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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/28/14 in tutte le aree
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Allego volantino del prossimo convegno di Bergamo. Nel sito del Circolo numismatico bergamasco (l' indirizzo è indicato sul volantino, insieme con l'indirizzo e-mail del Circolo) è disponibile il modulo di prenotazione per gli espositori.5 punti
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Che la Fiera non sia responsabile di quello che succede lungo la strada è pacifico, che però si pretenda che il parcheggio sia custodito fino alla domenica alle 14 (ora di chiusura della fiera), che i tavoli lasciati liberi non vengano occupati da gente perlomeno "sospetta", che la sorveglianza venga mantenuta anche la domenica mattina, ecco tutte queste cose DEVONO essere fatte, perché se un commerciante viene seguito, come in questo caso, è dal parcheggio che viene monitorato.4 punti
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Qualcuno aveva parlato di Milano ? E Milano allora sia..... :blum: :blum: :blum:, vi tocca.... Milano ha una splendida serie di monete che raffigurano le imprese, qualcuna la abbiamo vista, penso alla mitica scopetta....ma tante sono le raffigurazioni che hanno una splendida iconografia e un significato per gli utilizzatori e per gli altri regnanti. Una moneta simbolo milanese, e qui siamo nel sogno più totale...., è il grosso regale da 6 soldi, siamo a Ludovico XII d'Orleans ( 1500 -1512 ), al rovescio abbiamo l'impresa dell'istrice o del porcospino, già in vigore col padre Carlo d'Orleans, allude alla credenza che l'animale si difenda dai nemici scagliando i propri aculei. E' una raffigurazione che rappresenta in modo allegorico un avvertimento, un state attenti, un modo esplicito di mandare messaggi trasversali e le monete mandavano messaggi diretti ma anche trasversali.... Siamo per Crippa nel R4, per il MIR di Toffanin R5, risultano solo 6 esemplari passati in aste pubbliche, due le vedremo qui e sono le copertina di due Aste Cronos di Crippa, la 1 e la 8, fantastici esemplari, iconografie veramente da sogno.....4 punti
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Visto che non ci sono ancora 1840, metto la sorella maggiore di quella che ho postato ieri... 1839 Canton di Ginevra (Svizzera) 10 Centesimi Mistura HMZ 2-366/a Anche in questo caso esistono esemplari in argento, ma non in lega d'oro come per il centesimo (e il 4 centesimi) del 1839...strano...4 punti
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Ebbene si, eccolo... Taglio: 50 cent Nazione: Monaco Anno: 2002 Tiratura: 324.000 Condizioni: BB++ Città: Milano ... adesso mi manca il 2003... prima o poi lo trovo4 punti
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Abbiamo un catalogo dove chiunque può facilmente rendersi conto che chi spende tot mila Euro per una moneta di questo tipo in SPL c'è sempre, a meno si voglia affermare che i realizzi delle aste sono tutti fasulli: Qualcuno afferma che con quel colpo la moneta è scarsamente vendibile ai prezzi di uno SPL? Allora vuol dire che SPL non è.... basta rifare la medesima ricerca guardando qualche conservazione un pò inferiore. L'utente ha chiesto un prezzo di vendita realistico, non chiacchiere..... i dati dicono che (anche togliendo gli estremi, che giustamente non fanno mai testo) questa moneta in SPL negli ultimi 5-6 anni ha fatto cifre grossomodo tra i 6500 e gli 8000 Euro diritti compresi. per avere il realizzo netto di chi ha venduto basta togliere un 15-18% di commissioni d'asta del compratore e una seconda percentuale pagata dal committente, che stimerei attorno al 10% visto che, almeno penso, una moneta del genere generalmente spunta condizioni d'asta migliori (chi è più avvezzo a esitare monete in asta può correggermi, se lo crede). Se si vuole essere più precisi si può fare qualche ulteriore ricerca sul web ed andarsi a spulciare le varie vendite di cui sia disponibile una immagine e confrontare le monete, per vedere se c'è omogeneità. In ogni caso penso che a chi deve vendere una moneta importino assai poco i discorsi filosofici, e cerchi invece dei dati che possano indirizzarlo verso una cifra di mercato congrua. Anche perchè, leggendo questa discussione, mi è venuta in mente una scenetta vista venerdì scorso al Veronafil: un amico cercava di vendere una banconota a un commerciante, con questo che ha offerto una cifra, il mio amico ha chiesto una cifra più alta, e il commerciante ha iniziato a snocciolare le solite frasi di circostanza, tipo "non è in alta conservazione", "in questa conservazione non ha mercato, non la vuole nessuno" e così via. Il commerciante ha fatto una nuova offerta a metà via tra la sua precedente e quella chiesta dal mio amico, poi, vista la fermezza dell'amico, ha ceduto e ha acquistato la banconota al prezzo chiesto inizialmente. E meno male che la banconota "non la vuole nessuno".... P.S. Trovo un pò strano che su questo forum chiunque posti una banale apetta o spighetta in FDC (e praticamente tutti i giorni ne appare una) si veda lodare la moneta nemmeno fosse il sacro Graal, poi una delle prime volte che si vede uno scudo quadriga briosa originale (onestamente, in dieci anni di forum, non ricordo di averne visti su questo forum più di 3 o 4 e forse sto esagerando in eccesso) i commenti medi sono stati del tenore di quelli che si avrebbero avuti per un'apetta o spighetta in MB.....4 punti
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Dici bene, caro amico. Hai dato vita a un bellissimo :good: argomento, che è reso possibile da una delle caratteristiche principali della scienza numismatica. L'interdisciplinarietà. Una caratteristica che l'accomuna ad altre scienze affini, come l'araldica. L'argomento è bellissimo e vastissimo. E, soprattutto, brilla di luce propria. La luce dei segni e dei simboli più suggestivi che le monete, e tutti gli altri oggetti della numismatica, possono recare su di sè. Questi segni e questi simboli, a volte, sono immagini forti. Così forti che normalmente "parlano da sole". E per questo sono convinto che noi uomini non abbiamo bisogno di accompagnarle, se non con le poche parole davvero indispensabili. Facciamo un esempio. Che prende le mosse da quest'immagine, da te postata: Eccone una versione a colori: (da: http://flickrhivemind.net/Tags/porc%C3%A9pic/Timeline) Siamo in Francia, precisamente nella Loira, all'interno del castello di Blois. Ma non basta. Queste immagini sanno costruirsi da sole infiniti fili rossi che le uniscono. Ed ecco arrivare un filo rosso che si dipana dalle due figure precedenti. Osserva dov'è finito oggi quest'istrice. Nello stemma della città di Blois: (da: http://www.araldicacivica.it/citta-di-blois-loir-et-cher-france/) :hi:3 punti
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Ah!!! Bellissimo l’istrice di Luigi XII …(ma perché a Milano lo chiamate Ludovico?) …mi sembra chiaro che questa è una sfida! …e allora rispondo alla singolar tenzone con l’istrice genovese che è super-R5 e a dispetto del "milanese" noi ne abbiamo ben due! Nel quarto di testone (nella fotografia l’esemplare della Banca Carige) di cui se ne conoscono 2 soli esemplari, nel testone, che ha la stessa impronta, di cui se ne conosce uno solo e nello scudo di 3 lire, sempre con la medesima impronta, che se ne conosceva uno solo della Collezione Franchini di cui, dopo la famosa asta del 1879, non se n’è avuta più notizia. (Correggo: pare che lo scudo da 3 lire sia (.....o era?) nella Collezione di VIttorio Emanuele III ...ma ugualmente non se ne sa più nulla....) Singolare il fatto che Luigi XII è stato Signore di Genova in tre periodi, nel primo (1499-1507) c’era un’intesa tra il monarca e la Repubblica che consentì rapporti di buona convivenza e reciproco rispetto, accettò l’iconografia storica delle monete genovesi, poi avvenne la rivolta popolare e l’elezione effimera del doge “popolare” Paolo da Novi (che le malelingue dicono analfabeta), la risposta del sovrano francese fu immediata e tremenda, la sua vendetta, oltre che sulla testa di Paolo da Novi, ricadde anche sulle monete in quanto nel secondo periodo (1507-1512) il monarca volle far valere la sua assoluta autorità e provvide a cambiare l’iconografia sulle monete inserendo lo scudo di Francia (con i tre gigli) al posto del castello, in spregio ai simboli della Repubblica che si mera permessa di irretirlo, quindi adottò il blasone regio al posto del castello e cancellò il nome di Corrado, in più, nei 3 tipi sopra scritti, aggiunse due istrici ai lati dello scudo di Francia. L’istrice era il simbolo del suo motto: “Cominus et eminus” (da vicino e da lontano), che riprese da suo nonno Luigi d’Orleans …ma la frase era errata in quanto si riferiva alla credenza che l’istrice potesse lanciare i suoi aculei da lontano.3 punti
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Usura eccessiva? Dove? Moneta FDC con bellissima patina. A parte l'eloquenza delle immagini che naturalmente rimangono solo delle immagini, l'esemplare postato è di mia proprietà.3 punti
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E allora forza....scusate se un po' insisto, è nel mio essere, portate pazienza :crazy:....., siamo in un forum dove la divulgazione è il primo punto, vedo che tantissimi che leggono registrati e soprattutto non registrati, iniziano a cercare di capire cosa è una moneta.....parlando realmente con loro io capisco questo, il forum è il loro primo punto di arrivo, cliccano e finiscono qui....tutti, siamo nella sezione monete moderne di zecche italiane, anche se poi in realtà la sezione è monca perché se togliamo le sezioni speciali, ci rimangono le toscane, le emiliane, le lombarde, le liguri e un po' di piemontesi, voi mi direte e dici poco ? è vero però sarebbe sempre bello e proficuo nelle discussioni generaliste vedere altre monetazioni che a ragione dovrebbero essere qui.....con noi... Monete moderne, vuol dire Rinascimento, il bello, l'arte, le belle iconografie e di questo stiamo parlando e facendo vedere le più belle, certe immagini sono da shock, se dobbiamo divulgare è questa credo la strada, se dobbiamo fare ricerca scientifica certamente non è questa la discussione, ma questa la possiamo trovare sia qui che in altri ambiti.... E allora penso se parliamo di iconografie come facciamo a non parlare di veneziane, papali, savoiarde, napoletane e siciliane, ma anche perché no straniere moderne ? La difficoltà delle discussioni generaliste è poi questa, trovare la coralità ed attori divulgatori disponibili....ne abbiamo di fantastici, 2 milanesi le abbiamo viste, 3 toscane, 1 genovese, 1 di Modena, tutte fantastiche che da sole varrebbero la discussione perché rimangono un grosso spot numismatico, ma credo che questa sia la discussione con D maiuscola in una sezione dove, l'iconografia, il bello, l'arte, il messaggio sono tutto, certo nel medievale mi orienterei su ben altro, ma siamo qui, ringrazio i grandi attori intervenuti, vediamo se altri con immagini anche non loro, prese da Internet, aste, hanno altro da proporre ai tanti che leggono e che sono qui per imparare, per farsi incuriosire, parlavamo tanto di giovani in questi giorni, divulghiamo anche per loro....,a volte forse ci vorrebbe un nuovo A B C della moneta anche per me ovviamente, vediamo .....altrimenti passeremo a qualche altro spunto che comunque riguarderà sempre l'iconografia a meno di fermarci a conservazioni e stime, poi alla fine il forum lo facciamo noi e la direzione sarà quella che vorremo dargli...., ovviamente va poi bene tutto, con la massima serenità, ma un curatore poi qualche riflessione finchè c'è deve poi farla ogni tanto.....e cercare di spronare a partecipare, qui è difficile sbagliare, basta mettere l'immagine giusta, non c'è che l'imbarazzo della scelta, almeno credo..... :blum:3 punti
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DE GREGE EPICURI Vi mostro questa celtica in argento, di origine danubiana. E' la imitazione di una tetradramma di Alessandro il Grande, con un peso di 14,8 g. e un diametro di 28 mm. In questo caso (che è abbastanza frequente) della testa coniata sul D non resta quasi nessuna visibilità, salvo qualche "frangia" della leontea a sinistra. Al rov.invece c'è molta maggiore evidenza della coniazione: Zeus seduto a sin., con un'aquila (che però sembra un piccione!) sul braccio dx. Delle scritte, a destra c'è una serie di lambda e di asticelle, sotto al trono solo asticelle; a sinistra il segno di zecca è rappresentato da un rettangolo con diagonali all'interno. E' la Goebl OTA 581, ovvero SLM (Castelin, celtiche al Museo di Zurigo) 1345, della varietà " diritto illeggibile". E' sicuramente fra le celtiche più grezze; altre imitazioni delle monete di Macedonia sono invece molto simili agli originali.2 punti
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Buonasera a tutti, torno a proporre una moneta in questa sezione dopo tantissimo tempo, devo dire che mi fa un pò strano anche perchè l'esemplare proposto fa parte di una monetazione che secondo me dovrebbe trovare collocazione in altra sezione, ma se le regole son queste possiamo discuterle ma dobbiamo accettarle ci piacciano o no altrimenti sarebbe l'anarchia ! Parliamo del mio unico acquisto veronese di quest'anno, (veramente ho comprato anche un libro ed una moneta per mio figlio) si tratta di un 5 centesimi del 1942 emesso dalla Città del Vaticano sotto il pontificato di Pio XII. Personalmente trovo le monete vaticane estremamente affascinanti e troppo poco apprezzate dai collezionisti. Questa moneta a differenza delle sue sorelline degli anni successivi (1000 esemplari per ognuna delle quattro successive annate) è stata emessa in 5000 esemplari e rappresenta al dritto il volto del Pontefice volto a sinistra mentre al rovescio vi è raffigurata una colomba in volo con un ramoscello d'olivo nel becco in campo libero. Considerando il periodo in cui è stata emessa e le sue vicende storiche, questa monetina, con il suo essenziale rigore stilistico, trasmette un messaggio di grande forza ed indiscutibile è (almeno per me) il suo fascino. A voi, se vorrete, ogni altro commento. R.2 punti
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Quale ex collezionista del Regno, ed attuale collezionista di monete papali, darò due risposte... una volta il mio "sogno proibito" erano le 100 lire aquila araldica di Vittorio Emanuele III (la serie con l'aquila mi ha sempre fatto impazzire!), mentre oggi come oggi forse potrei dire che il la mia idea di "sogno proibito" si avvicina molto a questa... ogni volta che guardo questo gioiello mi perdo tra le onde di quel mare! :mega_shok: http://www.ebay.it/itm/Stato-Pontificio-Innocenzo-XII-Piastra-1699-RARA-FDC-ECCEZIONALE-/261673619911?pt=Monete_Antiche&hash=item3cecf691c72 punti
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Pienamente daccordo con quello detto da @@matcor, in passato le emissioni di CC o comunque di serie che variavano ogni anno da parte di Italia, San Marino e Vaticano erano più che altro una prerogativa dei collezionisti Italiani, quindi un mercato molto più ristretto rispetto a quello Europeo e la coniazione di questi esemplari o divisionali era assorbita con prezzi contenuti nel nosto Paese, invece la collezione Euro coinvolge un numero di collezionisti maggiore, quindi più richiesta e questo vuol dire solo prezzi più alti, sarebbe praticamente impossibile oltrchè improponibile dal punto di vista economico riuscire a seguire questa collezione, l'esborso diventerebbe esagerato, quindi si avrebbe un effetto contrario che al posto di aumentare i collezionisti molti lasceranno questa collezione o comunque si focalizzeranno solo su ambiti precisi, oltre al fatto che ancora mancano alcuni paesi all'area Euro che entreranno in futuro, infatti già dal 2002 con l'ingrasso della moneta unica. dove si avevano 15 serie divisionali e poi nel 2004 le prime 6 monete CC, oggi tra cambi di Sovrani, Sedi Vacanti e nuvi arrivi siamo a 23 Paesi con 32 serie (comprese quelle del 2015 della Spagna di Andorra e della Lituania) non parliamo poi delle CC che dalle iniziali sei che partirono un po in sordina nel 2004 con la Grecia si è arrivati ad oggi a 183 (compresa la Spagnola ancora da emettere) e solo in quest'anno si sono coniate 26 CC, non parliamo se poi si conierà anche la CC comune del 2015, allora il numero salirebbe di ben altre 19 oltre alle già previste monete che ad oggi dovrebbero essere una ventina (numeri provvisori che sicuramente aumenteranno). Dopo tale sfilza di numeri ritengo che sia bello che si emettano tali CC da parte comune e da parte dei vari Paesi aderenti all'euro, ma non bisogna esagerare e superare la soglia della tollerabilità dei collezionisti, il futuro ci riserva ancora tante monete in Euro aspettiamo e godiamoci per ora quelle che abbiamo senza chiedere altri tagli CC.2 punti
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Questa è decisamente una grave falla dell'organizzazione! Fossi io operatore a questo punto eviterei una Fiera così mal organizzata. Quando partecipavo ad ORO CAPITAL, qui a Roma, come espositori avevamo un ingresso ed un parcheggio riservato ed alla fine della manifestazione all'uscita c'era la sicurezza che controllava tutto, compreso il foglio di uscita con i dati identificativi dell'auto. Il fatto che sia una fiera ad entrata libera non vuol dire far occupare i tavoli da persone non autorizzate! Ed i circoli non possono pensare di sopravvivere infischiandosene della sicurezza degli operatori. Se ci sono problemi economici si fa pagare il biglietto di entrata (e non simbolico, non meno di 15€) così in fiera vanno quelli veramente interessati e non gente che non sa che fare e va a farsi una passeggiata.2 punti
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Si va be'.....Ma calare gli assi cosi presto non è giusto............... :blum: :blum: :blum: Tra i miei tondelli preferiti, gli animali sono sempre stati portatori di messaggi subliminali, specialmente in campo artistico, quale veicolo migliore se non il tondello, dove sino agli inizi dello scorso secolo l'analfabetizzazione era a livelli impensabili, erano proprio determinate iconografie che permisero una lettura più vicina anche al popolo. Insomma ho capito le notti ritorneranno a essere inquite, certi sogni sono inevitabili....2 punti
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In realtà è una leggenda quella che nessuno ruba. È lo stesso concetto della pena di morte in alcuni degli stati degli Stati Uniti. Si potrebbe pensare che la pena di morte sia un deterrente formidabile... e invece in pratica non risolve nulla. Così come non risolve nulla la minaccia di amputazione di un arto. Sono metodi BARBARI e INCIVILI da medioevo. Consiglio di andare a vedere le condizioni dei detenuti norvegesi, decisamente migliori rispetto a quelle dei detenuti italiani. Eppure la Norvegia è tra gli stati con meno criminalità in Europa. La soluzione, se posso dire la mia, passa dal migliorare la cultura e il rispetto delle regole sociali, sta nel ricordarsi che il carcere dovrebbe essere un istituto correttivo che agevola il reinserimento, e su questo si dovrebbe lavorare, sebbene molti lo considerino una forma di vendetta personale spesso addirittura subottimale.2 punti
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Io non ho fatto niente di eccezionale..ho solo letto attentamente una monografia scritta da persona autorevole in materia che, replicando ai tempi del mio articolo sul GdN avrebbe potuto dissipare ogni dubbio. Invece è passato un anno e siamo ancora qui a cercare di capire cosa c'è dietro questa vicenda...bah...speriamo che le nuove generazioni di numismatici e studiosi siano meno ermetiche.2 punti
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A qualcuno se avessero rifilato questa invece di 1€ sarebbero saliti i nervi Ai numismatici invece sarebbe comparso un sorriso sulla faccia! Strana gente siamo :rofl: Valore quasi nullo ma se collezioni mondiali può far comodo!2 punti
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@@paulby hai perfettamente ragione, fermo restando che sono sempre dell'idea esternata sopra, ci si affida ai professionisti proprio perchè sono chiamati così. Il punto però è anche un'altro. Si può essere periti, ma non certo di tutto lo scibile della numismatica. Io sarò anche bravino sulle borboniche, ma non saprei distinguere una medaglia di conio Hamerani coeva da una "postuma", così come non conosco le monete proof per collezionisti delle Hawaii. Non voglio mettere in dubbio la preparazione del perito che è del settore da tanti anni, che ripeto non conosco, perchè come dice @@francesco77 il fatto sarà avvenuto in un momento di confusione in un qualche convegno, ma occorre anche che i periti dicano: no! non conossco questa monetazione e non me la sento di autenticare con il mio nome qualcosa che non conosco. Questa è una cosa che deve avvenire in ogni campo della numismatica purtroppo sempre più spesso inquinata da traffichini e finti periti dell'ultima ora.2 punti
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Caro Fabrizio, Un anno di attesa mi sembra che sia un lasso di tempo … sufficiente, non ti sembra?. Il Direttore della Biblioteca ha affermato con assoluta certezza che la moneta c’e’ ed ha anche precisato l’esatta collocazione. Ovviamente avra' fatto svolgere una ricerca ai propri collaboratori e quindi, malgrado la ristrutturazione, sanno dove e’ situata. Cio’ premesso occorre solo fotografarla, non vi sono piu’ scusanti. Relativamente al ministero, ritengo che uno dei compiti istituzionali sia quello di vigilare ed in base a cio’ che ho descritto prima, la mia richiesta e’ pienamente legittima. Perche’ dovrebbero incattivirsi? Un simile comportamento sarebbe incivile. La Francia e’ un paese incivile? Se non hanno nulla da nascondere, dopo tante sollecitazioni, avrebbero dovuto provvedere al piu’ presto. Spero che si tratti solo di una cattiva organizzazione. Nel mio passato lavoro, non appena perveniva una sola richiesta di sollecito, il Ministero, non si incattiviva, ma ci chiedeva conto del ritardo ed ordinava all’Ufficio di provvedere subito, dandogli contemporaneamente comunicazione dell’avvenuta esecuzione. In caso contrario sarebbe pervenuto un richiamo ufficiale. Cio’ non e’ mai avvenuto. La nostra organizzazione era ed e’ efficiente, malgrado l’ingentissima mole di lavoro. Solo chi ha lavorato all’interno sa quanti controlli ministeriali venivano esercitati. La differenza mi sembra evidente. Ti auguro una buona giornata. Amedeo2 punti
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Ciao Ciccio, nessuno vuole mettere in dubbio il vostro operato...io vengo qui per documentarmi sul mio hobby e sui miei acquisti perchè so che qui c'è qualcuno che ne sa più di me....per cui cerco di apprendere da loro ciò che io non so. Ve l'ho già detto più di una volta: seguite anche gli altri miei post....dove potrete constatare che, quando faccio una domanda in modo gentile...e mi si risponde alla stessa maniera, io ringrazio. Quando invece mi si viene risposto in altre maniere...io faccio altrettanto. Chiusa la parentesi...e continuiamo a parlare di monete...... Dunque....mi è arrivata la coincard belga che ho acquistato con bordo olandese. L'ho pagata 150 €. Se volete...sta sera o al massimo domani mattina gli faccio le foto e le pubblico...se a qualcuno può interessare... Se avete delle richieste su dove ho acquistato...o su delle foto in particolare...chiedetemi pure. Se non vi interessa...fa nulla.2 punti
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alla luce di questa analisi, sembrerebbe dunque che Moruzzi abbia tenuto conto di questo colpetto, dando alla fine una valutazione complessiva Spl (senno' avrebbe dato di piu') ... sbaglio ?2 punti
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In copertina come in quarta, forse con un fondino trasparente le scritte potrebbero risaltare meglio. Quelle di colore giallo, dove lo sfondo è chiaro o bianco, faticano a venir su. Poi, personalmente imposterei la copertina su più fasce, liberando la bella immagine da un pò di scritte e facendola così risaltare. Infine, sarei prudente nell'uso del corsivo, ancor più se colorato, dato che a parità di font e corpo è meno leggibile dello stampatello.2 punti
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@@vox79 ... anche per il 1574 .... no invece per il 1576 e 1577 eccone altri con il 1575 ;)2 punti
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Caro Mario penso che ognuno di noi abbia sognato attraverso le incredibili iconografie che la Numismatica ci ha donato nel tempo, ma sono convinto che il rito si ripeta e si ripeterà per sempre, difficile rimanere impassibili dinnanzi certe opere incisorie, anche i più scettici e i meno sensibili qualcosa proveranno. Per la monetazione moderna posso donarvi uno dei tanti amori che continua a farmi ancora sognare... Francesco I D’Este duca di Modena e Reggio (1629-1658 ). Doppio Ducatone. AR 62,95 g. – ø 46,3 mm. FR û I û MVT û REG û – û ET û DVX û VIII Busto corazzato a sinistra, con volto umano sullo spallaccio della corazza; sotto, nel giro in basso a destra, G F M (Gian Francesco Manfredi, impresario di zecca). Rv. _ NON _ ALIO _ SIDERE _ Vascello sui flutti; in alto a destra, costellazione dell’Orsa Minore. Asse a 180°. CNI 210. Ravegnani M. 28 (R3, questo esemplare illustrato). MIR 755/3 (R3). Davenport 4035. L’immagine del vascello tra le onde è la preferita di Francesco I. Le sigle, che appaiono nei ducatoni e nei doppi ducatoni senza data, sono quelle di Gian Francesco Manfredi, impresario attivo tra il 1646 ed il 1651. L’incisore dei conî dovrebbe essere Giovanni Valdisola. L’impresa della nave sbattuta dai flutti, simbolo di animo forte che affronta le avversità con estrema fiducia nei propri mezzi, fu prediletta da Francesco I che in ogni evento ostentò orgoglio e fiera decisione. Divenuto duca nel 1629 a seguito dell’abdicazione del padre Alfonso III d’Este, fu certamente il più grande dei principi estensi. Grande e audace condottiero, mantenne però una dirittura morale ed una religiosità rara fra i prìncipi di quei tempi; amava donare senza farlo pesare o conoscere da coloro che gratificava e nonostante tutto amava più la pace della guerra; Modena divenne una vera capitale grazie alla sua opera. Protettore di artisti e letterati, Francesco arricchì la Galleria estense portandola al livello delle più ricche collezioni d’Europa con l’acquisizione di opere dei maggiori artisti del suo tempo.2 punti
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Non è la più rara, non è la più costosa ma è una delle monete cui sono più affezionato. Regno d'Italia Napoleone I Assedio Austriaco a Zara (Ottobre - Dicembre 1813) 4 Once 1813 Zara Arg. Grammi 118,915 diametro 53,99 mm D/ in losanga grande (29,35 mm) ZARA // 1813 ai lati di aquila imperiale coronata a destra con ali spiegate Rv: nel campo in quadrato (19,43 mm) al centro 4. 0. - ___ - 18.F 40.C, intorno all'incavo della battitura escrescenza circolare, si conosce solo per questo tipo. Contorno : contromarche in incuso SP MF (capovolto) SB Moneta splendida e molto rara Provenienza: ex Notaio Giovanni Battista Bolgeri Milano ex Asta Santamaria Monete e Medaglie Napoleoniche, Roma 27 maggio 1926; lotto 117 per £. 1.500 (C1) Pagani 311a, VG 2319b, CNI 2, DP 869, Davenport 47. note: tondello di forte spessore 5,08mm E' una storia un pò particolare, intima che condivido volentieri con i miei amici del forum. Questa moneta fu acquistata dal mio avo; stava già molto male e sarebbe mancato da li a pochi mesi. Tutti i giorni redigeva un diario della sua malattia (una forma di malaria contratta andando a caccia in Africa) con piccole note - tipico dei notai - e quando riusci ad aggiudicarsi la moneta a £. 1.500 + 10% di diritti, (sapeva che non avrebbe più avuto molto da vivere) scrisse: "oggi sono felice, finalmente" - fece uno schizzo della moneta sul libricino nero della malattia. "Ravanando" (non credo sia italiano ma dialetto casalingo) nella casa in campagna trovai il diario, lo lessi e quando trovai la nota mi prese una sensazione strana, irripetibile; tra la felicità e lo sconforto. Pensai ai 40 anni che lo "zio Bista", come lo chiamiamo in casa, dette la caccia a questa moneta ... sempre troppo cara per essere una moneta (così scriveva tutte le volte che non si aggiudicava un lotto !), e solo al tramonto della sua vita si decise a far si che non fosse più troppo cara. Su questa moneta scrisse un'accorata lettera alla Domenica del Corriere (mai pubblicata) per rivendicare l'italianità della Dalmazia. Scritta assai bene ed, in bella calligrafia ma i contenuti erano probabilmente eccessivi per essere pubblicati. Per farvela breve, quando 35 anni fa rimisi in ordine la collezione dello "zio Bista" ... fu la prima moneta che vidi e ... (perdonatemi, mi vengono le lacrime agli occhi), e cercai al meglio di meritarmi i libri, gli scritti e le ultime monete scampate alle seconda guerra mondiale. Un giorno venderò collezione, è inevitabile per un collezionista prima che sia buttata al vento da eredi insapienti, ma non questa, questa no; come dico gli anglosassoni : "everything but ..." questo è il mio but.2 punti
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Un saluto a tutti. Facendo seguito alla discussione corrente sul 5 lire 1914 (autentico) che ha movimentato non poco le varie correnti di opinione del forum (dalla più realista alla più idealista, con tutte le sfumature intermedie), dopo aver visto in tempi più o meno recenti alcuni esemplari davvero al top delle famose 100 lire Vetta D'Italia postati sul forum, vorrei condividere il mio esemplare proprio in omaggio alla posizione di chi pensa che ci si possa "accontentare" anche di una conservazione inferiore, senza tuttavia rinunciare al piacere di una bellissima tipologia, oggettivamente non sempre accessibile a tutti, specialmente nel massimo della conservazione (a trovarlo). Questa moneta mi è piaciuta particolarmente per la sua tonalità molto calda e ambrata, che ha davvero poco del tipico colore “giallo” delle coniazioni auree. Vi ringrazio per i vostri graditi commenti. :)1 punto
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Purtroppo come detto diverse volte in altre occasioni, agli organizzatori dei convegni, e sottolineo a TUTTI gli organizzatori dei convegni, sono stati dati innumerevoli consigli su come aumentare la sicurezza, ma alla fine il problema è sempre dei costi. Ricordatevi, senza alcuno spirito polemico ma solo per onestà, che chi organizza i convegni non lo fa certo per la gloria, ma per un ritorno economico che permette, soprattutto ai circoli più piccoli, di sopravvivere.1 punto
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Se ne è parlato recentemente anche qui http://www.lamoneta.it/topic/129104-simec-catalogazione-e-prezzi-banknote/ Non posso che ribadire quanto già scritto, secondo me non hanno, e non avranno mai, alcun valore, se trovi qualcuno che te le paga 10 euro l'una, sbrigati a dargliele prima che ci ripensi petronius1 punto
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@@Maverick87 Ti consiglio di postare le monete prima dell'acquisto se hai dei dubbi, in questo caso piu' che legittimi. Con 75 euro avresti preso un bel spl. Comunque gli scudi di VEII nelle date piu' comuni in bb li puoi trovare a circa 20 euro l'uno. Ciao1 punto
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I miei genitori erano toscani e così i miei avi, per cui, più avanti, penso di integrare la mia raccolta con qualche bella moneta di grande modulo come la tua.1 punto
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Con la presente chiedo cortesemente a tutti gli utenti di rispettare le altrui opinioni cercando di evitare interventi sarcastici e/o offensivi. grazie per l'attenzione. Diabolik731 punto
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Purtroppo è proprio sulla medaglia che dobbiamo concentrarci perché il miglior perito al mondo siamo noi stessi. Se studiamo ed abbiamo la fortuna di farci l'esperienza sul campo non potrà mai esserci perito che tenga. Del resto non sarebbe la prima volta che un professionista sbaglia. Purtroppo è prassi diffusa, non parlo nello specifico del numismatico in questione che non ho il piacere di conoscere se non di fama, rivettare cose che non si conoscono. La "medaglia" è indubbiamente spenta e con evidenti segnali di allarme. In ogni caso si tratta di un pezzo per cui vengono richiesti molti soldi e le rassicurazioni non sono mai troppe prima di procedere ad un acquisto del genere. Personalmente provvederei a contattare il professionista spiegandogli le ragioni del caso affinché agisca di conseguenza. Mi rivolgo ai neofiti, leggete, fatevi una piccola biblioteca in PDF, girate chiedete e toccate. Comprate i falsi da studio, non sapete quanti ne cerchi io! Solo così si potrà davvero diventare peritus peritorum1 punto
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Incredibile, su 300 euro in monete da 1 ho trovato solo 1/60 di monetine interessanti :(. Taglio: 1 euro Nazione: Grecia Anno: 2008 Tiratura: 4.026.726 Conservazione: BB Località: Alliste Moneta rimossa, chiedo scusa.1 punto
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Buona serata Mi trovo d'accordo con mfalier; bella iconografia che di per se potrebbe ingannare, ma gli errori nelle legende sono troppi ed è impensabile che siano tutti passati sotto gamba, senza che nessuno se ne accorgesse. Ci poteva stare una lettera sostituita con una simile per una improvvisa rottura del punzone corretto: una Q al posto della O, oppure una C al posto della G ... se n'è visti parecchi di questi casi, ma una "infilata" di tanti errori in una sola moneta, credo sia impossibile. I conii, prima di essere usati, venivano controllati, imprimendoli su un impasto di cera, proprio per verificare la correttezza dell'insieme. Si, sono convinto anch'io che si tratti di una bella contraffazione. saluti luciano1 punto
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Bravo renato Gran bella moneta :D mi raccomando, quando ci becchiamo ad un convegno, non portarle mai ste monete belle da far vedere, porta sempre carciofo, cavoletti ecc ecc :P Bella presa, grande :D1 punto
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Uno degli interventi più belli che abbia letto su questo forum :hi:1 punto
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Un'ultima cosa, per far capire ai collezionisti come siano frequenti in tutta italia furti nel nostro settore. Lunedì mattina mi chiama al telefono una compagnia di assicurazioni per constatare che io non abbia acquistato una collezione di medaglie da un signore di Varese che aveva subito un furto. Incuriosito ho chiamato un amico di zona e mi ha detto che nel fine settimana scorso solo a Varese , un collezionista è stato derubato a casa della sua collezione e ad un commerciante sono stati rubati alcuni album pieni di medaglie mentre stava smontando ad un mercatino. Mi immagino cosa non sia successo nel resto d'Italia.1 punto
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Un altro segno di un paese in frantumi, che non ha alcun futuro se non l'oblio e la disperazione.1 punto
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Ragazzi, fatemi andare fuori tema, parlando in generale. In questo o in altri post si parla di pulizia e restauri come se si vedesse il diavolo (sui falsi il discorso è diverso ed è bene che se ne parli il più possibile). Ovviamente restauro non vuol dire completa ricostruzione della moneta (o dell'oggetto in generale, estendendo per assurdo il discorso). Poi, il restauro può essere giudicato anche in base all'epoca presunta in cui è stato compiuto (alcune tecniche e materiali usati sono "tracciabili") e dalla perizia del restauratore. Non entro nel tecnico perchè non è il mio mestiere e potrei scrivere un sacco di inesattezze, ma che ci piaccia o no, oggetti antichi come una moneta romana, specialmente in bronzo o rame, hanno nella quasi totalità dei casi necessità di restauri. Restauri conservativi che allo stesso tempo all'occhio del collezionista diano un'idea (un'identità?) quantomeno estetica della moneta stessa, che farebbe altrimenti fatica ad essere pienamente goduta fra una concrezione, un'incrostazione e magari una corrosione. Lo abbiamo detto mille volte. E' giusto, sbagliato? Non lo so, ma è semplicemente la realtà. Per favore, non nascondiamoci dietro ad un dito e non pensiamo che i pezzi nel monetiere di ciascuno di noi siano quelli integri, mentre tutti gli altri non lo sono. Anche i bronzi più "famosi" passati in questi anni nelle aste per forza di cose devono aver visto, poco o tanto (non sta me a dirlo), la mano del restauratore (molti lo hanno fatto notare in vecchie discussioni). Che sia stata una pulitura generale, con una minima lisciatura dei fondi e lucidatura e magari un colore di fondo uniformato, comunque l'intervento c'è stato. Monete meno famose e fortunate, giunte più disastrate fino ai nostri tempi, avranno avuto interventi più importanti ed invasivi, d'accordo. In alcuni casi il risultato si presenta come un pugno in un occhio, altri in modo tutt'altro che disprezzabile. Questo ovviamente a mio umilissimo parere. Per favore, però, smettiamo di fare le verginelle scandalizzate. Sappiamo come gira il mondo e come funziona il mercato numismatico. Sta a noi, al nostro gusto, al nostro modo di pensare, scegliere l'una o l'altra moneta, decidere cosa comprare oppure non comprare o acquistare tutt'altro. Il Traiano, da come la vedo io, ex collezionista ma tutt'ora ammiratore di monete antiche, si presenta tutt'altro che male (anche tenuto conto di ciò che "passa il convento" attualmente). Certamente aveva della cuprite in rilievo che è stata spianata e portata a livello del modellato (tra faccia e collo dove, come giustamente fatto rilevare in precedenza, terrei d'occhio un paio di punti con possibile fioritura, da trattare nel caso). Qualche particolare sarà stato ravvivato, ma non in modo scandaloso. In generale, una moneta più che dignitosa, con un ritratto di bello stile e patina apprezzabile all'occhio. Poi, se non piace o non convince, basta non fare offerte. Perdonatemi la "brutalità" con la quale ho espresso il mio modesto punto di vista. Mi piacerebbe tornare a leggere, oltre che, giustamente, di falsi, di restauri, stuccature e patine rifatte, anche del piacere estetico che una moneta offre e della storia che da essa deriva. Anzi, delle tante storie e vicende che la circondano e caratterizzano, di chi può averla posseduta e spesa e della civiltà che l'ha prodotta, dei luoghi dove ha cìrcolato e dei beni che ha procurato nel corso degli scambi. Una moneta può aver rappresentato la differenza fra la vita e la morte di un individuo (se posseduta in un dato momento oppure no). Queste sono, in ultimo, le cose che fanno volare la fantasia del collezionista e lo spingono verso l'acquisto e il geloso possesso.1 punto
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L'inaridimento rappresenta l' ignoranza imperante in questo paese, più passa tempo più questo paese diventa ignorante e dimentica che grande paese era in passato. Solo conoscendo il passato possiamo migliorare il presente e costruire il futuro. E' vero molti di noi tra cui il sottoscritto si sono eclissati da questo forum per diverse ragioni. Credo che sia molto costruttivo sapere di patine e restauri ma in questo forum sono sicuro che molti vogliano sapere la storia che cela dentro di sé ogni moneta. La storia così raccontata è veramente appassionante e io non voglio perdere questa passione. Caro Licinio non è importante avere una Porsche o una Renault 4 importante è farle camminare entrambe. Io credo in questo forum e nei suoi componenti e credo che la cultura che questo forum dà continuerà a darla. Dobbiamo essere noi stessi a far camminare questo Forum. un caro saluto Adriapel1 punto
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Non ho capito esattamente il parallelismo tra Porsche e denario comune, ma mi sembra di aver compreso il tuo messaggio e una certa velata critica alle ultime discussioni se vogliamo molto "materialiste" su patine e restauri. Non scriverò cose molto popolari in questo post. Non credo che siano state le discussioni su patine e restauri a fare inaridire il forum. Quelle ci sono sempre state, solo che una volta c'erano anche quelle con i contenuti, che invece adesso latitano. Molti utenti importanti, di contenuto, non scrivono piu'. (A proposito, che fine ha fatto G.Aulisio? non scrive piu' da tempo e non risponde ai PM, qualcuno sa se ha scelto di allontanarsi dal forum o se ha avuto qualche problema esterno?Speriamo di no perchè sarebbe un'altra grande perdita per la sezione). A me le discussioni su patine e restauri non disturbano affatto, anzi, da buon collezionista mi interessano, perchè c'è molto da imparare su come collezionare "correttamente" e sulle insidie di una certa parte della numismatica. Per il calo di contenuti credo che sia una fase in atto da qualche anno e ahimè inevitabile. Credo sia una cosa fisiologica per questo forum e i forum in generale. Molti utenti hanno scritto per anni, erano persone molto colte che avevano coltivato la loro passione in solitudine e hanno vissuto la nascita di internet e la crescita dei forum e delle prime comunità online. Di colpo potevano parlare con appassionati come loro che non conoscevano e con cui scambiare le proprie teorie, che avevano coltivato per anni costruendole grazie alla lettura di vaste biblioteche specializzate create in anni di studio. Avevano molto da comunicare, hanno scritto su tutto e sviscerando tantissimi argomenti, ora ci sta che provino una certa stanchezza. Qualcuno magari ha smesso di collezionare e si è allontanato del tutto dalla numismatica, qualcuno è passato a un altra fase della vita o si è stancato di certi meccanismi e di certi personaggi degli ambienti virtuali. Qualcuno magari si è stancato delle difficoltà legislative italiane o dello snobismo degli ambienti accademici verso gli appassionati. Ci sarebbe dovuto quindi essere un passaggio di consegne a una nuova generazione di collezionisti/studiosi, ma la cosa non mi sembra che stia avvenendo, purtroppo. Ci sono i giovani collezionisti, qualcuno scrive anche molto, sono appassionati e competenti. Ma mancano i contenuti. Non mi sento di incolpare nessuno, i giovani sono figli di un'altra generazione, vanno molto piu' veloci, sono cresciuti con whatsapp e gli smartphones. Forse i forum iniziano ad andargli stretti, forse il futuro sono social media piu' veloci ed immediati. Piu' rapidi. E' chiaro che lo spazio e il tempo per i contenuti sarà sempre meno se davvero la tendenza sarà quella. Spero che non andrà così, ma un certo trend in questa direzione credo sia evidente: provate a chiedere a un quattordicenne medio che cosa pensa dei forum e di chi ci scrive, se vi va bene vi risponde che è una cosa da vecchi...1 punto
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Quando mi sono iscritto ho letto tutte le discussioni della sezione, una per una. Si parlava, spessissimo, di testimonianze di un'epoca. Poi sono prevalse le discussioni su patine, restauri, etc. etc. Poi le idee si sono inaridite.1 punto
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