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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/28/14 in tutte le aree

  1. Allego volantino del prossimo convegno di Bergamo. Nel sito del Circolo numismatico bergamasco (l' indirizzo è indicato sul volantino, insieme con l'indirizzo e-mail del Circolo) è disponibile il modulo di prenotazione per gli espositori.
    5 punti
  2. Che la Fiera non sia responsabile di quello che succede lungo la strada è pacifico, che però si pretenda che il parcheggio sia custodito fino alla domenica alle 14 (ora di chiusura della fiera), che i tavoli lasciati liberi non vengano occupati da gente perlomeno "sospetta", che la sorveglianza venga mantenuta anche la domenica mattina, ecco tutte queste cose DEVONO essere fatte, perché se un commerciante viene seguito, come in questo caso, è dal parcheggio che viene monitorato.
    4 punti
  3. Qualcuno aveva parlato di Milano ? E Milano allora sia..... :blum: :blum: :blum:, vi tocca.... Milano ha una splendida serie di monete che raffigurano le imprese, qualcuna la abbiamo vista, penso alla mitica scopetta....ma tante sono le raffigurazioni che hanno una splendida iconografia e un significato per gli utilizzatori e per gli altri regnanti. Una moneta simbolo milanese, e qui siamo nel sogno più totale...., è il grosso regale da 6 soldi, siamo a Ludovico XII d'Orleans ( 1500 -1512 ), al rovescio abbiamo l'impresa dell'istrice o del porcospino, già in vigore col padre Carlo d'Orleans, allude alla credenza che l'animale si difenda dai nemici scagliando i propri aculei. E' una raffigurazione che rappresenta in modo allegorico un avvertimento, un state attenti, un modo esplicito di mandare messaggi trasversali e le monete mandavano messaggi diretti ma anche trasversali.... Siamo per Crippa nel R4, per il MIR di Toffanin R5, risultano solo 6 esemplari passati in aste pubbliche, due le vedremo qui e sono le copertina di due Aste Cronos di Crippa, la 1 e la 8, fantastici esemplari, iconografie veramente da sogno.....
    4 punti
  4. Visto che non ci sono ancora 1840, metto la sorella maggiore di quella che ho postato ieri... 1839 Canton di Ginevra (Svizzera) 10 Centesimi Mistura HMZ 2-366/a Anche in questo caso esistono esemplari in argento, ma non in lega d'oro come per il centesimo (e il 4 centesimi) del 1839...strano...
    4 punti
  5. Ebbene si, eccolo... Taglio: 50 cent Nazione: Monaco Anno: 2002 Tiratura: 324.000 Condizioni: BB++ Città: Milano ... adesso mi manca il 2003... prima o poi lo trovo
    4 punti
  6. Abbiamo un catalogo dove chiunque può facilmente rendersi conto che chi spende tot mila Euro per una moneta di questo tipo in SPL c'è sempre, a meno si voglia affermare che i realizzi delle aste sono tutti fasulli: Qualcuno afferma che con quel colpo la moneta è scarsamente vendibile ai prezzi di uno SPL? Allora vuol dire che SPL non è.... basta rifare la medesima ricerca guardando qualche conservazione un pò inferiore. L'utente ha chiesto un prezzo di vendita realistico, non chiacchiere..... i dati dicono che (anche togliendo gli estremi, che giustamente non fanno mai testo) questa moneta in SPL negli ultimi 5-6 anni ha fatto cifre grossomodo tra i 6500 e gli 8000 Euro diritti compresi. per avere il realizzo netto di chi ha venduto basta togliere un 15-18% di commissioni d'asta del compratore e una seconda percentuale pagata dal committente, che stimerei attorno al 10% visto che, almeno penso, una moneta del genere generalmente spunta condizioni d'asta migliori (chi è più avvezzo a esitare monete in asta può correggermi, se lo crede). Se si vuole essere più precisi si può fare qualche ulteriore ricerca sul web ed andarsi a spulciare le varie vendite di cui sia disponibile una immagine e confrontare le monete, per vedere se c'è omogeneità. In ogni caso penso che a chi deve vendere una moneta importino assai poco i discorsi filosofici, e cerchi invece dei dati che possano indirizzarlo verso una cifra di mercato congrua. Anche perchè, leggendo questa discussione, mi è venuta in mente una scenetta vista venerdì scorso al Veronafil: un amico cercava di vendere una banconota a un commerciante, con questo che ha offerto una cifra, il mio amico ha chiesto una cifra più alta, e il commerciante ha iniziato a snocciolare le solite frasi di circostanza, tipo "non è in alta conservazione", "in questa conservazione non ha mercato, non la vuole nessuno" e così via. Il commerciante ha fatto una nuova offerta a metà via tra la sua precedente e quella chiesta dal mio amico, poi, vista la fermezza dell'amico, ha ceduto e ha acquistato la banconota al prezzo chiesto inizialmente. E meno male che la banconota "non la vuole nessuno".... P.S. Trovo un pò strano che su questo forum chiunque posti una banale apetta o spighetta in FDC (e praticamente tutti i giorni ne appare una) si veda lodare la moneta nemmeno fosse il sacro Graal, poi una delle prime volte che si vede uno scudo quadriga briosa originale (onestamente, in dieci anni di forum, non ricordo di averne visti su questo forum più di 3 o 4 e forse sto esagerando in eccesso) i commenti medi sono stati del tenore di quelli che si avrebbero avuti per un'apetta o spighetta in MB.....
    4 punti
  7. Dici bene, caro amico. Hai dato vita a un bellissimo :good: argomento, che è reso possibile da una delle caratteristiche principali della scienza numismatica. L'interdisciplinarietà. Una caratteristica che l'accomuna ad altre scienze affini, come l'araldica. L'argomento è bellissimo e vastissimo. E, soprattutto, brilla di luce propria. La luce dei segni e dei simboli più suggestivi che le monete, e tutti gli altri oggetti della numismatica, possono recare su di sè. Questi segni e questi simboli, a volte, sono immagini forti. Così forti che normalmente "parlano da sole". E per questo sono convinto che noi uomini non abbiamo bisogno di accompagnarle, se non con le poche parole davvero indispensabili. Facciamo un esempio. Che prende le mosse da quest'immagine, da te postata: Eccone una versione a colori: (da: http://flickrhivemind.net/Tags/porc%C3%A9pic/Timeline) Siamo in Francia, precisamente nella Loira, all'interno del castello di Blois. Ma non basta. Queste immagini sanno costruirsi da sole infiniti fili rossi che le uniscono. Ed ecco arrivare un filo rosso che si dipana dalle due figure precedenti. Osserva dov'è finito oggi quest'istrice. Nello stemma della città di Blois: (da: http://www.araldicacivica.it/citta-di-blois-loir-et-cher-france/) :hi:
    3 punti
  8. Ah!!! Bellissimo l’istrice di Luigi XII …(ma perché a Milano lo chiamate Ludovico?) …mi sembra chiaro che questa è una sfida! …e allora rispondo alla singolar tenzone con l’istrice genovese che è super-R5 e a dispetto del "milanese" noi ne abbiamo ben due! Nel quarto di testone (nella fotografia l’esemplare della Banca Carige) di cui se ne conoscono 2 soli esemplari, nel testone, che ha la stessa impronta, di cui se ne conosce uno solo e nello scudo di 3 lire, sempre con la medesima impronta, che se ne conosceva uno solo della Collezione Franchini di cui, dopo la famosa asta del 1879, non se n’è avuta più notizia. (Correggo: pare che lo scudo da 3 lire sia (.....o era?) nella Collezione di VIttorio Emanuele III ...ma ugualmente non se ne sa più nulla....) Singolare il fatto che Luigi XII è stato Signore di Genova in tre periodi, nel primo (1499-1507) c’era un’intesa tra il monarca e la Repubblica che consentì rapporti di buona convivenza e reciproco rispetto, accettò l’iconografia storica delle monete genovesi, poi avvenne la rivolta popolare e l’elezione effimera del doge “popolare” Paolo da Novi (che le malelingue dicono analfabeta), la risposta del sovrano francese fu immediata e tremenda, la sua vendetta, oltre che sulla testa di Paolo da Novi, ricadde anche sulle monete in quanto nel secondo periodo (1507-1512) il monarca volle far valere la sua assoluta autorità e provvide a cambiare l’iconografia sulle monete inserendo lo scudo di Francia (con i tre gigli) al posto del castello, in spregio ai simboli della Repubblica che si mera permessa di irretirlo, quindi adottò il blasone regio al posto del castello e cancellò il nome di Corrado, in più, nei 3 tipi sopra scritti, aggiunse due istrici ai lati dello scudo di Francia. L’istrice era il simbolo del suo motto: “Cominus et eminus” (da vicino e da lontano), che riprese da suo nonno Luigi d’Orleans …ma la frase era errata in quanto si riferiva alla credenza che l’istrice potesse lanciare i suoi aculei da lontano.
    3 punti
  9. Usura eccessiva? Dove? Moneta FDC con bellissima patina. A parte l'eloquenza delle immagini che naturalmente rimangono solo delle immagini, l'esemplare postato è di mia proprietà.
    3 punti
  10. E allora forza....scusate se un po' insisto, è nel mio essere, portate pazienza :crazy:....., siamo in un forum dove la divulgazione è il primo punto, vedo che tantissimi che leggono registrati e soprattutto non registrati, iniziano a cercare di capire cosa è una moneta.....parlando realmente con loro io capisco questo, il forum è il loro primo punto di arrivo, cliccano e finiscono qui....tutti, siamo nella sezione monete moderne di zecche italiane, anche se poi in realtà la sezione è monca perché se togliamo le sezioni speciali, ci rimangono le toscane, le emiliane, le lombarde, le liguri e un po' di piemontesi, voi mi direte e dici poco ? è vero però sarebbe sempre bello e proficuo nelle discussioni generaliste vedere altre monetazioni che a ragione dovrebbero essere qui.....con noi... Monete moderne, vuol dire Rinascimento, il bello, l'arte, le belle iconografie e di questo stiamo parlando e facendo vedere le più belle, certe immagini sono da shock, se dobbiamo divulgare è questa credo la strada, se dobbiamo fare ricerca scientifica certamente non è questa la discussione, ma questa la possiamo trovare sia qui che in altri ambiti.... E allora penso se parliamo di iconografie come facciamo a non parlare di veneziane, papali, savoiarde, napoletane e siciliane, ma anche perché no straniere moderne ? La difficoltà delle discussioni generaliste è poi questa, trovare la coralità ed attori divulgatori disponibili....ne abbiamo di fantastici, 2 milanesi le abbiamo viste, 3 toscane, 1 genovese, 1 di Modena, tutte fantastiche che da sole varrebbero la discussione perché rimangono un grosso spot numismatico, ma credo che questa sia la discussione con D maiuscola in una sezione dove, l'iconografia, il bello, l'arte, il messaggio sono tutto, certo nel medievale mi orienterei su ben altro, ma siamo qui, ringrazio i grandi attori intervenuti, vediamo se altri con immagini anche non loro, prese da Internet, aste, hanno altro da proporre ai tanti che leggono e che sono qui per imparare, per farsi incuriosire, parlavamo tanto di giovani in questi giorni, divulghiamo anche per loro....,a volte forse ci vorrebbe un nuovo A B C della moneta anche per me ovviamente, vediamo .....altrimenti passeremo a qualche altro spunto che comunque riguarderà sempre l'iconografia a meno di fermarci a conservazioni e stime, poi alla fine il forum lo facciamo noi e la direzione sarà quella che vorremo dargli...., ovviamente va poi bene tutto, con la massima serenità, ma un curatore poi qualche riflessione finchè c'è deve poi farla ogni tanto.....e cercare di spronare a partecipare, qui è difficile sbagliare, basta mettere l'immagine giusta, non c'è che l'imbarazzo della scelta, almeno credo..... :blum:
    3 punti
  11. DE GREGE EPICURI Vi mostro questa celtica in argento, di origine danubiana. E' la imitazione di una tetradramma di Alessandro il Grande, con un peso di 14,8 g. e un diametro di 28 mm. In questo caso (che è abbastanza frequente) della testa coniata sul D non resta quasi nessuna visibilità, salvo qualche "frangia" della leontea a sinistra. Al rov.invece c'è molta maggiore evidenza della coniazione: Zeus seduto a sin., con un'aquila (che però sembra un piccione!) sul braccio dx. Delle scritte, a destra c'è una serie di lambda e di asticelle, sotto al trono solo asticelle; a sinistra il segno di zecca è rappresentato da un rettangolo con diagonali all'interno. E' la Goebl OTA 581, ovvero SLM (Castelin, celtiche al Museo di Zurigo) 1345, della varietà " diritto illeggibile". E' sicuramente fra le celtiche più grezze; altre imitazioni delle monete di Macedonia sono invece molto simili agli originali.
    2 punti
  12. Buonasera a tutti, torno a proporre una moneta in questa sezione dopo tantissimo tempo, devo dire che mi fa un pò strano anche perchè l'esemplare proposto fa parte di una monetazione che secondo me dovrebbe trovare collocazione in altra sezione, ma se le regole son queste possiamo discuterle ma dobbiamo accettarle ci piacciano o no altrimenti sarebbe l'anarchia ! Parliamo del mio unico acquisto veronese di quest'anno, (veramente ho comprato anche un libro ed una moneta per mio figlio) si tratta di un 5 centesimi del 1942 emesso dalla Città del Vaticano sotto il pontificato di Pio XII. Personalmente trovo le monete vaticane estremamente affascinanti e troppo poco apprezzate dai collezionisti. Questa moneta a differenza delle sue sorelline degli anni successivi (1000 esemplari per ognuna delle quattro successive annate) è stata emessa in 5000 esemplari e rappresenta al dritto il volto del Pontefice volto a sinistra mentre al rovescio vi è raffigurata una colomba in volo con un ramoscello d'olivo nel becco in campo libero. Considerando il periodo in cui è stata emessa e le sue vicende storiche, questa monetina, con il suo essenziale rigore stilistico, trasmette un messaggio di grande forza ed indiscutibile è (almeno per me) il suo fascino. A voi, se vorrete, ogni altro commento. R.
    2 punti
  13. Quale ex collezionista del Regno, ed attuale collezionista di monete papali, darò due risposte... una volta il mio "sogno proibito" erano le 100 lire aquila araldica di Vittorio Emanuele III (la serie con l'aquila mi ha sempre fatto impazzire!), mentre oggi come oggi forse potrei dire che il la mia idea di "sogno proibito" si avvicina molto a questa... ogni volta che guardo questo gioiello mi perdo tra le onde di quel mare! :mega_shok: http://www.ebay.it/itm/Stato-Pontificio-Innocenzo-XII-Piastra-1699-RARA-FDC-ECCEZIONALE-/261673619911?pt=Monete_Antiche&hash=item3cecf691c7
    2 punti
  14. Pienamente daccordo con quello detto da @@matcor, in passato le emissioni di CC o comunque di serie che variavano ogni anno da parte di Italia, San Marino e Vaticano erano più che altro una prerogativa dei collezionisti Italiani, quindi un mercato molto più ristretto rispetto a quello Europeo e la coniazione di questi esemplari o divisionali era assorbita con prezzi contenuti nel nosto Paese, invece la collezione Euro coinvolge un numero di collezionisti maggiore, quindi più richiesta e questo vuol dire solo prezzi più alti, sarebbe praticamente impossibile oltrchè improponibile dal punto di vista economico riuscire a seguire questa collezione, l'esborso diventerebbe esagerato, quindi si avrebbe un effetto contrario che al posto di aumentare i collezionisti molti lasceranno questa collezione o comunque si focalizzeranno solo su ambiti precisi, oltre al fatto che ancora mancano alcuni paesi all'area Euro che entreranno in futuro, infatti già dal 2002 con l'ingrasso della moneta unica. dove si avevano 15 serie divisionali e poi nel 2004 le prime 6 monete CC, oggi tra cambi di Sovrani, Sedi Vacanti e nuvi arrivi siamo a 23 Paesi con 32 serie (comprese quelle del 2015 della Spagna di Andorra e della Lituania) non parliamo poi delle CC che dalle iniziali sei che partirono un po in sordina nel 2004 con la Grecia si è arrivati ad oggi a 183 (compresa la Spagnola ancora da emettere) e solo in quest'anno si sono coniate 26 CC, non parliamo se poi si conierà anche la CC comune del 2015, allora il numero salirebbe di ben altre 19 oltre alle già previste monete che ad oggi dovrebbero essere una ventina (numeri provvisori che sicuramente aumenteranno). Dopo tale sfilza di numeri ritengo che sia bello che si emettano tali CC da parte comune e da parte dei vari Paesi aderenti all'euro, ma non bisogna esagerare e superare la soglia della tollerabilità dei collezionisti, il futuro ci riserva ancora tante monete in Euro aspettiamo e godiamoci per ora quelle che abbiamo senza chiedere altri tagli CC.
    2 punti
  15. Questa è decisamente una grave falla dell'organizzazione! Fossi io operatore a questo punto eviterei una Fiera così mal organizzata. Quando partecipavo ad ORO CAPITAL, qui a Roma, come espositori avevamo un ingresso ed un parcheggio riservato ed alla fine della manifestazione all'uscita c'era la sicurezza che controllava tutto, compreso il foglio di uscita con i dati identificativi dell'auto. Il fatto che sia una fiera ad entrata libera non vuol dire far occupare i tavoli da persone non autorizzate! Ed i circoli non possono pensare di sopravvivere infischiandosene della sicurezza degli operatori. Se ci sono problemi economici si fa pagare il biglietto di entrata (e non simbolico, non meno di 15€) così in fiera vanno quelli veramente interessati e non gente che non sa che fare e va a farsi una passeggiata.
    2 punti
  16. Si va be'.....Ma calare gli assi cosi presto non è giusto............... :blum: :blum: :blum: Tra i miei tondelli preferiti, gli animali sono sempre stati portatori di messaggi subliminali, specialmente in campo artistico, quale veicolo migliore se non il tondello, dove sino agli inizi dello scorso secolo l'analfabetizzazione era a livelli impensabili, erano proprio determinate iconografie che permisero una lettura più vicina anche al popolo. Insomma ho capito le notti ritorneranno a essere inquite, certi sogni sono inevitabili....
    2 punti
  17. In realtà è una leggenda quella che nessuno ruba. È lo stesso concetto della pena di morte in alcuni degli stati degli Stati Uniti. Si potrebbe pensare che la pena di morte sia un deterrente formidabile... e invece in pratica non risolve nulla. Così come non risolve nulla la minaccia di amputazione di un arto. Sono metodi BARBARI e INCIVILI da medioevo. Consiglio di andare a vedere le condizioni dei detenuti norvegesi, decisamente migliori rispetto a quelle dei detenuti italiani. Eppure la Norvegia è tra gli stati con meno criminalità in Europa. La soluzione, se posso dire la mia, passa dal migliorare la cultura e il rispetto delle regole sociali, sta nel ricordarsi che il carcere dovrebbe essere un istituto correttivo che agevola il reinserimento, e su questo si dovrebbe lavorare, sebbene molti lo considerino una forma di vendetta personale spesso addirittura subottimale.
    2 punti
  18. Io non ho fatto niente di eccezionale..ho solo letto attentamente una monografia scritta da persona autorevole in materia che, replicando ai tempi del mio articolo sul GdN avrebbe potuto dissipare ogni dubbio. Invece è passato un anno e siamo ancora qui a cercare di capire cosa c'è dietro questa vicenda...bah...speriamo che le nuove generazioni di numismatici e studiosi siano meno ermetiche.
    2 punti
  19. Vi ringrazio, soprattutto Saturno per la spiegazione :hi:
    2 punti
  20. A qualcuno se avessero rifilato questa invece di 1€ sarebbero saliti i nervi Ai numismatici invece sarebbe comparso un sorriso sulla faccia! Strana gente siamo :rofl: Valore quasi nullo ma se collezioni mondiali può far comodo!
    2 punti
  21. @@paulby hai perfettamente ragione, fermo restando che sono sempre dell'idea esternata sopra, ci si affida ai professionisti proprio perchè sono chiamati così. Il punto però è anche un'altro. Si può essere periti, ma non certo di tutto lo scibile della numismatica. Io sarò anche bravino sulle borboniche, ma non saprei distinguere una medaglia di conio Hamerani coeva da una "postuma", così come non conosco le monete proof per collezionisti delle Hawaii. Non voglio mettere in dubbio la preparazione del perito che è del settore da tanti anni, che ripeto non conosco, perchè come dice @@francesco77 il fatto sarà avvenuto in un momento di confusione in un qualche convegno, ma occorre anche che i periti dicano: no! non conossco questa monetazione e non me la sento di autenticare con il mio nome qualcosa che non conosco. Questa è una cosa che deve avvenire in ogni campo della numismatica purtroppo sempre più spesso inquinata da traffichini e finti periti dell'ultima ora.
    2 punti
  22. Caro Fabrizio, Un anno di attesa mi sembra che sia un lasso di tempo … sufficiente, non ti sembra?. Il Direttore della Biblioteca ha affermato con assoluta certezza che la moneta c’e’ ed ha anche precisato l’esatta collocazione. Ovviamente avra' fatto svolgere una ricerca ai propri collaboratori e quindi, malgrado la ristrutturazione, sanno dove e’ situata. Cio’ premesso occorre solo fotografarla, non vi sono piu’ scusanti. Relativamente al ministero, ritengo che uno dei compiti istituzionali sia quello di vigilare ed in base a cio’ che ho descritto prima, la mia richiesta e’ pienamente legittima. Perche’ dovrebbero incattivirsi? Un simile comportamento sarebbe incivile. La Francia e’ un paese incivile? Se non hanno nulla da nascondere, dopo tante sollecitazioni, avrebbero dovuto provvedere al piu’ presto. Spero che si tratti solo di una cattiva organizzazione. Nel mio passato lavoro, non appena perveniva una sola richiesta di sollecito, il Ministero, non si incattiviva, ma ci chiedeva conto del ritardo ed ordinava all’Ufficio di provvedere subito, dandogli contemporaneamente comunicazione dell’avvenuta esecuzione. In caso contrario sarebbe pervenuto un richiamo ufficiale. Cio’ non e’ mai avvenuto. La nostra organizzazione era ed e’ efficiente, malgrado l’ingentissima mole di lavoro. Solo chi ha lavorato all’interno sa quanti controlli ministeriali venivano esercitati. La differenza mi sembra evidente. Ti auguro una buona giornata. Amedeo
    2 punti
  23. Ciao Ciccio, nessuno vuole mettere in dubbio il vostro operato...io vengo qui per documentarmi sul mio hobby e sui miei acquisti perchè so che qui c'è qualcuno che ne sa più di me....per cui cerco di apprendere da loro ciò che io non so. Ve l'ho già detto più di una volta: seguite anche gli altri miei post....dove potrete constatare che, quando faccio una domanda in modo gentile...e mi si risponde alla stessa maniera, io ringrazio. Quando invece mi si viene risposto in altre maniere...io faccio altrettanto. Chiusa la parentesi...e continuiamo a parlare di monete...... Dunque....mi è arrivata la coincard belga che ho acquistato con bordo olandese. L'ho pagata 150 €. Se volete...sta sera o al massimo domani mattina gli faccio le foto e le pubblico...se a qualcuno può interessare... Se avete delle richieste su dove ho acquistato...o su delle foto in particolare...chiedetemi pure. Se non vi interessa...fa nulla.
    2 punti
  24. alla luce di questa analisi, sembrerebbe dunque che Moruzzi abbia tenuto conto di questo colpetto, dando alla fine una valutazione complessiva Spl (senno' avrebbe dato di piu') ... sbaglio ?
    2 punti
  25. In copertina come in quarta, forse con un fondino trasparente le scritte potrebbero risaltare meglio. Quelle di colore giallo, dove lo sfondo è chiaro o bianco, faticano a venir su. Poi, personalmente imposterei la copertina su più fasce, liberando la bella immagine da un pò di scritte e facendola così risaltare. Infine, sarei prudente nell'uso del corsivo, ancor più se colorato, dato che a parità di font e corpo è meno leggibile dello stampatello.
    2 punti
  26. @@vox79 ... anche per il 1574 .... no invece per il 1576 e 1577 eccone altri con il 1575 ;)
    2 punti
  27. Caro Mario penso che ognuno di noi abbia sognato attraverso le incredibili iconografie che la Numismatica ci ha donato nel tempo, ma sono convinto che il rito si ripeta e si ripeterà per sempre, difficile rimanere impassibili dinnanzi certe opere incisorie, anche i più scettici e i meno sensibili qualcosa proveranno. Per la monetazione moderna posso donarvi uno dei tanti amori che continua a farmi ancora sognare... Francesco I D’Este duca di Modena e Reggio (1629-1658 ). Doppio Ducatone. AR 62,95 g. – ø 46,3 mm. FR û I û MVT û REG û – û ET û DVX û VIII Busto corazzato a sinistra, con volto umano sullo spallaccio della corazza; sotto, nel giro in basso a destra, G F M (Gian Francesco Manfredi, impresario di zecca). Rv. _ NON _ ALIO _ SIDERE _ Vascello sui flutti; in alto a destra, costellazione dell’Orsa Minore. Asse a 180°. CNI 210. Ravegnani M. 28 (R3, questo esemplare illustrato). MIR 755/3 (R3). Davenport 4035. L’immagine del vascello tra le onde è la preferita di Francesco I. Le sigle, che appaiono nei ducatoni e nei doppi ducatoni senza data, sono quelle di Gian Francesco Manfredi, impresario attivo tra il 1646 ed il 1651. L’incisore dei conî dovrebbe essere Giovanni Valdisola. L’impresa della nave sbattuta dai flutti, simbolo di animo forte che affronta le avversità con estrema fiducia nei propri mezzi, fu prediletta da Francesco I che in ogni evento ostentò orgoglio e fiera decisione. Divenuto duca nel 1629 a seguito dell’abdicazione del padre Alfonso III d’Este, fu certamente il più grande dei principi estensi. Grande e audace condottiero, mantenne però una dirittura morale ed una religiosità rara fra i prìncipi di quei tempi; amava donare senza farlo pesare o conoscere da coloro che gratificava e nonostante tutto amava più la pace della guerra; Modena divenne una vera capitale grazie alla sua opera. Protettore di artisti e letterati, Francesco arricchì la Galleria estense portandola al livello delle più ricche collezioni d’Europa con l’acquisizione di opere dei maggiori artisti del suo tempo.
    2 punti
  28. Non è la più rara, non è la più costosa ma è una delle monete cui sono più affezionato. Regno d'Italia Napoleone I Assedio Austriaco a Zara (Ottobre - Dicembre 1813) 4 Once 1813 Zara Arg. Grammi 118,915 diametro 53,99 mm D/ in losanga grande (29,35 mm) ZARA // 1813 ai lati di aquila imperiale coronata a destra con ali spiegate Rv: nel campo in quadrato (19,43 mm) al centro 4. 0. - ___ - 18.F 40.C, intorno all'incavo della battitura escrescenza circolare, si conosce solo per questo tipo. Contorno : contromarche in incuso SP MF (capovolto) SB Moneta splendida e molto rara Provenienza: ex Notaio Giovanni Battista Bolgeri Milano ex Asta Santamaria Monete e Medaglie Napoleoniche, Roma 27 maggio 1926; lotto 117 per £. 1.500 (C1) Pagani 311a, VG 2319b, CNI 2, DP 869, Davenport 47. note: tondello di forte spessore 5,08mm E' una storia un pò particolare, intima che condivido volentieri con i miei amici del forum. Questa moneta fu acquistata dal mio avo; stava già molto male e sarebbe mancato da li a pochi mesi. Tutti i giorni redigeva un diario della sua malattia (una forma di malaria contratta andando a caccia in Africa) con piccole note - tipico dei notai - e quando riusci ad aggiudicarsi la moneta a £. 1.500 + 10% di diritti, (sapeva che non avrebbe più avuto molto da vivere) scrisse: "oggi sono felice, finalmente" - fece uno schizzo della moneta sul libricino nero della malattia. "Ravanando" (non credo sia italiano ma dialetto casalingo) nella casa in campagna trovai il diario, lo lessi e quando trovai la nota mi prese una sensazione strana, irripetibile; tra la felicità e lo sconforto. Pensai ai 40 anni che lo "zio Bista", come lo chiamiamo in casa, dette la caccia a questa moneta ... sempre troppo cara per essere una moneta (così scriveva tutte le volte che non si aggiudicava un lotto !), e solo al tramonto della sua vita si decise a far si che non fosse più troppo cara. Su questa moneta scrisse un'accorata lettera alla Domenica del Corriere (mai pubblicata) per rivendicare l'italianità della Dalmazia. Scritta assai bene ed, in bella calligrafia ma i contenuti erano probabilmente eccessivi per essere pubblicati. Per farvela breve, quando 35 anni fa rimisi in ordine la collezione dello "zio Bista" ... fu la prima moneta che vidi e ... (perdonatemi, mi vengono le lacrime agli occhi), e cercai al meglio di meritarmi i libri, gli scritti e le ultime monete scampate alle seconda guerra mondiale. Un giorno venderò collezione, è inevitabile per un collezionista prima che sia buttata al vento da eredi insapienti, ma non questa, questa no; come dico gli anglosassoni : "everything but ..." questo è il mio but.
    2 punti
  29. DE GREGE EPICURI Ultimamente, è l'asse di Traiano che si vede di più. Questo esemplare non è male, nel senso che SPQR sullo scudo si legge molto bene,cosa non frequente; e anche il resto delle scritte è ben visibile.
    1 punto
  30. DE GREGE EPICURI Quanto alla tecnica: questa tipologia è fortemente scodellata, quasi come i trachy bizantini; ma per di più il tondello al centro è molto spesso, mentre si assottiglia verso i bordi (il peso infatti è notevole). Io credo che qui possa essere un problema di conio di diritto: o appena abbozzato, o utilizzato a lungo. Però si può anche pensare che il D si sia "lisciato" ulteriormente con l'uso, appunto perché molto convesso. Per i testi, io ho sempre prediletto quello di Derek Allen in più volumetti (Celtic Coins in the B.M.),che è chiaro e cerca di dare una trattazione ordinata/sistematica;però è vecchiotto. Il libro della Scheers sulla Gallia Belgica non l'ho mai visto. Quello di Castelin (Museo di Zurigo) contiene monete un po' diverse, è più ricco per l'Europa Centrale. Il più moderno che conosco (Delestrée ecc.) in 4 volumi e con moltissime foto riguarda quasi solo la Gallia.
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  31. In effetti c'è una piccola mancanza di metallo, dopo la R di VTR... Che é "intuibile" anche nella foto del "prima"... Ti riferisci a quella?Un'altra curiosità... Sul taglio, subito dopo il giglio, sembra che la parte liscia vada a ricoprire la parte rigata formando una sorta di scalino, che da l'idea di un colpo (vedi foto del dritto ad ore una)... Da cosa dipende?
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  32. ti riporto quello che scriveva Mario Traina sulla zecca di Gex, semplice ed esaustivo a mio parere... " Carlo Emanuele I volle aprire nella baronia di Gex una zecca, in ricordo di quella un tempo attiva a Cornavin e distrutta dai Ginevrini nel 1530. Ma la sua attività fu molto breve. Nel 1584 era zecchiere a Gex Nicola Grand, successivamente vi coniarono moneta anche Claudio Dennis e Benedetto d'Oppet. Risultano battuti dal 1584 al 1586 9,4,12 marchi di scudi d'oro, 830 marchi di Bianchi, 13390 marchi di soldi, 88 marchi di parpaiole, 2310 marchi di quarti da 7 al soldo. Non si sa se la zecca abbia continuato ad essere aperta dopo il 1586, ma comunque venne chiusa nel 1591 come tutte le altre zecche al di là dei monti, esclusa Chambery. " Quindi non c'è molto da dire su questa zecca....
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  33. Sono d'accordo in parte perché se è vero che è sempre utile imparare in quanto la conoscenza non è mai troppa è altrettanto vero che ci si rivolge ai professionisti del settore proprio perché non si può essere esperti o professori in tutte le materie. E da loro ci si aspetta una risposta certa, un chiarimento, al limite l'esposizione di un dubbio, non certo l'autenticazione di un falso. E' giusto dire che tutti sbagliamo ma se alcuni di noi vedendo delle fotografie possono capire che una medaglia non è autentica ed un perito la giudica tale prendendola in mano allora c'è qualcosa che non va. E questo come ho già scritto va a discapito della numismatica "professionista" non certo di quella degli esperti del forum che con passione encomiabile ci aprono gli occhi.
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  34. Pazienza...dovrai accontentarti di un comunissimo dollaro 1804 :lol: petronius oo)
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  35. Secondo me non arriva neanche al bb. Spero che il venditore sia un privato e non un commerciante....valore dai 10 ai 15 euro. Ciao
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  36. @@Ric70, foto un pò sfuocata ma al BB/BB+ dovrebbe arrivare.
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  37. Penso sui 300 euro, sono meravigliose... ma ci vuole però il collezionista giusto, quello che ama le monete coniate solo per i collezionisti e quindi non destinate alla comune circolazione, non è il mio campo d'interesse. Queste monete si potranno vedere solo attraverso la finestrella protettiva e non saranno mai toccate... peccato. ciao
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  38. Rispondo solo a questa domanda in quanto probabilmente è l'unica a cui riesco a dare una spiegazione logica, da vergognoso malpensante, ma logica. E poi ho mal pensato sin dall'inizio e non credo d'essermi discostato molto dalla realtà, quindi fatto 30, facciamo 31 ! Perchè la zecca (o, chissà, qualcuno al suo interno...) dovrebbe mentire ? Per il semplice fatto che dichiarando cifre inesatte per difetto, e quindi generando false aspettative, si mantengono elevati i prezzi oltre misura, con la possibilità di centellinare il "bottino" poco alla volta (guarda caso proprio come stà avvenendo...) immettendo pochissimi esemplari alla volta sul mercato, innalzando il senso di ansia di chi teme di rimanere senza o di acquistare a chissà quali prezzi nel prossimo futuro, e ricavando palate di soldi in più.
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  39. Paolì, uno appena appena un pò "sgamato" non viene a postare qui una moneta di un certo calibro che deve vendere... Ci vengono quelli che non sanno come funziona questo mercato, e quindi son quasi nella totalità dei casi patacche. Siamo d'accordo vero ? Io ti ho scritto e posso GARANTIRTELO, che se fosse stato un FDC con gradevole patina a 14.000 avrebbe ALMENO 1 cliente SICURO tra gli utenti di questa stessa discussione. Forse anche 2. Per me é tutto lecito, e molte delle cose che ho letto in tutta sincerità le condivido anche personalmente. Ma questo mercato non funziona così... E' brutto da dire e me ne rendo conto, ma il mercato funziona in questo modo: La moneta per me vale attorno ai 6000€ (cifra a cui penso con la calma di poterla rivendere IO) IO (commerciante) sono disposto a pagartela QUI E ORA 4000€. Il resto, purtroppo, come hai scritto tu, per quanto bello sia é solo aria fritta. Tutto qui... Sinceramente mi stupisco anche io che almeno 5000/5500€ non glieli abbia offerti nessuno tra gli utenti...
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  40. Voglio dirvi che, oltre alle parole sempre interessantissime, provo vero piacere a vedere i particolari delle monete in dettaglio. Veramente stupendi, grazie mille!
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  41. @@Nikko grande Nik. la solfa del "se ne hai 6000 ne ha anche 12000 senza problemi" è davvero una minkiata...scusate il termine potremmo fare lo stesso discorso per : 5 lire 1911...se ne hai 1000 per uno spl,non vuoi averne 2500 per un fdc??!!! suvvia... ma anche il littore...perchè 300 per uno spl...prendilo fdc a 600,tanto è solo il doppio. potremmo andare avanti per la metà delle monete del regno ma dopo salterebbero fuori i cultori dell'estetica...e allora tutti via a fondere 5 lire del 14 in BB che non si caga nessuno,5 lire dell'11 in mb o magari un 50 lire del 1911 o un fascetto proveniente da montatura. questa moneta avrà un prezzo a cui un commerciante la compra ed uno a cui il collezionista la compra...il fatto che NON sia apprezzata dal mercato attuale è una boiata ed è priva di fondamento...possiam discutere sui prezzi proposti o sulle aggiudicazioni ma è un'altra cosa. quando vi renderete conto che ogni moneta ha la sua fascia di clienti/compratori/estimatori e che SOLO qua su questa sezione c'è questa ossessione per l'eccezionale?. questa sezione NON rappresenta il mercato anche perchè in quanti sono che pubblicano monete ciclicamente? vogliamo dire 50/100 persone? e volete convincere i novizi che questo è attendibile ed è lo specchio del mercato? ma per favore gente... marco
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  42. Marco Cocceio Nerva nacque a Narni , l' antica Narnia , circa nel 30 d.C. ; i Cocceii erano una famiglia di origine umbra di estrazione senatoria ; Marco Cocceio prese il Cognomen di Nerva , forse per qualche problema fisico dovuto alle nervature o ai muscoli di cui probabilmente soffriva , in quanto Nervus significa appunto questo . Nel 65 Nerva aveva ricevuto gli ornamenti trionfali da Nerone , in seguito con Vespasiano divise nel 71 il consolato , che gli fu poi rinnovato da Domiziano nel 91 , del quale si dicevano cose scabrose sul rapporto di Domiziano con Nerva . Alla morte di Domiziano il Senato si riuni’ per eleggere un personaggio di transizione che riuscisse a mettere d’accordo un po’ tutte le classi sociali e i loro interessi , per questo scelsero l’ anziano e saggio Nerva . Alla nomina di Nerva la popolazione aveva accolto con indifferenza la notizia della nomina del nuovo Imperatore e lo stesso avvenne per la classe militare , proprio per l’ eta’ non certo verde che faceva prevedere un imperio breve ed in effetti fu cosi’ . Prassi normale ed ormai acquisita da tempo per un Imperatore era quella del Congiarium , un suo Sesterzio con al rovescio l’ immagine dal palco , della distribuzione al popolo e la legenda CONGIAR PR SC , alla quale anche Nerva si attenne appena eletto ufficialmente , donando soldi ai cittadini e ai militari , oltre ad elargire grano alla popolazione meno abbiente in quanto era in corso una grave penuria di questo cereale ; ne fa fede l’emissione di una moneta , un Sesterzio con la legenda PLEBEI VRBANAE FRVMENTO CONSTITVTO dove si vede al centro un moggio pieno di spighe di grano . Nerva fece rientrare in patria gli esiliati , blocco’ le persecuzioni contro i Cristiani e abrogo’ i provvedimenti più impopolari , tra i quali quelli contro gli Ebrei e la loro tassazione , anche in questo caso abbiamo la testimonianza dalla numismatica con un Sesterzio che recita : FISCI IVDAICI CALVMNIA SVBLATA , tassa a loro carico eliminata ; affrontò con una legge agraria la distribuzione di nuovi terreni dello Stato ai cittadini poveri , riprendendo un antico tentativo poi fallito , fatto dai Gracchi durante la Repubblica . Intervenne anche nei lavori pubblici ; riorganizzò il sistema idrico di Roma , restaurò molti quartieri , restauro’ importanti vie come l'Appia e la Tiburtina e miglioro’ il sistema postale , spostando le spese di questo servizio pubblico dai comuni italici allo Stato centrale , anche in questo caso un Sesterzio certifica questo cambiamento con la scritta : VEHICVLATIONE ITALIAE REMISSA ; migliorò anche moltissime strade in altre province . Recentemente sembra essere stata individuata una moneta inedita di Nerva , un Sesterzio gia’ trattato qualche mese fa nel Forum , con al rovescio Roma seduta e la legenda ROMA RENASCENS , se questo sesterzio e’ vero o falso , credo sia ancora da stabilire con certezza , pero’ sia le caratteristiche fisiche del modulo , sia la legenda del rovescio che ben si identificherebbe con il programma fiscale e amministrativo intrapreso da Nerva nel favorire Roma e l’ Italia , farebbero pensare ad un inedito ; quindi se il Sesterzio fosse un falso , il falsario , oltre alla abilita’ tecnica , avrebbe dimostrato una buona conoscenza storica del periodo nerviano . Abolendo alcune norme che arrecavano ricchezza allo Stato , quali la ricompensa per la delazione , disciplino’ la spesa pubblica , rese il fisco in generale meno opprimente , diminui l’imposta sull’ eredita’ , introdusse un pretore fiscale per le contese tra fisco e privati ; insomma la politica finanziaria di Nerva fu criticata perché si disse , per godere del favore popolare toglieva le tasse ma indeboliva e minacciava una crisi finanziaria di grande portata nei personaggi che invece contavano , quindi era destinato il suo regime presto a sfasciarsi per la sua debolezza interna . Per evitare tali conseguenze alcuni pensarono perfino di assassinarlo , ci furono due congiure , la prima capeggiata da Calpurnio Pisone Frugi senza esito , la seconda nel 97 , da Casperio Eliano , Prefetto del Pretorio , poi ucciso da Traiano una volta al potere , ma Nerva scoperte la congiure , li umiliò perfino offrendo loro la propria gola " uccidete solo me , eliminate cosi’ un povero vecchio , ma non i nuovi problemi " ; anche questa situazione di pericolo si puo’ leggere nel sesterzio della CONCORDIA EXERCITUUM Nerva rimase profondamente turbato da questa congiura e per scongiurare una possibile guerra civile , si persuase di ricorrere all'unico mezzo che aveva a disposizione , cioe’ l’ adozione di un suo successore in grado di riscuotere la fedeltà dei militari , gli unici capaci di incutere timore ai pretoriani e a chi voleva sbarazzarsi di lui . La sua scelta cadde su Ulpio Traiano comandante dell'esercito e governatore della Germania superiore . La scelta di Nerva fu dettata solo da queste realistiche ragioni , visto che Traiano non aveva mai dimostrato tanta simpatia per Nerva . Fece appena in tempo a fare questa scelta , infatti Nerva morirà dopo tre mesi dall’ adozione di Traiano , era il 25 gennaio 98 . Concludendo Nerva fu un Imperatore di passaggio e di transizione , forse poco considerato , oppure un po’ dimenticato dalla storia antica e dalla storiografia moderna , noto principalmente per avere introdotto l’ adozione all’ Impero del Migliore , quindi per avere adottato il grande Traiano ; probabilmente nocque alla sua figura storica la brevita’ del suo imperio , ma le numerose modifiche che apporto’ all’ ordinamento civile e fiscale dello Stato romano , spianarono in parte la via al suo grande successore che seppe poi applicarle in pace e in guerra .
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  43. Ma come potete essere sicuri che sia un falso se anche un perito l'ha certificata vera???? Tutti ci stiamo concentrando sulla medaglia e sull'inserzionista , ma invece bisognerebbe concentrarsi sul perito e su come sia possibile questo.
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  44. Questa moneta non è rara. Te lo dimostra il fatto che se giri a Verona la trovi come la vuoi e quando la vuoi! Ne ho vista una valutata in SPL da un noto commerciante. Hai sicuramente visto quella di Mazzarino fino a poco tempo fa, ed era super. Ne vedi anche a coppie sul tavolo di un notissimo commerciante fiorentino.... Insomma, non è tanto rara che giustifica il fatto di metterla in collezione comunque la si trovi. Purtroppo è solo una questione di soldi. Questa moneta è stata coniata in più di 272 mila esemplari, il 5 lire 1911 in soli 60 mila. Il 5 lire 1911 se lo trovi spaziale costa meno di tremila euro, questa se la vuoi spaziale come quella che girava a Verona un paio di edizioni fa costa 14500 euro!! Quella di Mazzarino un po' meno ed era super. Cosa voglio dire: prenderla in conservazione media e pure con qualche difetto, non ha senso. Se ti puoi permettere di spendere 7 mila euro per una moneta, ti puoi permettere di spenderne anche 14....forse aspetti qualche mese in più....ma alla fine la metti in collezione in conservazione tale che, dal punto di vista estetico, quando la guardi ci lasci gli occhi, dal punto di vista economico, quando morirai i tuoi eredi non si troveranno nella situazione in cui si sta trovando in mosto amico, dove stutti snobbano sta moneta...e stiamo parlando della più bella moneta emessa negli ultimi 150 anni!!
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  45. povero papa Montini .... come l'hanno fatto ?.....
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  46. Colei che in chiusura parla del Circolo Numismatico Partenopeo e del loro primo convegno ha un nome: Di Monte Patrizia.
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  47. Saluto tutti i ragazzi del forum. Ringrazio Fabio per l'apertura di questo post e per la pubblicazione delle foto. Vi ringrazio tutti per la solidarieta' che mi state dimostrando,grazie ancora. Sono abbastanza distrutto, sia moralmente che economicamente. Scrivere "due righe" mi permettera' di superare momentaneamente un certo stato di ansia. Per vostra conoscenza, sono stato derubato di tutti i miei "averi" da una banda di nomadi sinti. Il furto e' avvenuto in un parcheggio a Bardolino e non in autogrill (non me voglia Fabio, comunque preciso). Ma la preparazione di tutto l'accaduto nasce dal Padiglione 9 di Veronafil. La rassegna terminava alle 13. Io e il mio amico, dopo aver avvistato almeno tre personaggi loschi che si aggiravano tra i pochi tavoli presenti, intorno alle 12.30, decidiamo di "togliere le tende". Tutto bene. Insieme a Maurizio (numismatica elite) arruolato sul momento per accompagnarci, ci avviamo verso il parcheggio. Mentre carichiamo tutto il materiale, ci passa di fianco una zingara, riconoscibile da 1 km. Mi guarda, la guardo e gli darei due schiaffi ma proseguo a mettere via la roba per poi andarmene. Lei, in tutta la vicenda, funge da "palo". Ci segue in tutti i movimenti. Partiamo, e con il timore di essere inseguiti, invece di proseguire in direzione Modena, depistiamo (pensavamo di farlo...) e andiamo in direzione Bardolino appunto. Giunto nella localita', ignari di qualsiasi inseguimento, raggiungiamo un'ampio parcheggio con altre macchine e persone. Raccolgo alcuni effetti personali tra cui i soldi, e ci spostiamo a non piu' di sei metri dalla macchina. Tant'e' che riesco a vederla molto bene (...pensavo). Facciamo il cambio della guardia con il mio amico per fare i bisogni e bere un caffe dopodiche' ritorniamo alla macchina e troviamo la sorpresa...!! Dai sedili posteriori mi hanno rubato le due vetrine di Zecchi avvolte in un telo di plastica e dal baule mi hanno rubato una sporta Conad e il monetiere con tutto il materiale numismatico, compreso ricevute fiscali e timbri azienda.Insomma, tutto. Anzi, mi hanno lasciato il carrello e qualche copia del Gigante 2015. Corriamo dai Carabinieri a fare la denuncia e tramite un sistema di controllo delle telecamere riescono a risalire alla macchina che risultera' poi intestata a due zinganari, autori del furto al 95%. Faccio la mia deposizione e identifico alcune persone sospette, gia' conosciute nell'ambiente... Nel frattempo, viene avvisato il Pubblico Ministero che convalida la perquisizione a casa di questi delinquenti (marito e moglie) e nel campo Nomadi dove risiede stanziale tutta la parentela. Sono in attesa di notizie. Per quanto riguarda la copertura assicurativa, c'e', ma solo per furti durante bla manifestazione e non in itinere. Quindi sono stato trombato due volte... Pensate. Dopo tanti anni di collezionismo (tutt'ora lo sono) , divento un'ibrido, un po' collezionista e un po' commerciante come tanti di voi per poi prendere una decisione definitiva e fare solo il commerciante. Per l'esattezza, era il 16 ottobre quando sono partito ufficialmente e fiscalmente. Mi hanno tagliato le gambe. Spero di non aver dato fastidio a nessuno per ricevere qualche ritorsione a mia insaputa. Ripeto, sono distrutto. Pero' bisogna guardare avanti. Un grazie di cuore, longobarda71
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  48. A proposito di questo brutto evento riporto qui di seguito un intervento che ho postato in altra sezione, sperando che possa essere di utilità per il futuro. Buongiorno, mi permetto di intervenire in qualità di ex-Dirigente Responsabile del settore Furti di una Primaria Compagnia di Assicurazione. La mia esperienza di sicurezza si è sviluppata in 36 anni di attività, nell'ambito dei settori Civile, Commerciale, Industriale. Nell'ambito dei rischi Commerciali ho sempre seguito con particolare attenzione il settore Gioiellieri che, per tipologia ed appetibilità merceologica è molto vicina alla numismatica. Purtroppo ho assistito ad eventi ben peggiori rispetto a quello che è accaduto a Fabio, al quale rinnovo la mia solidarietà, immaginando il suo stato d'animo, che è il danno più pesante in questi eventi. Posso confermare che i momenti più delicati e rischiosi nell'ambito delle fiere sono proprio gli arrivi, le partenze e le soste in itinere, in particolare l'itinere di ritorno (come in questo caso). La prima raccomandazione che faccio agli amici Operatori del settore è quella di stipulare una polizza di assicurazione che oltre al rischio statico del negozio (furto e rapina), copra i rischi Mostre e Fiere, Portavalori e Spedizione (se si effettuano spedizioni di una certa consistenza). Con gli utenti che ho incontrato nell'arco della mia attività, ho sempre sostenuto che una copertura di questo tipo rappresenta la POLIZZA VITA dell'attività imprenditoriale, perché, quantomeno copre il danno economico, ed aiuta a ricominciare senza patemi di necessità finanziarie. Gli altri consigli di carattere operativo che posso dare sono i seguenti: 1- se si fanno molte mostre, è opportuno creare un vano blindato nel baule della macchina (nel caso di Fabio, probabilmente avrebbe sventato il furto); 2- possibilmente viaggiare almeno in due persone, non solo per motivi di sicurezza di questo tipo, ma bisogna prevedere possibili guasti dell'auto, o peggio ancora eventuali malori; 3- limitare il più possibile eventuali soste in itinere; 4- non fare mai gli stessi percorsi; 5- nelle fasi di scarico e ricarico in fiera, fare il gioco di squadra, uno sorveglia l'altro carica o scarica; 6- controllare sempre se nei pressi dell'auto ci sono persone che controllano i vostri movimenti (nel caso avvertire subito la security); 7- durante la manifestazione cercare di memorizzare volti di persone particolari che poi si rivedono nell'ambito del parcheggio (anche in questo caso avvertire la security); 8- utilizzare le nuove tecnologie di controllo a distanza; ad esempio inserire dei piccoli GPS all'interno delle valigie contenti il materiale, in modo tale di renderle immediatamente rintracciabili. L'ultima considerazione: gli Operatori in occasione di Fiere o Mostre dovrebbero costituire un Comitato che dovrebbe provvedere a richiedere ed ottenere determinati servizi di sicurezza e sorveglianza da parte degli Organizzatori, visto che pagate dei bei soldoni per gli spazi espositivi. E' impensabile che un parcheggio rimanga non controllato, la sorveglianza deve essere effettuata fino alla partenza dell'ultimo Espositore. Ovviamente ribadisco che le partenze alla spicciolata, prima del termine dell'evento sono altamente deleterie proprio dal punto di vista sicurezza, oltre che dal punto vista etico professionale. Una raccomandazione a Fabio, cerchi di reagire psicologicamente, pensando che, dal punto di vista personale, poteva andare molto peggio.
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