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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/23/14 in tutte le aree
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Ho purtroppo assistito a questo evento ... Mi spiace per i protagonisti, ma il dovere di cronaca mi impone di pubblicare queste foto...5 punti
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Aggiungo di più. Ho partecipato a diverse edizioni della Fiera Internazionale della Gioielleria di Vicenza, ove vige il DIVIETO ASSOLUTO per gli espositori di lasciare la manifestazione prima dello scadere dell'orario stabilito dagli organizzatori. Nel mio piccolo partecipo alla fiera di Mineralogia organizzata dal Gruppo Mineralogico Romano, e anche qui vige lo stesso divieto, pena la cancellazione dalla lista degli espositori e con blocco dell'attività di smontaggio dello stand da parte degli stewart dell'organizzazione. E questo vale anche per le fiere all'estero.4 punti
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Buonasera a tutti, da un po di tempo a questa parte sto scrivendo molto poco... ma oggi mi sono ritrovato con un po di tempo libero e ne ho approfittato per fare delle foto ad un paio di pezzi acquistati nel corso dell'anno. ovviamente li posto qui anche per avere un vostro parere. Inghilterra Corona 1847 Tiratura 141.000 Danzica 5 Gulden 1923 Tiratura 700.000 ci sono altri pezzi che voglio mostrarvi ma lo farò più avanti P.S. Questo è il mio messaggio numero 1000 ed è volutamente dedicato a queste monete3 punti
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La mia solidarietà. per fortuna venerdì ho visto per la prima volta un arresto di un presunto ladro, ma non ad opera dei vigilanti della fiera che sembrano sempre e solo passeggiare, ma da parte dei bodygard di Rauch. hanno afferrato e buttato per terra uno di mezza età, che pochè decine di minuti prima aveva già provato a rubare al tavolo di commercianti di Viterbo, immobilizzato ed hanno chiamato subito i carabinieri che dopo pochi minuti sono arrivati e lo hanno perquisito , arrestato e portato in caserma. Alcuni commercianti che lo hanno riconosciuto e altri che addirittura lo aveva allontanato dal banco o visto rubare come quelli di Viterbo hanno fatto un pò di confusione ma non essendo vicino non saprei aggiungere di più. Il problema è che dopo mezz'ora è probabile che venga rilasciato con una semplice segnalazione. Spero almeno che il giudice abbia rilasciato una perquisizione dell'auto e dell'abitazione. purtroppo in un'Italia di illegalità con un capo dello stato che dice di voler togliere dalle carceri tante persone per reati meno gravi tipo questi (invece di mandare gli extracomunitari a scontare le pene nei loro paesi) ma dove vogliamo andare noi italiani. Finchè continueremo ad accogliere, ospitare e tollerare persone che vivono di espedienti, delinquenza............ non potremo che aspettarci sempre di peggio. Ieri è successo al Sig. Burani, oggi poteva succedere a me e domani a qualsiasi di voi. meditate gente3 punti
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Per quanto ci riguarda sono d'accordo che almeno al sabato si potrebbe fare orario pieno, anche per rispetto di chi ha fatto gli stessi chilometri nostri per venire a vedere la fiera. Noi abbiamo aspettato la chiusura del sabato per smontare lo stand, però capisco anche chi , vivendo ancora più distanti di noi da Verona, si sono anticipati per rientrare ad un 'ora decente. Resta il fatto che, vuoi la crisi, vuoi le aste , vuoi qualsiasi altra ragione, i convegni di tre giorni non funzionano più come una volta. Ormai il flame c'è il venerdì( una volta era il sabato) e poi si smorza lì. La domenica mattina, ci potresti giocare a bowling nelle corsie, tanto non colpiresti nessuno con la palla. Quindi anche restare , con le spese annesse, senza la prospettiva di un incasso, ha poco senso. La domenica , ormai, il 99% dei collezionisti interessati è già passato e i pochi visitatori di quel giorno sono più ceh altro curiosi che passano davanti alla fiera e, in attesa di andare a messa, decidono di fare un giro in fiera, tanto è gratis. Non per nulla, i decantati ( a ragione) eventi esteri, sono a pagamento. Il semplice curioso non butta 5 o 10 euro per dare un'occhiata tanto per fare, il collezionista interessato si. Secondo me si potrebbe reintrodurre un minimo di biglietto di ingresso, come era per Vicenza, da far recuperare all'acquirente in qualche forma di bonus o coupon da utilizzare. E ridurre il convegno a due giorni soli,più uno riservato per gli operatori.3 punti
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Caro @@Lafayette, ottima idea mostrare la versione a colori dello stemma, accanto a quella coniata. :good: In quest'esemplare, l'orso è lo stemma dell'abbazia di San Gallo; il cane, quello dei Toggenburg (che nel XIII secolo donarono la cittadina omonima all'abbazia); l'agnello pasquale, quello dell'altro convento di St. Johann im Thurtal, possedimento di San Gallo dal 1555. L'ultimo e più complicato quarto è lo stemma familiare dell'abate.3 punti
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L’Imperatore Adriano fu certamente un Imperatore eclettico nelle sue varie attivita’ , per certi aspetti anche innovativo , soprattutto a causa dei suoi instancabili e lunghi viaggi ; infatti gran parte del suo periodo da Imperatore lo passo’ viaggiando per le provincie dell’ Impero , ne fanno anche fede , oltre alla ben documentata tradizione storica , le sue monete di “Adventui” dove Adriano saluta la Provincia offerente o di “Restitutori” dove rappresenta Adriano che tende la mano alle varie Provincie inginocchiate in segno di ringraziamento per favori ricevuti . Adriano fu un pacifista dichiarato , rinuncio’ ed evacuo’ anche le ultime conquiste orientali fatte da Traiano per non dare una causa di guerra futura ai Persiani , avrebbe anche voluto abbandonare subito la Dacia appena conquistata , ma vista la ferma opposizione dei suoi subalterni rinuncio’ all’ idea ; quando fu costretto alla guerra fu pero’ spietato Imperatore ; nel 135 , 580.000 Ebrei morirono in seguito alla forte ribellione della Giudea e 50 città fortificate insieme a 985 villaggi , furono distrutti . Fu anche poeta , artista e in generale un intellettuale , si diletto’ anche di progetti costruttivi , tanto che criticato e contestato per questo da Apollodoro di Damasco , l’ ingegnere di Traiano , lo fece uccidere . Nel luglio del 118 dC, Adriano fece la sua prima apparizione a Roma come imperatore per festeggiare il trionfo sui Parti nel nome di Traiano . Mentre era ancora lontano , quattro alti personaggi di rango senatorio : Lucio Quieto , Cornelio Palma , L. Publio Celso e C. Avidio , furono giustiziati per un presunto complotto contro Adriano , forse in seguito al testamento sospetto di Traiano morente che fu probabilmente manomesso da Plotina a favore di Adriano ; queste morti furono eseguite nonostante una promessa fatta da parte di Adriano di non perseguire mai i membri del Senato . Per calmare le preoccupazioni e le critiche dell’ opinione pubblica , Adriano organizzo’ uno spettacolo di gladiatori per diversi giorni e concesse un Congiarium al popolo , inoltre come questa moneta pubblicizza , nel corso del suo III consolato nel 119 , rinuncio’ al debito pubblico di privati cittadini nei confronti dello Stato , pari a 900 milioni di sesterzi . Questo evento culmino’ con una cerimonia elaborata tenuta nel Foro di Traiano dove tutte le registrazioni di questi debiti furono bruciati in pubblico . Tutta questa cerimonia ci viene confermata dalla Storia Augusta , Vita di Adriano , Tomo VII : “…….e per non tralasciare nulla che gli permettesse di riconquistare il favore dei sudditi (dopo le uccisioni dei suddetti Senatori) abbuono’ una infinita’ di debiti (900 milioni di Sesterzi) che erano stati contratti con la cassa privata dell’Imperatore da vari cittadini in Roma , in Italia ed anche nelle provincie , dove condono’ grosse somme relative a debiti che non erano stati completamente estinti e rassicuro’ tutti gli interessati bruciando le loro Syngraphae (paragonabili alle odierne cambiali) nel Foro del Divo Traiano” La moneta nel rovescio recita : RELIQVA VETERA HS NOVIES MILL ABOLITA , che tradotto significa : “vecchi debiti residui per un importo di nove volte centomila sesterzi , annullati” , nel campo , un Littore da solo , nell’ atto di bruciare le syngraphae , oppure , in variante , davanti a tre persone , forse simboleggianti i tanti debitori , oppure i magistrati incaricati della cancellazione dei debiti , in qualita’ di testimoni del fatto .2 punti
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Napoli coniò molte medaglie devozionali nel corso dell'800 ed alcune rarissime vennero commissionate e finanziate dal re e dalla famiglia reale in persona. Ma con quale criterio è possibile distinguere medaglie devozionali semplicemente di produzione napoletana (ditte Olivieri, De Gregorio, Amoroso e Petruzzelli) da quelle borboniche? Oggi iniziamo da questa del 1857 come DONO PERSONALE DEL RE FERDINANDO II DI BORBONE. Opus: Luigi Arnaud Medaglia in argento del 1857. Ø mm. 33 x 26 (misure riferite al solo tondello, appiccagnolo escluso). Coniata a Napoli. Omaggio del re Ferdinando II di Borbone alla chiesa di San Matteo a Porta Nolana a Napoli. Al dr./ PRIMIGENIAE LABIS - IMMVNI FERD.(Ferdinandi) II OBSEQVIVM / L. A. (OMAGGIO DI FERINANDO II ALLA (DONNA) IMMUNE DAL PECCATO ORIGINALE). L'Immacolata Concezione velata coronata, con nimbo a dodici stelle, con Gesù Bambino benedicente, coronato con globo crucigero; in basso due angeli con ostensorio e ramo di giglio (a sinistra) e con fiore e rosa (a destra). Al rov./ D(ivo) ALOYS IN AEDE AP. MATTH. AD PORTAM NOLANAM NEAPOLIS MDCCCLVII. / L. ARNAUD F. (SAN LUIGI NELLA CHIESA DELL'APOSTOLO MATTEO A PORTA NOLANA 1857). San Luigi Gonzaga in piedi con mano al petto e crocifisso e con il suo piede sinistro nell'atto di calpestare il bastone del comando e una corona ducale capovolta. (Ricciardi, manca. Bovi 1961, 2. Varesi – coll. Giannoccaro, manca. D'Auria, manca. Martini – coll. Tam, manca) Caserta, coll. privata Dono personale del re Ferdinando II alla chiesa di San Matteo Maggiore a Porta Nolana a Napoli. Il rettore della chiesa di San Matteo Maggiore al Lavinaio (chiesa del centro storico di Napoli – quartiere Pendino - distrutta da un bombardamento alleato il 1 agosto 1943) supplicò il re Ferdinando II di voler permettere la coniazione di qualche medaglia per devozione alla propria chiesa. Il re ordinò nel consiglio di stato del 7 maggio 1857 ben diecimila medaglie. Il rettore Guida presentò al Direttore Generale delle Monete, il barone Francesco Ciccarelli, un modello di medaglia di forma ellittica (Archivio di Stato di Napoli, Ministero delle Finanze, fascio 3572, lettera del 3 giugno 1857), lo stesso Ciccarelli chiese all'incisore Luigi Arnaud che per questa medaglia venisse utilizzato lo stesso punzone del dritto della medaglia precedente del 1854, come da una lettera del 28 novembre 1858: “.....forse dovran servire di norma per ritrarne i conii che si voleano per le medaglie che il Re (N.S.) intendea donare alla Chiesa di San Matteo al Lavinaio ….”. Il re volle che trecento delle diecimila medaglie in rame venissero dorate a bagno e da una lettera del 2 dicembre 1858 risulta che tutte le medaglie vennero coniate e consegnate al rettore della chiesa Don Edmondo Guida, ogni medaglia venne a costare in definitiva circa dodici grana e l'importo complessivo fu di 1.115,00 ducati. L'esemplare illustrato in questo studio è da considerarsi della più grande rarità perché mancante in tutti i testi numismatici consultati. Le notizie appena riportate sono estrapolate della ricerca del Bovi del 1961 e nei documenti dell'epoca non si ha per il momento alcuna notizia di esemplari in argento. Delle diecimila medaglie in rame (di cui trecento dorate) non ho avuto personalmente alcun riscontro tra le collezioni pubbliche e private visionate e per tanto andrebbero considerate anch'esse di grande rarità. Per quale motivo non risultano essere mai apparse sul mercato numismatico? Che giacciano nascoste in qualche angusto angolo cittadino o distrutte dopo il 1861? E' certo che anche questa, come la precedente, è una medaglia di grande qualità artistica, si noti ad esempio bella immagine dell'Immacolata Concezione uguale alla medaglia precedente ma, mancante dei sottilissimi raggi nei campi. Al rovescio il san Luigi è in piedi anziché genuflesso, e con la sua gamba sinistra leggermente piegata in avanti nell'atto di calpestare la sua corona nobiliare con il bastone del comando, un atto di rifiuto nei confronti di una vita nobiliare agiata a favore di una più umile ed al servizio dei poveri. @@Michelangelo22 punti
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Mi piacerebbe rendere questa discussione molto utile per gli studiosi della medaglistica borbonica e napoletana in generale, la medaglia nel primo post è una medaglia borbonica di grande interesse storico in virtù della presenza del nome del re delle Due Sicilie Ferdinando II di Borbone ma altre medaglie possono benissimo considerarsi di committenza borbonica grazie alla consultazione dei documenti che ne decretarono la coniazione e la tiratura nei vari metalli. Qui di seguito la ben più nota medaglia del 1854 per la cessazione dell'epidemia di colera a Napoli nel 1854, essa non riporta il nome del re al dritto come in quella datata 1857 ma al rovescio, cioè sotto l'inginocchiatoio di san Luigi Gonzaga, la frase MUNIFICENTIA PRINCIPIS è riferita alla generosità dell'ottimo principe, appellativo dato al re Ferdinando II di Borbone (non a caso nei tagli delle monete borboniche troviamo la scritta PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPIS). Ma attenzione: l'ufficialità di questa medaglia è suffragata anche dalla documentazione dell'epoca pubblicata negli studi di Giovanni Bovi nel 1961 dove è possibile leggere della committenza delle medaglie da parte della famiglia reale e della tiratura. Concludo questo secondo post ricordando a tutti che le medaglie con le varie iconografie religiose in generale vennero concepite nella quasi totalità dei casi con l'effigie mariana al dritto. In questo caso al dritto troviamo l'Immacolata Concezione (come risulta tra l'altro anche dai documenti originali). In questi due primi esemplari la mano dell'Arnaud è evidente, la precisione e la plasticità delle forme e dei panneggi è a dir poco ineccepibile. Opus: Luigi Arnaud Medaglia del 1854 in argento. Ø mm. 33 x 26 (misure riferite al solo tondello, appiccagnolo escluso). Coniata a Napoli, per la cessazione del colera a Napoli. Al dr. / DEIPARAE IMMACULATAE - A CHOLERA LIBERATI. / L. ARNAUD F. (PER VOTO DELLA MADRE DI DIO IMMACOLATA, LIBERATI DAL COLERA). L'Immacolata Concezione raggiante, velata, coronata, con nimbo a dodici stelle, con Gesù Bambino benedicente, coronato con globo crucigero; in basso due angeli con ostensorio e ramo di giglio (a sinistra) e con fiore e rosa (a destra). Al rov. / NEAPOLI ANNO DOMINI MDCCCLIV EX VOTO – L. ARNAUD F. . All'esergo: MUNIFICENTIA / PRINCIPIS (IN NAPOLI NELL'ANNO DEL SIGNORE 1854 / PER MUNIFICENZA DEL PRINCIPE). San Luigi Gonzaga genuflesso a destra su un inginocchiatoio. (Ricciardi, 211. Bovi 1961, 1. Varesi – coll. Giannoccaro, 332. D'Auria 247. Martini – coll. Tam, manca) Reggio Emilia, coll. privata Il colera a Napoli Nell'inverno del 1854 si pensò che il colera che in quei tempi affliggeva l'Europa si fosse fermato a Parigi, ma alcuni militari provenienti dalla Francia portarono il morbo virale nella città partenopea, la situazione degenerò in poco tempo e il re Ferdinando II corse immediatamente ai ripari emanando saggi provvedimenti a difesa della popolazione, si stabilì che il soccorso e le medicazione fossero effettuate a domicilio onde evitare l'affollamento delle strutture ospedaliere e di ricovero; vennero dedicati ben cinque ospedali al problema del colera: l'ospedale di Loreto, l'ospedale diretto dai Frati di San Giovanni di Dio alla Pacella ai Miracoli, il lazzaretto di Posillipo, il collegio dei Nobili nel vicolo del Nilo ed il monastero della Madonna delle Grazie, oltre alle numerose infermerie aperte in via del tutto eccezionale in altre strutture pubbliche. L'amministrazione municipale provvide a retribuire a proprie spese 105 nuovi medici e 64 farmacisti, ogni tipo di spesa per medicinali, cure e assistenza, nonché nuovi indumenti fu completamente a spese dell'amministrazione pubblica. Il re in persona organizzò il piano di emergenza ed assistenza dei malati, la città venne suddivisa in dodici rioni con a capo un medico responsabile. Notevole fu l'assistenza nei confronti dei poveri. L'efficacia dell'organizzazione borbonica fece sì che l'epidemia si spense già nel mese di ottobre del 1855. Mentre l'epidemia mieteva numerose vittime si pregò incessantemente l'Immacolata Concezione, Divina e Celeste protettrice della città di Napoli, e proprio coloro che erano a Lei devoti aprirono una sottoscrizione per raccogliere fondi da destinare all'acquisto di oggetti ornamentali da porre dinanzi alla statua presente nella chiesa del Gesù Vecchio (cfr. Archivio di Stato di Napoli, Ministero delle Finanze 13559). Nella stessa occasione la famiglia Reale borbonica, come già scritto precedentemente, espresse la volontà di far coniare una medaglia con al dritto l'Immacolata Concezione e al rovescio san Luigi Gonzaga, Ferdinando II decretò con lettera dell'11 settembre 1854 che venissero coniate seimila medaglie in ottone e centoventi in argento (fig. 3), la coniazione fu successivamente decretata da Ferdinando II con lettera datata 11 settembre 1855 indirizzata al Ministero delle Finanze e l'ordine diretto all'incisore Luigi Arnaud venne dato dal principe Don Sebastiano di Borbone infante delle Due Sicilie con una lettera del 14 settembre (tre giorni dopo il decreto del re). Stando ai documenti dell'epoca e a differenza di come classificato in altri testi, l'Immacolata Concezione è raffigurata al dritto e non al rovescio. A conferma dell'esatta classificazione basti leggere le leggende di entrambi i lati partendo dal lato con la raffigurazione mariana e non viceversa (Per voto alla Madre di Dio Immacolata, liberati dal colera in Napoli, nell'anno del Signore 1854). Lo stesso criterio di classificazione è valido per tutte le medaglie napoletane raffiguranti la Madonna (salvo decreti di emissione che stabiliscono una diversa interpretazione). Nelle medaglie napoletane del periodo borbonico, anche in presenza dell'autorità emittente da un lato, andrebbe considerata la Madonna sempre e comunque al dritto in virtù della Sua celeste superiorità, basti pensare che un sovrano esercita il proprio potere temporale sui suoi sudditi e nell'ambito dei sui territori, mentre la Santissima Madre di Dio è la Regina Celeste del mondo ed è al di sopra di tutto e di tutti (regnanti compresi).2 punti
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Siete troppo buoni con me....ma se non ci fossero poi tutti gli altri da Luciano a chi mi è stato vicino a vario modo, nulla si potrebbe fare e nulla avremo fatto...., donatori, vicinanza, collaborazione e stesse idee e stesso cammino da percorrere, senza gioco di squadra non si raggiunge nulla, poi certo ci vuole passione e divertirsi e finora mi è stato tutto leggero sul forum perché io come credo altri ci divertiamo e questo e' fondamentale .... Inviato dal mio iPhone utilizzando Lamoneta.it Forum2 punti
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Ringrazio @@dabbene e tutti gli altri per i libri che mi sono stati donati e per tutto quello che fanno per noi giovani e per la nostra cultura numismatica; ci vediamo una delle prossime domeniche in cordusio! Una buona domenica a tutti :)2 punti
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Io vi riporto questi 20 Kreuzer del 1774 coniati dal principe-abate Beda Angehrn von Hagenwil (1767-1796) dell'abbazia di St. Gallo (Svizzera), incisi dal medagliere Haag.2 punti
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Ringrazio anche @@Debbe un giovane che ha ricevuto e nel contempo donato, un altro esempio di giovane virtuoso, ed è bello vedere giovani che aiutano altri giovani, se non è' positivo e di buona speranza questo cosa altro può esserlo ? Devo ringraziare già da ora chi è venuto a conoscerci, anche per complimentarsi, ma in particolare offrendo già da ora disponibilità ad offrire per i ragazzi in futuro, nuovi idealisti che credono in questo stanno arrivando...., beh se tutto questo serve e servirà per smuovere un ambito come quello della numismatica che ha bisogno spesso di essere smosso, sollecitato, incitato......allora per noi caro Luciano, caro Eros, caro Biagio, caro Bruno, caro Giamba, giusto per citare qualcuno....., non me vogliano gli altri, allora sarà dura poter dire andiamo in pensione anche per noi..... Inviato da un device_name utilizzando your_app_name App2 punti
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Gran brutta abitudine quella degli espositori di lasciare la fiera con molto anticipo, molto poco professionale e che dimostra molto poco rispetto nei confronti del pubblico.2 punti
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Si tratta di una moneta molto rara e nota in pochissimi esemplari. Più di 20 anni fa compilai questa scheda: e quindi conoscevo allora solo due esemplari, con un solo nuovo esemplare in aggiunta all'unico noto dall'Haeberlin. Mi piacerebbe conoscere pareri sull'effetiva autenticità del semisse di Artemide (dalla foto è difficile giudicare). Per confronto posto un asse di tipi simili, dell'ANS, di sicura autenticità e trovato a Perugia nel 1907: ANS AG 233 g. 205,04 e diam. 69,5 mm2 punti
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Rimango molto perplesso nel leggere certe cifre. Io sarò fuori mercato e magari non ci vedo neanche bene ma la moneta mi sembra tra lo splendido e il fdc e a 60 euro o pure 80,di questa qualità non ne ho mai visto. Una decina a 60 euro di questa qualità ve le compro anche senza perizia. Ultimamente noto che sul forum oltre a fare a gara su chi da la conservazione più bassa si fa a gara pure sul prezzo più basso. Per favore svelatemi dove trovate le monete ai prezzi indicati perché a me di offerte speciali non ne fa nessuno.2 punti
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Cari frequentatori della sezione e utenti di passaggio, vi propongo una discussione in cui ognuno di noi presenti uno stemma rappresentato su una moneta di nostra pertinenza. Le monete europee tra Cinque e Settecento mostrano splendidi stemmi, sia su grandi emissioni in oro e argento, sia sui pezzi spiccioli. Sarebbe un bel modo per creare una specie di rassegna araldica, che potrebbe essere utile anche per altri studiosi e appassionati. Direi che sarebbe opportuno postare sia la moneta nella sua totalità, sia un particolare dello stemma. Dai, fatevi avanti!1 punto
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Poiché è vero che "ogni scarrafone è bello a mamma soia, Per avere un giudizio spassionato, sono grato a chi vuole dare un suo parere sulla conservazione di questa moneta Grazie anticipate1 punto
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Tu ci scherzi ma ho scritto esattamente così nel mio elenco :lol: :rolleyes: Ti ringrazio1 punto
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Qualche differenza tra le tre tipologie. Da notare che nella medaglia del 1857 Arnaud utilizzò lo stesso punzone del dritto della medaglia del 1854. Ovviamente alcuni particolari vennero ripresi ma l'impronta era quella.1 punto
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Beh però se il venditore la vende come medaglia e non la spaccia per moneta reale non si potrà mai parlare di truffa e attenzione anche ad usare questa parola, è stato ribadito già più volte sul Forum. E questa neanche riporta un simil 2 come valore quindi penso che sia una mossa furba, ma nessuna violazione o raggiro.1 punto
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un grazie a @@Giovanna per l'organizzazione credo sia obbligatorio... a tutti gli altri un saluto ed un "alla prossima"..1 punto
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Un ringraziamento particolare a @giovanna per l' impegno nell' organizzazione e per il gentile dono del suo libro di Poesie. Grazie nuovamente1 punto
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Questa è una moneta da un Carlino di Carlo V ma con la particolarità della raffigurazione del busto del regnante volto a sinistra e viene ritenuta rara 3 volte Carlino:CARLO V(1516-1556) Zecca di Napoli Argento D/CAROLVS +V+IM+RO;busto con testa coronata del Re volto a sinistra e dietro il collo sigla R(maestro di Zecca Luigi Ram) R/REX/ARAGO/VTRIVS/SI°ET/,il tutto entro circolo di crocette Riferimento:PANNUTI E RICCIO 33;MIR 146 La foto della moneta proviene dall'asta n°3 di Numismatica Ranieri ed era presentata al lotto n°166 con base d'asta di € 200 e realizzò € 950 + diritti d'asta --Salutoni -odjob1 punto
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E' stata una bella giornata, ho rivisto degli amici e conosciuto altri utenti del Forum, è sempre bello parlare di monete con altre persone che condividono la tua passione. Un ringraziamento particolare a @@Giovanna che si è adoperata nell'organizzazione del pranzo ed in particolar modo nel mio menù senza glutine. Grazie di cuore :give_rose: Marfir1 punto
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Buona domenica a tutti, condivido con voi il mio pensiero su Verona: Prezzi molto alti, poco medioevale e gran fuggi fuggi dei venditori già alle 12:30 di sabato; mi vien da pensare che i commercianti puntino tutto sul venerdì, giorno lavorativo in cui al convegno vanno solo gli acquirenti ben determinatin a fare acquisti importanti, sabato e domenica rappresentano più una scocciatura che altro. Nota estremamente positiva ( come già l'anno passato) il raduno degli utenti del forum. Sempre bello rincontrarsi e conoscere nuovi ''nickname''.1 punto
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Esattamente il 4 Ottobre ero intervenuto nella discussione 'Per capire.... le perizie',con un quesito che ripropongo: Come si diventa Perito Numismatico? Io per diventare Perito Gemmologo Europeo, a parte l'esperienza maturata in circa 52 anni, ho dovuto fare un anno di corso presso l'Istituto Gemmologico Italiano (riconosciuto con Decreto del P.R. nel 1979), sostenere un esame ( 100 quesiti, max errore 20%; diagnosi di 25 pietre, max errore zero; media promossi 30-40%) per ottenere il Diploma, poi sostenere un altro esame presso la FEEG (Federation for European Education in Gemmology) per avere un altro Diploma. Quando eseguo perizie devo operare in base alla Normativa UNI 9758 ed in base alle disposizioni dell'Associazione Italiana Gemmologi Diplomati. Ed i Periti Numismatici, al di la' dell'esperienza sul campo, che corsi di specializzazione seguono ed in base a quale normative operano? A questo mio quesito, ho notato che non è intervenuto alcun Perito Numismatico, e questo, secondo me, non è un buon segno. Comunque io sono del parere che il Perito non deve essere un commerciante, ma un professionista indipendente, proprio per evitare un EVIDENTE CONFLITTO DI INTERESSI. Tornando al mio quesito iniziale credo che non ho ricevuto risposte perché in realtà i Periti Numismatici non seguono alcun corso di specializzazione, né tanto meno operano in base ad una specifica normativa UNI e questo determina le diversità di giudizio per una stessa moneta, tra diversi Periti, perché la moneta non viene esaminata secondo determinati canoni (es.: a quanti ingrandimenti va esaminata una moneta per stabilire il suo grado di conservazione? 4X-5X-10X ...20X?quello che si vede a 20X non si vede a 5X e così via) e punti di riferimento ben definiti. I Periti Numismatici, che sono TUTTI COMMERCIANTI, hanno tale titolo unicamente perché sono iscritti nei ruoli peritali delle Camere di Commercio, ai quali ruoli si accede quasi sempre per titoli (dimostrando appunto di essere commercianti del settore con un certo numero di anni di esperienza) e sono anche iscritti ai ruoli peritali dei Tribunali, anche questo per titoli, dimostrando che si è Perito della Camera di Commercio!! Credo che tra i collezionisti e studiosi di numismatica ci sono persone che potrebbero tranquillamente diventare dei perfetti Periti, per le loro conoscenze tecniche e storiche, (tanto per fare un esempio @@Il*Numismatico, @@Rex Neap o altri che intervengono sul Forum) e i loro giudizi non sarebbero influenzati da alcun conflitto di interessi! Ma poi perché sigillare le monete? Io quando perizio i diamanti, non li sigillo mai, perché ogni pietra (che ha determinate caratteristiche che la rendono perfettamente riconoscibile da qualsiasi ESPERTO) deve poter essere esaminata in qualsiasi momento, senza fastidiosi impedimenti , e così è (almeno per me) per le monete (ma come si fà a vedere bene una patina o un segno dentro un fastidiosissimo involucro di plastica!!). Ma qui, come ha detto @@lele300 si apre un altro capitolo, che penso di affrontare in un'apposita discussione.1 punto
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@@Arka, un solo giorno non basterebbe per una Fiera come Verona, due forse sarebbero sufficienti ma penso anche io che l'orario andrebbe rispettato dai commercianti, se il Convegno chiude alle 18,00 non va bene che i commercianti vadano via prima. L'orario di lavoro va rispettato da tutti, perchè in negozio questo non succede allora? Per logica, e come state esponendo la cosa ora, dovreste chiudere il negozio quando vi più vi fa piacere senza rispettare gli orari, qualche commerciante lo fa? Non mi risulta...e allora perchè farlo in Fiera? Se date la vostra adesione dovreste anche rispettare gli orari dati dall'Ente Fiera oppure intavolare con loro trattative per cambiare gli orari. Una volta ottenuti cambiamenti però dovete rispettarli o sarà totalmente inutile iniziare le trattative. Concordo che ognuno ha le sue esigenze ma il lavoro è lavoro ed ognuno di noi deve rispettare gli impegni presi, questa è la mia visione della situazione. Capisco che siete lontani da casa e che il sabato siete stanchi ma quando una Ditta decide di partecipare ad un Convegno dovrebbe essere consapevole dell'impegno che questo comporta e regolarsi di conseguenza, per serietà verso i compratori che si aspettano di trovare tutti fino all'orario di chiusura. @@Tinia Numismatica ci ha posto una domanda alla quale mi sento di rispondere che l'attuale situazione secondo me rispecchia in pieno il detto:" è un serpente che si morde la coda". Qualcuno dovrà tagliare in due questo serpente per far migliorare la situazione... :) ...continuo con le foto, ciao1 punto
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Ciao @@antoniof il 26 è un anno raro ( 5,405.000 pezzi!) forse è più esatto dire che è raro trovarlo in conservazione alta. La tua, dalle foto non ottimali, mi pare sul BB, alcuni colpetti al R 5/6-7/8, è certamente autentica, per il prezzo, sicuramente chi è aggiornato con le quotazioni potrà e saprà dirti. buona giornata TIBERIVS1 punto
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grazie per le risposte. se il 50 cent di @miza fosse davvero un bb+ allora la mia non raggiunge nemmeno il b. Io BB+ cosi ne prenderei a prezzo di catalogo almeno un paio di casse!!!1 punto
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Per dirla tutta, a me da quasi più da pensare l'esemplare della ANS, che differisce dagli altri due come morfologia e disegno, che gli altri. Quante tipologie di elmo si conoscono per queste rarissime monete?1 punto
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queste monete vanno viste, con estrema attenzione, dal vero. Le foto possono fornire impressioni errate soprattutto per i rilievi che nelle monete fuse sono un dettaglio assai diverso che per le monete coniate. Singolare che già in collezioni molto antiche (MNR ex-Kircheriano) fosse stata riconosciuto un esemplare falso addirittura da Haeberlin. Per restare in tema .. ci andrei con i piedi di piombo :lol:1 punto
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Grazie a tutti per l'incoraggiamento e, sopratutto.......per aver acquistato il libro. Sono ancora al Convegno e rientrero' a Cagliari in aereo questa sera. In questi due giorni sono state vendute una quarantina di copie e non dispero che anche questa mattina, benché il Convegno sia orfano di molti espositori (che malcostume quello di abbandonarlo dal sabato...), possano esserci ancora degli acquirenti. A de monetis posso rispondere che la distribuzione ordinaria, cioè tramite l'Editore, avrà luogo a partire dal primo dicembre. Da casa Vi darò i riferimenti esatti per contattarlo sia via email che via telefono. Ancora grazie a tutti e buona Domenica. Michele1 punto
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Ciao , credo che : e già da qualche anno che a Verona non si fa più "affari" . ma sembra che... sia l`unico modo per poter incontrare tantissimi utenti del forum , è scambiare pareri è impressioni sui nostri (amati tondelli) poi il pranzo con tantissimi amici ... non ha prezzo. anche quest`anno sono tornato a casa molto soddisfatto. per quanto riguarda la fiera, pochissime monete " medievali" con prezzi al top. un grazie a@@Giovanna per il suo impegno; dandoci modo di conoscere sempre nuovi collezionisti .1 punto
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Problema che si ripete puntualmente ad ogni Convegno purtroppo e non è l'unico che si presenta. Forse si dovrebbe formare un gruppo rappresentativo dei collezionisti, una NIC ad esempio, Numismatici Italiani Collezionisti, che ne dite? Uniti si potrebbero richiedere regole e sopratutto cercare il modo per farle rispettare, cosa difficilissima in Italia, poi indire una bella Tavola Rotonda di confronto e ricerca per arrivare a soddisfare collezionisti e commercianti che potrebbero esporre così le proprie esigenze. Vi mostro le foto che ho preso venerdi e sabato. Ciao Foto 1- Monetaio Numismatica e Numismatica Bernardi insieme al nostro Claudioc47 Foto 2- Un magnifico quartetto: Giancarlo Alteri ed al suo fianco Eleonora Giampiccolo in rappresentanza del Medagliere della Biblioteca Vaticana, alle loro spalle Roberto Ganganelli ed Adolfo Modesti.1 punto
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Non posso dare risposte se è' stato un fruttuoso Verona per i commercianti, lascio a loro la risposta, personalmente ho visto libri....libri....e giovani, tanti giovani, e tanti, tanti utenti del forum, alla fine Verona e' monete, vederle, comprarle, ma ormai assume sempre più la funzione di raduno e punto d'incontro della numismatica italiana, ma anche del forum, Verona ormai è' molto Lamoneta, utenti, giovani, ora anche Quaderni....e poi il pranzo, grande momento di condivisione, il momento dell'incontro reale, il grande circolo virtuale che diventa in queste occasioni reale dove i nickname si materializzano... Perfetta l'organizzazione di @@Giovanna, grande e importante la partecipazione al pranzo, credo che un forum possa crescere sempre piu' se queste iniziative ed eventi hanno successo e oggi e ieri sicuramente Lamoneta a vari livelli ha risposto presente.....ci siamo.... Inviato da un device_name utilizzando your_app_name App1 punto
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Avrei una 1835 anch'io se avete un attimo di pazienza. :) Probabilmente non se ne sentiva molto la necessità... viste anche le condizioni... ma questa ho...1 punto
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E' appunto questa la mia perplessità, come il Piras abbia fatto diventare la moneta pubblica ta nella rivista la moneta che descivono Castellaccio/sollai, a meno che non sia in possesso del catalogo del 1975 con foto annessa, ma allora non mi spiegherei la descrizione nella pubblicazione della rivista, rimettendo la moneta ad un inedeito di Guglielmo III. Ma nella sua dissertazione il Piras afferma certamente che di tale tipologia si conoscono bene le foto, mi sembra però strano che Castellaccio/Sollai se a conoscenza delle foto non le abbiano pubblicate, a meno che non avessero potuto perchè non in possesso dei permessi del propietario. Solo il Piras potrebbe dissipare il dubbio, rendendo noto da dove provengono le foto e quidi se la moneta da lui presentata sia veramente quella catalogata anche dai Castellaccio/Sollai. I frutti acerbi col tempo matureranno, in futuro sono certo che se la passione e lo studio continueranno sia tu che l'Associazione avrete da fregiarvi di opere certamente interessanti, il piacere è sicuramente reciproco, il confronto di idee è sicuramente costruttivo ed amplia sempre gli orrizzonti di ciascuno di noi. p.s. dammi pure del tu.1 punto
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Per avere una pallida idea della grandezza smisurata delle Terme , allego in foto l' antica e reale estensione territoriale occupata dalla grande costruzione , racchiusa dal rettangolo in rosso ; come erano suddivise le principali e diverse sezione delle Terme e l' attuale Chiesa di Santa Maria degli Angeli che racchiude una parte originale delle Terme ( corrisponde circa al punto 2 della pianta ) Pianta delle terme. Legenda: 1= Calidarium 2= Tepidarium 3= Frigidarium 4= Natatio 5= Palaestrae 6= Entrata 7= Grande esedra Una antica aula delle Terme venne adibita a Planetario astronomico , oggi dismessa . Nel corso dei lavori della seconda metropolitana , la A (Battistini - Anagnina) finita credo di ricordare nel 1980 , che nel tratto Termini - Repubblica passa proprio sotto le Terme , si trovarono imponenti resti murari dell' antica costruzione che poi furono purtroppo risotterrati .1 punto
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@@tonycamp1978 stiamo valutando la moneta da una foto (o scansione?), per di più la moneta è in doppia bustina (acetato + bustina della perizia) quello che è sicuro è che vedo un segno al ciglio a ore 5... bordo a ore 6/7 difettoso (probabilmente queste imperfezioni son da conio) anche se fosse uno "SPL-FDC vero" non mi meraviglierei che fosse chiusa FDC (conservazione commerciale), anche se forse un q.FDC commerciale era più giusto. Per il prezzo: Gigante quota 350 euro un FDC (l'anno scorso ricordate la quotazione? e l'anno prima?) anche Tevere diceva che in vero FDC non se ne vedevano (o se vi piace di più la conservazione commerciale, "FDC eccezionale") per un esemplare super 200 euro son pochini ... tutto questo sempre a mio modestissimo parere.....1 punto
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Oggi al Veronafil ho preso la divisionale Proof. Confezione sempre uguale ma monete ugualmente stupende come tutti gli anni.1 punto
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Secondo me la conservazione è altissima sono d'accordo con @@Giankyv, vedo che è sigillata da un perito di cui mi fido come giudizi, e sicuramente quello è un bell'indizio. La cifra mi sembra alquanto esosa, ma non è una moneta da 60E...1 punto
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Ciao. Intervengo in questa discussione affermando che io sono affetto da "Lustrite acuta", cioè amo le monete dotate di lustro che, a mio avviso, è il vero indicatore del FDC e lo preferisco anche alla bava (mi riaggancio al discorso di @@lele300). Penso che la bava di conio rimane più a lungo durante la circolazione mentre il lustro si perde molto prima. In parole brevi, per rispondere a @@ihuru3, una patina pesante che nasconde il lustro declassa la moneta. Una leggera patina di tono chiaro è gradevole anche per me purché non nasconda il lustro. Ciao, Vince.1 punto
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Caspita, notevole! Ti invidio molto, non ho mai avuto l'occasione e la fortuna di tenere in mano un Otone e di partecipare a simili mostre, anzi qui il museo archeologico è blindato e ti tagliano le mani se le allunghi... non parliamo poi su un denario di Otone!!! Non c'è rischio di furti? Comunque posso aver male inteso le foto, però dietro alla nuca e tra la C e la V al rovescio mi sembra di vedere macchie che pensavo fossero di terra, anche perché l'argento di questo periodo (da quel poco che so) non è suberato e non capirei proprio che altre incrostazioni potrebbero essere. Ma d'altra parte hai detto anche tu che si tratta di reperti rinvenuti nella tua zona, giusto? Quindi non è normale che siano sporchi di terra? Se sono capaci di esporre un denario falso (forse) non mi sorprende che non si mettano a pulire così accuratamente le monete.... anche in vista di tutte quelle mani (rapaci) che l'avrebbero preso in mano durante la mostra "live"....1 punto
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Buonasera, ho letto con interesse la discussione. Negli ultimi tempi mi sono imposto di iniziare a capirci qualcosa di più per quanto riguarda i falsi. Per ora mi sto limitando a sentire, annotare e assimilare le nozioni che voi maestri di volta in volta proponete in svariate discussioni. Pertanto non è mia intenzione esprimere ora direttamente il mio parere, tuttavia penso che occorra ben chiarire un passaggio che mi è poco chiaro..... rileggendo attentamente quanto dice joker67.... ... io personalmente mi chiedo come tu abbia fatto a scattare di nascosto una foto ad una moneta in un museo che in una teca non può essere dato che mostri ambo i lati e, qui volevo arrivare, ha un peso che............ ma come hai fatto a valutarlo? È un dato estremamente importante, giravi con una mini pesa nascosta in tasca? Mi interessa molto la questione, anche perché se fosse un falso moderno a mio avviso ci sarebbe realmente da preoccuparsi... primo perché in un museo (!), secondo perché ben contestualizzata a livello archeologico (!!!), terzo per le chiare incrostazioni di terra che presenta (!!!!!).... Moneta interessante, son curioso di successivi svolgimenti..... Saluti P.S. io comunque l'avrei data falsa subito.........1 punto
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