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  1. bizerba62

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/15/14 in tutte le aree

  1. Inutile aprire un'altra discussione sui mezzi carlini. Questo è un altro R3, ritratto adulto senza sigle tosone a sinistra... testa piccola
    4 punti
  2. :yahoo: Signore e Signori, la R E G I N E T T A di questa tornata!!! Taglio: 10 Cent Nazione: Germania Anno: 2005 D Tiratura: 185.000 Condizioni: BB Città: Trieste Note: solo Folder
    3 punti
  3. Salve a tutti, è giunto il momento di postare questa mia umilissima monetina da mezzo denaro (o medaglia) di Genova (1139-1339). Mir 19. Peso 0,42 grammi. Mi sembra sia in buona conservazione per il tipo, la acquistai per 20 euro + spedizione con perizia Rossi (ora tagliata) SPL. Ogni commento dai genovesi e non genovesi sarà gradito! Le foto sono con luce innaturale e da cellulare, quindi abbiate pietà di me :) Collezionando per tipologia non mi sono mai interessato delle complesse catalogazioni che voi sapete fare così bene, qualche aiuto per catalogarla? Grazie :) :)
    2 punti
  4. Una famosa moneta siceliota di bronzo è quella di Kentoripai (in latino, Centuripae), classificata con Calciati, vol. III, p. 165, n. 1, del periodo timoleonteo. Purtroppo si sa bene che anche questa moneta fu ampiamente falsificata, specialmente a partire dagli anni '80. Mi ha colpito un esemplare, recentemente venduto da Gorny: Gorny & Mosch 224/2014, 29 = MuM 64/1984, 29 g. 31,98. Si tratta di uno dei più belli esemplari e, grazie anche alla provenienza di MuM del 1984, è stato aggiudicato a ben 2400 euro. Recentemente, in altra discussione, avevo accennato che ormai i collezionisti impegnati sono molto sensibili ai pedigree, quasi fossero una garanzia di autenticità. Purtroppo non è sempre così e l'importanza del pedigree dipende da vari fattori, anche storici. Ricordo, ed ero ancora agli inizi della mia carriera di studioso, che ad esempio Munzen und Medaillen era particolarmente ambito dai primi falsari che si stavano specializzando sui bronzi siciliani. Il responsabile per le monete greche di MuM era allora il dr. Strauss, che aveva intuito la potenzialità di espansione del mercato dei bronzi greci della Sicilia, specie dopo l'exploit della collezione Virzì, nell'asta Leu del 1974. Egli quindi acquistava molto e volentieri i bronzi che stavano affluendo in Svizzera, ma ricordo che incappò abbastanza frequentemente anche in falsi, mentre molto più guardinga era ad esempio la compianta Silvia Hurter, della Bank Leu, senza dimenticare il ben preparato Roberto Russo della NAC. Fatta questa premessa, mi ha incuriosito la legenda dell'etnico, sotto l'esergo del rovescio, ben consapevole che è raro riscontrare in questa emissione delle monete che abbiano bene conservata tale legenda. Proviamo a ingrandire l'etnico: Vediamo subito l'incongruenza della forma di alcune lettere, il particolare del pi greco. Non ho mai visto in una moneta autentica l'identità della forma del "rho" e del "pi". Anche l'omega mi sembrava strano. Per un possibile confronto, prendiamo due bellissimi esemplari che erano nell'asta Leu della collezione Virzì: Virzì 140 g. 32,37 Virzì 141 = Jameson 558 g. 28,43 e gli ingrandimenti dei relativi etnici: Virzì 140 Virzì 141 Si può facilmente osservare come in questi casi la forma epigrafica sia molto più corretta (e si tratta in ogni caso di due esemplari provenienti da due conii diversi). Non ho mai visto in pezzi originali una grafia così approssimativa come in quella osservata nel pezzo di Gorny. E' vero che non si tratta di un esemplare ripulito e lisciato, ma ho alcuni dubbi sull'originalità di quelle incrostazioni verdi, che ricordo di avere visto in alcuni vecchi falsi…. Debbo sempre richiamare l'attenzione sull'importanza di osservare molto attentamente una moneta prima del suo acquisto e si soffermare sui dettagli, compresa la correttezza della forma delle lettere…. Quindi, in conclusione, debbo manifestare quanto meno delle perplessità sul pezzo di Gorny.
    2 punti
  5. Ciao Luciano. Riporto qui quanto ho già scritto al nostro comune amico. Preciso subito che Lorenzo Tiepolo è piuttosto lontano dai dogi che di solito frequento ....ma qui provo a sbilanciarmi. Analizzando il dritto, sulla base della forma dei caratteri, e per quanto riguarda la scritta S.M.VENETI, la S invertita, la M solo abbozzata, la N ottenuta con una E speculare senza trascurare la sproporzione della X di DVX, io vedo una serie di errori, caratteri anomali e inversioni che non mi sembrano propri della produzione a nome di questo doge. Ho riguardato le diverse varianti di cui posseggo immagini (comprese quelle del catalogo on-line) e non ho trovato alcuna corrispondenza. Penso quindi che si debba considerare come possibile che si tratti di un falso di matrice slavo bosniaca (che spesso usavano le stelle come interpunzoni).....penso... ma non ne sono certo. ciao Mario
    2 punti
  6. @@Layer1986 ... quelli che mancano a te li ha @ (Gaetano) .... e qui la vedo dura. :blum: ... non credo che riuscirai a portarglieli via. :crazy:
    2 punti
  7. Questa non l'ho mai vista, appena arrivata in collezione, i rilievi sono abbastanza alti, dallo stile sembrerebbe 1860-1870, qualche amico calabrese potrebbe parlarci di questo avvenimento devozionale? Dimensioni mm. 35x30. Grazie mille @@Eldorado @@Enzo66 @@ferdinandoII @@borghobaffo
    2 punti
  8. Ciao. "L'unica speranza è che li cancellino dalla faccia della terra prima di aver potuto coniare alcunché...." Lascia che arrivino a tiro delle artiglierie israeliane e poi vediano che cosa rimarrà del Califfato..... M.
    2 punti
  9. E allora amico mio comprati questa che è bella ed ufficiale.
    2 punti
  10. Ciao @@frex87, penso che Andrea scherzi...i collezionisti sono furboni...sanno benissimo cosa, quando e dove acquistare...quindi, vai tranquillo..non hai scatenato nessuna corsa al rialzo delle offerte per la siliqua di Giuliano II°.. rivolgiti al forum ogni volta che hai dubbi ;) ;)
    2 punti
  11. L’aggettivo è femminile singolare perché è riferito non alle monete ma alla loro consegna. Si tratta delle monete aggiudicate all’asta 225 della Gorny & Mosch e descritte nella discussione ‘Le monete più attraenti di Alessandro Magno’, che secondo la tracciatura in Germania risultavano spedite mercoledì 22 ottobre, arrivate in Italia il giorno dopo e consegnate dal corriere al destinatario che sarei io in Italia venerdì 24 alle ore 17:55. Il fatto è che quel venerdì e anche il giorno dopo non c’era nessuno in casa e la domenica, al ritorno, non abbiamo trovato nessun avviso che fosse passato un corriere. Con il numero della spedizione ricevuto dalla Gorny ho cercato di contattare i vari corrieri nazionali, ma nessuno aveva in carico quella spedizione. Nel frattempo le ricerche in Germania confermavano la data e l’ora della consegna con tanto di firma, ovviamente falsificata. Ai primi di novembre il pacchetto è stato trovato casualmente dalla nostra vicina di casa sul suo balcone (che è in muratura e con tanti vasi di piante verdi) sottostante al nostro, dove era stato letteralmente lanciato dal giardino (in linea d’aria è facile) da parte di chi era incaricato della consegna. Il pacchetto era intatto e ho inoltrato alla Gorny la fotocopia della parte che interessava il suo percorso in Italia dal corriere al destinatario (Mittente DEUTSCHE POST AG / VIA SANDRO PERTINI 20080 / CARPIANO MI) per le indagini del caso. Ho anche detto alla Gorny che d’ora in poi avrei partecipato alle loro aste solo se avessero accettato il pagamento dopo il ricevimento della merce: la riposta – con tante scuse per l’accaduto – è stata affermativa. apollona
    1 punto
  12. è una discussione doppia, la foto è su questa sezione nell'altra a 5 min. di distanza.
    1 punto
  13. ok capisco la risposta..quindi il quantitativo di 3 cavalli presente, di ferd IV fu così ampio da comprire i bisogni due regni prima di battere nuova moneta?
    1 punto
  14. bella domanda e bella risposta da parte di @@Layer1986 con un'ipotesi che mi trova concorde. dobbiam pensare al cavallo come unità di misura e non al tornese....si son tenute in pratica le stesse misure con un nome differente. al posto di 3,6,9 e 12 cavalli ci son stati 1/2,1,1 e 1/2 e 2 tornesi. marco
    1 punto
  15. Dipende dai punti di vista... nel senso che un mezzo tornese possiede lo stesso valore di un 3 cavalli Se l'ultimo nominale da 3 cavalli fu coniato da Ferdinando IV nel 1805 e Ferdinando II salì al trono nel 1830... ho trovato questo stralcio del Decreto n°837 del 9 Aprile 1832, "...avendo conosciuto il bisogno di doversi coniare anche altre nuove piccole monete di rame per agevolare le minute contrattazioni..."
    1 punto
  16. Io sono sempre stato molto scettico sull'ingresso dei Paesi dell'Est. Ho sempre mentalmente associato un'idea di impoverimento, in particolar modo in un momento di crisi che richiederebbe ben altre forze per risollevarsi. Che poi le economie di certi Paesi, sulla carta, appaiano persino più rosee di quelle occidentali è un dato che ritengo relativo. Anche la Grecia quando ha presentato i conti per entrare nell'Euro sembrava più che in regola, ma poi sappiamo come è andata... Non so. Mi viene da accostare la nostra situazione attuale a quella dell'ex Germania Ovest quando si è dovuta accollare il gap della Germania Est dopo la riunificazione. Con la differenza che per l'attualità di ciò che viviamo il 90% degli europei, purtroppo, in questo caso, non è tedesco...
    1 punto
  17. Ciao, aggiornerò la Lista domani sera, continuate a segnarvi, buona domenica a tutti. Giò
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  18. Questo dovrebbe essere originale, nella descrizione del RIC non c'è nessuna anfora: Questo viene dalle pagine di Prokopov: Questo è quello sulla baia, che mi sembra dello stesso stampo: Questo invece è stato venduto da CGB per 450 euri http://www.acsearch.info/search.html?id=1039626 anche questo ha l'anfora dietro il palco... Viene anche questo dallo stesso stampo, o sbaglio?
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  19. Perfetto allora.. In caso se è presente al pranzo mi consiglia qualcuno.. ;-)
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  20. @@Layer1986 ... per GAC/M e GAC/S sulle monete della Repubblica Napoletana spero che le tue ricerche possano portare dei frutti. All'epoca tralascia la sigla S perchè non trovai riscontri documentali........spero che tu abbia fortuna.
    1 punto
  21. Ciao @@claudioc47 ..... si parte dalla tipologia base che è descritta con 4 palline (poi oramai sai che ne possiamo trovare anche di più); nel lavoro del D'Incerti e del Traina vista l'annata un pò rara non ne sono descritte tantissime e ed i 4 quadratini non sono riportati in entrambi i lavori (nel Traina solo 3) .... però c'è ne sono altre. ;) Sai anche che queste piccole differenze non ne aumentano il grado di rarità. Ti ricordo per ultimo che questa annata è la prima con cui si diede corso all'intera monetazione di Ferdinando II di Borbone Riguado la conservazione sono daccordo con @@dux-sab, il baffo è leggermente usurato, poco ma si nota, ma la Piastra complessivamente visto il rovescio è da Spl.
    1 punto
  22. :nono: molti artefatti nei pixel
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  23. "io per "Generali" intenderei ad esempio quelli specificati precedentemente (5 lire 1901, 100 lire 1937 ... e Co.), ovvero carte in regola ma "blindatissimi" sin dall'inizio e "preclusissimi" alla circolazione (ma manco per sbaglio :P ... o meglio, SOLO per sbaglio :P :P )... E con questi commenti sicuramente poco “tecnici” non voglio dire che la circolazione effettiva è necessariamente “conditio sine qua non” per ufficializzare una moneta (sennò bisognerebbe depennare di botto il 100 “fascione” così come il 100 “Vetta” solo per cominciare …), ma solo “autenticare” in qualche misura la storicità di questa tipologia." Sulla "storicità" della nostra moneta non ci piove...però volendo rispondere alla domanda iniziale di questa discussione ("Qual'è la prima moneta del Regno d'Italia"?) qualche dubbio che non sia la scudo del 1861, per i motivi diffusamente esposti, ce l'avrei. Poi sono consapevole, avendo una lunga "militanza" forumista, che quando si tenta di definire il concetto di "moneta" si prospettano varie scuole di pensiero: - moneta è solo quella che ha circolato in quanto la funzione economico sociale di essa non si realizza se non vi è circolazione; - moneta è quella che, anche non avendo necessariamente circolato, ha una comprovata "storicità" che la rende riconoscibile come tale; - moneta è solo quella che la legge istituisce e a cui la legge medesima attribuisce corso legale e potere liberatorio (questa è la scuola - "serale" - a cui aderisco... :pleasantry:. Sono le prime tre "Scuole" di pensiero che mi vengono in mente ma sono consapevole che ve ne sono anche altre... M. P.S.; mi viene un dubbio: ma non è che i nostri interventi stanno annoiando gli Utenti che frequentano questa Sezione del Forum? Possibile che nessuno intervenga per dire qualcosa in proposito? Di questo passo, più che una conversazione aperta, questa discussione assomiglia più ad un dialogo fra noi due.... :pardon: Tanto vale continuarla in MP..... :crazy:
    1 punto
  24. Ciao, ritorno su questa tipologia in quanto sto effettivamente leggendo il testo di cui sopra. Nella parte relativa ai "DIVOS IVLIVS" il Martini riporta che erano degli assi allineati al peso della riforma onciale. Ne esistevano varie produzioni ovvero primarie (=da zecche centrali), secondarie (=ausiliarie) e imitative che presentano una certa variabilitá ponderale, dimensionale e stilistica. Per quanto concerne la zecca di produzione vi sono varie ipotesi in merito: Lugdunum, Puteoli sulla base dei numerosi ritrovamenti, Perugia e il RPC non indica un centro di produzione preciso ma collocato in area italica. Il fenomeno di ribattitura di esemplari pompeiani fa ritenere che alcune officine fossero attive nell'Italia meridionale ai confini tra i territori controllati da Ottaviano e Pompeo Sesto. La proposta dello studioso è che dopo un'iniziale e contratta produzione primaria (Lugdunum?) si sia assistito al sopravvento di quelle collegate alle zecche mobili al seguito dello stesso Caesar impegnato nella campagna contro Pompeo. Analoghi dubbi interpretativi hanno coinvolto il nominale, talvolta riferito sesterzio o dupondio ma in realtá "asse" tardorepubblicano. Ciao Illyricum :)
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  25. @@nikita_ Ciao Nikita : sì, è la stessa. La "Monnaie de Paris" è l'Istituzione francese più antica ancora oggi in essere, in quanto venne fondata nell' 864 da Carlo II. Alla fine del 1800 con la denominazione di "Administration des Monnaies et Medailles" era l'Ente preposto ufficialmente alle loro emissioni, e il suo nome compare infatti sulla medaglia che hai mostrato. Sul fatto che sia una medaglia o un gettone : ignoro a quale scopo sia stata emessa, se dava diritto a qualche bene o servizio allora si tratta chiaramente di un gettone, se invece era solamente celebrativa della Esposizione, allora è corretto definirla una Medaglia emessa per quella occasione. Stilisticamente, il verso potrebbe essere quello di una moneta : a parte il simbolo del gallo, un volto femminile con berretto frigio o senza è stato comunemente usato in Francia su monete e francobolli per indicare appunto la France. Se si tratta di una medaglia, magari è stata coniata anche in metalli nobili : se trovo qualcosa ti saprò dire. Saluti.
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  26. Ciao, sono un neofita ma comunque ricercando in internet ho visto che la draxlmaier è un'azienda tedesca fondata nel 1958 da fritz e lisa draxlmaier, proprio le due persone raffigurate in quella che credo sia una medaglia commemorativa dei 5 anni di collaborazione nel settore del rifornimento di pezzi automobilistici. ( il retro dice infatti fur = per 5 jahrig = quinto credo mitarbeit= collaborazione,cooperazione) ecco il link di wikipedia: http://en.wikipedia.org/wiki/Dr%C3%A4xlmaier_Group Spero di esserti stato di aiuto, lascio la parola a chi è più esperto di me e magari possiede questo pezzo. Buon sabato :)
    1 punto
  27. Argh !!! L'avevo rimossa @@MEDUSA51 , era tremenda, aveva una peste bubbonica assurda. Ma al di là dei gusti personali nel collezionarle, mi chiedo come facciano ancora a circolare e ad essere accettate. Quella di cui parliamo noi era davvero scandalosa . Boh..
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  28. Detto in parole povere, cosa vorresti dire?
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  29. Credo che una parte irrinunciabile dell'emozione di un numismatico risieda nell'attesa del proprio plico. :D
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  30. buon weekend.... Taglio 50 cent Nazione Italia Anno 2007 Tiratura 5.000.000 Condizione bb/spl Città Bereguardo Taglio 2 euro comm Nazione Lussemburgo Anno 2005 Tiratura 2.774.000 Condizione spl+ Città Bereguardo Taglio 2 euro comm Nazione Francia Anno 2014 Tiratura 3.020.000 Condizione spl+ Città Bereguardo Taglio 2 euro comm Nazione Irlanda Anno 2009 Tiratura 3.812.908 Condizione bb Città Bereguardo
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  31. beato chi fa le vacanze..sono uno di quelli che quando le persone vanno in vacanza lavora di piùùùù...unica soddisfazione è spulciare le loro monete.. :rofl:
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  32. @@Giovanna Io sarò presente a Verona tutta la giornata di Venerdì, dalla mattina presto alla chiusura. Sabato non ci sarò.
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  33. Sono dell'idea che a livello stilistico si abbia avuto un netto peggioramento passando ai conii del Regno d'Italia...
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  34. Desidero illustrarvi una new entry, stavolta della zecca di L'Aquila, la zecca più importante del regno dopo la capitale Napoli. Il coronato in oggetto è diverso dagli altri che in genere troviamo sul mercato, molte le particolarità che ci terrei ad evidenziare: in primis, al dritto troviamo l'aquiletta dietro la testa del re anzichè in leggenda ad ore 6, al rovescio invece l'aquiletta in leggenda come per molti altri esemplari. Ma la particolarità che la rende inusuale è la direzione delle rigature nella croce potenziata al rovescio dove in genere hanno due differenti direzioni. La cosa però che ho notato è la mancanza della sigla del maestro di zecca, infatti, L'Aquila come Napoli era solita coniare spesso e volentieri monete senza sigle, la moneta in oggetto ne è la prova lampante. Sono graditi commenti e giudizi sul coronato, grazie a tutti.
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  35. Complimenti @@Jacopo92 se a 22 anni hai così tanta esperienza e competenza nel giudizio. Complimenti anche nella scelta della moneta, non facile da trovare così splendida.
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  36. Credo che la nave sara bella carica con tutti i libri che dovrete portare a Verona..................................... :pleasantry: :pleasantry: Sono contento che la monetazione Sarda sia di interesse di tanti, io pensavo fosse un po di nicchia, di persone come me che oltre alla numismatica generale amano la monetazione della propia terra, perchè tali oggetti sono indissolubilmente legati alla storia della mia terra natia. Riguardo alla conservazione delle monete in riferimento alla rarità, credo sia utilissimo ai fini commerciali, infatti è fondamentale sapere il valore di una moneta nel momento di acquistao o di vendita, sapere sempre quanto tale oggetto valga è fondamentale, ai fini di studio credo invece che sia solo una questine di esemplari, si possono catalogare le varianti e gli esemplari meglio conservati catalogando la moneta in un generale R2, R3, R4 ecc. ecc. senza entrare troppo nel dettaglio o comunque specificando che tale moneta risulta di esptrema rarità in alta conservazione ed invece abbastanza facile da repere in conservazioni minori.
    1 punto
  37. Visto che il mio volumetto sui falsi d'epoca e già stato assegnato ne metto una seconda copia a disposizione per i giovani. Blaise
    1 punto
  38. L'inaridimento rappresenta l' ignoranza imperante in questo paese, più passa tempo più questo paese diventa ignorante e dimentica che grande paese era in passato. Solo conoscendo il passato possiamo migliorare il presente e costruire il futuro. E' vero molti di noi tra cui il sottoscritto si sono eclissati da questo forum per diverse ragioni. Credo che sia molto costruttivo sapere di patine e restauri ma in questo forum sono sicuro che molti vogliano sapere la storia che cela dentro di sé ogni moneta. La storia così raccontata è veramente appassionante e io non voglio perdere questa passione. Caro Licinio non è importante avere una Porsche o una Renault 4 importante è farle camminare entrambe. Io credo in questo forum e nei suoi componenti e credo che la cultura che questo forum dà continuerà a darla. Dobbiamo essere noi stessi a far camminare questo Forum. un caro saluto Adriapel
    1 punto
  39. Sono stati segnalati alcuni messaggi, invito tutti a lasciar fuori la politica da questa discussione. Per cortesia, restiamo su argomenti numismatici. Grazie. petronius.
    1 punto
  40. Anche per me autentica, non capisco dove siano i dettagli che fanno propendere per un falso. Le foto non aiutano ma sicuramente siamo oltre lo SPL ed un valore sui 7/800 euro.
    1 punto
  41. Autentica, dalle foto (pessime) stimo spl/fdc e valore 700 / 1000
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  42. Già Gheddafi aveva pensato di instaurare un sistema monetario africano basato sul valore intrinseco dell'oro e ........... per questo è stato fatto fuori (basta vedere oggi in che stato è la Libia), perchè gli USA temevano per le sorti del loro dollaro americano fatto di carta e per il fatto che il petrolio è tradizionalmente pagato e quotato in dollari USA (in allegato una foto che testimonia gli effetti della democrazia occidentale in alcuni paesi). Ora ci provano questi dell'ISIS, sinceramente l'idea è buona ma il problema sono proprio loro che andrebbero combattuti. L'ISIS è diverso dall'effimera organizzazione precedente di Al Qaeda perchè ha un proprio territorio conquistato ed una propria economia basata sullo sfruttamento petrolifero delle zone conquistate con le barbarie, è un'organizzazione che paga le proprie truppe, a differenza di Al Qaeda che era ramificata in diverse nazioni conquistando alcune popolazioni con la propria ideologia e popolarità. Cosa penso in definitiva dell'ISIS? Che al di là della buona idea monetaria (solo un'idea per il momento), è uno stato che basa la propria esistenza sulla Jihad e sulla Sharia e per tanto non è nemico del solo Occidente ma del mondo intero, le persone che quotidianamente vengono sgozzate sono soprattutto curdi e sciiti, quindi popolazioni islamiche. :girl_devil:
    1 punto
  43. Io vorrei tanto avere più libri di numismatica e vorrei tanto che costassero meno perchè se, a fine mese, devo scegliere fra la rata del muto e 2-3 libri, è una non scelta
    1 punto
  44. Caro Scacchi, per festeggiare (un poco in ritardo) San Martino ed anche la tua partecipazione al forum con 3000 messaggi (tuo altro post) ti invio una foto del fiorino di Lucca in questione, tratta dal mio ultimo saggio sulla monetazione di Lucca: "Da un 'Enrico' all'altro: la monetazione lucchese dal Mille agli inizi del Trecento". In questo caso si tratta dell'esemplare della collezione Supino, conservata al museo Nazionale di San Matteo di Pisa, ma nel contributo ho potuto riprodurre anche l'esemplare della Collezione Lucchese di Scienze, Lettere ed Arti, oltre che al precedente "grosso d'oro" con il Volto Santo di profilo, dal Ripostiglio delle Logge dei Banchi a Pisa. Spero che ti piaccia: secondo me sia la figura del Volto Santo che il San Martino sono molto belli. Notata anche la particolarità di come è raffigurato il Santo? che ne pensi/pensate? Un caro saluto, MB fiorino_Lucca_1270-1290 ca..tiff
    1 punto
  45. Mancano i "Collezionisti" con la "C" maiuscola. In compenso abbondano gli investitori con la "i" minuscola e i raccoglitori , sempre con la "r" minuscola.
    1 punto
  46. Grazie per le notizie, mi sembra simpatica questa incisione che riguarda l'elezione del doge.
    1 punto
  47. Ha ha ha! Pensa che tempi, i denari si lanciavano al popolo "dopo" l'elezione, non prima!! E i veneziani erano così convinti della bontà delle votazioni che le cariche pubbliche le estraevano a sorte. Proprio non si fidavano dei politici e degli accordi sottobanco così durante le sessioni di nomina era vietato ai nobili di uscire in giardino (brolo) per confabulare. Da cui poi il termine "broglio"...
    1 punto
  48. Una moglie più tollerante quando faccio acquisti!!
    1 punto
  49. Ah ... quindi le progetti. Prego: piante, prospetti, sezioni, visione assonometrica e prospettica della tua migliore progettazione. ;)
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  50. Visto che il 1818 è stato poco rappresentato, ci torno sopra, avendo visto solo ora la discussione, con questo tallero "della costituzione" della Baviera, coniato il per il re Massimiliano Giuseppe.
    1 punto
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