apparso sul mercato qualche anno fa in asta Nummus et Ars. Non avendo il catalogo immediatamente a disposizione non ricordo esattamente la data dell'asta, ma immagino che qualcuno possa reperirlo. In caso contrario lo cercherò io stesso e farò delle scansioni. Ricordo che in asta fu molto conteso (ovviamente, vista la grande rarità e la non comune bellezza). Continuo a leggervi con piacere e perdonatemi l'intrusione.
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  39. Per favore, scopriamo bene le carte in tavola. Caro frigillo, so che il tuo nickname richiama il nome del bravo incisore greco Phrigillos. Per chi voglia documentarsi si questo artista: http://it.wikipedia.org/wiki/Phrygillos quindi immagino che ti stiano a cuore le monete greche dell'antica Sicilia. Posso sbagliarmi, ma noto anche nell'altra discussione che spesso chiami in causa e in modo ironico gionnysicily, in qualche modo contestando le sue asserzioni. Come ho più volte richiamato in varie discussioni, ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni, che però devono essere improntate al rispetto e sufficientemente argomentate. Io stesso talvolta non mi trovo d'accordo con gionnysicily, ma credo che abbiamo espresso le nostre idee in modo civile e soprattutto chiaro. Debbo confessare, e credo che molti utenti condividano con me, che faccio fatica a capire le tue osservazioni. Che cosa hai da ridire? Nel caso specifico mi sembra di capire che non credi minimamente all'effetto che può fare una soluzione iodata. Purtroppo ho avuto modo di assistere a certi esperimenti e debbo dire che si riesce perfino a creare delle patine azzurrognole talvolta pure gradevoli…..
    1 punto
  40. :offtopic: .....ma da quando tempo non si vede una Medaglia Premio coniata a Napoli e non in Sicilia alle Aste ? @@francesco77....@@Michelangelo2 .....ricordate l'ultima ?
    1 punto
  41. Per quanto riguarda i Del Carretto penso che se sapessero quanto è stato speso negli ultimi anni per il restauro dei ruderi del loro castello si rivolterebbero nella tomba... ma a parte questo, il loro castello o quel che ne resta domina ancora oggi l'abitato di Cairo Montenotte (SV) che seppur amministrativamente si trovi in Liguria dal punto di vista ambientale e paesaggistico fa ancora parte delle Langhe, sistema collinare che si estende a sud di Asti e di Alba, a triangolo fin verso il savonese, penetrando per l'appunto anche in Liguria. Il castello dei Del Carretto, insieme alla torre fortificata eretta a poco più di 5 km dall'abitato di Cairo, nella frazione attualmente nota come Carretto, controllavano il transito lungo l'antica via Magistra Langarum, la più importante via del sale o via marenca, lungo la quale dai vigneti della Langa partivano uve e vini, e dalla Riviera arrivavano il pesce, il sale e l'olio. Della Magistra Langarum in territorio cairese, la maggior parte del percorso probabilmente corrisponde oggi allo stesso nastro d'asfalto che attualmente unisce Cairo Montenotte a Carretto, proseguendo poi verso Santa Giulia, con pochi tratti ciottolati riscoperti solo una quindicina di anni fa! Per quanto riguarda la storia: "Pochi anni dopo la morte di Bonifacio del Vasto (morto forse nell’anno 1130) avvenne la divisione del cospicuo territorio: I Contadi marittimi di Savona e Noli e quello montano di Cairo vennero assegnati al figlio Enrico detto il Guercio. Il contado di Cairo abbracciava due castellanie, quella di Cairo stesso e quella di Dego. Erano soggette a quella di Cairo le terre di Rocchetta, Carretto, Vignale e Carcare per una metà. All’epoca di Enrico il Guercio i Comuni di Savona e Noli, già molto emancipati, tendevano alla totale indipendenza dell’egemonia feudale. Enrico, spazientito dalla noia che gli procuravano detti Comuni, si rivolse all’imperatore Federico Barbarossa in cerca di maggior fortuna alla corte imperiale. La sua intelligenza e fedeltà valsero ad elevarlo in breve tempo al rango di Consigliere intimo dell’imperatore stesso che lo tenne in così grande considerazione da designarlo suo delegato alle trattative per la pace di Costanza ( 1183). Ma già nel 1172, per compensare la sua fedeltà, l’imperatore lo aveva investito di tutti i suoi beni che gli erano pervenuti dall’asse paterno. Sotto la Signoria di Enrico, essendo divenuti i contadi delle Langhe più importanti che non quelli marittimi, il feudo di Cairo acquistò fama e potenza. I traffici s’intensificarono, le strade furono rese più transitabili e più sicure, tanto che la "Magistra Langarum", la strada che attraverso il ponte degli Aneti saliva al Castello del Carretto e conduceva nella Valle Uzzone e da qui passando da Cortemilia, fino ad Alba e ad Asti, visse in questo periodo il suo tempo d’oro. Un fatto degno di nota avvenuto in questo periodo è la firma di una convenzione fra l’imperatore Federico Barbarossa ed i rappresentanti del Comune di Genova, nel castello di Rocchetta nell’anno 1171. Intermediario, naturalmente, fu Enrico del Carretto. Egli partecipò con onore alle crociate e si distinse nei maggiori avvenimenti politici del suo tempo. Fu, come il padre, molto liberale verso le istituzioni religiose, fondando nell’anno 1179 in Fornelli una Chiesa con annesso un ospedale capace di ricevere 12 infermi e designando quale rettore un canonico di Ferrania. Alla sua morte (1184?); i figli Ottone ed Enrico si divisero l’asse ereditario: Ambrogio e Bonifacio che rimasero esclusi perchè ecclesiastici, furono nominati successivamente vescovi di Savona. Ottone ebbe la Signoria di Savona e quindi di Cairo e terre vicine. Egli, però, nel 1191 vendette ogni diritto ed autorità che aveva in Savona trasferendo la sua sfera di azione nella valle Bormida e nelle Langhe assumendo il titolo Marchionale di "Del Carretto". Durante la signoria di Ottone, Cairo divenne il luogo più importante della valle Bormida. Il castello del Borgo era la dimora prediletta del marchese, il quale amava circondarsi di musici, poeti e trovatori per allietare i suoi periodi di riposo, alternando al questi passatempi battute di caccia e giostre. Secondo la tradizione fu sotto la signoria di Ottone che, nell’anno 1213, San Francesco d'Assisi, in viaggio per la Spagna ed il Marocco, transitò per Cairo. Egli percorrendo la litoranea fino a Vado, attraverso il passo di Cadibona discese in Val Bormida, proseguendo per Cortemilia, Asti e Torino e attraverso la via delle Alpi entrò in Francia e proseguì verso la Spagna ed il Marocco. A Cairo lo ricevette una folla plaudente e piena di amore e ammirazione per il serafico poverello. Nel castello viveva la figlia di Ottone del Carretto che era sordomuta fin dall’infanzia. Ottone in uno slancio di fede, invigorito dall’amore che nutriva per la figlia, fece chiamare San Francesco pregandolo di voler operare il miracolo. Il fraticello fra l’ammirazione, lo stupore e il delirio dei presenti esaudì l’accorata preghiera del marchese e la giovinetta riacquistò la favella. La notizia si sparse per il Borgo e le Valli limitrofe come un fulmine. Fu un continuo pellegrinare di folla che si prolungò per tutto il soggiorno del frate in Cairo; ognuno voleva conoscere l’autore del prodigio sovrumano e toccare il misero saio del Santo. Maturò così l’idea di fondare un convento francescano. Ottone riconoscente offrì il terreno in una valle amena sulla "Magistra Langarum", i mezzi per la sua erezione e San Francesco accettò l’offerta. Il convento ebbe vasta rinomanza nei secoli ospitando un numero considerevole di frati, salvo qualche sporadico periodo, in occasione delle distruzioni subite dal Convento. La prima per opera delle soldatesche di Facino Cane e l’altra forse durante la guerra che il duca Carlo Emanuele I condusse nel Monferrato. I religiosi però non si persero d’animo e con grande coraggio riattivarono e ampliarono il convento. Esso fu poi incendiato e distrutto durante le battaglie napoleoniche dal generale Victor nel 1799 e fu definitivamente abbandonato nel 1805, anno in cui Napoleone soppresse gli ordini religiosi e ne incamerò i patrimoni. Ora del vetusto convento non rimangono che i ruderi della Chiesa e il chiostro con le sue colonnine di pietra, le piccole cellette, e i resti di alcuni dipinti che la tradizione attribuisce al famoso Caccia di Montabone, detto "Moncalvo". Anche il misterioso cespuglio, posto al centro dell’orticello, cui per la perenne verzura la tradizione attribuisce qualcosa di mistico e di miracoloso, va appassendo. Ottone del Carretto governò in un periodo difficile per la potestà marchionale, quando cioè i Comuni, forti per la loro crescente indipendenza contrastavano efficacemente l’assolutismo feudale. Egli, per tenersi amica la Repubblica di Genova, donò con atto 25-7-1214 il Castello di Cairo con Carretto, Rocchetta, Vignaroli, metà di Carcare, Ronco di Malo, Montecavilione, Buzile oltre al castello di Dego e le sue pertinenze, al comune di Genova che a sua volta gliene diede investitura. Tali territori, però, la Superba si fece riconsegnare nel 1223 per le noie procuratele dai Marchesi del Carretto in occasione della vendita di Pareto e Pontinvrea, fatta alla, stessa Repubblica dal Marchese Enrico di Ussescio. Seguirono guerre e scaramucce fra i Signor Del Carretto e le città ora di Alba e ora di Asti, durante le quali i poveri abitanti di Cairo furono sottomessi a due imposizioni. Di ciò si rese ben conto il Marchese Ottone che, con atti rispettivamente del 1233 e del 1235, fece concessioni al Comune di Cairo. Morto Ottone gli successe Manfredo, il quale per mantenere la sua signoria, parteggiò un po’ con i Ghibellini e un po’ con i Guelfi. Nel 1243 fu alleato con Genova contro Savona, nel 1244 guidò papa Innocenzo IV che, da Genova attraverso Stella - Pontinvrea- Rocchetta Cairo - Carretto Cortemilia, si recava a Lione per convocare d’urgenza e in gran segreto un concilio e dichiarare la decadenza dell’imperatore. Nei 1245 troviamo Manfredo contro Genova alla difesa, di Savona con gli uomini di Rocchetta e di Dego. Nel 1268 accolse il cugino Corradino di Svevia che con il suo esercito da Pavia muoveva alla riconquista del Regno di Sicilia, perduto dall’impero nel 1266 per opera di Carlo D’Angiò. Corradino fu accolto in Cairo con grandi onori malgrado la scomunica che Clemente IV aveva lanciato contro tutti gli amici dello Svevo. Egli ebbe l’aiuto per raggiungere Finale, ove, imbarcato il suo esercito su undici galee pisane, andò ad affrontare il nemico nella battaglia campale di Tagliacozzo (23 agosto). Così subì una dura sconfitta che in seguito gli costò la vita. Alla morte dello Svevo (1268) crollarono le speranze di unificare l’Italia sotto l’autorità dell’impero ed i Caretteschi si salvarono per miracolo dall’ira di Carlo D'Angiò per l’aiuto offerto a Corradino. A Manfredo successe il figlio Ugone, il quale il 26-5-1302 fu investito a Genova del luogo di Cairo e pertinenze. Egli il 25-9-1307 confermò in pubblico, nella Chiesa di San Lorenzo di Cairo, gli antichi privilegi concessi dai suoi predecessori al Comune (esenzione del pagamento dei diritti di successione ecc.). Manfredino, suo successore, continuò ad agevolare i cittadini cairesi, esonerandoli il 16-9-1315 dal pagamento di L. 60 genovesi annue, obbligo assunto dalla Comunità nel 1233 verso il marchese Ottone. E' in quest'ultimo periodo (1284-1313) che secondo il CNI vengono coniati i grossi tornesi a Cortemilia... tratto da: Cairo nella storia della Liguria e della Nazione, Gli Aleramici. di Piero Angelo Tognoli (Lagorio, 1971)
    1 punto
  42. Negli anni addietro alcuni studiosi fantasticarono sulla collocazione della zecca che coniò sesquiducati con la P. Qualcuno scrisse che vennero coniati a Palermo. Ricordo che quando lessi questa notizia con Pannuti, quest'ultimo mi rispose "...... Sbagliato! P è l'iniziale di Pannuti e non di Palermo!" ahahahaah :rofl: Comunque in ordine di rarità è possibile stabilire approssimativamente che i sesquiducati siglati più rari sono quelli con la M, poi con la S, poi con la B e infine la P.
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  43. buonasera @@staterepegaso @@eliodoro giusta la tua identificazione; non è un sole ma una ghirlanda con una stella in centro. è una moneta della città di Neapolis, vedi i dati, al retro non porta il nome della città in esergo. qui sotto riporto le le immagini trovate la prima, ricavata da: BRONZE COINAGE OF THE MAN-FACED BULL- è un disegno che pare copi esattamente la tua moneta . la seconda, ricavata da: ACSEARCH con i dati di riferimento per la catalogazione. mostra il retro com'è in realtà. (toro con sopra una ghirlanda con al centro una stella) le immagini sono fatte con lo scanner, e spero si vedano bene. buona serata Pietro
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  44. Buonasera, la moneta potrebbe essere questa
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  45. Eccolo: http://www.panorama-numismatico.com/wp-content/uploads/UN-CORONATO-INEDITO-DI-FERDINANDO-I-D%E2%80%99ARAGONA-E-SULLA-CLASSIFICAZIONE-DEI-PRIMI-CORONATI-DELLA-ZECCA-DI-NAPOLI.pdf
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  46. NUMISMATICA FELSINEA sarà presente come espositore e per accettare gli ultimi conferimenti di materiale per l'ASTA n° 1 che si terrà all'Hotel Savoia Regency Domenica 25 Gennaio 2015
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  47. @rcamil grazie della precisazione, pio VII in effetti mi era scappato.. Ad ogni modo, quando mi ritrovo tra le mani delle monete della serie del possesso non posso non immaginare la scena della distribuzione, le mani dei poveri che si protendono per accettare la carità, la speranza di aggiudicarsi "un papetto" invece di un misero mezzo grosso... a pensarci quelle monete raccontano storie di sofferenza e miseria così lontane eppure così vicine alle vicende dei nostri tempi... Il libro completo della "Storia de' solenni possessi de' sommi pontefici" di Francesco Cancellieri è disponibile gratuitamente su google books, sono pagine interessantissime da leggere, raccontano le vicende del possesso da Leone III all'allora regnante Pio VII (il libro è del 1802, quindi racconta mille anni esatti di vicende del papato). All'interno ci sono moltissimi riferimenti alla distribuzione del denaro al popolo... lettura consigliata a tutti gli appassionati...
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  48. Apro questa discussione come quella sul vaticano, dato le innumerevoli richieste che spesso ricadono in domande già ampiamente discusse, in modo tale da dare delle risposte di base ai nuovi collezionisti con l'augurio di non vedere intasate le sezioni euro con nuove richieste, o almeno limitarle. Se i moderatori lo riterranno opportuno metterla in risalto oppure cancellarla del tutto per me andrà bene comunque. Correzioni, ampliamenti e quant'altro sono ben accetti, purchè date da fonti certi e attendibili. D: dove si possono acquistare gli euro in FDC o altre conservazioni? R: Purtroppo per via del regolamento non si possono citare i nomi di venditori o negozianti, però possiamo dire che la "baia" è il canale più diffuso come altri siti di aste online, poi ci sono le fiere e convegni come Bologna, Rimini, e soprattutto Verona dove troverete un'ampia scelta di commercianti dal vivo, quindi toccare ciò che vorreste comprare, e non solo monete. Seguite le discussioni del link http://www.lamoneta.it/forum/17-segnalazione-mostre-convegni-incontri-e-altro/, è sempre aggiornato da noi utenti su date, luoghi ed anche possibilità di incontri tra noi utenti. Sulla baia oltre a quella italiana, il consiglio è di cercare anche su altre nazioni come Francia e soprattutto Germania. Si può acquistare in molti casi anche direttamente dalle zecche di origine, ma spesso o bisogna far parte di una lista clienti, oppure non conviene se si vuole acquistare una sola moneta fdc, anche perché vendono solo a rotolini, http://www.lamoneta.it/topic/52721-zecche-europee/. Discorsi a parte per folder e commemorative proof. anche comprare da case d'asta è certamente un buon canale, ma purtroppo non tutte trattano gli euro ed è difficile imbattersi in ciò che si cerca, ma controllare non nuoce. Sempre sul nostro sito c'è la sezione dedicata agli http://www.lamoneta.it/forum/23-scambi-euro/, qui si può scambiare con gli altri utenti ciò che potremmo avere come doppioni, ma solo con scambi! Se poi vorremo vendere o comprare c'è la sezione http://www.lamoneta.it/forum/45-annunci-numismatici-vendocerco/, leggere sempre i regolamenti prima di postare. In ultimo ma non per importanza, nella sezione http://www.lamoneta.it/forum/11-altre-discussioni-relative-alle-monete-in-euro/ sono aperte spesso le "razzie" dove è possibile parteciparvi, leggere il regolamento per ottenerne il diritto a farne parte. D: acquistare online non mi sembra molto sicuro, posso fidarmi o è meglio cercare altrove? R: comprare di persona è sempre la miglior cosa, ma purtroppo non tutti abitiamo in luoghi dove sono presenti negozianti, oltretutto forniti ed onesti. Ripiegare sulla rete non da mai garanzie al 100%, ma basta seguire regole basilari che almeno riducano i rischi: comprare da venditori professionali (sulla baia) o da negozianti che sono anche periti nip da un certo margine di sicurezza, come per qualsiasi acquisto si consiglia prima di informarsi tramite i feedback sulla reputazione del venditore. Inoltre acquistare da negozianti ben forniti ci da la possibilità di ammortizzare i costi di spedizione in caso di acquisti multipli. Poi se si è in cerca di un pezzo particolare che lo si trova solamente da un privato, il rischio aumenta, ma basta sempre controllare che sia una persona onesta e non dovreste avere problemi, a volte si fanno con loro i migliori affari. D: sono un neofita e ho trovato un venditore che penso faccia per me, solamente non so se i suoi prezzi siano buoni, come posso fare? R: semplicissimo, sulla baia si avvia una ricerca del pezzo o pezzi interessati con l'opzione aste scadute e appariranno le inserzioni vendute fino a 3 mesi prima, cercare sempre spuntando anche l'opzione europa o cercare sulle varie baie di altre nazioni. Oppure, sempre dopo avere usato il tasto "cerca" del nostro sito, si può ricorrere alla discussione http://www.lamoneta.it/topic/86392-osservatorio-prezzi-di-mercato/, dove chiedere la quotazione della moneta interessata. Comunque le quotazioni vengono date da acquisti personali recenti, o da ricerche sulla baia. Spero di non aver dimenticato le basi e di poter essere stato utile. Buone ricerche e buoni acquisti a tutti.
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  49. sempre meglio la rivista cartacea, seppur a pagamento.... c'è da levarsi gli occhi a star li a legger tutto a terminale, comunque meglio di niente... farcam
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  50. ciao di nuovo, oggi sono particolarmente attivo perché non c'è mia mamma a dirmi di studiare e quindi posso dedicarmi a postare monete :D :D adesso è il turno delle 10 lire d'argento di Vitt. Em. III sul catalogo che visito di consueto su internet viene detto che di questa moneta esistono due tipi, uno con una rosetta (+ raro) l'altro con due rosette (meno raro) e io non so come classificare il mio pezzo perché in un punto ha due rosette in un altro ne ha solo una :huh: :huh: praticamente fa : FERT * * NODO FERT * NODO * FERT NODO * *
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