Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/14/14 in tutte le aree
-
:yahoo: Signore e Signori, la R E G I N E T T A di questa tornata!!! Taglio: 10 Cent Nazione: Germania Anno: 2005 D Tiratura: 185.000 Condizioni: BB Città: Trieste Note: solo Folder4 punti
-
Desidero illustrarvi una new entry, stavolta della zecca di L'Aquila, la zecca più importante del regno dopo la capitale Napoli. Il coronato in oggetto è diverso dagli altri che in genere troviamo sul mercato, molte le particolarità che ci terrei ad evidenziare: in primis, al dritto troviamo l'aquiletta dietro la testa del re anzichè in leggenda ad ore 6, al rovescio invece l'aquiletta in leggenda come per molti altri esemplari. Ma la particolarità che la rende inusuale è la direzione delle rigature nella croce potenziata al rovescio dove in genere hanno due differenti direzioni. La cosa però che ho notato è la mancanza della sigla del maestro di zecca, infatti, L'Aquila come Napoli era solita coniare spesso e volentieri monete senza sigle, la moneta in oggetto ne è la prova lampante. Sono graditi commenti e giudizi sul coronato, grazie a tutti.3 punti
-
Grazie amici ..per tutta questa affezione....un abraccio fraternu........di Corsica........ecco il cielo sopra Toscana questa matina visto di casa3 punti
-
Taglio: 50 Cent Nazione: OlandaA nno: 2005 Tiratura: 300.000 Condizioni: SPL Città: Palermo Note: mancante3 punti
-
Buona serata Joseph Heintz il Giovane e bottega (www.artericerca.com) Ed i cattivi presagi non tardarono a materializzarsi. Dovette gestire, finchè ne ebbe possibilità, la contesa con la corte romana, l'interdetto comminato alla Serenissima e la scomunica a Paolo Sarpi, il frate servita consultore della Repubblica che, a rischio della vita (cadde vittima di un accoltellamento da parte di sicari), patrocinò le istanze di Venezia. Un piccolo salto temporale e arriviamo all'elezione di Marc'Antonio Memmo (1612 – 1615). I 41 avevano scelto una persona molto malata; appena eletto si sentì male e si mise a letto; i portoni di Palazzo Ducale vennero sbarrati e si rimandò qualsiasi cerimonia a quando il Doge se la sarebbe sentita; quando sembrò che stesse meglio e cominciarono i preparativi, si sentì così stanco che si mise nuovamente a letto fino al giorno seguente quando, finalmente, la cerimonia venne effettuata, ma si dovettero aspettare i denari appena coniati perché non erano ancora pronti (forse si volle essere certi del nome impresso, vuoi mai che questo non arrivasse alla cerimonia?); chi lo vide sentenziò “dubito debba viver poco”; in ogni caso a denari arrivati, fece il giro della piazza insieme al nipote Tribuno ed al figlio di questi e vennero gettati zecchini, mezzi e quarti di zecchini, monete da 4 Lire e da 40 Soldi; una volta che il pozzetto arrivò in fondo alla piazza, gli arsenalotti fecero la curva tanto stretta che il Doge con i suoi parenti dovettero tenersi fermamente ed in quel lato della piazza, proprio dove c'era la casa dove aveva abitato in Procuratia, di denaro ne venne gettato poco! Finito il giro, salì le scale per entrare nei suoi appartamenti nel Palazzo Ducale, ma non ce la fece a salire, troppo affaticato; dovettero togliergli il mantello ed aiutarlo portandolo quasi di peso. Veniamo ad un altro Doge munifico, Antonio Priuli (1618 – 1623) che, dicono i cronisti, gettò al popolo 2.000 ducati di danaro “minuto” (importo che quindi va inteso come unità di misura totale) e 1.000 ducati in oro (come sopra); altro denaro ancora venne gettato dalle finestre del suo palazzo dalla figlia Adriana. Non sappiamo quanto denaro lanciò, anni dopo, Nicolò Sagredo (1675 – 1676), ma il giro che fece nella Piazza San Marco assurse alla cronaca ugualmente per il trambusto che successe. Il Sagredo fece camminare lentamente gli arsenalotti che portavano il pozzetto, perché era sua volontà che tutti potessero godere del lancio; questo però indusse la gente a farsi sotto, senza paura di essere travolti e così fece pure un tale che, per meglio profittare del lancio, spinse verso il doge un'asta con in cima una retina, solo che fu così maldestro e forse anche osteggiato dai vicini, che colpì malamente il Doge facendogli cadere il berretto nel bacile che conteneva le monete. Furono gli stessi vicini a prenderlo a male parole e a bastonate. Non fu l'unica occasione di trambusto; nel pozzetto c'era anche il ballottino ed anche lui gettava denaro, solo che essendo piccolino, la statura non gli permetteva di lanciare bene le monete che, più spesso, ricadevano all'interno del pozzetto invece che fuori. Quando terminò il giro davanti alla Scala dei Giganti, il pozzo venne aperto per far scender il Doge e gli arsenalotti si tuffarono letteralmente all'interno per raccogliere quella “manna”, schiacciando malamente il Sagredo che dovette essere liberato dall'energico intervento di un senatore; appena fu fuori successe il finimondo per raccogliere i denari rimasti. saluti luciano3 punti
-
Ciao. Non so se ne abbiate già parlato: http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/islamic-state/11230324/Islamic-State-announces-its-own-currency.html Saluti. m.2 punti
-
Una famosa moneta siceliota di bronzo è quella di Kentoripai (in latino, Centuripae), classificata con Calciati, vol. III, p. 165, n. 1, del periodo timoleonteo. Purtroppo si sa bene che anche questa moneta fu ampiamente falsificata, specialmente a partire dagli anni '80. Mi ha colpito un esemplare, recentemente venduto da Gorny: Gorny & Mosch 224/2014, 29 = MuM 64/1984, 29 g. 31,98. Si tratta di uno dei più belli esemplari e, grazie anche alla provenienza di MuM del 1984, è stato aggiudicato a ben 2400 euro. Recentemente, in altra discussione, avevo accennato che ormai i collezionisti impegnati sono molto sensibili ai pedigree, quasi fossero una garanzia di autenticità. Purtroppo non è sempre così e l'importanza del pedigree dipende da vari fattori, anche storici. Ricordo, ed ero ancora agli inizi della mia carriera di studioso, che ad esempio Munzen und Medaillen era particolarmente ambito dai primi falsari che si stavano specializzando sui bronzi siciliani. Il responsabile per le monete greche di MuM era allora il dr. Strauss, che aveva intuito la potenzialità di espansione del mercato dei bronzi greci della Sicilia, specie dopo l'exploit della collezione Virzì, nell'asta Leu del 1974. Egli quindi acquistava molto e volentieri i bronzi che stavano affluendo in Svizzera, ma ricordo che incappò abbastanza frequentemente anche in falsi, mentre molto più guardinga era ad esempio la compianta Silvia Hurter, della Bank Leu, senza dimenticare il ben preparato Roberto Russo della NAC. Fatta questa premessa, mi ha incuriosito la legenda dell'etnico, sotto l'esergo del rovescio, ben consapevole che è raro riscontrare in questa emissione delle monete che abbiano bene conservata tale legenda. Proviamo a ingrandire l'etnico: Vediamo subito l'incongruenza della forma di alcune lettere, il particolare del pi greco. Non ho mai visto in una moneta autentica l'identità della forma del "rho" e del "pi". Anche l'omega mi sembrava strano. Per un possibile confronto, prendiamo due bellissimi esemplari che erano nell'asta Leu della collezione Virzì: Virzì 140 g. 32,37 Virzì 141 = Jameson 558 g. 28,43 e gli ingrandimenti dei relativi etnici: Virzì 140 Virzì 141 Si può facilmente osservare come in questi casi la forma epigrafica sia molto più corretta (e si tratta in ogni caso di due esemplari provenienti da due conii diversi). Non ho mai visto in pezzi originali una grafia così approssimativa come in quella osservata nel pezzo di Gorny. E' vero che non si tratta di un esemplare ripulito e lisciato, ma ho alcuni dubbi sull'originalità di quelle incrostazioni verdi, che ricordo di avere visto in alcuni vecchi falsi…. Debbo sempre richiamare l'attenzione sull'importanza di osservare molto attentamente una moneta prima del suo acquisto e si soffermare sui dettagli, compresa la correttezza della forma delle lettere…. Quindi, in conclusione, debbo manifestare quanto meno delle perplessità sul pezzo di Gorny.2 punti
-
Visto che il mio volumetto sui falsi d'epoca e già stato assegnato ne metto una seconda copia a disposizione per i giovani. Blaise2 punti
-
Vi giuro che è del 1831 :D ______________ 1831 Francia Luigi Filippo I° (1773-1850) 5 Franchi - Argento .9002 punti
-
Lasciando da parte le considerazioni morali su questi individui, penso che, se davvero decidessero di introdurre in circolazione monete d'oro e d'argento, imparerebbero presto a loro spese la legge di Gresham.2 punti
-
http://www.ebay.it/itm/NL-DUE-SICILIE-FRANCESCO-I-PIASTRA-DA-120-GRANA-1825-ECCELLENTE-PER-LA-TIPOLOGI-/161471761321 e questo ornato al diritto che sembra quello di ferd II? ....è solo venuto male o ...?2 punti
-
Volumi per i giovani: Ass. Cul. Italia Num. Quaderno n.5/2020 . ". n.6/2011 Giuliani A.-Perfetto S. Politica feudale e monetaria di Alfonso d'Aragona.p Blaise2 punti
-
Tantissimi auguri, auguri e auguri!! Per l'occasione ti voglio regalare il particolare raffigurante Bastia del famoso dipinto su tela di Gerolamo Bordone del 1568.2 punti
-
risolto il problema, il venditore si è scusato per l'errore probabilmente dovuto alle numerose spedizioni effettuate insieme e mi ha rimborsato la spedizione...ho comunque lasciato feedback positivo con segnalato il problema e che ho ricevuto il rimborso... :)2 punti
-
Grazie a Gianfranco e a tutti gli intervenuti per l'opportunità di imbastire delle chiacchierate informali sul tema della monetazione milanese. Una bella occasione per discutere con amici della passione che abbiamo in comune, non è facile trovare interlocutori così appassionati e competenti... Inoltre abbiamo potuto vedere materiali - sia monete che medaglie e documenti originali - che difficilmente capita di avere tra le mani, il massimo per ogni appassionato collezionista. Alessandro2 punti
-
Quest'anno sarà la mia prima volta a Verona e questo già è un bellissimo regalo per me, se ci mettiamo anche un bel libro in regalo non posso che esserne contento :D Se c'è qualcosa di Napoli mi prenoto :D Ovviamente grazie al Cordusio per queste lodevoli iniziative :)2 punti
-
Questo che scrivo è un "loro ci vedono così" diciamo "invertito" o "positivo" :P Dunque ho conosciuto un signore appassionatissimo di ferromodellismo che mi ha invitato a casa sua e mi ha mostrato la sua enorme collezione di locomotive e vagoni fatta anche da molti pezzi di ottima fattura (per esempio un vagone che da solo costa 200 euro), mi ha mostrato il plastico, i simulatori ecc... Io per ringraziarlo dell'ospitalità e della sua passione che ha condiviso con me la volta successiva che l'ho visto in giro gli ho dato questa banconota comunissima della Cambogia dove si vede un treno. Ieri mi ha invitato di nuovo a casa e mi ha fatto estremamente piacere vedere che ha messo la banconota in un quadretto mettendola esposta accanto ad una locomotiva su piedistallo molto simile a quella della stampa :) Tutte le banconote e monete che ho regalato ai miei amici o le hanno perse per la casa oppure le tengono buttate a casaccio senza cura su qualche mensola o in qualche cassetto...2 punti
-
Questa è una discussione che se prende piede (cosa che già sta avvenendo) ci porterà (a tutti Noi) grandissime soddisfazioni. :director: quindi datevi da fare...... Vedete Fabrizio ha subito tentato...mettendo in campo il ritratto di Ferdinando sulla medaglia della campagna di Sicilia...e così potremmo continuare. Pregherei solo, ove fosse possibile inserire le immagine delle medaglie e delle monete quando si portano a rifermento...così tutti possono osservare.2 punti
-
Tutto questo per dire: "ignoranti amatori, uniamoci!" Torniamo sul forum, e scriviamo le nostre inesattezze per far sentire a tutti la sensazione che proviamo di fronte a questi relitti di un'epoca tanto affascinante. ci siamo anche noi ...2 punti
-
Sei stato fortunato perchè hai certamente avuto un angelo custode in questa piccola vicenda, sii superiore, dimostrati onesto, inviagli una semplice email facendogli presente il problema e se non vorrà rimborsarti sarà lui ad avere la coscienza sporca. Sei un professionista e sei al di sopra di certe ragazzate, ricordati che nella vita qualsiasi cosa negativa che si fa verso il prossimo si pagherà sempre, spesso anche a distanza di pochi giorni. Queste cose non sono il frutto della fantasia ma di una serie di piccole esperienze personali: due mesi fa ero andato a prendere del latte fresco di domenica in una salumeria fuori zona perchè mi era finito improvvisamente, la signora mi dà 25 euro circa di resto in più del dovuto, io esco e resomi conto immediatamente dell'errore rientro a restituire il danaro, la settimana successiva poi acquisto in un negozio una maglia per mio figlio e la cassiera mi dà 30 euro di resto in più (spesso accade quando paghi con il 20 e dall'altra parte sono convinti di aver ricevuto il 50), metto i soldi in tasca ............ ma dopo pochi secondi rientro per restituire i 30 euro. ................. a distanza di pochi giorni accade qualcosa in uno dei supermercati di mia proprietà: la cassiera dà per errore ad una signora 10 euro in più, la signora ritorna a restituire la banconota dopo 2 minuti ............... dopo tre giorni poi capita che una delle cassiere si rende conto che in cassa mancano 50 euro, si pensa immediatamente ad un errore di resto o piccolo furto ............. il giorno dopo una cliente restituisce alla cassiera un biglietto da 50 euro che aveva ricevuto in più come resto (sto parlando di una pensionata e non una riccona). Spesso questi errori capitano quando in un negozio ci si distrae a causa di attimi di confusione o quando si creano le file davanti alle casse. Ma questo botta e risposta di gesti giusti (non eroici) saranno coincidenze? Io dico di no, è certamente qualche dimostrazione che mi è stata data da qualcuno per farmi capire che l'onestà ripaga sempre, poi ognuno è libero di fare come vuole. :)2 punti
-
E' comune (costo 2,50 euro) e un po' malandata... ma credetemi, l'immagine di San Giorgio con il drago è fantastica! neanche il retro non è da meno. Con 34 mm. di diametro non è proprio un monetone gigante, ma fa la sua bella figura :) piace anche a voi?1 punto
-
1 punto
-
Buona serata Altro anedotto curioso riguarda il neo Doge Marc'Antonio Giustinian (1684 – 1688). Durante il consueto giro di piazza, congiuntamente al fratello Giovanni, un nipotino ed il ballottino, lanciando denaro (non si sa quanto), venne preso in un occhio un turco e ciò fece presagire che Venezia avrebbe sopraffatto i turchi. Leggenda postuma o effettivo presagio? Non si sa, ma di certo sappiamo che sotto il suo dogato iniziarono le conquiste di Francesco Morosini in Morea. Conquiste, certamente, ma tutt'altro che definitive e importanti; riguadagnò qualche piazzaforte che era già stata veneziana e che i turchi avevano strappato al "Dominio da mar" anni prima, ma anche se queste imprese non avevano la consistenza di quelle combattute secoli prima, ai veneziani parvero gran cosa, che non si assaporava da lungo tempo e ciò che fece il Morosini ebbe una grande eco, meritandogli onori di tale portata, che mai erano stati concessi in precedenza. E i dogati si susseguono con le solite generiche informazioni che riguardano il lancio di monete al popolo nel giro della piazza; chi gettò 1.000 ducati, chi 2.000 ed anche più, ma nessuna di queste informazione risulta particolareggiata ed utile a questo racconto. Dobbiamo arrivare all'ultimo Doge. Lodovico Manin (1789 – 1797) per conoscere il dettaglio delle monete gettate al popolo. Sappiamo che il totale fu di L. 15.748,6 (ben oltre le L. 10.000,0 che gettò l'ultimo dei dogi Mocenigo) e le monete che lanciò in prima persona furono solo in oro, lasciando che quelle in argento venissero gettate dai due nipoti che lo accompagnavano nel pozzetto, dal ballottino e dall'Armiraglio. Volle che gli Arsenalotti facessero il giro lentamente per poter lanciare più monete, così suddivise: Monete lanciate dal Doge 10 Doppie d'oro 20 simili Mezze 16 simili Quarti 100 Zecchini 40 simili Mezzi 80 simili Quarti Zecchino D: San Marco benedice il Doge genuflesso che impugna l'asta sormontata dalla croce LVDO ° MANIN ° lungo l'asta DVX e dietro il Santo S M ° VENET R: Il Redentone in un'aureola ellittica cosparsa di 16 stelle a 5 raggi, 7 a sinistra, 7 a destra 1 sul capo e 1 tra i piedi, benedice con la destra e con la sinistra trattiene il libro; nel giro SIT ° T ° XPE ° DAT ° Q ° TV ° REGIS ° ISTE ° DVCA Monete lanciate dagli accompagnatori 250 Ducati 200 simili Mezzi 1200 simili Quarti 100 Scudi 100 simili Mezzi 100 simili Quarti 60 simili Ottavi 60 Giustine 80 simili Mezze 80 simili Quarti 72 simili Ottavi 745 Lirazze oltre ad altre L. 1.500 in più valute 12 Scudi 2 Doppie d'oro In alcuni testi si includono, tra le monete lanciate, anche oselle che, però, non vengono citate nel suddetto elenco. Essendo stato eletto a maggio, mi pare strano che possa aver fatto battere delle oselle; avrebbero dovuto predisporre i conii per tempo con l'iconografia che sappiamo essere quella dell'anno I°. Osella Anno I (coinarchives) EFFULSIT ERGO EFFULGEAT "Già rifulse la Libertà, quindi rifulga (ancora)" Saluti luciano1 punto
-
grazie ragazzi. vorra' dire che per ora dovro' accontentarmi di un qbb un saluto a tutti, massimo1 punto
-
Si tratta di una siliqua ridotta, zecca di Arelate, RIC VIII 296. Le foto sono piccoline, a vederla così non noto segni allarmanti,sembra autentica e in ottima conservazione, credo che supererà i 300 euro. Questa, a maggio 2014 ha realizzato 220 euro, l'esemplare in vendita è di gran lunga migliore.1 punto
-
Ciao, avevo capito che intendevi dire questo, ci mancherebbe. Comunque si può sempre mettere la perizia di un grande Perito come Emilio, come lo è stato l' amico Angelo, accanto alla moneta separatamente e lasciarla respirare e a patinarsi. E' chiaro, poi, che ognuno delle proprie monete fà ciò che vuole. Non era un appunto, almeno, non era mia intenzione, :good: ;)1 punto
-
Per proseguire e concludere il post precedente sulle due Legioni scomparse all' epoca di Domiziano nel corso delle guerre da lui combattute contro le popolazioni dei Catti , Sarmati e Daci che portarono ad un ingrandimento territoriale degli Agri Decumates iniziato da Vespasiano , per altro sminuite come importanza strategica dagli storici antichi forse a causa della Damnatio Memoriae cui fu sottoposto Domiziano dopo l' uccisione , allego alcune notizie su un monumento equestre di questo Imperatore , purtroppo scomparso , perché distrutto in antico dopo la sua morte , chiamato Equus Domitiani ; era stato realizzato a seguito della conclusione della campagna militare e del trionfo su quelle popolazioni di stirpe germanica tra l' 89 e il 90 , nell' area del Foro ; grazie al poeta Stazio contemporaneo di Domiziano che ci racconta l' esatto punto dove era ubicata la statua , le misure che aveva quel colosso e alle chiare impronte del basamento in seguito trovate da ricerche archeologiche , possiamo immaginare le eccezionali dimensioni del complesso , stimate come basamento della statua equestre in bronzo forse dorato , in metri 7,80 di larghezza , metri 12,20 di lunghezza e 6/7 metri di altezza , in base a queste misure del basamento la statua equestre doveva essere lunga circa 7/8 metri e alta 4/5 , con una altezza complessiva , basamento piu' statua , di circa 11/12 metri , come un palazzo di circa 4 piani , tanto per avere una idea della dimensione impressionante che aveva , basta paragonarla idealmente alla statua equestre esistente di Marco Aurelio , originale o copia , che misura "appena" metri 3,80 di lunghezza per 4, 20 di altezza compresa di basamento ; se non ci fossero le chiare impronte del basamento nel Foro non si crederebbe all' esistenza un tempo , di un colosso del genere . Nel Rinascimento fu trovata parte della lapide dedicatoria del Senato a Domiziano che probabilmente ornava il basamento della statua equestre , poi smarrita o reimpiegata come marmo . L' Equus Domitiani era posizionato al centro del Foro in direzione del Tempio del Divo Giulio , avendo a destra la Basilica Giulia e a sinistra la Basilica Paola , alle spalle erano il Tempio di Vespasiano e quello della Concordia ; la Statua in bronzo vedeva Domiziano con la mano destra alzata , con la sinistra reggeva una statua di Minerva , sua divinita' protettrice , la gamba destra alzata del cavallo poggiava sulla testa idealizzata del Reno , simbolo della Germania capta ; queste ricostruzioni della statua derivano da un Sesterzio di Domiziano dove e' rappresentato il monumento celebrativo , identica alla descrizione fatta all' epoca , da Stazio . Sotto la piantina degli Agri Decumates con le conquiste di Vespasiano e Domiziano , la ricostruzione della statua equestre e il sesterzio , quello centrale , con la statua equestre di Domiziano .1 punto
-
BRAVO Matteo, ottimo spunto sulla monetazione cinese sicuramente importante e molto attuale visto i tanti nuovi collezionisti anche non cinesi che si avvicinano a questo affascinante argomento. Peccato per i tanti falsi che circolano con poche possibilità di essere scoperti, vista la relativa facilità che hanno queste monete in fase di produzioni. Certo gli esperti vi sono ma sono veramente pochi, anche in Cina.1 punto
-
la moneta postata per prima, anche se la foto è sfuocata, se notate bene ingrandendola, si può vedere che presenta la sua patina e che a differenza di quella ultima postata ha i rilievi più intatti, i capelli al diritto, la mano più pronunciata e in rilievo, secondo me a parte la foto la prima moneta è un gradino superiore all altra. direì spl + la seconda spl1 punto
-
1 punto
-
Augurissimi al caro Corsodinazione...pioveranno belle monetine per te. Buon Compleannoooooooooo, Giò :buoncompleanno: :buoncompleanno: :buoncompleanno: :buoncompleanno: :buoncompleanno: :buoncompleanno: :buoncompleanno: :buoncompleanno:1 punto
-
1 punto
-
Yuan Jin dello stato di Chu Le monete a forma di vanga e di coltello non furono mai utilizzate nello stato di Chu. Insieme alle “ant nose money” circolò una moneta d’oro denominata Yuan Jin. Questa moneta era ottenuta dividendo una lamina d’oro in piccole parti sulle quali veniva inciso il carattere Yuan e il nome della città nella quale erano prodotte. Il termine Yuan indica probabilmente l’unità monetaria; viene infatti menzionato come tale nello Shujing, una raccolta di documenti relativa alla storia antica cinese. Sono stati rinvenuti Yuan Jin anche in altri materiali, ma è possibile che questi possano aver avuto uno scopo differenti, probabilmente da utilizzare nelle cerimonie funebri. Dai nomi di città incisi su queste lamine d’oro, è stato possibili avanzare l’ipotesi che gli Yuan siano stati utilizzati in un periodo compreso tra il 740 e il 242 a.C. Ex Stack’s Bower and Ponterio, The August 2012 Hong Kong auction, lotto 51002 Stato di Chu Yuan Jin (8.16 gms), Warring States Period (ca. 475-221 B.C.)1 punto
-
Monete a forma di vanga (Spade coins) Le vanghe vere e proprie furono utilizzate fin dai tempi antichi come mezzo di scambio e di riserva di valore. Le monete in bronzo a forma di vanga, dunque, sono imitazioni di questi utensili che erano ovviamente più semplici da utilizzare e trasportare poiché di dimensioni ridotte. Cominciarono ad essere utilizzate già agli inizi del regno della Dinastia Zhou e costituirono il primo sistema monetario cinese, come ipotizzato dallo studioso Wang. Secondo la sua complessa teoria, esistevano due nomi per indicare le monete a forma di vanga: Bu e Qian. Il termine Bu non è mai stato associato in antichità alla vanga, ma Wang ritiene che in periodi successivi i termini Bu e Bo fossero utilizzati indistintamente per indicare sia la vanga che la moneta a forma di vanga. Il termine Qian invece è noto essere stato utilizzato nella letteratura antica per indicare le monete a forma di vanga, ma, secondo Wang, si farebbe riferimento a un altro tipo di vanga imitata dalle monete. Con l’evolversi della forma delle monete, che si allontanava progressivamente dalla forma di vanga, divenne necessario adottare termini differenti per indicare la vanga vera e propria e la moneta a forma di vanga. Così la vanga fu associata ai termini Bo e Tao, mentre la moneta a forma di vanga fu denominata Bu e Qian. Successivamente le “spade coins” furono associate solamente al termine Bu. Quando cominciarono a circolare le monete circolari (monete vere e proprie) il termine Qian venne utilizzato per indicare la moneta in generale, come avviene tutt’ora. Questo ha permesso a Wang di concludere che le monete a forma di vanga facessero parte di un sistema monetario in quanto associate per un certo periodo al termine Qian, utilizzato per indicare strettamente la moneta. Unità monetarie per le monete a forma di vanga erano il Liang e il Jin, che significa ascia; un oggetto che fu utilizzato in antichità, insieme a vanghe e pugnali, per la regolazione degli scambi. Secondo Wang una prova dell’esistenza di questo antico sistema monetario è riscontrabile in un’ode del periodo Western Zhou, scritto dunque non oltre il VII secolo a.C., data alla quale le monete a forma di vanga dovevano quindi già circolare. Per una datazione più accurata del sistema monetario, Wang esaminò dei reperti in bronzo con incisi il termine Bu (ad indicare le monete a forma di vanga), l’anno di regno e il nome di una regina della dinastia Zhou. Nel 1945, quando Wang formulò la sua teoria, si riteneva che il primo anno di regno della dinastia Zhou fosse il 1122 a.C. e quindi l’incisione studiata fu datata intorno al 1110 a.C. Oggi si ritiene che la dinastia Zhou regnò a partire dal 1045 a.C. e quindi il reperto studiato da Wang andrebbe datato intorno al 1033 a.C.: dunque, già nel 1033 a.C. circolavano in Cina queste monete. Tuttavia lo stesso Wang volle porre l’attenzione sulla pericolosità di basare una teoria così importante su un’unica fonte. Sinteticamente, è possibile raggruppare le “spade coins” in 4 categorie: 1. Prototipo di moneta a forma di vanga: diffuse tra XII e XI secolo a.C., con una forma molto simile alla vanga, ma più piccola. Gli esemplari più antichi non presentano alcuna iscrizione, che comparvero soltanto a partire dal 700 a.C. 2. Hollow handle spade (a manico cavo): diffuse intorno al 400 a.C., ne esistono di due tipi; con le “spalle” e i “piedi” a punta o con “spalle” piatte e “piedi” leggermente curvi. Presentano delle legende che possono indicare numeri, nomi di luoghi o zecca di produzione. Vanga del tipo "spalle piatte" con manico cavo 3. The old spade (vecchia vanga): tra il 400 e il 340 a.C. Questo tipo evolve dalla vanga a manico cavo con spalle piatte. Non mantiene il manico cavo e la “lama” della vanga è divisa in due “piedi” quadrati separati. Esistono tre nominali di questa tipologia: 2 jin, 1 jin e ½ jin. 4. Late spade: si tratta degli esemplari più tardi, diffusi tra il 340 e il 250 a.C. Ne esistono 4 tipologie differenti e due nominali con diverse dimensioni: il più grande dal valore di 1 liang e il piccolo dal valore di 12 Zhu o ½ liang. Periodo Warring States Tra il 476 e il 221 a.C.1 punto
-
@@francesco77 ho trovato questa foto del "Redentore che spezza il pane eucaristico" di Cariello...ho letto che fu donato da un avvocato tarantino al museo diocesano di Taranto nel 1936 e dal 6 Maggio 2011 è in esposizione...è la prima volta che vedo quest'opera della quale fino ad ora avevo solo sentito parlare1 punto
-
Ciao @matteo95 Per lavoro vivo per parte dell'anno in India e ti posso assicurare che quasi tutti i venditori di monete o souvenir hanno un numero spropositato di quelle monete (il più delle volte, però, in conservazione inferiore alla tua) che vendono per poche decine di rupie. Ho consultato anche un catalogo indiano e non indica la tiratura. Può essere che sia stata tanto alta da non essere stata neppure registrata, dato che quella moneta per il suo basso nominale era usata come spicciolo negli acquisti quotidiani dalla maggior parte della popolazione. Da quanto mi ha detto un collezionista indiano, è stata comunemente usata e accettata fino agli anni '50, malgrado fosse formalmente fuori corso. Questo non deve comunque stupire: ancora oggi in alcune zone rurali o periferiche dell'India circolano e vengono comunemente accettate (seppur raramente) banconote e monete legalmente fuori corso.1 punto
-
@@Paolino67 è tutto giusto quello che dici... anche io preferisco comprare monete non periziate per averle libere... nel momento in cui le miglioro allora so che dovrò darne via una; solo allora mi pongo il problema di periziarla, per rivenderla. A volte per rientrare nella spesa fatta (o limitare il più possibile la perdita) "l'investimento" di quei 15 euro in più possono farti la differenza! Penso che siamo in tanti a ragionare così... E' chiaro che, se compro un 20 lire elmetto per la mia collezione, posso averla libera.. quand'ho comprato la moneta, so per certo che quella è buona, perchè attraverso lo studio ho saputo apprezzare i particolari che la rendono autentica... quindi piuttosto che farla soffrire in mezzo a quattro rivetti dorati, preferisco lasciarla libera e farla respirare.. Tanto per me se è buona (o falsa), lo è a prescindere dalla perizia! chiaramente quando sarò vecchio farò periziare tutto, affinchè i miei eredi non vengano imbrogliati dal primo affarista di turno. Mi farebbe rivoltare nella tomba dopo decenni di sacrifici veder vanificato tutta la passione di una vita...!!1 punto
-
1 punto
-
Buona giornata Anche da parte mia, Buon Compleanno! :drinks: :buoncompleanno: :buoncompleanno: luciano1 punto
-
Buona giornata Le nuove generazioni, oggi, vanno molto più velocemente; sono tecnologicamente avanzate e con un clic sanno di ottenere tante risposte ... e subito. Si dovrebbe dire: "e meno male!" ed in parte è così, ma il rovescio della medaglia è, a mio avviso, disarmante. Stiamo assistendo ad una cultura sempre più omogeneizzata e superficiale, dove l'informazione è tanto veloce, quanto spesso imprecisa o addirittura sbagliata. Certo ci sono tutte le eccezioni del caso, ma se devo riferirmi a ciò che vedo in TV, dove passano nei vari quiz, giovani laureati che confondono Berlino con Dublino, oppure non sanno ancora cosa sia il condizionale .... beh! E' disarmante. L'approfondimento costa tempo e fatica, due aspetti che, oggi, tanti ragazzi non sono disponibili a spendere. Per fortuna non è così per tutti e lo vediamo anche sul forum .... cerchiamo di tenercele care queste eccezioni! Saluti luciano1 punto
-
Quoto pienamente il ragionamento di Cliff. Noto pure io una crisi nel passaggio di consegne dalla vecchia alla nuova generazione, inteso nel senso di veri contenuti e informazioni. Sarò severo, ma mi rattrista molto constatare la scarsa tendenza nei giovani ad approfondire gli aspetti più strettamente culturali (naturalmente ci sono eccezioni, ma sono poche).1 punto
-
Buonasera a tutti vi presento l'ultima entrata in collezione...scusate per le foto che non son proprio il massimo in mano ha una bella tonalità rossa e un gran lustro. aspetto i vostri commenti :) grazie e un saluto a tutti. marco1 punto
-
Volumi che porterò a Verona per i giovani: Ingrao Biagio I falsi d'epoca nella monetazione sabauda. Pitotto Paolo Igiene-Benessere,testimoni attraverso gettoni,medaglie,placchette. Ingrao Biagio Scritti in ricordo di Domenico Rossi. Saluti Blaise1 punto
-
1 punto
-
2 monegasche in un giorno... Taglio 2 euro comm Nazione Monaco Anno 2013 Tiratura 1.249.131 Condizione bb Città Bereguardo (PV) Taglio 2 euro Nazione Monaco Anno 2001 Tiratura 923.300 Condizione spl Città Bereguardo (PV)1 punto
-
Taglio: 2 euro CC Nazione : malta Anno: 2012 Tiratura : 500.000 Condizioni : qFDC Città: Codigoro ( fe ) Note: è un buon ritrovamento? In più non ho mai trovato un 2 euro cc maltese.. e in condizioni strepitose1 punto
-
Infatti Danielone, sicuramente è stata sigillata FDC ma come ho detto sopra, ci sono FDC e FDC, e questa per me, è un pelo sotto, ne ho viste di migliori. :good: :pleasantry:1 punto
-
1 punto
-
ecco il dettaglio del Giglio se fosse vero sarebbe uno sfregio enorme visto che al verso c'era il sanguinario Vittorio Emanuele II1 punto
-
Il primo celebra il monumento di Pietro il Grande a Leningrado. Il secondo celebra la cattedrale di S Sofia a Kiev.1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?